Studio di compatibilità - INVA SpA

REGIONE 

RÉGION AUTONOME VALLÉE D'AOSTE 

Loc Grand Chemin 22, 11020 Saint Christophe (AO) - Italy 

Tel./Fax: +39.0165.261051 

www.gdpconsultants.eu - info@gdpconsultants.eu 

Redatto A. Musso/P Gabriele 

Verificato P Perello 

RADIOTELECOMUNICAZIONI 

SERVIZIO ASSOCIATO ALTA VALLE 

Comuni di COURMAYEUR, SAINT-RHEMY-EN-BOSSES, SAINT-OYEN, 

VALSAVARENCHE, COGNE, SAINT-NICOLAS 

Costruzione di siti attrezzati per radiotelecomunicazioni 

Studio di Compatibilità ai sensi 

del D.G.R. 1078/2009 e 2939/2008 

Progetto Definitivo 

Revisione Note Codice Nome file Data 

1a emissione - - 11-019_PD_RlC_Alta valle_121023 23/10/2012

Comune di Courmayeur, Saint-Rhemy-en-Bosses, Saint-Oyen, 

Valsavarenche, Cogne, Saint-Nicolas 

Costruzione di siti attrezzati per radiotelecomunicazione 

Studio di compatibilità ai sensi del D.G.R. 1078/2009 e 2939/2008 


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Comune di Comune di Courmayeur, Saint-Rhemy-en-Bosses, Saint-Oyen, 





INDICE 

1 PREMESSA .............................................................................................. 7 

2 INQUADRAMENTO GEOGRAFICO ....................................................................... 8 

2.1 Comune di Courmayeur ...................................................................... 8 

2.2 Comune di Saint-Rhémy-en-Bosses ...................................................... 8 

2.3 Comune di Saint-Oyen ........................................................................ 8 

2.4 Comune di Valsavarenche ................................................................... 8 

2.5 Comune di Cogne .............................................................................. 9 

2.6 Comune di Saint Nicolas ..................................................................... 9 

3 INQUADRAMENTO GEOLOGICO REGIONALE ......................................................... 13 

4 CARATTERIZZAZIONE DEI SITI DI PROGETTO ....................................................... 15 

4.1 Comune di Courmayeur - Sito località PRE DE PASCAL ........................... 19 

4.1.1 Geologia e geomorfologia dell’area di studio ...................................... 19 

4.1.2 Illustrazione della coerenza degli interventi proposti con le norme 

in materia ambientale e con gli strumenti di pianificazione territoriale ed 

urbanistica 21 

4.1.2A AREE BOSCATE – ART.33 L.R.11/98 .................................................21 

4.1.2B ZONE UMIDE E LAGHI – ART.34 L.R.11/98 ..........................................21 

4.1.2C TERRENI SEDE DI FRANE – ART.35 L.R.11/98 .......................................21 

4.1.2D TERRENI A RISCHIO DI INONDAZIONE – ART.36 L.R.11/98 ........................21 

4.1.2E TERRENI SOGGETTI A RISCHIO DI VALANGHE O SLAVINE – ART.37 

L.R.11/98 ...........................................................................................21 

4.1.2F VINCOLO IDROGEOLOGICO FORESTALE ................................................21 

4.2 Comune di Saint-Rhemy-en Bosses - Siti località Plan Puitz ..................... 22 










L.R.11/98 ...........................................................................................26 


4.3 Comune di Saint-Oyen - Sito località Saint-Oyen ................................... 28 


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4.3.2A AREE BOSCATE – ART.33 L.R.11/98 ................................................ 29 

4.3.2B ZONE UMIDE E LAGHI – ART.34 L.R.11/98 ......................................... 29 

4.3.2C TERRENI SEDE DI FRANE – ART.35 L.R.11/98 ...................................... 29 

4.3.2D TERRENI A RISCHIO DI INONDAZIONE – ART.36 L.R.11/98 ........................ 29 


L.R.11/98 .......................................................................................... 29 

4.3.2F VINCOLO IDROGEOLOGICO FORESTALE ................................................ 29 

4.4 Comune di Valsavarenche - Sito località Creton ..................................... 30 










L.R.11/98 .......................................................................................... 31 


4.1 Comune di Cogne - Sito località Valnontey ............................................ 32 










L.R.11/98 .......................................................................................... 36 


4.2 Comune di Saint-Nicolas - Sito località Chaillod ..................................... 37 






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L.R.11/98 ...........................................................................................41 


5 STUDIO DI COMPATIBILITÀ .......................................................................... 42 

5.1 Individuazione della classificazione urbanistico - edilizia 

dell’intervento proposto ............................................................................. 42 

5.2 Caratterizzazione dei vincoli presenti (in base agli artt.35, 36 e 37 

della L.R. n.11/98) .................................................................................... 42 

5.3 Valutazione della compatibilità degli interventi con eventuali 

fenomeni di dissesto presenti ...................................................................... 42 

5.4 Valutazione della vulnerabilità delle opere in progetto ............................ 44 

6 CONCLUSIONI ........................................................................................ 45 

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ALLEGATI 

COMUNE DI COURMAYEUR - LOC. PRE DE PASCAL 

CARTA DELLE AREE BOSCATE – ART.33 L.R.11/’98 

CARTA DEI TERRENI SEDE DI FRANE – ART.35 L.R.11/’98 

COMUNE DI SAINT-RHEMY-EN-BOSSES - LOC. PLAN PUITZ 



COMUNE DI SAINT-OYEN - LOC. SAINT-OYEN 



COMUNE DI VALSAVARENCHE - LOC. CRETON 



COMUNE DI COGNE - LOC. VALNONTEY 








CARTA DEI TERRENI A RISCHIO DI INONDAZIONE – ART.36 L.R.11/’98 

CARTA DEI TERRENI A RISCHIO VALANGHE – ART.37 L.R.11/’98 

COMUNE DI SAINT-NICOLAS - LOC. CHAILLOD 



CARTA PAI (PIANO ASSETTO IDROGEOLOGICO) - STRALCIO 

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1 PREMESSA 

Su incarico dell’IN.VA. S.p.A., la GDP consultants, ha redatto il presente studio di compatibilità, 

correlato al progetto definitivo presentato dall’Ing. Bruno Cerise per la realizzazione di siti 

attrezzati per la radiotelecomunicazione. 

Gli areali interessati dagli interventi a progetto ricadono nei Comuni di Courmayeur, Saint-Rhemy- 

en-Bosses, Saint-Oyen, Valsavarenche, Cogne, Saint-Nicolas ed in particolare nelle seguenti 

località: 

COMUNE DI COURMAYEUR - LOC. PRE DE PASCAL 

COMUNE DI SAINT-RHEMY-EN-BOSSES - LOC. PLAN PUITZ 

COMUNE DI SAINT-OYEN - LOC. SAINT-OYEN 

COMUNE DI VALSAVARENCHE - LOC. CRETON 

COMUNE DI COGNE - LOC. VALNONTEY 

COMUNE DI SAINT-NICOLAS - LOC. CHAILLOD 

E’ stata verificata la compatibilità delle opere a progetto con le cartografie degli ambiti inedificabili 

secondo quanto previsto dalla vigente normativa (L.R. 11/98 e s.m.i. e recenti D.G.R. n. 1078 del 

17 aprile 2009 e n. 2939 del 10 ottobre 2008), consultabili sul Geoportale della Regione VDA, e le 

tavole del vincolo dei terreni ai sensi della L.20-06-1877 n.3917 e del R.D.30-12-1923 n.3267 

(Vincolo Idrogeologico Forestale), consultabili presso gli uffici dell’Assessorato Agricoltura e Risorse 

naturali – Dipartimento Risorse Naturali - Direzione Foreste. 

Nei paragrafi che seguono verranno illustrati i diversi aspetti tecnici trattati rispettando un ordine di 

suddivisione dei siti in base al comune di afferenza. 

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2 INQUADRAMENTO GEOGRAFICO 

2.1 Comune di Courmayeur 






Il sito di Pre de Pascal ricade all’interno del Comune di Courmayeur; si trova all’arrivo della 

funivia della Val Veny, a quota di circa 1900 m s.l.m., sulla dorsale che, in direzione NE, si affaccia 

sulla confluenza tra la Val Veny e la testata del Fiume Dora Baltea. L’accesso all’area avviene 

tramite la strada che dalla Val Veny conduce a Pre de Pascal. La postazione prevista per il traliccio 

corrisponde a quella provvisoria esistente ed è ubicata in corrispondenza di un dosso ai margini del 

bosco adiacente il fabbricato della funivia (Figura 1). 

2.2 Comune di Saint-Rhémy-en-Bosses 

I siti di Plan Puitz RX e Plan Puitz TX ricadono all’interno del comune di Saint-Rhémy-en- 

Bosses. 

Il sito di Plan Puitz RX si colloca su un pendio prativo lungo lo spartiacque tra i valloni del Gran 

San Bernardo e del Torrente de Barasson. L’accesso all’area avviene attraverso la pista forestale 

per l’Alpe Barasson, che si innesta al tornante di quota 1624.9 della R.N. n° 27 del Gran San 

Bernardo. La postazione prevista per il nuovo traliccio corrisponde a quella provvisoria esistente, 

sul ciglio di valle della pista forestale, a una quota di circa 1668 m s.l.m. (Figura 2). 

