Prof. Roberto Mantelli - Scienze Politiche - Università degli Studi di ...

Prof. Roberto Mantelli
Curriculum Vitae
Dal 1971 al 1975 studente presso il Birkbeck College dell’Università di Londra, ove
consegue (1975) il titolo di "Bachelor of Arts (Honours)" in Francese e Storia.
Dal 1975 al 1978, studente ricercatore presso la London School of Economics and Political
Science dell’Università di Londra, ove consegue (1978) il titolo di "Doctor of Philosophy",
Ph. D.(storia); tesi dottorale del 1978 pubblicata, in edizione facsimilare, da Garland
Publishing Inc., London e New York, 1987.
Dal 1979 al 1985, grazie a finanziamenti dell’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona e del
Consiglio Nazionale delle Ricerche, effettua studi sulla storia socio-economica del Regno di
Napoli nell’epoca del dominio spagnolo (secoli XVI e XVII), utilizzando soprattutto la
documentazione conservata negli archivi spagnoli.
Dal 1985 al 1989, ricercatore universitario presso la Facoltà di Economia e Commercio
dell’Università di Bari.
Dal 1989 al presente, professore associato presso la Facoltà di Scienze Politiche
dell’Università di Genova.
Cariche di Facoltà e di Ateneo
Membro della Commissione Piani di studio
Settori di ricerca
Aree di interesse privilegiato: le origini della storiografia economica; la politica economica
degli Stati italiani e della Spagna fra Cinque e Seicento; l’introduzione e diffusione di specie
animali e vegetali di origine americana nell’economia italiana.
Progetti di ricerca in corso: le origini della storiografia economica.
Pubblicazioni
The political and social ideas of an enlightened Catholic: the Catalan Jesuit Juan Francisco
Masdeu (1744-1817), "Archivium Historicum Societatis Jesu", Roma, 1981, L, pp. 3-47.
L’ùs de la crìtica en els escrits de l’historiador català Joan Francesc de
Masdéu, "Recerques", Barcellona, 1981, XI , pp. 137-148.
Nationalism, xenophobia and catalanism in the writings of an enlightened Catholic
historian, Juan Francisco Masdeu S.J. (1744-1817), "Analecta Sacra Tarraconensia",
Barcellona, 1982-83, LV-LVI, pp.209-260.
Il pubblico impiego nell’economia del Regno di Napoli: retribuzioni, reclutamento e ricambio
sociale nell’epoca spagnola (secc. XVI- XVII), Napoli, Istituto Italiano per gli studi
Filosofici,1986, pp. II-467.
Guerra, inflazione e recessione nella seconda metà del Cinquecento. Filippo II e le finanze
dello Stato napoletano, in (a cura di A. Di Vittorio) La finanza pubblica in età di crisi, Bari,
Cacucci Editore, 1993, pp. 213-244.
Le piante erbacee del Nuovo Mondo nella storia dell’agricoltura italiana, Università degli
Studi di Genova, Facoltà di Scienze Politiche, Pubblicazioni dell’Istituto di Studi Economici,
Serie di Storia Economica, 1, Genova, 1994, pp. 304.
Gli animali utili del Nuovo Mondo e l’economia italiana (secoli XVI-XX), in L’età delle
scoperte geografiche, Firenze, Accademia della Crusca, 1994, pp. 231-268.
Il consumo e la tassazione del tabacco nell’Italia dei secoli XVI-XVIII, in Fra spazio e
tempo. Studi in onore di Luigi De Rosa, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1995, I,
pp.545-567.

Introduzione e diffusione degli alberi del Nuovo Mondo in Italia, in (a cura di Claudio
Cerreti) Genova, Colombo, il mare e l’emigrazione italiana nelle Americhe, Roma, Istituto
della Enciclopedia Italiana, 1996,II, pp. 682-692.
L’alienazione della rendita pubblica e i suoi acquirenti dal 1556 al 1583 nel Regno di
Napoli, Bari, Cacucci Editore, 1997, pp. X-148.
L’epoca della diffusione del mais. La maiscoltura nell’evoluzione economica dell’Italia (fine
XVI secolo- fine XIX secolo), in (a cura di Simonetta Cavaciocchi) Prodotti e tecniche
d’oltremare nelle economie europee, secc. XIII-XVIII, Firenze, Le Monnier, 1998, pp.451-
463.
Notizie sulla didattica
L’attenzione è rivolta soprattutto alla storia della storiografia economica (le caratteristiche
essenziali della storiografia in genere e della storiografia economica in particolare, le origini
della riflessione prettamente economica e della storiografia economica), alle fonti della
storiografia economica, alla periodizzazione della storia economica, alla storia della
popolazione, alla storia delle origini dell’agricoltura e dell’allevamento, alla storia
dell’utilizzazione dei materiali e delle fonti di energia, alla storia della mentalità economica,
degli atteggiamenti verso l’economia.
Si cerca di indurre gli studenti alla riflessione sulle caratteristiche fondamentali della
storiografia economica, sugli elementi che la rendono simile o la differenziano da altri tipi di
narrazione o di analisi dei fenomeni sociali.
Nel corso di lezioni è privilegiata la comprensione sintetica, schematica, dalle origini
all’attualità, dell’evoluzione dei fenomeni economici. Affinché questo approccio non risulti
fuorviante, gli inconvenienti e i limiti delle schematizzazioni sono sempre sottolineati. Le
parti del corso dedicate alla storiografia, alle fonti e alla periodizzazione hanno anche la
funzione di rendere gli studenti coscienti della difficoltà, della "storicità", della fragilità delle
ricostruzioni della storiografia economica o di quelle di altre discipline che studiano il
comportamento sociale.
Analisi più dettagliate e circoscritte, comportanti possibilmente la consultazione diretta di
una fonte, sono affrontate dagli studenti che scelgono di preparare una tesina (o un
seminario). Alla elaborazione delle tesine è comunque sufficiente la consultazione di uno o
pochissimi testi facilmente reperibili. Una piena e diretta esperienza delle modalità e
difficoltà delle ricostruzioni di storiografia economica è riservata agli studenti che decidono
di scrivere una tesi di laurea.