Giornalino della parrocchia di San Gennaro al Vomero (Napoli)

Corpus Domini
Domenica 2
SS. Corpo e Sangue di Cristo
II Domenica dopo Pentecoste
Giovedì 6
Giovedì Eucaristico
Ore 9,00 - S. Messa ed esposizione – Adorazione
personale
Ore 11,00 - Celebrazione dell'Ora Media,
Benedizione Eucaristica - Reposizione
Ore 17,00 – S. Messa ed esposizione - Adorazione
personale
Ore 18,15 – Preghiera del Rosario Eucaristico
Ore 19,30 – Celebrazione dei Vespri e Benedizione
Il Santissimo Sacramento resterà solennemente
esposto fino alle 21,00
Venerdì 7
Sacratissimo Cuore di Gesù
Giornata mondiale di preghiera per la
santificazione dei sacerdoti
Domenica 9
X Domenica del Tempo Ordinario
Ricordo del Battesimo – ore 17,00
Giornalino della Parrocchia
San Gennaro al Vomero
Giugno 2013 – Anno 9° Numero 6
Anno della Fede 2012­2013
Orari di celebrazione delle SS. Messe durante il mese di giugno
Giorni feriali: 9,00 e 19,00 Giorni festivi: 9,30 ­ 11,00 ­ 12,30 e 19,00
E' attivo il sito web della Parrocchia: www.sangennaroalvomero.it
Appuntamenti per il mese di giugno
Martedì 11
Incontro di verifica del Centro profetico
Ore 19,00
Mercoledì 12
Incontro di verifica degli operatori Caritas
Ore 19,30
Venerdì 14
Incontro di verifica degli operatori del gruppo
liturgico – ore 19,30
Domenica 16
XI Domenica del Tempo Ordinario
Da lunedì 17 a mercoledì 19
Convegno Diocesano di programmazione pastorale
Materdomini
Sabato 22
XVI anniversario ordinazione sacerdotale del
nostro parroco don Salvatore Angerami
Domenica 23
XII Domenica del Tempo Ordinario
Domenica 30
XIII Domenica del Tempo Ordinario
Battesimi – ore 17,00
Hanno ricevuto la prima comunione
Domenica 12 maggio: Andrea Yuri Castellano, Fernanda Cuozzo, Luisa de Falco Giannone, Sara De
Simone, Vittorio Di Lillo, Ugo Frezza, Dario Gaeta, Lorenzo Galmuzzi, Alessandra Pace,
Domenico Piscopo, Maria Cristina Ricci, Raffaele Ricciardi, Andrea Roscigno, Andrea
Somma, Paolo Somma, Vittoria Sopito, Salvatore Tarallo
Domenica 26 maggio: Salvatore Anzovino, Ludovica Aversano, Vittoria Aversano, Simone Castagnola,
Maria Chiara Cianniello, Simone Cillo, Vittoria Cillo, Benedetta Pia D’Argenzio, Andrea Della
Pietra, Michele Della Pietra, Fabiana De Riso, Fiona Fabiola De Luca, Anna Maria
Gargano, Ludovica Lepore, Vincenzo Magliulo, Chiara Maselli, Fabrizio Massaro, Francesca
Matarasso, Marco Rania, Morena Rania, Ludovica Saliceti, Francesca Savarese, Edoardo
Scarfo', Federica Spagnuolo, Francesca Vecchi, Emiliano Maria Zuppardi
Parrocchia San Gennaro al Vomero – via Bernini 55, Napoli – Tel. e FAX 081/5569167 www.sangennaroalvomero.it
1

2
Sono stati battezzati
Dario Della Corte, Alessio Dario
Hanno ricevuto il sacramento della
Confermazione
Sara Barone, Tiziana Bembo, Elisabetta Cafiero,
Giulia Cananzi, Sabrina Chiara Cecere, Paolo
Coda, Giuseppe Cortone, Stefano De Rosa,
Vincenzo Di Gennaro, Maria Elvira Dursio,
Giorgia Esposito, Sergio Facchini, Valentina
Fico, Antonia Iannucci, Linda Iannucci, Valerio
Laudati, Alfredo Liguori, Laura Lubrano,
Nel mese di maggio
Francesca Maria Massa, Annalisa Mazza,
Giorgia Musto, Andrea Piccirillo, Dario Elia
Romano, Francesca Romano, Luigi Alessandro
Luca Russolillo, Fabio Scala, Miriam Scarpati,
Flavio Scuotto, Valeria Tanzi, Martina
Tommasone, Chiara Visconti, Francesca
Vivenzio
Sono tornati alla casa del Padre
Maria Grazia Riccio, Gennaro Lombardo,
Ciriaco Politano, Giovanna Montesano, Massimo
Majorano
Orario di Segreteria Lunedì – Venerdì: ore 10,00 – 12,00 e 17,00 –19,00
Sabato: ore 10,00 – 12,00
Caritas Parrocchiale Orari del centro ascolto
(recapito telefonico: 334­3759546) Mercoledì ore 10,00 – 12,00
Venerdì ore 17,00 – 19,00
Celebrazione del Sacramento della
Confermazione
Domenica 19 maggio, Solennità di
Pentecoste, la nostra comunità ha vissuto la sua
“Pentecoste parrocchiale”.
