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Il sisma del 1857 e la ricostruzione urbanistica di ... - Archeogr.unisi.it

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<strong>Il</strong> <strong>sisma</strong> <strong>del</strong> <strong>1857</strong> e <strong>la</strong> <strong>ricostruzione</strong> <strong>urbanistica</strong> <strong>di</strong> un centro lucano:<br />

L’applicazione dei GIS per lo stu<strong>di</strong>o <strong>del</strong>lo sviluppo urbanistico <strong>di</strong> Viggiano (PZ)<br />

D. Cianciarulo 1<br />

SOMMARIO. Questo <strong>la</strong>voro si occupa <strong>di</strong> descrivere le fasi e le tecnologie adottate per lo stu<strong>di</strong>o <strong>del</strong> centro storico<br />

<strong>di</strong> Viggiano (PZ) colp<strong>it</strong>o da un violento <strong>sisma</strong> nel <strong>1857</strong>. L’attuale s<strong>it</strong>uazione <strong>del</strong> centro storico ha risent<strong>it</strong>o <strong>di</strong><br />

quell’evento catastrofico e le numerose presenze <strong>di</strong> portali in pietra <strong>di</strong> quel periodo ci mostrano uno spaccato<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> Viggiano <strong>di</strong> quel tempo. L’obbiettivo <strong>di</strong> questo stu<strong>di</strong>o è stato quello <strong>di</strong> fare per <strong>la</strong> prima volta un censimento<br />

<strong>di</strong> tutti i portali, ma anche quello <strong>di</strong> analizzare attraverso un software GIS <strong>la</strong> <strong>di</strong>stribuzione dei portali e<br />

<strong>del</strong>le numerose chiavi <strong>di</strong> volta spesso recanti una data. Sulle 230 chiavi <strong>di</strong> volta ben 173 recano una data. Dall’interrogazione<br />

<strong>del</strong>le date sono state create <strong>del</strong>le carte cronologiche per stu<strong>di</strong>are <strong>la</strong> collocazione dei portali datati.<br />

E’ stato possibile capire in quali zone <strong>del</strong> paese siano state avviate più velocemente le ricostruzioni ed è stato<br />

possibile constatare quali nuove aree siano state scelte per <strong>la</strong> costruzione <strong>di</strong> nuove ab<strong>it</strong>azioni.<br />

Viggiano e il terremoto <strong>del</strong> <strong>1857</strong><br />

16 <strong>di</strong>cembre <strong>1857</strong>. Si tratta <strong>di</strong> una data dolorosa per<br />

il Sud Italia, una data in cui numerose persone persero <strong>la</strong><br />

v<strong>it</strong>a sepolte dalle proprie mura domestiche oltre agli innumerevoli<br />

danni strutturali avutisi sulle ab<strong>it</strong>azioni e sugli<br />

e<strong>di</strong>fici civili e religiosi. <strong>Il</strong> terremoto in questione è stato<br />

uno dei terremoti più devastanti <strong>di</strong> sempre. Colpì una vasta<br />

area <strong>del</strong><strong>la</strong> Basilicata e una parte <strong>del</strong><strong>la</strong> Campania. I danni<br />

maggiori ci furono proprio nelle zone interne <strong>del</strong> potentino<br />

lungo <strong>la</strong> valle <strong>del</strong>l’Agri. Più <strong>di</strong> 180 local<strong>it</strong>à in un’ area <strong>di</strong><br />

20000 kmq subirono danni gravissimi al patrimonio e<strong>di</strong>lizio.<br />

In 30 <strong>di</strong> queste local<strong>it</strong>à interi paesi furono rasi al suolo.<br />

I danni maggiori ci furono nei comuni <strong>di</strong> Montemurro,<br />

Grumento Nova, Viggiano, T<strong>it</strong>o, Marsico Nuovo e Pol<strong>la</strong>.<br />

Da fonti ufficiali ci furono quasi 11000 morti e numerosi<br />

paesi come Montemurro e Grumento Nova si videro<br />

ridurre notevolmente <strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione a causa <strong>del</strong>le numerosi<br />

morti. Montemurro perse il 75% <strong>del</strong><strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione e<br />

