La comunicazione feromonale nell'uomo - Università degli Studi ...
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Principi e leggi<br />
della genetica<br />
(scienza<br />
dell’ereditarietà)<br />
Le leggi base che governano la trasmissione dei<br />
caratteri ereditari sono state scoperte da Gregorio<br />
Mendel a seguito di una serie di esperimenti<br />
controllati condotti attorno al 1850 e pubblicati nel<br />
1865<br />
Che i caratteri fossero trasmessi alla progenie era una<br />
nozione nota sin dall’antichità e la base dei processi di<br />
selezione delle razze domestiche<br />
Prima di Mendel (e per altri 40 anni dopo la sua<br />
scoperta) si riteneva che la trasmissione dei caratteri<br />
avvenisse per Eredità Uniparentale oppure<br />
Mescolamento delle caratteristiche portate dai due<br />
genitori.<br />
08/01/2013<br />
1
I figli di due genitori uno<br />
bianco e uno nero sono di<br />
colorazione intermedia<br />
rispetto a quella dei genitori<br />
(mulatti)<br />
Se si incrociano un cane di<br />
taglia grande con uno di<br />
taglia piccola si ottiene una<br />
progenie di dimensioni<br />
intermedie<br />
Oggi sappiamo che questo dipende dal fatto<br />
che questi sono caratteri particolali, chiamati<br />
poligenici in quanto sono controllati non da<br />
un solo gene ma da un gran numero di geni<br />
differenti, ognuno con un piccolo effetto sul<br />
carattere<br />
Le leggi dell’ereditarietà di Mendel<br />
Il successo della ricerca scientifica di Mendel<br />
si deve a due principali fattori:<br />
L’applicazione di un disegno sperimentale<br />
rigoroso e, per la prima volta in biologia, delle<br />
leggi della probabilità<br />
<strong>La</strong> scelta di un organismo particolarmente<br />
adatto a questo tipo di esperimenti, il pisello<br />
odoroso, Pisum sativum<br />
08/01/2013<br />
2
Carpello<br />
Stami<br />
Il fiore e le modalità di riproduzione del<br />
Pisum sativum<br />
Rimuovendo le antere<br />
e trasportando il<br />
polline da un’altra<br />
pianta si esegue un<br />
incrocio<br />
Se non si fa<br />
nulla la<br />
pianta si<br />
autoimpollina<br />
08/01/2013<br />
3
Mendel aveva a disposizione diverse<br />
varietà di pisello odoroso che<br />
differivano tra loro per numerose<br />
caratteristiche. Tra queste selezionò<br />
varietà che presentavano caratteri<br />
facili da studiare.<br />
Si trattava in tutti i casi di LINEE<br />
PURE, cioè di piante che davano<br />
sempre progenie con quella<br />
stessa caratteristica<br />
I sette caratteri scelti da Mendel<br />
08/01/2013<br />
4
Un carattere è una particolare<br />
caratteristica dell’organismo (ad es. il<br />
colore della pelle o colore del seme).<br />
Con tratto ci si riferisce ad una<br />
particolare forma del carattere, una<br />
variante (ad es il tratto albino, o colore<br />
del seme giallo o verde)<br />
Il pisello odoroso, Pisum sativum:<br />
Produce una progenie numerosa<br />
È facile manipolare la riproduzione per ottenere incroci<br />
particolari<br />
È possibile fare la fecondazione artificiale<br />
È possibile incrociare un individuo con se stesso<br />
(autoimpollinazione)<br />
Presenta numerosi caratteri (aspetti ereditabili che<br />
variano a seconda <strong>degli</strong> individui) facilmente misurabili e<br />
adatti allo studio<br />
Tutti e 7 caratteri scelti presentavano DOMINANZA<br />
COMPLETA<br />
I 7 caratteri scelti si ereditavano indipendentemente<br />
l’uno dall’altro<br />
08/01/2013<br />
5
Nei suoi primi esperimenti Mendel incrociò, rimuovendo<br />
le antere da una delle due piante, tra loro due piante<br />
provenienti da linee pure che differivano per un<br />
carattere (es semi lisci/semi rugosi) : esperimento di<br />
ibridazione<br />
Queste piante vengono definite GENERAZIONE<br />
