03 EtnaCity 2009
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Pagina Due 20 Maggio <strong>2009</strong><br />
Li chiamavano bamboccioni… ora sono fannulloni<br />
Cambiano i governi ma la sostanza<br />
resta la stessa. Chi ha il potere di<br />
legiferare, risolvere oppure semplicemente<br />
discutere si adombra dietro<br />
i luoghi comuni, il cabaret e le mezze<br />
verità per sottolineare che problemi<br />
non ce ne sono e che “volere è<br />
potere”. La realtà è ben diversa: è il<br />
potere che fa volere e non il contrario.<br />
Abbiamo sopportato governi di<br />
sinistra incapaci di mostrare la propria<br />
identità, schiavi dei sindacati<br />
dalle pretese assurde e delle minoranze<br />
elettorali sempre vogliose di<br />
creare scompiglio. Si sono susseguiti<br />
Ministri che hanno definito i giovani<br />
italiani dei “bamboccioni” perché<br />
sono soliti trattenersi più a lungo,<br />
rispetto alla media europea, nel luogo<br />
natio, al capezzale dei genitori.<br />
Ministri che hanno criticato la scelta<br />
del precariato ma che non sono stati<br />
capaci di modificarne gli aspetti legislativi<br />
e sono rimasti schiavi dei loro<br />
buoni propositi. Poi abbiamo raggiunto<br />
l’apoteosi con il susseguirsi<br />
della legislatura. Si addita il lavoratore<br />
italiano come uno sfaticato, un<br />
fannullone con una “nonchalance”<br />
invidiabile. Insomma l’italiano è un<br />
“bamboccione”, uno sfaticato, un<br />
fannullone, un “mammone”, rispetto<br />
alla media europea (più volte citata)<br />
ma non si sottolinea il fatto che prima<br />
di tutto l’italiano è un disoccupato.<br />
La media europea la si continua<br />
a citare ad libitum solo quando si<br />
devono giustificare provvedimenti<br />
legislativi inutili e pretestuosi. Però<br />
non si dice che in Italia si hanno gli<br />
stipendi più bassi d’Europa, le tasse<br />
più alte, l’IVA più alta, la mancanza<br />
totale di organizzazione nell’ambito<br />
degli ex Uffici di Collocamento, nonostante<br />
la dottrina in materia di<br />
lavoro sia intervenuta a più riprese,<br />
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contrattazioni, non effettua commerci, non è responsabile per la<br />
qualità, provenienza, veridicità e puntualità di uscita delle inserzioni<br />
e neppure per le conseguenze dirette e indirette che possono derivare<br />
dalla non corrispondenza di tali dati alla realtà. <strong>EtnaCity</strong> si<br />
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non conformi alle istruzione indicate e ritenute impubblicabili. Etna-<br />
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responsabilità su eventuali variazioni e/o comunicazioni errate<br />
relative agli appuntamenti pubblicati. Tutti i diritti riservati: è vietata<br />
l’utilizzazione e la riproduzione anche parziale di testi, foto e disegni<br />
riprodotti in questo numero.<br />
non si dice che l’Italia è l’unico paese<br />
che non offre sussidio ai disoccupati,<br />
se non dopo aver lavorato per<br />
un totale di giorni prestabiliti. Si eliminano<br />
diritti nel servizio sanitario<br />
mascherandoli come privilegi, aumenta<br />
il costo della luce, dell’acqua,<br />
della vita e si continua ad auspicare<br />
la media europea. Il governo di destra<br />
ha osato di più: “il lavoratore fa<br />
poco in Italia e bisogna bacchettarlo”.<br />
Il quadro ge-<br />
nerale è deprecabile:<br />
tagli nella<br />
cultura e accuse<br />
nei confronti di<br />
presunti “baroni”<br />
da parte di una<br />
classe politica<br />
che “piazza” da<br />
tempo indeterminato<br />
amici e parenti in tutti i settori<br />
lavorativi. Aziende che chiudono<br />
mandando sul lastrico intere famiglie<br />
dopo essersi arraffati agevolazioni e<br />
tagli fiscali per anni e anni. Un Presidente<br />
del consiglio che ha fatto del<br />
cabaret l’arma migliore per far credere<br />