Grumento Nova il 50%, altri paesi invece persero dal 10<br />

al 5% <strong>del</strong><strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione (BOSCHI, GUIDOBONI, FERRARI,<br />

GASPERINI, VALENSISE, 1997; FERRARI, 2004; GUIDOBO-<br />

NI, FERRARI, 1987; MALLET, 1862). <strong>Il</strong> patrimonio e<strong>di</strong>lizio<br />

fu quasi azzerato in quasi tutti i centri colp<strong>it</strong>i e l’irraggiungibil<strong>it</strong>à<br />

<strong>di</strong> questi centri rese <strong>di</strong>fficile i soccorsi e le prime<br />

ricostruzioni. E’ da questo momento che si hanno i maggiori<br />

casi <strong>di</strong> emigrazione anche a causa <strong>del</strong><strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ria e <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

miseria. <strong>Il</strong> terremoto <strong>del</strong> <strong>1857</strong> è stato molto considerato in<br />

questo stu<strong>di</strong>o, considerando i notevoli danni arch<strong>it</strong>ettonici<br />

che provocò. Dai rilievi effettuati, i dati ottenuti (pur<br />

essendo un campione <strong>del</strong>le ab<strong>it</strong>azioni <strong>del</strong> tempo) in<strong>di</strong>cano<br />

un forte aumento <strong>di</strong> ab<strong>it</strong>azioni con data successiva al <strong>1857</strong>.<br />

Pur essendo un campione, restano comunque dei dati significativi,<br />

utili per confermare <strong>la</strong> forte attiv<strong>it</strong>à <strong>di</strong> <strong>ricostruzione</strong><br />

<strong>urbanistica</strong> <strong>di</strong> Viggiano dopo il terribile terremoto<br />

<strong>del</strong> <strong>1857</strong>. Dai dati risulta che i casi maggiormente riscontrati<br />

sono quelli con data 1858 e 1859. Questi dati confer-<br />

mano in parte che sub<strong>it</strong>o dopo il <strong>sisma</strong>, ci sono state le<br />

prime ricostruzioni e il maggior numero <strong>di</strong> rifacimenti. I<br />

casi posteriori giunti fino a noi sembrano decrescere fortemente<br />

(CIANCIARULO, 2007a, pp. 48-49),. Non sappiamo<br />

però se il campione giunto fino a noi possa darci dei dati atten<strong>di</strong>bili,<br />

resta comunque il fatto che questo tipo <strong>di</strong> ricerca<br />

rispecchia l’andamento reale <strong>di</strong> ricostruzioni che dovrebbe<br />

esserci stato dopo ogni terremoto. La Basilicata è una terra<br />

ab<strong>it</strong>uata ai terremoti e ogni volta, sub<strong>it</strong>o dopo i danni che<br />

essi provocavano, gli ab<strong>it</strong>anti erano costretti a ricostruire<br />

le loro case. Nel caso <strong>del</strong> terremoto <strong>di</strong> Viggiano, le fonti<br />

(ALLIEGRO 2003, pp. 145-182) par<strong>la</strong>no che molti emigrati<br />

all’estero tornarono nel loro paese ricostruendo con le<br />

loro fortune le case <strong>del</strong><strong>la</strong> loro famiglia e dei loro avi. Questo<br />

in parte spiega le numerose ricostruzioni che ci furono<br />

sub<strong>it</strong>o dopo il terremoto <strong>del</strong> <strong>1857</strong>. Viggiano come tutta <strong>la</strong><br />

Basilicata era una terra poverissima, sarebbe stato impossibile<br />

ricostruire il paese con le poche risorse che il governo<br />

<strong>di</strong> allora gli avrebbe assegnato. In questo <strong>la</strong>voro non sono<br />

stati considerati altri 2 terremoti che colpirono queste zone<br />

nel XIX secolo (CIANCIARULO 2007a, p. 47; BOSCHI,<br />

GUIDOBONI, FERRARI, GASPERINI, VALENSISE, 1997). <strong>Il</strong> 1<br />

febbraio 1826 e il 20 novembre 1836 ci furono altri 2 eventi<br />

sismici che non furono catastrofici come quello descr<strong>it</strong>to<br />

in precedenza <strong>del</strong> <strong>1857</strong> e pertanto non sono stati presi in<br />

esami.<br />

Tecnologie e meto<strong>di</strong> adottati<br />

Per <strong>la</strong> realizzazione <strong>di</strong> questo <strong>la</strong>voro sono stati utilizzati<br />

