Atti_CG_2004 - Agesci
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16<br />
PUNTO 1<br />
Lino Lacagnina<br />
gio, nella loro linea ideale, devono essere anche quelli che siamo capaci di proporre<br />
nelle attività quotidiane dei ragazzi.<br />
Coraggio sulle frontiere esterne e interne: all’esterno la capacità di essere più presenti,<br />
più testimoni.<br />
Al nostro interno, invece, c’è bisogno di discutere e ragionare di più, con coraggio,<br />
con amore in particolare su due temi che ci avete indicato in maniera chiara: uno è la<br />
coeducazione, sulla quale abbiamo iniziato a riflettere nel Consiglio Nazionale. Ci<br />
siamo procurati contributi, ma resta per noi una pista da esplorare attraverso la riflessione<br />
delle branche e a livelli diversi.<br />
L’altro tema è la riflessione sulle strutture, sul modo in cui ci siamo organizzati per<br />
poter far meglio il nostro servizio: quanto dobbiamo esser capaci di cambiare e accogliere<br />
delle richieste, in modo che il nostro servizio possa funzionare meglio….Non<br />
solo per far sì che le nostre decisioni si costruiscano meglio, ma proprio perché il<br />
nostro fare con i ragazzi sia più efficace.<br />
Le cogliamo come indicazioni che trovano esplicitazione in qualche mozione, ma ci<br />
sembra anche un’indicazione che il Consiglio Generale ci ha dato.<br />
Una domanda grande, poi, che assumiamo come tale, evidenziata nella ricerca Iard, sul<br />
distacco che i ragazzi ci hanno dichiarato fra la loro capacità di sogno e la loro sicurezza<br />
che il sogno si realizzerà, per quanto riguarda la loro vita personale e la loro incertezza<br />
invece, e paura, il loro essere arresi di fronte al fatto che anche loro, in qualche<br />
modo, siano capaci di determinare un miglioramento nella storia e nel mondo.<br />
La teniamo come domanda, ma su essa non abbiamo risposte. È una domanda che ci<br />
interpella sul piano della testimonianza e della nostra capacità di testimoniare la speranza<br />
in cieli nuovi e terra nuova.<br />
È una domanda che teniamo come quadri, come capi, come educatori, come persone,<br />
come cristiani.<br />
Queste sono le indicazioni, esplicitate in modo diverso e non raccolte in mozioni, ma<br />
frammenti belli e preziosi,che compongono il disegno di un’Associazione, la nostra,<br />
che vuol essere presente anche nella storia, nel proprio paese, nella chiesa, nel movimento<br />
scout come qualcosa di vivo e in cammino.<br />
Su queste linee, ricevute come un regalo da questo Consiglio Generale, sarà l’impegno<br />
del Comitato Centrale.<br />
Ci sembra che lo stile, che del resto sempre ci caratterizza, sia prevalso: confronti<br />
chiari, ma sereni e fraterni. Abbiamo iniziato la relazione del Comitato Centrale, legando<br />
passato e futuro e ieri è stato un momento emblematico.<br />
Sono quei momenti che ricaricano l’appartenenza all’Associazione che tanto amiamo,<br />
a cui tanto tempo dedichiamo e che ci prende tanta passione.<br />
Il trentennale comincia e il cd che vi abbiamo consegnato sarà utile per creare iniziative<br />
locali: il trentennale va festeggiato nella maniera più capillare possibile. Abbiamo<br />
lavorato molto e vogliamo ringraziare per la chiarezza dei mandati a cui dovremo rendere<br />
conto.<br />
La chiarezza ci aiuterà nel nostro lavoro di esecutivo che lavora collegialmente.<br />
Con un atteggiamento di servizio recepiamo tutti i mandati che ci avete indicato e con<br />
fedeltà e impegno li porteremo avanti.<br />
Grazie.