Scramble è di scena il XII Gruppo - AVIA

Morgan Brighel
foto "Troupe Azzurra"
P
erfetta nelle sue geometrie, reattiva
ad ogni minima sollecitazione,
operativa senza soluzione di
continuità.
Come una tela di ragno, la rete di
osservazione, riporto e controllo della
Difesa Aerea -un complesso sistema di
radar, velivoli e missili, integrato sin
dal tempo di pace in ambito NATO - si
tende a copertura di tutto lo spazio
aereo nazionale, M5 giorni all'anno, 24
ore al giorno, per contrastare ogni violazione
da parte di velivoli sospetti.
In caso di pericolo, I'allertamento
della catena di Comando e Controllo è
immediato e la risposta non ammette
ritardi: pochif,$inuti da quando la traccia
dello "zombie" appare sui radar
bastano al CAOC 5 (Combined Air
Operation Center) di Poggio Renatico
per decidere il decollo su scrarnble di
una coppia di intercettori in turno
d'allarme. Che a partire da quest'anno,
potrebbero essere quelli del XII Gruppo
del M0 Stormo di Gioia del Colle.
Dopo una lunga pausa durata quasi
cinque anni, infatti, gli 'Strali" si sono
riappropriati dell'importante ruolo di
garanti della sicurezza dello spazio
aereo nazionale, ruolo che svolgeranno
con i velivoli Eurofighter Typhoon.
Le mtlmlle dei cielo
Quando nella "palazzina allarme" del
Gruppo risuona la sirena continua,
qualcuno sta violando lo spazio aereo
nazionale. Potrebbe trattarsi di un veli-
volo che ha perso il contatto radio o di
un'irregolarità riscontrata nel suo
piano di volo, o di dubbi sulla veridicità
delle informazioni fornite in avvicina-
mento al nostro spazio aereo.
In ogni caso la procedura è la stessa:
per decollare e una volta in volo, sotto
la guida del controllore GCI (Guida
Caccia Intercettori), si avvicinano al
sospetto, lo identificano a vista e a
seconda delle necessità lo scortano
fuori dallo spazio aereo nazionale o lo
costringono ad atterrare sul più vicino
aeroporto.
E' dai tempi della Guerra Fredda che
le regole non sono cambiate.
Già allora il XII Gruppo era inserito
nel servizio di allarme nazionale e
NATO e con i suoi F-104 presidiava il
Fianco Sud, quello più esposto alle
"incursioni" indesiderate di MiG libici e
Tupolev sovietici. In quegli anni condi-
videva questa responsabilità con il X
Gruppo del 90 Stormo di Grazzanise e i
tanti scramble reali di cui si resero
entrambi protagonisti contribuirono
ad alimentare il mito dello Starfighter.
A metà degli anni Novanta le cose
cambiarono: sulla pista di Gioia del
Colle atterrarono i Tornado ADV (Air
Defense Version), acquisiti dalla Forza
Armata in leasing dalla RAF come "gap
filler", e con i nuovi velivoli il Gruppo
"Deliberate Force" e "Allied Force" nei
cieli dei Balcani.
Conclusa nel 2004 l'attività operati-