al mondo intero che il “bel paese”<br />
sta bene tanto quanto le sue<br />
proprietà. In realtà non si è risolto un<br />
accidenti, anzi i problemi si sono<br />
accentuati: per esempio è aumentato<br />
il divario tra Nord e Sud. A Nord<br />
peggiora la situazione lavoro, resistono<br />
solo regioni come il Veneto e il<br />
Trentino. Il centro non sta meglio,<br />
l’ISTAT registra un aumento “quasi<br />
invisibile” dell’occupazione. La rivoluzione<br />
è mascherata dal lavoro in<br />
nero. La quasi totalità dei lavoratori<br />
del Sud vivacchia grazie ad espedienti,<br />
tra lavori “massacranti” pagati<br />
al minimo storico e nell’illegalità imperante<br />
da parte di imprenditori (o<br />
pseudo tali), pronti ad approfittare<br />
… La quasi totalità dei<br />
lavoratori del Sud vivacchia<br />
grazie ad espedienti,<br />
tra lavori “massacranti”<br />
pagati al minimo storico<br />
e nell’illegalità ...<br />
della condizione disperata di chi<br />
chiede una qualsiasi fonte di guadagno.<br />
Nonostante questo il male peggiore<br />
resta uno: una peste dilagante<br />
e per alcuni necessaria. Un morbo<br />
incessante che affossa ogni diritto<br />
costituzionale ed evidenzia ancor<br />
più intensamente il mal costume<br />
della classe dirigente: la raccomandazione.<br />
L’articolo 1 della Costituzione<br />
Italiana recita: > E ancora al<br />
comma 2 continua:<br />
> Ma dove è<br />
questo lavoro tanto agognato se poi<br />
ognuno è libero di utilizzare mezzi<br />
extra-costituzionali per sopravvivere?<br />
Solo in Sicilia negli ultimi dieci<br />
anni c’è stato un proliferare di agenzie<br />
interinali, di Ipermercati e di concorsi<br />
pubblici dove, ancor prima che<br />
il bando fosse reso pubblico, si sapeva<br />
chi doveva entrare e chi invece<br />
“come un coglione”, era costretto a<br />
seguire la prassi prevista dalla legge.<br />
Università, mansioni relative alla<br />
Giurisprudenza, Pubblica Amministrazione,<br />
Banche, Poste, Giornalismo,<br />
Medicina, Forze Armate, Forze<br />
dell’ordine, tutti settori blindati da<br />
nepotismo, clientelismo e raccomandazioni<br />
di ogni genere. L’Editoria<br />
che prende per i fondelli profittando<br />
di ogni mossa di mercato e propinando<br />
spazzatura pur di lucrare. La<br />
Scienza bistrattata. La Ricerca ridicolizzata.<br />
Perfino lavori come il cassiere,<br />
l’operatore ecologico, il banco-<br />
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Camere. Cucina, Doppi servizi.+ Garage<br />
nista del Mercato Ortofrutticolo necessitano<br />
della “spinta dell’elettorato<br />
passivo” affinché si concretizzi la<br />
possibilità di un “futuro migliore”. Il<br />
mondo intero vive attraverso la raccomandazione,<br />
praticata da secoli,<br />
ma l’Italia si fonda su essa, si costruisce<br />
e si mantiene nel tempo.<br />
Ogni tornata elettorale bisogna sorbirsi<br />
“facciotti” di ipocrisia immortalati<br />
qua e là, imbalsamati e tronfi di<br />
promesse-barzelletta. Così bisogna<br />
elemosinare un favore nei confronti<br />
di persone che si arrogano il diritto<br />
di governare senza alcuna esperienza,<br />
arrivati grazie a “spinte continue”,<br />
avvinghiati alle loro poltrone<br />
come il sangue ai capillari e si pretende<br />
di poter aspirare a qualcosa di<br />
concreto? Inghiottiti da una finta<br />
Democrazia, che grazie al governo<br />
attuale tende ad un’evoluzione, che<br />
dovrebbe far paura e invece grazie<br />
al qualunquismo imperante è assunta<br />
a normalità. La sovranità appartiene<br />
al popolo. A cinquanta milioni di<br />
pecore allo sbando che ogni giorno<br />
crescono e si nutrono grazie alle<br />
televisioni, alla pubblicità, ai bisogni<br />
materiali inutili. Gli stessi bisogni che<br />
da sempre portano l’uomo al massacro<br />
e alla lotta reciproca. Grazie<br />
Italia, non ci resta che citare il compianto<br />
Giorgio Gaber: