Seduta del 28/03/2013 (pdf - 374Kb) - Comune di Nuoro

COMUNE DI NUORO 

____________ 

CONSIGLIO COMUNALE 

I . D . N . S.n.c. 

Istituto Dattilografico Nuorese 

di Uscidda Agostina & Co. 

Sede legale: Via Mannironi, 125 

/FAX 0784/203726 

Sede operativa: Via Nonnis, 41 

0784/264048 – FAX 0784/260636 

08100 – N U O R O 

E-MAIL: idn.nuoro@yahoo.it 

Legenda: ... = Frase incompleta 

(...) = Parola o frase non comprensibile 

(***) = Registrazione interrotta 

DEL 

28 MARZO 2013 

Servizi di resocontazione stenotipica in simultanea

a cura dell’I.D.N. S.n.c. 

INDICE DEGLI INTERVENTI 

• PRESIDENTE 5 

• SINDACO 5 


• SINDACO 6 


• CONS. SEDDONE 8 


• CONS. SAIU 9 


• CONSIGLIERA CONTU 11 


• CONS. GUCCINI 12 




PUNTO UNO O.D.G.: MOZIONE 

POLITICA COMUNALE ATTEN- 

TA AI BAMBINI. 13 

• CONS. MUSTARO 14 








• CONS. PIRISI 15 








• CONS. CONTU 19 


• CONS. DELOGU 20 




• ASS. ANGIOI 20 








• CONS. SIOTTO 23 


• CONS. TICCA 24 


• CONS. SODDU 24 

• PRESIDENTE 28 

• CONS. PIRISI 28 


• CONS. PIRISI 28 











• VICE PRESIDENTE 34 



• CONS. PINTORI 35 

2


• CONS. SARRIA 36 




• SINDACO 39 


PUNTO DUE O.D.G.: MOZIONE 

SICUREZZA DEI CAVALIERI 

NEL TERRITORIO DEL COMUNE 

DI NUORO; 43 











• CONS. SIOTTO 46 


• CONS. BARBAGLI 47 


• CONS. BARBAGLI 47 




• CONS. USULA 48 










• ASS. MORO 54 





• CONS. FENU 55 




PUNTO TRE O.D.G.: MOZIONE 

SALVIAMO IL PAESAGGIO E 

DIFENDIAMO I TERRITORI. 57 
































• (SEGRETARIO) 68 

3








• ASS. DEIARA 71 




• SEGRETARIO 75 








• CONS. SALIS P. 78 




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Alle ore 15 e 30 il VICE PRESIDENTE procede all'appello dei Consiglieri. 

Sono presenti il Consigliere Floris, il Consigliere Saiu, il Consigliere Seddone e 

il Consigliere Montesu. 

Non è presente il numero legale, l'appello sarà ripetuto alle ore 16. 

Alle ore 16 il SEGRETARIO procede all'appello dei Consiglieri. 

Il PRESIDENTE, constatata la presenza del numero legale dei Consiglieri, 

dichiara valida e aperta la seduta. 

PRESIDENTE 

Sono assenti giustificati il Consigliere Zoppi e il Consigliere Tupponi. 

Ho la richiesta di diversi Consiglieri per le comunicazioni, ma iniziamo con la 

comunicazione del Sindaco, per dare due comunicazioni. 

SINDACO 

Presidente, colleghi Consiglieri, Assessori, è morto a Porto Torres il 25 marzo 

2013 Carlo Forteleoni. 

Era un nuorese autentico, un uomo dotato di forte personalità, di grande 

umanità e sincera cordialità. 

Queste doti si associavano ad un profilo professionale, ad una profonda cultura 

che spaziava dalle scienze forestali all'informatica, alla geografia, alla musica, al 

canto corale e alle arti in generale. 

Il suo percorso professionale inizia a Firenze, dove consegue la laurea in 

Scienze Forestali e prosegue con incarichi prestigiosi che hanno segnato 

indelebilmente il suo percorso di vita. 

Direttore dell'Azienda Foreste Demaniali della Sardegna nella sede di Nuoro dal 

1975 al 1989; dall'89 al 1990 fu incaricato dalla FAO quale esperto al recupero di una 

vastissima area degradata di sugherete in Marocco. 

A seguito di quell'esperienza peraltro gli venne proposto anche un medesimo 

incarico nel Mali, che lui rifiutò. 

Nuovamente direttore dell'Azienda Forestale a Nuoro dal 90 al 97, di seguito 

proprio da quell'anno divenne direttore generale dell'Azienda della Sardegna. 

Durante questo periodo diede un forte impulso all'attività dell'Azienda 

realizzando, dopo aver acquistato e ristrutturato l'immobile, l'attuale sede dell'Ente 

Foreste di Nuoro che nei suoi programmi avrebbe dovuto ospitare la sede regionale 

dell'Ente Foreste. 

Fu l'unico sardo iscritto all'accademia nazionale di scienze forestali ed è ancora 

l'unico iscritto all'albo dei direttori dei parchi nazionali. Tutti titoli di esperienza e 

5

professionalità che gli fecero ottenere la nomina dal Ministero dell'Ambiente di 

direttore del parco dell'Asinara, che guidò dal 2006 al 2011 riscuotendo ancora una 

volta autentici apprezzamenti. 


Carlo Forteleoni era un uomo carismatico e si segnalava per la sua bontà, la 

sua lealtà e disponibilità verso gli altri. 

Era stimatissimo nel mondo laico e religioso e negli ambienti della cultura, dove 

si segnalò come uno degli animatori più dinamici del coro di Nuoro. 

La sua esperienza politica di Sindaco della nostra città, che avvenne quasi per 

caso, fu segnata profondamente da questi tratti della sua personalità. 

Rimase in carica dal 1995 al 1999. Durante questo mandato fu apprezzato ed è 

ricordato per la sua semplicità, disponibilità ed onestà intellettuale e la trasparenza 

nell'operare, sempre attento ai consigli da qualsiasi parte provenissero. 

Da ambientalista amava il Monte Ortobene in tutta la sua pienezza e da esperto 

forestale ebbe un ruolo fondamentale nell'iter che avrebbe portato all'acquisizione di 

buona parte dei suoi terreni al patrimonio comunale perché, sosteneva, quel bene 

doveva appartenere a tutti. 

Non voglio qui ricordare i passaggi della sua attività amministrativa che pure 

sono molti e significativi, quanto ricordarlo come lo è nel cuore di molti nuoresi: un 

Sindaco vicino ai cittadini, a tutti i cittadini. 

Un Sindaco senza barriere, che amava intrattenersi con tutti e che i nuoresi 

consideravano "uno di noi". 

Ecco, Nuoro piange un figlio umile e buono, e commuove e rattrista che Carlo 

Forteleoni se ne sia andato lontano dalla città che tanto ha amato e che tanto l'ha 

amato. 

Presidente, chiedo in memoria dell'ex Sindaco e del cittadino Carlo Forteleoni 

un minuto di silenzio. 

PRESIDENTE 

Facciamo un minuto di silenzio. 

Si osserva un minuto di silenzio. 

SINDACO 

Do lettura ai colleghi Consiglieri della lettera di dimissioni pervenutami 

dall'Assessore Vincenzo Floris, ovviamente dando lettura soltanto di una parte della 

stessa, quella che poi è importante ai sensi della decisione assunta. 

"Caro signor Sindaco, con la presente sono a rassegnarle formalmente le mie 

dimissioni dall'incarico di Assessore e relative deleghe di codesto Comune da lei 

6

affidatemi in seguito alle ultime consultazioni elettorali del 2010. 


Tale dimissione è dovuta esclusivamente alla mia recente proclamazione al 

Consiglio Regionale della Sardegna, impegno che porterò avanti umilmente, con 

sforzo teso a creare un ponte reale tra l'Amministrazione Comunale di Nuoro e la 

Regione Autonoma della Sardegna. 

Per questo motivo ritengo corretto e doveroso restituire le deleghe affidatemi, 

con la certezza che lei saprà effettuare una scelta giusta e lungimirante nel portare 

avanti e valorizzare il lavoro finora svolto". 

Vado a concludere con gli ultimi due capoversi. 

"Ringrazio tutti i dipendenti comunali, in particolare quelli dei miei settori di 

riferimento il cui lavoro è una vera risorsa per la nostra Comunità. 

Ringraziandola ancora per la piena fiducia che lei mi ha sempre accordato, 

auguro a lei, all'intera Amministrazione, al Consiglio e ai dipendenti buon lavoro". 

Questo quanto comunicato dall'Assessore Vincenzo Floris. 

Mi pare doveroso personalmente esprimere all'Onorevole Vincenzo Floris a 

nome mio personale e della Giunta intera un sentito ringraziamento per quanto fatto. 

Nell'esperienza assessoriale Vincenzo Floris si è messo a disposizione con 

grande umiltà e impegno, con spirito di collaborazione e consapevolezza che solo 

facendo squadra si costruisce. 

Nei mesi del suo mandato, nel nostro Comune si sono ristabiliti interventi 

importanti sul fronte del lavoro. Parlo in maniera specifica dei cantieri comunali che 

sorprendentemente non erano attivi presso questa città da diversi anni. 

Alla sua iniziativa si deve anche l'attivazione nella nostra realtà produttiva di 

Prato Sardo dell'estensione dei piani di filiera e di sviluppo locale a cui si sono 

associati, in seguito alla nostra iniziativa, anche altri centri del territorio che 

porteranno a Nuoro risorse importanti, unitamente a quelle per l'infrastrutturazione 

con il raccordo diretto fra l'area industriale di Prato Sardo e la strada statale 131. 

Con la certezza che quest'azione utile e preziosa per la città continuerà nei 

banchi del Consiglio Comunale, vada quindi a Vincenzo Floris la nostra gratitudine e 

un mio personale fraterno saluto. 

A seguito di queste dimissioni, ho provveduto nella mattinata odierna a 

decretare relativamente alla composizione della Giunta Comunale. 

Vi risparmio tutti i riferimenti e vado alla sostanza dei decreti sindacali: 

"VISTO il proprio decreto N. 35/2010 del 30/08/2010 con il quale veniva 

nominato componente della Giunta Comunale ai sensi degli articoli 46 e 47 del 

7

Decreto Legislativo N. 267/2000 e dell'Art. 32 dello statuto comunale, il signor 

Vincenzo Floris con delega alle politiche del lavoro e all'agro; 


PRESO ATTO dell'elezione del signor Vincenzo Floris alla carica di Consigliere 

Regionale; 

PRESO ATTO delle dimissioni del signor Vincenzo Floris dall'incarico di 

Assessore, acquisite al protocollo dell'ente N. 14540 del 28/03/2013; 

RITENUTO di dover distribuire le materie assegnate all'Assessore Floris a 

persone in possesso delle qualità necessarie per adempiere all'importante mandato 

fissando quindi a 10 il numero degli Assessorati; 

DECRETA: 

- le seguenti materie già assegnate all'Assessore Vincenzo Floris rimangono 

allo stato in capo al Sindaco relativamente alle politiche attive del lavoro, alle 

politiche di sviluppo dell'area produttiva di Prato Sardo; 

DISPONE: 

- di comunicare il presente provvedimento al Consiglio Comunale nella prima 

seduta dell'organo assembleare in conformità a quanto previsto dall'Art. 46 comma 2 

del Decreto Legislativo 18/08/2000 N. 267, Testo Unico delle leggi sull'ordinamento 

degli enti locali; 

- di demandare al dirigente Affari Generali e Istituzionali il compito di curare tutti 

gli atti conseguenti, ivi compresa la comunicazione del presente provvedimento alle 

autorità e a tutti gli uffici interessati; 

- di assegnare al signor Roberto Cadeddu, nato a Nuoro l'8/10/1967, Assessore 

alle attività produttive e mobilità, le restanti deleghe in capo inizialmente 

all'Assessore Floris, e quindi la competenza sullo sportello unico delle attività 

produttive, industria, artigianato, agro e agricoltura". 

PRESIDENTE 

Continuiamo con le comunicazioni. La parola al Consigliere Seddone. 

CONSIGLIERE SEDDONE 

L'assassinio di Mario Testoni ha sconvolto l'intera città. Un atto barbaro nei 

confronti di un uomo buono, un atto aberrante che non trova spiegazioni nella 

razionalità umana. 

Il classico fulmine a ciel sereno per la persona di Mario. 

Purtroppo però non si può dire che un omicidio a Nuoro sia in sé una sorpresa. 

Il tessuto sociale della città è al collasso, rapine per pochi euro fatte in pieno giorno, 

com'è accaduto anche ieri, padri di famiglia che non riescono più a trovare una 

8

giornata di lavoro se non per spiccioli e senza nessuna copertura. 


Noi siamo seduti su un'autentica polveriera di cui dobbiamo capire le ragioni 

senza incorrere nella tentazione di giustificare tutto con la crisi economica. 

La violenza non è semplicemente un effetto della povertà, neanche una delle 

cause principali. Per questo la spirale di brutalità che ha toccato il proprio culmine 

mercoledì scorso non deve farci pensare ad un episodio unico e irripetibile. 

Se un uomo viene fucilato davanti a casa sua in una zona trafficata, nessuno di 

noi può dirsi tranquillo. 

E' ora di dire basta e lo dobbiamo fare tutti assieme come intera classe 

dirigente di questa città, affrontando con coraggio tutte le emergenze, da quella 

carceraria a quella abitativa e, per quel poco che possiamo fare, l'emergenza del 

lavoro. 

Non è un atto di accusa verso nessuno, non è una ramanzina del "si poteva 

fare di più", è la semplice constatazione che di fronte a situazioni, a episodi come 

questo non si può derubricare ad un fatto di semplice delinquenza ma bisogna 

metterci tutti quanti a lavorare per affrontare queste emergenze, senza rifugiarsi 

magari in proteste solitarie sui tetti fini a se stesse. 

Cari colleghi Consiglieri, se non passiamo dall'unanime condanna al comune 

intento di impegnarci per questa città senza farci tentare dall'usare le difficoltà umane 

per produrre consenso, ci aspetta una lunga stagione di violenza e di barbarie. 

Lavoriamo assieme per evitarla. 

PRESIDENTE 

La parola al Consigliere Saiu. 

CONSIGLIERE SAIU 

Questo è un Consiglio Comunale difficile perché, come ricordava il Consigliere 

Seddone, interviene all'indomani di un fatto che ha scosso profondamente le 

coscienze di questa città e che perciò non va assolutamente inquinato con polemiche 

e schermaglie di tipo politico. 

Ecco perché non parlerò in questa sede della scelta del Sindaco di ridurre a 10 

il numero degli Assessori, confermando quella che era un'impressione che noi 

abbiamo avuto per tre anni, e cioè che le istituzioni in questa città sono state 

utilizzate per ragioni di equilibri interni al P.D. e al Centrosinistra. 

Vorrei invece affrontare un tema di grande attualità in questo Paese, che 

riguarda la vicenda dei due marò, dei due fucilieri della Marina riportati in India, una 

dolorosa manifestazione di debolezza internazionale del Governo guidato da Mario 

9

Monti, un'insopportabile offesa alla sovranità del nostro Stato. 


In quest'aula, che ha negato l'intitolazione di una via a Francesco Cossiga e 

riconosciuto la cittadinanza a Silvia Baraldini, condannata a 43 anni di carcere negli 

Stati Uniti, è nostro dovere far sentire la nostra voce a sostegno di due leali servitori 

dello Stato, due militari imbarcati a bordo di una nave mercantile italiana con il 

compito di proteggere beni ed equipaggio dall'assalto di pirati in acque considerate 

pericolose. 

Il disonore che questa vicenda ha gettato sull'Italia è una ferita aperta nel cuore 

di chi ama questo Paese. 

Latorre e Girone dovevano essere difesi dallo Stato che li aveva mandati lì a 

proteggere altri cittadini italiani, invece sono stati abbandonati, sacrificati a favore di 

non si capisce bene quale interesse, vittime della debolezza addirittura imbarazzante 

del nostro Governo. 

I due fucilieri non dovevano essere portati a terra, non dovevano essere 

consegnati alle autorità indiane, non dovevano ripartire per Kerala una volta scaduto 

il loro permesso. 

Dovevano stare qui, l'Italia doveva proteggere quei suoi figli, pretendere che 

venisse rispettato il diritto internazionale e impedire per quei due militari un processo 

ingiusto e privo di garanzia. 

Cosa ci si può aspettare del resto da uno Stato che intima al nostro 

ambasciatore di non lasciare il suolo indiano? che viola così apertamente le più 

banali norme del diritto internazionale? che prima garantisce che non saranno 

condannati a morte e poi si rimangia la parola data? 

Quei ragazzi hanno mostrato il loro valore ubbidendo a un ordine, quello di 

tornare in India, ingiusto e disonesto. 

Hanno dimostrato coraggio e amor di patria, coraggio e amor di patria che 

invece sono del tutto mancati a Monti e al suo Governo. 

Possiamo noi allora di fronte a tutto questo stare zitti? Possiamo far finta di 

niente, possiamo lavarcene le mani? No, non possiamo. 

Non possiamo rimanere sordi al grido di dolore che la moglie di Salvatore 

Girone ha lanciato al Parlamento chiedendo che suo marito le venisse restituito. 

Non possiamo rimanere indifferenti alla vergogna a cui il nostro Paese è stato 

condannato. 

Non possiamo rimanere in silenzio, abbiamo il dovere di pretendere che l'Italia 

riporti a casa Salvatore Girone e Massimiliano Latorre ritrovando la dignità che 

10

questa vicenda le ha tolto. 


PRESIDENTE 

La parola alla Consigliera Contu. 

CONSIGLIERA CONTU 

Una breve comunicazione. Mi associo alle considerazioni fatte. La settimana 

che ha preceduto questa è stata veramente terribile, non è il caso di rimarcare le 

cose già dette anche dal Consigliere Seddone. 

Però non è stata terribile solo per i fatti ricordati, c'è stato anche un episodio al 

quale la stampa ha dato grandissimo risalto, del quale la stampa ha dato grande 

pubblicità, che ha riguardato i ragazzi del liceo classico. 

Io userò il poco tempo a disposizione in realtà per ringraziare la pronta reazione 

di questi ragazzi, perché è una reazione civile ma allo stesso tempo forte che ha fatto 

emergere una situazione che se in questo caso ha avuto connotati così forti, ne ha 

più sotterranei e continui forse tutti i giorni e di questi non siamo ovviamente 

informati. 

La sofferenza di chi subisce angherie a livello giovanile è un dato di fatto 

continuo di cui naturalmente insegnanti e addetti sono assolutamente informati. 

Ho pensato tante volte di scrivere questo intervento, in realtà avrei voluto fare 

queste mie considerazioni, mi rendo conto un po' disordinate, guardando negli occhi 

questi ragazzi e non tanto e non solo i ragazzi che hanno subito gli insulti e le offese, 

quanto quelli che hanno offeso e che hanno insultato, perché le nostre attenzioni 

devono andare a loro. 

Capire come si produca tanta crudeltà e cattiveria apparentemente travestita da 

goliardia e troppo superficialmente riconducibile ad aspetti di questa natura 

costituisce forse il nostro principale dovere, come mai dei ragazzi, al riparo da queste 

barriere tecnologiche che offrono da un lato comunicazione e dall'altro protezione 

come i vecchi muretti a secco, dietro i quali le vigliaccherie continuano a diventare 

sempre più importanti, sempre più forti. 

Credo che capire quale sostrato alimenti questi ragazzi sia nostro dovere e 

nostro compito. 

Perciò la nostra cura e le nostre attenzioni dovrebbero andare anche a loro, 

oltre naturalmente a quanti sono stati da queste azioni offesi, avviliti, i quali 

comunque, insieme a tutti i loro compagni, penso nelle prossime settimane 

organizzeranno altre azioni dimostrative, speriamo efficaci e speriamo ascoltate da 

tutta la città. 

11


PRESIDENTE 

La parola al Consigliere Guccini. 

CONSIGLIERE GUCCINI 

Il bello della democrazia è che ognuno di noi può pensarla in maniera differente 

rispetto all'altro, quantomeno però prestando orecchie a quello che viene detto. 

Prima di tutto è giusto che per un attimo ricordi Mario Testoni per avere 

condiviso con lui un percorso politico all'interno di Città in Comune e per avere 

condiviso con lui dei bellissimi momenti di crescita, di gruppo. 

Mancherà molto a questa città, mancherà molto il suo contributo, mancherà 

molto la splendida persona che era, così come tutti abbiamo detto. 

Invece volevo intervenire sulla questione dei marò, perché io trovo che sia un 

caso importante, un caso di attualità. 

E' uno di quei casi in cui effettivamente secondo me andrebbe recuperata un 

minimo di obiettività, perché io non sono per la presunzione di colpevolezza, 

tutt'altro, io sono per una presunzione di innocenza. 

Però dall'altra parte non posso nemmeno santificare o, diciamo, eroicizzare 

persone che bene o male nell'esercizio del proprio lavoro hanno comunque ucciso 

due persone. 

Poi ci sarà un Tribunale che si pronuncerà su quelle che possono essere state 

tutte le false rappresentazioni di questi due militari al cospetto di questi pescatori 

presi per pirati. 

Una cosa è certa e su questo possiamo essere tutti d'accordo: il Governo 

Italiano ha gestito con i piedi la faccenda, su questo siamo d'accordo perché un 

Governo tecnico nato per rastrellare denari piuttosto che fare il bene del proprio 

Paese era chiaro che arrivasse a questi livelli facendo capire qual era effettivamente 

il suo spessore. 

Ora io vorrei dire due cose: la prima è che effettivamente questa città ha sì dato 

la cittadinanza a Silvia Baraldini, ma Silvia Baraldini non ha ucciso mai nessuno né 

ha mai rubato niente. 

La seconda cosa importante, sulla quale voglio recuperare obiettività, e invito 

tutti quanti a riflettere, coloro che chiedono che i marò vengano rimpatriati e che 

quindi vengano adottate anche delle misure contro l'India, vorrei dire questo: se i 

nostri ricordi non sono troppo offuscati, dobbiamo ricordarci della tragedia del 

Cermis, quando un aereo pilotato da un equipaggio americano tranciò di netto i fili di 

una funivia. 

12


In quella il governo americano volle che il pilota e quindi i responsabili venissero 

processati in America. 

Allora sì che ci indignammo: sollevazioni popolari perché dovevano essere 

processati in Italia! 

E' andata a finire che il tizio, dopo aver causato una strage, è stato processato 

in America e ha pagato con soli quattro mesi. 

