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pag 1 - Biblioteca Civica C. Natale

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nuovi incontri<br />

<strong>Biblioteca</strong> civica “Carlo <strong>Natale</strong>”<br />

Bimistrale di Cultura • Informazione • Attività amministrativa • Politica • Turismo • Sport • a cura del COMUNE DI CRISPIANO<br />

nn. 3 - 6 2003 • nn. 1 - 6 2004


02<br />

Amministrazione Comunale<br />

di Crispiano<br />

Assessorato alla Cultura<br />

<strong>Biblioteca</strong> civica “Carlo <strong>Natale</strong>”<br />

nuovi incontri<br />

<strong>Biblioteca</strong> Civiva “C. <strong>Natale</strong>”<br />

nn. 3-6 2003 - nn. 1-6 2004<br />

Sede centrale<br />

Via Roma, 9<br />

Tel. 099.616079 - Fax 099.612251<br />

74012 CRISPIANO (TA)<br />

Sede staccata<br />

Corso Vittorio Emanuele, 146<br />

Tel. 099.614086<br />

Indirizzo sito web<br />

www.bibliotecanatale.it<br />

Indirizzo posta elettronica<br />

info@bibliotecanatale.it<br />

Autorizzazione Tribunale di Taranto<br />

n. 353 del 6 aprile 1989<br />

Direttore Responsabile<br />

Michele Annese<br />

REDAZIONE<br />

Caporedattore<br />

Anna Sorn<br />

Vito Colombo<br />

Angelo Colucci<br />

Anna De Marco<br />

Barbara De Serio<br />

Rosanna Greco<br />

Silvia Laddomada<br />

Nicola Lavopa<br />

Antonio Liuzzi<br />

Palmo Liuzzi<br />

Nicola Longo<br />

Daniela Manigrasso<br />

Caterina Notarnicola<br />

Maria Santoro<br />

Francesco Santoro<br />

Giuseppina Solito<br />

Cosimo Tagliente<br />

Im<strong>pag</strong>inazione e progetto grafico<br />

Giovanna Gigante<br />

Stampa<br />

Tipografia LA DUEMARI Taranto<br />

nuovi incontri<br />

Il Notiziario<br />

Specchio di ciò che avviene nella nostra<br />

comunità, veicolo di conoscenza, mezzo di<br />

progettualità per accrescere il benessere comune<br />

Ritorna con un nuovo numero<br />

“NUOVINCONTRI”,<br />

bimestrale della <strong>Biblioteca</strong><br />

<strong>Civica</strong> “Carlo <strong>Natale</strong>” a cura<br />

del Comune di Crispiano.<br />

Ritorna dopo oltre un anno<br />

di assenza, ma riappare<br />

più vivo che mai e questo<br />

grazie alla dedizione dei<br />

collaboratori e del personale<br />

della <strong>Biblioteca</strong> stessa.<br />

Ritorna con nuovi propositi,<br />

non sarà mai una cinghia<br />

di trasmissione del pensiero<br />

dell’Amministrazione o di<br />

questo o quell’Assessore,<br />

ma metterà in risalto quanto<br />

di positivo viene realizzato e le critiche per<br />

ciò che può invece nuocere alla nostra<br />

comunità, evitando comunque sterili polemiche<br />

e privilegiando le proposte concretamente<br />

attuabili coinvolgendo in questo i<br />

partiti, i movimenti, le associazioni i semplici<br />

cittadini, prestando comunque attenzione<br />

a non scadere nella pura pro<strong>pag</strong>anda.<br />

Sarà uno strumento di approfondimento<br />

delle tematiche legate alla Cultura, al<br />

Turismo al nostro territorio, sarà stimolo<br />

ed approfondimento di dibattiti su argomenti<br />

di attualità, sarà strumento di valorizzazione<br />

delle nostre tradizioni con il<br />

contributo che darà alla loro riscoperta e<br />

valorizzazione.<br />

Sarà anche specchio di ciò che avviene<br />

nella nostra comunità, delle trasformazioni<br />

e delle contraddizioni positive o negative<br />

che attraversano la società attuale e che<br />

coinvolgono soprattutto i nostri ragazzi,<br />

ovvero, come si usa dire, abusando a<br />

volte del termine, i cittadini di domani .<br />

Ma dovrà essere anche un veicolo per<br />

quella conoscenza spicciola che ci aiuta<br />

ad affrontare meglio la nostra vita quotidiana,<br />

strumento di conoscenza contro i<br />

Cari lettori...<br />

Questo numero di Nuovi Incontri, esce<br />

con molto ritardo, con ben due anni di<br />

cronaca. I motivi sono tre:<br />

- la necessità di reperire le risorse finanziarie;<br />

- di ricercare una nuova veste;<br />

- di documentare la “vitalità” del paese.<br />

Il lavoro redazionale, contrariamente a<br />

quello che qualcuno vorrebbe, è frutto di<br />

puro volontariato, ma l’im<strong>pag</strong>inazione, la<br />

stampa e la spedizione, costano molto<br />

rispetto alle nostre disponibilità. Occorrerebbero<br />

buone sponsorizzazioni che<br />

ancora non riusciamo ad avere.<br />

Per ora siamo riusciti ad avere una nuova<br />

veste, formato rivista; una necessità assoluta,<br />

per “alleggerire” i tanti contenuti<br />

del giornale e il carattere documentaristico<br />

della pubblicazione.<br />

Nuovi Incontri ha finalità essenzialmente<br />

documentaristiche (quanto bisogno c’è di<br />

trasmettere ai posteri, specie per chi si<br />

accingerà a scrivere la storia di Crispiano<br />

soprusi che chi ha “sapere”<br />

perpetra contro quelli a cui<br />

il “sapere” è stato negato,<br />

diventando almeno in parte<br />

strumento di servizio.<br />

immagino e spero possa<br />

essere anche mezzo di<br />

proposizione positiva, di<br />

progettualità finalizzata ad<br />

accrescere il “benessere”<br />

comune.<br />

Mi piace immaginare di poter<br />

dedicare delle <strong>pag</strong>ine alle<br />

proposte, alle pulsioni ideali<br />

che possono arrivare da coloro<br />

che sono “fuori dal<br />

palazzo”, dedicare delle <strong>pag</strong>ine<br />

alla collaborazione delle Associazioni<br />

che per Crispiano sono un vero giacimento<br />

di cultura, solidarietà e operosità.<br />

E’ ovvio che per riuscire in ciò questo<br />

notiziario non può avere una periodicità<br />

annuale, ma un più stretto collegamento<br />

con i suoi lettori.<br />

Ed è per questo che abbiamo pensato di<br />

strutturarlo in una pubblicazione mensile<br />

più snella con notizie flash e stimoli per<br />

dibattiti da inviare anche per posta elettronica,<br />

per ridurre i costi e per essere più tempestivi<br />

(a tal proposito vi invito a far pervenire le<br />

vostre e-mail all’indirizzo della biblioteca<br />

info@bibliotecanatale.it) ed in una pubblicazione<br />

semestrale di compendio e dibattito.<br />

Ecco, tutto questo ed altro penso possa<br />

essere fatto per il nostro periodico, ma<br />

ciò dipende solo da noi e da voi, dall’importanza<br />

che diamo a questo strumento<br />

di dialogo, di dibattito, di conoscenza e<br />

di proposta.<br />

Pietro Ettorre<br />

Assessore alla Cultura<br />

Turismo-Spettacolo<br />

Diritto allo studio<br />

degli ultimi 50 anni) istruzione, informazione,<br />

sono tanti a farle con mezzi più efficaci<br />

e in altri luoghi. Quando si opera in strutture<br />

pubbliche e si utilizza denaro pubblico<br />

è doveroso stabilire delle priorità ed operare<br />

nei limiti delle disponibilità finanziarie.<br />

Assicuro, comunque ai nostri Lettori che,<br />

per non privare i concittadini residenti<br />

all’estero e fuori Crispiano dell’auspicato<br />

“cordone ombellicale”, per mantenere in<br />

vita il loro legame con il paese d’origine,<br />

accoglieremo la proposta dell’Assessore<br />

Ettorre di potenziare il sito web della <strong>Biblioteca</strong>,<br />

www.bibliotecanatale.it, dove, oltre<br />

alle notizie utili, troverete le <strong>pag</strong>ine<br />

d’informazione sulla “vita crispianese”: ci sarà<br />

anche questo numero di Nuovi Incontri.<br />

Sarebbe cosa gradita ricevere i vostri suggerimenti,<br />

articoli, inviandoli all’indirizzo di<br />

posta elettronica: direttore@bibliotecanatale.it<br />

Il Direttore


Dal Sindaco<br />

Tappe e obiettivi della sua Amministrazione<br />

Credo che l’analisi dell’operato<br />

amministrativo, dopo circa un anno e<br />

mezzo, non possa prescindere dalla<br />

situazione oggettiva nella quale<br />

abbiamo operato. Mi spiego.<br />

E’ noto a tutti coloro che hanno<br />

esperienza amministrativa che, dopo<br />

tale periodo, si è in grado solo di avere<br />

materialmente i progetti esecutivi e le<br />

