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il Gran Priore Romano Colombo la Castellana Sara Franciosi il ...

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MAGGIO 2005<br />

La nostra attività in maniero, in qualità di responsab<strong>il</strong>i<br />

sf<strong>il</strong>ata, è una sorta di sfida che accettiamo con entusiasmo<br />

anno dopo anno: perché l’ultima domenica di maggio <strong>il</strong><br />

Sole possa risplendere più di ogni altra Contrada, infatti,<br />

dobbiamo impegnarci al massimo per riuscire a rinnovare<br />

ed impreziosire <strong>il</strong> nostro corteo storico, inserendo nuovi<br />

costumi o modificando elementi già presenti, senza<br />

mai dimenticare i rigorosi criteri storici imposti dal<strong>la</strong><br />

Commissione Costumi. Per <strong>la</strong> prossima edizione del Palio<br />

abbiamo deciso di concentrarci, innanzitutto, sul<strong>la</strong> figura<br />

degli addetti sf<strong>il</strong>ata: personaggi che procedono ai margini<br />

del corteo storico, assicurandosi che i figuranti siano<br />

impeccab<strong>il</strong>i nei loro costumi e che l’assetto del<strong>la</strong> sf<strong>il</strong>ata<br />

rimanga corretto fino all’ingresso al Mari. Per far risaltare<br />

al meglio questi elementi, esterni al corteo ma ugualmente<br />

importantissimi, abbiamo confezionato per loro dieci<br />

nuovi vestiti: l’abito, in te<strong>la</strong> beige, riporta sul torace <strong>il</strong><br />

nostro Sole, simbolo di Contrada, ricamato interamente a<br />

mano dalle nostre Dame in tre colori (giallo, oro e rosso).<br />

Il costume è completato dal<strong>la</strong> camicia e dai pantaloni,<br />

entrambi color ocra. Per arricchire ulteriormente <strong>la</strong> nostra<br />

sf<strong>il</strong>ata, poi, abbiamo deciso di introdurre due nuovi<br />

“Sem nasù par patì...patem!!!” Questo diceva <strong>la</strong> grande Teresa di Felice<br />

Musazzi (un contradaiolo doc...) e...<strong>la</strong> mia Teresa cosa dice??? “Ca sem<br />

stufi da patì!!!E alura a le ura da vengi un quai cos!” Con i dovuti<br />

scongiuri...naturalmente! Cari contradaioli, sono partico<strong>la</strong>rmente felice<br />

che mi venga data questa opportunità, cioè di potermi rivolgere<br />

direttamente a voi con questo scritto. Io mi sento orgoglioso di essere di<br />

Legnano, più precisamente di Legnarello (si perchè chi nasce e vive per<br />

un po’, un bel po’, in questa magnifica contrada, anche se poi va altrove<br />

ad abitare è, e sempre sarà, un fioù da Lignarel!!!).<br />

La nostra città è ricca di storia e di tradizioni da non perdere e non<br />

dimenticare mai. Il Palio delle Contrade, che dire, più storia di così! Va<br />

però vissuto bene, con gioia e goliardia, con attaccamento ai colori del<strong>la</strong><br />

contrada, senza mai esagerare, con intelligenza, e a noi di Legnarello<br />

quel<strong>la</strong> non manca. La storia. Sì, <strong>la</strong> storia di Legnano e di Legnarello,<br />

più precisamente. Io (adesso parlo da “Antonio”) ho vissuto dei<br />

momenti meravigliosi in questa Contrada: <strong>la</strong> mia adolescenza, i primi<br />

tiri al pallone nell’ oratorio “vecchio”, le prime morosine rigorosamente<br />

di Legnarello, le mie apparizioni come figurante nel<strong>la</strong> sf<strong>il</strong>ata storica,<br />

ecc... Insomma tanti tanti tanti bei ricordi. Gli amici mai dimenticati.<br />

Ecco <strong>la</strong> fatidica paro<strong>la</strong>: “dimenticare”. Mai dimenticare, anzi ricodare:<br />

ricordare alle nuove generazioni queste fantastiche sensazioni, <strong>la</strong> storia<br />

di Legnano e del<strong>la</strong> nostra Contrada. Approfitto anche per fare i complimenti<br />

per le innovazioni apportate al maniero, ma attenzione: una struttura<br />

pur nuova e bel<strong>la</strong> che sia, ha bisogno di vita...vita nuova, giovani,<br />

gente nuova che insieme a quel<strong>la</strong> “vecchia” porti voglia di<br />

fare...fare...fare. E per finire ridò <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> al<strong>la</strong> Teresa che vi dice.<br />