PARENTALE o P<br />
Mendel quindi contò, tra gli individui prodotti, quanti<br />
presentavano il carattere di un genitore e quanti quello<br />
dell’altro.<br />
Queste piante vengono definite PRIMA<br />
GENERAZIONE FILIALE o F 1<br />
Quale che fosse il carattere esaminato, nella F 1 non vi<br />
era mescolanza e si presentava uno solo dei due<br />
tratti parentali<br />
Seme giallo / seme verde<br />
Seme liscio / seme rugoso<br />
Baccello giallo / baccello verde<br />
Pianta alta / pianta bassa<br />
Fiore bianco / fiore viola<br />
100% delle piante<br />
con lo stesso<br />
tratto presente in<br />
uno dei due<br />
genitori<br />
08/01/2013<br />
6
I sette caratteri scelti da Mendel<br />
Il tratto che si manifesta nella nella<br />
F 1 si chiama DOMINANTE<br />
Il tratto che non si manifesta nella<br />
nella F 1 si chiama RECESSIVO<br />
Questo è noto come Principio di<br />
dominanza. In realtà come si vedrà non<br />
è sempre vero per tutti i caratteri<br />
08/01/2013<br />
7
Tuttavia il tratto recessivo non andava<br />
perduto. Esso ricompariva se si incrociavano<br />
gli individui della F1<br />
Mendel prese gli individui della F1 e lasciò che<br />
si auto-impollinassero<br />
Mendel quindi contò, tra gli individui prodotti<br />
da questo secondo incrocio , quanti<br />
presentavano il carattere di un genitore e<br />
quanti quello dell’altro<br />
Queste piante vengono definite SECONDA<br />
GENERAZIONE FILIALE o F 2<br />
Anche nella<br />
F 2 non vi era<br />
mescolanza<br />
e il carattere<br />
recessivo<br />
ricompariva<br />
(circa una<br />
pianta su 4)<br />
08/01/2013<br />
8
Questi dati confutavano l’ipotesi della<br />
mescolanza dei caratteri in voga ai<br />
tempi di Mendel in quanto:<br />
1) Si verificava la dominanza di uno dei<br />
due caratteri e non la loro mescolanza<br />
2) I caratteri recessivi si<br />
ripresentavano alla seconda<br />
generazione e quindi non potevano<br />
essersi mescolati<br />
Questi dati confutavano anche la<br />
teoria dell’eredità uniparentale<br />
L’unico modo di spiegare questi risultati era<br />
ipotizzare il fatto che ciascun individuo fosse<br />
portatore di due fattori o versioni alternative<br />
(che oggi chiamiamo alleli) per ciascun carattere<br />
ereditario (che oggi chiamiamo gene). Questi<br />
fattori si separano al momento della<br />
formazione dei gameti (ogni gamete ne riceve<br />
solo uno).<br />
Alla fecondazione con l’unione dei due gameti<br />
nello zigote, si ricostituisce una coppia di fattori<br />
(alleli). Ciascuno di essi deriverà da un genitore<br />
diverso<br />
08/01/2013<br />
9
Gli alleli sono geni che con varianti<br />
diverse dello stesso carattere e occupano<br />
loci corrispondenti su cromosomi<br />
omologhi.<br />
Esistono tipi diversi di alleli (ad es. quelli<br />
che determinano seme liscio e quelli che<br />
determinano seme rugoso)<br />
I diversi alleli non hanno la stessa influenza<br />
sul carattere: se un individuo possiede due<br />
alleli diversi (ad es. l’allele seme liscio e<br />
quello seme rugoso) solo uno, l’allele<br />
dominante (liscio) si esprimerà nel<br />
fenotipo.<br />
08/01/2013<br />
10
Il fenotipo ciò che appare, si<br />
manifesta in un individuo, per<br />
quanto concerne un dato<br />
carattere<br />
(aspetto fisico dell’organismo)<br />
Il genotipo è la costituzione<br />
genetica di questo organismo<br />
Se un individuo possiede due alleli identici<br />
si dice OMOZIGOTE per quel carattere<br />
Se un individuo possiede due alleli diversi si<br />
dice ETEROZIGOTE per quel carattere<br />
Un individuo quindi può essere omozigote<br />
per un carattere ed eterozigote per un altro<br />
Se un individuo possiede due alleli recessivi<br />
si dice che è omozigote recessivo se<br />