promesse di mutuo sulle opere<br />

pubbliche che, sulla base della reale<br />

possibilità di <strong>pag</strong>arne le rate, si è in<br />

grado di attivare.<br />

L’amministrazione da me presieduta è<br />

a questa fase.<br />

Naturalmente questo per quanto concerne<br />

le opere pubbliche in conto mutuo.<br />

In questo periodo tuttavia abbiamo<br />

prodotto progettualità aggiuntiva, così<br />

come di seguito specificata:<br />

1. progetto di sistemazione del campo<br />

sportivo di via Quasimodo (Fondi Italia 90);<br />

2. progetto di canalizzazione delle<br />

acque piovane;<br />

3. realizzazione di piazzola di stoccaggio<br />

per rifiuti durevoli (già finanziato);<br />

4. realizzazione Isola Ecologica (già<br />

finanziato);<br />

5. progetto per il Contratto di Quartiere;<br />

Dicevo prima che l’operato della Giunta<br />

non può prescindere dalla situazione<br />

finanziaria lasciata dalla scorsa<br />

Amministrazione, né tanto meno dalla<br />

Finanziaria dello scorso anno e da<br />

quella che il Parlamento sta discutendo.<br />

Per quanto riguarda il primo aspetto,<br />

due sono le problematiche che<br />

abbiamo ereditato dalla precedente<br />

Amministrazione, cioè il contratto di<br />

stabilizzazione degli ex LSU<br />

(attualmente 47) ed un contenzioso<br />

che si è chiuso con la sentenza di primo<br />

grado qualche mese fa.<br />

Per quanto concerne il primo aspetto,<br />

sono convinto che “stabilizzare” cioè<br />

far passare gli LSU da tale condizione<br />

lavorativa, nella quale erano <strong>pag</strong>ati<br />

dall’INPS (erano beneficiari dei<br />

cosiddetti ammortizzatori sociali), a<br />

carico di un’impresa privata a cui<br />

assegnare direttamente l’appalto della<br />

raccolta dei rifiuti più altri servizi, sia<br />

stata una pessima scelta<br />

amministrativa per gli stessi lavoratori<br />

e la comunità di Crispiano.<br />

Infatti in altri Comuni, anche della<br />

Provincia, gli stessi, continuano ad<br />

essere <strong>pag</strong>ati dall’INPS e beneficiari<br />

di una integrazione da parte del<br />

Comune che li gestisce.<br />

Paradossalmente il loro salario è<br />

superiore a quello dei lavoratori di<br />

Crispiano ed il costo per l’Ente è<br />

notevolmente inferiore.<br />

Verso la fine del 1999, l’affidamento dei<br />

lavoratori alla Camassa che si obbligava<br />

a stabilizzare i lavoratori ammontava a<br />

circa ¤ 600.000,00 iva compresa.<br />

All’epoca la ditta che presentò il piano<br />

di impresa potè beneficiare di un bonus<br />

di ¤ 9.000,00 circa, rapportato al part<br />

time e quindi i primi anni ha avuto utili<br />

consistenti.<br />

Dopo aver compensato il bonus si è<br />

trovata a gestire un appalto in perdita,<br />

rivendicando già sotto la precedente<br />

amministrazione maggiori ore ed altre<br />

competenze.<br />

Purtroppo i lavoratori al 31/12/2004, termine<br />

di scadenza del contratto con la Camassa,<br />

non avendo più la qualifica di LSU si<br />

sarebbero trovati senza lavoro e quindi<br />

l’amministrazione ha dovuto, per senso<br />

di responsabilità, garantire la continuità<br />

lavorativa degli stessi prevedendo un<br />

nuovo appalto a prezzi congrui.<br />

Per quanto riguarda il contenzioso,<br />

abbiamo dovuto far fronte ad una<br />

sentenza che ha condannato, in solido,<br />

il Comune più altri due condebitori per<br />

un importo di circa ¤ 500.000,00.<br />

Tale causa è sorta sotto la precedente<br />

amministrazione e siamo stati obbligati<br />

non solo giuridicamente, ma anche<br />

moralmente, a farvi fronte gestendo il<br />

<strong>pag</strong>amento di 1/3 della somma,<br />

impegnandoci a <strong>pag</strong>are in tranche il<br />

restante dovuto.<br />

Come se ciò non bastasse, la Camassa<br />

ha chiesto la procedura arbitrale<br />

richiedendo somme che ammontano<br />

Premio Testimonianza all’assessore<br />

Ettorre e al Comune di Crispiano<br />

Il 1° agosto 2003, nel Chiostro di S. Antonio a Martina,<br />

la Fondazione Nuove Proposte Culturali, nell’occasione<br />

del 29° Festival della Valle d’Itria (XXVI Sessione), ha<br />

conferito uni dei Premi Testimonianza all’Assessore alla<br />

Cultura Pietro Ettorre e al Comune di Crispiano, presente<br />

il Sindaco Giuseppe Laddomada, per il Premio “Progetto<br />

a circa ¤ 500.000,00.<br />

Come i lettori potranno ben<br />

comprendere, questi esborsi, generati<br />

da fatti sorti sotto la precedente<br />

amministrazione richiedono una<br />

copertura che le risorse disponibili non<br />

assicurano e quindi saremo costretti,<br />

nostro malgrado, considerati anche i<br />

notevoli tagli del Governo centrale, ad<br />

aumentare le entrate.<br />

Per quanto concerne l’attività<br />

progettuale, sono in dirittura d’arrivo le<br />

progettazioni esecutive di tre opere<br />

pubbliche importanti, che saranno<br />

appaltate nel 2005, ossia la bretella di<br />

collegamento da via Foggia a via Pezze<br />

(cosiddetta Circumvallazione), che<br />

alleggerirà il traffico su via Martina<br />

Franca e via Foggia, l’ampliamento del<br />

canile comunale e la rete idrica per<br />

l’irrigazione delle cam<strong>pag</strong>ne.<br />

Inoltre l’Amministrazione ha già<br />

approvato il progetto per l’allocazione<br />

di una Tribuna nel campo sportivo di<br />

via Quasimodo, ha realizzato il tratto<br />

di collegamento tra la Scuola Cacace<br />

e l’Alberghiero; è stato approvato un<br />

progetto di sistemazione della Scuola<br />

Media Severi per ¤ 200.000,00. Questo<br />

per ricordare alcuni importanti intervanti.<br />

Inoltre nelle prossime settimane sarà<br />

affidato l’incarico del P.U.G. (ex Piano<br />

Regolatore Generale) e si stanno<br />

definendo gli ultimi punti per siglare un<br />

Protocollo d’Intesa con la C.N.A. ed il<br />

Consorzio insediato nell’area per gli<br />

Insediamenti Produttivi.<br />

Inoltre abbiamo trasferito l’immobile di<br />

viale Olimpiadi alla Provincia che<br />

procederà a recintarlo e nel prossimo<br />

anno appalterà il completamento della<br />

struttura dandolo in uso all’Istituto<br />

Alberghiero di Crispiano.<br />

Con grandi difficoltà stiamo dando le risposte<br />

che i cittadini aspettavano da decenni.<br />

Infatti della Circumvallazione, del<br />

completamento dell’Alberghiero di viale<br />

Olimpiadi e della rete a servizio<br />

dell’Agricoltura si parla da decenni,<br />

così come altrettanto si fa del Piano<br />

Regolatore Generale.<br />

La complessità degli interventi e la<br />

situazione ereditata non ci ha<br />

intimorito, sicuramente ha generato<br />

dei ritardi, ma la convinzione della<br />

bontà delle soluzioni e della serenità<br />

di doverci sottoporre al giudizio dei<br />

cittadini a fine mandato, ci lascia<br />

tranquilli ed in procinto di approvare<br />

il nuovo elenco delle Opere Pubbliche<br />

che saranno appaltate entro il 2006.<br />

I. Ciaia – Città di Crispiano”.<br />

La cerimonia è avvenuta all’interno del Premio Campus sez.<br />

pugliese, assegnato a Egidio Pani, giornalista, critico teatrale<br />

e vicesindaco di Bari e del Premio Medaglia D’Oro di Nuove<br />

Proposte, assegnato al maestro Sergio Segalini, per i 10<br />

anni di direzione artistica del Festival della Valle d’Itria.<br />

nuovi incontri 03


Africa: IX Missione<br />

Il dispensario di Pounga<br />

Il 16 Dicembre 2003 Franco Caliandro,<br />

Angelo Colucci, Peppino Carrieri e<br />

Guglielmo Basile sono partiti per la IX<br />

Missione alla volta dell’Africa, destinazione<br />

Congo, stimolati, come sempre,<br />

dall’instancabile padre Fedele Bisceglia,<br />

frate cappuccino di Cosenza.<br />

Il compito di questa missione è stato<br />

quello di ultimare il dispensario a Poun-<br />

Padre Fedele Bisceglia a Pounga<br />

La <strong>Biblioteca</strong> <strong>Civica</strong> “C. <strong>Natale</strong>”, per iniziativa del direttore<br />