Infatti, durante la solenne celebrazione delle
ore 11,00 trentadue giovani hanno celebrato il
sacramento della Cresima, confermando
sacramentalmente la fede battesimale e ricevendo
il dono particolare dello Spirito Santo, promesso da
Cristo Signore ed effuso nel giorno di Pentecoste
sugli Apostoli, e dagli stessi Apostoli e dai Vescovi
loro successori trasmesso a tutti i battezzati per
mezzo di questo sacramento.
Foto di gruppo dei cresimati
Questi ragazzi hanno percorso un itinerario
catechetico che li ha aiutati ad approfondire la
propria fede, tentando di renderla più matura ed
incarnata nel quotidiano.
Attraverso la preghiera comunitaria e
personale e, soprattutto, la partecipazione
all’Eucaristia domenicale hanno sperimentato la
vicinanza reale ed efficace del Risorto e si sono
lasciati affascinare dalla bellezza della Chiesa suo
corpo mistico che ne continua la missione di
salvezza.
Proprio a questa missione hanno sentito il
forte desiderio di portare il proprio contributo,
svuotandosi di se stessi per fare spazio allo Spirito
di Dio che li renda apostoli del Risorto, autentici
testimoni del suo Vangelo di salvezza per ogni
uomo.
A loro vanno gli auguri più fervidi di tutta la
comunità parrocchiale che si impegna con
generosità ad accompagnarli nella preghiera e nella
fraternità mentre muovono i primi passi del loro
generoso apostolato.
La simbologia del cero Pasquale
Continuiamo con la descrizione dei simboli
dello Spirito Santo che quest’anno adornano il Cero
pasquale.
Dopo il simbolo dell’acqua, che abbiamo già
approfondito nell’ultimo numero, questa volta
vogliamo soffermarci su quello del fuoco.
Mentre l’acqua significava la nascita e la
fecondità della vita donata nello Spirito Santo, il
fuoco simbolizza l’energia trasformante degli atti
dello Spirito Santo.
Il profeta Elia, che «sorse simile al fuoco» e la
cui «parola bruciava come fiaccola» (Sir 48,1), con
la sua preghiera attira il fuoco del cielo sul
sacrificio del monte Carmelo, figura del fuoco dello
Spirito Santo che trasforma ciò che tocca. Giovanni
Battista, che cammina innanzi al Signore «con lo
Parrocchia San Gennaro al Vomero – via Bernini 55, Napoli – Tel. e FAX 081/5569167 www.sangennaroalvomero.it

spirito e la forza di Elia» (Lc 1,17), annunzia Cristo
come colui che «battezzerà in Spirito Santo e
fuoco» (Lc 3,16), quello Spirito di cui Gesù dirà:
«Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come
vorrei che fosse già acceso!» (Lc 12,49).
È sotto la forma di «lingue come di fuoco»
che lo Spirito Santo si posa sui discepoli il mattino
di pentecoste e li riempie di sé. La tradizione
spirituale riterrà il simbolismo del fuoco come uno
dei più espressivi dell’azione dello Spirito Santo:
«Non spegnete lo Spirito » (1 Ts 5,19).
La devozione al Sacro Cuore di Gesù
Questo articolo vuol proporre nel suo insieme
oltre ad una breve e sintetica lettura «teologica» di
un'esperienza spirituale, quale la devozione al
Sacro Cuore, anche il suo metodo di approccio.
