Il volume del BICENTENARIO in formato PDF (21 Mb) - Società di ...

IL BICENTENARIO
DELLA
SOCIETÀ DI MINERVA
1810-2010
Metiri se quemque suo modulo ac pede verum est
Hor., Lib. I, Ep. VII
IL QUARTO CINQUANTENNIO
A cura di
GINO PAVAN
GIULIANA MARINI
E D I T O D A L L A S O C I E TÀ D I M I N E RVA
Extra Serie, n. 8, ARCHEOGRAFO TRIESTINO, Trieste 2011

ARCHEOGRAFO TRIESTINO
edito dalla Società di Minerva – ente morale
Extra Serie, n. 8
direttore responsabile: Gino Pavan
sede della redazione e amministrazione
34122 - TRIESTE – via R. Imbriani, 5 / Tel. e Fax: 0039 - 040 661030 – 040 660245
www.societadiminerva.it – societadiminerva@gmail.com
cod. fisc. 00267590321

Questa pubblicazione esce col contributo di
Ringraziamenti
Giuliana Marini
Michela Messina
Diana De Rosa
Fondazione CRTrieste
Fondazione Benefica Kathleen Foreman Casali
Regione Friuli Venezia Giulia - Direzione Centrale Cultura -
Servizio Beni e Attività Culturali
Comune di Trieste - Assessorato alla Cultura
Adriano Dugulin, Direttore dell’Area Cultura
e dei Civici Musei di Storia ed Arte
Archivio fotografico dei Civici Musei di Storia ed arte
Biblioteca Civica
Consiglio Direttivo della Società di Minerva
Le famiglie di:
Domenico Rossetti
Cesare Pagnini
Marino de Szombathély
Oscar de Incontrera
Antonio Ciana
Alfieri Seri
Fotografie:
Marino Ierman
Alice Zen
Giulio Benussi
Franco Meriggi
Livio Vasieri
Davide Rizzati
Franco Viezzoli
Ernesto van der Ham
Anna degli Ivanissevich
Eura Pavan

Extra Serie, n. 8, ARCHEOGRAFO TRIESTINO, Trieste 2011
I N D I C E
PRESENTAZIONE di Gino Pavan ..................... pag. IX
IL QUARTO CINQUANTENNIO
La Società di Minerva
nel quarto cinquantennio (1960-2010) .............. ,, 3
LE CONFERENZE
Riunioni ordinarie (gennaio 1960 – dicembre 2010) . .... ,, 111
VITA SOCIETARIA
Assemblee generali dei soci . ....................... ,, 203
Riunioni del consiglio direttivo ..................... ,, 205
Cariche sociali dalla Rifondazione del 4 luglio 1944 .... ,, 209
Presidenti e presidenti onorari ...................... ,, 220
STATUTI E DATI SOCIETARI
Gli Statuti della Società dalla Rifondazione
del 4 luglio 1944 .............................. ,, 223
Ambito fiscale e personalità giuridica della Società ..... ,, 227
LA MOSTRA DEL BICENTENARIO
La Società di Minerva 1810-2010
200 anni di storia e cultura a Trieste
di Michela Messina ............................ ,, 231
I CONCORSI
I concorsi a premio della Minerva
di Giuliana Marini ............................. ,, 315

PREMIO BIENNALE MINERVA D’ARGENTO
Il bando di concorso . ............................. pag. 355
I vincitori dal 1993 al 2009 e argomento
delle tesi premiate ............................. ,, 356
DOCUMENTI
Nel Centenario della «Minerva» (G.P.) ............... ,, 361
Articolo da «L’Operaio» .......................... ,, 362
Il patrimonio storico-artistico e bibliotecario della
«Minerva» nell’Inventario del 1916 (G.P.) .......... ,, 367
Inventario della disciolta Società del Gabinetto
di Minerva del 26.11.1916 ...................... ,, 369
1944-1984: I quarant’anni dalla ripresa
di Cesare Pagnini . ............................. ,, 399
LE PUBBLICAZIONI
L’«Archeografo triestino» ......................... ,, 407
Gli Indici Generali ............................... ,, 408
Gli Extra Serie dell’«Archeografo Triestino» .......... ,, 411
I Quaderni della Società di Minerva ................. ,, 413
I SOCI
Soci ordinari (1944-2011) ......................... ,, 419
Soci corrispondenti (1947-1995) .................... ,, 433
INDICE DEI NOMI ................................ ,, 437

PRESENTAZIONE
Madre della scienza è la curiosità ma la pazienza ne rappresenta una componente
non trascurabile. All’arma dei forti hanno fatto ricorso quanti si sono
impegnati nella ricerca e scelta dei più antichi e recenti documenti che troverete
in questo Extra Serie dell’«Archeografo triestino»: ne risulta il lungo racconto
e l’illustrazione sulle attività, gli eventi, i giorni lieti e tristi succeduti nel
corso del quarto cinquantennio di vita della Società di Minerva, la più antica
società culturale di Trieste, che Domenico Rossetti ha fondato nel 1810.
Per chi volesse approfondire le vicende si rimanda all’Extra Serie n. 6:
La Società di Minerva (1810–1960) di Attilio Gentile e Giuseppe Secoli,
Trieste 2009, pubblicazione che contiene informazioni su personaggi ed avvenimenti
accaduti ne Il primo secolo e ne Il terzo cinquantennio della Società
di Minerva. Con le pagine che seguono ci proponiamo di continuarne il
racconto attraverso il regesto cronologico di varie attività e iniziative culturali
svolte dal 1960 al 2010 ed offrendo all’attenzione del lettore alcuni documenti
inediti.
Nella ricorrenza del 175°della Minerva, il presidente Cesare Pagnini
esortava i suoi successori a voler bene alla Società e a …incrementare l’interesse
del pubblico, in particolare quello dei giovani e della città, al nostro
lavoro…
Il proposito di ...fare onesta cultura..., come scriveva l’amico Marino
Bolaffio, è stata una delle prerogative che da sempre ha distinto la Minerva e
altrettanto la scrupolosa osservanza del motto voluto dal fondatore a guida
delle sue azioni: ...non fare il passo più lungo della gamba... (Metiri se
quemque suo modulo ac pede, verum est).
Nel corso dell’ultimo cinquantennio tuttavia i problemi causati dalla
mancanza di fondi hanno negativamente inciso sulle varie attività. L’aiuto
ecomico dei privati e dei soci è stato generoso ma non sempre sufficiente per
portare a termine i programmi, in particolare quelli relativi alla stampa dell’Archeografo.
IX

Alla fine degli anni Ottanta, dopo il rinnovo legislativo, le Amministrazioni
pubbliche hanno risposto positivamente alle nostre richieste. In particolare,
la Direzione Regionale per la Cultura della Regione Autonoma Friuli
Venezia Giulia che, constatando la validità dei programmi di lavoro, ha incluso
la Minerva tra le associazioni che svolgono speciale funzione di servizio
culturale nel settore delle lingue e delle culture locali. Per l’«Archeografo
triestino» inoltre è stato possibile ricevere, fino al 2009, un sostanziale aiuto
da parte dell’Ufficio Stampa della Presidenza del Consiglio Regionale.
E, poiché alla nostra rivista è stato riconosciuto l’interesse scientifico da
parte del Garante Nazionale della Stampa, essa ha ottenuto contributi, se pur
modesti, dall’Amministrazione Statale attraverso la Direzione Generale delle
Accademie e Biblioteche.
Tra la Minerva e Trieste fin dai tempi di Domenico Rossetti esiste uno
stretto legame. È stato il nostro fondatore a darne inizio, preoccupandosi dello
sviluppo sociale e culturale della città e con la donazione alla civica Biblioteca
delle due conosciutissime collezioni: la Petrarchesca e quella Piccolominea.
Il legame si è consolidato nel tempo e tuttora esiste poiché la Società ha
voluto inserire nel nuovo Statuto una norma che prevede la cessione alla Biblioteca
comunale dei libri ricevuti in cambio dell’Archeografo.
Fin dagli anni Cinquanta, l’Amministrazione comunale ha concesso
l’affittanza della sede di via Imbriani ...parva, sed apta nobis... Mentre l’uso
per le conferenze settimanali della Sala Benco, e il recapito sociale presso la
Biblioteca civica, risalgono al lontano 1946, presidente Piero Sticotti.
In attesa della conclusione di importanti lavori di restauro e di ampliamento
della Biblioteca stessa, le conferenze (sabati minervali) si tengono,
dall’ottobre del 2007, nella Sala Giorgio Costantinides del Civico Museo
Sartorio.
I nuovi finanziamenti pubblici hanno dato la possibilità di incrementare
l’attività editoriale: oltre alla stampa annuale dell’«Archeografo triestino», è
stato possibile organizzare tre convegni internazionali di studio e pubblicarne
gli interventi. Sono usciti altri «Quaderni di Minerva» (il primo risale al
1974), dal 2002 si stampano gli «Extra serie dell’Archeografo triestino» di
contenuto monografico su storia, arte, letteratura, architettura delle nostre terre,
ed infine si son potuti ristampare i quattro volumi, ormai introvabili, della
serie rossettiana (1829–1837).
Con il «Premio biennale Minerva d’argento» nato nel 1992 per ricordare
il nostro fondatore, ci siamo prefissi il preciso scopo di far partecipare i giovani
laureati alla vita culturale, non solo assegnando premi in denaro e pubblicando
le migliori tesi di laurea, ma chiamandoli alla ribalta della vita societaria.
Desideravamo stare con loro e con i loro professori per sentirli e
X

comprenderli meglio, nel comune interesse di conoscere e di far conoscere
l’argomento dei loro studi.
I docenti universitari che partecipano al Direttivo, quelli dell’Ateneo di
Trieste di Udine e di altre città italiane e straniere ci aiutano, con entusiasmo,
nella programmazione degli incontri settimanali.
In questi ultimi anni è stato possibile svolgere attività culturale anche
attraverso la promozione e il restauro di alcuni importanti monumenti della
città. Sono ricordati nella cronistoria.
Ed ancora, argomenti e nomi dei conferenzieri che hanno parlato dalla
cattedra della Minerva, sono scrupolosamente segnati nel capitolo delle Riunioni
odinarie. Si sono alternati personaggi insigni della cultura italiana e
straniera, professori universitari, studiosi locali con giovani laureati e ignoti
studenti. La registrazione di quasi tutte le conferenze si conserva, dal 1990,
nella nastroteca e, dal maggio 2009, nei relativi CD.
Viene ricordata inoltre la sequenza delle Assemblee Generali, tanto di
quelle ordinarie che delle straordinarie; delle riunioni del Consiglio Direttivo;
dei nomi dei soci dell’ultimo cinquantennio, dei corrispondenti e degli
onorari. Un breve cenno è riservato ai dati sulla personalità giuridica della
Società, sulle variazioni dello Statuto volute dal Direttivo e dalle vigenti disposizioni
di legge.
Un corposo capitolo è dedicato alla Mostra La Società di Minerva 1810-
2010. 200 anni di Storia e di Cultura a Trieste che il Comune di Trieste ha
voluto organizzare al Museo Sartorio nel novembre scorso. Nella rassegna,
che illustrava la lunga storia societaria, erano esposte gran parte delle collezioni
raccolte fin dal tempo della sua fondazione: un patrimonio prezioso di
beni archeologici, artistici, documenti e libri, oggi in consegna ai Civici Musei
di Storia ed Arte, agli Archivi e alla Biblioteca della città.
Le proprietà della Minerva nel 1916 sono elencate nell’importante e preciso
Inventario, compilato per ordine del Governo austriaco alla presenza di
un notaio. Siamo alla vigilia della Grande guerra quando, per la prima volta,
viene soppressa la Società assieme ad altre associazioni triestine ritenute filoitaliane.
Il patrimonio verrà dato in consegna al Comune di Trieste e, nel
1919, dopo l’annessione, restituito dalle autorità italiane. Il documento, con
l’elenco completo della biblioteca, potrà essere utile per un raffronto con
quanto si conserva ancora nelle raccolte civiche.
La serie dei concorsi indetti inizia, idealmente, nel 1857 col Premio Municipale,
disposto per volontà testamentaria da Domenico Rossetti, dopo iniziative
varie, arriva ai nostri giorni col ricordato Premio Biennale Minerva
d’argento. L’argomento, oggetto di uno studio particolare, è titolato I concorsi
a premio della Minerva.
XI

Tra i documenti inediti, proponiamo l’articolo apparso sul giornale triestino
«L’Operaio» del gennaio 1810, in occasione della ricorrenza del Centenario
di fondazione, firmato da un anonimo signor X. Nel testo viene messa
in rilievo l’importanza avuta dalla Società, fin dalla nascita, per lo sviluppo
civile e culturale di Trieste, e ai minervali si riconosce la coerenza al sentimento
di italianità e di libertà. Anche «Il Piccolo», nella stessa occasione,
dopo aver intessuto lodi infinite, affermava che nei confronti della Minerva
tutta la città di Trieste doveva sentirsi debitrice di ...cento anni di gratitudine…
Articolo non firmato anche questo, attribuito a Silvio Benco, allora sodale
di seconda generazione e critico letterario e musicale del giornale.
Di Cesare Pagnini, rifondatore della Società, vengono pubblicati passi
inediti di un discorso letto da Marino de Cristini nella seduta n. 1237 tenutasi
in sala Benco della Biblioteca civica il 2 giugno 1984. In esso Pagnini racconta
i momenti difficili vissuti nell’estate del 1943 quando la Minerva, ridotta
dal 1936 a circolo di lettura del Dopolavoro dei commercianti, fu costretta
a cessare ogni attività. Conclusa l’occupazione germanica, mette in
evidenza le benemerenze del gruppo di amici, in particolare di Antonio Ciana
e di Oscar de Incontrera, che con lui si impegnarono a promuoverne nell’ambiente
culturale cittadino la rinascita, avvenuta il 4 luglio 1944.
Mi auguro che questa ulteriore serie di memorie possa far conoscere
meglio l’attività svolta dalla Società nei duecento anni di vita, in ogni tempo
rivolta alla ricerca e alla diffusione della conoscenza, non solo in Italia, della
storia, letteratura, scienze, architettura, arte e multietnicità di Trieste e delle
nostre Terre.
XII
Gi n o Pava n
Presidente
della Società di Minerva

IL QUARTO CINQUANTENNIO

1960
LA SOCIETÀ DI MINERVA
NEL QUARTO CINQUANTENNIO
1960­2010
In gennaio hanno luogo le celebrazioni del 150° anniversario di fondazione
della Minerva (l’anno accademico era stato inaugurato il 26 settembre
1959, per farne coincidere la data d’inizio con il centenario della nascita di
Giuseppe Picciola). Il giorno 30, nell’Aula magna della vecchia Università,
dopo l’allocuzione introduttiva all’apertura
delle manifestazioni pronunciata
dal Presidente Domenico Rossetti
de Scander, il vicePresidente
Marino de Szombathely tiene il discorso
celebrativo, ripercorrendo la
storia del Sodalizio dalle origini, che
sarà pubblicato nell’«Archeografo
triestino». Nella seduta del 13 febbraio
successivo, il Presidente dà
un’ampia relazione delle manifestazioni
svoltesi e rende nota la deliberazione
di pubblicare un volume sulla
storia della Società, a seguito dell’opera
di Attilio Gentile uscita per il
Centenario nel 1910. Il programma
ha compreso la deposizione di una
corona di alloro ai piedi del monumento
al Fondatore, l’allestimento
di una mostra storica retrospettiva
(curata dal socio Silvio Rutteri, direttore
dei Civici Musei di Storia ed
Arte ed inaugurata il 29 gennaio), la
pubblicazione del relativo catalogo
Metiri se quemque suo modulo ac pede, verum est
Hor., lib. I. ep. VII.
Catalogo della Mostra dei 150 anni della
Società di Minerva (1960)
3

(a cura del vicepresidente Cesare Pagnini), e il conio di una medaglia commemorativa
(su disegno del segretario Antonio Ciana e con legenda dettata
dallo Szombathely). Le celebrazioni si chiudono con una manifestazione collaterale,
dovuta alla sodale Anita (Anna) Frizzi, che ottiene di dare il nome di
Domenico Rossetti, appassionato coltivatore di garofani, ad una nuova varietà
color magenta proveniente dai vivai di San Remo. Il 30 aprile, nel quadro
della Mostra del Fiore e alla presenza delle massime autorità, si celebra il
battesimo del nuovo innesto ai piedi del monumento al fondatore della
Minerva.
Atto di battesimo del Garofano Domenico Rossetti (1960)
4

Come di consueto comunicazioni e conferenze delle sedute settimanali
rispecchiano interessi e lavori in corso dei vari relatori, anniversari e temi di
attualità. Marino de Szombathely parla del Meistersinger Michel Beheim e
del suo poema «von der statt triest» sull’assedio di Trieste del 1463. Qualche
anno dopo curerà la pubblicazione del testo con versione, cenni introduttivi e
note sull’«Archeografo triestino» (1967). Bianca Maria Favetta illustra i preziosi
autografi conservati al Museo del Teatro di Trieste. Dante Cannarella
comunica i primi risultati degli scavi eseguiti nella «Grotta Azzurra» di
Samatorza, Loris Premuda intrattiene i sodali sul concetto di malattia attraverso
i tempi. Oscar de Incontrera continua la lettura (iniziata nel 1950) dei
capitoli del suo imponente lavoro su Giuseppe Labrosse e gli emigrati francesi
a Trieste, pubblicato a puntate sull’«Archeografo triestino» tra il 1953 e
il 1964. A partire da aprile il «Diario triestino» con le registrazioni degli avvenimenti
più rilevanti della vita cittadina riportati dalla stampa locale, già
presentate periodicamente da Oscar de Incontrera ed Ucci (Maria) Cvitanich
in chiusura delle riunioni settimanali, verrà curato solo da quest’ultima. La
lettura (arrivata al 25.6.1985) verrà sospesa nel 1988.
Cesare Pagnini tiene nell’Aula magna del Ginnasio­Liceo «Dante Alighieri»
la pubblica commemorazione del sodale Giovanni Scaramangà di
Altomonte che, pubblicata su
«La Porta Orientale», uscirà in
estratto, editrice la Minerva.
Nell’Assemblea generale
del 2 luglio viene approvata l’introduzione
nello Statuto di un
nuovo articolo (19), relativo alla
nomina di tre probiviri.
Il canone annuo è di Lit.
1500 (2000 per i soci sostenitori),
il prezzo di copertina del
nuovo «Archeografo triestino»,
Lit. 2500 (2000 per i soci).
Si registra una gita sociale
a Ferrara, Pomposa e Ravenna
(aprile).
Soci deceduti nel corso
dell’anno: Angelo Scocchi, Giovan
ni Pucalovich, Giovanni Sca­
raman gà di Altomonte, Lucia
Tranquilli, Nerina Tamplenizza.
Commemorazione del Socio Giovanni Sca ramangà
di Altomonte (1960)
5

Tessera sociale
1961
Nel corso dell’anno sotto gli auspici della Minerva e dell’Associazione
italiana di Cultura classica si tengono tre conferenze pubbliche nell’Aula magna
del Liceo Dante: Gian Carlo Susini parla de L’archeologia delle guerre
annibaliche e delle nuove scoperte al Lago Trasimeno, Carlo Corbato commenta
il «Dyskolos» di Menandro, Valnea Scrinari illustra Gli scavi al Monte
Celio di Roma.
Nelle consuete riunioni settimanali, Lina Gasparini racconta le vicende
del monumento eretto nel 1875 alla memoria dell’arciduca Ferdinando
Massimiliano imperatore del Messico. Bice Polli parla del poeta rovignese
Giovanni Battista Barsan, Dora Salvi di Antonio Baiamonti, ultimo Podestà
di Spalato, Tullio Bressan di letteratura per ragazzi. Alfonso Fragiacomo discorre
del poeta Flaminio Cavedali, Edo Funaioli dello scrittore Mario
Todeschini (Morello Torrespini), Giuseppe Radole del musicista Giuseppe
Scaramelli. La breve, intensa vita di Ruggero Timeus viene illustrata da Dora
Salvi. Cesare Pagnini discorre dell’avventurosa vita di Giacomo Casanova e
comunica i risultati delle sue ricerche su Antonio Turrini ed altri antichi stampatori
triestini. Oscar de Incontrera illustra l’antica topografia della zona intorno
alla chiesa di S. Antonio vecchio, e presenta il volume di René Dollot:
«Trieste et la France». Grignano e le vicende del suo Santuario sono l’oggetto
di un intervento di Oreste Basilio. Marino de Szombathely ricostruisce la
vita di Pirano dagli Statuti del 1307. Viene trattato a più voci il tema, caro a
6

tanti minervali, degli stranieri a Trieste: Anita Frizzi racconta come sia nato
il romanzo «Aus der Triumphgasse» della scrittrice tedesca Ricarda Huch,
Carlo Rapozzi parla del soggiorno triestino di Francesco Grillparzer, Maria
Cvitanich ritorna su Sir Richard F. Burton, ricordandone i saggi sopra il porto
di Trieste e i castellieri istriani, Lina Gasparini parla di Clara Booth­Luce,
ambasciatrice americana a Trieste durante il G.M.A. Si manifestano a più riprese
critiche alla Mostra torinese per il Centenario dell’Unità d’Italia, cui
sarà dedicato un dibattito nel gennaio 1962.
L’8 aprile ha luogo la cerimonia della premiazione della quarta edizione
del Concorso a premi istituito dalla Società nel 1955­56 e finanziato dai coniugi
Titina e Carlo Zammattio. Gianfranco Spiazzi (I premio) legge un riassunto
del suo lavoro Il problema dell’istruzione popolare a Trieste e in Istria
dalla Restaurazione al 1868. Un secondo premio, inizialmente non previsto,
è conferito a Sergio Puppis per il suo lavoro su Andrea Antico da Montona. Il
Concorso bandito in occasione del 150° sarà l’ultimo di questa serie 1.
Il 17 giugno, alla vigilia di un incontro tra rappresentanti italiani e jugoslavi
a Belgrado, la Minerva interviene presso il Presidente del Consiglio ed
il competente Ministero a Roma nell’intento di scongiurare un’eventuale imposizione
del bilinguismo alla nostra città.
La Società aderisce con l’importo di Lit. 25.000 al Comitato per le onoranze
a Giani Stuparich (1891­1961).
In maggio i soci visitano gli impianti della fabbrica triestina di birra
Dreher. In ottobre vengono organizzate gite in occasione di mostre d’arte a
Udine e a Mantova.
Soci deceduti nel corso dell’anno: Riccardo Mrachig, Gino Palutan,
Raffaello Battigelli, Lina Gasparini, Carmela Louvier, Baccio Ziliotto.
1962
La riunione del 27 gennaio viene dedicata interamente al dibattito sulla
Mostra «Italia 1961» allestita a Torino per il Centenario dell’Unità d’Italia,
con la partecipazione di Giulio Cervani e Nereo Salvi. Negli altri incontri
settimanali, Marino de Szombathely, Cesare Pagnini ed Oscar de Incontrera
discutono sull’unità territoriale di Trieste attraverso i secoli. Pagnini inizia la
lettura a capitoli della storia centenaria della Società Ginnastica Triestina, e
rievoca la figura dello scienziato Domenico Lovisato. Anita Pittoni presenta
il suo «Zibaldone», ideato per la diffusione della cultura giuliana in Italia e
all’estero. Bice Polli ricorda il musicista triestino Silvio Negri a vent’anni
dalla morte, Bianca Maria Favetta commemora Lina Gasparini a un anno
dalla scomparsa. Antonino Rusconi parla del nonno materno di Sir Winston
7

Churchill e Gianni Pinguentini di James Joyce a Pola. Giuseppe Secoli, che
sta preparando il volume celebrativo dei centocinquant’anni della Società,
incomincia a tenere delle conferenze sulla storia della Minerva.
Gite sociali a Grado e Aquileia (maggio) e a Treviso (settembre). Visita
alla Mostra della Fondazione Scaramangà di Altomonte, con la guida del
Presidente Domenico Rossetti (novembre).
Soci deceduti nel corso dell’anno: René Dollot, Ettore Chersi, Nike Clama
Schmidburg, Ettore de Plankenstein, Renato Sambri, Roberto Zuculin.
1963
Il socio corrispondente Doro Levi tiene nell’Aula magna della Facoltà di
Lettere della vecchia Università la conferenza pubblica indetta in unione con
l’Associazione Italiana di Cultura classica su Le fasi ed i tempi della civiltà
minoica (25 gennaio).
In un’altra conferenza pubblica, tenuta nell’Aula magna del Liceo Dante
ed intitolata «Così ridevano», il baritono Claudio Giombi, accompagnato al
piano da Anna Luci Sanvitale, presenta brani d’opera buffa. Gli stessi musicisti,
in altra occasione, ad illustrazione della conferenza di Oscar de Incontrera
su un amore triestino di Alessandro Puškin, rappresenteranno la romanza
scritta dal grande compositore in memoria di Amalia Risnich.
Invito alla conferenza di Claudio Giombi (1963)
8

Vari i temi trattati nelle sedute settimanali: Marino de Szombathely illustra
l’«Ufficio di San Servolo» della Collezione Scaramangà, Giulio Cervani
commenta documenti della Compagnia del Canale di Suez relativi a Pasquale
Revoltella. Cesare Pagnini parla de «I nostri nonni» di Caprin a settantacinque
anni dalla pubblicazione. Anita Pittoni presenta i disegni di Carolina de Jurco.
Anna Biancoli ricorda Adalberto Thiergen, autore dei fortunati «Misteri di
Trieste». Paola Belli riscopre lo scrittore di lingua tedesca Theodor Däubler,
nato a Trieste. Giuseppe Secoli parla delle visite di Gabriele D’Annunzio,
Ireneo Bremini di Mascagni a Trieste. Oscar de Incontrera passa in rassegna
le antiche fontane della città, e legge spigolature dalla sua raccolta: «Vita triestina
nel ’700 nelle cronache dell’Osservatore Triestino» che va pubblicando
a puntate su «La Porta Orientale». Laura Loseri Ruaro presenta l’articolazione
dei Musei Triestini. Aldo Ancona tratta lo sviluppo dei trasporti urbani locali.
La Minerva partecipa all’iniziativa dell’Aero Club «Luciano Marni» di
erigere nell’aeroporto di Gorizia un monumento ad Amedeo di Savoia Duca
d’Aosta.
Sotto gli auspici della Minerva vengono pubblicati a cura di Marino de
Szombathely i Versi dialettali del compianto sodale Ettore de Plankenstein.
Visita alla neo­istituita Sezione preistorica del Museo Civico di Storia
ed Arte, con la guida di Mario Mirabella Roberti e alla Mostra verdiana presso
il Museo del Teatro con Bianca Maria Favetta (novembre). Gita a Venezia
(settembre) e a Bassano del Grappa (ottobre).
Soci deceduti nel corso dell’anno: Rinaldo Crasnich.
1964
La Minerva è chiamata a far parte del Comitato cittadino per le celebrazioni
del V centenario della morte di Enea Silvio Piccolomini, vescovo di
Trieste, poi Papa Pio II, e sotto i suoi auspici in ottobre vengono tenute due
conferenze pubbliche nell’Aula magna del Liceo Dante: Aldo Cairola, direttore
del Museo Civico di Siena, illustra la vita di Pio II, come lo vide il Pintu
ricchio, Marino de Szombathely tratta il tema Pio II e Trieste. Il suo discorso,
ampliato, sarà pubblicato in un opuscolo.
Continua la collaborazione con l’Associazione italiana di Cultura classica,
con la conferenza pubblica di Gian Carlo Susini, sempre al Dante, sulle
Recenti campagne di scavo a Hierapolis Frigia (17 febbraio).
Durante l’anno accademico, Marino de Szombathely ricorda Piero Sticot
ti nel decimo anniversario della morte; la proposta dell’intitolazione di
una via cittadina all’illustre archeologo troverà attuazione nel 1967. Antonio
Ciana inizia a trattare delle medaglie triestine, oggetto di un importante lavo­
9

o che uscirà a puntate sull’«Archeografo triestino». Cesare Pagnini racconta
come venne ritrovato l’incartamento originale del processo criminale all’assassino
di Winckelmann. Anna Biancoli traccia un profilo di Charles Nodier,
primo narratore d’ambiente triestino. Oscar de Incontrera affronta il mistero
del Delfino (Luigi XVII) ed illustra una grammatica latina appartenutagli,
conservata alla Biblioteca Civica di Trieste. Maria Laura Jona espone l’organizzazione
archivistica nella Regione. Sergio Sauli e Sergio degli Ivanissevich
iniziano ad illustrare, con proiezioni di diapositive, aspetti noti e meno noti
della città e dei dintorni.
Cesare Pagnini pubblica, editrice la Società, gli Atti originali del processo
criminale per l’uccisione di Giovanni Winckelmann, che destano grande
interesse nel mondo culturale non solo italiano ma europeo, e ne cede gratuitamente
il diritto di traduzione alla Winckelmann Gesellschaft di Stendal che
provvederà all’edizione in tedesco, per cui gli viene conferita la medaglia di
benemerito degli studi winckelmanniani.
Si organizzano le onoranze per il 75° anniversario della morte dell’irredentista
Aurelio Salmona.
In luglio la Minerva resta unica affittuaria dei locali di Via Imbriani 5
che dal 1954 occupa in comune con l’Istituto per il Risorgimento Italiano e
l’Associazione Teatro di prosa 2. Si inizia ad organizzare la biblioteca 3.
La pubblicazione di Cesare Pagnini sul
processo di Winckelmann (1964)
10
Frontespizio della traduzione tedesca del
libro di Pagnini su Winckelmann (1965)

Viaggio a Parma e Sabbioneta (aprile), a Spilimbergo e Sacile (agosto),
a Tolmezzo Gemona e Udine (ottobre). Visita alla seconda Mostra della
Fondazione Scaramangà di Altomonte, con la guida del Presidente Domenico
Rossetti (dicembre).
Soci deceduti nel corso dell’anno: Pietro Ralli, Oreste Rozzo.
1965
Nelle riunioni settimanali si riparla a più voci di Theodor Däubler (Paola
Belli, Carlo Rapozzi, Bice Polli) e del nonno materno di Churchill (Maria
Cvitanich). Cesare Pagnini riprende l’argomento di Antonio Turrini primo
stampatore triestino. Giovanni Gerolami in più tornate ricorda esperienze
personali al fronte e in prigionia durante la prima guerra mondiale. Aurelia
Pontecorvo commemora l’irredentista triestino Aurelio Salmona. Carlo Rapoz
zi ricorda un passaggio di Vittorio Emanuele II per Gorizia e Opicina.
Oscar de Incontrera parla della morte di Fouché esule a Trieste e della leggenda
della maternità dell’imperatrice Carlotta del Messico. Sauro Pesante illustra
gli incunaboli della Biblioteca Civica di Trieste.
A fine ottobre esce, editrice la Società, l’atteso volume Il terzo cinquantennio
della «Minerva» (1910­1960) di Giuseppe Secoli. L’opera è giudicata
da Pagnini «di molta sostanza e niente retorica», e dal Presidente Rossetti
«non un’arida esposizione di fatti
storici, bensì una cronaca ragionata e
viva della nostra Minerva, alla quale
l’autore ha saputo infondere con impareggiabile
maestria, vita interesse
e calore». Come ricorda lo stesso
Ros setti inaugurando il 6 novembre
il 156° anno accademico, «il lavoro
richiesto presentò sin dall’inizio svariate
difficoltà, trattandosi di raccogliere
con diligenza il materiale di
questi ultimi cinquant’anni così movimentati,
di ricercare e studiare documenti
spesso inediti ed in parte
dispersi, di elaborare con sapiente
discernimento le notizie avute, di
prender contatto con coloro che ave­
vano fatto la storia della società in
quest’ultimo periodo 4.»
La pubblicazione per il terzo cinquantennio
(1965)
11

La Minerva aderisce all’invito della Winckelmann Gesellschaft di
Stendal ad associarsi. Inizia una nutrita corrispondenza, con scambio di varie
pubblicazioni e visite.
Il canone annuo viene portato a Lit. 2.000.
Soci deceduti nel corso dell’anno: Pierantonio Quarantotti Gambini,
Oreste Basilio, Gianluigi Bisoffi, Francesco Schuller, Eugenia Sacher, Aldo
Tassini, Romolo Tamaro, Miro degli Ivanissevich, Enrico Rosamani.
1966
17 giugno. Bruno Coceani tiene nell’Aula magna del Liceo Dante una
pubblica commemorazione di Giuseppe Stefani, promossa dalla Minerva: vi
aderiscono la Lega Nazionale, l’Unione degli Istriani, la Compagnia dei
Volontari Giuliani e Dalmati.
Negli incontri settimanali Cesare Pagnini e Bruno Coceani rievocano la
figura di Carlo Galli Console d’Italia a Trieste nel difficile periodo dell’Irredentismo.
Lina Galli parla delle tradizioni natalizie nelle nostre terre. Viene
proiettato il cortometraggio «Una visita» di Paolo Venier, premiato al concorso
per cineamatori «Dama Bianca ’66». Maria Cvitanich parla del biografo di
Beethoven, Alexander Wheelock Thayer, console statunitense a Trieste.
Bian ca Maria Favetta tratta delle fabbriche triestine di ceramiche. Ricciotti
Giollo viene invitato a parlare della Ferrovia Trieste­Parenzo e di Buffalo Bill
a Trieste. Ireneo Bremini commemora Ferruccio Busoni, triestino d’elezione,
nel centenario della nascita. Pagnini rivela episodi poco noti della biografia
di Antonio de Giuliani. Marino de Szombathely commenta il poemetto di
Michel Beheim sull’assedio di Trieste da parte dei Veneziani nel 1463, in
corso di pubblicazione. Edo Funaioli presenta la traduzione della commedia
«Paulus» di Pierpaolo Vergerio il Vecchio, opera di Giuseppe Secoli. Carlo
Someda De Marco celebra Giotto nel VII centenario della nascita.
Viene inviato un telegramma di plauso al Presidente del Lloyd Adriatico,
Ugo Irneri, per l’acquisto del Politeama Rossetti da parte della Società di
Assicurazioni, per essere restaurato e riaperto al pubblico.
Gita a Udine e Gorizia alla visita delle mostre di pittura (settembre).
Soci deceduti nel corso dell’anno: Luciano Laurenzi, Giuseppe Brunner
Muratti, Attilio Gentile, Giuseppe Stefani.
1967
Nelle riunioni settimanali Oscar de Incontrera svela i legami tra Trieste
e Beethoven e a varie riprese riporta alla luce interessanti spunti di cronaca
12

cittadina e fatti storici del Settecento. Di stamperie e librerie triestine alla fine
di quel secolo parla Cesare Pagnini, che in altra occasione ricorda le tappe
istriane degli antichi pellegrinaggi in Terra Santa. Bice Polli in uno dei suoi
interventi intrattiene i sodali su Adelaide Ristori, mentre Vittor Ugo Rubelli
legge i suoi versi in dialetto veneziano. Giusto Borri illustra Parenzo nelle
vedute di cinque secoli, tema di una sua pubblicazione per le nozze della figlia.
Riccardo Slager in due tornate mette a fuoco la disastrosa campagna di
Russia del 1942­43, Cesare Barison presenta «Trieste, città musicalissima»,
Marino de Cristini parla delle maree, Lina Galli prosegue nella sua esposizione
di aspetti del folklore triestino e istriano, l’egittologa Claudia Dolzani tratta
della pietra di Rosetta, Carlo Rapozzi rievoca la visita a Trieste nel 1782
dei Conti del Nord, Antonino Rusconi presenta i suoi studi sull’ara di Augusto
sul Colle Capitolino di Trieste.
La Minerva, rappresentata dal Presidente Rossetti e dal vicePresidente
Pagnini, partecipa a Stendal alle celebrazioni del 250° anniversario della nascita
di Winckelmann. Una medaglia winckelmanniana viene conferita al
Pre sidente della Minerva, mentre il Borgomastro della città dona alla Società
un busto in bronzo dell’illustre archeologo.
Municipio di Stendal. Firma dell’Album d’Onore. Da sin.: la Sig.a Venier, Pagnini,
Reggente, Rossetti (10.12.1967)
13

Municipio di Stendal. Dono del busto di Winckelmann alla Società di Minerva. Da
sin.: Reggente, Rossetti, il Sindaco di Stendal (10.12.1967)
Viene inviata una lettera di disappunto alla Rai per la trasmissione televisiva
L’Approdo del 5 giugno dedicata alla vita culturale di Trieste, giudicata
tendenziosa nella presentazione della nostra città.
Visita alla Mostra sveviana organizzata dalla Biblioteca Civica (gennaio).
Gita a Venezia e Treviso (ottobre).
Soci deceduti nel corso dell’anno: Lucio Franzoni, Ignazio Weiss.
1968
La Società si fa attiva promotrice delle cerimonie per ricordare il secondo
centenario della morte di Winckelmann a Trieste (8 giugno 1768), coniando
una medaglia con l’effigie dell’archeologo ed invitando rappresentanti
della Winckelmann Gesellschaft e dell’Università di Halle Wittenberg. Aderi
scono pure il Comune e l’Università di Trieste: nel corso della Giornata
Winckelmanniana oltre a Pagnini parlano il preside della Facoltà di Lettere e
Filosofia prof. Marcello Gigante e lo scrittore e archeologo Heinrich Alexander
Stoll; si depongono ghirlande al Cenotafio sul Colle di San Giusto, e nella
Sala comunale d’arte viene inaugurata una Mostra documentaria e biblio­
14

grafica Winckelmanniana promossa
dalla Minerva ed allestita dalla Biblioteca
Civica.
Chiamata a far parte del Comitato
promotore per il cinquantenario
della Redenzione, la Società allestisce
una Mostra sulle giornate trie stine
dell’ottobre­novembre 1918 e contribuisce
con un adeguato importo,
assieme al Comitato Trieste ’68 e alla
Fondazione Giovanni Scara man gà di
Altomonte, alla pubblicazione degli
Scritti inediti di Antonio de Giu liani,
curati da Cesare Pagnini (Milano,
edizioni Vanni Scheiwil ler).
Negli incontri del sabato, Marino
de Szombathely traccia una
Sto ria del Teatro Stabile di Trieste,
Ce sare Pagnini presenta vita ed opere
di Antonio de Giuliani, Oscar de
Incontrera illustra le tombe dei Reali di Spa gna nella Basilica di San Giusto
e rifà la storia di Palazzo Stratti in Piazza Unità. Sergio degli Ivanissevich
ricorda, nel centenario della morte,
Luigi de Jenner, Giulio Cervani
com menta l’edizione anastatica della
Storia Cronografica di Trieste dello
Scussa. Ireneo Bremini e Ce sare
Barison commemorano Arrigo Boito
a cinquant’anni dalla scompar sa,
Dora Salvi ricorda il sacrificio di
Guglielmo Oberdan. Mario Mirabella
Roberti illustra gli scavi archeologici
effettuati nella Cattedrale di San
Giusto l’anno precedente. Valnea
Scrinari parla delle navi e del porto
di Roma imperiale. Manlio Cecovini
espone le ragioni che lo hanno spinto
a scrivere «Patriottismo di Trieste.
Gli Scritti inediti di Antonio de Giuliani
curati da Cesare Pagnini (1968)
Invito alla Giornata Winckelmanniana
(1968)
Discorso di un triestino agli Italiani».
15

Viene proposta l’intitolazione di vie cittadine a Winckelmann e a de
Jenner; si auspica il ripristino della lapide sulla casa in Via Rossini ove morì
Domenico Rossetti.
Gita a Udine e Passariano (ottobre).
Soci deceduti nel corso dell’anno: Fausto Franco, Roma Colle, Eugenio
Mazzarolli, Alfredo Orlandi.
1969
Con l’approvazione dell’Assemblea Generale dei Soci del 5 luglio, la
Direzione, avvalendosi dell’assistenza del notaio Mario Froglia, minervale,
apporta qualche lieve modifica formale ad alcuni articoli dello Statuto sociale.
L’inizio dell’anno accademico viene spostato al primo gennaio.
Nelle riunioni settimanali vari interventi vertono sulle comunità etnico
religiose di Trieste nel Settecento (Liana de Antonellis Martini, Liana Buda,
Carlo Rapozzi). Per quanto riguarda la musica, Giuseppe Radole fa la storia
degli organi della Cattedrale di San Giusto, Ireneo Bremini e Cesare Barison
discorrono della passione triestina per il canto corale. Giuseppe Cuscito illustra
il Duomo di Muggia. Gianni Pinguentini racconta di Joyce a Trieste.
Giuseppe Secoli parla della scuola triestina prima e dopo il 1918, ricorda i
soci Baccio Ziliotto e Ignazio Weiss, rievoca la figura della vedova di Scipio
Slataper. Cesare Pagnini porta nuovi contributi alla conoscenza di Lorenzo
Da Ponte, legge la versione italiana del capitolo conclusivo del romanzo storico
di Heirich Alexander Stoll su Winckelmann «Tod in Triest» che sarà
pubblicata su «La Porta Orientale», passa in rassegna le pubblicazioni relative
alle nostre Terre. Oscar de Incontrera si occupa dell’acquedotto teresiano
e, in due tornate, espone il suo studio sull’occupazione francese di Trieste del
16

1797 nei rapporti del Console di
Spa gna de Lellis. Antonino Rusconi
fa conoscere il culto longobardo dei
serpenti, Claudia Dolzani parla del
sarcofago e delle mummie egizie del
locale Museo di Storia naturale. Inizia
la serie di proiezioni alla scoperta
di Venezia maggiore e minore (saranno
in tutto 15) del socio Giuseppe
Bortolotti, destinata a grande successo
di pubblico.
Su indicazione di Giusto Borri,
si tiene un dibattito (7 giugno) sul
«Co dice Diplomatico Istriano» di
Pie tro Kandler, progettandone una riedizione
riveduta. Partecipano: Giulio
Cervani, Nereo Salvi, Marino de
Szombathely, Sauro Pesante.
Visite alle ville venete (maggio
e ottobre) seguite da relazione con
proiezione di diapositive, e alla mostra
Trieste, il suo porto e il mare alla
Fondazione Scaramangà.
Soci deceduti nel corso dell’anno: Attilio Degrassi, Guido Hugues,
Giuseppe Vidossi, Niccolò Rodolico, Gemma Gambaro.
1970
Il romanzo storico di H. A. Stoll Tod in
Triest (1968)
Viene coniata una medaglia d’oro nella ricorrenza dell’ottantesimo compleanno
di Marino de Szombathely, «cittadino insigne», valente studioso, dal
1953 direttore dell’«Archeografo triestino».
La Minerva si fa promotrice di una mostra di pittura. Bianca Maria
Favetta allestisce un’esposizione delle opere di Cesare Sofianopulo nel secondo
anniversario della scomparsa (18 marzo – 4 aprile). Viene pubblicata
una guida­catalogo delle opere esposte, con un breve cenno biografico
dell’autore. Sempre su proposta della Minerva, la CRT dedicherà al poliedrico
pittore un volume d’arte.
Nelle riunioni settimanali Giuseppe Cuscito illustra il Tesoro della
Cattedrale di San Giusto e presenta un’indagine storico­bibliografica sul nucleo
antico della città di Grado. Gabriella Pross Gabrielli parla di Aquileia
17

antica; Franco Colombo di Muggia
in età patriarchina. Giulio Cervani
commenta gli «Scritti inediti» di
Antonio de Giuliani pubblicati da
Cesare Pagnini. Si commemorano
Cesare Sofianopulo (Bianca Maria
Favetta), Oscar de Incontrera (Cesare
Pagnini e Maria Cvitanich), Niccolò
Rodolico (Edo Funaioli). Marino de
Szombathely fa conoscere il «Libro
delle Riformagioni», la più antica
raccolta di verbali del Consiglio
Maggiore di Trieste. Ireneo Bremini
parla di Tartini e di Antonio Gandusio,
e con Cesare Barison ricorda
Carlo Schmidl, fondatore del Museo
Marino de Szombathely (1970) Teatrale. Antonella Licalsi tratta il
tema dei libretti d’opera del primo
Ottocento. Giuseppe Secoli presenta due volumetti di poesie di Sergio
Pirnetti. Si parla degli uccelli rapaci del Carso (Fabio Perco).
Mostra dedicata a Cesare Sofianopulo (1970)
18

Il 20 giugno Cesare Pagnini presenta
il nuovo volume dell’«Archeografo
triestino», LXXVIII­LXXIX
della Raccolta (1967­68), ultimo
usci to sotto la direzione di Marino de
Szombathely.
Viene organizzata una nuova
discussione generale sul Codice Diplomatico
Istriano del Kandler (con
la partecipazione di Giusto Borri,
Giulio Cervani, Giuseppe Cuscito,
Ugo Tucci, Maria Laura Jona, Gianfranco
Spiazzi ed altri) che al momento
non ha seguito. L’argomento
sarà ripreso con interessanti sviluppi
un decennio più tardi.
Visita ai nuovi scavi archeologi­ Oscar de Incontrera
ci di Roma (ottobre), con la guida di
Valnea Scrinari e Mario Santa maria.
Tutte le elargizioni pervenute vengono destinate a un Fondo per l’istituzione
di un Premio Incontrera; viene pubblicato, editrice la Società, uno scritto
commemorativo di Cesare Pagnini e la bibliografia dello scomparso.
Soci deceduti nel corso dell’anno: Alfonsina Braun, Oscar de Incontrera,
Piero Gall, Lodovico Treselli, Bruno Veneziani.
1971
Sotto gli auspici della Società nell’Aula magna del Liceo Dante Giorgio
Rittmeyer e Giorgio Blasco danno un concerto per pianoforte e flauto (6 aprile)
e Franco Colombo tiene una conferenza pubblica sugli Statuti di Muggia
dei secoli XIV e XV (24 aprile).
Nelle riunioni settimanali, per la serie: stranieri a Trieste, Maria Cvitanich
traccia un profilo del romanziere e giornalista Charles Lever, Console britannico
nella nostra città. Si parla del Carso sotto l’aspetto della geologia
(Alfredo Schillani) e nel quadro della tutela dell’ambiente (Livio Poldini), e
se ne illustrano i pregi naturalistici (Fabio Perco). Edoardo Funaioli ricorda
Fran cesco de Grisogono a cinquant’anni dalla morte. Bice Polli tratta dell’enigmistica
a Trieste. Claudia Dolzani illustra le raccolte egittologiche di
Padova. Nicolò Rossetti de Scander presenta la figura dello speziale pubblico
a Trieste verso la fine del Settecento. Cesare Pagnini ripercorre la storia di
19

Piazza Unità a partire dall’epoca romana.
Sergio degli Ivanissevich parla
dei principi di Torre e Tasso e
dell’origine del servizio postale in
Europa. Carlo Rapozzi ricorda le seconde
nozze della vedova di Rodolfo
d’Asburgo a Miramar. Livio Grassi
si batte per il recupero e la conservazione
del dialetto triestino. Franco
Firmiani tratta le vicende edilizie del
Municipio di Trieste.
Luisa Froglia, dopo aver ricordato
in una delle riunioni settimanali
il pittore concittadino Guido Grimani,
con la collaborazione di Bianca
Maria Favetta ne cura una mostra retrospettiva,
promossa dalla Minerva
(1­19 dicembre).
Il prof. Fulvio Crosara, ordinario
di Storia del Diritto italiano presso la
Ricordo del Rettore Cammarata («Il Piccolo»,
16.1.1972)
1972
20
Mostra retrospettiva di Guido Grimani
(1971)
locale Facoltà di Giurisprudenza,
prospetta alla Minerva una collaborazione
in occasione dell’ormai prossimo
centenario del la morte di Pietro
Kand ler, in vista di una futura ristampa
del Codice Di plo matico.
Gite a Pordenone (mag gio) e
Pal manova, Udine, Passariano (settembre).
Soci deceduti nel corso dell’anno:
Angelo Ermanno Cammarata,
Pao lo Lino Zovatto, Lau ra Sticotti,
Rosita Be nussi, Gilda Nadia Goldschmied,
Elio Pre dozani.
All’inizio dell’anno accademico Carlo Amigoni commemora Angelo Ermanno
Cammarata, già Rettore dell’Ateneo Triestino, a un anno dalla scomparsa.
Nel corso delle consuete riunioni, Giuseppe Secoli tratta di vari argo­

menti letterari, Claudia Dolzani discorre su elementi egittologici nell’azione
dell’«Aida» verdiana, Bice Polli rintraccia corrispondenti triestini nell’epistolario
di Ada Negri, Lina Galli parla di Italo Svevo e l’irredentismo triestino.
Bruno Coceani presenta l’impresa di Fiume nelle memorie di Nino Host­
Venturi. Cesare Pagnini si occupa di Pietro Kandler e Girolamo Agapito.
Valnea Scrinari presenta il primo volume del suo «Catalogo delle sculture
aquileiesi». Gli stagni del Carso triestino sono oggetto di una conferenza di
Maria Paola e Giorgio Alberti. Chiude l’annata la proiezione di tre cortometraggi
di Graziella Petracco, primi di una serie che avrà seguito saltuariamente
nel prossimo decennio.
La Minerva partecipa alle celebrazioni del primo centenario della morte
di Pietro Kandler, secondo un piano elaborato assieme all’Università. Viene
pubblicata (a spese della Cassa di Risparmio) una riedizione della Storia del
Consiglio dei patrizi di Trieste arricchita da integrazioni dello stesso Kandler.
Tutti i soci ne riceveranno una copia in omaggio. Il 7 maggio del 1973 il
Comitato promotore delle onoranze, in segno di gratitudine, consegna alla
CRT l’unico esemplare d’oro della medaglia coniata per l’occasione.
Viene pubblicato, editrice la Società, un opuscolo commemorativo di
Marino de Szombathely, ad opera di Giuseppe Secoli.
La Minerva si interessa per il ricollocamento della targa in ricordo del
poeta Alberto Brosenbach esistente nel Caffé Milano di Via Giulia nei locali
ora occupati da un’agenzia della CRT.
1° luglio: Assemblea generale straordinaria. Approvazione di modifiche
allo Statuto.
Il canone sociale viene portato a Lit. 3.000. Il ricavato dalla vendita del
volumetto in versi Co se fa sera, di V.H. Rubelli, sarà devoluto all’«Archeografo
triestino», che sta attraversando un periodo di grave difficoltà.
Visite guidate alla Fondazione Scaramangà (marzo), al giardino botanico
«Carsiana» e ai castelli friulani (giugno).
Soci deceduti nel corso dell’anno: Marino de Szombathely, Dario Zaffiropulo,
Luisa Feltrinelli Doria, Carlo De Franceschi, Giovanni Gerolami,
Pie ro Lucano, Carlo Rapozzi.
1973
La Società di Minerva ottiene il riconoscimento di Ente morale con DPR
n. 263 del 19 marzo che ne approva il nuovo statuto.
Viene coniata una medaglia per l’ottantesimo compleanno di Antonio
Ciana (1893­1974), esemplare segretario da trent’anni.
21

10 ottobre – scoprimento di una
lapide all’Albergo Obelisco di Opicina
in onore di R. F. Burton5. Per
interessamento di Sergio degli Ivanissevich
e Ucci Cvitanich la Minerva
partecipa alla raccolta di fondi per il
restauro della tomba del grande letterato
inglese a Londra.
L’uscita dell’«Archeografo triestino»
– dopo la morte di Szombathely,
diretto da Pagnini e Secoli – ridiventa
regolare, con l’aumento progressivo
del prezzo di copertina (da Lit.
7.000 a 15.000 nei prossimi cinque
anni). Nel volume XXXIII della IV
serie, LXXXII della Raccolta, viene
pubblicato l’Indice generale (1929­
Nuovo Statuto (1973)
1968) a cura di Giusto Borri.
Ucci Cvitanich vince il Premio
indetto dalla Società per onorare la
memoria di Oscar de Incontrera (1903­1970). Il lavoro sarà pubblicato l’anno
successivo con il titolo Dal Minuetto alla Marsigliese. Trieste e la prima
occupazione francese (1796­1797)
nel la serie dei «Quaderni» della Minerva
(n. 2).
Nelle sedute settimanali, Luigi
Parentin parla di Cittanova d’Istria
nel Medio Evo. Giulio Cervani illustra
la riedizione della Storia del
Consiglio dei Patrizi di Trieste del
Kandler. Fiorello de Farolfi trae dall’oblio
la figura dell’Arciduca Lo dovico
di Toscana. Giovanni Lettich
espone le sue osservazioni sull’epigrafe
di Fabio Severo. Anna Biancoli
riscopre due scrittrici triestine dell’Ot
tocento. Maria Cvitanich presenta
una versione riassuntiva del «Diario
Triestino» relativo all’anno appena
trascorso. Cesare Pagnini rievoca Antonio Ciana (foto anni Quaranta)
22

la Battaglia di Lissa sulla scorta di
documenti conservati presso l’Archivio
di Stato di Trieste e parla sulla
Questione dell’Università italiana a
Trieste nel 1866. Nicoletta Carboni
tratta dell’architetto triestino Romeo
Depaoli e dello scultore Romeo Ratman.
Rinaldo Derossi ricorda la spedizione
della «Tegetthof» da Pola
all’Artide. Ricciotti Giollo parla dei
bianchi cavalli di Lipizza, Fabio Perco
e Giorgio Vetta dei rapaci del Carso
triestino. Non mancano letture di
composizioni poetiche da parte degli
stessi autori (Bice Polli, Carlo Venier)
e relazioni di viaggi.
Dal 1° gennaio il canone sociale
passa a Lire 5.000.
Visite alla Mostra del Settecento
al Museo Sartorio (gennaio) e alla Mo stra del Palladio a Vicenza (ottobre).
Soci deceduti nel corso dell’anno: Ildebrando Tacconi, Giusto Borri,
An tonio Fonda Savio, Maria Canestrini.
1974
Bozzetto per il ricordo di Richard Francis
Burton a Opicina (1973)
Nelle riunioni settimanali, Leone Veronese presenta i risultati delle sue
ricerche sulle fortificazioni austriache a Trieste nella seconda metà dell’Ottocento.
Luigi Parentin tratta delle pestilenze in Istria. Silvio Polli traccia una
storia dell’Accademia reale e nautica e degli Istituti scientifici derivati. Pietro
Covre presenta via via documenti rintracciati negli archivi. Anita Pittoni parla
della stampa dell’inedito di Vito Timmel «Il magico taccuino». Sauro Pesan
te illustra le Cinquecentine della Biblioteca Civica. La letteratura triestina
recente viene trattata da Giuseppe Secoli, da Ricciotti Stringher nel suo panorama
della poesia dialettale triestina degli anni Settanta, da Alfieri Seri che
introduce la lettura di poesie di Gea Nesbeda. Gastone Linda presenta le sue
poesie dialettali. Cesare Pagnini ricorda i 225 anni di Piazza della Borsa.
Maria Cvitanich tratta a più riprese del Settecento triestino.
Il 19 marzo, con la deposizione di una corona d’alloro al suo monumento,
la Minerva partecipa alle onoranze cittadine per il bicentenario della nascita
di Domenico Rossetti, suo fondatore. Esce in un’edizione fuori commercio
23

Corona al Monumento a Domenico Rossetti nel bicentenario della nascita (1974)
il primo «Quaderno» della Società di Minerva, dedicato a Domenico Rossetti
a 200 anni dalla nascita, di Cesare Pagnini.
Nel trentesimo anniversario della rinascita della Minerva viene consegnata
una medaglia d’oro a Pagnini, che ne è stato il rifondatore.
Conferimento di una medaglia d’oro al conte Domenico Rossetti nel
venticinquesimo anno della sua elezione a Presidente della Società.
Visita alla mostra «Trieste dal Settecento al futuro» (gennaio). Gite a
Ve nezia (giugno) e sui Colli Euganei (ottobre).
Soci deceduti nel corso dell’anno: Cesare Barison, Gianni Pinguentini,
Antonio Ciana, Vittorio Tranquilli, Guglielmo Corti.
1975
L’anno si apre con la commemorazione di Vittorio Tranquilli tenuta dall’amico
fraterno Bruno Coceani. Parlano di Diego de Henriquez, recentemente
scomparso, Leone Veronese e Alfieri Seri. Fiorello de Farolfi tratteggia la
figura dell’Arciduca Lodovico Salvatore. Gabriella Pross Gabrielli illustra la
grotta del Mitreo presso il Timavo. Cesare Pagnini comunica le sue ricerche su
tre pittori triestini, i fratelli Kuwasseg, e su Casanova a Trieste. Giulio Cer vani
tratta della Restaurazione, commentando la relazione di Pietro Kandler al Go­
24

ver natore Stadion. Roberto Pavanello espone l’organizzazione amministrativa
pubblica a Trieste agli inizi del Settecento. Sergio degli Iva nissevich presenta
uno studio su Barcola. Ampio spazio è riservato alla letteratura: Giuseppe Secoli
parla di Alberto Spaini, dell’amicizia tra Slataper e Prezzolini e di un accenno
a Trieste nel capolavoro di Musil. Ricciotti Strin gher presenta l’azione
drammatica «Petruska»; Maria Punter legge le sue poesie in dialetto piranese.
10 gennaio. Viene premiato con un milione di Lire Franco Colombo,
vin citore del premio indetto dalla Minerva in memoria di Marino de Szombathely
(1880­1972) con uno studio sugli Statuti di Trieste del 1365.
Escono i «Quaderni» I Cosulich (n. 3) e La mia lunga fraterna amicizia
con Vittorio Tranquilli (n. 4) di Bruno Coceani e La pipa di Giotti ed altri
affettuosi ricordi (n. 5) di Rinaldo Derossi.
In occasione dei 165 anni dalla fondazione della Società, viene allestita
una vetrina nella Libreria «Universitas» di Maria Tuzzi, in Viale XX Settembre.
Partecipazione a varie visite guidate a musei locali. Gita a Sesto al Reghena
e Concordia Sagittaria (maggio).
Soci deceduti nel corso dell’anno: Carlo Someda De Marco, Guido
Man zini, Ferdinando Forlati, Antonino Rusconi, Ugo Trevisini, Pia Russatti,
Paolo Cuzzi, Ireneo Bremini, Estella Brunetti, Silvio Premuda.
Vetrina per i 165 anni dalla fondazione della Società di Minerva (1975)
25

1976
La Minerva invia un telegramma al Presidente della Repubblica in merito
ai pericoli insiti nel trattato di Osimo, invitandolo a rifiutarne la ratifica
(dicembre).
Il socio corrispondente Marino Gentile tiene la commemorazione ufficiale
di Attilio Hortis nella Sala del Consiglio del Comune. Il discorso viene
pubblicato nel «Quaderno» n. 6, Attilio Hortis nel cinquantenario della morte.
Il fascicolo n. 7 della collana dei «Quaderni» è dedicato a Casanova a
Trieste da Cesare Pagnini.
Nelle riunioni settimanali, Mario Mirabella Roberti ricorda Fausto
Franco, mentre Cesare Pagnini commemora Antonino Rusconi. Leone Veronese
illustra i sotterranei della Chiesa dei Gesuiti, le mura medioevali di Trieste,
i borghi fortificati dell’Istria, i castelli del Carso e della bassa Carniola;
Sergio Tavano tratta sui mosaici istriani. Si esprime solidarietà con il Friuli
colpito dal terremoto: si proiettano immagini di prima della catastrofe; di temi
friulani trattano Pietro Zovatto e Amelio Tagliaferri. Giulio Bernardi espone
appunti di numismatica triestina. Marino Bolaffio presenta una relazione
sul restauro dell’Albergo Savoia Excelsior. Cesare Pagnini commenta le
stam pe della Venezia Giulia nell’opera di Louis François Cassas. Rinaldo
Derossi presenta Trieste nei disegni di Paolo Belli.
Marino Bolaffio offre ai consoci il volumetto La Battaglia del Don nelle
lettere di Paolo Belli da lui edito.
4 dicembre. Alfieri Seri vince il concorso sul tema: Giuseppe Stefani –
L’uomo e l’opera, bandito nel decennale della morte dello storico Giuseppe
Stefani (1887­1966).
L’Istituto di Storia economica dell’Università di Trieste, diretto da Amelio
Tagliaferri, acquista un considerevole blocco di volumi dell’«Archeografo
triestino».
Soci deceduti nel corso dell’anno: Giovanni Battista Brusin, Amalia
Glanz mann, Anselmo Sardo, Carlo Venier, Ugo Zuani.
1977
Nelle riunioni settimanali, Giuseppe Secoli commemora Attilio Gen tile.
Fulvio Babudieri parla delle scuole nautiche e dei capitani giuliani e
dalmati nei secoli XVIII e XIX, Lucia Cecchi Bussani dei restauri dei mosaici
delle due absidi della Cattedrale di San Giusto. Franco Colombo trae dagli
Statuti inediti del 1365 aspetti economici e sociali della vita di Trieste,
Roberto Pavanello espone le sue considerazioni sull’amministrazione della
giustizia in città all’inizio del Settecento. Luigi Parentin parla del Monastero
26

Invito alla conferenza di Pagnini su Zinzendorf (1975)
delle monache benedettine di San Cipriano ed illustra l’archivio capitolare e
il suo fondo di pergamene. Cesare Pagnini commenta i diari inediti del governatore
Carlo de Zinzendorf. Si parla di viaggi e archeologia, di ambiente e
tutela ecologica. Giuseppe Secoli legge note di letteratura giuliana ed un saggio
sulla poetessa «minervale» Teresa Albarelli Vordoni. Marino Bolaffio
pre senta la sua attività di editore della collana di libri «Città amica». Maria
Cvitanich narra le vicende della famiglia protagonista della sua trilogia di
epoca Biedermeier, che sarà pubblicata nei «Quaderni».
2 aprile. Bianca Maria Favetta viene premiata per La storia del Teatro
Filodrammatico di Trieste, tema del concorso indetto per onorare la memoria
di Vittorio Tranquilli (1888­1974).
Escono altri due «Quaderni»: La Trieste di Paolo Belli in disegni d’album
di quarant’anni fa, di Rinaldo Derossi (n. 8) e Paganini a Trieste di
Bruno Tonazzi (n. 9).
Visita alla Mostra per il 175° anniversario dell’inaugurazione del Teatro
Verdi con la guida della Favetta (febbraio). Gita in Istria (giugno). Visita al
Mitreo presso S. Giovanni di Duino e al Castelliere di Rupinpiccolo con la
guida di Dante Cannarella (settembre).
Soci deceduti nel corso dell’anno: Giovanni Quarantotti, Ada Brovedani
Sperani, Egidia Sauli.
27

1978
Negli incontri settimanali, Giulio Montenero e Bianca Maria Favetta
commemorano Ruggero Rovan nel centenario della nascita. Lucia Cecchi
Bussani illustra la Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli. Fulvio
Babudieri parla del porto di Trieste nel quadro della politica asburgica, Tina
Levi Janni del Ghetto, Paolo Tremoli tratta della letteratura latina nel periodo
umanistico e rinascimentale e dei carmi latini di Raffaele Zovenzoni, Rossella
Fabiani di Pietro Nobile e la Chiesa di S. Antonio Nuovo. Alfieri Seri e Sergio
degli Ivanissevich anticipano cenni descrittivi e curiosità storiche del rione di
San Vito dal volume in preparazione; il secondo presenta la sua traduzione
della guida di Trieste di Ignazio Kollmann del 1807. Inizia la collaborazione
di Serena Del Ponte su temi di arte ed archeologia.
Ucci Cvitanich pubblica nei «Quaderni» (n. 10) la prima parte di Piccolo
mondo Biedermeier. La famiglia triestina dei Toppo­Greenham. Il seguito
uscirà l’anno successivo (quaderno n. 12); l’ultima parte appena nel 1990
(quaderno n. 17). L’undicesimo fascicolo, sempre con la data di quest’anno,
contiene le Impressioni di vita triestina (1776­1777) dal diario inedito del
conte Carlo de Zinzendorf primo Governatore di Trieste, di Cesare Pagnini.
Soci deceduti nel corso dell’anno: Andrea Benedetti, Nino Valeri, Gasto
ne Linda, Giulia Zuttioni, Beniamino Laurini, Ramiro Cozzi, Edmondo de
Drago Bucchia, Bruno Coceani.
1979
Viene allestita una mostra per il 150° anniversario dell’«Archeografo
triestino», nella saletta delle esposizioni della Biblioteca del Popolo (19 dicembre
– 5 gennaio). Il volume XXXIX della IV serie, LXXXVIII della
Raccolta, dedicato ai 150 anni della rivista, esce come numero speciale, con
una tavola a colori. La Cassa di Risparmio di Trieste ne acquisterà cinquanta
copie.
La serie dei «Quaderni» si arricchisce di un nuovo numero (12) con la
seconda parte della trilogia della Cvitanich.
Negli incontri del sabato, Luigi Parentin mette in luce i rapporti fra
Venezia e l’Istria in materia di boschi, Benno Benussi parla dei Castellieri
dell’Istria meridionale, Fulvio Babudieri degli Uscocchi, corsari dell’Adriatico.
Fiorello de Farolfi illustra le stampe del Tischbein e del Selb nelle
Memorie di un Viaggio pittorico nel Litorale austriaco, Sergio Tavano i mosaici
tardo­antichi nell’Alto Adriatico. Loris Premuda svolge il tema della
medicina tra Vienna e Trieste attorno il 1900. Paolo Tremoli commenta la
corrispondenza poetica latina tra Raffaele Zovenzoni e Giorgio Sisgoreo nel
28

Mostra dei 150 anni dell’«Archeografo Triestino» (1979)
Quattrocento. Pietro Zovatto riscopre Pia Rimini, scrittrice dimenticata, Tina
Levi Janni rievoca la giovinezza di Samuel David Luzzatto, Angelo Filipuzzi
discorre del maresciallo Radetzky in Italia. Ma si parla anche di archeologia,
di viaggi, di ecologia.
29

Partecipazione alle cerimonie di commemorazione del settimo centenario
di fondazione del Monastero delle Benedettine di san Cipriano. Visita al
Museo di Storia naturale (marzo).
Il canone sociale viene portato a Lit. 7.500.
Soci deceduti nel corso dell’anno: Angelo de Benvenuti, Antonio Esopi,
Giulio Cramer.
1980
7 gennaio. Premiazione di Fulvio Rocco, vincitore del concorso indetto
nel 1978 in onore della sodale Egidia Sauli, sul tema: Il fattore irredentista
nella difesa dell’italianità di Trieste: storia e storiografia.
Negli incontri settimanali, Renato Mezzena presenta i musei come centri
di cultura. Roberto Hausbrandt ribadisce l’attualità del Faust di Goethe. Tina
Levi Janni passa in rassegna le strade di Trieste intitolate ad ebrei. Giuseppe
Lon go parla di Francesco de Grisogono e del suo calcolo concettuale. Giuseppe
Secoli si sofferma su «Impressioni e ricordi» di Mario Morpurgo Nilma. Il Presidente
della Winckelmann Gesellschaft, Johannes Irmscher, parla in italiano
sull’attività dell’associazione che si prefigge di coltivare il retaggio del grande
archeologo. I temi di altre conferenze si allargano alle nuove prospettive della
numismatica (Franco Panvini), alla letteratura turca (Renata Cargnelli), alla
poesia giapponese (Bice Polli), all’archeologia di paesi lontani, a vari argomenti
di attualità (i parcheggi in città, la protezione ambientale, il consumismo).
Costituzione del Gruppo Ricerche Storiche tra alcuni giovani frequentatori
dell’Archivio Diplomatico della Biblioteca Civica, vicini alla Minerva
(Renzo Arcon, Fulvio Colombo, Alessandro Pellican, Maurizio Radacich,
Tito Ubaldini) per la realizzazione di alcuni programmi di carattere storico
locale, come la revisione del Codice Diplomatico Istriano del Kandler, di cui
si pubblicherà l’indice nel vol. XLIII = XCII (1983). Nel corso dei lavori sarà
rinvenuta la seconda parte dell’opera, ritenuta perduta.
A Domenico Rossetti de Scander (deceduto il 25 settembre) succede
come Presidente Cesare Pagnini. In memoria dello scomparso la famiglia
elargisce alla Società Lit. 500.000.
In dicembre nella saletta delle esposizioni della Biblioteca del Popolo
viene allestita una mostra sulla vita e l’opera di Baccio Ziliotto (1880­1961),
Presidente della Società negli anni 1947­49, nel centenario della nascita.
La collana dei «Quaderni» si arricchisce del tredicesimo numero:
Triestinità di Ferruccio Busoni, di Mario Nordio.
Visita alla mostra «Testimonianze sull’educazione musicale nella vita di
Trieste» al Museo Morpurgo con la guida di Bianca Maria Favetta (maggio).
30

Gita sociale al giardino botanico «Juliana» in Val Trenta (giugno). Molti soci
collaborano con prestito di materiali all’allestimento della grande mostra su
Maria Teresa Trieste e il Porto alla Stazione Marittima. Una visita guidata
per i Minervali sarà curata da Bianca Maria Favetta.
Il canone sociale viene fissato in Lit. 10.000.
Soci deceduti nel corso dell’anno: Edo Funaioli, Milena Zucconi, Maria
Lucich, Paola Boccasini, Livia Gostischa, Fulvio de Suvich, Domenico Rossetti
de Scander, Dario Doria, Sergio Sauli, Stanislao Smecchia.
1981
Giorgio Voghera e Rinaldo Derossi aprono l’anno accademico parlando di
Libia Perpich, artista concittadina, con la presentazione di immagini d’album
con un ricordo di Saba. Fulvio Babudieri tiene una lezione sulle attività economiche
di Trieste nel periodo teresiano. Giulio Bernardi discorre delle carte da gioco
triestine. Fulvio Colombo tratta del Castello di Moccò nel tardo Medioevo.
Fiorello de Farolfi presenta gli acquerelli inediti di Alberto Rieger. Bianca Maria
Favetta e Franco Firmiani illustrano Piazza della Borsa. Luigi Parentin commenta
le riforme di Giuseppe II a Trieste. Lorenza Resciniti fa conoscere il pittore
triestino Giovanni Luigi Rose. Fulvio Salimbeni esordisce alla Minerva con una
conferenza su storia e storiografia nella cultura contemporanea. Giulio Staffieri
parla dell’Aeroporto di Ronchi. Pietro Zovatto tratta del Cattolicesimo a Trieste.
Marino Gentile tiene una memorabile lezione su ragione e intelligenza. Paolo
Tremoli traccia il profilo di Quintiliano Ermacora, primo storico della Carnia.
Alfieri Seri e Renzo Arcon tengono una lezione per insegnanti, promossa
dalla Biblioteca Civica a cura della Minerva, su «Metodologia della ricerca
storica» per la diffusione del libro tra i giovanissimi.
Vengono interessate le Autorità per il pronto ripristino della stele in onore
di Zinzendorf a Opicina, distrutta in seguito a un incidente stradale.
Visita alla Mostra «L’oro del Perù» al Castello di San Giusto con la guida
di Renzo Arcon.
Il canone sociale aumenta a Lit. 12.000 annue.
Soci deceduti nel corso dell’anno: Elsa Rossetti de Scander, Alessandro
Bongardi.
1982
Il quattordicesimo «Quaderno» contiene: Trieste mi piace di Valery Larbaud,
a cura di Marino Bolaffio e Morand­express di Jean François Fogel, a
cura di Ucci Cvitanich.
31

Nelle riunioni settimanali, Ardui
no Agnelli parla dello sciopero
dei fuochisti del Lloyd del 1902.
Kenneth Baker su Nicholas Hamilton
governatore di Trieste sotto Maria
Te resa. Marino de Cristini fornisce
originali contributi sul problema della
chiesa di Santa Maria Maggiore e
il suo progettista. Licia Cocevar Persi
discorre di crimini criminali e pene
nella Trieste del Trecento. Alfieri
Seri presenta, sulla scorta di documenti,
spunti di topografia cittadina
dai tempi di Carlo VI. Pietro Zovatto
affronta il tema della cultura del clero
triestino.
Il 22 maggio viene organizzata
Appunti sulla «Dedizione» (1982)
una tavola rotonda sull’opportunità
di una ristampa del Codice Diplomatico
Istriano con la partecipazione
di eminenti studiosi. Introdotto da Seri, Fulvio Colombo presenta i risultati di
due anni di lavori del Gruppo Ricerche Storiche.
Fulvio Colombo pubblica con le Edizioni Italo Svevo: 1382. Appunti
sulla Dedizione di Trieste al Duca d’Austria (testo della conferenza tenuta
alla Minerva il 16 ottobre 1982 nella Sala Silvio Benco della Biblioteca Civica
di Trieste).
Visita al Museo Morpurgo con la guida di Bianca Maria Favetta (marzo).
Gita a Cividale, con la partecipazione del direttore del Museo, Amelio
Tagliaferri, e a Gorizia (aprile).
Il canone sociale viene portato a Lit. 15.000. Il prezzo di copertina dell’«Archeografo
triestino» è di Lit.20.000 (15.000 per i soci).
Soci deceduti nel corso dell’anno: Elfrida Botta, Giuseppe Rossi Sabatini,
Anita Pittoni, Ugo Cappelletti, Silvio Rutteri.
1983
Nelle consuete riunioni del sabato, Giulio Cervani tiene una lezione sul
mito storiografico della Dedizione di Trieste all’Austria, cui segue un dibattito.
Rossella Fabiani ricorda gli studi di Lina Gasparini su Miramar. Ritorna
Bruno Maier con la commemorazione di Umberto Saba nel centenario della
32

nascita. Cesare Pagnini svolge il
tema: «Trieste non ha tradizioni di
cultura?» Gino Pavan, nella sua prima
conferenza alla Minerva, illustra
il restauro di due importanti e inediti
dipinti del settecento veneziano, già
appartenenti alla cappella Rossetti,
uno di Alessandro Longhi, ora nella
chiesa di S. Antonio Nuovo l’altro di
Carlo Alvise Fabris, nella Chiesa di
San Giacomo. Alfieri Seri presenta il
suo volume appena uscito sulla Trieste
anni Trenta – cronache cittadine
e trasformazioni edilizie. Sempre più
numerose si fanno le conferenze corredate
da diapositive e le proiezioni Gino Pavan (1983)
di cortometraggi.
Nei «Quaderni» Rinaldo Derossi
pubblica Taccuino carsico, storie e fantasie dell’altopiano (n. 15).
La Minerva partecipa alle onoranze ad Umberto Saba nel centenario della
nascita; Su invito del Soprintendente Gino Pavan, una rappresentanza interviene
all’inaugurazione della Mostra dei primi restauri della Collezione
Garzolini organizzata nella Sala Franco di Palazzo Economo (ottobre).
La Minerva prende parte al Convegno internazionale sulla Preistoria,
organizzato da Laura Ruaro dei Civici Musei di Storia ed Arte a corollario
del la mostra «Caput Adriae» (novembre).
Visita guidata da Grazia Bravar al Lapidario di San Giusto (maggio).
Gita a Rovigno ed incontro con Giovanni Radossi, Presidente del Centro di
ricerche storiche, e a Parenzo (giugno).
Soci deceduti nel corso dell’anno: Guido Avanzini, Umberto Chiriaco.
1984
Nella riunione del 2 giugno viene letta la relazione del Presidente Cesare
Pagnini, assente per motivi di salute, sull’attività della Minerva nell’ultimo
quarantennio. Per il futuro si annuncia il programma di «un’opera cospicua:
la storia di Trieste in una serie di monografie di secolo in secolo, da presentare
preliminarmente in veste di conferenze». Sono già pronte Trieste preromana
di Alfieri Seri, Trieste romana di Giovanni Lettich, ed i capitoli sul
Trecento e sul Cinquecento, ma l’opera d’insieme non sarà mai realizzata.
33

Viene ricordato Virgilio Giotti nel centenario della nascita (Bruno Maier,
Rinaldo Derossi). Fulvio Muiesan presenta una silloge delle sue poesie dialettali
pubblicate settimanalmente sulla «Cittadella». Pietro Zovatto tratta la
stampa cattolica a Trieste. Luigi Parentin all’indomani del fatto parla del trafugamento
del Tesoro di San Giusto e di altri furti sacrileghi. Alfieri Seri
commenta criticamente la recente pubblicazione di Ezio Godoli nelle «Cento
città d’Italia» dedicata a Trieste. Ucci Cvitanich traendo spunto da un lavoro
di Marco Pozzetto uscito a Vienna presenta un’applaudita relazione sull’attività
di Max Fabiani. Roberto Pavanello continua a trattare temi di storia del
diritto e delle istituzioni, Pietro Covre a trarre notizie e curiosità dai documenti
compulsati negli archivi, Serena Del Ponte ad illustrare con dovizia di
diapositive vestigia di antiche civiltà. Esordisce Antonio Trampus, liceale
(che al compimento del diciottesimo anno sarà accolto tra i soci), presentando
il suo studio su: Un commerciante di Anversa distintosi a Trieste: F.E.J.
Baraux, 1750­1829, pubblicato nel «Quaderno» n. 16.
Il canone sociale viene portato a Lit. 20.000.
Soci deceduti nel corso dell’anno: Flavia Gostischa, Antonio Marussi,
Giusto Muratti, Elvia Locuoco Vidali.
1985
Nell’Assemblea generale del 2 febbraio viene letta l’ultima relazione di
Cesare Pagnini, dimessosi da Pre sidente il 20 dicembre 19846. Eletto nuovo
Presidente Alfieri Seri, Pagnini viene acclamato Presidente onorario.
A partire da quest’anno all’inizio
di ogni seduta settimanale viene
segnalata l’attività «esterna» dei soci,
dando notizia delle loro ultime
pub blicazioni e conferenze. Mario
Doria parla della lessicografia veneto­giuliana,
Licia Zennaro della storia
della fotografia a Trieste. Viene
invitato Luciano Fonda a illustrare il
laboratorio triestino di luce di sincrotrone.
Fabio Forti espone la ricerca
storico­scientifica sul Timavo.
Gianni Gori presenta in anteprima
l’epistolario di Antonio Smareglia
in corso di pubblicazione. Bruno
Alfieri Seri (1985)
Maier ricorda a trent’anni dalla
34

scom parsa Ferdinando Pasini fautore dell’Università di Trieste. Contributi
storici sulla prima occupazione francese di Trieste vengono illustrati, in francese,
da Xavier Pasticier. Gino Pavan presenta una relazione sul cospicuo
lavoro di ricerca, effettuato negli archivi degli eredi e in quello della
Soprintendenza, sull’architetto Pietro Nobile, che saranno alla base delle sue
future pubblicazioni sulla vita e l’opera dell’architetto. Paolo Pellis traccia
una storia del porto di Trieste dalle fortune di metà Settecento all’attuale
parabola discendente. Bice Polli presenta i sonetti del padre, Edoardo, «I
soliloqui di don Abbondio», cui dà voce e vita il regista Ugo Amodeo. Loris
Premuda passa in rassegna momenti importanti ed ignorati della medicina
triestina dell’Ottocento. Fulvio Salimbeni parla dell’Archivio Storico per
Trieste, l’Istria e il Trentino fondato a Roma da Salomone Morpurgo e Albino
Zenatti. Antonio Trampus illustra gli scritti celebrativi del Giubileo del
Portofranco di Trieste che la Minerva aveva chiesto di stampare per l’occasione
(1828), da lui ritrovati nell’Archivio Diplomatico della Biblioteca
Civica. Ulteriori ricerche, a Trieste e a Venezia, gli consentiranno di raccontare
su «Quaderni Giuliani» le peripezie con la Censura che ne impedirono
la pubblicazione.
Viene organizzata al Circolo della Stampa una conferenza di Maria
Xenia Zevelechi Wells (in seguito socia corrispondente) sul tema: Cimeli di
Massimiliano a Chapultepech al centro di ricerche umanistiche dell’Università
del Texas in Austin (15 gennaio).
La ricorrenza del 175° anniversario della fondazione della Minerva non
può essere ricordata con la progettata medaglia commemorativa (opera di
Ugo Carà), per mancanza di fondi. L’avvenimento viene ricordato da un articolo
di Marino Bolaffio sul «Piccolo» (5 gennaio) che sarà ripubblicato
sull’«Archeografo triestino», e nelle tre conferenze di Seri (il 16 febbraio in
una seduta sociale, il 7 marzo nella sede della Lista per Trieste e il 5 novembre
al Rotary Club Trieste Nord).
Il 29 giugno un gruppo di soci rende omaggio, deponendo una corona
sulla tomba nel Cimitero di Cattinara, ad Antonio de Giuliani nel 150° della
morte, Il sodale Victor Hugo Rubelli dona ai soci 140 copie del suo libro Voci
della ribalta e altri ricordi.
Si sollecita un intervento della Soprintendenza per il restauro della lampada
donata da Massimiliano alla Cattedrale di San Giusto della quale Sergio
degli Ivanissevich ha casualmente ritrovato le sfere di cristallo. Viene inviata
una rettifica al giornale «La Repubblica» per le interviste fatte in occasione
della mostra parigina «Trouver Trieste».
Il nuovo direttore dell’«Archeografo triestino», Alfieri Seri, è affiancato
da Rinaldo Derossi, redattore responsabile. Viene istituito un comitato di re­
35

dazione (Giovanni Lettich, Bruno
Maier, Fulvio Salimbeni) e si decide
di fare uscire la rivista in fotocomposizione,
e in veste rinnovata, con periodicità
semestrale, tiratura maggiore,
eliminazione degli estratti, una
per quanto discreta apertura alla pubblicità.
Soci deceduti nel corso dell’anno:
Nives Zuttioni, Milly Bussani
Fiz ko, Marcello Fraulini, Edburga
Tainsek, Giovanna Ranzato, Victor
Hugo Ru belli.
1986
Sempre vari, ma per lo più attinenti
a Trieste, i temi delle conversazioni
settimanali. Bruno Maier ricorda
i rapporti di Pirandello con la
nostra città. Nella sua prima confe­
renza alla Minerva Adriano Dugulin commemora Alessandro Moissi a cinquant’anni
dalla morte. Fabio Forti riprende il te ma delle ricerche sul fiume
Timavo. Alfieri Seri presenta documenti inediti su Giorgio Strudthoff fondatore
della Fabbrica Macchine di Sant’Andrea, oggetto del suo ultimo libro.
Luigi Parentin parla della presenza degli ordini religiosi a Trieste e in
Istria. Laura Vasselli rifà la storia della caricatura con particolare riguardo a
Trieste. La figura eclettica di Massimiliano d’Asburgo viene messa a fuoco
da Marino Bolaffio e da Rossella Fabiani attraverso la descrizio ne degli
arredi delle sue dimore triestine. Di storia trattano Pietro Covre (i vo lontari
triestini nelle armate di Maria Teresa), Fabio Czeicke (cronistoria degli anni
1945­47 nelle nostre terre), Mario Dassovich esordisce parlando su «L’ir reden
tismo da Oberdan a Barzilai». Grazia Bravar presenta una relazione sulla
mostra storica «Trouver Trieste» al cui allestimento a Parigi ha collaborato.
Visita all’Antiquarium di Via Donota con la guida di Franca Scotti (giugno),
al Castello di Miramar, alla Mostra del 150° anniversario del Lloyd
Triestino (alla quale molti soci hanno partecipato con prestiti di materiali)
con la guida di Sergio degli Ivanissevich e Bianca Maria Favetta, collaboratori
del catalogo.
36
La nuova veste dell’«Archeografo Triestino»
(1985)

L’«Archeografo triestino» per
difficoltà economiche torna alla periodicità
annuale.
Viene introdotta la consuetudine
delle riunioni conviviali di primavera,
prima della pausa estiva,
presso il Circolo Ufficiali di Presidio.
Soci deceduti nel corso dell’anno:
Ella Segre Melzi, Ernesta Severi
Sevastopulo.
1987
Il 18 marzo ha luogo nella Sala
Convegni della Camera di Commercio
una tavola rotonda indetta dalla
Minerva sul tema: Trieste tra il dire
e il fare… Pre sente e futuro della
cul tura nel capoluogo regionale,
con la partecipazione di Arduino
Agnelli, Fran co Firmiani, Isabella
Proposta per i menù delle Conviviali di
primavera (dis. di A. Seri, 1986)
Gallo Co bian co, Giuseppe Longo, Bruno Ma ier, moderatore il Presidente
della Mi nerva, Alfieri Seri.
A quarant’anni dalla firma del Trattato di Pace di Parigi del 10 febbraio
1947, Manlio Cecovini discorre sul «Confine più aperto – o più contestato»,
esponendo le ragioni di un esodo. Nel corso delle consuete riunioni settimanali,
Adriano Dugulin ripercorre la storia del Museo del Teatro. Rinaldo
Derossi, Bruno Maier ed Elvio Guagnini presentano il volume delle Opere di
Virgilio Giotti edito dal Comune di Trieste. Angelo Filipuzzi ricorda Eugenio
di Savoia a 250 anni dalla morte. Giuseppe Radole anticipa le sue ricerche
sulle scuole di musica dell’Ottocento a Trieste. Esordiscono alla Minerva
Aldo Raimondi trattando il tema della refezione nelle scuole triestine a partire
dall’Ottocento e Franca Scotti, discorrendo del ritrovamento di un edificio
romano alle Foci del Timavo.
Visita alla mostra di Romano Boico allestita presso la Soprintendenza
nella Sala Franco di Piazza Libertà, con la guida del figlio Sergio (aprile) e
alla nuova sede del «Piccolo» con Guido Natti (dicembre).
Soci deceduti nel corso dell’anno: Willelm Oliemans, Anna Frizzi, Benno
Benussi.
37

1988
Il 14 settembre muore il Presidente Alfieri Seri. Il Consiglio invita Gino
Pavan ad assumere gli incarichi di Presidente della Società e direttore responsabile
dell’«Archeografo triestino», (la nomina sarà confermata nell’Assemblea
Generale 1988 del 21 gennaio 1989). In dicembre Seri verrà ricordato
alla Camera di Commercio dai minervali Rinaldo Derossi, Bruno Maier e
Guido Salvi in occasione della presentazione al pubblico della sua ultima
opera, postuma: 40 anni di vita triestina (1900­1940).
Nelle riunioni settimanali con la nuova presidenza, si trattano i temi più
vari, con particolare riguardo a Trieste: gli Statuti comunali del Quattrocento
(Roberto Pavanello); i Vicedomini (Francesco Antoni); l’ex silo di Piazza
Libertà (Donato Riccesi); il canottaggio giuliano (Franco Stener); lo stile neogotico
a Trieste (Tiziana De Gaetano). Si parla del Teatro Vecchio e dei
progetti del Selva per il Teatro Nuovo e della sua storia (Gino Pavan, consulente
artistico per il restauro del Verdi) e di una proposta per la sua ricostruzione
nel 1905 (Adriano Dugulin). Pierpaolo Dorsi presenta l’Archivio di
Stato nel quadro delle Istituzioni locali; Giuseppe Radole ripercorre la tribolata
esistenza di Antonio Smareglia; Severino Zannerini parla della musica
massonica, accompagnandosi con l’esecuzione di brani mozartiani alla tastiera
elettronica.
Gita pasquale organizzata con la Lega Nazionale nel Piceno. Visita al
Conservatorio Tartini durante i restauri, con la guida dell’ing. Bolaffio, direttore
dei lavori (aprile) e all’Osservatorio Astronomico (maggio). Ultima riunione
conviviale al Circolo Ufficiali (giugno).
La Minerva partecipa al Convegno per il decimo anno di vita del periodico
«Il Lanternino» di Claudio Bevilacqua (maggio), al Convegno sul
Neoclassico a Trieste, Gino Pavan vi partecipa con un intervento sull’architetto
Pietro Nobile restauratore 7, e partecipa con uno scritto al catalogo della
Mostra dedicata da Marco Pozzetto a Max Fabiani 8. La Minerva è presente al
seminario su «Winckelmann» (5 dicembre).
Nonostante le gravi difficoltà finanziarie che, inizialmente avevano costretto
ad escludere la pubblicazione dell’«Archeografo triestino» dal bilancio
preventivo per il 1988, il volume XLVIII della IV serie = XCVI della
raccolta, riprende la classica veste editoriale, ed esce all’inizio del 1989,
grazie al generoso contributo dei sodali Manlio Cecovini e Rolando
Pangherz.
Soci deceduti nel corso dell’anno: Alfieri Seri, Mario Santamaria, Adriano
Guerrini, Erina Zevelechi, Nives De Luisa, Guido Nobile, Bruno Mercanti,
Alberto Polli.
38

1989
Il 14 gennaio, nella seduta di apertura, il vicePresidente Marino de
Cristini presenta il Presidente designato Gino Pavan – che, in qualità di coordinatore,
parla sulla Grande mostra dei «Longobardi in Europa» in preparazione
da parte della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, a Villa Manin
e a Cividale.
Il 18 marzo Pavan, col Consiglio Direttivo, si reca in visita a Pagnini, in
occasione del suo novantesimo compleanno, e gli consegna una medaglia
d’oro. Il 15 dicembre, la riunione che avrebbe dovuto essere una festa in suo
onore sarà invece una commemorazione, essendo egli deceduto il 9 novembre.
Nel corso della serata nella sala Baroncini delle Assicurazioni Generali
vengono presentati al pubblico il volume XLIX = XCVII dell’«Archeografo
triestino», a lui dedicato, edito dalla Tipografia Moderna con la tradizionale
copertina, e la medaglia commemorativa dei 160 anni di vita della rivista,
opera dello scultore Nino Spagnoli su indicazioni del Presidente e da un disegno
di Mario Zocconi.
Nel corso delle riunioni del sabato in Sala Benco della Biblioteca Civica
si trattano vari argomenti. Giulio Levi Castellini parla sulle vicissitudini del­
Consegna della medaglia a Cesare Pagnini nel suo novantesimo compleanno (1989)
39

Visita a Cesare Pagnini. Da sin.: Antonio Rossetti, Gino Pavan, Roberto Pavanello,
Ma rino Bolaffio, Giovanni Lettich, Rinaldo Derossi, Pietro Covre (1989)
la Comunità israelitica triestina negli anni 1938­1943. Alessandro Pellican
ricorda la figura di Giuseppe Rossi Sabatini. La direttrice della Biblioteca
Civica Anna Rosa Rugliano guida i minervali in un viaggio virtuale a Palazzo
Biserini. Maria Chiara Cadore e Marino Sain illustrano i lavori di restauro del
Palazzo Gopcevich sul Canale. Giuseppe Bergamini presenta la miniatura in
Friuli Venezia Giulia. Rita Snel Trampus commenta il Convegno tenutosi su
Magris, Eco e i traduttori a Trieste.
L’anno accademico si conclude con la commemorazione del Presidente
onorario Cesare Pagnini e – fatto diventato consuetudine – la presentazione
dell’ultimo numero dell’«Archeografo triestino» che col nuovo responsabile
uscirà puntualmente ogni anno a metà dicembre, grazie ai contributi concessi
dalla Regione e dallo Stato.
Infatti, il 30 giugno la Giunta regionale, su richiesta della Minerva, deliberava
di attribuire alla Società il riconoscimento della speciale funzione di
servizio culturale nel settore delle lingue e delle culture locali ai sensi dell’art.
26 della Legge regionale 68 del 1981, con la conseguente concessione di un
congruo contributo annuo a sostegno dell’attività culturale ed editoriale. La
40

domanda dovrà essere reiterata entro il 31 gennaio di ogni anno, come prevede
la citata legge.
La Cassa di Risparmio di Trieste finanzia l’impianto microfonico nella
Sala Benco della Biblioteca Civica, sede consueta delle riunioni del sabato.
Visita guidata da Maria Luisa Princivalli alla Mostra dell’Immaginario
Scientifico alla Fiera di Trieste (febbraio); alla Mostra fotografica della fondazione
Albert Schweitzer nella Chiesa di San Silvestro con l’accompagnamento
di Adriano Dugulin e ai resti delle mura in Via Donota con Franca
Scotti (marzo); alla Mostra delle carte da gioco triestine della fondazione
Scaramangà con la guida di Antonio Rossetti (novembre); ai locali solitamente
non aperti al pubblico della Biblioteca Civica con la direttrice Anna Rosa
Rugliano. Partecipazione alla cerimonia della riconsegna della Fontana dei
Continenti in Piazza Unità d’Italia, dopo il restauro proposto e diretto dal
Presidente arch. Pavan, eseguito dallo scultore Spagnoli, finanziato dal
Rotary Trieste Nord (15 aprile).
Partecipazione del Presidente ad un incontro a Fiumicello in casa
Bolaffio per la promozione di un Parco museale della Guerra e della Pace
(agosto) e a «Librografica, il libro e la sua grafica a Trieste, in Friuli Venezia
Giulia e in Alpe Adria», manifestazione promossa dalla Biblioteca Civica alla
Fiera di Trieste (esposto il libro Sui disegni del Teatro Comunale Giuseppe
Verdi curato da Pavan).
In ottobre esce la pubblicazione (2 voll.) del sodale Antonio Trampus:
«Vie e Piazze di Trieste moderna». Il Presidente Pavan interviene a Venezia
alla consegna dei «Cavalli d’oro di San Marco» al consocio corrispondente
Doro Levi (28 ottobre).
A metà dicembre viene presentato (Bruno Maier, Paolo Tremoli, Gino
Pavan) l’«Archeografo Triestino» (LI della IV serie = XCIX della raccolta),
dedicato a Cesare Pagnini, rifondatore della Minerva. La nuova tipografia è
la Moderna.
Soci deceduti nel corso dell’anno: Cesare Pagnini, Erna Soleri, Guido
Salvi, Bice Polli, Titti Smecchia, Pia De Rosa, Vittorio Uglessich, Fiorello de
Farolfi.
1990
10 febbraio. Nella Sala Comunale d’arte viene inaugurata la Mostra
«Due secoli di medaglie a Trieste», promossa dalla Minerva e dal Circolo
Numismatico Triestino con la partecipazione dei Civici Musei. Nell’occasione
viene pubblicato un fascicolo didattico distribuito gratuitamente ai visitatori.
41

Mostra numismatica promossa dalla Minerva
(1990)
42
A un anno dalla scomparsa
Cesare Pagnini viene commemorato
da Fulvio Salimbeni, con interventi
di Marino de Cristini e Giuseppe
Secoli.
Nel corso delle consuete riunioni
settimanali, Marilì Cammarata
traccia un breve profilo dell’editoria
triestina nel Novecento. Franco Farina
rappresenta il suo dramma «Passione
e morte di Giovanni Winckelmann».
Renato Mezzena illustra la
meravigliosa flora del Carso. Giusep
pe Franca ripercorre le tappe della
sofferta ricostruzione del Duomo
di Venzone, distrutto dal terremoto.
Vincenzo Zeno, allora segretario particolare
del Ministro Sforza, delinea
gli antefatti della pace del 1947.
Daniela Durissini esamina i testamenti
quattrocenteschi dell’Archi­
vio Dilpomatico. Marisa Fiorin presenta le Icone conservate a Trieste. Rug ge ro
Calligaris e Rossella Fabiani descrivono i trofei di caccia del Castello di Miramar.
Fulvio Salimbeni traccia un profilo di Giani Stuparich, «intellettuale del
Risorgimento». Ferruccio Carbi commenta i progetti per il Porto di Trieste.
Visita a Palazzo Gopcevich con al guida della dott. Chiara Cadore e
dell’arch. Marino Sain (giugno); con la guida del Presidente si visita la grande
Mostra sui Longobardi a Cividale e a Villa Manin di Passariano (settembre);
alla Mostra sul Neoclassico al Museo Sartorio e al Tempio Anglicano di
Via San Michele.
Nel novembre Gino Pavan visita Letizia Svevo Fonda Savio per esaminare
i disegni e i documenti di Pietro Nobile in possesso della famiglia 9.
La Regione concede un contributo per l’acquisto di copia dei documenti
di Pietro Nobile posseduti dagli eredi a Milano.
Il canone sociale viene portato a Lit. 30.000; su decisione del Consiglio
Direttivo la quota comprende una copia dell’«Archeografo triestino». La rivista
viene presentata il 15 dicembre (Bruno Maier, Gino Pavan, Marino
Bolaffio; Pia Frausin).
Soci deceduti nel corso dell’anno: Agnoldomenico Pica, Guido Mor, Ricciotti
Stringher, Lucia Avanzini, Daniele Galliano Dionisio, Giuseppe Secoli.