Annese e dell’assessore alla Cultura Ettorre, ha voluto<br />

festeggiare il 30° anniversario della Sezione di Storia<br />

Locale con la presentazione di 4 delle 105 tesi presenti<br />

negli scaffali della collocazione ad esse dedicata, all’interno<br />

della <strong>Biblioteca</strong>.<br />

Hanno relazionato le stesse autrici.<br />

Per la dott.ssa Marilena Milano, unica assente, ha letto<br />

l’esaustivo compendio inviato dalla stessa autrice, la<br />

prof.ssa Silvia Laddomada, prima responsabile della<br />

preziosa raccolta.<br />

La tesi riguardava le “POESIE DI EUGENIO MONTALE IN<br />

MUSICA”.<br />

La prof.ssa Maria Santoro ha illustrato la tesi “ASPETTI<br />

DELLA POESIA DI EUGENIO MONTALE”.<br />

Sia l’una che l’altra sono state privilegiate per le tematiche<br />

legate al CENTRO STUDI MONTALIANO, presente e<br />

attivo a Crispiano dal 1996, ricco di una documentazione,<br />

anche informatizzata, continuamente aggiornata, da<br />

essere ritenuta un unicum nel Meridione e terzo nell’intera<br />

nazione italiana.<br />

La stessa Maria Santoro, che ha conseguito la laurea<br />

presso l’Università degli Studi di Lecce, ha attinto dal<br />

Centro Montaliano riferimenti ed elementi preziosi per<br />

il suo lavoro di ricerca.<br />

Le altre due tesi sono state scelte per l’attualità dei temi<br />

affrontati.<br />

Quella della dott.ssa Marianna Lazzaro trattava “LA<br />

PROTEZIONE INTERNAZIONALE DELL’EMBRIONE”,<br />

quella della dott.ssa Anna Minardi la “POSIZIONE<br />

04<br />

ga, un villaggio all’interno della foresta<br />

a circa 150 Km dalla residenza di Pointe<br />

Noire.<br />

Il dispensario era stato iniziato due<br />

anni prima e non ultimato per mancanza<br />

di tempo e di fondi.<br />

Ricominciare i lavori era urgentissimo:<br />

i malati ne avevano impellente bisogno,<br />

almeno per ricevere le prime cure e<br />

per evitare che il lungo<br />

tragitto, che li separava<br />

dall’ospedale più vicino,<br />

percorso un po’ a piedi<br />

un po’ in ferrovia, li<br />

condannasse a morte<br />

certa.<br />

Purtroppo ogni viaggio<br />

in Africa riserva sorprese<br />

di ogni tipo!<br />

Anche questo non se<br />

n’è fatta mancare nessuna:<br />

burocratiche, climatiche,<br />

strutturali e via<br />

discorrendo.<br />

Eppure tra il 16 Dicembre<br />

e l’1 Gennaio,<br />

con l’unica interruzione<br />

per le frugali, ma festose<br />

celebrazioni natalizie,<br />

è stato costruito<br />

un alloggio per i bambini<br />

orfani di guerra o ab-<br />

bandonati per strada; un dormitorio<br />

con mensa; alloggi per le suore; locali<br />

per le varie attività manuali; una Chiesa<br />

dedicata al Beato Angelo d’Acri;<br />

incanalamenti per l’alloggio di tubazioni<br />

per l’acqua e per la corrente<br />

elettrica (un vero miracolo per le popolazioni<br />

africane di quelle regioni!);<br />

un gruppo elettrogeno comprensivo<br />

di gabbiotto; servizi igienici e la selezione<br />

e la sistemazione di tutte le<br />

medicine, preziosissime, che Padre<br />

Fedele aveva raccolto durante i suoi<br />

viaggi “di ricerca” e fatte arrivare a<br />

Pounga.<br />

I “magnifici crispianesi” non hanno<br />

potuto partecipare all’inaugurazione,<br />

ma la felicità per aver raggiunto l’obiettivo<br />

prefissosi è stata ugualmente grande.<br />

Il 12 sono partiti per Pointe Noire (6<br />

ore per 100 Km di tragitto).<br />

Il 13 Padre Bisceglia ha organizzato<br />

una festa di saluto per loro, con tutti i<br />

ragazzi abbandonati, allestendo una<br />

cena abbondante, allietata da canti e<br />

danze africane. Il 14, mercoledì, i nostri<br />

sono ripartiti per l’Italia.<br />

Un altro tassello era stato fissato nel<br />

grande puzzle della generosità.<br />

Angelo Colucci<br />

30° Anniversario della Sezione di Storia<br />

Locale, Tesi e Specializzazioni<br />

Le autrici protagoniste della serata<br />

nuovi incontri<br />

DOMINANTE NEL SETTORE DELLE TELEVISIONI”.<br />

Tutte e quattro sono state conseguite e donate alla <strong>Biblioteca</strong><br />

nel corso degli anni 99’-04’.<br />

Invitati alla cerimonia sono stati il sindaco dott. Giuseppe<br />

Laddomada, la prof.ssa Sissy Palmisano prima (1956)<br />

plurilaureata di Crispiano che, omaggiata, è intervenuta<br />

lodando le relatrici per la padronanza e l’intelligenza<br />

che hanno mostrato nell’esporre gli argomenti delle loro<br />

tesi, ricordando le realtà sociali e culturali che<br />

caratterizzavano i tempi passati e che, molto<br />

diversamente, caratterizzano quelli attuali, concludendo<br />

poi che sempre, ciò che premia, è l’impegno, unico a<br />

fare veramente la differenza.<br />

L’excursus storico della Sezione, cominciato nel 1974,<br />

e che si inseriva in un fitto programma di attività culturali,<br />

vera base fondante di tutto ciò che la comunità ha svolto<br />

da allora e negli anni a seguire sino ad oggi, è stato<br />

esposto dalla sig.ra Anna Sorn, che ha invitato i presenti<br />

a considerare la sezione tesi, come un particolare libro<br />

nel quale leggere la propria storia.<br />

Per questa ragione incrementarlo vuol dire continuare a<br />

scriverlo.<br />

L’assessore ha auspicato poi che questo sia solo il primo<br />

di una serie di appuntamenti, nei quali tutte le tesi saranno<br />

presentate pubblicamente, perché tutti possano conoscerle.<br />

Lungo la Galleria della Sala Conferenze era allestita la<br />

personale dell’artista Enzo Cipriani, che ha fatto da cornice<br />

all’evento, mentre gli allievi del corso di chitarra della<br />

<strong>Biblioteca</strong>, dell’insegnante Betty Fasano, hanno allietato i<br />

partecipanti con suggestivi intermezzi musicali.