Questa è la vera verità. 

Allora sì che ci indignammo! Allora sì che veramente facemmo sentire la nostra 

voce. La vera verità purtroppo è che noi abbiamo un Governo che non è capace - e 

su questo siamo tutti d'accordo - di tutelarci a sufficienza perché tutelarci a 

sufficienza sarebbe equivalso anche a non mandare avanti questa farsa con i marò 

che ritornano, che rivanno, che con l'inganno stanno in Italia... 

E' stata giocata male dall'inizio. 

Prima di dire, Pierluigi... 

PRESIDENTE 

Non faccia riferimenti perché non stiamo aprendo un dibattito, dica la sua. 


Non faccio riferimenti, voglio dire semplicemente che nessuno ha obbligato i 

marò a scendere da quella nave, siamo sempre noi che abbiamo gestito con i piedi la 

faccenda. 

E chiudo però con una considerazione oltre a quella del Cermis, se qualcuno 

vuole riflettere; la considerazione che faccio è che in tutto questo marasma, tutto 

questo braccio di ferro fra India e Italia, in tutto questo posizionarsi da una parte o da 

quell'altra, la cosa principale, cioè la vita di due pescatori, è passata in secondo 

piano, perché dei pescatori non gliene fotte nulla a nessuno! 

Guccini. 

PRESIDENTE 

La prego di usare un linguaggio un po' più appropriato all'aula, Consigliere 

Sono finite le comunicazioni, passiamo al primo punto all'ordine del giorno. 

PUNTO UNO ALL'ORDINE DEL GIORNO: MOZIONE POLITICA COMUNALE 

ATTENTA AI BAMBINI. 

Avevamo interrotto la mozione nella fase di discussione. 

Chi vuole intervenire su questo tema può farlo. Naturalmente chi è già 

intervenuto non può reintervenire, stiamo continuando il dibattito. 

La parola alla Consigliera Mustaro. 

13


CONSIGLIERE MUSTARO 

Inizio con una sottolineatura che non vuol essere assolutamente polemica, ma 

mi sarebbe piaciuto che il titolo della mozione fosse stato "politica comunale attenta 

ai bambini e alle bambine". 

obiettivi. 

PRESIDENTE 

E' un suo legittimo desiderio, può dirlo. 


Ma io ci credo che il Consigliere Pirisi finalmente mi dia ragione. 

Io sono convinta che la mozione sia da condividere nei contenuti e negli 

L'interesse principale deve essere il benessere delle bambine e dei bambini, 

per tutte le motivazioni che ritroviamo nelle premesse della mozione. 

Però abbiamo una perplessa, in verità più d'una. 

PRESIDENTE 

Scusate, ricordo ai Consiglieri e agli Assessori che abbiamo interrotto il dibattito 

la volta precedente per poter fare un dibattito sereno e approfondito, per cui lasciate 

intervenire i Consiglieri come vogliono. 


Se si voterà a favore, come ci auguriamo che avvenga, la prima incombenza 

sarà quella di dare vita alla consulta formata da operatori, associazioni, cooperative, 

comitati di genitori, per creare la giusta collaborazione tra le istituzioni e i cittadini 

variamente rappresentati. 

Ci chiediamo: e i bambini? e le bambine? e le loro reali esigenze senza la 

mediazione e l'intermediazione dei genitori, degli adulti in genere? 

Sarà una consulta che partirà ancora una volta dal mondo del volontariato con i 

tempi, le risorse, le energie e le difficoltà inevitabili del volontariato o sarà un'iniziativa 

dell’Amministrazione Comunale con le garanzie che solo quest'ultima può dare? 

L'adesione al progetto del CNR la città dei bambini, ci impegna ad operare a 

favore di una nuova filosofia di governo della città che considera i bambini e le 

bambine garanti delle necessità di tutti. 

Attenzione: ci stiamo impegnando su un versante non semplice ma fortemente 

complesso in una posizione oserei dire profetica. 

Ci stiamo impegnando a favore dell'educazione, educazione come percorso che 

porta alla costruzione di persone autenticamente libere, quindi lontane dagli obiettivi 

di ogni struttura che finisce... 

14


PRESIDENTE 

La Consigliera Mustaro non riesce ad andare avanti, per cortesia lasciatela 

parlare tranquillamente. 


Mi sto recitando sopra come spesso avviene. 

Dicevo: educazione come percorso che porta alla costruzione di persone 

autenticamente libere, quindi lontane dagli obiettivi di ogni struttura che finisce 

sempre per operare in vista di un'omologazione, cioè per costruire persone in grado 

di svolgere nel modo migliore il compito assegnato senza porre troppe domande, 

obbedienti e reggimentate e anche spesso contente di esserlo. 

Se la mozione passerà dobbiamo essere consapevoli che stiamo assumendo 

una responsabilità importantissima e molto gravosa, una nuova filosofia di governo 

della città nel rispetto dei reali bisogni dell'infanzia. 

E secondo la convenzione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza dell'O.N.U. 

si considera fanciullo ogni essere umano avente un'età inferiore ai 18 anni e non ci 

sembra che fino ad ora sia stata questa filosofia ad ispirare l'azione politica del 

Consiglio Comunale. 

PRESIDENTE 

Credo che i presentatori della mozione si siano ispirati al titolo del CNR, quindi 

è questo semplicemente il motivo che cui hanno detto "ai bambini" nel senso 

comprensivo anche delle bambine in questo caso. 

La parola al Consigliere Pirisi. 

CONSIGLIERE PIRISI 

Sarebbe stato meglio riportare quest'ordine del giorno alla discussione oggi 

senza fare in modo che si arrivi alla seconda convocazione. 

Quello che diceva la Consigliera Mustaro sui bambini e le bambine è 

importante. Cioè la città dei bambini e delle bambine, altrimenti qui veniamo in 

Consiglio Comunale, vogliamo le donne... 

Mustaro? 

Così per ricordare anche le bambine oltre ai bambini. E' vero, dottoressa 

Non ho avuto il tempo di portare il mio emendamento per quanto riguarda 

questa mozione. Erano le 9 di sera, mancavano 5 minuti alle 9 di sera e sarebbe 

stato meglio dal proponente dire: lo discutiamo la prossima seduta. 

del CNR. 

Quindi mi preme leggere le motivazioni della città dei bambini e delle bambine 

15


"Il progetto la città dei bambini nasce a Fano nel maggio 1991, rifiutando 

un'interpretazione di educazione e semplicemente di supporto ai bambini. 

Il progetto si è dato fin dall'inizio una motivazione politica, operare per una 

nuova filosofia di governo della città assumendo i bambini come parametri e come 

garanti – garanti i bambini, non le associazioni - delle necessità di tutti i cittadini. 

Non quindi un maggiore impegno per aumentare le risorse e i servizi a favore 

dell'infanzia, ma per una città diversa e migliore per tutti in modo che anche i bambini 

possano vivere un'esperienza da cittadini autonomi e partecipanti. 

Il progetto si fonda su diverse motivazioni, tra cui le più importanti e significative 

sono sistematicamente qui di seguito elencate. 

Il degrado della città è in gran parte dovuto alle scelte di privilegiare i bisogni dei 

cittadini adulti e produttivi come priorità economica e amministrativa e sofferto da tutti 

i cittadini ma specialmente dai più deboli e dai più piccoli. 

Il potere del cittadino adulto lavoratore è dimostrato dall'importanza che 

l'automobile ha assunto nella nostra città condizionando le scelte strutturali e 

funzionali della città e creando gravi difficoltà per la salute e la sicurezza di tutti i 

cittadini. 

La città. Negli ultimi decenni, anche a causa delle scelte del cittadino adulto e 

produttivo come parametro di sviluppo e di cambiamento, la città ha perso le sue 

originarie caratteristiche di luogo di incontro e di scambio. 

Ha rinunciato agli spazi pubblici che dell'incontro e dello scambio erano 

condizioni essenziali, lasciando che i cortili, i marciapiedi, le strade, le piazze 

assumessero sempre più funzioni legate all'adulto, all'auto e al commercio, 

sottraendole ai cittadini. 

Ha rifiutato le caratteristiche di spazio condiviso e sistematico nel quale ogni 

parte necessitava delle altre per destinare spazi definiti a funzioni di ceti sociali 

diversi, costruendo così zone ghetto e zone privilegiate, svuotando i centri storici e 

dando vita alle moderne periferie. 

La città così modificata è diventata un ambiente malsano per la salute e causa 

dell'inquinamento atmosferico e acustico, brutto e pericoloso. 

L'impossibilità per i bambini di soddisfare le necessità primarie come 

l'esperienza del gioco con i compagni e senza controllo adulto, in anni in cui 

costruisce la personalità della donna e dell'uomo, ha un costo personale e sociale 

molto alto che pregiudica la formazione di adulti sereni, responsabili e consapevoli. 

Le soluzioni private come il ricorso a strategie di difesa personale, porte 

16

lindate, sistemi d'allarme, videocamere e quant'altro, l'accompagnamento dei 

bambini in macchina e l'incremento eccessivo di beni non rispondono a quelle 

esigenze ed espongono i piccoli a frequenti periodi di solitudine. 


Occorre pensare a soluzioni sociali di cambiamento reale dell'attività dell'intera 

città, delle sue caratteristiche strutturali e dei comportamenti dei cittadini. 

I bambini fin da piccoli sono capaci di interpretare ed esprimere i propri bisogni 

e di contribuire al cambiamento della loro città e i loro bisogni coincidono con quelli di 

gran parte dei cittadini, specie quelli più deboli. 

Vale quindi la pena dare loro la parola, chiamarli a partecipare perché forse in 

loro nome e per loro benessere è possibile chiedere ai cittadini adulti quel 

cambiamento che difficilmente sono disposti ad accettare e a promuovere per altre 

motivazioni. 

Questo progetto propone quindi di cambiare parametro e di passare dall'adulto 

maschio lavoratore al bambino, di abbassare l'ottica dell'Amministrazione ad altezza 

di bambino per non perdere nessuno. 

Una città adatta ai bambini è una città dove tutti vivono bene, è una proposta 

trasversale che coinvolge tutti i settori dell'Amministrazione per questo affidata al 

Sindaco e alla collegialità della sua Giunta. 

La città dei bambini, CNR, istituto di scienze e tecnologia delle cognizioni. 

Il professor Francesco Tonucci, dell'istituto di scienze e tecnologia della 

cognizione del Consiglio nazionale delle ricerche, CNR, responsabile del progetto 

della Città dei bambini e delle bambine intitola il suo documento: perché abbiamo 

bisogno dei bambini per salvare le città. 

Quindi io avevo preparato un emendamento al punto 5, e ve lo leggo, “che a tal 

fine le bambine e i bambini siano gli attori principali per promuovere politiche tese a 

favore del coinvolgimento della scuola, un vincolo di partecipazione democratica 

finalizzato a sostenere l'emancipazione della città sotto tutti i punti di vista.” 

Quindi, eliminando praticamente dal punto 5: "il mondo adulto, gli amministratori 

si facciano promotori di varie formazioni sociali, famiglie, scuola e associazioni" e ho 

voluto lasciare solo ed esclusivamente la scuola, perché la scuola è l'unico strumento 

che può valutare il lavoro fatto dai bambini. 

Nel deliberato al punto 1 “vengano coinvolti attivamente tutte le bambine e i 

bambini della scuola materna ed elementare della città al fine di costruire gruppi di 

lavoro composti da alunni di diverse classi, atti ad instaurare un dialogo costante e 

costruttivo volto a creare le giuste sinergie per le bambine e i bambini e il loro mondo, 

17

per affrontare concretamente i reali bisogni dell'infanzia”. 


Al punto 2 “la città di Nuoro aderisca al progetto dell'istituto di scienze e 

tecnologie della cognizione del Consiglio Nazionale delle Ricerche denominato la 

Città delle bambine e dei bambini per operare in una nuova filosofia di governo della 

città, considerando le bambine e i bambini come parametri e come garanti delle 

necessità di tutti i cittadini”. 

Quindi chiedo al proponente di eliminare quantomeno il punto 1 del deliberato 

perché noi non siamo d'accordo che si costituisca una consulta dove tutti quei 

promotori che avete citato nella premessa - cioè le famiglie, le associazioni di 

volontariato e magari i sindacati etc. 

Siccome io ai promotori ho letto quello che propone il CNR, il CNR... 

PRESIDENTE 

Scusate, lasciategli finire l'intervento, poi chiederò io. Lui sta facendo un 

discorso, poi se l'emendamento si può fare... 

intervento. 

Prego, Consigliere Pirisi 


Devo fare io il fuciliere? Io non ho voglia di sparare, ho voglia di fare il mio 

PRESIDENTE 

Infatti glielo facciamo fare. 

Lei termina il suo intervento, se poi vorrà lasciare un emendamento valuteremo 

se è sostanziale o no, come facciamo sempre. 


Se sono ancora in tempo le do il mio emendamento. 

PRESIDENTE 

Le sto dicendo questo: se è sostanziale non può essere ammesso, se non è 

sostanziale può essere ammesso. 


Prendo atto. Io stavo solo leggendo quel foglio, se durante l'intervento mi si 

chiede di darle qualcosa di scritto... 

Io ho letto quello che il CNR dice dei bambini e delle bambine, quello che 

propone. Non propone una consulta, questo sto dicendo ai proponenti, propone la 

libera espressione dei bambini e delle bambine. 

Questo sto cercando di far capire ai proponenti e al Consiglio. 

Quindi è chiaro che io sto solo chiedendo di eliminare il punto 1 del deliberato; 

18

poi nella premessa c'è da eliminare quantomeno totalmente il punto 5, questo sto 

chiedendo, perché quelli che soffrono di più in questa città e nelle città, la parte più 

debole, sono i bambini e poi ci mettiamo anche gli anziani. 


Lasciamoli anche nelle loro decisioni, bene hanno fatto a togliere l'ottavo punto: 

"considerato che il PUC è in fase di avanzata discussione presso il nostro Consiglio 

Comunale, ciò costituisce una buona occasione per ripensare ad una città amica dei 

bambini e conseguentemente sostenibile per tutti". 

Questo hanno fatto bene a toglierlo, però non nel modo in cui l'hanno tolto, cioè 

siccome l'abbiamo già discusso, l'abbiamo già approvato... 

No, io dico che è meglio non dirgli ai bambini che esiste un PUC, un piano 

regolatore, perché altrimenti al bambino gli diranno: no, lì ci deve andare un'antenna, 

quell'albero lì lo tagliamo perché ci devo passare io, oppure dobbiamo costruire un 

nuovo palazzo che non ci serve. 

Quindi io la metto a conoscenza del mio emendamento. 

PRESIDENTE 

Sì, lei lo porti e valutiamo, se è sostanziale non può essere accolto, se non è 

sostanziale si metterà in votazione. 

Poi uno magari si è già fatto un'idea, però lei lo porti perché bisogna leggerlo 

com'è scritto, come lo porta. 

Andiamo avanti con la discussione. 


CONSIGLIERE CONTU 

Io intervengo per due ragioni, la prima per chiarire che questa mozione invita ad 

aderire a un progetto che già esiste, che ha un nome, ha delle prospettive molto 

chiare e tutta una serie di documentazione e di letteratura in proposito, per cui 

cambiare il nome non è utile alla sostanza, al raggiungimento dell'obiettivo e non mi 

pare che la voce dei bambini sia meno importante e meno rappresentata se arriva 

nelle sedi preposte e opportune attraverso i loro genitori e i loro docenti. 

Non si può pensare certamente ad un'azione plebiscitaria del mondo 

dell'infanzia a Nuoro o altrove per il raggiungimento dei fini che questo nobilissimo 

progetto si propone. 

Perciò francamente avrei bisogno di capire meglio in che forma gli 

emendamenti introducano delle modifiche importanti per l'ottenimento di un fine utile, 

cioè il funzionamento di questo progetto e dell'eventuale consulta, e non invece se 

servano ad altri fini. 

19


Questo non è un intervento, è una domanda che porto ai promotori perché 

possano chiarire meglio di me quanto ho appena detto. 

PRESIDENTE 

La parola al Consigliere Delogu. 

CONSIGLIERE DELOGU 

Soltanto una constatazione. Fermo restando che questo progetto da questa 

discussione mi sta sembrando alquanto complicato, volevo portare l'attenzione su un 

piccolo problema riguardo alla città. 

Si parla di bambini, si parla di bambine, si parla di utilizzo degli spazi perché 

loro abbiano la possibilità di svagarsi, quindi rendere un servizio ai cittadini. 

Da qualche settimana nei giardini Alzheimer è crollato un muro in pietra a vista. 

Sarebbe opportuno... 

Io il mio intervento lo voglio fare su questo. 

PRESIDENTE 

No, l'intervento lo deve fare sulla mozione. 


Io vorrei sollecitare che come azione ci fosse già prima questa per dare un 

segnale anche di impegno da parte dei cittadini. 

Non possiamo aspettare un anno prima che questo spazio venga riaperto e 

venga reso fruibile a centinaia di bambini che nella bella stagione vanno là. 

PRESIDENTE 

Consigliere Soddu, lei è già intervenuto e non può intervenire durante questa 

discussione, perché è intervenuto la volta precedente. 

La parola all'Assessore Angioi. 

ASSESSORE ANGIOI 

Io intervengo dicendo che ho perso una parte degli interventi della seduta 

precedente, ero presente ma sono andato via e subito dopo c'è stato il dibattito. Però 

trovo lo spunto da alcuni interventi che si sono succeduti quest'oggi. 

Intanto recepisco in maniera politica quest'ordine del giorno. 

Ora non entro nel merito neanche delle sollecitazioni del Consigliere Pirisi che 

magari momentaneamente possano essere recepite o meno, però ritengo una 

sollecitazione giusta, corretta, doverosa che recepisco in maniera positiva, in 

maniera costruttiva, concretamente. 

Voglio riprendere subito - se no mi scordo - l'ultimo intervento del Consigliere 

rispetto al giardino Alzheimer. 

20


Noi siamo già intervenuti, il collega è già intervenuto per un sopralluogo. E’ una 

tematica a me molto cara anche quella del giardino Alzheimer, ma non si fanno le 

cose così in tempi veloci perché è crollato un muro importante; credo che quanto 

prima l'intervento sarà fatto e sarà ripristinata la funzionalità e la fruizione del 

servizio. 

Io credo che la città di Nuoro e l'Amministrazione Comunale sia sempre stata 

attenta, abbia portato un livello di attenzione alto verso le problematiche dei bambini 

e delle bambine giustamente, come sottolineato, non foss'altro perché - non so se sia 

stato già detto - noi nel 2010 abbiamo adottato la carta dei diritti dei bambini e delle 

bambine, adottammo questo documento importante aderendo a questa iniziativa 

internazionale. 

Ho rivisitato nelle carte dell'Assessorato un vecchio progetto che era stato 

redatto dai tecnici del settore, che è un progetto datato che comunque rispecchia in 

pieno a quelle che sono le sollecitazioni che voi tutti negli interventi avete fatto e che 

mi ripropongo di portare all'attenzione per esempio della commissione perché possa 

essere oggetto di discussione. 

Il Consigliere Pintori sicuramente conosce il progetto, che non ha avuto sfogo, 

non ne conosco le motivazioni però ho rilevato delle iniziative molto importanti e 

positive. 

Quindi io credo che questa mozione abbia sicuramente una grande attenzione 

da parte dell'Amministrazione e da parte dell'Assessorato. 

L'Assessorato è assolutamente a disposizione di quelle che sono le 

sollecitazioni dei Consiglieri, non è l'Assessorato che guida la macchina ma sono 

assolutamente a disposizione a guidarla insieme a voi per qualsiasi iniziativa 

concreta che possa migliorare quelle che sono le attenzioni verso questa fascia 

debole che sono i bambini della nostra città. 

Io credo che la consulta sia uno strumento fondamentale invece in questo tipo 

di proposta, in questo tipo di discussione perché vede presente appunto le famiglie, 

che sono il fulcro della vita dei bambini che è il mondo dell'associazionismo intero. 

Credo che si possa fare riferimento con le consulte in un lavoro dove ci si possa 

incontrare anche con i comitati di quartiere che sono sorti, per esempio, dove si 

vadano a rafforzare proprio quelle che sono le entità dei nostri quartieri, tenendo in 

essere lo sviluppo di una discussione delle consulte. 

Io credo che questa mozione possa essere recepita e sposata anche nella 

giornata odierna ma, qualora fosse necessaria una valutazione ulteriore, un 

21

arricchimento o un'integrazione non mi vede assolutamente contrario in nessun 

senso perché credo nel senso di responsabilità di ognuno e credo che comunque 

nello specifico l'emendamento o gli emendamenti che ci saranno, saranno 

sicuramente delle azioni volte a migliorare la mozione in discussione quest'oggi. 


PRESIDENTE 



Presidente, ci sono emendamenti in aula? 

PRESIDENTE 

E' stato presentato un emendamento che però non è ammissibile in quanto 

sostanziale. 


Quindi non ce ne sono. 

PRESIDENTE 

Qui non siamo a giudicare la bontà o meno dell'emendamento, giudichiamo 

semplicemente se a norma di regolamento è arrivato nei tempi previsti. 

Quando arriva durante la discussione ed è sostanziale non può essere accolto. 

Del resto è una mozione che è stata depositata, mi sembra, da dicembre di due 

anni fa, c'era tanto tempo per emendarla, adesso dobbiamo verificare semplicemente 

se i tempi sono stati rispettati oppure no. 

In questo caso, l'emendamento presentato è un emendamento sostanziale e 

non può essere accolto. 


Come gruppo misto ringraziamo i Consiglieri Pintori e Ticca per aver presentato 

questa mozione. 

Riteniamo che sia una mozione molto importante e addirittura io personalmente 

devo dire di più, nel senso che nella passata Amministrazione effettivamente 

presentai più di un'interrogazione nella quale chiedevo che venissero tutelati gli spazi 

dedicati ai bambini, quindi feci più di un intervento, più di un'interrogazione. 

E' importante questa mozione perché mi pare di cogliere due aspetti importanti 

e sono uno relativo a quello che è il modo di pensare e di progettare la città, quindi gli 

spazi a misura di bambino in cui poter giocare, in cui prendere confidenza con la 

propria città, in cui poter crescere in maniera sana, in cui poter giocare. 