Il sito di Plan Puitz TX, si colloca sullo stesso versante del sito Plan Puitz RX, ma ad una quota 

inferiore, di circa 1550 m s.l.m.. L’accesso al sito avviene lungo un sentiero che parte dal tornante 

di quota 1539 della R.N. n° 27 del Gran San Bernardo. Sul sito, ubicato sul ciglio di una parete in 

roccia che si affaccia direttamente sulla S.S. del Gran San Bernardo, a monte della frazione di 

Cerisey, è già presente una postazione fissa (Figura 2). 

2.3 Comune di Saint-Oyen 

Il sito di Saint-Oyen ricade all’interno del comune di Saint-Oyen; si trova sul versante sinistro del 

Torrente Artanavaz, alla quota di circa 1400 m s.l.m.. L’accesso al sito avviene attraverso la strada 

comunale che dal Km 18 della R.N. n° 27 del Gran San Bernardo raggiunge la frazione di Chésollet. 

La postazione per il traliccio è prevista sopra il tetto di un abitazione immediatamente a valle della 

strada comunale, a quota di 1413.7 m s.l.m. (Figura 3). 

2.4 Comune di Valsavarenche 

Il sito di Creton ricade all’interno del Comune di Valsavarenche; si trova sul versante sinistro 

dell’alta Val Savara. L’accesso al sito avviene attraverso la strada regionale fino al raggiungimento 

della frazione di Creton. La postazione prevista per il traliccio si colloca su un pendio prativo posto 

all’inizio dell’abitato, immediatamente a monte della strada, circa alla quota di 1615 m s.l.m. 

(Figura 4). 

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2.5 Comune di Cogne 

Il sito di Valnontey ricade all’interno del Comune di Cogne; si trova sul versante destro della 

Valnontey. L’accesso al sito avviene attraverso la strada comunale che collega l’abitato di Cogne 

alla frazione di Valnontey. La postazione prevista per il traliccio si colloca su un apparato di conoide 

detritico-alluvionale circa alla quota di 1710 m s.l.m. (Figura 5). 

2.6 Comune di Saint Nicolas 

Il sito di Chaillod ricade all’interno del Comune di Saint-Nicolas; si trova sul versante sinistro 

della media Valle d’Aosta. L’accesso al sito avviene dalla strada che conduce alla frazione di 

Chaillod, che devia dalla R.R. n° 22, in corrispondenza dell’abitato di Fossaz. La postazione prevista 

per il nuovo traliccio corrisponde a quella provvisoria esistente, ed è ubicata su un pendio prativo a 

valle della frazione di Chaillod circa alla quota di 1205 m s.l.m. (Figura 6). 

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Figura 1 – Stralcio della CTR (scala 1:5000 – autorizzazione n.1428 del 

19-07-2010) con evidenziato la postazione per il traliccio 

previsto nel sito Pre de Pascal. 


19-07-2010) con evidenziati i siti di Plan Puitz. 

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19-07-2010) con evidenziato il sito di Saint-Oyen. 


19-07-2010) con evidenziato il sito di Creton. 

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19-07-2010) con evidenziato il sito di Valnontey. 


19-07-2010) con evidenziato il sito di Chaillod. 

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3 INQUADRAMENTO GEOLOGICO REGIONALE 

I siti oggetto del presente studio sono distribuiti nel territorio della media e alta Valle d’Aosta 

(Figura 7). Dal punto di vista geologico la valle della Dora Baltea attraversa i maggiori sistemi 

geologico-strutturali (noti come “falde”) che costituiscono l’edificio delle Alpi occidentali. 

Figura 7 – Carta geologico strutturale della Valle d’Aosta (Bonetto & Gianotti, 1998). 

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Nel settore nord-occidentale, dove ricade il sito di Pre de Pascal, affiorano le falde di copertura 

del Sistema Ultraelvetico. 

I siti di Plan Puitz e Saint-Oyen, ricadono all’interno della Zona brianzonese interna del Sistema 

Pennidico medio del Gran San Bernardo. 

I siti di Creton e Chaillod ricadono all’interno delle unità ofiolitiche superiori della Zona 

Piemontese; e, infine, il sito di Valnontey, ricade all’interno delle Falde Pennidiche superiori di cui 

fa parte il massiccio cristallino del Gran Paradiso. 

Il sistema Ultraevetico è costituito da quattro elementi tettonici che, da SE a NW sono 

rappresentati da: le falde di copertura Ultraelvetiche, il cuneo listrico Ultraelvetico del M. Chetif, la 

falda del M. Frety e l’unità Elvetica di basamento del Monte Bianco. 

Le unità Ultraelvetiche di copertura sono costituite da carniole, calcari e dolomie del Trias medio 

superiore e da una sequenza di calcari arenacei, argilliti nere, calcari selciferi e calcescisti argillosi 

del Lias inferiore – Malm. Il cuneo listrico del M. Chetif è formato da porfiroidi e da una copertura 

trasgressiva calcareo-arenacea di età liassica. L’elemento del M. Frety, è definito da una serie 

calcareo-argillosa di età giurassica medio-superiore sovrapposta tettonicamente, in successione 

rovesciata al massiccio del Monte Bianco. L’unità di basamento del Monte Bianco è costituita da 

graniti porfirici e scisti pre-granitici, con migmatiti e lenti di metabasiti, affioranti nel settore sud- 

occidentale del massiccio. L’originale copertura meso-cenozoica è stata scollata e in prevalenza 

elisa lungo il contatto tettonico tra basamento e coperture Ultraelvetiche. 

Il Sistema Pennidico Medio del Gran San Bernardo attraversa quasi ortogonalmente l’alta 

Valle d’Aosta, tra Arvier e Morgex. La “Carte géologique de la vallée d’Aoste” al 1: 100.000 (Elter 

1987) distingue: a) Zona brianzonese interna, costituita da sequenze metamorfiche in facies scisti 

blu/scisti verdi, comprendenti un basamento meta sedimentario di età discussa (protoliti pre- 

westfaliani e tardo-paleozoici), corpi vulcanici permiani e coperture permo-cretaciche; b) Zona 

brianzonese esterna: zoccolo polimetamorfico del Ruitor (micascisti e metabasiti), con ortogneiss 

granitici, sequenze permo-carbonifere della “zone houillère” e copertura permo-triassica, ricca in 

evaporiti. 

La Zona brianzonese interna è costituita da paragneiss e micascisti pervasivamente riequilibrati in 

facies scisti blu, paragneiss e micascisti con relitti pre-alpini, metabasiti listate riequilibrate in facies 

scisti blu, rare glaucofaniti con relitti dell’originaria tessitura eclogitica e quarziti. La Zona 

brianzonese esterna è costituita da metareniti grigio-biancastre con intercalazioni di micascisti 

quarzosi grigio-nerastri e quarziti bianche, passanti localmente a metaconglomerati a prevalenti 

clasti di quarzo in facies scisti verdi; scisti filladici nerastri con intercalazioni metrico decametriche 

di micascisti quarzosi grigio-nerastri, localmente grafitici, e principali livelli di metaconglomerati. 

La Zona Piemontese è un sistema multi falda che separa le unità Austroalpine dalle sottostanti 

falde Pennidiche del Monte Rosa-Gran Paradiso e del Gran Sanbernardo. La Zona Piemontese è 

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distinta in: a) unità ofiolitiche superiori (o del Combin), b) falda di scollamento Pancherot- 

Bettaforca-Cime Bianche e fascio di Cogne, unità ofioliti che inferiori (Zermatt-Saas). 

Le unità ofiolitiche superiori (Zona del Combin) sono caratterizzate da una impronta in facies scisti 

blu/scisti verdi e costituite da potenti successioni di flysch cretacei con possibili olistoliti 

(calcescisti) in dominante facies scisti verdi. La falda di scollamento Pancherot-Bettaforca-Cime 

Bianche e fascio di Cogne, priva di ofioliti, è costituita da meta sedimenti permo-mesozoici 

fortemente trasposti scollati dal margine adriatico. L’unità ofiolitica superiore (Zona Zermatt-Saas) 

è tipicamente eclogitica, ricca in serpentiniti e meta gabbri e povera di coperture meta 

sedimentarie. 

Le falde pennidiche superiori sono rappresentate dai Massicci cristallini del Monte Rosa (dal 

Castore alla Val d’Ossola), del Gran Paradiso e della “cupola di Arcesa-Brusson, esposta nella media 

Val d’Ayas. I litotipi predominanti sono rappresentati da parascisti polimetamorfici (con inpronta 

varisica, eoalpina e mesoalpina) e da gneiss occhiadini ad esclusivo metamorfismo alpino, derivanti 

da graniti porfirici di età carbonifera superiore. 

4 CARATTERIZZAZIONE DEI SITI DI PROGETTO 

Nei paragrafi che seguono viene fornita la caratterizzazione geologica dei siti in esame unitamente 

all’illustrazione della coerenza degli interventi progettuali con gli elementi di pianificazione 

territoriale. 

Gli interventi previsti e descritti nella relazione tecnica redatta dall’ing. Cerise sono stati confrontati 

con le norme paesaggistico – ambientali e con gli strumenti di pianificazione territoriale e 

urbanistica adottati dai Comuni di Courmayeur, Saint-Rhemy-en-Bosses, Saint-Oyen, 

Valsavarenche, Cogne, Saint-Nicolas. 