1991
Il programma delle conferenze settimanali è vario. Si parla di preistoria
(Se rena Vitri), di archeologia (Luisa Bertacchi, Franca Maselli Scotti, Valnea
Scrinari), di pittura (Marisa Fiorin), di giustizia militare (Pierpaolo Dorsi), di
eco nomia (Enrico Franzil), di letteratura (Aldo Priore), senza trascurare le
scien ze: l’astrofisica Margherita Hack espone le teorie sull’origine e
l’evoluzio ne del l’universo, Mario Puglisi e Giuseppe Viani illustrano la macchina
di luce di sin crotrone, Renato Mezzena discorre su storia e finalità del
civico Orto botanico. Marco Pozzetto presenta i suoi studi sui Berlam, famiglia
di architetti triesti ni. Roberto Costa riferisce sulla presenza dell’Università
di Trieste in Nigeria, Giu seppe Franca sui restauri al Castello di San
Giusto e al Lapidario. Adriano Du gulin tiene una conferenza sul Premio
Musicale «Città di Trieste». Giulio Le vi Castellini ricorda Giulio Roselli,
studioso dei trasporti nella Venezia Giu lia. Angelo Filipuzzi presenta pagine
sparse di vita vissuta: i ricordi di uno storico.
Nella serie dei «Quaderni», finalmente ripresa con la terza parte della
trilogia della Cvitanich (n. 17), Marino Bolaffio mette a disposizione materiale
di sua proprietà e, con la presentazione di Giorgio Voghera esce un altro
«Quaderno»: Interni di caffè ed altri disegni, con un ricordo dei Saba sul
Carso dell’artista concittadina Libia Perpich (n. 18).
A nome della Società viene presentata al Presidente della Regione
Adriano Biasutti una richiesta perchè la nuova legge regionale n. 46/1991 che
prevede un sostanzioso stanziamento a favore della comunità slovena del
Carso triestino e goriziano possa estendere i benefici alla catalogazione e al
restauro dei beni culturali esistenti nella stessa area. La legge in questione
però non si può modificare.
Bruno Maier, Gino Pavan e Fulvio Salimbeni presentano il nuovo
«Archeografo triestino» (14 dicembre).
Visita all’esposizione allestita per la riapertura al pubblico della
Fondazione Scaramangà, «Trieste nella prima metà dell’Ottocento» (febbraio)
e alla mostra «Il mito sottile» al Museo Revoltella (dicembre).
Soci deceduti nel corso dell’anno: Marino Gentile, Doro Levi, Nora
Baldi Osvaldella, Giancarlo Drioli, Elsa Anzellotti, Maria Stavropulos, Ada
Malabotta Scarpa.
1992
Numerose le iniziative per ricordare i centocinquant’anni dalla morte di
Domenico Rossetti, fondatore della Minerva e dell’«Archeografo triestino»:
il 28 novembre in Sala Benco, alla presenza del Sindaco Staffieri (nonostante
43

Un simpatico ricordo voluto dagli indipendentisti triestini nei primi anni del ’900
la mancata adesione dell’Amministrazione civica) Fulvio Salimbeni 10 tiene
la commemorazione di Rossetti e, domenica 29 novembre, anniversario della
morte, viene deposta una corona d’alloro ai piedi del suo monumento.
Il 19 dicembre viene presentato il centesimo volume dell’«Archeografo
triestino», a lui dedicato.
Nel corso della serata, si assegna a Paola Bonifacio il Premio, voluto
dalla famiglia a ricordo del ventennale della scomparsa di Marino de
Szombathely. Il contributo della Bonifacio titola: Arte e cultura nella problematica
rossettiana: inediti sul Cenotafio di Winckelmann, pubblicato nello
stesso volume.
Vengono consegnati all’Ufficio Cultura della Regione venti cartoni contenenti
cinquantun numeri della IV serie dell’«Archeografo triestino» ciascuno,
perché si distribuiscano alle biblioteche della Regione.
In ricordo di Rossetti il Presidente propone al Direttivo l’istituzione del
Premio Minerva d’Argento, da assegnare ad un neolaureato delle Università
del Triveneto per una tesi di argomento attinente a Trieste, Venezia Giulia,
Istria e Dalmazia.
Il patrimonio iniziale del Concorso è costituito dalla somma di cinque
milioni di Lire, accantonati dalla Società a tale scopo.
Il premio consisterà in una scultura di bronzo argentato rappresentante
la dea Minerva, opera di Anto nio Guacci 11. Il vincitore avrà diritto alla pub­
44

licazione del lavoro sul l’«Ar che ografo
triestino» 12.
Conclude le celebrazioni la pubblicazione
dell’Indice generale dell’«Ar
cheografo triestino» dal 1829 al
1991, curato dal Presidente Gino Pavan,
con la collaborazione di Daniela
Durissini, Fulvio Colombo, e Sandra
Parmeggiani. Sarà presentato da Ardui
no Agnelli e Fulvio Salimbeni
pres so la libreria «Nuova Universitas»
di Viale XX Settembre, il 17 gennaio
1993, e la Cassa di Risparmio di
Trie ste ne acquisterà cento copie.
Il programma delle conferenze
settimanali spazia su molti temi. Antonio
Trampus tratta dell’epistolario
di Domenico Rossetti. Bruno Maier Indice dell’«Archeografo Triestino» (1992)
racconta la storia di due antologie
del la letteratura triestina. Carlo Corba
to parla degli Argonauti in Adriatico, Donato Riccesi di architettura navale.
Anna Rosa Rugliano ricorda il giornalista Italo Orto a vent’anni dalla morte
nel materiale donato alla Biblioteca Civica. Pietro Zovatto discorre della re­
Carlo Corbato (1992)
45

Visita alla Fondazione Scaramangà (1992)
ligiosità popolare a Trieste e in Istria, Luigi Parentin dell’antica Diocesi di
Citta nova. Marisa Fiorin illustra l’oreficeria russa nelle chiese ortodosse di
Trieste. Pietro Covre tratteggia la figura del barone Giovanni Battista Scrinzi
di Montecroce. Margherita Canale Degrassi parla dell’orchestra del Teatro
Nuovo di Trieste e Ivano Cavallini propone una conversazione su Gianrinaldo
Carli e Tartini.
L’«Archeografo triestino» viene presentato il 19 dicembre (Bruno Maier,
Gino Pavan, Antonio Trampus).
Si effettuano due visite alla Fondazione Scaramangà, con la guida di
Anto nio Rossetti, a due mostre documentarie: su Trieste neoclassica (febbraio)
e per il 150° anniversario della morte di Domenico Rossetti.
Soci deceduti nel corso dell’anno: Anna Volpe, Marino de Cristini, Anita
Funaioli Buttazzoni, Fulvio Babudieri, Nino Pontini.
1993
29 maggio, Sala Benco della Biblioteca Civica: assegnazione del premio
Minerva d’argento nella sua prima edizione a Roberto Fontanot, allievo di
Mario Doria, per i suoi Nuovi contributi allo studio del dialetto triestino (una
parte sarà pubblicata sull’«Archeografo triestino» LV = CIII, 1995).
46

Prima premiazione del concorso Minerva d’argento (1993)
In giugno, su proposta dal Presidente Pavan, un busto in bronzo di
Silvio Benco, opera dello scultore concittadino Nino Spagnoli, viene donato
dal Rotary Club Trieste, e collocato nella sala che accoglie ogni anno l’attività
culturale della Società, presenti il Sindaco Staffieri, la nipote dello scrittore,
la direttrice della biblioteca. Nell’occasione, il Sindaco si impegna di
far partecipare il Comune al Premio biennale Minerva d’Argento come socio
fondatore. La Giunta stanzierà a tale scopo la somma di cinque milioni di
Lire.
Il restauro a spese della Società con il contributo della Regione, del busto
di Napoleone Bonaparte opera di Antonio Canova, donato dallo scultore
all’architetto Pietro Nobile, e da questi al Rossetti per la Minerva si conclude
in dicembre, ma potrà venir esposto appena nel maggio 1995 nella mostra
organizzata assieme ai Civici Musei, a Palazzo Morpurgo.
La Minerva partecipa al Congresso internazionale su: Lo studio dell’Antichità
nel Settecento, influenze reciproche tra Italia e Germania, promosso a
Trieste (5­8 giugno) dall’Associazione Winckelmann di Stendal nel 225° anniversario
della morte dell’archeologo, con la relazione di Paola Bonifacio
intitolata: Domenico Rossetti e il cenotafio di Winckelmann: ideazione, genesi
progettuale ed evoluzione estetica di un monumento neoclassico. L’8 giugno,
nel corso della visita al cenotafio il Presidente della Minerva, Gino
47

Marino Bolaffio parla su La città di Bobi di Anita Pittoni (1993)
Pavan, dopo un saluto ai convenuti consegna al Presidente della Winckelmann
Gesellschaft, Max Kunze il volume dell’«Archeografo triestino» dedicato a
Domenico Rossetti.
Ancora temi vari quelli trattati negli incontri settimanali. Alessandro
Pesaro espone antiche e recenti ricerche sulle sorgenti di acqua potabile nel
48

territorio di Trieste. Adriano Dugulin
parla di irredentismo a teatro tra il
1896 ed il 1918, Pierpaolo Dorsi di
regnicoli a Trieste. Donato Riccesi e
Dino Tamburini commentano il piano
per Città Vecchia concordato tra
Soprin ten den za e Comune. Renato
Mezzena traccia il profilo di Giulio
Kugy poeta, mu sicista, alpinista e
botanico. Ma rino Bolaffio e Sandra
Parmeg gia ni ricordano Anita Pittoni.
Elena Clari presenta il suo studio sul
palazzo delle Poste di Trieste, opera
del l’architetto Friedrich Setz. Mario
Do ria tratta di lingue e dialetti a Trieste
all’inizio dell’Ottocento.
Visita al Museo Schmidl, con la
guida del curatore, Adriano Dugulin
(febbraio).
Il 18 dicembre viene distribuito
ai soci il nuovo «Archeografo triestino»
presentato da Carlo Corbato,
Bruno Maier, Gino Pavan.
Soci deceduti nel corso dell’anno: Dinorah Boschian, Letizia Svevo
Fonda Savio, Lina Galli, Maria Tuzzi, Marcello Petracco, Livio Zeno­Zencovich,
Gisella Orlandi.
1994
Estratto dell’Archeografo pubblicato dal
Ro tary in occasione del restauro del
quadro allegorico all’interno dell’edificio
del le Poste (1993)
24­30 maggio. La Minerva è presente come editrice alla «Grande festa
in piazza dell’Unità» organizzata dalla Biblioteca statale del Popolo. L’iniziativa
si ripeterà nelle edizioni successive della manifestazione «Piazza
Gutenberg».
In una lettera del 15 giugno indirizzata al Sindaco, al Ministro per i Beni
culturali e ambientali, alle Amministrazioni responsabili e alle sedi dei par titi,la
Società di Minerva esprime parere contrario alla realizzazione di un parcheggio
sotterraneo in Piazza Unità d’Italia.
L’«Archeografo triestino» ottiene l’iscrizione al n. 4740 nel registro Nazio
nale della Stampa tenuto dal Garante per l’editoria, come «pubblicazione
periodica di elevato valore culturale».
49

Nelle conferenze settimanali Paolo Marzari­Marz tratta la fortificazione
permanente di Trieste nell’Ottocento; Mario Dassovich il confine del Patto
Mussolini-Pasić 1924-41; Fulvio Colombo presenta nuove indagini sul Placito
del Risano. In margine al dibattito sul ventilato parcheggio sotterraneo in
Piazza Unità d’Italia, Marco Pozzetto espone le sue riflessioni sulla Piazza in
relazione ai grandi architetti viennesi. Gino Pavan illustra la Porta di bronzo
detta la Porta Bella della Chiesa di Santa Sofia a Costantinopoli, e il restauro
da lui eseguito con l’Istituto Centrale del Restauro di Roma. Carlo Corbato
ricorda la Facoltà di Lettere dell’Ateneo triestino a cinquant’anni dalla sua
fondazione. Bruno Maier «rilegge» gli scrittori triestini Ettore Cantoni e Pier
Antonio Quarantotti Gambini. Loris Premuda presenta una carrellata sui medici
triestini del passato. Diana De Rosa parla sull’educazione femminile a
Trieste nell’Ottocento. Roberto Masiero presenta il Catalogo delle stampe di
Trieste, opera postuma di Fiorello de Farolfi.
Visite: alla mostra «Punti di vista» al Museo Revoltella (aprile); al cantiere
di restauro della statua di Leopoldo I in via Madonna del Mare, con Gino
Pavan incaricato dei lavori dal Comune (novembre); alla mostra «Incunaboli
della Biblioteca Civica di Trieste pezzi unici in Italia» alla Sala comunale
d’arte, con la direttrice Anna Rosa Rugliano.
Il 17 dicembre Gino Pavan, Marco Pozzetto e Maria Walcher presentano
l’«Archeografo triestino».
Soci deceduti nel corso dell’anno: Mario Bandiera, Ida Fegitz, Amelio
Tagliaferri, Bianca Maria Favetta, Livio Grassi.
1995
In occasione dell’Assemblea generale viene aperta una sottoscrizione
per il restauro del monumento a Domenico Rossetti con dieci milioni dal
fondo societario.
Si risolve con l’istituzione di un nuovo capitolo, il problema relativo ai
finanziamenti regionali che assicurano il contributo annuo alla Società.
Sabato 6 maggio in Sala Benco della Biblioteca Civica, presenti le nipoti,
i parenti gli estimatori e quanti gli sono stati vicini, Gino Pavan ricorda
Doro Levi, suo indimenticabile maestro.
Il Premio Minerva d’argento, alla seconda edizione, viene consegnato il
27 maggio nel Salotto Azzurro del Comune a Paola Ventura per la tesi Topogra
fia di ‘Tergeste’: per un tentativo di ‘forma urbis’.
Il fascicolo della Relazione biennale 13 sull’attività della Società, immutato
nella veste, raddoppia le pagine e si arricchisce di contenuti: si decide di
pubblicare integralmente, per ogni anno, il verbale dell’Assemblea generale
50

Commemorazione di Doro Levi. Il Presidente Pavan con le professoresse Clelia Laviosa
ed Elsa Gerlini (1995)
Seconda edizione del Premio Minerva d’argento, vinto da Paola Ventura. Da sin.:
Andrea Balanza, la Segretaria Elena Clari, Adriano Dugulin, l’assessore Vice Sindaco
Roberto Damiani, Gino Pavan, Sergio degli Ivanissevich. Sul tavolo il busto di Rossetti
e la Minerva di Guacci (1995)
51

Relazione biennale sull’attività della Minerva
(1995)
52
dei soci, con le relazioni del Pre sidente
(generale, e particolare sull’«Ar
cheo grafo triestino»), della Segretaria
(sulle conferenze e le altre
manifestazioni), del Tesoriere (con i
bilanci consuntivo e preventivo).
Esce il «Quaderno» n. 19: Dove
le parole finiscono… Note per i programmi
di sala della Società dei
Con certi di Trieste di Vito Levi,
scelte da Bianca Zanettovich, con
premessa di Gianni Gori e nota biografica
di Giampaolo de Ferra.
Negli incontri del sabato, Bruna
Del Fabbro Caracoglia illustra Trieste
e l’Istria nell’antica cartografia.
Si tratta di letteratura: Bruno Maier
presenta il suo romanzo L’assente,
con lettura di brani da parte di Ugo
Amodeo, Pia Frausin «rilegge» Pascoli.
Un ciclo di conferenze è dedi­
cato all’arte, con interventi di Giulio Montenero, Serena Del Ponte, Marisa
Fiorin, e all’architettura: Doriano Grison espone un’ipotesi di riuso di Villa
Cosulich. Parlano sulla musica a Trieste Ivano Cavallini, Roberto Starec,
Fabiana Licciardi, Federica Vetta. Aldo Raimondi espone il contributo della
Venezia Giulia nel Secolo d’oro della nutrizione, il Seicento. I più recenti
studi e ritrovamenti in tema di archeologia e preistoria in regione vengono
illustrati da Franca Maselli Scotti, Paola Lopreato, Paola Cassola Guida, Serena
Vitri. L’anno si chiude con la presentazione delle tre riviste storiche che
si pubblicano a Trieste: «Quaderni Giuliani di Storia» della Deputazione di
Storia patria (Arduino Agnelli), «Atti e Memorie della Società Istriana di
Archeologia e Storia patria» (Mario Mirabella Roberti e Giuseppe Cuscito) e,
naturalmente, l’«Archeografo triestino».
Visita alla mostra «Anni fantastici, l’arte a Trieste dal 1948 al 1972» con
Maria Masau Dan e Lorenzo Michielli (marzo); alla mostra del busto in gesso
di Napoleone restaurato (maggio); alla mostra «Duecento a Trieste: le monete
tra sacro e profano» nella Sala Comunale con la guida di Daria Dossi e
Grazia Bravar (dicembre).
Il Presidente Pavan è invitato a presentare le iniziative editoriali della
Minerva a «Piazza Gutenberg».

Inaugurazione del busto di Napoleone restaurato (1995)
Il nuovo «Archeografo triestino»
viene presentato il 16 dicembre
da Paolo Tremoli, Bruno Maier e Gino
Pavan.
Soci deceduti nel corso dell’anno:
Dora Salvi, Nora de Reya Giugia,
Antonio Guacci, Graziella Corsi Petracco,
Manlio Peracca.
1996
Nella prima conversazione dell’anno
Gianfranco Gambassini racconta
come D’Annunzio sarebbe potuto
essere suo nonno, leggendo le
lettere inviate dal poeta a Lalla (nonna
appunto di Gambassini). Bruna Del Fabbro Caracoglia continua l’illustrazione
di Trieste e l’Istria nella cartografia antica. Mar co Pozzetto espone le
preoccupazioni del sindaco Gianni Bartoli per un Piano regolatore di Trieste
nel 1954, nella corrispondenza con Max Fa biani.
Nel maggio, in previsione del restauro della pescheria e del suo riuso si
promuove una tavola rotonda (Marco Pozzetto, Pietro Piva, Nicoletta Zanni,
Gino Pavan).
53

Viene organizzato un ciclo di conferenze sull’Istria del passato e del
presente sotto i profili della letteratura (Bruno Maier), dell’arte (Gino Pavan,
Giuseppe Cuscito) della scuola (Diana De Rosa, Edda Serra) presentando
ruolo ed attività della Comunità italiana d’oltre confine (Ezio Giuricin, Giovanni
Radossi). Manlio Cecovini e Bruno Maier invitano a un viaggio nell’attuale
letteratura triestina. Un altro ciclo è dedicato all’archeologia, parleranno
Luisa Veloccia Rinaldi, Valnea Scrinari e Gabriella D’Enry, soprintendenti
Ezio Giuricin parla della Comunità italiana in Istria (1996)
Giovanni Radossi, Presidente del Centro Ricerche storiche di Rovigno (1996)
54

archeologhe che operano in diverse sedi italiane e Rodolfo Fattovich, docente
all’Università di Napoli e direttore del Museo archeologico di Addis Abeba.
In margine al dibattito sul riuso della Pescheria, Nicoletta Zanni illustra le
ope re dell’architetto ed ingegnere triestino Giorgio Polli che ne fu il costruttore.
Gino Pavan illustra la metodologia e le tecniche del restauro dei mosaici
pavimentali e parietali nei monumenti ravennati (dicembre).
La Minerva è presente con le sue edizioni alla manifestazione «Piazza
Gutenberg».
Continua la sottoscrizione aperta nell’anno precedente per il restauro del
monumento a Rossetti, cui ha aderito il Comune, chiedendo a sua volta un
contributo alla Regione.
Lo sloggio dai locali di Via Imbriani, già profilatosi nel 1995 essendo
necessaria un’uscita di sicurezza per il contiguo Museo, sembra inevitabile,
dopo il ricevimento di un avviso di disdetta di locazione (12 giugno). Il Pre sidente
Pavan alla ricerca di una sede alternativa, anche d’intesa col Circolo
della Cultura e delle Arti, si interesserà su vari fronti con esito negativo 14. La
vertenza con il Comune avrà una ricomposizione appena nel 2001, quando i
vigili del fuoco constateranno le pericolosità di una eventuale uscita.
Presentano il nuovo «Archeografo triestino» (14 dicembre) Bruno Maier,
Gino Pavan, Gino Bandelli, Marco Pozzetto.
Soci deceduti nel corso dell’anno: Cornelia Derossi, Carlo Corbato, Marino
Bolaffio, Bruno Natti, Gianna Casti Agostini.
Gino Bandelli, Gino Pavan, Bruno Maier, Marco Pozzetto presentano il nuovo «Archeografo
Triestino» (1996)
55

1997
Terza edizione del Premio Minerva d’argento. Il 31 maggio, nel Salotto
Azzurro il Sindaco Illy premia Genziana Marussi per la tesi: L’«Archeografo
triestino», prima serie, 1829­1837.
Viene aumentato il canone sociale. La nuova quota associativa, portata
a Lire cinquantamila, dà sempre diritto ad una copia dell’«Archeografo triestino».
Il ventesimo fascicolo del «Quaderni» raccoglie Racconti – Una «storiella»
– Due «raccontini» di Aurelia Gruber Benco, a cura di Bruno Maier,
con disegni di Marcello Manetti e presentazione di Gino Pavan. Sarà illustrato
al pubblico dallo stesso Maier, con l’intervento del regista Ugo Amodeo.
Nelle conferenze del sabato si parla delle relazioni commerciali tra Trieste
e il Levante nel Settecento (Pierpaolo Dorsi, Marco Dogo). Maria Laura
Jona illustra i piani per la nuova Trieste dai documenti degli archivi di Vienna
e della nostra città. Tavola rotonda sulla Storia di Trieste di Gabrio de Szombat
hely. Un ciclo di conferenze è dedicato all’arte: Roberto Curci presenta un
omaggio a Dudovich, Marco Pozzetto e Sergio Tavano discutono sulla scuola
viennese di storia dell’arte e il Litorale, Marisa Fiorin parla ancora di icone,
Terza edizione del Premio Minerva d’argento. Genziana Marussi premiata dal Sindaco
Illy (1997)
56

Patrizia Fasolato delle esposizioni di belle arti in Venezia Giulia tra le due
guerre. Vengono sviluppati vari temi relativi ai trasporti. In due incontri Gino
Pavan illustra documenti e problemi relativi a due suoi recenti interventi di
restauro: il Teatro Verdi ed il Monumento a Elisabetta.
Il 20 dicembre viene presentato e distribuito ai soci l’«Archeografo triestino»
(Fulvio Salimbeni, Bruno Maier, Gino Pavan).
Visite ai cantieri di restauro del Teatro Verdi e in Piazza Libertà (monumento
a Elisabetta) con il Presidente Pavan, consulente per il Verdi e direttore
dei lavori per il monumento della Sissi.
Soci deceduti nel corso dell’anno: Claudia Dolzani, Gigliola Arich,
Fran co de Farolfi, Maria Abl Geissler, Paola Rossetti de Scander, Roberto
Hausbrandt.
1998
Nella seduta del Consiglio di Direzione del 30 maggio viene decisa, con
un solo voto contrario, la soppressione dei verbali dattiloscritti delle sedute
ordinarie la cui serie durava ininterrotta dal 1947 15. D’ora in poi si conserverà
la sola registrazione su supporto magnetico (iniziata nel 1990).
Sala Benco della Biblioteca Civica. Riunione dell’Assemblea Generale straordinaria
(6 giugno 1998)
57

Nell’Assemblea Generale straordinaria
del 6 giugno, alla presenza
del notaio Umberto Cavallini, viene
approvato un nuovo Statuto societario,
essendosi rese necessarie alcune
modifiche in conseguenza del Decreto
legislativo 460 del 9 dicembre
1997. Della commissione di modifica
hanno fatto parte, oltre al Presiden
te Pavan, i Consiglieri Antonio
Rossetti, Dario Vici e Roberto Sciroc
co. Il nuovo Statuto, approvato
con decreto del Presidente della
Giun ta regionale 19.10.1998 n. 0369/
Pres. (e stampato nel 1999) sta bilisce
tra l’altro che tutte le pubblicazioni
ricevute in cambio del l’«Archeografo
triestino» 16 Lo Statuto vigente (1998)
siano do nate alla Biblioteca
Civica, codificando così quella
che fino allora era stata una semplice consuetudine.
29 novembre: si festeggia, presente tra le Autorità comunali il vice sindaco
Roberto Damiani, il Direttore dei Civici Musei di Storia ed Arte Adriano
Dugulin, il restauro del monumento a Domenico Rossetti, cui la Società, promotrice
dell’iniziativa, ha contribuito con un importo e fornendo a titolo gratuito
progettazione e direzione dei lavori (v. Quaderno di Minerva n. 21, a
cura di Gino Pavan, Il monumento a Domenico Rossetti e il suo restauro).
Sull’«Archeografo triestino» viene pubblicato l’inventario dell’Archivio
Storico della Minerva, depositato nel 1938 presso i Civici Musei, e riordinato
e schedato grazie a un contributo della Regione.
Nelle riunioni settimanali, Bruno Maier ricorda Pasquale Besenghi degli
Ughi a duecento anni dalla nascita. Grande spazio viene dato alla storia, con
la trattazione del ruolo geopolitico di Trieste e della Regione Giulia nel
Novecento (Fulvio Salimbeni, Antonio Sema, Diego Redivo). Il Governatore
di Trieste Stadion è oggetto di studio da parte di Pierpaolo Dorsi e di Almerigo
Apollonio. Antonella Furlan parla delle raccolte di Diego de Henriquez,
Come ormai consuetudine, viene dedicato un ciclo di conferenze all’archeologia,
con interventi di specialisti da fuori Trieste e dei nostri Franca Maselli
Scotti, Gino Bandelli, Fulvio Salimbeni, Sergio Tavano, ed un altro in particolare
sulle testimonianze archeologiche in terra istriana (Giuseppe Cuscito,
Robert Matijašić, Guido Rosada, Marino Baldini) e in Carnia (Serena Vitri).
58

Il Monumento a Rossetti dopo il restauro (1998)
59

Mario Dassovich presenta il suo recente studio sull’estremo limite orientale
dell’Istria nelle diverse epoche storiche; Anna Rosa Rugliano la rivista «Neoclassico»
da lei diretta.
A completamento di una sua conferenza, il fisico Stefano Fontana, direttore
del Centro del sincrotrone nell’Area di Ricerca di Padriciano, accompagna
i minervali in una visita all’impianto (aprile).
L’«Archeografo triestino» esce il 19 dicembre, nel rispetto degli appuntamente
annuali, presentato da Gino Bandelli, Bruno Maier, Gino Pavan.
Soci deceduti nel corso dell’anno: Giuseppe Bortolotti, Ucci Cvitanich,
Rinaldo Derossi, Renzo Croatto, Kenneth Baker, Vittorio Amoroso.
1999
L’Assemblea Generale Ordinaria dei soci si tiene in Sala Benco sabato
15 gennaio
Da una intesa tra il Presidente e la sodale Pia Frausin, Presidente del
Lions Club Trieste S. Giusto, nelle giornate del 7 e 8 maggio si organizza il
Con vegno internazionale di studio su L’architetto Pietro Nobile (1776­1854)
e il suo tempo, appoggiato da un comitato scientifico di cui fanno parte docen­
Assemblea Generale dei Soci. Gino Pavan, Antonio Rossetti, Sergio degli Ivanissevich
(1999)
60

Convegno su Pietro Nobile. I convenuti sotto il portico del Municipio (1999)
ti dell’Università, rappresentanti della Soprintendenza ai Beni culturali, dell’Amministrazione
comunale e dell’Associazione sul Neoclassico di Trieste.
Nella prima giornata sono presenti nell’Aula magna della Scuola Superiore
di lingue moderne per interpreti e traduttori (Via Fabio Filzi, 14), oltre
ai discendenti dell’architetto – custodi del suo archivio – rappresentanti di
Istituzioni italiane e straniere (Svizzera, Austria, Croazia, Slovenia, Ceco slovacchia)
17.
Nella mattinata successiva hanno luogo le visite alla mostra dei disegni
di Pietro Nobile nella sede della Soprintendenza per i Beni AAAAeS, accompagnati
da Rossella Fabiani e poi alla mostra dei disegni e documenti di Pietro
Nobile conservati dalla Fondazione Scaramangà d’Altomonte, con la guida
di Antonio Rossetti de Scander, ancora con Rossella Fabiani alla Chiesa di
Sant’Antonio Taumaturgo. Il pomeriggio è dedicato alla visita di altri edifici
progettati da Pietro Nobile. Si va al Palazzo Costanzi, alla Casa Fontana in
Piazza Cavana, guidati dal barone Morpurgo. Al Palazzo Biserini, già sede
dell’Accademia Nautica, ora Biblioteca Civica dove, in Sala Benco, si conclude
il Convegno.
A cura di Gino Pavan, grazie anche alle pronte traduzioni di Marco Pozzetto,
gli Atti verranno pubblicati nel secondo tomo del volume CVII della
raccolta dell’«Archeografo triestino» che sarà presentato nella seduta del 18
marzo 2000.
61

22 maggio. Nel Salone d’onore del Palazzo della Giunta regionale in
Piazza dell’Unità d’Italia, alla presenza del Presidente della Regione Roberto
Antonione, ha luogo la cerimonia della premiazione (IV edizione) di Marco
Durigon, vincitore del «Premio Biennale Minerva d’argento» con la tesi
Frequentazione delle grotte carsiche in età romana, che verrà pubblicata
sull’«Archeografo triestino».
Numerosi gli inviti a studiosi stranieri Jerko Marašović, Robert Matijašić,
Attilio Krismanić, Antonio Miculian, Edvilijo Gardina, che propongono temi
e ritrovamenti legati ai monumenti e alle antichità dell’Istria e della Dalmazia.
Tra i temi trattati nelle conferenze settimanali, spiccano vita culturale e testimonianze
artistiche ed archeologiche del passato a Capodistria ed in altre
località istriane e dalmate.
Il mare e la marineria sono oggetto delle conferenze di Valerio Staccioli,
Leone Veronese, Adriano Dugulin e Mario Marzari. Di storia recente parlano
Mario Dassovich in una conversazione sulla Jugoslavia presidiata tra il maggio
1941 e l’agosto 1943, e Giovanna Solari che affronta il dramma delle
foibe. Si ricordano grandi minervali scomparsi: Diego Redivo presenta la riedizione
di Granellini di sabbia di Lorenzo Lorenzutti, che fu Presidente
della Minerva per cinque lustri, integra la conferenza Sergio degli Ivanissevich
con notizie sulla colonia «Nuova Trieste» in Brasile.
Cerimonia di premiazione della quarta edizione del concorso Minerva d’argento nel
Salone della Presidenza della Regione
62

Barbara Mazza Boccazzi, Manlio Cecovini, Gino Pavan, Fulvio Salimbeni e Giovanni
Lettich presentano il primo tomo dell’«Archeografo Triestino» (1999)
Gino Pavan commemora, con Manlio Cecovini, Cesare Pagnini nella
ricorrenza del centenario della nascita, e con Bruno Maier, e Fulvio Salimbeni,
il Presidente onorario Silvio Benco a cinquant’anni dalla morte.
Esce il 18 dicembre il primo tomo dell’«Archeografo triestino» presentato
da Barbara Mazza Boccazzi, Manlio Cecovini, Gino Pavan, Fulvio Salim
beni e Giovanni Lettich.
Soci deceduti nel corso dell’anno: Dolores Croci, Enea Marin.
2000
Il 12 maggio la Società di Minerva organizza nell’Aula magna della facoltà
di lingue della nostra Università il Convegno internazionale di studio
sul Restauro dei monumenti nei paesi dell’Est, esperienze a confronto.
L’incontro nasce dall’intesa tra il Presidente, membro del Comitato
Nazionale italiano dell’ICOMOS 18, con Roberto Di Stefano dell’Università
di Napoli, Presidente del Comitato stesso. Una giornata di studio molto intensa
per i numerosi interventi 19.
All’incontro daranno il loro appoggio la Regione Autonoma del Friuli
Venezia Giulia, l’Università degli Studi, le Assicurazioni Generali, la Fondazione
CRTrieste, l’Università Popolare.
63

Gli Atti saranno pubblicati sulla rivista «Restauro», edita a Napoli 20.
A seguito di una segnalazione della Minerva ai Civici Musei, in luglio le
lapidi con i nomi dei contribuenti per l’erezione del Cenotafio di Winckelmann
voluto da Domenico Rossetti vengono degnamente ricollocate nel tempietto.
Nelle riunioni settimanali, Pierpaolo Dorsi ripercorre le vicende degli
archivi del Castello di Duino, recentemente acquisiti da parte dello Stato, e
Diana De Rosa presenta i risultati degli studi sulle figure femminili della
famiglia Torre e Tasso da lei condotti su quei documenti. Franca Maselli
Scotti riferisce sulle ultime scoperte archeologiche su Trieste romana e medievale,
Roberto Pavanello tratta di Trieste nel Settecento sotto il profilo
della storia delle istituzioni. Sabrina Vermigli e Maurizio Lorber ricordano la
figura di Decio Gioseffi critico d’arte e giornalista, Bruno Maier la figura e
l’opera di Fulvio Tomizza. Ampio spazio viene dato al Carso, al Timavo e
alla speleologia, con interventi di specialisti in materia (Franco Cucchi,
Umberto Tognolli, Sergio Dolce) e con la relazione di Franca Maselli Scotti
sulla frequentazione delle grotte carsiche in età romana. Il 18 marzo viene
presentato il secondo tomo dell’«Archeografo triestino» 1999, contenente
gli Atti del Convegno su Pietro Nobile; il 9 dicembre Gino Bandelli presenta
Il tempio di Augusto a Pola, scritto da Gino Pavan con la prefazione di
Robert Matijašić.
Il Presidente del Comitato italiano dell’ICOMOS Roberto Di Stefano (a sin.), mentre
parla il prof. Roberto Costa (2000)
64

Presentazione del secondo tomo dell’«Archeografo Triestino» (18 marzo 2000)
Viene presentato l’«Archeografo triestino» da Giovanni Lettich, Bruno
Maier, Fulvio Salimbeni e Gino Pavan (16 dicembre).
Gita sociale in Istria, per una visita al Centro di Ricerche storiche di
Rovigno, con la guida del direttore Giovanni Radossi, e al Museo di Parenzo.
Soci deceduti nel corso dell’anno: Oliviero Bari, Roberto Rovis.
2001
20 gennaio. Nel corso dell’Assemblea generale ordinaria 2000 ­2001, al
Presidente riconfermato viene offerto il dono di una stampa con dedica (riproduzione
in tiratura limitata della tempera inedita di Giuseppe Rieger, della
Fondazione Scaramangà – «Martedi grasso nel 1833 in Piazza della Borsa a
Trieste), in occasione del suo ottantesimo compleanno e dodicesimo anno di
presidenza.
Quinta edizione del Premio Minerva d’argento che, grazie all’aumento
dei contributi regionali, prevede ora tre premi in denaro. La cerimonia si svolge
il 25 maggio nel salone centrale del Palazzo della Giunta regionale in
Piaz za Unità d’Italia presente l’Assessore alla cultura avv. Franco Franzutti e
vede al primo posto Luca Bellocchi, con la tesi Le sculture dei cimiteri triestini.
Del saggio, pubblicato nell’«Archeografo triestino» LXI = CIX, viene
65

Dono di una stampa al Presidente Pavan (20 gennaio 2001)
stampata anche un’edizione a se stante. Secondo e terzo premio sono assegnati,
rispettivamente a Mirko Memo e Alessio Bandelli.
Una mozione della Minerva invita tutte le associazioni culturali triestine
a partecipare alla richiesta di valorizzazione e di esposizione al pubblico
dell’importante Collezione Garzolini, di proprietà dello Stato dal lontano
1939, ancora conservata in casse dalla Soprintendenza per i Beni Cul turali e
Ambientali del Friu li Venezia Giulia a Trieste.
Quinta edizione del Premio Minerva d’argento (2001)
66

La Minerva prende posizione
contro un progetto di restauro che di
fatto porterebbe ad uno stravolgimento
di Palazzo Marenzi, uno dei rari
esempi di architettura secentesca esistente
a Trieste. Primo di una serie di
interventi presso il Ministero per i
Beni culturali e Ambientali e la locale
Soprintendenza che avranno luogo
negli anni successivi ed eviteranno la
sopraelevazione del Palazzo.
Il 3 aprile, per iniziativa e a spese
della Società viene collocata una
copia del busto di Domenico Rossetti
(opera di Donato Barcaglia, ridotta
in gesso da Nino Spagnoli) nel nuovo
ingresso del restaurato Politeama
a lui intitolato.
In seguito all’introduzione dell’euro,
la quota associativa (finora di
Il busto di Domenico Rossetti per il nuovo
ingresso del Politeama a lui intitolato
(2001)
Estratto del lavoro di Luca Bellocchi sulle
sculture dei Cimiteri triestini (2001)
50 mila lire) a partire dal 1° marzo
vie ne portata a 30 euro.
Esce, per interessamento dell’au
tri ce Barbara Mazza Boccazzi, a
totale carico dell’Università, il Quaderno
di Minerva n. 22, Francesco
Algarotti, un esperto d’arte alla Corte
di Dresda.
L’anno si apre con un nutrito ciclo
di conferenze dedicate all’architettura,
con la collaborazione della
Facoltà di Ingegneria del nostro Ateneo.
Alla conoscenza del «gotico
qua drato», stile ben rappresentato a
Trieste nella seconda metà dell’Ottocento,
contribuiscono gli studi di
Mar co Pozzetto, Diana Barillari e
Giuliana Carbi, Anna Caroli, mentre
Luciano Celli e Marina Cons illu­
67

strano i recenti restauri del Politeama Rossetti, di cui è prevista l’imminente
riapertura. Sergio degli Ivanissevich parla di archeologia industriale, Rossella
Fabiani del Castello di Miramar. Un secondo ciclo comprende conversazioni
sul primato triestino nell’impiego del cemento armato negli edifici del Porto
vecchio (Marco Pozzetto – Piero Piva – Diana Barillari), sull’architettura degli
anni Trenta a Trieste (Edino Valcovich e Federica Rovello), sull’elemento
portico nell’architettura triestina (Giovanni Ceiner e Lucia Krasovec). Non
mancano gli argomenti di storia: Pierluigi Lodi tratta degli ebrei nelle armate
asburgiche sul fronte isontino durante la Grande Guerra, Sandor Mattulija del
mito dell’Isonzo quale confine occidentale degli Slavi. Viene presentato il
volume Istria città maggiori della «Collana di studi e ricerche d’arte veneta in
Istria e Dalmazia» diretta da Giuseppe Pavanello, curato da Maria Walcher.
Presentazione dell’«Archeografo triestino» il 15 dicembre (Fulvio Salim
beni, Barbara Mazza Boccazzi, Gino Pavan legge anche la pagina di critica
sugli argomenti di letteratura di Bruno Maier, non presente e che, con
grande rimpianto di tutti, ci lascerà il 27 dicembre).
Soci deceduti nel corso dell’anno: Bruno Maier.
2002
Poiché la carica di primo vice Presidente è vacante, per la scomparsa di
Bruno Maier (27.12.2001), il Consiglio direttivo decide di cooptare Elvio
Guagnini, a questo incarico e nel Comitato di redazione dell’«Archeografo
triestino».
L’assemblea generale dei soci del 18 gennaio viene preceduta dalla commemorazione
di Maier, tenuta dallo stesso Guagnini.
Le Lettere da Vienna di Pietro Nobile (dal 1816 al 1854), pubblicate da
Gino Pavan in due volumi, inaugurano la collana degli «Extra serie dell’Archeografo
triestino», che viene proposto come periodico a carattere monografico.
L’opera sarà presentata da Elvio Guagnini e Marco Pozzetto nella
Sede delle Assicurazioni Generali l’11 marzo 2003.
L’anno accademico inizia con la conferenza del Presidente Gino Pavan
sulle esperienze degli architetti danesi Theodor e Christian Hansen in Grecia
e in Europa. Nella serie tematica dei mesi che seguono si propone un ciclo
particolare di conferenze dedicato alle Comunità religiose della nostra città.
La presenza ebraica e le sinagoghe a Trieste vede l’intervento di Tullia
Catalan, Silvio Cusin, Silva Bon, Giovanni Ceiner, il secondo ciclo sarà dedicato
alla Comunità Serbo ortodossa e alle sue testimonianze (Marco Dogo,
Marco Pozzetto, Marisa Fiorin, Marija Mitrović). Seguiranno conversazioni
legate alle altre Comunità, a quella elvetica e alla valdese (Giovanni Carrari),
68

Elvio Guagnini
alla evangelica luterana di confessione augustana (Dieter Kampen), mentre
sui «Tedeschi nella società triestina tra Sette e Ottocento» parlerà Pierpaolo
Dorsi, ed infine Cristina Benussi sulla presenza greca a Trieste.
Il 24 ottobre il Sindaco di Trieste Roberto Dipiazza consegna, nel salotto
azzurro del Municipio il «Sigillo trecentesco» al «minervale» Pietro Covre,
per la Mostra da lui organizzata sui documenti della famiglia Marenzi.
Il Sindaco consegna a Pietro Covre il Sigillo della Città. Da sin.: Covre, il Sindaco
Dipiaz za, Pavan, il presidente del Consiglio comunale Sulli (2002)
69

Fulvio Salimbeni, Elvio Guagnini, Gino Pavan, Giuseppe Cuscito presentano il nuovo
«Archeografo Triestino» (2002)
Le tracce dei castelli medioevali sul Carso sono argomento di una conversazione
di Fulvio Colombo, Paolo Tremoli parla degli ufficiali dalmati al
servizio della Repubblica di Venezia, la proposta dell’Expo a Trieste è il tema
di attualità che viene trattato da Ondina Barduzzi.
Chiude la prima sessione annuale una serie di conversazioni di carattere
sia storico che scientifico su Trieste e il suo entroterra, mentre le conferenze
del mese successivo, presentate con l’ormai collaudata collaborazione con
Diana Barillari e il Corso di laurea in Ingegneria edile dell’Università di Trieste,
saranno tutte dedicate all’architettura triestina contemporanea.
Giuseppe Cuscito, Elvio Guagnini, Fulvio Salimbeni, Gino Pavan e
Mar zia Torlo presentano l’«Archeografo triestino» il 14 dicembre.
Soci deceduti nel corso dell’anno: Ennio Saffi, Edoardo Marini, Mario
Mirabella Roberti.
2003
Sesta edizione del Premio biennale, con due terne di premiati. Cerimonia
il 31 maggio nel salone della Regione. Prima classificata Fabiana Salvador
per la tesi Giovanni Mayer, Giovanni Marin. La scultura triestina tra Verismo
e Eclettismo. Secondo premio a Beatrice Gobbo, terzo a Paola Bordon. Sono
70

inoltre assegnati tre ulteriori premi straordinari messi in palio dal Comune di
Trieste a Barbara Sturmar, Aulo Guagnini e Francesca Tomasetig.
Constatato il gradimento da parte del pubblico, si cerca di organizzare le
conferenze dei «Sabati Minervali» a tema monografico con cadenza mensile.
Il primo ciclo è dedicato a temi di carattere archeologico pertinenti al
nostro territorio. Seguono conversazioni letterarie, sui «Vociani» triestini
(Anna Storti Abate), Ibsen a Trieste (Paolo Quazzolo), Ettore ed Elio Schmitz
e la musica (Stefano Crise). Maurizio Lorber presenta l’architettura Liberty a
Trieste, Diana Barillari parla di Futurismo e Futuristi nella nostra città. Dopo
un intermezzo di carattere scientifico (Rinaldo Nicolich, Antonio Brambati),
tratta di preistoria istriana Klara Buršić Matijašić. Renzo Arcon, Fulvio Colom
bo e Sergio degli Ivanissevich ricordano a duecento anni dalla nascita
Luigi de Jenner.
Alberto Craievich presenta il 22° Quaderno della Minerva, su Francesco
Algarotti di Barbara Mazza Boccazzi. Gli ultimi incontri, organizzati con la
collaborazione della Facoltà di Ingegneria del nostro Ateneo, vedono alternarsi
in cattedra Marco Pozzetto, Edino Valcovich e Federica Crismani, Massimo
Mucci, Federica Rovello, Ondina Barduzzi.
Viene ultimato il restauro del Monumento ai Caduti sul Colle di San Giusto,
opera di Attilio Selva, effettuato grazie ad un importante contributo eco­
Restauro del Monumento ai Caduti a San Giusto. Il Presidente Pavan, progettista e
direttore dei lavori, assieme al restauratore Pietro Marcucci (2003)
71

Restauro del Monumento ai Caduti a San
Giusto. Tabellone con i partecipanti ai
la vori (2003)
2004
72
nomico della Regione. L’iniziati va è
stata promossa nel 2001 dalla So cietà
di Minerva, che vi ha contribuito con
il progetto e la direzione dei lavori
offerta dal suo Presidente. L’inaugura
zione ha luogo il 25 aprile.
La Tipografia Moderna cessa la
sua attività, si affida la stampa
dell’«Ar cheografo triestino», alla
Graph art. Viene pubblicato il 2° volume
dell’«Extra serie dell’Archeografo
triestino»: G. L. Gatteri e la
Ri voluzione Greca (1821) di Caterina
Spetsieri Beschi con prefazione di
Gino Pavan.
Elvio Guagnini, Barbara Mazza
Boccazzi, Gino Pavan e Fulvio Salim
beni presentano l’«Archeografo
trie stino» il 13 dicembre.
Soci deceduti nel corso dell’anno:
Pietro Covre.
La Minerva partecipa alla mostra inaugurata il 25 marzo dalla Comunità
greca di Trieste in ricordo della Rivoluzione del 1821, fornendo tutte le riproduzioni
dei disegni di Giuseppe Lorenzo Gatteri, pubblicate nel secondo extra
serie dell’«Archeografo triestino». Viene edita una stampa a colori riproducente
lo straordinario saggio estemporaneo del Gatteri «novenne» alla
Minerva (6.2.1840).
Nel corso dell’anno vengono eseguiti importanti lavori di restauro e di
arredamento della sede di Via Imbriani. Con i contributi regionali la sede
viene dotata di un nuovo videoterminale e, su proposta del Presidente, il
Consiglio decide di assumere regolarmente una persona addetta alla segreteria,
sarà la dottoressa Giuliana Marini.
La Minerva commemora il 150° della morte dell’architetto Pietro Nobile
(morto a Vienna il 7 novembre 1854) con una targa su Palazzo Costanzi 21. La
cerimonia dell’inaugurazione avrà luogo il 7 aprile dell’anno successivo.
Legata al ricordo di questa ricorrenza è anche l’edizione aggiornata dell’Indice
generale dell’«Archeografo triestino» (1829­2004).

Targa in onore di Pietro Nobile su Palazzo Costanzi (2004)
A coronamento di un lavoro durato oltre quarant’anni l’«Archeografo
triestino» pubblica l’indice cu mulativo della bibliografia triestina (1951­90),
ricca di circa 1500 segnalazioni22. La Società invita il ministro dei
Beni Culturali Giuliano Urbani ad
intervenire a tutela del secentesco
Pa lazzo Marenzi, di cui si prospetta
ancora una devastante ristrutturazione
(22 ottobre).
Con la collaborazione della
Facoltà di lettere del nostro Ateneo,
apre l’anno una terna di conferenze
di carattere letterario, proposte da
Elvio Gua gnini, sulla cultura tedesca
a Trieste nell’Ottocento (Silvana de
Lugnani) sulla letteratura slovena
(Miran Košuta), su friulano e friulani
nell’Ottocento (Rien zo Pellegrini).
Segue la presentazione di testi apparsi
di recente nella prestigiosa
«Col lana del Risorgimento», da par­ Indice dell’Archeografo (1829­2004)
73

te di Roberto Pavanello, Ful vio Salimbeni, Diego Redivo. Mario Dassovich
propone l’argomento della sua ultima pubblicazione su Trieste e Venezia,
porti austriaci. Maurizio Bra da schia e Pierpaolo Ferrante presentano progetti
per la valorizzazione del Porto in margine alla candidatura di Trieste per l’Expo
2008 (proposta che non verrà accettata a livello internazionale!). Filippo
Cassola ricorda lo storico Adolfo Omodeo suo maestro.
Si discutono ancora temi di carattere archeologico che interessano il
Friuli (Serena Vitri della Soprintendenza) e l’Istria (Giulia Codacci Terlevich,
Robert Matijašić, Klara Buršić di Pola), si ricorda il Petrarca nel 700° anniversario
della nascita. Il critico cinematografico Paolo Lughi presenta l’immagine
di Trieste al cinema. Ciril Zlobez dell’Accademia di Lubiana propone
un approccio moderno di culture limitrofe. Franco Firmiani presenta l’extraserie
che la Minerva ha pubblicato sul Gatteri e la rivoluzione greca. Ritor nano,
con nuovi temi di architettura, Marco Pozzetto, Diana Barillari, Giovanni
Ceiner, Ondina Barduzzi, Massimo Mucci. Edino Valcovich e Gigetta Tamaro
parlano dell’Ospedale di Cattinara, vent’anni dopo.
Giovanni Lettich, Fulvio Salimbeni, Gino Pavan e Diana Barillari il 18
dicembre presentano il nuovo «Archeografo triestino».
Soci deceduti nel corso dell’anno: Mario Froglia.
Giovanni Lettich, Fulvio Salimbeni, Gino Pavan e Diana Barillari presentano il nuovo
«Archeografo Triestino» (2004)
74

2005
Settima edizione del Premio
Mi nerva d’argento, con ventuno partecipanti
e due terne di premiati. Primo
premio a Chiara Franceschini per
la tesi dal titolo: Catalogo del l’opera
dello scultore Franco Atschko. Secondo
premio: Marta Moretto. Terzo
premio: Anna Monaco e Gianluca
Paron. Premi straordinari del Comune
di Trieste ad Ambra Betić, Federico
Bernardini, Sara Canali. Cerimonia
nel Salotto azzurro del Comune, l’8
giugno, accolti dal Presidente del
Consiglio Comunale Sulli.
Esce, come supplemento all’«Ar
cheo grafo triestino», la ristampa
in facsimile del rarissimo primo
volume della rivista (1829), riprodotto
in 400 esem plari numerati. Negli
Estratto distribuito dal Console onorario
di Turchia Samer (2006)
Ristampa del primo volume della serie
Rossettiana dell’«Archeografo» (2005)
anni seguenti sarà completata la ristampa
dei quattro, ormai introvabili,
volumi della serie rossettiana
(1829 – 1830 – 1831 – 1837).
Terzo Extra serie dell’«Archeografo
triestino» è il libro su I Gesuiti
Trieste e gli Asburgo nel Seicento di
Vesna Cunja Rossi. Del lavoro di
Cri stina Rovere Tracce islamiche
nel la Trieste del Settecento, pubblicato
nell’«Archeo grafo triestino»,
viene Stampata un’edizione particolare
distibuita dal console onorario
di Turchia Enrico Samer.
L’anno si apre con una serie di
conversazioni proposte con la collaborazione
di docenti e ricercatori dell’Università
di Udine. Vesna Cunja
75

Rossi presenta le sue ricerche d’archivio (Trieste, Vienna, Lubiana) sull’insediamento
dei Gesuiti a Trieste nel Seicento. Vari aspetti della cultura, delle
tra dizioni, della vita di Trieste caratterizzano il ciclo successivo, realizzato
con la collaborazione di Elvio Guagnini: Gianni Gori, nel centenario della
«Vedova allegra» parla dell’Operetta; Raffaella Sgubin direttrice del Museo
provinciale di Gorizia, della moda tra Otto e Novecento; Giuliana Fabricio
della cucina tradizionale; il regista Ugo Amodeo ricorda gli anni di Radio
Trieste. Negli incontri successivi proposti in collaborazione con Gino Bandelli,
del Dipar ti mento di Scienze delle Antichità, gli argomenti spaziano dalla
preistoria della Regione Giulia al nuovo profilo urbanistico di Trieste romana.
Si parla della decorazione pittorica di Palazzo Vivante (Serenella Benedetti
Ferrari), di Gino Parin (Franco Firmiani), viene presentata una monografia
sul pittore Placido Fabris, attivo a Trieste nella prima metà dell’Ottocento.
Cristina Rovere illustra le sue ricerche sulle tracce islamiche nella
Trie ste dell’Ottocento, Stefano Bianchi parla di musica e teatro negli anni del
Governo Militare Alleato. Nel l’annuale programma proposto in collaborazione
con la facoltà di Ingegneria trova posto anche «Il Liberty a Trieste: un interessante
percorso di immagini» realizzato dal Circolo fotografico triestino
in occasione degli ottant’anni dalla fondazione, ne parlano Alida Cartagine e
Diana Barillari che coordina i lavori.
Il 17 dicembre si presenta l’«Archeografo triestino» con Barbara Mazza
Boccazzi, Guido Botteri, Gino Pavan, Elvio Guagnini e Diego Redivo.
Soci deceduti nel corso dell’anno: Livio Zerjav Seriani, Silvano Gandusio,
Mario Silla, Riccardo Slager, Graziella Gobbo Sardo.
2006
L’anno si apre con una conversazione dello scrittore e regista Giorgio
Pressburger sulle sue esperienze di lavoro con gli architetti Carlo Aimonino,
Boris Podrecca e Aldo Rossi.
Segue un ciclo di conferenze sulla dissoluzione e pacificazione dell’ex
Iugoslavia tra storia, politica, letteratura proposto in collaborazione con Fulvio
Salimbeni dell’Università di Udine. Alla conferenza di Beatrice Foschetti
su «Un’Europa maledetta e gli intellettuali del dissenso» partecipa Predrag
Matvejević. Il secondo ciclo è dedicato all’Islam, collabora l’arabista Cristina
Rovere e la Scuola Superiore di Lingue moderne di Trieste. Vengono trattati
argomenti relativi alla cultura e alla storia ebraica (con interventi di Silvio
Cusin, Silva Bon, Livio Vasieri, Cristina Benussi), e alla letteratura in Istria e
a Fiume, coinvolgendo, grazie ad Elvio Guagnini, gli studiosi d’oltre confine
Egidio Ivetic, Elis Deghenghi Olujić, Gianna Mazzieri Sankovich.
76

Le conferenze della sessione
autunnale vertono sull’archeologia:
Franca Maselli Scotti, direttrice del
Museo Nazionale di Aquileia, illustra
Trieste romana alla luce dei nuovi
ritrovamenti, e docenti e dottorandi
del Dipar ti mento di Scienze dell’Antichità
del nostro Ateneo, con il
coordinamento di Gino Ban delli si
alternano con validi contributi in materia:
Claudio Zaccaria, Chia ra Boscarol,
Paola Maggi, Chiara Ma grini,
Rita Auriemma, Kristina Mihovilic.
Il 21 maggio Elvio Guagnini
con segna al Presidente Pavan la medaglia
fatta coniare da soci ed amici
in ricordo del suo ottantacinquesimo
compleanno (opera dello scultore veneziano
Clauco Benito Tiozzo).
Vetrate a protezione dei resti romani
alla base del Campanile di San Giusto
(2006)
Guagnini consegna a Pavan la medaglia
ricordo del suo 85° compleanno (2006)
Nel corso dell’anno si concretano
due iniziative di restauro: le
vetrate alla base del campanile di
San Giusto per preservare da ulteriore
de terioramento i resti romani
ivi racchiusi (progetto proposto ed
elaborato da Gino Pavan nel 2003 in
ricordo dell’architetto Pietro Nobile,
che fin dal 1813 aveva individuato e
rilevato i resti del propileo romano).
Il lavoro viene realizzato grazie a
finanziamento dello Stato concesso
alla Soprintendenza. Il secondo intervento
di restauro è rivolto alla
statua tardo ottocentesca di Sant’Eufemia,
pro tettrice di Rovigno, portata
a Trie ste dal Vescovo Antonio
San tin e collocata all’ingresso del
Vescovado di Via Cavana (il lavoro
promosso e diretto dall’architetto
77

Ristampa del secondo volume della serie
Rossettiana dell’«Archeografo» (2006)
2007
78
Pavan è stato finanziato dalla benemerita
Fonda zio ne Foreman Casali).
Intensa l’attività editoriale:
esce, nell’Extra serie dell’«Archeografo
triestino», il quarto numero:
Manlio Malabotta critico figurativo
(scritti dal 1929 al 1935) di Lo renzo
Nuovo, nel centenario della nascita
del notaio scrittore e poeta triestino;
quasi in contemporanea il facsimile
del secondo numero della serie rossettiana
dell’«Archeografo triestino».
Elvio Guagnini, Fulvio Salimbe
ni, Gino Pavan, Barbara Mazza
Boc cazzi presentano il 16 dicembre
il nuovo «Archeografo triestino».
Soci deceduti nel corso dell’anno:
Giulio Benussi, Marco Pozzetto.
Ottava edizione del Premio Biennale. Cerimonia il 6 giugno, nella Sala
del Consiglio comunale, presenti Sergio Pacor, Presidente del Consiglio
Comunale e l’assessore alla cultura. Primo premio a Diego D’Amelio, per la
tesi Le ACLI a Trieste negli anni della ricostruzione. Secondo premio a Giulia
Castelli, terzo a Mariangela D’Adamo. Vengono assegnati inoltre quattro premi
straordinari in memoria di Pietro Covre e di Franco Castellani, a Raffaella
Paoletti, Lara Merluzzi, Alessandro Morgera e ad Annalisa Granito.
Grazie ad un contributo regionale viene ultimato il riordino della parte
più recente dell’archivio storico (dalla ricostituzione della Società agli anni
Ottanta), conservato nella sede di via Imbriani.
Anche nei primi mesi di quest’anno docenti della Facoltà di Ingegneria,
con il coordinamento di Diana Barillari, collaborano alla divulgazione degli
esiti del lavoro di ricerca dei giovani allievi svolto su temi di architettura ed
ingegneria e relative problematiche, non esclusivamente cittadine.
Roberto Costa, Edino Valcovich e Gino Pavan commemorano Marco
Pozzetto. In una serie di incontri con la collaborazione delle facoltà di Lettere
di Trieste e di Udine, programmati con il contributo di Elvio Guagnini,

Presentazione dell’extra serie su Malabotta. Tra il pubblico, in primo piano, Maria
Walcher e Franca Malabotta
Gianni Eugenio Viola parla sul Futurismo a Trieste, Vincenzo Sagona discorre
su Ugo Foscolo e Trieste, Melania Lunazzi illustra la sua pubblicazione
sul pittore Napoleone Cozzi. Annalisa Granito e Archimede Crozzoli richiamano
alla memoria Cesare Rossi, un letterato triestino molto noto ai
tempi di Svevo.
Flavio Fergonzi presenta l’extra serie da noi pubblicato su «Manlio
Malabotta, critico figurativo» di Lorenzo Nuovo.
In un ciclo organizzato d’intesa con il Comitato di Trieste e Gorizia
dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano si ricorda Carducci nel
centenario della morte (Fulvio Salimbeni, Alberto Brambilla). Serena Del
Ponte illustra le nuove piazze di Trieste, Rossella Scopas Sommer presenta i
lavori per la riapertura della Galleria d’arte antica e sulla Collezione Garzolini,
Fulvio Colombo parla sulla Trieste del Trecento alla luce di nuove indagini.
Siamo costretti a lasciare la tradizionale Sala Benco poiché sono iniziati
importanti lavori di restauro ed ampliamento della Biblioteca Civica che prevedono
anche il trasferimento del Civico Museo di Storia Naturale.
A partire dall’ultimo sabato del mese di ottobre, data di ripresa dell’Anno
Accademico, le conferenze si tengono in Sala Costantinides del Civico
Museo Sartorio. Rivedono in cattedra docenti e dottorandi di Ingegneria edi­
79

Ristampa del terzo volume della serie
Ros settiana dell’«Archeografo» (2007)
80
le, con la compartecipazione di studiosi
friulani. Diana Barillari, studiosa
di Raimondo D’Aronco e Gilberto
Ganzer, direttore del Museo di Porde
none parlano sull’opera dell’architetto
friulano e dei fratelli Fossati a
Istanbul, Romano Vecchiet direttore
della biblioteca civica di Udine, tratta
da esperto delle ferrovie ottocentesche,
sulla costruzione della strada
ferrata Veneto­Illirica (1836­55).
Viene pubblicato il facsimile
del III numero della serie Rossettiana
dell’«Archeografo triestino» (1831).
Il 15 dicembre in Sala Costantinides
ha luogo la presentazione
dell’«Archeografo triestino» da parte
dei professori Elvio Guagnini, Federica
Fontana, Fulvio Salimbeni e
Gino Pavan.
Presentazione dell’Archeografo, con Elvio Guagnini, Federica Fontana, Fulvio Salimbeni
e Gino Pavan (2007)

2008
Il ritrovamento di altri documenti dell’Archivio storico della Società da
parte dei Civici Musei rende necessario un nuovo intervento di riordino che,
grazie a un contributo regionale, sarà ultimato entro il 2011.
L’anno si apre con due conferenze tenute da Marzia Vidulli Torlo e
Michela Messina dei Civici Musei di Storia ed Arte, sugli importanti lavori di
restauro al Castello di San Giusto portati a termine dall’Amministrazione comu
nale. Il 10 maggio il Presidente Pavan presenta il 5° Extra serie dell’«Archeografo
triestino»: Pietro Nobile direttore dell’Accademia di Architettura
di Vienna (1818­1849) di Katharina Schoeller, esempio di collaborazione tra
la Società di Minerva e l’Istituto universitario per Traduttori e Interpreti del
nostro Ateneo.
Continua la collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell’Antichità.
Sull’applicazione di nuove tecnologie nel campo della ricerca archeologica
parlano Chiara Boscariol e Rodolfo Riccamboni, mentre Chiara Morselli presenta
le ricerche archeologiche a Elaiussa Sebaste, un porto tra Oriente e
Occi dente, alle quali partecipa con la Missione archeologica italiana in Turchia.
Sul Ponte romano di Ronchi dei legionari parla Catharina Zanier e Diana
De Rosa su una sua ultima pubblicazione relativa ai diari degli allievi dell’Isti­
Presentazione dell’extra­serie n. 5. Da sin.: Sergio degli Ivanissevich, Katharina Schoeller,
Gino Pavan, Ernesto van der Ham (2008)
81

Claudio Magris e, a destra, Elvio Guagnini (2008)
Il rabbino Ariel Haddad, N. Stefanini ed A. Guagnini alla conferenza sul Cimitero
ebraico (2008)
82

Presentazione dell’Archeografo con Elvio Guagnini, Federica Fontana, Gino Pavan e
Guido Botteri (13.12.2008)
tuto nautico di Trieste da lei ritrovati.
Su Il Risorgimento, pubblicazione
cu rata da P. Ginsborg e A. M. Banti
parlano F. Salimbeni e F. Se nardi.
Viene presentata l’edizione di un
singolare «bestiario» illustrato da Ardui
no Berlam (Guagnini, Del Fab bro
Caraco glia, Carpinteri). L’esilio e
mor te di Joseph Fouché a Trieste viene
illustrato da Julien Sapori, Commissario
della Sûreté a Parigi. Particolarmente
applaudite sono le conferenze
del ciclo sui rapporti di grandi
scrittori con Trieste: Claudio Magris
parla di Ibsen, Renzo S. Crivelli di
Joyce, Giuseppe Antonio Camerino di
Sve vo, Marija Mitrovič di Ivo Andrič.
Ritornano Franca Maselli Scotti,
per aggiornare su nuovi ritrova­
Ristampa del quarto volume della serie
Rossettiana dell’«Archeografo» (2008)
83

menti archeologici in città, e Diana Barillari, che inaugura con una conferenza
sul Liberty un nuovo ciclo di architettura in collaborazione con i colleghi
e gli allievi Aulo Guagnini, N. Stefanini, N. Zanette.
Federica Fontana, Elvio Guagnini, Guido Botteri e Gino Pavan presentano
l’«Archeografo triestino» il 13 dicembre.
Si pubblica in facsimile il IV volume della serie storica dell’«Archeografo
triestino» (1837).
Soci deceduti nel corso dell’anno: Giovanni Vittorio Firmiani, Egizio
Faraone e Duilio Gasparini.
2009
20 febbraio. Nella Sala Convegno dell’Istituto per Traduttori e Interpreti
del nostro Ateneo, la Società di Minerva partecipa alla Giornata internazionale
di studi promossa dall’Università di Trieste ed organizzata da Diana Barillari
su Trieste Mitteleuropa Mediterraneo, attualità di Marco Pozzetto storico
dell’architettura con un intervento del Presidente Pavan dal titolo: Marco
Pozzetto, un minervale di lungo corso.
Premiazione della IX edizione del Concorso Minerva d’argento. Sala Predonzani nel
Palazzo della Presidenza della Regione. Da sin.: il dirigente del Servizio Beni culturali
Massimiliano Bonaccorsi, l’assessore Roberto Molinaro, Gino Pavan, Adriano
Dugulin, la segretaria Giuliana Marini. Premiata: Beatrice Malusà (2009)
84

Le vincitrici della IX edizione del Concorso Minerva d’argento. Da sin.: Ilaria Sagrati,
Karen Drioli, Elisa Prelli, Beatrice Malusà (2009)
Esce il 6° Extra serie dell’«Archeografo triestino», A. Gentile – G. Secoli,
La Società di Minerva (1810­1960), che comprende la ristampa dei due
volumi sulla storia della Società usciti in occasione del centenario e del centocinquantesimo
di fondazione.
3 giugno. Nella Sala Predonzani del palazzo della Giunta regionale, presente
l’Assessore regionale alla Cultura Roberto Molinaro in Piazza Unità
d’Ita lia, ha luogo la cerimonia della premiazione della nona edizione del
Premio Minerva d’argento.
Il primo premio è assegnato a Beatrice Malusà, per la tesi su Antonio
Lonza pittore. Secondo premio ad Annalisa De Franzoni, terzo a Ilaria Sagrati.
Viene consegnato pure il Premio straordinario dedicato alla memoria di
Vittorio Firmiani, ex aequo ad Elisa Prelli e Karen Drioli.
30 ottobre. In preparazione del 200° anniversario della fondazione della
Minerva, nella Sala «Giorgio Costantinides» del Civico Museo Sartorio, si
tiene una Giornata internazionale di studi su: Accademie e società culturali
tra Sette e Ottocento nel Litorale con la partecipazione di 17 relatori 23.
85

Marija Pirjevec Elis Deghenghi Olujić
Paolo Pastres Elvio Guagnini e Sergio Tavano
Antonella Cosenzi e Lorenza Resciniti Isabella Flego
Kristjan Knez Marzia Vidulli Torlo e Michela Messina
86

Il pubblico presente al Convegno
Serena Del Ponte per gli incontri dei «Sabati minervali» tiene una conferenza
sul Mondo dei faraoni nella letteratura ottocentesca. Il calendario degli
incontri continua a proporsi secondo il collaudato schema mensile a temi.
Si parla dell’Ospedale Psichiatrico di San Giovanni dal punto di vista
della storia (Diana De Rosa) e da quello dell’architettura (Diana Barillari).
Diana De Rosa e la Presidente della
Provincia Maria Teresa Bassa Poropat
(2009)
Il prof. Claudio Zaccaria direttore del
Dipartimento di scienze dell’Antichità
dell’Università di Trieste (2009)
87

Barbara Zandrino parla del futurista Farfa
(2009)
88
Prosegue la collaborazione con
Scien ze dell’Antichità proposta dal
direttore del Dipartimento Claudio
Zaccaria che suscita grande interesse
con la conferenza sui produttori
d’olio nell’Istria romana e la nuova
iscrizione di un duoviro tergestino.
Di museologia in campo archeologico
parlano Emanuela Montagnari e
Marzia Vidulli Torlo, Federica Fontana
illustra i culti isiaci in area nordadriatica.
Nel mese successivo Elvio Guagnini
porta alla Minerva il papirologo
Sergio Daris, il saggista­ecologo
Fabio Fiori, il musicologo Alexan der
Rojc e Barbara Zandrino che fa riscoprire
al pubblico il futurista triestino
Farfa. Parlano d’arte, monumen­
ti e di artisti nella nostra città Elisa Prelli, Marisa Fiorin, Beatrice Malusà, rispettivamente
su Gianni Russian, la Chiesa di S. Spiridione e Antonio Lonza.
Alla commemorazione di Silvio Rutteri, in primo piano, la figlia Maria Grazia e Franca
Malabotta (2009)

Guido Botteri parla sui giornali triestini (2009)
Lo storico Fulvio Salimbeni traccia un bilancio della collana «Civiltà
del Risorgimento», Fulvio Senardi parla di Saba e la Grande Guerra. Silvia
Zan lorenzi discorre del giapponismo triestino.
Si commemorano Cesare Pagnini (Antonio Trampus), Giulio Cervani
(Car lo Ghisalberti), Silvio Rutteri (Dante Cannarella).
Gino Pavan illustra l’opera di Guido Cirilli primo direttore dell’Ufficio
Belle Arti (1918 – 1924) dopo l’annessione della Venezia Giulia e dell’Istria
all’Italia; Guido Botteri presenta i Giornali triestini dal maggio 1945 al trattato
di pace del ’47; Edino Valcovich, Diana Barillari ed Aulo Guagnini illustrano
la costruzione dell’Idroscalo.
Il 19 dicembre Barbara Boccazzi Mazza, Elvio Guagnini, Gino Pavan
presentano il nuovo «Archeografo triestino».
Soci deceduti nel corso dell’anno: Fabio Suadi e Cassiano Cordi.
2010
L’anno è caratterizzato dalle Manifestazioni per il Bicentenario, in occasione
del quale viene coniata la medaglia commemorativa, opera dello scultore
veneziano Clauco Benito Tiozzo 24.
89

La Corale della Città di Trieste nella Chiesa di S. Antonio durante l’esecuzione del
Con certo del Bicentenario (2010)
Pavan e degli Ivanissevich davanti alla torta del Bicentenario (2010)
90

Il 30 ottobre si tiene nella Chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo un concerto
pubblico della Corale della Città di Trieste diretta da Edda Calvano, nel
ricordo di due soci fondatori della Società di Minerva: il progettista della
Chiesa, architetto Pietro Nobile e Domenico Rossetti, commissario del Ma gistrato
civico finanziatore dei lavori. Affascinanti le musiche, un breve indirizzo
di saluto e di ringraziamento del Presidente e poi si festeggia con un brindisi
l’importante ricorrenza.
Il 27 novembre, alla presenza di autorità, un folto pubblico di soci e di
ospiti ha luogo, al Civico Museo Sartorio, l’inaugurazione della Mostra che
il Comune di Trieste dedica alla Società. Proposta dalla Direzione dei Civici
Musei, Assessorato alla Cultura del Comune che vede la nostra collaborazione
e quella del consocio Antonio Rossetti.
La Mostra è intitolata La Società di Minerva (1810 ­2010) – Duecento
anni di storia e cultura a Trieste e rimane aperta fino al 20 marzo 2011 25.
Parlano il Presidente Gino Pavan, il Direttore dell’Area Cultura e dei
Civici Musei, Adriano Dugulin, che è anche «minervale» e Michela Messina,
curatrice della Mostra assieme al personale dei Civici Musei. Nell’occasione,
il Presidente dona alla Città due preziosi autografi di Pietro Nobile 26: il primo
è lo scritto del discorso inaugurale del Gabinetto di Minerva datato uno
gennaio 1810 27, il secondo è del febbraio dello stesso anno. I due discorsi
Sala Giorgio Costantinides. Il pubblico all’inaugurazione della Mostra del Bicentenario
(2010)
91

Il manoscritto di Pietro Nobile donato dal Presidente Pavan (2010)
92

sono stati tenuti nel settecentesco
Palazzo di Domenico Plenario, oggi
Pitteri in Piazza Grande, prima sede
della Società di Minerva.
Gli importanti documenti saranno
destinati ad arricchire l’archivio
storico della Minerva conservato
dai Civici Musei in via Imbriani.
In concomitanza alla manifestazione
viene attivato uno sportello
per lo speciale annullo filatelico. La
serata si chiude con un brindisi offerto
dall’Amministrazione Comunale.
Questa pubblicazione ospita il
capitolo dedicato alla Mostra che ricorda i duecento anni della Società.
Il 9 aprile 2011 è stata collocata sulla facciata di Palazzo Pitteri, in Piazza
Unità d’Italia, la targa che ricorda la prima sede della Società del Gabinetto
di Minerva28. Bozzetto per l’annullo filatelico (2010)
Scoprimento della targa su Palazzo Pitteri. Da sin.: il Presidente del Consiglio comunale
Sergio Pacor, la Presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat, Gino
Pavan, Fulvia Costantinides, Roberto Scirocco (2010)
94

La targa commemorativa su Palazzo Pitteri (2010)
Palazzo Plenario poi Pitteri, litografia di Marco Moro (1857)
95

Le conferenze mensili dei «Sabati minervali» a gennaio, con la collaborazione
di Diana Barillari del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale
dell’Università di Trieste, iniziano con un breve ciclo su temi relativi ad architettura,
tecnica e restauro. Parlano i giovani laureati Federico Piovesan,
Giulia Cosolini, Sanda Aulic.
Le conversazioni di carattere letterario, proposte da Elvio Guagnini,
spaziano sull’edizione critica della «Coscienza di Zeno» (Beatrice Stasi), la
Trieste di Benco cento anni dopo (Pieri, Gori, Albertazzi, Guagnini), i «Dialoghi»
in dialetto del Mainati (Rienzo Pellegrini). Maurizio Bossi, direttore
del Centro Romantico del Gabinetto Vieusseux di Firenze, presenta un inedito
breve epistolario Vieusseux­Rossetti. Alcuni ricercatori del Dipartimento
di Storia e Culture dall’Antichità al Mondo contemporaneo dell’Università di
Trieste coordinati da Claudio Zaccaria, si succedono trattando di ritratti romani
(Paolo Casari), della carta archeologica di Tergeste su supporto informatico
(Massimo Braini), del patrimonio archeologico della penisola muggesana
(Boscarol­Maggi­Zorzetti). Bruno Callegher parla di due medaglie triestine
nate dalla collaborazione tra Rossetti, Putinati, Labus. Un secondo ciclo
proposto da Diana Barillari impegna neolaureati e docenti nella presentazione
del lavoro di ricerca, svolto sulla scorta di documenti inediti, sul tema
comune del complesso edilizio
dell’Ateneo triestino progettato
negli anni Trenta dagli architetti
Raffaello Fagnoni e Umberto
Nordio (Va lentina Fernetti,
Edino Valcovich, Pao lo
Damian).
Con Simone Volpato nel
bicentenario della Minerva
ven gono dedicati quattro incontri
al suo Fondatore, Do menico
Rossetti (Antonio Trampus,
Gino Bandelli, Si mo ne
Vol pato, Alessandra Si ru go).
Di Aurelia Gruber Ben co (Marina
Silvestri), di Giani Stuparich,
dall’Europa a Trie ste
(Ful vio Senardi), del romanzo
Gli anni ciechi di Qua rantotti
Gambini parla Cri stina Benussi
Cristina Benussi (2010)
che coordina i tre incontri.
96

Diana Barillari presenta l’extra­serie dedicato alla Cappella dell’Episcopio (2010)
Diana Barillari presenta il 7°
extra serie dell’«Archeografo triestino»
dedicato all’importante e poco
nota opera della Secessione viennese
custodita nella nostra città: La Cappella
dell’Episcopio a Trieste di Ivan
Vurnik (1913 ­1914) di Gino Pavan,
studio che l’autore dedica a Domenico
Rossetti, nel duecentesimo anno
di fondazione della Società.
A dicembre Piero Del Bello illustra
parte dell’importante collezione
grafica Modiano che la città deve valorizzare:
Modiano, Arte e Im presa.
Di notevole rilievo è stata l’attività
editoriale svolta nel corso dell’anno.
Oltre al primo tomo dell’«Archeografo
triestino» 2010 (LXX della
serie IV = CXVIII della raccolta)
Don Gherbaz e mons. Eugenio Ravignani
alla presentazione del volume dedicato
alla Cappella dell’Episcopio (2010)
97

Barbara Boccazzi Mazza, Gino Pavan, Massimo De Grassi, Elvio Guagnini presentano
l’Archeografo (2010)
uscito a gennaio, che contiene gli Atti della Giornata Internazionale di studi
del 30 ottobre 2009, sono stati pubblicati, a ottobre il ricordato settimo Extra
serie dedicato alla Cappella dell’Episcopio, e il secondo tomo dell’«Archeografo
triestino», presentato il 18 dicembre, con proiezioni, da Massimo De
Grassi, Barbara Mazza Boccazzi, Elvio Guagnini, e Gino Pavan.
Soci deceduti nel corso dell’anno: Cesare Aguccioni, Valnea Scrinari,
Manlio Cecovini.
98

NOTE
1 Nelle precedenti edizioni sono stati premiati: Sergio Cella (16 febbraio 1957);
Roma Colle e Alfonso Fragiacomo (12 aprile 1958); Mariuccia Campitelli, Giorgio
Vi dus so e Giuseppe Radole (14 marzo 1959).
2 Come noto, le prime riunioni della Minerva ricostituita hanno luogo presso
l’Ente provinciale per il Turismo, al pianterreno di un palazzo in via San Nicolò
all’angolo con via della Cassa di Risparmio, poi si svolgono nel Gabinetto del Podestà
in Municipio, quindi nella sede della Società Alpina delle Giulie in via Milano 2. Dal
1947 gli incontri si tengono regolarmente nella sala di lettura «Silvio Benco» della
Biblioteca Civica in piazza Hortis (in via provvisoria, durante i restauri di Palazzo
Biserini, nella Sala Giorgio Costantinides del Civico Museo Sartorio), che da allora è
sede legale del sodalizio. Per la segreteria e le riunioni del Direttivo, da marzo 1954 è
utilizzata la sede di Via Imbriani, al primo piano (scala secondaria) dell’edificio di
proprietà della Fondazione Morpurgo Nilma, in sublocazione dal Comune. La soluzione
ottimale dell’annoso problema sembra presentarsi nel 1963. Il 14 marzo, in una
riunione del Direttivo a carattere riservato, non verbalizzata, si discute l’intenzione
del socio Antonino Rusconi di donare alla Minerva due immobili di sua proprietà in
Via Duca d’Aosta, l’uno da adibire ad adeguata sede, con locali per l’ufficio e per le
riunioni, l’altro da affittare a terzi, per procurarsi i mezzi per l’attività. Ma l’atto di
donazione, di cui si conserva una minuta, è destinato a restare lettera morta.
Sul vecchio problema della sede, vedi: G. Ma r i n i, La società di Minerva da Palazzo
Pitteri a Palazzo Morpurgo Nilma. Le varie sedi: progetti, speranze, realtà, «Archeo
grafo triestino», Serie IV, vol. LXVIII (= CXVI), 2008, p. 289­341.
3 Sin dal 1954 si vanno raccogliendo, accanto ad opere ed estratti di alcuni autori
– soci e soci corrispondenti – pubblicazioni ricevute a vario titolo da diversi Enti ed
Istituti (tra tutti si distingue la Olivetti di Ivrea, per interessamento del minervale
Ignazio Weiss) e si sottoscrivono abbonamenti a riviste. Dall’epoca delle celebrazioni
per il terzo cinquantennio (1960), si recuperano alcune «reliquie» della dispersa biblioteca
sociale. Alcuni soci donano opere recanti il timbro che ne certifica l’origine
(Nino Pontini, Rinaldo Crasnig e più tardi Sergio degli Ivanissevich e Antonio Trampus),
o pubblicazioni edite dalla Società stessa o che comunque la riguardino. Nel ’63
Vittorio Tranquilli dona la raccolta quasi completa de «La Porta Orientale» e «Umana»
di Benco ed Oscar de Incontrera una raccolta di ritagli di giornale riguardanti Trieste;
nel ’65 Giuseppe Stefani varie annate di diverse riviste storiche. Dopo la morte di
Incontrera, che si occupava della biblioteca dal ’57, viene nominato bibliotecario Mari
no de Cristini (1973). Nell’84 Antonio Trampus lavora al riordino e alla schedatura,
in previsione del trasporto in Via Imbriani delle giacenze dell’«Archeografo triestino»
depositate presso la Biblioteca Civica (che sarà ultimato negli anni ’90, dopo aver
provveduto ad un’adeguata scaffalatura). Nell’87 l’incarico passa per qualche tempo
a Liliana Tassini Fragiacomo.
4 Del volume da pubblicare per i 150 anni di vita della Minerva si incomincia a
parlare nelle riunioni del consiglio direttivo all’apertura dell’anno accademico 1958­59.
Attilio Gentile, il primo storico della Società, dovrebbe proseguire la sua storia fino al
’42, mentre Cesare Pagnini ed Oscar de Incontrera trattarebbero il periodo dal ’42 in
poi. Quasi subito però per questo ultimo periodo viene fatto il nome di Lina Gasparini,
che all’inizio del ’59 accetta l’incarico: secondo il disegno di Pagnini alla prima parte
già elaborata, riassunta dalla Gasparini, seguirà quella nuova di Gentile riguardante il
periodo 1910­42. Un incaricato a pagamento farà lo spoglio dei giornali dell’epoca.
Da parte sua, Gentile accetta di continuare la sua storia. All’inizio del 1960 il lavoro,
già ben avviato, subisce una battuta d’arresto a causa delle condizioni di salute della
Gasparini, mentre Gentile procede a rilento, e l’anno successivo, in seguito alla pre­
99

matura scomparsa della Gasparini, s’interrompe bruscamente. Siamo a metà del 1962.
Gentile non accetta la collaborazione di Carlo Rapozzi, incaricato dal Consiglio di
occuparsi della compilazione della storia dopo il ’43. Costretto fin dal principio del
’64 a rinunciare alla compilazione, Rapozzi può mettere a disposizione di chi se ne
occuperà, solo «una traccia riassuntiva dei verbali del Veronese», mentre il materiale
diligentemente raccolto dalla Gasparini è andato perduto. Di comune accordo si decide
quindi di affidare a Secoli, bene accetto a Gentile, l’incarico di portare a termine la
storia già preparata in collaborazione fino al 1937. «Nel momento critico di riannodare
le fila così improvvisamente interrotte e di riallacciare i passati rapporti, la Direzione
si rivolse al sodale prof. Giuseppe Secoli che ... con molta pazienza e molto tatto ...
seppe ricostruire il lavoro perduto, ricorrendo a verbali e ad annotazioni – fra cui
quelle ricche e dettagliate del prof. Gentile – a diari e giornali; avvicinò sodali di antica
data sollecitando i loro ricordi e discutendo sulle vicende della Società». Nel
marzo 1965 la pubblicazione è pronta per la tipografia. Dieci copie saranno tirate su
carta speciale.
5 IN QUESTO EDIFICIO / UN TEMPO STAZIONE DI POSTA / CHE PER
SECOLI OFFRÌ AI VIAGGIATORI / LA PRIMA VISIONE DELLA CITTÀ E DEL
GOLFO / SIR RICHARD FRANCIS BURTON / FILOLOGO ESPLORATORE
ARCHEOLOGO / CONSOLE DI SUA MAESTÀ BRITANNICA A TRIESTE / DAL
1872 AL 1890 / CONDUSSE A TERMINE LA MAGISTRALE TRADUZIONE /
DIRETTAMENTE DALL’ARABO IN INGLESE / DE «LE MILLE E UNA NOTTE»
/ LA PRIMA INTEGRALE IN UNA LINGUA EUROPEA / NEL CENTENARIO
DELL’INSEDIAMENTO / LA RIUNIONE ADRIATICA DI SICURTÀ / – AUSPICE
LA SOCIETÀ DI MINERVA – POSE.
6 [...] Questa decisione mi è molto dolorosa, perchè da quando ho ricostituito la
nostra società nel 1944, per creare, nel deserto morale, nello squallore e nel disorientamento
dovuto all’occupazione militare tedesca e in previsione di quello che sarebbe
successo dopo, un centro d’animazione e di difesa culturale, mi ispirai all’esempio di
Domenico Rossetti che, in analoghe condizioni, aveva radunato i cittadini migliori al
medesimo scopo e fondato il Gabinetto di Minerva il 1° gennaio 1810. Da allora ho
appoggiato tutti i presidenti che la ressero e la fecero fiorente e matura. Nel lasciare la
carica di Presidente che per ultimo mi è toccata, raccomando a coloro che mi seguiranno
l’amore alla Società. [...] Vi raccomando di cercare di incrementare l’interesse del pubblico,
invitando a collaborare soprattutto gli insegnanti universitari e quelli delle scuole
superiori, estendendo ed approfondendo gli argomenti a tutti i problemi della cultura
generale, naturalmente col massimo riflesso agli interessi della città e delle terre che
furono nostre. [...] Quest’anno ricorre il 175° anniversario dell’istituzione della Minerva
(1810­1985) che spero sarà ancora solennemente ricordato non solo ai soci, ma alla
cittadinanza tutta, eventualmente con una conferenza stampa. Tale celebrazione potrebbe
anche affiancare una campagna volta all’aumento del numero dei soci, giovani
si spera, e ad interessare la città del nostro lavoro, che bene o male ha per seguito quello
che era il sogno dei suoi fondatori. Questo il consuntivo del vostro Presidente impedito
da ragioni di salute e il preventivo bilancio morale della Minerva.
7 G. Pava n , Pietro Nobile conservatore di monumenti antichi in Neoclassico, la
ragione, la memoria, una città: Trieste, Ed. «Electa», Venezia 1990, pp. 194­201.
«Neo classico, la ragione, la memoria una città» Trieste, Electa ed., pp. 235­298, ill.
Trieste 1990.
8 Max Fabiani e il restauro in Max Fabiani, nuove frontiere dell’architettura, a
cura di Marco Pozzetto, catalogo della Mostra tenutasi nelle Scuderie di Miramare
(contemporaneamente in sloveno dal titolo Maks Fabiani: nove meje v arhitekturi),
ed. Marsilio, Venezia 1988, pp. 85­90, ill.
100

9 La collezione Fonda Savio è stata affidata alla Facoltà di Lettere del nostro
Ateneo nelle mani di Elvio Guagnini.
10 Il discorso è pubblicato nel volume dell’«Archeografo triestino» del 1993. In
appendice, la lettera di Giulio Cervani al Presidente della Minerva (27 novembre1992),
in cui lo studioso motiva la rinuncia a prestarsi per la celebrazione ufficiale, cui aveva
in precedenza aderito:
[...] Quella che io elevo è una ferma protesta per il fatto che, nell’occasione del
centocinquantesimo anniversario della sua morte, il ricordo di un grande cittadino di
Trieste, figura emblematica quant’altre mai nella storia così complessa della nostra
città, sia stato sostanzialmente rimosso e che la sua immagine sia stata snobbata e
quasi dimenticata dalla Trieste «ufficiale». Nel 1942, primo centenario della morte di
Rossetti, il Comune di Trieste aveva costituito un comitato cittadino ad hoc, ed aveva
chiamato un accademico d’Italia a celebrarlo in un teatro «Verdi» stipato di folla. In
uno degli anni più tristi della storia recente della città (1944) si era riusciti a dare alle
stampe due volumi di Inediti rossettiani i quali restano a tutt’oggi validissimi. Era un
altro momento sì, ma il fatto va evidenziato, credo. Oggi, l’Amministrazione comunale
della città non intenzionata – per i troppi «centenari» che accade di dover affrontare
(come, a quanto pare, è stato detto) – di assumersi l’onore e l’onere di una celebrazione
ufficiale per questo grande cittadino, non ha sentito nemmeno il dovere di patrocinare
apertamente la lodevolissima iniziativa (la chiamerei surrogatoria) della
Società di Minerva a farsi carico morale di una celebrazione del Rossetti, nell’ambito
delle sue forze.[...]
Onore quindi alla Società di Minerva e al suo Presidente per l’abnegazione dimostrata
nell’occasione. Ma nei verbali dell’attività di essa dovrà pur iscriversi questa
incredibile carenza dei politici della nostra città che suona veramente come un affronto
alla memoria di Domenico Rossetti: l’uomo che presentava forse il nuovo in forme
che ci possono sembrare vecchie; ma forme che erano fuor di ogni dubbio espressione
di un fervore di fare e di un operare per il bene pubblico che non dovrebbe andar perduto.
11 La Minerva d’argento sarà l’ultimo lavoro modellato dal «minervale», prof.
ing. Antonio Guacci.
12 Successivamente, dalla quinta edizione (2001), grazie all’aumento dei contributi
regionali, saranno assegnati anche premi in danaro: due milioni di lire al primo
classificato, un milione al secondo, cinquecentomila al terzo (attualmente € 1.000,00,
€ 500,00, € 250,00 rispettivamente) e diplomi di merito.
13 La pubblicazione della Relazione sull’attività della Società di Minerva (che in
passato era stampata in opuscoli di una decina di pagine o in appendice all’«Archeografo
triestino») riprende per volontà del Presidente Rossetti, e per trent’anni sarà
curata con meticolosa precisione dal Segretario Antonio Ciana. Dal 1949 ad oggi sono
stati pubblicati 28 fascicoli. Il primo, di sole 8 pagine con la copertina rosa, abbraccia
l’attività degli anni sociali CXXXVII­CXXXIX (maggio 1947 – settembre 1949).
Uscito dalla Tipografia Renato Fortuna, venne distribuito ai soci nella seduta del 18
marzo 1950. Vi sono ricordati, per ordine alfabetico dei relatori, gli argomenti principali
trattati e discussi nel corso delle riunioni (segnati con asterisco quelli pubblicati o
in corso di pubblicazione). Seguono brevissimi cenni su altre manifestazioni dell’attività
sociale. Dal secondo fascicolo in poi, è pubblicato anche l’elenco dei soci.
Successivamente viene riportata la serie cronologica (per anno sociale) delle riunioni,
con l’indicazione dei principali argomenti trattati dai vari relatori, e la menzione delle
più importanti manifestazioni della vita della società nel periodo considerato, il tutto
in una ventina di pagine. Da triennale la pubblicazione diventa biennale (1957), periodicità
osservata tuttora. Si arriva così al 150° anno di fondazione; il fascicolo (il sesto
101

della serie) per gli anni sociali CL­CLI, è l’ultimo stampato dalla Tipografia Fortuna
(1961). La copertina d’ora in poi sarà grigia, 22 pagine, stesso schema. La parte dedicata
alle comunicazioni, segnalazioni, interrogazioni e proposte fatte dai soci è più
nutrita. Nel 1964 cambia lo stampatore (Tipo­Litografia Leghissa), ma non la veste né
la stesura. La copertina dei fascicoli successivi (Tipo­Litografia Mario Cozzi), tende
al verde, colore che sarà poi costante. Con la Relazione stampata nel 1974 si ritorna
all’anno solare (biennio 1972­73), e si passa alla Tipografia Moderna, che stampa
pure l’«Archeografo triestino». Dopo la morte di Ciana, la Relazione rimane compito
del Segretario in carica; l’elenco degli interventi si fa più sintetico, il tutto si riduce a
16 pagine non numerate. La Relazione relativa al biennio 1992­1993 (edita nel 1995)
si fa più sostanziosa: 36 pagine, nuova impostazione. Le sedute sono numerate progressivamente
(dalla 1446 a partire dalla prima, storica, del 4 luglio 1944). All’elenco
delle conferenze del biennio (redatto come sempre in ordine cronologico), seguono i
verbali completi delle Assemblee generali ed in fine l’elenco dei soci.
14 Presenta una proposta di restauro del Filodrammatico come sala multiuso per
manifestazioni culturali e sede per società come la Minerva e il CCA, che però risulta
eccessivamente costosa. Propone successivamente, assieme al Presidente del CCA
Giorgio Tombesi, ed elabora il progetto di massima per il restauro da parte della
CRTrieste Fondazione di palazzo Artelli (proprietà INAIL) per ospitare un Museo
cittadino e dell’ex sede dell’Archivio di Stato in via XXX Ottobre (proprietà della
Provincia). In quest’ultimo edificio potrebbe trovar sede la Collezione Garzolini, di
proprietà dello Stato e ospitare la Società di Minerva e il Circolo della Cultura e delle
Arti, senza trascurare altre possibili soluzioni. L’assessore Damiani, interpellato in
proposito, assicura che nel progetto di restauro della Biblioteca civica è già inserito
uno spazio per le conferenze della Minerva. Della questione dell’adeguamento degli
accessi al Museo si interessa l’avv. Roberto Scirocco: in dicembre si apprende che il
locale di via Imbriani non è idoneo come uscita di sicurezza per il Civico Museo di via
Imbriani. All’inizio del 1997, al settore immobiliare del Comune che esige il pagamento
di arretrati, si chiede di rivedere le richieste, facendo presenti le benemerenze
della Minerva. Frattanto la Fondazione Morpurgo, proprietaria dell’intero edificio di
via Imbriani, sta valutando la possibilità di adattare tutto il piano affittato al Comune
(19 locali) a casa per anziani, mentre per la Minerva si presenta una nuova alternativa:
la Fondazione Scaramangà (presieduta da Antonio Rossetti) potrebbe cedere in affitto
alcuni locali. Le difficoltà di carattere logistico potrebbero essere risolte a norma di
legge con una spesa accettabile, ma le trattative non giungono a buon fine. Arriva una
nuova intimazione di sfratto dai locali di via Imbriani, nel luglio 2000 che, risolto il
problema di pagamento di alcuni arretrati, non ha più seguito.
15 I verbali delle sedute ordinarie sono stati curati da Paolo Veronese (1944­45),
Antonio Ciana (1947­73), Alfieri Seri (1974­84), Ucci Cvitanich, con la collaborazione
di Marino de Cristini ed altri (1985­91), Grazia Novaro (1992­93), Elena Clari
(1994­97).
16 Annualmente sull’«Archeografo triestino» viene pubblicato un elenco di enti
ed istituzioni culturali italiane e straniere con cui la Società di Minerva effettua periodici
scambi bibliografici (sono 46 nel 1987, 70 nel 1990, 124 nel 1992). Attualmente
la rivista viene inviata a cura e a spese della Società a 140 indirizzi, ricevendo regolarmente
in cambio pubblicazioni periodiche per lo più altrimenti non facilmente reperibili.
A titolo indicativo se ne dà un elenco sommario (escludendo le opere monografiche):
Acta Iadertina. Casopis odjela za filozofiju, odjela za pedagogiju i odjela za sociologiju
Aevum. Milano. Università del Sacro Cuore
102

Analecta Bollandiana. Bruxelles. Société des Bollandistes
Annales. Series historia et sociologia. Studi istriani e mediterranei Koper
Annales. Series historia naturalis. Studi istriani e mediterranei Koper
Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa. Classe di lettere e filosofia
Annali d’italianistica. Department of Modern and Classical Languages. University of
Notre Dame
Annuario della Pontificia Accademia Romana di archeologia
Arbeits – und Forschungsberichte zur Sächsischen Bodendenkmalpflege. Dresden.
Landesamt für Archäologie
Archaeo. Archäologie in Sachsen. Landesamt für Archäologie mit Landesmuseum für
Vorgeschichte
Archaeologia Adriatica. Sveuciliste u Zadru / Odjel za archeologiju Zadar
Archaeonaut. Dresden. Landesamt fur Archaologie
(L’)Archiginnasio. Bullettino della Biblioteca Comunale di Bologna
Archivio Storico Lombardo. Milano
Archivio Veneto. Venezia
Archivo de prehistoria levantina. Servicio de investigacion prehistorica de la
Diputacion provincial de Valencia
Argo. Narodni muzej. Ljubljana
Arheoloska istrazivanja na srednjem jadranu. Hrvatsko arheolosko drustvo Zagreb –
Arheoloski muzej Split
Ateneo Veneto
Athenaeum. Pavia
Atti. Classe di Scienze morali lettere ed arti dell’Istituto Veneto di scienze, lettere ed
arti
Atti della Accademia delle Scienze di Torino. Classe scienze Morali, Storiche e filosofiche
Atti della Accademia Ligure di scienze e lettere
Atti della Accademia Nazionale dei Lincei. Notizie degli scavi di antichità
Atti della Pontificia Accademia Romana di Archeologia. Serie III.
Atti dell’Accademia «San Marco» di Pordenone
Atti dell’Accademia Udinese
Atti e memorie. Deputazione di storia patria per le province di Romagna
Atti e Memorie. Accademia Virgiliana di Mantova.
Atti e memorie dell’Ateneo di Treviso
Atti e memorie della Società dalmata di storia patria. Roma
Atti e memorie della Società dalmata di storia patria. Venezia
Atti e memorie della Società Istriana di Archeologia e Storia Patria
Atti e memorie della Società Tiburtina di storia e d’arte
Atti e memorie dell’Accademia Galileiana di Scienze Lettere ed Arti in Padova
Atti e memorie delle R. R. Deputazioni di Storia Patria per le province Modenesi e
Parmensi. Modena
Atti ufficiali della Accademia delle Scienze di Torino
Bericht der Romisch­Germanischen Komission. Deutschen Archaologischen
Instituts
Bollettino del Museo Civico di Padova
Bollettino della Società per gli studi storici, archeologici ed artistici nella Provincia di
Cuneo
Bollettino delle Civiche Istituzioni Culturali. Udine
Bollettino giuliano. Associazione Giuliani. Sydney
Bollettino storico della città di Foligno
103

Bollettino storico Piacentino
Borgolauro
Bulgarian Historical Review. Revue bulgare d’Histoire
Bullettino dell’Istituto archeologico germanico sezione romana / Mitteilungen...
Bullettino dell’Istituto Storico italiano per il Medio Evo – Roma
Bullettino Senese di Storia Patria. Accademia senese degli intronati
Casopis za suvremenu povijest. Zagreb
Commentari dell’Ateneo di Brescia
Dacia. Revue d’archeologie et d’histoire ancienne. Bucarest. Academiei Romane
Dalmata (Il)
Diadora. Glasilo arheoloskog muzeja u Zadru
Diputation Provincial de Valencia /Servicio de investigacion prehistorica del Museo
de prehistoria de Valencia
Folia archaeologica. Budapest
Forum Iulii. Museo Nazionale di Cividale del Friuli
Histria Antiqua. Casopis Medunarodnog istrazivackog centra za arheologiju. Pula
Histria Terra (suppl. di Atti e memorie della Società Istriana di Archeologia e Storia
Patria )
Izvestja Pomorski muzej – Strenna Museo del mare. Piran – Pirano
Memorie storiche forogiuliesi
(I) Mercoledì dell’Accademia. Suppl. ai Quaderni dell’Accademia delle scienze di
Torino
Povijesni Prilozi. Zagreb. Institut za historiju radnickog pokreta hrvatske
Problemi Sjevernog Jadrana
QdS. Quaderni di Soprintendenza
Quaderni di archeologia dell’Emilia Romagna
Quaderni Giuliani di storia
Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken Herausgegeben
von Deutschen Historischen Institut in Rom
Radovi. Zavoda za povijesne znanosti HAZU u Zadru / Hrvatska Akademija Znanosti
I Umjetnosti Zavod za Povijesne Znanosti
Rassegna di studi grafologici e di psicologia applicata alla scrittura
Rendiconti. Istituto Lombardo di Scienze e Lettere. Classe di Lettere e Scienze morali
e storiche
Revue of croatian History
(Il) Risorgimento. Rivista di storia del Risorgimento e storia contemporanea
Rivista di Archeologia. ed. Giorgio Bretschneider
Rivista di Archeologia Cristiana
Rivista di Studi Liguri
Saggi e memorie di storia dell’arte. Fondazione Giorgio Cini
Scuola Dalmata dei SS Giorgio e Trifone
Studi Goriziani
Studi trentini. Rivista della Società di Studi per la Venezia Tridentina.
Vjesnik /istarskog archiva Pazin
Vjesnik /za archeologiju i povijest dalmatinsku
(La) Voce Dalmatica. Bollettino società filatelica numismatica dalmata
Vultus Ecclesiae. Rassegna dal Museo diocesano e Gallerie del Tiepolo di Udine
Zbornik za ... Dip. scienze sociali – sez.scienze sociali /Matica srpska – Novi Sad
Zbornik za ... Dip. scienze sociali – sez.storia / Matica srpska – Novi Sad
17 Questi gli interventi:
Gi n o Pava n , Prolusione al Convegno
104

Di a n a De ro s a, L’istruzione a Trieste alla fine del Settecento
Gi n o Ba n D e l l i, Il classicismo «romano» di Domenico Rossetti
ni c o l e t ta Gu i D i, Nuovi documenti sulla carriera di Pietro Nobile alla Direzione delle
Pubbliche Fabbriche di Trieste
Ma r i j a n Br a D a n o v ić, Viaggio artistico di Pietro Nobile attraverso l’Istria
so n j a an a Ho y e r, Il neoclassicismo triestino e lo storicismo a Pirano
eva Hu t t l – Hu B e rt, La Vienna di Pietro Nobile
Gi a n l u c a Ka M M è s , Progetti per Vienna di Luigi Cagnola
Mi r K o Ga l l i, Bo j a n Bl e c i c H, Pietro Nobile e il Canton Ticino
Bo H u M i l Fa n ta, Pietro Nobile in Boemia
Gi u l i a n a ri c c i, L’Accademia di Belle Arti dì Vienna e L’Accademia di Belle Arti di
Milano: rapporti, affinità e differenze
Gi o va n n a D’aM i a, Pietro Nobile e l’ambiente milanese
Ma r c o Po z z e t to, L’insegnamento nell’Accademia di Vienna, l’ultima riforma di
Pietro Nobile e le sue conseguenze
Ba r B a r a Ma z z a Bo c c a z z i, Caffè neoclassici: le tipologie architettoniche
ro s s e l l a Fa B i a n i, Materia e forma nei disegni di Pietro Nobile
Gi n o Pava n , Ancora sui materiali dell’opera di Nobile negli archivi Nobile, Fonda
Savio e Scaramangà
Gi a n n a Du D a Ma r i n e l l i, Pietro Nobile nel patriziato ticinese
sa n D r a De l l a n t o n i o, Pietro Nobile archeologo
ro B e rta Ma r i n, Antonio Buttazzoni e la sua opera (1798­1848)
18 International Council on Monuments and Sites, Comitato italiano
19 Al mattino presiede ROBERTO DI STEFANO
Intervengono:
ro B e rt o Di st e Fa n o, Prolusione al Convegno
ro B e rt o co s ta, preside della facoltà di Architettura a Trieste, Per un «master» in restauro
dei beni culturali nella penisola balcanica
Mi l j e n K o Do M i j a n, Presidente del Comitato croato dell’ICOMOS, Restauro post bellico
in Dalmazia
vl a D i M i r Be D e n K o, Università di Zagabria (Croazia), Odisek – centro storico – conservazione
progetti, lavori e la guerra
Ra d o va n Iva n č e v I ć, Università di Zagabria (Croazia), Restauro della cupola della
Cattedrale di Sebenico
to D o r Kr e s t e v, Presidente del Comitato bulgaro dell’ICOMOS, La coopération ragional
pour les monuments en peril: le cas des pays de l’est
ni K o s aG r i a n t o n i s, Presidente del Comitato greco dell’ICOMOS, La «reconstitution»
des monuments de l’Europe sud­est et la résponsabilité international
so F i a av G e r i n o u-Ko l o n i a s, Segretario generale del Comitato greco dell’ICOMOS,
La base des donnes pour le monuments en peril de l’Europe sud­est
Nel pomeriggio presiede Gi n o Pava n
Intervengono:
je r n e j Hu D o l i n, Architetto del Centro di Restauro di Lubiana, Restauro dei monumenti
nell’alto Isonzo, due anni dopo il terremoto
ro s a n n a Ge n o v e s e, segretario Generale del Comitato italiano dell’ICOMOS, Esperien
ze dopo il terremoto in Campania e Basilicata
GiusePPe Fr a n c a, direttore nella Soprintendenza ai Monumenti di Trieste, La ricomposizione
del Duomo di Venzone
Gi n o Pava n , Presidente della Società di Minerva e membro del Comitato italiano
dell’ICOMOS, II restauro del Duomo di Gemona – considerazioni sul dopo
terremoto del Friuli
105

Ba r B a r a Fo r n a s i r, architetto dell’Università Popolare, Restauro di edifici storici
nell’Istria slovena e croata
el e o n o r a zu P P e l l o, architetto, Sarajevo: memoria e progetto
Da r i o al M e s B e r G H e r, ingegnere del Direttivo dell’APND e titolare della SERCOTEC,
Trieste, Diagnosi e monitoraggi sui monumenti della Bosnia e della Croazia
danneggiati dalla guerra
20 Per una breva relazione sul Convegno Cfr. Relazione della Società di Minerva
nel biennio 1.1.2000 ­ 31.12.2001, relazione generale del Presidente, pp. 13­16, Trieste
2003.
21 La targa, dettata dal Presidente, ricorda:
PIETRO NOBILE / CAMPESTRO (CANTON TICINO) 10. 10. 1776 –
VIENNA 7. 11. 1854 / DELL’ARCHITETTURA NEOCLASSICA TRIESTINA
ARTEFICE / CONSIGLIERE AULICO DELLE FABBRICHE / DIRETTORE
DELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA A VIENNA / NEL 150° ANNO DELLA
MORTE / LA SOCIETÀ DI MINERVA – IL COMUNE DI TRIESTE / 7 NOVEMBRE
2004 22 Il «Bollettino Bibliografico» compilato da Sauro Pesante (bibliotecario della
Biblioteca Civica di Trieste, minervale e all’epoca «segretario» dell’«Archeografo
triestino») dal 1951 al 1978, e continuato fino al ’90 da Anna Rosa Rugliano – che gli
succedette come Direttrice della Biblioteca – è stato pubblicato annualmente sulla rivista
dal 1952/53 (volume LXVII/LXVIII della raccolta) al 1995 (vol. CIII). Si tratta
della più longeva rubrica fissa di una serie che ha avuto inizio dopo la ripresa dell’amministrazione
del periodico da parte della Minerva, come il Notiziario di Archeologia,
curato da Valnea Scrinari e poi da Gabriella Pross Gabrielli, il Notiziario di Letteratura
di Giuseppe Secoli ed il Notiziario di Storia di Giuseppe Rossi Sabatini.
23 Gi n o Pava n , Saluto ai convenuti
Br u n o lo n D e r o, I quattrocento anni dell’Accademia Udinese di Scienze Lettere e
Arti.
is a B e l l a Fl e G o, Accademie e accademici del Settecento a Capodistria e dintorni.
Pa o l o Pa s t r e s, L’erudizione antiquaria ed artistica in Friuli tra Sette e Ottocento.
Ma r i j a Pi r j e v e c, L’«Academia Operosorum» di Lubiana (1693­1725).
Kr i s t j a n Kn e z, L’olivicoltura negli interessi delle accademie istriane al tramonto
della Serenissima.
se r G i o tava n o , L’Arcadia e altre accademie a Gorizia.
GiusePPe Be r G a M i n i, La Deputazione di Storia patria del Friuli: cento anni.
Fu lv i o sa l i M B e n i, Tra cultura dei Lumi, Risorgimento morale e civile: la Società di
Minerva.
GiusePPe cu s c i t o, La Società Istriana di Archeologia e Storia patria.
elv i o Gu a G n i n i, I «passatempi letterari» al Gabinetto di Minerva.
el I s de g h e n g h I ol u j I ć, Un ritratto d’autore. Il poligrafo Gianrinaldo Carli nell’«Ereditiera
veneziana» di Fulvio Tomizza.
Ma r z i a vi D u l l i to r l o e Mi c H e l a Messina, Il contributo delle collezioni dell’Arcadia
Romano Sonziaca e della Società di Minerva alla nascita del civico Museo di
Antichità.
an t o n e l l a co s e n z i e lo r e n z a re s c i n i t i, La presenza della Società di Minerva nei
Civici Musei di Storia ed Arte: dipinti, sculture, carte d’archivio.
si M o n e vo l Pat o , I libri degli Arcadi – L’Arcadia nei libri.
ta M a r a Ge n t i l e, Le legature dei libri quattrocenteschi nella Collezione Piccolominea
di Domenico Rossetti alla Biblioteca Civica di Trieste.
24 La medaglia verrà coniata dalla ditta Jonson di Milano in 300 esemplari in
bronzo e 50 in bronzo argentato.
106