“ Contradaioli ricurdemas sempar da <strong>la</strong> nostra storia, ul nostar palio,<br />

ul nostar dialetu, i nostar curti, a in impurtanti parchè a in i nostar<br />

radiss. Ricurdevas genti che un popolo che al ga minga da memoria, al<br />

ga minga da storia!!! ciau a tuti e sempre Soli nel Sole!”<br />

via F.lli Bandiera, 36 - 20025 Legnano (Mi)<br />

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IL SOLE RISPLENDE...<br />

personaggi, scelti per rendere omaggio al tema, caratteristico<br />

del<strong>la</strong> nostra Contrada negli ultimi anni, de “<strong>la</strong> forza<br />

e <strong>il</strong> <strong>la</strong>voro”. Rispetto allo scorso anno, infatti, sarà<br />

possib<strong>il</strong>e riconoscere tra i figuranti anche un panettiere ed<br />

un fornaio, simbolo dell’operosità del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse popo<strong>la</strong>re,<br />

ma soprattutto fedele rappresentazione di uno dei più<br />

antichi e caratteristici mestieri del vecchio borgo, nucleo<br />

del<strong>la</strong> nostra attuale Contrada. Sono certa però che <strong>la</strong><br />

sorpresa e l’emozione più grandi saranno quelle suscitate<br />

dai nuovi costumi dei più importanti personaggi del<br />

nostro corteo storico: <strong>la</strong> Castel<strong>la</strong>na ed <strong>il</strong> Capitano. La<br />

prima, infatti, sf<strong>il</strong>erà per le vie del<strong>la</strong> città con un nuovo,<br />

splendido abito, composto da un mantello rosso ricamato<br />

in oro, sul quale sarà possib<strong>il</strong>e riconoscere <strong>la</strong> fedele<br />

riproduzione di scene cristologiche - Annunciazione e<br />

Dormitio Verginis – dell’artista Borromeo Pisano,<br />

risalenti all’anno 1185, ed un vestito rosa, con ricami in<br />

rosso e oro, impreziosito dalle formelle che riproducono<br />

scene tratte dal portale del Duomo di Ravello. L’idea da<br />

cui nasce <strong>il</strong> nuovo abito del Capitano, invece, costituisce<br />

un’assoluta novità nell’ambito del corteo storico: l’ultima<br />

domenica di maggio, infatti, <strong>il</strong> nostro Capitano vestirà i<br />

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panni di un nob<strong>il</strong>e armato, indossando l’abito usato dai<br />

m<strong>il</strong>itari di alto rango durante le cerimonie. La veste in<br />

maglia ferro sarà arricchita dal mantello, bordeaux con<br />

ricami oro e triangoli in pelle e rame, ispirato ad un<br />

modello nato a Bisanzio e risultato dell’unione di due<br />

diversi mantelli romani (<strong>il</strong> pallium m<strong>il</strong>itare e <strong>la</strong> penu<strong>la</strong>,<br />

ut<strong>il</strong>izzata dai viaggiatori e rapidamente diffusasi tra l’alta<br />

c<strong>la</strong>sse m<strong>il</strong>itare). Quel<strong>la</strong> prodotta sarà un’immagine nuova<br />

e sorprendente, oltre che di indubbio valore storico e<br />

scenografico. Queste descrizioni possono bastare a<br />

comprendere l’alto valore del<strong>la</strong> nostra sf<strong>il</strong>ata, ma resto<br />

convinta che <strong>il</strong> miglior modo per scoprire ed apprezzare<br />

appieno le sorprese che abbiamo preparato per i nostri<br />

contradaioli resti sempre quello di vedere gli abiti<br />

realizzati sf<strong>il</strong>are per le vie del<strong>la</strong> città nel corteo storico:<br />

per questo motivo, <strong>il</strong> mio consiglio ed invito è di essere<br />

presenti l’ultima domenica di maggio per sostenere i<br />

colori del Sole e godere in prima persona dell’atmosfera<br />

magica creata dal<strong>la</strong> nostra sf<strong>il</strong>ata storica.<br />

Danie<strong>la</strong> Parma<br />

AL PORTACOLORI DEL 21<br />

Sul campo del cimento<br />

<strong>il</strong> “21” sempre è passato<br />

forte come <strong>il</strong> vento<br />

da tutti ammirato e onorato<br />

Questa realtà, o cavaliere<br />

è <strong>il</strong> glorioso retaggio<br />

che, del popolo le schiere<br />

affidano al tuo coraggio<br />

Ogni campana è ben desta<br />

in attesa di suonare a festa<br />

per celebrare le tue gesta<br />

Cavalca dunque astuto<br />

e a spron battuto<br />

donaci <strong>la</strong> gloria<br />

dell’ennesima vittoria<br />

Onorerai una splendida Contrada<br />

che sul<strong>la</strong> linea dei Ronchi<br />

dall’Olona all’autostrada<br />

vive e palpita negli aviti solchi<br />

Virginio Marinoni<br />

3

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