Al fine di perseguire tale obiettivo è stata presa in considerazione la seguente normativa: 

Legge Regionale 6 Aprile 1998, n.11 e s.m.i. - Normativa urbanistica e di pianificazione 

territoriale della Valle d’Aosta; 

Deliberazione di Giunta Regionale n. 1078 del 17 aprile 2009 e n. 2939 del 10 ottobre 

2008; 

L.20-06-1877 n°3917 e R.D.L.30-12-1923 n°3267 inerenti il vincolo idrogeologico 

forestale. 

Le tabelle che seguono riassumono le vigenti cartografie degli ambiti inedificabili evidenziandone 

l’adozione o meno da parte dei Comuni di Courmayeur, La Salle, Saint-Rhemy-en-Bosses, Saint- 

Oyen, Valsavarenche, Cogne, Saint-Nicolas. 

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Comune di Courmayeur 

Aree boscate – 

art. 33 

Aree umide e 

laghi – art. 34 

Terreni sede di 

frane – art. 35 

Terreni a rischio 

inondazione – 

art. 36 

Terreni soggetti a 

rischio di 

valanghe 

o slavine – art. 

37 






Note Approvazione 

D.G.R. 1670 del 

13/05/2002 

Revisione della cartografia relativa all’art. 34 D.G.R. 2723 del 

Revisione della cartografia sulla base dell’“Approfondimento e 

aggiornamento dello studio del fenomeno franoso sul versante nord 

occidentale del Mont de la Saxe, tra le località Plan Cereux e Pont 

Pelerin, nel comune di Courmayeur” 

Variante alla cartografia relativa all’art. 36 approvata con 

modificazioni 

Revisione della cartografia sulla base dello “Studio di 

approfondimento della situazione di esposizione al rischio 

valanghivosull’area del Rifugio Gonnella (Val Veny) nel comune di 

Courmayeur” 

Comune di La Saint-Rhemy-en-Bosses 


art. 33 

Aree umide e 





inondazione – art. 

36 



valanghe 

o slavine – art. 37 

08/10/2010 

D.G.R. 1222 del 

30/04/2009 

D.G.R. 3571 del 

28/10/2005 

D.G.R. 1826 del 

06/07/2007 



30/12/2005 

Approvata con modificazioni D.G.R. 2123 del 

Revisione della cartografia relativa all’art. 35 approvata con 


Revisione della cartografia relativa all’art. 36 approvata con 


Trasposizione sulla nuova base catastale redatta dalla comunità 

montana Grand Combin, della cartografia relativa all’art. 37, 

deliberata dal comune di Saint-Rhemy-en-Bosses con 

provvedimento consigliare n. 16 del 13/10/2008 

15/06/1998 

D.G.R. 1339 del 

09/05/2008 

D.G.R. 1339 del 

09/05/2008 

D.G.R. 490 del 

27/02/2009 

16/ 58 11-019_PD_RlC_Alta valle_121023






Comune di La Saint-Oyen 


Aree boscate – art. 33 Revisione della cartografia relativa all’art. 33 D.G.R. 102 del 

Aree umide e laghi – 

art. 34 

Terreni sede di frane – 

art. 35 


inondazione – art. 36 


rischio di valanghe 


Con tale deliberazione si è preso atto che nel territorio 

del comune di Saint-Oyen non esistono zone umide o 

laghi 

Comune di Valsavarenche 


art. 33 

Aree umide e 





inondazione – 

art. 36 



valanghe 

o slavine – art. 

37 

Variante alla cartografia relativa all’art. 35, approvata 

con modificazioni 

Variante alla cartografia relativa all’art. 36, approvata 

con modificazioni 

20/01/2006 

D.G.R. 4248 del 

23/11/1998 

D.G.R. 3542 del 

29/09/2003 

D.G.R. 3542 del 

29/09/2003 

D.G.R. 3542 del 

29/09/2003 



Variante alle Norme Tecniche di Attuazione relative alle cartografie 

relative agli artt. 35 e 36 (approvate con modificazioni con D.G.R. 

1367 del 12/05/2006), adottate dal Comune di Valsavarenche con 

deliberazione consigliare n. 29 del 18/11/2010 

Variante alle Norme Tecniche di Attuazione relative alle cartografie 

relative agli artt. 35 e 36 (approvate con modificazioni con D.G.R. 

1367 del 12/05/2006), adottate dal Comune di Valsavarenche con 

deliberazione consigliare n. 29 del 18/11/2010 

27/06/2005 


26/01/2007 

D.G.R. 1367 del 

12/05/2006 


11/02/2011 

D.G.R. 1367 del 

12/05/2006 


11/02/2011 

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Comune di Cogne 







Aree boscate – art. 33 Revisione della cartografia relativa all’art. 33 D.G.R. 49 del 

30/12/2009 

Aree umide e laghi – art. 34 D.G.R. 1155 del 

Terreni sede di frane – art. 

35 



Terreni soggetti a rischio di 

valanghe 


Comune di Saint-Nicolas 

12/04/1999 

Variante alla cartografia relativa all’art. 35 D.G.R. 1753 del 

Variante alla cartografia relativa all’art. 36, 

approvata con modificazioni 

25/06/2010 

D.G.R. 1893 del 

13/07/2007 



15/09/2003 

Aree boscate – art. 33 D.G.R. 3098 del 07/11/2007 

Aree umide e laghi – art. 34 D.G.R. 3098 del 07/11/2007 

Terreni sede di frane – art. 35 D.G.R. 3098 del 07/11/2007 

Terreni a rischio inondazione – art. 36 D.G.R. 3098 del 07/11/2007 

Terreni soggetti a rischio di valanghe 


D.G.R. 3098 del 07/11/2007 

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4.1 Comune di Courmayeur - Sito località PRE DE PASCAL 

4.1.1 Geologia e geomorfologia dell’area di studio 

Dal punto di vista geomorfologico il sito di Pre de Pascal è caratterizzato da un areale sub- 

pianeggiante posto ad una quota media di poco superiore ai 1905m s.l.m. in corrispondenza di una 

sella tra la Val Veny e la valle della Dora Baltea ai piedi della parete nord del Mont Chetif. L’origine 

di tale sella è chiaramente correlata al modellamento da parte di antiche masse glaciali del 

massiccio del Monte Bianco. Ad oggi un intenso rimodellamento di origine antropica finalizzato allo 

sfruttamento turistico invernale dell’area (piste di sci, impianti a fune, strutture di ricezione 

alberghiera ecc.) ha obliterato le originarie forme di origine glaciale e, con esse, almeno in parte, 

anche la tipologia dei depositi quaternari. 

Il sito previsto per l’antenna in progetto (Figura 8) corrisponde alla sommità del cucuzzolo di quota 

1911,0 m s.l.m., ed è interpretabile come forma di erosione glaciale del substrato roccioso anziché 

come forma di deposito. Detta interpretazione scaturisce principalmente dall’assenza nell’area 

circostante il sito di depositi glaciali a favore della presenza di un substrato roccioso costituito da 

scisti filladici (Dominio Ultraelvetico) sub-affioranti o coperti da coltri di modesto spessore di 

depositi eluvio-colluviali derivanti dalla rielaborazione degli scisti medesimi. La Figura 9 evidenzia il 

rapporto tra gli scisti e i soprastanti esigui depositi quaternari. Nell’area cartografata è stato 

osservato un solo affioramento di substrato roccioso (Figura 10). 

Figura 8 – Dosso, sullo sfondo, su cui verrà realizzato il sito per 

telecomunicazione di Pre de Pascal. 

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Figura 9 – Carta gologica del sito di Pre de Pascsal (scala 1:5000 – 

autorizzazione n.1428 del 19-07-2010). 

Figura 10 – Substrato affiorante in prossimità del sito B; si noti l’esiguo 

spessore dei soprastanti depositi quaternari eluvio-colluviali. 

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4.1.2 Illustrazione della coerenza degli interventi proposti con le norme in materia 

ambientale e con gli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica 

4.1.2a AREE BOSCATE – ART.33 L.R.11/98 

L’area interessata dagli interventi per la realizzazione del sito di Pre de Pascal risulta vincolata 

rispetto le perimetrazioni della Carta delle aree boscate (cfr. Allegato 1). 

4.1.2b ZONE UMIDE E LAGHI – ART.34 L.R.11/98 

L’areale in esame non ricade in nessuna perimetrazione prevista dalle Carte delle zone umide e 

laghi. 

4.1.2c TERRENI SEDE DI FRANE – ART.35 L.R.11/98 

In riferimento alla Carta dei terreni sede di frana, gli interventi previsti per la realizzazione 

dell’antenna di radio telecomunicazione ricadono nelle perimetrazioni della Fascia F3 (aree a bassa 

pericolosità) (cfr. Allegato 2). 

4.1.2d TERRENI A RISCHIO DI INONDAZIONE – ART.36 L.R.11/98 

In riferimento alla Carta dei terreni a rischio di inondazione gli areali interessati dagli interventi non 

ricadono in nessuna delle perimetrazioni previste dalla normativa. 

4.1.2e TERRENI SOGGETTI A RISCHIO DI VALANGHE O SLAVINE – ART.37 L.R.11/98 

Infine, la delimitazione degli interventi non ricade in nessuna fascia perimetrata nella Carta dei 

terreni soggetti al rischio di valanghe o slavine. 