Antonella Semeraro<br />

La sua prima silloge poetica in <strong>Biblioteca</strong><br />

Nata a Quartu Sant’Elena (Cagliari),<br />

risiede a Crispiano.<br />

Studentessa di giurisprudenza, insegna<br />

in una scuola elementare.<br />

Di lei ha scritto M. Maddalena Torricella:<br />

“Strappare al cuore e alla mente i propri<br />

pensieri, materializzarli, dar loro vita<br />

attraverso le parole, attraverso i versi di<br />

una poesia.<br />

Questo è quello che fa Antonella<br />

Semeraro, consapevole così di<br />

condividere con gli altri momenti di vita<br />

vissuta o solo immaginata…<br />

…Le sue poesie sono un percorso di<br />

introspezione.<br />

La necessità di sentirsi libera di spaziare<br />

e perdersi nell’immensità dell’orizzonte la<br />

conduce ad una similitudine che ben<br />

descrive la condizione di costrizione nella<br />

quale l’anima si trova a volte<br />

imprigionata…<br />

…Alla fine. la ricerca di se stessa le rivela<br />

che si può chiamare casa solo dove<br />

dimora il cuore…”<br />

…oltre le nuvole<br />

Ediz.Pugliesi –<br />

Martina Franca<br />

Iniziative culturali della <strong>Biblioteca</strong><br />

Per EDUCARE ALLA LETTURA: “Il libro passaporto per la cultura”<br />

“<strong>Biblioteca</strong> in... vetrina”<br />

“<strong>Biblioteca</strong> in... condominio”<br />

Il 2004 ha segnato la quarta edizione<br />

del progetto “EDUCARE ALLA<br />

LETTURA”, che si è realizzato<br />

concretamente con un CONVEGNO<br />

DI STUDI e con una serie di iniziative<br />

culturali.<br />

Organizzato dall’assessorato alla<br />

Cultura e dalla <strong>Biblioteca</strong> <strong>Civica</strong> “C.<br />

<strong>Natale</strong>”, con la collaborazione della<br />

Fondazione Nuove Proposte Culturali<br />

di Martina Franca, presidente l’avv.<br />

Elio Greco, l’Incontro di Studi di<br />

quest’anno si è avvalso della<br />

partecipazione del prof. Alberto<br />

Altamura, docente di latino e greco al<br />

liceo “Q. Ennio” di Taranto nonché<br />

critico letterario, scrittore e studioso<br />

di realtà locali.<br />

Egli, nel Cinema Teatro Comunale di<br />

via degli Aranci, ha trattato il tema “IL<br />

LIBRO PASSAPORTO PER LA<br />

CULTURA”, in presenza del sindaco<br />

Laddomada, dell’assessore alla<br />

Cultura Ettorre, del direttore dell’Istituto<br />

Culturale Comunale Annese, dei<br />

dirigenti scolastici Ruffino, Busato,<br />

Romandini, Dal Bosco, presidente<br />

Associazione Psiche, che hanno<br />

espresso il loro punto di vista<br />

sull’argomento di discussione, seguiti<br />

attentamente da un pubblico<br />

interessato anche se poco numeroso.<br />

Il professor Altamura ha dissertato<br />

con molta precisione sul ruolo e sul<br />

carattere del libro dall’antichità ad<br />

oggi, soffermandosi particolarmente<br />

sulla difficile e delicata situazione del<br />

libro nel presente, incalzato com’è<br />

dall’avvento dell’informatica, che<br />

tenderebbe a sminuire l’importanza<br />

del libro, cui però non è possibile<br />

negare il valore insostituibile di<br />

“passaporto per la cultura” appunto.<br />

Il relatore si è poi addentrato sui<br />

molteplici significati di cultura,<br />

passando da quello etico a quello<br />

sociale, a quello estetico, a quello<br />

storico, a quello letterario, artistico,<br />

musicale e via discorrendo.<br />

E’ stato un momento di profonda<br />

riflessione, che ha contribuito a<br />

sottolineare quanto il discorso culturale<br />

possa aprirsi ad una varietà infinita di<br />

linguaggi, che si possono accomunare<br />

e decifrare solo con la volontà e<br />

l’impegno di ciascuno.<br />

Il convegno è la punta di diamante,<br />

l’elemento culminante delle iniziative<br />

tese alla incentivazione della lettura.<br />

Una, ormai fissa, è quella della<br />

“BIBLIOTECA IN…VETRINA”.<br />

Quest’anno circa 45 esercenti ne sono<br />

stati entusiasticamente coinvolti,<br />

allestendo con i libri, forniti dalla<br />

<strong>Biblioteca</strong>, le loro vetrine, per la durata<br />

di circa 20 giorni.<br />

Quasi contemporaneamente a questa,<br />

per la prima volta è stata proposta<br />

un’altra originale iniziativa: la<br />

“BIBLIOTECA IN…CONDOMINIO”.<br />

Essa ha investito 11 luoghi dell’attesa:<br />

studi dentistici, saloni di bellezza<br />

(maschili e femminili), centri sportivi,<br />

bar, pub, condomini.<br />

In un primo momento a ciascuna<br />

postazione sono stati distribuiti 2-3<br />

libri, accom<strong>pag</strong>nati da una locandina<br />

esplicativa e da una scheda di prestito,<br />

fissata all’interno dei libri, per verificare<br />

il numero dei lettori che ne avrebbero<br />

usufruito.<br />

L’esperimento culturale si è rivelato<br />

un successo, al punto che la <strong>Biblioteca</strong><br />

ha aggiunto a tutte uno o due libri e un<br />

numero maggiore al pub di S. Simone,<br />

mentre la FONDAZIONE NUOVE<br />

PROPOSTE ha deciso di premiarne<br />

due distintesi particolarmente: il 2<br />

giugno lo Sporting Club Albatros, cui<br />

è già stata consegnata una<br />

minibiblioteca di 30 libri del PREMIO<br />

CIAIA-SCHENA; in autunno lo studio<br />

dentistico del dottor De Leonardis.<br />

La stessa FONDAZIONE ha anche<br />

destinato una minibiblioteca di 50 libri<br />

alla comunità di S. Simone, durante una<br />

cerimonia avvenuta il 20 marzo 2004 e<br />

che ha visto presenti il sindaco,<br />

rappresentanti delle autorità, delle<br />

associazioni, della biblioteca, nonché<br />

Don Romano, al quale sono stati affidati<br />

i libri destinati agli abitanti del borgo.<br />

La <strong>Biblioteca</strong> ha anche aperto il<br />

servizio di prestito a domicilio, riservato<br />

a coloro che vivono soli o che sono<br />

impossibilitati a muoversi da casa.<br />

Basta telefonare al numero<br />

099/616079 della <strong>Biblioteca</strong>, indicare<br />

il titolo o il genere del libro desiderato<br />

e, in brevissimo tempo, esso viene<br />

recapitato a casa.<br />

Sempre all’interno del progetto che<br />

mira a diffondere l’amore per la cultura<br />

e l’incentivazione alla lettura, è in<br />

programma l’apertura di biblioteche<br />

distaccate anche nei quartieri periferici<br />

di Crispiano, penalizzati dalla distanza<br />

dalla sede centrale, mentre è<br />

auspicata, per gli studenti universitari,<br />

la creazione di specifiche sezioni,<br />

contenenti testi universitari.<br />

Anna Sorn<br />

nuovi incontri 05


La Banda di Crispiano<br />

Dalle origini ad oggi<br />

Il 14 Novembre 1996, in occasione dei<br />

festeggiamenti per i 77 anni<br />