Un altro aspetto molto importante e di pari passo è quello relativo alla consulta: 

per un verso creare gli spazi in cui il bambino possa crescere e giocare, per altro 

22

verso seguirlo sicché possa anche dialogare in maniera costruttiva in questo caso 

con istituzioni, coloro che lavorano nel mondo dell'infanzia. 


Noi voteremo favorevolmente - poi naturalmente ci riserveremo la possibilità di 

intervenire in dichiarazioni di voto - ma è importante per noi sottolineare che questa 

mozione costituisce una pietra importante su cui costruire lo sviluppo di questa città 

così come lo costituiscono i bambini, le generazioni future. 

Riteniamo quindi che questa mozione faccia un passo in avanti deciso sia per 

quanto riguarda le Strutture che devono essere pensate, ripensate per i bambini, sia 

per quanto riguarda una consulta che deve seguire evidentemente nel percorso di 

crescita le generazioni future. 

PRESIDENTE 

Non c'è la replica nei confronti dell'Assessore; è una mozione questa e un 

intervento dell'Assessore non è una replica all'Assessore. 

Pintori. 

Anche lei è già intervenuto Consigliere Pirisi. 

La mozione non è dell'Assessore, è del Consigliere Ticca e del Consigliere 

La parola al Consigliere Siotto. 

CONSIGLIERE SIOTTO 

L'altra volta sono intervenuto per quanto riguarda i bambini. 

Una cosa che meraviglia - l'avevo accennato anche quando c'era la discussione 

del PUC - che non esiste a Nuoro, e mi chiedo quando sarà possibile farlo anche se 

non ci sono fondi, ma chiedo agli Assessori e al Sindaco che se ne occupano proprio 

per i bambini, per gli anziani e per le donne incinte, di fare un bel polmone verde 

dentro la città. 

Lo spazio si trova, non so nell'ex caserma è bellissimo, un pezzettino lo 

troviamo, dedicarlo ai bambini, magari con una semicopertura anche in giorni di 

pioggia, onde evitare che le mamme e tutti debbano andare a Città Mercato, una 

cosa abbastanza alienante e non credo sia molto educativa per i bambini, al di là del 

cinema, sempre che non ci sia qualche cartone. 

Intendevo uno spazio, un polmone verde dentro la città, possibilmente dato 

anche ad una cooperativa con delle figure serie: pedagogista e altre persone, così 

diamo lavoro e allo stesso tempo i bambini giocano con persone che hanno la 

formazione atta proprio a insegnare ai bambini a giocare soprattutto in uno spazio 

verde, dove non ci sono bottiglie e dove non c'è cemento. 

PRESIDENTE 

23


Lei può intervenire perché è il presentatore e ha diritto anche ad un intervento 

successivo. 

CONSIGLIERE TICCA 

Intervengo giusto per ringraziare chi ha partecipato al dibattito per aver visto 

l'importanza di questa mozione. 

A mio parere la consulta, per quello che diceva il Consigliere Pirisi, è importante 

proprio perché sarebbe un collegamento tra gli amministratori e i cittadini. 

livello. 

del 2011. 

La partecipazione di scuola, famiglie e associazioni sicuramente solleverebbe il 

Il progetto del CNR "la Città dei bambini", se non ricordo male è dei primi mesi 

Adesso è stato integrato con un altro progetto denominato "A scuola vado da 

solo", con la previsione di percorsi sicuri che collegano le scuole alle zone della città. 

Prendo come riferimento la mia zona, la zona di Città Nuova e Città Giardino: i 

pericoli che un bambino incontra in un tragitto di circa tre chilometri da Città Giardino 

alla scuola più vicina, la maggior parte sono legati al normale traffico urbano. 

Ci sono in aggiunta, essendo una zona di periferia, ad esempio i cani randagi, 

Città Giardino ormai è una zona in cui ci sono branchi di cani randagi. 

Poi si incontrano all'interno di Città Giardino le pecore col cane pastore, una 

situazione che per un bambino sarebbe molto pericolosa. 

Iniziare da queste piccole cose, quindi un controllo un po' più attento, 

invoglierebbe i genitori a lasciare soli i bambini ad affrontare questo tragitto. 

Per me già è pericoloso pensare che mio figlio debba andare da casa alla 

fermata dall'autobus come tragitto, immaginiamoci arrivare fino a scuola! 

PRESIDENTE 

Il regolamento in questo momento le consente di intervenire, perché dopo che il 

relatore del punto all'ordine del giorno interviene precisa che lei può intervenire. 

E' un intervento in questo caso di 10 minuti. 

CONSIGLIERE SODDU 

Io sono intervenuto in seno al precedente Consiglio perché è capitato che 

questo argomento sia stato esposto dal proponente. 

Però poi ho colto anche l'occasione per verificare che cosa fosse questo 

progetto denominato la Città dei bambini e voglio proprio tranquillizzare coloro che 

citano le bambine insieme ai bambini e viceversa. 

E' proprio il progetto che si chiama così, quindi in accordo e in armonia con la 

24

Consigliera Contu è corretto che lo chiamiamo tale nel rispetto dei sessi. 


Non stiamo facendo un ragionamento di sessi, ma stiamo pensando di 

raggiungere un obiettivo, che è quello di ascoltare i bambini. 

Arrivo alla seconda fase. Il problema qual è? Mi sembra di aver capito che 

all'interno della consulta non ci sono i bambini. 

Di fatto però i bambini entrano dentro questo grande contenitore, chiamiamolo 

pure osservatorio, sotto la voce dentro il progetto del Consiglio dei bambini. 

Cioè il progetto la Città dei bambini si apre, vede e pensa che i bambini 

debbano esprimere le loro parole, quelli che sono i loro pensieri, quelli che sono i loro 

desideri. 

E' questo l'obiettivo che propone la mozione. 

Concordo con ciò che ha suggerito l'Assessore Angioi: i comitati di quartiere 

sono sì uno strumento molto importante. 

Quando parliamo di assegnazione di strutture sportive, e mi riferisco anche 

all'Assessore Moro che sta redigendo il regolamento sull'affidamento delle strutture 

sportive interne ai plessi scolastici, credo che questo regolamento debba e possa 

cogliere anche tra i partecipanti, tra gli utilizzatori di queste strutture, i comitati di 

quartiere. 

Non sono delle società sportive e non sono delle associazioni sportive, ma sono 

delle associazioni composte da genitori, che in maniera intelligente e rispettosa 

possono utilizzare quelle strutture per far giocare i loro figli. 

I figli guidati dai genitori possono sì, secondo me, utilizzare un bene che è del 

Comune e il Comune non può imporlo. Nel momento in cui si ha uno spazio, quello 

spazio deve essere fruibile. 

Credo che possa essere percorribile questa ipotesi, sempre all'insegna e nel 

rispetto delle regole. 

Cioè se il comitato di quartiere fruisce in una determinata giornata di quel 

servizio, dovrà, nel rispetto delle quote millesimali stabilite, pagare le pulizie o le 

manutenzioni ordinarie o straordinarie che ne derivano, ma non può essere elusa la 

partecipazione dei comitati di quartiere. 

Ascoltare le parole dei bambini è un obbligo. 

Oggi aprendo il sito dedicato proprio al progetto la Città dei bambini ho letto 

qualcosa all'interno del forum scritto dai bambini. Questo mi ha colpito. 

Vorrei leggere alcune cose ma di effetto; ne hanno scritto tante, leggere che per 

essere felici bisogna essere in due o in tre a me fa riflettere, perché un bambino in 

25

casa generalmente è solo. 


Per essere in due o in tre è necessario, è indispensabile uscire fuori. 

Quindi noi ascoltando loro abbiamo l'obbligo di impegnarci per reperire queste 

aree, è un obiettivo al quale non ci si può sottrarre, dobbiamo necessariamente 

ascoltare queste voci. 

Leggere una lettera ad un Sindaco con la quale i bambini denunciano: caro 

Sindaco, noi ci siamo fermati di fronte ad un incrocio; ebbene, di fronte a questo 

incrocio abbiamo contato le macchine che sono passate col rosso e quelle che non 

hanno fatto attraversare i pedoni nelle strisce pedonali. 

Sappiamo che per queste infrazioni l'Amministrazione Comunale avrebbe 

potuto comminare sanzioni per un importo X e di questo X il 10% è per legge 

destinato alla qualità urbana. 

Questi bambini dicono: caro Sindaco, quindi cara polizia municipale, sappi che 

noi abbiamo gli occhi uguali ai tuoi e siccome ce li abbiamo e abbiamo verificato che 

il Comune può introitare dei denari, perché gli automobilisti sono scorretti a) nei nostri 

confronti; b) nei confronti degli anziani, abbiamo citato anche loro; c) nei confronti 

della comunità intera, dobbiamo fermarci e riflettere. 

I bambini ci insegnano addirittura queste cose, cioè ci insegnano quello che per 

noi è diventata abitudine, e quindi ci offusca la vista, noi non riusciamo a vedere ciò 

che ai bambini serve. 

Credo sia importante questo. 

Forse è un po' forte nella mozione ciò che hanno scritto i colleghi Consiglieri 

dicendo che il PUC dovrebbe essere ripensato, forse siamo un pochino fuori tempo 

massimo. Credo che per il PUC potessimo arrivare un pelino prima. 

I bambini andrebbero ascoltati comunque sempre, che si possa fare tanto 

anche senza cambiare il PUC. Non c'è bisogno di cambiare il PUC per ascoltare i 

bambini. 

Anticipo la dichiarazione di voto e dico tranquillamente che voto felicemente a 

favore, denunciando però le disattenzioni di tanti Assessori ai bambini. 

Assessore all'Istruzione, io quando accompagno mio figlio a scuola vedo che un 

vetro è filato da quasi un anno. Il rischio che questo vetro cada nella testa di qualche 

bambino è dietro l'angolo. 

La invito a fare il giro delle scuole, perché accompagno mio figlio in una ma ne 

accompagno altri anche in altre e ho potuto constatare che ci sono diverse 

disattenzioni. 

26


Quando votiamo una cosa del genere abbiamo l'obbligo di guardarci in faccia e 

io da oggi assumerò una maggiore responsabilità proprio perché ho votato questa 

mozione, proprio perché la condivido. 

Vorrei chiederle, Presidente, se è possibile utilizzare gli strumentali informatici 

come fanno gli Assessori. 

Mi farebbe piacere poter presentare le slide e fare ogni tanto anch'io il 

professore. 

Mi farebbe piacere, proprio all'insegna di queste che noi oggi stiamo votando, 

capire quante cose gli Assessori sono stati capaci di fare. 

A me fa piacere che oggi il Sindaco oggi abbia portato le memorie di un 

Assessore altamente produttivo, ma io vorrei anche, perché spero che sia nelle mie 

possibilità, dimostrare che si poteva fare di più. 

Non voglio dire che non abbiamo fatto niente, ma mi farebbe piacere dire che si 

potrebbe fare molto di più. 

Voto convintamente proprio per costruirmi... non la voglio chiamare arma, 

chiamiamolo "ammortizzatore di rapporto". 

Vorrei, segnalando le anomalie e le difformità a quelle che sono le nostre 

promesse, crearmi proprio questa condizione, che mi consentirà in futuro di suggerire 

quelli che sono i percorsi perché li abbiamo votati. 

E chi vuole, chi approva deve, costruendosi un percorso, rispettare ciò che ha 

chiesto, ciò che ha promesso. 

Potrei dire richiamando l'Assessore ai Servizi Sociali la stessa cosa. Cioè gli 

spazi mancano. 

Potrei dire chiamando l'Assessore al Bilancio che è importante dire alla 

GESTOR che quando un'attività produttiva realizza e cura il verde ha, per effetto del 

regolamento sui chioschi, lo sconto del 50% sul pagamento del suolo pubblico e a 

Nuoro c'è un chiosco, lo potrei dire a voce alta, potrei dire il nome e cognome ma 

basta dire che ce n'è uno, ce n'è uno che ha creato un parco giochi e ce n'è uno al 

quale la GESTOR ha portato il pagamento del suolo pubblico per intero, eludendo 

quelle che sono le prerogative del nostro Consiglio. 

Cioè un privato si sostituisce e integra il pubblico e noi lo vessiamo. 

Dove sono le nostre responsabilità? Potrei citare tutti gli Assessori e tutti i 

Consiglieri. 

Siamo tutti chiamati per il perseguimento di questo obiettivo che, ribadisco, 

sostengo con forza. 

27


PRESIDENTE 

Consigliere Pirisi anche lei ha 10 minuti di replica. 


Lei mi ha chiesto, Presidente, se l'emendamento è sostanziale; e lei mi dice che 

è sostanziale perché è stato presentato durante il dibattito. 

Durante il mio intervento i proponenti mi hanno chiesto di dargli qualcosa di 

scritto, ma ho visto che non si sono neanche avvicinati a chiederlo. 

PRESIDENTE 

Io ho sentito, però lo ripeta Consigliere. 


Se io devo interpretare anche ciò che è stato detto dal proponente non so... 

Lei mi ha chiesto, Presidente, di dargli l'emendamento durante il dibattito. 

Però durante il mio intervento il proponente mi ha chiesto di dargli qualcosa di 

scritto, perché evidentemente non riusciva... non si è avvicinato alla sua postazione 

per avere quello che io ho dato per iscritto. 

Voglio dire quindi che quantomeno i proponenti, ma non perché non condivida 

l'ordine del giorno, perché credo che nel deliberato solo il punto 2 va deliberato 

mentre il punto 1... 

Cioè aderiamo alla Città dei bambini del CNR, punto. 

Io non trovo in nessun documento la consulta su quello che propone il CNR. 

Questo io ho chiesto, se era possibile eliminare almeno il punto 1. 

Se dobbiamo ancora coinvolgere altri soggetti grandi, adulti, adesso andiamo a 

cercare anche i comitati di quartiere? 

Non c'è l'Assessore al Traffico, che raramente c'è, ma il Presidente del comitato 

di quartiere San Pietro... non lo so, magari prendiamo via Lollove, si è preoccupato o 

si preoccupa o si preoccuperà, dopo che noi abbiamo deliberato in modo che i 

bambini possano transitare sul marciapiede? 

Credo di no, non si preoccupano. 

Cioè noi diamo in mano ai Presidenti o ai comitati di quartiere i bambini? 

I bambini devono prendere per mano i genitori e dirgli: caro papà, io voglio 

questo nella mia città. 

Non sono gli adulti che devono insegnare ai bambini. 

Questo lo dice il CNR. Ecco perché io chiedo solo ed esclusivamente che 

venga deliberata l'adesione al CNR, Città dei bambini e delle bambine. 

PRESIDENTE 

28




In realtà quello che doveva essere un dibattito a sostegno di un tema sul quale 

non dovrebbero esserci divisioni politiche fra destra e sinistra, si è trasformato in un 

festival della retorica, ma soprattutto delle occasioni perdute. 

Intanto chi mi ha preceduto - ma credo anche l'Assessore - ha parlato con molta 

convinzione della necessità che questo Consiglio Comunale affronti un tema tanto 

importante. 

2011". 

Poi però uno va a vedere la data di questa mozione e legge "13 dicembre 

Se se ne discute il 28 marzo 2013 vuol dire che quell'impegno, quella 

partecipazione, quella necessità di dibattito è stata tradita, perché se a marzo 2013 

questo Consiglio Comunale discute, quasi con un anno e mezzo di ritardo rispetto 

alla sua presentazione questo tema, vuol dire che il tema non interessava granché. 

Se la Conferenza dei Capigruppo, che noi sappiamo essere governata dalla 

maggioranza, ha inteso di dover affrontare questo tema con questo ritardo, vuol dire 

che non era così urgente dibatterne. 

E se ne discutiamo in seconda convocazione è perché al Consiglio Comunale 

precedente... 

Presidente non riesco a parlare, sì per il Sindaco e per il vice Sindaco. 

Dicevo che il Consiglio Comunale oggi discute quest'argomento in seconda 

convocazione, perché evidentemente la volta scorsa mancava il numero legale. 

Quindi tutta l'importanza che noi diamo a questo tema si riassume invece nel 

ritardo col quale viene trattato e con una discussione che avviene in seconda 

convocazione perché nel Consiglio Comunale scorso non erano presenti in aula 21 

Consiglieri Comunali. 

Ecco perché parlo del festival della retorica e dell'ipocrisia su un tema che 

invece è importante. 

Mozione che arriva, dicevo, con un anno e mezzo di ritardo, lasso di tempo nel 

quale è successo di tutto. Per esempio il gruppo che l'ha proposta si è dimezzato. 

Io ho letto che il primo firmatario dell'intranet mozione Pintori, scopro che il 

Consigliere Pintori non è già più nel gruppo di Sinistra, Ecologia e Libertà. 

Mi chiede il Consigliere Pirisi: cosa c'centra? 

E' passato così tanto tempo che sono successe tantissime cose. 

Non solo il Consigliere Pintori ha cambiato gruppo, io ricordo sempre quando lui 

29

puntava il ditino contro il gruppo del P.D.L., adesso uscendosene ha dimezzato il 

suo. 


Ma non voglio parlare delle acrobazie politiche del Consigliere Pintori.... 

PRESIDENTE 

Andiamo avanti sul tema. 


Infatti, che da ex Assessore ai Servizi Sociali, ex Presidente della commissione 

ai servizi sociali, ex Consigliere di Rifondazione Comunista, ex Consigliere di 

Sinistra, Ecologia e Libertà, un ex insomma, non me ne occuperò, cioè non parlerò di 

lui. 

PRESIDENTE 

Appunto non ne parli, vada avanti sul tema. 


Lo dico perché nel frattempo in questo anno e mezzo è cambiato il mondo, 

anche il piccolo mondo del gruppo di Sinistra, Ecologia e Libertà che ha prodotto 

quest'atto. 

E' cambiata anche, per esempio, quella circostanza che viene richiamata nella 

mozione, cioè il PUC. 

Si dice: siccome lo studio e l'evoluzione del PUC è in fase avanzata, facciamo 

in modo che dei bambini ci si occupi. 

Qual è il vantaggio che noi abbiamo dal poter discutere questa mozione dopo 

l'approvazione del PUC? 

Approvazione - anche qui apro e chiudo una parentesi - ovviamente non 

definitiva, perché anche lì il pasticcio che siete stati capaci di realizzare è disastroso. 

Ma quell'atto che è stato approvato in via non definitiva dal Consiglio in realtà 

cosa contiene in termini di politiche per i bambini? 

Dopo quasi tre anni di mandato amministrativo noi possiamo sia programmare 

quella che sarà l'adesione alla convenzione di cui si è parlato, ma dobbiamo anche 

fare un bilancio di quello che è stato fatto. 

Nel PUC, che viene appositamente richiamato in questa mozione, cos'è stato 

fatto per i bambini? Qualcuno me lo dice? L'Assessore all'Urbanistica - che poi non si 

è occupato di PUC - il vice Sindaco, cioè l'Assessore alla Cultura che invece di PUC 

di è occupato, l'Assessore ai Servizi Sociali, qualcuno me lo dice cos'è stato fatto nel 

PUC? 

Visto che questa mozione è stata presentata nel 2011 da due Consiglieri della 

30

maggioranza, immagino avrà in qualche modo condizionato quell'atto che loro hanno 

votato. 


Invece credo di no. 

Ma spostandomi un attimo dal tema del PUC in sé e per sé mi chiedo: in questi 

quasi tre anni di mandato amministrativo, un atto, non l'adesione ad un progetto sul 

cui nome francamente spero non si debba discutere, cos'è stato fatto? Mi dite un 

atto, uno? 

Non è che questa città sia particolarmente esigente, è un po' come per quanto 

riguarda l'Assessore al Lavoro. 

Oggi mi sono accorto, perché ho ascoltato il Sindaco, che quell'Assessore 

aveva anche le deleghe riguardanti Prato Sardo. 

PRESIDENTE 

Vada sul tema. 


E' legato al tema e provo a spiegare perché. Quell'Assessore, diceva il Sindaco, 

aveva la delega anche su Prato Sardo e io mi sono domandato: ma in quest'aula in 

questi tre anni un atto su Prato Sardo? Niente. 

Esattamente come per i bambini. 

In questi tre anni quest'aula, al di là della discussione di oggi, di una mozione, 

come giustamente ha sottolineato lei non stiamo parlando di una delibera, di un atto 

amministrativo che produce effetti in qualche maniera cogenti, stiamo parlando di un 

atto di indirizzo. 

A parte quest'atto di indirizzo questa Amministrazione in questi tre anni per i 

bambini cosa ha fatto? 

Posto che il richiamo al PUC è stato superato, perché si parla di PUC, il 

Consigliere Ticca e il Consigliere Pintori quando hanno scritto la mozione speravano 

in qualche modo di poter condizionare anche il PUC, credo che non l'abbiano fatto 

neanche quando ne hanno avuto la possibilità, quindi del PUC non se ne parla. 

Non si parla di un sacco di cose, soprattutto non si parla di bambini. 

In tre anni non è stato prodotto un solo atto a favore dei bambini, bambini che 

ricordiamolo, così per intenderci, frequentano scuole che non solo non sono agibili, in 

molti casi non hanno certificazione degli impianti, non hanno certificazione della 

sicurezza antincendio. 

Cioè, aldilà della retorica, aldilà delle parole vuote, aldilà degli slogan che 

troppo spesso riempiono anche la nostra bocca, questa Amministrazione Comunale, 

31

aldilà del voto, dell'adesione alla quale neanche noi ci sottrarremo al progetto 

indicato nella mozione, può fare una cosa sulle scuole. 


Io ricordo, perché capitai in sostituzione di un collega del mio gruppo, nella 

commissione lavori pubblici, il giorno in cui il Presidente - e non smetterò mai di 

vantare questo atto - portò all'attenzione dei commissari tutti, maggioranza e 

opposizione, uno schema che riportava in sintesi la condizione e lo stato di sicurezza 

delle scuole. 

Un atto molto preoccupante, una preoccupazione condivisa a destra come a 

sinistra, dalla maggioranza quanto dall'opposizione. 

Allora se insieme, mettiamola così, all'adesione a progetti come questo 

l'Amministrazione si impegnasse per esempio a rendere più sicure le scuole che 

frequentano i bambini di Nuoro, non sarebbe meglio? 

Se riuscissimo ad andare oltre la retorica che i bambini sono il nostro futuro, 

sono uno dei pochi raggi di sole che illuminano questa città e tante altre cose che ho 

sentito dire molto belle, se noi fossimo in grado di andare oltre questo, non solo 

dimostreremmo di essere oratori più o meno bravi, dimostreremmo di essere bravi 

Amministratori, che è quello a cui siamo chiamati qui in questa sede. 