25 L’invito alla Mostra è sottoscritto dal Sindaco di Trieste Roberto Dipiazza,
dall’Assessore alla Cultura Massimo Greco, dal Direttore dell’Area Cultura Adriano
Dugulin e dal Presidente della Società di Minerva Gino Pavan
Direzione, Adriano Dugulin, Curatori Gino Pavan, Michela Messina
Coordinamento amministrativo Donatella Quarantotto
Grafica e allestimento Marino Ierman, Marzia Vidulli Torlo
Restauri Maria Teresa Tito
Fotografie Marino Ierman
Relazioni esterne Mary Bologna German
Realizzazione grafica TLT Arti grafiche, Trieste ­ Stella Arti grafiche, Trieste
Collaborazione tecnica Boris Juretic
Assicurazioni Ina Assitalia
Trasporti Fast Arte, Trieste
Si ringraziano:
Antonella Cosenzi, Bianca Cuderi, Luca Geroni, Cristina Klarer, Anna Krekic,
Beatrice Malusà, Giuliana Marini, Claudia Morgan, Francesca Nodari, Gabriella
Norio, Alessandra Relli, Lorenza Resciniti, Antonio Rossetti de Scander, Alessandra
Sirugo, Elisa Vecchione, Renata Zorovich.
26 Acquistati di recente sul mercato antiquario della città.
27 G. Pava n , Pietro Nobile: Discorso per l’inaugurazione del «Gabinetto di Minerva»,
in «Archeografo Triestino» Serie IV vol. LIII, CI della raccolta, Trieste 1993,
pp. 9­21 (di questo discorso inaugurale si conosceva una trascrizione dattiloscritta, il
secondo è ancora inedito).
28 Così recita il testo della targa, inciso su una lastra di marmo di «Aurisina
chiaro»:
1 GENNAIO 1810 / PRIMA SEDE DELLA / SOCIETÀ DI MINERVA /
1810 ­ 2010 / I MINERVALI RICORDANO / DUECENTO ANNI OPEROSI
107

LE CONFERENZE

RIUNIONI ORDINARIE
(conferenze)
gennaio 1960 – dicembre 2010
A partire dalla Ricostituzione è stata attribuita una numerazione progressiva
alle singole riunioni, escludendo sempre le annuali Assemblee generali
dei Soci e spesso altre manifestazioni della vita sociale (convegni, concerti,
premiazioni, etc.). Il volume del 150° curato da Giuseppe Secoli registra 512
sedute dal 4 luglio 1944 al 30 gennaio 1960. Per completezza l’elenco delle
riunioni dell’ultimo cinquantennio riprende dalla prima del 1960, la 509.
Il testo, salvo qualche lieve ritocco per esigenza di uniformità e per rimediare
ad alcune sviste ed omissioni, è quello già pubblicato nelle Relazioni
biennali sull’attività della Società di Minerva. Una certa disuguaglianza riscontrabile
nell’insieme è dovuta sia al succedersi di diversi estensori che al
cambiamento di tipologia delle riunioni stesse (oltre 1400), passate in questo
mezzo secolo dalla forma di dibattito o comunque di serie di comunicazioni
e interventi brevi di più oratori su vari argomenti alla conferenza o lettura
monografica.
1960
509 (9 gennaio): MOSETTI, RODOLFO: Illustrazione di un viaggio attraverso
il Benelux.
510 (16 gennaio): de SZOMBATHELY, MARINO: Aspetti della vita di Trieste
nei secoli XV e XVI. – de INCONTRERA, OSCAR: Notizie storiche
sulla costruzione della strada commerciale Trieste - Opicina - Prevallo
(strada Zinzendorfia) nel 1780.
511 (23 gennaio): POLLI, BICE: «Se io fossi», un atto di Bice Polli e Amalia
Gola Sola. – DOLZANI, CLAUDIA: Di una bandiera tricolore esposta
alla Mostra delle Medaglie d’oro nel Castel S. Angelo a Roma. – ROS-
SETTI, DOMENICO: Programma per la celebrazione del 150° anniversario
di fondazione della «Minerva».
111

512 (30 gennaio): Celebrazione del 150° anniversario di fondazione della
«Minerva» (nel l’aula magna della vecchia Università degli studi): ROS-
SETTI, DOMENICO: Allocuzione introduttiva all’apertura delle manifestazioni.
– de SZOMBATHELY, MARINO: Discorso celebrativo in
cui si rifà la storia del Sodalizio dalle origini.
513 (6 febbraio): de FAROLFI, FIORELLO: Illustrazione di un viaggio attraverso
la Spagna e il Portogallo. – GABRIELLI PROSS, GABRIEL-
LA: Discussione sull’inopportuna proposta di trasferire a Udine la sede
della Soprintendenza ai Monumenti e presa di posizione della «Minerva»
contro tale progetto.
514 (13 febbraio): ROSSETTI, DOMENICO: Ampia relazione delle manifestazioni
svoltesi nel 150° anniversario di fondazione della «Minerva»
e notizie complementari.
515 (20 febbraio): PREDONZANI, ELIO: Presentazione e recensione del IV
quaderno di «Scrittori Giuliani» e di due libri di poesie: «Domanda a
Maria» di Lina Galli e «Notturno sul Carso» di Ketty Daneo. – GASPA-
RINI, LINA: Guido di Carlo Antonio Fontana, volontario triestino nelle
campagne del 1859, 1860 e successive.
516 (27 febbraio): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria del sodale
ing. Giovanni Pucalovich. – SAULI, SERGIO: Ciò che rimane della
civiltà greca, romana e normanna in Sicilia.
517 (5 marzo): PAGNINI, CESARE: Saluto alla memoria del sodale gr. uff.
Giovanni Scaramangà di Altomonte. – TASSINI, ALDO: Due lettere
inedite scritte dal vetturino di Guglielmo Oberdan, Giovanni Sabbadini.
518 (12 marzo): CANNARELLA, DANTE: Risultati ottenuti dagli scavi da
lui eseguiti nella «grotta azzurra» di Samatorza.
519 (26 marzo): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria della sodale
Lucia Tranquilli. – DOLZANI, CLAUDIA: Notizie ed osservazioni
preliminari a uno studio sulla sfinge egiziana del castello di Miramar.
520 (2 aprile): TASSINI, ALDO: L’arte filodrammatica nella storia, con particolare
riguardo alla nostra città.
521 (9 aprile): PAGNINI, CESARE: Pubblica commemorazione del sodale
gr. uff. Giovanni Scaramangà di Altomonte (letta nell’aula magna del
Ginnasio-Liceo «Dante Ali ghieri»).
522 (30 aprile): de INCONTRERA, OSCAR: Notizie di una monografia sul
Consolato francese a Trieste che René Dollot ha in corso di pubblicazione
e di Stendhal console di Francia a Trieste.
112

523 (7 maggio): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria del sodale
Angelo Scocchi. – de SZOMBATHELY, MARINO: Il Meistersinger
Michel Beheim e il suo poema sull’assedio di Trieste del 1463.
524 (14 maggio): SALVI, NEREO: I processi politici a Trieste dal 1850 al
1859.
525 (21 maggio): CVITANICH, MARIA: Vita del capitano Sir Richard
Francis Burton, console di S.M. britannica a Trieste.
526 (28 maggio): PAGNINI, CESARE: Indirizzo di plauso a Marino de
Szombat hely che abbandona l’insegnamento per raggiunti limiti di età. –
SALVI, NEREO: La stampa liberale nel decennio 1850-1860 ed i processi
di stampa.
527 (4 giugno): GASPARINI, LINA: Biografia del maresciallo Francesco
Achille Bazaine – Discussione del progetto del Municipio relativo alla
toponomastica stradale cittadina sottoposto dalla Prefettura al parere
della «Minerva».
528 (11 giugno): CVITANICH, MARIA: Impressioni sulla gita intrapresa
dalla «Minerva» a Ferrara, all’Abbazia di Pomposa e a Ravenna.
529 (18 giugno): PREMUDA, LORIS: Il concetto di malattia attraverso i
tempi.
530 (25 giugno): de SZOMBATHELY, MARINO: Presentazione e recensione
del XXI volume dell’Epistolario di Giosuè Carducci.
531 (15 ottobre): ROSSETTI, DOMENICO: Inaugurazione del 151° anno
accademico e omaggio alla memoria della sodale Nerina Tamplenizza. –
PAGNINI, CESARE: La confraternita di S. Nicolò dei marinai di Trieste
e le sue previdenze sociali.
532 (22 ottobre): de SZOMBATHELY, MARINO: Brani, nella versione italiana,
tratti da un volume autobiografico, scritto in tedesco, di Giulio Kugy.
533 (12 novembre): CIANA, ANTONIO: Notizie storiche sull’origine della
idea assicurativa e sullo sviluppo dell’assicurazione nel tempo.
534 (19 novembre): PAGNINI, CESARE: Commemorazione di due triestini
recentemente scomparsi: il collezionista-mecenate Socrate Stavropulos
e lo scrittore Alberto Catalan. – de INCONTRERA, OSCAR: Giuseppe
Labrosse e gli emigrati francesi a Trieste (continuazione).
535 (26 novembre): RAPOZZI, CARLO: Una pittrice monfalconese (Marianna
Pascoli) allieva del Canova.
536 (3 dicembre): FAVETTA, BIANCA MARIA: Illustrazione dei preziosi
autografi conservati al Museo del Teatro di Trieste. – FUNAIOLI, EDO-
113

ARDO: Relazione sul 39° Congresso di storia del Risorgimento tenutosi
a Palermo ed a Napoli.
537 (10 dicembre): MOSETTI, RODOLFO: Impressioni di un viaggio ai
castelli della Loira, nella Bretagna e nella Normandia.
538 (17 dicembre): de INCONTRERA, OSCAR: Giuseppe Labrosse e gli
emigrati francesi a Trieste (continuazione).
114
1961
539 (14 gennaio): de SZOMBATHELY, MARINO: Brani, nella versione italiana,
tratti da un volume autobiografico, scritto in tedesco, di Giulio
Kugy (continuazione).
540 (21 gennaio): GASPARINI, LINA: Profilo di Costantino Cumano, medico,
patriota e numismatico triestino.
541 (28 gennaio): Lettura dell’O.d.g. della «Minerva» contrario alla costruzione
di una chiesa in Piazza Carlo Alberto, e della Capitaneria di porto
sull’area del magazzino del vino in Sacchetta. – de INCONTRERA,
OSCAR: Giuseppe Labrosse e gli emigrati francesi a Trieste (con ti nuazione).
542 (4 febbraio): POLLI, BICE: Giovanni Battista Barsan, poeta rovignese. –
Approvazione di un O.d.g. di protesta contro la minacciata imposizione
governativa del bilinguismo a Trieste.
543 (11 febbraio): de INCONTRERA, OSCAR: Giuseppe Labrosse e gli
emi grati francesi a Trieste (continuazione).
544 (18 febbraio): PELLEGRINI, GIOVANNI BATTISTA: Appunti di storia
linguistica triestina. – GASPARINI, LINA: Trieste nella biografia di
Clara Booth-Luce.
545 (4 marzo): PAGNINI, CESARE: La vita ed i tempi di Riccardo Zampieri
(illustrazione di un libro di Bruno Coceani sul patriota triestino).
546 (11 marzo): CANNARELLA, DANTE: Le origini della città di Trieste. –
de INCONTRERA, OSCAR: Illustrazione dell’antica topografia della
zona intorno alla chiesa di S. Antonio vecchio.
547 (18 marzo): FRIZZI, ANNA: Dal soggiorno triestino della scrittrice tedesca
Ricarda Huch nasce un suo romanzo.
548 (25 marzo): BASILIO, ORESTE: Grignano e le vicende del suo Santuario.
549 (8 aprile): Premiazione dei due vincitori del concorso bandito dalla «Minerva»
per il 150° della sua fondazione nel 1960. – ROSSETTI, DOME-

NICO: Saluto alla memoria dello scrittore triestino Giani Stuparich. –
SPIAZZI, GIANFRANCO: Riassunto del suo lavoro premiato: «Il
problema dell’istruzione popolare a Trieste e in Istria dalla Restaurazione
al 1868».
550 (15 aprile): PAGNINI, CESARE: L’avventurosa vita di Giacomo Casanova
alla luce delle sue Memorie autobiografiche.
551 (22 aprile): SAULI, SERGIO: Da Salisburgo ad Amsterdam, arte e paesi:
impressioni di viaggio.
552 (29 aprile): CVITANICH, MARIA: Due studi di Sir Richard F. Burton:
«Il porto di Trieste» e «I castellieri o rovine preistoriche della penisola
istriana». – GASPARINI, LINA: Storia e vicende del monumento eretto
nel 1875 alla memoria dell’arciduca Ferd. Massimiliano d’Austria, poi
imperatore del Messico. – Discussione ed approvazione di una mozione
contro la progettata erezione dell’edificio per l’Archivio di Stato alla periferia
cittadina.
553 (6 maggio): ROSSETTI, DOMENICO: Commemorazione del sodale gr.
uff. prof. Gino Palutan. – RADOLE, GIUSEPPE: Giuseppe Scaramelli
e il suo Saggio sopra i doveri di un primo violino direttore d’orchestra.
554 (20 maggio): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria del sodale
gr. uff. Riccardo Mrachig. – BRESSAN, TULLIO: Invito alla letteratura
per ragazzi.
555 (27 maggio): GASPARINI, LINA: Profilo del barone Federico Maurizio
Burger, governatore di Trieste (a proposito di uno studio di Richard
Blaas). – PAGNINI, CESARE: Sull’attività degli antichi stampatori triestini
e particolarmente di Antonio Turrini. – PAGNINI, CESARE: Documenti
relativi ad un processo contro certo Comelli, interessanti per
notizie riguardanti Trieste.
556 (3 giugno): de SZOMBATHELY, MARINO: La vita di Pirano dagli Statuti
del 1307. – PREDONZANI, ELIO: Presentazione e recensione di un
volume di poesie di Casimiro Fabbri: «Italia nascosta».
557 (10 giugno): FRAGIACOMO, ALFONSO: Flaminio Cavedali, poeta di
Trieste.
558 (17 giugno): de INCONTRERA, OSCAR: Presentazione e illustrazione
del volume di René Dollot: «Trieste et la France». – PAGNINI, CESA-
RE: «La Ninfa del Formione», idillio di G. B. Brati capodistriano (1629).
– de INCONTRERA, OSCAR: Traduzione e commento di un opuscolo
di René Dollot, che ha per argomento una lettera inedita di Stendhal.
559 (24 giugno): SALVI, DORA: La breve, intensa vita di Ruggero Timeus.
115

560 (7 ottobre): Inaugurazione del 152° anno accademico. – ROSSETTI,
DOMENICO: Saluto alla memoria dei soci Carmela Louvier, ing. Raffaello
Battigelli e Lina Gasparini. – RAPOZZI, CARLO: Visita a Nicola
Grassi.
561 (21 ottobre): SALVI, DORA: Antonio Baiamonti, l’ultimo Podestà di
Spalato.
562 (28 ottobre): PAGNINI, CESARE: Omaggio alla memoria del sodale
prof. Baccio Ziliotto. – MOSETTI, RODOLFO: Impressioni di un viaggio
in Sardegna.
563 (11 novembre): CANNARELLA, DANTE: Risultati ottenuti negli scavi
nella Grotta Azzurra di Samatorza.
564 (18 novembre): SALVI, NEREO: Il processo celebrato contro il dott.
Emilio Gazzoletti nel 1853. – CVITANICH, MARIA: Articolo del
«Gior no» relativo ad una inchiesta sulla giovane cultura italiana: 6ª tappa:
Trieste.
565 (25 novembre): PAGNINI, CESARE: Pubblica commemorazione di
Bac cio Ziliotto nel trigesimo della morte (tenutasi nell’aula magna del
Ginnasio-Liceo «Dante Alighieri»).
566 (2 dicembre): de FAROLFI, FIORELLO: In giro per l’America del Sud.
567 (9 dicembre): RAPOZZI, CARLO: Il soggiorno triestino di Francesco
Grillparzer.
568 (16 dicembre): FUNAIOLI, EDOARDO: Mario Todeschini (Morello
Torrespini), l’uomo e la sua opera.
116
1962
569 (13 gennaio): de INCONTRERA, OSCAR: Giuseppe Labrosse e gli
emigrati francesi a Trieste (continuazione).
570 (20 gennaio): PAGNINI, CESARE: Echi di vita culturale giuliana in un
raro libro triestino del Seicento (Rime di Giov. Batt. Brati, giustino politano).
571 (27 gennaio): Riunione dedicata al dibattito sulla Mostra allestita a Torino
a celebrazione del I centenario dell’unità d’Italia: «Italia 1961». Vi
pre sero parte i proff. CERVANI, GIULIO – SALVI, NEREO, ed i sodali
FUNAIOLI, EDO ARDO – PAGNINI, CESARE e de SZOMBAT HELY,
MARINO.
572 (3 febbraio): Omaggio alla memoria del sodale Ettore de Plankenstein. –
PINGUENTINI, GIANNI: La veglia di Finnegan, di James Joyce.

573 (10 febbraio): SOMEDA DE MARCO, CARLO: Illustrazione del «Giudizio
Universale» di Michelangelo nella Cappella Sistina.
574 (17 febbraio): BRESSAN, TULLIO: Ugo Mioni nella letteratura per la
gioventù.
575 (24 febbraio): PITTANA, MARINO: Giuseppe Verdi, cantore del Risorgimento.
– La sensibilità musicale del popolo triestino.
576 (3 marzo): de INCONTRERA, OSCAR: Commemorazione del socio
corrisp. René Dollot, Ministro plenipotenziario di Francia, e di Nike
Clama-Schmidburg. – de INCONTRERA, OSCAR: Giuseppe Labrosse
e gli emigrati francesi a Trieste (continuazione).
577 (10 marzo): CVITANICH, MARIA: Impressioni di un viaggio in Grecia
nel maggio 1961.
578 (17 marzo): de INCONTRERA, OSCAR: Giuseppe Labrosse e gli emigrati
francesi a Trieste (continuazione).
579 (24 marzo): SAULI, SERGIO: Approdo in Grecia (illustra, mediante
proiezione di diapositive, il viaggio riferito da M. Cvitanich il 10/3).
580 (31 marzo): de SZOMBATHELY, MARINO: Commemorazione del socio
Ettore de Planken stein.
581 (7 aprile): SOMEDA DE MARCO, CARLO: Il volto doloroso di Gesù
nell’arte.
582 (14 aprile): ROSSETTI, DOMENICO: Commemorazione del socio
dott. Roberto Zuculin. – Discussione sull’entità territoriale di Trieste
attraverso i secoli. Vi presero parte: de SZOMBATHELY, MARINO –
PAGNINI, CESARE e de INCONTRERA, OSCAR
583 (28 aprile): QUARANTOTTI, GIOVANNI: I Veneti di fronte al problema
unitario dal 1859 al 1866.
584 (5 maggio): MARUSSI, ANTONIO: Persèpolis, una delle quattro residenze
dei gran Re di Persia della dinastia degli Achemènidi.
585 (12 maggio): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria del socio
comm. ing. dott. Renato Sambri. – de INCONTRERA, OSCAR: Giuseppe
Labrosse e gli emigrati francesi a Trieste (continuazione). – BIAN-
COLI BORGHI, ANNA: Impressioni su Trieste.
586 (19 maggio): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria del socio
dott. Ettore Chersi. – FORLATI TAMARO, BRUNA: I cavalli di S.
Marco a Venezia.
587 (26 maggio): RAPOZZI, CARLO: Il varo della corazzata «Francesco
Morosini» a Venezia il 30/7/1885. – RUSCONI, ANTONINO: Salvatore
Besso nel cinquantenario della sua morte.
117

588 (9 giugno): SECOLI GIUSEPPE: Impressioni triestine di un corrispondente
toscano (Napoleone Corazzini) del 1876. – POLLI, BICE: Il musicista
triestino Silvio Negri a vent’anni dalla morte. – DOLZANI,
CLAU DIA: La sfinge egiziana del castello di Miramar.
589 (16 giugno): CVITANICH, MARIA: Sir Richard F. Burton e il suo viaggio
nell’Istria. – RUSCONI, ANTONINO: Leonard Jerome, nonno materno
di Sir Winston Churchill, console americano a Trieste.
590 (23 giugno): PAGNINI, CESARE: Rievocazione di Domenico Lovisato,
patriota e scienziato. – GRANDI, GIULIO: Due pubblicazioni, apparse
di recente, riguardanti i «Cenni storici» sull’Istituto Generale dei
Poveri, pubblicazione commemorativa del I centenario della Pia Casa
dei Poveri.
591 (30 giugno): PINGUENTINI, GIANNI: James Joyce a Pola.
592 (20 ottobre): PAGNINI, CESARE: Le varie versioni date da Giosuè
Carducci all’ode che in definitiva portò il titolo di «Saluto Italico».
593 (27 ottobre): FAVETTA, BIANCA MARIA: Commemorazione della
socia Lina Gasparini nel primo anniversario della sua morte. – RAPOZ-
ZI, CARLO: Ritorno a Miramar. – CIANA, ANTONIO: Relazione sul
convegno degli ispettori onorari della Soprintendenza ai Monumenti
delle province di Trieste, Gorizia e Udine (8 e 9 settembre 1962).
594 (10 novembre): PAGNINI, CESARE: Il primo centenario della Società
Ginnastica Triestina: un capitolo della sua storia.
595 (17 novembre): SECOLI, GIUSEPPE: L’attività della «Minerva» dal
1910 al 1936.
596 (24 novembre): PITTONI, ANITA: Lo Zibaldone per la diffusione in
Italia e all’estero della cultura della Venezia Giulia.
597 (1 dicembre): FILIPUZZI, ANGELO: Considerazioni critiche sulla storiografia
del Risorgimento.
598 (15 dicembre): FRIZZI, ANNA: Estella Wondrich, nelle lettere e nella
traduzione di Giovanni Pascoli. – BREMINI, IRENEO: Come e perché
è nato il libro «Il Comunale di Trieste».
599 (22 dicembre): de SZOMBATHELY, MARINO: Omaggio alla memoria
di Ersilia Tonini, la vedova di Piero Sticotti, morta il 19/12. – de IN-
CONTRERA, OSCAR: La famiglia Risnich della giovane triestina amata
da Puskin. – SECOLI, GIUSEPPE: L’attività della «Minerva» dal
1910 al 1936 (continuazione).
118

1963
600 (26 gennaio): SALVI, DORA: La figura e l’opera di Antonio Tacconi nel
dramma della Dalmazia.
601 (2 febbraio): GIOMBI, CLAUDIO: «Così ridevano»: il teatro d’opera così
detta «buffa» (conferenza pubblica tenuta nell’aula magna del Ginnasio
Liceo «Dante Alighieri», con brani cantati dal conferenziere, baritono, con
accompagnamento di pianoforte di Anna Luci Sanvitale).
602 (9 febbraio): PAGNINI, CESARE: Il primo centenario della Società
Ginnastica Triestina: un altro capitolo della sua storia. – POLLI, BICE:
Profilo di Giuseppe Gatteri tratto da un foglio settimanale napoletano
della prima metà del secolo scorso.
603 (16 febbraio): PITTONI, ANITA: Trieste segreta: da una cucina di via
della Geppa alle sale di palazzo Strozzi (vita ed arte di Carolina de Jurco,
con presentazione di numerosi disegni della stessa).
604 (23 febbraio): CVITANICH, MARIA: «A place to hide» (Un posto per
nascondersi), storia psicologica giallo-rosa di Clifford King, che si
svolge in parte a Trieste. – TASSINI, ALDO: Come viaggiavano gli
antichi.
605 (2 marzo): ROSSETTI, DOMENICO: Commemorazione del socio prof.
Giulio Grandi. – de SZOMBATHELY, MARINO: L’«Ufficio di San
Servolo» della collezione Scara mangà.
606 (9 marzo): RUBELLI, VITTOR UGO: Il primo libro postumo di Nike
Clama.
607 (16 marzo): CVITANICH, MARIA: Uno sguardo oltre cortina (relazione
di un suo viaggio fino a Mosca).
608 (23 marzo): BIANCOLI BORGHI, ANNA: Adalberto Thiergen (Tito
Delaberrenga), narratore di successo dell’Ottocento triestino.
609 (30 marzo): SAULI, SERGIO: Illustrazione di un suo viaggio nella
Provenza.
610 (6 aprile): RUSCONI, ANTONINO: Illustrazione del nuovo piano regolatore
approvato del Consiglio Comunale per la città di Trieste.
611 (20 aprile): de INCONTRERA, OSCAR: Un amore triestino di Alessandro
Puskin: Amalia Risnich. (La romanza scritta da Puskin in memoria
di Amalia Risnich viene poi cantata dal baritono Claudio Giombi, accompagnato
al pianoforte dalla prof.ssa Anna Luci Sanvitale).
612 (27 aprile): BELLI, PAOLA: La vita e l’opera di Theodor Däubler, nativo
da Trieste.
119

613 (4 maggio): LOSERI RUARO, LAURA: I Musei di Trieste e la loro
articolazione.
614 (11 maggio): MOSETTI, RODOLFO: A zonzo per Musei: Capolavori di
pittura del Quattro, Cinque e Seicento (con proiezioni). – POLLI, BICE:
«Arazzi muggesani», sonetti di Umberto Di Bin.
615 (18 maggio): CERVANI, GIULIO: I documenti della Compagnia del
Canale di Suez relativi a Pasquale Revoltella.
616 (25 maggio): BISOFFI, GIANLUIGI: A 45 anni da Bligny.
617 (1 giugno): ANCONA, ALDO: Origine e sviluppo dei trasporti urbani a
Trieste.
618 (8 giugno): PAGNINI, CESARE: La Società Ginnastica e l’affare delle
bombe. – PITTONI, ANITA: Presentazione di alcune sue poesie dialettali
e di alcune canzoni popolari triestine.
619 (15 giugno): RINALDI, MARIA LUISA: Appunti della Venezia Giulia
nella protostoria italiana.
620 (22 giugno): JONA, MARIA LAURA: Problemi di ordinamento di un
Archivio di Stato. – de INCONTRERA, OSCAR: Illustrazione del Regolamento
organico dello Spedale Generale degli Ammalati in Trieste
del 31/10/1791.
621 (19 ottobre): Inaugurazione del 154° anno accademico. – ROSSETTI,
DOMENICO: Programma per l’anno accademico. – PAGNINI, CESA-
RE: «I nostri nonni» di Giuseppe Caprin, a 75 anni dalla pubblicazione
del volume.
622 (26 ottobre): CIANA, ANTONIO: Commemorazione di Alessandro Calafati,
studioso e raccoglitore di memorie triestine e regionali (m.
19.10.1963). – ALMERIGOGNA, PIERO: Commemorazione del prof.
Francesco Babudri (m. 1.10.1963), autore di importanti studi, specialmente
folkloristici, sulla nostra regione. – de INCONTRERA, OSCAR:
Vita triestina nel ’700 nelle cronache dell’«Osservatore Triestino»: la
famiglia Catraro; mercurio delle miniere d’Idria per la Spagna; decreto
dell’Assemblea Nazionale Francese del 21.4.1792 con la dichiarazione
di guerra a Francesco I, Re d’Ungheria e Boemia.
623 (9 novembre): ROSSETTI, DOMENICO: Rievocazione del sodale avv.
Rinaldo Crasnich. – RAPOZZI, CARLO: Pretesa missione triestina di
una principessa belga, Stefania del Belgio, moglie dell’arciduca ereditario
d’Austria, Rodolfo. – CIANA, ANTONIO: La famiglia Porcia a Gorizia
ed a Trieste in uno studio accurato del socio corrisp. prof. Andrea
Benedetti. – Aggiunte alle commemorazioni di Francesco Babudri e di
Alessandro Calafati.
120

624 (16 novembre): de INCONTRERA, OSCAR: Il barone Pasquale de Ricci,
il massimo artefice dell’emporio triestino (medaglione bibliografico).
– Conseguenze derivate a Trieste dalla dichiarazione di guerra dell’Assemblea
Nazionale francese del 21.4.1792 all’Austria.
625 (23 novembre): PAGNINI, CESARE: Esaltazione della grande figura del
Presidente americano John Fitzgerald Kennedy ucciso il 22.11.1963. –
MOSETTI, RODOLFO: Panorama di mosaici da Palermo a Trieste.
626 (30 novembre): SALVI, NEREO: L’economia del Risorgimento.
627 (7 dicembre): PAGNINI, CESARE: Rievocazione della figura di studioso
del prof. Ranieri Mario Cossar, già nostro socio (m. 4.12.1963). – SE-
COLI, GIUSEPPE: Le visite di Gabriele D’Annunzio a Trieste. – RU-
BELLI, VITTOR UGO: Recensione di «Incontri», liriche di Lina Galli.
628 (14 dicembre): BREMINI, IRENEO: Mascagni a Trieste.
629 (21 dicembre): de INCONTRERA, OSCAR: Delle vecchie fontane triestine,
in particolare di quella dei Continenti di A. Mazzoleni, già in Piazza
Unità.
1964
630 (11 gennaio): de SZOMBATHELY, MARINO: Ricordo di Piero Sticotti,
nel decimo anniversario della morte. – SALVI, DORA: Una famiglia di
patrioti: i Solitro di Spalato. – FRIZZI, ANNA: «Dalle tre alle sette»,
una passeggiata attraverso Firenze.
631 (18 gennaio): CIANA, ANTONIO: Notizie su medaglie commemorative
triestine e regionali. – degli IVANISSEVICH, SERGIO: Sulla pretesa
raffi gurazione di Trieste sui bassorilievi della colonna Traiana.
632 (25 gennaio): ROSSETTI, DOMENICO: Commemorazione del socio
barone Pietro Ralli. – PREDONZANI, ELIO: Commento al volume
«Buie e la sua storia» del prof. Ermacora Tagliapietra. – PAGNINI, CE-
SARE: Come venne ritrovato l’intero incartamento originale del processo
criminale all’uccisore di G. G. Winckelmann.
633 (1 febbraio): ZANMARCHI SAVORGNAN, LINA: Osservazioni sull’ono
mastica romana in Istria.
634 (8 febbraio): BIANCOLI BORGHI, ANNA: Charles Nodier, primo narratore
d’ambiente triestino.
635 (15 febbraio): de INCONTRERA, OSCAR: Il mistero del Delfino (Luigi
XVII) alla luce delle più recenti indagini archivistiche.
636 (22 febbraio): de INCONTRERA, OSCAR: Il mistero del Delfino (Luigi
XVII) alla luce delle più recenti indagini archivistiche (contin. e fine).
121

637 (29 febbraio): GABRIELLI PROSS, GABRIELLA: Illustrazione del
pavimento musivo scoperto in via Madonna del Mare, appartenente ad
una basilica paleocristiana. – Sullo stato preoccupante in cui si trova la
trecentesca chiesetta di S. Silvestro.
638 (7 marzo): PAGNINI, CESARE: Omaggio alla memoria del sodale dott.
Oreste Rozzo. – SAULI, SERGIO: «Il volto dell’Austria», un viaggio
attra verso l’Austria nel giugno 1963.
639 (14 marzo): RUBELLI, VITTOR UGO: Corcira, l’isola magica, e il suo
poeta patriota, Lorenzos Mavilis.
640 (21 marzo): degli IVANISSEVICH, SERGIO – SAULI, SERGIO: Una
passeggiata attraverso la nostra città e l’altipiano, illustrata da diapositive
colorate.
641 (4 aprile): CRISTINI, MARINO: Una originale ed interessante raccolta
di notizie climatologiche della nostra regione. – PAGNINI, CESARE:
Testimonianza del dialetto triestino nel volumetto «Battaglie di Hieronimo
Mutio Giustinopolitano, per diffesa dell’Italica lingua» (Vinegia,
1582).
642 (11 aprile): ROSSI SABATINI, GIUSEPPE: Un manoscritto bolognese
del Settecento rimasto in un archivio privato capodistriano.
643 (18 aprile): TREVISINI, UGO: La distruzione del Teatro dell’Opera di
Stato a Vienna e la sua ricostruzione.
644 (9 maggio): JONA, MARIA LAURA: L’organizzazione archivistica
nella Regione.
645 (16 maggio): CVITANICH, MARIA: Moda e costume di cent’anni fa. –
CRISTINI, MARINO: Proiezione commentata di diapositive (interni di
chiese, paesaggi alpini, vedute panoramiche, fiori e animali nel loro ambiente
naturale).
646 (23 maggio): SECOLI, GIUSEPPE: Attività della «Minerva» nei cinquant’anni
successivi dopo compiuto, nel 1910, il primo secolo di esistenza.
647 (30 maggio): RAPOZZI, CARLO: Pasquale Revoltella e Federico Maurizio
Burger nel 1859.
648 (6 giugno): FRIZZI, ANNA: Una lettera inedita di Giuseppe Verdi conservata
a Trieste. – RUSSATTI de ALMERIGOTTI, PIA: Una delle più
illustri famiglie capodistriane: i nobili de Almerigotti (1225-1914). –
Testo della lettera al Sindaco di Trieste perché una via cittadina venga
intitolata a Piero Sticotti a 10 anni dalla sua morte.
122

649 (13 giugno): RADOLE, GIUSEPPE: I canti popolari istriani. – DOLZA-
NI, CLAUDIA: Ippolito Rosellini e la sua spedizione franco-toscana in
Egitto nel 1828/29.
650 (20 giugno): SOMEDA DE MARCO, CARLO: Visioni d’arte nel Friuli.
651 (27 giugno): de SZOMBATHELY, MARINO: Illustrazione di un volume
«I Becich, studio storico-biografico». – MIRABELLA ROBERTI,
MARIO: I battisteri dell’Alto Adriatico Orientale.
652 (24 ottobre): Inaugurazione dell’anno accademico 1964-65 da parte del
Presidente. – de INCONTRERA, OSCAR: Una grammatica della lingua
latina che appartenne al Delfino di Francia, figlio di Re Luigi XVI, conservata
nella locale Biblioteca Civica.
653 (31 ottobre): RAPOZZI, CARLO: Un incidente professionale del Giacosa
a Trieste.
654 (7 novembre): de FAROLFI, FIORELLO: Gli acquedotti romani di
Trieste. – de INCONTRERA, OSCAR: Di un importante agente di Re
Luigi XVIII, arrestato a Trieste durante la prima occupazione francese,
recante addosso preziosi documenti segreti.
655 (14 novembre): MOSETTI, RODOLFO: Con l’obiettivo nella Grecia
classica, un viaggio attraverso la Grecia illustrato con diapositive colorate.
656 (21 novembre): SECOLI, GIUSEPPE: Presentazione di due volumi di
Gianni Pinguentini: «Onesta gente di mare» e «Buonumore triestino». –
PINGUENTINI, GIANNI: Due lettere di Ardengo Soffici e il poeta
Daeu bler. – RAPOZZI, CARLO: Francesca Mattiussi, un’amministratrice
monfalconese di Arnaldo Fusinato.
657 (28 novembre): de BENVENUTI, ANGELO: I moti friulani del 1864 e
il giuliano Marziano Ciotti.
658 (5 dicembre): de INCONTRERA, OSCAR: Giuseppe Fouché esule a
Trieste, depositario dell’enigma del Delfino, in un romanzo di Octave
Aubry. – GABRIELLI PROSS, GABRIELLA: Sull’attuale stato degli
scavi archeologici in via Madonna del Mare.
659 (12 dicembre): de SZOMBATHELY, MARINO: Omaggio alla memoria
del pittore e scultore concittadino Carlo Sbisà (m. 11.12.1964). – RU-
BELLI, VITTOR UGO: La villa Crotta, ora de Manzoni, di Agordo. –
FAVETTA, BIANCA MARIA: «Le donne triestine durante la guerra»,
suo contributo ad un’opera del colonnello Comm. Varo Varanini di Milano.
660 (19 dicembre): BREMINI, IRENEO: Pellegrinaggio Verdiano.
123

124
1965
661 (9 gennaio): SAULI, SERGIO: Trieste nota ed ignota: una disordinata
passeggiata attraverso la città e il circondario mediante la proiezione di
diapositive colorate.
662 (16 gennaio): SALVI, DORA: Arturo Colautti, un precursore del nazionalismo.
663 (23 gennaio): de SZOMBATHELY, MARINO: Dizione di un gruppo di
liriche inedite dello scultore concittadino Ruggero Rovan.
664 (30 gennaio): RAPOZZI, CARLO: Viaggio verso la libertà di Stefano
Tuerr, garibaldino ungherese.
665 (6 febbraio): ROSSETTI, DOMENICO: Commemorazione del socio
dott. Aldo Tassini. – RUBELLI, VITTOR UGO: Giuseppina Martinuzzi
a 40 anni dalla morte. – SECOLI, GIUSEPPE: Presentazione di un volumetto
di «Elegie Istriane» di Biagio Marin. – CVITANICH, MARIA:
Pagine da lei tradotte dal volume «The fabulous Leonard Jerome, a portrait
of Sir Winston Churchill’s American grandfather».
666 (13 febbraio): SAULI, SERGIO – degli IVANISSEVICH, SERGIO:
Trie ste nota ed ignota: una disordinata passeggiata attraverso la città e il
circondario mediante la proiezione di diapositive colorate.
667 (20 febbraio): PAGNINI, CESARE: Relazione sull’Assemblea generale
degli Enti culturali della Regione Friuli-Venezia Giulia tenutasi ad Udine
il 7.2. – CRISTINI, MARINO: Caratteristiche del tempo locale.
668 (27 febbraio): GEROLAMI, GIOVANNI: Ricordi personali al fronte galiziano
durante la I guerra mondiale: 1) al fronte russo.
669 (6 marzo): BELLI, PAOLA: L’ultima confessione di Theodor Däubler.
670 (13 marzo): CRISTINI, MARINO: Caratteristiche del tempo locale
(contin.). – RAPOZZI, CARLO: Processi di lesa Maestà. – POLLI,
BICE – RAPOZZI, CARLO: A proposito della fama di Theodor Däubler
e di suoi componimenti poetici in una antologia curata da Felix
Braun.
671 (20 marzo): GEROLAMI, GIOVANNI: Ricordi personali al fronte galiziano
ecc.: 2) prigioniero di guerra a Tiomnikof. – CVITANICH, MA-
RIA: Trieste, anno 1964.
672 (27 marzo): ROSSETTI, DOMENICO: Commemorazione dei sodali
Romolo Tamaro e del dott. Oreste Basilio. – POLLI, BICE: Illustrazione
del Museo Glauco Lombardi di Parma. – CVITANICH, MARIA: Il
viaggio romantico di un giovane svizzero – Jakob Christopher Heer – a

Trieste nel 1887. – PAGNINI, CESARE: Saluto alla memoria del giornalista
Carlo Tigoli (m. 21.3.1965).
673 (3 aprile): RUSTIA - TRAINE, EUGENIO DARIO: Preteso dualismo
italo-sloveno nel pensiero e nell’opera di Niccolò Tommaseo.
674 (10 aprile): GALLI, LINA: Tradizioni pasquali istriane e triestine. –
PELLIS, FULVIO: Parenzo nella storia e nell’arte. – GEROLAMI,
GIOVANNI: Ricordi personali al fronte galiziano ecc.: 3) Kirsanof.
675 (24 aprile): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria della sodale
Eugenia Sacher e del socio corrispondente Pierantonio Quarantotti
Gambini. – GEROLAMI, GIOVANNI: Ricordi personali al fronte galiziano
ecc.: 4) Volontario d’Italia.
676 (8 maggio): ROSSI - SABATINI, GIUSEPPE: Analisi del volume di
Mario Pacor: «Confine orientale – Questione nazionale e Resistenza nel
Friuli-Venezia Giulia» (Feltrinelli, 1964). – GEROLAMI, GIOVANNI:
Ricordi personali al fronte galiziano ecc.: 5) il viaggio.
677 (15 maggio): PONTECORVO, AURELIA: Aurelio Salmona, triestino, organizzatore
della causa irredentistica dell’Italia adriatica e tridentina (Relazione
tenuta nell’aula magna del Ginnasio Liceo «Dante Alighieri»).
678 (22 maggio): ROSSETTI, DOMENICO: Commemorazione del sodale
don Francesco Schuller. – RAPOZZI, CARLO: Un viaggio di Re Vittorio
Emanuele II, con passaggio per Gorizia ed Opicina, nel 1873.
679 (29 maggio): ANCONA, ALDO: Trieste e l’Istria alla luce delle loro
comunicazioni ai tempi dei nostri padri.
680 (5 giugno): DOLZANI, CLAUDIA: La spedizione di Napoleone in
Egitto degli anni 1798-1799 attraverso la «Description de l’Egypte» del
Civico Museo Revoltella di Trieste.
681 (12 giugno): MIRABELLA ROBERTI, MARIO: Pola, città romana a
impianto radiale.
682 (19 giugno): ROSSETTI, DOMENICO: Commemorazione del sodale
prof. Gainluigi Bisoffi. – MOSETTI, RODOLFO: La Libreria Piccolomini
del Duomo di Siena. – L’impronta veneta delle città della Dalmazia.
683 (26 giugno): PAGNINI, CESARE: La figura e l’opera di Antonio Tribel.
– de INCONTRERA, OSCAR: Addentellati giuliani e dalmati
aventi attinenza col mistero del Temple.
684 (6 novembre): Inaugurazione del 156° anno accademico con il discorso
del Presidente in cui si ricorda la pubblicazione della «Storia della Minerva»
negli ultimi 50 anni e la vasta eco suscitata dalla pubblicazione degli
125

«Atti originali del processo criminale per l’uccisione di Giov. Winckelmann».
– PAGNINI, CESARE: Echi di Trieste secentesca nelle riferte di
un confidente degli inquisitori di Venezia: la figura e l’attività di Antonio
Turrini, primo stampatore di Trieste.
685 (13 novembre): ROSSETTI, DOMENICO: Rievocazione del sodale
prof. Enrico Rosamani. – PAGNINI, CESARE: Saluto alla memoria dello
scultore concittadino Ruggero Rovan. – de INCONTRERA, OSCAR:
La morte di Giuseppe Fouché Duca d’Otranto nell’ospitale esilio di
Trieste.
686 (20 novembre): RAPOZZI, CARLO: Il rifugio triestino dell’Ordine di
Malta (luglio 1798 – luglio 1799).
687 (27 novembre): BENUSSI, BENNO: Appunti di preistoria. – ANCO-
NA, ALDO: Sull’eliminazione da parte dell’A.C.E.G.A.T. di tutti i mezzi
di trasporto a trazione elettrica. – de INCONTRERA, OSCAR: Una
lettera che da Sant’Elena giunse a Trieste per l’inoltro a Maria Luisa.
688 (4 dicembre): de SZOMBATHELY, MARINO: Ricordo del socio Miro
degli Ivanissevich. – PESANTE, SAURO: Gli incunaboli della Biblioteca
Civica di Trieste.
689 (11 dicembre): de INCONTRERA, OSCAR: L’Imperatrice Carlotta e la
leggenda della sua maternità.
690 (18 dicembre): de INCONTRERA, OSCAR: L’Imperatrice Carlotta e la
leggenda della sua maternità (cont. e fine).
126
1966
691 (15 gennaio): PAGNINI, CESARE: Rievocazione di Carlo Galli, già Viceconsole,
poi Console d’Italia a Trieste nel difficile periodo dell’irredentismo.
– GALLI, LINA: Le tradizioni natalizie nelle nostre terre.
692 (22 gennaio): STAVROPULOS, MARIA: Da Trieste verso l’incanto
delle isole egee.
693 (29 gennaio): COCEANI, BRUNO: L’inesausta passione triestina di
Car lo Galli, Ambasciatore d’Italia.
694 (5 febbraio): VENIER, PIERPAOLO: L’uccisione di Winckelmann, ovvero
l’interpretazione drammatica della cronaca.
695 (12 febbraio): SECOLI, GIUSEPPE: Appunti per un profilo critico dello
scrittore Pierantonio Quarantotti Gambini.
696 (19 febbraio): de INCONTRERA, OSCAR: Napoleone Bonaparte a
Trieste: 29 - 30 aprile 1797.

697 (26 febbraio): de SZOMBATHELY, MARINO: Alcune suppliche in volgare
al Maggior Consiglio di Trieste nel secolo XV.
698 (5 marzo): MOSETTI, RODOLFO: Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio
(1753 - 1610) e le sue opere.
699 (12 marzo): POLLI, BICE: Carlotta Kaderk - Beck, autrice di un «Compendio
di Storia letteraria delle principali lingue straniere europee»
(1893). – CVITANICH, MARIA: Il centenario di Alexander Wheelock
Thayer (1817-1897), console degli Stati Uniti a Trieste e biografo di
Beethoven. – de INCONTRERA, OSCAR: «Il Mentore perfetto de’ Negozianti»
(5 voll. Trieste 1792-1797) e il suo autore, Andrea Metrà. –
RAPOZZI, CARLO: Una «gaffe» dell’alta burocrazia austriaca.
700 (26 marzo): FAVETTA, BIANCA MARIA: Le fabbriche triestine di ceramiche.
701 (2 aprile): SOMEDA DE MARCO, CARLO: L’altare cristiano dalle origini
al Concilio Ecumenico Vaticano II.
702 (16 aprile): PAGNINI, CESARE: Saluto alla memoria del socio comm.
dott. Michele Gunalachi. – GIOLLO, RICCIOTTI: Storia e vita della
fer rovia Trieste - Parenzo.
703 (23 aprile): PAGNINI, CESARE: Omaggio alla memoria del socio
comm. dott. Giuseppe Stefani. – POLLI, BICE: La voce «Trieste» nel
«Nuovo Dizionario Geografico» di Corrado Malte - Brun (Venezia,
1829). – CVITANICH, MARIA: «Da Trieste a Berlino - 1080 chilometri»,
diario di un viaggio. – POLLI, BICE: «Brevi cenni storici intorno
allo sviluppo delle arti del disegno in Italia ecc.» del prof. Enrico Zernitz,
triestino, in cui si parla pure di G. G. Winckelmann. – RAPOZZI,
CARLO: Un mancato ricordo di Papa Pio II a Miramar.
704 (30 aprile): BREMINI, IRENEO: Un triestino d’elezione, Ferruccio Busoni,
ricorrendo il centenario della sua nascita (1.4.1866).
705 (7 maggio): PAGNINI, CESARE: Antonio de Giuliani e alcuni aspetti
ignorati della sua vita.
706 (14 maggio): ANCONA, ALDO: Nonne e bisnonne nella moda triestina.
707 (21 maggio): PAGNINI, CESARE: La Piazza dell’Unità in tre secoli di
immagini.
708 (28 maggio): CECOVINI, MANLIO: Breve storia del Porto industriale
di Trieste.
709 (4 giugno): BIANCOLI BORGHI, ANNA: «Confidenze» su un suo lavoro
letterario. – CVITANICH, MARIA: Un incontro a Trieste (con
127

l’archeologo - scrittore Alexander Stoll di Berlino, e Gerhard Richter,
direttore del «Winckelmann - Museum» di Stendal). – GIOLLO, RIC-
CIOTTI: Buffalo Bill a Trieste.
710 (11 giugno): de INCONTRERA, OSCAR: L’arresto del conte d’Antraigues
a Trieste durante l’occupazione francese del 1797.
711 (18 giugno): de INCONTRERA, OSCAR: L’arresto del conte d’Antraigues
a Trieste durante l’occupazione francese del 1797 (cont. e fine).
712 (25 giugno): de SZOMBATHELY, MARINO: Brandelli di cronache
triestine. – RAPOZZI, CARLO: Adelaide Ristori e la sua famiglia.
713 (22 ottobre): de SZOMBATHELY, MARINO: L’assedio di Trieste da
parte dei Veneziani nel 1463 in un poema del «Meistersinger» Michel
Beheim: «von der statt triest».
714 (29 ottobre): ROSSETTI, DOMENICO: Rievocazione del socio avv.
con te Giuseppe Brunner Muratti. – MOSETTI, RODOLFO: Un po’ di
arte dal ’200 al ’500 in Toscana ed Umbria.
715 (12 novembre): COCEANI, BRUNO: Trieste nel diario di Ferdinando
Martini (1914 - 1918).
716 (19 novembre): FUNAIOLI, EDOARDO: Introduzione e presentazione
alla versione italiana della commedia «Paulus» di Pierpaolo Vergerio il
Vecchio, fatta dal prof. Giuseppe Secoli. – SECOLI, GIUSEPPE: Lettura
della prefazione alla sua versione del «Paulus» e di alcune scene della
commedia.
717 (26 novembre): VENIER, PIERPAOLO: «Una visita», proiezione di un
cortometraggio, I premio assoluto del Concorso per Cineamatori «Dama
Bianca ’66». – RAPOZZI, CARLO: Avventure di viaggio di un bastimento
triestino tra il 1797 e il 1798.
718 (3 dicembre): PAGNINI, CESARE: Omaggio alla memoria del combattente,
giornalista e scrittore Federico Pagnacco (m. 1.12.1966). – DOLZA-
NI, CLAUDIA: Commento alla celebrazione del cinquantenario della conquista
del Monte Cauriol a Ziano di Fiemme (Trentino). – de INCONTRE-
RA, OSCAR: L’origine trecentesca del cognome Sanzin di Servola.
719 (10 dicembre): CVITANICH, MARIA: La vita triestina nei quattro anni
che precedettero la presa della Bastiglia (1785-1789). – PAGNINI, CE-
SARE: Relazione di un viaggio a Trieste e nell’Istria effettuato dall’umanista
Cornelio Frangipane nel 1539, pubblicata nel 1875 in «Per nozze
Frangipane - Rinoldi».
720 (17 dicembre): SOMEDA DE MARCO, CARLO: Giotto nel VII centenario
della sua nascita.
128

1967
721 (14 gennaio): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria del socio
prof. Attilio Gentile. – de INCONTRERA, OSCAR: Fruttuoso commercio
del mercurio d’Idria tra Trieste e l’America spagnola (1785 - 1803). –
PAGNINI, CESARE: Lettura di alcune poesie di Alberta Fonda tratte da
un libretto, presentate da Bice Polli: «Fra sogni e realtà».
722 (21 gennaio): PAGNINI, CESARE: Mesto saluto alla memoria del conte
Nicolò Rota (m. 20.1.1967), educatore, archeologo, benemerito dell’arte
e delle antichità triestine. – SEVERI, MARIO: Gli inèditi di Giuseppe
Picciola.
723 (28 gennaio): RAPOZZI, CARLO: I cannoni del barone de Bruck. –
POLLI, BICE: Ricordi e vita artistica di Adelaide Ristori.
724 (4 febbraio): RUBELLI VITTOR, UGO: Lettura di versi suoi in dialetto
veneziano (con presentazione del prof. Giuseppe SECOLI). – de IN-
CONTRERA, OSCAR: La famiglia patrizia dei Civrani.
725 (11 febbraio): de INCONTRERA, OSCAR: La squadra spagnola bloccata
a Trieste dalla campagna napoleonica d’Italia (1796 - 1798).
726 (18 febbraio): ROSSETTI, DOMENICO: Omaggio alla memoria del
socio corrispondente prof. dott. Ignazio Weiss. – SLAGER, RICCAR-
DO: La campagna di Russia 1942-43: parte I: Le cause che hanno provocato
il disastro sul fronte russo. – de INCONTRERA, OSCAR: Sul
rinvenimento di cumuli di ossa umane durante i restauri della parrocchiale
di S. Dorligo della Valle.
727 (25 febbraio): SLAGER, RICCARDO: La campagna di Russia 1942-43:
parte II: La ritirata dell’VIII Armata italiana dal Don.
728 (4 marzo): SAULI, SERGIO: Una passeggiata panoramica attraverso
l’Italia.
729 (11 marzo): RUBELLI, VITTOR UGO: Con le cravatte rosse della Brigata
Re a Roma.
730 (18 marzo): BARISON, CESARE: Trieste, città musicalissima.
731 (1 aprile): CVITANICH, MARIA: Trieste, centro dell’Europa meridionale
per il commercio con New York, ed il suo porto, visti da due illustri
stranieri (Richard F. Burton e Alexander Wheelock Thayer) intorno al
1870. – SECOLI, GIUSEPPE: Su un avvenimento letterario del 1876, al
quale partecipò pure Attilio Hortis. – SECOLI, GIUSEPPE: La Trieste
letteraria del primo Novecento.
732 (8 aprile): de CRISTINI, MARINO: Curiose particolarità del fenomeno
delle maree.
129

733 (15 aprile): de SZOMBATHELY, MARINO: Pubblica commemorazione
del socio prof. Attilio Gentile (nell’aula magna del Ginnasio - Liceo
«Dante Alighieri»).
734 (22 aprile): GALLI, LINA: Folklore triestino e istriano (il Carnevale). –
PAGNINI, CESARE: Le tappe istriane degli antichi pellegrinaggi in Terra
Santa.
735 (29 aprile): PAGNINI, CESARE: Omaggio alla memoria del prof. Giorgio
Roletto, appassionato studioso di problemi economici triestini. –
POLLI, BICE: Contatti triestini del poeta austriaco Robert Hamerling. –
de INCONTRERA, OSCAR: Sulla ricostruzione in Piazza Unità d’Italia
della fontana dei Continenti del Mazzoleni, demolita nel 1938. – de IN-
CONTRERA, OSCAR: Spunti di cronaca cittadina tolti dall’«Osservatore
Triestino» di luglio - agosto 1792.
736 (6 maggio): DOLZANI, CLAUDIA: La scoperta della pietra di Rosetta.
737 (13 maggio): POLLI, BICE: Le origini triestine dello scrittore Mario
Mac chioro. – SECOLI, GIUSEPPE: Recensione del libro di Pierantonio
Quarantotti Gambini: «Le redini bianche».
738 (20 maggio): BREMINI, IRENEO: Commento alla VI Sinfonia di Beethoven
(Pastorale). – de INCONTRERA, OSCAR: Un trinomio lega
Trieste a Beethoven: Giulietta Guicciardi, Giovanni Pasqualati e Alexander
Wheelock Thayer.
739 (27 maggio): RAPOZZI, CARLO: Visita a Trieste dei Conti del Nord
(Granduca Paolo Petrovich di Russia, assieme alla seconda moglie Sofia
Dorotea Augusta del Württemberg) nel 1782.
740 (3 giugno): RUSCONI, ANTONINO: La chiesa longobarda di Santa Sofia
di Benevento.
741 (10 giugno): SCHILLANI, ALFREDO: Vedute di montagne e panorami
del Carso (serata di proiezioni, commentate, nella sala delle conferenze
del Museo Civico di Storia naturale g. c.).
742 (17 giugno): BORRI, GIUSTO: Parenzo nelle vedute di cinque secoli.
743 (27 giugno): de INCONTRERA, OSCAR: Le movimentate vicende di
un comandante spagnolo nominato patrizio triestino, alle prese con la
flotta di Nelson (1798-1800).
744 (28 ottobre): ROSSETTI, DOMENICO: Inaugurazione del 157° anno
accademico e programma delle manifestazioni per il cinquantenario della
Redenzione. – PAGNINI, CESARE: Stamperie e librerie triestine alla
fine del Settecento.
130

745 (11 novembre): BREMINI, IRENEO: Gian Giacomo Manzutto, critico
musicale e patriota triestino.
746 (18 novembre): SAULI, SERGIO: Un viaggio attraverso l’Italia.
747 (25 novembre): RUSCONI, ANTONINO: L’ara di Augusto sul colle capitolino
di Trieste.
748 (2 dicembre): BRESSAN, TULLIO: L’ora del racconto, antologia di
storia della letteratura giuliano-friulana per la gioventù.
749 (16 dicembre): FRIZZI, ANNA: Di Bonaventura Tecchi, elzevirista. –
«Vedere così», impressioni su Civita di Bagnoregio. – ROSSETTI, DO-
MENICO – PAGNINI, CESARE: Relazione sul loro viaggio a Stendal
per rappresentare la Società di Minerva alle celebrazioni della nascita di
G. G. Winckelmann (9.12.1717).
1968
750 (13 gennaio): SLAGER, RICCARDO: Ricordi e impressioni sulla campagna
di Russia (1943).
751 (20 gennaio): POLLI, BICE: «Miramar» di Maria Schwagerl - Grego. –
Il prof. Kalman Ternay già lettore di lingua e letteratura ungherese presso
la nostra Università. – Friulanità in Maria Gioitti del Monaco. – La figura
risorgimentale del goriziano Carlo Favetti.
752 (27 gennaio): de SZOMBATHELY, MARINO: Storia del Teatro stabile
di Trieste.
753 (3 febbraio): DEL FABBRO, BRUNA: Temi ed orientamenti negli «Atti
e Memorie» della Società Istriana di Archeologia e Storia Patria.
754 (10 febbraio): GIOLLO, RICCIOTTI: Trent’anni di spettacoli al Castello.
– PAGNINI, CESARE: Saluto alla memoria del socio dott. Eugenio
Mazzarolli.
755 (17 febbraio): SECOLI, GIUSEPPE: Un diario di Baccio Ziliotto relativamente
al periodo ottobre - novembre 1918.
756 (24 febbraio): ROSSETTI, DOMENICO: Omaggio alla memoria del
socio, Generale di Brigata Alfredo Orlandi. – MOSETTI, RODOLFO:
Vedute della Svizzera.
757 (2 marzo): PAGNINI, CESARE: La vita e le opere di Antonio de Giuliani.
758 (9 marzo): CVITANICH, MARIA: Impressioni di un viaggio in Giappone.
759 (16 marzo): RUBELLI, VITTOR UGO: Lettura di alcune liriche nel cinquantenario
della Vittoria (1918 - 1968), di V. E. Bravetta, V. Locchi, G.
Rocca e G. Ungaretti.
131

760 (23 marzo): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria di Cesare
Sofianopulo, pittore e poeta, patriota di sicura fede, spirito eletto della
vecchia Trieste (m. 18.3.1968). – FAVETTA, BIANCA MARIA: Lettere
di volontari giuliani: il periodo dell’intervento.
761 (30 marzo): GALLI, LINA: Folklore e gastronomia nella Venezia Giulia.
762 (6 aprile): CVITANICH, MARIA: L’agenda parigina di un triestino nel
1816 (Antonio Voit). – degli IVANISSEVICH, SERGIO: La chiesa ed il
quartiere di S. Andrea; L’oratorio Costanzi; la cappella della B. V. della
Neve sul Monte S. Pantaleone. – de INCONTRERA, OSCAR: Le tombe
dei Reali di Spagna nella Basilica di San Giusto.
763 (27 aprile): CVITANICH, MARIA: Viaggio nell’Asia sud - orientale.
764 (4 maggio): degli IVANISSEVICH, SERGIO: La vita e l’opera di Luigi
de Jenner, storico e raccoglitore di cose di Trieste, nel centenario della
sua morte.
765 (11 maggio): POLLI, BICE: Patriottismo di Nella Doria Cambon e di Elda
Gianelli. – VENIER, CARLO: Lettura di sue composizioni poetiche.
766 (18 maggio): CERVANI, GIULIO: Commento all’edizione anastatica
della «Storia Cronografica di Trieste».
767 (25 maggio): SECOLI, GIUSEPPE: Una commedia rustica pavana di
cent’anni fa.
768 (1 giugno): BREMINI, IRENEO: Ricordo di Arrigo Boito nel cinquantesimo
anniversario della morte. – BARISON, CESARE: Ulteriori precisazioni
e notizie sulla vita e l’opera di Arrigo Boito.
769 (8 giugno): Seduta dedicata completamente alla commemorazione di
Giov. G. Winckelmann nel secondo centenario della morte, con intervento
di studiosi tedeschi venuti espressamente a Trieste dalla Germania.
– PAGNINI, CESARE: Winckelmann a Trieste.
770 (15 giugno): ROSSETTI, DOMENICO: Omaggio alla memoria del conte
Fausto Franco, nostro Socio corrispondente già Soprintendente ai Monumenti,
Gallerie e Antichità di Trieste. – BARISON, CESARE: Verdi e
il suo Quartetto. – PAGNINI, CESARE: Giuseppe Stefani come storiografo
giuliano.
771 (22 giugno): MIRABELLA ROBERTI, MARIO: Illustrazione degli scavi
archeologici effettuati nella cattedrale di S. Giusto nel 1967.
772 (9 novembre): ROSSETTI, DOMENICO: Inaugurazione del 159° anno
accademico. – SCRINARI - SANTAMARIA, VALNEA: Roma, il suo
por to imperiale, le sue navi mercantili.
132

773 (15 novembre): de INCONTRERA, OSCAR: Casa Stratti in Piazza Unità
d’Italia. – degli IVANISSEVICH, SERGIO: Lacroma in Dalmazia e
l’«Achilleion» di Corfù.
774 (23 novembre): MOSETTI, RODOLFO: Vedute turistiche di casa nostra.
775 (30 novembre): CVITANICH, MARIA: La vocazione teatrale di Lorenzo
Da Ponte. – de INCONTRERA, OSCAR: Per il ripristino della lapide
sulla casa ove morì Domenico Rossetti in via Gioacchino Rossini.
776 (7 dicembre): CECOVINI, MANLIO: Le ragioni che lo hanno spinto a
scrivere il volume «Patriottismo di Trieste – discorso di un triestino agli
italiani».
777 (14 dicembre): de INCONTRERA, OSCAR: 1) Il nostro Boschetto; 2)
La triste fine a Trieste di due figlie di Re Luigi XV; 3) 5.9.1812: la fregata
francese «Danae» salta in aria nel porto di Trieste.
778 (21 dicembre): SALVI, DORA: Ricordando il sacrificio di Guglielmo
Oberdan.
1969
779 (11 gennaio): RADOLE, GIUSEPPE: Storia degli organi della Cattedrale
di San Giusto.
780 (18 gennaio): CVITANICH, MARIA: «Catalogue des idées chic». – de
INCONTRERA, OSCAR: L’acquedotto teresiano di Trieste.
787 (25 gennaio): BORRI, GIUSTO: Le saline di Zaule e le vertenze per i
confini tra Austria e Venezia.
782 (1 febbraio): DOLZANI, CLAUDIA: Sarcofago egiziano con mummie
del Civico Museo di Storia naturale di Trieste.
783 (8 febbraio): SECOLI, GIUSEPPE: La scuola triestina prima e dopo il
1918. – PAGNINI, CESARE: Saluto alla memoria di Roberto Cessi, storico,
già Presidente della Deputazione di Storia Patria per le Venezie.
784 (15 febbraio): de ANTONELLIS - MARTINI, LIANA presentata dal
dott. C. Rapozzi; dati sull’impostazione del suo libro «Portofranco e
comunità etnico - religiose nella Trieste settecentesca».
785 (22 febbraio): RUSCONI, ANTONINO: Il culto longobardo dei serpenti.
786 (1 marzo): ROSSETTI, DOMENICO: Omaggio alla memoria del socio
corrispondente avv. Guido Hugues. – POLLI, BICE: Versi piranesi di
Maria Punter. – SECOLI, GIUSEPPE: Umanità e umanesimo in Baccio
Ziliotto.
133

787 (8 marzo): BREMINI, IRENEO: La passione triestina per il canto corale
con aggiunta e ricordi di Cesare BARISON.
788 (15 marzo): RUBELLI, VITTOR UGO: Lettura di alcuni frammenti della
«Divina Commedia» dell’Alighieri ricantata in dialetto veneziano da
Luigi de Giorgi. – BREMINI, IRENEO: Informazioni sullo stato attuale
dei lavori di restauro del Politeama Rossetti.
789 (22 marzo): POLLI, BICE: Di Niccolò Tommaseo in Corsica.
790 (29 marzo): CUSCITO, GIUSEPPE: Il Duomo di Muggia.
791 (12 aprile): SIMONIS, GIULIO: Presentazione di vari saggi tratti dalle
sue opere letterarie.
792 (19 aprile): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria del dott.
Gerhard Richter, Presidente della «Winckelmann - Gesellschaft» di
Sten dal (m. 1.4.1969). – de SZOMBATHELY, MARINO: Giovanni dalle
Bande Nere.
793 (26 aprile): SECOLI, GIUSEPPE: La figura e l’opera di Ignazio Weiss.
794 (3 maggio): de INCONTRERA, OSCAR: L’occupazione francese di
Trieste del 1797 nei rapporti del Console di Spagna de Lellis.
795 (10 maggio): de INCONTRERA, OSCAR: L’occupazione francese di
Trieste del 1797 nei rapporti del Console di Spagna de Lellis (cont. e
fine).
796 (17 maggio): BUDA, LIANA: Vicende e notizie della Comunità ebraica
triestina nel Settecento.
797 (24 maggio): BORTOLOTTI, GIUSEPPE: Alla scoperta di Venezia
maggiore e minore.
798 (31 maggio): PAGNINI, CESARE: Nuovi contributi per una edizione
aggiornata delle opere di Lorenzo Da Ponte e per una sua completa biografia.
799 (7 giugno): ROSSETTI, DOMENICO: Omaggio alla memoria dei soci
corrispondenti prof. Attilio Degrassi, Accademico dei Lincei, epigrafista
latino e storico, e prof. Giuseppe Vidossi, glottologo. – BORRI, GIU-
STO – CERVANI, GIULIO – SALVI, NEREO – de SZOMBATHELY,
MARINO – PESANTE, SAURO: Dibattito sul «Codice Diplomatico
Istriano» di P. Kandler, pubblicato dal 1851 al 1864 e progetto di una
ri edizione riveduta.
800 (14 giugno): GIOLLO, RICCIOTTI: San Nazario, storia, leggenda, tradizione.
801 (21 giugno): SAULI, SERGIO: L’arte medievale nel Veneto e nel Friuli.
134

802 (28 giugno): Visita alle collezioni della Fondazione Giovanni Scaramangà
di Altomonte.
803 (15 novembre): Inaugurazione del 160° anno accademico con il discorso
del Presidente – PAGNINI, CESARE: Versione italiana dell’ultimo capitolo
del romanzo storico di Heinrich Alexander Stoll «Tod in Triest».
804 (22 novembre): ROSSETTI, DOMENICO: Omaggio alla memoria della
sodale Gemma Gambaro e del socio corrispondente Niccolò Rodolico. –
SAULI, SERGIO: Proiezione di un documentario della gita sociale alle
Ville Venete (I parte).
805 (29 novembre): SAULI, SERGIO: Proiezione di un documentario della
gita sociale alle Ville Venete (II parte).
806 (6 dicembre): FONDA-SAVIO, ANTONIO: Passeggiata con spunti archeologici
in Val Rosandra. – PAGNINI, CESARE: Circostanziata rassegna
di pubblicazioni relative alla nostra città e alle nostre terre.
807 (13 dicembre): PINGUENTINI, GIANNI: James Joyce nella casa di via
Bramante. – SECOLI, GIUSEPPE: Rievocazione di Gigetta (Luisa Carniel),
la vedova di Scipio Slataper. – RAPOZZI, CARLO: Notizie sulla
Comunità Israelitica di Trieste trovate sul giornale «Il Diavoletto».
808 (20 dicembre): BORRI, GIUSTO: A diporto, oggi, per la antica Contea
di Pisino. – de FAROLFI, FIORELLO: Esibizione di piante topografiche
relative alla pianura di Zaule.
1970
809 (10 gennaio): COLOMBO, FRANCO: Muggia nell’età patriarchina.
810 (17 gennaio): VENIER, CARLO: Dizione di poesie proprie. – degli
IVANISSEVICH, SERGIO: Comunicazione preliminare sulla colonia
«Nuova Trieste» situata nello Stato di S. Paolo (Brasile).
811 (24 gennaio): ROSSETTI, DOMENICO: Omaggio alla memoria della
socia Alfonsina Braun. – BANDIERA, MARIO: Relazione di una escursione
da lui compiuta sui monti Pirenei.
812 (31 gennaio): CUSCITO, GIUSEPPE: Il tesoro della Cattedrale di S.
Giusto.
813 (7 febbraio): BORRI, GIUSTO: I monasteri di S. Pietro in Selve e di S.
Michele di Leme in Istria.
814 (21 febbraio): GIOLLO, RICCIOTTI: Cavallerizze di grazia.
815 (28 febbraio): BORRI, GIUSTO – CERVANI, GIULIO – COLOMBO,
FRAN CO – CUSCITO, GIUSEPPE – TUCCI, UGO – JONA, MARIA
135

LAURA – SPIAZZI, G. F. – ecc.: Discussione generale sul Codice Diplomatico
Istriano di Pietro Kandler.
816 (7 marzo): BORTOLOTTI, GIUSEPPE: Alla scoperta di Venezia maggiore
e minore (II puntata).
817 (14 marzo): CERVANI, GIULIO: Leggendo gli «Scritti inediti di Antonio
de Giuliani» pubblicati a cura di Cesare Pagnini.
818 (21 marzo): FAVETTA, BIANCA MARIA: Commemorazione di Cesare
Sofianopulo.
819 (4 aprile): SANTAMARIA, MARIO: Archeologia sotterranea a Roma.
820 (11 aprile): SCHILLANI, ALFREDO: La geologia ed il paesaggio dolomitico.
821 (18 aprile): SCIORTINO, TERZO: Le farmacie di Trieste alla fine del ’700.
822 (2 maggio): ROSSETTI, DOMENICO: Accorato saluto alla memoria di
Oscar de Incontrera. – LICALSI, ANTONELLA: I libretti d’opera del primo
Ottocento. – de FAROLFI, FIORELLO: Breve relazione su un viaggio
intrapreso in Istria assieme al dott. Giusto Borri e loro visita a Pinguente.
823 (9 maggio): BORTOLOTTI, GIUSEPPE: Alla scoperta di Venezia maggiore
e minore (III puntata). – CVITANICH, MARIA: L’hidalgo Oscar
de Incontrera, come io lo conobbi.
824 (16 maggio): BIANCOLI BORGHI, ANNA: Oscarre de Hassek, irriducibile
romantico.
825 (23 maggio): PAGNINI, CESARE: Commemorazione di Oscar de Incontrera.
826 (30 maggio): de SZOMBATHELY, MARINO: Il «Libro delle Riformagioni»,
la più antica raccolta di verbali del Consiglio Maggiore di Trieste.
827 (6 giugno): RUSSATTI, PIA: «Una casa de una vecia triestina» (in dialetto
triestino). – SECOLI, GIUSEPPE: Presentazione di due volumetti
di poesie di Sergio Pirnetti: «Nuvole» e «Borin de marzo».
828 (13 giugno): GABRIELLI PROSS, GABRIELLA: Aquileia antica.
829 (20 giugno): PAGNINI, CESARE: Presentazione del nuovo volume dell’«Archeografo
Triestino» (vol. XXIX - XXX della IV serie = LXXVIII -
LXXIX della Raccolta). – BREMINI, IRENEO: Giuseppe Tartini e Antonio
Gandusio.
830 (27 giugno): BORTOLOTTI, GIUSEPPE: Visioni del Carso.
831 (24 ottobre): ROSSETTI, DOMENICO: Commemorazione del socio
prof. Piero Gall. – CVITANICH, MARIA: Diario viennese di un giovane
triestino negli anni 1795-96: Domenico Rossetti.
136

832 (31 ottobre): SECOLI, GIUSEPPE: Impressioni riportate durante il suo
soggiorno in Bulgaria.
833 (7 novembre): PERCO, FABIO: Gli uccelli rapaci del Carso.
834 (14 novembre): CUSCITO, GIUSEPPE: Il nucleo antico della città di
Grado. Appunti per una indagine storico-bibliografica.
835 (21 novembre): FUNAIOLI, EDOARDO: Commemorazione del socio
corrispondente prof. Niccolò Rodolico. – ROSSETTI, DOMENICO:
Presentazione di un articolo «Trieste questa sconosciuta».
836 (28 novembre): BIANCOLI BORGHI, ANNA: Viaggio a Pontgibaud. –
PAGNINI, CESARE: Lettura di tre capitoli di un suo lavoro su Trieste
[«Trieste della “belle époque”»], in preparazione.
837 (5 dicembre): BREMINI, IRENEO: In ricordo di Carlo Schmidl, fondatore
del nostro Museo Teatrale. – BARISON, CESARE: Aggiunte alla
commemorazione di Carlo Schmidl letta da Bremini.
838 (12 dicembre): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria del socio
cap. Lodovico Treselli. – BORTOLOTTI, GIUSEPPE: Alla scoperta
di Venezia maggiore e minore (IV puntata).
839 (19 dicembre): DOLZANI, CLAUDIA: La «Minerva» condanna gli
aspetti faziosi della manifestazione cittadina del 14 dicembre 1970. –
SAULI, SERGIO: Documentario di una visita a Roma antica con una
grande guida (I parte). – ROSSETTI, DOMENICO: Chiusura dell’anno
sociale 1970.
1971
840 (16 gennaio): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria del socio
Bruno Veneziani. – CVITANICH, MARIA: Charles Lever, romanziere
e giornalista, console di S. M. Britannica a Trieste.
841 (23 gennaio): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria del socio
corrispondente Angelo Ermanno Cammarata. – SCHILLANI, ALFRE-
DO: Storia di un mondo scomparso, cioè la geologia del nostro Carso.
842 (30 gennaio): BARISON, CESARE: Il Cile, impressioni di un suo viaggio
attraverso quel paese. – COVRE, PIETRO: La guerra del Pacifico
tra Cile, Bolivia e Perù (1879-1881).
843 (6 febbraio): RAPOZZI, CARLO: 1900, nozze a Miramar; il secondo
matrimonio della vedova dell’Arciduca Rodolfo d’Asburgo. – PAGNI-
NI, CESARE: Lettura di due capitoli – «Librerie Triestine» e «Passeggi
e giardini a Trieste» – di un libro di prossima pubblicazione. [vedi n.
836]
137

844 (20 febbraio): FUNAIOLI, EDOARDO: Ricordo di Francesco de Grisogono
a cinquant’anni dalla morte. – RAPOZZI, CARLO: 1857: falso
allarme per Mazzini.
845 (27 febbraio): ROSSETTI, DOMENICO: Il socio Antonio Ciana nominato
socio onorario del Circolo Numismatico Triestino. – BANDIERA,
MARIO: Il gruppo granitico della «Maledeta» nei Pirenei.
846 (6 marzo): FROGLIA, LUISA: Ricordo del pittore triestino Guido Grimani.
847 (13 marzo): RUBELLI, VITTOR UGO: Ricordi, impressioni, incontri,
dizione di propri versi. – PAGNINI, CESARE: Lettura di un capitolo di
un libro di prossima pubblicazione: «Canti e canzoni popolari triestine».
[vedi n. 836]
848 (27 marzo): POLLI, BICE: L’enigmistica a Trieste.
849 (3 aprile): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria della socia
Laura Sticotti. – BORTOLOTTI, GIUSEPPE: Alla scoperta di Venezia
maggiore e minore (V puntata).
850 (17 aprile): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria della socia
Rosita Benussi. – DOLZANI, CLAUDIA: Le raccolte egittologiche di
Padova.
851 (24 aprile): POLDINI, LIVIO: Il Carso nel quadro della tutela dell’ambiente.
852 (8 maggio): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria del socio
corrispondente mons. prof. Paolo Lino Zovatto. – RAPOZZI, CARLO:
Le disavventure goriziane di Giacomo Casanova. – ROSSETTI de
SCAN DER, NICOLÒ: Lo speziale pubblico a Trieste verso la fine del
Settecento.
853 (15 maggio): ANCONA, ALDO: Strade e comunicazioni dalla preistoria
ai tempi moderni.
854 (22 maggio): SAULI, SERGIO: Visita a Roma antica con una grande
guida e celebrazioni del 20 settembre 1970 a Roma.
855 (29 maggio): PAGNINI, CESARE: La piazza Grande di Trieste da Roma
ad oggi.
856 (5 giugno): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria della socia
Gilda Nadia Goldschmied. – SECOLI, GIUSEPPE: Diverse comunicazioni
relative al «Notiziario di Letteratura» per «L’Archeografo Triestino».
857 (12 giugno): de SZOMBATHELY, MARINO: Ringrazia commosso di
essere stato onorato dalla «Minerva» con la coniazione di una medaglia
138

d’oro nella ricorrenza del suo 80° compleanno. – ROSSETTI, DOME-
NICO: Saluto alla memoria del socio prof. Elio Predonzani. – degli IVA-
NISSEVICH, SERGIO: I principi Torre e Tasso e l’origine del servizio
postale in Europa.
858 (19 giugno): BANDIERA, MARIO: Località storiche dei Pirenei orientali.
859 (26 giugno): RAPOZZI, CARLO: Lo strano testamento di Giacomo Besenghi.
860 (6 novembre): PAGNINI, CESARE: Trieste alla fine del secolo XVIII
nella descrizione di due viaggiatori stranieri.
861 (13 novembre): SAULI, SERGIO: Cinque giorni nel bel ciel di Lombardia.
862 (20 novembre): FIRMIANI, FRANCO: Vicende edilizie del Municipio
di Trieste.
863 (27 novembre): CVITANICH, MARIA: Sir Humphrey Davy inventore
della lam pada di sicurezza per minatori, a Trieste e Pola. – DOLZANI,
CLAUDIA: Aggiunte alla relazione su Sir Humphrey Davy.
864 (4 dicembre): BORTOLOTTI, GIUSEPPE: Alla scoperta di Venezia
maggiore e minore (VI puntata).
865 (11 dicembre): GRASSI, LIVIO: Il ricupero e la conservazione del dialetto
triestino.
866 (18 dicembre): POLDINI, LIVIO e PERCO, FABIO: Pregi naturalistici
del Carso.
1972
867 (15 gennaio): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria del vicepresidente
prof. Marino de Szombathely. – AMIGONI, CARLO: Commemorazione
di Angelo Ermanno Cammarata ad un anno dalla sua scomparsa.
868 (22 gennaio): CUSCITO, GIUSEPPE: Contributo per uno studio sulle
origini cristiane in Istria.
869 (5 febbraio): POLLI, SILVIO: Cause ed effetti dell’attuale sommersione
di Venezia.
870 (12 febbraio): CVITANICH, MARIA: Carrellata breve da Trieste in
Abruzzo e Puglie. – PAGNINI, CESARE: Uno scrittore dalmata del secolo
scorso: Andrea Sirovich. – ROSSETTI, DOMENICO: Alcune pagine
riguardanti Trieste nel libro di Franz Wilhelm Sieber: «Viaggio
all’iso la di Creta nell’arcipelago greco, nel 1817».
139

871 (19 febbraio): DOLZANI, CLAUDIA: Elementi egittologici nell’azione
dell’opera «Aida» e presentazione del quaderno n. 4 dell’Istituto di Studi
Verdiani pubblicato per il centenario della «prima» dell’«Aida».
872 (26 febbraio): FAVETTA, BIANCA MARIA: Illustrazione di due manoscritti
tartiniani. – SECOLI, GIUSEPPE: Pubblicazione di un volumetto
di versi «Co se fa sera» di V. H. Rubelli il cui ricavato sarà devoluto
all’«Archeografo Triestino».
873 (4 marzo): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria del socio
Dario Zaffiropulo. – ALBERTI, ANTONIO: Esperienze di un geologo
sulle montagne dell’Afganistan.
874 (11 marzo): SAULI, GIULIANO: I rettili della nostra regione.
875 (18 marzo): POLLI, BICE: Contatti epistolari di Ada Negri con scrittori
triestini. – BREMINI, IRENEO: Riccardo Strauss, la figura e l’opera.
876 (25 marzo): BORTOLOTTI, GIUSEPPE: Alla scoperta di Venezia maggiore
e minore (VII puntata).
877 (8 aprile): ROSSETTI, DOMENICO: Omaggio alla memoria della socia
Luisa Feltrinelli-Doria. – PAGNINI, CESARE: Ricordo del dott. Carlo
de Franceschi, notaio, nostro vecchio socio, discendente di una grande
famiglia di patrioti e scrittori istriani. – RADOLE, GIUSEPPE: Medicina
popolare istriana.
878 (15 aprile): BORRI, GIUSTO: Chiesette rustiche istriane.
879 (22 aprile): de FAROLFI, FIORELLO: I mosaici della villa imperiale di
Piazza Armerina.
880 (29 aprile): ROSSETTI, DOMENICO: Omaggio alla memoria del socio
Giovanni Gerolami. – GALLI, LINA: Italo Svevo e l’irredentismo triestino
(parte I).
881 (6 maggio): GALLI, LINA: Italo Svevo e l’irredentismo triestino (parte
II). – SECOLI, GIUSEPPE: Benedetto Croce e «La Signora delle camelie»
e appunti biografici di Antonio Gandusio.
882 (13 maggio): RAPOZZI, CARLO: Dal buio della cella alle luci della
ribalta: racconto di uno spiacevole episodio toccato all’artista Luigi
Ghirlanda, indignatosi per un commento apparso sul giornale «La Sferza»
diretto da Luigi Mazzoldi. – RUBELLI, VITTOR UGO: Lettura di
uno scherzo comico in veneziano dello scrittore umorista prof. Giovanni
Ottolenghi.
883 (20 maggio): COCEANI, BRUNO: L’impresa di Fiume nelle memorie
di Nino Host-Venturi.
140

884 (27 maggio): BIANCOLI BORGHI, ANNA: Un poemetto sull’arte della
maiolica.
885 (10 giugno): degli IVANISSEVICH, SERGIO: Trieste 1867 in una impressione
del letterato statunitense William Dean Howells. – degli IVA-
NISSEVICH, SERGIO: Chi era il sig. Brock?
886 (17 giugno): DEROSSI, RINALDO: Kugy e Bois de Chesne, storia di
un’amicizia.
887 (24 giugno): CUSCITO, GIUSEPPE: Argenteria paleocristiana in Valpadana.
888 (11 novembre): ROSSETTI, DOMENICO: Commemorazione dei soci
Piero Lucano e dott. Carlo Rapozzi. – PAGNINI, CESARE: Pietro
Kand ler e Girolamo Agapito.
889 (18 novembre): POLLI, SILVIO: Gli effetti dell’attuale variazione termica
sul clima della regione.
890 (25 novembre): CVITANICH, MARIA: Nel centenario della venuta a
Trieste di Richard Burton, l’illustratore de «Le mille e una notte».
891 (2 dicembre): PAGNINI - ALBERTI, MARIA PAOLA – ALBERTI,
GIORGIO: Gli stagni del Carso triestino e le «iazere» ossia pozzi a
cisterna. – SCRINARI - SANTAMARIA, VALNEA: Presentazione del
pri mo volume del «Catalogo delle sculture aquileiesi» da lei compilato.
892 (9 dicembre): SECOLI, GIUSEPPE: Un commediografo di ieri (Parmenio
Bettoli) ed un romanziere di oggi (Carlo Laurenzi).
893 (16 dicembre): PETRACCO, GRAZIELLA: Proiezione di tre cortometraggi
«Pesca invernale», «Pietra d’Istria» e «Vecchie saline».
1973
894 (13 gennaio): BORTOLOTTI, GIUSEPPE: Alla scoperta di Venezia
maggiore e minore (VIII puntata).
895 (20 gennaio): GIOLLO, RICCIOTTI: I bianchi cavalli di Lipizza.
896 (3 febbraio): PARENTIN, LUIGI: Cittanova d’Istria nel Medio Evo.
897 (10 febbraio): SAULI, SERGIO: Le acque azzurre del Verbano.
898 (17 febbraio): CERVANI, GIULIO: Di Pietro Kandler e della sua «Storia
del Consiglio dei Patrizi di Trieste.
899 (24 febbraio): PAGNINI - ALBERTI, MARIA PAOLA: Le esperienze
di un geografo in Persia (la città di Mashhad, Iran).
141

900 (3 marzo): DEROSSI, RINALDO: Da Pola all’Artide: la spedizione della
«Tagetthof».
901 (10 marzo): POLLI, BICE: Lettura di vari capitoli del suo volume inedito
«Il Frutto», nonché di versi dalle sue raccolte inedite «Il domani dei
giorni» e «Attimi e canti». – CVITANICH, MARIA: Lettura del suo riassunto
«Trieste 1972» (I parte).
902 (17 marzo): de FAROLFI, FIORELLO: L’Arciduca Lodovico Salvatore
di Toscana, un grande dimenticato. – CVITANICH, MARIA: Lettura
del suo riassunto «Trieste 1972» (II parte).
903 (24 marzo): LETTICH, GIOVANNI: Rileggendo l’epigrafe di Fabio Severo:
note e interrogativi in margine ad una traduzione. – CVITANICH,
MARIA: Lettura del suo riassunto «Trieste 1972» (III parte).
904 (31 marzo): BIANCOLI BORGHI, ANNA: Due scrittrici triestine
dell’Ottocento: Luigia Gervasio (Luigi di S. Giusto) e Adele Butti. –
CVITANICH, MARIA: Lettura del suo riassunto «Trieste 1972» (fine).
905 (7 aprile): ROSSETTI, DOMENICO: Omaggio alla memoria dell’ing.
Gianni Bartoli, già valoroso sindaco di Trieste. – PAGNINI, CESARE:
La battaglia di Lissa negli atti della Luogotenenza di Trieste, conservati
nel nostro Archivio di Stato (con presentazione di documenti e materiale
illustrativo vario).
906 (14 aprile): CARBONI, NICOLETTA: Romeo Depaoli, architetto triestino,
fin qui completamente ignorato.
907 (28 aprile): VENIER, CARLO: Lettura di suoi componimenti poetici.
908 (5 maggio): ALBERTI, ANTONIO: La storia di un vulcano (il Savalan).
909 (12 maggio): BORTOLOTTI, GIUSEPPE: Alla scoperta di Venezia
mag giore e minore (IX puntata).
910 (19 maggio): DOLZANI, CLAUDIA: Paesaggi e monumenti d’Egitto,
da Alessandria a Luxor.
911 (26 maggio): DEROSSI, RINALDO: Dai «Quaderni» di Alberto Bois
de Chesne.
912 (9 giugno): ROSSETTI, DOMENICO: Accorato saluto alla memoria
del socio dott. Giusto Borri. – CUSCITO, GIUSEPPE: Africani ad Aquileia
e nell’Italia settentrionale.
913 (16 giugno) de FAROLFI, FIORELLO: Una passeggiata per Washington,
la capitale degli Stati Uniti.
914 (26 giugno): POLLI, BICE: Di due centenari: Manzoni e Fogazzaro. –
RUSSATTI, PIA: «Pagine sparse».
142

915 (10 novembre): ROSSETTI, DOMENICO: Omaggio alla memoria dei
sodali recentemente scomparsi: colonnello Antonio Fonda-Savio e Maria
Canestrini. – PAGNINI, CESARE: La questione dell’Università italiana
a Trieste nel 1866.
916 (17 novembre): DOLZANI, CLAUDIA: Paesaggi e monumenti d’Egitto,
da Alessandria a Luxor (II parte).
917 (24 novembre): CARBONI, NICOLETTA: Lo scultore triestino Romeo
Rathmann e la bottega del Varivodich.
918 (1 dicembre): PERCO, FABIO – VETTA, GIORGIO: Ecologia e comportamento
dei rapaci diurni e notturni del Carso triestino.
919 (15 dicembre): SALVI, DORA: La donna e l’irredentismo.
1974
920 (12 gennaio): BORTOLOTTI, GIUSEPPE: Alla scoperta di Venezia
maggiore e minore (X puntata).
921 (19 gennaio): GRASSI, LIVIO: L’azione di raccolta del folklore triestino.
– COVRE, PIETRO: Scoperta di un documento del 1672 riguardante
un patrizio triestino.
922 (2 febbraio): VERONESE, LEONE: Fortificazioni austriache a Trieste
nella seconda metà del sec. XIX (I parte).
923 (9 febbraio): DEROSSI, RINALDO: Diario di un medico istriano dell’Ottocento:
Romano Baxa.
924 (16 febbraio): POLLI, SILVIO: Storia dell’Accademia reale e nautica e
degli Istituti Scientifici derivati.
925 (23 febbraio): VERONESE, LEONE: Fortificazioni austriache a Trieste
nella seconda metà del sec. XIX (II parte).
926 (2 marzo): CVITANICH, MARIA: Trieste in due anni a cavallo tra il
vecchio e il nuovo (1796-1797) (I parte).
927 (9 marzo): CVITANICH, MARIA: Trieste in due anni a cavallo tra il
vecchio e il nuovo (1796-1797) (II parte).
928 (16 marzo): de BENVENUTI, ANGELO: Commemorazione di Ildebrando
Tacconi. – COVRE, PIETRO: Gli amici triestini di Fra Ireneo
della Croce.
929 (23 marzo): GIOLLO, RICCIOTTI: Quaresimali e quaresimalisti d’altri
tempi a Trieste e in Istria.
930 (30 marzo): PESANTE, SAURO: I cinquecentini della Biblioteca Civica.
– PITTONI, ANITA: Stampa dell’inedito di Vito Timmel «Il magico
taccuino».
143

931 (6 aprile): BORTOLOTTI, GIUSEPPE: Alla scoperta di Venezia maggiore
e minore (XI puntata).
932 (20 aprile): ROSSETTI, DOMENICO: Omaggio alla memoria di due
soci scomparsi: il maestro Cesare Barison e Gianni Pinguentini. – DE-
ROSSI, RINALDO: Un viaggio con Bartolomeo Biasoletto.
933 (27 aprile): PARENTIN, LUIGI: Le pestilenze in Istria e relative previdenze
sanitarie.
934 (4 maggio): GALLI, LINA: Storia e atmosfera di Gorizia. – LINDA,
GASTONE: Poesie dialettali triestine.
935 (11 maggio): CVITANICH, MARIA: La Vienna del primo Settecento
nelle lettere di Lady Mary Worthley - Montague. Brevi cenni sulla sua
vita (1689-1762).
936 (18 maggio): BORTOLOTTI, GIUSEPPE: Immagini di Venezia.
937 (25 maggio) CUSCITO, GIUSEPPE: Una iscrizione sul paliotto d’argento
dorato nel Duomo di Cividale.
938 (1 giugno): PAGNINI - ALBERTI, MARIA PAOLA: Aspetti di geografia
umana nell’isola di Hormoz.
939 (8 giugno): POLLI, BICE: Contatti epistolari di Ada Negri.
940 (15 giugno): STRINGHER, RICCIOTTI: La poesia dialettale triestina
degli anni settanta.
941 (22 giugno): PAGNINI, CESARE: Piazza della Borsa ha 225 anni.
942 (9 novembre): ROSSETTI, DOMENICO: Commosso saluto alla memoria
del segretario Antonio Ciana e dei soci Vittorio Tranquilli e Guglielmo
Corti. – DEROSSI, RINALDO: Lungo i sentieri del Carso: realtà e
poesia.
943 (16 novembre): SECOLI, GIUSEPPE: Appunti di letteratura triestina
recente.
944 (23 novembre): BOLAFFIO, MARINO: Incontro con cittavecchia.
945 (30 novembre): CVITANICH, MARIA: Un viaggiatore inglese a Trieste.
– COVRE, PIETRO: Lazzaro Belli, capitano di Castelnuovo e le
saline di Zaule.
946 (7 dicembre): SERI, ALFIERI: Triestinità nella poesia di Gea Nesbeda
(con dizione di poesie da parte della poetessa).
947 (14 dicembre): ZOVATTO, PIETRO: Il cardinale Valier e la riforma tridentina
nella diocesi di Trieste.
144

1975
948 (11 gennaio): COCEANI, BRUNO: Commemorazione di Vittorio Tranquilli.
949 (18 gennaio): de FAROLFI, FIORELLO: L’Arciduca Lodovico Salvatore.
950 (1 febbraio): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria del socio
corrispondente prof. Carlo Someda de Marco. – BORTOLOTTI, GIU-
SEPPE: Alla scoperta di Venezia maggiore e minore (XII puntata).
951 (8 febbraio): CUSCITO, GIUSEPPE: Lo stemma, la tomba e il testamento
di Rodolfo Tristan.
952 (15 febbraio): PAVANELLO, ROBERTO: L’organizzazione amministrativa
pubblica a Trieste, agli inizi del Settecento.
953 (22 febbraio): ROSSETTI, DOMENICO: Omaggio alla memoria del
sodale ing. Antonino Rusconi. – DEROSSI, RINALDO: Sodalizio con
Virgilio Giotti.
954 (1 marzo): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria del socio
corrispondente dott. Guido Manzini. – CVITANICH, MARIA: Una inglese
a Venezia nel primo Settecento.
955 (8 marzo): PAGNINI, CESARE: Giacomo Casanova a Trieste. – SECO-
LI, GIUSEPPE: Ricordo di Alberto Spaini.
956 (15 marzo): ROSSETTI, DOMENICO: Omaggio alla memoria del sodale
avv. Ugo Trevisini. – ZOVATTO, PIETRO: Origine del Cristianesimo
a Concordia Sagittaria.
957 (22 marzo): BORTOLOTTI, GIUSEPPE: Alla scoperta di Venezia maggiore
e minore (XIII puntata).
958 (5 aprile): PUNTER, MARIA: Dizione di sue poesie in dialetto piranese
dal volumetto «Co ’l sol va a monte» (presentazione di C. Pagnini).
959 (12 aprile): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria della sodale
Pia Russatti. – POLLI, BICE: Il fascino del Petrarca.
960 (19 aprile): VERONESE, LEONE: Diego de Henriquez.
961 (26 aprile): STRINGHER, RICCIOTTI: Petruska. Azione drammatica.
962 (3 maggio): degli IVANISSEVICH, SERGIO: Presentazione di uno studio
su Barcola.
963 (10 maggio): ALBERTI, ANTONIO: Una spedizione in Groenlandia.
964 (17 maggio): SAULI, GIULIANO: Attuale stato delle riserve e parchi
na zionali italiani.
145

965 (24 maggio): DEROSSI, RINALDO: Uomini e paesi dell’Istria interna.
966 (31 maggio): PARENTIN, LUIGI: Lettere inedite del marchese Gian
Pao lo Polesini.
967 (7 giugno): SERI, ALFIERI: Il pozzo del forte di S. Vito, ultimo scavo
di Henriquez.
968 (14 giugno): GABRIELLI - PROSS, GABRIELLA: Il Mitreo della grotta
4204 V. G. al Timavo.
969 (21 giugno): DEROSSI, RINALDO: Il favoloso mondo sotterraneo.
970 (28 giugno): CUSCITO, GIUSEPPE: Parenzo romana.
971 (8 novembre): ROSSETTI, DOMENICO: Ripresa dell’attività. – PA-
GNINI, CESARE: Alla ricerca di tre pittori triestini, i fratelli Kuwasseg.
972 (15 novembre): ROSSETTI, DOMENICO: Commemorazione degli
scomparsi socio corrispondente arch. Ferdinando Forlati e sodale avv.
Paolo Cuzzi. – CERVANI, GIULIO: Il periodo della restaurazione a
Trieste; la relazione di Kandler al conte Stadion.
973 (22 novembre): VERONESE, LEONE: Milizie territoriali, Guardie Civiche
e Corpi militari triestini.
974 (29 novembre): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria del socio
Ireneo Bremini. – TAVANO, SERGIO: Grado, Venezia e S. Marco.
975 (6 dicembre): CVITANICH, MARIA: Riflessioni sul linguaggio attuale.
– degli IVANISSEVICH, SERGIO: Descrizioni di Trieste rilevate da
due libri di J. G. Widemann e M. Fischel.
976 (13 dicembre): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria della sodale
Estella Brunetti. – BALDI, CHIARA: Rapporti commerciali tra
Trie ste e il Nord America dal 1781 all’istituzione del primo consolato
americano a Trieste (presentazione del prof. Fulvio Babudieri).
977 (20 dicembre): SECOLI, GIUSEPPE: Amicizia fra Slataper e Prezzolini.
– SECOLI, GIUSEPPE: Un accenno a Trieste nel capolavoro di R. Musil.
146
1976
978 (10 gennaio): PAGNINI, CESARE: Conclusione del concorso in onore
di M. de Szombathely. – DOLZANI, CLAUDIA: Il cinquantenario della
fondazione del Museo Egizio di Torino. – VERONESE, LEONE: I sotterranei
della Chiesa dei Gesuiti.
979 (17 gennaio): PAGNINI, CESARE: Commemorazione del sodale Silvio
Premuda. – degli IVANISSEVICH, SERGIO: Impressioni di due viaggiatori
francesi della Trieste del 1792.

