LUNA E VENERE IN VERGINE ( o in sesta casa) - Marco Pesatori
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prospettiva di un vivere nella pace scandito dai ritmi di un tempo quotidiano tanto più<br />
rassicurante quanto più preciso nei suoi <strong>in</strong>tervalli. Nessun segno di Terra appartiene alla<br />
femm<strong>in</strong>ilità nomadico-eterica, perchè qui non c’è sp<strong>in</strong>ta curiosa al movimento centrifugo<br />
<strong>in</strong><strong>in</strong>terrotto. La vita scorre secondo un programma che viene seguito senza tradimenti.<br />
Non è una strategia lucida sui tempi lunghi, ma un’attenzione al presente ord<strong>in</strong>ato<br />
attentamente come riparo dal caos dissolutorio e nomade dell’opposto Pesci. Così questa<br />
donna che spesso ama aderire <strong>in</strong> maniera composta e impeccabile ai dettami<br />
dell’immag<strong>in</strong>ario corrente, rispettando la convenzione <strong>in</strong> una maniera perfetta, sia nel<br />
saper porsi nel mondo, che nel modo di curare un’immag<strong>in</strong>e sempre adeguata, quel<br />
mondo stesso può ribaltarlo <strong>in</strong> un attimo. Non succede spesso, a dire il vero, molte volte<br />
la carica aggressiva contro l’<strong>in</strong>giustizia che subisce (ma perché va a mettersi <strong>in</strong> certe<br />
situazioni?) la tiene dentro, macerandosi <strong>in</strong> un pensare che f<strong>in</strong> troppo tende a giustificare<br />
il negativo. Solo f<strong>in</strong>o a un certo punto è vero però che questa Luna–donna ama rimanere<br />
defilata e non vuole rimanere sotto la luce dei riflettori. In realtà ha bisogno di fare i conti<br />
bene e di essere pragmatica al massimo, anche con sfumature di un opportunismo a volte<br />
sano altre volte ossessivo, che la rassicuri presto su un’esistenza priva di angosce e<br />
precarietà. Ma per difendere la conquista ottenuta, per ribadirla nel tempo, troppo spesso<br />
accetta di subire tacendo, rimandando, friggendo dentro. La donna tradizionale, la donnamadre<br />
e moglie, si sacrifica, troppo spesso dimentica se stessa.<br />
Non c’è arte che possa soccorrerle: spesso si vedono delle giovani spirare tra le braccia<br />
degli ostetrici dopo notti e giorni di tremendi dolori, e dare la vita morendo a uom<strong>in</strong>i<br />
nessuno dei quali, f<strong>in</strong>o a questo momento, si è seriamente preoccupato di mostrare il<br />
m<strong>in</strong>imo <strong>in</strong>teresse verso questo sesso sventurato. (p. 37)<br />
L’esistente, che ha i suoi conf<strong>in</strong>i ben def<strong>in</strong>iti come per tutte le femm<strong>in</strong>ilità tradizionali, <strong>in</strong><br />
una circolarità non più avvolta nelle nuvole di sogno cancer<strong>in</strong>e e nemmeno arricchita<br />
dall’humus fecondo della ricca terra taur<strong>in</strong>a, è attraversato dalle l<strong>in</strong>ee precise di<br />
coord<strong>in</strong>ate che misurano e def<strong>in</strong>iscono rigorosamente i percorsi da seguire. Ciò che c’è<br />
non sempre è stato scelto, ma per questa donna tradizionale nell’espressione sentimentale<br />
<strong>in</strong> partenza anche passiva, l’esistente è stato assunto come imposizione, è apparso, ha<br />
frantumato le barriere difensive, ha operato una conquista che ha trasformato la Luna e la<br />
Venere <strong>in</strong> Verg<strong>in</strong>e da soggetto <strong>in</strong> oggetto. L’essere scelta, comporta anche il rischio di una<br />
non valutazione dell’altro: se l’ansia <strong>in</strong>conscia della donna tradizionale è quella di creare<br />
al più presto una solida e affidabile forma-stato chiusa, il tema della scelta viene troppo<br />
spesso dettato dal bisogno di durevoli certezze materiali, a scapito di una reale e<br />
sostanziale s<strong>in</strong>tonia emotivo-affettiva che è lasciata all’<strong>in</strong>conscio, di frequente guidato da<br />
<strong>in</strong>dicazioni estetico-formali. Mettersi completamente nelle mani di un uomo e lasciargli la<br />
gestione assoluta del potere – ad esempio viziandolo nel primo periodo della relazione e<br />
poi perdonandogli troppo – può essere pericoloso. L’uomo ne approfitta presto, dilaga la<br />
sua prepotenza.<br />
Uomo, sei capace di essere nel giusto? E’ una donna che te lo chiede, tu non puoi toglierle<br />
anche questo diritto. Dimmi, chi ti ha dato la sovrana autorità di opprimere il mio sesso?<br />
La tua forza? I tuoi talenti? Osserva il creatore nella sua saggezza, percorri la natura nella<br />
sua vastità, quella natura cui tu vorresti – a quanto sembra – avvic<strong>in</strong>arti, e <strong>in</strong>dicami, se<br />
puoi, il modello del tuo potere tirannico. (p. 71)<br />
Nata a Montauban nel Sud della Francia, il 7 maggio 1748, Olympe de Gouges ha una<br />
Luna <strong>in</strong> Verg<strong>in</strong>e, che <strong>in</strong> epoca rivoluzionaria prende le difese dei più deboli e esplode di<br />
fronte all’<strong>in</strong>giustizia e all’oppressione della donna. Scrive il celebre “I Diritti della Donna