A COLLEFERRO 2 GIORNI DI EMOZIONI cogianco ... - Calcio a 5 Live
A COLLEFERRO 2 GIORNI DI EMOZIONI cogianco ... - Calcio a 5 Live
A COLLEFERRO 2 GIORNI DI EMOZIONI cogianco ... - Calcio a 5 Live
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
SERIE A Cogianco Genzano-Lazio Articolo a cura di Francesco Puma SERIE A Correva l 'anno 2000<br />
Articolo a cura di Francesco Puma<br />
la storia continua Gli scHErZi DEl DEstino<br />
Il nuovo millennio era iniziato da pochi mesi, erano gli sgoccioli della stagione 1999/2000. Era un altro calcio a 5, con più italiani in campo<br />
e spettatori sugli spalti. Lo giocavano quelli che adesso siedono in panchina. Alcuni lo giocano ancora. Era anche un altro calcio a 11. Quello<br />
dello scudetto della Lazio, quello dell’Italia finalista agli Europei dopo aver battuto ai rigori l’Olanda in semifinale. In quello che ancora veniva<br />
chiamato calcetto, Intercart Genzano e Lazio si giocavano lo scudetto, il terzo che si assegnava attraverso playoff di andata e ritorno. Dopo il<br />
2-1 dei genzanesi in casa dei biancocelesti in gara-1, ai tempi si giocava al Pala Agip, il 23 giugno del 2000 bastò un pari per 2-2 ai ragazzi di<br />
Maurizi per laurearsi campioni d’Italia per la prima volta nella loro storia e centrare l’accoppiata con la Coppa Italia. Un successo che riportò<br />
il tricolore nel Lazio dopo che l’anno prima l’ITCA Torino ruppe l’egemonia delle squadre laziali che durava da 15 stagioni. Oggi, sabato 5 gennaio,<br />
a 13 anni di distanza da quella finale scudetto che portò 3500 spettatori al Pala Cesaroni, Genzano e Lazio si ritroveranno di nuovo di fronte.<br />
La finale scudetto di Maurizi – È l’attuale allenatore in seconda del treviso nella Prima Divisione in Lega Pro (“Ma se<br />
qualcuno mi chiama sono pronto a tornare”), Agenore Maurizi ricorda così lo scudetto: “È stata un’emozione fantastica, quel<br />
palazzetto stracolmo non me lo scorderò mai. Ora il calcio a 5 non lo seguo più come prima, ma mi sembra che ci siano stati pochi<br />
cambiamenti”. questo il segreto del suo genzano, che solo i più esperti riusciranno a comprendere: “La nostra arma vincente fu la<br />
tattica. eravamo la prima squadra al mondo che applicava la zona press. rischiavamo molto, lasciando anche l’ultimo all’1 contro 1, ma<br />
si rivelò vincente. era un pressing a invito, che si poteva applicare perché a quei tempi c’erano poche immagini video da poter studiare,<br />
ora sarebbe difficile”. Poche cose son cambiate rispetto a 13 anni fa: “tatticamente non vedo innovazione. Dispiace essere uscito di<br />
scena, ma poche società erano interessate a me”. genzano, però, gli è rimasta nel cuore: “Con la famiglia giannini ho un rapporto<br />
stretto. La Cogianco sta facendo un ottimo lavoro, è l’unica società che ritengo stia operando nel giusto modo, in maniera futuristica”.<br />
La finale scudetto di Minicucci – subentrò a ronconi alla 28^ giornata e smise definitivamente di giocare. eliminò ai<br />
playoff la Bnl di grana, che nella regular season era arrivata prima e aveva distanziato la sua Lazio di 14 punti: “Purtroppo ho dei<br />
ricordi spiacevoli di quella finale, ma non dell’annata. eravamo una squadra composta in maggioranza da italiani, con alcune pedine<br />
straniere come quella di tomicic. Ce la siamo giocata, ma il genzano era predestinato alla vittoria finale. era troppo forte”. Ne<br />
sono cambiate di cose in 13 anni: “C’erano tanti italiani in campo, ora<br />
non è più così. Anche dal punto di vista tecnico-tattico ci sono stati<br />
dei cambiamenti. Prima il gioco era più fisico e verticale, ora molto<br />
più ragionato”. questo il suo pronostico: “La Lazio è favoritissima, ma<br />
occhio alle doti di mister Musti e al pubblico di Genzano, che può<br />
essere determinante”.<br />
C5 LIVE<br />
Agenore Maurizi<br />
Paolo Minicucci<br />
T<br />
redici anni dopo sarà ancora Ippoliti contro Musti, ma a parti invertite e con ruoli diversi. I due giocatori, nella finale scudetto del 23 giugno<br />
2000, indossavano la maglia di quella che sabato 5 sarà la loro avversaria. Prima di incontrarsi negli anni successivi e togliersi delle belle<br />
soddisfazioni con la casacca biancoceleste, Ippoliti diede un gran bel dispiacere al suo amico Musti. Ecco come i due ricordano quella partita.<br />
che ricordi hai?<br />
Luca ippoliti (intercart Genzano): Bellissimi. Ho rivisto gli highlights recentemente e mi sono venuti i brividi. ero molto giovane, al mio<br />
secondo anno di serie A, giocare una finale scudetto di fronte a 3000 persone a tifare per noi, dopo che avevamo vinto la Coppa Italia, è stato<br />
fantastico.<br />
Alessio Musti (Lazio): Nonostante<br />
la finale persa, anche io ho un ricordo<br />
bellissimo, soprattutto per come arrivammo<br />
a quell’appuntamento. Nelle ultime quattro<br />
partite di campionato avevamo collezionato<br />
quattro sconfitte di fila, per cui eravamo la<br />
squadra che tutte le altre volevano incontrare.<br />
e invece siamo stati capaci di eliminare Prato<br />
e Bnl, peccato per la finale. È stato un anno<br />
travagliato, vedi il cambio in panchina e i tanti<br />
infortuni, ma bello.<br />
tredici anni dopo, uno ancora<br />
giocatore e l’altro allenatore, ma a<br />
maglie invertite: che effetto ti fa?<br />
Luca ippoliti: Alessio è un amico, sono<br />
contento di vederlo in panchina perché<br />
in campo era sempre meglio averlo come<br />
compagno di squadra. Da avversario era un<br />
Luca Ippoliti<br />
cagnaccio e non mollava mai.<br />
Alessio Musti: Assieme a Luca ho condiviso<br />
tante gioie alla Lazio e sono contento di aver<br />
fatto parte di uno dei periodi più gloriosi della società biancoceleste.<br />
Qual è la prima differenza che vi viene in mente?<br />
Luca ippoliti: Il calcio a 5 è cambiato completamente, soprattutto nel<br />
ritmo. sono venuti tanti giocatori italo-brasiliani che purtroppo hanno<br />
tolto spazio ai giovani del vivaio. Personalmente sono contento di giocare<br />
ancora nonostante questa inversione di tendenza negli ultimi anni.<br />
Alessio Musti: È cambiato tutto. Di quel genzano-Lazio non è<br />
rimasto nessuno, tranne qualche interprete. Sono felice che Genzano<br />
sia tornato ad alti livelli. La Cogianco è partita da zero, ma ora potrà<br />
finalmente rivivere le emozioni provate tredici stagioni fa.<br />
più forte la squadra in cui militavi nel 2000 o quella<br />
attuale?<br />
Luca ippoliti: Sulla carta è più forte questa Lazio dell’allora Genzano.<br />
Ma, ripeto, non si possono fare paragoni perché i ritmi di gioco erano<br />
totalmente diversi. Comunque sia mi tengo questa Lazio.<br />
Alessio Musti: La mia Lazio era un po’ una squadra stravagante, ma<br />
fortissima. Adesso però mi godo la mia Cogianco per una serie di vicissitudini.<br />
Guardiamo al futuro, che è meglio!<br />
inteRcARt GenZAno-LAZio 2-2<br />
(and. 2-1)<br />
inteRcARt GenZAno: rinaldi, urbisaglia, Franzoi, riscino,<br />
sanchez, Ippoliti, Antonazzi, Previdelli, Maurizi, Angelini, Matranga,<br />
Fedrigucci. All. Maurizi<br />
LAZio: ripesi, Lopes, Musti, Coscarella, gioia, Cesarini,<br />
Ceccaroni, tomicic, Cucinotta, Veronesi, Caleca, Crupi. All. Minicucci<br />
MARcAtoRi: Maurizi (I), aut. Previdelli (L), Musti (L), sanchez<br />
(I)<br />
C5 LIVE<br />
guArDA IL VIDeo<br />
tItOLO: scudetto INterCArt geNzANo<br />
www.youtube.com/watch?v=werYLtMtDMe<br />
04 m a g a z i n e<br />
03/01/13 calcioa5live.com m a g a z i n e 05<br />
Alessio Musti