980 (24 gennaio): MIRABELLA ROBERTI, MARIO: Ricordo di Fausto
Franco.
981 (7 febbraio): de FAROLFI, FIORELLO: Ricordo d’un viaggio in Messico.
982 (14 febbraio): PAGNINI, CESARE: Commemorazione dell’ing. Antonino
Rusconi.
983 (21 febbraio): PETRACCO, GRAZIELLA: Sansego, una realtà che
scom pare, cortometraggio con note e presentazione di Alfieri Seri.
984 (28 febbraio): SERI, ALFIERI: La capra d’oro: notarelle di storia e d’arte
istriane.
985 (6 marzo): BORTOLOTTI, GIUSEPPE: Alla scoperta di Venezia maggiore
e minore - XIV puntata.
986 (13 marzo): VERONESE, LEONE: Le mura medioevali di Trieste.
987 (20 marzo): CARGNELLI, RENATA: Alicarnasso ed il suo mausoleo.
988 (27 marzo): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria della sodale
Amalia Glanzmann. – DEROSSI, RINALDO: Trieste degli anni 30
nei disegni di Paolo Belli.
989 (3 aprile): STRINGHER, RICCIOTTI: Il Carso triestino ieri, oggi e...
domani?
990 (10 aprile): BERNARDI, GIULIO: Appunti di numismatica triestina.
991 (24 aprile): ZOVATTO, PIETRO: Monachesimo benedettino nel Friuli.
992 (8 maggio): ROSSETTI, DOMENICO: Espressioni di solidarietà della
Minerva con le genti friulane colpite dal grave terremoto. – PAGNINI,
CESARE: Presentazione dell’«Archeografo Triestino» (XXXV della IV
serie, LXXXIV della Raccolta). – SAULI, SERGIO: Itinerari turistici di
storia ed arte: Paestum.
993 (15 maggio): TAGLIAFERRI, AMELIO: Veneti ed austriaci nelle relazioni
dei Provveditori di Cividale.
994 (22 maggio): TAVANO, SERGIO: Mosaici istriani.
995 (29 maggio): PAGNINI, CESARE: Le stampe della Venezia Giulia
nell’opera di Luis François Cassas.
996 (5 giugno): OLIEMANS, WILLEM: Breve allocuzione dedicata ai castelli
friulani e all’Istituto Italiano dei castelli. – VERONESE, LEONE:
Castelli e borghi fortificati dell’Italia.
997 (12 giugno): POLDINI, LIVIO: Il problema del verde suburbano ed urbano
di Trieste.
147

998 (19 giugno): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria del socio
prof. Anselmo Sardo. Omaggio alla memoria del prof. Mario Picotti.
– PAGNINI, CESARE: Presentazione della riedizione del libro di Antonio
de Giuliani intitolato: «La vertigine attuale dell’Europa».
999 (26 giugno): ROSSETTI, DOMENICO: Breve relazione su alcuni fatti
importanti della nostra attività. – VERONESE, LEONE: Borghi fortificati
dell’Istria (seguito).
1000 (23 ottobre): ROSSETTI, DOMENICO: Breve allocuzione alla ripresa
dell’attività dopo l’estate. – FILIPUZZI, ANGELO: Il dibattito sulla
emigrazione. Polemiche nazionali e stampa veneta (1861-1914).
1001 (30 ottobre): ROSSETTI, DOMENICO: Commosso saluto alla memoria
dei sodali Carlo Venier e Ugo Zuani. Informazioni su fatti relativi
alla vita della Società. – SAULI, EGIDIA: Le buone e care immagini
del Friuli prima del terremoto. – BOLAFFIO, MARINO: Significato
delle inspiegabili intercapedini trovate fra i muri di case restaurate in
cittavecchia.
1002 (6 novembre): DEROSSI, RINALDO: La Trieste di Paolo Belli.
1003 (13 novembre): CVITANICH, MARIA: Trieste e dintorni visti di passaggio
da un anonimo viaggiatore anglosassone del sec. XIX. – ROS-
SETTI, DOMENICO: Paul Morand e Trieste.
1004 (20 novembre): FIRMIANI, FRANCO: Fonti ottocentesche dell’arte a
Trieste.
1005 (27 novembre): ROSSETTI, DOMENICO: Ricordo di Pietro Valdoni.
– BOLAFFIO, MARINO: Restauro dell’Albergo Savoia Excelsior di
Trieste.
1006 (4 dicembre): ROSSETTI, DOMENICO: Conclusione del concorso indetto
per onorare la memoria di Giuseppe Stefani. – SECOLI, GIU-
SEPPE: Lettura di una poesia vernacola del sodale Gastone Linda. –
VERONESE, LEONE: Castelli del Carso e della bassa Carniola.
1007 (11 dicembre): ROSSETTI, DOMENICO: Lettura del telegramma inviato
al Presidente della Repubblica in merito ai pericoli insiti nel trattato
di Osimo. – POLLI, SILVIO: Francesco Vercelli, uomo e scienziato.
1008 (18 dicembre): de FAROLFI, FIORELLO: L’indirizzo dei Triestini
all’imperatore Ferdinando I nel giugno 1848. – ROSSETTI, DOMENI-
CO: Ricordo dello scienziato triestino Costantino Economo nel 100°
anniversario della nascita.
148

1977
1009 (15 gennaio): ROSSETTI, DOMENICO: Omaggio alla memoria del
prof. Giov. Battista Brusin. – CARGNELLI, RENATA: La civiltà degli
Urarti.
1010 (22 gennaio): POLLI, BICE: Primavere triestine. – SERI, ALFIERI:
Itinerari istriani.
1011 (5 febbraio): SECOLI, GIUSEPPE: Ricordo di Attilio Gentile.
1012 (12 febbraio): BABUDIERI, FULVIO: Le scuole nautiche ed i capitani
della Regione giulia e Dalmazia nei sec. XVIII e XIX.
1013 (19 febbraio): ROSSETTI, DOMENICO: Omaggio alla memoria della
sodale dott. Ada Brovedani. – CARGNELLI, RENATA: Itinerari storici
ed archeologici dell’Anatolia.
1014 (26 febbraio): CECCHI - BUSSANI, LUCIA: I restauri dei mosaici delle
due absidi della Cattedrale di S. Giusto. – ROSSETTI, DOMENICO:
Echi di rapine commesse nel Friuli in una canzone di Lanzichenecchi.
1015 (5 marzo): COLOMBO, FRANCO: Aspetti economici e sociali della
vita della Trieste del Trecento tratti dagli Statuti inediti del 1365.
1016 (12 marzo): VERONESE, LEONE: I castelli dell’alta Carniola.
1017 (27 marzo): BORTOLOTTI, GIUSEPPE: Alla scoperta di Venezia
maggiore e minore - XV puntata.
1018 (2 aprile): PAGNINI, CESARE: Relazione sul concorso indetto dalla
Società per onorare la memoria di Vittorio Tranquilli. – BUSSANI,
EDGARDO: Teoria dei giochi e gioco politico. – RUBELLI, VITTOR
UGO: Dizione di poesie in dialetto veneziano.
1019 (16 aprile): PARENTIN, LUIGI: Il monastero delle monache benedettine
di S. Cipriano.
1020 (23 aprile): ROSSETTI, DOMENICO: Commosso saluto a Heinrich
Alexander Stoll. – PAGNINI, CESARE: Un anno di vita triestina dai
diari inediti del governatore conte Carlo de Zinzendorf.
1021 (30 aprile): DEROSSI, RINALDO: Paesaggi d’acqua intorno a Trieste.
– DOLZANI, CLAUDIA: Osservazioni su una recente rappresentazione
dell’Aida al Teatro Verdi.
1022 (7 maggio): PAVANELLO, ROBERTO: Considerazioni sull’amministrazione
della giustizia a Trieste agli inizi del Settecento.
1023 (14 maggio): VERONESE, LEONE: Aspetti poco conosciuti di città
vecchia. – degli IVANISSEVICH, SERGIO: Un breve soggiorno a
Trieste di G. Hauptmann da un suo diario di viaggio.
149

1024 (21 maggio): CANNARELLA, DANTE: I castellieri del Carso.
1025 (28 maggio): ZOVATTO, PIETRO: Il monachesimo benedettino del
Friuli.
1026 (4 giugno): VETTA GIORGIO: C’era una volta il Carso. – PAOLETTI,
GIOVANNI: La teriaca a Trieste.
1027 (11 giugno): de FAROLFI, FIORELLO: Lo Yucatan e i monumenti
Maya.
1028 (18 giugno): PAGNINI ALBERTI, MARIA PAOLA: Lettura individuale
e collettiva dell’ambiente. – BUSSANI, EDGARDO: Convenzione
adottata nella conferenza generale dell’O.N.U. per l’educazione,
la scienza, la cultura, per la conservazione dell’ambiente e la tutela ecologica.
1029 (25 giugno): FAGGI, PIERPAOLO: L’alta valle dell’Indo: alcune considerazioni
sul territorio.
1030 (22 ottobre): Commosso saluto alla memoria della sodale Egidia Sauli.
– ROSSETTI, DOMENICO: Un Minnesänger nelle nostre regioni. Ulrico
di Liechtenstein. – SECOLI, GIUSEPPE: Note di letteratura giuliana.
1031 (29 ottobre): BOLAFFIO, MARINO: Una collana di libri: Città
amica.
1032 (5 novembre): CAVALIERI, CRISTINA: Pietro Fragiacomo, pittore
triestino a Venezia. – DEROSSI, RINALDO: Presentazione del libro:
«Il giardino fra i monti (Juliana)».
1033 (12 novembre): PARENTIN, LUIGI: L’archivio capitolare e il suo fondo
di pergamene.
1034 (19 novembre): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria del socio
corrispondente prof. Giovanni Quarantotti. – BABUDIERI, FUL-
VIO: Il barone Bruck, un amico di Trieste.
1035 (26 novembre): de FAROLFI, FIORELLO: L’onda anomala che ha
colpito la t/n Michelangelo in Atlantico. – degli IVANISSEVICH,
SERGIO: I lampioni a gas di Piazza Grande.
1036 (3 dicembre): CVITANICH, MARIA: Una famiglia triestina dell’epoca
del Biedermeier (I parte).
1037 (10 dicembre): CVITANICH, MARIA: Una famiglia triestina dell’epoca
del Biedermeier (II parte).
1038 (17 dicembre): SECOLI, GIUSEPPE: Teresa Albarelli Vordoni, una
poe tessa della Minerva.
150

1978
1039 (14 gennaio): PETRACCO, GRAZIELLA: Proiezione del documentario
a colori «Pirano e l’attività artistica di Giuseppe Tartini e di Uto
Ughi», con prolusione di A. Seri.
1040 (21 gennaio): CECCHI - BUSSANI, LUCIA: La biblioteca guarneriana
di San Daniele.
1041 (4 febbraio): CARGNELLI, RENATA: Cappadocia: natura ed arte.
1042 (11 febbraio): BABUDIERI, FULVIO: Il porto di Trieste nel quadro
della politica asburgica dell’800 e del primo ’900.
1043 (18 febbraio): SERI, ALFIERI: Realtà culturale di Muggia.
1044 (25 febbraio): JANNI, TINA: Il ghetto di Trieste.
1045 (4 marzo): DEROSSI, RINALDO: Uomini e paesi del cuore del l’Istria.
1046 (11 marzo): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria del sodale
Gastone Linda. – TREMOLI, PAOLO: Letteratura latina del periodo
umanistico e rinascimentale.
1047 (18 marzo): PAGNINI, CESARE: Una corrispondente di Giacomo Casanova:
la contessina Josefa de Torres.
1048 (1 aprile): BRESSAN, TULLIO: Dall’estetica di Croce ad oggi.
1049 (8 aprile): CAMMARATA, MARILÌ – VERONESE, LEONE: Vittorio
Polli, pittore, litografo, alpinista e patriota.
1050 (15 aprile): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria della sodale
Giulia Zuttioni. – DEROSSI, RINALDO: Il mondo delle grotte in
antiche stampe e vedute.
1051 (22 aprile): FILIPUZZI, ANGELO: Divagazioni sulla campagna del
1866.
1052 (29 aprile): BIANCOLI, ALESSANDRO – BRESCIA, GIORGIO e
LUPO, TARCISIO: Proiezione di documentari sul carnevale triestino,
servolano e muggesano; con prolusione di A. SERI: Antiche radici popolari
del nostro carnevale.
1053 (6 maggio): ROSSETTI, DOMENICO: Omaggio alla memoria del socio
corrispondente Nino Valeri. – MONTENERO, GIULIO – FAVET-
TA, BIANCA MARIA: Commemorazione di Ruggero Rovan nel centenario
della sua nascita, con proiezione del documentario di Arturo
PASCHI.
1054 (13 maggio): ROSSETTI, DOMENICO: Omaggio alla memoria dell’on.
Aldo Moro. – POLLI, BICE: Francesco d’Assisi, patrono d’Italia.
151

1055 (20 maggio): FABIANI, ROSSELLA: Pietro Nobile e la chiesa di S.
Antonio Nuovo.
1056 (27 maggio): ROSSI-SABATINI, GIUSEPPE: Fiume cent’anni fa: appunti
di storia e storiografia.
1057 (3 giugno): SERI, ALFIERI – degli IVANISSEVICH, SERGIO: Cenni
descrittivi e curiosità storiche del rione di S. Vito.
1058 (10 giugno): ROSSETTI, DOMENICO: Ricordo della signora Lily
Brettauer, un’amica della Minerva. – PAVANELLO, ROBERTO: Conflitti
tra Capitani arciducali e autorità cittadine nella Trieste del ’600.
1059 (17 giugno): TAVANO, SERGIO: Il duomo di Grado nel XIV centenario
della sua nascita.
1060 (21 ottobre): ROSSETTI, DOMENICO: Omaggio alla memoria del socio
corrispondente prof. Andrea Benedetti e dei soci ordinari dott. Beniamino
Laurini e dott. Ramiro Cozzi. – TREMOLI, PAOLO: I carmi
latini di Raffaele Zovenzoni.
1061 (28 ottobre): SECOLI, GIUSEPPE: Pietro Pancrazi, Delia Benco e Mario
de Zuccoli.
1062 (11 novembre): de FAROLFI, FIORELLO: Monumenti Maya nello
Yucatan e nel Guatemala.
1063 (18 novembre): DEROSSI, RINALDO: La scrittrice Elsa Bragato e la
poetessa Fedele D’Amato Vitello.
1064 (25 novembre): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria del sodale
Edmondo Drago de Bucchia. – CARGNELLI, RENATA: Il Mar
Nero e l’Impero bizantino di Trebisonda.
1065 (2 dicembre): FAVETTA, BIANCA MARIA – DEL PONTE, SERE-
NA: Elementi suggestivi e tecnici nelle costruzioni dell’antico Egitto.
1066 (9 dicembre): degli IVANISSEVICH, SERGIO: Presentazione della sua
traduzione di «Trieste ed i suoi dintorni nel 1807» di Ignazio Kollmann.
1067 (16 dicembre): PAGNINI, CESARE: «I nostri Nonni» di G. Caprin a
90 anni dalla pubblicazione.
152
1979
1068 (13 gennaio): ROSSETTI, DOMENICO: Omaggio alla memoria del
sodale Bruno Coceani. – SERI, ALFIERI: Immagini dell’Istria in una
recente pubblicazione.
1069 (20 gennaio): DOLZANI, CLAUDIA: La vita di G. B. Belzoni e il suo
apporto alla conoscenza dell’Egitto antico.

1070 (3 febbraio): PETRACCO, GRAZIELLA: Proiezione di tre documentari
sull’Istria e sull’isola di Sansego.
1071 (10 febbraio): ZOVATTO, PIETRO: Una scrittrice dimenticata: Pia Rimini.
1072 (17 febbraio): STRINGHER, RICCIOTTI: Presentazione e proiezione del
documentario «Carso, immagini e poesia», realizzato da Pino Sfregola.
1073 (24 febbraio): SERI, ALFIERI: I sostantivi della pittura in due pubblicazioni
di Giulio Ghirardi.
1074 (3 marzo): PARENTIN, LUIGI: Rapporti fra Venezia e l’Istria in materia
di boschi.
1075 (10 marzo): BENUSSI, BENNO: I castellieri istriani dell’Istria meridionale.
1076 (17 marzo): PAVANELLO, ROBERTO: Considerazioni sulle vicende
istituzionali di Trieste nel periodo anteriore al Portofranco.
1077 (24 marzo): BORTOLOTTI, GIUSEPPE: Alla scoperta di Venezia
maggiore e minore - XVI puntata.
1078 (31 marzo): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria del socio
corrispondente prof. Angelo de Benvenuti. – de FAROLFI, FIOREL-
LO: Le stampe del Tischbein e del Selb nelle memorie di un viaggio
pittorico nel Litorale Austriaco.
1079 (7 aprile): DEL PONTE, SERENA: Vita degli Egizi nel loro tempo.
1080 (21 aprile): CARGNELLI, RENATA: Sinai, il deserto di Dio.
1081 (28 aprile): DEROSSI, RINALDO: Per una didattica dell’immagine:
Trieste.
1082 (5 maggio): BABUDIERI, FULVIO: Gli Uscocchi, corsari dell’Adriatico.
1083 (12 maggio): FILIPUZZI, ANGELO: Il maresciallo Radetzky in Italia.
1084 (19 maggio): CVITANICH, MARIA: Piccolo mondo Biedermeier: la
famiglia triestina Toppo-Greenham.
1085 (26 maggio): PREMUDA, LORIS: La medicina tra Vienna e Trieste
attorno al 1900.
1086 (2 giugno): SECOLI, GIUSEPPE: Salvatore Satta e Silvio Benco.
1087 (9 giugno): PAGNINI ALBERTI, PAOLA: I sistemi attuali di smaltimento
dei rifiuti solidi urbani.
1088 (16 giugno): MIRABELLA ROBERTI, MARIO: San Lorenzo del Pasenatico.
153

1089 (6 ottobre): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria dei sodali
Antonio Esopi e Giulio Cramer. – TAVANO, SERGIO: Mosaici tardoantichi
nell’Alto Adriatico.
1090 (13 ottobre): DEROSSI, RINALDO: Immagini d’Irlanda.
1091 (20 ottobre): TREMOLI, PAOLO: Una corrispondenza poetica latina
del ’400: Raffaele Zovenzoni e Giorgio Sisgoreo.
1092 (27 ottobre): BENUSSI, BENNO: Gli Etruschi.
1093 (10 novembre): OLIEMANS, WILLEM: La guerra del 1859.
1094 (17 novembre): DEROSSI, RINALDO: Hacquet, l’inquieto; un medico
francese del ’700 «esplora» la nostra regione.
1095 (24 novembre): CARGNELLI, RENATA: La fortezza di Massada.
1096 (1 dicembre): JANNI, TINA: La giovinezza di Samuel David Luzzatto.
1097 (15 dicembre): DEL PONTE, SERENA: Obelischi di ieri e di oggi.
154
1980
1098 (12 gennaio): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria del sodale
Edo Funaioli. – CVITANICH, MARIA: Rivoluzione del linguaggio.
1099 (19 gennaio): OLIEMANS, WILLEM: Le armate del ’59.
1100 (2 febbraio): MEZZENA, RENATO: I musei centri di cultura.
1101 (9 febbraio): FAVETTA, BIANCA MARIA – DEL PONTE, SERENA:
Malta archeologica e cavalleresca.
1102 (16 febbraio): MEZZENA, RENATO: Cosa significa veramente proteggere
l’ambiente.
1103 (23 febbraio): LONGO, GIUSEPPE: Francesco de Grisogono e il suo
calcolo concettuale.
1104 (1 marzo): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria della sodale
Milena Zucconi. – CARGNELLI, RENATA: La letteratura turca e
l’opera di Yunus Emre.
1105 (8 marzo): SECOLI, GIUSEPPE: L’unico libro di Mario Morpurgo de
Nilma «Impressioni e ricordi».
1106 (15 marzo): BOLAFFIO, MARINO – VENUTI, SERGIO e CORNE-
RETTO, ADRIANO: Parcheggi e centro storico: ipotesi e realtà.
1107 (22 marzo): DEROSSI, RINALDO: Kandler e l’«Ortolano».
1108 (29 marzo): HAUSBRANDT, ROBERTO: Leggenda e attualità del
Faust di J. W. Goethe.

1109 (12 aprile): ROSSETTI, DOMENICO: Omaggio alla memoria della
sodale Maria Lucich. – ROSSI-SABATINI, GIUSEPPE: Saggi inediti
di storia rovignese negli scritti di Tomaso Caenazzo.
1110 (19 aprile): ROSSETTI, DOMENICO: Saluto alla memoria della sodale
Paola Boccasini. – DOLZANI, CLAUDIA – DEL PONTE, SERE-
NA: L’isola di File e il suo complesso cultuale; significato storico-religioso
della zona.
1111 (26 aprile): PETRACCO, GRAZIELLA: Proiezione di tre cortometraggi
a colori: «Dalla natura alla forma», «Simone Benetton a Trieste»
e «Tutt’Altura» con prolusione del prof. Sergio Molesi.
1112 (3 maggio): FILIPUZZI, ANGELO: Aspetti della cultura e del consumismo
nella società italiana d’oggi.
1113 (10 maggio): BATTISTI, GIANFRANCO: Una regione per Trieste.
1114 (17 maggio): BORIO-BUSONI, PAOLA: Cronaca e storia attraverso
scrittori e poeti dell’irredentismo giuliano-dalmata.
1115 (24 maggio): POLLI, BICE: La poesia giapponese.
1116 (31 maggio): PIANI, PATRIZIA: I primi rapporti fra la politica di
Roma e l’Istria.
1117 (11 ottobre): PAGNINI, CESARE: Omaggio alla memoria dei sodali
Presidente Domenico conte Rossetti de Scander, Ambasciatore Fulvio
de Suvich e Livia Gostischa. – CVITANICH, MARIA: Dalle lettere
della prima amica di Scipio Slataper.
1118 (18 ottobre): POLLI, BICE: Lettere di Maria Teresa ai figli.
1119 (25 ottobre): FILIPUZZI, ANGELO: Reminiscenze risorgimentali nelle
riforme di Maria Teresa e di Giuseppe II.
1120 (8 novembre): PAGNINI, CESARE: Saluto alla memoria del sodale
Dario Doria. – DEROSSI, RINALDO: Le bianche dame di Trenta e la
leggenda del Tricorno di R. Baumbach.
1121 (15 novembre): IRMSCHER, JOHANNES: Giovanni Gioachino Winckelmann,
cura del suo retaggio attraverso l’opera dell’Associazione
Winckelmann.
1122 (22 novembre): JANNI, TINA: Strade di Trieste intestate a ebrei.
1123 (29 novembre): DEL PONTE, SERENA: Meraviglie naturali ed artistiche
di Petra dei Nabatei.
1124 (6 dicembre): PAGNINI, CESARE: Saluto alla memoria dei sodali
conte Stanislao de Smecchia e Sergio Sauli. – SLAGHER, R.: Maria
Teresa e le sue riforme.
155

1125 (13 dicembre): BRESSAN, TULLIO: Giornali in classe.
1126 (20 dicembre): PANVINI, FRANCO: Numismatica oggi: nuovi studi,
problemi, prospettive.
156
1981
1127 (10 gennaio): VOGHERA, GIORGIO – DEROSSI, RINALDO: Immagini
d’album con un ricordo di Saba.
1128 (17 gennaio): de FAROLFI, FIORELLO: Gli acquarelli inediti di Alberto
Rieger. – PETRACCO, GRAZIELLA: Proiezione del cortometraggio
a colori «Eravamo modesti, ma ricchi».
1129 (24 gennaio): BABUDIERI, FULVIO: Le attività economiche di Trieste
nel periodo teresiano.
1130 (7 febbraio): SECOLI, GIUSEPPE: Scipio Slataper nei diari di Prezzolini.
1131 (14 febbraio): CORNERETTO, ADRIANO: Ricorsi storici nella propulsione
navale: dalla vela di nuovo alla vela?
1132 (21 febbraio): CVITANICH, MARIA: La Trieste di ieri e di oggi nella
visione di uno scrittore austriaco.
1133 (28 febbraio): BOLAFFIO, MARINO: Valery Larbaud: Trieste mi piace
(pagine di un diario 1903).
1134 (7 marzo): ZOVATTO, PIETRO: Cattolicesimo a Trieste.
1135 (14 marzo): BORTOLOTTI, GIUSEPPE: Il Carso nei suoi colori.
1136 (21 marzo): PAGNINI, CESARE: Omaggio alla memoria di mons. Antonio
Santin. – DEL PONTE, SERENA: Le vie carovaniere del deserto
medio-orientale.
1137 (28 marzo): PARENTIN, LUIGI: Le riforme di Giuseppe II e Trieste.
1138 (4 aprile): COLOMBO, FRANCO: Il castello di Moccò nel tardo Medio
Evo.
1139 (11 aprile): PAVANELLO, ROBERTO: La separazione in età teresiana
dell’amministrazione della giustizia nelle province dell’Austria interiore,
con particolare riguardo a Trieste.
1140 (2 maggio): TREMOLI, PAOLO: Fabio Quintiliano Ermacora, primo
storico della Carnia.
1141 (9 maggio): PAGNINI, CESARE: Omaggio alla memoria della contessa
Elsa Rossetti de Scander. – STAFFIERI, GIULIO: L’aeroporto di
Ronchi; l’aviazione commerciale italiana e gli interessi di Trieste.

1142 (16 maggio): SALIMBENI, FULVIO: Storia e storiografia nella cultura
contemporanea.
1143 (23 maggio): FAVETTA, BIANCA MARIA – FOSCHIATTI COEN,
GABRIELLA: La partecipazione degli irredenti alla causa dell’unità
italiana e all’epopea garibaldina negli anni 1867-1871.
1144 (30 maggio): DEL PONTE, SERENA: Da Palmira al mare.
1145 (3 ottobre): ARCON, RENZO: Gli Inca tra storia e leggenda.
1146 (10 ottobre): TREMOLI, PAOLO: Bimillenario virgiliano.
1147 (17 ottobre): FILIPUZZI, ANGELO: Presenza della lingua e della cultura
italiana in Scandinavia.
1148 (24 ottobre): PREMUDA, LORIS: Due emeriti studiosi: il prof. Mario
Ranieri Cossar e il prof. Arturo Menzel. – PAGNINI, CESARE: Omaggio
alla memoria del sodale Alessandro Bongardi.
1149 (31 ottobre): BERNARDI, GIULIO: Le carte da gioco triestine.
1150 (7 novembre): GENTILE, MARINO: Ragione e intelligenza.
1151 (14 novembre): CVITANICH, MARIA: Paul Morand a Trieste nella
rievocazione d’un grande scrittore francese.
1152 (21 novembre): FAVETTA, BIANCA MARIA – FIRMIANI, FRAN-
CO: Il palazzo della Borsa vecchia di Trieste 1800-1980 – Arte e storia.
1153 (28 novembre): BRESSAN, TULLIO: I giornali in classe.
1154 (5 dicembre): COSOLO, SERGIO – DUCA, RENATO: L’Isonzo dalla
sorgente alla foce.
1155 (12 dicembre): BLASI, PAOLO: Impressioni della guerra del 1866 in
alcune lettere ai familiari.
1156 (19 dicembre): RESCINITI, LORENZA: Giovanni Luigi Rose, pittore
triestino.
1982
1157 (9 gennaio): DEL PONTE, SERENA: Arte precolombiana al Museo
antropologico di Città del Messico.
1158 (16 gennaio): PAGNINI, CESARE: Saluto alla memoria della sodale
Elfrida Botta. – BALDASSI, FRANCO: Canarie, estremo lembo d’Europa.
1159 (30 gennaio): DASSOVICH, MARIO: La Dalmazia di Giuseppe Praga.
1160 (6 febbraio): SERI, ALFIERI: Spunti di topografia cittadina dai tempi
di Carlo VI.
157

1161 (13 febbraio): DEROSSI, RINALDO: Un viaggio nel Sahara algerino.
1162 (20 febbraio): TAGLIAFERRI, AMELIO: Nuove fonti storiche e artistiche
nel Museo di Cividale.
1163 (27 febbraio): BAKER, KENNETH: Nicholas Hamilton, governatore
di Trieste sotto Maria Teresa.
1164 (6 marzo): CAMPAILLA, ETTORE: Magia dello Yemen.
1165 (13 marzo): CARGNELLI, RENATA: L’Europa di ieri: il mito Otto mano.
1166 (20 marzo): CVITANICH, MARIA: Traduzione dall’inglese di «A
journey in Carniola Italy and France» di W. A. Cadell.
1167 (27 marzo): TREMOLI, PAOLO: Ricordi africani.
1168 (3 aprile): FALZARI, LUCA: L’Argentina non è solo Buenos Aires.
1169 (17 aprile): SECOLI, GIUSEPPE: Omaggio alla memoria del sodale
prof. Giuseppe Rossi-Sabatini. – BABUDIERI, FULVIO: Trieste nel
quadro della politica asburgica nel Settecento e nell’Ottocento.
1170 (24 aprile): COVRE, PIETRO: Un triestino a Waterloo con Wel lington.
1171 (8 maggio): FILIPUZZI, ANGELO: Situazione italiana al momento
della conclusione della Triplice Alleanza.
1172 (15 maggio): PAGNINI, CESARE: Omaggio alla memoria di Anita
Pittoni. – AGNELLI, ARDUINO: Lo sciopero dei fuochisti del Lloyd
del 1902 nella relazione di Lajos Domokos.
1173 (22 maggio): COLOMBO, FRANCO: Il Codice Diplomatico Istriano
di P. Kandler con introduzione di A. Seri.
1174 (29 maggio): JANNI, TINA: La fede baha’i e suoi seguaci a Trieste.
1175 (2 ottobre): PERSI COCEVAR, LICIA: Crimini, criminali e pene nella
Trieste del ’300.
1176 (9 ottobre): FILIPUZZI, ANGELO: Il mito di Garibaldi.
1177 (16 ottobre): ARCON, RENZO – COLOMBO, FRANCO: 1382 – Appunti
sulla dedizione di Trieste al duca d’Austria.
1178 (23 ottobre): PELLICAN, ALESSANDRO: Jorge Luis Borges o Babele:
una parabola che finge di raccontare qualcosa.
1179 (30 ottobre): DEROSSI, RINALDO: Julius Kugy «Dal tempo pas sato».
1180 (6 novembre): de CRISTINI, MARINO: Il problema di Santa Maria
Maggiore ed il suo progettista.
1181 (13 novembre): SERI, ALFIERI: Il cavallo a tre marce.
1182 (20 novembre): CARGNELLI, RENATA: Le scoperte archeologiche
del Mar Morto.
158

1183 (27 novembre): PAGNINI, CESARE: Commemorazione di Ugo Cappelletti,
recentemente scomparso. – LAGO, LUCIANO – ROSSIT,
CLAUDIO: Descriptio Histriae.
1184 (4 dicembre): TREMOLI, PAOLO: Congo, ieri e oggi.
1185 (11 dicembre): CVITANICH, MARIA: Un felice cantante irlandese
nell’Italia e nell’Europa del Settecento.
1186 (18 dicembre): ZOVATTO, PIETRO: Cultura del clero triestino dal
1860 al giorno d’oggi.
1983
1187 (8 gennaio): PAGNINI, CESARE: Ricordo del prof. Giuliano Gaeta,
recentemente scomparso. – CUSCITO, GIUSEPPE: Le chiese di Trieste
fino al Settecento.
1188 (15 gennaio): SERI, ALFIERI: Trieste anni trenta.
1189 (22 gennaio): CIUFFARDI, ANGELO: Conchiglie nel Golfo di Trieste.
1190 (5 febbraio): DASSOVICH, MARIO: Il XXX Ottobre 1918 a Trieste.
1191 (12 febbraio): CERVANI, GIULIO: Mito storiografico della dedizione
di Trieste all’Austria.
1192 (19 febbraio): MARUSSI, ANTONIO: Afghanistan, ieri e oggi.
1193 (26 febbraio): PARENTIN, LUIGI: La pesca in Italia.
1194 (5 marzo): LUGNANI, CLAUDIA: Tradizione italica ellenistica nei
monumenti lapidei con rappresentazioni di armi (X Regio).
1195 (12 marzo): CAMMARATA, MARILÌ: Da «Ritagli e scampoli»: Maria
e Virginia Ascoli, due poetesse triestine del primo Novecento.
1196 (19 marzo): DEL PONTE, SERENA: Arte cartaginese e romana a Tunisi.
1197 (26 marzo): PETRACCO, GRAZIELLA: Proiezione di due cortometraggi
a colori: «Riflessi a Manhattan» e «Freeport a Long Island».
1198 (9 aprile): TASSINI, LILIANA: Da Como a Trieste e Duino: le vicende
della famiglia della Torre.
1199 (16 aprile): POLLI, BICE: Una giornalista dell’Ottocento: Annunziata
Dolzani.
1200 (23 aprile): SECOLI, GIUSEPPE: Saluto alla memoria del sodale dott.
Guido Avanzini. – SERI, ALFIERI: Note d’orientamento sulla civiltà
degli Istri.
1201 (30 aprile): FABIANI, ROSSELLA: Inediti sul Castello di Miramare.
159

1202 (7 maggio): degli IVANISSEVICH, SERGIO: L’architettura neogotica
e neomedievale a Trieste.
1203 (14 maggio): MAIER, BRUNO: Umberto Saba nel centenario della
nascita.
1204 (21 maggio): JANNI, TINA: Ebrei e Arabi nella storia.
1205 (28 maggio): CALLIGARIS, RUGGERO: Storia delle miniere di carbone
da Basovizza all’Arsa. – SECOLI, GIUSEPPE: Ricordi di un triestino
a Firenze.
1206 (1 ottobre) PAGNINI, CESARE: Trieste non ha tradizioni di cultura?
1207 (8 ottobre): PAGNINI, CESARE: Saluto alla memoria del sodale dott.
Umberto Chiriaco. – BABUDIERI, FULVIO: Guerra di corsa e pirateria
nel Mediterraneo e nell’Adriatico dal secolo XVI all’Ottocento.
1208 (15 ottobre): LETTICH, GIOVANNI: Trieste romana.
1209 (22 ottobre): TRAMPUS, ANTONIO: Trieste nel tardo Settecento dai
diari di viaggio di Johan Meerman.
1210 (29 ottobre): SALIMBENI, FULVIO: Dalla storiografia erudita alla
nuova storia locale: gli studi di storia giuliana nella prospettiva dei più
recenti orientamenti metodologici.
1211 (5 novembre): CVITANICH, MARIA: Viaggiatori a Trieste, l’uno inglese
del secolo XIX; l’altro austriaco dei giorni nostri.
1212 (12 novembre): PAVAN, GINO: Due dipinti inediti di Alessandro Longhi
e di Carlo Alvise Fabris già nella Cappella dei Rossetti a Trieste.
1213 (19 novembre): MONICO, MAYA: «Un nido di memorie»; PETRAC-
CO, GRAZIELLA: «C’era una volta una fabbrica», proiezione di due
cortometraggi a colori con prolusione di R. Derossi.
1214 (26 novembre): SERI, ALFIERI: Trieste e la regione Giulia nella preistoria
e nella protostoria.
1215 (3 dicembre): DASSOVICH, MARIO: Trieste fra «Adriapolitik» e
«Drang nach Osten».
1216 (10 dicembre): FILIPUZZI, ANGELO: Italiani in Australia.
1217 (17 dicembre): MAIER, BRUNO: Letteratura triestina: storia di un
concetto critico.
160
1984
1218 (7 gennaio): ZOVATTO, PIETRO: Stampa cattolica a Trieste.
1219 (14 gennaio): CVITANICH, MARIA: L’architetto Max Fabiani.
1220 (21 gennaio): MIZZAU, ALFEO: Alle origini della lingua friulana.

1221 (4 febbraio): BABUDIERI, FULVIO: Violenza in Mediterraneo nei secoli
scorsi.
1222 (11 febbraio): PARENTIN, LUIGI: Trafugamento del Tesoro di San
Giusto ed altri furti sacrileghi.
1223 (18 febbraio): PAVANELLO, ROBERTO: Controversie tra autorità
giudiziarie nella Trieste preteresiana.
1224 (25 febbraio): SERI, ALFIERI: Passeggiata archeologica nella Tivoli
medievale.
1225 (3 marzo): DEROSSI, RINALDO: Epistolario di Virgilio Giotti.
1226 (10 marzo): TRAMPUS, ANTONIO: Il governatorato di Pompeo Brigido
a Trieste (1782-1803).
1227 (17 marzo): TREMOLI, PAOLO: La figura di Filippo Zamboni nelle
lettere inedite di Mario Rapisardi.
1228 (24 marzo): DA NOVA, RENATA: Di alcuni inediti sulla chiesa di San
Silvestro.
1229 (31 marzo): PAGNINI, CESARE: Saluto alla memoria della sodale
Flavia Gostischa. – MUIESAN, FULVIO: Trieste a memoria.
1230 (7 aprile): COLOMBO, FRANCO – ARCON, RENZO: La cinta muraria
di Trieste nel tardo medioevo.
1231 (14 aprile): MALAFRONTE, MARIA STELLA: Baccio Ziliotto storico
e critico della letteratura giuliana.
1232 (28 aprile): FORTI, FABIO: Genesi ed evoluzione del Carso triestino.
1233 (5 maggio): de CRISTINI, MARINO: Commemorazione del sodale
prof. Antonio Marussi. – SERI, ALFIERI: Appunti di viaggio: in Toscana,
alla ricerca dei luoghi piccolominei.
1234 (12 maggio): COVRE, PIETRO: Il palazzo Marenzi.
1235 (19 maggio): de CRISTINI, MARINO: Centenario della nascita del
prof. Ranieri Mario Cossar. – MAIER, BRUNO: Francesco De Sanctis
a cent’anni dalla morte.
1236 (26 maggio): DEL PONTE, SERENA: Il periodo «amariano» nell’antico
Egitto.
1237 (2 giugno): de CRISTINI, MARINO: Ricordo di Antonio Ciana nel 10°
anniversario della sua morte. – PAGNINI, CESARE: 1944-1984 – Società
di Minerva – i quarant’anni dalla ripresa.
1238 (6 ottobre): MAIER, BRUNO: Virgilio Giotti nel centenario della sua
nascita.
161

1239 (13 ottobre): TRAMPUS, ANTONIO: Un commerciante di Anversa
distintosi a Trieste: F. E. Baraux (1750-1829).
1240 (20 ottobre): COCEVAR PERSI, LICIA: La magnifica comunità triestina
tra Casa d’Austria e la Serenissima.
1241 (27 ottobre): MALAFRONTE, MARIA STELLA: Giovanni Moise,
grammatico di Cherso.
1242 (10 novembre): DASSOVICH, MARIO: Prima dell’Austria, Tergeste e
Trieste.
1243 (17 novembre): PARENTIN, LUIGI: L’architettura delle chiese minori
in Istria.
1244 (24 novembre): de CRISTINI, MARINO: Omaggio alla memoria della
sodale Elvia Locuoco Vidali. – CAVALLINI, IVANO: Contributo per
una storia della musica in Istria tra il Cinque-Seicento e l’opera di Gabriello
Puliti.
1245 (1 dicembre): de CRISTINI, MARINO: Saluto alla memoria del musicista
triestino prof. Giulio Viozzi. – SERI, ALFIERI: Le cento città
d’Ita lia – Trieste in una recente pubblicazione di Ezio Godoli.
1246 (15 dicembre): MEZZENA, RENATO: Valori reali e naturalistici del
Carso triestino.
1247 (22 dicembre): DA NOVA, RENATA: Alfonso Canciani, scultore dell’Imperatrice.
162
1985
1248 (12 gennaio): BOLAFFIO, MARINO – DEROSSI, RINALDO: Un’occasione
perduta: Giuseppe Ressel e il giallo dell’elica.
1249 (19 gennaio): ZOVATTO, PIETRO: Problemi religiosi a Trieste alla
metà del secolo scorso.
1250 (26 gennaio): FILIPUZZI, ANGELO: Francesco Giuseppe e il suo
tempo alla televisione austriaca; considerazioni di un partecipante.
1251 (9 febbraio): PARENTIN, LUIGI: Mons. Ugo Mioni nel cinquantenario
della morte.
1252 (16 febbraio): SERI, ALFIERI: Luci ed ombre sui 175 anni della Società
di Minerva.
1253 (23 febbraio): DEL PONTE, SERENA: Arte ceramica nelle antiche
Americhe.
1254 (2 marzo): BABUDIERI, FULVIO: Trieste nel secondo dopoguerra.

1255 (9 marzo): CALLIGARIS, RUGGERO: Storia della miniera di mercurio
di Idria (1497-1860).
1256 (16 marzo): ZENNARO, LICIA: Storia della fotografia a Trieste; i
grandi studi fotografici e la dinastia dei Wulz.
1257 (23 marzo): FORTI, FABIO: Ricerche storico-scientifiche sul fiume
Timavo.
1258 (30 marzo): CVITANICH, MARIA: Trieste ottocentesca nelle impressioni
di quattro viaggiatori stranieri.
1259 (13 aprile): COVRE, PIETRO: Ignazio de Capuano, un funzionario
triestino sotto il torchio napoleonico.
1260 (20 aprile): DASSOVICH, MARIO: Adriatico e Alpi Giulie nel primo
dopoguerra.
1261 (27 aprile): CVITANICH, MARIA: Barbarismi nella fraseologia corrente.
1262 (4 maggio): GORI, GIANNI: Antonio Smareglia – un epistolario.
1263 (11 maggio): PASTICIER, XAVIER: Contributi storici alla prima occupazione
francese di Trieste, 24 marzo – 23 maggio 1797.
1264 (18 maggio): PELLIS, PAOLO: Il porto di Trieste nella realtà storica e
nella proiezione futura.
1265 (25 maggio): SERI, ALFIERI: Pagine di diario: una Madonna della
«Borela» nella campagna di Napoli.
1266 (1 giugno): SALIMBENI, FULVIO: Politica e cultura a Trieste tra Ottocento
e Novecento.
1267 (5 ottobre): PREMUDA, LORIS: Momenti importanti e ignorati nella
medicina triestina dell’Ottocento.
1268 (12 ottobre): MAIER, BRUNO: Un trentino prestato a Trieste: Ferdinando
Pasini docente, patriota e critico letterario.
1269 (19 ottobre): FONDA, LUCIANO: Il laboratorio triestino di luce di
sincrotrone.
1270 (26 ottobre): DORIA, MARIO: Lessicografia veneta e particolarmente
veneto-giuliana.
1271 (9 novembre): TRAMPUS, ANTONIO: La Società di Minerva e il primo
giubileo del Porto Franco di Trieste (1828).
1272 (16 novembre): TREMOLI, PAOLO: Una registrazione medievale inedita
(1456) della cometa di Halley.
1273 (23 novembre): POLLI, BICE: I solitari di don Abbondio. 30 sonetti di
Edoardo Polli letti dall’attore Ugo AMODEO.
163

1274 (30 novembre): PAGNINI, PAOLA: Importanza della cultura per un
rinnovamento dell’economia di Trieste.
1275 (7 dicembre): DASSOVICH, MARIO: Fiume – una realtà storica nella
testimonianza di Enrico Burich.
1276 (14 dicembre): PAVAN, GINO: Diario di viaggio inedito di Pietro Nobile.
1277 (21 dicembre): FURLAN, GAIA: Vie e piazze nella Trieste medievale.
164
1986
1278 (11 gennaio): MONTAGNARI KOKELI, EMANUELA: Industria litica
nella preistoria del Friuli orientale.
1279 (18 gennaio): TAVANO, SERGIO: Il sacello triestino di S. Giusto.
1280 (1 febbraio): degli IVANISSEVICH, SERGIO: Nell’anno della cometa:
Edmund Halley ed il porto di Trieste. – SERI, ALFIERI: Un triestino
a Parigi.
1281 (15 febbraio): BLASI, PAOLO: Il canzoniere (1855-1876) di Giovanni
de Manzini.
1282 (22 febbraio): BRAVAR, MARIA GRAZIA: «Trouver Trieste»: la mostra
storica alla Conciergerie.
1283 (1 marzo): PARENTIN, LUIGI: Presenza degli ordini religiosi a Trieste
e nell’Istria.
1284 (8 marzo): FABIANI, ROSSELLA – BOLAFFIO, MARINO: Massimiliano
a Trieste: da villa Lazarovich a Miramar.
1285 (15 marzo): DEL PONTE, SERENA: Cattedrali romaniche in terra di
Puglia.
1286 (22 marzo): SERI, ALFIERI: Documenti inediti sulla venuta a Trieste
di Giorgio Strudthoff, capitano di mare, fabbricante di strumenti ottici,
cordaiolo, fondatore della Fabbrica macchine di Sant’Andrea.
1287 (29 marzo): COVRE, PIETRO: Volontari triestini nelle armate di Maria
Teresa.
1288 (12 aprile): DEROSSI, RINALDO: Kugy: Storie di guide e di montagne
nella prima traduzione del libro dello scrittore triestino «Vita di
Anton Oitzinger».
1289 (19 aprile): CVITANICH, MARIA: Una città tra fantasia e realtà –
Trieste (traduzione di passi tratti da «Richtig reisen» di Eva Bakos).
1290 (26 aprile): FORTI, FABIO: Storia delle ricerche sul fiume Timavo nel
corso del XIX secolo.

1291 (3 maggio): LO SCHIAVO, FULVIA: Nuovi patrimoni museali d’archeologia
in Sardegna.
1292 (10 maggio): BABUDIERI, FULVIO: I lazzaretti ed i problemi della
salute pubblica a Trieste e nell’Istria Veneta nei secoli scorsi.
1293 (17 maggio): MEZZENA, RENATO: L’evoluzione espositiva nei musei
scientifici triestini.
1294 (24 maggio): SALIMBENI, FULVIO: Vita e opere di Ernesto Sestan.
1295 (31 maggio): DUGULIN, ADRIANO: Moissi in Italia: anni 1933-35.
1296 (11 ottobre): MAIER, BRUNO: Attualità di Pirandello, scrittore e
drammaturgo, a cinquant’anni dalla scomparsa.
1297 (18 ottobre): FORESTI AIGNER, LUCIANA: L’espansione etrusca
verso le aree nord-occidentali della penisola italiana e verso la Francia
meridionale. Metodo e risultati.
1298 (25 ottobre): MIRABELLA ROBERTI, MARIO: L’architettura romana
in Istria e opere recenti.
1299 (8 novembre): degli IVANISSEVICH, SERGIO: Trieste 1782: una sconosciuta
descrizione della città.
1300 (15 novembre): CZEICKE de HALLBURG, FABIO: Attività del Comitato
di Liberazione Nazionale della Venezia Giulia sulla scorta di
documenti anche inediti 1945-47.
1301 (22 novembre): DASSOVICH, MARIO: Irredentismo alla fine dell’Ottocento
da Guglielmo Oberdan a Salvatore Barzilai.
1302 (29 novembre): SERI, ALFIERI: Momenti d’incontro con le comunità
giuliana e delmata in Australia.
1303 (6 dicembre): VASSELLI, LAURA: Fattori culturali della caricatura
con particolare riguardo a quella triestina a cavallo dei due secoli.
1304 (13 dicembre): DORIA, MARIO: Le etimologie nel Dizionario del dialetto
triestino.
1305 (20 dicembre): BRAVAR, GRAZIA: Haifa, i tesori della terra e del mare.
1987
1306 (10 gennaio): RICHETTI, ELIA: Parallelo fra gli Statuti di Maria Teresa
e le bozze d’intesa con lo Stato italiano per la vita della Comunità
ebraica.
1307 (31 gennaio): FILIPUZZI, ANGELO: Il Principe Eugenio di Savoia a
250 anni dalla morte.
165

1308 (7 febbraio): LEVI CASTELLINI, GIULIO: Problemi etnici e di confine
nella regione Friuli-Venezia Giulia.
1309 (14 febbraio): FAVETTA, BIANCA MARIA: A mostra chiusa: sintesi
d’una ricerca inerente ai 150 anni di esistenza del Lloyd Triestino.
1310 (21 febbraio): RADOLE, GIUSEPPE: Scuole di musica triestine
nell’800.
1311 (28 febbraio): TRAMPUS, ANTONIO: Funzione internazionale e sviluppo
del porto di Trieste: Karl von Wiebeking e i suoi progetti.
1312 (7 marzo): BLASI, PAOLO: Le opere e i giorni di Francesco Petronio,
sacerdote e letterato.
1314 (14 marzo): NAVARRA, ELISABETTA: Famiglie e terre a Barcola fra
il XVIII e il XIX secolo.
1315 (21 marzo): CAVALLINI, IVANO: Gli intermedi in onore di Sebastiano
Quirini conte Capitano di Cherso.
1316 (28 marzo): MAIER, BRUNO – GUAGNINI, ELVIO e DEROSSI, RI-
NALDO: «Opere – Colori – Altre poesie – Prose» di Virgilio Giotti.
1317 (4 aprile): SERI, ALFIERI: Passeggiata ai Lussini: Ossero, Lussinpiccolo,
Cigale e Lussingrande.
1318 (11 aprile): TREMOLI, PAOLO: Saggezza e umanità degli antichi
classici.
1319 (2 maggio): ZOVATTO, PIETRO: Spiritualità nella cultura triestina nel
XIX secolo.
1320 (9 maggio): BOUCHÉ, CARLO: Storia dell’Ostetricia e della Ginecologia
a Trieste.
1321 (16 maggio): DESILLIA, MAURO: Giovanni Kandler, pittore triestino
del primo Ottocento.
1322 (23 maggio): SCOTTI, FRANCA: Accertamenti e storia di un edificio
romano alle foci del Timavo.
1323 (10 ottobre): FILIPUZZI, ANGELO: Trieste e gli Asburgo.
1324 (17 ottobre): DEROSSI, RINALDO: Contributi culturali dei soci della
Minerva attraverso l’«Archeografo Triestino» e altre attività esterne –
UBALDINI, TITO: Il «Territorium Tergestinum» in cinque carte topografiche
manoscritte del XVI e XVII secolo.
1325 (24 ottobre): MAIER, BRUNO: Dimensione Trieste, nuovi saggi di letteratura
triestina.
1326 (31 ottobre): CAMPAILLA, ETTORE: Il nano nell’arte.
166

1327 (7 novembre): CARGNELLI, RENATA: Libano, la cultura di un paese
in guerra.
1328 (14 novembre): RAIMONDI, ALDO: La refezione scolastica a Trieste
ieri e oggi.
1329 (21 novembre): CECOVINI, MANLIO: Il confine più aperto o più contestato?
Le ragioni di un esodo.
1330 (28 novembre): DUGULIN, ADRIANO: Le recenti acquisizioni del
Civico Museo Teatrale C. Schmidl.
1331 (5 dicembre): CVITANICH, MARIA: Le disavventure a Trieste di un
predicatore del primo Ottocento.
1332 (12 dicembre): de FAROLFI, FIORELLO: Le maldobrie di un commissario
del piroscafo «Gange» del Lloyd Triestino.
1988
1333 (9 gennaio): PREMUDA, LORIS: Il messaggio scientifico, nel corso
dei secoli, della Scuola di Medicina di Padova.
1334 (23 gennaio): SANCIN, ADRIANO: Elementi religiosi e culturali delle
reliquie storiche di Monte Athos.
1335 (30 gennaio): PASTICIER, XAVIER: Presenza culturale francese a
Trieste negli anni 1878-1881.
1336 (6 febbraio): DE GAETANO, TIZIANA: Lo stile neogotico a Trieste.
1337 (13 febbraio): PARENTIN, LUIGI: La parte istriana della diocesi di
Trieste.
1338 (20 febbraio): DEROSSI, RINALDO – PACCHIETTO, NELLO: Immagini
di Muggia in una recente pubblicazione: «Quaderno muggesano».
1339 (27 febbraio): SERI, ALFIERI: La difesa territoriale di Trieste nell’imminenza
della prima occupazione francese.
1340 (5 marzo): PAVANELLO, ROBERTO: Appunti sulle vicende degli Statuti
Comunali nel XV secolo.
1341 (12 marzo): PAVAN, GINO: I disegni per il Teatro Vecchio di Trieste.
1342 (19 marzo): CZEICKE de HALLBURG, FABIO: Avvenimenti degli
anni 1945-46 a Trieste.
1343 (26 marzo): ARICH de FINETTI, DIEGO: Le danze macabre di Vermo
e di Crestoglie.
1344 (9 aprile): SERI, ALFIERI: Vita familiare a Trieste nel Quattrocento.
1345 (16 aprile): GIACOMAZZO, GIACINTO: Il matrimonio dai tempi di
d’Annunzio ai nostri giorni.
167

1346 (23 aprile): DEL PONTE, SERENA: Gli Achei nella Grecia continentale
e preziosità architettoniche.
1347 (30 aprile): SERI, ALFIERI: Incontri con gli emigrati italiani e con la
cultura latino-americana.
1348 (7 maggio): FIRMIANI, GIOVANNI VITTORIO: Patagonia e Terra
del Fuoco, perle argentine.
1349 (14 maggio): DORSI, PIERPAOLO: L’Archivio di Stato nel panorama
delle istituzioni culturali locali.
1350 (21 maggio): CAVAZZA, SILVIO: Il protestantesimo nella Regione
Giulia durante il XVI secolo.
1351 (28 maggio): DUGULIN, ADRIANO: La ricostruzione del Teatro Verdi
nel progetto Boccardi del 1905.
1352 (4 giugno): RADOLE, GIUSEPPE: Antonio Smareglia: vita e opere.
1353 (8 ottobre): SANTAMARIA SCRINARI, VALNEA: Problemi di antica
marineria romana.
1354 (15 ottobre): RICCESI, DONATO: Ristrutturazione dell’ex Silo di
piazza della Libertà.
1355 (22 ottobre): FRANZIL, ENRICO: Agricultura e cereali in Austria dal
1848 alla crisi del 1880.
1356 (29 ottobre): TRAMPUS, ANTONIO: Città e territorio di Trieste nei
secoli XVIII e XIX.
1357 (5 novembre): STENER, FRANCO: Il canottaggio giuliano nel centenario
della Federazione Italiana Canottieri.
1358 (12 novembre): BRESSAN, TULLIO: Cuore antico – ricordi di Dalmazia
e del Carnaro.
1359 (19 novembre): ANTONI, FRANCESCO: I vicedomini di Trieste dal
XIV al XVIII secolo.
1360 (26 novembre): ZANNERINI, SEVERINO: La musica massonica:
Mozart e i Liberi Muratori.
1361 (3 dicembre): BRESSAN, GUIDO: Inquinamento marino: problemi
attuali.
1362 (10 dicembre): DASSOVICH, MARIO: Salvatore Barzilai deputato
triestino a Roma dal 1890 al 1919.
1363 (17 dicembre): PRIORE, ALDO: Giuseppe Prezzolini, scettico credente.
168

1989
1364 (14 gennaio): PAVAN, GINO: Preparazione della mostra «I Longobardi
in Italia» nella Villa Manin di Passariano.
1365 (28 gennaio): LEVI CASTELLINI, GIULIO: 1938-1943: Testimonianze
di cinque anni di vita.
1366 (4 febbraio): DA NOVA, RENATA – VISINTINI, DARIO: Maria Lupieri
– sogni e magie.
1367 (11 febbraio): PRINCIVALLI, MARIA LUISA: L’immaginario scientifico:
il futuro Museo della scienza a Trieste.
1368 (18 febbraio): FIRMIANI, GIOVANNI VITTORIO: Meraviglie dell’India.
1369 (25 febbraio): CVITANICH, MARIA: Dal diario di Francesca de Toppo
– Trieste, anni 1833-1841.
1370 (4 marzo): PELLICAN, ALESSANDRO: Giuseppe Rossi Sabatini fra
medio evo pisano e storiografia giuliana.
1371 (11 marzo): POLDINI, LIVIO: Aspetti evolutivi dei boschi carsici.
1372 (18 marzo): BELLON, CLARA: Presenze britanniche a Trieste tra il
1700 e il 1800.
1373 (1 aprile): FRAUSIN, PIA: Collezionismo e museografia nel ’700 – La
collezione Farsetti nell’opera dell’abate Lastesio.
1374 (8 aprile): MASELLI, SCOTTI FRANCA: Necropoli altomedievali nel
territorio di Aquileia.
1375 (15 aprile): DUGULIN, ADRIANO: Censura teatrale a Trieste nel
1909: «La Nave» di Gabriele D’Annunzio.
1376 (22 aprile): BRAVAR, MARIA GRAZIA: Attualità di Alberto Puschi e
Carlo de Marchesetti.
1377 (29 aprile): FAVETTA, BIANCA MARIA: Una famiglia di mecenati
triestini: i Sartorio.
1378 (6 maggio): LOPREATO, PAOLA: Recenti scoperte archeologiche da
Grado a Cividale.
1379 (13 maggio): CUSCITO, GIUSEPPE: Il ritorno dei Gesuiti a Trieste tra
l’Ottocento e il Novecento.
1380 (20 maggio): SALIMBENI, FULVIO: Tendenze e orientamenti della
storiografia contemporanea sulla Rivoluzione francese. Una ricerca tra
miti e realtà.
1381 (27 maggio): LOPREATO, PAOLA: Le recenti scoperte di archeologia
subacquea a Grado.
169

1382 (7 ottobre): TAVANO, SERGIO: Tradizioni tardo-antiche del tempietto
Longobardo di Cividale.
1383 (14 ottobre): DASSOVICH, MARIO: Il confine delle Giulie, 1866-1925.
1384 (21 ottobre): RUGLIANO, ANNA ROSA: Viaggio nella Biblioteca Civica
di Trieste.
1385 (28 ottobre): CADORE, MARIA CHIARA – SAIN, MARINO: Il restauro
del palazzo Gopcevich sul Canal Grande a Trieste.
1386 (11 novembre): PARLATORI, MARINA: Il ferro battuto nella tradizione
artigianale a Trieste.
1387 (18 novembre): DORSI, PIERPAOLO: La Trieste del 1786 vista attraverso
uno scritto del barone Pittoni.
1388 (25 novembre): BERGAMINI, GIUSEPPE: La miniatura in Friuli-Venezia
Giulia.
1389 (2 dicembre): TRAMPUS SNEL, RITA: A margine del convegno su
Magris, Eco e i traduttori di Trieste.
1390 (15 dicembre): MAIER, BRUNO – CUSCITO, GIUSEPPE – DORSI,
PIERPAOLO – DUGULIN, ADRIANO – BOLAFFIO, MARINO –
PAVAN, GINO: Commemorazione del Presidente onorario avv. Cesare
Pagnini e presentazione del n. XLIX della IV serie = XCVII della Raccolta
dell’«Archeografo Triestino» interamente a lui dedicato. Presentazione
della medaglia coniata in occasione del 160° anno di vita dell’«Archeografo».
170
1990
1391 (13 gennaio): BRAVAR, MARIA GRAZIA: Borea: la Tracia e Trieste:
note sul «Rhython» dei Civici Musei di Storia ed Arte.
1392 (27 gennaio): TRAMPUS, ANTONIO: Nuove esperienze storiche su
Gian Rinaldo Carli e l’illuminismo lombardo.
1393 (3 febbraio): MAIER, BRUNO: Saba e il teatro: «Il letterato Vincenzo».
1394 (10 febbraio): ZENO, VINCENZO: La pace del 1947: gli antefatti.
1395 (17 febbraio): DURISSINI, DANIELA: Testamenti quattrocenteschi
dell’Archivio Diplomatico della Biblioteca civica di Trieste.
1396 (24 febbraio): FRANCA, GIUSEPPE: La sofferta ricostruzione del
Duomo di Venzone.
1397 (3 marzo): PAOLETTI, GIOVANNI: L’introduzione del sistema monetario
moderno in Giappone.

1398 (10 marzo): MEZZENA, RENATO: La flora del Carso: questa meraviglia.
1399 (17 marzo): CAPUTO, FULVIO: Problemi di conservazione e gestione
della città storica.
1400 (24 marzo): FIORIN BIANCO, MARISA: Icone a Trieste.
1401 (31 marzo): DEROSSI, RINALDO: Mostre d’arte e decoro civico nella
Padania.
1402 (7 aprile): FABIANI, ROSSELLA – CALLIGARIS, RUGGERO: Trofei
di caccia nel castello di Miramar.
1403 (21 aprile): FIRMIANI, GIOVANNI VITTORIO: Aspetti dello Yemen
del Nord.
1404 (28 aprile): DASSOVICH, MARIO: L’altra sponda adriatica 1945-
1977.
1405 (5 maggio): GHERBITZ, CLAUDIO – VIOZZI, GUALTIERO: Giulio
Viozzi: l’artista e l’uomo.
1406 (12 maggio): DEL PONTE, SERENA: I Faraoni del Delta.
1407 (19 maggio): DUGULIN, ADRIANO: Didattica dello spettacolo: la
spe rimentazione del Civico Museo Teatrale Carlo Schmidl.
1408 (26 maggio): SALIMBENI, FULVIO: Giani Stuparich, intellettuale del
Risorgimento.
1409 (6 ottobre): TESTA, PIETRO: Progettazione architettonica nell’antico
Egitto – Il complesso funerario regale.
1410 (13 ottobre): LOPREATO, PAOLA: Il Museo Lapidario di Grado.
1411 (20 ottobre): CAMMARATA, MARILÌ: Breve profilo dell’editoria
triestina nel ’900.
1412 (27 ottobre): CARBI, FERRUCCIO: Un mare di progetti per il porto di
Trieste.
1413 (10 novembre): CZEICKE de HALLBURG, FABIO: Due vescovi, Antonio
Santin e Raffaele Radossi, nei difficili momenti del dopoguerra
giuliano.
1414 (17 novembre): DURISSINI, DANIELA: Strumenti di analisi catastale
per la storia del territorio nella zona di Contovello.
1415 (24 novembre): FARINA, FRANCO: Passione e morte di Giovanni
Winckel mann.
1416 (1 dicembre): SALIMBENI, FULVIO: Ricordo di Cesare Pagnini ad
un anno dalla morte.
171

1417 (15 dicembre): MAIER, BRUNO – BABUDIERI, FULVIO – DUGU-
LIN, ADRIANO – BOLAFFIO, MARINO – FRAUSIN, PIA e PA-
VAN, GINO: Presentazione del volume L della IV serie (XCVIII della
Raccolta) dell’«Archeografo Triestino» 1990.
172
1991
1418 (12 gennaio): CAVALLINI, IVANO: Cristoforo Ivanovich e la poetica
del melodramma nella seconda metà del ’600.
1419 (26 gennaio): STENER, FRANCO – BALBI, FABIO: Sahara N’Ajjer:
esperienze di un fotografo muggesano.
1420 (2 febbraio): JONA, MARIA LAURA: Fonti archivistiche per la storia
della demografia.
1421 (9 febbraio): FRANZIL, ENRICO: Situazione economica e traffici nel
porto di Trieste dal 1870 al 1875.
1422 (16 febbraio): DUGULIN, ADRIANO: Il premio musicale «Città di
Trieste».
1423 (23 febbraio): PRIORE, ALDO: Il sereno sodalizio tra Biagio Marin e
Giuseppe Prezzolini.
1424 (2 marzo): DORSI, PIERPAOLO: La giustizia militare nella Trieste
della prima guerra mondiale.
1425 (9 marzo): LEVI CASTELLINI, GIULIO: Giulio Roselli, studioso dei
problemi dei trasporti nella Venezia Giulia.
1426 (16 marzo): ZUBIN, FRANCO: Il problema della conservazione delle
dimore storiche a Trieste.
1427 (23 marzo): FIORIN BIANCO, MARISA: Pitture a San Giusto.
1428 (6 aprile): MONTENERO, GIULIO: Storia di Trieste secondo Pietro
Kandler.
1429 (13 aprile): VITRI, SERENA: Preistoria e protostoria in Friuli alla luce
dei recenti rinvenimenti.
1430 (20 aprile): BERTACCHI, LUISA: Aquileia romana e il foro.
1431 (27 aprile): MASELLI SCOTTI, FRANCA: Recenti indagini archeologiche
nella provincia di Trieste.
1432 (4 maggio): MEZZENA, RENATO: Storia e finalità del civico Orto
Botanico di Trieste.
1433 (11 maggio): RAIMONDI, ALDO: Scienza dell’alimentazione; evoluzione
e stato dell’arte.

1434 (17 maggio): PUGLISI, MARIO – VIANI, GIUSEPPE: La macchina
di luce di sincrotrone.
1435 (25 maggio): HACK, MARGHERITA: Origine ed evoluzione dell’universo.
1436 (5 ottobre): SCRINARI, VALNEA: Le dimore imperiali del Laterano.
1437 (12 ottobre): FRANCA, GIUSEPPE: Restauri al castello di San Giusto
e all’Orto Lapidario.
1438 (19 ottobre): CUSCITO, GIUSEPPE: San Vincenzo de’ Paoli: questione
nazionale e sesta parrocchia cittadina a Trieste.
1439 (26 ottobre): TACCHEO, PIERANTONIO: La modifica del progetto di
Renzo Piano per la Baia di Sistiana.
1440 (9 novembre): COSTA, ROBERTO: La presenza dell’Università di
Trieste in Nigeria.
1441 (16 novembre): CZEICKE de HALLBURG, FABIO: Trieste: bilancio
storiografico-religioso fra ’800 e ’900.
1442 (23 novembre): POZZETTO, MARCO: Architetti triestini: i Berlam.
1443 (30 novembre): DURISSINI, DANIELA – NICOTRA, CARLO:
L’escur sionismo sul Carso.
1444 (14 dicembre): MAIER, BRUNO – SALIMBENI, FULVIO e PAVAN,
GINO: Presentazione del volume LI della IV serie (XCIX della Raccolta)
dell’«Archeografo Triestino» 1991.
1445 (21 dicembre): FILIPUZZI, ANGELO: Pagine sparse di vita vissuta:
ricordi di uno storico.
1992
1446 (11 gennaio): SCRINARI, VALNEA: Gli affreschi della Domus Faustae
a Roma.
1447 (25 gennaio): SCHULZE-BELLI, PAOLA: Mondo celtico e mondo
cristiano.
1448 (1° febbraio): ZOVATTO, PIETRO: Religiosità popolare a Trieste e in
Istria.
1449 (8 febbraio): CUSCITO, GIUSEPPE: L’Istria di Francesco Semi.
1450 (15 febbraio): MEZZENA, RENATO: La realtà del verde nella città di
Trieste.
1451 (22 febbraio): RUGLIANO, ANNA ROSA: Ricordo di Italo Orto a vent’anni
dalla morte nel materiale donato alla Biblioteca Civica di Trieste.
1452 (29 febbraio): PARENTIN, LUIGI: L’antica diocesi di Cittanova.
173

1453 (7 marzo): DASSOVICH, MARIO: Jugoslavia 1918-1992.
1454 (14 marzo): VENIER, LUCIANO: Il paesaggio regionale.
1455 (21 marzo): RICCESI, DONATO: L’architettura navale dai «liners»
alle navi da crociera.
1456 (28 marzo): FRAUSIN, PIA: Una rilettura di Giacomo Leopardi.
1457 (4 aprile): PAVANELLO, ROBERTO: Appunti sulle riforme giudiziarie
giuseppine nelle province austriache, con particolare riguardo alla
città di Trieste e alle contee di Gorizia e Gradisca.
1458 (11 aprile): BIANCO FIORIN, MARISA: Oreficeria russa nelle chiese
ortodosse di Trieste.
1459 (9 maggio): COVRE, PIETRO: Un trentino a Trieste: il barone Giovanni
Battista Scrinzi di Montecroce.
1460 (16 maggio): TRAMPUS, ANTONIO: L’epistolario di Domenico Rossetti
a centocinquant’anni dalla morte.
1461 (23 maggio): MAIER, BRUNO: Storia di due antologie della letteratura
triestina.
1462 (30 maggio): CANALE DEGRASSI, MARGHERITA: L’orchestra del
Teatro Nuovo di Trieste nei primi trent’anni di attività.
1463 (24 ottobre): CORBATO, CARLO: Gli argonauti in Adriatico.
1464 (7 novembre): MAIER, BRUNO: Lorenzo de’ Medici, poeta e scrittore.
1465 (14 novembre): CAVALLINI, IVANO: Gianrinaldo Carli e Tartini: intorno
ad alcune definizioni di stile sentimentale e patetico.
1466 (28 novembre): SALIMBENI, FULVIO: Domenico Rossetti nel centocinquantenario
della morte.
1467 (12 dicembre): BIANCO FIORIN, MARISA: Icone nelle collezioni
vaticane.
1468 (19 dicembre): TRAMPUS, ANTONIO – MAIER, BRUNO – PAVAN,
GINO: Presentazione del LII volume della IV serie (C della Raccolta)
dell’«Archeografo Triestino» 1992.
174
1993
1469 (9 gennaio): DASSOVICH, MARIO: L’Adriatico dei compromessi
1920-1992.
1470 (23 gennaio): MEZZENA, RENATO: Flora alpina.
1471 (30 gennaio): PESARO, ALESSANDRO: Antiche e recenti ricerche
sulle sorgenti di acqua potabile nel territorio di Trieste.

1472 (6 febbraio): FIRMIANI, GIOVANNI VITTORIO: Immagini del Sudafrica.
1473 (20 febbraio): STENER, FRANCO: Il canottaggio nelle figurine del
Museo Panini di Modena.
1474 (6 marzo): DUGULIN, ADRIANO: Irredentismo a teatro a Trieste tra
il 1896 ed il 1918.
1475 (13 marzo): KOSTORIS, ROBERTO: Profilo storico del mobile antico.
1476 (20 marzo): MAIER, BRUNO: Ricordo di Benedetto Croce a quarant’anni
dalla morte.
1477 (27 marzo): DORSI, PIERPAOLO: Regnicoli a Trieste.
1478 (3 aprile): MONTENERO, GIULIO: Il museo: architettura e allestimento.
1479 (17 aprile): APOLLONIO, ALMERIGO: Pirano, libero comune nell’impero
degli Asburgo.
1480 (24 aprile): RICCESI, DONATO – TAMBURINI, DINO: Città Vecchia:
il piano concordato tra Soprintendenza e Comune.
1481 (8 maggio): ZOVATTO, PIETRO: La società moderna secondo Rosmini.
1482 (15 maggio): MEZZENA, RENATO: Giulio Kugy: uomo, poeta, musicista,
alpinista, botanico.
1483 (22 maggio): PAVAN, GINO: La mostra «Palmanova fortezza d’Europa
1593-1993».
1484 (29 maggio): BOLAFFIO, MARINO: Anita Pittoni e «La città di Bobi».
1485 (6 novembre): PARMEGGIANI, SANDRA: L’archivio privato di Anita
Pittoni.
1486 (20 novembre): FRAUSIN, PIA – WALCHER, MARIA: Presentazione
del volume 12-13 della rivista «Arte in Friuli – Arte a Trieste».
1487 (27 novembre): CLARI, ELENA: L’architetto Friedrich Setz: il palazzo
delle poste di Trieste.
1488 (4 dicembre): DORIA, MARIO: Lingue e dialetti a Trieste all’inizio
dell’Ottocento: testi a disposizione.
1489 (11 dicembre): SALIMBENI, FULVIO: La fede sommersa nei Paesi
dell’est: presentazione degli atti di un convegno.
1490 (18 dicembre): MAIER, BRUNO – CORBATO, CARLO – PAVAN,
GINO: Presentazione del volume LIII della IV serie (CI della raccolta)
del l’«Archeografo Triestino».
175

176
1994
1491 (22 gennaio): MARZARI-MARZ, PAOLO: Trieste nell’Ottocento: la
fortificazione permanente e la dichiarazione di Città Aperta.
1492 (29 gennaio): MONTENERO, GIULIO: I nemici del Museo.
1493 (5 febbraio): DEL PONTE, SERENA: Urbanistica delle città ellenistiche.
1494 (12 febbraio): DASSOVICH, MARIO: Il confine del patto Mussolini -
Pasić (1924-1941).
1495 (19 febbraio): MAIER, BRUNO: Quasi una fantasia.
1496 (26 febbraio): DUGULIN, ADRIANO: Socrate Stavropulos: ritratto di
un mecenate.
1497 (5 marzo): COLOMBO, FRANCO: Nuove indagini sul placito del Risano.
1498 (12 marzo): BIANCO FIORIN, MARISA: Il monolite del mausoleo di
Teodorico a Ravenna: ipotesi ed indagini.
1499 (19 marzo): CAMMARATA, MARILÌ: Due figure dimenticate della
cultura triestina degli anni Venti: Alberto Riccoboni e Luigi Crociato.
1500 (26 marzo): TREMOLI, PAOLO: Breve storia... di una breve storia di
Traù.
1501 (9 aprile): ASCHERO, BENEDETTO: La bibliografia come ausilio di
studio.
1502 (16 aprile): POZZETTO, MARCO: La piazza dell’Unità e i grandi architetti
viennesi: quale sarà il suo futuro?
1503 (30 aprile): PAVAN, GINO: Santa Sofia di Costantinopoli: il restauro
della porta di bronzo detta la Porta Bella.
1504 (7 maggio): CORBATO, CARLO: La facoltà triestina di lettere a cinquant’anni
dalla sua fondazione.
1505 (14 maggio): MAIER, BRUNO: Per una rilettura di Pierantonio Quarantotti
Gambini.
1506 (21 maggio): PREMUDA, LORIS: Argomenti di medicina triestina.
1507 (28 maggio): FILIPUZZI, ANGELO: Origini e cause delle attuali sciagure
d’Italia.
1508 (5 novembre): TRISCIUZZI, LEONARDO: Il mito dell’infanzia.
1509 (12 novembre): DE ROSA, DIANA: L’educazione della donna: la
scuola magistrale e il liceo femminile di Trieste.
1510 (19 novembre): PREMUDA, SILVIO: Attacco all’Est: 22 giugno 1941
(operazione Barbarossa).

1511 (26 novembre): LICCIARDI, FABIANA: Il teatro musicale comico a
Trie ste tra Sette e Ottocento: problematiche per la schedatura delle fonti.
1512 (3 dicembre): RUGLIANO, ANNA ROSA: Gli incunaboli della Biblioteca
Civica di Trieste: pezzi unici in Italia.
1513 (10 dicembre): MASIERO, ROBERTO: Le stampe di Trieste del Sette
e Ottocento viste da Fiorello de Farolfi: presentazione del catalogo.
1514 (17 dicembre): PAVAN, GINO – POZZETTO, MARCO – WALCHER,
MARIA: Presentazione del volume LIV della IV Serie, CII della Raccolta,
dell’«Archeografo Triestino».
1995
1515 (21 gennaio): DEL FABBRO CARACOGLIA, BRUNA: Trieste e
l’Istria nell’antica cartografia.
1516 (28 gennaio): PESARO, ALESSANDRO: Antichi cippi confinari del
Carso tra XVII e XIX secolo.
1517 (4 febbraio): FIRMIANI, FRANCO – LORBER, MAURIZIO: Gli studi
sulla prospettiva del prof. Decio Gioseffi.
1518 (11 febbraio): MAIER, BRUNO: L’assente.
1519 (18 febbraio): MONTENERO, GIULIO: Tre vie crucis triestine.
1520 (25 febbraio): GRISON, DORIANO: La villa dei Cosulich a Trieste.
1521 (4 marzo): DEL PONTE, SERENA: La pittura bizantina nella Grecia
continentale.
1522 (18 marzo): BIANCO FIORIN, MARISA: Arte post-bizantina: nuove
ricerche e documenti.
1523 (25 marzo): APOLLONIO, ALMERIGO: L’inizio dell’attività politica
di Domenico Rossetti.
1524 (1° aprile): CAVALLINI, IVANO: La nascita dei primi dibattiti intellettuali
sulla musica a Trieste, tra Sette e Ottocento.
1525 (8 aprile): STAREC, ROBERTO: Canti popolari e canzonette dialettali
a Trieste nell’Ottocento.
1526 (22 aprile): LICCIARDI, FABIANA: L’editoria musicale a Trieste
nell’Ottocento: stampatori, librai e copisti.
1527 (29 aprile): VETTA, FEDERICA: Ancilla musica: la cultura musicale
delle Associazioni triestine dell’Ottocento.
1528 (6 maggio): PAVAN, GINO: «Una vita per l’archeologia», l’omaggio a
Doro Levi che il regista greco Rodopoulos ha dedicato all’illustre archeologo
triestino.
177

1529 (13 maggio): FRAUSIN, PIA: Per una rilettura di Giovanni Pascoli.
1530 (20 maggio): SALIMBENI, FULVIO: Ernesto Sestan – «Stato e Nazione
nell’Alto Medio Evo».
1531 (27 maggio): RAIMONDI, ALDO: Il 1600, secolo d’oro della scienza
della nutrizione: il contributo della Venezia Giulia, Istria e Dalmazia.
1532 (28 ottobre): MASELLI SCOTTI, FRANCA: Aquileia alla luce dei recentissimi
ritrovamenti.
1533 (11 novembre): LOPREATO, PAOLA: Scavi d’epoca longobarda a Cividale,
recenti ritrovamenti.
1534 (18 novembre): CASSOLA GUIDA, PAOLA: I commerci nell’Alto
Adriatico alla fine dell’età del bronzo.
1535 (25 novembre): VITRI, SERENA: Villaggi dell’età del ferro nell’area
pedemontana e montana del Friuli-Venezia Giulia.
1536 (2 dicembre): AGNELLI, ARDUINO: I «Quaderni Giuliani di Storia».
1537 (9 dicembre): MIRABELLA ROBERTI, MARIO – CUSCITO, GIU-
SEPPE: Gli «Atti e Memorie della Società Istriana di Archeologia e
Storia patria».
1538 (16 dicembre): PAVAN, GINO – TREMOLI, PAOLO – MAIER, BRU-
NO: Presentazione del volume LV della IV Serie, CIII della Raccolta,
dell’«Archeografo Triestino».
178
1996
1539 (20 gennaio): GAMBASSINI, GIANFRANCO: D’Annunzio sarebbe
potuto essere mio nonno.
1540 (27 gennaio): DASSOVICH, MARIO: Fiume: fidelissima et libera
urbs.
1541 (3 febbraio): DEL FABBRO CARACOGLIA, BRUNA: Trieste: appunti
di viaggio.
1542 (10 febbraio): DEL FABBRO CARACOGLIA, BRUNA: Trieste e
l’Istria nella cartografia antica, dopo il 1620.
1543 (17 febbraio): POZZETTO, MARCO: Le preoccupazioni di Gianni
Bartoli per uno studio di Piano regolatore della nostra città nel 1954.
1544 (24 febbraio): CEINER, GIOVANNI: Il disegno dell’architettura dei
Berlam di Trieste.
1545 (2 marzo): MAIER, BRUNO: Per una nuova storia della letteratura
istriana.

1546 (9 marzo): GIURICIN, EZIO: La storia e il ruolo della Comunità Italiana
dell’Istria e Fiume.
1547 (16 marzo): PAVAN, GINO: Il rilievo e il restauro dei monumenti romani
di Pola, vecchi e nuovi documenti.
1548 (23 marzo): CUSCITO, GIUSEPPE: Monumenti paleocristiani dell’Istria
alla luce dei più recenti ritrovamenti.
1549 (30 marzo): RADOSSI, GIOVANNI: L’attività del Centro Ricerche
Storiche di Rovigno nel contesto della Comunità Nazionale.
1550 (13 aprile): DE ROSA, DIANA: Note e notizie sulla scuola in Istria
durante il periodo austriaco.
1551 (20 aprile): SERRA, EDDA: La scuola italiana in Istria nell’ultimo decennio.
1552 (4 maggio): PAVANELLO, ROBERTO: Il litorale austriaco settecentesco
in una recente pubblicazione.
1553 (11 maggio): ZANNI, NICOLETTA: L’opera di Giorgio Polli, ingegnere
ed architetto triestino.
1554 (18 maggio): POZZETTO, MARCO – PIVA, PIETRO – ZANNI, NI-
COLETTA – PAVAN, GINO: Tavola rotonda sul riuso dell’edificio della
Pescheria.
1555 (25 maggio): CECOVINI, MANLIO – MAIER, BRUNO: Viaggio nell’attuale
letteratura triestina.
1556 (26 ottobre): VELOCCIA RINALDI, LUISA: Il santuario d’Ercole a
Tivoli.
1557 (9 novembre): SCRINARI, VALNEA: Gli orti di Domizia a Roma.
1558 (16 novembre): D’ENRY, GABRIELLA: La necropoli sannitica di
Mon te Sarchio.
1559 (23 novembre): FATTOVICH, RODOLFO: Le origini e lo sviluppo del
regno di Axum in Etiopia e in Eritrea.
1560 (30 novembre): MARINI CALVANI, MIRELLA: Il mestiere di Sopraintendente
in Emilia-Romagna.
1561 (7 dicembre): PAVAN, GINO: Metodologia e tecniche nel restauro dei
mosaici parietali e pavimentali, due esempi: la chiesa di S. Croce e il
Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna.
1562 (14 dicembre): BANDELLI, GINO – MAIER, BRUNO – POZZETTO,
MAR CO – PAVAN, GINO: Presentazione dell’ultimo numero dell’«Archeografo
Triestino» (vol. LVI della IV Serie, CIV della Raccolta).
179

180
1997
1563 (18 gennaio): DEL FABBRO CARACOGLIA, BRUNA: Percezione
ambientale e geografica regionale: un esempio nella storia della Val
Rosandra.
1564 (25 gennaio): BATTISTI, GIANFRANCO: Forma e funzione nell’evoluzione
urbana di Trieste.
1565 (1° febbraio): DORSI, PIERPAOLO: Le relazioni commerciali tra
Trieste e l’impero ottomano nel XVIII secolo.
1566 (8 febbraio): DOGO, MARCO: Mercanti e mercanzie tra Trieste e il
Levante nel Settecento.
1567 (15 febbraio): IONA, MARIA LAURA: I piani per la nuova Trieste dai
documenti degli archivi di Vienna e della nostra città.
1568 (22 febbraio): CERVANI, GIULIO – PAVANELLO, ROBERTO – PA-
VAN, GINO – de SZOMBATHELY, GABRIO: Tavola rotonda su «La
storia di Trieste» di Gabrio de Szombathely.
1569 (1° marzo): DASSOVICH, MARIO: Trieste ieri: una testimonianza
1949-1996.
1570 (8 marzo): STACCIOLI, VALERIO: Nicolò Costanzi: arte e tecnica
della costruzione navale.
1571 (15 marzo): MONTENERO, GIULIO: Attualità di Pagano-Pogatschnig
architetto.
1572 (22 marzo): PAVAN, GINO: Il restauro del teatro G. Verdi: occasione
per lo studio di nuovi documenti.
1573 (5 aprile): PREMUDA, LORIS: Da Fracastoro al Novecento nella medicina
tra Padova, Trieste e Vienna.
1574 (12 aprile): VERONESE, LEONE: Cent’anni da Domokos: garibaldini
triestini per la libertà della Grecia.
1575 (19 aprile): BIANCO FIORIN, MARISA: Ancora sulle icone di Trieste,
Venezia e Roma.
1576 (26 aprile): DE ROSA, DIANA: Trieste 1917: uno strano processo alle
allieve del liceo femminile.
1577 (3 maggio): CUSCITO, GIUSEPPE: Il patriarca Paolino, la chiesa
d’Aquileia e il concilio Forojuliense.
1578 (10 maggio): POZZETTO, MARCO – TAVANO, SERGIO: La scuola
viennese di storia dell’arte e il Litorale.
1579 (17 maggio): CURCI, ROBERTO: Omaggio a Dudovich.

1580 (24 maggio): FASOLATO, PATRIZIA: Il sindacato fascista delle belle
arti e le esposizioni nella Venezia Giulia (1927-1940).
1581 (31 maggio): MAIER, BRUNO: Un poemetto di Giovanni Quarantotto
e la poesia istriana del primo Novecento.
1582 (25 ottobre): MAIER, BRUNO: Presentazione del XX Quaderno di
Minerva «Racconti – Una storiella – Due raccontini» di Aurelia Gruber
Benco.
1583 (8 novembre): CARACOGLIA, SERGIO: Trieste nella mobilità e circolazione
regionale.
1584 (15 novembre): SANTORINI, FABIO: Trieste e gli assi transeuropei
dell’Unione.
1585 (22 novembre): HONSELL, FIORELLA: Problematiche e obiettivi del
piano generale del traffico urbano di Trieste.
1586 (29 novembre): VENTURINI, ALDO: Trieste e i suoi collegamenti autostradali.
1587 (13 dicembre): PAVAN, GINO: Il restauro del monumento a Elisabetta
d’Austria.
1588 (20 dicembre): MAIER, BRUNO – SALIMBENI, FULVIO e PAVAN,
GINO: Presentazione dell’ultimo numero dell’«Archeografo Triestino»
(CV della Raccolta – LVII della IV Serie).
1998
1589 (10 gennaio): CEINER, GIOVANNI – KRASSOVEC, LUCIA e MAF-
FIOLI, ROBERTO: Disegno territoriale della città di Trieste.
1590 (17 gennaio): MAIER, BRUNO: Pasquale Besenghi degli Ughi a duecento
anni dalla nascita.
1591 (31 gennaio): PAOLETTI, GIOVANNI: La monetazione napoleonica
in Italia.
1592 (7 febbraio): SALIMBENI, FULVIO: La Venezia Giulia nel Novecento
tra storia locale e mondiale: per un bilancio storiografico.
1593 (14 febbraio): SEMA, ANTONIO: Linee di continuità fra due conflitti
mondiali in una regione di frontiera: il caso giuliano.
1594 (21 febbraio): REDIVO, DIEGO: Il ruolo geopolitico di Trieste nel
Novecento.
1595 (28 febbraio): PAVAN, GINO: Il restauro dei monumenti sul Nilo.
1596 (7 marzo): MAIOLI, MARIA GRAZIA: Il porto di Ravenna in epoca
romana e bizantina.
181

1597 (14 marzo): BERTI, FEDE: Il relitto della nave romana di Villa Ponte a
Comacchio.
1598 (21 marzo): MASELLI SCOTTI, FRANCA: Aquileia prima dei romani.
1599 (28 marzo): BANDELLI, GINO – TAVANO, SERGIO e SALIMBENI,
FULVIO: Aquileia tra Otto e Novecento.
1600 (4 aprile): DASSOVICH, MARIO: L’estremo limite orientale dell’Istria
nelle diverse epoche storiche.
1601 (18 aprile): FONTANA, STEFANO: Uno sguardo all’anello di Elettra:
Trieste e la sua linea di sincrotrone.
1602 (9 maggio): DORSI, PIERPAOLO: Il diario del viaggio in Istria del
governatore Francesco Stadion.
1603 (16 maggio): APOLLONIO, ALMERIGO: Il conte Francesco Stadion
e i primi passi dell’autogoverno nei comuni del Litorale.
1604 (23 maggio): RUGLIANO, MARIA ROSA: Presentazione della rivista
«Neoclassico».
1605 (30 maggio): FURLAN, ANTONELLA: Una storia di Trieste attraverso
le raccolte di Diego de Henriquez.
1606 (31 ottobre): CUSCITO, GIUSEPPE: Testimonianze archeologiche
della cristianizzazione del territorio istriano.
1607 (7 novembre): MATIJAŠIĆ, ROBERT: Risultati di recenti scavi archeologici
a Pola.
1608 (14 novembre): ROSADA, GUIDO: Nesactium, problemi di una città
istro-romana.
1609 (21 novembre): VITRI, SERENA: Nuovi dati archeologici sulla Carnia
celtica.
1610 (28 novembre): BALDINI, MARINO: Nuove scoperte archeologiche a
Parenzo.
1611 (5 dicembre): DE CHIURCO, MANUELA: Teatralità e mistero nell’opera
di Leonor Fini.
1612 (12 dicembre): SALIMBENI, FULVIO: Figure della cultura italiana:
l’opera di don Giuseppe De Luca.
1613 (19 dicembre): PAVAN, GINO – MAIER, BRUNO e SALIMBENI,
FULVIO: Presentazione dell’ultimo numero dell’«Archeografo Triestino»
(LVIII della IV Serie – CVI della Raccolta).
182

1999
1614 (9 gennaio): FLEGO, ISABELLA – GARDINA, EDVILIJO: Capodistria
nel Settecento, immagini di vita culturale.
1615 (23 gennaio): MAIER, BRUNO: Alberto Spaini e il suo «Autoritratto
triestino».
1616 (30 gennaio): VERONESE, LEONE: La Marina da guerra austriaca nei
primi anni del Novecento.
1617 (6 febbraio): STACCIOLI, VALERIO: Trieste, l’antico porto e le sue
infrastrutture.
1618 (13 febbraio): DUGULIN, ADRIANO – MARZARI, MARIO: La marineria
nelle collezioni di Diego de Henriquez.
1619 (20 febbraio): VALENTE, PAOLO: Il mito del vapore: splendori della
marineria triestina.
1620 (27 febbraio): SONCINI, ITALO: L’ultimo fenomeno del mare: la
vela.
1621 (6 marzo): BURŠIĆ MATIJAŠIĆ, KLARA: Recenti e recentissimi ritrovamenti
nella preistoria dell’Istria.
1622 (13 marzo): DEL PONTE, SERENA: I monumenti antichi delle isole
Brioni.
1623 (20 marzo): DE GRASSI, MASSIMO: Presenze venete in Istria.
1624 (27 marzo): MONTENERO, GIULIO: Un ricordo di Augusto Cernigoj.
1625 (10 aprile): SALIMBENI, FULVIO – MAIER, BRUNO – PAVAN,
GINO: Silvio Benco, minervale, a cinquant’anni dalla morte.
1626 (17 aprile): RUGLIANO, ANNA ROSA: Palazzo Morpurgo, sede della
Biblioteca statale di Trieste.
1627 (24 aprile): MARAŠOVIĆ, JERKO: Spalato, il palazzo di Diocleziano:
nuovi e recentissimi ritrovamenti.
1628 (15 maggio): DASSOVICH, MARIO: Nella Jugoslavia presidiata:
maggio 1941 – agosto 1943.
1629 (22 maggio): SOLARI, GIOVANNA: Il dramma delle foibe 1943-1945:
studi, interpretazioni, tendenze.
1630 (30 ottobre): FIORIN, MARISA: Ricerche sulla pittura post-bizantina
in Italia.
1631 (6 novembre): GARDINA, EDVILIJO: Monumenti d’arte gotica nel
territorio della diocesi di Capodistria.
183

1632 (13 novembre): MICULIAN, ANTONIO: La riforma protestante in
Istria e il tribunale del Sant’Uffizio.
1633 (20 novembre): MATIJAŠIĆ, ROBERT: Le ville rustiche di epoca romana
sulla costa occidentale dell’Istria.
1634 (27 novembre): KRIZMANIĆ, ATTILIO: Pola antica e l’anfiteatro:
cenni e risultati degli studi eseguiti nell’ultimo trentennio.
1635 (4 dicembre): DEL FABBRO CARACOGLIA, BRUNA: L’Istria e
Trieste in un cimelio cartografico manoscritto del 1669 dei Civici Musei
di Storia ed Arte di Trieste.
1636 (11 dicembre): REDIVO, DIEGO: La riedizione dei «Granellini di sabbia»
di Lorenzo Lorenzutti. – degli IVANISSEVICH, SERGIO: La Colonia
Nuova Trieste nello stato di San Paolo in Brasile.
1637 (18 dicembre): SALIMBENI, FULVIO – VERZÁR-BASS, MONIKA
– BANDELLI, GINO – MAIER, BRUNO – PAVAN, GINO: Presentazione
dell’ultimo numero dell’«Archeografo Triestino» (LIX della IV
Serie – CVII della Raccolta).
184
2000
1638 (8 gennaio): LOPREATO, PAOLA: Recenti ritrovamenti nella necropoli
longobarda di San Mauro a Cividale.
1639 (22 gennaio): DE ROSA, DIANA: Duino, le figure femminili della
famiglia Torre-Tasso.
1640 (29 gennaio): MASELLI SCOTTI, FRANCA: Trieste, ultime scoperte
archeologiche sulla città romana e medioevale.
1641 (5 febbraio): ALBERI, PAOLO: Orologi solari e meridiane di ieri e di
oggi tra Aquileia e Trieste.
1642 (12 febbraio): CAMMAROSANO, PAOLO: Le finanze del Comune di
Trieste negli anni 1295-1369.
1643 (19 febbraio): DORSI, PIERPAOLO: Il Castello di Duino e i suoi ar chivi.
1644 (26 febbraio): PAVANELLO, ROBERTO: Trieste nel Settecento, dalle
pub bliche cariche al pubblico impiego, governo del Comune e burocrazia.
1645 (4 marzo): VERMIGLI, SABRINA: Decio Gioseffi giornalista e LOR-
BER, MAURIZIO: Decio Gioseffi storico dell’arte.
1646 (11 marzo): TROGU ROHRICH, LUISA: Le tecniche di costruzione
nei trattati di architettura: da Vitruvio allo Scamozzi.
1647 (18 marzo): POZZETTO, MARCO – VERZÁR-BASS, MONIKA –
MAZZA BOCCAZZI, BARBARA e PAVAN, GINO: Presentazione

degli «Atti del convegno internazionale di studio sull’architetto Pietro
Nobile e il suo tempo» raccolti nel secondo tomo dell’«Archeografo
Triestino» (LIX della IV Serie – CVII della Raccolta).
1648 (25 marzo): MAIER, BRUNO: Fulvio Tomizza: la figura e l’opera.
1649 (1° aprile): NASSIVERRA, BARBARA – DE DENARO, FURIO:
Louis- François Cassas e il suo «Viaggio pittoresco e storico in Istria e
Dalmazia».
1650 (8 aprile): CUSCITO, GIUSEPPE: Il culto delle reliquie tra Aquileia e
Grado.
1651 (15 aprile): RESCINITI, LORENZA: Notizie sull’imminente mostra
dedicata al pittore triestino Carlo Wostry.
1652 (6 maggio): TAVANO, SERGIO: Le mostre dei Patriarchi di Aquileia.
1653 (20 maggio): BANDELLI, GINO – ROSSI, RUGGERO FAURO e
VERZÁR-BASS, MONIKA: Presentazione del volume di Guido Rosada
«Oppidum Nesactium, una città istro-romana».
1654 (28 ottobre): CUCCHI, FRANCO: Geomorfismo del Carso.
1655 (11 novembre): TOGNOLLI, UMBERTO: La grotta Gualtiero Salvi
meraviglia della Val Rosandra.
1656 (18 novembre): DOLCE, SERGIO: Ricerche biologiche sul Timavo
sotterraneo.
1657 (25 novembre): MASELLI SCOTTI, FRANCA: La frequentazione
delle grotte carsiche in età romana.
1658 (2 dicembre): PAOLETTI, GIOVANNI: La Trieste dei nostri giorni vista
in un documentario della televisione francese.
1659 (9 dicembre): BANDELLI, GINO: Presentazione del volume di Gino
Pavan «Il Tempio d’Augusto di Pola».
1660 (16 dicembre): SALIMBENI, FULVIO – MAIER, BRUNO – LETTICH,
GIOVANNI e PAVAN, GINO: Presentazione dell’ultimo numero dell’«Archeografo
Triestino» (LX della IV Serie – CVIII della Raccolta).
2001
1661 (13 gennaio): MASELLI SCOTTI, FRANCA: Trieste romana e medioevale
alla luce degli ultimi scavi in Cittavecchia.
1662 (27 gennaio): PAVANELLO, ROBERTO: Sulle origini trecentesche di
una magistratura triestina, l’edizione dei quaderni dei Camerari.
1663 (3 febbraio): POZZETTO, MARCO: Il Porto vecchio dell’Emporio
triestino.
185

1664 (10 febbraio): BARILLARI, DIANA – CARBI, GIULIANA: Gotico
quadrato alla metà dell’Ottocento triestino.
1665 (17 febbraio): CAROLI, ANTONELLA: Un patrimonio da recuperare:
l’Arsenale del Lloyd e l’urbanistica del Porto Vecchio.
1666 (24 febbraio): degli IVANISSEVICH, SERGIO: Archeologia industriale
a Trieste.
1667 (10 marzo): FABIANI, ROSSELLA: Il castello di Miramare: dimora
storica e realtà museale.
1668 (17 marzo): DASSOVICH, MARIO: La regione di Trieste sulle linee
del fronte del settembre 1943.
1669 (24 marzo): CELLI, LUCIANO – CONS, MARINA: Ultimi restauri e
ritrovamenti al Politeama Rossetti di Trieste.
1670 (31 marzo): MAGANI, FABRIZIO: Opere della Galleria nazionale
d’arte antica di Trieste.
1671 (7 aprile): CUSCITO, GIUSEPPE: Il cristianesimo prima di Costantino
fra Aquileia e Poetovio.
1672 (21 aprile): CRUSVAR, LUISA: Il Civico museo d’Arte orientale di
Trieste.
1673 (28 aprile): DEL FABBRO CARACOGLIA, BRUNA: Il Timavo e le
terme romane di Monfalcone negli antichi documenti.
1674 (5 maggio): SALIMBENI, FULVIO: Vent’anni di «Quaderni Giuliani
di storia»: per un bilancio storiografico.
1675 (12 maggio): LODI, PIERLUIGI: Un aspetto poco noto della Grande
guerra sul fronte isontino: gli ebrei nelle armate asburgiche.
1676 (19 maggio): MATTULIJA, SANDOR: Il mito dell’Isonzo quale confine
occidentale degli Slavi.
1677 (26 maggio): PUPO, RAUL: La classe dirigente amministrativa triestina
nel secondo dopoguerra.
1678 (27 ottobre): POZZETTO, MARCO – PIVA, PIETRO e BARILLARI,
DIANA: La sperimentazione del cemento armato nel Porto vecchio: un
primato triestino.
1679 (10 novembre): VALCOVICH, EDINO – ROVELLO, FEDERICA:
Paesaggi architettonici nella Trieste degli anni Trenta.
1680 (17 novembre): CEINER, GIOVANNI – KRASOVEC, LUCIA: L’elemento
portico nell’architettura triestina, dai volti di Chiozza a piazza
Oberdan.
186

1681 (24 novembre): DE MARCO, A. – BARILLARI, DIANA: Architettura
e committenza a Trieste: l’architetto Piacentini e le Generali.
1682 (1° dicembre): POZZETTO, MARCO: L’architettura in viaggio lungo
il «Corridoio cinque» e oltre la Mitteleuropa.
1683 (12 dicembre): PAVANELLO, GIUSEPPE: Presentazione del volume
«Istria città maggiori: Capodistria, Parenzo, Pirano, Pola, opere d’arte
dal Medioevo all’Ottocento».
1684 (15 dicembre): SALIMBENI, FULVIO – GORI, GIANNI – MAZZA
BOCCAZZI, BARBARA – MAIER, BRUNO e PAVAN, GINO: Presentazione
dell’ultimo numero dell’«Archeografo Triestino» (LXI della
IV Serie – CIX della Raccolta).
2002
1685 (12 gennaio): PAVAN, GINO: Esperienze degli architetti danesi Christian
e Theodor Hansen in Grecia e in Europa.
1686 (26 gennaio): ANCONA, ALDO: Sulle diligenze, gli omnibus, i tramway
e le automobili a Trieste fra Otto e Novecento.
1687 (2 febbraio): CATALAN, TULLIA: Presenza ebraica nella Trieste
dell’Ottocento.
1688 (9 febbraio): CUSIN, SILVIO: Le sinagoghe a Trieste tra Sette e Ottocento.
1689 (16 febbraio): BON, SILVA: La Comunità ebraica a Trieste dal periodo
fascista al primo dopoguerra.
1690 (23 febbraio): CEINER, GIOVANNI: La sinagoga dell’età nuova in
Italia e a Trieste.
1691 (2 marzo): DOGO, MARCO: I Serbi a Trieste, religioni e commerci tra
Sette e Ottocento.
1692 (9 marzo): POZZETTO, MARCO: I palazzi della Comunità serbo-ortodossa
a Trieste tra Sette e Ottocento.
1693 (16 marzo): FIORIN, MARISA: La chiesa di San Spiridione e i tesori
dei serbo-ortodossi a Trieste.
1694 (23 marzo): MITROVIĆ, MARIJA: Gli scrittori serbi a Trieste: le soste
e le immagini.
1695 (6 aprile): CARRARI, GIOVANNI: Le Comunità riformate elvetica e
valdese e la chiesa metodista a Trieste dal Settecento a oggi.
1696 (13 aprile): DORSI, PIERPAOLO: I Tedeschi nella società triestina tra
Sette e Ottocento.
187

1697 (20 aprile): BENUSSI, CRISTINA: La presenza greca a Trieste.
1698 (27 aprile): KAMPEN, DIETER: La presenza del Luteranesimo a Trieste:
fede, rapporti, testimonianza.
1699 (4 maggio): DASSOVICH, MARIO: Commandos britannici in Istria
nel 1944-1945.
1700 (11 maggio): ADAMO, SERGIA: Viaggiatori a Trieste tra Sette e Ottocento.
1701 (18 maggio): DOLCE, SERGIO: Gli anfibi dell’Istria.
1702 (25 maggio): COLOMBO, FULVIO: Sulle tracce dei castelli medievali
del Carso triestino.
1703 (26 ottobre): TREMOLI, PAOLO: Gli ufficiali dalmati al servizio della
Repubblica di Venezia.
1704 (9 novembre): POZZETTO, MARCO: Il contributo degli architetti della
Regione al Movimento moderno in Italia.
1705 (16 novembre): BARILLARI, DIANA: Giuseppe Pagano-Pogatschnig
e la questione dell’innovazione tecnica.
1706 (23 novembre): MUCCI, MASSIMO: Architettura a Trieste nel secondo
dopoguerra.
1707 (30 novembre): ROVELLO, FEDERICA – VALCOVICH, EDINO: Il
quartiere INACasa di borgo San Sergio: un’esperienza progettuale di
Ernesto Nathan Rogers.
1708 (7 dicembre): BARDUZZI, ONDINA: L’Expo a Trieste: uno strumento
per lo sviluppo urbano della città.
1709 (14 dicembre): GUAGNINI, ELVIO – CUSCITO, GIUSEPPE – SA-
LIMBENI, FULVIO – PAVAN, GINO – VIDULLI TORLO, MAR-
ZIA: Presentazione dell’«Archeografo Triestino» (LXII della IV serie,
CX della raccolta).
188
2003
1710 (11 gennaio): DASSOVICH, MARIO: I porti dell’Alto Adriatico da
Carlo VI a Napoleone I.
1711 (25 gennaio): PISTRINI, GIANNI: I caffè a Trieste, non solo luoghi
d’incontro.
1712 (1° febbraio): VITRI, SERENA: Progetto Celti in Friuli.
1713 (8 febbraio): MIHOVILIĆ, KRISTINA: Ultimi ritrovamenti dell’età
del ferro in Istria.