Allora una mozione è un atto di indirizzo. 

Addirittura dopo tre anni si chiede di costituire una consulta, cioè un organo 

consultivo. 

Noi dopo tre anni sentiamo il bisogno di chiedere alle mamme e a chi lavora nei 

settori che interessano i bambini una loro opinione. 

Ci sta, forse sarebbe stato meglio farlo all'inizio del nostro mandato, anche 

perché poi lo sappiamo come vanno a finire questi organi consultivi, non me ne 

vorranno il mio amico Seddone e il mio amico Arghittu. 

Ma se la fine che farà questa consulta sarà quella che ha fatto la commissione 

dei giovani, allora io non sono per niente ottimista. 

Già ritengo che la risposta al problema non sia quella di una consulta, già 

ritengo che la risposta al problema, che c'è, non sia sufficiente quella dell'adesione al 

progetto indicato nella mozione, allora io mi aspetto che questo Consiglio, il 

Consiglio, pretenda dall'organo esecutivo, cioè dalla Giunta e dal Sindaco, non solo 

uno scatto d'orgoglio ma un impegno più serio sul tema dei bambini, un impegno 

serio che evidentemente deve andare al di là della retorica e che magari inizi con la 

messa a norma a alcune scuole, che sono il luogo nel quale i bambini passano una 

parte importante della loro giornata. 

32

egistrato. 


PRESIDENTE 



Vorrei iniziare precisando ciò che ho detto all'inizio e che deve essere stato 

Ho detto che "mi sarebbe piaciuto che il titolo", non "vorrei cambiare il titolo", la 

cosa è assolutamente diversa. 

E sottolineare il fatto che la politica comunale debba essere attenta ai bambini e 

alle bambine non penso sia così assolutamente polemico e scandaloso a questo 

punto. 

Per quanto riguarda poi la posizione del Consiglio Comunale rispetto alla 

filosofia che governa questa città, perché la mozione recita così. 

Filosofia che dovrebbe governare questa città, è questo che mi preoccupa. 

Ed è in questo che non credo finché il Consiglio Comunale non darà 

effettivamente dimostrazione che vuole assumere una nuova filosofia, cioè un nuovo 

modo di pensare alla politica attenta ai bambini e alle bambine, perché se andiamo a 

pensare e a considerare gli spazi per i bambini, io ho presente piazza vittoria 

Emanuele, colata di cemento; ho presente la nuova pavimentazione di fronte al 

mercato civico: graniglia, impossibilità per i bambini di giocare, di andare con gli 

skate per esempio o con i pattini perché non è una pavimentazione abbastanza 

liscia. E penso a piazza de Bernardi, stamattina ci sono passata, è una desolazione. 

L'altro giorno sono andata all'artiglieria, è uno spazio meraviglioso che potrebbe 

essere utilizzato, con tutte le difficoltà e con tutte le incombenze e le competenze del 

Consiglio Comunale. 

L'altro giorno quando abbiamo iniziato a parlare di questa mozione qualcuno 

parlava di necessità di ludoteche, di palestre, come se dovessimo chiudere i bambini 

dentro le ludoteche e dentro le palestre, pagando chiaramente, perché sono tutti 

servizi che vengono pagati e spesso profumatamente. 

Pensiamo a parchi, pensiamo a cortili, pensiamo a luoghi aperti dove i bambini 

diventano e sono veramente autentici. 

Qualcuno parlava del pericolo di lasciare i bambini per strada da soli ad 

affrontare questa giungla selvaggia delle macchine, delle persone cattive che si 

incontrano. 

Io penso che se noi educassimo veramente a scuola, nelle famiglie, i bambini e 

le bambine a una vera e autentica autonomia, a una vera e autentica autostima, 

33

probabilmente certe situazioni sarebbero meno drammatiche. 


Se educassimo i genitori a non accompagnare i bambini fin sottoscuola, fin 

sotto la gradinata della scuola, indossando i genitori gli zaini perché troppo pesanti e 

troppo incombenti sulla salute dei figli, probabilmente otterremmo qualcosa di più. 

Io penso, per fare una proposta realizzabile, che distingua il programma di Idea 

Comune, ai "piedibus", cioè all'accompagnare i bambini a piedi a scuola, rinunciando 

alla macchina. 

Ma presupponendo una filosofia nella testa dei genitori che attualmente non c'è: 

fidarsi degli altri. 

Noi non ci fidiamo, noi siamo monadi, isolati, individualisti che non hanno 

assolutamente fiducia nell'altro genitore e nell'altra persona in genere. 

Certo, non è una filosofia eccelsa la mia, è una filosofia molto semplice, molto 

essenziale ma penso che solo affermando e confermando questa fiducia degli altri 

nelle persone noi potremmo ottenere veramente tanto. 

E confermo il nostro voto a favore della mozione chiedendo però effettivamente 

che ci sia da parte del Consiglio Comunale un impegno preciso a mutare e a adottare 

e ad assumersi la responsabilità di una nuova politica veramente attenta a queste 

cose. 

Ne approfitto solo un ultimo momento per chiedere all'Assessore Angioi, se 

possibile, qual è il progetto a cui lei si riferiva, che ha trovato interessante, se è 

possibile rispondermi per avere un'idea. 

VICE PRESIDENTE 



Altre due parole che non vogliono essere ovviamente un esercizio di retorica, 

alla quale per la verità ci stiamo ammollando invece un pochino tutti. 

Questo è un progetto vecchio, però è vero anche che anche quando ci 

ammaliamo, benché gli antibiotici siano stati inventati un po' di tempo fa, li usiamo. 

Quindi se anche il progetto è vecchio, è del 91 il progetto in questione, e vi 

hanno aderito circa 40 città o poco più in Italia. 

Che importa se noi due anni la sua presentazione gli diamo corpo adesso 

invitando il Sindaco e gli Assessori a seguire questa strada? 

Non credo sia meno importante se si inizia da oggi, né se si inizia da oggi a 

pensare, tutti gli Assessori. 

In questo senso il progetto richiama ad un'azione fortemente inter-assessoriale, 

34

com'è naturale che sia, perciò penso che per una sintesi dei lavori gli Assessori tutti 

non siano oggi intervenuti, altrimenti ciascuno per la propria parte avrebbero potuto 

sicuramente farlo, ognuno per la propria sfera di interesse. 


D'altra parte l'adesione a questo progetto prevede che sia il Sindaco a farsi 

promotore personalmente, e che successivamente il Consiglio dia una conferma con 

un proprio atto. 

Quindi non mi sembra davvero tempo perso parlarne oggi né troppo tardi 

parlarne adesso, anche perché siamo ridotti ad una politica ragionieristica che fa i 

conti sempre di più con i pochi spiccioli che abbiamo in tasca, ma almeno pensare in 

grande ce lo possiamo permettere? Pensare almeno con un pochino di ottimismo? 

Oppure anche questo tipo di pensiero è riserva delle città e dei Comuni fortunati 

che abbiano ricchi introiti, casse diciamo ancora non disastrate come le nostre? 

Quindi per quanta fatica, per quanto anche il buonsenso talvolta possa portare 

a dire: ma cosa stiamo approvando se non abbiamo i soldi per? 

Io dico: manteniamo attiva almeno la nostra volontà nel pensiero, nell'azione e 

nell'informare di questo pensiero e di questa azione l'azione di tutta la Giunta. 

Ecco perché mi pare doveroso, affatto inopportuno e affatto retorico votare in 

favore di questa mozione. 


La parola al Consigliere Pintori. 

CONSIGLIERE PINTORI 

Io non voglio occupare il tempo che ho a disposizione per rispondere al 

Consigliere Saiu, al Capogruppo dimezzato del P.D.L. Saiu, però ho notato che 

quando si permette di parlare della sinistra in genere, di SEL, degli ex o del 

sottoscritto, solitamente indossa l'abito e la cravatta. 

Probabilmente sa che deve tenere anche una certa distanza da queste 

organizzazioni e anche dal sottoscritto. 

E voglio dire, riferendomi direttamente al Consigliere Pirisi, che assolutamente 

noi non abbiamo voluto mancare di rispetto alle proposte fatte dal Consigliere Pirisi 

non ritirando l'emendamento che ha presentato alla Presidenza. 

Però la Presidenza stessa ha detto che quegli emendamenti non potevano 

essere accolti e quindi abbiamo ritenuto opportuno non ritirarli solo per quello, non 

perché quello che lui ha proposto dal suo punto di vista ha una sua importanza. 

Voglio solo aggiungere che la proposta di cancellare totalmente il primo punto 

della proposta di delibera, comunque noi non l'avremmo assolutamente accolta, 

35

perché riteniamo che comunque i bambini debbano essere presi per mano loro e 

quindi nel promuovere e nel mandare avanti una consulta è giusto che siano presenti 

gli operatori, le cooperative che si occupano di bambini, le associazioni e quanti altri 

si occupano del mondo dei bambini, compresi per esempio il personale e i comitati di 

gestione degli asili nido, delle scuole materne, che vivono con i bambini. 


Quindi è molto importante, è fondamentale per la loro formazione, che si 

incontrino anche con le associazioni, con le famiglie, con gli operatori e quant'altro. 

E ritengo anche che invece il coinvolgimento dei comitati di quartiere siano 

anche quelli importanti, perché i comitati di quartiere comunque sono fatti di genitori, 

di giovani, di giovani mamme, di giovani padri e quant'altro. 

E quindi essere coinvolti in queste realtà sicuramente aiuta i bambini a crescere 

in modo diverso. 

Quello che è il compito della nostra Amministrazione è che con le consulte che 

vengono proposte, queste consulte possano trovare effettivamente i piedi per poter 

andare avanti, soprattutto in quelle che non richiedono uno sforzo economico e 

finanziario tale da poterci comunque precludere questa possibilità. 

Ecco, tutto qui. 

Io ritengo che quest'ordine del giorno possa essere comunque votato e 

approvato perché è un segnale molto importante e positivo per la città, anche perché 

questa città dovrà mettere in pratica quelli che sono i risultati del PUC approvato da 

questa Amministrazione e poi farà in modo che effettivamente si risponda anche 

all'esigenza di quanto proposto da questa proposta di consulta. 


La parola al Consigliere Sarria. 

CONSIGLIERE SARRIA 

Intervenire su un tema come quello dei diritti dell'infanzia, dei diritti dei bambini 

è sempre arduo e non perché ognuno di noi non abbia argomenti o substrato 

personale, esperienziale dal quale attingere per citare sogni, desideri, idee promesse 

che ognuno di noi evidentemente ha dentro di sé, perché è stato un bambino, perché 

ha dei figli, perché ha dei nipoti, perché evidentemente ha dei sogni che si porta 

dentro e che appartengono sempre alla parte più nobile forse dell'esistenza umana. 

Intervenire su questa mozione significa evidentemente fare un ricorso a tutto 

questo armamentario che ognuno di noi ha e che si scatena improvvisamente così 

come si è scatenato stasera. 

Quindi già iniziamo a discutere se...e no ma bambini! E le bambine! 

36


Insomma, siamo seri signori, veramente, siamo seri sino in fondo. 

Un atto di questo genere non è mai inutile anche se qualcuno ha contato anche 

i mesi. Quanti sono? 18, 17, ma no, sono 16! 

Signori, forse potrebbero essere anche 20 di ritardo. Bene, diciamo che siamo 

contenti oggi di parlare di questo argomento. 

Siamo contenti, e questo non significa che non abbiamo fatto niente perché 

approvare tutti gli atti amministrativi che abbiamo fatto sino ad oggi, approvare gli atti 

di bilancio, approvare gli atti sulle politiche sociali, evidentemente non è qualcosa di 

slegato alle politiche sull'infanzia, e qualcuno mi dimostri il contrario. 

Evidentemente questa è una mozione seria, è una mozione interessante. 

Poteva essere discussa prima... e allora discutiamola oggi. 

un costo. 

Questa mozione dice sostanzialmente una cosa: dice: l'infanzia non può essere 

I giovani non possono essere un parametro a carico del resto della città, ma in 

realtà sono un parametro dal quale risalire per rivedere e riprogettare tutto quanto. 

E' un piccolo esempio, giustamente il Consigliere Mustaro parlava del piedibus; 

è chiaro che se una città è a misura di bambino e quindi può essere contemplata una 

mobilità urbana sostenibile, quindi dei percorsi accessibili a tutti, e in particolare alle 

utenze deboli, è chiaro che in una città con una qualità urbana superiore si vive 

meglio. 

E vivono meglio tutti, non solo i bambini ma a partire dai bambini tutte le utenze. 

E così via, io penso che questa mozione debba essere approvata. 

E tutti gli altri discorsi che si fanno possono essere anche utili. 

Magari adesso rispondo anch'io a un paio di cose sulle quali magari è bene fare 

chiarezza, come ad esempio il discorso delle scuole che è stato tirato in ballo qui. 

Guarda caso sui lavori della commissione della quale io ho l'onore di presiedere 

i lavori ma della quale non ho nessun merito se i lavori in quella commissione sono 

dei lavori seri. 

E proprio perché sono dei lavori seri, Consigliere Saiu, mi dispiace dirlo, ma 

visto che lei ha citato qua una sua partecipazione alla commissione, debbo dirle che 

fino ad oggi nessun Consigliere di opposizione ha mai utilizzato le informazioni avute 

in quella commissione per fare delle polemiche sterili e inutili. Nessun Consigliere, 

Consigliere Saiu. 

E non c'è mai stato bisogno di dire niente, di richiamare nessun Consigliere a 

nessun tipo di morigeratezza nell'utilizzo di informazioni che evidentemente sono 

37

informazioni doverose per ogni Consigliere, sono informazioni importanti, ma che non 

possono essere strumentalizzate quando forse non ci sono altri argomenti. 


Sulle scuole, lo dico qua, questa Amministrazione sta facendo un lavoro serio e 

lo dico ad alta voce, in primis perché ha deciso di tenere aperte le scuole, di tenerle 

aperte in ogni quartiere perché sarebbe stato semplice anche chiudere i plessi di 

quartiere, sarebbe stato semplice dire: quanti edifici abbiamo a norma? Ne abbiamo 

uno in via Tolmino e un altro a Monte Gurtei? 

Benissimo, chiudiamo tutto quanto e la gente, allora sì, altro che piedibus, 

quest'Amministrazione sta facendo un'altra cosa. 

Presidente, chiedo un paio di minuti perché devo dire una cosa che è molto 

importante. 

Sta facendo un lavoro serio anche in condizioni di ristrettezze economiche, in 

condizioni nelle quali questa Giunta Regionale sta programmando, ed è di pochi 

giorni fa la delibera di Giunta del febbraio, 35 milioni di avanzi di fondi FSR 

semplicemente sulla base delle domande a sportello che le Amministrazioni hanno 

presentato in Regione. 

E' una delibera di Giunta indecente, è on-line, leggetevela. 

La Giunta Regionale dice: visto che un po' di Amministrazioni hanno presentato 

domanda, allora sulla base delle domande già presentate dobbiamo ripartire questi 

35 milioni. 

E chi invece ha aspettato ad esempio che venissero banditi o venissero 

emanati degli avvisi pubblici cosa fa, si attacca? 

No, forse non ha avuto le informazioni che hanno avuto le Amministrazioni 

amiche in questo periodo. 

Certamente il lavoro che ci attende in Consiglio e in Giunta è un lavoro duro, 

anche perché non abbiamo tutte le informazioni che ci fanno avere ad esempio i soldi 

da attingere, tra quei 35 milioni di euro che questa Giunta Regionale continua ad 

assegnare con accordi quadro oppure a sportello, infischiandosene altamente di tutte 

le procedure concorsuali, di tutte le procedure selettive, di tutte le procedure che 

avrebbero premiato questa Amministrazione con i suoi progetti anche in base alle 

gravi necessità. 

voto. 

PRESIDENTE 

Non ci sono altri interventi, chiudiamo il dibattito e passiamo alle dichiarazioni di 


38



Comunque vada il voto, devo ringraziare i proponenti della mozione, anche se i 

ritardi, c'è chi dice ritardi: bambini ne nascono ogni giorno, non siamo mai in ritardo 

per i bambini. 

Sempre meno perché... datevi da fare, cosa volete che vi dica? Datevi da fare, 

io ho già dato. 

Pur votando a favore l'adesione, non mi sento di votare in toto la mozione 

perché io non trovo nel progetto del professor Tonucci del CNR la costituzione di una 

consulta per i bambini. 

Ecco perché noi dovevamo solo ed esclusivamente votare l'adesione, 

dopodichè gli uffici che sono preposti per studiare determinati argomenti che cosa 

faranno? Costituiscono una consulta? 

Qui si è parlato di associazioni, sindacati etc. Noi dobbiamo apprendere dai 

bambini, questo ci dice Tonucci nella sua relazione. 

Quindi noi stiamo tradendo la volontà dei bambini, perché il CNR ci dice una 

cosa e noi oggi ne stiamo facendo un'altra. 

consulta. 

Per questo motivo io do un voto di astensione sì per l'adesione ma non per la 

PRESIDENTE 

Non ci sono altre dichiarazioni di voto. Chiudiamo le dichiarazioni di voto. 

Prima della votazione interviene il Sindaco. 

SINDACO 

Intervengo doverosamente per ringraziare i proponenti della mozione che 

considero assolutamente opportuna e importante peraltro nei lavori di questo 

Consiglio. 

Li ringrazio senza grande attenzione al fatto che appartengano ancora allo 

stesso gruppo, sono due Consiglieri di maggioranza che insieme propongono un 

argomento molto serio che ho valutato nei contenuti, senza pensare alla parte 

politica che proponeva l'argomento. 

Piuttosto credo che bisogna stare attenti ad usare certe argomentazioni perché 

altrimenti si rischia veramente che alla parte politica di taluni si attribuiscano sempre 

delle valutazioni che sono molto vicine alla dabbenaggine per le argomentazioni 

utilizzate. 

Ringrazio il Consigliere Pirisi perché ha optato per un atteggiamento di 

astensione, anche perché credo che alla fine la condivisione degli argomenti c'era 

39

anche da parte sua, credo che utilizzare un'altra opzione di voto sul nodo della 

consulta poi alla fine non facesse onore anche alla sua posizione, che era di assoluta 

attenzione verso l'argomento. 


Quindi faccio i complimenti per questa scelta. 

L'argomento della mozione è importante perché riflette un problema che è 

soprattutto culturale e che non è evidentemente, se evitiamo di leggerla con la solita 

analisi da villaggio se non da vicinato, un problema del nostro ente locale piuttosto 

che di altri. 

E' un problema generale del nostro Paese in cui esiste un deficit di iniziative 

nelle politiche giovanili, basti pensare soltanto che il Ministero per le Politiche 

Giovanili è considerato un Ministero assolutamente residuale, di quelli da prendere in 

considerazione come terza e quarta scelta, a dimostrazione che nel nostro Paese la 

cultura di chi amministra è orientata decisamente verso altre forme. 

E questo evidentemente interessa anche noi, è inutile che ce lo neghiamo. 

Ma ogni giorno in cui noi prendiamo una decisione in senso contrario rispetto al 

sentire comune su questi argomenti, assumiamo una decisione importante. 

Anche se la prendiamo l'ultimo giorno del mandato consiliare, perché poi fra 

l'altro solo uno stolto può pensare che l'azione politica di un Consiglio Comunale è 

orientato per quando governa lui. 

mandato. 

Noi governiamo per fare qualcosa che rimanga, che sia anche oltre il nostro 

Cioè il mondo non finisce, non lo penso io, non lo pensa in maggioranza 

nessuno ma non dovrebbe pensarlo nessuno di questo Consiglio. 

La prospettiva di questa città fortunatamente non finisce con l'Amministrazione 

guidata da me, ma quello che fa questo Consiglio Comunale oggi può essere una 

linea tracciata quando è utile, su cui si incammina anche chi verrà dopo di noi, 

magari per fare meglio. 

Anzi chi viene successivamente se fa tesoro delle esperienze di chi è venuto 

prima di lui fa sicuramente meglio. 

Per questo ritengo che la discussione di stasera sia stata per la maggior parte 

degli interventi sicuramente utile e proficua. 

Noi in due anni e mezzo abbiamo ricevuto tantissimi genitori, abbiamo ricevuto 

petizioni firmate da tanti cittadini, abbiamo assistito ad iniziative comunque che 

mirano a orientare l'azione amministrativa verso i più giovani, perché ce n'è bisogno 

in questa città. 

40


Gli spazi verdi, parchi urbani, le scuole, i trasporti, anche una visione 

dell'urbanistica orientata verso queste tematiche è una cosa che manca, è inutile che 

ci neghiamo che negli ultimi 30/40 anni questa città è stata orientata nelle sue scelte, 

se parliamo soltanto di urbanistica, verso l'espansione, verso i grandi progetti 

piuttosto che verso le cose a misura d'uomo. 

Ma questo non vuol dire che noi non possiamo dare un contributo diverso e che 

tutto possa avere un taglio di maggiore sensibilità verso questo argomento. 

Le iniziative quali sono state? Intanto una delle prime cose che abbiamo fatto è 

stata quella di chiedere alla Regione, ricevendone peraltro risposta positiva, la 

richiesta della cessione dei quattro ettari dell'area dell'ex vivaio, proprio per destinarla 

a parco urbano. 

E questo era anche nella delibera della Giunta Regionale in cui si recitava 

appositamente che l'area veniva trasferita nella proprietà del Comune di Nuoro con 

quel tipo di finalità. 

Era quello un intervento mirato a dare, oltre il parco di Sant'Onofrio, a questa 

città, ai bambini, agli anziani - perché molto spesso le problematiche sono simili, 

sono confinanti - uno spazio che potesse avere quel tipo di finalità. 

Successivamente di questi quattro ettari in realtà la Regione ha deciso con atto 

successivo di mantenerne nella proprietà due ettari da destinare per la realizzazione 

della scuola forestale, però è un progetto che rimane in piedi. 

Qualcuno ha parlato del campus universitario, capisco che l'attenzione si sia 

risvegliata, se si può usare questa espressione, nelle recenti giornate del FAI 

organizzate insieme al Comune di Nuoro e all'esercito, l'apertura quindi della 

caserma Loi in viale Sardegna. 