possiede due alleli dominanti sarà<br />
omozigote dominante<br />
08/01/2013<br />
11
Produce un solo<br />
tipo di gameti<br />
1/4 hanno fenotipo<br />
RECESSIVO<br />
3/4 hanno fenotipo<br />
DOMINANTE<br />
OMOZIGOTE dominante OMOZIGOTE recessivo<br />
ETEROZIGOTE<br />
2/3 sono<br />
ETEROZIGOTI<br />
1/3 sono<br />
OMOZIGOTI<br />
Produce un solo<br />
tipo di gameti<br />
Produce<br />
due tipi di<br />
gameti<br />
Quadrato di Punnett<br />
<strong>La</strong> prima legge di Mendel o LEGGE DELLA<br />
SEGREGAZIONE DEI CARATTERI dice che<br />
durante la formazione dei gameti i due<br />
alleli segregano (si separano) finendo<br />
ciascuno in un gamete diverso<br />
Oggi sappiamo che i due alleli di uno stesso gene<br />
si trovano (nello stesso punto della molecola di<br />
DNA, stesso locus) sui due cromosomi<br />
omologhi e che la segregazione <strong>degli</strong> alleli<br />
avviene durante la meiosi (la quale serve a<br />
produrre cellule gametiche con corredo<br />
cromosomico n (aploide)<br />
08/01/2013<br />
12
Concetti fondamentali della prima<br />
legge di Mendel<br />
1) Alleli differenti sono responsabili delle diverse<br />
versioni di un carattere ereditario<br />
2) Un organismo eredita un allele da ciascun<br />
genitore<br />
3) Se i due alleli non sono identici uno sarà<br />
dominante ed uno recessivo<br />
4) I due alleli si separano (segregano) al<br />
momento della formazione dei gameti<br />
Nella generazione F 2 i piselli lisci non sono tutti uguali.<br />
2/3 sono ETEROZIGOTI<br />
1/3 sono OMOZIGOTI<br />
Tuttavia non è possibile<br />
distinguere gli uni dagli altri<br />
in quanto hanno lo stesso<br />
FENOTIPO<br />
L’unico modo per poterli distinguere è incrociarli<br />
L’incrocio che permette di distinguerli è il reincrocio ( o<br />
test cross o incrocio di controllo) che consiste<br />
nell’incrociare l’individuo di genotipo sconosciuto<br />
con l’omozigote recessivo<br />
08/01/2013<br />
13
Reincrocio<br />
(incrocio di controllo) SS o Ss ?<br />
ss<br />
Tutti lisci 50% lisci<br />
50% rugosi<br />
08/01/2013<br />
14
<strong>La</strong> seconda legge di Mendel si riferisce<br />
al modo in cui gli alleli relativi a geni<br />
diversi (es. colore del seme – forma del<br />
seme) si assortiscono negli incroci<br />
Mendel questa volta prese in<br />
considerazione gli incroci che si<br />
ottenevano tra due piante pure<br />
(omozigoti) che differivano per due<br />
caratteri e studiò la trasmissione di<br />
entrambi i caratteri negli incroci (incroci<br />
diibridi)<br />
Le due piante<br />
differiscono sia<br />
per il colore che<br />
per la forma del<br />
seme<br />
OMOZIGOTE dominante OMOZIGOTE recessivo<br />
ETEROZIGOTE<br />
<strong>La</strong> F 1 presentava, come atteso, il<br />
carattere dominante<br />
Se si auto-impollina la F 1 la progenie<br />
manterrà le combinazioni che<br />
avevano i genitori (giallo con liscio e<br />
verde con rugoso) oppure<br />
compariranno nuove combinazioni?<br />
08/01/2013<br />
15
Mendel trovò che nella F2 comparivano anche<br />
combinazioni nuove (ad es. giallo rugoso) chiamati anche<br />
fenotipi ricombinanti<br />
Più precisamente essi venivano prodotti<br />
nella proporzione:<br />
9 Gialli lisci<br />
3 Verdi lisci<br />
3 Gialli rugosi<br />
1 Verde rugoso<br />
Pertanto occorreva supporre che nella formazione dei<br />
gameti ciascun carattere segregasse<br />
indipendentemente da ciascun altro<br />
08/01/2013<br />
16
SY<br />
Ss Yy<br />
Sy sY<br />
Gameti (aploidi)<br />
sy<br />
Alla meiosi, in ciascun gamete deve<br />
andare un allele per ciascun gene (un allele<br />
per il gene S e un allele per il gene Y)<br />
08/01/2013<br />
17
<strong>La</strong> seconda legge di Mendel:<br />