dell’autonomia di Crispiano dalla città<br />

di Taranto, un concerto bandistico<br />

tenuto nel Teatro Comunale di<br />

Crispiano segnò l’avvento della “nuova”<br />

Banda musicale del paese.<br />

Sotto la guida del maestro concertatore<br />

Domenico Colucci e con la<br />

collaborazione del maestro di<br />

strumenti a fiato Francesco Bolognini,<br />

si esibirono 30 elementi dai 15 ai 40<br />

anni, tutti dilettanti, 10 dei quali<br />

autoctoni e 20 esterni.<br />

L’idea di realizzare un gruppo bandistico<br />

a Crispiano fu dell’assessore alla<br />

Cultura del tempo, il dottor Tommaso<br />

Chisena, che volle finalizzare<br />

concretamente i corsi musicali della<br />

<strong>Biblioteca</strong> e i relativi corsisti.<br />

A dire il vero a Crispiano si contava<br />

già una tradizione musicale di lunga<br />

data, abbandonata poi nel 1941, a<br />

causa degli eventi bellici.<br />

Era nata nel 1922, quando<br />

l’Amministrazione Comunale aveva<br />

chiamato il maestro Martino Bello,<br />

martinese di nascita, ma<br />

crispianese di adozione, di appena<br />

23 anni, alla direzione del Corpo<br />

Bandistico del paese.<br />

“Nino” Bello aveva coltivato fin da<br />

piccolo la passione per la musica.<br />

Aveva esordito come suonatore di<br />

oboe nella Banda di Martina Franca,<br />

diretta dal maestro Salvatore Micoli,<br />

già suo insegnante privato di musica.<br />

Aveva continuato poi i suoi studi al<br />

Conservatorio di San Pietro a Maiella<br />

di Napoli, dove aveva perfezionato<br />

la padronanza strumentale e la<br />

direzione orchestrale bandistica.<br />

Il maestro Bello si fermò allora a<br />

Crispiano solo per una anno però,<br />

perché nel ’23 assunse la direzione<br />

artistica del Corpo Bandistico di Ravello<br />

e del Grande Complesso Bandistico<br />

di Guardavalle (Ct).<br />

Fu pure Maestro concertatore e<br />

Direttore del Complesso Bandistico di<br />

Valledolmo (Pa).<br />

Nel 1941 ritornò a Crispiano, dove si<br />

era sposato e aveva messo su casa.<br />

Bello, oltre che Direttore d’orchestra,<br />

La Festa dell’Emigrante è diventato un appuntamento<br />

che ormai da 5 anni si rinnova, con la promozione di<br />

iniziative ogni volta più ricche e più coinvolgenti.<br />

Per il 2004 sono state dedicate al ritorno di quella parte<br />

di comunità, che, pur da lontano, ha continuato a coltivare<br />

i legami con la propria terra d’origine, tre giorni intensi di<br />

incontri e di occasioni per stare insieme, per ritrovarsi.<br />

Calendario festeggiamenti:<br />

- 7 Agosto 2004 proiezione film PANE E CIOCCOLATA<br />

di Franco Brusati e Nino Manfredi;<br />

- 8 Agosto 2004 recital di Vito Santoro e Giuseppe<br />

Palmisano;<br />

06<br />

fu anche compositore fecondissimo e<br />

non disdegnò di dare lezioni di solfeggio<br />

a numerosi giovani allievi.<br />

Purtroppo, con l’incalzare degli eventi<br />

bellici, le esibizioni del Complesso<br />

Bandistico di Crispiano in quel periodo<br />

si limitarono ad occasionali presenze<br />

in piazza con qualche marcia di stile<br />

patriottico.<br />

Nel dopoguerra il Maestro Bello,<br />

cittadino di Crispiano a tutti gli effetti,<br />

assunse l’incarico prima di responsabile<br />

del locale Ufficio di Collocamento e poi<br />

quello di Dirigente Sindacale.<br />

La sua rettitudine, il fedele rispetto per<br />

certi valori morali, il senso cristiano<br />

della vita, sono rimasti nella memoria<br />

di chi lo conobbe.<br />

Le sue composizioni musicali,<br />

manoscritte nel periodo di maggiore<br />

ispirazione musicale (1942-1982)<br />

portano il segno della devozione a Dio,<br />

il riferimento alla preghiera, la gioia per<br />

la vita quale dono divino, l’esaltazione<br />

V festa dell’emigrante<br />

nuovi incontri<br />

dello spirito, che la mente lascia<br />

nell’eterno mistero del tempo (da<br />

“Martino Bello” di Alfredo Serio).<br />

La profonda fede che animava la sua<br />

coscienza non fu tema solo delle sue<br />

composizioni, ma si concretizzò in<br />

amore e rispetto per i suoi simili,<br />

soprattutto per quelli più sfortunati.<br />

Le composizioni di Martino Bello, tutte<br />

manoscritte, nel 1976 furono da lui<br />

donate alla <strong>Biblioteca</strong> <strong>Civica</strong>, dove<br />

sono conservate nella Sezione<br />

Musicale a lui dedicata.<br />

L’estate del 1988, l’Amministrazione<br />

Comunale di Crispiano dedicò due<br />

giorni all’opera di due suoi eccellenti<br />

maestri: il 3 agosto a Padre Igino<br />

Ettorre, che diresse il Te Deum di<br />

Giovanni Paisiello, rielaborato dallo<br />

stesso, eseguito dal Gruppo dei<br />

Madrigalisti Salentini; il 4 agosto al<br />

Maestro Bello.<br />

Il Maestro Oronzo Stella diresse le<br />

riduzioni del Maestro della Forza del<br />

destino e dell’Aida di Verdi, e 5<br />

produzioni personali.<br />

Attualmente la Banda Musicale di<br />

Crispiano è una realtà consolidata<br />

nel tempo e nella qualità.<br />

E’ composta da 35 elementi originari<br />

di Crispiano ed altri di Lizzano ed è<br />

diretta dal Maestro Bolognini, che<br />

ne ha assunto la direzione nel 1997.<br />

Nel luogo di elezione della Banda,<br />

la Cassarmonica, che troneggia sul<br />

sagrato delle chiese durante le Feste<br />

Patronali, essa viene accolta per le<br />

esibizioni di pezzi di opera, ma i<br />

musicanti in divisa diffondono le note<br />

dei loro strumenti anche per le strade<br />

del paese, sottolineando gli eventi<br />

lieti o tristi della comunità, che alle<br />

loro musiche si commuove, si esalta,<br />

ricorda. Si programma, ancora oggi,<br />

con la partecipazione e l’entusiasmo<br />

di sempre.<br />

da “Una vita per la Banda: Martino<br />

Bello” a cura di Mariagrazia Melucci e<br />

Alfredo Serio<br />

da “Corriere del Giorno” del 20/11/96<br />

da “Il Quotidiano” del 16/11/96<br />

- 9 Agosto 2004 proiezione film LA MERICA di Gianni Amelio;<br />

Sradicati in giorni lontani, per necessità e per bisogno o<br />

semplicemente per realizzare il sogno di un’esistenza<br />

migliore, gli emigranti che hanno scelto di ritornare al<br />

paese natio per l’estate, hanno trovato il calore e l’allegria<br />

della festa comunitaria.<br />

Un raggio di sole prezioso, che conserveranno nel cuore<br />

fino al prossimo ritorno e che li consolerà quando la<br />

nostalgia si farà più acuta; la certezza di sapere che, al<br />

paese, ci sarà sempre qualcuno ad aspettarli, a ritrovare<br />

nelle fisionomie naturalmente cambiate, espressioni<br />

antiche e, forse, sarà più facile colmare le distanze.