E anche su questo nelle discussioni che noi abbiamo fatto entro il 2013 la 

Giunta delibererà, a brevissimo verrà bandito un concorso di idee nel quale il taglio 

che l'Amministrazione vuol dare, insieme ovviamente a quella che è la destinazione 

originaria, è appunto quello di una struttura, di uno spazio che sia permeabile alla 

città, che non sia quindi esclusivo per gli uffici piuttosto che per le residenze degli 

studenti, ma questa permeabilità possa sostanziarsi appunto nel concorso di idee. 

Questi sono una serie di parametri che noi inseriremo, ma sarà quello appunto 

di iniziative e spazi che possano essere fruibili della città e in maniera particolare con 

un orientamento verso gli anziani ed i bambini. 

Un'altra cosa voglio dire, che è una cosa a cui invece lavoriamo, 

l'Amministrazione Comunale insieme al dottor Carlo Murgia e all'Unicef, ed è un 

41

progetto che prevede Nuoro come città amica dei bambini. 


Come realizzarla? Con una serie di iniziative in cui l'Unicef si propone con 

un'azione di sollecitazione e stimolo, in cui sarà inserita anche una cosa a cui tengo 

molto e che erroneamente viene peraltro considerata come idea patrimonio della 

sinistra. 

Io spero che non sia così, che sia una cosa condivisa, che è quella per esempio 

di pensare alla cittadinanza onoraria a tutti i bambini stranieri che sono nati in Italia e 

che abbiano la residenza nella nostra città, perché la cosa che dobbiamo superare 

quando parliamo di queste cose è che stia parlando di mettere qualche soldo in più 

per fare qualche cosa per i bambini. 

In realtà stiamo parlando di ben altro, stiamo parlando di una nuova filosofia di 

governo delle città che fino ad oggi è mancata e in cui, come veniva ricordato anche 

dal Consigliere Pirisi ma prima della presentazione dal Consigliere Ticca, in cui i 

bambini siano proprio un parametro e una garanzia delle necessità di tutti i bambini, 

perché se noi facciamo una cosa che va bene per i bambini poi va bene per tutti 

quanti. 

Questo è il concetto che noi dobbiamo acquisire. 

Quindi ringrazio ancora, ai presentatori va la gratitudine per questo tempo che 

abbiamo utilizzato e che non è tempo sprecato. 

Una consiliatura dura due, tre, cinque anni, quanto ne abbiamo voglia e quanto 

si può, ma le cose sono importanti sia che si facciano il primo giorno sia che si 

facciano l'ultimo giorno. 

Non capire questo è veramente segno di una prospettiva che manca. 

Voglio dire un'ultima cosa che riguarda le scuole. 

Ho apprezzato molto l'intervento del Presidente della commissione lavori 

pubblici perché ha avuto il merito in questa città, lo voglio dire, di riportare 

l'attenzione verso le manutenzioni scolastiche che, bisogna riconoscere, non sono 

state argomento particolarmente sentito negli ultimi anni. 

Se noi andiamo a vedere la spesa sulle nuove opere pubbliche e quelle invece 

sulle manutenzioni scolastiche ci rendiamo conto che effettivamente da questo punto 

di vista c'è un gap che dobbiamo colmare, ed è un'esigenza assolutamente sentita su 

cui peraltro c'è ovviamente anche il costante rapporto con gli enti preposti al 

controllo, noi abbiamo l'iniziativa. 

La sicurezza delle scuole è un problema assolutamente importante. Le scuole 

di Nuoro mancano di questi requisiti da quando sono state costruite. 

42


Se vogliamo dire cose scontate, banali e addirittura sciocche, attribuiamo 

all'Assessore Serusi la responsabilità del fatto che le scuole non sono a norma. 

In realtà le scuole di Nuoro non sono mai state a norma ed è 

quest'Amministrazione che dopo molti anni sta intervenendo su questo versante. 

Questa è la realtà dei fatti, il resto sono sciocchezze, permettetemi di dirlo, ma 

sapete perché? Perché tutte le scuole che vengono aperte senza questi requisiti 

sono aperte sotto la responsabilità personale del Sindaco, che ne risponde 

personalmente anche penalmente. 

Quindi quello che noi facciamo è cercare di garantire con grande senso di 

responsabilità e di serietà che con condizioni di sicurezza perlomeno accettabili le 

nostre scuole rimangano aperte. 

Così fa il Sindaco di Nuoro come i Sindaci del 67% dei Comuni italiani, perché 

questo è un problema che noi conosciamo e registriamo, e che però dovremmo 

trattare seriamente, e anche questo è un criterio che spesso nelle argomentazioni 

manca. Il 67% delle scuole italiane manca di questi requisiti. 

Anzi per dirla tutta: le uniche scuole che hanno questo tipo di requisiti sono le 

scuole edificate più recentemente o quelle purtroppo, dico io, di aree ricche dove 

evidentemente la situazione di bilancio ha permesso di fare questi interventi. 

Noi ovviamente su questo versante ci stiamo muovendo, abbiamo fatto degli 

interventi importanti, penso alla scuola di via della Pietà, penso alla scuola Mereu in 

via Trento, penso agli interventi che abbiamo fatto a Monte Gurtei. 

Oggi purtroppo viviamo delle situazioni di difficoltà che conosciamo - spero - su 

cui finalmente abbiamo consapevolezza - spero - e con estrema difficoltà siamo 

cercando di metterci un po' al passo con interventi che di volta in volta, anche su 

suggerimento dei vigili del fuoco, stiamo mettendo in atto. 

Ovviamente bisogna fare una scaletta di quelle che sono le priorità e fare degli 

interventi da questo punto di vista. 

Qui chiudo e chiedo scusa se magari sono un po' uscito dall'argomento. 

PRESIDENTE 

Pongo in votazione il punto uno all'ordine del giorno. 

Esito della votazione: favorevoli 19; astenuti 5; contrari 0. 

Votazione: approvato a maggioranza. 

PUNTO DUE ALL'ORDINE DEL GIORNO: MOZIONE SICUREZZA DEI 

CAVALIERI NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI NUORO; 

La mozione è presentata da Idea Comune. Illustra la Consigliera Mustaro. 

43



E' superfluo leggerla o è necessario? 

PRESIDENTE 

La illustri. 


"Si invita il Sindaco, la Giunta e il Consiglio Comunale a regolamentare l'utilizzo 

della guida dei cavalli nel territorio comunale, prevedendo che i cavalieri 

nell'esercizio della guida indossino il casco". 

Mi sembra che il contenuto sia chiarissimo nel farci comprendere il fine ultimo 

della mozione. 

Ci si richiama alla serietà più volte, vorrei... 

PRESIDENTE 

Per cortesia, stiamo parlando di una mozione che riguarda la sicurezza dei 

cavalieri ed è una cosa molto rilevante soprattutto in una città dove i cavalieri hanno 

un ruolo molto importante, soprattutto nelle sfilate. 

Quindi vi prego di ascoltare con attenzione perché le mozioni, come poteva 

sembrare quella precedente, sembrano argomenti di serie B e poi si rilevano 

argomenti di serie A. 


La ringrazio del sostegno. 

Dicevo che il contenuto della mozione è chiaro nel farci comprendere il fine 

ultimo della stessa mozione: avviare un percorso di prevenzione e di educazione. 

Sul versante della prevenzione è sufficiente che mi rivolga ai medici qui presenti 

per avere senz'altro una risposta di sostegno appunto alla nostra mozione, affinché 

con maggiore convinzione si approvi. 

Basta che faccia una domanda "preferite un caschetto o un trauma cranico 

dopo una caduta da cavallo?" e credo che sia chiara la risposta. 

Altri Comuni come Asti in Piemonte o Artena, che è una città in Provincia di 

Roma, hanno regolamentato l'uso del casco che fa parte ormai dell'abbigliamento dei 

fantini e dei cavalieri. 

Cioè i fantini e i cavalieri devono indossare anche durante le prove il corpetto, la 

casacca e il casco di sicurezza. 

Senz'altro la questione poi diventa culturale, anzi è soprattutto culturale perché 

siamo sicuri che si dovranno superare pregiudizi, diffidenze, stereotipi. 

Immagino i nostri cavalieri che probabilmente rifiuteranno senz'altro l’uso del 

44

casco insieme al costume per esempio, o che ridurranno l'importanza dell'indossare 

appunto il casco durante le prove e durante le esercitazioni. 


Senz'altro è necessario adottare misure di sicurezza che sono fondamentali per 

la salute delle persone, potenziando soprattutto gli interventi educativi e 

sensibilizzando i giovani e non solo, perché immagino le resistenze degli anziani a 

una cosa del genere, sui rischi reali dopo una caduta da cavallo e quindi sugli 

strumenti e sulle strategie atte a ridurre tali rischi. 

Chiaramente l'uso del casco è la conditio sine qua non perché appunto solo 

adottando obbligatoriamente il casco i pericoli vengono ridotti drasticamente. 

Chiediamo chiaramente che la mozione venga accolta, venga approvata, aldilà 

della presentazione da parte di una parte dell'opposizione, perché mi sembra 

ineludibile e inconfutabile l'importanza della stessa. 

PRESIDENTE 

Chiedo se il Consigliere Soddu vuole illustrare l'emendamento. 


Ringraziando i presentatori di questa mozione, tengo a sottolineare che io 

personalmente ma il gruppo dell'Italia dei Valori vede una differenza tra una pariglia, 

una gara, un'esibizione con una sfilata caratterizzata dai costumi tradizionali e 

ritengo che il caschetto durante una sfilata serena e tranquilla possa essere eluso in 

deroga proprio nel rispetto del vestito, dell'abito e dei costumi tradizionali. 

Non c'erano i caschetti prima, non ci devono essere oggi. 

Piuttosto è corretto stabilire delle regole, per esempio quella che è la regola 

sull'accreditamento dei cavalieri. 

Ci sono delle operazioni che per uso e costume vengono commesse, come per 

esempio l'abuso di una bevanda alcolica. 

Non dico che noi in città di Nuoro vediamo degli sbronzi a cavallo, per carità, 

però ritengo che condurre un mezzo meccanico con la propria testa sia una cosa più 

semplice; condurre un animale come il cavallo con una testa - già lui ne ha una - da 

sbronzo credo che sia e possa rappresentare un'arma molto pericolosa, anche 

perché durante queste manifestazioni la gente si accalca, si ammassa e possono, al 

di là dei cavalieri che cadono e si provocano da soli un trauma cranico, lì potrebbero 

causare danni gravi e irreversibili a chi invece va lì per ammirare e apprezzare 

l'esibizione e la sfilata. 

Ci sono due anime quindi nella proposta del nostro emendamento. 

L'intenzione è quella nobile, non è quella di sconvolgere la proposta fatta dal 

45

gruppo di Idea Comune ma di rafforzarla semmai, quindi eludendo il casco durante le 

sfilate con costumi tradizionali e invece imponendo delle regole sull'accreditamento 

dei cavalieri e sul modo di condurre, cioè che ci sia la possibilità di fare le prove 

alcolemiche al cavaliere che conduce un cavallo io credo che sia corretto. 


In strada ci sono i pedoni e si assumono gli stessi rischi che assume 

l'automobilista che conduce una macchina. 

Cioè io posso investire e travolgere un pedone se fossi in macchina come a 

cavallo, non cambiano le regole. 

Non voglio proporre i metodi, le condizioni, perché è una cosa che deve 

assumersi la commissione avvalendosi di tutti i pareri legali, credo però che non 

possa essere eluso questo percorso. 

Io non so, Presidente, se è corretto leggere quello che ho scritto. 

Posso leggerlo, così rimane a verbale? 

PRESIDENTE 

Se vuole sì. 


"Tutto ciò premesso e considerato, con la presente mozione invita - questo è 

quello che ha scritto Idea Comune - il Sindaco, la Giunta e il Consiglio Comunale a 

regolamentare l'utilizzo degli equini nel territorio comunale prevedendo - tra 

parentesi: fatta eccezione per le sfilate in costume tradizionale - l'uso del casco". 

Quindi il "fatta eccezione per le sfilate in costume tradizionale" va dopo il 

"prevedendo" sostanzialmente. 

Riguardo al secondo punto, lo leggo: "si invita altresì il Sindaco, la Giunta e il 

Consiglio, ognuno per le proprie competenze, affinché possa essere approntato lo 

studio delle regole inerenti il corretto comportamento dei cavalieri e la possibilità di 

verifiche delle condizioni psicofisiche ante e post-manifestazioni". 

PRESIDENTE 

La parola al Consigliere Siotto. 

CONSIGLIERE SIOTTO 

Mi trovo completamente d'accordo con la mozione presentata dalla Consigliera 

Mustaro affinché si indossi, tutti, il giorno delle feste, i dispositivi di sicurezza, perché 

sono capitati fatti anche abbastanza gravi, proprio per non aver indossato il casco. 

Mi trova d'accordo in un certo senso anche l'intervento del Consigliere Soddu 

per quanto riguarda certi cavalieri, se è possibile fare l'alcolimetro prima di farli sfilare 

perché abbiamo visto scene non molto belle nelle nostre sfilate. 

46


Poi, dopo che è stata fatta la sfilata, chiederei in questo caso alla polizia 

municipale di fare in modo che cavalieri non ce ne siano più nel centro cittadino, 

perché anche là abbiamo visto certe scenate e a volte proprio per puro caso o per 

fortuna non sono successi certi incidenti molto gravi. 

PRESIDENTE 

La parola al Consigliere Barbagli. 

CONSIGLIERE BARBAGLI 

Io credo che sia nobilissima la mozione presentata dalla lista Idea Comune e 

credo che le vada data la giusta attenzione. 

Com'è nobile anche l'osservazione che ha fatto il Consigliere Soddu, però credo 

che questo passaggio vada ben specificato perché quando leggo "fatta eccezione 

per le sfilate in costume tradizionale", letta così sembra che chiunque sia in costume 

tradizionale possa girare per Nuoro senza casco. 

Invece bisogna esplicitare benissimo che... 

Va proprio evidenziata bene, nel senso che se io sfilo faccio a meno del casco, 

dal momento in cui la sfilata è finita e sto rientrando devo avere il casco, perché letta 

così se non ben regolamentata parrebbe che chi è in costume tradizionale è... 

questo. 

PRESIDENTE 

Penso che intendesse prima e dopo col casco, durante no. 

CONSIGLIERE BARBAGLI 

Vorrei che fosse esplicitato bene questo passaggio, perché agli atti io ho solo 

PRESIDENTE 



E' un tema importante, nel senso che riteniamo giustamente che il Consiglio 

debba essere impegnato in questo tema. 

Però, al di là di questo fatto, secondo me poteva trovare un'altra strada. 

Noi siamo favorevoli perché chiaramente si parla di prevenzione, non è un tema 

che ci lascia indifferenti. 

Soprattutto chiedo agli amici di Idea Comune se doveva essere portato in 

Consiglio in forma di mozione, perché è una questione che poteva essere 

direttamente probabilmente risolta anche con la dirigente, non so se sia della polizia 

municipale o di chi si deve occupare dei cavalieri. 

Mi sembra che potesse non approdare in Consiglio, però rispettando, io lo voto 

47

a favore. 


PRESIDENTE 

Io sinceramente ho l'impressione che sia esattamente il contrario, cioè abbia 

bisogno di un regolamento. 

Cioè non si possa pensare di approvare una cosa del genere con una mozione 

ma che abbia bisogno di un regolamento, quindi un qualcosa di più approfondito di 

una mozione. Questa è la mia opinione. 

Però la mozione chiaramente dà lo spunto per poter poi approdare a un 

regolamento, anche perché sappiamo bene che le argomentazioni che hanno portato 

purtroppo sono argomentazioni molto serie. 

Sto facendo un piccolo commento, non sto dicendo che lei non abbia detto le 

cose giuste, per carità. 

C'è un memorial ippico a Nuoro che è stato intitolato a una persona che 

appunto è caduta da cavallo ed è morta. 

La parola al Consigliere Usula. 

CONSIGLIERE USULA 

Pensavo di non intervenire, ma la Consigliera Mustaro in qualche modo mi ha 

costretto, richiamandomi al ruolo. 

Richiamato al ruolo, devo dire che sono d'accordo con quanto in qualche modo 

accennava il Presidente sulla necessità di un regolamento. 

Cioè andare oggi in Consiglio Comunale a una mozione che deliberi 

l'obbligatorietà dell'uso del casco per i conducenti di cavalli - o asini - nel territorio di 

Nuoro, io non riesco davvero a capirne tutta l'opportunità in questi termini. 

Io ho fatto per 25 anni le guardie in chirurgia generale quando non c'era la 

neurochirurgia, e si ricoveravano anche i traumi cranici in chirurgia generale. 

Ricordo tanti ragazzi, ricordo tanti adulti con traumi cranici ed è giusto tutto 

quello che è contenuto in questa mozione sui danni da trauma cranico encefalico. 

Ricordo tantissimi automobilisti, tantissimi ragazzi in bicicletta, tantissimi ragazzi 

in moto, ricordo tantissimi operai, tantissime persone, braccianti, caduti dall'albero. 

Dobbiamo regolamentare tantissimi momenti che possono portare a un trauma 

cranico encefalico. 

Occuparci oggi in Consiglio Comunale nei termini perentori di obbligatorietà 

all'uso del casco mi lascia davvero qualche perplessità. 

Io sono assolutamente d'accordo a che si mettano in campo tutte le misure 

preventive per tutti gli infortuni, però davvero non riesco a capirne in questi termini 

48

tutta l'opportunità. 


L'altro giorno ho chiesto a un amico elettricista di mettermi un filo in un garage, 

è caduto da una scaletta di un metro e mezzo e penso a quanti imbianchini, a quanti 

operai, a quanti braccianti non usano il casco. 

Ma non usano il casco semplicemente perché forse non è neanche dovuto, 

anche se ci sono le regole. 

Voglio dire agli amici di Idea Comune: i dati epidemiologici in vostro possesso 

sui traumi cranico-encefafici a seguito di cadute da cavallo o da equini non sono così 

significativi da creare tutta questa attenzione. 

Io voterò a favore, ma molto probabilmente è necessario in qualche modo 

studiare un regolamento. 

E sono d'accordissimo con quello che diceva il Consigliere Soddu. 

Io non mi preoccupo della caduta da cavallo di un abile cavaliere, mi preoccupo 

del cretino che sale a cavallo ubriaco e si mette in mezzo alla gente a fare impennare 

il cavallo per dare dimostrazione di balentia. 

Ma questo però non lo faccio andare a cavallo, non è che gli metto il casco, 

perché mi preoccupa la salvaguardia della salute del ragazzino o delle persone che 

sono lì a osservare due bestie in giro. 

PRESIDENTE 



L'intervento parte da una premessa: che fosse solo uno che noi salviamo da 

morte o da trauma per me è sufficiente, anzi necessario. 

In ogni caso i numeri qua sono chiari: almeno 200/300 persone per 100.000 

abitanti ogni anno sono ricoverati in ambiente ospedaliero a causa di un trauma 

cranico. 

Fra 200/300 casi ci saranno anche persone che sono cadute da cavallo. 

In ogni modo, ripeto, fosse una sola persona che riusciamo a salvare penso che 

sia in ogni caso positivo. 

Per quanto riguarda il richiamo al regolamento, noi invitiamo il Sindaco, la 

Giunta e il Consiglio Comunale a regolamentare l'uso degli equini nel traffico 

comunale, quindi è chiaro che abbiamo necessità di un regolamento. 

Per quanto riguarda l'emendamento che richiama l'eccezione per le sfilate in 

costume tradizionale, ahimé, c'è il prosieguo delle sfilate che è veramente spesso 

poco edificante e i cavalieri in costume certo non tengono un comportamento vuoi 

49

per balentia - la parola è brutta ma così ci spieghiamo - per atteggiamento classico di 

alcuni cavalieri che forse così cavalieri non sono, o perché probabilmente hanno 

abusato di alcol. 


Quindi io direi che potremmo anche accogliere questo emendamento in quanto 

richiede un regolamento preciso e quindi non fa altro che supportare ulteriormente la 

nostra mozione. 

E mi sembra che possa essere presentata e debba essere presentata come 

mozione in quanto è un argomento che altrimenti forse non sarebbe passato 

all'attenzione del Consiglio Comunale. 

Quindi accogliamo l'emendamento, forse precisando meglio, cioè il regolamento 

che norma l'abuso di alcol praticamente potrebbe essere inserito nel regolamento 

generale, cioè non penso che ci debba essere un regolamento ad hoc. 

PRESIDENTE 

La parola al Consigliere Soddu. 


Intervengo per spiegare che quando si è proposto l'emendamento in deroga 

proprio per le sfilate, per eccezione si intende il percorso interessato dalla sfilata dei 

cavalieri in costume tradizionale, che potranno avere il casco dentro la loro bisaccia, 

la bisaccia può far parte del costume. 

casco. 

Finita la sfilata tolgono il casco e dovranno, per come la vedo, utilizzare il 

Io credo che i carabinieri in alta uniforme non abbiano il casco, abbiano la testa 

per utilizzare il cavallo in quelle particolari manifestazioni ed esibizioni. 

Credo che il costume identitario e tradizionale per noi, io credo di poterlo 

paragonare all'alta uniforme dei carabinieri. 

Io ho questa idea e utilizzato bene e limitatamente a questo percorso credo che 

si possa rispettare la tradizione e la sicurezza. 

Ci sono altri rischi molto ben peggiori, non solo per i cavalieri ma anche per gli 

avventori, per i partecipanti alla sfilata. 

Mi fa piacere e ringrazio Idea Comune perché accolga positivamente l'idea che 

il regolamento possa trattare anche l'acquisizione, il tesseramento e quindi 

l'iscrizione alla sfilata con delle verifiche dello stato psico-fisico dei cavalieri. 

Crediamo che questo sia un altro vero punto critico e nevralgico del buon esito 

di una sfilata. 

Poi il caschetto in tutti gli altri momenti, fatta eccezione per la sfilata dei 

50

cavalieri in costume, tutti gli altri devono utilizzare il caschetto. 


E si parla di sfilata, non si parla di gara, di competizione, di salto agli ostacoli. 

Stiamo parlando della sfilata che io abitualmente da bambino vedo in quel di via 

Lamarmora e sono dell'idea che i cavalieri lì vadano piano. 

Non ho mai visto i cavalieri in corsa lì, a meno che non si trattasse di altra 

esibizione, di altri momenti, ma legati alla sfilata tradizionale credo che possa essere 

fatta questa eccezione. 

PRESIDENTE 

La parola al Sindaco. 