1714 (15 febbraio): CÀSSOLA GUIDA, PAOLA: Una tomba dell’antica età
del bronzo alle porte di Udine.
1715 (22 febbraio): MASELLI SCOTTI, FRANCA: La nuova Soprintendenza
archeologica e alcune novità dell’attività in corso.
1716 (1° marzo): LUCCHESE, ENRICO: Un mecenate del XVIII secolo:
Gaspare Negri, vescovo di Cittanova e Parenzo.
1717 (8 marzo): STORTI ABATE, ANNA: I triestini della «Voce» e il confine
orientale.
1718 (11 marzo): GUAGNINI, ELVIO – POZZETTO, MARCO: «Lettere da
Vienna di Pietro Nobile» a cura del prof. arch. Gino Pavan.
1719 (15 marzo): QUAZZOLO, PAOLO: Ibsen a Trieste.
1720 (22 marzo): CRISE, STEFANO: Ettore ed Elio Schmitz e la musica.
1721 (29 marzo): LORBER, MAURIZIO: Note sull’architettura del periodo
liberty a Trieste.
1722 (5 aprile): NICOLICH, RINALDO: TRANSALP, la struttura della crosta
terrestre attraverso le Alpi orientali: geologia, terremoti, risorse.
1723 (12 aprile): BRAMBATI, ANTONIO: L’erosione delle spiagge e la
loro difesa.
1724 (3 maggio): LOPREATO, PAOLA: Nuovi rinvenimenti nella necropoli
longobarda di San Mauro a Cividale.
1725 (10 maggio): ARCON, RENZO – COLOMBO, FULVIO – degli IVA-
NISSEVICH, SERGIO: Il concittadino Luigi de Jenner cultore di storia
patria a duecento anni dalla nascita.
1726 (17 maggio): MORSELLI, CHIARA: Gli scavi di Crosada: per una rilettura
della topografia di Trieste romana.
1727 (24 maggio): BURŠIĆ MATIJAŠIĆ, KLARA: Le tombe dell’età del
bronzo in Istria.
1728 (31 maggio): BARILLARI, DIANA: Futurismo e Futuristi a Trieste.
1729 (25 ottobre): CRAIEVICH, ALBERTO: «Francesco Algarotti, un esperto
d’arte alla corte di Dresda» della prof.ssa Barbara Boccazzi Mazza.
1730 (8 novembre): POZZETTO, MARCO: Il barone Daniele Francesconi e
i corridoi ferroviari del 1850.
1731 (15 novembre): VALCOVICH, EDINO – CRISMANI, FEDERICA:
L’in gegnere Dante Fornasir a Monfalcone e a Trieste.
1732 (22 novembre): MUCCI, MASSIMO: Architettura religiosa a Trieste
negli anni Cinquanta: tre chiese.
1733 (29 novembre): ROVELLO, FEDERICA: I serramenti e la bora.
189

1734 (6 dicembre): BARDUZZI, ONDINA: Strumenti innovativi per il riuso
del porto di Trieste.
1735 (13 dicembre): GUAGNINI, ELVIO – MAZZA BOCCAZZI, BARBA-
RA – PAVAN, GINO – SALIMBENI, FULVIO: Presentazione dell’«Archeografo
Triestino» (LXIII della IV serie, CXI della raccolta).
190
2004
1736 (10 gennaio): de LUGNANI, SILVANA: Aspetti della cultura tedesca
nella Trieste dell’Ottocento.
1737 (24 gennaio): KOŠUTA, MIRAN: La letteratura slovena a Trieste.
1738 (31 gennaio): PELLEGRINI, RIENZO: Friulano e friulani a Trieste
nell’Ottocento.
1739 (7 febbraio): PAVANELLO, ROBERTO: Le milizie del Comune di
Trieste dal 1300 al 1550.
1740 (14 febbraio): SALIMBENI, FULVIO: La civiltà del Risorgimento.
1741 (21 febbraio): REDIVO, DIEGO: Parole con bandiere. Prime ricerche
su letteratura e irredentismo.
1742 (6 marzo): DASSOVICH, MARIO: Trieste e Venezia porti austriaci,
1815-1866.
1743 (13 marzo): BRADASCHIA, MAURIZIO: Progetto per il porto nell’Expo
2008.
1744 (20 marzo): FERRANTE, PIERPAOLO: La candidatura di Trieste per
l’Expo 2008.
1745 (27 marzo): CASSOLA, FILIPPO: La figura e l’opera di uno storico:
Adolfo Omodeo.
1746 (3 aprile): VITRI, SERENA: Primo bilancio delle ricerche sui Celti in
Friuli.
1747 (17 aprile): CODACCI TERLEVICH, GIULIA: Le recenti ricerche nei
tumuli dell’età del bronzo a Barbariga.
1748 (24 aprile): MATIJAŠIĆ, ROBERT – BURŠIĆ, KLARA: I castellieri
preromani a Pola.
1749 (8 maggio): STORTI, ANNA: Le metamorfosi della memoria – la
Grande guerra tra modernità e tradizione.
1750 (15 maggio): CASARSA, LAURA: Feliciano, Petrarca e gli altri – geometrie
illustrate e poesia.
1751 (22 maggio): LUGHI, PAOLO: L’immagine di Trieste al cinema.

1752 (29 maggio): ZLOBEC, CIRIL: La nuova Europa: un approccio moderno
in culture limitrofe.
1753 (30 ottobre): FIRMIANI, FRANCO: Presentazione del libro «G.L.
Gatteri e la Rivoluzione greca (1821)» di Caterina Spetsieri Beschi.
1754 (6 novembre): POZZETTO, MARCO: Perché pubblicare il libro «La
ferrovia del Carso»: provocazione della storia.
1755 (13 novembre): BARILLARI, DIANA: L’architettura e la sua «pelle».
Rivestimenti a Trieste negli anni Trenta e dintorni.
1756 (20 novembre): CEINER, GIOVANNI: Il percorso creativo di Antonio
Guacci tra arte e architettura.
1757 (27 novembre): BARDUZZI, ONDINA: Il rapporto tra il piano regolatore
portuale e il piano regolatore comunale: il caso di Trieste.
1758 (4 dicembre): VALCOVICH, EDINO – TAMARO, GIGETTA: L’ospedale
di Cattinara e la sua città: riflessioni vent’anni dopo.
1759 (11 dicembre): MUCCI, MASSIMO: Romano Boico architetto.
1760 (18 dicembre): LETTICH, GIOVANNI – SALIMBENI, FULVIO –
PAVAN, GINO e BARILLARI, DIANA: Presentazione dell’«Archeografo
Triestino» (LXIV della IV serie, CXII della raccolta).
2005
1761 (8 gennaio): CUNJA ROSSI, VESNA: L’insediamento dei Gesuiti a
Trieste nel primo Seicento.
1762 (15 gennaio): POCECCO, ANTONELLA: Religiosi, civili e società
nell’Europa dell’est dopo il 1989.
1763 (29 gennaio): GIORGETTI, MICHELA: Dal diario di Simon Clemens,
il viaggio di un inglese nella Trieste del primo Settecento.
1764 (5 febbraio): GORI, GIANNI: L’operetta a Trieste – nel centenario de
«La vedova allegra».
1765 (12 febbraio): SGUBIN, RAFFAELLA: La moda a Trieste tra Otto e
primo Novecento.
1766 (19 febbraio): FABRICIO, GIULIANA: La cucina della tradizione triestina
negli anni.
1767 (26 febbraio): AMODEO, UGO: Radio Trieste nella storia di Trieste:
un memoriale di vita vissuta.
1768 (5 marzo): BERNARDINI, FEDERICO – BETIĆ, AMBRA: Cent’anni
dopo «I castellieri di Trieste e della regione Giulia» di Carlo de Marchesetti.
Ricognizioni archivistiche e nuove indagini di campo.
1769 (12 marzo): BANDELLI, GINO: Theodor Mommsen e l’Istria.
191

1770 (19 marzo): ORIOLO, FLAVIANA: Ricerche dell’Università di Trieste
a Pompei.
1771 (2 aprile): CASARI, PAOLO: Trieste romana: profilo urbanistico e monumenti.
1772 (9 aprile): CUSATELLI, GIORGIO: Massimiliano d’Austria va per
mare: l’arciduca e la sua nave.
1773 (16 aprile): BENEDETTI FERRARI, SERENELLA: Decorazione pittorica
di palazzo Vivante a Trieste in largo Papa Giovanni XXIII.
1774 (23 aprile): FIRMIANI, FRANCO: Amor sacro e amor profano nella
vita e nell’arte di Gino Parin.
1775 (30 aprile): ROLLANDINI, EMANUELA – CONTE, PAOLO e DE
GRASSI, MASSIMO: Placido Fabris, pittore 1802-1859.
1776 (7 maggio): DASSOVICH, MARIO: Trieste in attesa di un trattato di
pace 1945-1947.
1777 (14 maggio): ROVERE, CRISTINA: Tracce islamiche nella Trieste
dell’Ottocento.
1778 (21 maggio): BIANCHI, STEFANO: Musica e teatro a Trieste al tempo
del Governo Militare Alleato.
1779 (28 maggio): LORBER, MAURIZIO: Il pittore J. Louis Gericault e il
fotografo Robert Capa: le immagini come documento storico.
1780 (29 ottobre): SALIMBENI, FULVIO: Trieste, il Novecento, un’eredità.
1781 (5 novembre): BARILLARI, DIANA: Arte in Università, l’edificio
principale del complesso universitario triestino.
1782 (12 novembre): BARILLARI, DIANA – CIRCOLO FOTOGRAFICO
TRIESTINO – CASULA CARTAGINE, ALIDA: Il Liberty a Trieste.
1783 (19 novembre): NICOLOSO, PAOLO: Il Villaggio del Fanciullo di
Trieste nel progetto di Marcello D’Olivo.
1784 (26 novembre): VALCOVICH, EDINO – BEVILACQUA, CLAUDIO:
L’ospedale e la città: l’Ospedale Maggiore di Trieste.
1785 (3 dicembre): CEINER, GIOVANNI: L’immagine totemica nell’architettura
di Antonio Guacci.
1786 (10 dicembre): CAMERINO, GIUSEPPE ANTONIO: La persuasione
e i simboli in Carlo Michelstaedter e Scipio Slataper.
1787 (17 dicembre): BOTTERI, GUIDO – BOCCAZZI MAZZA, BARBA-
RA – GUAGNINI, ELVIO – REDIVO, DIEGO e PAVAN, GINO: Presentazione
dell’«Archeografo Triestino» (LXV della IV serie, CXIII della
raccolta).
192

2006
1788 (14 gennaio): PRESSBURGER, GIORGIO: Lavorare con gli architetti
Carlo Aimonino, Boris Podrecca e Aldo Rossi.
1789 (21 gennaio): DASSOVICH, MARIO – VALENTI, PAOLO: Trieste
1866-1891, ultimi anni del Portofranco e crescente affermazione della
navigazione a vapore.
1790 (4 febbraio): SALIMBENI, FULVIO: Una catastrofe annunciata nello
specchio letterario.
1791 (11 febbraio): ROMITA, VALENTINA: L’ideologia nazionalista e il
lato oscuro della democrazia nella ex Jugoslavia.
1792 (18 febbraio): IANNIELLO, MARIO: Testimonianze dal presente: le
guerre e la missione di pacificazione nella ex Jugoslavia.
1793 (25 febbraio): FOSCHETTI, BEATRICE: Predrag Matvejević, un’Europa
maledetta e gli intelletuali del dissenso.
1794 (4 marzo): ABENANTE, DIEGO: Islam e islamismo in Pa kistan.
1795 (11 marzo): ROVERE, CRISTINA: Le tavole dell’Islam tra cibo e parole.
1796 (18 marzo): KALLAS, ELIE: Conflitto tra fede e ratio nel l’Islam.
1797 (25 marzo): ROSSETTI, GABRIELLA: Riflessi in uno specchio:
«orientalismi» e immagini dell’Islam.
1798 (1° aprile): CUSIN, SILVIO: Come oggi possiamo immaginare il quartiere
chiamato Ghetto.
1799 (8 aprile): BON, SILVA: Interpretazione della Shoa (macrostoria e microstoria).
1800 (22 aprile): VASIERI, LIVIO: Bet Haolam, la casa dell’eternità degli
Ebrei.
1801 (29 aprile): BENUSSI, CRISTINA: Le donne ebree e la scrit tura.
1802 (6 maggio): DEGHENGHI OLUJIĆ, ELLIS: «La Batana»: una rivista
di cultura letteraria in Istria.
1803 (13 maggio): IVETIC, EGIDIO: Scrivere la storia dell’Istria in Istria.
1804 (21 maggio): GUAGNINI, ELVIO: Consegna al presidente Gino Pavan
della medaglia, di Clauco Tiozzo, fatta coniare dai soci ed amici in ricordo
dei suoi ottantacinque anni; – FRIED, ILONA: Fiume tra cultura
italiana e cultura unghe rese.
1805 (27 maggio): MAZZIERI SANKOVIĆ, GIANNA: Lettere fiumane,
Enrico Morovich e Osvaldo Ramous: due scelte.
193

1806 (3 giugno): SALIMBENI, FULVIO: Presentazione del libro di Vesna
Cunja Rossi «I Gesuiti Trieste e gli Asburgo nel Seicento» (extra serie
n° 3 dell’«Archeografo Triestino»).
1807 (28 ottobre): MASELLI SCOTTI, FRANCA: Trieste romana allla luce
dei nuovi ritrovamenti.
1808 (4 novembre): BOSCAROL, CHIARA: Studi territoriali sulla preistoria
del Friuli Venezia Giulia a confronto.
1809 (11 novembre): CHIABA, MONICA – MAGGI, PAOLA – MAGRINI,
CHIARA: Le valli del Natisone: terre di incontri e scon tri. Nuovi dati
storico-archeologici da un progetto universitario trans frontaliero.
1810 (18 novembre): AURIEMMA, RITA: Il mare degli antichi. L’archeologia
subacquea nell’alto Adriatico tra Grado e Pirano.
1811 (25 novembre): ZACCARIA, CLAUDIO: Valerio Festo: un senatore al
servizio dell’Impero, onorato a Trieste.
1812 (2 dicembre). MIHOVILIC, KRISTINA: Nuovi dati sull’età del bronzo
in Istria.
1813 (16 dicembre): GUAGNINI, ELVIO – SALIMBENI, FULVIO – BOC-
CAZZI MAZZA, BARBARA e PAVAN, GINO: Pre sen ta zio ne dell’«Archeografo
Triestino» (LXVI della IV serie, CXIV della raccolta).
194
2007
1814 (13 gennaio): BARILLARI, DIANA: Un esempio di liberty a Trieste:
il palazzo dell’ex cinema Eden dell’architetto Giuseppe Somma ruga.
1815 (20 gennaio): COSTA, ROBERTO – BARILLARI, DIANA: Architettura
per la scienza: il Centro di fisica teorica e la SISSA.
1816 (3 febbraio): VALCOVICH, EDINO: L’ospedale infantile Burlo Garofolo.
Alcune riflessioni sullo sviluppo e l’architettura.
1817 (10 febbraio): MONTI DI SOPRA, ELISA: Ingegneria applicata all’architettura:
indagini sulla piramide di Cheope.
1818 (17 febbraio): CAMUS, ROBERTO: Circolare a Trieste: rifles sio ni con
Roberto Camus.
1819 (24 febbraio): CEINER, GIOVANNI: Carlo Scarpa e il museo Revoltella
a Trieste.
1820 (3 marzo): VIOLA, GIANNI EUGENIO: Il tempo, lo spazio, la politica
delle prime avanguardie: Futurismo a Trieste.
1821 (10 marzo): SALIMBENI, FULVIO: Carducci e la terza Italia.

1822 (17 marzo): FERGONZI, FLAVIO: Manlio Malabotta, critico figu ra tivo
(scritti dal 1929 al 1935). Presentazione del IV vol. extra serie dell’Archeografo
Triestino.
1823 (24 marzo): GRANITO, ANNALISA – CROZZOLI, ARCHIMEDE:
Un Wordsworth dell’Adriatico, il letterato-patriota triestino dei tempi
di Svevo Cesare Rossi.
1824 (31 marzo): SAGONA, VINCENZO: Foscolo a Trieste.
1825 (14 aprile): LUNAZZI, MELANIA: Napoleone Cozzi, artista, alpinista
e patriota.
1826 (21 aprile): BRAMBILLA, ALBERTO: Carducci e Trieste.
1827 (28 aprile): ZERBONI, MARINO: La battaglia di Lissa del 1866: una
salutare sconfitta.
1828 (5 maggio): DASSOVICH, MARIO: Intellettuali di frontiera: giuliani
a Firenze nella prima metà del Novecento.
1829 (12 maggio): DEL PONTE, SERENA: Le nuove piazze di Trieste.
1830 (19 maggio): SCOPAS SOMMER, ROSSELLA: I lavori per la riapertura
della Galleria nazionale d’arte antica e la collezione Garzolini.
1831 (26 maggio): COLOMBO, FULVIO: Nuove indagini sulla Trieste del
Tre cento.
1832 (27 ottobre): BARILLARI, DIANA – GANZER, GILBERTO: Architetti
italiani a Istanbul tra ’800 e ’900: i fratelli Fossati e Raimon do
D’Aronco.
1833 (10 novembre): GENEL, FLAVIA – GEOMETRANTE, RAFFAEL-
LA: L’ingegner Andrea Ghira e l’edilizia economica popolare a Trieste
nel primo ventennio del Novecento.
1834 (17 novembre): VECCHIET, ROMANO: Trieste, il Friuli e la costruzione
della strada ferrata Veneto-Illirica (1836-1855).
1835 (24 novembre): CEINER, GIOVANNI – ARTICO, ANNA: Il parco e la
villa Revoltella a Trieste.
1836 (1° dicembre): VALCOVICH, EDINO: La ristrutturazione dell’«Albergo
impiegati» di Monfalcone: un caso di «progetto di finanza».
1837 (15 dicembre): GUAGNINI, ELVIO – SALIMBENI, FULVIO – FON-
TANA, FEDERICA e PAVAN, GINO: Pre sen ta zione dell’«Archeografo
Triestino» (LXVII della IV serie, CXV della raccolta).
195

196
2008
1838 (12 gennaio): VIDULLI TORLO, MARZIA: Le peripezie di Michez e
Jachez, dalla Torre civica al Castello.
1839 (19 gennaio): MESSINA, MICHELA: L’origine del Castello di San
Giusto, i suoi restauri e le collezioni civiche in esso conservate.
1840 (2 febbraio): BOSCAROL, CHIARA – RICCAMBONI, RODOLFO:
Alla scoperta degli aspetti archeologici e naturalistici del territorio con
le nuove tecnologie.
1841 (9 febbraio): BOFFO, LAURA: Presenze greche ad Aquileia.
1842 (16 febbraio): MORSELLI, CHIARA: Elaiussa Sebaste, un porto tra
Oriente e Occidente. Dodici anni di ricerche archeologiche.
1843 (23 febbraio): ZANIER, CATHARINA: Il ponte romano di Ronchi dei
Legionari.
1844 (1 marzo): DE ROSA, DIANA: Tempeste e corsari nell’Adriatico - dai
diari degli allievi del Nautico di metà Settecento.
1845 (8 marzo): CRIVELLI, RENZO S.: Joyce e Trieste.
1846 (15 marzo): MITROVIČ, MARIJA: Ivo Andrič triestino e italiano.
1847 (29 marzo): CAMERINO, GIUSEPPE ANTONIO: Leggere Svevo oggi.
1848 (5 aprile): SALIMBENI, FULVIO: La civiltà del Risorgimento tra riletture,
revisioni e revisionismi. Una riflessione su recenti tendenze storiografiche
nazionali e regionali.
1849 (12 aprile): SENARDI, FULVIO – SALIMBENI, FULVIO: Presentazione
del libro «Il Risorgimento» di P. Ginsborg e A. M. Banti (Torino
2007).
1850 (19 aprile): GRANSINIG, VANIA: Michelangelo Grigoletti (1801-
1870), un pittore fra Trieste e Venezia.
1851 (26 aprile): REDIVO, DIEGO: Presentazione del libro «Italia redenta»
di Bruno Gatta (Udine 2008).
1852 (10 maggio): PAVAN, GINO: Presentazione del libro «Pietro Nobile
direttore dell’Accademia di Architettura di Vienna (1818-1849)» di Catharina
Schoeller (Extra serie n. 6 dell’Archeografo Triestino)
1853 (17 maggio): GUAGNINI, ELVIO – DEL FABBRO CARACOGLIA,
BRUNA e CARPINTERI, LINO: Presentazione del libro «Bestie de
ogni qualità nostrane e estere» di Arduino Berlam (Trieste 2008).
1854 (24 maggio): SAPORI, JULIEN: Presentazione del suo libro «L’exil et
la mort de Joseph Fouché» (Parigi 2008).

1855 (31 maggio): MAGRIS, CLAUDIO: Ibsen e la letteratura triestina.
1856 (25 ottobre): MASELLI SCOTTI, FRANCA: Una villa suburbana sulla
riva occidentale di Tergeste.
1857 (8 novembre): BARILLARI, DIANA: Ingegneri e architetti «libertyni»
a Trieste.
1858 (15 novembre): GUAGNINI, AULO – STEFANINI, NICCOLÒ: Dall’atmosfera
ossianica a quella metafisica all’interno del Cimitero ebraico
di Trieste in un’architettura modulata dai suoni.
1859 (22 novembre): ZANETTE, GIULIO – REGA, LORENZA: L’ingegnere
J. Heider e la costruzione del nuovo dock nell’Arsenale del Lloyd
austriaco, una memoria ottocentesca.
1860 (29 novembre): GORTAN, MICHELE: 1886 - Il ruolo della Camera di
Commercio nella realizzazione del Porto di Trieste.
1861 (6 dicembre): RIZZANI, FEDERICO: Un parco d’arte a Villa Stavropulos
a Trieste.
1862 (13 dicembre): GUAGNINI, ELVIO – PAVAN, GINO – FONTANA,
FEDERICA e BOTTERI, GUIDO: Presentazione del volume LXVIII
della IV serie (= CXVI della Raccolta) dell’Archeografo Triestino.
2009
1863 (10 gennaio): DEL PONTE, SERENA: Il mondo dei Faraoni nella letteratura
ottocentesca.
1864 (24 gennaio): DE ROSA, DIANA: Dal Conservatore dei poveri al Frenocomio
di San Giovanni.
1865 (31 gennaio): BARILLARI, DIANA: L’architettura dell’Ospedale psichiatrico
di San Giovanni.
1866 (7 febbraio): ZACCARIA, CLAUDIO: I produttori di olio nell’Istria
settentrionale in età romana. A proposito della nuova iscrizione di un
duoviro tergestino.
1867 (14 febbraio): MAINARDIS, FULVIA: Lingue, nomi e scritture epigrafiche.
Forme di acculturazione nell’Italia nord-orientale.
1868 (21 febbraio): MONTAGNARI, EMANUELA – VIDULLI TORLO,
MARZIA: I Musei archeologici di Trieste e di Muggia, allestimenti a
confronto.
1869 (28 febbraio): FONTANA, FEDERICA: I culti isiaci in area nordadria
tica: Iside ad Aquileia e Trieste.
197

1870 (7 marzo): DARIS, SERGIO: Un noto sconosciuto dell’egittologia:
Giuseppe Nizzoli.
1871 (14 marzo): FIORI, FABIO: Abbecedario adriatico.
1872 (21 marzo): ROJC, ALEXANDER: Trieste nel Novecento: avanguardia
musicale?
1873 (28 marzo): ZANDRINO, BARBARA: Farfa, un futurista triestino
«miliardario della fantasia»
1874 (4 aprile): PRELLI, ELISA: Gianni Russian, pittore triestino (1922-
1962).
1875 (11 aprile): FIORIN, MARISA: La Chiesa di San Spiridione tra storia
ed arte.
1876 (18 aprile): MALUSÀ, BEATRICE: Il pittore Antonio Lonza (Trieste
1848-1918).
1877 (9 maggio): SALIMBENI, FULVIO: Verso il traguardo dei cento volumi:
Per un bilancio di «Civiltà del Risorgimento».
1878 (16 maggio): SCARAMUZZA, ALESSANDRA: Tra Otto e Novecento
- Sebastiano Scaramuzza, un dimenticato intellettuale irredentista
veneto-giuliano, e Antonio Fogazzaro.
1879 (23 maggio): SENARDI, FULVIO: Umberto Saba e la Grande Guerra.
1880 (30 maggio): ZANLORENZI, SILVIA: Il giapponismo triestino, tra diplomazia
e storia culturale.
1881 (7 novembre): TRAMPUS, ANTONIO: Cesare Pagnini rifondatore
del la Minerva.
1882 (14 novembre): PAVAN, GINO: Guido Cirilli direttore dell’Ufficio
Belle Arti a Trieste (1918-1924).
1883 (21 novembre): CAPUZZO, ESTER – GHISALBERTI, CARLO: Giulio
Cervani storico.
1884 (28 novembre): CANNARELLA, DANTE: Silvio Rutteri insegnante e
direttore dei Civici Musei di Trieste.
1885 (5 dicembre): BOTTERI, GUIDO: I giornali triestini dal maggio 1945
al Trattato di pace (10 febbraio 1947).
1886 (12 dicembre): VALCOVICH, EDINO – BARILLARI, DIANA e
GUA GNINI, AULO: Cantieri e lavoro a Trieste negli anni Trenta: il
caso dell’Idroscalo.
1887 (19 dicembre): GUAGNINI, ELVIO – BOCCAZZI MAZZA, BAR-
BARA e PAVAN, GINO: Presentazione del volume LXIX della IV serie
(= CXVII della Raccolta) dell’Archeografo Triestino.
198

2010
1888 (9 gennaio): PIOVESAN, FEDERICO: L’architetto Giorgio Zaninovich:
un protagonista del modernismo a Trieste e il blocco ZA. – GAM-
BARDELLA, ANDREA: Sistemi costruttivi innovativi negli edifici del
nuovo Manicomio di Trieste (1903-1908).
1889 (16 gennaio): COSOLINI, GIULIA: Il teatrino del nuovo Manicomio
di Trieste, architettura e decorazione .
1890 (30 gennaio): AULIC, SANDA: La Galleria del Tergesteo a Trieste,
storia e restauro.
1891 (6 febbraio): STASI, BEATRICE: Nel laboratorio di Svevo. L’edizione
critica della «Coscienza di Zeno».
1892 (13 febbraio): PIERI, MARZIO – GORI, GIANNI – ALBERTAZZI,
MARCO e GUAGNINI, ELVIO: La Trieste di Benco cento anni dopo.
1893 (20 febbraio): BOSSI, MAURIZIO: Il Gabinetto scientifico-letterario
«Giovan Pietro Vieusseux» di Firenze: un gabinetto di lettura europeo
nell’Italia dell’Ottocento. Epistolario breve Vieusseux-Rossetti.
1894 (27 febbraio): PELLEGRINI, RIENZO: La Trieste di ieri. Il sagrestano
Giuseppe Mainati e i suoi Dialoghi in dialetto.
1895 (6 marzo): CASARI, PAOLO: Ritratti romani nei Civici Musei di Storia
ed Arte di Trieste.
1896 (13 marzo): BRAINI, MASSIMO: Trieste romana: la carta archeologica
su supporto informatico.
1897 (20 marzo): BOSCAROL, CHIARA – MAGGI, PAOLA e ZORZET-
TI, GIOVANNI: La penisola muggesana, patrimonio archeologico da
conoscere e valorizzare.
1898 (27 marzo): CALLEGHER, BRUNO: Rossetti, Putinati, Labus. Erudizione
e neoclassicismo in due medaglie per Trieste.
1899 (10 aprile): FERNETTI, VALENTINA: L’edificio principale dell’Università
di Trieste: vicende progettuali tra architettura e politica.
1900 (17 aprile): VALCOVICH, EDINO: La sede dell’ex Istituto di Chimica
applicata dell’Università di Trieste, opera poco conosciuta dell’architetto
Umberto Nordio.
1901 (24 aprile): DAMIAN, PAOLO: L’edificio centrale aule della Facoltà
di Ingegneria e l’incompiuto progetto di Antonio Guacci.
1902 (8 maggio): TRAMPUS, ANTONIO: Trieste e l’Europa di Rossetti.
1903 (14 maggio): VOLPATO, SIMONE: Rossetti, Petrarca e la solitudine
del Genio.
199

1904 (22 maggio): BANDELLI, GINO: Rossetti e l’Antico.
1905 (29 maggio): SIRUGO, ALESSANDRA: Rarità della Collezione petrarchesca-piccolominea.
1906 (6 novembre): SILVESTRI, MARINA: La visione europea di Aurelia
Gruber Benco.
1907 (13 novembre): SENARDI, FULVIO: Giani Stuparich, dall’Europa a
Trieste.
1908 (20 novembre): BENUSSI, CRISTINA: Quarantotti Gambini e «Gli
anni ciechi»: un romanzo di formazione?
1909 (27 novembre): DUGULIN, ADRIANO – PAVAN, GINO e MES-
SINA, MICHELA: Inaugurazione della mostra «Società di Minerva
(1810-2010) - Duecento anni di storia e cultura a Trieste».
1910 (4 dicembre): BARILLARI, DIANA: Presentazione del settimo Extra
serie dell’Archeografo Triestino: Gino Pavan, «La Cappella dell’Episcopio
a Trieste di Ivan Vurnik (1913-1914)».
1911 (11 dicembre): DEL BELLO, PIERO: Modiano, arte e impresa.
1912 (18 dicembre): DE GRASSI, MASSIMO – MAZZA BOCCAZZI,
BARBARA – GUAGNINI, ELVIO e PAVAN, GINO: Presentazione
dell’Archeografo Triestino, volume LXX/2 della IV serie (= CXVIII/2
della Raccolta).
200

VITA SOCIETARIA

1946 16 marzo
1947 10 maggio
1949 1 ottobre
1950 16 dicembre
1951 30 giugno
1952 28 giugno
1953 27 giugno
1954 3 luglio
1955 2 luglio
1956 7 luglio
1957 6 luglio
1958 5 luglio
1959 4 luglio
1960 2 luglio
1961 1 luglio
1962 7 luglio
1963 6 luglio
1964 4 luglio
1965 3 luglio
1966 2 luglio
1967 1 luglio
1968 6 luglio
1969 5 luglio
1970 14 febbraio
1971 13 febbraio
1972 29 gennaio
1 luglio
1973 27 gennaio
1974 26 gennaio
ASSEMBLEE GENERALI DEI SOCI
1975 25 gennaio
1976 31 gennaio
1977 29 gennaio
1978 28 gennaio
1979 27 gennaio
1980 26 gennaio
1981 31 gennaio
1982 23 gennaio
1983 29 gennaio
1984 28 gennaio
1985 2 febbraio
1986 25 gennaio
1987 24 gennaio
1988 16 gennaio
1989 21 gennaio
1990 20 gennaio
1991 19 gennaio
1992 18 gennaio
1993 16 gennaio
1994 15 gennaio
1995 14 gennaio
1996 13 gennaio
1997 11 gennaio
1998 24 gennaio
6 giugno
1999 16 gennaio
2000 15 gennaio
2001 20 gennaio
2002 19 gennaio
203

2003 18 gennaio
2004 17 gennaio
2005 22 gennaio
2006 28 gennaio
2007 27 gennaio
204
2008 26 gennaio
2009 17 gennaio
2010 23 gennaio
2011 22 gennaio

1946 28 marzo
RIUNIONI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO
1947 17 maggio
31 maggio
11 novembre
2 dicembre
16 dicembre
30 dicembre
1948 17 febbraio
3 giugno
9 dicembre
1949 13 gennaio
18 gennaio
27 gennaio
8 febbraio
11 marzo
10 maggio
18 maggio
26 settembre
5 ottobre
14 novembre
16 novembre
7 dicembre
1950 9 gennaio
25 gennaio
15 febbraio
4 marzo
11 marzo
20 marzo
24 aprile
16 maggio
16 settembre
(2 novembre)
28 novembre
(6 dicembre)
1951 5 gennaio
10 gennaio
10 marzo
21 marzo
6 aprile
26 aprile
28 maggio
15 giugno
11 luglio
8 agosto
26 settembre
18 ottobre
10 novembre
1952 8 gennaio
11 febbraio
18 giugno
27 settembre
31 ottobre
5 dicembre
1953 11 marzo
11 aprile
8 maggio
29 maggio
205

206
5 giugno
18 novembre
1954 12 gennaio
25 giugno
22 ottobre
28 dicembre
1955 10 giugno
25 giugno
27 giugno
3 agosto
11 ottobre
8 novembre
1956 25 gennaio
6 giugno
30 ottobre
1957 7 febbraio
25 febbraio
28 marzo
9 ottobre
1958 13 gennaio
11 febbraio
1 aprile
2 maggio
3 giugno
2 luglio
25 settembre
20 ottobre
1959 15 gennaio
4 marzo
9 aprile
25 maggio
22 ottobre
3 dicembre
12 dicembre
1960 4 gennaio
18 gennaio
23 febbraio
29 settembre
1961 13 marzo
4 aprile
26 giugno
13 settembre
1962 21 maggio
1963 14 marzo
5 giugno
2 ottobre
1964 21 gennaio
27 maggio
7 ottobre
1965 19 gennaio
23 marzo
25 maggio
22 giugno
19 ottobre
1966 4 marzo
3 giugno
15 settembre
1967 16 marzo
6 giugno
4 ottobre
1968 9 maggio
9 ottobre
1969 13 marzo
11 giugno
1970 20 gennaio
13 ottobre
14 dicembre
1971 14 ottobre
3 dicembre
1972 31 ottobre
22 dicembre
1973 15 ottobre
17 dicembre
1974 16 aprile
6 giugno

24 settembre
5 novembre
18 dicembre
1975 27 ottobre
1976 22 giugno
30 novembre
1977 26 settembre
27 dicembre
1978 8 maggio
9 ottobre
13 dicembre
1979 11 giugno
20 novembre
1980 21 aprile
8 settembre
7 ottobre
1981 14 gennaio
18 settembre
1982 5 gennaio
24 settembre
22 dicembre
1983 24 maggio
14 settembre
1984 4 gennaio
21 maggio
17 ottobre
20 dicembre
1985 5 febbraio
15 marzo
2 maggio
8 giugno
13 settembre
11 dicembre
23 dicembre
1986 6 febbraio
20 maggio
6 settembre
11 dicembre
1987 5 febbraio
15 giugno
19 settembre
29 ottobre
30 novembre
1988 1 febbraio
18 aprile
14 settembre
26 ottobre
23 novembre
1989 17 febbraio
5 maggio
5 giugno
4 ottobre
1990 17 gennaio
17 settembre
17 gennaio
1991 25 settembre
25 novembre
1992 10 gennaio
20 luglio
23 ottobre
1993 22 marzo
27 settembre
6 dicembre
1994 27 gennaio
15 giugno
6 ottobre
1995 14 gennaio
29 aprile
13 luglio
10 ottobre
1996 8 gennaio
7 marzo
13 giugno
27 settembre
9 dicembre
207

1997 8 febbraio
12 maggio
8 ottobre
10 dicembre
1998 18 marzo
30 maggio
13 ottobre
1999 16 gennaio
12 aprile
5 luglio
28 ottobre
2000 10 gennaio
3 marzo
14 giugno
16 ottobre
2001 16 gennaio
19 settembre
2002 16 gennaio
13 marzo
23 ottobre
2003 4 dicembre
208
2004 9 gennaio
17 gennaio
20 ottobre
2005 22 gennaio
7 ottobre
2006 21 gennaio
7 febbraio
11 marzo
19 ottobre
2007 27 gennaio
4 giugno
6 ottobre
2008 22 gennaio
20 ottobre
2009 14 gennaio
16 giugno
5 ottobre
2010 21 gennaio
22 giugno
8 ottobre
15 novembre
Sono indicate tra parentesi le sedute rinviate per mancanza del numero legale.

CARICHE SOCIALI
dalla Rifondazione del 4 luglio 1944
Nel tragico maggio 1945 l’attività della rinata Minerva subì una brusca
interruzione e le riunioni poterono riprendere con cadenza settimanale appena
l’8 febbraio 1946. Convenzionalmente per il periodo viene considerato
Presidente Cesare Pagnini, principale fautore della ripresa. L’elezione di un
primo Consiglio direttivo, sempre differita per la gravità del momento politico,
ebbe luogo il 16 marzo 1946. Secondo lo schema di Statuto sociale
elaborato già nel luglio del ’44 da Attilio Gentile sulla base del primo Statuto
rossettiano, tre Direttori amministrano collegialmente la Società, ma ciascuno
ha una sua specifica qualifica e competenza, come pure i due Consiglieri
sono previsti due Revisori dei conti.
Il Consiglio eletto il 10 maggio 1947 per il biennio successivo, in base
ad un nuovo Statuto (che si rifà a quello del 1903), approvato contestualmente,
si compone di: un Presidente (carica introdotta nel 1882), due Vicepresidenti
e sei Consiglieri. Tutte le mansioni vengono ripartite tra i Consiglieri.
Secondo lo Statuto definitivo del 1949 approvato dalla Prefettura di
Trieste il 9.6.1952 (e le successive modifiche) il Consiglio direttivo mantiene
la medesima composizione, ma, eliminata la minuziosa distribuzione di compiti
tra i Consiglieri, nomina dal suo seno un Segretario e un Tesoriere. È
eletto per un biennio (un triennio dopo la modifica del 1998) dall’Assemblea
generale ordinaria dei soci – convocata al termine dell’anno accademico –
che, per la medesima durata, elegge due Revisori dei conti (che hanno facoltà
di assistere alle sedute del Consiglio) e, dal luglio 1960, tre Probiviri. I vuoti
eventualmente verificatisi nel Direttivo vengono coperti con la cooptazione.
L’Assemblea generale può eleggere un presidente onorario a vita. Furono
acclamati: Silvio Benco (10.5.1947), Camillo De Franceschi (1.10.1949),
Cesare Pagnini (2.2.1985).
La sequenza è ricostruita in base ai verbali conservati nella sede sociale.
Dopo quelli delle prime trentacinque riunioni settimanali (dal 4 luglio 1944
al 24 marzo 1945), redatti da Paolo Veronese, regolari verbali si ebbero poi
209

appena a partire dal 10 maggio 1947, ad opera di Antonio Ciana, che colmò
la lacuna delle novantacinque sedute intercorse (resta solo una minuta del 1°
marzo 1946) con un sommario basato su appunti personali. La compilazione
dei verbali dattilografati delle riunioni ordinarie fu continuata fino a tutto il
1987. La redazione dei verbali manoscritti delle riunioni del Consiglio direttivo
data dal 28 marzo 1946. I verbali delle Assemblee generali, conservati in
originale dal 1947, vengono pubblicati integralmente dal 1993 nelle Relazioni
biennali a stampa sull’attività della Società.
Va tenuto presente che l’anno accademico (il cui inizio nella lunga vita
della Società è stato più volte spostato) coincide con l’anno solare appena dal
5 luglio 1969. Nella sequenza si intendono distinti, nell’ordine, primo e secondo
vicepresidenti.
210

marzo 1946 – maggio 1947
Direttori
Piero Sticotti
(direttore archivista)
Oreste Basilio
(direttore economo)
Baccio Ziliotto
(direttore bibliotecario)
maggio 1947 – ottobre 1949
Presidente
Baccio Ziliotto
Vice presidenti
Attilio Gentile
Marino de Szombathely
Consiglieri
Piero Sticotti (censore)
Antonio Ciana (segretario)
ottobre 1949 – giugno 1951
Presidente
Domenico Rossetti
Vice presidenti
Attilio Gentile
Marino de Szombathely
Consiglieri
Oreste Basilio (tesoriere)
Antonio Ciana (segretario)
giugno 1951 – giugno 1953
Presidente
Domenico Rossetti
Vice presidenti
Marino de Szombathely
Cesare Pagnini
Consiglieri
Oreste Basilio (tesoriere)
Antonio Ciana (segretario)
giugno 1953 – luglio 1955
Presidente
Domenico Rossetti
Consiglieri
Silvio Benco (censore)
Giuliano Posar (segretario)
Revisori dei conti
Domenico Rossetti jun.
Fiorello de Farolfi
Oscar de Incontrera
(bibliotecario)
Ranieri M. Cossar (economo)
Domenico Rossetti (dir. di sede)
Oreste Basilio (cassiere)
Revisori dei conti
Aldo Tassini
Vittorio Privileggi
Ranieri M. Cossar
Edoardo Funaioli
Oscar de Incontrera
Piero Sticotti
Revisori dei conti
Vittorio Privileggi
Aldo Tassini
Edoardo Funaioli
Lina Gasparini
Oscar de Incontrera
Ferdinando Pasini
Revisori dei conti
Vittorio Privileggi
Aldo Tassini
Vice presidenti
Marino de Szombathely
Cesare Pagnini
211

Consiglieri
Oreste Basilio (tesoriere)
Antonio Ciana (segretario)
Edoardo Funaioli
Lina Gasparini
luglio 1955 – luglio 1957
Presidente
Domenico Rossetti
Vice presidenti
Cesare Pagnini
Marino de Szombathely
Consiglieri
Antonio Ciana (segretario)
Lina Gasparini
luglio 1957 – luglio 1959
Presidente
Domenico Rossetti
Vice presidenti
Cesare Pagnini
Marino de Szombathely
Consiglieri
Antonio Ciana (segretario)
Maria Cvitanich
luglio 1959 – luglio 1961
Presidente
Domenico Rossetti
Vice presidenti
Cesare Pagnini
Marino de Szombathely
Consiglieri
Antonio Ciana (segretario)
Maria Cvitanich
Lina Gasparini
Giovanni Gerolami
luglio 1961 – luglio 1963
Presidente
Domenico Rossetti
212
Oscar de Incontrera
vacante
(dal 28.12.54: Baccio Ziliotto)
Revisori dei conti
Vittorio Privileggi
Aldo Tassini
Giovanni Gerolami
Oscar de Incontrera
Giuseppe Rossi Sabatini
Baccio Ziliotto
Revisori dei conti
Vittorio Privileggi
(dal 7.7.56: Rinaldo Crasnich)
Aldo Tassini
Lina Gasparini
Giovanni Gerolami
Oscar de Incontrera
Roberto Zuculin (tesoriere)
Revisori dei conti
Rinaldo Crasnich
Aldo Tassini
Oscar de Incontrera
Roberto Zuculin tesoriere)
Revisori dei conti
Rinaldo Crasnich
Aldo Tassini
Probiviri (dal 2.7.60)
Edoardo Funaioli
Giuseppe Rossi Sabatini
Ugo Trevisini
Vice presidenti
Cesare Pagnini
Marino de Szombathely

Consiglieri
Antonio Ciana (segretario)
Maria Cvitanich
Oscar de Incontrera
Sauro Pesante
Sergio Sauli (tesoriere)
Roberto Zuculin
luglio 1963 – luglio 1965
Presidente
Domenico Rossetti
Vice presidenti
Cesare Pagnini
Marino de Szombathely
Consiglieri
Antonio Ciana (segretario)
Maria Cvitanich
Oscar de Incontrera
Carlo Rapozzi
luglio 1965 – luglio 1967
Presidente
Domenico Rossetti
Vice presidenti
Cesare Pagnini
Marino de Szombathely
Consiglieri
Antonio Ciana (segretario)
Maria Cvitanich
Oscar de Incontrera
Carlo Rapozzi
luglio 1967 – luglio 1969
Presidente
Domenico Rossetti
Vice presidenti
Cesare Pagnini
Marino de Szombathely
Consiglieri
Antonio Ciana (segretario)
Maria Cvitanich
Oscar de Incontrera
Carlo Rapozzi
Revisori dei conti dei conti
Rinaldo Crasnich
Aldo Tassini
Probiviri
Edoardo Funaioli
Giuseppe Rossi Sabatini
Ugo Trevisini
Giuseppe Secoli
Sergio Sauli (tesoriere)
Revisori dei conti
Rinaldo Crasnich
(dal 4.7.64: Rodolfo Mosetti)
Aldo Tassini
Probiviri
Edoardo Funaioli
Giuseppe Rossi Sabatini
Ugo Trevisini
Giuseppe Secoli
Sergio Sauli (tesoriere)
Revisori dei conti
Marino de Cristini
Rodolfo Mosetti
Probiviri
Edoardo Funaioli
Giuseppe Rossi Sabatini
Ugo Trevisini
Sergio Sauli (tesoriere)
Giuseppe Secoli
Revisori dei conti
Marino de Cristini
Rodolfo Mosetti
Probiviri
Edoardo Funaioli
Giuseppe Rossi Sabatini
Ugo Trevisini
213

luglio 1969 – gennaio 1972
Presidente
Domenico Rossetti
Vice presidenti
Cesare Pagnini
Marino de Szombathely
Consiglieri
Antonio Ciana (segretario)
Maria Cvitanich
Oscar de Incontrera
Carlo Rapozzi
gennaio 1972 – gennaio 1974
Presidente
Domenico Rossetti
Vice presidenti
Cesare Pagnini
Giuseppe Secoli
Consiglieri
Antonio Ciana (segretario)
Maria Cvitanich
Giusto Borri
Carlo Rapozzi
1974 – 1976
Presidente
Domenico Rossetti
Vicepresidenti
Cesare Pagnini
Giuseppe Secoli
Consiglieri
Antonio Ciana (dal 25.1.75:
Alfieri Seri, segretario)
Pietro Covre
Marino de Cristini
1976 – 1978
Presidente
Domenico Rossetti
Vicepresidenti
Cesare Pagnini
Giuseppe Secoli
214
Sergio Sauli (tesoriere)
Giuseppe Secoli
Revisori dei conti
Marino de Cristini
Rodolfo Mosetti
Probiviri
Edoardo Funaioli
Giuseppe Rossi Sabatini
Ugo Trevisini
Antonino Rusconi
Sergio Sauli (tesoriere)
Revisori dei conti
Marino de Cristini
Rodolfo Mosetti
Probiviri
Edoardo Funaioli
Giuseppe Rossi Sabatini
Ugo Trevisini
Maria Cvitanich
Antonino Rusconi
Sergio Sauli (tesoriere)
Revisori dei conti
Giulio Cramer
Rodolfo Mosetti
Probiviri
Edo Funaioli
Giuseppe Rossi Sabatini
Ugo Trevisini
Consiglieri
Pietro Covre
Marino de Cristini
Maria Cvitanich
Rinaldo Derossi

Sergio Sauli (tesoriere)
Alfieri Seri (segretario)
Revisori dei conti
Marino Bolaffio
Giulio Cramer
1978 – 1980
Presidente
Domenico Rossetti
Vicepresidenti
Cesare Pagnini
Giuseppe Secoli
Consiglieri
Pietro Covre
Marino de Cristini
Maria Cvitanich
Rinaldo Derossi
1980 – 1982
Presidente
Domenico Rossetti
(dal 7.10.80: Cesare Pagnini)
Vicepresidenti
Cesare Pagnini
(dal 14.1.81: Marino de Cristini)
Giuseppe Secoli
Consiglieri
Pietro Covre
Marino de Cristini
(dal 14.1.81: Antonio Rossetti)
Maria Cvitanich
1982 – 1984
Presidente
Cesare Pagnini
Vicepresidenti
Marino de Cristini
Giuseppe Secoli
Consiglieri
Marino Bolaffio
Pietro Covre
Maria Cvitanich
Rinaldo Derossi
Probiviri
Edoardo Funaioli
Giuseppe Rossi Sabatini
Vittorio Uglessich
Sergio Sauli (tesoriere)
Alfieri Seri (segretario)
Revisori dei conti
Marino Bolaffio
Giulio Cramer
Probiviri
Edoardo Funaioli
Giuseppe Rossi Sabatini
Vittorio Uglessich
Rinaldo Derossi
Sergio Sauli (dal 14.1.81:
Marino Bolaffio, tesoriere)
Alfieri Seri (segretario)
Revisori dei conti
Marino Bolaffio
(dal 14.1.81: Giulio Benussi)
Sergio degli Ivanissevich
Probiviri
Anita Funaioli
Giuseppe Rossi Sabatini
Vittorio Uglessich
Antonio Rossetti
Alfieri Seri (segretario)
Revisori dei conti
Sergio degli Ivanissevich
Giulio Benussi
Probiviri
Anita Funaioli
Giuseppe Rossi Sabatini
Vittorio Uglessich
215

1984 – 1986
Presidente
Cesare Pagnini
(dal 2.2.85: Alfieri Seri)
Vicepresidenti
Giovanni Lettich
Marino de Cristini
Consiglieri
Marino Bolaffio (tesoriere)
Pietro Covre
Maria Cvitanich
Rinaldo Derossi
1986 – 1988
Presidente
Alfieri Seri
Vicepresidenti
Marino de Cristini
Giovanni Lettich
Consiglieri
Marino Bolaffio (tesoriere)
Pietro Covre
Maria Cvitanich (segretaria)
Rinaldo Derossi
1988 – 1990
Presidente
Alfieri Seri
(dal 21.1.89: Gino Pavan)
Vicepresidenti
Marino de Cristini
Giovanni Lettich
Consiglieri
Marino Bolaffio (tesoriere)
Pietro Covre
Maria Cvitanich (segretaria)
1990 – 1992
Presidente
Gino Pavan
Vicepresidenti
Marino de Cristini
Giovanni Lettich
216
Alfieri Seri
(dal 5.2.85: Antonio Rossetti)
Sergio degli Ivanissevich
Revisori dei conti
Giulio Benussi
Fulvio Colombo
Probiviri
Anita Funaioli
Vittorio Uglessich
Antonio Rossetti
(dal 5.2.85: Roberto Pavanello)
Sergio degli Ivanissevich
Antonio Rossetti
Revisori dei conti
Giulio Benussi
Ruggero Calligaris
Probiviri
Anita Funaioli
(dal 30.11.87: Enea Marin)
Roberto Pavanello
Vittorio Uglessich
Rinaldo Derossi
Sergio degli Ivanissevich
Antonio Rossetti
Revisori dei conti
Giulio Benussi
Ruggero Calligaris
Probiviri
Enea Marin
Roberto Pavanello
Vittorio Uglessich
Consiglieri
Marino Bolaffio (tesoriere)
Pietro Covre
Maria Cvitanich (segretaria)
Sergio degli Ivanissevich

Antonio Rossetti
Roberto Scirocco
Revisori dei conti
Giulio Benussi
Ruggero Calligaris
1992 – 1994
Presidente
Gino Pavan
Vicepresidenti:
Carlo Corbato
Marino de Cristini (dal 23.10.92:
Sergio degli Ivanissevich)
Consiglieri:
Marino Bolaffio (tesoriere)
Pietro Covre
Sergio degli Ivanissevich
1994 – 1996
Presidente
Gino Pavan
Vicepresidenti
Carlo Corbato
Sergio degli Ivanissevich
Consiglieri
Marino Bolaffio (tesoriere,
sostituito come tale da Antonio
Rossetti il 29.4.95 e rimpiazzato
come consigliere da Aldo
Raimondi il 10.10.95)
Elena Clari (segretaria)
1996 – 1998
Presidente
Gino Pavan
Vicepresidenti
Carlo Corbato
(dal 7.3.96: Bruno Maier)
Sergio degli Ivanissevich
Consiglieri
Elena Clari (segretaria)
Bruno Maier (dal 7.3.96: Carlo
Corbato; dal 10.12.97: Gino
Bandelli)
Aldo Raimondi
Probiviri
Pia Frausin
Enea Marin
Roberto Pavanello
Grazia Novaro (segretaria)
Antonio Rossetti
Roberto Scirocco
Revisori dei conti
Ruggero Calligaris
Giovanni Paoletti
Probiviri
Enea Marin
Roberto Pavanello
Aldo Raimondi
Bruno Maier
Antonio Rossetti
Roberto Scirocco
Maria Walcher
Revisori dei conti
Ruggero Calligaris
Giovanni Paoletti
Probiviri
Enea Marin
Roberto Pavanello
Aldo Raimondi
(dal 10.10.95: Paolo Tremoli)
Antonio Rossetti (tesoriere)
Roberto Scirocco
Maria Walcher
Revisori dei conti
Ruggero Calligaris
Giovanni Paoletti
Probiviri
Enea Marin
Roberto Pavanello
Paolo Tremoli
(dal 7.3.96 consigliere)
217

1998 – 2001
Presidente
Gino Pavan
Vicepresidenti
Bruno Maier
Sergio degli Ivanissevich
Consiglieri
Gino Bandelli
Aldo Raimondi
Ilaria Romanzin (segretaria)
Antonio Rossetti
Paolo Tremoli
2001 – 2003
Presidente
Gino Pavan
Vicepresidenti
Bruno Maier
Sergio degli Ivanissevich
Consiglieri
Gino Bandelli
Barbara Boccazzi Mazza
Elena Clari (segretaria)
Aldo Raimondi
2003 – 2006
Presidente
Gino Pavan
Vicepresidenti
Elvio Guagnini
Sergio degli Ivanissevich
Consiglieri
Gino Bandelli
Barbara Boccazzi Mazza
Francesca Grippi (dal 20.1.04:
Giuliana Marini, segretaria)
2006 – 2009
Presidente
Gino Pavan
Vicepresidenti
Elvio Guagnini
Sergio degli Ivanissevich
218
Maria Walcher (dal 10.1.2000:
Barbara Boccazzi Mazza)
Revisori dei conti
Giovanni Paoletti
Dario Vici
Probiviri
Elena Clari (dal 13.10.98
riconfermata segretaria)
Enea Marin (dal 10.1.2000:
Bruna Del Fabbro Caracoglia)
Roberto Scirocco
Antonio Rossetti (tesoriere)
Paolo Tremoli
Revisori dei conti
Giovanni Paoletti
Dario Vici
Probiviri
Bruna Del Fabbro Caracoglia
Roberto Scirocco
Gabrio de Szombathely
Aldo Raimondi
Antonio Rossetti (tesoriere)
Paolo Tremoli
Revisori dei conti
Giovanni Paoletti
Dario Vici
Probiviri
Bruna Del Fabbro Caracoglia
Roberto Scirocco
Gabrio de Szombathely
Consiglieri
Gino Bandelli
Barbara Boccazzi Mazza
(segretaria)
Aldo Raimondi

Antonio Rossetti
G. Vittorio Firmiani (dall’11.3.06:
Ernesto van der Ham, tesoriere)
Paolo Tremoli
Revisori dei conti
Giovanni Paoletti
Dario Vici
2009 – 2012
Presidente
Gino Pavan
Vicepresidenti
Elvio Guagnini
Sergio degli Ivanissevich
Consiglieri
Gino Bandelli
Barbara Boccazzi Mazza
(segretaria)
Ernesto van der Ham (tesoriere)
Aldo Raimondi
Probiviri
Bruna Del Fabbro Caracoglia
Roberto Scirocco
Gabrio de Szombathely
Antonio Rossetti
Paolo Tremoli
(dal 27.1.10: Diana De Rosa)
Revisori dei conti
Giovanni Paoletti
Dario Vici
Probiviri
Aldo Ancona
Bruna Del Fabbro Caracoglia
Roberto Scirocco
219

220
PRESIDENTI
1944 – 1945
Cesare Pagnini (Trieste 1899-1989)
1946 – 1947
Piero Sticotti (Dignano 1870 – Trieste 1953)
1947 – 1949
Baccio Ziliotto (Trieste 1880-1961)
1949 – 1980
Domenico Rossetti de Scander (Trieste 1910-1980)
1981 – 1985
Cesare Pagnini
1985 – 1988
Alfieri Seri (Portole d’Istria 1919 – Trieste 1988)
Dal 1989
Gino Pavan (n. Trieste 1921)
PRESIDENTI ONORARI
1947 – 1949
Silvio Benco (Trieste 1874 – Turriaco 1949)
1949 – 1953
Camillo De Franceschi (Parenzo 1868 – Venezia 1953)
1985 – 1989
Cesare Pagnini (Trieste 1899-1989)

STATUTI
E
DATI SOCIETARI

GLI STATUTI DELLA SOCIETÀ DI MINERVA
dalla Rifondazione del 1944
Nell’Assemblea generale ordinaria del 16 dicembre 1950 il Vicepresidente
prof. Marino de Szombathely illustrò l’opportunità di richiedere per la
Minerva il riconoscimento della personalità giuridica e presentò la seguente
mozione che venne approvata all’unanimità:
«I soci della associazione «Società di Minerva» in Trieste, riuniti in assemblea
generale ordinaria il 16 dicembre 1950 nella sala «Silvio Benco»
della Biblioteca Civica, premesso
a) che la Società di Minerva, fondata il 1 gennaio 1810 da Domenico
Rossetti, esiste ed opera da più di un secolo, senza essere stata mai
disciolta né d’autorità né per deliberazione dei soci;
b) che dopo l’interruzione forzata, avvenuta tra la vigilia della seconda
guerra mondiale e l’anno 1944, essa riprese già alla fine di quell’anno
la sua attività, secondo l’antica tradizione e le antiche norme statutarie;
c) che nell’assemblea generale ordinaria tenuta il 1 ottobre 1949 venne
approvato uno statuto, il quale, attenendosi nelle linee generali al carattere
e alle finalità dell’antico, costituisce di questo un necessario
aggiornamento ai tempi e alle condizioni nuove;
d) che per ovvie ragioni i soci desiderano che l’antico e benemerito So-
dalizio triestino ottenga il riconoscimento della personalità giuridica;e)
che l’istanza da presentare alla Prefettura a tal fine dev’essere corre-
data dall’atto costitutivo del Sodalizio;
f) che purtroppo l’originale atto costitutivo del Sodalizio è andato per-
duto,
rilevano ed affermano l’esistenza della associazione «Società di Minerva»
e riconfermano l’approvazione dello Statuto (nuovo) che si considera
allegato alla presente deliberazione; danno mandato alla Presidenza di compiere
presso l’Autorità competente gli atti necessari a conseguire, ai sensi e
223

per gli effetti del vigente C.C., art. 12 e segg., il riconoscimento della personalità
giuridica del Sodalizio, e delegano a tal fine ad essa Presidenza pieni
poteri, dando sin d’ora per autorizzate e rate le eventuali modificazioni e ritocchi
che si dovesse apportare allo Statuto, per l’espresso volere delle Autorità
competenti, affinché esse concedano il detto riconoscimento.»
Per l’approvazione da parte della Prefettura, contestuale al ricono scimento
della personalità giuridica (1952), lo Statuto di 19 articoli del 1° ottobre
1949 dovette essere modificato negli articoli 7 e 10 con apposito atto.
Ulteriori modifiche si resero poi necessarie per adeguarsi ai tempi e alle
normative. L’iter per l’approvazione dello Statuto del 1973 fu ancora più
lungo e sofferto. Su insistenza della Regione, il 5 luglio 1969 l’Assemblea
generale dei soci dovette approvare la modifica dell’art. 11, facendo coincidere
l’anno finanziario (e quindi anche l’anno accademico) con l’anno solare.
Con l’occasione si apportavano alcuni ritocchi formali agli articoli 2, 4 e 6, e
si confermava l’aggiunta di un articolo (19) relativo all’introduzione di tre
probiviri, approvata il 2 luglio 1960, e mai ratificata. Il testo così modificato
venne fatto stampare, ma vi furono riscontrati alcuni errori. Il nuovo schema
con le dovute rettifiche, approvato dai soci il 13 luglio 1971, dovette poi essere
rielaborato in più punti secondo le indicazioni del Ministero della Pubblica
Istruzione, ed integrato con un articolo relativo all’obbligo di inviare al
Ministero una relazione annuale sull’attività della Società. La versione approvata
nell’Assemblea generale del 29 gennaio 1972, e quindi corretta secondo
un’ulteriore indicazione ministeriale relativa al quorum necessario per
la modifica dello Statuto (art. 16), venne approvata nell’Assemblea straordinaria
del 1° luglio successivo. Il nuovo Statuto di 21 articoli ottenne finalmente
l’approvazione con il decreto del Presidente della Repubblica che sanciva
per la Minerva il riconoscimento di Ente morale.
Lo Statuto vigente, di 22 articoli, venne approvato nell’Assemblea generale
straordinaria del 6 giugno 1998 – con verbale rogato a Trieste dal Notaio
Umberto Cavallini sub rep. n. 42583 e racc. 9244 ed ivi registrato il 19 giugno
1998 n. 1607/1° – essendosi apportate alcune modifiche, ed anche per
adempiere al Decreto legislativo 460 del 4 dicembre 1997.
Statuto dell’Associazione «Società di Minerva» con sede in Trieste,
Piazza Attilio Hortis n. 4. Decreto del Presidente della Zona – Prefettura di
Trieste – Div. III, n. 3183/17155, 9 giugno 1952. Pubblicato sulla Gazzetta
G.M.A. – T.L.T., vol. V, n. 13 bis, 1 luglio 1952.
Società di Minerva, fondata a Trieste nel 1810 da Domenico Rossetti.
Statuto approvato nell’Assemblea generale ordinaria dei soci il giorno 1 lu-
224

glio 1972. Decreto del Presidente della Repubblica 19 marzo 1973, n. 263.
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 146, 8 giugno 1973.
Società di Minerva, Trieste, dal 1810. Statuto approvato nell’Assemblea
straordinaria del 6 giugno 1998. Decreto del Presidente della Giunta della
Re gione Autonoma Friuli Venezia Giulia 19 ottobre 1998, n. 0369/Pres. –
Pub blicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma Friuli Venezia
Giulia del 4 novembre 1998.
225

AMBITO FISCALE E PERSONALITÀ GIURIDICA DELLA
SOCIETÀ DI MINERVA
6 settembre 1989
Il Ministero delle Finanze, Anagrafe tributaria, attribuisce alla Società di
Minerva il numero di codice fiscale: 00267590321
17 novembre 2010
La Società di Minerva, già iscritta al numero 102 del Registro delle persone
giuridiche del Tribunale di Trieste, viene iscritta al numero d’ordine 227 del
Registro regionale delle persone giuridiche
a) Registro Stampa
ISCRIZIONI DELL’«ARCHEOGRAFO TRIESTINO»
22 marzo 1949
L’«Archeografo Triestino» è iscritto al numero 54 del Registro Stampa
presso il Tribunale civile e penale di Trieste
b) Consiglio Nazionale delle Ricerche
14 novembre 1980
Il Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di studi sulla ricerca e documentazione
scientifica, Centro Nazionale ISDS, assegna all’«Archeografo Triestino»
il seguente ISSN: 0392-0038
c) Camera di Commercio
17 febbraio 1992
La Società di Minerva, Ente Morale, è iscritta alla Camera di Commercio
di Trieste nel Registro delle Imprese con il numero 102971 Repertorio Economico
Amministrativo (REA)
227

d) Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni
29 agosto 2001
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Dipartimento Vigilanza e
Controllo, Ufficio Registro e Assetti, iscrive la Società di Minerva (già iscritta
nel Registro nazionale della stampa) nel nuovo Registro degli Operatori di Comunicazione
(ROC) con il numero 3150
228

LA MOSTRA
DEL
BICENTENARIO

MIChELA MESSINA
SOCIETà DI MINERvA 1810-2010.
200 ANNI DI STORIA E CuLTuRA A TRIESTE
Il 27 novembre 2010, presso il Civico Museo Sartorio di Trieste, è stata
inaugurata una mostra intesa a rendere omaggio alla Società di Minerva nel
200° anniversario dalla sua fondazione. L’esposizione è stata promossa
dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste, ideata e realizzata dalla
Direzione Area Cultura-Civici Musei di Storia ed Arte, in collaborazione con
la Società di Minerva, con la direzione di Adriano Dugulin e la cura del presidente
Gino Pavan e di chi scrive.
Allo scopo di documentare l’essenza e la vitalità dell’attività culturale
svolta dalla Società di Minerva, nata negli intenti del suo fondatore, Domenico
Rossetti, come centro propulsore della cultura e del benessere economico e
sociale di Trieste, il percorso espositivo è stato sviluppato in due direzioni: la
narrazione della lunga storia associativa e la riscoperta della collezione archeologica,
artistica e bibliografica che la Società di Minerva aveva riunito fin
dalla sua fondazione. A ideale trait d’union tra le due sezioni, la personalità di
Domenico Rossetti è stata tratteggiata tramite alcuni ritratti e la ricostruzione
ideale della sua scrivania, esprimendo così come l’ingegno poliedrico e l’apertura
mentale e culturale del fondatore abbiano conferito all’associazione quel
carattere di distacco dalla pura erudizione che ne ha garantito la longevità 1.
1 Il convegno Accademie e Società culturali tra Sette e Ottocento nel Litorale,
tenutosi presso il Civico Museo Sartorio di Trieste il 30 ottobre 2009, è stato un’occasione
privilegiata per riflettere e approfondire diverse tematiche relative alla storia
della Società di Minerva. Pertanto i saggi pubblicati nei relativi atti, a cura di G. Pava
n , «Archeografo Triestino», s. Iv, LXX/1 (CXvIII/1 della raccolta), 2010, sono
stati una fonte fondamentale per la strutturazione del percorso della mostra e per la
scelta dei materiali da esporre.
Altra bibliografia di riferimento è stata: G. Be n c o, Domenico Rossetti. Studio
biografico, «Archeografo Triestino», s. II, I (v della raccolta), 1869-1870, p. 1-24; a.
Ge n t i l e, Il primo secolo della Società di Minerva MDCCCX-MXMIX, «Archeografo
Triestino», s. III, v-2 (XXXIII della raccolta), 1910, Appendice (ried. «Archeografo
Triestino», Extra Serie, 6, Trieste, 2009); D. Ro s s e t t i, Scritti inediti, [Trieste], 1944;
231

232
Comune di Trieste
Assessorato alla Cultura
Direzione Area Cultura
Civici Musei di Storia ed Arte
in collaborazione con
Società di Minerva
Ente Morale
Trieste
Società di Minerva 1810-2010
200 anni di storia e cultura a Trieste
Trieste | Civico Museo Sartorio | 28 novembre 2010-20 marzo 2011 | martedì > domenica 9 > 13
Info Civici Musei di Storia ed Arte | +39 040 6754068 | 040 301479 | cmsa@comune.trieste.it | www.triestecultura.it
Società di Minerva | +39 040 661030 | 040 660245 | www.societadiminerva.it | societadiminerva@gmail.com
Anna de Fratnich Salvotti (Trieste 1789 – verona 1837), Minerva e le Grazie, 1825,
olio su tela, dono Società di Minerva, 26 febbraio 1938, CMSA inv. 14/3003

Dieci pannelli esplicativi sono stati dedicati a illustrare la storia della
Società fino alle attività degli anni 2000, la personalità del fondatore, i numerosi
cambi di sede, la rivista «Archeografo Triestino» 2.
A testimonianza della multiforme attività espletata dalla Società, sotto il
profilo documentario nella mostra sono stati riuniti documenti, manoscritti,
stampati e volumi provenienti dall’Archivio Storico della Società di Minerva
(oggi conservato presso il Civico Museo di Storia Patria di Trieste) 3, dalla
Biblioteca Civica «A. hortis» di Trieste, dalla Società di Minerva e da collezioni
private: in tal modo la vita della Società si è dispiegata nelle parole e
negli scritti degli uomini che le hanno dedicato le loro energie, come Domenico
Rossetti, Pietro Kandler, Lorenzo Lorenzutti, Attilio Gentile, Cesare Pagnini,
solo per citarne alcuni.
Id., Domenico Rossetti. L’iconografia e le onoranze, «Archeografo Triestino», s. Iv,
vIII-IX (LvII-LvIII della Raccolta), 1945, p. 3-49; Mostra storica dei 150 anni di
vita della «Società di Minerva» (1810-1960), [comitato ordinatore: c. Pa G n i n i, a.
ci a n a, o. D e in c o n t R e R a, s. Pe s a n t e, s. Ru t t e R i, a. ta s s i n i], catalogo della mostra
(Trieste, Sala Comunale d’Arte), Trieste, [1960?]; M. sz o M B at h e ly, Il CL anniversario
della Società di Minerva, 1810-1960, «Archeografo Triestino», s. Iv, XXIII (LX-
XII della raccolta), 1960-1961, p. 3-21; G. se c o l i, Il terzo cinquantenario della «Minerva»
(1910-1960), Trieste, Società di Minerva, 1965 (ried. «Archeografo Triestino»,
Extra Serie, 6, Trieste, 2009); Mostra commemorativa nel secondo centenario
della morte di Johann Joachim Winckelmann, a cura della Biblioteca Civica di Trieste
(Trieste, 8-9 giugno 1968), Trieste, 1968; e. Gu a G n i n i, Gli esordi del Gabinetto di
Minerva, in Neoclassico. Arte, architettura e cultura a Trieste 1790-1840, a cura di F.
ca P u t o, catalogo della mostra (Trieste 1990), venezia, 1990, p. 287-292; F. sa l iM B e -
n i, La prima serie dell’«Archeografo Triestino» (1829-1837). Una rivista di erudito
impegno civile, in Dal Litorale Austriaco alla Venezia Giulia. Miscellanea di studi
giuliani, a cura di F. sa l i M B e n i, udine, 1991, p. 95-110 (Civiltà del Risorgimento. 41);
s. De s c h M a n n, M. Do R s i, B. sa B l i c h, c. zo c c o n i, L’«Archivio Storico» della Società
di Minerva, «Archeografo Triestino», s. Iv, LvIII (CvI della raccolta), 1998, p. 481-
532; G. Ma R i n i, La Società di Minerva da Palazzo Pitteri e Palazzo Morpurgo Nilma.
Le varie sedi: progetti, speranze, realtà, «Archeografo Triestino», s. Iv, LXvIII
(CXvI della raccolta), 2008, p. 289-341.
2 Questi i titoli dei pannelli: I primi cinquant’anni del Gabinetto di Minerva
(1810-1860). «Procacciare alle colte persone un geniale trattenimento di lettura e di
conversazione letteraria ed artistica»; La Società di Minerva al traguardo del primo
secolo (1860-1910). Promuovere e proteggere la cultura triestina e la storia patria; Il
terzo cinquantennio di attività (1910-1960). «Dar favore ad ogni iniziativa diretta
alla pubblica e patria utilità»; La Società di Minerva oggi. «Nella continuità, incontro
ai giovani...»; Le sedi; Le collezioni: archeologia, arte, antichi volumi; Domenico
Rossetti; L’«Archeografo Triestino». «Raccogliere e digerire elementi di storia, di
statistica, di archeologia patria e di quant’altro vale all’illustrazione della terra, delle
cose e degli uomini che ci appartengono»; La Società di Minerva e i giovani: il
premio biennale Minerva d’Argento; La mostra.
3 a. co s e n z i, L’archivio della Società di Minerva: la sua storia presso i Civici
Musei di Storia ed Arte, in Accademie e Società culturali, cit., p. 271-294.
233

La scelta ha abbracciato per intero il lungo arco cronologico dei secoli
XIX e XX, comprendendo ad esempio il contratto di affitto del 1809 per la
prima sede (un appartamento nel Palazzo Pitteri di piazza dell’unità d’Italia),
l’elenco dei soci aderenti al Gabinetto della Società di Minerva nell’anno
1811, i due volumi manoscritti dei Passatempi (ovvero la raccolta delle
«conversazioni», «letterarie» – o «scientifiche» – e «piacevoli», la cui
usanza venne inaugurata da Rossetti il 6 novembre 1812) 4 e i quattro volumi
della prima serie dell’«Archeografo Triestino» (1829; 1830; 1831; 1837;
il primo tentativo in Italia di varare un’impresa editoriale espressamente
riservata alla storia e all’antiquaria), fino a giungere agli inviti per i tè letterari
degli anni antecedenti la prima guerra mondiale, alla raccolta dei verbali
della Società di Minerva da luglio 1944 a marzo 1945, mesi difficili
della seconda guerra mondiale, e alla statuetta – opera dell’architetto e scultore
Antonio Guacci – della Minerva d’argento, premio biennale istituito
nel 1992 per premiare l’eccellenza giovanile negli studi di ambito altoadriatico.
La storia di questa istituzione culturale è stata ripercorsa anche attraverso
l’esposizione di opere d’arte da essa commissionate o raccolte 5. In
primo luogo la serie dei busti – volti a commemorare personaggi illustri
per la vita culturale italiana o locale o benemeriti della Società – che ne
ornavano la sede sociale e che oggi sono esposti permanentemente nella
Gipsoteca-Gliptoteca dei Civici Musei di Storia ed Arte presso il Civico
Museo Sartorio (segnalati da un’apposita didascalia che ne segnala l’origine
«minervale») 6. L’esemplare più prestigioso è la Testa monumentale di
Napoleone, in gesso, opera di Antonio Canova, che tra 1809 e 1810 Pietro
Nobile aveva ottenuto in dono da parte del grande scultore neoclassico
proprio per la Società di Minerva 7. Ricordiamo ancora quattro opere in
4 e. Gu a G n i n i, I «passatempi» letterari al Gabinetto di Minerva, in Accademie e
Società culturali, cit., p. 261-270.
5 l. Re s c i n i t i, Il dono del 26 febbraio 1938 ai Civici Musei di Storia ed Arte di
Trieste, in Accademie e Società culturali, cit., p. 295-315.
6 L’unica scultura non esposta con le altre è il busto in marmo di Domenico
Rossetti, eseguito dal noto scultore lombardo Donato Barcaglia (Pavia 1849-Roma
1930) e scoperto nella sede sociale il 29 novembre 1892 in occasione del cinquantesimo
anniversario della morte dell’effigiato: oggi è esposto nel tempietto del Civico
Orto Lapidario. Nel 2001 una sua copia in gesso, eseguita dallo scultore Nino Spagnoli,
è stata collocata nel politeama Rossetti a cura della Società di Minerva.
7 G. Pava n , Pietro Nobile e il busto canoviano di Napoleone a Trieste, «Archeografo
Triestino», s. Iv, LIv (CII della Raccolta), 1994, p. 375-383 (con bibliografia
precedente). Per una datazione più tarda, al 1812, cfr. G. Pava n e l l o, in Neoclassico.
Arte, architettura e cultura, cit., p. 291-292 cat. 9.44.
234

marmo: il possente busto raffigurante Dante Alighieri, realizzato dallo
scultore friulano Luigi Minisini nel 1865, assieme ad altre due opere di
analogo soggetto (per il Comune di Gorizia e per la Biblioteca Civica di
udine), e scoperto il 14 maggio 1865 durante una solenne cerimonia per il
sesto centenario della nascita di Dante (a perpetua memoria dell’avvenimento,
la Minerva coniò una medaglia con l’effigie del sommo poeta e gli
dedicò un volume di prose e poesie); i ritratti dei tre direttori della «Favilla»
(rivista pubblicata a Trieste dal 1836 al 1846) Francesco Dall’Ongaro,
Antonio Gazzoletti e Antonio Somma 8, donati da un comitato e inaugurati
il 1° dicembre 1876. Sebbene i tre poeti non fossero stati soci della Minerva,
le due realtà avevano perseguito gli stessi intenti e la Società intendeva
così farsi continuatrice dell’opera di incremento della cultura triestina da
essi intrapresa.
Entro la prima guerra mondiale si aggiunsero tre effigi in gesso: Niccolò
Tommaseo, opera di Romeo Rathmann, nel centenario della nascita dello
scrittore e linguista dalmata (1902); Giosue Carducci, modellato da Giovanni
Mayer e offerto alla Minerva dai giovani che avevano coniato la medaglia
triestina in onore del poeta mentre lasciava la cattedra bolognese (1906); Giuseppe
Caprin, opera di Giovanni Mayer, solennemente scoperto il 15 dicembre
1911.
Tra le opere d’arte pittorica spicca il grande quadro raffigurante Minerva
e le Grazie, realizzato nel 1825, espressamente per la Società, da
Anna de Fratnich Salvotti, nipote di Domenico Rossetti. Nel volto della dea
sono effigiate le fattezze dell’autrice, il cui talento aveva fatto esclamare
allo zio: «Anche dal sangue Rossetti può nascere un’anima pittorica! Il che
più mi consola che se ne fossero usciti sei presidenti e ventiquattro consiglieri
aulici».
Svolgono la medesima funzione commemorativa dei busti in gesso o in
marmo due ritratti, entrambi eseguiti nel 1890: il Ritratto di Giuseppe Barzilai,
opera del pittore veronese Girolamo Navarra, e il Ritratto del poeta Giuseppe
Revere, che l’artista triestino Alfredo Tominz eseguì e donò alla Società
poco dopo la morte del poeta.
8 Il busto di Antonio Somma è di Luigi Ferrari (venezia 1810-1894), quello di
Antonio Gazzoletti è di Francesco Pezzicar (Duino, Trieste 1831 – Trieste 1890),
l’erma di Pier Francesco Dall’Ongaro è di Giovanni Battista Tassara (Genova 1841-
1916). Le tre opere, durante l’apertura della mostra, si trovavano esposte alla rassegna
Cavour & Trieste. Percorsi, politica e commercio nel Risorgimento, a cura di G. Me ll
i n at o (Trieste, Civico Museo del Castello di San Giusto, 3 ottobre 2010 – 5 giugno
2011).
235

Sono testimonianza dell’intento della Società di «promuovere il patrio
lustro, [di] incoraggiare gli ingegni e [di] offrire loro occasioni e premio» la
litografia e la relativa matrice litografica del disegno intitolato Romani vinti
a Sistiana, eseguito da Giuseppe Lorenzo Gatteri a nove anni il 6 febbraio
1840 9, in una serata organizzata allo scopo di dimostrarne il precoce talento
pittorico per mezzo di un «esperimento di disegno estemporaneo» su un
soggetto estratto a sorte: secondo la relazione dell’incontro, del 22 giugno
1840, «datagli una concisa esposizione del luogo e del fatto, il giovinetto si
accinse immediatamente con disinvoltura al lavoro in matita». La litografia
venne distribuita tra i soci e la matrice litografica rimase in possesso della
Società.
Sono state inoltre riunite tutte le medaglie coniate dalla Società di Minerva.
Le più antiche, volute da Domenico Rossetti, celebrano una, nel 1829,
il giubileo del Porto franco festeggiato l’anno precedente (ideata ed eseguita
dal veronese Putinati, con iscrizione del Labus), l’altra, nel 1830, l’apertura
della nuova strada per Opicina (incisa da Putinati su disegno del pittore bolognese
Pelagio Palagi, con iscrizione del Labus).
Entro la prima guerra mondiale vennero coniate altre sei medaglie: nel
1847 in memoria di Domenico Rossetti; nel 1861 per l’inizio del secondo
cinquantennio dalla fondazione; nel 1865 per celebrare il sesto centenario
della nascita di Dante Alighieri; nel 1907 in omaggio a Lorenzo Lorenzutti
nel 25° anno della sua presidenza. Due medaglie, entrambe opera dello
scultore triestino Gianni Marin, commemorarono il primo centenario della
Minerva nel 1910: una venne coniata dalla Società, l’altra le fu offerta da
un comitato cittadino appositamente formatosi per onorarla, sotto la presidenza
del conte Francesco Sordina, con iscrizione dettata da Attilio hortis.
Il centenario della Minerva fu festeggiato con una cerimonia solenne la
sera del 29 gennaio 1910, con discorso del presidente e versi di Riccardo
Pitteri.
Successivamente l’attività medaglistica si interruppe per cinquant’anni,
fino al 1960, quando la Società di Minerva celebrò con una medaglia il 150°
anniversario della sua fondazione. Nel successivo quadriennio la produzione
fu copiosa: in questa forma vennero onorati il secondo centenario della morte
di J.J. Winckelmann (1968), il 70° compleanno di Marino de Szombathely
(1970), il centenario della morte di Pietro Kandler (1972-1973), l’80° compleanno
di Antonio Ciana (1973), Cesare Pagnini nel 30° anniversario della
9 G. Pava n , La prova del giovane Gatteri alla Società di Minerva, in c. sP e t s i e-
R i Be s c h i, G.L. Gatteri e la Rivoluzione greca, Trieste, Società di Minerva, 2003, p.
7-24 (Extra Serie dell’«Archeografo Triestino». 2).
236

i-fondazione della Società (1974) e la memoria di Domenico Rossetti de
Scander (1974).
Per iniziativa dell’attuale presidente, arch. Gino Pavan, nel 1989 è stata
coniata una medaglia per il 160° anniversario dell’«Archeografo Triestino» e
nel 2010 quella commemorativa del secondo centenario della Società.
La mostra è stata anche l’occasione per un primo tentativo di ricostruzione
dell’attività collezionistica della Società di Minerva, di cui sono riuniti ed
esposti insieme per la prima volta una parte degli oggetti archeologici e artistici
e degli antichi volumi raccolti dalla Società fino al suo temporaneo scioglimento
nel 1938 e confluiti negli istituti culturali del Comune di Trieste.
Fin dalla fondazione, infatti, Domenico Rossetti aveva stabilito tra i propositi
della Società di Minerva la costituzione di una biblioteca – comprendente
tutti i libri stampati a Trieste o di argomento triestino 10 –, di raccolte
d’arte e d’archeologia e di collezioni scientifiche e botaniche. Tali intenti
furono esplicitati già nello Statuto del 1810, che a tale scopo prescriveva che
ogni nuovo socio dovesse donare al sodalizio «qualche suppellettile letteraria
o artistica» del valore di almeno 5 zecchini.
Pietro Nobile fu tra i primi a contribuire a queste raccolte: reperito tra il
materiale di riempimento della torre campanaria della Cattedrale di San Giusto,
durante gli scavi del 1813-1814, un rilievo in marmo del II sec. d.C. raffigurante
Arianna scoperta da Dioniso, lo donò alla Minerva e ne pubblicò
anche l’incisione, a proprie spese ma sotto gli auspici della Società.
Entro il primo decennio di attività Carlo d’Ottavio Fontana, possidente,
numismatico e collezionista, donò una collezione di strumenti di fisica, concedendo
nel contempo in prestito alcuni quadri per adornare la sede sociale;
nello stesso periodo le collezioni si arricchirono di due elmi greci in lamina
di bronzo del Iv sec. a.C. provenienti da Olimpia, donati nel 1816 da Nicolò
Zografo.
Nel 1874, all’indomani dell’istituzione da parte del Comune di Trieste
del Museo di Antichità accanto al Lapidario 11, la Minerva affidò al neonato
museo la propria collezione archeologica, dove tuttora è conservata.
Oggi il materiale archeologico superstite comprende, oltre alle opere
citate, altri manufatti provenienti dal bacino del Mediterraneo, tra cui tre
10 s. vo l Pat o , Gelosie librarie. Giuseppe de Coletti, Domenico Rossetti e la
fondazione di due biblioteca pubbliche a Trieste, in Accademie e Società culturali,
cit., p. 317-327.
11 Il Museo lapidario era stato inaugurato nell’antico cimitero di San Giusto il 3
giugno 1843, poco più di sei mesi dopo la morte di Domenico Rossetti, che lo aveva
progettato come ideale complemento del cenotafio a J.J. Winckelmann.
237

usciabti egizi, uno dei quali di eccellente fattura, una pietra sepolcrale greca
di produzione anatolica del II-III sec. d.C. e diversi balsamari in vetro 12.
Nello Statuto del 1820 l’intento di raccolta e documentazione venne ribadito
e ampliato: si statuì di raccogliere nella biblioteca anche «tutte le stampe
di Trieste o relative a Trieste, quali elementi per la storia civile, ecclesiastica
e letteraria della patria», e di proseguire «la raccolta di tutti quegli oggetti
archeologici, che potranno aversi e scuoprirsi, onde a suo tempo farne la
illustrazione a vantaggio appunto della storia patria». La raccolta botanica
doveva essere implementata seguendo «sempre però con la principale tendenza
di formare una flora tergestina, e così pure dicasi della collezione ornitologica».
Alla raccolta di mineralogia si sarebbe dato «quel compimento che
può bastare per la sola istruzione». Le collezioni di fisica, di numismatica, di
pittura, di plastica e d’incisione erano invece considerate «come accessorie e
di mero ornamento».
Nel 1823 però, a causa del poco spazio disponibile, si donarono all’Accademia
Reale di Commercio e Nautica le collezioni di storia naturale, di fisica
e i modelli per il disegno.
Di particolare valore era la biblioteca, propugnata da Domenico Rossetti
fin dalla fondazione del sodalizio, che nel 1815 contava già 1772 volumi. È
possibile ricostruirne la consistenza dalla consultazione dei registri di inventario
della Biblioteca Civica «Attilio hortis» che comprendono le accessioni
da gennaio 1936 a settembre 1938 e da ottobre 1938 a febbraio 1941: sono
1478 i numeri di inventario assegnati al dono della Società di Minerva – registrato
dal 1° giugno 1938 al 1° giugno 1940 – e comprendono non solo
monografie a stampa, ma anche undici manoscritti, disegni di Antonio Bosa,
periodici. I volumi a stampa spaziano tra il Xv e il XX secolo: tra di essi un
incunabolo del 1492 13, 35 volumi risalenti al XvI secolo 14, 50 volumi risa-
12 M. vi D u l l i to R l o, Il contributo della collezione della Società di Minerva alla
nascita del Civico Museo di Antichità di Trieste, in Accademie e Società culturali, cit.,
p. 246-259.
13 Inv. 938 1667. Corrispondente a s. Pe s a n t e, Catalogo degli incunabuli della
Biblioteca civica di Trieste, Firenze, 1968 (Biblioteca di bibliografia italiana, 54), p.
18 cat. 101 (colloc. Inc. 4-10); nel catalogo non compare l’indicazione della provenienza.
14 Catalogati, con l’indicazione della provenienza, da s. Pe s a n t e, Le cinquecentine
della Biblioteca Civica di Trieste. Catalogo breve, Trieste, 1974. Si riporta
qui di seguito la corrispondenza tra l’inventario e il catalogo di Pesante (indicato tra
parentesi, seguito dalla collocazione): 938 1549 (p. 78 cat. 1342, S.C. 1-638); 938
1604 (p. 37 cat. 487, S.C. 1-153); 938 1605 (p. 40 cat. 555, S.C. 1-349); 938 1606
(p. 74 cat. 1272, S.C. 1-668); 938 1607 (p. 62 cat. 1023, S.C. 1-71); 938 1611 (p. 125
cat. 2292, S.C. 1-192); 938 1612 (p. 123 cat. 2248, S.C. 1-232); 938 1659 (p. 34 cat.
238

lenti al XvII secolo 15 e un interessante nucleo di opere relative al convento
mechitarista armeno di Trieste 16. In occasione della mostra è stata esposta
una prima piccola selezione delle preziose edizioni dei secoli XvI e del
XvII.
444, S.C. 2-206); 938 1660 (p. 133 cat. 2465, S.C. 2-538; è indicata erroneamente
una provenienza dal dono di Guido Du Ban); 938 1744 (p. 22 cat. 189, S.C. 1-33);
938 1751 (p. 18 cat. 106, S.C. 1-58); 938 1781 (p. 133 cat. 2476, S.C. 1-713); 938
1799 (p. 78 cat. 1339, S.C. 4-300); 938 1804 (p. 22 cat. 190, S.C. 3-103); 938 1897
(p. 38 cat. 526, S.C. 2-322); 938 1987 (p. 59 cat. 954, S.C. 1-723); 938 1988 (p. 82
cat. 1421, S.C. 1-217); 938 1995 (p. 34 cat. 445, S.C. 3-50); 939 644 (p. 66 cat.
1092, S.C. 2-351); 939 1696 (p. 37 cat. 489, S.C. 2-533); 939 2018/1-11 (p. 21 cat.
154, S.C. 2-125); 939 2163 (p. 73 cat. 1240, S.C. 4-131); 939 2214 (p. 40 cat. 564,
S.C. 4-71); 939 2234 (p. 70 cat. 1187 e 1189, S.C. 4-12); 939 2246 (p. 61 cat. 992,
S.C. 4-78); 939 2254 (p. 39 cat. 546, S.C. 4-208); 939 2262 (p. 78 cat. 1341, S.C.
4-100); 939 2266 (p. 132 cat. 2439, S.C. 4-163); 939 2278 (p. 73 cat. 1255, S.C.
3-27); 939 2173 (p. 75 cat. 1280, S.C. 4-306); 939 2477 (p. 132 cat. 2448, S.C.
4-139); 939 2485 (p. 62 cat. 1010, S.C. 3-81); 939 2566 (p. 113 cat. 2046, S.C.
4-54); 940 11 (p. 124 cat. 2277, S.C. 1-661); 940 36 (p. 76 cat. 1298, S.C. 1-507). Si
segnala che recano un’errata indicazione di provenienza dalla Società di Minerva le
due opere a p. 67 cat. 1132 e p. 124 cat. 2279 (rilegate in un unico volume, S.C.
1-98), che recano l’inv. 939 1709 e provengono invece dal dono di Guido Du Ban
(15 luglio 1939).
15 Ove possibile, tra parentesi è indicata la collocazione. Inv. 938 1558 (R.P.
2-4333); 938 1613 (Generale 613); 938 1627 (Generale 10728); 938 1628 (1-997);
938 1629 (2-3834); 938 1634 (Generale 1240); 938 1635 (Generale 9244); 938 1653
(3-2491); 938 1654 (3-1993); 938 1692 (Generale 18657); 938 1707 (Generale
11184); 938 1708 (Generale 938); 938 1709 (3-1986); 938 1712 (2-2631); 938 1713;
938 1720 (Generale 5131); 938 1722 (Generale 601); 938 1725 (Rari 1-141); 938
1737 (Generale 1370); 938 1771 (Formato 1-954); 938 1776 (4-229); 938 1778 (Generale
204); 938 1782 (Misc. 2-690); 938 1783 (1-751); 938 1784; 938 1800 (Formato
6-151); 938 1818; 938 1829/1-5 (6-139); 938 1937 (Generale 4724); 938 1989/1-2
(1-750); 938 1996/1-2 (Generale 742); 938 2040 (2-2569); 938 2205 (Generale 6858);
938 2499 (Generale 1755); 938 2667; 939 168 (2-2560); 939 176 (Generale 18663);
939 361 (Generale 14392); 939 379 (Generale 1247); 939 458 (Generale 1382); 939
607; 939 717 (Generale 2926); 939 2111; 939 2360 (Generale 666); 939 2410 (Generale
143a); 939 2429 (Generale 3400); 939 2507 (Generale 2724); 939 2522 (Generale
142); 940 53.
16 Si tratta di 18 opere in armeno pubblicate a Trieste, di cui 14 presso la Tipografia
dei Padri Mechitaristi tra il 1776 e il 1808, nonché altri 3 volumi in armeno, due
dei quali provengono con certezza dalla biblioteca del monastero mechitarista triestino,
e 2 manoscritti, sempre in armeno. Inoltre vi sono due seicentine non armene
provenienti dalla citata biblioteca. Qualche notizia sull’argomento, su cui ci mi propongo
di ritornare in futuro, sono presenti in M. Messina, a. KR e K i c, Armeni a Trieste
tra Settecento e Novecento. L’impronta di una Nazione, catalogo della mostra (Trieste,
15 marzo – 25 maggio 2008), Trieste, Comune di Trieste-Civici Musei di Storia
ed Arte, 2008, p. 14, 42 note 29 e 33.
239

Appendice documentaria
26 febbraio 1938
Dalla cessata Società di Minerva
(Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte, Archivio)
Me D a G l i e
77 pezzi bronzo Dante Alighieri
10 pezzi bronzo Lorenzo Lorenzutti
8 pezzi bronzo Domenico Rossetti
1 pezzo bronzo Antonio Lorenzutti
1 pezzo bronzo Opicina
1 pezzo bronzo Portofranco
1 pezzo bronzo Chiesa S. Antonio
1 pezzo bronzo Ospedale Civico
2 pezzi bronzo Cinquantenario Minerva
1 pezzo bronzo Abro
1 pezzo bronzo Centenario Minerva
1 pezzo bronzo Centenario Minerva, napoleonica
2 pezzi argento Centenario Minerva
1 pezzo argento Centenario Minerva, napoleonica
1 pezzo bronzo Attilio hortis
1 pezzo argento Felice venezian
1 pezzo argento Andrea Amoroso
1 pezzo argento Bernardo Benussi
2 pezzi argento Dante Alighieri
1 targhetta bronzo, università
1 scatoletta calchi in gesso
4 coni per la medaglia del Centenario Minerva
2 sigilli della Minerva
1 pezzo bronzo Millesimo del Regno di Norvegia, 1872
1 pezzo bronzo Napoleone (Dux tutus ab insidiis)
29 pezzi bronzo monete diverse
1 distintivo Congresso Geografico, venezia 1907
sc u lt u R e
Busto marmo Dante (Luigi Minisini)
Busto marmo Dall’Ongaro (Tassara)
Busto marmo Gazzoletti (F. Pezzicar)
240

Busto marmo Somma (Ferrari)
Busto marmo Rossetti (D. Barcaglia)
Busto marmo G. Caprin (Mayer)
Busto gesso C. Nobile (Depaul)
Busto marmo Tommaseo (Rathmann)
Busto gesso G. Carducci (Mayer G.)
Busto gesso Biasoletto
Busto gesso Cappelletti
Busto gesso Conti
Busto gesso De Rin
Busto gesso Kandler
Busto gesso Miniussi
Busto gesso Rossetti
Busto gesso Revere
Busto gesso Ariosto
Busto gesso Monti
Busto gesso Pindemonte
Busto gesso Pitteri
DiPinti, D i s e G n i e staMPe
Minerva Dea (olio)
Ritratto G. Benco (pastello)
Ritratto G. Revere (olio)
Ritratto Tanzi
Ritratto Barzilai
Ritratto Lorenzo Lorenzutti (olio)
Ritratto Lorenzo Lorenzutti (carboncino)
Litografia composizione Gatteri e la relativa pietra litogr.
Ritratto a stampa Combi
Ritratto a stampa Gatteri
Ritratto a stampa Nobile C.A.
Ritratto a stampa Racheli
Ritratto a stampa Rosmini
veduta a stampa di Piazza Grande
241

Didascalie delle opere in mostra 17
DOMeNICO ROSSeTTI
Domenico Rossetti, Autografi, 1811-1842, CMSP, Archivio storico della Società di
Minerva, scatola 15
volume di minute delle allocuzioni tenute per Congressi e conversazioni.
17 Le opere sono suddivise per sezione, al cui interno sono in ordine cronologico.
vengono pubblicate le fotografie degli oggetti che non sono state pubblicate nei citati
atti del convegno. Acronimi: CMSA = Trieste, Civici Musei di Storia ed Arte; CMSP
= Trieste, Civico Museo di Storia Patria; BC = Trieste, Biblioteca Civica «Attilio
hortis».
242

Felice Schiavoni (Trieste 1803 – venezia 1881), Domenico Rossetti in veste di Cincinnato
o Allegoria della nomina di Domenico Rossetti a procuratore civico, 1819-1825,
olio su tavola, proprietà privata
243

Domenico Rossetti, Il sepolcro di Winckelmann in Trieste, venezia, dalla tipografia di
Alvisopoli, 1823 (a spese dell’autore), CMSA, Biblioteca, FL 128
Ditta «B.h», vienna, Calamaio appartenuto a Domenico Rossetti, 1839, argento, ceramica,
proprietà privata 18
18 Dimensioni: base 8 x 35,7 x 29 cm; portapenne Ø 4,3 cm, h 8,6 cm; ampolline
Ø 7,6 cm, h 11,7 cm. Marchi: «numero 13 all’interno di un mondo tripartito, lettera A
(indicante la città di vienna) e 1839 (anno di produzione)»; marchio indicante la qualità
dell’argento (13 loth), utilizzato sotto l’impero Asburgico; «Lettera B e h con
puntino», marchio indicante la ditta produttrice. L’analisi tecnica, il riconoscimento
dei marchi e la contestualizzazione del manufatto sono di Luca Geroni.
244

Al cavaliere Domenico Rossetti nobile di Scander restituito a sanità nella primavera
1841, Trieste, Tipografia Marenigh, [1841], CMSA, Biblioteca, FL Misc. 5655
In antiporta, litografia di Gaetano Merlato raffigurante Domenico Rossetti, desunta –
con modifiche – dal ritratto di Anna de Fratnich Salvotti del 1824 circa.
245

Francesco Bosa (venezia 1803-1870), Domenico Rossetti, 1843, gesso, dono Anselmo
Sardo, 1 luglio 1926, CMSA inv. 691
L’esemplare in marmo di questo busto si trova sulla tomba Rossetti sotto le arcate del
Cimitero Cattolico di Sant’Anna; per l’esecuzione lo scultore aveva a disposizione la
maschera mortuaria del Rossetti, eseguita da Gaetano Merlato immediatamente dopo la
morte nel 1842, ma anche i suoi ricordi personali poiché aveva conosciuto personalmente
l’effigiato durante la collaborazione all’esecuzione del cenotafio Winckelmann.
246

Franco Armani (vicenza 1839 – Trieste 1908), Ritratto di Domenico Rossetti, 1893,
olio su tela, dono Municipio di Trieste, 6 luglio 1925, CMSA inv. 13/2886
247

Fritz Diederich (hannover 1869 – Finkenberg b. Berlin 1951), Busto di Johann Joachim
Winckelmann ispirato al busto monumentale eseguito nel 1781 da Friedrich
Wilhelm eugen Döll per il Pantheon di Roma, 1939, bronzo, proprietà Società di
Minerva, Trieste
248

PIeTRO NOBILe
Pietro Nobile (Campestro 1776 – vienna 1854), Prospectum Tergesti forum nec non
bibliothecam, 1798, incisione su rame, dono Società di Minerva, 26 febbraio 1938,
CMSA inv. III/654
249

Produzione urbana, Arianna scoperta da Dioniso, II secolo d.C., marmo bianco a
grana fine, dono Società di Minerva, maggio 1842, CMSA inv. 2199 19
Franz Xaver Stöber (vienna, 1795 o 1804 – vienna 1858), Lastra per l’incisione di
Pietro Nobile «Bassorilievo rinvenuto nell’anno 1814 in una escavazione fatta nel
suolo del campanile della Cattedrale di St: Giusto a Trieste», 1814, rame, deposito
Società di Minerva, 8 febbraio 1910, CMSA inv. 1149
Pietro Nobile (Campestro 1776 – vienna 1854), Bassorilievo rinvenuto nell’anno
1814 in una escavazione fatta nel suolo del campanile della Cattedrale di St: Giusto
a Trieste, 1814, incisione su rame, CMSA inv. Iv/3246a
19 Il rilievo e la relativa immagine sono pubblicati da vidulli Torlo, cit., 2010, p.
249-250, scheda A.
250

GIUSePPe LOReNZO GATTeRI
Relazione dell’«esperimento di disegno estemporaneo di Giuseppino Gatteri», svoltosi
il 6 febbraio 1840, durante il quale Giuseppe Lorenzo Gatteri, allora un bimbo di
9 anni dal precoce talento pittorico, si applica al tema, estratto a sorte, dei Romani
vinti a Sistiana, 22 giugno 1840, CMSP, Archivio storico della Società di Minerva,
sezione stampati
251

Giuseppe Lorenzo Gatteri (Trieste 1830-1884), Matrice per la litografia «I Romani
sconfitti dai Triestini ed Istriani a Sestiana presso Trieste, nel VI secolo di Roma...»,
6 febbraio 1840, pietra, dono Società di Minerva, 26 febbraio 1938, CMSA inv. 6754
252

Giuseppe Lorenzo Gatteri (Trieste 1830-1884), I Romani sconfitti dai Triestini ed
Istriani a Sestiana presso Trieste, nel VI secolo di Roma, 1840, litografia, dono coniugi
Cimiotti, 21 maggio 1920, CMSA inv. X/1170
253

LA COLLeZIONe ARCHeOLOGICA 20
Produzione egiziana, Usciabti del prete di Ammone Heka-Nefer, XIX dinastia (1291-
1185 a.C.), legno di sicomoro scolpito, inciso e dipinto, deposito Società di Minerva,
14 ottobre 1874, CMSA inv. 30921
Produzione egiziana, Usciabti di Neb-Ra, Nuovo Regno, legno dipinto, deposito Società
di Minerva, 14 ottobre 1874, CMSA inv. 12014
Produzione egiziana, Usciabti di un sovrintendente ai profeti, Età tolemaica (III-II
secolo a.C.), faïence blu-turchese, deposito Società di Minerva, 14 ottobre 1874,
CMSA inv. 12332
Produzione attica, Due elmi di tipo corinzio da Olimpia, vI secolo a.C., lamina di bronzo
martellata, deposito Società di Minerva, 14 ottobre 1874, CMSA inv. 3647 e 9696
Produzione anatolica, Pietra sepolcrale con due mani alzate e la legenda greca «HO-
SIOS KAI DIKAIOS DA PARTe DI LUCIFeRA», II-III secolo d.C., marmo, dono
Società di Minerva, maggio 1842, CMSA inv. 2232
VOLUMI DeI SeCOLI XVI e XVII
Publio virgilio Marone, Opera accuratissime castigata cum XI acerrimi iudicii virorum
commentariis, venezia, Lucantonio Giunta, 1537, BC, S.C. 4-163 (inv. 939 2266)
20 I manufatti archeologici e le relative immagini sono pubblicati da vidulli Torlo,
cit., 2010, p. 250-252 e p. 255-257, scheda B e schede 1, 2, 7, 8, 9.
254

Claudio Tolomeo, Geographia universalis,
vetus et nova, complectens Claudii
Ptolemaei Alexandrini enarrationis
libros VIII, Basilea, heinrich Petri,
1540, BC, S.C. 4-54 (inv. 939 2566)
255

Publio Cornelio Tacito, Opera quæ exstant, a Iusto Lipsio postremum recensita, eiusque
auctis emendatisque commentariis illustrata, Anversa, ex officina Plantiniana
Balthasaris Moreti, 1648, BC, Generale 4724 (inv. 938 1937)
256
Flaminio Cartari (Orvieto 1531
– Roma 1593), Theoricæ, et praxis
interrogandorum reorum. Libri
quatuor, venezia, apud Ioannem
Zenarium, 1600, BC, S.C.
2-533 (inv. 939 1696)

Ranuccio Pallavicino (Polesine, Parma 1632 – Roma 1712), Ritratto di gran principessa
esposto alla pubblica ammirazione e consecrato all’Altezza Reale di Carlo
emanuelle II duca di Savoia, Monaco, per Luca Straub, 1667, BC, Generale 6858
(938 2205)
Publio Cornelio Tacito, Annales et Historiae.
ex I. Lipsii accuratissima editione,
Parigi, apud viduam Claudii Thiboust et
Petrum Esclassan, 1676, BC, Generale 613
(938 1613)
257

258
hardouin de Perefixe (Châtel
lerault, Poitou, Francia
1605 – Parigi 1670), Histoire
du roy Henry le grand, Amsterdam,
presso Daniel Elsevier,
1678, BC, Generale
2926 (939 717)

DIPINTI
Alfredo Tominz (Trieste 1854-1936), Ritratto di Giuseppe Revere, 1890, olio su tela,
dono Società di Minerva, 26 febbraio 1938, CMSA inv. 13/2826
259