Naturalmente ciò comporta che da un lato per
molti argomenti trattati non sarà possibile un
adeguato approfondimento; d'altro canto, però, si
potrà comprendere in una visione d'insieme tutte le
problematiche inerenti alla teologia della
devozione del Sacro Cuore. Questo non è di poco
conto, poiché sovente ancor oggi molte opere
teologiche su tale argomento sono frammentarie ed
incomplete.
Il culto al Sacro Cuore non è che la
traduzione e comprensione liturgica ufficiale della
devozione e della spiritualità del Cuore di Cristo
vissute dal popolo di Dio. É importante sottolineare
che il senso attuale del culto non sarebbe inteso
correttamente se separato dall'esperienza spirituale
da cui ha preso origine ed in cui vi è dischiuso il
suo significato profondo.
Anche l'origine del culto liturgico al Sacro
Cuore può essere allacciata alle feste in cui il Cuore
di Gesù è venerato con indiviso riferimento al
mistero della passione e delle piaghe, e cioè, quelle
della Santa Lancia e delle Cinque piaghe, celebrate
rispettivamente fin dal 1353 e dal 1400.
L'attenzione cultuale e programmatica verso il
Cuore di Gesù diventerà esplicita e teologicamente
coltivata nelle tre istituzioni religiose fondate da
san Giovanni Eudes e di coloro che diffusero il
messaggio di santa Margherita Maria Alacoque. Nel
1765 venne concessa da Clemente XIII
all'episcopato della Polonia ed all'Arciconfraternita
romana del Sacro Cuore (fondata nel 1729) la
facoltà di celebrare, con messa e ufficio propri, la
festa liturgica del Cuore di Gesù, estesa da Pio IX,
nel 1856, a tutta la Chiesa.
Questo iter, necessario per dare alla
devozione e festa del Sacro Cuore l'ufficialità ed il
valore universale della celebrazione liturgica della
Chiesa, ma eccessivamente enfatizzato, è stato alla
base di un impoverimento della comprensione
teologica del culto del Sacro Cuore. La diatriba
sviluppatasi circa l'oggetto del culto del Cuore di
Gesù ­ su cui ci soffermeremo in seguito ­ prenderà
le mosse proprio dall'approvazione ufficiale ed il
riconoscimento liturgico della devozione e quindi
del culto al Sacro Cuore. Discutendo sull'oggetto
del culto e sulla plausibilità dell'adorazione del
Cuore si è arrivati, nei contenuti, a parlare di
celebrazione di un'idea piuttosto che di un evento di
salvezza e, conseguentemente, di uno scadimento o
condizionamento della liturgia agli esercizi di
devozione. In questo modo, il culto al Cuore di
Cristo, ridotto a «rito approvato», e il cui oggetto
formale è il cuore fisico, simbolo dell'amore, o
l'amore simbolizzato dal cuore, si risolverebbe, in
un impoverimento della nozione stessa di liturgia,
in una parcellizzazione ed intellettualizzazione del
mistero di Cristo e di una mancanza di aggancio
con la vita.
La devozione, in quanto tende all'unificazione
della vita spirituale, si avvicina all'accezione di
spiritualità. Con questa parola è da intendersi
soprattutto l'aspetto interiore della vita spirituale.
Si passa dal concetto di devozione a quello di
spiritualità quando si considera la prima all'interno
di un progetto di vita spirituale personale la quale
tende alla pienezza della realizzazione della fede
vissuta. Da questo punto di vista non tutte le
devozioni possono assurgere a rango di spiritualità,
ma solo quelle il cui contenuto è abbastanza
centrale e ricco. Il tal modo possiamo chiamare
«spiritualità particolare» la forma assunta dalla vita
cristiana nella misura in cui si rifà non alle pratiche
cultuali ed esteriori, ma ad un particolare
dinamismo interiore di conoscenza e di adesione.
La spiritualità del Cuore di Cristo, con il significato
profondo che essa esprime (l'amore di Dio) e col
supporto concreto ed immaginativo a cui fa
Parrocchia San Gennaro al Vomero – via Bernini 55, Napoli – Tel. e FAX 081/5569167 www.sangennaroalvomero.it
3

4
riferimento (ad esempio, la scena giovannea del
costato trafitto) possiede ed esprime tutte le
direttrici del dinamismo spirituale, quali
l'elevazione e il movimento di approfondimento ed
interiorizzazione; la coscienza di una presenza viva
di Dio in noi e di noi in Dio, attraverso la preghiera
e la contemplazione che portano alla partecipazione
alla vita e ai doni dello Spirito.