La Romita<br />

Un luogo francescano, un’oasi per lo spirito<br />

L’Eremita (o la Romita di Cesi o di<br />

Portaria) si trova a 800 mt. di altezza<br />

sul monte di Torre Maggiore (1220 m.),<br />

cima più alta dei monti Martani, nel<br />

Comune di Terni.<br />

E’ un eremo, che, nel 1213, ospitò San<br />

Francesco.<br />

Fra’ Bernardino Greco<br />

Fu il Santo, patrono d’Italia, che qua<br />

fece costruire una cappellina e qua<br />

compose un testo in latino “Exhortatio<br />

ad laudem Dei”, che, nel contenuto, è<br />

un’anticipazione del più famoso Cantico<br />

delle Creature.<br />

Nel 1230 sorse un piccolo convento in<br />

muratura, ampliatosi nel corso dei<br />

secoli, la Romita appunto, lontano dalle<br />

vie di comunicazione e dai luoghi<br />

abitati, ma centro di riforma e di<br />

rinnovamento della vita francescana.<br />

Per 600 anni i frati lo custodirono con<br />

cura e amore, pregando, lavorando,<br />

meditando e accogliendo i pellegrini<br />

per le Feste dell’Annunciazione, del<br />

Perdono e di S. Francesco, finchè, dal<br />

1867, furono costretti ad abbandonarlo<br />

e l’abbandono, i saccheggi, la<br />

distruzione condannarono al degrado<br />

la Romita.<br />

Il patrimonio architettonico, espressione<br />

degli aspetti fondamentali del<br />

francescanesimo, risalente dal 10° al<br />

18° secolo, fu riconsegnato ai frati<br />

francescani nel 1991, che, dopo essersi<br />

dedicati alla “ri-edificazione degli<br />

edifici”, si dedicano ora alla<br />

“edificazione delle persone”,<br />

L’orchestra della Magna Grecia<br />

e la musica di Verdi a Crispiano<br />

Per la seconda volta in due anni l’orchestra della Magna<br />

Grecia ha fatto tappa a Crispiano.<br />

Il 2 Agosto 2004, nell’ambito del programma estivo della<br />

Provincia di Taranto, Assessorato alla Cultura, in<br />

collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune<br />

di Crispiano. nello spazio antistante la Scuola Elementare<br />

“P. Mancini” i 60 elementi dell’orchestra, la cui fama ha<br />

da tempo valicato i confini regionali, guidati<br />

dall’impareggiabile direttore Maurizio Lomartire, si sono<br />

esibiti nel repertorio che, per il 2004, è stato attinto dalle<br />

musiche eterne di Verdi.<br />

Il programma è intitolato infatti “VIVA VERDI”.<br />

Interpreti vocali, la cui bravura è stata direttamente<br />

proporzionale a quella degli orchestrali e del valente<br />

proponendo valori e programmi<br />

alternativi al conformismo e<br />

all’omologazione, partendo dal<br />

VANGELO.<br />

Il dono più grande che la Romita può<br />

fare a chi sale fin lassù per cercare<br />

pace e serenità, è trasmettere la<br />

conoscenza e<br />

l’esperienza di Cristo.<br />

Fra’ Bernardino Greco,<br />

di Crispiano, per mano<br />

del signor Antonio<br />

Colucci, ha voluto<br />

mettere al corrente la<br />

redazione di Nuovincontri<br />

e i suoi lettori di “un<br />

progetto” contro il<br />

degrado e il declino della<br />

civiltà e della cultura<br />

comune.<br />

“Un progetto di vita<br />

francescana dura,<br />

sottolinea frà Bernardino,<br />

ma sana, austera ma<br />

forte, aperta a chi voglia<br />

concedersi una pausa di<br />

spiritualità e di riflessione,<br />

ma anche di storia e di<br />

bellezza”.<br />

La Romita ha ancora un<br />

debito di ¤ 50.000.<br />

Per chiunque abbia a<br />

cuore il progetto di Frà Bernardino e<br />

dei frati francescani della Romita, questi<br />

sono gli indirizzi utili:<br />

Frate Bernardino Greco – Convento<br />

“LA ROMITA” – 05030 Cesi (TR)<br />

Tel. 0744283006<br />

Email: info@la-romita.com<br />

Sito: www.la-romita.com<br />

Conto corrente postale n. 10235059 –<br />

ABI 07601 – CAB 14400 – Bancoposta<br />

– P.I. spa<br />

direttore, sono stati la soprano Antonietta Cozzoli e il<br />

tenore Sabino Martemucci.<br />

Gli appassionati del bel canto e della musica lirica, presenti<br />

a godersi la splendida serata d’agosto, hanno a lungo<br />

applaudito le arie e le sinfonie verdiane, e, al bis, 5<br />

addirittura, che i musicisti hanno gentilmente e<br />

ripetutamente concesso, il coinvolgimento del pubblico è<br />

stato addirittura corale.<br />

L’assessore alla cultura, Piero Ettorre, grato alla Provincia<br />

di Taranto per l’iniziativa, ha calorosamente espresso il<br />

plauso suo e di tutti i presenti ai protagonisti della serata,<br />

omaggiato la bravissima soprano con fiori e ringraziato<br />

gli sponsor: Impresa Edile B.M. e Fioreria Cuscela di<br />

Crispiano.<br />

nuovi incontri 07


Antichi lavori<br />

L’utilizzo dell’argilla<br />

Una delle prime cose che l’uomo<br />

primitivo imparò fu quella di lavorare<br />

l’argilla.<br />

Dapprima furono semplici mattoni, poi<br />

rustiche scodelle e vasi, che modellava<br />

con l’uso semplicemente delle mani e<br />

che faceva asciugare al sole.<br />

Quando imparò a utilizzare il fuoco, lo<br />

usò per cuocere gli oggetti, che così<br />

non si sgretolavano più.<br />

Egli impastava la creta, ne faceva<br />

cordoni simili a quelli che si fanno in<br />

casa con la farina e l’acqua e che poi<br />

si trasformano in orecchiette.<br />

Attorcigliava poi i cordoni, facendoli<br />

girare l’uno sull’altro, avendo cura di<br />

farli aderire bene fra loro.<br />

Giunto all’altezza voluta, metteva<br />

Chi ha conosciuto Padre Pietro<br />

Ettorre, già commissario nazionale per<br />

il T.O.F. (Terz’Ordine Francescano)<br />

dei Frati Minori d’Italia, certamente<br />

avrà notato come la sua vita fosse<br />

attratta dal mistero della fede che<br />

contraddistingue chi riesce a leggere<br />

ad alta voce quella scrittura invisibile<br />

ricevuta come dono Divino. Solo a<br />

pochi è concesso, e Padre Pietro è<br />

stato tra questi. Fece proprio il Salmo<br />

che recita “Inclina cor meum in<br />

testimonia Tua…”(Inclina il mio cuore<br />

in Tua testimonianza). In tenera età, e<br />

con convinzione, fece suo questo dono,<br />

abbandonando le orme del padre<br />

terreno,che lo iniziava al lavoro di<br />

cavamonte,* per seguire quelle<br />

ALTRE, che durante la sua vita gli<br />

permisero di raggiungere e costruire<br />

una casa nel Divino infinito.<br />

Il suo incessante zelo per le verità di<br />

vita e di fede da proclamare e<br />

08<br />

l’oggetto nella fornace e la faceva<br />

cuocere.<br />

Queste fornaci, o almeno resti di queste<br />

fornaci, sono state rinvenute nella zona<br />

di Cacciagualano, nel circondario di<br />

Crispiano.<br />

Col tempo il lavoro solo manuale fu<br />

agevolato dalle “macchine”,<br />

naturalmente rudimentali, ma utili a<br />

rendere più perfetti gli oggetti.<br />

Ci furono maestri vasai così bravi, che<br />

fecero la ricchezza delle zone dove<br />

essi lavoravano, anche perché gli<br />

oggetti diventavano merce di scambio<br />

per altri oggetti che mancassero nella<br />

comunità di appartenenza.<br />

Questa forma di commercio si<br />

chiamava “baratto”.<br />

Padri della nostra terra<br />

Padre Pietro Ettorre<br />

nuovi incontri<br />

testimoniare, da insegnare e diffondere<br />

nello spirito Francescano, rende il suo<br />

messaggio fondamentale ed attuale<br />

ancora ai nostri giorni attraverso la sola<br />

conoscenza delle stesse verità.<br />

La sua testimonianza, - e quanto<br />

stiamo affermando - la troviamo nelle<br />

sue molteplici opere scritte e rese<br />

patrimonio comune dalla nostra<br />

biblioteca C. <strong>Natale</strong> di Crispiano.<br />

Grazie alla donazione fatta già quando<br />

Padre Pietro Ettorre era in vita, i suoi<br />

Padre Pietro Ettorre nella sua biblioteca<br />

scritti, gli innumerevoli testi di altri autori<br />

fondamentali sono il frutto di<br />

convincimento per quella conoscenza<br />

di fede, prima, e di verità assolute, poi,<br />

che permettono a tutti, di diventare<br />

uomini liberi da quelle varie schiavitù<br />

che purtroppo l’umana vita conosce .<br />

Ci sono particolarmente preziose le<br />

sue indicazioni specialmente quando<br />

Padre Pietro si riferiva ai giovani, in<br />

materia di libri .<br />

Le “macchine”, di cui si parlava prima,<br />

erano i torni.<br />

Essi avevano due dischi rotanti, uno<br />

azionato dai piedi, l’altro su cui ruotava<br />

il vaso.<br />

Tra i due c’era una specie di sgabello,<br />

su cui era seduto il vasaio, che, con le<br />

mani libere, poteva tranquillamente<br />

manipolare l’oggetto, senza stancarsi<br />

troppo, ma soprattutto potendo<br />

migliorare di molto la sua qualità.<br />

Ancora oggi, nonostante il progresso,<br />

esistono artigiani che lavorano la creta,<br />

seguendo quell’antico metodo, per<br />

conservare la tradizione di un mestiere,<br />

che è diventata un’arte vera e propria.<br />

Vito Colombo<br />

Per il suo 50° anniversario di<br />

sacerdozio avvenuto nel 1980, oltre<br />

alle innumerevoli testimonianze di fede,<br />

consigliava a tutti e specialmente ai<br />

giovani, una costante lettura .<br />

Nel suo “libro-testamento” si legge :<br />

“siete ragazzi intelligenti e<br />

perspicaci, quindi avete già capito<br />

di che cosa si tratta: della passione<br />

per i libri, per lo studio , per le buone<br />

letture per il sapere .<br />

Quel sapere che non è vana<br />

curiosità, ma conoscenza sempre<br />

più chiara e profonda di tutto ciò<br />

che porta alla saggezza.<br />

Leggere, studiare, apprendere…” e<br />

circa l'utilità e la “necessità” delle buone<br />

letture, riportiamo quanto asseriva:<br />

“Chi vuole agricoltura vuole libri;<br />

Chi vuole disseccare stagni vuole libri;<br />

Chi vuole traffico vuole libri;<br />

Chi vuole soldati vuole libri;<br />

Chi vuole ricchezza vuole libri;<br />

Chi vuole giustizia vuole libri;<br />

Chi vuole religione vuole libri;<br />

Chi vuole morale vuole libri;<br />

Solo chi vuole barbarie, malvagità<br />

e ignoranza,<br />

non vuole libri.”<br />

Noi facciamo proprio questo suo<br />

testamento lasciatoci in dono, sperando<br />

di rintracciare quel terreno dove Padre<br />

Pietro ha lasciato le orme, e magari<br />

seguirle per tracciare nuove direzioni,<br />

e ritrovarci in quegli intenti che sono<br />

prerogativa di uomini e donne di pace.<br />

Pace, così come incessantemente lui<br />

predicava. Grazie, grazie Padre Pietro<br />

Ettorre .<br />

Francesco Santoro<br />

• Cavamonte, mestiere in uso nella<br />

Crispiano degli anni venti, nelle<br />

contrade di Fanelli – Carucci, dove si<br />

ricavavano i pezzi di tufo estratti con<br />

la piccozza. (F.S.)