Alleli appartenenti a geni differenti segregano<br />
indipendentemente al momento della<br />
formazione dei gameti e pertanto sono ereditati<br />
indipendentemente uno dall’altro<br />
<strong>La</strong> legge dell’indipendenza dei caratteri non è<br />
sempre vera: se i geni che controllano due caratteri<br />
si trovano vicini sullo stesso cromosoma essi<br />
tenderanno ad essere associati nella progenie<br />
Genotipo Fenotipo<br />
SSyy<br />
Ssyy<br />
SSYy<br />
SSYY<br />
SsYy<br />
SsYY<br />
ssYY<br />
ssYy<br />
ssyy<br />
Verde liscio<br />
Giallo liscio<br />
Giallo rugoso<br />
Verde rugoso<br />
Quando si<br />
considerano più<br />
alleli, sono<br />
molto più<br />
numerosi i<br />
genotipi ai<br />
quali<br />
corrisponde lo<br />
stesso<br />
fenotipo<br />
08/01/2013<br />
18
<strong>La</strong> separazione casuale<br />
dei cromosomi omologhi<br />
durante la meiosi I,<br />
spiega le leggi<br />
mendeliane della<br />
segregazione e<br />
dell’assortimento<br />
indipendente<br />
<strong>La</strong> seconda legge di Mendel: segregazione o<br />
assortimento indipendente dei caratteri<br />
08/01/2013<br />
19
PROBABILITA’ E LEGGI DI MENDEL<br />
Le leggi della segregazione dei caratteri<br />
e dell’assortimento indipendente<br />
seguono le regole della PROBABILITA’<br />
<strong>La</strong> scala di PROBABILITA’ va da 0 a 1:<br />
Un evento che si verifica sicuramente<br />
ha probabilità pari a 1<br />
Un evento che non si verifica<br />
sicuramente ha probabilità pari a 0<br />
Es. se individuo è eterozigote Pp, la<br />
probabilità che un gamete sia P o p è<br />
1/2<br />
Pp Pp<br />
X<br />
Segregazione <strong>degli</strong> alleli<br />
Nelle cellule uovo<br />
Segregazione <strong>degli</strong> alleli negli spermatozoi<br />
p<br />
P<br />
p P<br />
08/01/2013<br />
20
Qual è la probabilità che due o più eventi<br />
indipendenti si verifichino<br />
contemporaneamente?<br />
REGOLA DEL PRODOTTO: Calcolare la<br />
probabilità di ogni singolo evento e poi<br />
moltiplicare tutte le singole probabilità in<br />
modo da ottenere la probabilità<br />
complessiva della combinazione di eventi<br />
Es: incrocio monoibrido in F2; la probabilità che si abbia il<br />
fenotipo recessivo (pp) dipende da due eventi: probabilità<br />
che una cellula uovo abbia p (1/2) e probabilità che uno<br />
spermatozoo abbia p (1/2). Entrambi gli eventi si devono<br />
verificare quindi la probabilità che si abbia in F2 il<br />
fenotipo recessivo è dato dal prodotto ½ x ½ = ¼<br />
Anche nella<br />
F 2 non vi era<br />
mescolanza<br />
e il carattere<br />
recessivo<br />
ricompariva<br />
(circa una<br />
pianta su 4)<br />
08/01/2013<br />
21
Qual è la probabilità che una pianta F2 derivata<br />
da un incrocio monoibrido sia eterozigote?<br />
REGOLA DELLA SOMMA: la probabilità che un<br />
evento si verifichi in due o più modi differenti è<br />
dato dalla somma delle singole probabilità dei<br />
diversi modi di ottenere il risultato<br />
Es:; la probabilità che si abbia il genotipo eterozigote (Pp) dall’incrocio<br />
monoibrido in F2. Questo può avvenire per unione di un allele recessivo p<br />
e uno dominante P; ciascuno può derivare dalla cellula uovo o dallo<br />
spermatozoo. probabilità che una cellula uovo abbia p (1/2) e probabilità<br />
che uno spermatozoo abbia p (1/2), idem per P. Entrambi gli eventi si<br />
devono verificare quindi la probabilità che si abbia in F2 il genotipo<br />
eterozigote è dato dal prodotto ½ p uovo x ½ P sperm = ¼, ma può<br />
essere anche il contrario: ½ P uovo x ½ p sperm = ¼<br />
Quindi la probabilità totale di ottenere in F2 eterozigosi è ¼+1/4=1/2<br />
Produce un solo<br />
tipo di gameti<br />
1/4 hanno fenotipo<br />
RECESSIVO<br />
3/4 hanno fenotipo<br />
DOMINANTE<br />