4.1.2f VINCOLO IDROGEOLOGICO FORESTALE 

Sono state visionate le tavole della carta del vincolo dei terreni ai sensi della L.20-06-1877 n.3917 

e del R.D.30-12-1923 n.3267 (Vincolo Idrogeologico Forestale); il Foglio 72 su cui ricade la 

porzione di territorio interessata dagli interventi risulta essere vincolata (Figura 11). A tal proposito 

verranno richieste le necessarie autorizzazioni all’Assessorato Agricoltura e Risorse naturali – 

Dipartimento Risorse Naturali - Direzione Foreste. 

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Figura 11 – Stralcio della carta del vincolo dei terreni ai sensi della L.20-06- 

1877 n.3917 e del R.D.30-12-1923 n.3267 (Vincolo Idrogeologico 

Forestale). 

4.2 Comune di Saint-Rhemy-en Bosses - Siti località Plan Puitz 


Il sito Plan Puitz RX si colloca su un pendio aperto, non soggetto a dissesti in atto o pregressi. Il 

pendio sottostante la postazione esistente è stabile, se pur con un angolo di riposo elevato (50°) 

(Figura 12). Il plinto di fondazione appoggia su depositi glaciali rimodellati da uno strato 

superficiale pedogenizzato, di circa 20-30 cm di spessore, con vegetazione erbosa. Il terreno di 

fondazione è costituito da materiale detritico sciolto, privo di coesione, a blocchi di varie dimensioni 

e clasti angolosi di taglia da centimetrica a decimetrica, in matrice fine ghiaioso-sabbioso-limosa 

(tessitura a supporto di clasti) (Figura 13). Gli affioramenti rocciosi lungo il taglio stradale della 

pista forestale che conduce all’Alpe Barasson sono rappresentati da micascisti e gneiss con relitti di 

alto grado delle unità Brianzonesi interne della Zona Pennidica media (Figura 14). Lo stato 

dell’ammasso roccioso osservato risulta generalmente sano. 

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Figura 12 – Postazione prevista per il sito di Plan Puitz RX. 

Figura 13 – Depositi glaciali su cui poggia la fondazione del traliccio in progetto. 

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Figura 14 – Carta gologica dei siti di Plan Puitz (scala 1:5000 – autorizzazione 

n.1428 del 19-07-2010). 

Il sito Plan Puitz TX si colloca su un pendio aperto, non soggetto a dissesti in atto o pregressi. Le 

pareti sottostanti sono state oggetto di interventi di messa in sicurezza mediante posa di reti 

aderenti (Figura 15). La realizzazione della fondazione non interferisce con tali interventi. Il plinto 

di fondazione appoggia su depositi detritico-colluviali di versante, coperti da uno strato superficiale 

pedogenizzato, di circa 20-40 cm di spessore. Il terreno di fondazione è costituito da materiale 

detritico sciolto, privo di coesione, a clasti angolosi di taglia da centimetrica a decimetrica, in 

abbondante matrice fine, di tipo ghiaioso-sabbioso-limosa (tessitura a supporto di matrice) (Figura 

22). Non è definibile con precisione la profondità dell’interfaccia roccia-detrito; parte della 

fondazione potrebbe quindi risultare in roccia. Il substrato roccioso che caratterizza le pareti 

sottostanti e gli affioramenti lungo il taglio stadale, è rappresentato da micascisti e gneiss con 

relitti di alto grado delle unità Brianzonesi interne della Zona Pennidica media (Figura 16). Lo stato 

dell’ammasso roccioso è mediamente sano. 

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Figura 15 – Pareti rocciose sottostanti il sito Plan Puitz TX. 

Figura 16 – Depositi di coltre detritico-colluviale. 

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In riferimento alla Carta delle aree boscate i siti di Plan Puitz RX e Plan Puitz TX ricadono al di fuori 

delle perimetrazioni delle aree vincolate (cfr. Allegato 5). 


I siti di Plan Puitz RX e Plan Puitz TX non ricadono in nessuna perimetrazione prevista dalle carte 

delle zone umide e laghi. 


In riferimento alla Carta dei terreni sede di frana il perimetro occupato dai siti di Plan Puitz RX e 

Plan Puitz TX e gli areali circostanti ricadono nelle perimetrazioni della Fascia F2 (Aree a media 

pericolosità) (cfr. Allegato 6). 

Dai sopralluoghi effettuati non sono emerse problematiche tali da compromettere la realizzazione 

della strutture a progetto e si ritiene che, alla luce degli elementi attualmente disponibili, le scelte 

progettuali siano tali da non modificare negativamente le attuali condizioni dei siti. 


In riferimento alla alla Carta dei terreni a rischio di inondazione gli areali dei siti di Plan Puitz RX e 

Plan Puitz TX non ricadono in nessuna delle perimetrazioni previste. 


Gli areali dei siti di Plan Puitz RX e Plan Puitz TX non ricadono in nessuna fascia perimetrata nella 

Carta dei terreni soggetti al rischio di valanghe o slavine. 



e del R.D.30-12-1923 n.3267 (Vincolo Idrogeologico Forestale); il Foglio 14 su cui ricadono i siti di 

Plan Puitz RX e Plan Puitz TX risulta essere vincolato (Figura 17); a tal proposito verranno richieste 

le necessarie autorizzazioni all’Assessorato Agricoltura e Risorse naturali – Dipartimento Risorse 

Naturali - Direzione Foreste. 

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Figura 17 – Stralcio della carta del vincolo dei terreni ai sensi della L.20-06-1877 n.3917 e 

del R.D.30-12-1923 n.3267 (Vincolo Idrogeologico Forestale). 

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4.3 Comune di Saint-Oyen - Sito località Saint-Oyen 







Il sito si colloca su un settore di pendio stabile, con inclinazione media di 25° lontano dalle direttrici 

di esondazione e dal percorso delle valanghe; sono assenti tracce di dissesti in atto, latenti o 

pregressi. La postazione per il traliccio è prevista sopra il tetto di un abitazione immediatamente a 

valle della stada comunale, a quota di 1413.7 m s.l.m. (Figura 18). Il versante è caratterizzato da 

depositi glaciali rimodellati e parzialmente rimaneggiati da attività antropiche, coperti da uno strato 

superficiale pedogenizzato, di circa 20-40 cm di spessore, con vegetazione prativa. Il substrato 

roccioso, non affiorante nell’area di intervento è costituito da gneiss e micascisti di basso grado 

delle unità brianzonesi interne della Zona Pennidica media. 

Figura 18 – Vista dell’abitazione su cui verrà realizzata l’opera in 

progetto. 

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In riferimento alla Carta delle aree boscate il sito di Saint-Oyen ricade al di fuori delle 

perimetrazioni delle aree vincolate (cfr. Allegato 8). 


Il sito di Saint-Oyen non ricade in nessuna perimetrazione prevista dalle carte delle zone umide e 

laghi. 


In riferimento alla Carta dei terreni sede di frana il perimetro occupato dal sito di Saint-Oyen e gli 

areali circostanti ricadono nelle perimetrazioni della Fascia F3 (Aree a bassa pericolosità) (cfr. 

Allegato 9). 


In riferimento alla Carta dei terreni a rischio di inondazione gli areali del sito di Saint-Oyen non 

ricadono in nessuna delle perimetrazioni previste. 


Gli areali del sito di Saint-Oyen non ricadono in nessuna fascia perimetrata nella Carta dei terreni 

soggetti al rischio di valanghe o slavine. 



e del R.D.30-12-1923 n.3267 (Vincolo Idrogeologico Forestale); il Foglio 4 su cui ricade il sito di 

Saint-Oyen risulta essere vincolato (Figura 19); a tal proposito verranno richieste le necessarie 

autorizzazioni all’Assessorato Agricoltura e Risorse naturali – Dipartimento Risorse Naturali - 

Direzione Foreste. 

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Forestale). 

4.4 Comune di Valsavarenche - Sito località Creton 


Il sito si colloca su un settore di versante stabile, interessato da terrazzamenti antropici, lontano 

dalle direttrici di esondazione e dal percorso delle valanghe; sono assenti tracce di dissesti in atto, 

latenti o pregressi. Il plinto di fondazione del traliccio appoggia su depositi glaciali rimodellati e 

colluviati, rimaneggiati da attività antropiche; Esso è costituito da detrito a ciottoli e blocchi da 

angolosi a subarrotondati, in matrice prevalentemente sabbioso-limosa. In panorama si osserva la 

presenza di massi erratici di dimensioni plurimetriche (Figura 20). Il substrato roccioso, non 

affiorante nell’area di intervento è costituito da calcescisti e metabasiti della Zona Piemontese e 

propaggini settentrionali dell’unità del Gran Paradiso (gneiss orto- e paraderivati). 

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Figura 20 – Vista panoramica del sito di Creton (cerchiato in rosso l’ubicazione della 

postazione prevista). 




In riferimento alla Carta delle aree boscate il sito di Creton ricade al di fuori delle perimetrazioni 

delle aree vincolate (cfr. Allegato 10). 


Il sito di Creton non ricade in nessuna perimetrazione prevista dalle Carte delle zone umide e laghi. 


In riferimento alla Carta dei terreni sede di frana il perimetro occupato dal sito di Creton e gli areali 

circostanti ricadono nelle perimetrazioni della Fascia F3 (Aree a bassa pericolosità) (cfr. Allegato 

11). 


In riferimento alla Carta dei terreni a rischio di inondazione gli areali del sito di Creton non ricadono 

in nessuna delle perimetrazioni previste. 