Premio Umanesimo della Pietra:<br />

2003 al prof. Rosario Jurlaro<br />

2004 alla prof.ssa Pina Belli D’Elia<br />

Sabato 22 Novembre 2003 alle ore<br />

18.30 nella “Sala Italia” del Park Hotel<br />

San Michele di Martina Franca<br />

ROSARIO JURLARO, direttore emerito<br />

della <strong>Biblioteca</strong> Arcivescovile “Annibale<br />

De Leo” di Brindisi, è stato proclamato<br />

vincitore della sesta edizione del<br />

PREMIO UMANESIMO DELLA PIETRA<br />

PER LA STORIA.<br />

Negli anni scorsi il Premio è stato<br />

assegnato ai professori COSIMO<br />

DAMIANO FONSECA (1998), ANGELO<br />

MASSAFRA (1999), PASQUALE<br />

CORSI (2000), FRANCESCO MARIA<br />

DE ROBERTIIS (2001) e GIOSUE’<br />

MUSCA (2002).<br />

Le finalità dell’iniziativa sono state<br />

illustrate da DOMENICO BLASI,<br />

coordinatore delle attività di Umanesimo<br />

della Pietra.<br />

Sulla personalità e sull’opera del<br />

premiato si è soffermato il notaio<br />

Arcangelo Rinaldi, presidente dell’Ufficio<br />

di segreteria del Premio.<br />

Il Premio è riservato ad uno studioso<br />

vivente che nel corso della sua attività<br />

di ricerca abbia dato un notevole<br />

contributo alla conoscenza e alla<br />

divulgazione della storia di Puglia nei<br />

diversi campi d’indagine.<br />

E’ questo il riconoscimento alla carriera di<br />

uno studioso vivente, individuato<br />

dall’iniziativa esclusiva dei componenti di<br />

una Giuria popolare, che per questa<br />

edizione comprendeva trecentoundici<br />

personalità della cultura pugliese e no.<br />

I giurati autonomamente hanno inviato una<br />

scheda di votazione presso lo studio notarile<br />

Rinaldi di Martina Franca, indicando le<br />

proprie preferenze.<br />

Dallo spoglio delle schede pervenute, che<br />

recavano duecentocinquantanove<br />

preferenze, suddivise fra numerosi studiosi,<br />

il maggior suffragato è risultato il professor<br />

Jurlaro, che ha accettato il Premio,<br />

consistente nella proclamazione ufficiale<br />

del vincitore in una pubblica cerimonia.<br />

Al professor Jurlaro il maestro Alfredo<br />

Quaranta ha donato in ricordo della<br />

manifestazione una scultura<br />

polimaterica (cm 127x25x25), realizzata<br />

in ferro, carta e gesso, dal titolo “La<br />

Mela modificata”.<br />

L’avvocato Franco Aquaro, responsabile<br />

di “Villaggio In”, a nome degli sponsor<br />

del Premio, offrirà al vincitore un<br />

soggiorno di una settimana per quattro<br />

persone in una casa nel centro storico<br />

di Martina Franca.<br />

Il Premio, oltre che da “Villaggio In” è<br />

sostenuto da “Park Hotel San Michele”<br />

e da “Edizioni Pugliesi” e si onora del<br />

patrocinio dell’Amministrazione<br />

Comunale di Martina Franca.<br />

L’Ufficio di Segreteria del Premio,<br />

presieduto dal notaio Arcangelo Rinaldi,<br />

è composto per il 2003 da Franco<br />

Aquaro, Domenico Blasi, Annapaola<br />

Digiuseppe, Riccardo Ippolito, Giovanni<br />

Liuzzi, lfredo Quaranta, Carlo Rinaldi,<br />

Pietro Semeraro e da Francesco<br />

Dimichele, segretario.<br />

Agli intervenuti alla cerimonia è stata<br />

consegnata la pubblicazione celebrativa<br />

del “Premio Umanesimo della Pietra<br />

per la Storia”, edizione 2002, curata da<br />

Annapaola Digiuseppe.<br />

CURRICULUM VITAE ET STUDIORUM<br />

DEL PROF. ROSARIO JURLARO<br />

Il professor Rosario Jurlaro è nato il 23<br />

marzo 1930 a Francavilla Fontana, dove<br />

risiede.<br />

Esperto paleografo, già giornalista a<br />

Roma, tornò in Puglia nel 1957 per<br />

diventare direttore della pubblica <strong>Biblioteca</strong><br />

Arcivescovile “Annibale De Leo” di Brindisi,<br />

incarico ricoperto fino al 1993.<br />

All’interno di questo prestigioso centro<br />

culturale nel 1958 fondò l’Associazione<br />

“Amici della De Leo” per conto della<br />

quale ha creato numerosissime<br />

pubblicazioni, che nel 1978 gli hanno<br />

valso il “Premio Piero Godetti – L’editore<br />

ideale” per aver saputo incentivare la<br />

cultura salentina con vari saggi, ispirati<br />

alla storia e all’arte popolare.<br />

Partecipa attivamente alla vita di<br />

numerose associazioni e istituzioni<br />

culturali delle quali fa parte:<br />

vicepresidente del Comitato Scientifico<br />

del “Centro Studi Salentini”; socio<br />

onorario del “Centro Studi per la Storia<br />

della Ceramica Meridionale”; consigliere<br />

centrale della “Società di Storia Patria<br />

per la Puglia” dal 1974 al 2003.<br />

Demologo e meridionalista ma,<br />

soprattutto, infaticabile operatore e<br />

animatore culturale, i suoi interessi<br />

scientifici spaziano dalla storia dell’arte,<br />

specialmente medievale,<br />

all’antropologia, alla narrativa, alla<br />

letteratura popolare, alla storiografia.<br />

Tra le sue principali monografie si<br />

ricordano:<br />

- “Storia della Confraternita del<br />

Santissimo Sacramento di Francavilla<br />

Fontana”, Bari, 1958;<br />

- “Gli slavi a Brindisi fino al XVIII secolo,<br />

Wiesbaden, 1963;<br />

- “G. Bax: Nniccu Furcedda”, Firenze,<br />

1964;<br />

- “Lucerne cristiane del Salento”, Fasano<br />

di Brindisi, 1967;<br />

- “Epigrafi medievali brindisine, Lecce,<br />

1968;<br />

- “Il coro della cattedrale di Brindisi –<br />

La scultura figurativa in legno dei secoli<br />

XVI e XVII in Puglia”, Brindisi, 1969;<br />

- “Galateo contraffatto”, Galatina, 1971;<br />

- “I Musachi despoti d’Epiro”, Bari –<br />

Santo Spirito, 1971;<br />

- “Greci nella Brindisi romana”, Galatina,<br />

1972;<br />

- “Itinerari messapici”, Galatina, 1972;<br />

- “Le arti e le tradizioni in Puglia nel<br />

Museo Etnografico di Latiano”,<br />

Brindisi, 1975;<br />

- “La fortuna di Dante in opere salentine<br />

del XV secolo”; Firenze, 1975;<br />

- “’utile canna – Diario intimo della gente<br />

del Sud”, Galatina, 1975 (Premio Godetti<br />

del 1978);<br />

- “Storia e cultura dei monumenti<br />

brindisini”, Brindisi, 1976;<br />

- “La festa cresta – Dalle Palme al<br />

Sabato Santo con la gente del Sud”,<br />

Ravenna, 1983;<br />

- “Fame e famiglia – Mezzogiorno rurale:<br />

anni Cinquanta”, Ravenna, 1986;<br />

- “Continente Masseria”, Ravenna, 1995;<br />

- “Cronaca dei sindaci di Brindisi”,<br />

Brindisi, vol. I, 1978; vol. II, 2001;<br />

Numerosissime sono anche le opere curate;<br />

ha redatto alcune voci per il “Dizionario<br />

Biografico degli Italiani” e ha collaborato<br />

anche con “<strong>Biblioteca</strong> Sanctorum”.<br />

Gran parte della sua vastissima<br />

produzione scientifica è stata ospitata<br />

su riviste e su periodici specializzati,<br />

quali: “L’Arte” (Milano), “Studi Salentini<br />

(Lecce), “La Zagaglia” (Lecce),<br />

“Bollettino della Badia Greca”<br />

(Grottaferrata), “Brindisi Res” (Brindisi),<br />

“Mediterranean” (Roma-Brindisi), “Arte<br />

Cristiana” (Roma), “Vetera<br />

Christianorum” (Bari), “Faenza”<br />

(Faenza), “Rivista di Archeologia<br />

Cristiana” (Città del Vaticano), “Historia”<br />

(Milano), “Agorà (Martina Franca),<br />

“Archivio Storico Pugliese” (Bari).<br />

E’ autore di molte presentazioni e<br />

prefazioni per opere diverse, perlopiù<br />

di carattere storico, nonché di numerose<br />

relazioni, pubblicate in atti di convegni<br />

e di congressi, dei quali spesso ha<br />

curato l’edizione; ha inoltre collaborato<br />

con l’editore Forni di Bologna a molte<br />

ristampe anastatiche di opere rare.<br />

Nel dicembre del 2002 è apparso il<br />

primo numero della rivista “Alba pratalia”,<br />

ultima creatura di Rosario Jurlaro, il<br />

quale, definendosi “campiere delle<br />

colture”, intende creare un “semenzaio<br />