OMOZIGOTE dominante OMOZIGOTE recessivo<br />
ETEROZIGOTE<br />
2/3 sono<br />
ETEROZIGOTI<br />
1/3 sono<br />
OMOZIGOTI<br />
Produce un solo<br />
tipo di gameti<br />
Produce<br />
due tipi di<br />
gameti<br />
Quadrato di Punnett<br />
08/01/2013<br />
22
Eccezioni alle regole trovate da Mendel<br />
1) Dominanza incompleta<br />
I sette caratteri<br />
presi in esame da<br />
Mendel mostrano<br />
tutti dominanza<br />
completa. Ci sono<br />
però caratteri per i<br />
quali l’eterozigote<br />
mostra un fenotipo<br />
intermedio tra quelli<br />
dei due omozigoti:<br />
gli alleli tuttavia non<br />
si sono mescolati ma<br />
riappaiono nella<br />
seconda<br />
generazione<br />
Quando vi è dominanza completa di solito è<br />
perche l’allele dominate codifica per un<br />
enzima attivo mentre l’allele recessivo<br />
codifica per un enzima inattivo<br />
È sufficiente però che uno solo dei<br />
due alleli “funzioni” perché si<br />
ottenga il prodotto (ad esempio un<br />
pigmento Giallo)<br />
Nel caso di dominanza incompleta invece la cellula<br />
produce più pigmento se entrambi gli alleli<br />
codificano per un enzima funzionante di quanto non<br />
faccia se un solo allele produce enzima attivo (è il caso<br />
del pigmento rosso della bocca di leone)<br />
08/01/2013<br />
23
C’è un caso ancora diverso chiamato<br />
codominanza nel quale entrambi<br />
i tipi di alleli specificano per una<br />
proteina funzionante e il fenotipo<br />
dell’eterozigote non è intermedio<br />
ma mostra entrambi i tratti<br />
2) Allelia<br />
multipla<br />
E’ il caso dei gruppi<br />
sanguigni ABO.<br />
Molti geni anziché possedere due<br />
sole forme alleliche, ne<br />
possiedono tre o più<br />
Nel sistema dei gruppi sanguigni ABO dell’uomo<br />
per esempio ci sono tre alleli diversi I A I B i (anche<br />
indicato come I O )<br />
I A I B sono dominanti su I 0 .<br />
I A I B sono tra loro Codominanti<br />
08/01/2013<br />
24
Sia I A che I B infatti codificano una specifica<br />
glicoproteina che si trova sulla membrana<br />
plasmatica dei globuli rossi (antigene di<br />
membrana) mentre l’allele i non codifica alcuna<br />
proteina<br />
I A I A I A i Gruppo A<br />
I B I B I B i Gruppo B<br />
I B I A<br />
Gruppo AB<br />
i i Gruppo O<br />
3) Geni<br />
associati<br />
(o concatenati)<br />
Nei confronti di i sia I A<br />
che I B si comportano<br />
come normali alleli<br />
dominanti<br />
Codominanza<br />
Omozigote recessivo<br />
<strong>La</strong> seconda legge di Mendel dice che<br />
gli alleli di ogni gene vengono<br />
ereditati indipendentemente da<br />
quelli <strong>degli</strong> altri geni<br />
Tuttavia i genetisti si accorsero ben presto che certe coppie<br />
di caratteri venivano spesso ereditate in modo<br />
associato<br />
<strong>La</strong> spiegazione di questo è che i geni si trovano sui<br />
cromosomi. Se due geni si trovano sullo stesso<br />
cromosoma, gli alleli che si trovano su uno dei due omologhi<br />
tenderanno ad essere trasferiti allo stesso gamete<br />
Questo non era accaduto negli<br />
esperimenti di Mendel perché<br />
ognuno dei sette caratteri era<br />
su un differente cromosoma<br />
08/01/2013<br />
25
Coppia di cromosomi omologhi<br />
Allele per<br />
dimensioni<br />
piccole<br />
Allele per<br />
pelo<br />
chiaro<br />
Meiosi<br />
Pelo chiaro e piccole<br />
dimensioni tenderanno<br />
ad essere ereditati assieme<br />
Meiosi<br />
Allele per<br />
dimensioni<br />
grandi<br />
Allele per<br />
pelo<br />
scuro<br />
Pelo scuro e grandi<br />
dimensioni tenderanno<br />
ad essere ereditati assieme<br />
Tuttavia anche per quei geni che si trovano sullo stesso<br />
cromosoma si può avere riassortimento dei caratteri<br />
Infatti durante la<br />
profase I della<br />
