Ricorso contro cartella di pagamento - Dichiarazione Iva omessa
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4 RATIOConte N . 2 / 2 0 0 8 - 6073-Cdf<br />
ESEMPI DI RICORSO<br />
<strong>Ricorso</strong> <strong>contro</strong> <strong>cartella</strong> <strong>di</strong> <strong>pagamento</strong> - <strong>Dichiarazione</strong> <strong>Iva</strong> <strong>omessa</strong><br />
f) l’importo <strong>di</strong> ogni articolo <strong>di</strong> ruolo;<br />
g) il totale degli importi iscritti nel ruolo;<br />
h) il numero delle rate in cui il ruolo deve essere riscosso, l’importo <strong>di</strong> ciascuna <strong>di</strong> esse e la cadenza delle stesse;<br />
i) la data <strong>di</strong> consegna al Concessionario.<br />
Il ruolo e la <strong>cartella</strong> <strong>di</strong> <strong>pagamento</strong> devono contenere “l’in<strong>di</strong>cazione sintetica degli elementi sulla base dei quali<br />
è stata effettuata l’iscrizione al ruolo; nel caso in cui l’iscrizione a ruolo consegua ad un atto precedentemente<br />
notificato, devono essere in<strong>di</strong>cati gli estremi <strong>di</strong> tale atto e la relativa data <strong>di</strong> notifica” (art. 1, c. 2 e 6 D. M. 321/<br />
1999). Tali in<strong>di</strong>cazioni sono essenziali per consentire al soggetto passivo <strong>di</strong> esercitare il proprio <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa e<br />
<strong>di</strong> comprendere m quale precedente fase amministrativa si incar<strong>di</strong>ni l’attuale pretesa. In materia <strong>di</strong> riscossione delle<br />
imposte tramite <strong>cartella</strong>, vi sono state pronunce <strong>di</strong> talune Commissioni Tributarie, che hanno sancito il principio<br />
secondo cui l’ente percettore “non può avanzare richieste “criptiche” nei confronti del contribuente, costringen-<br />
dolo a compiere opere <strong>di</strong> ar<strong>di</strong>ta interpretazione per comprendere - sulla base dei numeri e dei simboli usati -<br />
le motivazioni delle richieste formulate dall’amministrazione stessa nei suoi confronti; la <strong>cartella</strong> esattoriale che<br />
contiene una simile pretesa, generica ed incomprensibile, deve pertanto essere annullata” (vd. C.T.R. Lombar<strong>di</strong>a<br />
Sez. VIII del 12.12.1997 n. 211, C.T.C. 12.07.96, n. 3741; Idem, 7.10.92, n. 5274; Id., 5.09.92, n. 4773; Id., 6.03.92, n.<br />
1289; Id., 27.11.91, n. 8037; Id., 12.05.90, n. 3587; Id., 5.05.90, n. 3378; Id., 20.06.89, n. 4334). Anche, <strong>di</strong> recente, la<br />
Corte <strong>di</strong> Cassazione, intervenendo in materia, ha messo in evidenza la violazione perpretata dagli enti impositori che<br />
violano palesemente il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa del contribuente, in quanto: “la <strong>cartella</strong> esattoriale deve in<strong>di</strong>care, oltrechè<br />
l’ammontare del tributo recuperato a tassazione, la natura stessa <strong>di</strong> tale tributo, non competendo al citta<strong>di</strong>no - il<br />
quale si vede recapitare una <strong>cartella</strong> esattoriale priva <strong>di</strong> qualsivoglia riferimento alla natura suddetta - pervenire<br />
alla ricostruzione della stessa attraverso operazioni interpretative condotte sulla base <strong>di</strong> elementi offerti in forma