<strong>di</strong>versi strumenti integrando <strong>di</strong>verse tecnologie. Lo strumento<br />

principale utilizzato è stato il Tablet PC. <strong>Il</strong> Tablet<br />

PC è un incrocio tra un palmare e un computer portatile<br />

<strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni con cui si interagisce grazie all’uso<br />

<strong>di</strong> una penna ottica (CIANCIARULO 2007c, pp. 9-10). Si<br />

tratta <strong>di</strong> uno strumento molto leggero e compatto grazie<br />

al quale è possibile utilizzare le funzioni <strong>di</strong> un pc portatile<br />

1 Dottorando <strong>di</strong> ricerca in Geomatica e Sistemi Informativi Terr<strong>it</strong>oriali presso l’Univers<strong>it</strong>à degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Trieste; Col<strong>la</strong>boratore presso il<br />

Laboratorio <strong>di</strong> Fotogrammetria-CIRCE <strong>del</strong>l’Univers<strong>it</strong>à Iuav <strong>di</strong> Venezia.


in qualsiasi luogo. Questa facil<strong>it</strong>à e compattezza ha permesso<br />

<strong>di</strong> svolgere <strong>la</strong> catalogazione e il censimento dei portali<br />

<strong>di</strong>rettamente sullo schermo <strong>del</strong> Tablet PC senza dover<br />

utilizzare carta. Usufruendo <strong>di</strong> una cartografia <strong>del</strong> centro<br />

storico <strong>di</strong> Viggiano, georeferenziata sull’ortofoto <strong>del</strong> terr<strong>it</strong>orio<br />

comunale, sono stati collocati i portali <strong>di</strong>rettamente<br />

sullo schermo. <strong>Il</strong> software utilizzato per queste operazioni<br />

è il software libero QGis. La facil<strong>it</strong>à <strong>del</strong>l’utilizzo <strong>del</strong><strong>la</strong> penna<br />

ottica ha reso il <strong>la</strong>voro veloce e ha permesso <strong>di</strong> collocare<br />

con una giusta precisione <strong>la</strong> posizione <strong>di</strong> ogni portale. La<br />

raccolta dei dati dei vari portali e <strong>del</strong>le re<strong>la</strong>tive chiavi <strong>di</strong><br />

volta, è stata effettuata usufruendo <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> schede<br />

interconnesse appos<strong>it</strong>amente create. In queste schede sono<br />

stati inser<strong>it</strong>i numerosi campi che si sono rive<strong>la</strong>ti molto<br />

utili per evidenziare alcune caratteristiche tecniche <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

costruzione dei portali (CIANCIARULO 2007a, pp. 11-12).<br />

I campi scelti e inser<strong>it</strong>i nel database usato nel Tablet PC<br />

sono sintetizzati qui sotto:<br />

DATA<br />

COLLOCAZIONE<br />

NUMERO PEZZI<br />

TIPO DI APER-<br />

TURA<br />

NUMERO CONCI<br />

PRESENZA CHIA-<br />

VE<br />

FIGURA CHIAVE<br />

DATA CHIAVE<br />

INIZIALI CHIAVE<br />

INTONACO<br />

ANNOTAZIONI<br />

In<strong>di</strong>ca <strong>la</strong> data in cui è stata<br />

effettuata <strong>la</strong> registrazione <strong>del</strong><br />

dato;<br />

In<strong>di</strong>ca <strong>la</strong> via in cui è collocato il<br />

portale;<br />

In<strong>di</strong>ca il numero <strong>di</strong> pezzi totale<br />

che forma il portale;<br />

In<strong>di</strong>ca se il portale è formato da<br />

un arco o un arch<strong>it</strong>rave;<br />

In<strong>di</strong>ca il numero totale <strong>del</strong>le<br />

parti <strong>del</strong>l’arco o <strong>del</strong>l’arch<strong>it</strong>rave;<br />

In<strong>di</strong>ca <strong>la</strong> presenza o assenza<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> chiave <strong>di</strong> volta;<br />

In<strong>di</strong>ca il soggetto raffigurato<br />

sul<strong>la</strong> chiave <strong>di</strong> volta;<br />

In<strong>di</strong>ca <strong>la</strong> data incisa o scolp<strong>it</strong>a<br />

sul<strong>la</strong> chiave <strong>di</strong> volta;<br />

In<strong>di</strong>ca le iniziali <strong>del</strong> proprietario<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> casa incise sul<strong>la</strong> chiave<br />

o sul portale;<br />

In<strong>di</strong>ca se il portale è ricoperto<br />

da intonaco o stucco;<br />

In<strong>di</strong>ca eventuali annotazioni<br />

non riconducibili agli altri campi.<br />

La compi<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> una scheda re<strong>la</strong>tiva a ogni portale<br />

cens<strong>it</strong>o conteneva numerosi dati <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso tipo. Per il<br />

<strong>la</strong>voro descr<strong>it</strong>to in questo contributo però è stato <strong>di</strong> fondamentale<br />

importanza il campo DATA CHIAVE poiché tram<strong>it</strong>e<br />

l’interrogazione su GIS è stato possibile creare carte<br />

tematiche re<strong>la</strong>tive ai vari perio<strong>di</strong> <strong>del</strong> XIX secolo che hanno<br />

permesso <strong>di</strong> evidenziare <strong>la</strong> <strong>di</strong>stribuzione spaziale dei<br />

portali all’interno <strong>del</strong> tessuto urbano <strong>di</strong> Viggiano. Sono<br />

stati cens<strong>it</strong>i 370 portali ma non tutti presentavano incisa<br />

sul<strong>la</strong> chiave <strong>di</strong> volta <strong>la</strong> data utile per l’interrogazione su<br />

GIS. So<strong>la</strong>mente 173 casi sui 370 totali hanno permesso <strong>di</strong><br />

effettuare le analisi descr<strong>it</strong>te in questo <strong>la</strong>voro. L’arco cronologico<br />

coperto dalle 173 chiavi <strong>di</strong> volte recanti una data<br />

va dal 1620 al 1998 con 9 casi in cui non è stato possibile<br />

confermare con esattezza <strong>la</strong> data dovuto all’usura o al<strong>la</strong><br />

non facile lettura <strong>di</strong> alcune chiavi <strong>di</strong> volta. La maggior par-<br />

GEOGRAFIE DEL POPOLAMENTO: CASI DI STUDIO, METODI E TEORIE<br />

te <strong>del</strong>le chiavi <strong>di</strong> volta in questione utili per questo <strong>la</strong>voro<br />

appartengono al XIX secolo, pertanto sono state iso<strong>la</strong>te<br />

dalle rimanenti non utilizzabili per questo <strong>la</strong>voro. I dati<br />

qui prodotti sono stati quin<strong>di</strong> ricavati da un campione <strong>di</strong><br />

140 un<strong>it</strong>à che coprono tutto il XIX secolo. Si precisa che il<br />

campione preso in esame rappresenta so<strong>la</strong>mente una picco<strong>la</strong><br />

parte <strong>del</strong><strong>la</strong> ab<strong>it</strong>azioni che erano presenti a Viggiano<br />

nel XIX secolo, ma ha offerto comunque degli importanti<br />

risultati che hanno permesso <strong>di</strong> capire meglio gli eventi<br />

ricostruttivi post terremoto <strong>del</strong> <strong>1857</strong>.<br />

L’informatizzazione dei dati su piattaforma<br />

GIS<br />

Nell’ultima parte <strong>del</strong> progetto sono stati curati gli<br />

aspetti più informatici. Nel<strong>la</strong> prima fase, come visto in<br />

precedenza, è stata effettuata l’archiviazione dei dati. In<br />

questa fase è stata creata e utilizzata una piattaforma GIS<br />

per un centro storico (BIANCHI, CARDINI, 2000).<br />

Figura 1. Collocazione dei portali recanti date dal <strong>1857</strong> al 1860<br />

nelle due aree <strong>del</strong> paese: Le Croci e Castello.<br />

La base grafica <strong>di</strong> partenza all’interno <strong>del</strong><strong>la</strong> piattaforma<br />

GIS è stata <strong>la</strong> cartografia vettoriale in sca<strong>la</strong> 1:1000 <strong>del</strong>l’intero<br />

centro storico e <strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva foto aerea verticale <strong>del</strong><br />

centro ab<strong>it</strong>ato. In aggiunta a queste sono state inser<strong>it</strong>e le<br />

informazioni tratte dal database fotografico e alfanumerico<br />

e dal collegamento dei dati da GIS ai dati provenienti<br />

dal censimento effettuato nel<strong>la</strong> prima fase <strong>del</strong> <strong>la</strong>voro sul<br />

campo. E’ stato così creato un “conten<strong>it</strong>ore” <strong>di</strong> informazioni,<br />

utilizzabile sovrapponendo i numerosi dati <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso<br />

tipo ottenuti. Le caratteristiche <strong>del</strong> software, provvisto<br />

<strong>di</strong> potenti funzioni CAD, hanno consent<strong>it</strong>o <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogare<br />

con applicazioni esterne che gestiscono files alfanumerici<br />

o grafici, <strong>di</strong> stampare viste parziali e complessive <strong>del</strong> documento,<br />

<strong>di</strong> realizzare carte tematiche, grafici o formule.<br />

Inoltre è stato possibile procedere per ogni tipo <strong>di</strong> ricerca<br />

tematica applicabile sia all’intera mole dei dati contenuti<br />

o solo ad una parte <strong>di</strong> questi. Sono state così create carte<br />

tematiche re<strong>la</strong>tive al<strong>la</strong> <strong>di</strong>stribuzione dei portali cens<strong>it</strong>i e<br />

sono state create <strong>del</strong>le carte tematiche cronologiche basate<br />

sull’interrogazione <strong>del</strong>le date incise sulle chiavi <strong>di</strong> volta<br />

(CIANCIARULO 2007a, pp. 42-45). Dividendo il XIX secolo<br />

in perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> circa 10 anni è stato possibile vedere dove


L’APPLICAZIONE DEI GIS PER LO STUDIO DELLO SVILUPPO URBANISTICO DI VIGGIANO<br />

e in che modo si collocano le chiavi <strong>di</strong> volta datate. Come<br />

già accennato in precedenza, re<strong>la</strong>tivamente al terremoto<br />

<strong>del</strong> <strong>1857</strong>, è stato possibile visualizzare sul tessuto urbano i<br />

luoghi in cui sono presenti i portali recanti date successive<br />

a questo evento.<br />

Analisi e interpretazione dei dati: le aree<br />

<strong>di</strong> <strong>ricostruzione</strong> post <strong>1857</strong><br />

Le aree indagate sono state due, l’area antica <strong>del</strong> paese<br />

corrispondente all’ab<strong>it</strong>ato che sorge al <strong>di</strong> sotto <strong>del</strong>l’antico<br />

castello e l’area popo<strong>la</strong>re che sorge a ridosso <strong>del</strong> colle Montecalvario<br />

nel<strong>la</strong> zona detta Le Croci. Uno dei due scopi<br />

prefissi per <strong>la</strong> realizzazione <strong>di</strong> questo progetto, era quello<br />

<strong>di</strong> capire dove <strong>la</strong> <strong>ricostruzione</strong> post terremoto fosse avvenuta<br />

più velocemente rispetto ad altre zone <strong>del</strong> paese. Dal<strong>la</strong><br />

banca dati prodotta in precedenza re<strong>la</strong>tiva al censimento<br />

<strong>di</strong> tutti i portali <strong>del</strong> centro storico, sono stati estrapo<strong>la</strong>ti i<br />

dati re<strong>la</strong>tivi ai portali con datazione imme<strong>di</strong>atamente successiva<br />

al <strong>1857</strong>. Sono stati estratti i portali con datazione<br />

compresa tra <strong>1857</strong> e 1860, considerando un arco <strong>di</strong> tempo<br />

sufficiente per <strong>la</strong> <strong>ricostruzione</strong> <strong>di</strong> una ab<strong>it</strong>azione eventualmente<br />

rasa al suolo. I dati riassunti nel<strong>la</strong> figura 01 mostrano<br />

una <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong>scorde nelle due aree. L’area re<strong>la</strong>tiva<br />

al Castello presenta un gran numero <strong>di</strong> rifacimenti post<br />

<strong>1857</strong>, mentre l’area Le Croci risulta meno coinvolta dal<br />

fenomeno imme<strong>di</strong>ato <strong>di</strong> <strong>ricostruzione</strong>. Risulta inoltre interessante<br />

notare come nel<strong>la</strong> zona Castello il maggior numero<br />

<strong>di</strong> ricostruzioni sia stato effettuato nei <strong>di</strong>ntorni <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