Gli areali del sito di Creton non ricadono in nessuna fascia perimetrata nella Carta dei terreni 

soggetti al rischio di valanghe o slavine. 

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Creton risulta essere vincolato (Figura 21); a tal proposito verranno richieste le necessarie 





Forestale). 

4.1 Comune di Cogne - Sito località Valnontey 


Il sito si colloca su un apparato di conoide di notevoli dimensioni, interessato da processi alluvionali 

e di valanga, per lo più incanalati lungo l’attuale direttrice dell’alveo del Torrente di Valnontey- 

Bouva 3, a nord del centro abitato (Figura 22, tratta dalla Relazione tecnica Cod. elab.: 1570.3 

R010000, a cura dell’Ing. Bruno Cerise, 2010). 

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Figura 22 – Carta dei dissesti presunti in bacino (Relazione tecnica Cod. elab.: 

1570.3 R010000, a cura dell’Ing. Bruno Cerise, 2010). 

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La postazione prevista si colloca ai margini delle zone abitualmente percorse dalle colate detritiche 

e dalle valanghe, come dimostrato dalla presenza di vegetazione ad alto fusto (Larici) (Figura 23). 

Il plinto di fondazione dell’opera in progetto appoggia su depositi di conoide misto (detritico- 

alluvionale e di valanga, con prevalenza, almeno in questo settore, dei processi alluvionali) (Figura 

24). I depositi si presentano sciolti, non coesivi, costituiti da ciottoli e blocchi pluridecimetrici 

subarrotondati (diametro fino a 0.5 m), in matrice ghiaioso-sabbiosa, con tessitura caotica o 

grossolanamente stratificata, a supporto di clasti. La presenza di lenti a granulometria fine 

(sabbioso limosa) per quanto possibile, è alquanto improbabile. Il substrato roccioso è costituito 

dagli gneiss minuti (complesso dei paraderivati) e ortogneiss occhiadini (complesso degli 

ortoderivati) dell’unità del Gran Paradiso, non affioranti nell’area di studio. 

Figura 23 – Vista del settore marginale del settore percorso da valanghe con indicazione del 

sito previsto per l’opera in progetto. 

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Figura 24 – Depositi di conoide misto su cui è fondata l’opera in progetto. 




In riferimento alla Carta delle aree boscate il sito di Valnontey ricade all’interno delle perimetrazioni 

delle aree vincolate (cfr. Allegato 12). 


Il sito di Valnontey non ricade in nessuna perimetrazione prevista dalle Carte delle zone umide e 

laghi. 


In riferimento alla Carta dei terreni sede di frana il perimetro occupato dal sito di Valnontey e gli 

areali circostanti ricadono nelle perimetrazioni della Fascia F1 (aree ad alta pericolosità) (cfr. 

Allegato 13). La classificazione in F1 si riferisce a fenomeni di colata detritica. 

In riferimento alla relazione tecnica dell’Ing. Cerise (Cod. elab.:1570.3 R010000, 2010) che tratta 

l’analisi idrologica e l’individuazione delle aree a rischio d’alluvionamento sul conoide del collettore 

Valnontey-Bouva 3, il sito previsto per l’opera in progetto ricade in un settore classificato come 

Fascia DF2 (area a media pericolosità) (cfr Allegato 14). 

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In riferimento alla Carta dei terreni a rischio di inondazione gli areali del sito di Valnontey ricadono 

nelle perimetrazioni della Fascia Fa (aree ad alto rischio) (cfr. Allegato 15). 

In riferimento alla relazione tecnica dell’Ing. Cerise (Cod. elab.:1570.3 R010000, 2010) che tratta 

l’analisi idrologica e l’individuazione delle aree a rischio d’alluvionamento sul conoide del collettore 

Valnontey-Bouva 3, il sito previsto per l’opera in progetto ricade in un settore classificato come 

Fascia C (area a basso rischio) (cfr Allegato 16). 


Le delimitazioni previste dalle Carte dei terreni a rischio di valanghe o slavine fanno sì che gli 

interventi ricadono nella perimetrazione della Fascia V3 (aree a basso rischio, con pressione di 

impatto inferiori a 0,5 t/mq). I fenomeni valanghivi potrebbero interessare marginalmente l’areale 

oggetto dello studio (cfr. Allegato 17). 




Valnontey risulta essere vincolato (Figura 25); a tal proposito verranno richieste le necessarie 





Forestale). 

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4.2 Comune di Saint-Nicolas - Sito località Chaillod 


Dal punto di vista geomorfologico l’area di intervento è localizzata su una superficie terrazzata a 

debole pendenza, di origine glaciale (Figura 26). Immediatamente a est del sito, la spalla glaciale è 

incisa dall’alveo del T. Mallaley, che ha creato una scarpata di erosione di 15-20 m di altezza. Il 

substrato prequaternario affiora lungo una mulattiera che costeggia il ciglio della scarpata, 

immediatamente a W del sito, inoltre subaffiora in corrispondenza degli scavi eseguiti per la 

fondazione dell’antenna provvisoria esistente (Figura 27). È costituito da scisti carbonatici di 

pertinenza della Zona Piemontese, a tessitura localmente arenaceo-conglomeratica, con variazioni 

composizionali a scala centimetrico-decimetrica che determinano un layering litologico parallelo alla 

scistosità principale (Figura 28). 

Sono assenti nell’area di intervento depositi quaternari di spessore rilevante; nel sito di intervento 

è presente unicamente una sottile coltre di natura detritico-colluviale, di spessore inferiore a 1 m, 

costituita da clasti centimetrici angolosi di calcescisti in matrice fine, prevalentemente ghiaioso- 

sabbioso-limosa, non coesiva (Figura 29). 

La carta geologica della Valle d’Aosta in scala 1:100.000 di Elter (1987) riporta nell’area di 

intervento un corpo in frana (“masse glissée”) che si origina dalle pendici meridionali del Mont 

Rouge a partire da 2500 m circa. La cartografia IFFI classifica lo stesso settore di versante come 

Deformazione Gravitava Profonda di Versante (DGPV) (Figura 30). In affioramento, il substrato 

roccioso si presenta fortemente fratturato, a tratti disarticolato, tuttavia la roccia affiorante nei 

dintorni del sito di progetto è in posto e non è interessata da fenomeni di dissesto recenti o in atto. 

La notevole sopraelevazione rispetto all’alveo del T. Mallaley permette di escludere ogni rischio 

legato alla dinamica torrentizia. 

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Figura 26 – Vista panoramica del sito di Chaillod. 






Figura 27 – Carta geologica del sito di Chaillod (scala 1:5000 – autorizzazione 

n.1428 del 19-07-2010). 

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Figura 28 – Affioramento di calcescisti sotto la pista sterrata di accesso al sito. 

Figura 29 – Coltre detritico colluviale su cui poggia la fondazione. 

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Figura 30 – Settore di versante interessato dall’opera in progetto classificato 

dalla Cartografia IFFI come Deformazione gravitativa profonda di versante (DGPV). 




In riferimento alla Carta delle aree boscate, l’area interessata dagli interventi non ricade all’interno 

delle perimetrazioni delle aree vincolate (cfr. Allegato 18). 



laghi. 


In riferimento alla Carta dei terreni sede di frana, il sito in progetto ricade nelle perimetrazioni della 

Fascia F3 (Aree a bassa pericolosità) (cfrallegato 19); secondo le cartografie relative al Piano 

Assetto Idrogeologico (PAI) il sito di Chaillod ricade all’interno di un settore di versante considerato 

come frana quiescente (Fq) (cfr. Allegato 20). 

Gli interventi previsti per la realizzazione del sito di radiotelecomunicazione sono da considerarsi 

come puntuali e dal sopralluogo svolto ed in relazione alle scelte progettuali proposte dall’Ing. 

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Cerise (cfr. elaborati di progetto) non emergono evidenze di potenziali situazioni di pericolosità tali 

da danneggiare o compromettere la realizzazione e la stabilità dell’antenna. 


In riferimento alla Carta dei terreni a rischio di inondazione gli areali interessati dagli interventi non 

ricadono in nessuna delle perimetrazioni previste dalla normativa. 


Infine, la delimitazione degli interventi non ricade in nessuna fascia perimetrata nella Carta dei 

terreni soggetti al rischio di valanghe o slavine. 



e del R.D.30-12-1923 n.3267 (Vincolo Idrogeologico Forestale); il Foglio 34 su cui ricade la 

porzione di territorio interessata dagli interventi risulta essere vincolata (Figura 31); a tal proposito 

verranno richieste le necessarie autorizzazioni all’Assessorato Agricoltura e Risorse naturali – 

Dipartimento Risorse Naturali - Direzione Foreste. 



Forestale). 

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5 STUDIO DI COMPATIBILITÀ 






Secondo quanto previsto dalla Deliberazione di Giunta Regionale n. 2939 del 10 ottobre 2008 si è 

provveduto a valutare e considerare tutti quei fattori per determinare se l’esecuzione dei siti per 

radiotelecomunicazione sia compatibile con gli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica, 

valutando anche attentamente l’eventuale pericolosità dell’intervento e la vulnerabilità stessa 

dell’opera da realizzare. Ne risulta quanto segue. 

5.1 Individuazione della classificazione urbanistico - edilizia dell’intervento proposto 

Gli interventi da realizzare consistono in impianti di radiotelecomunicazione che sono definiti come 

infrastrutture puntuali di nuova costruzione. 