SINDACO 

Devo essere sincero, è un argomento che mi mette in imbarazzo anche perché 

condivido molto le premesse della mozione e concordo sul fatto che poi è anche un 

problema culturale, se vogliamo, in alcuni casi direi quasi di tradizione. 

Perché mi imbarazza? Perché immagino per esempio una discussione del 

genere se si tenesse ad Oristano, che ha evidentemente una tradizione molto più 

forte della nostra pensiamo soltanto se è concepibile ad esempio la Sartiglia con il 

caschetto. 

Io direi che non è concepibile ma sarebbe quanto mai opportuno, perché 

evidentemente il livello di rischio di una manifestazione di quel tipo è nettamente 

superiore ad esempio a quello che può riscontrarsi nella sfilata del Redentore 

piuttosto che nella cavalcata a Sassari oppure con la sfilata dei cavalli a Sant'Efisio. 

Quindi riesco a concepirne l'utilità e l'obbligo ad esempio in manifestazioni 

come le pariglie. 

Credo che nella nostra realtà ci siano delle situazioni in cui senz'altro 

bisognerebbe intervenire meglio nella prevenzione del rischio con tutte quelle regole 

che forse mancano, che non siamo mai riusciti ad applicare, perché poi non è 

neanche molto semplice il rapporto che si riesce a mettere in piedi con i cavalieri 

diversamente associati o che partecipano in forma spontanea alle manifestazioni, 

perché non entrano mai pienamente nelle regole che imponiamo. 

Però una regolamentazione precisa, torno alla nostra realtà della sfilata ad 

esempio del Redentore, credo che per come si svolge, per quello che è il percorso, 

queste regole sarebbero idonee ad abbattere praticamente fino allo zero il rischio. 

E' diverso per altre manifestazioni. Io immagino per esempio l'andata o il ritorno 

dei cavalieri a San Francesco, che notoriamente sono delle situazioni in cui incidenti 

di cavalieri si sono verificati. 

51


Questa è una di quelle cose su cui sarei favorevole. 

Poi c'è tutto lo scontrarsi con l'applicazione, perché evidentemente a nessuno 

sfugge che stiamo parlando di centinaia di cavalieri, chi ha avuto la fortuna di 

parteciparvi sa benissimo il tipo di contesto di cui stiamo parlando, e quindi applicare 

l'obbligo o il divieto di partecipazione "se non", questo sarebbe evidentemente 

problematico ed è comunque nel concreto un problema che non possiamo evitare di 

porci. 

Ecco perché ritengo che la proposta fatta dal Consigliere Soddu sia comunque 

utile, sia un buon punto di caduta di questa mozione che, ripeto, nelle sue premesse 

è da me totalmente condivisa. 

Trovare quindi la forma per adeguare al nostro contesto un'esigenza di 

sicurezza che evidentemente credo che sia sentita da tutti e nello stesso modo 

condivisa. 

contributo. 

PRESIDENTE 



Il mio intervento sarà una via di mezzo tra un acidissimo sfogo e un sensato 

Dico acidissimo sfogo perché se il cavaliere è sbronzo e indossa il casco ma mi 

travolge un passante inerme, sinceramente che cosa dobbiamo fare? 

Sì pagherà i danni ma se un morto vale quando muore a cavallo varrà anche 

quando viene travolto. 

Quindi questo era il primo acidissimo sfogo. 

Ci sono dei fatti culturali, la nostra sfilata del Redentore in realtà di pericoloso 

non avrebbe niente se non ci fosse un perenne gozzovigliare prima, durante e dopo, 

diciamocela tutta. 

Ci sono manifestazioni che oggettivamente presentano dei rischi notevoli, prima 

fra tutte, a parte la Sartiglia già citata, Sa Carrela e Innantis di Santu Lussurgiu, che è 

terribilmente pericolosa, non parliamo de S'Ardia di Sedilo per le quali certamente i 

rischi sono forse anche, è brutto dirlo, il sale dello spettacolo che si concretizza in 

queste manifestazioni. 

Dunque certamente non prendo sottogamba l'invito alla riflessione dei colleghi, 

lungi da me questo fatto. 

Reputo che per quello che ci riguarda direttamente e cioè Nuoro, ciò su cui si 

debba lavorare, sia un invito alle associazioni, ai cavalieri stessi che dall'interno 

52

promuovano un autocontrollo, un rigore, perché badate che molto spesso quando noi 

vediamo la nostra sfilata stranamente vediamo comportarsi in modo inappropriato o 

essere mal condotti, diciamo così, proprio i cavalli condotti da cavalieri o nuoresi o 

delle nostre zone. 


Che strano! Cavalieri che provengono da altre realtà conducono i loro cavalli a 

quattro a quattro, affiancati, appaiati, senza che ci siano grandi problemi tranne casi 

clamorosi. 

Rimane poi un'altra osservazione da fare a proposito della condotta di questi 

animali, che le condizioni in cui vengono tenuti gli animali prima delle manifestazioni, 

sono uno dei motivi per cui poi i cavalli arrivano nel corso della sfilata ad essere 

agitatissimi, nervosi ed insofferenti. 

E questo è dovuto al fatto che sono stati magari sotto il sole mentre il 

proprietario si rinfrescava bellamente dentro un bar a suon di birrette i cavalli stavano 

sotto il sole, senz'acqua e così via, fin dalle prime ore, spesso, del mattino. 

Mi sta benissimo quindi l'emendamento del collega, mi va anche bene proporre 

una regolamentazione ma non posso accettare che diventi un atto di polizia 

dell'Amministrazione Comunale quanto un invito invece ad un'autoregolamentazione 

e, quando è necessario, anche ad un'autocensura di chi partecipa a queste 

manifestazioni. 

E' evidente che solo perché per mestiere faccio quello che faccio, se mal 

sopporto le persone prive di alcun tipo di acconciatura quando sono a cavallo, uomini 

e donne che siano, non mi pare che nel corso della cosiddetta sfilata del Redentore 

si possa pretendere che i cavalieri o le cavallerizze stiano a capo coperto con un 

chep piuttosto che con il copricapo tradizionale. 

Detto questo, salvo il momento della sfilata, sarebbe bene che tutti gli altri 

passaggi di cavalieri per la città vengano appunto organizzati, regolamentati e qui sì 

indotti ad utilizzare il casco. 

Ma senza tutte le altre norme di buonsenso penso che noi possiamo approvare 

tutti i regolamenti che vogliamo, avremmo soltanto un problema in più per chi 

organizza la già difficile manifestazione del Redentore e non in realtà un concreto 

beneficio verso gli utenti, da qualunque parte essi stiano, a piedi o in sella. 

PRESIDENTE 

Non ci sono altri interventi. 

Chiudiamo la discussione e, prima di passare alle dichiarazioni di voto, 

l'Assessore Moro chiede di intervenire. 

53


ASSESSORE MORO 

Intervengo intanto per ringraziare il gruppo consiliare di Idea Comune per la 

proposta, ringraziare i signori Consiglieri per il dibattito e il gruppo di Italia dei Valori 

per l'emendamento, che mi pare oltre che pertinente abbastanza condiviso. 

Faccio riferimento all'intervento del Consigliere Siotto e anche della Consigliera 

Contu a proposto delle maniere con le quali si conducono i cavalli e anche agli 

atteggiamenti che precedono o che seguono le nostre manifestazioni principiali, su 

tutte la sfilata dei cavalieri al Redentore. 

Noi da anni abbiamo un disciplinare che facciamo sottoscrivere a chi si iscrivere 

alla sfilata, ai gruppi associati o ai singoli. 

L'anno scorso l'abbiamo anche irrigidito peraltro, introducendo una sanzione - 

faccio riferimento a quello che diceva il Consigliere Siotto - a chi venisse trovato 

ancora in circolazione a cavallo dopo le 21.30. 

cavallo. 

Ricordo a tutti che la sfilata termina alle 20/20.15/20.30 al massimo. 

Quindi un'ora o un'ora e mezza di tolleranza per cercare di portare sul vanette il 

E' un mondo difficile, è una questione, come diceva la Consigliera Mustaro e il 

Sindaco, prettamente culturale. 

Anche aver portato quest'argomento qua e averlo discusso è un'apertura 

culturale non da poco, che il Consiglio Comunale si cimenti su un argomento del 

genere è un segnale di grande attenzione alle proprie tradizioni e soprattutto alla 

sicurezza e al convivere civile. 

Io sono a disposizione, per quello che mi compete, circa la messa a 

disposizione della documentazione che noi abbiamo acquisita che si tratta del 

disciplinare che attiene una disciplina appunto comportamentale prima, durante e 

dopo la sfilata, compresa la questione dell'alcol, della somministrazione di alcol e 

compreso anche l'abbigliamento. 

Noi entriamo nel merito dell'abbigliamento, quindi ho apprezzato molto 

l'emendamento del Consigliere Soddu per quanto riguarda il rispetto delle tradizioni. 

Noi facciamo uno sforzo per far rispettare tutti i canoni della nostra tradizione, a 

partire da tutto quello che può essere indossato naturalmente. 

Ovviamente questo è esteso anche ai cavalieri. 

Quindi io sono convinto che l'input del Consiglio Comunale possa aiutare, 

diciamo così, a cambiare quella mentalità e a rafforzare quell'invito che diceva la 

Consigliera Contu nei confronti di questi protagonisti delle nostre feste tradizionali. 

54


PRESIDENTE 

La parola al Consigliere Pirisi per dichiarazione di voto. 


Noi votiamo a favore la mozione e l'emendamento, perché se di sicurezza si 

parla è chiaro che dovrebbe comprendere anche chi fa le sfilate. 

Però ricordiamo anche che nell'ultima sfilata c'è stata una proposta che non so 

se è partita dall'Amministrazione Comunale o dalla forza pubblica che chiedeva 

l'alcol-test a chi sfilava a cavallo, per cui già evidentemente c'è stata la 

preoccupazione da parte dell'Amministrazione e anche degli enti preposti al controllo 

e alla sicurezza. 

Detto questo, noi voteremo a favore sia la mozione che l'emendamento. 

PRESIDENTE 

La parola al Consigliere Fenu, che parla in difformità con il P.D. 

CONSIGLIERE FENU 

Parlo in difformità e dico perché. 

Prima di tutto occorre certamente un regolamento come si diceva. 

Se si fa un regolamento è evidente che non si può regolamentare una materia 

fatta con gli stessi mezzi usati, da un lato si autorizza e dall'altro no. 

Questo credo che non possa essere iscritto in un regolamento, cioè 

regolamentare una manifestazione e invece permetterne un'altra. 

Questo non si può fare secondo me, è una contraddizione in termini. 

Allora io voglio capire prima di tutto se è stato fatto un accertamento e se 

esistono altri regolamenti di questo genere in Sardegna o anche nel resto d'Italia 

dove si fanno corse di questo tipo, se esistono regolamenti così, ad esempio Siena 

etc. 

Ho visto che ce l'hanno ma da qualche anno, non da molto, quindi è successo 

qualcosa sia ai cavalli sia ai cavalieri nel caso di Siena e quindi hanno 

regolamentato, perché sono intervenute associazioni di diverso tipo, anche a tutela 

degli animali. 

Il problema esiste e se lo stanno ponendo un po' ovunque. 

Io capisco che porselo nella manifestazione di Santu Antine è problematica la 

cosa, è insito il rischio, è spericolato, non ha precedenti, forse non ce ne sono in 

Italia e forse non ce ne sono in Europa. 

Pur tuttavia è successo anche lì qualche incidente mortale e il problema se lo 

stanno ponendo. 

55


Allora se noi dobbiamo porci il problema per quanto mi riguarda occorre che 

non ci siano deroghe per nessuno, quanto chiedeva il Consigliere Soddu nel suo 

emendamento, compresa la sfilata del Redentore. 

Io personalmente, ma anche tanti altri nuoresi, ho assistito a un cavaliere che è 

morto a cavallo fermo. 

Uno scarto improvviso del cavallo, il cavaliere è caduto ed è morto. E non stava 

correndo, era fermo ed era già arrivato a Nuoro, sotto la Solitudine, qualche anno fa. 

Quindi il problema o si applica in questo modo o per me non ha nessun senso. 

Bisognerebbe anche sentire, perché è vero che esistono problemi di 

applicabilità anche nel caso in cui si facciano... anche regolamentare parzialmente 

come si sta chiedendo. 

Io sentirei le associazioni di cavalieri e sono convinto che lì noi ci scontreremmo 

con gli usi e costumi che caratterizzano queste iniziative, cioè la cultura di chi ha il 

cavallo che non vorrebbe regole, lacci e laccioli di questo genere. 

E pur tuttavia, se si vuole tentare di fare un regolamento, ritengo che sia giusto 

che chi è interessato a farlo coinvolga anche queste associazioni. 

Per quanto mi riguarda, proprio per le contraddizioni che ci sono e per le 

posizioni diverse che a me non convincono pienamente, io mi asterrò. 

PRESIDENTE 

La parola alla Consigliera Mustaro per dichiarazione di voto. 


Chiaramente voterò a favore, ma volevo precisare solo questo: l'oggetto della 

mozione, la sicurezza dei cavalieri nel territorio del Comune di Nuoro, cioè 

nell'esercizio della guida dei loro cavalli. 

sfilata. 

Quindi non è limitata alla sfilata. 

Io vorrei che centrassimo veramente l'argomento, che è questo. 

Poi l'emendamento del Consigliere Soddu si riferisce esclusivamente alla 

Ma è importante che i cavalieri indossino il caschetto quando escono col 

cavallo, quindi non è così peregrina la cosa. 

PRESIDENTE 

Non ci sono altre dichiarazioni di voto, io devo specificare che adesso voteremo 

l'emendamento e poi la mozione. 

L'emendamento sostanzialmente aggiunge alla mozione che la sicurezza debba 

riguardare i cavalieri e anche le persone che assistono alle sfilate. Questo dice. 

56


E rinvia a un regolamento perché vengano definite proprio quelle questioni che 

lei, Consigliere Fenu, sollevava, di coinvolgimento, perché il regolamento permette 

un coinvolgimento di tutti gli stake-holders, cioè di tutti quelli che sono portatori di 

interesse in questo campo. 

Quindi la commissione sentirà le associazioni dei cavalieri, potrà fare 

un'indagine più approfondita e arrivare a un regolamento, perché credo che da tutti i 

Consiglieri, e anche lei lo ha espresso, sia ormai importante definire delle condizioni 

di sicurezza per i cavalieri e anche per coloro che assistono alle sfilate dei cavalieri. 

Tutto qui. 

Pongo in votazione l'emendamento presentato dal Consigliere Soddu così 

come illustrato da lui e ricapitolato da me. 



Pongo in votazione il punto due all'ordine del giorno così come emendato. 



PUNTO TRE ALL'ORDINE DEL GIORNO: MOZIONE SALVIAMO IL 

PAESAGGIO E DIFENDIAMO I TERRITORI. 

Pirisi. 

La mozione è di Idea Comune. E' arrivato un emendamento del Consigliere 

Invito il Consigliere Delogu a illustrare la mozione. 


La nostra mozione, che anche questa è datata, è stata depositata circa un anno 

fa, per noi è fondamentale, ci ha visto e continua a vederci attivi nel territorio per la 

sensibilizzazione dei nostri concittadini su una tematica che è quella del consumo del 

territorio, che è diventato argomento di interesse sia nazionale che europeo. 

Ci fa piacere che questa mozione sia stata sostenuta da 500 firme, tra queste 

firme naturalmente compaiono anche molte firme di alcuni Consiglieri e alcuni 

Assessori. 

Quindi questa mozione ha come primo obiettivo quello di aprire una riflessione 

in vista dell'approvazione del nostro PUC che, come abbiamo più volte denunciato 

nelle sue attuali previsioni, prevede un consumo di suolo variabile a seconda 

dell'indice di zona medio tra 18,50 e 55 ettari di territorio nuorese. 

Speriamo che la discussione odierna serva comunque da stimolo in vista del 

nuovo passaggio consiliare dello strumento urbanistico. 

57


Per chi sto parlando? 

PRESIDENTE 

Per cortesia, silenzio. 

Sta parlando, non si possono fare interruzioni di questo tipo. 

Non può chiedere la verifica del numero legale mentre uno sta parlando. 


Va bene, non mi interessa: chi c'è, c'è. 

Ma soprattutto che possa essere una valida base di partenza nello studio di una 

serie di politiche di incentivazione alla riqualificazione e riconversione dell'esistente, 

possibilmente anche in chiave di risparmio energetico, che nel PUC recentemente 

approvato dal Consiglio comunale non ha in realtà trovato alcun rilievo e sostegno. 

Questa mozione chiede pertanto alla nostra Giunta di aderire alla campagna 

nazionale promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e per il Paesaggio, 

denominata "Salviamo il paesaggio e difendiamo i territori" e precisamente di 

partecipare al censimento - di cui ho anche copia, mi pare stia stata anche inviata via 

mail - mirato dei beni di proprietà e/o comunque a disposizione dell'Amministrazione 

Comunale, tramite la compilazione del modello allegato alla mozione - come dicevo 

prima - magari estendendo tale ricerca anche agli edifici privati, partendo dai recenti 

dati sulla riscossione dell'IMU sugli alloggi sfitti, così da poter avere un quadro 

completo del numero degli immobili esistenti nel territorio comunale, delle loro 

condizioni e dell'effettivo utilizzo degli stessi, anche al fine di poterli eventualmente 

assegnare a privati, associazioni od enti che ne facciano richiesta. 

Quando la mozione è stata presentata il Forum aveva stabilito un termine entro 

il quale il modello avrebbe dovuto essere presentato, scadenza che attualmente è 

stata abolita, trasformando in permanente il censimento, così rimettendo nei termini 

anche il Comune di Nuoro che potrebbe tutt'oggi aderire alla campagna. 

del suolo? 

Perché sollecitiamo così attivamente la discussione sul problema del consumo 

Perché sulla base di recentissimi studi dell'ISPRA - che sarebbe l'Istituto 

superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale del Governo - negli ultimi anni in 

Italia il consumo di esso è cresciuto alla media di 8 metri quadrati al secondo e la 

serie storica dimostra che si tratta di un processo che dal 1956 non conosce battute 

d'arresto. 

Si è passati dal 2,8% del 1956 al 6,9% del 2010, con un incremento di 4 punti 

percentuali. In altre parole, sono stati consumati in media più di 7 metri quadrati al 

58

secondo per oltre 50 anni. 


Il fenomeno è stato più rapido negli anni 90, periodo in cui si sono sfiorati i 10 

metri quadrati al secondo, ma il ritmo degli ultimi 5 anni si conferma comunque 

accelerato, con una velocità superiore agli 8 metri quadrati al secondo. 

Questo vuol dire che ogni 5 mesi viene cementificata una superficie pari a 

quella del Comune di Napoli e ogni anno una pari alla somma di quella di Milano e 

Firenze. 

In termini assoluti, l'Italia è passata da poco più di 8.000 chilometri quadrati di 

consumo di suolo del 1956 ad oltre 20.500 chilometri quadrati nel 2010, un aumento 

che non si può spiegare solo con la crescita demografica: se nel 1956 erano 

irreversibilmente persi 100 metri quadri per ogni italiano - cioè consumati - nel 2010 il 

valore raddoppia, passando a più di 340 metri quadri, nonostante l'Italia ormai da 

decenni abbia una crescita della popolazione pari a zero. 

Quindi questo consumo del territorio non è giustificato dall'aumento della 

popolazione. 

La stessa Commissione Europea, con il recente documento "Orientamenti in 

materia di buone pratiche per limitare, mitigare e compensare l'impermeabilizzazione 

del suolo", propone una sfida ambiziosa che prevede il raggiungimento dell'obiettivo 

consumo di suolo zero entro il 2050, senza che la gran parte delle Amministrazioni 

locali abbiano adottato alcuna misura per conformarsi alle direttive comunitarie, 

procedendo anzi nella direzione esattamente opposta. 

Ricordiamo, inoltre, che recentemente il Ministro all'Agricoltura Catania ha fatto 

approvare dal Consiglio dei Ministri il disegno di legge denominato "Salva Suoli" che 

tra le altre cose prevede: 

- che vengano identificati come terreni agricoli tutti quelli che, sulla base degli 

strumenti urbanistici in vigore, hanno destinazione agricola - qui entriamo in ballo 

anche con il discorso delle terre civiche -; 

- l'introduzione di un meccanismo di identificazione, a livello nazionale, 

dell'estensione massima di terreni agricoli edificabili, ossia di quei terreni la cui 

destinazione d'uso può essere modificata dagli strumenti urbanistici; 

- il divieto di cambiare la destinazione d'uso dei terreni agricoli che hanno 

usufruito di aiuto di Stato o di aiuti comunitari, in modo da evitare che subiscano un 

mutamento di destinazione e siano investiti dal processo di urbanizzazione; 

- l'incentivazione del recupero del patrimonio edilizio rurale per favorire l'attività 

di manutenzione, ristrutturazione e restauro degli edifici esistenti; 

59


- l'abrogazione della norma che consente che i contributi di costruzione siano 

parzialmente distolti dalla loro naturale finalità – consistente nel concorrere alle 

spese per le opere di urbanizzazione primaria e secondaria – e siano destinati alla 

copertura delle spese correnti da parte dell'ente locale; 

- l'abrogazione inoltre della norma che prevede che una percentuale dei 

proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni previste dal Testo Unico in materia 

edilizia sia utilizzata per il finanziamento delle spese correnti dell'ente locale. Il fine è 

quello di disincentivare l'attività edificatoria sul territorio. 

Su dette premesse, le finalità ed i risultati che questo censimento auspica di 

poter conseguire potranno essere una valida base di partenza per una seria 

programmazione di una politica di incentivazioni anche comunale alla riqualificazione 

dell'esistente. 