Barbieri, Ritratto di Lorenzo Lorenzutti, 1878 ca., carboncino su carta, mm 540x450,
Civici Musei di Storia ed Arte, Quadreria, inv. 13/2697
260

Girolamo Navarra (verona 1852-1920), Ritratto di Giuseppe Barzilai, 1890, olio su
tela, cm 55,5x44,2, Civici Musei di Storia ed Arte, Quadreria, inv. 13/2789
261

Elena Germounig (Trieste 1835-1916), Ritratto di Alberto Tanzi, 1899 ca., olio su tela,
cm 70x59, Civici Musei di Storia ed Arte, Gipsoteca, inv. 13/2866
262

SCULTURe 21
Antonio Canova (Possagno, Treviso 1757 – venezia 1822), Napoleone I, 1809, gesso,
dono Società di Minerva, 11 luglio 1928, CMSA inv. 836
21 I busti che fanno parte del patrimonio artistico della Società di Minerva ora
nella Gipsoteca del Museo Sartorio, illustrati da Lorenza Resciniti in A.T. Serie Iv -
vol. LXX/1 = CXvIII/1 della raccolta vengono qui riproposti.
263

Giuseppe Bernardo, Ritratto di Domenico Rossetti, 1843, gesso, cm 60x38, Civici
Musei di Storia ed Arte, Gipsoteca, inv. 628
264

C. Martini, Ritratto di Paolo Kandler, 1844, gesso patinato bronzo, cm 62x40x28,
Civici Musei di Storia ed Arte, Gipsoteca, inv. 627
265

Luigi Conti (Gorizia 1839 – Trieste 1904), Ritratto di Giuseppe Revere, 1860 ca., gesso,
cm 82x52x40, Civici Musei di Storia ed Arte, Gipsoteca, inv. 635
266

Alberto Brestyanszky (Budafok 1834 – Budapest 1895), Ritratto di enea Silvio Piccolo
mini, papa Pio II, ante 1862, gesso, cm 100x64x41, Civici Musei di Storia ed Arte,
Gipsoteca, inv. 634
267

Luigi Minisini (San Daniele del Friuli, udine 1816 – Pordenone 1901), Ritratto di
Dan te Alighieri, 1865, marmo, cm 87x70x50, Civici Musei di Storia ed Arte, Gipsoteca,
inv. 793
268

Giovanni Depaul (Trieste 1825-1918), Ritratto di Carlo Nobile, 1866, gesso, cm 76x47,
Civici Musei di Storia ed Arte, Gipsoteca, inv. 633 a
269

Luigi Ferrari (venezia 1810-1894), Ritratto di Antonio Somma, 1873-74, marmo, cm
86x52x34, Civici Musei di Storia ed Arte, Gipsoteca, inv. 792
270

Francesco Pezzicar (Duino, Trieste 1831 – Trieste 1890), Ritratto di Antonio Gazzoletti,
1874, marmo, cm 80x56x32, Civici Musei di Storia ed Arte, Gipsoteca, inv. 794
271

Giovanni Battista Tassara (Genova 1841-1916), Ritratto (erma) di Pier Francesco
Dal l’Ongaro, Firenze 1874, marmo, cm 60x39x30, Civici Musei di Storia ed Arte,
Gipsoteca, inv. 797
272

Donato Barcaglia (Pavia 1849 – Roma 1930), Ritratto di Domenico Rossetti, 1892,
marmo, cm 90x55, Civico Museo di Storia ed Arte, Orto Lapidario,Tempietto, inv.
796
273

Giovanni Mayer (Trieste 1863-1943), Ritratto di Giosuè Carducci, 1906, Civici Musei
di Storia ed Arte, Gipsoteca, inv. 624
274

Giovanni Mayer (Trieste 1863-1943), Ritratto di Giuseppe Caprin, 1911, marmo, cm
55x30x27, Civici Musei di Storia ed Arte, Gipsoteca, inv. 795
275

Romeo Rathmann (Trieste 1880-1961), Ritratto di Nicolò Tommaseo, gesso, cm
82x66x45, Civici Musei di Storia ed Arte, Gipsoteca, inv. 623
276

Ritratto di Bartolomeo Biasoletto, gesso, cm 50x30, Civici Musei di Storia ed Arte,
Gipsoteca, inv. 631
277

Ritratto di Lorenzo Miniussi, gesso, cm 76x45x25, Civici Musei di Storia ed Arte,
Gipsoteca, inv. 622
278

MeDAGLIe
Francesco Putinati (verona 1775 – Milano 1848), La Società di Minerva per il giubileo
secolare del Portofranco di Trieste, 1828, CMSA inv. MP 108 (bronzo), MP 109
(bronzo)
Francesco Putinati (verona 1775 – Milano 1848), La Società di Minerva per l’inaugurazione
della nuova strada di Opicina, 1830, CMSA inv. MP 110 (argento), MP 111
(bronzo)
Francesco Putinati (verona 1775 – Milano 1848), La Società di Minerva in memoria
di Domenico Rossetti, 1847, CMSA inv. MP 89 (bronzo), MP 92 (bronzo)
279

Karl Radnitzky (vienna 1818 – vienna 1901), La Società di Minerva per l’inizio del
1° cinquantennio dalla fondazione, 1861, CMSA inv. MP 95 (argento), MP 96 (bronzo
patinato)
Francesco Broggi (Milano 1811 – ?), La Società di Minerva per il 6° centenario della
nascita di Dante Alighieri, 1865, CMSA inv. MP 98/1 (bronzo), MP 98/2 (bronzo)
Stabilimento S. Johnson, Milano, La Società di Minerva a Lorenzo Lorenzutti nel 25°
anno della sua presidenza, 1907, CMSA inv. MP 100/1 (bronzo), MP 100/2 (bronzo)
280

Gianni Marin (Trieste 1875 – in navigazione 1926), La Società di Minerva nel centenario
della sua fondazione, 1910, medaglia, CMSA inv. MP 102/1 (bronzo patinato),
MP 1578 (bronzo)
Gianni Marin (Trieste 1875 – in navigazione 1926), La città di Trieste alla Società di
Minerva per il primo centenario della sua fondazione, 1910, medaglia, CMSA inv.
MP 1577 (bronzo)
Antonio Ciana (Trieste 1893 – Trieste 1974), La Società di Minerva nel 150° anniversario
della sua fondazione, 1960, CMSA inv. MP 1625 (argento), MP 1626 (bronzo)
281

Ambrogio Consonni, La Società di Minerva nel 2° centenario della morte di J.J.
Winckelmann, 1968, proprietà Società di Minerva, Trieste (bronzo) 22
Luigi Teruggi (Fontaneto d’Agogna, Novara 1934 – vivente), La Società di Minerva
a Marino de Szombathely per il suo 80° compleanno, 1970, CMSA inv. MP 1685
(argento), MP 1686 (bronzo)
Luigi Teruggi (Fontaneto d’Agogna, Novara 1934 – vivente), La Società di Minerva
al suo segretario Antonio Ciana per il suo 80° compleanno, 1973, CMSA inv. MP
1689 (argento), MP 1690 (bronzo)
22 In occasione della chiusura della mostra, la medaglia è stata donata ai Civici
Musei di Storia ed Arte (inv. 39392).
282

Luigi Teruggi (Fontaneto d’Agogna, Novara 1934 – vivente), La Società di Minerva
in memoria di Pietro Kandler nel centenario della morte, 1972-1973, CMSA inv. MP
1693 (argento), MP 1694 (bronzo)
Luigi Teruggi (Fontaneto d’Agogna, Novara 1934 – vivente), La Società di Minerva
a Cesare Pagnini nel 30° anniversario dalla ri-fondazione, 1974, CMSA inv. MP
1691 (argento), MP 1692 (bronzo)
Luigi Teruggi (Fontaneto d’Agogna, Novara 1934 – vivente), La Società di Minerva
in memoria di Domenico Rossetti de Scander, 1974, CMSA inv. MP 1695 (argento),
MP 1696 (bronzo)
283

Nino Spagnoli (Trieste 1920 – Trieste 2005), La Società di Minerva nel 160° anniversario
dell’«Archeografo Triestino», 1989, proprietà Società di Minerva, Trieste (bronzo) 23
Nino Spagnoli (Trieste 1920 – ivi 2005), Modelli per il dritto e per il rovescio della
medaglia per il 160° anniversario dell’«Archeografo Triestino», 1989, gesso, CMSA
inv. 34975, 34976
Clauco Benito Tiozzo (Mira, venezia 1928 – vivente), Per l’85° compleanno di Gino
Pavan, gli amici e i colleghi, 2006, CMSA inv. 36241 (bronzo)
23 In occasione della chiusura della mostra, la medaglia è stata donata ai Civici
Musei di Storia ed Arte (inv. 39391).
284

Clauco Benito Tiozzo (Mira, venezia 1928 – vivente), La Società di Minerva per il 2°
centenario dalla fondazione, 2010, CMSA inv. 39183 (bronzo argentato), 39184
(bronzo)
Arduino Berlam (disegno); Pier Antonio Sencig (iscrizioni), «A la Società di Minerva
nel suo centenario». Diploma di accompagnamento della medaglia offerta alla Società
di Minerva dalla città di Trieste, 1910, cartella rivestita in pelle; fogli in pergamena,
CMSP, Archivio storico della Società di Minerva, Centenario della Società di Minerva
285

286

287

288
Nel Centenario della Società di
Minerva. Allocuzione del Presidente
Lorenzo Lorenzutti, Trieste,
Società di Minerva, 1910,
proprietà Società di Minerva,
Trieste
Riccardo Pitteri, Parla Minerva
Dea. Versi in dialetto triestino.
Nel centenario della Società di
Minerva, Trieste, Società di Minerva,
1910, CMSA, Biblioteca,
FL Misc. 3848

DOCUMeNTI e STAMPATI. L’OTTOCeNTO
Contratto d’affitto tra Giuseppe Cronnest e Paolo Schubart, per conto del negozio
di libri Geistinger, per un quartiere al piano nobile della casa n. 492 con facciata
sulla piazza Grande, 27 dicembre 1809, CMSP, Archivio storico della Società di
Minerva, 1.2
289

290
Statuti del Gabinetto di Minerva, Trieste,
Dalla Imperiale Publica Tipografia,
1810; Trieste, Tipografia di Giov. Marenigh,
1835; Trieste, herrmanstorfer,
1882; proprietà privata

elenco, ordinato alfabeticamente, dei soci aderenti al Gabinetto della Società di Minerva
nell’anno 1811, CMSP, Archivio storico della Società di Minerva, 1.2.2
291

Quietanza di pagamento per l’associazione al Gabinetto di Minerva, anni ’10
dell’800, CMSP, Archi vio storico della Società di Minerva, sezione stampati
Passatempi del Gabinetto di Minerva di
Trieste. Parte I. Oggetti scientifici, Trieste,
dal 6 novembre 1812, BC, R.P. Ms
2-43/I
292
Passatempi del Gabinetto di Minerva di
Trieste. Parte II. Oggetti piacevoli, Trieste,
dal 13 novembre 1812, BC, R.P. Ms
2-43/II

293

294
Giuseppe de Coletti, Agl’incliti
soci del Gabinetto di Minerva che
solennizzano il risorgimento di
Trieste sotto l’antico legittimo sovrano
l’imperatore Francesco I,
1814, CMSP, Archivio storico
della Società di Minerva, sezione
stampati
Circolare per le conversazioni letterarie
e piacevoli, 1814, CMSP,
Archivio storico della Società di
Minerva, sezione stampati

Cenni generali sulle arti e sulle
scienze. Discorso letto nel giorno
primo di aprile 1814 nel Gabinetto di
Minerva in Trieste dal socio Marco
Costantini, Padova, nel Se minario,
1814, proprietà Società di Minerva,
Trieste
Richiesta di ammissione alla Società
di Minerva, 1817, CMSP, Archivio
storico della Società di Minerva, sezione
stampati
295

Avviso per il rinnovo dell’adesione, 14 giugno 1821, CMSP, Archivio storico della
Società di Minerva, sezione stampati
296
Avviso per le conversazioni
letterarie, 17 novembre
1828, CMSP, Archivio
storico della Società
di Minerva, sezione
stampati

I primi quattro volumi dell’«Archeografo Triestino. Raccolta di opuscoli e notizie per
Trieste e per l’Istria», appartenuti a Domenico Rossetti e recanti il suo ex libris, 1829
(I)-1837 (Iv), proprietà privata
297

298
Avviso per le conversazioni letterarie,
5 dicembre 1829, CMSP,
Archivio storico della Società di
Minerva, sezione stampati

henri Beyle (Stendhal), Lettera a Domenico Rossetti, Trieste 18 marzo 1831, CMSP,
Archivio storico della Società di Minerva, 22.6
299

300

Avviso per la radunanza in occasione dell’inaugurazione del Monumento sepolcrale
di Winckelmann e del Museo Lapidario Triestino, 22 febbraio 1833, CMSP, Archivio
storico della Società di Minerva, sezione stampati 24
Avviso di trasferimento della
sede in piazza Gadolla, aprile
1859, CMSP, Archivio
storico della Società di Minerva,
sezione stampati
Invito del Gabinetto scientifico-letterario della Minerva alla conversazione dell’11
marzo 1860, CMSP, Archivio storico della Società di Minerva, sezione stampati 25
Invito della Società della Minerva all’apertura delle conversazioni, 12 novembre
1860, CMSP, Archivio storico della Società di Minerva, sezione stampati 26
24 Il documento e la relativa immagine sono pubblicati da Cosenzi, cit., 2010, p. 287.
25 Il documento e la relativa immagine sono pubblicati da Cosenzi, cit., 2010, p. 288.
26 Il documento e la relativa immagine sono pubblicati da Cosenzi, cit., 2010, p. 289.
301

302
Convocazione all’elezione di un Direttore,
18 aprile 1861, CMSP, Archivio
storico della Società di Minerva, sezione
stampati
Invito a una serie di letture, 7 gennaio
1863, CMSP, Archivio storico della
So cietà di Minerva, sezione stampati

Invito a una conversazione, 19 gennaio
1863, CMSP, Archivio storico della Società
di Minerva, sezione stampati
Temi per le conversazioni serali nell’annata accademica 1865-1866, CMSP, Archivio
storico della Società di Minerva, sezione stampati 27
Circolare di annuncio del Circolo filologico
del Gabinetto di Minerva, 2 settembre
1872, CMSP, Archivio storico della
Società di Minerva, sezione stampati
27 Il documento e la relativa immagine sono pubblicati da Cosenzi, cit., 2010, p. 290.
303

DOCUMeNTI e STAMPATI. IL NOVeCeNTO
304
Ricordo della solenne inaugurazione
dei busti di Dall’Ongaro, Gazzoletti e
Somma, Trieste, Società di Minerva,
1877, proprietà Società di Minerva,
Trieste
Biglietti di invito e tessere della Società
di Minerva, 1894/95-1910, CMSP,
Archivio storico della Società di Minerva,
sezione stampati

Programma per l’anno accademico 1901-1902, novembre 1901, CMSP, Archivio storico
della Società di Minerva, sezione stampati
305

Avviso ai soci sulla regolamentazione dei «trattenimenti sociali», 6 novembre 1901,
CMSP, Archivio storico della Società di Minerva, sezione stampati
306

Alberto Boccardi, Lettera di accompagnamento ai volumi dell’«Archeografo Triestino»
inviati in dono a Gabriele D’Annunzio, agosto 1902, proprietà privata
307

Gabriele D’Annunzio, Lettera di ringraziamento per il dono di volumi dell’«Archeografo
Triestino», 20 agosto 1902, proprietà privata
308
Annuncio della conferenza di Corrado
Ricci su Ravenna, il 6 maggio 1905,
1905, CMSP, Archivio storico della
Società di Minerva, sezione stampati

Annuncio delle conferenze di Guido Mazzoni «Dell’elemento classico ne’ primi secoli
dell’arte italiana» dall’8 al 15 ottobre 1905, 1905, CMSP, Archivio storico della
Società di Minerva, sezione stampati
Programma per l’anno accademico 1911-1912, 1911, CMSP, Archivio storico della
Società di Minerva, sezione stampati
309

Invito a un tè letterario, 10 febbraio 1913, CMSP, Archivio storico della Società di
Minerva, sezione stampati
Programma di un convegno con esecuzioni musicali, 10 marzo 1913, CMSP, Archivio
storico della Società di Minerva, sezione stampati
310

Raccolta dei verbali della Società di Minerva da luglio 1944 a ottobre 1944, redatti
dal segretario Paolo Veronese, proprietà privata
311

I CONCORSI

GIULIANA MARINI
I CONCORSI A PREMIO DELLA MINERVA
Nei suoi ormai duecento anni di vita la Società di Minerva, nata agli albori
del XIX secolo come circolo di lettura, presto affiancato – come si usava
allora – da collezioni eterogenee, vero e proprio museo in nuce, si è trasformata,
secondo i lungimiranti intendimenti del suo fondatore, nella più longeva
e vitale istituzione culturale e, in senso più lato, civile della Trieste moderna.
«Un vivo monumento nella città, e forse il più nobile e duraturo», secondo la
felice espressione di Silvio Benco. Ha assolto ai suoi compiti in forme molteplici,
non solo attraverso la diffusione del suo organo, il glorioso «Archeografo
Triestino», fondato nel 1829, ma anche organizzando lezioni, corsi, conferenze,
convegni di studi, allestendo mostre storiche, bibliografiche, artistiche,
numismatiche, promuovendo apposizioni di lapidi commemorative e restauri
di opere d’arte, curando pubblicazioni sia specialistiche che divulgative.
Non sono da dimenticare, in tanto multiforme attività, i concorsi a premio
banditi per incentivare lo studio della storia patria. Un’iniziativa che,
pren dendo le mosse dal Premio Municipale di fondazione Rossetti (la cui
prima assegnazione risale al 1857), arriva ai giorni nostri con il Premio biennale
Minerva d’argento istituito dalla Società nel 1992, soci fondatori la Regione
Autonoma Friuli Venezia Giulia ed il Comune di Trieste, per una tesi di
laurea o di perfezionamento discussa in una Università del Triveneto su temi
relativi a Trieste, Venezia Giulia, Istria e Dalmazia. Con un intermezzo di alto
livello: il Concorso per due conferenze del 1908 1, che perseguiva altre finalità.
Nel secondo dopoguerra la Minerva, pur con i suoi limitati mezzi, volle
sostituirsi come legittima erede alla nobile iniziativa rossettiana (il cui fondo
per le vicende belliche s’era impoverito fino ad annullarsi) 2. Tra il 1956 ed il
1 Archivio Storico della Società di Minerva, in deposito presso il Civico Museo
di Storia patria (n. inv. 12 – Anno Accademico XCVIII – 93.3; 93.4; 93.5).
2 La documentazione è conservata presso la Segreteria della Società di Minerva
in Via Imbriani 5. Verbali delle sedute 1944-1980, passim; Verbali delle riunioni del
Direttivo 1946-1980, passim; Cartella «Concorsi 1956-80» (n. inv. 7.55).
315

1961, grazie alla munificenza della famiglia Zammattio, si svolsero quattro
edizioni di quello che veniva comunemente denominato «nuovo premio Minerva»;
altri sei premi, dedicati alla memoria di minervali, vennero assegnati
saltuariamente tra il 1973 ed il 1992, con somme messe a disposizione dai
rispettivi famigliari. Nel 1993, in una continuità sancita dal richiamo a Domenico
Rossetti, fondatore sia della Minerva che del Premio Municipale,
ebbe luogo la prima assegnazione del Premio Minerva d’argento che, rinnovandosi
puntualmente ogni due anni, è felicemente giunto nel 2011 alla decima
edizione.
Il premio municipale di fondazione Rossetti
Con apposito Codicillo al suo Testamento 3 (datato 14 giugno 1838), il
6 giugno 1839 Domenico Rossetti istituì una fondazione di premi municipali:
316
Nel terzo anniversario della mia morte seguirà la prima distribuzione dei
premj di mia fondazione, ed indi ogni biennio [...]
Gli oggetti o soggetti da premiarsi saranno costantemente i seguenti cinque:
1) Il migliore opuscolo che sarà presentato sopra argomento di storia e di
statistica di Trieste.
2) Il migliore opuscolo diretto ad istruzione del basso popolo.
3) Quello dei contadini del nostro territorio, che tra tutti meriterà il primato
nella piantagione e coltivazione di un bosco nel territorio medesimo.
4) Quell’individuo di servitù domestica dell’uno o dell’altro sesso, che per
indubbie prove sarà riconosciuto il più distinto per costante servigio,
per fedeltà ed astinenza, e per amore verso i suoi padroni.
5) L’opera di architettura, o pittura, o scoltura, o poesia, o musica, che nel
prossimo preceduto decennio sarà stata prodotta da un artista di famiglia
e di nascita triestina, e giudicata degna di premio.
Con questo ordinamento progressivo di oggetti e soggetti seguiranno anche
le progressive distribuzioni de’ premj biennali per riprenderne ogni
decennio la progressione medesima.
Que’ premj che, per mancanza di concorrenti o di merito premiabile, fossero
per rimanere deserti, si terranno raccolti a frutto fino a che se ne abbia
somma bastevole a commettere ad un pittore o scultore di nazione italiano,
e di fama assolutamente primaria, un’opera ad illustrazione e decoro di
Trieste, da collocarsi in una chiesa, od in altro luogo pubblico.
Il giudizio sul merito premiabile degli oggetti 1° e 2° [...] sarà riservato
all’Istituto di scienze e lettere di Milano o di Venezia, e quello dell’opera
3 Pubblicato e annotato da O. d e In c O n t r e r a in: d. rO s s e t t I, Scritti inediti, Udine
1944, vol. I, pp. 96-149.

di belle arti ad 5° all’Accademia di Belle Arti dell’una o dell’altra di queste
città.[ ...]
Questa fondazione di premj porterà perpetuamente il nome di «Istituto di
premj municipali di Trieste», e voglio assolutamente che non vi apparisca
mai ed in nessuna maniera il mio nome: perciocchè il capitale che vi ho
destinato non è che una parte degli emolumenti che ritrassi dal tesoro municipale
per le mie funzioni di Procuratore Civico.
La rogazione dell’atto fondazionale porta la data del 1 agosto 1851, ma
l’attivazione venne procrastinata fino al 24 aprile 1856, e la periodicità biennale
ebbe inizio appena con l’anno 1858. La «Disciplina del Concorso» è
stata pubblicata dal Kandler, nella «Raccolta Conti» (1861).
La prima premiazione per
un’opera storica ebbe luogo il
29 novembre 1857 con l’assegnazione
a Pietro Kandler per la
sua Storia del Consiglio dei Patrizi,
stampata l’anno seguente.
In realtà, il lavoro pubblicato è
una completa rielaborazione,
ampliata, di quello presentato al
concorso con il titolo Storie di
Trieste nel primo periodo di dominazione
austriaca, dalla dedizione
al Duca Leopoldo dell’anno
1382 fino alla morte di Federico
II Imperatore del 1493 e
rimasto, come tale, inedito. Secondo
un’annotazione del Kandler
stesso, «qualora il dettato
fos se per avere l’onore del premio,
e quindi della stampa, il
testo verrebbe riveduto e portato
a correzione, quale alla stampa
si addice». Il manoscritto originale,
conservato all’Archivio
Diplomatico [1/1 C1], porta in
Frontespizio dell’edizione originale della Storia
del Consiglio dei Patrizi del Kandler, data
alle stampe grazie al premio per un’opera storica
assegnato nella prima edizione del Concorso
Municipale di fondazione Rossetti
(1857).
apertura un ritratto del Rossetti («forma tratta dal morto dal Dr. Pietro Kandler
e Gaetano Merlato ridotta a busto dal Bernardis») e l’epigrafe:
DOMENICO de ROSSETTI /PATRIZIO TRIESTINO / FONDATORE
COL PROPRIO / DEI PREMI BIENNALI / PER LE STORIE DI TRIE-
STE / PER LI SCRITTI AD EDUCAZIONE DEL POPOLO / PER LA
317

318
PROPAGAZIONE DEI BOSCHI / PER LE VIRTV DEI DOMESTICI /
PER LE OPERE DI ARTI BELLE / PROCURATORE DELLA CITTA
DI TRIESTE / PRESIDENTE DEL CONSIGLIO MVNICIPALE / CON-
SIGLIERE DI GOVERNO . AVVOCATO / CAVALIERE DELLA CO-
RONA FERREA / CITTADINO DI ANTICA VIRTV E PROBITA / VIS-
SE ANNI LXVIII . MESI IX / MORI IL DI XXIX NOVEMBRE M.
DCCC.XLII
La premessa, datata «Trieste il di 29 Nov. 1857» e firmata «Pietro Kandler
Membro effett. dell’Imp. Accademia Austriaca delle Scienze» ricorda: «Il
cavaliere Dr. Domenico de Rossetti volle in morte (1842) che al rinnovarsi di
ogni decennio venisse dato premio al migliore degli opuscoli che discoresse
qualche argomento storico di Trieste, ed in quest’anno 1857 avrà luogo la
prima aggiudicazione […]»
Vari concorsi successivi andarono a vuoto per difetto di candidati degni
4. Finalmente nel 1883 venne premiata la Storia della coltura a Trieste,
dalle origini alla fine del Settecento, di Attilio Hortis, entusiasticamente lodata
dall’Istituto Veneto di scienze e lettere. Cinque anni più tardi il Comune
ne propose la pubblicazione a proprie spese, ma non se ne fece nulla perché
l’autore la dichiarò non ancora pronta per la stampa.
Nel 1893 il premio venne assegnato a Tempi andati (pubblicati nel 1891)
di Giuseppe Caprin, che dieci anni dopo fece bis con Il Trecento a Trieste
(uscito nel 1897). Nel 1904 il dottor Lorenzo Lorenzutti fu premiato per
un’opera di educazione popolare Granellini di sabbia, ovvero ricordi delle
vicende triestine nel periodo dal 1850 al 1900, «opuscolo» di quasi cinquecento
pagine che sarà stampato nel 1907. Infine nel 1913 il premio per un’ope-
4 Nel 1861 l’importo dei premi non assegnati venne erogato per l’«erezione di
busti in bronzo in onore di illustri personaggi da collocarsi alla pubblica vista». L’anno
seguente i ritratti dei più insigni vescovi triestini, Enea Silvio Piccolomini, Andrea
Rapicio e Rinaldo Scarlicchio (eseguiti dallo scultore Alberto Brestyanszky) andarono
ad ornare la facciata di San Giusto, e per l’occasione fu pubblicato un volume di
documenti ad opera del Kandler. La somma servì anche per l’esecuzione di altri due
busti, che uscirono quasi contemporaneamente dalla stessa bottega (già dello scultore
Giuseppe Capolino): quelli del Duca Leopoldo III e dell’Imperatore Federico III, che
ornarono la Loggia municipale fino al suo abbattimento. Nell’occasione il Kandler
ebbe modo di pubblicare un altro volume, ristampando L’Austriade di Rocco Boni e i
Carmi di Rafaele Zovenzoni.
Il 2 luglio 1875, ponendo in vigore la relativa clausola testamentaria, il Consiglio
Comunale, per suggerimento di Francesco Hermet, deliberò di impiegare la somma
a disposizione per l’esecuzione di una tela allegorica per la nuova sala consiliare,
La prosperità commerciale di Trieste, del pittore Cesare Dell’Acqua.
Nel 1900 l’ammontare del premio venne devoluto al Curatorio del Civico Museo
Revoltella per l’acquisto di due pitture di valore: il Beethoven di Lionello Balestrieri
e La canzone nova di Edoardo Dalbono.

La facciata di San Giusto in una foto antecedente ai lavori di restauro iniziato nel
1928, con i tre busti dei vescovi Enea Silvio Piccolomini, Andrea Rapicio e Rinaldo
Scarlicchio realizzati nel 1862 con la somma dei premi non assegnati al Concorso
rossettiano.
La Loggia del Comune (a destra), demolita nel 1871 per far posto all’attuale Palazzo
municipale. Sono ben visibili, ai lati dell’orologio, i busti bronzei del duca Leopoldo
III e dell’imperatore Federico III, realizzati nel 1862 con la somma dei premi non assegnati
al Concorso rossettiano contemporaneamente a quelli dei tre vescovi tuttora
presenti sulla facciata di S. Giusto.
319

Frontespizio dell’opera vincitrice nella
seconda edizione del Premio Municipale
per un articolo ad istruzione
del popolo (1904). L’autore, Lorenzo
Lorenzutti (Trieste 1843-1912), medico
e scrittore, fu per trent’anni presidente
della Società di Minerva.
320
ra storica fu vinto da don Jacopo Cavalli
(già vincitore nel 1877 per un’opera di
educazione popolare, con la fortunata e
più volte ristampata Storia di Trieste
raccontata ai giovanetti), autore del volume
Commercio e vita privata di Trieste
nel 1400 (uscito nel 1910). Da notare
che tutti i premiati, indubbiamente studiosi
di grande rilievo, sono stati «minervali».
Secondo scritture già esistenti
nell’archivio sociale, sarebbe stato premiato,
per un’opera che però non venne
pubblicata, anche Alberto Boccardi.
Durante la prima Guerra mondiale
la fondazione non fu più in grado di
mettere premi in palio. Il commissario
imperiale preposto al Comune, Giovanni
Krekich de Strassoldo, nobile de
Treuland, investì in titoli e prestiti bellici
austriaci il fondo, che nel ’19 risultò
ridotto ad una cifra insignificante. Soltanto
in occasione delle celebrazioni del
La grande tela allegorica della Prosperità commerciale di Trieste commissionata nel
1875 per la nuova sala consiliare al pittore Cesare Dell’Acqua. Fu terminata nel 1877
e pagata con l’ammontare di altri premi non assegnati al Concorso rossettiano.

Il più famoso dei due quadri acquistati dal Museo Revoltella nel 1901 grazie alla
Fondazione Rossetti, il Beethoven del senese Lionello Balestrieri, medaglia d’oro
all’Esposizione Universale di Parigi del 1900 (n. inv. 139).
La seconda tela acquistata con fondi del Premio Rossetti dal Museo Revoltella nel
1901 (n. inv. 140), la Canzone nova (1885) del napoletano Edoardo Dalbono.
primo centenario della morte di Domenico Rossetti, nel 1942, si potè reintegrare
il fondo patrimoniale grazie all’importo di Lire 50.000 devoluto dalla
Cassa di Risparmio di Trieste, memore del proprio illustre ideatore e fautore,
nel primo secolo della propria esistenza. Lo statuto della fondazione venne
321

modificato ed adattato ai tempi, sopprimendo le assegnazioni di cui ai capi 3
e 4, e sostituendo agli Istituti contemplati nel testo originario l’Accademia
d’Italia, che all’epoca li aveva assorbiti.
Aperto nel 1943 il concorso per l’opera storica con un premio di Lire
5.000, vi parteciparono Giuseppe Stefani, Marino de Szombathely e Giulio
Cesari. Dei primi due avremo occasione di riparlare. Va invece ricordato qui
il terzo, anche per aver trattato della storia del premio in un articolo denso di
dati, Domenico Rossetti e l’istituto dei premi municipali, pubblicato nel «Popolo
di Trieste» (1.12.1942). Giornalista, scrittore, cultore di storia locale,
Giulio Cesari (Trieste 1869-1944) lavorò all’«Indipendente», poi al «Piccolo»
e alla «Nazione», a fianco di Silvio Benco, pubblicando un gran numero
di articoli per lo più anonimi o con pseudonimi (Sar, Bonhomo). Nel 1928
divenne capo dell’Ufficio Stampa del Comune e direttore della «Rivista mensile
della Città di Trieste» (che per buona parte fu per anni sua esclusiva fatica).
Oltre ad alcuni romanzi, la sua produzione comprende anche notevoli
lavori storiografici, sul Casino Vecchio, il Lloyd, la Società Operaia Triestina,
la famiglia Sinico, lo Stabilimento Musicale Schmild, la Società di Scherma,
il Porto di Trieste. Tra i numerosi inediti è rimasta l’opera cui si era dedicato
nell’ultimo decennio di vita, proprio quella storia del Teatro Verdi – che
avrebbe dovuto costituire un aggiornamento ed una continuazione del libro
del Bottura – presentata all’ultima edizione Concorso.
I lavori vennero inviati per il giudizio all’Accademia d’Italia, la quale
affidò l’esame ad Alessandro Luzio. L’eminente storico inviò poi il proprio
parere al nostro Municipio. Ma la grave situazione politico-militare venutasi
a determinare consigliò di rimandare a guerra finita l’assegnazione del premio.
Nel frattempo la svalutazione della Lira fece scendere una seconda volta
il fondo e conseguentemente il premio sotto il minimo ammissibile.
La questione dei premi Rossetti restava però a cuore dei fedeli Minervali
che nell’estate del 1944 si erano raccolti intorno a Cesare Pagnini, allora
podestà di Trieste.
Su Cesare Pagnini (Trieste 1899-1989), avvocato, studioso della storia di
Trieste in particolare del Settecento, bibliofilo, è necessario spendere qui due
parole. Fu per oltre quarant’anni uno dei più validi ed autorevoli animatori
della Minerva, che proprio in quell’anno cruciale – come è impresso sulla medaglia
offertagli nel 1974 (la Società gli dedicò un’altra nel suo novantesimo
compleanno) – «volle coraggiosamente risorta»: presidente (1944-45), vicepresidente,
nuovamente presidente (1981-85), e quindi presidente onorario a vita.
Condirettore per un decennio – con Giuseppe Secoli – dell’«Archeografo Triestino»
(1973-1983), quindi direttore nel 1984, ne fu assiduo collaboratore, dividendo
i suoi contributi tra questa rivista e «La Porta Orientale» della quale pure
322

fu per molti anni direttore con Bruno Coceani, riservando sempre ai sodali la
primizia di ogni suo lavoro. Oggetto dei suoi studi furono Rossetti, Lorenzo Da
Ponte, Winckelmann, Casanova, Zinzendorf, Antonio de Giuliani, i giornali
triestini, e le sue pubblicazioni seppero rivolgersi anche al vasto pubblico 5.
Nel nuovo Statuto societario, stilato già nel ’44 sulla falsariga di quello
rossettiano ed approvato nell’Assemblea generale ordinaria dei Soci il 1° ottobre
1949, si stabilisce che, in caso di scioglimento della Società «il patrimonio
in denaro liquido e quanto sarà ricavato dalla liquidazione degli altri
beni sociali, saranno devoluti in aumento del capitale della fondazione perpetua
dei premii municipali», clausola che viene mantenuta nelle due redazioni
successive.
Fin da quelle prime sedute in periodo bellico sostenevano la necessità di
ripristinare il Premio in particolare Baccio Ziliotto, Oscar de Incontrera e lo
stesso Pagnini. Nel corso del dibattito accesosi a proposito del «Premio Trieste»
6, premio letterario di carattere nazionale che il Comune intendeva istituire
nel ’50 nell’ambito delle celebrazioni degli Istriani illustri, Incontrera sostenne
che sarebbe stato oltremodo opportuno ripristinare invece il premio
Rossetti, «il primo che sia stato istituito in Italia, e perciò vanto di Trieste».
Nella discussione generale seguita alla particolareggiata cronistoria da lui fatta
della benemerita istituzione tutti gli interventi furono a favore del ripristino.
Ferdinando Pasini (Trento 1876 – Trieste 1955), docente universitario, patriota
e critico letterario, socio di antica data e componente del direttivo, espresse
addirittura l’opinione che, essendo la Minerva erede e continuatrice delle tradizioni
rossettiane, il Municipio le dovesse affidare «quasi come un monopolio»
l’amministrazione – non quella finanziaria – del premio. Ma purtroppo
sui premi Rossetti stava ormai calando definitivamente il sipario.
Il Concorso per due conferenze del 1908
Fino al 1887 (anno in cui sulla cattedra della Minerva salì Edmondo De
Amicis) i conferenzieri erano quasi sempre stati concittadini, e l’attività sociale
assai differenziata. Da allora si privilegiò l’organizzazione di conferen-
5 Vedi in particolare: a. tr a m p u s, Ricordo di Cesare Pagnini, rifondatore della
«Minerva», nel ventennale della morte e nel Bicentenario della Società, in «Archeografo
Triestino», s. IV, vol. LXX/2 (= CXVIII/2 della Raccolta), pp. 3-23. Per la bibliografia
di oltre 200 titoli cfr. Settant’anni di attività storiografica di Cesare Pagnini, in
«Quaderni Giuliani di Storia», IX, 2, 1988, pp. 257-270, a cura dello stesso Trampus.
6 Verbali delle sedute della Società di Minerva, 22.10.1949 e 29.10.1949. La
proposta del sindaco Bartoli trovò attuazione nel «Premio Musicale Città di Trieste»,
divenuto nel 1962 internazionale (cfr. Verbale 16.2.1991).
323

ze d’alto livello, con l’intervento di ospiti illustri 7. Una Commissione ad hoc,
presieduta da Alberto Boccardi (Trieste 1854-1921), romanziere, saggista,
critico teatrale e letterario, scrittore di libri per l’infanzia noto ben oltre i ristretti
limiti cittadini, venne istituita nel 1901. Per suggerimento dello stesso
Boccardi da cicli di conferenze coordinate per affinità di soggetto si passò a
veri e propri corsi universitari. La Minerva ebbe «il compito di presentare alla
città i grandi scrittori e scienziati d’Italia, e la città a loro» (Gentile), e sulla
sua cattedra si succedettero Guido Mazzoni (1905) e Adolfo Venturi (1906).
Per il ciclo di conferenze sull’arte italiana dei secoli XIII-XVI venne addirittura
pubblicato un atlantino di riproduzioni con 140 tavole.
Nel 1908, in due giornate di fine novembre, il prof. Mariano Luigi Patrizi
dell’Università di Modena tenne nella Sala maggiore della Società Filarmonico-drammatica
tre conferenze con proiezioni luminose e dimostrazioni
sperimentali su La fisiologia dell’oratore. A titolo di curiosità se ne riporta il
contenuto:
324
I-II. Il dinamismo dell’eloquenza. – II respiro dell’oratore e quello dell’uditorio
– «Parole e sangue !»; la circolazione cerebrale e la periferica durante
il discorso – II carbone e il fosforo d’un’ora di lezione – Lo sforzo di una
conferenza misurato a chilogrammetri – Alle caldaie della macchina parlante
– Un’ispezione ai congegni nobili – I centri e i meccanismi della parola
nel cervello degli oratori – Grandi e piccole velocità dell’eloquenza – I
semafori ottici e muscolari dell’espressione.
III. Il determinismo dell’eloquenza. – Ere ed eroi della tribuna – I paralleli
e i meridiani dell’eloquenza – La fabbrica corporea d’un oratore nato – La
vocazione fisiologica e psichica – L’oratore, artefice e vittima di emozioni.
Nell’anno sociale XCVIII, approssimandosi il traguardo del primo secolo
di vita della Società, venne bandito per la primavera 1908 un concorso a
premi, rivolto appunto a conferenzieri di spicco, che secondo i programmi
sarebbe dovuto essere introdotto proprio dalle lezioni del Patrizi, slittate poi
alla fine dell’anno.
Il bando venne diffuso a stampa (Tip. G. Caprin), allegato al programma
per la stagione.
Concorso della Società di Minerva in Trieste per due conferenze
Norme del Concorso
1. La Società di Minerva in Trieste bandisce un concorso per due conferenze.
2. I premi saranno due: il primo di franchi 600, il secondo di 400.
3. L’argomento è libero, adatto però ad intrattenere, senza sussidio di proiezioni
o d’esperimenti, un pubblico numeroso di persone colte.
7 G. se c O l I, Ospiti illustri alla Minerva. Cronache di ieri, in «Archeografo Triestino»,
Serie IV, vol. VLVII (= XCV), 1987, pp. 181-190.

4. Le conferenze non devon essere state tenute altrove né pubblicate.
5. I concorrenti invieranno i manoscritti – nitidi e leggibili, possibilmente
dattilografati – al più tardi entro il 31 di gennaio 1908 alla Società di Minerva
in Trieste (via S. Caterina 9, II).
6. I lavori, dai quali non dovrà apparire in nessun modo, nemmeno lontanamente,
chi ne sia l’autore, saranno da contrassegnarsi con un motto, ripetuto
sopra una busta suggellata che conterrà nome e indirizzo del concorrente.
7. La Direzione della Società di Minerva nominerà la Commissione speciale
per esaminare i manoscritti.
8. Questa Commissione sceglierà le due conferenze da lei giudicate migliori.
Le due conferenze dovranno essere tenute dagli autori stessi e pubblicamente
a Trieste in due serate consecutive nell’ordine designato dalla
sorte.
9. I soci della Minerva con voto segreto di maggioranza designeranno l’ordine
di premiazione delle due conferenze.
10. La votazione, le modalità della quale saranno in tempo utile fatte note, e
la premiazione seguiranno nella sede della Minerva in una serata speciale.
11. Ogni manoscritto presentato al concorso dovrà esser accompagnato
dalla tassa d’iscrizione di lire italiane o corone 5.
12. I manoscritti delle conferenze non prescelte e le buste contenenti i
nomi degli autori, intatte, rimarranno a disposizione dei concorrenti presso
la cancelleria della Società di Minerva, donde potranno essere ritirati dai
mittenti a proprie spese entro tre mesi dall’aggiudicazione del premio. I
manoscritti e le buste non ritirati dopo questo tempo saranno distrutti.
La giuria risultò composta da: Riccardo Pitteri (presidente), Arturo Castiglioni
(segretario), Attilio Gentille (segretario-relatore), Silvio Benco, Andrea
Benussi, Aristide Costellos, Piero Sticotti, Giuseppe Vidossich, Nicolò
Vidacovich, Arnaldo Polacco. In precedenza erano stati proposti anche i nomi
di Bernardo Benussi, Alberto Boccardi, Attilio Hortis, e dello stesso presidente
della Minerva, Lorenzo Lorenzutti. Componenti – come si nota subito
– illustri, dei quali vale la pena riportare qualche cenno biografico, a riprova
del livello della manifestazione.
Riccardo Pitteri (Trieste 1853 – Roma 1915), poeta «carducciano dall’anima
virgiliana» (Ziliotto), trascorse la sua vita, povera di fatti esterni, tra
Trieste e la villa friulana di Farra, all’ombra del nome di suo padre, podestà
di Trieste, dandosi poi anima e corpo alla Lega Nazionale, di cui fu presidente.
Socio attivo della Minerva, per molti anni nel direttivo e componente di
comitati interni, fu brillante conferenziere su temi letterari e per il Centenario
compose i versi vernacoli Parla Minerva Dea. Sull’Archeografo (1889-1900)
pubblicò una traduzione in versi dell’Istria di Andrea Rapicio. A dare la notizia
della sua morte fu Gabriele D’Annunzio, in uno dei suoi voli sul Golfo:
«Il tuo poeta, il tuo testimonio, il tuo assertore costantissimo anch’egli è trapassato
col desiderio di te nel suo ultimo soffio». Attilio Gentile, che dedicò
al Pitteri più di uno scritto, ricorda, proprio a proposito del concorso: «una
325

Firme dei componenti della Giuria del Concorso per due conferenze indetto dalla
Minerva nel 1908: Riccardo Pitteri, Arturo Castiglioni, Attilio Gentille, Silvio Benco,
Andrea Benussi, Aristide Costellos, Piero Sticotti, Giuseppe Vidossich, Nicolò Vidacovich,
Arnaldo Polacco.
326

volta che partecipai con lui ad una commissione aggiudicatrice (2 marzo
1908) egli mi disse una frase che mi rimase impressa nella memoria, perché
mi parve il motto della sua persona: ‘cerca la sincerità in ogni cosa’…» 8
Arturo Castiglioni (Trieste 1874 – Milano 1953), storico della medicina
di fama nazionale, ebbe varie cariche nel consiglio direttivo della Società
(segretario dal 1905, vicepresidente dal 1919) e tenne numerose conferenze
su vari argomenti, anche nel secondo dopoguerra, quando, ormai lontano da
Trieste, vi ritornava saltuariamente. «Per me la Minerva è una pagina della
mia vita più assai che una Società letteraria» scriveva nel ’49 all’amico Baccio
Ziliotto in risposta alla nomina a socio corrispondente:
I miei ricordi della Minerva – e forse i miei pochi meriti – non sono legati
alla storia della medicina, ma a quell’impulso rinnovatore che io diedi nel
1904 alla Società mummificata, con l’immissione di soci, con un’attività
magnifica dei Giovani con la creazione della Commissione alle conferenze,
col Concorso per le conferenze ecc., e anche, last not least, con la mia
vice presidenza nella quale collaborai con Hortis e che dovetti lasciare per
imposizione del Fascio.
Attilio Gentile (già Gentille, Trieste 1879 – Gorizia 1966), partecipe attivo
della Società fin dal 1903 con svariati incarichi, interventi e conferenze,
medaglia d’oro al merito della scuola, della cultura e delle arti (1956), va qui
ricordato come suo primo storico 9, rimandando per un cenno biografico e per
la bibliografia allo scritto commemorativo di Marino de Szombathely su «La
Porta Orientale» (1967).
Non ha bisogno di presentazione Silvio Benco (Trieste 1874-1949), figlio
di Giovanni, che nel 1869 con Carlo Buttazzoni aveva dato vita alla seconda
serie dell’Archeografo. Alla Minerva esordì come conferenziere poco
più che ventenne, «mostrando già allora le unghie del leone» (Gentile), e
proprio nell’anno del Concorso tenne un ciclo di tre conferenze su Le tre
crisi letterarie dell’Ottocento. Sempre vicino alla Società ne seguì puntualmente
l’attività sulle colonne dell’«Indipendente» e del «Piccolo» (memorabile
l’articolo pubblicato in occasione del centenario). Nel Consiglio direttivo
dalla fine degli Anni Venti, nel 1946 venne nominato Presidente onorario
dalla Società rinnovata. La sua attività letteraria durata un sessantennio è testimoniata
nella Bibliografia di oltre 4500 titoli pubblicata dal Comitato per
le onoranze, a cura di Sauro Pesante, nel 1950.
8 «L’Alabarda», n. 3, 1919, p. 149.
9 a. Ge n t I l e, Il primo secolo della Società di Minerva, Trieste 1910. Il volume è
stato ristampato, assieme a: Il terzo cinquantennio della Minerva di G. se c O l I, Trieste
1965, come extra serie n. 6 dell’«Archeografo Triestino» (2009), con il titolo: La Società
di Minerva (1810­1960).
327

Andrea Benussi (Trieste 1875-1913), figlio dello storico Bernardo, fu
apprezzato giurista, insegnante alla Scuola Superiore Revoltella di Trieste e
autore di un commento al Codice commerciale austriaco (1910). Scrittore
brioso, collaborò al «Palvese», periodico letterario sullo stampo del fiorentino
«Marzocco» fondato da un coraggioso manipolo di giovani minervali proprio
nel 1907.
Aristide Costellos, avvocato, presidente della Società del Teatro popolare
costituitasi a Trieste nel 1908, studioso della poesia neo-ellenica, fu membro
di vari comitati minervali per molte manifestazioni, come per la Festa
goldoniana, celebrata sempre nel 1907 nel bicentenario della nascita del commediografo
veneziano.
Piero Sticotti (Dignano 1870 – Trieste 1953), archeologo insigne, direttore
dei Civici Musei di Storia ed Arte (1920-40), per molti anni nel direttivo della
Minerva e della Società Istriana di Archeologia e Storia patria, pubblicò nell’«Archeografo
Triestino» e negli «Atti e Memorie» importanti contributi non solo di
archeologia ed epigrafia, ma anche di storia risorgimentale 10. Nel direttivo della
Minerva fin dal 1901, fu per due volte Presidente, nei bienni 1926-27 e 1946-47.
Diresse l’«Archeografo Triestino» dal 1903 al 1952, e quan do, nel 1938-39,
l’Archeografo divenne organo della Deputazione di Storia patria per le Venezie,
«praticamente mantenne in vita da solo questa pubblicazione, facendo il direttore,
l’amministratore, il procuratore, il fattorino» (Pagnini), riconsegnandola alla
Minerva nel 1949-50. In occasione del Centenario, nel 1929 ne curò l’indice,
premettendovi una breve ma sostanziosa storia della rivista.
Di Giuseppe Vidossich, poi Vidossi (Capodistria 1878 – Torino 1969)
diremo che, già socio ordinario e membro del comitato di redazione della III
Serie dell’Archeografo, nel 1960, «considerata la fama e le benemerenze acquistatesi
nel campo degli studi glottologici e specialmente quale illustratore
della parlata della Venezia Giulia», venne nominato socio corrispondente.
Nicolò Vidacovich fu per oltre vent’anni nel Consiglio direttivo, con
mansioni di economo. Buon traduttore dalle lingue germaniche, fu amico di
James Joyce, con il quale lavorò a qualche versione in italiano (non pubblicata),
e collaborò al già citato «Palvese».
Arnaldo Polacco, insegnante e conferenziere, ricopriva dal 1905 la carica
di segretario della Società.
Sull’esito dei lavori così riferisce la «Relazione della Giuria per il concorso
di due conferenze, Trieste, 3 marzo 1908»:
10 Vedi bibliografia a c. di B. ZI l I O t tO e l. Ga s pa r I n I, in appendice alla biografia
di G. Br u s I n, in «Archeografo Triestino», Serie IV, vol. XVIII-XIX (= LXVII-
LXVIII), 1952/53, fasc. II, pp. 275-311.
328

Alla onorevolissima Direzione della Società di Minerva.
La Giuria, nominata da cotesta spett. Direzione, ha trovato nelle 53 conferenze,
presentate al Concorso, grande varietà di soggetti e notevoli pregi di
trattazione e di forma. La conferenza col motto «Fiat Lux» fu esclusa perché
non corrispondente alle norme del concorso.
La Giuria, dal 4 febbraio al 2 marzo, si raccolse in sei sedute plenarie,
nelle quali furono sottoposte ad ampia discussione le relazioni sulle conferenze,
lette anteriormente da ciascuno dei membri di essa. Con lo scambio
ripetuto e frequente della lettura si ottenne un accordo di criterio e di parere
così completo che tutte le deliberazioni, prese con votazione segreta,
raggiunsero l’unanimità.
Ed è per l’unanime giudizio dei sottoscritti che si offrono al voto definitivo
dei soci della Minerva per l’assegnazione dei premi le due conferenze:
N° 1 (di protocollo) Raffaello, motto «Non frangar nec flectar»
N° 28 (di protocollo) Antichità moderne, motto «Fior di Ginestra»
le quali uniscono col pregio dell’idea e della forma quello di corrispondere
pienamente al carattere del concorso.
Aperte le buste, si proclamarono i nomi del prof. Manfredi Porena di Napoli,
per Raffaello e dott. Giovanni Oberziner, prof. nella R. Accademia
Scientifico Letteraria di Milano per Antichità moderne.
La Giuria con coscienza serena e scrupolosa procedette alla scelta, non
senza opera laboriosa a cagione del numero e del valore dei lavori presentati.
[…]
Delle altre opere pervenute «furono giudicate degne di particolare elogio,
per pensiero e fattura»: Letteratura di fiamma; Alba dolorosa di secolo;
Jens Peter Jacobsen e il romanzo moderno; I grandi caratteri di fede nella
storia d’Italia; «degne di menzione»: Visione d’un mattino di primavera; La
funzione sociale dell’arte; Il silenzio della poesia satirica nella presente letteratura
italiana; La fonte inaridita; Del nuovo spirito animatore del mondo
e della civiltà; Natura, arte, scienza; Il teatro veneziano da Goldoni a Gallina;
«pregevoli per originalità, erudita preparazione e sicurezza di metodo»:
La vita degli infimi organismi comparata a quella degli organismi più elevati;
Sulle vie della solidarietà umana; Alla vigilia d’una riforma; Carlo Cattaneo
e il pensiero moderno; Verso le vette azzurre della vita; L’origine
dell’Universo. Non ci è dato di conoscere l’identità degli autori corrispondenti
ai motti (molti dei quali in latino ed alcuni in greco) che qui si ritiene
inutile trascrivere, né titoli e motti delle conferenze non citate, dato che la
corrispondenza non è stata conservata.
Il documento si concludeva con parole di «compiacenza per l’eco di
simpatia che da tante parti del Regno ha destato alla Minerva questo concorso,
la buona riuscita del quale come attesta la meritata fama della nostra Società,
così è felice augurio per l’avvenire». Parole che lo stesso Gentile riportava
nella chiusa del suo volume sulla Minerva, aggiungendo: «grande interesse
e grande ammirazione suscitarono le due conferenze, che lasciarono
329

perplesso il pubblico quando si trattò di assegnare il primo posto, e questo fu
riconosciuto al Porena».
La presentazione dei due lavori ebbe luogo nei giorni 13 e 14 aprile. Non
fu questa l’unica apparizione alla Minerva di Manfredi Porena, noto critico
d’arte, che vi fece ritorno nell’ottobre 1910 per un breve, memorabile ciclo di
conferenze sulla pittura.
Da notare in margine che la decisione della Direzione di escludere dal
voto le signore delle famiglie dei soci, che rispetto ai trattenimenti sociali
erano a tutti gli effetti equiparate ai soci stessi, aveva dato motivo alle dimissioni
(peraltro presto ritirate) da membro della Commissione alle conferenze
di Andrea Benussi:
330
Tale deliberato è di forte svantaggio alla Società: dimentica che le Signore
sono le quasi uniche frequentatrici di tutte le nostre letture; trascura una
delle rare occasioni d’avvincere alla Minerva le famiglie de’ Soci le cui
dimissioni vanno crescendo sensibilmente di numero; espone la Minerva
al pericolo di far premiare il vincitore con una somma di voti irrisoria. […]
Non è una necessità imposta dallo Statuto [...]. Non è voluto dalle norme
del concorso [...].
Ulteriore strascico, all’indomani delle due conferenze (15 aprile), le dimissioni
di Alberto Boccardi da presidente della stessa Commissione.
Le quattro edizioni del «nuovo premio Minerva»
I
L’idea di premiare lavori meritevoli di argomento locale, prendendo in
esame proposte alternative al ripristino del Premio di fondazione Rossetti, venne
più volte dibattuta nelle riunioni settimanali. Resta notizia di un intervento
di Lina Galli (Parenzo 1899 – Trieste 1993), poetessa, scrittrice e insegnante,
socia di fresca nomina, che in una seduta (22 settembre 1951) suggerisce: «la
Minerva si faccia promotrice di un premio per la miglior tesi di laurea di argomento
triestino, istriano o friulano presentata alla nostra Università».
Nel programma dell’attività da svolgere nell’anno accademico 1955-56,
mentre si confermava la determinazione di sollecitare il ripristino del conferimento
dei Premi municipali istituiti da Domenico Rossetti, su proposta di
Baccio Ziliotto venne compresa «l’assegnazione di premi (medaglia e diploma)
per il miglior articolo di argomento storico regionale pubblicato nei due
ultimi anni a giudizio di apposita commissione».
Baccio Ziliotto (Trieste 1880-1961), già preside del Dante, minervale di
antica data, nella rinata Società (tessera n. 1) fece per molti anni parte del

direttivo, presidente dal 1947 al 1949. Si occupò autorevolmente di problemi
scolastici, musica, arte, cultura triestina e istriana, pubblicando un gran numero
di saggi nelle principali riviste culturali giuliane, coltivando gli studi
prediletti sul nostro umanesimo. Nel 1946 promosse la pubblicazione del volume
di più autori La Venezia Giulia terra d’Italia, nel quale curò un compendio
di quella sua storia letteraria che era stata il lavoro di tutta la vita. Presente
nelle principali istituzioni culturali cittadine, fu segretario del Circolo Artistico,
presidente dell’Università Popolare e ricostruì a fianco di Camillo De
Franceschi la Società Istriana di Archeologia e Storia patria.
Il regolamento per la partecipazione al concorso venne fissato, almeno
nelle linee generali, nel novembre 1955. Alla medaglia e al diploma si era
frattanto sostituito un premio in denaro, offerto dalla sodale Titina Strano
Zammattio, «infaticabile compilatrice dell’Enciclopedia Hoepli». Il marito
Carlo, ingegnere, era figlio dell’architetto Giacomo, che a suo tempo aveva
generosamente contribuito alla ripresa della pubblicazione dell’Archeografo
dopo l’interruzione dovuta al primo conflitto mondiale. La coppia, con la
sorella di lui Maria Lia, era stata presentata dai minervali Marino de Szombathely
e Valnea Scrinari nell’estate di quell’anno. Esordirono entrambi come
conferenzieri nella primavera del 1956: Titina Strano intrattenne i consoci su
Gli Archivi d’Italia, il marito parlò di Date e ricorrenze della lotta sui mari.
Come componenti della commissione, di soli minervali, furono proposti:
la Signora Zammattio, Giuseppe Secoli, Edoardo Funaioli, Gian Luigi
Bisoffi e Lina Gasparini, sotto la presidenza di Ziliotto.
Dopo vari altri incontri e discussioni, il 6.6.1956 venne approvata la stesura
definitiva del bando da inviare alla stampa, «con preghiera di pubblicazione».
Se ne dà qui il testo integrale:
Concorso a premi indetto dalla società di Minerva per un saggio inedito
di argomento triestino o istriano
Art. I° è aperto un concorso a premio per un articolo o saggio di argomento
triestino o istriano nel campo delle arti, delle lettere e delle
scienze storiche e morali.
Art. II° Il saggio, inedito, redatto in lingua italiana, dovrà avere un’ampiezza
tra le sei e le otto cartelle dattiloscritte.
Art. III° I concorrenti devono presentare i loro lavori in cinque copie indirizzando
alla segreteria della Società di Minerva a Trieste (Piazza
Hortis 4 – Biblioteca civica) entro il 31 dicembre 1956. Ciascun
lavoro sarà contrassegnato da un motto e sarà accompagnato da
una busta chiusa segnata all’esterno dallo stesso motto e contenente
nome cognome e indirizzo del concorrente.
Art. IV° L’articolo o saggio, giudicato migliore dalla Commissione nominata
a tal fine dalla Società di Minerva, riceverà un premio indivisibile
di L. 50.000.-, offerto dalla sodale Sig. Titina Strano
Zam mattio.
331

332
Art. V° Il lavoro premiato sarà pubblicato per interessamento della Società
di Minerva.
Art. VI° Quattro delle cinque copie dei lavori non premiati saranno restituite
agli autori su loro richiesta.
Trieste, giugno 1956
La famiglia Zammattio finanziò le quattro prime edizioni del premio
indetto dalla Minerva. I tre dettero le dimissioni da soci nel gennaio del 1957,
in seguito a malintesi di varia natura e divergenze sul giudizio in merito al
lavoro di un concorrente – «Ho l’impressione che questi premi abbiano creato
un trambusto e non hanno data nessuna soddisfazione alla Direzione della
Minerva» scriveva la Zammattio al preside Bisoffi l’anno successivo, dando
le dimissioni da componente della commissione giudicatrice della seconda
edizione del premio – ma non tolsero all’iniziativa l’appoggio finanziario.
Nel giugno del 1960 Pagnini consegnò alla Signora, per le sue benemerenze,
la medaglia d’argento del 150°.
La Commissione per l’assegnazione del premio, presieduta dal preside
prof. Gian Luigi Bisoffi e composta da Titina Strano Zammattio, Lina Gasparini,
Edo Funaioli e Decio Gioseffi (segretario) si riunì il primo febbraio
1957, nei locali della presidenza del Liceo Dante.
Gian Luigi Bisoffi (Verona 1891 – Trieste 1965) era entrato a far parte
della Minerva nel 1951. Laureato in Lettere e filosofia a Padova, dopo aver
insegnato in varie città italiane, fu preside a Pola e quindi a Trieste (successore
di Gentile all’Oberdan e di Ziliotto al Dante). Autore di saggi pubblicati su
riviste e annuari di istituti scolastici, collaborò al volume edito in occasione
del centenario del Dante (1963).
Lina Gasparini (Trieste 1898-1961) fu socia assidua e attivissima della
Minerva dal 1947, componente per molti anni del Consiglio direttivo. Dopo
aver frequentato i corsi di Letteratura italiana e Storia dell’arte a Roma, dove
si era trasferita alla vigilia della prima guerra mondiale, intraprese lunghi
viaggi all’estero, perfezionandosi nelle lingue e inviando corrispondenze a
vari giornali nazionali. Rientrata a Trieste, pubblicò studi e ricerche sull’«Archeografo
Triestino», «La Porta Orientale», «Nuova Antologia» e collaborò
alle più importanti testate della stampa giuliana 11. La sua riconosciuta competenza
nella storia locale (in particolare su Massimiliano e Miramar), le procurò
importanti incarichi, quali l’inventario delle collezioni private friulane e
triestine (1937) e l’aggiornamento dell’archivio fotografico della Soprintendenza
ai Monumenti e Gallerie di Trieste (1943). La morte le impedì di com-
11 Vedi bibliografia in «La Porta Orientale» 1962 (a c. di B. m. Fav e t ta).

pletare la storia della Minerva che le era stata affidata in occasione del terzo
cinquantennio della Società.
Edoardo (Edo) Funaioli (Trieste 1891-1980) faceva parte della Società
fin dal 1944 (per molti anni nel Direttivo). Insegnante, studioso di storia della
filosofia, collaboratore de «La Porta Orientale» e «Pagine Istriane», curò i
capitoli dedicati alle scienze morali e all’educazione fisica nel volume Per
conoscere Trieste edito dalla Società di Minerva nel 1955. Attivo conferenziere,
è ricordato specialmente per avere studiato ed elaborato le risposte –
poi sottoposte al vaglio dei sodali in dieci memorabili tornate – al Questionario
del Ministero della Pubblica Istruzione (1948): grazie al suo impegno e
alla sua competenza in materia, il memoriale spedito al Ministero fu giudicato
il migliore pervenuto.
«Esterno» alla Minerva era il solo segretario Gioseffi (Trieste 1919-2007),
docente universitario e critico d’arte agli inizi di una brillante carriera.
Il preside Bisoffi riferì sull’esito nel corso della consueta seduta settimanale
della Società. Dei sette i lavori presentati (dei quali uno fuori concorso)
tre si segnalavano per l’impegno e la serietà dei concorrenti.
Si assicurava la pubblicazione, da parte di una rivista nazionale, alle
Note sulla tradizione municipale romana nell’Istria altomedioevale (contrassegnate
dal motto «La mia città che in ogni parte è viva, ha il cantuccio a me
fatto, alla mia vita pensosa e schiva»). L’autrice, Fulvia Selingheri – già nota
alla Minerva per avervi presentato l’anno precedente la sua tesi sul Margraviato
d’Istria – veniva lodata «per la scioltezza di stile e per la chiara esposizione
di un problema particolarmente notevole di storia locale».
Il saggio su L’esposizione d’arte del 1840 a Trieste, contrassegnato dal
motto «Altri tempi» e dovuto alla dott. Silvana Rumiz Pitacco, passava i limiti
di ampiezza richiesti dal bando, ma se ne auspicava una prossima pubblicazione
in una rivista specializzata.
Al terzo posto, meritevole d’essere segnalato ad una rivista glottologica,
veniva giudicato Neolatino e germanico nello sloveno del Carso, contrassegnato
dal motto «Dum sperare potero», dovuto a Gianni Pinguentini. Con il
titolo Neolatino (friulano, veneto, triestino) e germanico nello sloveno del
Carso uscì invece appena nel 1969 in un’edizione di 200 copie numerate
firmate dall’autore. Studioso del dialetto e delle tradizioni popolari triestine,
Gianni Pinguentini (Trieste 1892-1974) era socio della Minerva dal ’47, e vi
tenne varie conferenze (anche su James Joyce, argomento di un suo bel libro).
Collaborò a vari periodici, traendo spunto dalla sua vita avventurosa da
giramondo per centinaia di articoli di svariato argomento. La sua opera di
maggior rilievo è il Dizionario del dialetto triestino (1954), che ebbe più
edizioni.
333

Non venne menzionato Antonio Pianella tipografo (contrassegnato dal
motto «Catelo») di Pietro Franolich (collaboratore dell’«Arena di Pola», esule
a Padova), che oltrepassava i limiti di ampiezza consentiti dal bando. Se
ridimensionato, il lavoro era tuttavia giudicato pubblicabile, dato che presentava
«con vedute personali un problema bibliografico di importanza notevole».
Amareggiato, l’autore rivendicava in una lettera all’ingegner Domenico
Rossetti de Scander (Trieste, 1910-1980), presidente della Minerva dal 1949,
almeno il merito di aver tratto dall’oblio di cinque secoli questo figlio
dell’Istria (da Gallesano, presso Pola), introduttore della stampa a Milano,
dove proprio per sua segnalazione gli era stata intitolata una via.
Silenzio anche sul primo lavoro presentato in ordine di tempo, Il Castello
di San Servolo, contraddistinto dal motto «Alere flammam».
Il saggio su La scuola valida difesa nazionale di Pola [durante gli ultimi
decenni di occupazione austriaca], presentato fuori concorso dal preside prof.
Arturo Gregoretti fu giudicato «notevole per l’appassionato calore patriottico
cui è informato» e, per eleganza di stile e validità di argomentazioni, vivamente
raccomandabile per una adeguata pubblicazione. Uscirà, per interessamento
di Elio Predonzani, su «Pagine Istriane» (III s.,VIII, 1957, 28, pp. 16-19).
«Dopo matura discussione», la Commissione decise all’unanimità di assegnare
il premio indivisibile al saggio sul primo giornale italiano dell’Istria,
L’Istriano (1860­61), contrassegnato dal motto «O mea ter felix...». Il vincitore
Sergio Cella, trentenne di Pola, professore a Padova, vedrà pubblicato il
suo lavoro con il sottotitolo un giornale rovignese del 1860­61 sulla «Porta
Orientale» (XXVII, 1957, pp. 262-270). Collaboratore di «Pagine Istriane» e
«L’Arena di Pola», Cella diresse la Piccola Enciclopedia Giuliana e Dalmata
(Gorizia 1962).
La premiazione ebbe luogo nella Sala Silvio Benco della Biblioteca Civica
il 16 febbraio 1957, in presenza di 29 soci e dieci ospiti e la stampa locale
riferì ampiamente. Il vicepresidente Pagnini, rivoltosi all’assessore Paolo
Venier, rappresentante del Sindaco Bartoli (impegnato a Milano per i funerali
di Arturo Toscanini), auspicò che il Comune volesse contribuire a riportare
in vita il premio municipale di fondazione Rossetti, il cui fondo era stato
«due volte ricostituito e due volte polverizzato in seguito alla svalutazione
monetaria in conseguenza delle due guerre mondiali». L’assessore da parte
sua promise di adoperarsi affinché per il futuro l’Amministrazione fosse presente
in maniera tangibile. Pagnini annunciò poi, tra gli applausi degli astanti,
che la famiglia Zammattio aveva raddoppiato la somma in palio per il
prossimo concorso. Il premiato da parte sua suggerì qualche modifica al nuovo
bando, proponendo di superare il limite delle otto pagine. La serata si
chiuse con un rinfresco nella saletta presso l’atrio della Biblioteca.
334

Sala Benco della Biblioteca Civica, 16 febbraio 1957: il vicepresidente della Minerva
Cesare Pagnini premia il vincitore della prima edizione del nuovo Concorso, Sergio
Cella («Le Ultime notizie», 18.2.1957, foto de Rota).
II
Il nuovo bando propone cinque temi per un saggio inedito di non più di
venticinque cartelle dattiloscritte da presentare entro il 31 dicembre 1957:
1. Contributo alla storia dei rapporti fra Trieste e gli altri centri dell’Italia
settentrionale nel periodo delle lotte fra i Comuni e l’Impero
2. I Gesuiti a Trieste anteriormente alla soppressione dell’Ordine
3. La provenienza e gli apporti degli immigrati a Trieste nel secolo XVIII
4. Lo spostamento delle direttrici commerciali da Venezia a Trieste nel
cor so del secolo XVIII
5. Attività editoriale della tipografia del Lloyd.
Restano le norme del regolamento precedente. Sono però previsti tre premi:
Primo premio Lire 50.000, secondo premio Lire 30.000, terzo premio Lire
20.000, messi a disposizione ancora una volta dalla famiglia Zammattio.
Nella Commissione per l’assegnazione del «Premio Zammattio da conferire
sotto gli auspici della Società di Minerva», per il resto invariata rispetto
all’edizione precedente – Bisoffi Presidente, la Gasparini, Funaioli, Gioseffi
segretario – a sostituire la dimissionaria signora Zammattio venne chiamato
Giuseppe Secoli (Trieste 1901-1990), la cui presenza fu poi costante
335

nelle commissioni dei successivi premi. Entrato alla Minerva nel 1948, ne fu
vicepresidente e, con Pagnini, condirettore dell’Archeografo (1973-83), sul
quale tenne per un quarto di secolo il notiziario di letteratura. Laureatosi in
Lettere a Firenze con una originalissima tesi sul Ruzante, insegnò a Trieste e,
per un decennio, nel Liceo italiano a Sofia (1934-43). Nuovamente a Trieste,
fu preside della Media del Dante (1953-71) e poi responsabile del Centro
Didattico Regionale. Collaboratore del «Piccolo», di Radio Trieste, della
«Porta Orientale» e di «Pagine Istriane» con lavori di argomento storico letterario,
portò a termine il volume per il 150° della Minerva, componendo
della Società – come scrisse nella Presentazione il Presidente Rossetti – «un
quadro fedele, pieno di vita, di calore e di comprensione».
Nonostante fossero pervenute varie richieste del bando da tutta Italia,
furono solo tre i lavori presentati. La commissione si riunì il 21 marzo 1958
nei locali della presidenza del Liceo Dante. Venne giudicato «lavoro di gran
lunga migliore, che rivela la mano di uno studioso esperto dei problemi della
storiografia locale e modernamente preparato nel campo degli studi storici»
quello presentato – in bozze di stampa, con il motto «Farfarello» – da Giulio
Cervani (Trieste 1919-2008). Le sue Note sulla fondazione e sulla soppressione
del Collegio dei Gesuiti a Trieste eccedevano però largamente i limiti
del bando. Si decise pertanto di non assegnare il primo premio.
Il secondo premio venne così attribuito al «diligente» lavoro presentato
sullo stesso argomento con il motto «In tua memoria, Mamma» da Roma
Colle (Trieste 1904-1968), socia della Minerva dal 1956. Sarà poi pubblicato
da «La Porta orientale» (1959, pp. 38-52), rivista cui l’autrice collaborava da
tempo, specialmente con recensioni.
Il terzo premio andò al maestro elementare Alfonso Fragiacomo – attivo
nella locale sezione dell’Associazione Nazionale Maestri Cattolici – per il
saggio su La provenienza e gli apporti degli immigrati a Trieste nel secolo
XVIII, contrassegnato dal motto «Alabarda». Giudicato «meritevole per la
passione da cui è animato e per la buona ricerca bibliografica», anche questo
uscirà sulla stessa rivista (1958, pp. 281-300).
La premiazione ebbe luogo sabato 12 aprile 1958, in Sala Benco. «Un
caloroso applauso saluta i due premiati, nel mentre che il Presidente consegna
loro le rispettive buste contenenti un assegno bancario e la sig.ra Zammattio
offre alla dott.ssa Colle un magnifico mazzo di rose rosse». L’importo corrispondente
al primo premio non conferito sarà messo in palio nel corso
dell’anno per un altro concorso.
La seduta del 26 aprile venne dedicata alla lettura dei lavori premiati. Il
lavoro della Colle, essendo l’autrice raffreddata, fu letto dal sodale Victor Hugo
Rubelli, poeta e filodrammatico. Il 10 maggio toccò a Cervani. Invitato a par-
336

lare del suo studio sui Gesuiti, apparso nel volume appena pubblicato dal Comitato
di Trieste dell’Istituto per la storia del Risorgimento 12, raccontò come il
suo lavoro fosse stato originato dal ritrovamento presso l’Archivio di Stato di
documenti riguardanti i Gesuiti di Trieste, sconosciuti a Domenico Rossetti,
che aveva trattato l’argomento sul secondo volume dell’Archeografo.
III
Per il prossimo Concorso, nel maggio 1958 il Direttivo decise di suggerire
alcuni temi: sulle arti figurative a Trieste nell’Ottocento; il Teatro a Trieste
fino alla prima guerra mondiale; editori e stampatori a Trieste; direttrici
commerciali a Trieste; la cartografia della Regione Giulia attraverso i secoli.
Successivamente venne però approvato il bando proposto dal prof. Bisoffi
che, nell’accettare l’incarico di presidente della Commissione giudicatrice
anche per l’anno 1959, aveva fatto presente come questa, in base all’esperienza
precedente, fosse concorde nell’escludere l’indicazione fissa del
tema.
Il Concorso con scadenza 31 dicembre 1958 prevede dunque «una memoria
originale o saggio di argomento triestino, istriano o dalmata nel campo
delle arti, delle lettere e delle scienze storiche e morali», tra le quindici e le
trenta cartelle dattiloscritte. Ferme restando le norme delle edizioni precedenti,
viene messo in palio un premio indivisibile di Lire 50.000 (importo poi
raddoppiato). Il lavoro giudicato secondo sarà segnalato con menzione onorevole.
La commissione giudicatrice – la stessa dell’anno precedente – doveva
riunirsi nei locali della presidenza del Liceo Dante il 24 febbraio 1959 per
esaminare i dieci elaborati pervenuti. Ma vi fu un colpo di scena: prima
dell’inizio della seduta uno dei concorrenti ritirò il proprio lavoro. Si trattava
di Bruno Maier che, con il motto «La vita non è né brutta né bella, ma è originale»
aveva presentato il saggio La fortuna del Pascoli nella letteratura
giuliana e il «pascolismo» di Renato Rinaldi, tema di una conferenza già
presentata al Convegno di studi pascoliani a Bologna, e poi (31.5.1958) alla
Minerva. Il Maier (Capodistria 1922 – Trieste 2001), già allora docente universitario
e critico letterario di chiara fama, e minervale dal 1951, si affrettò
a presentare, lo stesso giorno, le proprie dimissioni. Mancando una documentazione
più completa, ci restano ignoti i motivi del gesto. Certo è che la cosa
fu messa a tacere («è bene che anche alla Minerva, nel riferire, – scriveva due
12 Italia del Risorgimento e mondo danubiano­balcanico, Udine 1958, pp. 187-
307.
337

giorni dopo Bisoffi a Rossetti – non si faccia cenno della cosa»). Grave fu
tuttavia lo sconcerto del Presidente Rossetti e di tutto il Direttivo, che – come
risulta dalla lettera del 4 aprile successivo inviata a Maier in risposta alle dimissioni
– aveva deciso di dimostrargli «con un riconoscimento concreto,
extra ordinem, quale stima facesse della Sua cooperazione». A onor del vero,
qualche screzio c’era stato già all’epoca della sua conferenza su L’influsso
pascoliano nella letteratura giuliana e la poesia di Renato Rinaldi, quando
alla fine della sua lettura si era accesa una discussione sulla distinzione da lui
fatta tra una letteratura italiana ed una giuliana. Maier si farà nuovamente
socio un quarto di secolo più tardi (nel 1985), entrando poi nel consiglio direttivo
(1994) e divenendo primo vicepresidente nel ’97, attivo con conferenze
e nel Comitato di redazione dell’Archeografo 13.
La cerimonia della premiazione si svolse sabato14 marzo 1959, in Sala
Benco, nel corso della consueta seduta settimanale, a ciò esclusivamente dedicata,
presenti 44 soci, la sig. Zammattio, numerosi ospiti, tra i quali Paolo
Venier in rappresentanza del sindaco Franzil ed Alfonso Guerrieri in rappresentanza
del Commissario generale del Governo Palamara, nonché il presidente
della Lega Nazionale, avv. Ugo Harabaglia. Assente per motivi di lavoro
uno dei vincitori, Vidusso. Nel discorso introduttivo il vicepresidente
Szombathely non perse l’occasione della presenza in sala di un rappresentante
del Comune per ricordare ancora una volta i premi municipali istituiti da
Domenico Rossetti.
Il primo premio venne assegnato allo studio intitolato Il Musaico dei 12
Apostoli a S. Giusto: problemi ed aspetti (contrassegnato dal motto «Per
aspera ad astra») di Mariuccia Campitelli, con la seguente motivazione:
338
È un lavoro di seria impostazione critica che fa il punto su di uno dei problemi
più dibattuti della storia dell’arte triestina. L’autore riprende in esame
ex novo la questione, inquadrandola nella storia della pittura medioevale
bizantina e occidentale (argomenti che mostra di padroneggiare con riferimento
alla letteratura specifica più aggiornata), giungendo a delle soluzioni
pienamente convincenti. In genere i raffronti sono sempre persuasivi
e il lavoro segna pertanto un punto fermo in tale ordine di studi. Poiché
riprende un tema già da un secolo tipicamente minervale, dovrebbe esserne
curata la pubblicazione sull’Archeografo.
La Nota sul musaico con i dodici Apostoli di San Giusto a Trieste della
Campitelli apparve invece su «Arte Veneta» XII, Venezia 1958, pp. 19-30.
Si passa quindi alla proclamazione del secondo premio, ex aequo.
13 Vedi: A Bruno Maier, in «Archeografo Triestino», Serie IV, vol. LXII (= CX),
2002, pp. 593-610.

Mariuccia Campitelli riceve dal vicepresidente della Minerva Marino de Szombathely
il primo premio della terza edizione del Concorso («Il Piccolo», 17.3.1959, Giornalfoto).
Lo scritto su Le opere di Mario Zafred del musicista Giorgio Vidusso
(presentato con il motto «Fortuna imperatrix mundi»)
è un lavoro pienamente originale di solida critica musicale felicemente
raccordata agli aspetti ambientali (letterari e storici) della cultura locale.
Dimostra un particolare acume e larga e profonda conoscenza della musica
antica e moderna; l’autore si rivela pienamente padrone del linguaggio critico
e mostra particolari doti di scrittore: tenta di porsi al di là della polemica
pur rivelando una comprensibile parzialità nei riguardi di un musicista
decisamente affermato, ma ancora in fase di definizione stilistica. Anche
per l’attualità dell’argomento il lavoro merita la maggiore diffusione.
Musicisti a Trieste sul finire del 1500 e nei primi del 1600: Gorzanis,
Zacchino, S. Casentini, M. Casentini, G. Puliti, C. Cocchi di don Giuseppe
Ra dole (motto: «Torculus») viene giudicato
lavoro specialistico, originale su testi modernamente inediti e comunque
pubblicamente ignorati relativi a ben sei autori dell’epoca; ricco di materiale
raccolto di prima mano dagli archivi d’Italia o di Europa e integrato
da saggi di trascrizione in notazione moderna. Certe manchevolezze della
forma esterna imputabili a errori di macchina non possono incidere sulla
valutazione del saggio, che si raccomanda per la divulgazione a mezzo
della stampa.
339

L’autore, allora trentottenne, diplomato in composizione al conservatorio
di Pesaro, s’era già fatto notare come ricercatore, trascrittore, autore di
musica sacra e di elaborazioni corali di canti popolari. Il lavoro sarà pubblicato
sull’«Archeografo Triestino», s. IV, XXII (= LXXI), 1959, pp. 133-161.
Due elaborati vengono segnalati (proposti per una menzione onorevole).
Questo il giudizio su L’Istria del primo ’900 nel diario politico di Ludovico
Rizzi che Sergio Cella – già vincitore nel ’57 – ha presentato con il motto:
«Per aspera»:
340
Malgrado la stesura un tantino affrettata e corriva, il lavoro lineare, chiarissimo
e sobrio sull’uomo politico più rappresentativo dell’Istria del primo
Novecento, resta di grande merito; opportunamente ritoccato s’impone
alla pubblicazione, almeno in attesa dell’auspicabile divulgazione del Diario
del Rizzi. Benché il tema non richiedesse a rigore il ricorso ad altre
fonti, essendo di per sé circoscritto, l’autore appoggia le proprie considerazioni
alla stampa quotidiana dell’epoca, a un manoscritto ancora inedito
dello Schiavuzzi, alle opere di Bernardo Benussi, e a studi recentissimi
stranieri.
Fiume e il diritto all’autodeterminazione di Attilio Depoli (motto: «Indeficienter»)
è una sostanziosa cronistoria della formazione del corpus separatum che
riafferma la validità perenne del diritto dell’autodeterminazione di Fiume.
Stile efficace e appassionato; è desiderabile per un’eventuale pubblicazione
l’aggiunta di un apparato bibliografico e documentario.
Si riportano, per completezza, i giudizi sugli altri lavori presentati, svelando
qui per la prima volta l’identità dei concorrenti non premiati:
Luigi Ricci nella vita e nell’opera (motto: «Allegro brillante») è definito
il tentativo volonteroso di tracciare il profilo di un musicista lungamente
vissuto a Trieste con un’analisi accurata di musiche sacre e operistiche
prodotte durante il soggiorno triestino. L’autore dimostra una lodevole cultura
musicale e confidenza con la storia locale. Lavoro ricco di notizie
biografiche anche interessanti e scritto con vivacità, ancorché non sempre
felice nell’espressione. L’autore merita di essere incoraggiato a proseguire
in codesto ordine di studi.
Ne è autore il figlio dello storico Oscar de Incontrera, Carlo, oggi noto
musicologo, che nello stesso anno pubblicherà un articolo sul musicista napoletano
vissuto a Trieste su «La Porta Orientale».
Le origini storiche di una grande azienda triestina: i primi cinquant’anni
di vita della Società di Navigazione a vapore dell’I.R. Lloyd Austriaco,
oggi Lloyd Triestino di Italo Baldini (motto: «Clana») è considerato un

uon lavoro di storia economica, ricco di particolari interessanti non documentati
tuttavia con la desiderabile completezza. Benché ristretto ai soli
aspetti tecnici e basato prevalentemente su statistiche e relazioni di amministratori,
potrebbe essere adatto alla pubblicazione.
Per una storia della cultura «minore» istriana del secolo XIX. Appunti
sull’opera di Pietro Predonzani di Gianfranco Spiazzi (motto: «Homo novus»)
viene giudicato
buon lavoro animato da interessamento vivo e sostenuto da lodevoli sobrie
argomentazioni. Tranquillamente oggettivo. Stile curato e chiaro. Peccato
che lo svolgimento del lavoro non risponda all’assunto del titolo, limitandosi
a lumeggiare una sola figura di troppo scarso rilievo, come del resto
avverte l’autore stesso.
Il Gian Rinaldo Carli pedagogista prerinascimentale presentato da «Rinaldo»
rappresenta una buona premessa e attesta la presenza di buone qualità critiche,
ma risente di una certa fretta e difetta di un adeguato aggiornamento
speculativo circa la moderna valutazione del pensiero del Carli e del Rousseau.
Integrato di più attenti riferimenti agli autori dal Rinascimento al Risorgimento,
il saggio potrà essere raccomandato per la pubblicazione.
L’autore, Tullio Bressan, nato a Zara nel 1916 e laureato in materie letterarie
a Firenze, insegnante, scrittore, fondatore del periodico per ragazzi ed
educatori «L’ora del racconto», diventerà socio della Minerva nel 1967, tenendovi
varie conferenze.
Letto il verbale della commissione giudicatrice, Szombathely «consegna
poi, tra i più caldi applausi dei presenti, le buste contenenti gli assegni
bancari» alla dott. Campitelli e a don Radole. «Finita la cerimonia ufficiale,
si passa nella saletta degli schedari della Biblioteca Civica ove, da un comitato
di signore, organizzato da Lina Gasparini, viene offerto agli intervenuti
un signorile rinfresco».
Secondo la consuetudine, i vincitori furono invitati a presentare i propri
lavori in successive riunioni. A Maria Campitelli venne dedicata la sera del
30 maggio (ed i giornali riportarono la notizia con rilevo). Don Radole parlò
sabato 10 ottobre 1959. «La conversazione – si legge sul «Piccolo» del 13
ottobre – venne ravvivata dall’audizione di alcuni temi al pianoforte (la Biblioteca
possiede un buon pianino, dono prezioso del dott. A. Tassini) e da
alcune registrazioni curate ad hoc dal coro Tartini diretto da G. Kirschner».
Di lui, ormai direttore della Civica Cappella di San Giusto, insegnante al locale
Conservatorio Tartini, autore di opere fondamentali sulla storia della musica
giuliana, si ricordano anche altre conferenze alla Minerva.
341

IV
Particolare rilievo e risonanza ebbe il concorso bandito nel 150° della
fondazione della Società, con scadenza 31 dicembre 1960. Il bando questa
volta venne diffuso a stampa. Lo studio o monografia originale d’argomento
triestino o istriano nel campo delle arti, delle lettere e delle scienze storiche o
morali dovrà avere un’ampiezza tra le cinquanta e le duecento cartelle dattiloscritte.
Premio, unico ed indivisibile, di Lire 150.000.
Alla ormai sperimentata giuria si aggiunse questa volta il grande critico
musicale e compositore concittadino Vito Levi, insegnante al locale Conservatorio,
chiamato in causa dallo specifico argomento di uno dei lavori presentati,
in quanto autore di una monografia proprio su Andrea Antico da Montona
(pubblicata nel numero speciale di «Pagine Istriane» dedicato agli Istriani
illustri).
Nella relazione inviata al Presidente della Minerva Rossetti il 7 marzo
1961, il preside Bisoffi concludeva:
342
l’esito del concorso si può ritenere soddisfacente sia per la serietà dei lavori
presentati sia per l’eccellenza del lavoro premiato, che fa onore all’autore
e onora la Società di Minerva promotrice della bellissima gara.
Dei sei partecipanti uno era stato eliminato perchè non aveva mantenuto
l’anonimato come prescritto dal bando (l’autore dello scritto Gli Slavi a
Trieste, indagine storico­etnica presentato con il motto «Nike»). Questa volta
però, non sono state conservate le buste contenenti le generalità dei concorrenti.
Titolo su tre colonne nel «Piccolo» del 12 aprile 1961 per la premiazione del 150°.

Flaminio Cavedali, poeta di Trieste presentato da «Tergestinus» (Alfonso
Fragiacomo) è
un’affettuosa presentazione antologica delle poesie di Flaminio Cavedali,
che può essere raccomandata per una pubblica lettura, ma non costituisce
un lavoro critico originale (studio o monografia) come previsto dal bando
di concorso.
L’autore – già vincitore del terzo premio nel ’58 – ne leggerà un ampio
riassunto nella seduta del 10 giugno e ne pubblicherà una versione su «La
Porta Orientale», tornando sull’argomento nel 1977 in «Pagine Istriane».
L’elaborato contraddistinto dal motto «Canta il selvaggio» ed intitolato
Gli inediti di Luigi Crociato. Poesie commentate viene giudicato
buon lavoro di ricognizione di inediti, raccomandabile per una pubblicazione,
magari parziale, che valga a riproporre la figura del Crociato immeritatamente
dimenticata all’attenzione della critica locale.
Qualche anno più tardi, in occasione del centenario della nascita, uscirà
una bella edizione commentata da Elio Predonzani e illustrata dal figlio del
poeta, il pittore Pasquale Krischan.
La pesca nell’Adriatico attraverso i secoli (motto: «Piscator») non è
che una
diligente raccolta di notizie relativamente alla questione della pesca adriatica
nell’ultimo dopoguerra a cui è stata aggiunta una rapida «introduzione»
storica troppo sommaria e sbrigativa per conferire carattere storico a
un tema di politica contingente estraneo al bando.
«Lavoro di gran lunga superiore a tutti gli altri presentati per l’interesse
intrinseco dell’argomento, per il merito e la tecnica oltre che per la mole del
lavoro di ricerca» venne giudicato Il problema dell’istruzione popolare a
Trieste e in Istria dalla Restaurazione al 1868 di Gianfranco Spiazzi (motto:
«Veritas filia temporis»), con la seguente motivazione:
Si tratta di una monografia esauriente su di un argomento tra i più importanti
e i meno approfonditi della storiografia locale. Il metodo rigorosamente
critico (con preoccupazione di assoluta obiettività) conferisce a
questo lavoro carattere basilare, fondamentale per la storia delle istituzioni
scolastiche e in genere per la storia dell’evoluzione della coscienza nazionale
della regione. Anche nell’esposizione si sente che l’autore gode di
una spontanea scorrevolezza di pensiero, che ne attesta la maturità e la
consuetudine con gli studi storici. Si auspica che l’autore possa condurre
in porto l’impresa iniziata con il presente studio, non solo continuandola
fino al 1918, ma risalendo fino al primo Settecento in modo da coprire il
periodo che rimarrebbe altrimenti scoperto fino a «saldatura» con gli studi
di Attilio Hortis.
343

Lo Spiazzi aveva già partecipato all’edizione precedente del Concorso,
e poi prese parte ad altre iniziative della Minerva, come la discussione sul
Codice Diplomatico del Kandler nel 1969-70. Dirigente scolastico, collaborò
con Secoli ed altri al volume Contributi per una storia delle istituzioni
scolastiche a Trieste edito dalla Federazione Nazionale Insegnanti Scuole
Medie nel ’68.
La famiglia Zammattio offrì al vincitore del primo premio appoggio finanziario
per la continuazione del suo studio. Un secondo premio fu assegnato
a Sergio Puppis per: Andrea Antico da Montona, stampatore e compositore
di musica, presentato con il motto «Di pensier in pensier»:
344
Lavoro frutto di studi diligenti, condotto con metodo, specie per quanto
concerne la parte filologica della trattazione, che presenta anche un particolare
interesse di utilità pratica per l’appendice contenente una nutrita
serie di frottole trascritte in notazione moderna. Quando questi elementi
positivi fossero corroborati da più vasti interessi di ordine estetico e culturale
e fosse meglio distinta l’attività del compositore da quella dello xilografo,
l’opera meriterebbe di essere pubblicata integralmente. In ogni caso
il lavoro è degno di ogni lode e l’autore va segnalato con particolare calore
anche per un eventuale secondo premio, se la Società di Minerva si trovasse
ad avere un’ulteriore disponibilità di fondi.
Della cerimonia della premiazione, avvenuta l’8 aprile 1961 alla presenza
di 55 soci, varie autorità, la benemerita famiglia Zammattio ed altri
ospiti, venne pubblicata un’ampia relazione – fornita dalla stessa Società –
sul «Piccolo» del 12 aprile. Nella solenne allocuzione il Presidente della
Minerva presentava senz’altro il Concorso come diretto e legittimo erede di
quello istituito da Domenico Rossetti, giustificando la modestia dei premi
con le ristrettezze economiche della Società – che «conobbe la miseria fino
quasi a morirne» – sostenendo d’altra parte che «già una semplice segnalazione
o una lode della ‘severa Minerva’ può essere considerata premio». E
concludeva con l’augurio che i concorsi potessero «essere continuati nell’avvenire
ed essere più invitanti per gli studiosi giuliani e più proficui alla cultura
regionale».
Ma proprio allora la serie dei concorsi s’interrompe. Un nuovo concorso
potrà essere bandito appena nel 1972. Saltuariamente verranno assegnati altri
premi per onorare la memoria di minervali scomparsi.