Basilica Pontificia Minore, zona v<strong>it</strong>ale e nobile <strong>del</strong> paese.<br />

La maggiore concentrazione <strong>di</strong> portali re<strong>la</strong>tivi a questi anni<br />

<strong>la</strong> riscontriamo nell’attuale Via Roma, che collegava il<br />

centro <strong>del</strong> paese verso <strong>la</strong> Basilica sopra c<strong>it</strong>ata, meta <strong>di</strong> numerosi<br />

pellegrinaggi da tutto il Sud Italia in cui è ancora<br />

custo<strong>di</strong>ta <strong>la</strong> statua lignea <strong>del</strong><strong>la</strong> Madonna Nera <strong>di</strong> Viggiano.<br />

Al contrario <strong>la</strong> zona Le Croci era una zona popo<strong>la</strong>re ab<strong>it</strong>ata<br />

da gente comune e non sono presenti in questa area<br />

e<strong>di</strong>fici nobiliari ed ecclesiastici. E’ comunque interessante<br />

notare come in quasi tutto il tessuto urbano <strong>di</strong> Viggiano,<br />

sia quello più antico che quello popo<strong>la</strong>re, siano state avviate<br />

imme<strong>di</strong>atamente opere <strong>di</strong> rifacimento parziale o totale<br />

<strong>del</strong>le ab<strong>it</strong>azioni danneggiate dal <strong>sisma</strong>. Questo implica una<br />

buona <strong>di</strong>sponibil<strong>it</strong>à <strong>di</strong> denari e manodopera senza <strong>la</strong> quale<br />

non sarebbe stato possibile ricostruire il paese.<br />

Analisi e interpretazione dei dati: lo sviluppo<br />

urbanistico <strong>di</strong> Viggiano durante il<br />

XIX secolo<br />

L’ultima parte <strong>di</strong> questo <strong>la</strong>voro sintetizza i dati re<strong>la</strong>tivi<br />

al<strong>la</strong> zona più nuova <strong>del</strong> centro storico <strong>di</strong> Viggiano. Tra<strong>la</strong>sciando<br />

<strong>la</strong> zona Castello che rappresenta <strong>la</strong> parte più antica<br />

<strong>del</strong> paese, sono stati analizzati i dati cronologici dei portali<br />

re<strong>la</strong>tivi al<strong>la</strong> zona Le Croci, <strong>la</strong> parte popo<strong>la</strong>re <strong>del</strong> paese.<br />

Sono stati selezionate le chiavi <strong>di</strong> volta con data re<strong>la</strong>tiva<br />

al XIX secolo. Si è scelto <strong>di</strong> <strong>di</strong>viderli in blocchi <strong>di</strong><br />

10 anni ciascuna per verificare i fenomeni <strong>di</strong> popo<strong>la</strong>mento<br />

re<strong>la</strong>tivi a questa parte <strong>del</strong> paese. <strong>Il</strong> metodo adottato consisteva<br />

nel selezionare i <strong>di</strong>versi blocchi <strong>di</strong> informazioni e<br />

unire con una linea i punti re<strong>la</strong>tivi ad ogni decennio selezionato.<br />

Sono stati un<strong>it</strong>i so<strong>la</strong>mente i punti che risultavano<br />

più periferici e che comunque si trovavano al <strong>di</strong> fuori <strong>del</strong>le<br />

linee cronologiche più antiche già tracciate in precedenza.<br />

Un esempio <strong>di</strong> questo metodo è visibile nel<strong>la</strong> figura 02.<br />

Figura 2. Esempi <strong>di</strong> linee cronologiche appartenenti ai decenni<br />

più antichi <strong>del</strong> XIX secolo nel<strong>la</strong> zona Le Croci.<br />