meiosi i cromosomi<br />
omologhi si appaiano e i<br />
cromatidi si<br />
scambiano tratti<br />
omologhi di DNA<br />
(crossing over)<br />
08/01/2013<br />
26
Più vicini sono<br />
tra loro 2 geni,<br />
maggiore sarà<br />
la probabilità<br />
che vengano<br />
ereditati<br />
insieme<br />
4) Geni legati al sesso<br />
Quarantaquattro dei 46 cromosomi umani costituiscono gli<br />
autosomi: 22 coppie di cromosomi omologhi che<br />
contengono la stessa sequenza di geni (ma non la stessa<br />
esatta sequenza di basi del DNA perché sono portatori di<br />
alleli diversi)<br />
I rimanenti due cromosomi costituiscono la coppia dei<br />
cromosomi sessuali o eterocromosomi.<br />
I due<br />
eterocromosomi sono<br />
diversi per dimensioni e<br />
vengono designati con<br />
lettere distinte, Y il più<br />
piccolo e X il più grande<br />
08/01/2013<br />
27
X<br />
Y<br />
Porzione<br />
non<br />
omologa<br />
Breve<br />
porzione<br />
omologa<br />
Gli eterocromosomi<br />
possiedono una porzione<br />
omologa (nella quale<br />
avviene crossing over) e<br />
una non omologa.<br />
Quest’ultima contiene<br />
molti dei geni che<br />
contribuiscono al<br />
differenziamento<br />
sessuale<br />
08/01/2013<br />
28
I cromosomi sessuali determinano il sesso dell’individuo<br />
Nella specie umana (e nella<br />
drosofila) la presenza di due<br />
cromosomi uguali X determina il<br />
sesso femminile (sesso<br />
omogametico) mentre la<br />
presenza del cromosoma Y (XY)<br />
determina il sesso maschile<br />
(sesso eterogametico)<br />
XX Femmina<br />
XY Maschio<br />
Non è così in tutte le specie. In Api e Formiche il sesso<br />
maschile è aploide, il femminile diploide. Negli uccelli il sesso<br />
eterogametico è quello femminile (qui i cromosomi sessuali si<br />
chiamano W e Z; WZ femmina e ZZ maschio). In diversi altri<br />
vertebrati è determinato da geni negli autosomi e nelle<br />
tartarughe è determinato ambientalmente dalla temperatura di<br />
incubazione<br />
Alla meiosi le femmine producono gameti uguali<br />
tutti con un cromosoma X<br />
I maschi invece producono due tipi di<br />
spermatozoi.<br />
Metà <strong>degli</strong> spermatozoi hanno il<br />
cromosoma<br />
cromosoma Y<br />
X e metà hanno il<br />
X Y<br />
X XY<br />
XY XX<br />
Maschio<br />
Maschio<br />
XX<br />
Femmina<br />
Femmina<br />
X<br />
08/01/2013<br />
29
I due tipi di spermatozoi rispondono in<br />
modo leggermente diverso alle<br />
condizioni ambientali dell’apparato<br />
genitale femminile (es pH), hanno<br />
velocità e longevità differente.<br />
Eredità legata al sesso (o X-linked)<br />
Molti geni si trovano sul cromosoma X nella<br />
porzione che non ha omologo nel cromosoma<br />
Y, quindi hanno una modalità di trasmissione<br />
particolare<br />
Gli alleli recessivi che appartengono a<br />
questa categoria si comportano in modo<br />
differente a seconda che appartengano<br />
ad un maschio o ad una femmina<br />
Un esempio di questa trasmissione è il daltonismo. Ci<br />
sono diversi tipi di daltonismo. Il più comune provoca<br />
l’incapacità a distinguere il rosso dal verde (per<br />
mancanza di una popolazione di cellule della retina)<br />
08/01/2013<br />
30
Allele per il<br />
daltonismo<br />
Allele per il<br />
daltonismo<br />
X X Nella femmina l’espressione del<br />
daltonismo è simile a quella dei<br />
caratteri autosomici<br />
X<br />
Y<br />
Essendo recessiva la<br />
patologia, la presenza di una<br />
copia dell’allele per il daltonismo<br />
non dà alcuna manifestazione<br />
fenotipica<br />
Perché una femmina manifesti<br />
daltonismo deve essere<br />
omozigote recessivo (molto<br />
raro)<br />
Nel maschio l’allele per il<br />
daltonismo si esprime anche<br />
se è da solo perché sul<br />