Tanti buoni motivi sono a favore delle riqualificazioni e ristrutturazioni, per 

diversi motivi: 

A) vantaggi per le casse comunali in quanto si ridurrebbero quei costi quali 

raccolta dei rifiuti, infrastrutture, trasporto pubblico, etc. con notevoli risparmi per 

l'Amministrazione Comunale; 

B) vantaggi per le imprese locali, in quanto l'apertura di piccoli cantieri 

favorirebbe l'attività di piccole imprese locali; 

C) vantaggi per le famiglie che vedrebbero ridursi i costi energetici sostenuti per 

le loro abitazioni, aumentare il comfort abitativo e la riduzione dei prezzi per 

l'acquisto delle case, così sottraendo al monopolio di quei pochi costruttori che 

gestiscono l'intero mercato delle nuove abitazioni; 

D) migliore qualità dell'aria, in quanto l'utilizzo degli immobili esistenti nelle zone 

già urbanizzate della città comporterebbe un minore ricorso all'uso delle automobili 

per spostarsi ogni giorno dalla periferia verso il centro per raggiungere i posti di 

lavoro, le scuole e gli uffici pubblici, così incidendo anche sui costi di manutenzione 

della rete viaria quale diretta conseguenza del minor traffico veicolare; 

E) vantaggi dovuti al mantenimento dei suoli agricoli che utilizzati secondo le 

migliori tecniche attualmente esistenti potranno consentire la produzione di beni 

veramente a chilometro zero, a vantaggio dell'economia locale e del buon vivere. 

Insomma una mozione che se approvata e successivamente applicata - e qui 

vorrei fare una riflessione perché naturalmente mi auguro che ci sia un po' di 

sensibilità da parte di tutti - dall'Amministrazione seguendo quanto suggerito a livello 

nazionale sia dal Forum che dal disegno di legge, potrebbe produrre buone pratiche, 

60

uona economia e sviluppo sostenibile del nostro territorio che verrebbe così tutelato 

a tutto vantaggio soprattutto per le generazioni future. 

illustrare. 


PRESIDENTE 

Il Consigliere Carboni è assente giustificato. 

E' stato presentato un emendamento dal Consigliere Pirisi che invito ad 



Come abbiamo fatto nel precedente punto riguardo ai bambini, abbiamo 

spiegato il perché dell'adesione ai vari argomenti. 

Il 27 febbraio 2012 parte la campagna nazionale "Salviamo il paesaggio e 

difendiamo i territori", un censimento per capire quanti sono gli edifici sfitti e 

inutilizzati in tutta Italia del patrimonio edilizio esistente. 

L'ha voluto il forum italiano dei movimenti per la terra e il paesaggio e verrà 

realizzato in ognuno degli oltre 8.000 Comuni del Paese. 

Si tratta della prima inchiesta capillare mai realizzata in Italia per quantificare il 

numero realizzato in ognuno degli oltre 8.000 Comuni del Paese. 

Si tratta della prima inchiesta capillare per quantificare il numero delle abitazioni 

degli immobili ad uso commerciale o terziario non utilizzati, vuoti o sfitti. 

A partire dalle prossime settimane... 

PRESIDENTE 

Scusi Consigliere Pirisi, lei sta illustrando l'emendamento o sta facendo 

l'intervento? 


Sto facendo l'intervento. 

PRESIDENTE 

Ho capito, leggendo l'emendamento, che la premessa risulta uguale e cambia 

invece la parte... 

Ma la parte che lei suggerisce di emendare è un emendamento aggiuntivo o 

sostituivo? 


Sostitutivo. E' sostituivo anche se qualche punto rimane invariato. 

Io sto leggendo un documento per così dire precotto per quanto riguarda il 

movimento che porta avanti questa campagna. 

"Il Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio è nato a Cassinetta 

61

di Lugagnano il 29 Ottobre 2011. 


Vi aderiscono attualmente oltre 10.000 persone - è chiaro che è già passato un 

anno e saranno anche raddoppiate - a titolo individuale e 589 organizzazioni, 64 

associazioni nazionali e 525 tra associazioni e comitati locali. 

E' nato con l'obiettivo di fermare il consumo sul suolo del nostro Paese e il 

censimento dell'esistente. 

E' il primo passo per proporre un metodo di pianificazione da adottare in tempi 

brevi per scongiurare Piani Urbanistici lontani dai bisogni effettivi delle comunità 

locali che prevedano sviluppi edilizi inutili ed eccessivi, data l’ampia disponibilità di 

edifici già esistenti. L’obiettivo è ripensare l’urbanistica, approvando piani a crescita 

zero. 

Nel frattempo sono nati oltre 70 comitati locali di "Salviamo il Paesaggio", e 

molti altri seguiranno. Saranno le sentinelle attive in tutta Italia e faranno pressione 

sulle Amministrazioni locali per rendere possibile la compilazione dei censimenti 

comunali e per sensibilizzare i cittadini italiani sul consumo del territorio. 

Ora spetta ai Sindaci, ai Consigli Comunali, ai tecnici contribuire all’esatta 

misurazione di questa mappa del territorio. 

Il Forum nazionale si prepara, nel frattempo, ad elaborare una proposta di legge 

d’iniziativa popolare per assicurarsi che il metodo di pianificazione individuato diventi 

il criterio da adottare". 

Questa mozione presentata dai Consiglieri di Idea Comune, che condividiamo, 

è una delibera che in tutti i Consigli Comunali è arrivata ed è stata adottata. 

Nel mio emendamento si lascia invariata tutta la premessa e si arriva al 

"impegna", perché non possiamo che impegnare la Giunta non "invitare" la Giunta. 

Noi impegniamo la Giunta e il Sindaco ad aderire alla campagna nazionale 

salviamo il paesaggio e difendiamo i territori. 

Al secondo punto, che lasciamo invariato come il primo punto della proposta di 

Idea Comune "ad intraprendere il censimento summenzionato secondo i termini e le 

modalità indicate nella scheda allegata e comunque entro un mese dal deposito della 

presente mozione, nel contempo impegnandosi a completare i necessari 

accertamenti entro sei mesi decorrenti dall'inizio delle relative operazioni". 

Al terzo punto, "di far compilare dagli uffici competenti la scheda di censimento 

richiesta ai Comuni dal Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio". 

Al quarto punto, "ad utilizzare i dati raccolti incrociandoli con quelli già 

disponibili per realizzare un report comunale sul patrimonio edilizio non utilizzato, da 

62

inviare a tutti gli enti sardi, Regione, Provincia e quant'altro, che hanno competenze 

di pianificazione territoriale". 


Quindi noi non invitiamo e lasciamo tutte le considerazioni fatte nel deliberato 

perché riteniamo importante che noi aderiamo all'iniziativa proposta dal comitato 

Salviamo il paesaggio e difendiamo i territori, dopodichè, siccome qui c'è già una 

scheda, questa scheda qui verrà compilata e trasmessa a tutti i cittadini e pertanto 

noi riteniamo che in questa fase dobbiamo solo aderire a questa campagna. 

Tutto qui. 

PRESIDENTE 

Apriamo la discussione. 

La parola al Consigliere Sarria e al Consigliere Fenu per delle domande e poi 

facciamo gli interventi. 



Vorrei chiedere a chi ha proposto la mozione quali sono i Comuni che hanno 

già aderito in Italia, se ce ne sono. 

PRESIDENTE 

La parola al Consigliere Fenu. 


Volevo chiedere, perché nella parte finale dell'emendamento presentato dal 

Consigliere Pirisi "si impegna il Consiglio Comunale, il Sindaco e la Giunta" non ho 

capito su che cosa, che cosa dobbiamo perseguire, quale è l'obiettivo. 

Per com'è scritto qui, le competenze sulle scelte del territorio quindi ricadono 

esclusivamente sul Consiglio Comunale di Nuoro, mi sembra di capire, perché qui 

non c'è nessun indirizzo verso la Giunta Regionale che invece mi pare abbia 

competenze primarie in materia per quanto riguarda l'organizzazione e l'utilizzo del 

territorio, la quale Giunta Regionale mi pare che non riesca a definire in tutti i suoi 

aspetti il piano paesaggistico regionale. 

Allora, se teniamo conto di questo forse ci comprendiamo di più, io almeno non 

ho capito bene. 

PRESIDENTE 

Risponde alla domanda del Consigliere Sarria il Consigliere Delogu. 


Mi è stato chiesto se ci sono Comuni che hanno già aderito. 

Hanno aderito in tanti, sono ancora fermi alla stipula e alla scrittura di quello 

63

che è il questionario per fare tutta una serie di valutazioni sugli immobili. 


Quindi è stato adottato questo protocollo... 

Io in questo momento non saprei, perché lo scopo di questa mozione è di 

aderire a una campagna dopodichè si vedrà nei mesi prossimi come si evolverà la 

situazione. 

Per quanto riguarda invece la domanda, l'osservazione che ha posto... 

PRESIDENTE 

Il Consigliere Fenu ha fatto una domanda però al Consigliere Pirisi. 


Ma mi sento di dire due cose. 

Il Consiglio Regionale non può essere coinvolto in questa cosa, perché in ogni 

caso sono prima di tutto i Comuni che devono prendere in mano la situazione, 

dopodichè se tutti i Comuni aderiscono, fanno un sondaggio e una sorta di 

questionario e lo portano avanti è chiaro che hanno una valenza diversa nei confronti 

di una Regione che dovrà recepire un certo tipo di regole che i Comuni chiedono, 

tutto qua. 

PRESIDENTE 

Consigliere Pirisi, lei vuole dare una risposta al Consigliere Fenu? 


Non è il Consiglio Regionale, ho parlato di enti preposti alle competenze di 

pianificazione territoriale, non ho detto il Consiglio Comunale, il Consiglio Regionale 

o altri Consigli territoriali o quant'altro. 

Praticamente quando si dice che la Regione ha competenza in materia 

paesaggistica, evidentemente noi dobbiamo mandare alla Regione le nostre adesioni 

ai vari comitati, oppure noi intendiamo fare un PUC in questa maniera e la Regione 

visiona, vede lo strumento del PUC per esempio e ci dà una risposta se va bene o se 

va male. 

Noi non facciamo altro che aderire e con questa adesione mandiamo tutto agli 

enti competenti, tutto qui. 

Qui per esempio c'è il Consiglio Regionale dell'Emilia Romagna che impegna la 

Giunta Regionale ad aderire alla campagna nazionale Salviamo il paesaggio e 

difendiamo i territori, chiedendo a tutti i Comuni dell'Emilia Romagna di compilare la 

scheda di censimento del patrimonio edilizio esistente ed inviarla oltre che ai 

promotori del censimento stesso anche agli uffici regionali competenti. 

Non ho parlato di Consiglio Comunale. 

64


Qui è stato chiesto: quanti Comuni hanno aderito? 

Qui ho un'adesione della Regione dell'Emilia Romagna che aderisce e dice 

questo. Cioè ho trasformato quello che chiede la Regione Emilia Romagna per tutti i 

Comuni. 

Noi Comune di Nuoro aderiamo dopodichè, sottoscrivendo queste schede, 

facendo questo censimento, mandiamo alla Regione dicendogli che noi aderiamo e 

che vogliamo un territorio con queste caratteristiche, tutto qui. 

PRESIDENTE 

Interviene il Sindaco. 

SINDACO 

Intervengo per dire che anche in questo caso c'è la condivisione evidentemente 

dello spirito della mozione. 

Però volevo ricordare che al di là del Forum Italiano dei Movimenti per la Terra 

e per il Paesaggio, alcuni adempimenti che vengono richiesti dai proponenti nel 

dispositivo poi a valle dell'invito alla Giunta e agli Assessori, fanno parte degli 

adempimenti che sono oramai divenuti obbligatori nella relazione che il Sindaco 

semestralmente deve trasmettere alla Corte dei Conti. 

comunale. 

Evidentemente mi riferisco al censimento dei beni in carico al patrimonio 

Quindi intanto questo è un obbligo oramai previsto dalla legge. 

L'altra questione, che però mi sembra impropria per come viene posta nella 

mozione, ma mi sembra che questo venisse poi registrato anche dal Consigliere 

Delogu quando parlava degli altri Comuni che hanno aderito, sono i tempi, nel senso 

che sempre al punto uno si impegna o comunque si invita all'assolvimento di questa 

operazione di censimento per completarla entro un mese. 

"Ad intraprendere il censimento summenzionato secondo i termini e le modalità 

indicate nella scheda allegata e comunque entro un mese dal deposito, 

impegnandosi a completare i necessari accertamenti entro sei mesi". 

Siccome si parla del deposito nella mozione, volevo dire che questa è 

un'operazione in realtà molto complessa, perché in questo Comune il censimento del 

patrimonio era stato fatto alcuni anni fa, era stato esternalizzato e va completamente 

ripreso in mano. 

Peraltro il settore patrimonio soltanto recentissimamente è stato incardinato in 

maniera autonoma nell'organigramma dell'ente, mentre prima era incardinato 

all'interno del settore finanziario. 

65


Comunque, a testimonianza di questa esigenza per i motivi che sono citati in 

questa mozione ma che spesso sono stati richiamati anche negli interventi del 

Consiglio Comunale, sia da Consiglieri di maggioranza che di opposizione, questa 

operazione fa parte degli obiettivi assegnati al dirigente del settore patrimonio, 

proprio quello dell'aggiornamento e del censimento dei beni comunali, con 

ovviamente una graduazione del raggiungimento dell'obiettivo percentualmente 

pesato secondo la quantità o comunque lo stato d'avanzamento del lavoro, ma con 

un'oggettiva difficoltà a riuscire ad ottenere l'obiettivo entro la fine del 2013. 

Ecco perché dico che secondo me un termine di sei mesi è un termine molto 

difficile perché peraltro il settore patrimonio per come è organizzato, per come dicevo 

prima, essendo un settore autonomo da poco tempo, non ha neanche una dotazione 

organica tale per completare un lavoro di questo tipo in sei mesi. 

Io credo che sia invece importante che questo sia un lavoro che si deve iniziare, 

a cui si deve dare una data certa. 

Sei mesi mi sembrano un termine assolutamente breve, cioè rischiamo di dare 

un termine che poi non viene rispettato. 

Questo è secondo me il problema, poi per il resto mi trovo abbastanza in linea. 

PRESIDENTE 

Interviene la Consigliera Mustaro. 


Sottolineo, signor Sindaco, che il forum aveva dato una scadenza di questo 

tipo, che chiaramente compare nella mozione che è stata presentata tempo fa. 

Però il limite è stato abolito per difficoltà oggettive. 

Ci fa piacere che sia un fine, un obiettivo che in qualche modo è perseguito 

dall'Amministrazione. 

Ciò che ci trova in forte imbarazzo per la condivisione dell'emendamento è 

perché riteniamo che non possiamo effettivamente aderire alla campagna, tanto che 

noi chiediamo di intraprendere il censimento summenzionato e a destinare per lo 

svolgimento del suddetto censimento le necessarie risorse, come lei stesso ha già 

sottolineato. 

Ci interessa anche il punto 3 e il punto 4 perché sottolinea la necessità appunto 

di una gestione del territorio che ci vede decisamente dalla parte della riconversione 

e del riutilizzo di edifici già esistenti e soprattutto sostenere le fasce sociali più deboli 

con un'azione amministrativa che sia rivolta alla realizzazione dell'edilizia sociale 

pubblica mediante proprio il ripristino di edifici pubblici inutilizzati o fatiscenti. 

66


Questo è fondamentale. 

PRESIDENTE 

La parola nuovamente al Sindaco. 

SINDACO 

Questa cosa del punto 4 ho dimenticato di citarla, adesso lei l'ha richiamata. 

Volevo ricordare che, proprio a proposto del punto 4, nel contratto di quartiere 

di Sa 'e Sulis di cui è stata inviata la rimodulazione proprio questa settimana, 

martedì, all'ufficio tecnico regionale, è proprio previsto un intervento importante di 

riqualificazione di edifici pubblici fatiscenti, che sono le case comunali a valle di via 

Torres e l'edificazione - spero di non sbagliare, forse il vice Sindaco può correggermi 

- di 56 nuovi alloggi di edilizia sociale pubblica, voi l'indicate così ma stiamo parlando 

proprio di edilizia popolare. 

PRESIDENTE 



Io trovo che il punto 4 è già menzionato nel "visto - all'ultimo capoverso - che è 

fortemente sentita l'esigenza di sostenere le fasce sociali più deboli con una 

progettazione rivolta all'espansione dell'edilizia sociale pubblica che provveda anche 

al ripristino degli edifici pubblici inutilizzati da destinarsi per tale scopo". 

Dopo gli interventi del Sindaco, che ci dà garanzia e che ci assicura su quello 

che comunque questa Amministrazione sta facendo e sta portando avanti, anche in 

risposta alle battaglie che abbiamo fatto la scorsa Amministrazione come gruppo 

comunista, tant'è vero che la commissione alloggi dell'Area in questo periodo sta 

attuando delle soluzioni che sono quelle del blocco degli sfratti, quello che noi 

avevamo chiesto e già si sta occupando per dare la sistemazione a chi già ha 

quell'alloggio. 

Pertanto credo che noi nel "impegna" eliminiamo il punto due come richiesto dal 

Sindaco per i tempi, anche se comunque è un punto fisso per quanto riguarda la 

mozione per cui tutti i Comuni si stanno adoperando. 

punto 4. 

Pertanto noi eliminiamo il punto 2 e lasciamo invariato il punto 1, il punto 3 e il 

PRESIDENTE 

Non so se è chiaro a tutti, poi ricapitoliamo. 



67


Volevo fare una domanda perché non ho capito bene e la domanda, se la 

risposta non è chiara, mi impedisce di capire se sia accettabile o meno proprio 

l'emendamento del Consigliere Pirisi, perché per quello che io ho capito sono i 

comitati o associazioni che propongono alle Amministrazioni la compilazione delle 

schede di rilevamento. 

Se così fosse, cioè se io avessi inteso bene, è impossibile accettare 

l'emendamento di Pirisi che chiede e impegna il Consiglio Comunale, il Sindaco e la 

Giunta ad aderire, perché l'adesione non passa attraverso questa formalità ma 

attraverso la compilazione della scheda, quindi il primo punto sarebbe sicuramente 

da eliminare, se io ho inteso quale è la procedura di adesione. 

Se invece non ho capito ditemelo. 


Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta ad aderire alla campagna 

nazionale... 

PRESIDENTE 

Scusate un attimo, c'è una domanda della Consigliera Contu, non so se il 

Segretario l'abbia colta e se vuole rispondere su questo. 

Poi sull'emendamento del Consigliere Pirisi, Idea Comune ha espresso un 

parere favorevole per quanto riguarda i punti 2, 3 e 4 e non sul punto 1. 

Diciamo che la parte dispositiva della mozione è molto simile, quindi magari 

dopo la discussione vediamo se si riesce a uniformare il testo. 

Comunque se il Segretario vuole rispondere alla domanda. 

(SEGRETARIO) 

(Non so rispondere, non so neanche che cosa sia. Lo dovrebbe dire il 

Consigliere Pirisi). 

PRESIDENTE 



Qua ci sono Consigli Regionali e Consigli Comunali che hanno dichiarato di 

aderire alla campagna nazionale Salviamo il paesaggio e difendiamo i territori. 

Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta ad aderire, dopodichè di 

far compilare le schede che ci sono nell'allegato. 

Cioè noi come la mozione presentata dai Consiglieri del SEL è la stessa cosa, 

noi impegniamo il Sindaco e la Giunta ad aderire a quel progetto. 

Poi non riesco a capire. 

68


PRESIDENTE 

Siamo ancora nella fase della discussione. 



Pongo un attimo alcune riflessioni che nascono in maniera molto tranquilla, 

senza intenti polemici su questa mozione che è chiaramente condivisibile negli 

intenti, nel senso che ci rifacciamo un po' alla discussione precedente, sempre su 

intenti molto nobili e quindi anche la questione del consumo del territorio e io mi 

associo. 

Intanto le perplessità sono sul fatto che il Consiglio Comunale debba sollecitare 

la Giunta nell'aderire a una campagna. 

Per quanto ne so io a questa campagna stanno aderendo associazioni, e che io 

sappia non c'è un Consiglio Comunale che abbia ancora deliberato su questa cosa 

qui, quindi noi saremo il primo. 

Niente di male, immagino... 

Quali? Io ho chiesto prima, mi avete detto "moltissimi" però non me ne avete 

detto uno. Che io sappia non ce n'è uno. 

Io ho fatto la domanda prima: quali sono? Perché io non ne conosco uno. Mi 

avete detto: moltissimi. Va bene, uno? Ancora non li sappiamo. Se ci sono ditemeli 

dopo, va bene, per me va bene. 

A questa campagna hanno aderito associazioni, associazioni dei Comuni 

virtuosi, associazioni dei Comuni verdi, associazioni di questo e associazioni di 

quello, che non sono Consigli Comunali e che non sono Giunte Comunali, quindi 

sono altre cose, sono libere associazioni e quindi non sono enti pubblici. Prima cosa. 

Seconda cosa: io personalmente sono contrario al fatto di attribuire ulteriore 

carico di lavoro ai nostri uffici di urbanistica, sono già abbastanza oberati dalle 

pratiche che devono sbrigare quotidianamente, quindi io sono contrario a questo. 

Terza cosa: i dati richiesti sono presenti nelle relazioni del PUC, quindi è già 

tutto nelle relazioni accompagnatorie del PUC. 

Penso di non essere smentito su questo fatto, ci sono persone che il PUC lo 

conoscono meglio di me, mi sembra che i dati relativi a patrimonio edilizio inutilizzato, 

superficie fondiaria netta, superficie fondiaria lorda e tutte queste cose mi sembra ci 

siano tutte quante, quindi si tratta di dati disponibili e accessibili a quelle associazioni 

che evidentemente vogliono elaborarli, vogliono realizzare statistiche. 

Quindi su questo il mio orientamento come Consigliere sarebbe di non caricare 

69

ulteriormente i nostri uffici di urbanistica già oberati da mille cose, tra le quali ad 

esempio anche la protezione civile, quindi io personalmente sarei di questo avviso. 


Però se l'intento della maggioranza è invece di dare un segnale, io non ho 

nessun problema ad accogliere anche sollecitazioni di questo tipo. 

Quarto punto, e questa è una riflessione di tipo generale: ogni volta che io vedo 

una delibera che mi parla prima del problema generale e poi mi chiede 

un'applicazione particolare, allora "visto che..." allora aderiamo alla campagna. 

Io invece partirei da un approccio diverso. Poi ognuno può fare quello che vuole 

però io questa campagna poi concretamente non ho capito in che cosa consiste, 

oltre a un'adesione a dei principi di sano utilizzo del territorio, quindi limitare il 

consumo, quindi di riutilizzare il patrimonio edilizio inutilizzato e tutto questo. 

Però poi concretamente questo ad esempio determina l'obbligatorietà di 

partecipazione a riunioni, a manifestazioni, adesioni di questo tipo? 

Non lo so, io personalmente sarei molto favorevole invece ad aderire a mozioni 

di altro tipo, cioè mozioni che dicono: ci sono campagne come questa che stanno 

sollevando dei problemi molto importanti, quindi il Comune potrebbe ad esempio 

attivarsi per promuovere l'uso intelligente del territorio. 

