Ambiente Montano - CILENTO IN RETE
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il piAno di GeStione<br />
Il Sito Natura 2000 “Montagne di Casalbuono” è<br />
caratterizzato dalla presenza di ambienti di prato/steppa,<br />
arbustivi, rupicoli, ipogei e boschivi.<br />
Data la varietà degli habitat presenti, il sito ospita una<br />
comunità florofaunistica ricca e diversificata. Tuttavia,<br />
gli habitat presenti sono soggetti a perturbazioni di<br />
varia natura ed intensità, che possono essere indotte ed<br />
accelerate dalle attività antropiche in atto sul territorio. Per<br />
individuare le criticità specifiche che minacciano realmente<br />
e/o potenzialmente la conservazione di habitat e specie<br />
del SIC “Montagne di Casalbuono”occorre innanzitutto<br />
PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA<br />
• Alto valore naturalistico-ambientale e paesaggistico del SIC; • Gestione forestale non sostenibile;<br />
• Presenza di habitat di interesse comunitario in buono stato di • Sorveglianza non pianificata;<br />
conservazione;<br />
• Alto rischio di incendio;<br />
• Presenza di specie animali di elevato pregio conservazioni<br />
stico;<br />
• Assenza di strutture di delimitazione e segnalazione della<br />
presenza del sito;<br />
• Peculiarità paesaggistica rispetto a quelle del contesto<br />
territoriale;<br />
• Scarsa conoscenza dell’esistenza del SIC e della sua<br />
importanza naturalistica da parte della popolazione e dei<br />
• Inserimento in un’area naturale protetta;<br />
turisti;<br />
• Presenza di strutture escursionistiche ben inserite nel contesto • Presenza di rifiuti sparsi<br />
paesaggistico<br />
• Scarsa sensibilizzazione delle comunità locali<br />
• Scarsa antropizzazione e densità abitativa;<br />
• Pascolo non regolamentato<br />
• Presenza di strade e circolazione di veicoli motorizzati<br />
• Prelievo della fauna e bracconaggio<br />
• Modificazioni strutturali e alterazioni degli equilibri idrici<br />
dei bacini<br />
• Randagismo canino<br />
OPPORTUNITA’ M<strong>IN</strong>ACCE<br />
• Miglioramento dello status di conservazione ed ampliamento<br />
della superficie interessata dagli habitat di interesse<br />
comunitario;<br />
• Valorizzazione turistica del sito e delle sue valenze;<br />
• Eliminazione e/o mitigazione delle maggiori criticità che<br />
insistono sugli habitat e sulle specie di interesse comunitario;<br />
• Aumento della sensibilità ambientale della popolazione<br />
locale e dei turisti per la considerazione delle valenze<br />
naturalistiche del SIC;<br />
• Utilizzo finanziamenti regionali e comunitari per la tutela<br />
ambientale;<br />
• Creazione di nuova occupazione legata alla gestione dell’area<br />
e al turismo ambientale;<br />
• Rafforzamento delle connessioni ecologiche del SIC con gli<br />
altri Siti Natura 2000 circostanti<br />
• Possibilità di inaugurare una politica di conservazione e<br />
gestione più moderna<br />
determinare quali siano le loro esigenze ecologiche, ovvero<br />
le condizioni che, se modificate, nuocerebbero allo stato di<br />
conservazione delle specie florofaunistiche e degli habitat<br />
a cui tali specie sono legate.<br />
La conoscenza delle esigenze ecologiche di habitat e specie<br />
permetterà di stabilire quali siano gli obiettivi principali da<br />
perseguire per una corretta gestione del SIC, che garantisca<br />
la tutela delle specie florofaunistiche e degli habitat che lo<br />
caratterizzano.<br />
La sintesi dei risultati delle analisi e delle indagini svolte è<br />
stata effettuata con il metodo dell’analisi SWOT e sono<br />
riportati nella tabella seguente.<br />
• Incendio<br />
• Gestione forestale non sostenibile;<br />
• Scomparsa o riduzione degli habitat;<br />
• Frammentazione degli habitat;<br />
• Potenziale impoverimento dell’ambiente e del capitale<br />
naturalistico esistente;<br />
• Eccessiva pressione antropica causata da una fruizione<br />
incontrollata del sito;<br />
• Scarsa coerenza tra le attività economiche (in particolare<br />
la gestione dei boschi) e l’obiettivo di conservazione della<br />
biodiversità;<br />
• Degrado generale degli habitat.<br />
• Possibile raccolta di specie floristiche protette<br />
• Diffusione di specie alloctone invasive<br />
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