5.2 Caratterizzazione dei vincoli presenti (in base agli artt.35, 36 e 37 della L.R. 

n.11/98) 

Si rimanda al capitolo 4 in cui sono state analizzate nel dettaglio le interferenze delle opere a 

progetto con le perimetrazioni previste dagli artt.35, 36 e 37. Si precisa che, in fase di 

progettazione definitiva, non sono state riscontrate situazioni tali che dal punto di vista geologico 

e/o idrogeologico non rendano possibile l’esecuzione delle infrastrutture. 

A tal scopo si riassume, nella tabella seguente la tipologia dei vincoli esistenti. 

FRANE INOND. VALANG. BOSCATE Z.UMIDE IDROGOL 

Pre de Pascal F3 NO NO SI NO SI 

Plan Puitz F2 NO NO SI 

Saint-Oyen F3 NO NO NO NO SI 

Creton F3 NO NO NO NO SI 

Valnontey F1 FA 

Chaillod 

F3 

Fq (PAI) 

V3 

P






I rilievi effettuati nei siti di Plan Puitz, che in riferimento alla cartografia dei terreni sede di frana 

(art. 35) ricadono nelle perimetrazioni della Fascia F2, non evidenziano problematiche tali da 

compromettere la realizzazione delle strutture a progetto e si ritiene che, alla luce degli elementi 

attualmente disponibili, le scelte progettuali non siano tali da non modificare negativamente le 

attuali condizioni del versante su cui sono ubicati i siti stessi. 

Il sito di Valnontey, si rimanda al paragrafo 4.7.2 in cui sono state analizzate nel dettaglio le 

interferenze dell’opera a progetto con le perimetrazioni previste dagli articoli 35, 36, 37. 

Per quanto attiene alle perimetrazioni previste dagli artt. 35 e 36, si fa riferimento allo studio 

dell’Ing. Cerise (Cod. elab.:1570.3 R010000, 2010) che tratta l’analisi idrologica e l’individuazione 

delle aree a rischio d’alluvionamento sul conoide del collettore Valnontey-Bouva 3. 

Secondo lo studio dell’Ing. Cerise, il sito previsto per l’opera in progetto ricade in un settore 

classificato come Fascia DF2 (area a media pericolosità), in riferimento alla delimitazione delle aree 

alluvionabili dalle colate detritiche. In particolare i settori classificati come Fascia DF2 sono intesi 

come “aree comprese dal percorso della colata, nelle quali la colata detritica presenta un carico 

dinamico o spessori tali da non comportare pericolo per l’incolumità delle persone presenti o in 

transito e per la stabilità delle abitazioni e delle infrastrutture”. I rilievi effettuati non hanno 

rilevato, allo stato attuale, problematiche relative a dissesti in atto o pregressi e, inoltre, hanno 

permesso di constatare che la postazione prevista si colloca ai margini delle zone abitualmente 

percorse dalle colate detritiche, come dimostrato dalla presenza di vegetazione ad alto fusto 

(Larici) che non riporta segni di passaggio recente di colate di detrito o di impatto di massi rotolati 

a valle. 

In riferimento alla Carta di pericolo per esondazione derivante dalle verifiche idrauliche dello studio 

di dettaglio dell’Ing. Cerise sopra citato, gli areali su cui ricade la postazione prevista per l’opera in 

progetto, ricadono nelle perimetrazioni corrispondenti alla Fascia C (zone a basso rischio). Dal 

punto di vista idrogeologico non sono state riscontrate problematiche conseguenti alla realizzazione 

dell’opera che, in nessun caso andrà a interferire con il normale deflusso delle acque superficiali. 

Durante l’esecuzione dei lavori andrà prevista l’adozione di accorgimenti tecnici tali da permettere 

la raccolta dell’acqua di ruscellamento onde evitare fenomeni di erosione accelerata e/o ristagni 

d’acqua. 

Per quanto si attiene alle perimetrazioni previste dall’art. 37 in merito al rischio valanghe, il sito 

oggetto di studio ricade nei settori classificati in Fascia V3 (aree a basso rischio) caratterizzate da 

pressioni inferiori a 0.5 T/mq, in cui gli effetti di un fenomeno valanghivo anche di notevole 

dimensione sarebbero contenuti. Si evidenzia quindi come le pressioni che potrebbero insistere sul 

traliccio siano ridotte e, anche nell’eventualità di un cedimento della struttura, il vettore di spinta 

dovrebbe essere tale per cui il ribaltamento della struttura in elevazione non andrebbe a interferire 

con la strada e/o con le infrastrutture adiacenti. Si rimanda comunque al progettista la valutazione 

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di simulazioni di cedimento della struttura e delle eventuali competenze in materia di responsabilità 

danni. 

Infine, per quanto concerne i siti Saint-Oyen, Creton e Chaillod, sia in riferimento alle cartografie 

degli ambiti, sia in base ai rilievi effettuati, non sono stati riscontrati fattori geologici e ambientali 

tali da precludere la realizzazione dell’opera. 

5.4 Valutazione della vulnerabilità delle opere in progetto 

Compatibilmente al quadro di approfondimento degli studi a supporto della progettazione definitiva, 

si ritiene che: 

nei siti di Plan Puitz, Saint-Oyen, Creton e Chaillod non esistano particolari elementi, 

connessi all’assetto idro-geologico, tali da compromettere l’esecuzione delle opere; 

nel sito di Valnontey, nonostante dagli studi effettuati, non siano emerse problematiche tali 

da compromettere la realizzazione dell’opera; sarà comunque necessario adottare tutte le 

precauzioni e gli idonei accorgimenti tecnici (dreni, canalette) volti ad evitare criticità in 

fase esecutiva e a preservare le aree circostanti la postazione in progetto da fenomeni di 

erosione accelerata e/o ristagni d’acqua. 

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6 CONCLUSIONI 

Dai sopraluoghi effettuati e da un’analisi dei luoghi in funzione degli interventi previsti per la 

realizzazione delle infrastrutture puntuali (impianti di radio telecomunicazione), tenuto conto che 

non si sono osservate delle situazioni di dissesto in atto, si conclude che gli interventi risultano 

essere compatibili con le condizioni di pericolosità indicate nelle cartografie degli ambiti e 

soprattutto con le caratteristiche geologico, geomorfologiche e idrogeologiche dei siti. 

Saint-Christophe, il 23/10/2012 

Il Tecnico 

Dott. Geol. P. Gabriele 

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ALLEGATI CARTOGRAFICI 

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ALLEGATO 1 

ALLEGATO 2 

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ALLEGATO 3 

ALLEGATO 4 






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ALLEGATO 5 

ALLEGATO 6 

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ALLEGATO 7 

ALLEGATO 8 






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ALLEGATO 9 

ALLEGATO 10 

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ALLEGATO 11 

ALLEGATO 12 






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ALLEGATO 13 

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ALLEGATO 14 

ALLEGATO 15 






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ALLEGATO 16 

ALLEGATO 17 

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REGIONE 

RÉGION AUTONOME VALLÉE D'AOSTE 

Loc Grand Chemin 22, 11020 Saint Christophe (AO) - Italy 

Tel./Fax: +39.0165.261051 

www.gdpconsultants.eu - info@gdpconsultants.eu 

Redatto A. Musso/P Gabriele 

Verificato P Perello 

Comune di GRESSONEY-SAINT-JEAN 

RADIOTELECOMUNICAZIONI 

SERVIZIO ASSOCIATO BASSA VALLE 

Costruzione di siti attrezzati per radiotelecomunicazioni 

Studio di Compatibilità ai sensi 

del D.G.R. 1078/2009 e 2939/2008 


Revisione Note Codice Nome file Data 

1a emissione - - 11-019_PD_RlC_Bassa valle_121023 24/10/2012

Comune di Gressoney-Saint-Jean 




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INDICE 

1 PREMESSA .............................................................................................. 4 

2 INQUADRAMENTO GEOGRAFICO ....................................................................... 5 

3 INQUADRAMENTO GEOLOGICO GENERALE DELL’ALTA VALLE DI GRESSONEY ........................ 5 

4 CARATTERIZZAZIONE DEL SITO DI PROGETTO IN LOCALITÀ CHROME ............................... 7 

4.1 Geologia e geomorfologia dell’area di studio ........................................... 7 

5 COERENZA DEGLI INTERVENTI PROPOSTI CON LE NORME IN MATERIA AMBIENTALE E CON 

GLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE ED URBANISTICA ....................................... 11 

5.1 Illustrazione della coerenza degli interventi proposti con le norme in 

materia ambientale e con gli strumenti di pianificazione territoriale ed 

urbanistica .............................................................................................. 12 






L.R.11/98 ...........................................................................................12 


6 STUDIO DI COMPATIBILITÀ .......................................................................... 13 

6.1 Individuazione della classificazione urbanistico - edilizia 

dell’intervento proposto ............................................................................. 13 

6.2 Caratterizzazione dei vincoli presenti (in base agli artt.35, 36 e 37 

della L.R. n.11/98) .................................................................................... 13 

6.3 Valutazione della compatibilità dell’intervento con eventuale 

fenomeno di dissesto presente .................................................................... 14 

6.4 Valutazione della vulnerabilità dell’opera .............................................. 14 

7 CONCLUSIONI ........................................................................................ 15 

ALLEGATI 

ALLEGATO 1 – CARTA DELLE AREE BOSCATE – ART.33 L.R.11/’98 

ALLEGATO 2 – CARTA DEI TERRENI SEDE DI FRANE – ART.35 L.R.11/’98 

ALLEGATO 3 – CARTA DEI TERRENI A RISCHIO VALANGHE – ART.37 L.R.11/’98 

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1 PREMESSA 





Su incarico dell’IN.VA. S.p.A., la GDP consultants, ha redatto il presente studio di compatibilità, 

correlato al Progetto Definitivo presentato dall’Ing. Bruno Cerise per la realizzazione di siti 

attrezzati per la radiotelecomunicazione. 