Invece noi a volte facciamo il contrario, noi passiamo da considerazioni di 

carattere generale poi però ci rinchiudiamo sia nella campagna del CNR oppure nella 

mozione. 

Io invece sarei molto favorevole e penso che, ma lo dico ai Consiglieri giusto 

perché se noi vogliamo qua condividere iniziative, indirizzi di politica, non possiamo 

rinchiuderci in campagne dove noi contiamo come un numero e dove noi alla fine... 

sì, ok, abbiamo 350 Comuni, abbiamo 500... 

Non è quello secondo me, noi non dobbiamo fare il numero per le pur meritorie 

campagne degli altri. Io dico questo. 

Poi detto questo accoglierò favorevolmente la riflessione della maggioranza 

sull'adesione anche a campagne delle quali però io personalmente non condivido 

molto l'impostazione. 

PRESIDENTE 



Da quello che diceva il Consigliere Sarria soprattutto nella prima parte del suo 

intervento ho qualche perplessità. 

Fatemi capire: noi abbiamo un censimento degli immobili comunali? 

70


Perché se abbiamo un censimento degli immobili comunali è un conto, se 

invece non ce l'abbiamo è diverso, quindi vorrei sapere questo. 

C'è un censimento compiuto degli immobili comunali così che noi possiamo 

sapere quanti sono utilizzati, quanti inutilizzati etc.? 

PRESIDENTE 

Consigliera Mustaro, lei o fa una domanda o non può intervenire tutte le volte 

che vuole, perché è già intervenuta tante volte. Quindi se deve fare una domanda fa 

una domanda, altrimenti non può più intervenire. 

Risponde alla domanda del Consigliere Saiu l'Assessore Deiara. 

ASSESSORE DEIARA 

Intervengo per alcune puntualizzazioni. 

Sull' argomento che è all'ordine del giorno oggi, che tocca più ambiti, seppur 

riferiti sempre al patrimonio, c'è da precisare alcune questioni che sono inerenti sia 

alla mozione che all'operato che l'Amministrazione si è data con gli obiettivi per 

portare appunto a termine e a compimento cose che effettivamente vengono citate 

nella mozione stessa. 

Prima cosa: consumo del territorio. 

Il problema del consumo del territorio è un problema molto puntuale, infatti 

ringrazio i promotori della mozione, per la quale effettivamente occorre 

probabilmente una riflessione aggiuntiva che coinvolga magari in maniera esclusiva 

questo Consiglio su una programmazione in questo caso urbanistica improntata al 

riuso, e ci sono campagne come quella per esempio che ha proposto circa un anno 

fa l'Ordine degli Architetti insieme all'ANCI che meritano appunto di essere prese in 

considerazione. 

Qui si calendarizzano delle scadenze che è difficile oggi poter accettare come 

definitive e spiego perché. 

Censimento del patrimonio immobiliare comunale. Il censimento del patrimonio 

immobiliare comunale, come altre volte mi è capitato, se non ricordo male anche in 

occasione della discussione del piano delle alienazioni, non è all'anno zero ma non è 

aggettivabile come un censimento puntuale. 

Infatti come Amministrazione ci siamo posti l'obiettivo, che è un obiettivo non a 

brevissimo termine, perché i sei mesi sono un obiettivo a brevissimo termine, ma che 

comunque si intende appunto portare avanti come Amministrazione, proprio perché 

ci siamo resi conto che è indispensabile per l'Amministrazione Comunale e per la 

città conoscere in maniera puntuale ciò di cui dispone per poterne poi, una volta 

71

acquisito il censimento, valutarne quale potrebbe essere la parte da dismettere 

attraverso le alienazioni e quali invece la parte da rendere capitalizzabile attraverso 

una valorizzazione del patrimonio stesso. 


Per questo voi sapete tutti che occorrono delle risorse umane che oggi stiamo 

cercando di mettere insieme e delle risorse economiche che effettivamente devono 

essere impiegate per l'obiettivo di così vasta portata, vasta portata intesa nel fatto 

che negli anni probabilmente la gestione del patrimonio inteso in senso stretto, così 

come lo si sta cercando di definire qui, non è stata presa in considerazione in 

maniera determinata, se vogliamo far passare l'aggettivazione. 

Per quanto riguarda invece l'altro ambito, che è il problema sociale relativo al 

diritto alla cosa che voi giustamente toccate in alcuni punti di questa mozione, anche 

in questo caso l'Amministrazione Comunale ha voluto mettere nero su bianco come 

obiettivi di settore il nuovo bando alloggi. 

Il nuovo bando alloggi ha una doppia funzione, che è quella per primo di censire 

il reale fabbisogno di edilizia abitativa in città e dare degli input in base alla domanda 

effettiva riscontrabile con un bando perché si possa - l'ha già detto prima il Sindaco 

confortato dal vice Sindaco - improntare nuove costruzioni in base alla domanda 

presente. 

Alcune troveranno soddisfazione a breve, come i 64 alloggi già in programma, 

altre dovranno trovare una programmazione utile a che il problema venga risolto. 

Ci stiamo muovendo in maniera anche stretta con gli uffici per quanto è 

possibile per raggiungere questi obiettivi. 

Io ritengo, ed è il mio punto di vista, che sei mesi, considerata la conoscenza 

che abbiamo della struttura, l'ordinario che comunque impegna quotidianamente la 

stessa, sia un tempo non sufficiente per portare a termine un lavoro che, credetemi, 

è sicuramente più complesso e richiede indubbiamente un arco temporale maggiore 

rispetto a quanto previsto all'interno della mozione stessa. 




Grazie signor Presidente, io sono uno di quei Consiglieri Comunali che da 

privato cittadino ha sottoscritto la petizione proposta da Idea Comune che viene 

riportata oggi nella mozione all'attenzione del Consiglio Comunale, mozione che 

presenta due aspetti di dibattito molto interessanti. 

Il primo è quello relativo al consumo del territorio, il secondo è quello relativo al 

72

censimento del patrimonio comunale, due aspetti interessanti che io proverò a 

trattare separatamente. 


Cominciamo con il consumo del territorio. 

Anche in questo caso, così come nella mozione precedente, ho sentito 

interventi che si aprono con espressioni come "non possiamo che condividere i 

presupposti da cui parte la mozione". 

Ascoltando parole come quelle non posso che rilevare come se in alcuni si 

perda...o meglio che se le stanze del potere allontanano dalla percezione della realtà 

in altri casi allontanano dalla percezione della verità. 

Questo perché dire che si condivide lo spirito di una mozione che mira alla 

riduzione del consumo del territorio e poi votare un Piano Urbanistico Comunale che 

solo in sede di osservazioni ha scaricato su questa città altri 50.000 metri cubi che, 

con compensazioni e perequazioni prevede altre migliaia di metri cubi che nel PUC 

non sono state quantificate, mi sembra se non surreale quantomeno menzognero. 

Cioè non si può dire di essere d'accordo con le premesse di questa mozione 

che mira alla riduzione del consumo del territorio e poi sostenere un PUC che invece 

va nella direzione esattamente opposta. 

Peraltro questa è un'osservazione che viene rilevata anche nella VAS, la 

valutazione ambientale strategica che è stata recentemente all'ordine del giorno di 

alcune polemiche con la maggioranza, perché anche la Provincia, che non è proprio 

un ente che abbia un'ispirazione politica affine alla mia, dice attraverso i suoi 

funzionari e i suoi dirigenti, che il Piano Urbanistico Comunale, in ragione della 

diminuzione della popolazione nuorese, contiene invece un consumo del territorio 

eccessivo e ingiustificato. 

Quindi non è Idea Comune, non è il P.D.L. a dire questa roba, è la Provincia. 

E sostenere in quest'aula che si è d'accordo con quelle premesse lascia 

francamente senza parole. 

Non parlerò della VAS anche perché quando la delibera del PUC tornerà in 

Consiglio Comunale, perché così recita la normativa nazionale e la disciplina 

regionale, avremmo modo di parlarne, questo anche se il tentativo maldestro di 

confondere le idee alla città è stato perpetrato anche da chi invece avrebbe un 

dovere non solo di serietà ma soprattutto di sincerità. 

Quindi da una parte abbiamo il consumo del territorio e una prospettiva della 

pianificazione urbanistica che è moderna. E' una prospettiva moderna quella 

contenuta nella mozione, una prospettiva superata quella contenuta nel PUC. 

73


Certo, meglio sarebbe stato se questa mozione fosse stata discussa nei termini 

corretti e avesse orientato il percorso del Piano Urbanistico Comunale che invece è 

andato nella direzione opposta. 

Quindi, detto del consumo del territorio, arriviamo invece al secondo aspetto, 

che è quello del censimento del patrimonio perché, contrariamente a quello che 

diceva il Consigliere Sarria, l'Assessore all'Urbanistica ci ha confermato che un 

censimento del patrimonio immobiliare del Comune di Nuoro non c'è. 

inutilizzati. 

E se non c'è evidentemente non possiamo sapere quali sono vuoti e quali sono 

La mancanza di questo censimento determina una carenza fondamentale che 

condiziona evidentemente le scelte amministrative di questo Comune, anche perché 

quello del censimento è importante sia da questo punto di vista sia dal punto di vista 

delle risorse che ha impegnato l'azione di accertamento del patrimonio immobiliare 

comunale, perché diceva l'Assessore che le risorse umane professionali sulle quali 

può contare il Comune sono poche. 

E' ancora più preoccupante perché una cooperativa, mi pare di ricordare la 

cooperativa Iris, ma non vorrei sbagliare, ricevette un incarico... confondevo ha 

ragione Assessore, la società Larit giusto, che fu pagata mi pare 40 mila euro per 

quell'incarico, che non portò a termine. 

Un'altra di quelle cose delle quali francamente e con mio grande stupore in 

quest'aula si continua a ignorare o a porsi facendo finta di niente. 

Quindi noi abbiamo un patrimonio che non conosciamo, abbiamo pagato una 

società per accertarlo, questa società ha preso dei soldi, ma noi il censimento del 

patrimonio non ce l'abbiamo. 

Avremo bisogno di un aggiornamento che manca. 

Per poter dire che quei soldi sono stati spesi bene, ma che il lavoro sia stato 

completato, e io Assessore mi permetta, non ne sono sicuro, perché può essere che 

si abbia punti di vista diversi, ma io sono convinto che quella società - poi magari 

potrebbe essere oggetto di interrogazione che forse è già stata presentata proprio dal 

mio collega di gruppo Montesu - necessiti di ulteriori approfondimenti, perché io per 

quello che conosco e per gli atti che conosco e non per sentito dire, poi magari 

qualcuno è abituato a fare, ritengo che invece quel lavoro non sia stato compiuto 

correttamente. 

Detto del censimento sull'edilizia economica popolare e sugli alloggi da 

destinare alle famiglie meno abbienti ritengo nobile il principio, ritengo anche che nei 

74

piani di lottizzazione come tutti noi sappiamo una parte delle volumetrie sia destinato 

proprio a quello, quindi in parte una misura possa essere fornita su quel versante se 

noi fossimo più celeri e più pronti, ma anche lì siamo in ritardo. 


Concludo dicendo quindi che tutto sommato ritengo condivisibile anche 

l'emendamento del Consigliere Pirisi, fermo restando che i tempi io non li toccherei. 

Cioè se questa Amministrazione Comunale non si dà dei tempi, il rischio è 

quello che noi rimaniamo fermi al 2005. 

Invece non sarebbe male se l'Amministrazione si desse un termine, del resto è 

un principio fondamentale - e il Segretario Generale me lo potrà confermare - della 

Legge 241/1990, quello della predeterminazione dei tempi dell'azione amministrativa, 

perché quel principio di predeterminazione dei termini non possiamo importarlo 

anche nell'azione del Consiglio e nella definizione in particolare del censimento dei 

beni? 

Perché il Consiglio Comunale non può votare sei mesi come termine per 

l'accertamento del patrimonio immobiliare? 

Io la trovo una cosa saggia e credo che nella versione originale 

dell'emendamento del Consigliere Pirisi la mozione possa ottenere anche il nostro 

voto favorevole. 


C'è una dichiarazione del Segretario per quanto riguarda l'emendamento 

presentato dal Consigliere Pirisi. 

Pirisi. 

SEGRETARIO 

In quanto richiesto e peraltro sulla considerazione che ha fatto il Consigliere 

Il discorso dell'impegna impone effettivamente un'attività che oggi non ha le 

risorse perché possa essere mandata avanti. 

Quindi delle due l'una, dando per scontato e non ripeto quello che ha detto il 

Sindaco che è un obbligo ed è necessario procedere all'adeguamento ad oggi, 

perché Consigliere Saiu l'Assessore, almeno da quello che ho capito io, non ha detto 

che non abbiamo un censimento, ha detto che non abbiamo un censimento 

aggiornato ad oggi, che è cosa ben diversa dal dire: non abbiamo un censimento. 

Però un censimento non è fare il conto di quanti immobili abbiamo, uno, due, 

tre, quattro, no è una cosa ben più complessa che richiede tempi e risorse che ad 

oggi io non so, anzi credo proprio di no, il Comune non abbia perché questo lavoro 

possa essere svolto nel giro di sei mesi. 

75


Va quindi benissimo il fatto che il Consiglio nella sua sovranità chieda e inviti 

che si proceda a... e che dia anche dei tempi, sicuramente però non ritengo, da un 

punto di vista solo tecnico peraltro, non entro nel merito, poi il Consiglio può decidere 

quello che vuole, ma non credo che oggi possano esserci le condizioni per assumere 

un impegno senza quanto meno accompagnare questo impegno dalle risorse che 

sono necessarie. 

Per quanto riguarda poi il Consigliere Pirisi, nel momento in cui lei chiede di 

aderire ad una campagna nazionale, io onestamente non lo so, personalmente non 

so cos'è questa campagna, che finalità abbia, da chi è promossa, quali obblighi 

impone al Comune, per cui io su questo non credo di potermi esprimere, non so se si 

può aderire ad una campagna per la quale non c'è effettivamente un contorno e 

sapere quali sono gli obblighi eventualmente che derivano per il Comune. 

PRESIDENTE 

Siamo in dichiarazioni di voto, come mi precisa il vice Presidente Montesu, è 

intervenuto il Segretario per dare una specifica. 


Evidentemente c'è una discussione che dura un'ora, un'ora e mezza, mi sembra 

che è stata spiegata l'adesione, il perché si aderisce a questa campagna, alla 

discussione. 

C'è scritto nella premessa, l'abbiamo detto, l'ha detto il gruppo Idea Comune, i 

proponenti. 

Veramente non so se qui siamo per fare numero o come qualcuno scriveva 

perché c'è posto, perché in questa terra c'è posto, in questa città c'è posto, allora fate 

numero, poi ognuno faccia quello che vuole. 

Il Consiglio Regionale fa una legge e riporta i Consiglieri Comunali da 40 a 24, li 

azzeri, facciamo una proposta, azzeriamo il Consiglio Comunale e abbiamo risolto il 

problema. 

disturbo. 

Così magari governano 10 Assessori, 11 Assessori, non lo so, scusate il 

PRESIDENTE 

Dichiarazioni di voto per Idea Comune. 


Quello che noi volevamo fare dall'inizio era avviare prima di tutto una riflessione 

sulla tematica, sulla problematica, quella dello stop al consumo del territorio. 

Penso che questo fosse chiaro. 

76


L'emendamento del Consigliere Pirisi, come è stato sottolineato, richiama 

l'adesione alla campagna. 

Per noi va bene che nella mozione sottolineiamo l'invito alla Giunta e agli 

Assessorati competenti di intraprendere il censimento. 

Questo sia chiaro. 

Altri Comuni l'hanno fatto, nel senso che hanno mandato le schede di 

censimento per impegnarsi a farlo, questo è. 

Chiaramente voteremo a favore, ma chiediamo l'adesione e l'approvazione di 

questa mozione sui punti da noi elencati. 

Ringraziamo il Consigliere Pirisi ma non siamo in contrasto, mi sembra di 

condividere lo spirito della mozione, semplicemente ribadiamo la nostra 

formulazione. 

PRESIDENTE 

Dichiarazione di voto del Consigliere Fenu per il PD. 


Presidente, signor Sindaco, colleghi, io volevo sottolineare due aspetti: noi 

esprimeremo un voto contrario ma con una precisazione. Ricordiamo i giorni di 

discussione con il PUC che ci sono stati e sostanzialmente - poi avremo modo di 

approfondirlo come ha anticipato qualche Consigliere dell'opposizione - noi abbiamo 

fatto in modo di tutelare davvero il territorio e di non consumarlo. 

E' stata fatta una scelta politica di non poco conto. 

Con l'allora Assessore all'Urbanistica Paolo Cottu abbiamo parlato a lungo di 

questi problemi in diverse sedi e in modo approfondito. 

Voglio anche ricordare che siamo andati ad esporre questi concetti - e non era 

semplice farlo - in assemblee popolari sulla tematica Testimonzos, sulla quale 

tematica una scelta coraggiosa dell'Amministrazione e dell'allora Assessore 

all'Urbanistica, ha portato alla fine di quel percorso, discutendo con i diretti interessati 

in assemblee difficilissime, un allegato al PUC con delle soluzioni politiche importanti, 

che salvaguarda comunque il territorio, proprio per le scelte urbanistiche prese sui 

volumi da costruire per metro quadro in quella zona. 

E con un'interlocuzione politica continua con la Regione. 

Lo spirito di fondo era quello di salvaguardare il territorio. 

Voglio aggiungere anche un'altra cosa, perché sembra che si parli sempre e 

solo di territorio, metri quadri metri cubi. 

Vi vorrei anche ricordare di un altro problema presente nel PUC: il paesaggio 

77

agricolo, nel quale PUC sono state prese delle decisioni di salvaguardia e tutela del 

patrimonio agricolo che abbiamo, che sia poco o molto, quello che noi abbiamo, per 

non parlare del piano particolareggiato del centro storico. 


Approfondiremo su questo più in là. 

Abbiamo cercato di fare un Piano Urbanistico che sostanzialmente non sposti i 

suoi confini, i suoi limiti, i confini esistenti, identificando sì dei volumi ma all'interno 

dell'attuale perimetro, con le precisazioni che stavano facendo altri Consiglieri che mi 

hanno preceduto. 

Siccome questi temi li abbiamo condivisi, caro compagno Pirisi, anche con te e 

su questo vorrei richiamarti al fatto che non c'è insensibilità da parte del Consiglio sui 

temi e sui problemi che tu stai ponendo, anzi. 

Io ti invito davvero, anche in questo caso, a non portare a una divisione nel voto 

che dobbiamo esprimere, o comunque non esprimerlo in difformità. 

Avremo occasione di tornarci e di approfondire sia in termini di salvaguardia del 

paesaggio, sia in fatto di consumo di territorio. 

Detto questo, anche perché non credo che possa allungare ulteriormente i 

tempi del mio intervento, noi esprimiamo per queste ragioni il voto contrario. 

PRESIDENTE 

La parola al Consigliere Salis per il PDL. 

CONSIGLIERE SALIS P. 

Innanzitutto si apprezza il lodevole intento da parte del gruppo Idea Comune di 

portare alla nostra attenzione un così delicato argomento che sicuramente era già 

stato oggetto di trattazione l'anno trascorso in sede di approvazione del Piano 

Urbanistico. 

Non credo che le due cose siano inconciliabili e incompatibili, la mozione che ci 

viene oggi presentata non è in alcun modo incompatibile, non va in alcun modo a 

ledere quanto è stato già deciso in sede di PUC. 

Per cui da parte nostra si apprezza l'intento propositivo, ci siamo comunque resi 

conto che alla fine il vincolo nei confronti dell'Amministrazione è anche molto meno 

rispetto a quello che magari qualcuno ha voluto far credere, o comunque quando ha 

manifestato le sue perplessità ha indotto da far credere. 

Alla fine ci è stato confermato anche dal Segretario che un problema potrebbe 

essere il reperimento delle risorse per fare un'attività di tipo ricognitiva, considerato 

che comunque è confermata dall'Assessore l'attività di ricognizione del patrimonio 

immobiliare è iniziata ma non è ancora ultimata, io credo che la proposta non possa 

78

in alcun modo creare problemi né per le casse del Comune né per l'intento finale. 


In ogni caso anche un eventuale superamento del termine che viene indicato, 

ma tra l'altro mi sembra sia stata ritirata la parte in cui era previsto un termine del 

procedimento di sei mesi, a questo punto non ritiene che vi siano cause ostative 

affinché la stessa possa essere approvata. 

Questo sia per quanto riguarda la mozione, sia per quanto riguarda 

l'emendamento presentato dal Consigliere Pirisi. 

Credo anzi che possa essere l'occasione per dare maggiore impulso 

all'Amministrazione per completare l'iter procedimentale che aveva già avviato nel 

2005. 

Il gruppo PDL voterà sia la mozione che l'emendamento presentato. 

PRESIDENTE 

Chiudiamo le dichiarazioni di voto. Mi pare di aver interpretato così dalle 

dichiarazioni del Consigliere Pirisi: il suo emendamento è da considerare un 

emendamento unico che sostituisce l'impegno previsto dalla mozione. 

Quindi votiamo unicamente prima questo emendamento del Consigliere Pirisi 

come emendamento unico, in sostituzione dell'impegna della mozione presentata da 

Idea Comune. 

Pongo in votazione l'emendamento del Consigliere Pirisi. 

Esito della votazione: favorevoli 5; contrari 13; astenuti 3. 

Votazione: respinto a maggioranza. 

Pongo in votazione la mozione di cui al punto tre all'ordine del giorno. 

Esito della votazione: favorevoli 5; contrari 12; astenuti 4. 

Votazione: respinta a maggioranza. 

Finisce adesso la seconda convocazione, passiamo quindi alla prima 

convocazione qualora ci sia il numero di 21 Consiglieri. 

Ad ore 20:40 il SEGRETARIO procede alla verifica dei Consiglieri; non è 

presente il numero legale l'appello verrà ripetuto tra dieci minuti. 

Ad ore 20:50 il SEGRETARIO procede alla verifica dei Consiglieri; non è 

presente il numero legale. 

PRESIDENTE 

Auguro a tutti una buona Pasqua. Auguri a tutti. 

LA SEDUTA È SCIOLTA 

79

Seduta del 28/03/2013 (pdf - 374Kb) - Comune di Nuoro

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