delle memorie storiche, letterarie,<br />

artistiche, scientifiche” del Salento.<br />

PREMIO UMANESIMO DELLA<br />

PIETRA 2004 ALLA PROF.SSA<br />

PINA BELLI D’ELIA<br />

Giovedì 25 novembre 2004, alle ore 18.30,<br />

nella “Sala Italia” del Park Hotel San<br />

Michele di Martina Franca, la professoressa<br />

PINA BELLI D’ELIA, titolare della cattedra<br />

di “Storia dell’Arte Medievale” presso la<br />

Facoltà degli Studi di Bari, è stata<br />

nuovi incontri 09


proclamata vincitrice della settima edizione<br />

del PREMIO UMANESIMO DELLA<br />

PIETRA PER LA STORIA.<br />

Dallo spoglio delle schede pervenute, che<br />

recavano 257 preferenze, suddivise fra<br />

numerosi studiosi, la maggior suffragata<br />

è risultata la professoressa Pina Belli<br />

D’Elia, che ha accettato il Premio,<br />

consistente nella proclamazione ufficiale<br />

del vincitore in una pubblica cerimonia.<br />

Alla professoressa Belli D’Elia in ricordo<br />

della manifestazione il maestro Alfredo<br />

Quaranta donerà la sua scultura<br />

polimaterica dal titolo “La Traccia della<br />

Storia”, realizzata in bronzo e pietra<br />

calcarea della Murgia.<br />

L’avvocato Franco Aquaro, responsabile<br />

di “Villaggio In”, a nome degli sponsor<br />

del Premio, offrirà alla vincitrice un<br />

soggiorno di una settimana per quattro<br />

persone in una casa del centro storico<br />

di Martina Franca.<br />

CURRICULUM VITAE ET STUDIORUM<br />

DELLA PROFESSORESSA<br />

PINA BELLI D’ELIA<br />

La prof.ssa Pina Belli D’Elia è nata il 23<br />

marzo 1934 a Milano ma, come ama<br />

definirsi, è “pugliese d’adozione”, avendo<br />

sposato il prof. Michele D’Elia, allora direttore<br />

della Pinacoteca Provinciale di Bari.<br />

Stretta collaboratrice del marito, gli<br />

successe nella carica nel 1967,<br />

reggendola per oltre vent’anni e<br />

realizzando mostre di livello<br />

internazionale a conclusione di fecondi<br />

periodi di approfondimento degli studi<br />

sull’arte di Puglia.<br />

Negli anni della sua direzione la prof.ssa<br />

Newspaper game<br />

La Scuola Media “F. Severi” prima nazionale<br />

Il “Newspaper Game”, il grande gioco<br />

del giornalismo, aperto agli studenti<br />

delle scuole medie inferiori e superiori<br />

di tutta Italia, ha coronato vincitori la<br />

Scuola Media “F. Severi” di Crispiano<br />

e il Liceo Scientifico “D. Alighieri” di<br />

Ferrandina, per la Sezione Migliore<br />

Pagina Puglia.<br />

Gli “Ng Awards” sono stati consegnati<br />

il 3 giugno 2004 a Bari, nel Teatrotenda,<br />

durante una festa all’insegna della<br />

musica e dell’emozione.<br />

La “Sicilia multimedia”, organizzatrice<br />

del concorso con il coinvolgimento dei<br />

quotidiani LA GAZZETTA DEL MEZZO-<br />

GIORNO di Bari, IL TEMPO di Roma,<br />

IL SECOLO XIX di Genova, LA SICILIA<br />

di Catania, aveva già reso nota la designazione<br />

e annunciato i premi il 29<br />

Maggio, a Roma, nel GRAN TEATRO<br />

di viale Tor di Quinto, dove si era recata<br />

una delegazione di Crispiano, composta<br />

dalla dirigente scolastica d.ssa<br />

Gabriela Busato e da una delle autrici<br />

del tema premiato, la studentessa Manuela<br />

Grande, durante uno spettacolo<br />

che, presenti circa 3000 ragazzi e docenti,<br />

dirigenti scolastici, direttori ed<br />

editori delle 4 testate del network, era<br />

stato magistralmente guidato da Pippo<br />

Baudo e da Salvo La Rosa, con ospiti<br />

notissimi del panorama nazionale in<br />

campo musicale e dell’intrattenimento.<br />

10<br />

nuovi incontri<br />

Belli D’Elia ha organizzato, curandone<br />

i cataloghi, numerose iniziative culturali<br />

presso la Pinacoteca Provinciale di Bari,<br />

delle quali, fra le più note, si ricordano<br />

due importanti mostre:<br />

- “Alle sorgenti del Romanico – Puglia<br />

XI secolo” (1975);<br />

- “Icone di Puglia e Basilicata dal<br />

Medioevo al XVIII secolo” (1988);<br />

Nel 1988 lasciata la Pinacoteca, è<br />

passata, come vincitrice di cattedra,<br />

all’Università degli Studi di Bari, dove<br />

tuttora insegna “Storia dell’Arte<br />

Medievale” presso la Facoltà di Scienze<br />

della Formazione.<br />

Prof. Pina Belli D’Elia<br />

Il portato della sua pluridecennale ricerca<br />

sull’architettura e sulla scultura del<br />

Medioevo meridionale è condensato in<br />

due opere fondamentali:<br />

- “Il Romanico”, saggio compreso nel<br />

secondo volume di “Civiltà e culture in<br />

Sostenitrice della partecipazione al<br />

concorso e appassionata coordinatrice<br />

del lavoro effettuato dal corso D della<br />

III° classe della Media “Severi” l’infanticabile<br />

professoressa Rosanna Tursi,<br />

il cui sostegno già nell’edizione 2003<br />

aveva permesso alla stessa classe di<br />

ben figurare col tema riguardante il<br />

disagio giovanile.<br />

Argomento di analisi e approfondimento<br />

del 2004 è stato invece la memoria<br />

e la persecuzione contro gli ebrei.<br />

6 gli articoli proposti.<br />

4 i nomi dei “giovanissimi” giornalisti:<br />

Mariangela Filomeno,<br />

Adriana<br />

Maciulli, Simona<br />

Ettorre, Manuela<br />

Grande (autrice di<br />

2 art.) della 3° D,<br />

col contributo ad<br />

un articolo di<br />

Chiara Minardi e<br />

Anna Pellegrini<br />

della 2° B.<br />

La Scuola Media<br />

“Severi”, nella sua<br />

totalità, non è<br />

però nuova a riconoscimenti<br />

che<br />

premiano l’impegno<br />

dei docenti e<br />

l’applicazione<br />

Puglia – La Puglia tra Bisanzio e<br />

l’Occidente” (Milano, 1980);<br />

- “La Puglia”, monografia nell’ottavo<br />

volume della collana “Italia romanica”<br />

(Milano, 1987), pubblicata<br />

contemporaneamente in Francia e in<br />

Germania.<br />

Gli interessi scientifici della<br />

professoressa Belli D’Elia da qualche<br />

anno si sono allargati alla “Puglia<br />

storica” con particolare riferimento alla<br />

Basilicata, regione in cui è responsabile<br />

di un progetto di ricerca, promosso da<br />

“Zetema” di Matera, per lo studio<br />

dell’architettura sacra del periodo<br />

normanno.<br />

In tale contesto di studi rientra la<br />

monografia su “La Cattedrale di<br />

Acerenza” (Venosa, 1999).<br />

Nell’ambito dei programmi del<br />

“Dipartimento di Studi Classici e<br />

Cristiani”, al quale afferisce, ha curato,<br />

tra l’altro, la mostra documentaria<br />

itinerante dal titolo “L’Angelo – La<br />

Montagna – Il Pellegrino” e il relativo<br />

libro-catalogo dallo stesso titolo<br />

(Foggia, 2000), dedicati al Santuario<br />

di San Michele del Gargano e al culto<br />

micaelico in Europa.<br />

E’ da poco apparsa nella serie<br />

“Patrimonio Artistico Italiano” della Jaca<br />

Book, la nuova edizione de “La Puglia”,<br />

ampliata e rielaborata, dal titolo “Puglia<br />

Romanica” (Milano, 2003).<br />

Per questa stessa collana ha in<br />

preparazione le seguenti opere: “Puglia<br />

Gotica” e “Basilicata Romanica e Gotica”.<br />

Partecipa attivamente a convegni di<br />

studi, nonché alla vita di associazioni<br />

culturali e di istituzioni solidaristiche.<br />

degli allievi nelle varie discipline scolastiche,<br />

sia in quelle effettuate e seguite<br />

nelle ore canoniche sia in quelle del<br />

tempo prolungato.<br />

Infatti il gruppo teatrale, formatosi in<br />

un percorso di ampliamento dei programmi,<br />

ha rappresentato a Frosinone<br />

“La rivolta delle donne” ed è stato anche<br />

quello…un successo!<br />

Complimenti e “ad majora” alla<br />

dirigente, ai docenti e agli allievi<br />

della Scuola Media “Severi” dal<br />

direttore e dalla redazione di NUO-<br />

VINCONTRI.

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