L’area interessata dall’intervento a progetto ricade nel Comune di Gressoney-Saint-Jean, in 

particolare in località CHROME. 

E’ stata verificata la compatibilità delle opere a progetto con le cartografie degli ambiti inedificabili 

secondo quanto previsto dalla vigente normativa (L.R. 11/98 e s.m.i. e recenti D.G.R. n. 1078 del 

17 aprile 2009 e n. 2939 del 10 ottobre 2008), consultabili sul Geoportale della Regione VDA, e le 

tavole del vincolo dei terreni ai sensi della L.20-06-1877 n.3917 e del R.D.30-12-1923 n.3267 

(Vincolo Idrogeologico Forestale), consultabili presso gli uffici dell’Assessorato Agricoltura e Risorse 

naturali – Dipartimento Risorse Naturali - Direzione Foreste. 






2 INQUADRAMENTO GEOGRAFICO 

Il comune di Gressoney-Saint-Jean è situato nella testata della valle di Gressoney, incisa dal 

Torrente Lys. L’accesso al sito di Chrome avviene attraverso la strada regionale n° 44, che collega 

l’abitato di Pont-Saint-Martin all’abitato di Gressoney-Saint-Jean. Circa al Km 24, si giunge alla 

frazione di Ondre Bode, il sito Chrome è ubicato sulla sinistra orografica, a quota 1560 metri circa, 

sul ciglio della parete rocciosa sopra la frazione (Figura 1). La postazione prevista per l’antenna si 

raggiunge risalendo il versante boscato in sinistra idrografica del Torrente Lys. 


19-07-2010) con evidenziato il sito Chrome. 

3 INQUADRAMENTO GEOLOGICO GENERALE DELL’ALTA VALLE DI GRESSONEY 

La valle di Gressoney, nel tratto compreso tra gli abitati di Pont-Saint-Martin a Gressoney-Saint- 

Jean è impostata nei litotipi appartenenti alla Zona Sesia-Lanzo. Quest’ultima è costituita da un 

elemento inferiore, affiorante nei tratti di valle compresi tra Pont-Saint-Martin e Pont Trenta, 

Gressoney-Saint-Jean e Chemonal; e da un elemento superiore (2a Zona diorito-kinzigitica), 

affiorante nel tratto di valle compreso tra Pont Trenta e Gressoney-Saint-Jean. 






L’elemento inferiore è caratterizzato da due complessi metamorfici principali: 

Il complesso dei micascisti eclogitici: costituito da micascisti eclogitici derivanti da un antico 

complesso ad affinità kinzigitica (granuliti e paragneiss con intercalazioni di marmi e 

metabasiti) profondamente trasformato dal metamorfismo eoalpino di alta pressione. 

Il complesso degli gneiss minuti: costituito da gneiss albitici in facies classica e da locali 

gneiss occhiadini, entrambi di derivazione granitica e con impronta metamorfica in facies 

scisti verdi. 

La sovrastante 2a Zona diorito-kinzigitica (elemento superiore), delimitata da miloniti basali è 

costituita dalla classica trilogia del complesso kinzigitico: metapeliti, metabasiti e marmi a 

metamorfismo pre-alpino di alto grado spesso preservato, e dai loro derivati alpini (micascisti, 

filoniti e miloniti in facies scisti verdi). 

L’area in studio ricade interamente all’interno del complesso degli gneiss minutidell’elemento 

inferiore della Zona Sesia-Lanzo (Figura 2). 

Dal punto di vista geomorfologico, in corrispondenza della testata della valle di Gressoney è ben 

preservato l’apparato morenico del ghiaccciaio del Lys; lungo la valle sono localmente osservabili 

forme e depositi glaciali sui quali, più recentemente, si sono impostati quelli di origine fluvioglaciale 

e/o gravitativa. 

Figura 2 – Stralcio della ”Carte Géologique de la Valée d’Aoste” (Giulio Elter, 1987):in rosa (64) gli 

gneiss minuti; in giallo gneiss, anfiboliti e marmi della zona diorito-kinzigitica (69);in 

puntinato il detrito di versante;(a) depositi alluvionali;(m) depositi glaciali. 






4 CARATTERIZZAZIONE DEL SITO DI PROGETTO IN LOCALITÀ CHROME 

4.1 Geologia e geomorfologia dell’area di studio 

Il versante in sinistra orografica, sovrastante la frazione di Ondre Bode è costituito da litotipi 

appartenenti al complesso degli gneiss minuti. Nel settore centrale del versante, la parete rocciosa 

è caratterizzata dall’alternarsi di scarpate e cenge di altezza e ampiezza variabili costituite da roccia 

affiorante, localmente sub-affiorante (coperta da una sottile coltre detritico-colluviale), da depositi 

di crollo recente (non vegeati) e da detrito di versante stabilizzato (vegetato). La fascia medio 

bassa del versante, nei settori immediatamente a sud e a nord rispetto l’area in esame, è 

caratterizzata dalla presenza di depositi di conoide detritico alluvionale. Il fondovalle è 

caratterizzato da depositi alluvionali recenti e attuali, affioranti lungo l’asta principale del Torrente 

Lys (Figura 3). 

Figura 3 – Carta geologica della zona di Chrome – (CTR scala 1:5000 – autorizzazione n.1428 del 

19-07-2010). 

L’ammasso roccioso che caratterizza la parete in esame ha un aspetto massivo; i piani di 

discontinuità (giunti) che si impostano lungo la scistosità principale, debolmente immergenti verso 

nord, danno origine alle cenge morfologiche osservabili nel panorama (Errore. L'origine 

iferimento non è stata trovata.); la distribuzione delle fratture associate ai sistemi di giunti 

principali è molto regolare; le fratture sono caratterizzate da superfici nette e persistenze superiori 

al metro. 






Figura 4 – Vista panoramica della parete oggetto di studio. In rosso è 

evidenziato l’esistente apparato di radiocomunicazione in 

corrispondenza del quale sorgerà la nuova struttura a progetto. 

Il sito di Chrome si colloca sul ciglio di una cengia del versante alla quota di circa 1560 m s.l.m.. 

La parete rocciosa sovrastante il sito di progetto è stata interessata da fenomeni di crollo recenti, 

come testimoniato dall’accumulo di detrito a grossi blocchi che si estende dalla base della parete 

stessa, sino al margine della cengia su cui è prevista la costruenda postazione di 

radiotelecomunicazione (Figura 5). 






Figura 5 – Depositi di crollo immediatamente a monte del sito di Crome; in 

giallo è evidenziata la postazione prevista per l’opera in progetto. 

Il rilievo speditivo della parete, effettuato in fase di progettazione preliminare, permise di 

constatare che: 

la scarpata rocciosa sul cui ciglio si colloca la fondazione dell’opera in progetto non 

presenta evidenze di fenomeni di rilascio che possano suggerire un’instabilità latente 

dell’ammasso roccioso; 

il settore di parete immediatamente a monte della postazione prevista per l’opera in 

progetto si presenta mediamente fratturato, con presenza di nicchie di distacco fresche, 

fratture aperte e volumi rocciosi di dimensioni di alcuni dm3 in condizioni di equilibrio 

instabile. 






Le criticità emerse in fase di progettazione preliminare sono state affrontate nell’ambito 

dell’indagine integrativa (11-019_Rl_Tecnica_Bassa valle_120715) realizzata allo scopo di 

supportare la progettazione definitiva (in ottemperanza anche alle N.T.C. – D.M. 14/1/2008). 

Nello specifico il promontorio roccioso sul quale è prevista l’installazione dell’impianto di Chrome è 

stato oggetto di un rilievo geologico strutturale eseguito per verificare lo stato di fratturazione della 

falesia sovrastante la postazione su cui saranno installate le apparecchiature. 

Infine, il quadro conoscitivo della parete rocciosa è stato integrato con un modello numerico 

bidimensionale (2D) in grado di simulare, in termini di traiettorie e punti di arresto, eventuali 

fenomeni di crollo e caduta massi tali da interessare la struttura in progetto. 

Le analisi di caduta massi sono state eseguite valutando due differenti scenari. 

Nel primo scenario, che considera il pendio costituito dai materiali in affioramento, le traiettorie 

prodotte dalle analisi non hanno raggiunto la postazione prevista per l’antenna in progetto. 

Nel secondo scenario, che considera un pendio privo di vegetazione ad alto fusto al fine di simulare 

la possibilità che i blocchi in transito trovino un passaggio tra gli alberi, alcune traiettorie calcolate 

raggiungono la postazione prevista per l’antenna in progetto. 

Per il secondo scenario è stato eseguito un ulteriore ciclo di simulazione finalizzato alla valutazione 

dell’energia di impatto dei blocchi su una barriera paramassi teorica inserita immediatamente a 

monte del sito previsto per l’opera in progetto. 