cromosoma Y esso non ha<br />
un allele corrispondente<br />
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Il maschio daltonico X D Y non può<br />
trasmettere il carattere ai figli maschi<br />
perché passa loro il cromosoma Y che non<br />
porta il gene per quel carattere.<br />
Passa però l’allele a tutte le sue figlie<br />
femmine che sono pertanto portatrici.<br />
Queste femmine portatrici a loro volta<br />
produrranno figli maschi che per metà<br />
sono affetti da daltonismo<br />
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Malattie genetiche legate al sesso<br />
L’emofilia è una malattia che colpisce quasi<br />
solamente i maschi. Gli individui affetti mancano di<br />
un fattore (una proteina) necessario per la<br />
coagulazione del sangue. In seguito a ferite<br />
l’emorragia non si arresta e si ha morte per<br />
dissanguamento.<br />
L’emofilia si trasmette come carattere<br />
recessivo legato al sesso (si trova sul<br />
cromosoma X), individui di di sesso femminile<br />
sono di solito solo portatori e la trasmettono<br />
ai figli maschi<br />
Famoso è il caso della<br />
famiglia reale inglese<br />
X A X A x X a Y<br />
X A<br />
X A<br />
X A X a<br />
X A X a<br />
X A Y<br />
X a<br />
X A Y<br />
Y<br />
Un maschio con la<br />
malattia (se sopravvive)<br />
trasmette l’allele a tutte<br />
le sue figlie e a nessun<br />
figlio (nessun<br />
emofiliaco)<br />
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X A X a x X A Y<br />
X A<br />
X a<br />
X A X A<br />
X A X a<br />
X A Y<br />
X A<br />
X a Y<br />
Y<br />
Una femmina<br />
portatrice passa la<br />
mutazione a metà<br />
delle figlie e a metà<br />
dei figli (che saranno<br />
affetti)<br />
Maschio<br />
emofiliaco<br />
Una femmina portatrice che si sposa con un maschio affetto<br />
ha il 50% di avere figli affetti indipendentemente dal sesso<br />
X a<br />
Femmina<br />
emofiliaca<br />
X A X a x X a Y<br />
X A<br />
X a X a<br />
X a X A<br />
X a Y<br />
X a<br />
X A Y<br />
Y<br />
Maschio<br />
emofiliaco<br />
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DISTROFIE MUSCOLARI DI<br />
DUCHENNE & BECKER.<br />
DMD e BMD sono varianti alleliche:<br />
mutazioni nel gene della distrofina sul<br />
cromosoma X causano rispettivamente<br />
proteina assente o ridotta.<br />
DMD: codoni di stop prematuri<br />
BMD: espressione residua di distrofina<br />
(proteina troncata). Sintomi più lievi<br />
Compensazione del dosaggio dei geni<br />
legati al cromosoma X<br />
Nei mammiferi le femmine avrebbero un numero di<br />
geni legati all’X doppio rispetto ai maschi. Ciò non<br />
avviene in quanto a livello embrionale, casualmente<br />
uno dei due viene inattivato generando un<br />
cromosoma molto compatto chiamato corpo di<br />
Barr.<br />
Poiché l’evento è casuale in ciascuna cellula somatica allo<br />
stadio embrionale, tutte le discendenti di quella cellula<br />
avranno nel caso di eterozigosi, l’espressione di uno solo<br />
dei due alleli; tale fenomeno è noto come<br />
variegazione (es. chiazze di pelo scuro sui mantelli di<br />
alcuni animali).<br />
08/01/2013<br />
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5) Eredità poligenica<br />
L’espressione di molti caratteri<br />
ereditari è il più delle volte<br />
controllata da alleli presenti su più<br />
geni.<br />
Eredità poligenica: più coppie di<br />
geni indipendenti hanno effetti simili e<br />
additivi sullo stesso carattere<br />
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Es. colore della pelle nell’uomo controllato da 60<br />
geni diversi che manifestano dominanza<br />
incompleta.<br />
6) Pleiotropia<br />
<strong>La</strong> maggior parte dei geni può avere più di<br />
un effetto fenotipico distinto, influenzare<br />