Come nel culto liturgico, così nel sorgere
della devozione e della spiritualità particolare v'è la
focalizzazione di un aspetto della fede. Tuttavia
l'intenzione spirituale e l'adesione dell'atto di fede
non si fermano all'aspetto particolare: attraverso di
esso si riferiscono alla totalità del Mistero al quale
ogni credente aderisce nella Chiesa. La devozione,
e il culto liturgico del Sacro Cuore si soffermano su
uno di questi momenti particolari della storia della
salvezza, la celebrazione di uno dei «misteria
carnis», ritenuti privilegiati in virtù della loro
ricchezza di contenuto, quali, ad esempio, quello
della trafittura del costato di Cristo.
Ma è possibile capovolgere la prospettiva.
Affermando che il culto liturgico è la celebrazione
in cui Cristo associa a sé il suo corpo che è la
Chiesa, offrendo al Padre la lode perfetta nel
rinnovare l'attuarsi del grande Mistero della
salvezza, il mistero della nostra Pasqua in lui, il
Concilio Vaticano II ha voluto indirizzare «l'animo
dei fedeli prima di tutto verso le feste del Signore» e
sottolineare che fulcro del culto della Chiesa è
appunto il mistero centrale del cristianesimo, il
Mistero pasquale. Questa è la sorte anche delle
devozioni: quanto più una devozione esprimerà il
mistero essenziale di Cristo, il Mistero pasquale,
vivrà di questo e in questo mistero, tanto più si
potrà affermare nella liturgia ed al di fuori di essa.
Fra queste devozioni è da annoverare senza meno
quella del Sacro Cuore. Anzi si può a buon diritto
sollevare l'interrogativo se questa sia considerabile
come una fra le altre devozioni, dicendo essa il
rapporto diretto col fondo stesso del cristianesimo
quale fede in Gesù Cristo, che ci rivela in sé l'amore
della Trinità, e contemplazione dell'amore
incarnato, che ha il suo luogo primo nel Mistero
pasquale
Un mese alla scuola di Maria
Anche quest’anno, durante il mese di maggio
che la pietà popolare consacra alla Vergine Madre,
la nostra comunità parrocchiale ha voluto mettersi
alla scuola di Maria, prima discepola del Figlio suo
Gesù.
Attraverso la preghiera comunitaria del Santo
Rosario, ciascuno si è lasciato condurre per mano
dalla Madonna verso la contemplazione della
bellezza del volto di Cristo e all'esperienza della
profondità del suo amore, attingendo abbondanza
di grazia, quasi ricevendola dalle mani stesse della
Madre del Redentore.
Il Rosario è veramente un percorso spirituale,
in cui Maria si fa madre, maestra, guida, e sostiene
il fedele con la sua intercessione potente. Proprio
per questo, alla fine di questa preghiera, in cui ha
fatto intima esperienza della maternità di Maria, il
credente sente di sciogliersi nelle lodi per la
Vergine Santa, sia nella splendida preghiera della
Salve Regina, che in quella delle Litanie lauretane,
entrambe pregate in canto con grande devozione
da tutta l’assemblea parrocchiale quale
coronamento di un cammino interiore, che ha
portato ciascuno a contatto vivo con il mistero di
Cristo e della sua Madre Santissima.
Al termine di ogni Celebrazione Eucaristica,
la comunità si è raccolta intorno all’immagine
dell’Immacolata recentemente restaurata per
offrirle l’onore dell’incenso e recitare la “Supplica a
Maria per il mese di maggio”. Un mese intenso,
dunque, vissuto con grande intensità perché, come
scriveva il Venerabile Servo di Dio il papa Paolo VI
nella sua enciclica Mense maio, “in esso le nostre
suppliche trovano più facile accesso al cuore
misericordioso della Vergine” e conclusosi con
l’atto di consacrazione a Maria della nostra
comunità parrocchiale.
Parrocchia San Gennaro al Vomero – via Bernini 55, Napoli – Tel. e FAX 081/5569167 www.sangennaroalvomero.it