I premi in memoria di Oscar de Incontrera, Marino de Szombathely,
Giuseppe Stefani, Vittorio Tranquilli, Egidia Sauli
La nuova serie prende avvio nel quadro delle onoranze tributate ad Oscar
de Incontrera, (Trieste 1903-1970) – appassionato e sistematico ricercatore,
storico insigne, autore di lavori fondamentali per la storia di Trieste 14 – che
ha davvero lasciato un vuoto nel piccolo affiatato mondo dei minervali. Socio
attivissimo (tenne ben 180 conferenze), così lo ricorda Cesare Pagnini:
Fu presente a tutte le sedute del periodo bellico e vi portò i risultati dei suoi
studi … Poi, dopo la parentesi dell’occupazione jugoslava, fu tra i primi a
ricostituire la Minerva con Gentile, Ziliotto, Sticotti e Szombathely, della
quale divenne un elemento sempre più indispensabile, non solo per le numerose
e interessantissime comunicazioni che svolgeva profondendo
quanto più poteva di ciò che aveva immagazzinato e ancora raccoglieva
con prodigiosa applicazione, ma per gli incontri infrasettimanali che caldeggiava,
per le gite che organizzava, per le proteste e gli ordini del giorno
che proponeva ogniqualvolta veniva consumato o si profilava qualche attentato
alla faccia o all’anima della città. … [I suoi interventi erano] improvvisazioni
stupende che valevano quanto una conferenza, perché egli le
cose della storia, i fatti e i dati li aveva nel sangue, faticosamente decantati
da antichi documenti, da diari, da carteggi.
Nel dicembre 1972 viene pubblicato il bando del «Concorso a premio per
onorare la memoria di Oscar de Incontrera» per «uno studio o monografia originale
su un argomento storico triestino che si svolga entro il periodo che va dal
1780 al 1830». Il lavoro, inedito, in lingua italiana, di ampiezza tra le cinquanta
e le duecento cartelle dattiloscritte, dovrà essere presentato in cinque copie entro
il 30 settembre 1973. Il premio, unico e indivisibile, è di Lire 250.000.
La Commissione giudicatrice si riunì il giorno 31 ottobre 1973, sotto la
presidenza di Cesare Pagnini. Ne facevano parte Giulio Cervani (la cui collaborazione
con la Minerva, iniziata con gli incontri organizzati a cavallo del
1950 dal Centro Studi per la Storia del Risorgimento triestino di Nino Valeri,
aveva portato nel centenario della morte di Kandler alla riedizione della Storia
del Consiglio dei patrizi), e i minervali Giuseppe Secoli (veterano dei
concorsi a premio della Società), Giuseppe Rossi Sabatini, Alfieri Seri.
Giuseppe Rossi Sabatini (Trieste 1911-1982), laureato in filosofia e storia
alla Normale di Pisa, professore al Petrarca (1953-1975), vicepresidente e dal
1976 presidente dell’Università Popolare, coordinatore di varie pubblicazioni,
anche in collaborazione con l’Unione degli Istriani in Istria, era entrato alla
Minerva nel 1951 e dal ’53 curava il notiziario di storia sull’Archeografo.
14 Vedi bibliografia in «La Porta Orientale», maggio-giugno 1970, a c. di c.
pa G n I n I.
345

Alfieri Seri (Portole d’Istria 1919 – Trieste 1988), cultore di storia patria,
conferenziere, giornalista, politico, fu anche apprezzato poeta dialettale
e scultore in legno. Collaboratore del «Piccolo» e delle principali riviste culturali
locali, curò e coordinò varie pubblicazioni di carattere storico divulgativo,
tra le quali: Trieste romantica ed Istria romantica; Trieste nelle sue
stampe (con la consulenza iconografica di Fiorello de Farolfi); Trieste Anni
Trenta; S. Vito (con Sergio degli Ivanissevich); La Fabbrica macchine di
Sant’Andrea... Socio della Minerva dal 1971, ne divenne segretario alla morte
di Antonio Ciana nel 1974, quindi presidente e direttore dell’Archeografo
dal 1985, succedendo a Cesare Pagnini.
L’unico lavoro presentato, con il motto «Dominique», è intitolato: Trieste
in due anni a cavallo fra il vecchio e il nuovo (1796­1797) e tratta, in tre
capitoli di gradevole lettura, avvenimenti connessi con la prima occupazione
francese della città (marzo-maggio 1797), valorizzando un manoscritto inedito,
di cui si tace la provenienza. Con giudizio formulato collegialmente, si
riconosce all’elaborato, che pur necessita di un’attenta revisione sul piano
formale, un certo brio espositivo. Il lavoro viene giudicato senz’altro meritevole
di attenzione. Il 10 novembre ne viene data comunicazione alla vincitrice,
Ucci Cvitanich; un articoletto sul «Piccolo» del 17 successivo, firmato
A.S. (Alfieri Seri) ne dà notizia al pubblico.
Maria (Ucci) Cvitanich (Trieste
1911-1998), minervale dal 1954,
preziosa collaboratrice di Pagnini,
nel Consiglio di direzione dal ’57,
redattrice dei verbali del direttivo,
segretaria dal 1985 al 1990, si occupò
della parte amministrativa
dell’«Archeografo Triestino». Tenne
varie conferenze, per lo più sul
te ma a lei caro di Trieste vista dagli
stranieri, e dando relazione dei suoi
viaggi. Dal 1959 si era affiancata
ad Incontrera (per poi sostituirlo)
nella redazione del Diario triestino,
letto in fine di seduta fino all’88, di
cui pubblicò le annate 1964-73 su
«La Porta Orientale».
Il saggio uscirà nel luglio
1974 nella collana «Quaderni della
Copertina dell’opera vincitrice del «Premio
Incontrera».
346
Società di Minerva» – collana che
accoglierà più tardi anche altri

scritti della Cvitanich – con il più accattivante titolo: Dal Minuetto alla Marsigliese.
Trieste e la prima occupazione francese (1796­1797), ed illustrato
con le riproduzioni dei sei acquerelli coevi di Pietro Nobile conservati dalla
Fondazione Scaramangà. Nella bibliografia viene rivelata la fonte manoscritta:
Giornale delli Avvenimenti accaduti nella Città e Porto Franco di Trieste
e luoghi circonvicini e suo Distretto… (proprietà Pagnini).
Due anni più tardi, nel 1975, fu indetto il «Concorso a premio per onorare
la memoria di Marino de Szombathely».
Marino de Szombathely (Trieste 1890-1972), letterato e giurista, fu
profondo conoscitore della cultura classica e medioevale. La sua ricca bibliografia
15 comprende varie Lecturae Dantis, una nota versione dell’Odissea,
traduzioni dal latino, dal tedesco antico e moderno, dallo spagnolo, le
esemplari trascrizioni degli Statuti di Trieste del 1350 e 1421 e del Libro
delle Riformagioni, monografie, studi e ricerche di vario argomento. Al «cittadino
insigne» – medaglia d’oro della scuola della cultura e delle arti, ai
vertici dell’Università Popolare, della Società Istriana di Archeologia e Storia
patria, del Teatro Stabile, della Lega Nazionale, minervale di antica data
e vicepresidente della rinata Società, direttore dell’Archeografo dal 1953 al
1970 – in occasione dell’ottantesimo compleanno, la Minerva aveva offerto
una medaglia.
Venne messo in palio un premio unico e indivisibile di Lire 1.000.000
(con il contributo di Lire 500.000 da parte di Paola Boccasini) per «uno studio
o monografia originale su un argomento storico triestino che si svolga dal
Medioevo al Rinascimento compreso», di almeno cento cartelle dattiloscritte,
da presentare in tre copie entro il 30 settembre 1975.
La commissione nominata dalla direzione della Società di Minerva si
riunì il 12 dicembre 1975 presso la Biblioteca Civica. La componevano l’immancabile
Secoli, questa volta alla presidenza, ancora Rossi Sabatini e Cervani,
ed inoltre Fulvio Crosara e Sauro Pesante.
Il prof. Crosara, ordinario di Storia del Diritto italiano a Trieste, presso
la Facoltà di Giurisprudenza, e a Roma, si era avvicinato alla Minerva nel
maggio 1971, per prospettare una collaborazione in occasione del centenario
della morte di Pietro Kandler.
Sauro Pesante, direttore della Biblioteca Civica dal 1959 al 1978 ed autore
di vari lavori di bibliografia, dal 1951 (anno in cui divenne socio) tenne
alla Minerva conferenze sull’argomento e curò sull’«Archeografo Triestino»
(del quale fu per anni «segretario») il Bollettino bibliografico.
15 Vedi «La Porta Orientale», 1971, p. 120.
347

Firme dei componenti la Commissione per il Concorso in onore di Marino de Szombathely
in calce al verbale dattiloscritto (13 dicembre 1975): Fulvio Crosara, Giulio
Cervani, Giuseppe Rossi Sabatini, Sauro Pesante, Giuseppe Secoli.
L’unico lavoro pervenuto, intitolato Statuti di Trieste del 1365 e contrassegnato
dal motto: «Dolce settembre», consisteva di due parti: la trascrizione
del codice della sola redazione statutaria triestina ancora inedita e una breve
prefazione definita dall’autore provvisoria. Constatato che, malgrado fosse
costituito in massima parte dalla sola trascrizione, il lavoro si conformava
allo spirito del concorso e che corrispondeva al livello scientifico dello studioso
che si intendeva onorare, si decise all’unanimità di conferire il premio
al suo autore, che risultò essere Franco Colombo, già allievo di Szombathely
e più tardi socio.
La premiazione ebbe luogo in Sala Benco sabato 10 gennaio 1975, alla
presenza di un centinaio di persone, tra soci e ospiti. In assenza del Presidente
Rossetti, il premio venne consegnato da Pagnini al termine di una cerimonia
volutamente «breve e semplice». Nel giugno 1976 si decise di non pubblicare
il lavoro nell’Archeografo, per motivi tecnici ed economici. Nella
seduta del 5 marzo 1977 il prof. Colombo poté però tenere sul tema una conferenza
intitolata Aspetti economici e sociali della vita della Trieste del Trecento
tratti dagli Statuti inediti del 1365.
L’anno successivo vennero banditi ben due concorsi, il primo «per onorare
la memoria di Giuseppe Stefani nel decennale della Sua morte avvenuta
il 19 aprile 1966», l’altro in memoria di Vittorio Tranquilli, con scadenza,
rispettivamente, il 30 settembre e il 31 dicembre 1976. Per ciascuno il premio
in palio, unico e indivisibile, è di Lire 1.000.000. Per lo studio o monografia
originale, a tema fisso, da presentare in triplice copia, sono richieste almeno
cento cartelle dattiloscritte.
348

Il tema del primo concorso è: Giuseppe Stefani – l’uomo e l’opera. Non
è qui luogo per trattare di Giuseppe Stefani (Pirano 1887 – Padova 1966),
minervale di vecchia data e di grande rilevanza, eminente storico e giornalista,
autore di molti volumi in particolare su Risorgimento e Irredentismo 16.
A fianco dell’immancabile Secoli entrarono a far parte della commissione
giudicatrice, presieduta da Pagnini, tre altri minervali: Rinaldo Derossi,
Bianca Maria Favetta e Roberto Pavanello.
Rinaldo Derossi (Trieste 1923-1998), scrittore, critico, studioso di Pier
Antonio Quarantotti Gambini e di Julius Kugy, curatore con Bruno Maier ed
Elvio Guagnini dell’edizione delle Opere di Virgilio Giotti, diede un fattivo
contributo al Premio letterario «Leone di Muggia» bandito dall’Università
popolare. Socio dal 1970, fu direttore responsabile dell’«Archeografo Triestino»
(1985-88) e vi pubblicò vari scritti critici. Tre «Quaderni di Minerva»
portano la sua firma.
Bianca Maria Favetta (Trieste 1924-1994), conservatore dei Civici Musei
di Storia ed Arte, ricercatrice infaticabile, autrice di un gran numero di
studi puntuali ed accurati, curatrice di mostre, tenne varie conferenze alla
Minerva, di cui era socia dal 1958.
Roberto Pavanello, socio dal 1974, ha fatto parte del consiglio direttivo
dal 1985 per più di un decennio.
Il premio venne aggiudicato al lavoro contraddistinto dal motto «Giuliano»
(Alfieri Seri), l’unico presentato, con la seguente motivazione:
Il lavoro rivela maturità di pensiero, agile penna e capacità di esporre in
maniera piana ed organica le varie vicende e la copiosa produzione letteraria
di Giuseppe Stefani. Lo si può considerare una storia biografica ed intellettuale
dello Storico scomparso, esauriente nella misura in cui l’autore
ha saputo presentare con piena fedeltà la figura umana e la posizione politica
e culturale dello Stefani, aiutato in ciò da un’identità ideale con il
medesimo, la quale traspare evidentissima dal saggio. Una valida biografia,
quindi, intesa ovviamente in senso lato.
Fu consegnato dal Presidente Rossetti in Sala Benco nella riunione di
sabato 4 dicembre 1976. Giuseppe Stefani: profilo della vita e delle opere
d’uno storico giuliano sarà pubblicato nel 1981 nell’Archeografo (vol. XLI =
XC) pp. 69-150.
Il tema del secondo concorso, in memoria di Vittorio Tranquilli, è La
storia del Teatro Filodrammatico di Trieste.
16 Per la bibliografia si rimanda al fascicolo speciale che «La Porta Orientale»,
della quale era stato fondatore con Federico Pagnacco e Bruno Coceani e condirettore
sino al 1939, gli ha dedicato nel 1966.
349

Vittorio Tranquilli (Trieste 1888-1974), giornalista e valente critico
drammatico, prima all’«Indipendente» di Riccardo Zampieri poi al «Piccolo»
(e al «Giornale di Trieste») di cui sarà anche direttore, fu socio assiduo della
Minerva, assieme alla moglie Lucia Boccasini. La sua vastissima produzione
è stata schedata (con la collaborazione della cognata Paola Boccasini), da
Bruno Coceani, che gli ha dedicato il quarto dei «Quaderni di Minerva»: La
mia lunga fraterna amicizia con Vittorio Tranquilli (1974).
La commissione, presieduta da Pagnini, si riunì a casa sua il 24 marzo
1977. Oltre a Secoli, Derossi e Seri, ne faceva parte Livio Grassi (Trieste
1913-1994), studioso delle tradizioni popolari e del dialetto triestino, poeta e
scrittore vernacolo, ma anche autore di opere storiografiche, socio della Minerva
dal 1972.
Per la quarta volta è stato presentato un unico lavoro – con il motto:
«Acta, non verba» – di cui si rivela autrice Bianca Maria Favetta. L’opera
viene giudicata all’altezza:
350
Si tratta di uno studio serio e valido, ricco in ogni sua parte, appoggiato a
ricerche archivistiche utilizzate con grande padronanza. La trattazione
dell’argomento è organica e ben dosata nell’economia dell’opera […] Ottima
la bibliografia; e la stesura è di facile lettura. Ne risulta l’importante
funzione che il Filodrammatico ha esercitato nella storia della cultura cittadina
e in particolare del teatro di prosa.
Anche questa volta la consegna del premio ebbe luogo in Sala Benco, in
apertura della seduta del 2 aprile 1977, presenti 45 soci ed una quarantina di
ospiti. Il lavoro, corredato da illustrazioni ed indici, è pubblicato nell’Archeografo
XXXVII (= LXXXVI), 1977, pp. 5-162.
Nel 1979 venne pubblicato il bando del «Concorso a premio della Società
di Minerva per onorare la memoria di Egidia Sauli» (1901-1977), moglie
di Sergio Sauli (1896-1980), che per vent’anni fu tesoriere della Minerva, e
madre del caduto Giorgio Sauli (1923-1944), la sodale che – come ricordò il
presidente Rossetti nel giorno della premiazione, il 9 febbraio 1980 – «con
l’esempio largamente largito di bontà, di serenità di spirito, di coraggio, di
altruismo, di amor patrio, ci ha insegnato come vivere civilmente».
Si richiede uno studio o monografia originale dell’ampiezza di almeno
settanta cartelle dattiloscritte, su: Il fattore irredentista nella difesa della italianità
di Trieste. Storia e storiografia, da presentare in tre copie entro il 30
settembre. È previsto un premio unico e indivisibile di Lire 500.000.
La commissione, presieduta da Pagnini, si riunì nel suo studio di via
Rossini il 7 gennaio 1980. Ne facevano parte il solito Secoli, Derossi, Rossi
Sabatini, ed inoltre Marino de Cristini (Trieste 1913-1992), studioso dell’arte
triestina del Sei e Settecento e cultore degli studi pedagogici, del quale va

icordato il costante contributo dato alla Minerva fin dal 1949, come conferenziere
e membro del direttivo (vicepresidente dal 1980).
Uno dei due lavori presentati, contrassegnato dal motto «Dalla luce alle
tenebre» (Paola Borio) venne escluso in quanto non raggiungeva il numero
minimo di pagine previsto. L’altro, presentato da Fulvio Rocco con il motto:
«Fogli sparsi», fu giudicato «di solida struttura e degno, con qualche ritocco,
di eventuale pubblicazione», trattandosi di «un’esauriente trattazione dell’argomento
proposto, a cui aderisce con puntuale precisione», degna di lode
«per la larghezza dell’informazione, per l’ordinata esposizione, per la maturità
dei giudizi enunciati, per la forma chiara e disinvolta, ma non per questo
banale».
Dopo un silenzio durato più di un decennio, il 19 dicembre 1992 venne
assegnato il Premio dedicato a Marino de Szombathely nel ventennale della
scomparsa: un milione di Lire messo a disposizione della Società dai famigliari.
La vincitrice è Paola Bonifacio, per lo studio intitolato Arte e cultura
nella problematica rossettiana. Inediti sul cenotafio di Winckelmann. 17 Il lavoro
è pubblicato nel centesimo volume dell’Archeografo, che viene presentato
nel corso della medesima serata. Trascriviamo dal verbale della seduta la
presentazione di Antonio Trampus:
Quello del cenotafio di Winckelmann è uno di quei classici argomenti che
si ritenevano o si ritengono esauriti e chiusi dopo che sembrava che fosse
stato pubblicato tutto il pubblicabile e scritto tutto quello che c’era da scrivere.
Mancava però effettivamente la cosa più importante, e cioè che l’argomento
venisse esaminato dalla prospettiva specifica delle idee estetiche e della
storia dell’arte. Ed è quello che ci offre l’autrice attraverso alcune suggestioni
ed alcune interpretazioni molto interessanti anche alla luce di quanto
è venuto articolandosi negli ultimi anni su Rossetti, la figura, l’importanza,
il ruolo, le suggestioni che al Rossetti stesso provennero da un erudito, un
intellettuale finissimo quale Leopoldo Cicognara, oppure attraverso il confronto
dell’opera di Domenico Rossetti e di Rossetti stesso con altri contemporanei
o autori, o personaggi che operavano in quel torno di anni
come Pietro Selvatico. Questo porta ad una riconsiderazione complessiva
del pensiero estetico e delle idee estetiche di Rossetti nel quale, secondo
l’autrice, si possono ravvisare quegli indici di modernità che consentono di
riproporre la sua figura anche oggi.
Un altro argomento, tra i tanti, ha colpito particolarmente la mia attenzione,
ed è quello del mito romano in Rossetti. Argomento particolarmente
importante perché, liberato da tutte le incrostazioni dell’interpretazione
17 Nel giugno successivo Paola Bonifacio partecipò con il suo contributo al Convegno
di studio promosso a Trieste dall’Associazione Winckelmann di Stendal in occasione
del 225° anniversario della tragica morte dell’illustre archeologo, in rappresentanza
della Società di Minerva.
351

352
rossettiana, il problema del riferimento culturale di Roma nell’opera di
Rossetti è ritornato molto recentemente quando, analizzandone l’opera politica,
è stato sottolineato come Rossetti vedesse nel S.R.I. germanico il
contenitore politico dell’opera dell’Impero romano, e come questa trasposizione
ideale servisse alla sua complessa costruzione politica per legittimare
la posizione di Trieste nell’ambito della Monarchia asburgica. Ora
invece la riproposizione che ci fa la Bonifacio di un altro mito romano in
Rossetti, ci pone di fronte al problema di Roma nelle idee estetiche e nelle
idee artistiche di Rossetti: nella costruzione del cenotafio di Winckelmann,
nell’assunzione di tutta una serie di simboli di ispirazione massonica che si
fanno presenti e costanti in tutta l’architettura e l’arte triestina del tempo.
Nello stesso verbale leggiamo che, invitato dall’arch. Pavan a consegnare
a Paola Bonifacio il premio in onore di Marino de Szombathely, il figlio
avv. Gabrio, promotore dell’iniziativa, declinò l’offerta con le parole: «Signor
Presidente, mi perdoni se prego mia figlia, che era sua nipote, di fare questa
consegna: ella ne sarà contentissima perché voleva molto bene al nonno».
In quel centesimo volume dell’Archeografo, dedicato a Domenico Rossetti
nel 150° della morte, è significativamente pubblicato anche il bando del
Premio biennale Minerva d’argento. Ma questa è un’altra storia.

PREMIO BIENNALE
MINERVA D’ARGENTO

PREMIO BIENNALE DI STORIA, SCIENZE, LETTERE ED ARTI
«MINERVA D’ARGENTO»
Soci fondatori la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia
e il Comune di Trieste
col sostegno della Fondazione CRTrieste
REGOLAMENTO
BANDO DI CONCORSO
Art. 1 - La sOcIetà d I m In e r va attiva a Trieste dal 1810, per onorare la memoria di d O m e n I c O rOssettI suo fondatore
(dal centocinquantesimo anno dalla morte [1842-1992]), indice il PREMIO MINERVA D’ARGENTO.
Art. 2 - Sono Promotori del Premio quanti, anche successivamente alla costituzione del Premio stesso, presentino
domanda e si impegnino a versare alla Società di Minerva una somma «una tantum» ad incremento
del fondo patrimoniale e/o, annualmente un contributo stabilito d’accordo con il Consiglio Direttivo, per il
funzionamento e lo svolgimento del Premio.
Art. 3 - II patrimonio iniziale del Premio è costituito dalla somma di € 2.500 (duemilacinquecento) destinati
dalla Società di Minerva a tale scopo, con delibera del Consiglio Direttivo. Detta somma potrà venir incrementata
da contributi personali dei Soci, di privati o dai Soci promotori (di cui all’art. 2), versati a tale scopo.
Il fondo viene amministrato dalla Società con apposita voce di bilancio.
Art. 4 - II PREMIO MINERVA D’ARGENTO viene assegnato con cadenza biennale ad un laureato dalle
Università degli studi del Triveneto per una tesi di laurea o di specializzazione discussa nel triennio accademico
precedente il bando su temi relativi alla storia, alla letteratura, all’archeologia, alla numismatica, sfragistica
ed aral dica, alla linguistica, alla storia dell’arte, dell’architettura e delle arti minori, alla geografia e
statistica, alla musica, alle scienze mediche, fisiche, chimiche ed antropologiche, attinenti a Trieste, alla
Venezia Giulia, all’lstria e alla Dalmazia.
Art. 5 - II PREMIO MINERVA D’ARGENTO prevede una terna di vincitori e precisamente:
a) il primo premio consiste in una scultura di bronzo argentato riproducente la dea Minerva, opera del prof.
Antonio Guacci e in un assegno di € 1.000 (mille)
b) il secondo classificato riceverà un assegno di € 500 (cinquecento)
c) il terzo classificato riceverà un assegno di € 250 (duecentocinquanta).
Art. 6 - II lavoro del primo classificato verrà pubblicato totalmente o parzialmente, previo accordo con la
Direzione, nell’ARCHEOGRAFO TRIESTINO (fondato da Domenico Rossetti nel 1829) edito annualmente
dalla Società di Minerva. I lavori degli altri due premiati potranno esser pubblicati nella rivista.
Art. 7 - Le opere devono pervenire alla:
SOCIETÀ DI MINERVA – PREMIO MINERVA D’ARGENTO
presso Biblioteca Civica
34123 TRIESTE – PIAZZA ATTILIO HORTIS, 4
in plico, contenente una copia dattiloscritta, entro e non oltre il giorno 31 marzo dell’anno in cui il Premio
ha luogo. Il plico conterrà la scheda di partecipazione con le generalità del concorrente. Le fotografie e i
disegni a corredo del lavoro possono essere consegnati in copia fotostatica. In caso di pubblicazione l’interessato
si impegna di fornire gli originali. I lavori presentati non si restituiscono.
Art. 8 - II verdetto della Giuria nominata pariteticamente dalla Società di Minerva e dai Soci Promotori è
inappellabile.
Sono membri di diritto della Giuria il Sindaco di Trieste e l’Assessore Regionale all’Istruzione e alla Cultura,
o un loro rappresentante.
Art. 9 - La cerimonia del conferimento del Premio Minerva d’argento avviene l’ultimo sabato del mese di
maggio dell’anno in cui il Premio ha luogo.
355

356
I VINCITORI DEL
PREMIO BIENNALE MINERVA D’ARGENTO
e argomento delle tesi premiate
Prima edizione –
29 maggio 1993, Sala Benco della Biblioteca Civica
ROBERTO FONTANOT, Nuovi contributi allo studio del dialetto triestino
Seconda edizione –
27 maggio 1995, Salotto Azzurro del Comune di Trieste
PAOLA VENTURA, Topografia di Tergeste, per un tentativo di forma urbis
Segnalata:
VANIA GRANSINIG, Antonio Picco, pittore e critico udinese (1828­1897)
Terza edizione –
31 maggio 1997, Salotto Azzurro del Comune di Trieste
GENZIANA MARUSSI, L’Archeografo Triestino, prima serie (1829­1837)
Segnalata:
SANDRA DELL’ANTONIO, Cinque archeologi dell’Ottocento
in Friuli – Venezia Giulia, scavi e ricerche sul territorio
Quarta edizione –
22 maggio 1999, Salone d’onore del Palazzo della Giunta Regionale
MARCO DURIGON, Frequentazione delle grotte carsiche in età romana
Segnalati:
ROBERTA MARIN, L’opera dell’architetto Antonio Buttazzoni (1798­1848)
MARINA COSULICH, La nascita e lo sviluppo dell’Area Science Park
di Trieste, analisi di una politica pubblica
Quinta edizione –
25 maggio 2001, Salone centrale del Palazzo della Giunta Regionale
LUCA BELLOCCHI, Le sculture dei Cimiteri triestini
MIRKO MEMO, Proposta per un museo dell’elettricità a Trieste, l’edificio
della centrale di trasformazione elettrica di Poggioreale a Opicina
ALESSIO BANDELLI, Paleontologia applicata all’archeologia: successione
antropico­sedimentarie nell’Olocene di Aquileia
Segnalata:
BARBARA DUDA, Stelio Mattioni narratore

Sesta edizione –
31 maggio 2003, Salone della Regione
FABIANA SALVADOR, Giovanni Mayer, Giovanni Marin. La scultura triestina
tra Verismo e Eclettismo
BEATRICE GOBBO, Pittura di giardino da Tergeste romana. Analisi e proposte
ricostruttive dei materiali degli scavi di Crosada
PAOLA BORDON, Trasferimento del radiocesio attraverso la catena apistica
in provincia di Trieste
Premi straordinari:
BARBARA STURMAR, Dalla Giovinezza senile alla Vecchiaia selvaggia:
quaranta anni di racconti sveviani
AULO GUAGNINI, Il tempio israelitico a Trieste: dal progetto alla costruzione,
al recupero
FRANCESCA TOMASETIG, Usi civili e proprietà collettive sull’altopiano
della Provincia di Trieste
Settima edizione –
8 giugno 2005, Salotto Azzurro del Comune di Trieste
CHIARA FRANCESCHINI, Catalogo dell’opera dello scultore Franco Atschko
MARTA MORETTO, Ricerca e sperimentazione nei romanzi «storiografici» di
Fulvio Tomizza
ANNA MONACO e GIANLUCA PARON, Occasioni di riconversioni, sguardi,
strategie, progetti per il «Waterfront» di Trieste sud­est
Primo premio straordinario:
AMBRA BETIĆ, La necropoli dei Pizzughi, scavi Marchesetti (1904­1906;
1908­1909; 1913)
Diplomi di merito:
FEDERICO BERNARDINI, Studio archeometrico delle macine protostoriche
del Carso classico e dell’Istria
SARA CANALI, Tra Cividale e Gorizia: la Chiesa di San Giovanni Battista
e le opere del Monastero di Santa Maria in Valle nel Monastero di
Sant’Orsola
Ottava edizione –
6 giugno 2007, Sala del Consiglio del Comune di Trieste in Piazza Unità d’Italia
DIEGO D’AMELIO, Le Acli a Trieste negli anni della ricostruzione
GIULIA CASTELLI, Mostre e acquisizioni a Trieste della pittura italiana degli
anni Cinquanta
MARIANGELA D’ADAMO, Ricostruire il «confine orientale». Politiche
insediative e programmi edilizi dell’Opera per l’assistenza ai profughi
giuliani e dalmati a Trieste (1951­1965)
357

Premio straordinario dedicato a Pietro Covre, ex aequo:
358
RAFFAELLA PAOLETTI, I negozi storici del Borgo Teresiano di Trieste.
Conoscenza e conservazione
LARA MERLUZZI , Emil Artmann ed il Palazzo del Governo di Trieste:
storia di un cantiere pubblico (1901­1905)
Premio straordinario dedicato a Franco Martellani, ex aequo:
ALESSANDRO MORGERA, Roberto Narducci e la monumentalizzazione
delle stazioni ferroviarie. I casi di Venezia Santa Lucia, Redipuglia e
Roma Ostiense 1934­1938
ANNALISA GRANITO, Cesare Rossi (1852­1927). L’attività giornalistica e
letteraria di uno scrittore irredentista triestino
Nona edizione –
3 giugno 2009, Palazzo della Giunta Regionale, Sala Predonzani,
in Piazza Unità d’Italia 1
BEATRICE MALUSÀ, Antonio Lonza (1846­1918)
ANNALISA DE FRANZONI, Il culto di Mater Magna ad Aquileia:
testimonianze epigrafiche ed archeologiche
ILARIA SAGRATI, Imprese e tecnologie: nuove frontiere e professionalità
nella Trieste del primo decennio del XX secolo
Premio straordinario dedicato a Vittorio Firmiani, ex aequo:
ELISA PRELLI, Itinerario storico­critico dell’opera di Gianni Russian
(1922­1962)
KAREN DRIOLI, Per una definizione di museo etnografico nella
Venezia Giulia

DOCUMENTI

NEL CENTENARIO DELLA «MINERVA»
A distanza di cent’anni mi sembra di particolare interesse render noto
questo sconosciuto articolo, pubblicato nel gennaio del 1910 su «L’Operario»
il periodico della «Società Operaia Triestina». È firmato dal misterioso
signor X che, oltre a delinearne con bravura il profilo storico, mette in evidenza
l’importanza che, fin dalla sua nascita, la «Minerva» ha avuto per lo
sviluppo civile e culturale di Trieste e i sentimenti di italianità e di libertà che
hanno sempre contaddistinto i «Minervali» 1.
Ricordo che, in varie forme, il movimento cooperativo e mutualistico è
nato in Friuli e nella Venezia Giulia ancora sotto il governo dell’Austria, tra
il 1880 e la fine dell’Ottocento. A Trieste lo sviluppo della cooperazione sarà
ispirato al movimento operaio organizzato, di ispirazione mazziniana prima
e poi socialista. La fondazione della «Società Operaia Triestina con Mutuo
Soccorso Cooperativo» risale al 1896 ed è stato un sodalizio aperto a tutte le
categorie di lavoratori per l’esercizio cooperativo della produzione e del
consumo. Risale al 1903 lo statuto delle Cooperative Operaie di Trieste che
successivamente cambieranno la loro denominazione quando estenderanno
l’attività all’Istria e al Friuli.
(G.P.)
1 La pagina del giornale che contiene questo prezioso ricordo è stata ritrovata
nei magazzini della Libreria Italo Svevo in procinto di trasferirsi in Galleria Fenice,
sono molto grato a Sergio Zorzon per averlo donato alla Minerva.
361

«L’Operaio», periodico della Società Operaia triestina, Anno 42°, n. 25,
sabato 29 gennaio 1910
Piccola città, piccolo ambiente, piccole idee. – Barlumi di vita letteraria.
– Le prime Accademie. – Dagli Arcadi alla Minerva.
In questi giorni si compiono cento anni dalla fondazione della Società
letteraria «Minerva». Simpatico anniversario, da celebrarsi con cuore riconoscente
di nipoti non immemori, poiché la Minerva fu veramente un piccolo
focolare acceso in epoca trista – fra noi – per le lettere o le arti nazionali, un
focolare da cui dovevano irradiare calore e luce di pensiero e di speranze.
Non si deve però credere che la Minerva fosse la prima accademia letteraria
triestina, e che il paese fosse refrattario al movimento delle idee o pure
che la sua vita fosse dissimile da quella che si viveva da tutto il resto del popolo
italiano. Che cos’era Trieste prima dell’800? Una piccola città che – almeno
dai tempi romani fino alla seconda metà del 700, – non aveva superato,
fra città interna, città esterna e campagna, i 10.000 abitanti. La città propriamente
detta aveva nel 1735 nientemeno che 3865 abitanti, di cui 248 forestieri:
vale a dire meno della odierna popolazione di Gradisca, di Muggia, di
Cervignano, di Parenzo, ecc. La città era governata dal Consiglio dei patrizi,
i quali erano in numero di 118; la classe dei mercanti aveva 103 cristiani e
108 ebrei; i religiosi erano 101; la città aveva quattro medici, tre chirurghi,
cinque speziali; la polizia era composta di un bargello e tre birri; il resto era
composto di artigiani, esercenti, marinai (30) pescatori (8) salinari (8). Otto
pescatori per una città che dai turibolatori del Governo austriaco fu detta
«nido di pescatori redento dal Governo di Vienna» è cifra caratteristica. Certo
Trieste era una piccola città, che attendeva ancora il miracolo dello sviluppo
del commercio, che doveva manifestarsi dopo il 1750. Nel 1704 la città
conta 5780 abitanti, nel 1765, 6518. Dieci anni dopo la città conta 10.664
abitanti, e nei suoi ruoli può mostrare, indizio di progresso, la presenza di due
362

stampatori e di sette legatori di libri, e, indizio di accresciuta ricchezza, la
presenza di 18 orefici. Il capitano cesareo è già diventato governatore; c’è a
Trieste la possibilità di assistere a spettacolo d’opera, a stagioni di prosa, a
esecuzioni di musica sacra o profana; il carnovale comincia ad avere lo splendore
di un corso mascherato e dieci anni dopo la città conta anche un giornale,
l’Osservatore triestino.
Lo sviluppo della città seguiva lo sviluppo dei commerci: da ogni parte
dell’impero e da altri paesi giungeva a Trieste gente desiderosa di far fortuna:
tedeschi, olandesi, inglesi, spagnoli, greci, serbi, ungheresi. Già nel 1755, si
poteva constatare a Trieste la presenza di 41 armeni di 361 greci, di 53 luterani,
di 77 calvinisti, di 404 ebrei. Queste indicazioni dicono quanto varia fosse la
società triestina sul cadere del 700. Ma questa affluenza di razze diverse a
Trieste fu cagione di un provvido risveglio non diciamo della coscienza nazionale
ma cittadina dei vecchi triestini. Già nel 1763 i nobili si erano raccolti nel
Casino nobile (l’attuale Vecchio). Pareva dovesse essere una ripresa di tradizioni
accademiche, ma fu un luogo di ritrovo e di conversazione, non più. Le
accademie triestine erano state due, e con intenti letterari: al principio del
1600, la prima, nel 1625 la seconda, ch’ebbe nome dei «Ricovrati». L’imperatore
Ferdinando VI, come si usava, le diede privilegi. Doveva essere stata
fondata, dai gesuiti o loro patroni, che erano venuti in quel torno a Trieste.
I gesuiti, che avevano qui scuole primarie e secondarie e seminario, davano
accademie di poesia e di recitazione, e alimentavano davvero il culto
delle lettere nazionali. I «Ricovrati» però durarono poco: erano stati passeggieri,
come una moda. Il titolo non deve far ridere più di quello che facciano
ridere quelli di altre accademie italiane: degli Oziosi di Napoli, degli Incogniti
di Venezia, dei Filomati di Siena, dei Caliginosi di Ancona, degli Insensati
di Perugia, degli Umoristi di Roma. Esso prova che gli stessi usi, la stessa
moda, gli stessi vaneggiamenti più o meno letterati, si avevano a Trieste,
come a Napoli, a Perugia, a Roma, a Venezia.
Da quelle accademie scaturì il movimento di reazione al «cattivo gusto»,
che si chiamò Arcadia. La nuova moda uscì dalle conversazioni che si tenevano
fino dal 1656 in casa di Cristina di Svezia, a Roma; l’Arcadia fu fondata
il 5 ottobre 1690, e in breve diffuse le sue Colonie in tutti i paesi italiani, e
perfino a Lubiana! È in una Colonia arcadica, a Gorizia che Lorenzo da Ponte
leggerà nel 1777 un’ode «La gara degli uccelli» (le aquile d’Austria e di
Prussia), che gli assicurerà la protezione del diplomatico imperiale conte Cobenzl;
ed è dalla Colonia arcadica di Gorizia che si diramerà più tardi una
Colonia arcadica a Trieste.
Fu veramente l’Arcadia la madre della Minerva triestina. Un romano,
Giuseppe Coletti, venuto a Trieste da Gorizia nel 1780, prima istituì una tipo-
363

grafia e fondò l’Osservatore triestino, poi raccolse quanti erano i cultori delle
lettere a Trieste e fondò un «serbatoio» d’arcadi romani. Quando nacque la
colonia triestina, l’Arcadia era tornata in auge celebrando il suo centenario
con un carme secolare cantatole da Carlo Gastone della Torre di Rezzonico.
La Colonia di Trieste, – che aveva fra i suoi soci il governatore conte Pompeo
Benvenuto Brigido, patrizio triestino, il marchese Gianpaolo Polesini, i patrizi
Antonio Giuliani, Giacomo Gabiati, Domenico Rossetti, un della Torre, un
Carpaccio, due medici, Frizzi e Cerutti ed altri – ebbe rapido fiorimento. Si
radunava nel pianterreno del Teatro S. Pietro, in piazza, aveva biblioteca con
2700 opere (che tuttora si conservano alla Biblioteca civica), collezioni, ritratti,
medaglie, antichità. Nel 1796, animata da amor patrio, fece dono di
tutto il suo patrimonio al Comune, che da quello iniziò la sua biblioteca e il
suo museo archeologico. La colonia arcadica continuò però a belare epitalami
e sonetti e madrigali fino al 1809. Ed ecco, a sostituirla, la Minerva.
Un libraio, verso la fine del 1800 propose ai suoi più assidui clienti di
aprire anche a Trieste sull’esempio di Francia, un «Gabinetto di lettura». La
proposta non fu accolta, ma gli assidui del libraio trovarono di attuare l’idea
ampliandola: e proponente Domenico Rossetti, settantasette cittadini si raccolsero
in società ch’ebbe il nome di «Gabinetto di Minerva».
Tra i fondatori della Minerva c’erano tutti gli arcadi e alcuni nuovi venuti,
che le vicissitudini dell’epoca, oltremodo movimentata, avevano portati
a Trieste.
Lo statuto della Minerva reca la data 2 febbraio 1810, e indica gli scopi
del sodalizio così: si occuperà di «lettura, di conoscenza di letterarie e artistiche
novità; terrà amichevole consorzio ed ogni specie di letterario passatempo».
In realtà nei primi anni la Minerva fu una fucina di lotte contro il governo
napoleonico, benché vi facessero parte anche funzionari del governo francese,
come il Lugnani e l’Agapito. Non diciamo mica che nella Minerva si
preparassero movimenti rivoluzionari, ma vi si alimentavano odi, malumori,
resistenze. Il governo napoleonico, passate le prime incertezze dell’annessione
aveva dato assetto all’amministrazione, aveva fondato scuole italiane – in
sostituzione di quelle tedesche dell’impero – aveva aperto un Collegio (Ginnasio-liceo),
aveva dato alla città un Consiglio di 24 membri, con due aggiunti
e un sindaco o maire. Ma la Francia aveva un grande torto agli occhi dei
mercanti triestini: di aver dichiarato il blocco continentale, di aver esasperato
l’Inghilterra, pure non possedendo – dopo Trafalgar – una Marina capace di
render sicuri i mari al commercio. In i tali condizioni il commercio triestino
già così prospero languiva, poiché l’Adriatico bloccato da inglesi e russi era
impraticabile. I francesi però vollero provvedere a riparare anche a questo
364

malanno, favorendo l’avviamento di un commercio carovaniero dal Carso
per la Croazia e la Bosnia nel Levante. La prima di queste carovane fu organizzata
da un Sartorio.
A diffondere l’avversione ai francesi contribuivano i patrizi, che si sentivano
ridotti semplici cittadini, come tutti gli altri, perchè Napoleone non
credeva che all’aristocrazia del merito, e aveva abolito ogni privilegio dei
vecchi nobili. Perciò Domenico Rossetti, ch’era tra gli ultimi patrizi, non
volle accettare un alto posto nell’amministrazione comunale e ogni altro ufficio
dal governo napoleonico. E invece si raccolse con gli amici alla Minerva
a dire l’iradidio in verso e in prosa contro i nuovi persiani, contro gli apportatori
dell’eguaglianza e della libertà ch’essi non comprendevano. E quando
i francesi, alla fine del 1813 se ne andarono, la Minerva pubblicò un opuscolo
per esprimere la gioia per il ritorno della patria al felice dominio ecc. ecc.
Non v’è da farne meraviglia: allora essere anti-francesi era patriottismo; l’italianità
nessuno la comprimeva, in apparenza, e non sentiva il bisogno di affermarsi;
a Milano Vincenzo Monti dettava componimenti in omaggio all’arciduca
Giovanni, in omaggio all’imperatore Ferdinando, e quel «Ritorno di
Astrea», che può essere paragonato al «Corvo Bonomo» del Rossetti.
Ma la Minerva, se, avvenuta la Restaurazione, si fece interprete delle
speranze del patriziato, fu poi anche interprete dei desideri di coloro che volevano
Trieste autonoma, con proprio Consiglio, con rinnovati privilegi di
città libera, perfino con propria bandiera. E lo stesso Rossetti dalla Minerva
prese ad indagare il passato italiano di Trieste, e si fece banditore di elevazione
intellettuale ed artistica, con lezioni, conferenze, esposizioni d’arte, pubblicazioni
storiche, istituendo premi municipali a beneficio di scrittori educativi
e storici, e in ogni campo dell’attività cittadina desiderò e promosse con
ardente animo di patriotta il risveglio e lo sviluppo della coscienza dell’italianità
del paese.
Da quella stessa Minerva già nel 1818 usciva, significante squillo di risveglio,
l’ammonimento che Domenico Rossetti rivolgeva ad un tedesco che
aveva dato il saluto all’Italia nel passare l’Isonzo: troppa fretta ha avuto il
signor Kreil di salutare l’Italia all’Isonzo, «perchè anche Trieste ha il vanto
di giacersi al di qua di que’ monti, che si dicono Alpi Giulie e che costituiscono
l’ultimo ramo di quella catena di montagne che genericamente si appellano
Alpi e che sono state riguardate sempre quale il vero e naturale confine
d’Italia».
E poi anche nei tempi più oscuri, i suoi uomini furono assertori di italianità
e di libertà, sia che convitassero a banchetto il liberista inglese Cobden,
dando modo a Francesco Dall’Ongaro di proclamare – da Trieste – la opportunità
di una lega doganale italiana «primo anello dell’italica unità», sia che
365

chiamassero Giuseppe Barbieri ad onorare italianamente la tribuna sacra a
Trieste, sia che chiedessero un Ginnasio e scuole primarie italiane, sia che
celebrassero con tutte le altre città italiane, il sesto centenario di Dante.
È perciò che il centenario della Minerva può considerarsi una festa cittadina,
perché la storia della vecchia Società è quella, si può dire, delle origini
della Trieste contemporanea. Nel giudicare l’opera da essa spiegata nel
campo intellettuale, non si dimentichino l’ambiente in cui essa dovette svolgersi,
e i tempi che essa dovette attraversare: ambiente ristretto, difficile, non
omogeneo; tempi i più tristi che la nostra storia ricordi. Certo è che la Minerva
fu sempre – anche quando prevalevano in lei uomini di sentimenti ostilissimi
a quello che sono l’orgoglio, l’affanno, la speranza delle nostre generazioni,
– coraggiosa assertrice d’italianità, ed anzi, talvolta, unico presidio
della civiltà nostra. Se null’altro di bene essa avesse fatto, solo perciò la Minerva
meriterebbe la gratitudine nostra. Perciò noi ci associamo con tutto
l’animo nostro alla odierna commemorazione del compiuto centenario della
Società di Minerva.
X
366

IL PATRIMONIO STORICO-ARTISTICO
E BIBLIOTECARIO DELLA «MINERVA»
nell’Inventario del 1916
Nel luglio 1915, in conseguenza dell’inasprimento della politica antiitaliana
del Governo austriaco dopo l’entrata in guerra dell’Italia, la sede della
Società di Minerva – che dal 1911 si trovava in Via Carducci 24 – venne
perquisita dalla polizia, con danno per le collezioni e perdita di carte. Nel
novembre 1916 la Società, rea di irredentismo come altre associazioni simili,
venne sciolta con decreto governativo, ed il patrimonio – costituito da mobili,
oggetti d’arte, biblioteca ed archivio sociale – inventariato. Il tutto fu affidato
alla custodia del Comune con il conchiuso del Giudizio distrettuale in affari
civili in Trieste del 28 agosto 1917. Dopo la Redenzione la Minerva riebbe i
suoi beni, con il condono degli importi dovuti per spese giudiziarie.
L’inventario assunto nel novembre 1916, restituito dal Comune di Trieste
alla Direzione della Società l’11 settembre 1919, è ora conservato nell’Archivio
Storico della Minerva presso i Civici Musei di Storia ed Arte (n. inv.
100, 1) *. Pur con i suoi limiti di finalità ed analiticità, esso offre la più completa
documentazione delle raccolte di opere d’arte e di libri possedute dalla
Società, prima che le disgraziate vicende degli anni Trenta portassero di fatto
alla scomparsa temporanea del Sodalizio e allo smembramento delle sue raccolte
tra Civici Musei e Biblioteca Civica.
Il contributo della Minerva alle collezioni dei Civici Musei è stato messo
in luce, sulla scorta di documenti d’archivio, nella Giornata internazionale
di studi Accademie e Società culturali tra Sette e Ottocento nel Litorale, organizzata
dalla Società di Minerva il 30 ottobre 2009 (vedi gli Atti in «Archeografo
Triestino», s. IV, vol. LXX/1 = CXVIII/1 della Raccolta, 2010). Antonella
Cosenzi e Lorenza Resciniti hanno chiarito quanto accadde nel 1938,
mentre Marzia Vidulli Torlo ha fatto il punto su doni e depositi antecedenti
(risalenti al 1842 e al 1874).
1 Il testo è stato trascritto fedelmente dal dattiloscritto originale correggendo la
numerazione errata dal n. 400 in poi.
367

Per quanto concerne la biblioteca, un primo tentativo di ricostruirne la
consistenza è stato fatto da Michela Messina in base ai registri di inventario
della Biblioteca Civica, relativamente agli anni 1936-40. La ricerca ha consentito
l’esposizione di alcuni preziosi volumi dei secoli XVI e XVII. Risulta
evidente da questo inventario che parte del patrimonio artistico dato in consegna
nel 1938 al Comune corrisponde a quanto censito nel 1916. Andrebbe
controllata la cessione dei libri i cui titoli sono chiaramente elencati. Va tenuto
conto anche del fatto che molti libri, risultati doppi, furono ceduti a rivenditori
e conseguentemente dispersi. Risulta poi che nel 1901-02 una raccolta
storica, non meglio specificata, era stata ceduta alla Biblioteca Civica per
2.000 Corone.
Infine, come ebbe già rilevato Marino de Szombathely ne Il CL anniversario
della Società di Minerva (1810­1960), Trieste 1960, p. 18, nel 1938
... non c’era stato alcun vero e proprio decreto di soppressione da parte
dell’autorità statale, né un voto di spontaneo scioglimento da parte del Consiglio
Direttivo, e di un’Assemblea Generale dei Soci... È lecito quindi ritenere
che il deposito dei beni storico artistici ed archivistici della Società di
Minerva presso i Civici Musei e le relative Biblioteche deve ancor oggi intendersi
a titolo di custodia.
(G.P.)
368

della disciolta «SOCIETÀ DEL GABINETTO DI MINERVA» assunto in
ordine al Conchiuso dell’i.r. Giudizio distrettuale in affari civili in Trieste
dda. 26 Novembre 1916 Nc. I 100/16/2.
Il Dr. Bruno Sandrin, sostituto
dell’i.r. notaio Dr. Gioachino
Zencovich, quale commissario
giudiziale.
Giuseppe Petterin, quale
fiduciario.
Gaetano Rinaldi, perito giurato
per mobili ed oggetti d’arte.
Giuseppe Legan, perito giurato
per i libri
INVENTARIO
Trieste, li 29 Novembre 1916 e seguenti.
PRESENTI
Dr. Carlo Enenkel, quale curatore
della disciolta «Società del
Gabinetto di Minerva».
Dr. Emilio Zecchini, i.r.
Commissario superiore di polizia
per l’i.r. Autorità di Polizia.
369

370
STATO DELLA SOSTANZA DELLA
«SOCIETÀ DEL GABINETTO DI MINERVA»
esistente nella sede della stessa
in via del Torrente No. 24/II piano.
Rubrica I.
OGGETTI ARTISTICI E MOBILI
Sala delle conferenze
1) Dante Alighieri un busto di marmo, opera dello
scultore L. Minisini, compreso lo zoccolo Cor. 2500.--
2) Domenico Rossetti un busto di marmo dello
scultore D. Barcaglia assieme allo zoccolo ” 1800.--
3) Antonio Somma busto in marmo
assieme allo zoccolo ” 1000.--
4) Antonio Gazzoletti busto di marmo
assieme allo zoccolo ” 1000.--
5) Giuseppe Caprin busto di marmo
assieme allo zoccolo ” 800.--
6) Napoleone I busto di gesso modellato
da Antonio Canova ” 400.--
7) «Minerva» quadro ad olio ” 100.--
8) 2 Due buonegrazie comprese le coltrine ” 10.--
9) 30 Trenta sedie ” 90.--
10) 6 Sei plafoniere a luce elettrica
a tre fiamme l’una ” 60.--
Stanza della direzione.
11) G. Benco quadro ad acquarello ” 80.--

12) G. Barzilai quadro ad olio Cor. 20.--
13) A. Tanzi quadro ad olio ” 20.--
14) L. Lorenzutti quadro ad olio ” 30.--
15) Carlo Combi quadro a stampa ” 10.--
16) G. Gatteri quadro a stampa ” 10.--
17) N. Tommaseo quadro a stampa ” 10.--
18) A. Rosmini quadro a stampa ” 10.--
19) L. Rondolini quadro a stampa ” 3.--
20) C. A. Nobile quadro a stampa ” 3.--
21) 1 Una pergamena offerta alla Società di Minerva
in occasione del suo centenario ” 2.--
22) 1 Una buonagrazia con cortina verde ” 5.--
23) 1 Un lampadario a luce elettrica con tre fiamme ” 20.--
24) 1 Sputaruola ” 1.--
Camera di lettura
Medaglie ecc. (vetrina No. 10).
25) 1 Un esemplare in bronzo (cinquantenario
della Società di Minerva del 1861) ” 4.--
26) 7 Sette esemplari di argento - I centenario
della Società di Minerva ” 105.--
27) 2 Due esemplari di bronzo - I centenario
della Società di Minerva ” 12.--
28) 1 Un esemplare di bronzo - chiesa
S. Antonio Taumaturgo del 1828 ” 8.--
29) 13 Tredici esemplari di bronzo - Lor. Lorenzutti ” 39.--
30) 1 Un esemplare di bronzo -
Ospitale civ. del 1841 ” 7.--
371

31) 1 Un esemplare di bronzo -
Antonio Lorenzutti del 1867 Cor. 6.--
32) 1 Un esemplare di bronzo -
Opcina (Franc. I imper.) del 1830 ” 5.--
33) 1 Un esemplare d’argento -
Felice Venezian del 1907 ” 12.--
34) 1 Un esemplare d’argento -
Napoleonica 1810-1910 ” 18.--
35) 1 Un esemplare di bronzo -
Napoleonica 1810-1910 ” 8.--
36) 1 Una pergamena Napoleonica ” 20.--
37) 1 Un suggello ” --.60
38) 2 Due librerie a lucido rimessate ” 200.--
39) 1 Una libreria a lucido rimessata
con sottoporta avente 2 batt. ” 60.--
40) 1 Un tavolo lungo metri 2.57 per 1.24 ” 50.--
41) 4 Quattro poltrone tela ........... ” 48.--
42) G. Revere quadro ad olio ” 50.--
43) A. Rachelli (stampa) ” 2.--
44) L. Lorenzutti (stampa) ” 3.--
45) A. Dall’Ongaro busto di marmo ” 600.--
46) N. Tommaseo busto di gesso ” 15.--
47) G. Carducci busto di gesso ” 15.--
48) 6 Sei busti di gesso (diversi letterati) ” 24.--
49) E. S. Piccolomini busto in gesso ” 15.--
50) 2 Due scaffali con sei scansie a giorno ” 20.--
51) 3 Tre lampadine elettriche (saliscendi) ” 15.--
372

52) 1 Un calamaio con accessori Cor. 1.--
53) 1 Un portacenere ” --.60
54) 1 Una sputaruola ” 1.--
Stanza attigua all’andito
55) 4 Quattro grandi vetrine con armadio
di sotto a due porte ” 240.--
56) 1 Una piccola vetrina ” 20.--
57) 5 Cinque busti in gesso ” 5.--
58) 1 Una lampadina elettrica (saliscendi) ” 5.--
59) 1 Una sputaruola ” 1.--
Cucina
60) 1 Una vetrina con armadio di sotto a due porte ” 60.--
Andito
61) 2 Due appendi mantelli ” 3.--
62) 1 Un scola ombrelle di ferro ” 2.--
63) 2 Due lampadine elettriche ” 10.--
Atrio
64) 1 Una grande vetrina a due porte ” 60.--
65) 1 Una piccola vetrina a due porte ” 20.--
66) 4 Quattro busti in gesso ” 12.--
67) 1 Una lampadina elettrica ” 5.--
Camerino attiguo all’atrio
68) 1 Una grande vetrina a due porte ” 60.--
373

69) 1 Un armadietto con sopra una scansia Cor. 12.--
70) 1 Un busto in gesso ” 3.--
71) 1 Una lampadina elettrica (saliscendi) ” 5.--
72) 1 Una sputaruola ” 1.--
374
Volumi
Rubrica II.
LIBRI
Camera di lettura
Vetrina No. 9
TOTALE RUBRICA PRIMA CORONE 9872:20
73) 1 Pasquale Villari - Storia generale d’Italia ” 3.--
74) 1 Pasquale Villari - Storia generale d’Italia ” 3.--
75) 1 Adolfo Bartoli - Letteratura Italiana ” 3.--
76) 1 V. Cesati, G. Passerini, G. Ghibelli -
Flora Italiana ” 2.--
77) 1 Giacomo Zanella - Storia della
letteratura italiana ” 2.--
78) 1 Cesare Tamagni - Storia della
letteratura Romana ” 2.--
79) 1 Luigi Marieni - Geografia Medica dell’Italia ” 3.--
80) 1 Attilio Hortis - Studio sulle lettere italiane ” 8.--
81) 2 Gino Capponi - Storia della
Repubblica di Firenze ” 5.--
82) 1 Augusto Franchetti - Storia Generale d’Italia ” 2.--
83) 27 e supplementi Gerolamo Boccardo -
Nuova Enciclopedia Italiana ” 600.--

84) 23 Dottor Giulio Ferrario - Il Costume Antico
e Moderno di tutti i popoli Cor. 1380.--
85) 65 Libri diversi assortiti di diversi autori ” 16.--
86) 10 Aurelio Bianchi Giovani - Storia dei Papi ” 80.--
87) 1 Gastone Vuillier - La danza ” 3.--
88) 1 P. Villars - Inghilterra, Scozia, Irlanda ” 3.--
89) 1 Ch. Garnier & A. Ammann -
L’abitazione umana ” 4.--
90) 1 Arturo Issel - Liguria preistorica ” 6.--
91) 1 Riccardo Gandolfi - Onoranze Fiorentine
a Gioacchino Rossini ” 2.--
92) 1 La biblioteca Morciana nella sua nuova sede ” 2.--
93) 1 Monografia Storica dei porti dell’antichità
nell’Italia insulare ” 4.--
94) 1 Atti della Società Italiana per il
progresso della scienza ” 3.--
95) 1 G. de Leris - L’Italia Superiore ” 6.--
96) 1 In morte di Cesare Cantù ” 2.--
97) 1 Cornelio Budinich - Il palazzo
Ducale d’Urbino ” 3.--
98) 1 B. Dr. Benussi - Storia Documentata
di Rovigno ” 1.--
99) 1 Giovanni Marinelli ” 1.--
100) 1 Girolamo Cappello - Gli Italiani
in Russia nel 1812 ” 4.--
101) 1 Dr. Lorenzo Lorenzutti - Granelli di sabbia ” 3.--
102) 1 B. Dr. Benussi - Cronache di Rovigno ” 1.--
375

103) 1 Comm. Luigi Debartolomei -
Oro - Idrografia dell’Italia Cor. 1.--
104) 1 Alfonso Dandet - Tartarin sulle Alpi ” 2.--
105) 1 Giuseppe Caprin - Storia di Grado ” 4.--
106) 1 Giuseppe Caprin - Il trecento a Trieste ” 10.--
107) 1 Dott. Andrea Benussi - Istruzioni di diritto
commerciale Austriaco ” 4.--
108) 1 Toderini T., Cecchetti B. -
L’archivio di stato di Venezia ” 1.--
109) 4 Giglio Padovan - Scritti vari ” 4.--
110) 2 M. Tamaro - Le città e le castella dell’Istria ” 5.--
111) 1 Giuseppe Caprin - I nostri nonni ” 10.--
112) 1 Umberto Veruda ” 4.--
113) 1 Iacopo Cavalli - Commercio & vita privata ” 6.--
114) 1 B. Dott. Benussi - La regione Giulia ” 2.--
115) 1 Giuseppe Caprin - Pianure friulane ” 10.--
116) 300 Libri e opuscoli diversi ” 45.--
376
Vetrina No. 10
117) 245 Inglesi, Snithsonian Institution, Miscellaneous
Collections, Report on the Finances ecc. ecc.
parte legati in tela e parte in broschure,
e 239 fascicoli sciolti ” 250.--
118) 240 Fascicoli - Nel centenario della Società
Minerva del Dott. Lorenzo Lorenzutti ” 5.--
119) 150 Fascicoli - Parla Minerva Dea
Riccardo Pitteri ” 3.--
120) 48 Fascicoli Componimenti di Prosa e poesia ” 2.--

121) 57 Fascicoli - Marco Polo - Il Cristoforo
Colombo dell’Asia Cor. 5.--
122) 836 Fascicoli - Pubblicazioni Minervarie
assortiti (in fascicoli) ” 10.--
123) 25 Litografie di Giuseppe Gatteri ” 6.--
124) 1 Una pietra litografica per le suddette
litografie ” 20.--
125) 12 Dodici incisioni di un bassorilievo ” 2.--
Vetrina No. 8
126) 4 Pietro Ellero - Archivio Giuridico ” 16.--
127) 9 Iournal des Economistes ” 18.--
128) 3 Lo Nicolai Hertii - Jus Naturae ” 10.--
129) 13 Filippo Carillo - Dizionario Universale ” 6.--
130) 1 Rivista Sicula ” 4.--
131) 18 Giornale Veneto di Scienze mediche ” 6.--
132) 4 Revue Moderne ” 2.--
133) 3 Revue Germanique et Francaise ” 2.--
134) 2 Prof. Giov. Ferd. Rubini -
L’Amico dei campi ” 1.--
135) 1 Saggio di Bibliografia Istriana ” 1.--
136) 1 Angelo Cavalieri - Il Supplemento ” 1.--
137) 3 Patria e famiglia ” 3.--
138) 2 Julius Dase - Archivio Marittimo ” --.60
139) 4 Bibliotheque Universelle ” 2.--
140) 4 Dott. I. Kohen - Le Storie di Polibio ” 6.--
377

141) 1 Abregè - De l’origine de Touslebultes Cor. 1.--
142) 1 Un codice civile generale Austriaco ” 1.--
143) 1 Giuseppe Donatelli - Storia Naturale ” 1.--
144) 1 Salvatore Mangino - Elementi di filosofia ” 1.--
145) 3 A. F. Miot, Histoire D’Hérodote ” 3.--
146) 13 Antonio Martini - Vecchio e Nuovo testamento ” 10.--
147) 16 La gioventù ” 8.--
148) 19 Il Politecnico legati in mezza tela e
66 fascicoli non legati ” 12.--
149) 1 Schönleben Carniolia Antiqua et Nova ” 16.--
150) 1 Gazzetta dei Tribunali ” 1.--
151) 1 Meteorological Observations ” 1.--
152) 1 Lucanus C. Omn. Bon. Sulpici M.D.L. ” 40.--
153) 1 Il buon fratello ” --.50
154) 1 Grammar And. Dictionary ” 2.--
155) 1 Garibaldi a Roma ” 2.--
156) 1 Raccolta delle Leggi per Trieste ” 1.--
157) 3 Resoconto di seduta di Consiglio Com. Trieste ” --.--
158) 5 Verbali Dieta e Delegazioni ” --.--
159) 3 Monitore dei Tribunali ” 3.--
160) 2 Ascanio Baldassaroni - Dizionario ragionato
di Giurisprudenza Marittima ” 10.--
161) 2 M. N. Bouillet - Dictionnaire D’Histoire
e des Sciences ” 20.--
162) 1 Dr. Giuseppe de Volpi - Manuale
di tecnologia generale ” 1.--
378

163) 7 Dizionari della lingua italiana Cor. 12.--
164) 2 Eugenio Müntz - l’Arte italiana
nel quattrocento ” 8.--
165) 2 Dizionari di Pretesi Francesismi ” 4.--
166) 47 Unsere Zeit, Deutsche Revue der Gegenwart ” 12.--
167) 280 Volumi maestri dell’Arte Italiana ” 48.--
168) 1 E. T. Cox, First Annual Report ” --.40
169) 1 Marco Antonio Corsini - Amore e dolore ” 1.--
170) 1 Antonio Bernardini - Grammatica della
Lingua Portoghese ” 1.--
171) 1 Rocco Bonii - L’Austriade ” --.50
172) 1 A. Tribel - Una passeggiata per Trieste ” 2.--
173) 1 Dr. Pietro Kandler - Statuti municipali
del comune di Trieste ” 4.--
174) 1 F. Ireneo della Croce - Historia di Trieste ” 80.--
175) 4 L’Istruzione primaria e popolare in Italia ” 8.--
Atrio Vetrina No. 4
176) 326 Revue des Deux Mondes, parte legati e parte
non legati, i non legati calcolato un volume
ogni due mesate, più settanta fascicoli sciolti,
dal 1844 impoi ” 350.--
177) 3 Joannis Pistorii - Germanicorum Scriptorum
e Rerum Germanicorum ” 100.--
178) 14 Smithsonian 1851 ” 28.--
179) 1 D. Vincenzo Scussa - Storia cronografica
di Trieste ” 12.--
379

380
Vetrina No. 11
180) 1 Un apparato (resistenza) per proiezione Cor. 10.--
Camerino attiguo all’atrio.
181) 3 Camillo Vacani - Storia delle campagne e
degli assedi degli italiani in Ispagna ” 45.--
182) 1 C. Desiardins, Physisch - Statistich
und Politischer Atlas ” 12.--
183) 1 Antonio Scarpa - Sull’Ernie memorie
anatomico-chirurgiche ” 30.--
184) 2 Storia della musica ” 100.--
185) 1 General System of Horsemanschip ” 8.--
186) 1 Grosse Deutscher Atlas ” 10.--
187) 1 Neuer Atlas ” 1.--
188) 1 M. A. Le Sage - Atlas Historique ” 10.--
189) 1 Mr. D’Anville - Nouvel Atlas De la Chine ” 12.--
190) 1 Atlas Russiens ” 10.--
191) 1 Atlas Tegni Bohemiae ” 10.--
192) 1 Granduchi di Toscana ” 10.--
193) 1 Schauplatz der Fünf Theile del Welt ” 16.--
194) 1 Le Monde Rapresenté ” 40.--
195) 1 F. Jo. Frau Bernardo Maria de Rubelis -
Monumenta Ecclesiae ” 30.--
196) 2 Torquato - Tasso - La Gerusalemme Liberata ” 100.--
197) 233 Nuova Antologia dal 1866 impoi ” 500.--
198) 1 De M.le Docteur Marinus - Encyclographie
des Sciences Medicales ” 1.--

199) 12 Efraimo Chambers - Dizionario Universale
Delle Arti e delle Scienze Cor. 24.--
200) 5 Guglielmo Benecke - Sistema Delle
Assicurazioni e del Cambio Marittimo ” 5.--
201) 1 Gaspare Tonello - Lezioni intorno alla Marina ” 1.--
202) 3 Ireneo Della Croce - Istoria Città di Trieste ” 5.--
203) 34 F. Grispigni, L. Trevellini ed E. Treves -
Annuario Scientifico ed Industriale ” 12.--
204) 1 Filibert Freihenn Cattanei di Momo -
Die Bildung eines Oesterreichisch -
Deutschen Vereines ” 1.--
205) 1 Comversations - Lexicon ” --.40
206) 1 Giuseppe Iacopo Ferrazzi - Torquato Tasso Studi ” 1.--
207) 8 Annate e mezza "Umporium" ” 40.--
208) 39 "Scientia" (Rivista di scienza) ” 12.--
209) 8 Annate La Riforma Sociale ” 16.--
210) 12 Annate La Revue (Ancienne
Revue des Revues) ” 36.--
211) 1 Paolo Tedeschi - Storia delle arti belle ” 1.--
212) 1 Francesco Dini - Della Ragione delle lettere ” 1.--
213) 2 Giacinto Carena - Vocabolario
D’Arti e mestieri ” 1.--
214) 1 Annuario Statistico Italiano ” --.50
215) 1 Filippo Ugolini - Vocabolario di parole
e di modi errati ” --.50
216) 5 Memoires secrets de La Republique
Des Lettres ” 2.--
217) 1 Tito Livio - Giovanni Boccacci ” --.50
381

382
Sala attigua al corridoio.
218) 147 Volumi "L’Osservatore Triestino"
dall’anno 1809 in poi Cor. 60.--
219) 1 Una scansia contenente fascicoli diversi ” 6.--
220) Alcune annate del Giornale
Il Marzocco e il Fanfulla della Domenica ” 1.--
221) 1 Una vetrina contenente: Verbali del
Consiglio Della Città di Trieste, della Dieta,
ed atti della Società di Minerva ” --.--
222) 47 Volumi I. W. Powell Trienty -
Third Annual Report of The Bureau
of American Ettinology ” 100.--
223) 1 Francesco Zanotto - Pinacoteca della
I. R. Accademia Veneta Illustrata ” 40.--
224) 98 Joannes Müller - Allgemeine Weltgeschichte ” 20.--
225) 97 Iournal des Scavans ” 24.--
226) 6 Dott. Fisico Ant. Alberti - Flora Medica ” 6.--
227) 1 Triumphus Augustus ” 1.--
228) 1 Dr. Antonio Cibbini - Sopra la Maggioranza
dei voti nelle sentenze criminali ” --.50
229) 2 Johann Gottfried - Prizelius
Vollständige Pferdewissenschaft ” 2.--
230) 11 Histoire Literaire de La France ” 10.--
231) 3 Giacomo Casanova - Dell’Iliade di Omero ” 3.--
232) 4 M. Macquer - Dictionnaire De Chymie ” 2.--
233) 7 Giovanni de Camerra - La Corneide ” 5.--
234) 21 Giuseppe Catalani - Annali D’Italia ” 16.--
235) 1 Francisci Serrae - Synonymorum
Epithetorum & Phrasium ” 30.--

236) 1 Jo Freiskemh. Q. Curtius, Rufus de Rebus
Alexandri Regis Macedonum Cor. 10.--
237) 1 Wallemont - Merckwürdigkeiten ” 6.--
238) 1 Histoire Vladislai ” 20.--
239) 1 Balth. Bonifach. R. Hodigini -
Historia Ludrica ” 8.--
240) 4 Joanne Petro Millero P. Ovidi Nasonis Opera ” 2.--
241) 3 Johann Gottfried Brand - Grundsätze ” 2.--
242) 12 Memoires pour servir a L’histoire
de Brandebourg ” 6.--
243) 3 Johann Wilhelm Linck - Grundsätze
der Gharmacie ” 2.--
244) 8 Adamo Ferguson - Ricerche storiche e
Critiche della Repubblica Romana ” 4.--
245) 6 Pietro Napoli Signorelli - Storia critica
di teatri antichi e moderni ” 3.--
246) 5 Melibeo Sampogna - Lettere curiose ” 3.--
247) 3 Anton Federigo Seghizzi -
Delle lettere famigliari ” 2.--
248) 5 Johann Augustin Wagner - Du Cassius
Römische Geschichte ” 3.--
249) 6 Friedrich Andreas Stroth - Diobors
von Sicilien ” 2.--
250) 7 E. M. Wielands - Werke ” 2.--
251) 3 Antonio Fabris - Elementi di fisica
sperimentale ” 2.--
252) 341 Volumi singoli assortiti ” 50.--
253) 1 Fascicoli l’Italia sotto l’aspetto fisico,
storico ecc. ” 4.--
383

254) 1 Fascicolo carte geografiche Cor. 1.--
255) 4 Leopardi Marci Antonii - Icones Anatomicae ” 60.--
256) 22 Johann Heinrich Voigt - Magazzin
Phisik und Naturgeschichte ” 4.--
257) 56 Sammlung der besten deutschen
Prosaichen Schriftsteller ” 8.--
258) 24 Sammlung der besten Reisebeschreibungen ” 4.--
259) 5 Nürnbergische gelehrte Zeitung ” 1.--
260) 5 Klopstoks Werke ” 1.--
261) 4 Iohann Cristph Adelung - Wörterbuch ” 6.--
262) 1 P. Iacopo Villotte - Soc. Gesu Dictionarium
novum Latino - Armenium ” 40.--
263) 1 Carnelii Schrevelu - Lexicon Manuale
Graeco - Latinorum ” 10.--
264) 1 Dictionarium Quatour linguarum ” 12.--
265) 1 C. Lescallier - Vocabulaire des Termes
De Marine ” 10.--
266) 59 Libri assortiti ” 10.--
267) 1 Sammlung der Kaiserlich-Königlichen
Landesfürstichen Gesetze ” 4.--
268) 1 Succus Operis Criminalis ” 6.--
269) 1 Petri Barbosae, Lusitani in supremo ” 12.--
270) 1 Iulii Clari Alexandrini - Iuris - Consueti ” 20.--
271) 1 Vincentio Carocio - Tractatus Locati
et Conducti ” 6.--
272) 1 Mercuriali Merlino - De Leigitma ” 6.--
273) 2 Torquato Tasso - Il Goffredo
ovvero Gerusalemme Liberata ” 8.--
384

274) 1 Iean Aldini - Essai Cor. 4.--
275) 2 Annali Urbani di Venezia ” 1.--
276) 1 Tommaso Antonio Catullo - Saggio di
Zoologia Fossile ” 2.--
277) 1 Leonardo Vordoni - Saggio ” 2.--
278) 1 Ormeteo Lusanio - Sopra le monete
dei vescovi di Trieste ” 1.--
279) 1 P. Virgilii Maronis poetarum ” 20.--
280) 1 Caroli Sigonij Scholia T. Livii Patavini ” 16.--
281) 1 Geographia ” 2.--
282) 1 Flavi Iosephi - Historien ” 6.--
283) 1 Eusebii Panphili - Ecclesiastica Historia ” 8.--
284) 1 Dissertationes Historico-Criticae ” 2.--
285) 1 Magnus Hippocrates ” 10.--
286) 1 Francisci Vallesii ” 6.--
287) 1 Epitoma Galemper Gameni - Operum ” 6.--
288) 1 L’Hirische und Ainfeltige Erklärung des
Heiligen Evangelisch Ioannes ” 8.--
289) 1 Historisch, Kronologisch, Geografische
Tabelle ” 5.--
290) 1 Corpus Iuris Civillis Romani ” 20.--
291) 1 Repertorium Reale Pragmaticum ” 12.--
292) 1 Codicis Dn. Iustiniani ” 8.--
293) 6 Nürnbergische Gelehrte Zeitung ” 1.--
294) 24 U. F. Büsching - Erdebeschreibung ” 4.--
295) 24 Volumi libri assortiti ” 5.--
385

296) 112 Romolo Griffini - Annali Universali
di Medicina Cor. 24.--
297) 84 The Edinburh Review ” 10.--
298) 19 Gazzette Medicale de Paris ” 6.--
299) 2 L’Economista ” 1.--
300) 600 Fascicoli Minerva Rassegna Internazionale
(e Rivista delle Riviste) ” 8.--
301) 41 Raccolta di leggi ed ordinanze ” 6.--
302) 61 Libri diversi assortiti ” 5.--
303) 17 Opere Complete di Carlo Goldoni ” 102.--
304) 1 Giovanni Andria - Il Petrarca ” 20.--
305) 13 Nuovo Dizionario Geografico Universale ” 13.--
306) 5 Dictionaire Universal ” 5.--
307) 7 August Ludwig - Schlözer’s - Briefwechsel ” 1.--
308) 4 Relations De Vie et De la Mort ” 1.--
309) 9 Cours D’Etude ” 2.--
310) 4 Bibliotheque de Campagne e 9 supplementi ” 3.--
311) Alcune annate fascicoli diversi ” --.60
312) 1 Latini Sermonis Observationes ” 6.--
313) 2 Abate Alberto Gortis - Viaggio in Dalmazia ” 3.--
314) 3 Giuseppe Mainati - Cronache ossia Memorie
Storiche, Sacro-Profane di Trieste ” 12.--
315) 1 L. Annali - Senecae ” 1.--
316) 11 Aristotiles Stagiritae ” 8.--
317) 14 Conversations-Lexicon ” 2.--
318) 240 Rivista Marittima ” 10.--
386

319) 1 Codice per la Veneta Mercantile Marina Cor. 5.--
320) 2 L’Archeografo Triestino I Serie ” 40.--
321) 24 L’Archeografo Triestino II Serie ” 48.--
322) 7 L’Archeografo Triestino III Serie ” 21.--
323) 1 Alberto Tanzi - Alcune lettere del
Dott. Domenico Rossetti ” 1.--
324) 2 Dott. Giov. Scalzumi - L’uomo ed il
materialismo ” 1.--
325) 107 Julius Rodenberg - Deutsche Rundschau ” 24.--
326) 24 Libri diversi ” 1.--
327) 49 Guide di Trieste ” 4.--
328) 1 Notizie Istorico-Critiche ” 2.--
329) 40 Annate l’Illustrazione italiana legate ” 60.--
330) 20 Schakespeares - Dramatische Werke ” 4.--
331) 4 E. I. B. Guglione Delagrande Corso
di Studio Farmaceutico ” 1.--
332) 3 Ebberts - Naturlehre ” 1.--
333) 3 D’Anton Federigo Seghizzi - Delle
Lettere famigliari ” 1.--
334) 41 Dizionario compendiato delle scienze
mediche ” 10.--
335) 2 Luigi Pasquali - Le gesta e le gioie
Del Taumaturgo di Padova ” 5.--
336) 4 Vincenzo Drago - Storia della antica Grecia ” 4.--
337) 4 Commentari Dell’Anteneo di Brescia ” 2.--
338) 12 G. L. M. Du Mout de Corset -
Il botanico coltivatore ” 5.--
387

339) 4 Dictionaire Des Arts De Painture Cor. 2.--
340) 1 Die Bezauberte Welt ” 1.--
341) 4 Teatro tragico di Vittorio Alfieri ” 4.--
342) 8 M. Dumas - Traite de Chimic ” 3.--
343) 2 Girolamo Orti - Raccolta di Viaggi ” 5.--
344) 3 Placido Bordoni - Dodici orazioni di
M. Tullio Cicerone ” 1.--
345) 2 Giov. Boccacci Del Decamerone ” 3.--
346) 4 Handbücher der Naturgeschichte ” 4.--
347) 11 Istoria dell’Ultima Guerra fra le altre
Potenze alleate e la Francia ” 6.--
348) 4 M. Sigand La fond - Elemens De Physique ” 6.--
349) 4 Ioanne Georgie Kees - Commentarius ” 8.--
350) 4 Marco Terenzio Varrone - Rustici
Latini volgarizzati ” 6.--
351) 14 Les Vies des Hommes Illustres - de Platarque ” 10.--
352) 2 S. Brunonis Astensis ” 5.--
353) 11 Raccolta di Carte Pubbliche del nuovo
Governo Veneto ” 6.--
354) 17 Le vite degli uomini illustri di Plutarco ” 4.--
355) 17 Giacinto Ceruti - Iliade d’Omero ” 5.--
356) 6 Felix Maurer - Observationes
Curioso-Physicae ” 2.--
357) 3 Spallanzani - Fisica ” 1.--
358) 9 Dictionaire Universel d’Histoire Naturelle ” 5.--
359) 4 Waschington Irwing - Storia della Vita e
Viaggi di Cristoforo Colombo ” 2.--
388

360) 31 Le Beau - Storia del Basso Impero Cor. 20.--
361) 15 Dictionaire Raisonné Universelle
d’Histoire Naturelle ” 8.--
362) 2 M. Ad. Thiers - Histoire Du Consulat ed
De l’Empire ” 4.--
363) 1 Alessandro Marchetto - Di Tito
Lucrezio Caro ” 1.--
364) 5 M. Adolphe Thiers - Histoire de la
Revolution Francaise ” 2.--
365) 1 Discours de M. Thiers ” --.50
366) 1 Antonio de Giuliani - Riflessioni Politiche ” 1.--
367) 4 M. H. Klaproth - Dizionario di Chimica ” 6.--
368) 4 Giacomandrea Giacomini - Trattato Filosofico
Sperimentale dei soccorsi terapeutici ” 8.--
369) 4 Le opere di Galileo Galilei ” 8.--
370) 1 Dictionaire Raisonè et Abregé
d’Histoire Naturelle ” 3.--
371) 15 Raccolta di leggi, decreti, circolari ecc.
riguardanti Lo stato militare ” 6.--
372) 1 Claro Giuseppe Malacarne - Della Retta
Preparazione De cristerj o reattivi chimici ” 1.--
373) 1 Werner - Catalogo di una collezione
di minerali ” 1.--
374) 1 Un Dictionarium Latino-Ermenum ” 5.--
375) 6 Mr. de Voltaire - Essai sur l’Histoire
Universelle ” 1.--
376) 5 Dictionaire historique Des Cultes Religieux ” 1.--
377) 2 Giuseppe Gatteri - Storia Veneta ” 100.--
389

378) 4 Ottavio Bertotti Scamozzi - Le fabbriche
e i disegni di Andrea Palladio Cor. 16.--
379) 12 James - Dizionario Universale di Medicina ” 20.--
380) 1 Dialogo di Galileo Galilei - Linceo ” 4.--
381) 5 Andrea Metrà - Il Mentore perfetto
de’ Negozianti ” 6.--
382) 1 Saverien - Dizionario di Marina ” 3.--
383) 2 Francois Alberti - Dictionaire Francais-Italien ” 2.--
384) 1 Dell’origine delle Auguste Case d’Austria
e di Lorena ” 4.--
385) 1 Biblioteca portatile del viaggiatore ” 2.--
386) 3 Dardi Bembo - Opere di Platone ” 6.--
387) 4 G. F. Spongia - Commentari di medicina ” 6.--
388) 2 Adriano Balbi - Compendio di geografia ” 4.--
389) 1 Ottavio Bertotti - Scamozzi -
Le terme dei romani ” 4.--
390) 10 Girolamo Tiraboschi - Storia della
letteratura Italiana ” 10.--
391) 5 Iconum Anatomicarum Explicatio ” 12.--
392) 1 I passatempi del Gabinetto di Minerva
(manoscritto) ” 5.--
393) 3 Karl Friedrich Schilling - Handbuch
für Denker ” 1.--
394) 1 Alfonso Nicolai - Memorie storiche
di S. Biagio ” 4.--
395) 1 Tabulae Historico Genealogicae ” 6.--
396) 2 Aurelio Gotti - Vita di Michelangelo
Buonarroti ” 5.--
390

397) 1 Attilio Hortis - Scritti inediti di
Francesco Petrarca Cor. 3.--
398) 1 Brunone Bianchi - La commedia di
Dante Alighieri ” 2.--
399) 1 Antonio Lubin - Commedia di
Dante Alighieri ” 5.--
400) 1 Antonio Lubin - Dante spiegato con Dante ” 1.--
401) 1 La vita nuova di Dante Alighieri ” 2.--
402) 1 Karl Witte - Dante Alighieri
Göttliche Komödie ” 4.--
403) 41 Opere Dantesche ” 16.--
404) 566 Libri sciolti diversi ” 212.--
Vetrina in cucina.
405) 1 Caesareo - Regium Statutum ” 2.--
406) 1 Fr. Giuseppe Paolucci - Arte pratica
di contrapunto ” 6.--
407) 2 Sessioni pubbliche dell’Ateneo Veneto ” 4.--
408) 1 Cav. Brunacci - Trattato dell’Ariete
Idraulico ” 4.--
409) 4 Iacobi Stellini ” 16.--
410) 1 Luigi Forni - Nuove Ricerche analitiche ecc. ” 3.--
411) 3 Fra Giambattista Martini - Storia
della Musica ” 24.--
412) 1 Compte de l’Administration Des Finances ” 1.--
413) 1 Carlo D’Ottavio Fontana - Descrizione
della serie consolare del museo ” 3.--
414) 1 Aloysio Mocenigo - Novissimum Statutorum ” 6.--
391

415) 1 P. Mako - De Arithmeticis et Geometricis Cor. 3.--
416) 1 P. Mako - Calculi ” 2.--
417) 1 Ioan Georgii Schwandtneri - Scriptores
Rerum Humgarie ” 6.--
418) 1 Physica Experimentalis ” 6.--
419) 13 De Rapin Thoyras - Histoire D’Angleterre ” 30.--
420) 1 Cristoph Traungott Denis -
Anleitung zu der Bergbaukunst ” 8.--
421) 2 Cristiano Rieger - Universal
Architecturae Civilis e Militaris ” 6.--
422) 1 Systema Juris Gentium ” 3.--
423) 2 Giuseppe Maria Casaregi - Il Consolato
Del Mare ” 4.--
424) 1 D. Giovanni D’Rado - Fasti Austriaci ” 2.--
425) 4 Klopstocks Werke ” 2.--
426) 4 Opere del Padre Paolo Segneri ” 16.--
427) 1 Elemens de la Langue Turque ” 5.--
428) 1 Antonio Vallisnieri - Istoria del
camaleonte africano ” 8.--
429) 1 Paolo Naldini - Corografia ecclesiastica ” 8.--
430) 2 Hugues Grotius - Le Droit de
la Guerre de La paix ” 6.--
431) 1 Conte Giorgio Giulini - Memorie della
Città e campagna di Milano ” 10.--
432) 11 Conte Giorgio Giulini - Continuazione
delle memorie della Città di Milano ” 60.--
433) 1 Gott erhalte Franz der Kaiser ” 1.--
392

434) 2 Melchiore Gioia - Nuovo prospetto
delle scienze economiche Cor. 5.--
435) 1 Hugonis Cardinalis -
Sacrorum Bibliorum ” 10.--
436) 1 Ioannis Poleni - Exsercitationes ” 3.--
437) 1 Due dissertazioni di Giuseppe Bartoli ” 1.--
438) 3 Manoscritti ” 3.--
439) 2 Büblicher Unterrichte ” 2.--
440) 1 Codice per la Veneta Marina ” 2.--
441) 2 Allgemeine Geschichte ” 3.--
442) 1 Antidotarium ” 6.--
443) 1 Der Vollkommene Statt Meister ” 3.--
444) 7 Annalen Oesterreichischen Literatur ” 4.--
445) 1 Tractatus Iuridicus ” 5.--
446) 2 Johann Jacob Schmansens -
Corpus Iuris Publici ” 4.--
447) 7 Joannes Ernestus Justus Müller -
Prontuarium Juris Novum ” 8.--
448) 1 Iosepho Khell - Phisica ” 2.--
449) 1 Leonhard Christoph Sturms -
Architectura Militaris ” 2.--
450) 1 D. Ludwig Julius Friedrich Höpfner -
Commentar ” 3.--
451) 1 Abbate Annibal Antonini - Nuovo
dizionario Ital. - tedesco ” 2.--
452) 1 Bolettino leggi Repubblica Italiana ” 1.--
453) 1 Iohann Hübners - Lexicon ” 1.--
393

454) 1 Francisco Pariz Papai - Dictionarium
Latino Hungaricum Cor. 4.--
455) 1 Ambrosie Cale pini Latinae atque adeo eti
amgraecae linguae dictionarium ” 8.--
456) 9 Repertorium für Bübliche und
Morgenländische litteratur ” 4.--
457) 2 Lecous D. Histoire naturelle ” 1.--
458) 5 Neues Real-Schullexicon ” 1.--
459) 1 Domenico Maria Manni - Storia
del Decamerone ” 4.--
460) 1 Ambrosius Calepinus ” 5.--
461) 1 Christiano L. B. de Wollf - Oeconomica
Methodo scientifica ” 4.--
462) 2 Iohann Leonhard Fritschs -
Beschreibung Insecten ” 3.--
463) 2 Dei delitti e delle pene ” 1.--
464) 4 Vincenzo Dandolo Veneto - Trattato
elementare di chimica ” 2.--
465) 2 Joan Gotsch Wallerio - Systema
Mineralogicum ” 1.--
466) 26 Arthur Young - Annals of Agricolture ” 4.--
467) 3 Giornale Arcadico ” 1.--
468) 2 Kaufmann ” 1.--
469) 1 Continuatio Chronici Bohemici ” 2.--
470) 1 Lexicon ” 1.--
471) 3 C. Beyeri, Supplementa ” 1.--
472) 8 Giornale di Giurisprudenza ” 2.--
394

473) 1 Iurisprudentia elementaris Cor. 1.--
474) 8 Johann Matthias Schröch -
Allgemeiner Biografie ” 2.--
475) 6 Fulgentio Vitman - Summa Plantarum ” 1.--
476) 1 Constitutiones Comitatus Goritiae ” 2.--
477) 4 Francesco Becattini - Storia Ragionata ” 4.--
478) 1 Guillaume Derham - Theologie Phisique ” 2.--
479) 4 Pauli Iosephi Riegger - Institutionum
Iurisprundentiae ” 5.--
480) 1 Hugonis Groth - De Jure Belli ac Pacis ” 4.--
481) 3 Di Serviez - Storia della vita delle
Imperatrici Romane ” 4.--
482) 1 Franz Anton von Steinberg -
Zirknizer See ” 2.--
483) 6 Valeriano Luigi Brera - Cesare Ruggeri e
Floriano Caldani ” 8.--
484) 2 Gorfriedi Langnich - Ius Publicum
Regni Poloni ” 3.--
485) 1 Philibertus Quartier - M. Tulli Ciceronis
ad familiares Epistolae ” 4.--
486) 1 Lexicon ” 4.--
487) 9 Questions sur l’Encyclopedie ” 4.--
488) 3 Opere di Giambattista De Velo ” 2.--
489) 4 Melchior Cesarotti - l’Illiade
o la morte di Ettore ” 2.--
490) 3 Giuseppe Lugnani - Tragedie ” 3.--
491) 6 Christian Wolfs - Natur Lehre ” 3.--
395

492) 2 Leopold Iosef Krall - Das Kanonische Recht Cor. 4.--
493) 1 De La Sagesse - Trois Livres ” 1.--
494) 7 M. Gilbert - Charles Gendre - Traite
Historiquest Critique De l’opimon ” 5.--
495) 8 Analyse Raisonnel de Bayle ” 4.--
496) 3 L’Amis des Hommes ” 3.--
497) 7 Lenglet Dufresnoy - Methode pour
etudier La Geographie ” 4.--
498) 4 Le spectacle de la Nature ” 6.--
499) 34 Sammlung der besten Reisebeschreibung ” 8.--
500) 2 Poesie di Benedetto Menzini ” 1.--
501) 7 Les oevres de Monsieur de Moliere ” 5.--
502) 5 Histoire de Polog ” 1.--
503) 16 Histoire Romaine ” 6.--
504) 2 Les oevres de Monsieur Scarron ” 1.--
505) 14 Les vies des Hommes Illustres ” 5.--
506) 6 L’Espion Chinois ” 1.--
507) 4 Mr. de Montesquien, De L’Esprit des Lois ” 2.--
508) 4 D. Anton Friedrich Büschings -
Neue Erdbeschreibung ” 4.--
509) 1 Bibia Sacra ” 60.--
510) 1 Titi Livii Patavini - Romanae
Historiae Principis ” 120.--
511) 5 Corpus Iuris Civilis Gustinianei ” 300.--
512) 1 Iacobo Usserio Annales Veteris et
novi Testamenti ” 100.--
396

513) 2 Sancti Patria Nostri - Joannis Damasceni Cor. 100.--
514) 1 Decretat Bernard ” 100.--
515) 1 L’annaei Senecae - Philosofi Opera ” 150.--
516) 1 C. Cornelii Taciti Opera ” 160.--
517) 4 Cérémonies et contumes Religienses ” 200.--
518) 2 Le grand Dictionaire Historique ” 100.--
519) 1 Septem linguarum Calepinus
Hoc est Lexicon Latinum ” 40.--
520) 1 Isolario Descrittione Geografico ecc. ” 80.--
521) 1 Gli argonauti ” 40.--
522) 1 Atlas Novus ” 50.--
523) 2 Conte Folchino Schizzi - Un bel giorno,
il calomero ” 2.--
524) 1 Constitutio Criminalis Theresiana ” 4.--
525) 1 Register über die Laubschrift ” 1.--
526) 7 Histoire Philosophiques et Politique ” 4.--
527) 3 Histoire du Gouvernement de Venise ” 2.--
528) 12 Recueil Historique ” 4.--
529) 10 Histoire de L’Empire ” 4.--
530) 5 Oevres des Tacite ” 4.--
531) 203 Diversi assortiti di poco valore ” 50.--
532) 1 Autografi di Domenico Rossetti ” 10.--
533) 240 Il primo secolo della Società Minerva ” 20.--
————————
TOTALE RUBRICA SECONDA CORONE 8723:50
397

398
RECAPITOLAZIONE
TOTALE RUBRICA PRIMA CORONE 9872:20
TOTALE RUBRICA SECONDA CORONE 8723:50
————————––––
Quindi il TOTALE DELLA SOSTANZA della
disciolta “SOCIETÀ DEL GABINETTO DI
MINERVA” ammonta a Corone 18.595:70
diconsi Corone: dieciottomilacinquecentonovanta-
cinque & 70/100.–
Chiuso e firmato:
l’Amministratore delle disciolte
Società
Via Maria Teresa No. 6, I piano.
Dr. Carlo Enenkel m.p.
Dr. Zecchini Emilio m.p. i.r. comissario super. di Polizia.
Giuseppe Petterin testo m.p.
Giuseppe Legan m.p. perito giurato
Gaetano Rinaldi m.p. perito giurato.
(LS) Dr. Bruno Sandrin m.p.
sostituto dell’i.r. notaio Dr. Gioachino Zencovich
per decreto dell’i.r. Tribunale Provinciale in
Trieste dda. 5/10/16 Praes 3216/13/16.–

CESARE PAGNINI
1944-1984 – SOCIETà DI MINERVA –
I quARANT’ANNI DALLA RIPRESA
VERBALE della 1237. seduta della Società di Minerva, tenutasi nella
sala di lettura «Silvio Benco» della Biblioteca Civica «Attilio Hortis» in Trieste,
piazza A. Hortis N° 4, sabato 2 giugno 1984 alle ore 17.45.
... omissis
Cristini dà quindi la parola al prof. Giovanni Lettich che leggerà il testo
della odierna conferenza, scritto dall’avv. Pagnini, sul tema «1944-1948 –
Società di Minerva – I quarant’anni della ripresa». Dato l’interesse della rievocazione,
riportiamo qui di seguito il testo integrale della conferenza, come
cortesemente fornitoci dall’avv. Pagnini stesso.
L’atmosfera che ha preceduto la risurrezione della Minerva non era certo
delle più tranquille. La seconda guerra mondiale infuriava in tutta Europa,
e la situazione riservava a noi e alle nostre aspirazioni di sviluppo civile e
nazionale le incognite di un futuro che non ammetteva né speranze né programmi.
Nel 1942, a cent’anni dalla morte di Domenico Rossetti, il Commissario
del Comune affidava a me l’incarico di organizzare le celebrazioni di
quella ricorrenza. Mio principale collaboratore in quell’occasione fu Oscar
de Incontrera. La rievocazione consistette in un discorso commemorativo,
tenuto al teatro Verdi da Arturo Farinelli e in una mostra allestita nella sala del
Consiglio Comunale. Il successo della manifestazione fu un evento di grande
risonanza, che veniva a confermare l’elevato livello culturale e il fervido sentimento
patriottico della città. La Società di Minerva sopravviveva allora solo
nel nome, essendo stata ridotta dal 1936 a Circolo di Lettura del Dopolavoro
dei Commercianti, con sede al Tergesteo: nell’estate del 1943, dopo il 25 luglio,
anche il nome scomparve con la soppressione dell’Opera Nazionale Dopolavoro.
Con l’armistizio dell’8 settembre, l’Italia cade sotto l’occupazione germanica,
e alla nostra regione viene dato un assetto autonomo, con il Supremo
Commissariato del Litorale Adriatico. Da questo momento, se non già in precedenza,
le sorti della guerra sono evidentemente segnate. Intanto su Trieste
399

e la sua zona si addensano più immediate minacce. I partigiani slavi, che ora
dispongono dell’armamento abbandonato dai reparti dell’esercito italiano, si
sentono più forti e si impongono col terrore e le stragi in Istria, nel Goriziano
e nel vicino Carso. Trieste rimane apparentemente tranquilla, anche se al suo
interno si comincia a organizzare l’opposizione all’occupante germanico.
questi dal canto suo si prepara metodicamente a fronteggiare e a reprimere
ogni tentativo di cospirazione e di rivolta. In tali circostanze, da molti si pensa
che qualcosa bisogna fare, oltre a una resistenza prudente, per preparare la
città al periodo successivo alla partenza dei Tedeschi, sulla quale nessuno
poteva nutrire ragionevoli dubbi.
Da queste preoccupazioni nasce anche l’idea di ricostituire la Minerva,
come ente culturale al servizio della città, pronto ad inserirsi con strutture
democratiche nella nuova situazione postbellica, quale già da allora si poteva
prevedere, e poiché avevo accettato la carica di Podestà «con lo scopo di
salvare il salvabile», come scrisse un illustratore della resistenza, il prof.
Francesco Collotti, ne parlai ad alcuni amici e in particolare a Baccio Ziliotto
e ad Oscar de Incontrera, e decidemmo di richiamare in vita la Società di
Minerva, incoraggiati anche dall’atmosfera recentemente suscitata con la manifestazione
rossettiana. La ricostituzione avvene formalmente il 4 luglio
1944. La prima riunione ebbe luogo al pianterreno di un palazzo di via San
Nicolò, all’angolo di via Cassa di Risparmio, oggi sede della SIP, in una sala
ceduta al Comune dall’Ente Provinciale del Turismo per il Centro notizie dei
sinistrati dai bombardamenti. Era una sistemazione di fortuna, e nell’ultima
fase del periodo bellico le riunioni ebbero luogo nella sala dei ricevimenti
ufficiali del Palazzo della Città. Giuseppe Secoli, nel suo bel libro «Il terzo
cinquantennio della Minerva», rievoca con efficacia l’atmosfera di quelle sedute.
Se si pensa al momento critico vissuto allora dalla nostra città, per cui
«la riunione del 26 settembre ’44 si iniziava – sono le parole del verbale di
allora – sotto il peso di una tristezza comune e diffusa per le ore angosciose
che la città viveva (le autorità germaniche avevano imposto la mobilitazione
generale del lavoro, mentre la città era ossessionata dai bombardamenti, dalla
mancanza di viveri per la popolazione, dall’incertezza nell’avvenire) si deve
stupire nel vedere con quale serenità questi studiosi si volgessero a consultare
i documenti della storia cittadina per scoprirvi le linee dell’inevitabile destino
di Trieste. In quei momenti così eccezionali c’era tuttavia l’occasione di
far conoscere ai consoci i risultati di lunghe ed appassionate ricerche.»
L’imminente futuro non sembrava certo favorire eccessive illusioni, ma
era pur lecito nutrire qualche speranza in una soluzione equa dei problemi
delle nostre terre, sul fondamento delle quattro libertà atlantiche proclamate
dagli Alleati. La visione del futuro non era ispirata da illusioni imperialisti-
400

che, ma dalla speranza di una soluzione conforme ai principi della Carta Atlantica.
Nel verbale della prima conferenza tenuta da Vittorio Tranquilli sul
Teatro «Verdi», verbale redatto da Paolo Veronese, si legge il seguente esordio:
«Siccome alla fine della guerra il regime sarà cambiato, sarà difficile che
sopravvivano gli enti del Teatro». E con la stessa libertà si esprimevano gli
oratori. questi semplici cenni danno la misura di quale serena fiducia regnasse
in quei convegni, brevi ma intensi, mentre incombevano allarmi e bombardamenti.
Più volte dovemmo sospendere le riunioni, ed anche modificare gli
orari per evitare la contemporaneità delle sedute con gli allarmi. Spesso dovevo
cedere la direzione dei lavori ad altro consocio per accorrere dove gli
obblighi della carica mi imponevano d’intervenire. Tuttavia il desiderio di
fare era più forte dell’ansia del momento.
... omissis
I temi proposti trattati in questo inizio d’attività erano di grande interesse.
Giuseppe Stefani esordisce dicendo che lo scopo della Società dovrebbe
essere identico a quello per il quale Domenico Rossetti fondò la Minerva:
«Dar favore ad ogni iniziativa diretta alla pubblica e privata utilità». Egli afferma
inoltre che la Minerva dovrebbe farsi promotrice di un’opera di riorganizzazione
dell’ambiente culturale della città, di perfezionamento di certi
studi, e di sviluppo integrativo di altri settori. Ad esempio: nessuno ha scritto
una storia del Consiglio Comunale. Esistono i verbali delle sedute, raccolti in
decine e decine di volumi, ma manca una conoscenza diretta della materia. Si
tratterebbe di raccogliere quanto si riferisce all’irredentismo e presenta in
genere un interesse politico. Da parte del Comune dovrebbe essere delegato
un apposito funzionario per lo studio e la selezione dei verbali del Consiglio.
Altra iniziativa consigliata dallo Stefani, la raccolta delle tesi di laurea discusse
presso l’università di Trieste e notevoli per il loro eventuale interesse
scientifico, storico o letterario. Attilio Gentile sostiene l’opportunità di promuovere
gli studi dei dialetti regionali e in genere quelli attinenti ad argomenti
linguistici. Si rileva la necessità di disporre di un registro dei Musei e
degli archivi, nonché di un indice delle varie pubblicazioni: «La Favilla», la
«Rivista del Comune», «La Porta Orientale», l’«Archeografo» ecc. Si suggerisce
la costituzione di un indice biografico e Pasini propone una rassegna
bibliografica. Grande interesse suscita Giovanni quarantotti che presenta in
prima lettura e in undici tornate, i capitoli che formeranno il suo prezioso
volume «L’Istria durante l’occupazione francese»; Bernardo Schiavuzzi parla
sulla «Numismatica Triestina» e Antonio Ciana, in due dotte tornate, sulle
«Medaglie di Trieste»; Ranieri Mario Cossar presenta la Società di Diana
Cacciatrice, nonché La cultura goriziana e i Filomeleti; Antonio Fonda Savio
parla della Distruzione delle sue Collezioni storiche danneggiate dai bombar-
401

damenti. Il Co. Domenico Rossetti, padre, riferisce sull’Archivio della sua
famiglia e Baccio Ziliotto su il Marchesato e la contea d’Istria. Con questa
conferenza – siamo al 28 aprile 1945 – s’interrompe la vita di questo primo
sodalizio. Io abbandono la seduta per seguire gli avvenimenti in città che
danno inizio al periodo storico più drammatico di Trieste. Ma questo fa parte
della storia generale. Sono manifestazioni di popolo che assumono proporzioni
sempre maggiori. Si verificano pure scontri isolati con i tedeschi.
Nella notte sul 30 aprile Ercole Miani mi chiede informazioni sul movimento
delle forze tedesche e mi comunica che alle ore 5 del mattino seguente
sarebbe cominciata l’azione. A quell’ora sono al mio posto in Municipio con
un buon presidio di guardie civiche. E vi rimango fino al 2 maggio, dopo che
nella mattina del 1° maggio il Comitato di Liberazione Nazionale ha abbandonato
il campo. Il 22 giugno fui arrestato dalla Polizia militare inglese e
tradotto alle carceri di via Tigor in segregazione cellulare e ve lo racconto non
per recitare le mie prigioni, ma perché anche questo fa parte della storia della
Minerva. Ero allogato in una cella isolata la cui finestra dava sulla via Tigor
ed aveva di fronte una casa di abitazione. Stavo spesso appoggiato a questa
finestra tanto di giorno che di notte, perché il lampione che illuminava la
strada si trovava alla mia altezza. un bel pomeriggio vedo il dott. Aldo Tassini,
bibliotecario alla Civica e da allora, per due volte al giorno ebbi occasione
di scambiare qualche parola con lui. Gli raccomandai di consigliare Antonio
Fonda Savio di riaprire prima possibile la Società Ginnastica Triestina, anche
perché in quei giorni il carcere si riempiva di facinorosi, per lo più comunisti
o partigiani arrestati durante le manifestazioni antiitaliane, ed era necessario
coordinare i giovanissimi perché gli italiani riprendessero gradatamente le
loro posizioni. In pari tempo lo pregai di mettersi in contatto con Baccio Ziliotto,
per riprendere l’attività della Minerva. La risposta fu che gli amici
aspettavano la mia uscita dal carcere per farlo. In un primo momento ne fui
lusingato, ma poi, pensandoci su, mi resi conto che si perdeva del tempo
prezioso. E mi dispiacque, perché pochi giorni dopo fui trasferito alle carceri
di via Coroneo, e così persi quel facile mezzo di comunicazione con l’esterno
che fino allora avevo a disposizione. Lunga fu l’attesa del dibattimento, che
durò un’intera giornata e si concluse con un’assoluzione con formula piena.
Naturalmente, una sentenza del genere non poteva incontrare il gradimento di
certi partiti e di certi ambienti: ci furono gazzarre per le strade e organi di
stampa, come Il Lavoratore, Il Corriere di Trieste, L’Emancipazione continuarono
a farneticare per un pezzo, ma l’argomento finì per venire a noia.
quello che a noi interessava e interessa è la Minerva. Convocati dal più
anziano dei nostri dirigenti, Piero Sticotti, i soci si raccolsero l’8 febbraio
1946, ospiti della Società Alpina delle Giulie, e il 10 maggio 1947 finalmente
402

presso la Biblioteca Civica, dove l’assemblea dei soci elesse il Consiglio direttivo.
Baccio Ziliotto ne risultò presidente, vicepresidenti Attilio Gentile e
Marino Szombathely, segretario Antonio Ciana. La presidenza di Baccio Ziliotto
fu intensa e proficua soprattutto quando al prof. Nino Valeri, titolare
della cattedra di storia moderna, eletto presidente del Comitato Triestino della
Società per la Storia del Risorgimento, alcuni scrittori locali suggerirono,
quale fonte oggettiva per la revisione della storia contemporanea triestina,
due libri «Memorie politiche-economiche della città e territorio di Trieste,
della penisola d’Istria, della Dalmazia fu veneta di Ragusi e dell’Albania» di
G. de Brodman e le «Memorie biografiche» di Giovanni Guglielmo de Sartorio.
Ciò significava fermarsi alle statistiche e alla vita commerciale, eliminando
quanto di vivo aveva ancora dato Trieste in quel periodo. Ziliotto pose fine
alle incertezze. «qui non basta polemizzare; – disse – bisogna prendere contatto
col prof. Valeri». Seguimmo il suo consiglio. E in cordiale collaborazione
dell’università e della Minerva, uscirono nelle edizioni della Società per
il Risorgimento, tre esemplari volumi e si sviluppò una più aderente attenzione
ai complessi avvenimenti e indirizzi della città. A Baccio Ziliotto, nel 1950
seguirà il giovane Conte Domenico Rossetti de Scander, il quale fino al 1980,
anno della sua morte, si dedicò anima e corpo a questo sodalizio cittadino,
consolidandone le strutture e seguendo con ogni cura la scelta dei conferenzieri
e le iniziative a lui spettanti, a tutto vantaggio dell’affermazione della
Minerva. Nell’amministrazione lo affiancherà validamente l’ing. Marino Bolaffio.
Dai 10-12 soci frequentanti le riunioni segrete della risorta Minerva,
siamo giunti agli odierni 170. Molti conferenzieri che si sono succeduti sulla
sua cattedra portano nomi prestigiosi, gli argomenti trattati si sono approfonditi
e documentati, i voli lirici suggeriti dal sentimento sono stati ridimensionati.
Oggi lo storico può attingere con fiducia ai loro lavori, accessibili nei
verbali delle conferenze, o pubblicati sull’Archeografo Triestino o nei quaderni
della Società di Minerva. C’è solidarietà nelle indagini storiche e costante
vigilanza per qualsiasi iniziativa presa nell’ambito cittadino...
... omissis
... questa relazione che illustra l’attività di un quarantennio, in parte
appartiene a quel cinquantennio del quale Giuseppe Secoli ha redatto la storia
ed offrirà il materiale necessario al quarto Cinquantenario che si concluderà
nell’anno 2010 e che ci auguriamo ricco di successi.
403

LE PUBBLICAZIONI

LE qUATTRO SERIE
DELL’ARCHEOGRAFO TRIESTINO
… raccogliere e digerire elementi di storia, di statistica, di archeologia patria e di
quant’altro vale all’illustrazione della terra, delle cose e degli uomini che ci appartengono.
(Domenico Rossetti)
Prima serie:
1829 (I) – 1837 (IV)
L’«Archeografo triestino»
Raccolta di opuscoli e notizie per Trieste e per l’Istria
Direttore responsabile: DOMENICO ROSSETTI
Tipografia: Giovanni Marenigh
Seconda serie:
1869-70 (V) – 1902 (XXVIII)
«Archeografo triestino»
Raccolta di memorie, notizie e documenti particolarmente per servire
alla storia di Trieste, del Friuli e dell’Istria – edito per cura della Società del
Gabinetto di Minerva
Direttore responsabile:CARLO BUTTAZZONI (1869-1872);
ATTILIO HORTIS (1875-1886);
ALBERTO PUSCHI (1887-1902);
Tipografia: Lodovico Herrmanstorfer (1869-1890);
Stabilimento Artistico Tipografico G. Caprin (1891-1902)
Terza serie:
1903 (XXIX) – 1936 (XLIX)
«Archeografo triestino»
Raccolta di memorie, notizie, documenti particolarmente per servire alla storia della
Regione Giulia – Editrice la Società di Minerva
Direttore responsabile: PIERO STICOTTI (fino al 1919 assieme a una «Commissione
direttrice»)
407

Tipografia: Stabilimento Artistico Tipografico G. Caprin (1903-1921);
Tipografia del Lloyd Triestino (1923-1935);
Officine grafiche della Editoriale Libraria (1936)
quarta serie:
1938/39 (L-LI) – 2010 (CXVIII)
«Archeografo triestino»
1938/39-1948,
per ragioni politiche, diventa: Organo della sezione di Trieste della Reale Deputazione
di Storia patria per le Venezie
Direttore responsabile: PIERO STICOTTI (1938/39-1948)
Tipografia: Officine grafiche della Editoriale Libraria (1938-39);
Arti Grafiche L. Smolars & Nipote (1940-48)
1949/50 – 2010 (in corso)
Direttore responsabile:
PIERO STICOTTI (1949-1952);
MARINO de SZOMBATHELY (1953-1970);
CESARE PAGNINI e GIUSEPPE SECOLI (1973-1983);
CESARE PAGNINI (1984);
ALFIERI SERI (1985-1987);
GINO PAVAN (dal 1988 – in corso)
Editore: la Società di Minerva
Tipografia: Arti Grafiche L. Smolars & Nipote (1949/50 - 1967/68);
Tipografia Moderna (1969/70-1987);
Stella Arti Grafiche (1988);
Tipografia Moderna (1989-2002);
Tipografia Graphart (dal 2003)
INDICI
1886
Indice degli articoli e dei documenti contenuti nei dodici volumi dell’«Archeografo
triestino», Nuova serie, ristampa a cura della Direzione della Società di Minerva,
Trieste 1886
1902
ALBERTO PUSCHI, PIERO STICOTTI, Indice Generale (1829-1900), «Archeografo
triestino», s. II, vol. XXIV (XXVIII della raccolta), 1902, pp. 1-268
1929
Indice Generale 1829-1929, in occasione del Centenario della rivista, a cura di PIERO
STICOTTI, Trieste 1929, pp. 76
408

1973
GIUSTO BORRI, Indice dell’«Archeografo triestino» dal 1929 al 1968, «Archeografo
triestino», s. IV, vol. XXXIII (LXXXII della raccolta), 1973, pp. 7-24
1992
Indice Generale 1829-1991 (in ricordo di Domenico Rossetti nel 150° della morte),
a cura di GINO PAVAN, Trieste, Società di Minerva, 1992, pp. 132
2005
Indice Generale 1829-2004 (in memoria di Pietro Nobile, nel 150° della morte),
a cura di GINO PAVAN, Trieste, Società di Minerva, 2005, pp. 150
409

n. 1 (vol. I e II):
Gi n o Pava n , Lettere da Vienna
di Pietro Nobile (dal 1816 al 1854),
2002, pp. 1190, ill.
n. 2:
Cat e r i n a SP e t S i e r i Be S C h i, G.L. Gatteri
e la Rivoluzione greca (1821),
2003, pp. 190, ill.
n. 4:
Lo r e n z o nu o v o, Manlio Malabotta
critico figurativo,
2006, pp. 200, ill.
GLI EXTRA SERIE
n. 3:
ve S n a Cu n j a roSSi, I Gesuiti a Trieste
e gli Asburgo nel Seicento,
2005, pp. 212, ill.
n. 5:
Kat h a r i n a SC h o e L L e r, Pietro Nobile
direttore dell’Accademia di
Architettura di Vienna (1818-1849),
2008, pp. 450, ill.
411

n. 6:
at t i L i o Ge n t i L e - GiuSePPe Se C o L i,
La Società di Minerva (1810-1960),
2009, pp. (7) 201+111, ill.
412
n. 7:
Gi n o Pava n , La Cappella dell’Episcopio
a Trieste di Ivan Vurnik (1913-1914),
2010, pp. 133, ill.