cioè più tipi di cellule e processi fisiologici; si<br />
parla allora di pleiotropia.<br />
Molte malattie genetiche mostrano effetti<br />
pleiotropici<br />
es. fibrosi cistica con secrezioni mucose dense<br />
nell’apparato respiratorio, digerente e<br />
riproduttore causate da un difetto di una<br />
proteina che trasporta il cloro.<br />
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7) Epistasi L’epistasi è una forma di<br />
interazione genica in cui la<br />
Es. colore del<br />
pelo del cane<br />
<strong>La</strong>brador. B<br />
(colore del pelo<br />
nero), b<br />
(colore del pelo<br />
marrone); E<br />
(gene per la<br />
deposizione del<br />
colore del<br />
pelo), e (gene<br />
per la<br />
deposizione del<br />
colore del pelo,<br />
inattivo).<br />
presenza di determinati alleli di<br />
un gene, può mascherare o<br />
impedire l’espressione di alleli<br />
di un gene diverso.<br />
8) Influenza dell’ambiente sul<br />
fenotipo<br />
Questa influenza varia in base al<br />
carattere esaminato.<br />
Es. statura dell’uomo: influenze<br />
genetiche ma anche nutrizionali<br />
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Eredità mendeliana nell’uomo<br />
Le leggi di Mendel (e quelle della<br />
genetica post-mendeliana) possono<br />
essere utilizzate per prevedere la<br />
trasmissione delle malattie genetiche<br />
nell’uomo<br />
<strong>La</strong> gran maggioranza delle malattie<br />
genetiche sono determinate da un allele<br />
recessivo.<br />
Generalmente le malattie genetiche sono dovute alla produzione di<br />
un enzima difettoso che interrompe la via metabolica<br />
Enzima A<br />
Enzima B<br />
difettoso<br />
X<br />
Enzima C<br />
Negli individui eterozigoti l’altro allele riesce a supplire<br />
producendo l’enzima funzionante in quantità maggiore<br />
Enzima A<br />
Enzima B<br />
difettoso Enzima C<br />
X<br />
Enzima A Enzima B Enzima C<br />
Alcuni moderni, raffinati metodi di diagnostica riescono a<br />
determinare se è un solo allele o entrambi che producono l’enzima<br />
X<br />
X<br />
X<br />
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Nuovi alleli si originano per mutazione da quelli<br />
esistenti<br />
NB. Una proteina enzimatica è composta da molti aminoacidi. Una<br />
mutazione che causi la sostituzione di un aminoacido ha grande<br />
probabilità di comprometterne il funzionamento*<br />
Quindi è molto più facile che appaia una mutazione che<br />
compromette una certa funzione che non il contrario<br />
* <strong>La</strong> gravità nel grado di compromissione di un enzima causata<br />
dalla sostituzione di un aminoacido dipende da:<br />
1) <strong>La</strong> posizione (se per esempio l’aminoacido fa parte del sito<br />
attivo probabilmente a questo non riuscirà più a legarsi il<br />
substrato)<br />
2) Il tipo di aminoacido (se un aminoacido carico<br />
positivamente sostituisce uno carico negativamente è assai<br />
probabile che modifichi la forma della proteina e ne<br />
comprometta gravemente la funzione)<br />
Da un punto di vista evoluzionistico:<br />
In una popolazione, nuovi alleli si originano di<br />
continuo per mutazione da quelli esistenti. Nella<br />
maggior parte dei casi essi non funzionano<br />
correttamente e l’individuo che porta la mutazione ha<br />
una fitness ridotta<br />
Ogni tanto accade che la nuova versione della proteina<br />
svolga la sua funzione meglio della precedente<br />
(aumentando la fitness di chi la possiede) oppure che<br />
la nuova versione della proteina sia in grado di svolgere<br />
la sua funzione in condizioni ambientali differenti<br />
(permettendo quindi agli individui che la possiedono di<br />
colonizzare nuovi ambienti)<br />
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