Figura 3. Linee <strong>di</strong> avanzamento urbanistico durante il XIX<br />

secolo nel<strong>la</strong> zona Le Croci.<br />

<strong>Il</strong> risultato finale visibile nel<strong>la</strong> figura 03 mostra come<br />

durante il XIX secolo si sia sviluppata e ingran<strong>di</strong>ta questa<br />

nuova parte <strong>del</strong> paese. Inoltre i dati ottenuti mostrano<br />

come anche dopo il terremoto <strong>del</strong> <strong>1857</strong> già c<strong>it</strong>ato in precedenza,<br />

il paese abbia continuato ad ingran<strong>di</strong>rsi. La parte<br />

nuova <strong>del</strong> paese urbanizzata è stata proprio questa presa in<br />

esame, avendo a <strong>di</strong>sposizione terreni meno ripi<strong>di</strong> rispetto<br />

al colle dove sorge l’antico ab<strong>it</strong>ato e il castello. Nel decennio<br />

1851-1860 i dati mostrano come prima <strong>del</strong><strong>la</strong> data <strong>del</strong><br />

<strong>1857</strong> lo sviluppo urbanistico <strong>di</strong> Viggiano era già iniziato<br />

anche verso le pen<strong>di</strong>ci <strong>del</strong> Colle Montecalvario. Questo<br />

dato però potrebbe non essere ver<strong>it</strong>iero poiché poteva essere<br />

già stato urbanizzato prima <strong>del</strong> <strong>1857</strong> e i dati attuali<br />

potrebbero essere re<strong>la</strong>tivi a ricostruzioni con date posteriori.<br />

Lo stesso vale per i decenni posteriori presi in esame<br />

dopo il <strong>1857</strong>. Dal<strong>la</strong> interpretazione <strong>del</strong><strong>la</strong> figura 03, il decennio<br />

1861-1870 mostra invece una evoluzione verso <strong>la</strong><br />

parte ovest e sud-ovest <strong>del</strong> paese. Nel decennio 1871-1880


sembra che il fenomeno <strong>di</strong> espansione e<strong>di</strong>lizia si sia evoluto<br />

in <strong>di</strong>rezione sud. Infine gli ultimi dati re<strong>la</strong>tivi al XIX<br />

secolo li troviamo proprio in corrispondenza <strong>del</strong> lim<strong>it</strong>e<br />

attuale <strong>di</strong> urbanizzazione, nel<strong>la</strong> zona più occidentale <strong>del</strong><br />

centro ab<strong>it</strong>ato.<br />

Considerazioni finali<br />

I dati qui ottenuti mostrano come sia stato possibile<br />

formu<strong>la</strong>re <strong>del</strong>le ipotesi ricostruttive re<strong>la</strong>tive all’antico centro<br />

storico <strong>di</strong> Viggiano colp<strong>it</strong>o da numerosi terremoti e<br />

ogni volta ricostru<strong>it</strong>o dai suoi ab<strong>it</strong>anti. Grazie al<strong>la</strong> creazione<br />

<strong>di</strong> un Sistema Informativo Terr<strong>it</strong>oriale è stato possibile<br />

integrare numerosi dati <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso formato per poter avere<br />

una visione globale <strong>del</strong> fenomeno <strong>di</strong> urbanizzazione. La<br />

grande mole <strong>di</strong> dati prodotta dal censimento sul campo è<br />

stata analizzata e sintetizzata con tavole e dati che sono stati<br />

pubblicati in una re<strong>la</strong>zione finale finanziata dal Comune<br />

<strong>di</strong> Viggiano (CIANCIARULO 2007a). I prossimi obbiettivi<br />

saranno quelli <strong>di</strong> integrare altri dati per poter arrivare a<br />

una sintesi finale più completa <strong>del</strong> fenomeno <strong>di</strong> urbanizzazione<br />

e <strong>ricostruzione</strong> post terremoto <strong>del</strong> <strong>1857</strong>. Saranno<br />

sicuramente presi in esami in futuro dati provenienti da<br />

cartografia e fotografia storica integrati da dati catastali.<br />

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Dall’analisi <strong>del</strong>le aperture ottocentesche al<strong>la</strong> conservazione<br />

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principles of observational seismology, Chapmann and<br />

Hall, London 1862, 2 voll.

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