I qUADERNI DELLA SOCIETÀ DI MINERVA
n. 1:
Pa G n i n i Ce S a r e, Domenico Rossetti
a 200 anni dalla nascita,
1974, pp. 20.
n. 3:
Co C e a n i Br u n o, I Cosulich,
1975, pp. 56, ill.
n. 5:
DeroSSi ri n a L D o, La pipa di Giotti ed
altri affettuosi ricordi,
1975, pp. 32, ill.
n. 2:
Cv i ta n i C h uC C i, Dal minuetto alla
Marsigliese. Trieste e la prima
occupazione francese 1796-1797,
1974, pp. 52, ill.
n. 4:
Co C e a n i Br u n o, La mia lunga fraterna
amicizia con Vittorio Tranquilli,
1975, pp. 22, ill.
n. 6:
Ge n t i L e Ma r i n o, Attilio Hortis nel
cinquantenario della morte,
1976, pp. 20.
413

n. 7:
Pa G n i n i Ce S a r e, Casanova a Trieste,
1976, pp. 24.
n. 9:
to n a z z i Br u n o, Paganini a Trieste,
1977, pp. 52, ill.
n. 11:
Pa G n i n i Ce S a r e, Impressioni di vita
triestina (1776-1777) dal diario inedito
del conte Carlo de Zinzendorf primo
governatore di Trieste,
1978, pp. 28, ill.
414
n. 8:
DeroSSi ri n a L D o, La Trieste di Paolo
Belli in disegni d’album di
quarant’anni fa, 1977,
pp. 32, ill.
n. 10:
Cv i ta n i C h uC C i, Piccolo mondo
Biedermeier. La famiglia triestina dei
Toppo-Greenham [parte I],
1978, pp. 44.
n. 12:
Cv i ta n i C h uC C i, Piccolo mondo
Biedermeier. La famiglia triestina dei
Toppo-Greenham [parte II],
1979, pp. 30.

n. 13:
no r D i o Ma r i o, Triestinità di Ferruccio
Busoni,
1980, pp. 46, ill.
n. 15:
DeroSSi ri n a L D o, Taccuino carsico,
storie e fantasie dell’altopiano,
1983, pp. 48, ill.
n. 17:
Cv i ta n i C h uC C i, Piccolo mondo
Biedermeier. La famiglia triestina dei
Toppo-Greenham [parte III],
1990, pp. 56, ill.
n. 14:
La r B a u D va L e ry, Trieste mi piace
(a cura di Marino Bolaffio).
Fo G e L je a n Fr a n ç o i S, Morand-express
(a cura di Ucci Cvitanich),
1982, pp. 36.
n. 16:
tr a M P u S an t o n i o, Un commerciante
di Anversa distintosi a Trieste:
F.E.J. Baraux 1750-1829,
1984, pp. 38, ill.
n. 18:
Pe r P i C h LiBia, Interni di caffè
ed altri disegni
(presentazione di Giorgio Voghera),
1991, pp. 46, ill.
415

n. 19:
Le v i vi to, Dove le parole finiscono ...
Note per i programmi di sala della
Società dei Concerti di Trieste
(scelte da Bianca Zanettovich,
premessa di Gianni Gori),
1995, pp. 76, ill.
n. 21:
Pava n Gi n o (a cura di), Il monumento
a Domenico Rossetti e il suo restauro,
1998, pp. 40, ill.
416
n. 20:
Gr u B e r Be n C o au r e L i a, Racconti -
Una «Storiella». Due «Raccontini»
(a cura di Bruno Maier,
con disegni di Marcello Manetti e
presentazione di Gino Pavan),
1997, pp. 84, ill.
n. 22:
Ma z z a Bo C C a z z i Ba r B a r a, Francesco
Algarotti: un esperto d’arte alla
corte di Dresda,
2001, pp. 116, ill.
quasi tutti i volumi della IV Serie e molti delle precedenti, l’INDICE GENE-
RALE (1829-2004), i voll. degli Extra Serie ed i quaderni della Società di Minerva
non esauriti, si possono acquistare presso la Segreteria della Società di Minerva,
34122 Trieste, via Imbriani 5, tel.-fax 040661030, www.societadiminerva.it –
societadiminerva@gmail.com o presso il nostro distributore «Studio Bernardi
Numismatica», 34121 Trieste, via Roma 3, tel. 040639086, fax 040630430,
info@numismaticabernardi.com – gpaoletti@numismaticabernardi.com

I SOCI

SOCI ORDINARI
(1944-2011)
Sono elencati, anno per anno, in ordine alfabetico, tutti i soci tesserati
dal 1947, da quando cioè funzionò un regolare servizio di segreteria. Per il
periodo precedente manca una precisa documentazione e non c’è vera distinzione
tra soci e simpatizzanti. L’appartenenza alla Società riferita al 1944 è
attestata dal repertorio compilato successivamente dal Segretario Antonio
Ciana e conservato nell’archivio sociale. Risultano pertanto esclusi quanti,
nominati nei Verbali di Paolo Veronese, sono deceduti o si sono dimessi prima
del 1947.
L’elenco comprende dimissionari e radiati. Talvolta soci dimessi hanno
rinnovato l’associazione dopo anni; in tal caso è registrata solo la data della
prima iscrizione. Alcuni figurano – in momenti diversi – come soci ordinari
o corrispondenti.
1944 Antonio CIANA
Ranieri Mario COSSAR
Fiorello de FAROLFI
Antonio FONDA SAVIO
Fausto FRANCO
Edoardo (Edo) FUNAIOLI
Attilio GENTILE
Giulio GRANDI
Oscar de INCONTRERA
Cesare PAGNINI
Ferdinando PASINI
Ettore de PLANKENSTEIN
Vittorio PRIVILEGGI
Silvio RUTTERI
Giuseppe STEFANI
Piero STICOTTI
419

Marino de SZOMBATHELY
Vittorio TRANqUILLI
Baccio ZILIOTTO
1947 Antonio ALISI
Oreste BASILIO
Giorgio BERTOLI
Livio BONIFACIO
Alfonsina BRAUN
Armando CAMUFFO
Ettore CHERSI
Gastone CONCILIA
Spiro DALLA PORTA XYDIAS
Giuliano GAETA
Lina GASPARINI
Edoardo MARINI
Antonio MARUSSI
Mario MIRABELLA ROBERTI
Gianni PINGUENTINI
Elio PREDONZANI
Loris PREMUDA
Giovanni PUCALOVICH
Enrico ROSAMANI
Domenico ROSSETTI de SCANDER jun.
Luciano Giulio SANZIN
Anselmo SARDO
Francesco SCHULLER
Angelo SCOCCHI
Aldo TASSINI
Ugo TREVISINI
Roberto ZUCULIN
1948 Dolores DUCA BETTIOLI
Eugenio GARZOLINI
Remigio MARINI
Riccardo RIGO
Luciano ROSSIT
Giuseppe SECOLI
1949 Melchiorre CORELLI
Marino CRISTINI
Giovanni SCARAMANGÀ de ALTOMONTE
Gregorio TOTTO
420

1950 Cesare BRUMATI
Dario DORIA
Vito LOSERI
Libero MAZZI
Valnea SCRINARI
Luigi Alberto SPIGNO
Dario ZAFFIROPULO
Gian Giorgio ZORZI
1951 Gianluigi BISOFFI
Nives DE LUISA
Claudia DOLZANI
Lina GALLI
Maria GIACOMELLO
Bruno MAIER
Gino PALUTAN
Sauro PESANTE
Anita PITTONI
Alfredo POTOTSCHNIG
Pietro RALLI
Giuseppe ROSSI SABATINI
Renato SAMBRI
Fabio SUADI
Paolo TREMOLI
1952 Giuseppe BRUNNER MURATTI
Benedetto CIVILETTI
Rinaldo CRASNICH
Letizia FONDA SAVIO
Lucio FRANZONI
Dora SALVI
Remigio TAMARO
Guido de VIDA
1953 Giorgio BEARI
Marcello FRAULINI
Giovanni GEROLAMI
Carmela LOUVIER
Bruno MERCANTI
Bice POLLI
Lucia TRANqUILLI BOCCASINI
Anna ZUCULIN
1954 Maria (Ucci) CVITANICH
421

Ida FEGITZ
Gabriella GABRIELLI PROSS
Eugenio MAZZAROLLI
Vittor Ugo RUBELLI
Argimiro SAVINI
Maria STAVROPULOS
Giulia ZUTTIONI
1955 Gemma GAMBARO
Amalia GLANZMANN
Giorgio KERN
Elsa ROSSETTI de SCANDER
Paola ROSSETTI de SCANDER
Carlo ZAMMATTIO
Maria Lia ZAMMATTIO
Titina ZAMMATTIO STRANO
Milena ZUCCONI GREGOVICH
1956 Alessandro BOLIS
Emilia (Milly) BUSSANI FIZKO
Nike CLAMA SCHMIDBURG
Roma COLLE
Fulvia COSTANTINIDES
Ramiro COZZI
Carlo DE FRANCESCHI
Anna (Anita) FRIZZI
Lavinia MORPURGO FONTANA
Carlo RAVASINI
Pia RUSSATTI de ALMERIGOTTI
Sergio SAULI
1957 Edoardo ALESSIO
Raffaello BATTIGELLI
Rosita BENUSSI
Ugo CAPPELLETTI
Piero GALL
Adilia Maria LORENZUTTI
Rodolfo MOSETTI
Guido NOBILE
Alfredo ORLANDI
Erna SOLERI
Bruno VENEZIANI
Elvezia de VISINTINI
422

1958 Fernanda BASTIANI
Ireneo BREMINI
Tullio BRESSAN
Bianca Maria FAVETTA
Ferruccio LAURI
Piero LUCANO
Giuseppe MORPURGO
Maria PUNTER
Laura STICOTTI
1959 Cornelia DEROSSI
Fausta FABRIS VERSA
Jolanda FURLAN CORETTI
Michele GUNALACHI
Sergio degli IVANISSEVICH
Carlo RAPOZZI
Eugenia SACHER
Guido SALVI
Enrico SPERCO
Romolo TAMARO
Nerina TAMPLENIZZA
Erina ZEVELECHI
1960 Elsa ANZELLOTTI
Maria CANESTRINI
Luisa FELTRINELLI DORIA
Mario FROGLIA
Ines GARZOLINI ZIFFER
Wanda ISRAELI KUCHARSKA
Margherita MIRELLI
Riccardo MRACHIG
1961 Cesare BARISON
Anna BIANCOLI BORGHI
Paola BOCCASINI
Lia MARSI
Oreste ROZZO
Antonino RUSCONI
Giorgio TOMBESI
1962 Noretta GIUGIA DE REYA
Antonio GUACCI
Giusto MURATTI
1963 Piero ALMERIGOGNA
423

Aldo ANCONA
Doriana de PRETIS
Maria STENTA
1964 Giorgio AVIAN
Dinorah BOSCHIAN
Elfrida (Elfi) BOTTA MACCHI
Bruna DEL FABBRO CARACOGLIA
Maria LUCICH
1965 Giulio BERNARDI
Estella BRUNETTI
Franco FRANCO
Miro degli IVANISSEVICH
Riccardo SLAGER
1966 Giusto BORRI
Giovanni LETTICH
Aurora LETTICH ZIMARELLI
Giorgio RASI
Leone VERONESE
1967 Paolo CUZZI
Beniamino LAURINI
Nino PONTINI
Mario SEVERI
Carlo VENIER
1968 Gigliola ARICH
Bruno COCEANI
Gilda Nadia GOLDSCHMIED
Livia GOSTISCHA
Antonio ROSSETTI de SCANDER
Sitty ROSSETTI de SCANDER
Anna VOLPE
1969 Mario BANDIERA
Alessandro BONGARDI
Maria Luisa BORRI
Giuseppe BORTOLOTTI
Viola BORTOLOTTI
Umberto CHIRIACO
Guglielmo CORTI
Pietro COVRE
Giulio CRAMER
Daniele Galliano DIONISIO
424

Gisella ORLANDI
Giorgio SALOM
Natalia (Titti) SMECCHIA
Vittorio UGLESSICH
1970 Gianna AGOSTINI CASTI
Nora BALDI OSVALDELLA
Antonio ESOPI
Ada MALABOTTA SCARPA
Jolanda MANES DE CARLI
Silvio PREMUDA
Mario SILLA
Riccardo SKOFF
Stanislao SMECCHIA
Lodovico TRESELLI
Ugo ZUANI
1971 Rinaldo DEROSSI
Edmondo de DRAGO BUCCHIA
Sergio FAZZINI GIORGI
Maria GEISSLER ALBL
Paolo de GRISOGONO
Gualtiero LONZAR
Egidia SAULI
Alfieri SERI
Ernesta SEVERI SEVASTOPULO
1972 Giuseppe CUSCITO
Flavia GOSTISCHA
Livio GRASSI
Giorgia LANDI
Silvia LANDI
Mario MACCHIORO
Nadia REINA SCAPPINI
Margot SEEMANN
Giorgio SERGO
Franco STENER
1973 Guido AVANZINI
Corinna CHERSOVANI DONDA
Pia DE ROSA
Argia MATTIUSSI
Giovanni PAOLETTI
Alberto POLLI
425

Ada STERN
Fulvio de SUVICH
Gabrio de SZOMBATHELY
1974 Giulio BENUSSI
Marino BOLAFFIO
Ada BROVEDANI SPERANI
Anita FUNAIOLI BUTTAZZONI
Nicolò LUXARDO DE FRANCHI
Rose MELINGO’ GRATZ
Roberto PAVANELLO
Edburga TAINSEK
Luigi ZENNARO
1975 Edgardo BUSSANI
Renata L. CARGNELLI
Lucia CECCHI BUSSANI
Ranieri FAVETTA
Nora FELICETTI
Mirta FULIGNOT CAMBON
Roberto HAUSBRANDT
Lidia LORENZI VALERIO
Luigi PAPÒ
Manlio PERACCA
Marcello PETRACCO
Graziella PETRACCO CORSI
Roberto SCIROCCO
Ricciotti STRINGHER
Maria TUZZI
Edoardo VALDEMARIN
1976 Elsa BRAGATO
Franco COLOMBO
Gastone LINDA
Elvia LOCUOCO VIDALI
Giovanna MUHL RANZATO
Willem OLIEMANS
1977 Grazia NOVARO
Fulvio SALIMBENI
1978 Vittorio AMOROSO
Mario DIEGO
Giancarlo DRIOLI
Elsa NEWRLY SCHOINZ
426

Daria PAOLETTI DOSSI
1979 Fulvio BABUDIERI
Benno BENUSSI
Dolores CROCI
Rossella FABIANI
Marina PETRONIO
Lino VIEZZI
Nives ZUTTIONI
1980 Renzo ARCON
Renzo BERNARDI
Fulvio COLOMBO
Iris FRANZONI
Alessandro PELLICAN
Roberto SCRIGNARI
Ella SEGRE MELZI
Vincenzo ZENO ZENCOVICH
1981 Franco BALDASSI
Ruggero CALLIGARIS
Gianni GORI
Adriana GUACCI
Maria Angela LORENZUTTI
Lucy POLAK D’URSO
Maurizio RADACICH
Sandro SERI
Elisa UGLESSICH MAJOLI
1982 Kenneth BAKER
Licia COCEVAR PERSI
Carlo CORBATO
Mario DASSOVICH
Caterina FLORIAN
Rolando PANGHERZ
Adriano M. SANCIN
Diodato SERGO
Tito UBALDINI
1983 Lucia AVANZINI
Maria Chiara CADORE
Renata DA NOVA
Maria GRASSO VIDAL
Liliana TASSINI FRAGIACOMO
Licia ZENNARO
427

1984 Pietro LORENZUTTI
Enea MARIN
Sergio ZORZON
1985 Paolo BLASI
Ivano CAVALLINI
Renzo CROATTO
Mario DORIA
Pierpaolo DORSI
Adriano DUGULIN
Bruno MAIER
Nora MERGIANI MIOTTO
Xavier PASTICIER
Giuseppe RISMONDO DE SMECCHIA
Antonio TRAMPUS
Pietro ZOVATTO
1986 Claudio BEVILACqUA
Ettore CAMPAILLA
Annita MARCHI
Carlo Alberto PIZZI
Roberto ROVIS
Bruno SELOVIN
Fabio SUADI
1987 Giulio LEVI CASTELLINI
Maria Luisa PRINCIVALLI
Furio SEVERI
Ignazio URSO
Dario VICI
Gualtiero VIOZZI
1988 Fulvia BABUDIERI PETRICH
Fabio CZEICKE de HALLBURG
Giovanni Vittorio FIRMIANI
Enrico FRANZIL
Luigi (Gino) PAVAN
Elda TAMARO
Onda TAMARO
1989 Fulvio CAPUTO
Maria Rosaria CERASUOLO PERTUSI
Pia FRAUSIN
Antonella FURLAN
Silvano GANDUSIO
428

Riunione Adriatica di Sicurtà
Antonio SEMA
Maria SPANOVANGELIS
1990 Francesco ANTONI
Marisa FIORIN
Euro PONTE
Aldo RAIMONDI
Domenico ROSSETTI de SCANDER
1991 Daniela DURISSINI
Enrico HALUPCA
1992 Oliviero BARI
Luigi BENEDETTI
Grazia BRAVAR
Margherita CANALE DEGRASSI
Giulio CARGNELLO
Franco de FAROLFI
Roberto GRUDEN
Annamaria LUCIANI CONTENTO
Paolo MARZ
Riccardo PAOLUCCI
Irene VISINTINI GRAHOR
1993 Elena CLARI
Graziella GOBBO SARDO
Mariagrazia MARZARI CATTARINI
Maria WALCHER CASOTTI
1994 Cosimo COSENZA
Roberto FONTANOT
Graziella SEMACCHI GLIUBICH
1995 Almerigo APOLLONIO
Bruno NATTI
Livio SERIANI ZERJAV
1996 Francesco BENCI
Giovanna BOLAFFIO
Giovanni CEINER
Edda CORSI CORBATO
Diana DE ROSA
Egizio FARAONE
Erilda FORTUNA
Carlo MOHOVICH
Ennio SAFFI
429

Grazia TATO’
1997 Paolo ALBERI AUBER
Paolo BIDOLI
Manlio CECOVINI
Alessandra FANTONI
Adriana de FAROLFI
Giuseppe FRANCA
Maurizio LORBER
Genziana MARUSSI
Franco MERIGGI
Daniela MUGITTU
Fulvio MUIESAN
Vittoria NOBILE MAYER
Mathias PAOLETTI
Marino PREDONZANI
Ilaria ROMANZIN
Alessandro ROSSIT
1998 Luigi CARLINI
Roberto HAUSBRANDT
Maria Laura IONA
Maria OBLATI RIGHI
Marco POZZETTO
Sergio SGHEDONI
Ernesto VAN DER HAM
1999 Anna ANZELLOTTI
Gino BANDELLI
Etta CARIGNANI
Kunsthistorisches Institut
Luca TICINI
2000 Cesare AGUCCIONI
Barbara BOCCAZZI MAZZA
Silva BON
Carolina BORRUSO
Francesco CAPUTO
Luca CARACOGLIA
Serena DEL PONTE
Tullio DEqUAL
Aldo GRAZIOLI
Susanna GUERRATO LANA
Lucio MARAMPON
430

Franca MASELLI SCOTTI
Fabio RUSSO
Livio VASIERI
2001 Roberto COSTA
Enrica COZZI
Fabrizio DE MARCO
Duilio GASPARINI
Giovanni LUCA
Amalia MERVIZ BARI
Carmine PULLANO
2002 Claudio COSSU
Elvio GUAGNINI
Kristjan KNEZ
Lucia KRASOVEC
Franca MALABOTTA
Luciano MICHELAZZI
Claudio OSELLADORE
Fulvia PASINATI
Maria PINZANI
Paolo TOMASELLA
Norita UKMAR
2003 Roberta CERVANI PRESEL
Bianca GIACOMINI
Francesca GRIPPI
Michele GRISON
Susanna LENA
Paola PAULOVICH
Gianni PISTRINI
Rossana ZAGARIA
2004 Mario BUCHER
Giuliana MARINI
Federica ROVELLO
Cristina ROVERE
Sergio VESSELLI
2005 Stefano BIANCHI
Ruggero de CALO’
Luisa FROGLIA TRINGALE
Umberto GALASSI
Liliana NOULIAN GALASSI
Carlo Alberto PIZZI
431

Anna Rosa RUGLIANO
Sergio TRESELLI
Verena ZUDINI
2006 Julien SAPORI
2007 Elisabetta MARCOVICH
Alberto ROUTHER-RUTTER
2008 Paolo CARTAGINE
Gabriella COLOMBO POZZETTO
Gabriella MUSETTI
2009 Raffaele BALDINI
Guido BOTTERI
Mauro CIMADOR
Edoardo COSTANZO
Sergio DARIS
Nevia GROPARDI FIRMIANI
Giovanna IMPERATORI GASPARINI
Massimo MEDICA
Leda NELZI TURCHETTO
Noemi PREMUDA
Emiliano SAPORI
2010 Lorenzo DAGOSTINI
Sergio PAOLETTI
Paolo RADIVO
Maria Grazia RUTTERI
Alessandra SIRUGO
2011 Giovanni GREGORATTI
Giuseppe REINA
432

SOCI CORRISPONDENTI
(1947-1995)
«quello di socio corrispondente è titolo onorifico che l’Assemblea generale
dei soci conferisce su proposta del Consiglio direttivo, a persone benemerite
degli studi, delle scienze e delle arti» (Art. 6 dello Statuto vigente).
L’elenco è redatto in ordine di anno di nomina.
1947 Giovanni Battista BRUSIN
Camillo DE FRANCESCHI
Attilio DEGRASSI
Agnoldomenico PICA
Antonino RUSCONI
Attilio TAMARO
1949 Arturo CASTIGLIONI
Giuseppe PRAGA
1950 Carlo ANTONI
Ildebrando TACCONI
1952 René DOLLOT
Ignazio WEISS
1953 Angelo Ermanno CAMMARATA
Luciano LAURENZI
Doro LEVI
Paolo Lino ZOVATTO
1955 Bruna FORLATI TAMARO
1956 Guido HUGUES
Enrico MARCON
Giovanni de VERGOTTINI
1957 Giovanni qUARANTOTTI
1958 Giulio JACOPI
Carlo Guido MOR
Pierantonio qUARANTOTTI GAMBINI
433

Carlo SOMEDA DE MARCO
Nino VALERI
1960 Pio PASCHINI
Giuseppe VIDOSSI
1961 Fausto FRANCO
Mario MIRABELLA ROBERTI
Bruno MOLAJOLI
1962 Angelo FILIPUZZI
Ferdinando FORLATI
1963 Andrea BENEDETTI
Angelo de BENVENUTI
1965 Marino GENTILE
1966 Guido MANZINI
1967 Niccolò RODOLICO
1968 Diego GUICCIARDI
1973 Mario MACCHIORO
Mario SANTAMARIA
Valnea SCRINARI
1977 Wolfgang BENSCH
1979 Sergio TAVANO
1982 Adriano GUERRINI
Adriano SANSA
Amelio TAGLIAFERRI
1988 Cassiano CORDI
1990 Maria Xenia ZEVELECHI WELLS
1995 Leonardo TRISCIUZZI
La nomina a socio corrispondente di Franco SAVORGNAN (Trieste 1879 –
Roma 1963), minervale d’antica data, professore di statistica e demografia, presidente
dell’istituto Centrale di Statistica, riportata nel verbale dell’Assemblea Generale del
16 dicembre 1950, venne annullata «in seguito a lagnanze presentate dal sodale Baccio
Ziliotto, fondate sulla parte avuta dal prof. Savorgnan nella giustificazione scientifica
della campagna razziale dal 1938» (Verbale della riunione del Direttivo del 5
gennaio 1951).
434

INDICE
DEI NOMI

A
Abenante, Diego 193
Adamo, Sergia 188
Agapito, Girolamo 21, 141, 364
Agnelli, Arduino 32, 37, 45, 52, 158,
178
Agostini Casti, Gianna 55, 425
Agriantonis, Nikos 105
Aguccioni, Cesare 98, 430
Aimonino, Carlo 76, 193
Albarelli Vordoni, Teresa 27, 150
Alberi Auber, Paolo 184, 430
Albertazzi, Marco 96, 199
Alberti Pagnini, Maria Paola 141, 144,
150, 153
Alberti, Antonio 140, 142, 145
Alberti, Giorgio 21, 141
Alessio, Edoardo 422
Algarotti, Francesco 67, 71, 189, 416
Alighieri, Dante 5, 112, 116, 119, 125,
130, 134, 235, 236, 240, 268, 280
Alisi, Antonio 420
Almerigogna, Piero 120, 423
Almerigotti, de, nobili 122
Almesbergher, Dario 106
Amedeo di Savoia, duca d’Aosta 9
Amigoni, Carlo 20, 139
Amodeo, Ugo 35, 52, 56, 76, 163, 191
Amoroso, Andrea 240
Amoroso, Vittorio 60, 426
Ancona, Aldo 9, 120, 125, 126, 127, 138,
187, 219, 424
Antico, Andrea da Montona 7, 342, 344
Antonellis Martini, Liana de 16, 133
Antoni, Carlo 433
Antoni, Francesco 38, 429
Antonione, Roberto 62
Anzellotti, Anna 430
Anzellotti, Elsa 43, 423
Apollonio, Almerigo 58, 175, 177, 182,
429
Arcon, Renzo 30, 31, 71, 157, 158, 161,
189, 427
Arich de Finetti, Diego 167
Arich, Gigliola 57, 424
Ariosto, Lodovico 241
Artico, Anna 195
Aschero, Benedetto 176
Ascoli, Maria 159
Ascoli, Virginia 159
Atschko, Franco 75, 357
Aubry, Octave 123
Augusto 13, 64, 131, 185
Aulic, Sanda 96, 199
Auriemma, Rita 77, 194
Avanzini, Guido 33, 159, 425
Avanzini, Lucia 42, 427
Avian, Giorgio 424
B
Babudieri Petrich, Fulvia 428
Babudieri, Fulvio 26, 28, 31, 46, 146,
149, 150, 151, 153, 156, 158, 160,
161, 162, 165, 172, 427
Babudri, Francesco 120
Baiamonti, Antonio 6, 116
437

Baker, Kenneth 32, 60, 158, 427
Bakos, Eva 164
Balbi, Fabio 172
Baldassi, Franco 157, 427
Baldi Osvaldella, Nora 43, 425
Baldi, Chiara 146
Baldini, Italo 340
Baldini, Marino 58, 182
Baldini, Raffaele 432
Balestrieri, Lionello 318, 321
Bandelli, Alessio 66, 356
Bandelli, Gino 55, 58, 60, 64, 76, 77, 96,
105, 179, 182, 184, 185, 191, 200,
217, 218, 219, 430
Bandiera, Mario 50, 135, 138, 139, 424
Banti, A. M. 83, 196
Baraux, F.E.J. 34, 162, 415
Barbieri 260
Barcaglia, Donato 67, 234, 241, 273
Barduzzi, Ondina 70, 71, 74, 188, 190,
191
Bari, Oliviero 65, 429
Barillari, Diana 67, 68, 70, 71, 74, 76,
78, 80, 84, 87, 89, 96, 97, 186, 187,
188, 189, 191, 192, 194, 195, 197,
198, 200
Barison, Cesare 13, 15, 16, 18, 24, 129,
132, 134, 137, 144, 423
Barsan, Giovanni Battista 6, 114
Bartoli, Gianni 53, 142, 178, 323, 334
Barzilai, Giuseppe 235, 261
Barzilai, Salvatore 36, 165
Basilio, Oreste 6, 12, 114, 124, 211, 212,
420
Bastiani, Fernanda 423
Battigelli, Raffaello 7, 116, 422
Battisti, Gianfranco 155, 180
Baumbach, Rudolf 155
Baxa, Romano 143
Bazaine, Francesco 113
Beari, Giorgio 421
Becich, famiglia 123
Bedenko, Vladimir 105
Beethoven, Ludwig van 12, 127, 130,
318, 321
Beheim, Michel 5, 12, 113, 128
438
Belli, Lazzaro 144
Belli, Paola 9, 11, 119, 124, 173
Belli, Paolo 26, 27, 147, 148, 414
Bellon, Clara 169
Belzoni, G.B. 152
Benci, Francesco 429
Benco, Delia 152
Benco, Giovanni 231, 241
Benco, Silvio 32, 47, 63, 96, 99, 153,
183, 199, 209, 211, 220, 315, 322,
325, 326, 327
Benedetti, Andrea 28, 120, 152, 434
Benedetti, Luigi 429
Benetton, Simone 155
Bensch, Wolfgang 434
Benussi, Andrea 325, 326, 328, 330
Benussi, Benno 28, 37, 126, 153, 154,
427
Benussi, Bernardo 240, 325, 340
Benussi, Cristina 69, 76, 96, 188, 193,
200
Benussi, Giulio 78, 215, 216, 217, 426
Benussi, Rosita 20, 138, 422
Benvenuti, Angelo de 30, 123, 143, 153,
434
Bergamini, Giuseppe 40, 106, 170
Berlam, architetti 43, 173, 178
Berlam, Arduino 83, 196, 285
Bernardi, Giulio 26, 31, 147, 157, 424
Bernardi, Renzo 427
Bernardini, Federico 75, 191, 357
Bernardo, Giuseppe 264
Bertacchi, Luisa 43, 172
Berti, Fede 182
Bertoli, Giorgio 420
Besenghi degli Ughi, Pasquale 58, 181
Besenghi, Giacomo 139
Besso, Salvatore 117
Betić, Ambra 75, 191, 357
Bettoli, Parmenio 141
Bevilacqua, Claudio 38, 192, 428
Bianchi, Stefano 76, 192, 431
Biancoli Borghi, Anna 9, 10, 22, 117,
119, 121, 127, 136, 137, 141, 142,
423
Biancoli, Alessandro 423

Biasoletto, Bartolomeo 144, 241, 277
Biasutti, Adriano 43
Bidoli, Paolo 43, 430
Bisoffi, Gianluigi 12, 120, 125, 331, 332,
333, 335, 337, 338, 342, 421
Blasco, Giorgio 19
Blasi, Paolo 157, 164, 166, 428
Blecich, Bojan 105
Boccardi, Alberto 307, 320, 324, 325,
330
Boccasini, Paola 31, 155, 347, 350, 423
Boccazzi Mazza, Barbara 63, 67, 68, 71,
72, 76, 78, 89, 98, 105, 184, 187,
189, 190, 192, 194, 198, 200, 218,
219, 416, 430
Boffo, Laura 196
Boico, Romano 37, 191
Boico, Sergio 37
Bois de Chesne 141, 142
Boito, Arrigo 15, 132
Bolaffio, Giovanna 429
Bolaffio, Marino 26, 27, 31, 35, 36, 38,
40, 42, 43, 48, 49, 55, 144, 148, 150,
154, 156, 162, 164, 170, 172, 175,
215, 216, 217, 403, 415, 426
Bolis, Alessandro 422
Bon, Silva 68, 76, 187, 193, 430
Bonaparte, Napoleone 47, 126
Bongardi, Alessandro 31, 157, 424
Bonifacio, Livio 420
Bonifacio, Paola 44, 47, 351, 352
Booth-Luce, Clara 7, 114
Borboni (Reali di Spagna) 15, 132
Bordon, Paola 70, 357
Borges, Jorge Luis 158
Borio, Paola 351
Borio-Busoni, Paola 155
Borri, Giusto 13, 17, 19, 22, 23, 130,
133, 134, 135, 136, 140, 142, 214,
409, 424
Borri, Maria Luisa 424
Borruso, Carolina 430
Bortolotti, Giuseppe 17, 60, 134, 136,
137, 138, 139, 140, 141, 142, 143,
144, 145, 147, 149, 153, 156, 424
Bortolotti, Viola 424
Bosa, Antonio 238
Bosa, Francesco 246
Boscarol, Chiara 77, 96, 194, 196, 199
Boschian, Dinorah 49, 424
Bossi, Maurizio 96, 199
Botta Macchi, Elfrida (Elfi) 32, 157, 424
Botteri, Guido 76, 83, 84, 89, 192, 197,
198, 432
Bouché, Carlo 166
Bradanović, Marijan 105
Bradaschia, Maurizio 74, 190
Bragato, Elsa 152, 426
Braini, Massimo 96, 199
Brambati, Antonio 71, 189
Brambilla, Alberto 79, 195
Brati, G.B. 115, 116
Braun, Alfonsina 19, 135, 420
Braun, Felix 124
Bravar, Grazia 33, 36, 52, 164, 165, 169,
170, 429
Bravetta, V.E. 131
Bremini, Ireneo 9, 12, 15, 16, 18, 25,
118, 121, 123, 127, 130, 131, 132,
134, 136, 137, 140, 146, 423
Brescia, Giorgio 151
Bressan, Tullio 6, 115, 117, 131, 151,
156, 157, 168, 341, 423
Bressan, Guido 168
Brestyanszky, Alberto 267, 318
Brettauer, Lily 152
Brigido, Pompeo 161, 364
Broggi, Francesco 280
Brosenbach, Alberto 21
Brovedani Sperani, Ada 27, 149, 426
Bruck, de, barone 129, 150
Brumati, Cesare 421
Brunetti, Estella 25, 146, 424
Brunner Muratti, Giuseppe 12, 128, 421
Brusin, Giovanni Battista 26, 149, 328,
433
Bucher, Mario 431
Buda, Liana 16, 134
Burger, Federico Maurizio 115, 122
Burich, Enrico 164
Burton, Richard Francis 7, 22, 23, 100,
113, 115, 118, 129, 141
Busoni, Ferruccio 12, 30, 127, 415
439

Bussani Fizko, Emilia (Milly) 36, 422
Bussani, Edgardo 149, 150, 426
Buttazzoni, Antonio 105, 356
Buttazzoni, Carlo 327, 407
Butti, Adele 142
C
Cadell, W.A. 158
Cadore, Maria Chiara 40, 42, 170, 427
Cagnola, Luigi 105
Cairola, Aldo 9
Calafati, Alessandro 120
Callegher, Bruno 96, 199
Calligaris, Ruggero 42, 160, 163, 171,
216, 217, 427
Calo’, Ruggero de 431
Calvano, Edda 91
Cambon Doria, Nella 132
Camerino, Giuseppe Antonio 83, 192,
196
Cammarata, Angelo Ermanno 20, 137,
139, 433
Cammarata, Marilì 42, 151, 159, 171,
176
Cammarosano, Paolo 184
Campailla, Ettore 158, 166, 428
Campitelli, Mariuccia 99, 338, 339, 341
Camuffo, Armando 420
Camus, Roberto 194
Canale Degrassi, Margherita 46, 174,
429
Canali, Sara 75, 357
Canciani, Alfonso 162
Canestrini, Maria 23, 143, 423
Cannarella, Dante 5, 27, 89, 112, 114,
116, 150, 198
Canova, Antonio 47, 234, 263
Cantoni, Ettore 50
Capa, Robert 192
Cappelletti 241
Cappelletti, Ugo 32, 159, 422
Caprin, Giuseppe 9, 120, 152, 235, 241,
275, 318, 324, 407, 408
Capuano, Ignazio de 163
Caputo, Francesco 430
Caputo, Fulvio 171, 233, 428
440
Capuzzo, Ester 198
Carà, Ugo 35
Caracoglia, Luca 430
Caracoglia, Sergio 181
Caravaggio 127
Carbi, Ferruccio 42, 171
Carbi, Giuliana 67, 186
Carboni, Nicoletta 23, 142, 143
Carducci, Giosuè 79, 113, 118, 194, 195,
235, 241, 274
Cargnelli, Renata 30, 147, 149, 151, 152,
153, 154, 158, 167, 426
Cargnello, Giulio 429
Carignani, Etta 430
Carli, Gian Rinaldo 46, 106, 170, 174,
341
Carlini, Luigi 430
Carlo VI, imperatore 32, 157, 188
Carlotta del Belgio 11, 126
Caroli, Antonella 186
Carrari, Giovanni 68, 187
Cartagine, Alida 76, 192
Cartagine, Paolo 432
Cartari, Flaminio 256
Casanova, Giacomo 6, 24, 26, 115, 138,
145, 151, 323, 414
Casari, Paolo 96, 192, 199
Casarsa, Laura 190
Cassas, Louis François 26, 147, 185
Cassola Guida, Paola 52, 178
Cassola, Filippo 74, 190
Castellani, Franco 78
Castelli, Giulia 78, 357
Castiglioni, Arturo 325, 326, 327, 433
Catalan, Alberto 113
Catalan, Tullia 68, 187
Catraro, famiglia 120
Cavalieri, Cristina 150
Cavalli, Jacopo 320
Cavallini, Ivano 46, 52, 162, 166, 172,
174, 177, 428
Cavallini, Umberto 58
Cavazza, Silvio 168
Cavedali, Flaminio 6, 115, 343
Cecchi Bussani, Lucia 26, 28, 149, 151,
426

Cecovini, Manlio 15, 37, 38, 54, 63, 98,
127, 133, 167, 179, 430
Ceiner, Giovanni 68, 74, 178, 181, 186,
187, 191, 192, 194, 195, 429
Cella, Sergio 99, 334, 335, 340
Celli, Luciano 67, 186
Cerasuolo Pertusi, Maria Rosaria 428
Cernigoj, Augusto 183
Cervani Presel, Roberta 431
Cervani, Giulio 7, 9, 15, 17, 18, 19, 22,
24, 32, 89, 101, 116, 120, 132, 134,
135, 136, 141, 146, 159, 180, 198,
336, 345, 347, 348
Cesari, Giulio 322
Cessi, Roberto 133
Chersi, Ettore 8, 117, 420
Chersovani Donda, Corinna 425
Chiaba, Monica 194
Chiriaco, Umberto 33, 160, 424
Churchill, Winston 8, 11, 118, 124
Ciana, Antonio 4, 9, 21, 22, 24, 101, 102,
113, 118, 120, 121, 138, 144, 161,
210, 211, 212, 213, 214, 233, 236,
281, 282, 346, 401, 403, 419
Cimador, Mauro 432
Ciotti, Marziano 123
Cirilli, Guido 89, 198
Ciuffardi, Angelo 159
Civiletti, Benedetto 421
Civrani, famiglia 129
Clama Schmidburg, Nike 8, 117, 119,
422
Clari, Elena 49, 51, 102, 175, 217, 218,
429
Clemens, Simon 191
Coceani, Bruno 12, 21, 24, 25, 28, 114,
126, 128, 140, 145, 152, 323, 349,
350, 413, 424
Cocevar Persi, Licia 32, 158, 162, 427
Colautti, Arturo 124
Coletti, Giuseppe de 237, 294, 363
Colle, Roma 16, 99, 336, 422
Colombo Pozzetto, Gabriella 432
Colombo, Franco 18, 19, 25, 26, 135,
149, 156, 158, 161, 176, 348, 426
Colombo, Fulvio 30, 31, 32, 45, 50, 70,
71, 79, 188, 189, 195, 216, 427
Combi, L. de 241
Concilia, Gastone 420
Cons, Marina 67, 186
Consonni, Ambrogio 282
Conte, Paolo 192
Conti 241
Conti, Luigi 266
Corbato, Carlo 6, 45, 49, 50, 55, 174,
175, 176, 217, 427
Cordi, Cassiano 89, 434
Corelli, Melchiorre 420
Corneretto, Adriano 154, 156
Corsi Corbato, Edda 429
Corti, Guglielmo 24, 144, 424
Cosenza, Cosimo 429
Cosenzi, Antonella 86, 106, 107, 233,
301, 303, 367
Cosolini, Giulia 96, 199
Cosolo, Sergio 157
Cossar, Ranieri Mario 121, 157, 161,
211, 401, 419
Cossu, Claudio 431
Costa, Roberto 43, 78, 105, 173, 194,
431
Costantini, Marco 295
Costantinides, Fulvia 94, 422
Costanzi, Nicolò 180
Costanzo, Edoardo 432
Costellos, Aristide 325, 326, 328
Cosulich, famiglia 25, 413
Cosulich, Marina 356
Covre, Pietro 23, 34, 36, 40, 46, 69, 72,
78, 137, 143, 144, 158, 161, 163,
164, 174, 214, 215, 216, 217, 358,
424
Cozzi, Enrica 431
Cozzi, Napoleone 79, 195
Cozzi, Ramiro 28, 152, 422
Craievich, Alberto 71, 189
Cramer, Giulio 30, 154, 214, 215, 424
Crasnich, Rinaldo 9, 120, 212, 213, 421
Crise, Stefano 71, 189
Crismani, Federica 71, 189
Cristini, Marino de 13, 22, 39, 42, 46,
99, 102, 122, 124, 129, 158, 161,
162, 213, 214, 215, 216, 217, 350,
399, 420
441

Crivelli, Renzo 83, 196
Croatto, Renzo 60, 428
Croce, Benedetto 140, 175
Croci, Dolores 63, 427
Crociato, Luigi 176, 343
Cronnest, Giuseppe 289
Crosara, Fulvio 20, 347, 348
Crozzoli, Archimede 79, 195
Crusvar, Luisa 186
Cucchi, Franco 64, 185
Cumano, Costantino 114
Curci, Roberto 56, 180
Cusatelli, Giorgio 192
Cuscito, Giuseppe 16, 17, 19, 52, 54, 58,
70, 106, 134, 135, 137, 139, 141,
142, 144, 145, 146, 159, 169, 170,
173, 178, 179, 180, 182, 185, 186,
188, 425
Cusin, Silvio 68, 76, 187, 193
Cuzzi, Paolo 25, 146, 424
Cvitanich, Maria (Ucci) 5, 7, 11, 12, 18,
19, 22, 23, 27, 28, 31, 34, 43, 60,
102, 113, 115, 116, 117, 118, 119,
122, 124, 127, 128, 129, 131, 132,
133, 136, 137, 139, 141, 142, 143,
144, 145, 146, 148, 150, 153, 154,
155, 156, 157, 158, 159, 160, 163,
164, 167, 169, 212, 213, 214, 215,
216, 346, 347, 413, 414, 415, 421
Czeicke de Hallburg, Fabio 36, 165, 167,
171, 173, 428
D
D’Adamo, Mariangela 78, 357
D’Amato Vitello, Fedele 152
D’Amelio, Diego 78, 357
D’Amia, Giovanna 105
D’Annunzio, Gabriele 9, 53, 121, 167,
169, 178, 307, 308, 325
d’Antraigues, conte 128
D’Aronco, Raimondo 80, 195
D’Enry, Gabriella 54, 179
D’Olivo, Marcello 192
Da Nova, Renata 161, 162, 169, 427
Da Ponte, Lorenzo 16, 133, 134, 323,
363
Dagostini, Lorenzo 432
442
Dalbono, Edoardo 318, 321
Dall’Ongaro, Francesco 272, 235, 240,
304, 365
Dalla Porta Xydias, Spiro 420
Damian, Paolo 96, 199
Damiani, Roberto 58, 102
Daneo, Ketty 112
Daris, Sergio 88, 198, 432
Dassovich, Mario 36, 50, 60, 62, 74,
157, 159, 160, 162, 163, 164, 165,
168, 170, 171, 174, 176, 178, 180,
182, 183, 186, 188, 190, 192, 193,
195, 427
Däubler Theodor 9, 11, 119, 124
Davy, Humphrey 139
De Chiurco, Manuela 182
De Denaro, Furio 185
De Franceschi, Camillo 209, 220, 331,
433
De Franceschi, Carlo 21, 140, 422
De Gaetano, Tiziana 38, 167
De Grassi, Massimo 98, 183, 192, 200
De Luca, Giuseppe 182
De Luisa, Nives 38, 421
De Marco, A. 187
De Marco, Fabrizio 431
De Rin 241
De Rosa, Diana 50, 54, 64, 81, 87, 105,
176, 179, 180, 184, 196, 197, 219,
429
De Rosa, Pia 41, 425
De Sanctis, Francesco 161
Degrassi, Attilio 17, 134, 433
Del Bello, Piero 97, 200
Del Fabbro Caracoglia, Bruna 52, 53,
83, 131, 177, 178, 180, 184, 186,
196, 218, 219, 424
Del Ponte, Serena 28, 34, 52, 79, 87,
152, 153, 154, 155, 156, 157, 159,
161, 162, 164, 168, 171, 176, 177,
183, 195, 197, 430
Dell’Acqua, Cesare 318, 320
Dell’Antonio, Sandra 356
della Torre, famiglia 159
Depaoli Romeo 23, 142
Depaul, Giovanni 241, 269

Depoli, Attilio 340
Dequal, Tullio 430
Derossi, Cornelia 55, 423
Derossi, Rinaldo 23, 25, 26, 27, 31, 33,
34, 35, 37, 38, 40, 60, 141, 142, 143,
144, 145, 146, 147, 148, 149, 150,
151, 152, 153, 154, 155, 156, 158,
160, 161, 162, 164, 166, 167, 171,
214, 215, 216, 349, 350, 413, 414,
415, 425
Deschmann, Sandi 233
Desillia, Mauro 166
Di Bin, Umberto 120
Di Stefano, Roberto 63, 64, 105
Diego, Mario 426
Dionisio, Daniele Galliano 42, 424
Dipiazza, Roberto 69, 107
Dogo, Marco 56, 68, 180, 187
Dolce, Sergio 64, 185, 188
Dollot, René 6, 8, 112, 115, 117, 433
Dolzani, Annunziata 159
Dolzani, Claudia 13, 17, 19, 21, 57, 111,
112, 118, 123, 125, 128, 130, 133,
137, 138, 139, 140, 142, 143, 146,
149, 152, 155, 421
Domijan, Miljenko 105
Domokos, Lajos 158
Doria, Dario 31, 155, 421
Doria, Mario 34, 46, 49, 163, 165, 175,
428
Dorsi, Marina 233
Dorsi, Pierpaolo 38, 43, 49, 56, 58, 64,
69, 168, 170, 172, 175, 180, 182,
184, 187, 428
Dossi Paoletti, Daria 52, 427
Drago Bucchia, Edmondo de 28, 152,
425
Drioli, Giancarlo 43, 426
Drioli, Karen 85, 358
Du Ban, Guido 239
Duca Bettioli, Dolores 420
Duca, Renato 157
Duda Marinelli, Gianna 105
Duda, Barbara 356
Dudovich, Marcello 56, 180
Dugulin, Adriano 36, 37, 38, 41, 43, 49,
51, 58, 62, 84, 91, 107, 165, 167,
168, 169, 170, 171, 172, 175, 176,
183, 200, 231, 428
Durigon, Marco 62, 356
Durissini, Daniela 42, 45, 170, 171, 173,
429
E
Eco, Umberto 40
Economo, Costantino 148
Elisabetta d’Austria (Sissi) 57, 181
Emre, Yumus 154
Ermacora, Fabio Quintiliano 31, 156
Esopi, Antonio 30, 154, 425
Eugenio di Savoia 37, 165
F
Fabbri, Casimiro 115
Fabiani, Max 34, 38, 53, 100, 160
Fabiani, Rossella 28, 32, 36, 42, 61, 68,
105, 152, 159, 164, 171, 186, 427
Fabio Severo 22, 142
Fabricio, Giuliana 76, 191
Fabris Versa, Fausta 423
Fabris, Carlo Alvise 33, 160
Fabris, Placido 76, 192
Faggi, Pierpaolo 150
Fagnoni, Raffaello 96
Falzari, Luca 158
Fanta, Bohumil 105
Fantoni, Alessandra 430
Faraone, Egizio 84, 429
Farfa (Vittorio Osvaldo Tommasini) 88,
198
Farina, Franco 42, 171
Farolfi, Adriana de 430
Farolfi, Fiorello de 22, 24, 28, 31, 41, 50,
112, 116, 123, 135, 136, 140, 142,
145, 147, 148, 150, 152, 153, 156,
167, 177, 211, 346, 419
Farolfi, Franco de 57, 429
Fasolato, Patrizia 57, 181
Fattovich, Rodolfo 42, 171
Favetta, Bianca Maria 5, 7, 9, 12, 17, 18,
20, 27, 28, 30, 31, 32, 36, 50, 113,
118, 123, 127, 132, 136, 140, 151,
152, 154, 157, 166, 169, 332, 349,
350, 423
443

Favetta, Ranieri 426
Favetti, Carlo 131
Fazzini Giorgi, Sergio 425
Federico III 318, 319
Fegitz, Ida 50, 422
Felicetti, Nora 426
Feltrinelli Doria, Luisa 21, 140, 423
Ferdinando I, imperatore 148
Fergonzi, Flavio 79, 195
Fernetti, Valentina 96, 199
Ferra, Giampaolo de 52
Ferrante, Pierpaolo 74, 190
Ferrari Benedetti, Serenella 76, 192
Ferrari, Luigi 235, 241, 270
Filipuzzi, Angelo 29, 37, 43, 118, 148,
151, 153, 155, 157, 158, 160, 162,
165, 166, 173, 176, 434
Fini, Leonor 182
Fiori, Fabio 88, 198
Fiorin Bianco, Marisa 42, 43, 46, 52, 56,
68, 88, 171, 172, 174, 176, 177, 180,
183, 187, 198, 429
Firmiani, Franco 20, 31, 37, 74, 76, 139,
148, 157, 177, 191, 192
Firmiani, Giovanni Vittorio 84, 85, 168,
169, 171, 175, 219, 358, 428
Fischel, M. 146
Flego, Isabella 86, 106, 183
Florian, Caterina 427
Fouché, Joseph 83, 196
Fogazzaro, Antonio 198, 142
Fogel, Jean François 31, 415
Fonda Savio, Antonio 23, 135, 143, 401,
402, 419
Fonda Savio, Letizia 42, 49, 421
Fonda, Alberta 129
Fonda, Luciano 34, 163
Fontana, Carlo 237
Fontana, Carlo Antonio 112
Fontana, Federica 80, 83, 84, 88, 195,
197
Fontana, Stefano 60, 182
Fontanot, Roberto 46, 356, 429
Foresti Aigner, Luciana 165
Forlati Tamaro, Bruna 117, 433
444
Forlati, Ferdinando 25, 146, 434
Fornasir, Barbara 106
Fornasir, Dante 189
Forti, Fabio 34, 36, 161, 163, 164
Fortuna, Erilda 429
Foschetti, Beatrice 76, 193
Foschiatti Coen, Gabriella 157
Foscolo, Ugo 79, 195
Fossati, fratelli 80, 195
Fragiacomo, Alfonso 6, 99, 115, 336,
343
Fragiacomo, Pietro 150
Franca, Giuseppe 42, 43, 105, 170, 173,
430
Franceschini, Chiara 75, 357
Francesco d’Assisi 151
Francesco Giuseppe, imperatore 162
Francesconi, Daniele 189
Franco, Fausto 16, 26, 132, 147, 419,
434
Franco, Franco 424
Frangipane, Cornelio 128
Franolich, Pietro 334
Franzil, Enrico 43, 168, 172, 428
Franzoni, Annalisa De 85, 358
Franzoni, Iris 427
Franzoni, Lucio 14, 421
Fraulini, Marcello 36, 421
Frausin, Pia 42, 52, 60, 169, 172, 174,
175, 178, 217, 428
Fried, Ilona 193
Frizzi, Anna (Anita) 4, 7, 37, 114, 118,
121, 122, 131, 422
Froglia Tringale, Luisa 20, 138, 431
Froglia, Mario 16, 74, 423
Fulignot Cambon, Mirta 426
Funaioli Buttazzoni, Anita 46, 215, 216,
426
Funaioli, Edoardo (Edo) 6, 12, 18, 19,
31, 113, 116, 128, 137, 138, 154,
211, 212, 213, 214, 215, 331, 332,
333, 419
Furlan Coretti, Jolanda 423
Furlan, Antonella 58, 182, 428
Furlan, Gaia 164
Fusinato, Arnaldo 123

G
Gabrielli Pross, Gabriella 17, 24, 106,
112, 122, 123, 136, 146, 422
Gaeta, Giuliano 159, 420
Galassi, Umberto 431
Gall, Piero 19, 136, 422
Galla Placidia 179
Galli, Carlo 12, 126
Galli, Lina 12, 13, 21, 49, 112, 121, 125,
126, 130, 132, 140, 144, 330, 421
Galli, Mirko 105
Gallo Cobianco, Isabella 37
Gambardella, Andrea 199
Gambaro, Gemma 17, 135, 422
Gambassini, Gianfranco 53, 178
Gandusio, Antonio 18, 136, 140
Gandusio, Silvano 76, 428
Ganzer, Gilberto 80, 195
Gardina, Edvilijo 62, 183
Garibaldi, Giuseppe 158
Garzolini Ziffer, Ines 423
Garzolini, Eugenio 420
Gasparini, Duilio 84, 431
Gasparini, Lina 6, 7, 32, 99, 100, 112,
113, 114, 115, 116, 118, 211, 212,
328, 331, 332, 335, 341, 420
Gatta, Bruno 196
Gatteri, Giuseppe Lorenzo 72, 74, 119,
191, 236, 241, 251, 252, 253
Gazzoletti, Antonio 235, 271
Gazzoletti, Emilio 116
Geissler Albl, Maria 57, 425
Geistinger (Libreria) 289
Genel, Flavia 195
Genovese, Rosanna 105
Gentile (Gentille), Attilio 3, 12, 26, 85,
99, 100, 129, 130, 149, 209, 211,
231, 233, 325, 326, 327, 329, 332,
345, 401, 403, 419
Gentile, Marino 26, 31, 43, 157, 412,
413, 434
Gentile, Tamara 106
Geometrante, Raffaella 195
Gericault, J. Louis 192
Germounig, Elena 262
Gerolami, Giovanni 11, 21, 124, 125,
140, 212, 421
Gervasio, Luigia 142
Gherbitz, Claudio 171
Ghira, Andrea 195
Ghirardi, Giulio 153
Ghirlanda, Luigi 140
Ghisalberti, Carlo 89, 198
Giacomazzo, Giacinto 167
Giacomello, Maria 421
Giacomini, Bianca 431
Gianelli, Elda 132
Gigante, Marcello 14
Ginsborg, P. 83, 196
Gioitti del Monaco, Maria 131
Giollo, Ricciotti 12, 23, 127, 128, 131,
134, 135, 141, 143
Giombi, Claudio 8, 119
Giorgetti, Michela 191
Giorgi, Luigi de 134
Gioseffi, Decio 64, 177, 184, 332, 333,
335
Giotti, Virgilio 34, 37, 145, 161, 166,
349
Giotto 12, 128
Giovanni dalle Bande Nere 134
Giugia De Reya, Noretta 53
Giuliani, Antonio de 12, 15, 18, 35, 127,
131, 136, 148, 323
Giuricin, Ezio 54, 179
Giuseppe II 31, 155, 156
Glanzmann, Amalia 26, 147, 422
Gobbo Sardo, Graziella 76, 429
Gobbo, Beatrice 70, 357
Godoli, Ezio 34, 162
Goethe, Johann Wolfgang von 30, 154
Goldschmied, Gilda Nadia 20, 138, 424
Gori, Gianni 34, 52, 76, 96, 163, 187,
191, 199, 416, 427
Gortan, Michele 197
Gostischa, Flavia 34, 161, 425
Gostischa, Livia 31, 155, 424
Grandi, Giulio 118, 119, 419
Granito, Annalisa 78, 79, 195
Gransinig, Vania 196, 356
Grassi, Livio 20, 50, 139, 143, 350, 425
Grassi, Nicola 116
445

Grasso Vidal, Maria 427
Grazioli, Aldo 430
Greco, Massimo 107
Gregoratti, Giovanni 432
Gregoretti, Arturo 334
Grigoletti, Michelangelo 196
Grillparzer, Francesco 7, 116
Grimani, Guido 20, 138
Grippi, Francesca 218, 431
Grisogono, Francesco de 19, 30, 138,
154
Grisogono, Paolo de 425
Grison, Doriano 52, 177
Grison, Michele 431
Gropardi Firmiani, Nevia 432
Gruber Benco, Aurelia 56, 96, 181, 200,
416
Gruden, Roberto 429
Guacci, Adriana 427
Guacci, Antonio 44, 53, 101, 191, 192,
199, 234, 355, 423
Guagnini, Aulo 71, 84, 89, 197, 198,
357
Guagnini, Elvio 37, 68, 69, 70, 72, 73,
76, 77, 78, 80, 82, 83, 84, 86, 88, 89,
96, 98, 101, 106, 166, 188, 189, 190,
192, 193, 194, 195, 196, 197, 198,
199, 200, 218, 219, 233, 234, 349,
431
Guerrato Lana, Susanna 430
Guerrieri, Alfonso 338
Guerrini, Adriano 38, 434
Guicciardi, Diego 434
Guicciardi, Giulietta 130
Guidi, Nicoletta 105
Gunalachi, Michele 127, 423
H
Hack, Margherita 43, 173
Hacquet, medico 154
Halley, Edmund 164
Halupca, Enrico 429
Hamerling, Robert 130
Hamilton, Nicholas 32, 158
Hansen, Christian 68, 187
Hansen, Theodor 68, 187
446
Harabaglia, Ugo 338
Hassek, Oscarre de 136
Hauptmann, G. 149
Hausbrandt, Roberto 30, 57, 154, 430
Heer, Jakob 124
Heider, J. 197
Henriquez, Diego de 24, 58, 145, 182,
183
Hermet, Francesco 318
Honsell, Fiorella 181
Hortis, Attilio 26, 129, 236, 240, 318,
325, 327, 343, 407, 413
Host Venturi, Nino 21, 140
Howells William 141
Hoyer, Sonja Ana 105
Hubert, Huttl Eva 105
Huch, Ricarda 7, 114
Hudolin, Jernej 105
Hugues, Guido 17, 133, 433
I
Ianniello, Mario 193
Ibsen 71, 83, 189, 197
Imperatori Gasparini, Giovanna 432
Incontrera, Carlo de 340
Incontrera, Oscar de 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11,
12, 15, 16, 18, 19, 22, 111, 112, 113,
114, 115, 116, 117, 118, 119, 120,
121, 123, 125, 126, 127, 128, 129,
130, 132, 133, 134, 136, 211, 212,
213, 214, 233, 316, 323, 340, 345,
346, 399, 400, 419
Iona (Jona), Maria Laura 10, 19, 56, 120,
122, 135, 172, 180, 430
Ireneo della Croce 143
Irmscher, Johannes 30, 155
Irneri, Ugo 12
Israeli Kucharska, Wanda 423
Ivančević, Radovan 105
Ivanissevich, Miro degli 12, 126, 424
Ivanissevich, Sergio degli 10, 15, 20, 22,
25, 28, 35, 36, 51, 60, 62, 68, 71, 81,
90, 99, 121, 122, 124, 132, 133, 135,
139, 141, 145, 146, 149, 150, 152,
160, 164, 165, 184, 186, 189, 215,
216, 217, 218, 219, 346, 423

Ivanovich, Cristoforo 172
Ivetic, Egidio 76, 193
J
Jacopi, Giulio 433
Jenner, Luigi de 15, 16, 71, 132, 189
Jerome, Leonard 118, 124
Johnson, S., Stabilimento 280
Joyce, James 8, 16, 83, 116, 118, 135,
196, 328, 333
Jurco, Carolina de 9, 119
K
Kaderk-Beck, Carlotta 127
Kallas, Elie 193
Kammès, Gianluca 105
Kampen, Dieter 69, 188
Kandler, Giovanni 166
Kandler, Paolo 265
Kandler, Pietro 17, 19, 20, 21, 22, 24, 30,
134, 136, 141, 146, 154, 158, 172,
233, 236, 283, 317, 318, 344, 345,
347
Kennedy, John 121
Kern, Giorgio 422
King, Clifford 119
Knez, Kristjan 86, 106, 431
Kollmann, Ignazio 28, 152
Kolonias, Sofia 105
Kostoris, Sergio 175
Košuta, Miran 73, 190
Krasovec, Lucia 68, 186, 431
Krekic, Anna 107
Krekich de Strassoldo, Giovanni 320
Krestev, Todor 105
Krischan, Pasquale 343
Krismanić, Attilio 62
Kugy, Giulio (Julius) 49, 113, 114, 141,
158, 164, 175, 349
Kunze, Max 48
Kuwasseg, fratelli 24, 146
L
Labrosse, Giuseppe 5, 113, 114, 116,
117
Labus, Giovanni 96, 199, 236
Lago, Luciano 159
Landi, Giorgia 425
Landi, Silvia 425
Larbaud, Valery 31, 156
Lastesio, abate 169
Laurenzi, Carlo 141
Laurenzi, Luciano 12, 433
Lauri, Ferruccio 423
Laurini, Beniamino 28, 152, 424
Lellis, de, console di Spagna 17, 134
Lena, Susanna 431
Leopardi, Giacomo 174
Leopoldo I 50
Leopoldo III 318, 319
Lettich Zimarelli, Aurora 424
Lettich, Giovanni 22, 33, 36, 40, 63, 65,
74, 142, 160, 185, 191, 216, 399,
424
Lever, Charles 19, 137
Levi Castellini, Giulio 39, 43, 166, 169,
172, 428
Levi Janni, Tina 28, 29, 30
Levi, Doro 8, 41, 43, 50, 51, 177, 433
Levi, Vito 52, 342, 416
Licalsi Antonella 18, 136
Licciardi, Fabiana 52, 177
Linda, Gastone 23, 28, 144, 148, 151,
426
Lo Schiavo, Fulvia 165
Locchi, Vittorio 131
Locuoco Vidali, Elvia 34, 162, 426
Lodi, Pierluigi 68, 186
Lodovico Salvatore di Toscana, arciduca
22, 24, 142, 145
Lombardi, Glauco 124
Londero, Bruno 106
Longhi, Alessandro 33, 160
Longo, Giuseppe 30, 37, 154
Lonza, Antonio 85, 88, 198, 358
Lonzar, Gualtiero 425
Lopreato, Paola 52, 169, 171, 178, 184,
189
Lorber, Maurizio 64, 71, 177, 184, 189,
192, 430
Lorenzi Valerio, Lidia 426
447

Lorenzutti, Adilia Maria 422
Lorenzutti, Antonio 240
Lorenzutti, Lorenzo 62, 184, 233, 236,
240, 241, 260, 280, 288, 318, 320,
325
Lorenzutti, Maria Angela 427
Lorenzutti, Pietro 428
Loseri Ruaro, Laura 9, 120
Loseri, Vito 421
Louvier, Carmela 7, 116, 421
Lovisato, Domenico 7, 118
Luca, Giovanni 431
Lucano, Piero 21, 141, 423
Lucchese, Enrico 189
Luciani Contento, Annamaria 429
Lucich, Maria 31, 155, 424
Lughi, Paolo 74, 190
Lugnani, Claudia 159
Lugnani, Silvana de 73, 190
Luigi XVII (Delfino) 10, 121, 123
Lunazzi, Melania 79, 195
Lupieri, Maria 169
Lupo, Tarcisio 151
Luxardo De Franchi, Nicolò 426
Luzio, Alessandro 322
Luzzatto, Samuel David 29, 154
M
Macchioro, Mario 130
Maffioli, Roberto 181
Magani, Fabrizio 186
Maggi, Paola 77, 96, 194, 199
Magrini, Chiara 77, 194
Magris, Claudio 40, 82, 83, 170, 197
Maier, Bruno 32, 34, 36, 37, 38, 41, 42,
43, 45, 46, 49, 50, 52, 53, 54, 55, 56,
57, 58, 60, 63, 64, 65, 68, 160, 161,
163, 165, 166, 170, 172, 173, 174,
175, 176, 177, 178, 179, 181, 182,
183, 184, 185, 187, 217, 218, 337,
338, 349, 416, 421, 428
Mainardis, Fulvia 197
Mainati, Giuseppe 96, 199
Maioli, Maria Grazia 181
Malabotta Scarpa, Ada 43, 425
Malabotta, Franca 79, 88, 431
448
Malabotta, Manlio 78, 79, 195, 411
Malabotta, Maria Grazia 88
Malafronte, Maria Stella 161, 162
Malte Brun, Corrado 127
Malusà, Beatrice 84, 85, 88, 107, 198,
358
Manes De Carli, Jolanda 425
Manetti, Marcello 56, 416
Manzini, Giovanni de 164
Manzini, Guido 25, 145, 434
Manzoni, Alessandro 142
Manzutto, Gian Giacomo 131
Marampon, Lucio 430
Marašović, Jerko 62, 183
Marchesetti, Carlo de 169, 191
Marchi, Annita 428
Marcon, Enrico 433
Marcovich, Elisabetta 432
Maria Luisa d’Austria 126
Maria Teresa, imperatrice 31, 32, 36,
155, 158, 164, 165
Marin, Biagio 124, 172
Marin, Enea 63, 216, 217, 218, 428
Marin, Giovanni 70, 236, 281, 357
Marin, Roberta 105, 356
Marini Calvani, Mirella 179
Marini, Edoardo 70, 420
Marini, Giuliana 72, 84, 99, 107, 218,
233, 431
Marini, Remigio 420
Marni, Luciano 9
Marsi, Lia 423
Martini, C. 265
Martinuzzi, Giuseppina 124
Marussi, Antonio 34, 117, 159, 161, 420
Marussi, Genziana 56, 356, 430
Marz - Marzari, Paolo 50, 176, 429
Marzari Cattarini, Mariagrazia 429
Marzari, Mario 62, 183
Masau Dan, Maria 52
Mascagni, Pietro 9, 121
Maselli Scotti, Franca 43, 52, 58, 64, 77,
83, 169, 172, 178, 182, 184, 185,
189, 194, 197, 431
Masiero, Roberto 50, 177

Massimiliano, arciduca Ferdinando 6,
35, 36, 115, 164, 192, 332
Matijašić Buršić, Klara 71, 74, 189, 190
Matijašić, Robert 58, 62, 64, 74, 182,
183, 184, 190
Mattioni, Stelio 356
Mattiussi, Argia 425
Mattiussi, Francesca 123
Mattulija, Sandor 68, 186
Matvejević, Predrag 76, 193
Mavilis, Lorenzos 122
Mayer, Giovanni 70, 235, 241, 274, 275,
357
Mazzarolli, Eugenio 16, 131, 422
Mazzi, Libero 421
Mazzieri Sanković, Gianna 76, 193
Mazzini, Giuseppe 138
Mazzoldi, Luigi 140
Mazzoleni, A. 121, 130
Medica, Massimo 432
Medici, Lorenzo de 174
Meerman, Johan 160
Melingò Gratz, Rose 426
Mellinato, Giulio 235
Memo, Mirko 66
Menandro 6
Menzel, Arturo 157
Mercanti, Bruno 38
Mergiani Miotto, Nora 428
Meriggi, Franco 430
Merluzzi, Lara 78, 358
Merviz Bari, Amalia 431
Messina, Michela 81, 86, 91, 106, 107,
196, 200, 239
Metrà, Andrea 127
Mezzena, Renato 30, 42, 43, 49, 154,
162, 165, 171, 172, 173, 174, 175
Michelangelo 117
Michelazzi, Luciano 431
Michelstaedter, Carlo 192
Michielli, Lorenzo 52
Miculian, Antonio 62, 184
Mihovilic, Kristina 77, 188, 194
Minisini, Luigi 235, 240, 268
Miniussi, Lorenzo 241, 278
Mioni, Ugo 117, 162
Mirabella Roberti, Mario 9, 15, 26, 52,
70, 123, 125, 132, 147, 153, 165,
178, 420, 434
Mirelli, Margherita 423
Mitrović, Marija 83, 68, 187, 196
Mizzau, Alfeo 160
Mohovich, Carlo 429
Moise, Giovanni 162
Moissi, Alessandro 36, 165
Molajoli, Bruno 434
Molesi, Sergio 155
Molinaro, Roberto 84, 85
Mommsen, Theodor 191
Monaco, Anna 75, 357
Monico, Maya 160
Montagnari Kokeli, Emanuela 88, 164,
197
Montenero, Giulio 28, 52, 151, 172, 175,
176, 177, 180, 183
Monti Di Sopra, Elisa 194
Monti, Vincenzo 365
Mor, Carlo Guido 433
Morand, Paul 148, 157
Moretto, Marta 75, 357
Morgera, Alessandro 78, 358
Moro, Aldo 151
Morovich, Enrico 193
Morpurgo Fontana, Lavinia 422
Morpurgo Nilma, Mario 30, 154
Morpurgo, barone 61
Morpurgo, Giuseppe 423
Morpurgo, Salomone 35
Morselli, Chiara 81, 189, 196
Mosetti, Rodolfo 111, 114, 116, 120,
121, 123, 125, 127, 128, 131, 133,
213, 214, 422
Mozart, Wolfgang Amadeus 168
Mrachig, Riccardo 7, 115, 423
Mucci, Massimo 71, 74, 188, 189, 191
Mugittu, Daniela 430
Muhl Ranzato, Giovanna 426
Muiesan, Fulvio 34, 161, 430
Muratti, Giusto 34, 423
Musetti, Gabriella 432
Musil, Robert 25, 146
449

N
Nassiverra, Barbara 185
Natti, Bruno 55, 429
Natti, Guido 37
Navarra, Elisabetta 166
Navarra, Girolamo 235, 261
Negri, Ada 21, 140, 144
Negri, Gaspare 189
Negri, Silvio 7, 118
Nelzi Turchetto, Leda 432
Nesbeda, Gea 23, 144
Newrly Schoinz, Elsa 426
Nicolich, Rinaldo 71, 189
Nicoloso, Paolo 192
Nicotra, Carlo 173
Nizzoli, Giuseppe 198
Nobile Mayer, Vittoria 430
Nobile, Carlo Antonio 241, 269
Nobile, Guido 38, 422
Nobile, Pietro 28, 35, 38, 42, 47, 60, 61,
64, 68, 72, 73, 77, 81, 91, 92, 100,
105, 106, 107, 152, 164, 185, 189,
196, 234, 237, 249, 250, 347, 409,
411
Nordio, Umberto 96, 199
Nordio, Mario 30, 415
Noulian Galassi, Liliana 431
Novaro, Grazia 102, 217, 426
Nuovo, Lorenzo 78, 79, 411
O
Oberdan, Guglielmo 15, 36, 112, 133,
165
Oberziner, Giovanni 329
Oblati Righi, Maria 430
Oitzinger, Anton 164
Oliemans, Willem 37, 147, 154, 426
Olujic Deghenghi, Elis 76, 86, 106, 193
Omodeo, Adolfo 74, 190
Oriolo, Flaviana 192
Orlandi, Alfredo 16, 131, 422
Orlandi, Gisella 49, 425
Orto, Italo 45
Oselladore, Claudio 431
Ottolenghi, Giovanni 140
450
P
Pacchietto, Nello 167
Pacor, Mario 125
Pacor, Sergio 78, 94
Pagano-Pogatschnig, Giuseppe 180, 188
Pagnacco, Federico 128
Pagnini, Cesare 4, 5, 6, 7, 9, 10, 11, 12,
13, 14, 15, 16, 18, 19, 21, 22, 23, 24,
26, 27, 28, 30, 33, 34, 39, 40, 41, 42,
63, 89, 99, 112, 113, 114, 115, 116,
117, 118, 119, 120, 121, 122, 124,
125, 126, 127, 128, 129, 130, 131,
132, 133, 134, 135, 136, 137, 138,
139, 140, 141, 142, 143, 144, 145,
146, 147, 148, 149, 151, 152, 155,
156, 157, 158, 159, 160, 161, 170,
171, 198, 233, 236, 283, 322, 323,
328, 332, 334, 335, 336, 345, 346,
347, 348, 349, 350, 399, 408, 413,
414, 419
Pallavicino, Ranuccio 257
Palutan, Gino 7, 115, 421
Pancrazi, Pietro 152
Pangherz, Rolando 38, 427
Panvini, Franco 30, 156
Paoletti Dossi, Daria 427
Paoletti, Giovanni 150, 170, 181, 185,
217, 218, 219, 425
Paoletti, Mathias 430
Paoletti, Raffaella 78, 358
Paoletti, Sergio 432
Paolino, patriarca 180
Paolucci, Riccardo 429
Papò, Luigi 426
Parentin, Luigi 22, 23, 26, 28, 31, 34, 36,
46, 141, 144, 146, 149, 150, 153,
156, 159, 161, 162, 164, 167, 173
Parin, Gino 76, 192
Parlatori, Marina 170
Parmeggiani, Sandra 45, 49, 175
Paron, Gianluca 75, 357
Paschi, Arturo 151
Paschini, Pio 434
Pascoli, Giovanni 52, 118, 178, 337
Pascoli, Marianna 113
Pasinati, Fulvia 431
Pasini, Ferdinando 35, 163, 211, 323,
401, 419

Pasqualati, Giovanni 130
Pasticier, Xavier 35, 163, 167, 428
Pastres, Paolo 86, 106
Paulovich, Paola 431
Pavan, Luigi (Gino) 33, 35, 38, 39, 41,
42, 43, 45, 46, 47, 48, 49, 50, 51, 52,
53, 54, 55, 56, 57, 58, 60, 61, 63, 64,
65, 66, 68, 69, 70, 71, 72, 74, 76, 77,
78, 80, 81, 83, 84, 89, 90, 91, 92, 94,
97, 98, 100, 104, 105, 106, 107, 160,
164, 167, 169, 170, 172, 173, 174,
175, 176, 177, 178, 179, 180, 181,
182, 183, 184, 185, 187, 188, 189,
190, 191, 192, 193, 194, 195, 196,
197, 198, 200, 216, 217, 218, 219,
220, 231, 234, 236, 237, 284, 352,
408, 409, 411, 412, 416, 428
Pavanello, Giuseppe 187, 234
Pavanello, Roberto 25, 26, 34, 38, 40,
64, 68, 74, 145, 149, 152, 153, 156,
161, 167, 174, 179, 180, 184, 185,
190, 216, 217, 349, 426
Pellegrini, Giovanni Battista 114
Pellegrini, Rienzo 73, 96, 190, 199
Pellican, Alessandro 30, 40, 158, 169,
427
Pellis, Fulvio 125
Pellis, Paolo 35, 163
Peracca, Manlio 53, 426
Perco, Fabio 18, 19, 23, 137, 139, 143
Perefixe, Hardouin 258
Perpich, Libia 31, 43, 415
Pesante, Sauro 11, 17, 23, 106, 126, 134,
143, 213, 233, 238, 327, 347, 384,
421
Pesaro, Alessandro 48, 174, 177
Petracco Corsi, Graziella 21, 53, 141,
147, 151, 153, 155, 156, 159, 160,
426
Petracco, Marcello 49, 426
Petrarca, Francesco 74, 145, 190, 199
Petronio, Francesco 166
Petronio, Marina 427
Petrovich, Paolo, granduca 130
Pezzicar, Francesco 235, 240, 271
Piacentini, Marcello 187
Piani, Patrizia 155
Piano, Renzo 173
Pica, Agnoldomenico 42, 433
Picciola, Giuseppe 3, 129
Piccolomini, Enea Silvio (Pio II) 9, 127,
267, 318, 319
Picotti, Mario 148
Pieri, Marzio 96, 199
Pindemonte, Ippolito 241
Pinguentini, Gianni 8, 16, 24, 116, 118,
123, 135, 144, 333, 420
Pinzani, Maria 431
Piovesan, Federico 96, 199
Pirandello, Luigi 36, 165
Pirjevec, Marija 86, 106
Pirnetti, Sergio 18, 136
Pistrini, Gianni 188, 431
Pitacco Rumiz, Silvana 333
Pittana, Marino 117
Pitteri, Riccardo 288, 236, 325, 326
Pittoni, Anita 7, 9, 23, 32, 48, 49, 118,
119, 120, 143, 158, 175, 421
Piva, Pietro 53, 68, 179, 186
Pizzi, Carlo Alberto 428
Plankenstein, Ettore de 8, 9, 116, 117,
419
Pocecco, Antonella 191
Podrecca, Boris 76, 193
Polacco, Arnaldo 325, 326, 328
Polak D’Urso, Lucy 427
Poldini, Livio 19, 138, 139, 147, 169
Polesini, Gian Paolo 146, 364
Polli, Alberto 38, 425
Polli, Bice 6, 7, 11, 13, 19, 21, 23, 30, 35,
41, 111, 114, 118, 119, 120, 124,
127, 129, 130, 131, 132, 133, 134,
138, 139, 140, 141, 142, 144, 145,
148, 149, 151, 155, 159, 163, 421
Polli, Edoardo 163
Polli, Giorgio 55, 179
Polli, Silvio 23, 143
Polli, Vittorio 151
Ponte, Euro 429
Pontecorvo, Aurelia 11, 125
Pontini, Nino 46, 99, 424
Porcia, famiglia 120
Porena, Manfredi 329, 330
Pototschnig, Alfredo 421
451

Pozzetto, Marco 34, 38, 43, 50, 53, 55,
56, 61, 67, 68, 71, 74, 78, 84, 100,
105, 173, 176, 177, 178, 179, 180,
184, 185, 186, 187, 188, 189, 191,
430
Praga, Giuseppe 157, 433
Predonzani, Elio 112, 115, 121, 139,
334, 343, 420
Predonzani, Marino 430
Predonzani, Pietro 341
Prelli, Elisa 85, 88, 198, 358
Premuda, Loris 5, 28, 35, 50, 113, 153,
157, 163, 167, 176, 180, 420
Premuda, Noemi 432
Premuda, Silvio 25, 146, 425
Pressburger, Giorgio 76, 193
Pretis, Doriana de 424
Prezzolini Giuseppe 25, 146, 156, 168,
172
Princivalli, Maria Luisa 41, 169, 428
Priore, Aldo 43, 168, 172
Privileggi, Vittorio 211, 212, 419
Pross Gabrielli, Gabriella 17, 24, 106,
112, 122, 123, 136, 146, 422
Pucalovich, Giovanni 5, 112, 420
Puglisi, Mario 43, 173
Puliti, Gabriello 162, 339
Pullano, Carmine 431
Punter, Maria 25, 133, 145, 423
Pupo, Raul 186
Puppis, Sergio 7, 344
Puschi, Alberto 169, 407, 408
Puskin, Alessandro 118, 119
Putinati, Francesco 96, 199, 236, 279
Q
Quarantotti Gambini, Pierantonio 12, 50,
125, 126, 130, 176, 349, 433
Quarantotti, Giovanni 27, 117, 150, 401,
433
Quazzolo, Paolo 71, 189
Quirini, Sebastiano 166
R
Racheli 241
Radacich, Maurizio 30, 427
452
Radetzky, maresciallo 29, 153
Radivo, Paolo 432
Radnitzky, Karl 280
Radole, Giuseppe 6, 16, 37, 38, 99, 115,
123, 133, 140, 166, 168, 339, 341
Radossi, Giovanni 33, 54, 65, 179
Radossi, Raffaele 171
Raimondi, Aldo 37, 52, 167, 172, 178,
217, 218, 219, 429
Ralli, Pietro 11, 121, 421
Ramous, Osvaldo 193
Rapisardi, Mario 161
Rapozzi, Carlo 7, 11, 13, 16, 20, 21, 100,
113, 116, 117, 118, 120, 122, 123,
124, 125, 126, 127, 128, 129, 130,
133, 135, 137, 138, 139, 140, 141,
213, 214, 423
Rasi, Giorgio 424
Rathmann, Romeo 143, 235, 241, 276
Ravasini, Carlo 422
Redivo, Diego 58, 62, 74, 76, 181, 184,
190, 192, 196
Rega, Lorenza 197
Reina, Giuseppe 432
Reina Scappini, Nadia 425
Resciniti, Lorenza 31, 86, 106, 107, 157,
185, 234, 263, 367
Ressel, Giuseppe 162
Revere, Giuseppe 235, 241, 259, 266
Revoltella, Pasquale 9, 120, 122
Riccamboni, Rodolfo 81, 196
Riccesi, Donato 38, 45, 49, 168, 174,
175
Ricci, Corrado 308
Ricci, Giuliana 105
Ricci, Luigi 340
Ricci, Pasquale de 121
Riccoboni, Alberto 176
Richetti, Elia 165
Richter, Gerhard 128, 134
Rieger, Alberto 31, 156
Rieger, Giuseppe 65
Rigo, Riccardo 420
Rimini, Pia 29, 153
Rinaldi, Maria Luisa 120
Rinaldi, Renato 337, 338

Rismondo De Smecchia, Giuseppe 428
Risnich, Amalia 8, 119
Ristori, Adelaide 13, 128, 129
Rittmeyer, Giorgio 19
Rizzani, Federico 197
Rocca, G. 131
Rocco, Fulvio 30, 318, 351
Rodolfo d’Asburgo 20, 137
Rodolico, Niccolò 17, 18, 135, 137, 434
Rodopoulos, regista 177
Rogers Nathan, Ernesto 188
Rojc, Alexander 88, 198
Roletto, Giorgio 130
Rollandini, Emanuela 192
Romanzin, Ilaria 218, 430
Romita, Valentina 193
Rosada, Guido 58, 182, 185
Rosamani, Enrico 12, 126, 420
Rose, Giovanni Luigi 31, 157
Roselli, Giulio 43, 172
Rosellini, Ippolito 123
Rosmini, A. 175, 241
Rossetti de Scander, Antonio 41, 46, 58,
61, 91, 102, 107, 215, 216, 217, 218,
219, 424
Rossetti de Scander, Domenico (fondatore)
4, 16, 23, 24, 43, 44, 45, 46, 47,
48, 50, 55, 58, 64, 67, 91, 96, 97,
100, 101, 105, 106, 133, 174, 177,
199, 200, 231, 233, 234, 235, 236,
237, 238, 240, 241, 242, 243, 244,
245, 246, 247, 264, 273, 279, 297,
299, 316, 317, 318, 321, 322, 323,
330, 337, 338, 344, 351, 352, 364,
365, 399, 401, 407, 409, 413, 416
Rossetti de Scander, Domenico (presidente)
3, 8, 11, 13, 30, 31, 101, 103,
111, 112, 113, 114, 115, 116, 117,
119, 120, 121, 124, 125, 126, 128,
129, 130, 131, 132, 133, 134, 135,
136, 137, 138, 139, 140, 141, 142,
143, 144, 145, 146, 147, 148, 149,
150, 151, 152, 153, 154, 155, 211,
212, 213, 214, 215, 283, 336, 338,
342, 348, 349, 350, 403, 407, 420
Rossetti de Scander, Domenico 429
Rossetti de Scander, Elsa 31, 156, 422
Rossetti de Scander, Nicolò 19
Rossetti de Scander, Paola 57, 422
Rossetti de Scander, Sitty 424
Rossetti, Gabriella 193
Rossi Cunja, Vesna 75, 76, 191, 194,
411
Rossi Sabatini, Giuseppe 32, 40, 106,
122, 125, 152, 155, 158, 169, 212,
213, 214, 215, 345, 347, 348, 350,
421
Rossi, Aldo 76, 193
Rossi, Cesare 79, 195, 358
Rossi, Ruggero Fauro 185
Rossit, Alessandro 430
Rossit, Claudio 159
Rossit, Luciano 420
Rota, Nicolò 129
Routher-Rutter, Alberto 432
Rovan, Ruggero 28, 124, 126, 151
Rovello, Federica 68, 71, 186, 188, 189,
431
Rovere, Cristina 75, 76, 192, 193, 431
Rovis, Roberto 65, 428
Rozzo, Oreste 11, 122, 423
Rubelli, Vittor Ugo (Victor Hugo) 13,
21, 35, 36, 119, 121, 122, 123, 124,
129, 131, 134, 138, 140, 149, 336,
422
Rugliano, Anna Rosa 40, 41, 45, 50, 60,
106, 170, 173, 177, 182, 183, 432
Rusconi, Antonino 7, 13, 17, 25, 26, 99,
117, 118, 119, 130, 131, 133, 145,
147, 214, 423, 433
Russatti de Almerigotti, Pia 25, 122, 136,
142, 145, 422
Russian, Gianni 88, 198, 358
Russo, Fabio 431
Rustia Traine, Eugenio Dario 125
Rutteri, Maria Grazia 432
Rutteri, Silvio 3, 32, 88, 89, 198, 233,
419
S
Saba, Umberto 31, 32, 33, 89, 156, 160,
170, 198
453

Sabbadini, Giovanni 112
Sablich, Barbara 233
Sacher, Eugenia 12, 125, 423
Saffi, Ennio 70, 429
Sagona, Vincenzo 79, 195
Sagrati, Ilaria 85, 358
Sain, Marino 40, 42, 170
Salimbeni, Fulvio 31, 35, 36, 42, 43, 44,
45, 57, 58, 63, 65, 68, 70, 72, 74, 76,
78, 79, 80, 83, 89, 106, 157, 160,
163, 165, 169, 171, 173, 174, 175,
178, 181, 182, 183, 184, 185, 186,
187, 188, 190, 191, 192, 193, 194,
195, 196, 198, 233, 426
Salmona, Aurelio 10, 11, 125
Salom, Giorgio 425
Salvador, Fabiana 70, 357
Salvi, Dora 6, 15, 53, 115, 116, 119, 121,
124, 133, 143, 421
Salvi, Guido 38, 41, 423
Salvi, Nereo 7, 17, 113, 116, 121, 134
Salvotti Fratnich, Anna de 232, 235,
245
Sambri, Renato 8, 117, 421
Samer, Enrico 75
Sancin, Adriano M. 167, 427
Sankovich Mazzieri, Gianna 76
Sansa, Adriano 434
Santamaria, Mario 19, 38, 136, 434
Santin, Antonio 77, 156, 171
Santorini, Fabio 181
Sanvitale, Anna 8, 119
Sanzin, Luciano Giulio 420
Sapori, Emiliano 432
Sapori, Julien 83, 196, 432
Sardo, Anselmo 26, 148, 246, 420
Sartorio, famiglia 79, 169, 365
Satta, Salvatore 153
Sauli, Egidia 27, 30, 148, 150, 345, 350,
425
Sauli, Giorgio 350
Sauli, Giuliano 140
Sauli, Sergio 10, 31, 112, 115, 117, 119,
122, 124, 129, 131, 134, 135, 137,
138, 139, 141, 145, 147, 155, 350,
422
454
Savini, Argimiro 422
Savorgnan, Franco 434
Sbisà, Carlo 123
Scaramangà de Altomonte, Giovanni 5,
8, 112, 135, 420
Scaramelli, Giuseppe 6, 115
Scaramuzza, Alessandra 198
Scaramuzza, Sebastiano 198
Scarpa, Carlo 194
Schillani, Alfredo 19, 130, 136, 137
Schmidl, Carlo 18, 137
Schmitz, Elio 71, 189
Schmitz, Ettore (Italo Svevo) 21, 79,
140, 195, 196, 199
Schoeller, Katharina 81, 196, 411
Schubart, Paolo 289
Schuller, Francesco 12, 125, 420
Schulze Belli, Paola 173
Schwagerl Grego, Maria 131
Sciortino, Terzo 136
Scirocco, Roberto 58, 94, 102, 217, 218,
219, 426
Scocchi, Angelo 5, 113, 420
Scrignari, Roberto 427
Scrinari Santamaria, Valnea 6, 15, 19,
21, 43, 54, 98, 106, 132, 141, 168,
173, 179, 331, 421, 434
Scrinzi di Montecroce, Giovanni Bat tista
46, 174
Scussa, Vincenzo 15
Secoli, Giuseppe 8, 9, 11, 12, 16, 18, 20,
21, 22, 23, 25, 26, 27, 30, 42, 85,
100, 106, 111, 118, 121, 122, 123,
124, 126, 128, 129, 130, 131, 132,
133, 134, 135, 136, 137, 138, 140,
141, 144, 145, 146, 148, 149, 150,
152, 153, 154, 156, 158, 159, 160,
213, 214, 215, 233, 322, 324, 327,
331, 335, 344, 345, 347, 348, 349,
350, 400, 403, 408, 412, 420
Seemann, Margot 425
Segre Melzi, Ella 37, 427
Selingheri, Fulvia 333
Selovin, Bruno 428
Selva, Attilio 38, 71
Sema, Antonio 58, 181, 429
Semacchi Gliubich, Graziella 429

Semi, Francesco 173
Senardi, Fulvio 83, 89, 96, 196, 198,
200
Sencig, Pier Antonio 285
Sergo, Diodato 427
Sergo, Giorgio 425
Seri, Alfieri 23, 24, 26, 28, 31, 32, 33,
34, 35, 36, 37, 38, 102, 144, 146,
147, 149, 151, 152, 153, 157, 158,
159, 160, 161, 162, 163, 164, 165,
166, 167, 168, 214, 215, 216, 220,
345, 346, 349, 350, 408, 425
Seri, Sandro 427
Seriani Zerjav, Livio 76, 429
Serra, Edda 54, 179
Sestan, Ernesto 165, 178
Setz, Friedrich 49, 175
Severi Sevastopulo, Ernesta 37, 425
Severi, Furio 428
Severi, Mario 129, 424
Sforza, ministro 42
Sfregola, Pino 153
Sghedoni, Sergio 430
Sgubin, Raffaella 76, 191
Sieber, Franz Willhelm 139
Silla, Mario 76, 425
Silvestri, Marina 96, 200
Simonis, Giulio 134
Sirovich, Andrea 139
Sirugo, Alessandra 96, 107, 200, 432
Sisgoreo, Giorgio 28, 154
Skoff, Riccardo 425
Slager, Riccardo 13, 76, 129, 131, 424
Slataper Carniel, Luisa (Gigetta) 135
Slataper, Scipio 16, 25, 135, 146, 155,
156, 192
Smareglia, Antonio 34, 38, 163, 168
Smecchia, Natalia (Titti) 41, 425
Smecchia, Stanislao 31, 155, 425
Snel Trampus, Rita 40, 170
Soffici, Ardengo 123
Sofianopulo, Cesare 17, 18, 132, 136
Sola Gola, Amalia 111
Solari, Giovanna 62, 183
Soleri, Erna 41, 422
Solitro, famiglia 121
Someda De Marco, Carlo 12, 25, 117,
123, 127, 128, 145, 434
Somma, Antonio 235, 241, 270, 304
Sommaruga, Giuseppe 194
Sommer Scopas, Rossella 79, 195
Soncini, Italo 183
Sordina, Francesco 236
Spagnoli, Nino 39, 41, 47, 67, 234, 284
Spaini, Alberto 25, 145, 183
Spanovangelis, Maria 429
Sperco, Enrico 423
Spetsieri Beschi, Caterina 72, 191, 236,
411
Spiazzi, Gianfranco 7, 19, 115, 136, 341,
343, 344
Spigno, Luigi Alberto 421
Staccioli, Valerio 62, 180, 183
Stadion, Francesco, governatore 25, 58,
146, 182
Staffieri, Giulio 31, 43, 47, 156
Starec, Roberto 52, 177
Stasi, Beatrice 96, 199
Stavropulos, Maria 43, 126, 422
Stavropulos, Socrate 113, 176
Stefani, Giuseppe 12, 26, 99, 127, 132,
148, 322, 345, 348, 349, 401, 419
Stefania del Belgio 120
Stefanini, Nicolò 82, 84, 197
Stendhal (Henri Beyle) 112, 115, 299
Stener, Franco 38, 168, 172, 175, 425
Stenta, Maria 424
Stern, Ada 426
Sticotti, Laura 20, 138, 423
Sticotti, Piero 9, 118, 121, 122, 211, 220,
325, 326, 328, 345, 402, 407, 408,
419
Stoll, Heinrich Alexander 14, 16, 17,
128, 135, 149
Storti Abate, Anna 71, 189, 190
Strauss, Riccardo 140
Stringher, Ricciotti 23, 25, 42, 144, 145,
147, 153, 426
Strudthoff, Giorgio 36, 164
Stuparich, Giani 7, 42, 96, 115, 171,
200
Sturmar, Barbara 71, 357
455

Suadi, Fabio 89, 421, 428
Susini, Gian Carlo 6, 9
Suvich, Fulvio de 31, 155, 426
Szombathely, Gabrio de 56, 180, 218,
219, 426
Szombathely, Marino de 3, 4, 5, 6, 7, 9,
12, 15, 17, 18, 19, 21, 22, 25, 44,
111, 112, 113, 114, 115, 116, 117,
118, 119, 121, 123, 124, 126, 127,
128, 130, 131, 134, 136, 138, 139,
146, 211, 212, 213, 214, 223, 233,
236, 282, 322, 327, 331, 338, 339,
341, 345, 347, 348, 351, 352, 368,
403, 408, 420
T
Taccheo, Pierantonio 173
Tacconi, Antonio 119
Tacconi, Ildebrando 23, 143, 433
Tacito 256, 257
Tagliaferri, Amelio 26, 32, 50, 147, 158,
434
Tagliapietra, Ermacora 121
Tainsek, Edburga 36, 426
Tamaro, Attilio 433
Tamaro, Elda 428
Tamaro, Gigetta 74, 191
Tamaro, Onda 428
Tamaro, Remigio 421
Tamaro, Romolo 12, 124, 423
Tamburini, Dino 49, 175
Tamplenizza, Nerina 5, 113, 423
Tanzi, Alberto 241, 262
Tartini, Giuseppe 18, 46, 136, 151, 174
Tassara, Giovanni Battista 235, 240,
272
Tassini Fragiacomo, Liliana 99, 159,
427
Tassini, Aldo 12, 112, 119, 124, 211,
212, 213, 233, 341, 402, 420
Tatò, Grazia 430
Tavano, Sergio 26, 28, 56, 58, 86, 106,
146, 147, 152, 154, 164, 170, 180,
182, 185, 434
Tecchi, Bonaventura 131
Teodorico 176
Terlevich Codacci, Giulia 74, 190
456
Ternay, Kalman 131
Teruggi, Luigi 282, 283
Testa, Pietro 171
Thiergen, Adalberto 9, 119
Ticini, Luca 430
Tigoli, Carlo 125
Timeus, Ruggero 6, 115
Timmel, Vito 23, 143
Tiozzo, Clauco Benito 77, 89, 193, 284,
285
Todeschini, Mario 6, 116
Tognolli, Umberto 64, 185
Tolomeo, Claudio 255
Tomasella, Paolo 431
Tomasetig, Francesca 71, 357
Tombesi, Giorgio 102, 423
Tominz, Alfredo 235, 259
Tomizza, Fulvio 64, 106, 185, 357
Tommaseo, Niccolò 125, 134, 235, 241,
276
Tonazzi, Bruno 27, 414
Tonini, Ersilia 118
Toppo Greenham, famiglia 28, 153
Torre e Tasso, principi 20, 64, 139, 159,
184
Torres, Josefa de 151
Totto, Gregorio 420
Trampus, Antonio 34, 35, 41, 45, 46, 89,
96, 99, 160, 161, 162, 163, 166, 168,
170, 174, 198, 199, 323, 351, 415,
428
Tranquilli Boccasini, Lucia 5, 112, 421
Tranquilli, Vittorio 24, 25, 27, 99, 144,
145, 149, 345, 348, 349, 350, 401,
413, 420
Tremoli, Paolo 28, 31, 41, 53, 70, 151,
152, 154, 156, 157, 158, 159, 161,
163, 166, 176, 178, 188, 217, 218,
219, 421
Treselli, Lodovico 19, 137, 425
Treselli, Sergio 432
Trevisini, Ugo 25, 122, 145, 212, 213,
214, 420
Tribel, Antonio 125
Trisciuzzi, Leonardo 176, 434
Tristan, Rodolfo 145

Trogu Rohrich, Luisa 184
Tucci, Ugo 19, 135
Tuerr, Stefano 124
Turrini, Antonio 6, 11, 115, 126
Tuzzi, Maria 25, 49, 426
U
Ubaldini, Tito 30, 166, 427
Ughi, Uto 151
Uglessich Majoli, Elisa 427
Uglessich, Vittorio 41, 215, 216, 425
Ukmar, Norita 431
Ulrico di Liechtenstein 150
Ungaretti, Giuseppe 131
Urbani, Giuliano 73
Urso, Ignazio 428
V
Valcovich, Edino 68, 71, 74, 78, 89, 96,
186, 188, 189, 191, 192, 194, 195,
198, 199
Valdemarin, Edoardo 426
Valdoni, Pietro 148
Valente, Paolo 183
Valenti, Paolo 193
Valeri, Nino 28, 151, 345, 403, 434
Valerio Festo 194
Valier, cardinale 144
van der Ham, Ernesto 81, 219, 430
Varanini, Varo 123
Vasieri, Livio 76, 193, 431
Vasselli, Laura 36, 165
Vecchiet, Romano 80, 195
Veloccia Rinaldi, Luisa 54, 179
Venezian, Felice 240
Veneziani, Bruno 19, 137, 422
Venier, Carlo 23, 26, 132, 135, 142, 148,
424
Venier, Luciano 174
Venier, Paolo 12, 334, 338
Venier, Pierpaolo 126, 128
Ventura, Paola 50, 51, 356
Venuti, Sergio 154
Vercelli, Francesco 148
Verdi, Giuseppe 117, 122, 132
Vergerio, Pierpaolo, il Vecchio 12, 128
Vergottini, Giovanni de 433
Vermigli, Sabrina 64, 184
Veronese, Leone 23, 24, 26, 62, 143,
145, 146, 147, 148, 149, 151, 180,
183, 424
Veronese, Paolo 100, 102, 209, 311, 401,
419
Verzár Bass, Monica 184, 185
Vesselli, Sergio 431
Vetta, Federica 52, 177
Vetta, Giorgio 23, 143, 150
Vici, Dario 58, 218, 219, 428
Vida, Guido de 421
Vidacovich, Nicolò 325, 326, 328
Vidossi (Vidossich), Giuseppe 17, 134,
325, 326, 328, 434
Vidulli Torlo, Marzia 81, 86, 88, 106,
107, 188, 196, 197, 238, 250, 254,
367
Vidusso, Giorgio 99, 338, 339
Vieusseux, Giovan Pietro 96, 199
Viezzi, Lino 427
Viola, Gianni Eugenio 79, 194
Viozzi, Giulio 162, 171
Viozzi, Gualtiero 171, 428
Virgilio 254
Visintini Grahor, Irene 429
Visintini, Dario 169
Visintini, Elvezia de 422
Vitri, Serena 43, 52, 58, 74, 172, 178,
182, 188, 190
Vittorio Emanuele II 11, 125
Voghera, Giorgio 31, 43, 156, 415
Voit, Antonio 132
Volpato, Simone 96, 106, 199, 237
Volpe, Anna 46, 424
Vurnik, Ivan 97, 200, 412
W
Walcher Casotti, Maria 50, 68, 79, 175,
177, 217, 218, 429
Weiss, Ignazio 14, 16, 99, 129, 134, 433
Wheelock Thayer, Alexander 12, 127,
129, 130
Widemann, J.G. 146
457

Wiebeking, Karl von 166
Winckelmann, Giovanni 10, 13, 14, 16,
38, 42, 44, 121, 126, 127, 131, 132,
155, 171, 233, 236, 237, 244, 248,
282, 301, 323
Wondrich, Estella 118
Worthley-Montague, Mary 144
Wostry, Carlo 185
Wulz, fotografi 163
Z
Zaccaria, Claudio 77, 87, 88, 96, 194,
197
Zaffiropulo, Dario 21, 140, 421
Zagaria, Rossana 431
Zamboni, Filippo 161
Zammattio Strano, Titina 331, 332, 422
Zammattio, Carlo 7, 422
Zammattio, Maria Lia 422
Zampieri, Riccardo 114, 350
Zandrino, Barbara 88, 198
Zanette, Giulio 197
Zanette, Niccolò 84
Zanettovich, Bianca 52, 416
Zanier, Catharina 81, 196
Zaninovich, Giorgio 199
Zanlorenzi, Silvia 89, 198
Zanmarchi Savorgnan, Lina 121
Zannerini, Severino 38, 168
Zanni, Nicoletta 53, 55, 179
Zenatti, Albino 35
Zennaro, Licia 34, 163, 427
Zennaro, Luigi 426
Zeno Zencovich, Vincenzo 42, 170, 427
458
Zeno Zencovich, Livio 49
Zerboni, Marino 195
Zernitz, Enrico 127
Zevelechi Wells, Maria Xenia 35, 434
Zevelechi, Erina 38, 423
Ziliotto, Baccio 7, 16, 30, 116, 131, 133,
161, 211, 212, 220, 323, 325, 327,
328, 330, 331, 332, 345, 400, 402,
403, 420, 434
Zinzendorf, Carlo de 27, 28, 31, 149,
323, 414
Zlobec, Ciril 191
Zocconi, Caterina 233
Zocconi, Mario 39
Zografo, Nicolò 237
Zorzetti, Giovanni 96, 199
Zorzi, Gian Giorgio 421
Zorzon, Sergio 428
Zovatto, Paolo Lino 20, 138, 433
Zovatto, Pietro 26, 29, 31, 32, 34, 45,
144, 145, 147, 150, 153, 156, 159,
160, 162, 166, 173, 175, 428
Zovenzoni, Raffaele 28, 152, 154, 318
Zuani, Ugo 26, 148, 425
Zubin, Franco 172
Zuccoli, Mario de 152
Zucconi Gregovich, Milena 31, 154,
422
Zuculin, Anna 421
Zuculin, Roberto 8, 117, 212, 213, 420
Zudini, Verena 432
Zuppello, Eleonora 106
Zuttioni, Giulia 28, 151, 422
Zuttioni, Nives 36, 427

TIPOGRAFIA GRAPHART PRINTING SRL
TRIESTE 2011