Il risultato dell’ultimo ciclo di analisi verifica che l’inserimento di una barriera paramassi in grado di 

sopportare energie di impatto inferiori a 3000 KJ è sufficiente ad azzerare l’energia cinetica dei 

blocchi e quindi a proteggere la postazione dell’antenna in progetto. 

In conclusione, in base ai sopralluoghi effettuati e ai risultati delle analisi numeriche, si ritiene che 

non esistano particolari elementi connessi all’instabilità di versante, tali da compromettere 

l’esecuzione dell’opera. 

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5 COERENZA DEGLI INTERVENTI PROPOSTI CON LE NORME IN MATERIA AMBIENTALE 

E CON GLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE ED URBANISTICA 

Gli interventi previsti e descritti nella relazione tecnica redatta dall’ing. Cerise Bruno sono stati 

confrontati con le norme paesaggistico – ambientali e con gli strumenti di pianificazione territoriale 

e urbanistica adottati dal Comune di Gressoney-Sait-Jean. 

Al fine di perseguire tale obiettivo è stata presa in considerazione la seguente normativa: 

Legge Regionale 6 Aprile 1998, n.11 e s.m.i. - Normativa urbanistica e di pianificazione 

territoriale della Valle d’Aosta; 

Deliberazione di Giunta Regionale n. 1078 del 17 aprile 2009 e n. 2939 del 10 ottobre 2008 

L.20-06-1877 n°3917 e R.D.L.30-12-1923 n°3267 inerenti il vincolo idrogeologico 

forestale. 

La tabella che segue riassume le vigenti cartografie degli ambiti inedificabili evidenziandone 

l’adozione o meno da parte del Comne di Gressoney-Saint-Jean. 

Comune di Gressoney 

Legge Regionale 11/1998 e s.m.i. – Carte degli ambiti inedificabili: 

Aree boscate – art. 

33 

Aree umide e laghi – 

art. 34 

Terreni sede di frane 

– art. 35 




rischio di valanghe 



Variante alla cartografia relativa all’art. 33 D.G.R. 1187 del 

23/04/2008 



approfondimento della situazione di dissesto sull’area 

Bosmatto-Mussolier-Stadelte” 


approfondimento della situazione di dissesto sull’area 

Bosmatto-Mussolier-Stadelte” 

29/03/1999 


05/03/2010 


05/03/2010 


15/03/2004 

11-019_PD_RlC_Bassa valle_121023 11/ 20





5.1 Illustrazione della coerenza degli interventi proposti con le norme in materia 



In riferimento alla Carta delle aree boscate (art.33 L.R.11/98), l’area interessata dagli interventi 

per la realizzazione del sito di telecomunicazione ricade all’interno delle aree boscate (cfr. Allegato 

1). 



laghi. 


In riferimento alla Cartografia dei terreni sede di frana (art.35 L.R.11/98), gli interventi previsti per 

la realizzazione dell’antenna di radiotelecomunicazione ricadono nelle perimetrazioni della Fascia F2 

- aree a media pericolosità (cfr. Allegato 2). 

La classificazione in F2 per il rischio frane si riferisce probabilmente al rischio di crolli della parete 

rocciosa su cui è prevista la realizzazione dell’opera. In base ai sopralluoghi effettuati e ai risultati 

delle analisi numeriche (vedi Relazione Geologico-Tecnica del Progetto Definitivo), si ritiene che, a 

valle di un adeguata progettazione in fase esecutia, volta alla massima tutela e messa in sicurezza 

del sito, non esistano particolari elementi connessi all’instabilità di versante, tali da compromettere 

l’esecuzione dell’opera. 


In riferimento, la Carta dei terreni a rischio di inondazione (art.36 L.R.11/98), gli areali interessati 

dagli interventi non ricadono in nessuna delle perimetrazioni previste dalla normativa. 


La delimitazione degli interventi non ricade in nessuna fascia perimetrata nella Carta dei terreni 

soggetti al rischio di valanghe o slavine (cfr. tavola 3). 



e del R.D.30-12-1923 n.3267 (Vincolo Idrogeologico Forestale). Il territorio di Gressoney-Saint- 

Jean è quasi interamente vincolato, fatta eccezione per il centro abitato quindi, l’areale di Chrome 

ricade in una porzione di territorio vincolata (Figura 6), a tal proposito verranno richieste le 

necessarie autorizzazioni all’Assessorato Agricoltura e Risorse naturali – Dipartimento Risorse 

Naturali - Direzione Foreste. 






Figura 6 – Stralcio della carta del vincolo dei terreni ai sensi della L.20-06-1877 n.3917 e del 

R.D.30-12-1923 n.3267 (Vincolo Idrogeologico Forestale) 

6 STUDIO DI COMPATIBILITÀ 

Secondo quanto previsto dalla Deliberazione di Giunta Regionale 1078 del 17 aprile 2009 e n. 2939 

del 10 ottobre 2008 si è provveduto a valutare e considerare tutti quei fattori per determinare se 

l’esecuzione del sito di radiotelecomunicazione sia compatibile con gli strumenti di pianificazione 

territoriale ed urbanistica, valutando anche attentamente l’eventuale pericolosità degli interventi e 

la vulnerabilità dell’ opera in progetto. Ne risulta quanto illustrato nei successivi paragrafi. 

6.1 Individuazione della classificazione urbanistico - edilizia dell’intervento proposto 

L’intervento da realizzare consiste in un impianto di radiotelecomunicazione che è definito come 

infrastruttura puntuale di nuova costruzione. 

6.2 Caratterizzazione dei vincoli presenti (in base agli artt.35, 36 e 37 della L.R. 

n.11/98) 

Si rimanda al capitolo 4 in cui sono state analizzate nel dettaglio l’interferenza dell’opera a progetto 

con le perimetrazioni previste dagli artt.35, 36 e 37. Si precisa che, alla data di redazione del 






presente rapporto non sono emerse situazioni tali da non rendere possibile l’esecuzione dell’opera 

dal punto di vista geologico e idrogeologico. 

A tal scopo si riassume, nella tabella seguente la tipologia dei vincoli esistenti 

FRANE INOND. VALANG. BOSCATE Z.UMIDE IDROGOL 

CHROME F2 NO NO SI NO SI 

6.3 Valutazione della compatibilità dell’intervento con eventuale fenomeno di 

dissesto presente 

Per quanto riguarda le situazioni di dissesto di versante, l’area di progetto ricade nella 

perimetrazione della fascia F2 a media pericolosità. 

La parete rocciosa sovrastante di Chrome, in passato è stata interessata da fenomeni di crollo, 

come testimoniato dall’accumulo di detrito a grossi blocchi che si estende dalla base della parete 

stessa, sino al margine della cengia su cui è prevista la costruenda postazione di 

radiotelecomunicazione). In base ai rilievi effettuati in fase di progettazione preliminare e dello 

studio integrativo a supporto della progettazione definitiva: 

la scarpata rocciosa sul cui ciglio si colloca la fondazione dell’opera in progetto non 

presenta evidenze di fenomeni di rilascio che possano suggerire un’instabilità latente 

dell’ammasso roccioso; 

il settore di parete immediatamente a monte della postazione prevista per l’opera in 

progetto si presenta mediamente fratturato, con presenza di nicchie di distacco fresche, 

fratture aperte e volumi rocciosi di dimensioni di alcuni dm3 in condizioni di equilibrio 

instabile. 

Nonostante non siano stati riscontrati indizi di distacchi recenti (il traliccio dell’esistente apparato di 

radiocomunicazione non presenta alcun segno di danneggiamento) e che, non esistano particolari 

elementi, connessi all’instabilità di versante, tali da compromettere l’esecuzione dell’opera, sarà 

necessario, in fase esecutiva, adottare gli idonei accorgimenti tecnici (disgaggi, reti paramassi) 

volti alla messa in sicurezza del sito di realizzazione del traliccio e degli apparati di 

telecomunicazione. 

6.4 Valutazione della vulnerabilità dell’opera 

Compatibilmente con il quadro di approfondimento degli studi a supporto della progettazione 

definitiva si ritiene che non esistano particolari elementi tali da compromettere l’esecuzione 

dell’opera. 






Le criticità emerse in corso di studio, in particolare, la vulnerabilità dell’opera rispetto eventuali 

fenomeni di crollo, rendono necessari, in fase esecutiva, interventi di protezione passiva quali 

barriere paramassi e la realizzazione di eventuali interventi localizzati volti alla messa in sicurezza 

del sito di realizzazione del traliccio di radiotelecomunicazione. 

7 CONCLUSIONI 

Dai sopraluoghi effettuati e da un’analisi del sito in funzione degli interventi previsti per la 

realizzazione dell’infrastruttura puntuale (impianto di radiotelecomunicazione), tenuto conto che 

non si sono osservate situazioni di dissesto in atto, si conclude che gli interventi risultano essere 

compatibili con le condizioni di pericolosità indicate nelle cartografie degli ambiti e soprattutto con 

le caratteristiche geologico, geomorfologiche e idrogeologiche del sito. 

Saint-Christophe, il 23/10/2012 

Il Tecnico 

Dott. Geol. P. Gabriele 











ALLEGATI CARTOGRAFICI 


ALLEGATO 1 

ALLEGATO 2 










ALLEGATO 3

Studio di compatibilità - INVA SpA

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