Un percorso per la Scuola dell'Infanzia curato dalle ... - iccastelmella.it
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<strong>Un</strong> <strong><strong>per</strong>corso</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> dell’Infanzia <strong>curato</strong> <strong>dalle</strong> Funzioni Strumentali<br />
sul<strong>la</strong> Prevenzione del Disagio: Sabrina Marocchi e Pietro Michele Dursi<br />
1
PRESENTAZIONE.<br />
Questo <strong><strong>per</strong>corso</strong> si rivolge ai bambini dai tre ai sei anni e vuole rappresentare una proposta di <strong>la</strong>voro<br />
sul rispetto delle regole, quale forma di prevenzione al disagio.<br />
Gli <strong>it</strong>inerari del <strong><strong>per</strong>corso</strong> sono tre: uno orientato al piacere di vedere il cartone animato, il secondo<br />
basato su una bel<strong>la</strong> chiacchierata con considerazioni e riflessioni da parte dei bambini ed il terzo<br />
prevede una serie di attiv<strong>it</strong>à, su alcuni momenti cruciali del<strong>la</strong> storia.<br />
Pinocchio è stato scelto <strong>per</strong>ché è il <strong>per</strong>sonaggio in cui ogni bambino si riconosce; è dispettoso e<br />
ingenuo, disobbedisce a Geppetto, non ascolta <strong>la</strong> voce del<strong>la</strong> coscienza, scappa, racconta bugie a non<br />
finire e, così facendo, fa scattare il meccanismo trasgressione-punizione che ha il suo culmine, come<br />
tutti sappiamo, nel “Paese dei balocchi”.<br />
1° ITINERARIO.<br />
Il primo <strong>it</strong>inerario prevede <strong>la</strong> visione del cartone animato del quale si fornisce una scheda.<br />
Pinocchio è un film del 1940 diretto da Ben Sharpsteen e Hamilton Luske. È un film d'animazione<br />
americano prodotto da Walt Disney e basato sul<strong>la</strong> storia Le avventure di Pinocchio. Storia d'un<br />
burattino di Carlo Collodi. Durata: 88 minuti.<br />
Differenze tra il libro e il cartone<br />
Pinocchio di Collodi è una favo<strong>la</strong>, Pinocchio di Disney è una fiaba. Si spiegano<br />
così le numerose presenze, nel romanzo, di animali che par<strong>la</strong>no <strong>per</strong> frasi fatte, snoccio<strong>la</strong>ndo<br />
aforismi di stampo morale e pedagogico: <br />
<br />
La soppressione del<strong>la</strong> maggior parte di questi <strong>per</strong>sonaggi nel cartoon indica <strong>la</strong> volontà di<br />
abbandonare l’impostazione esemp<strong>la</strong>re e precettistica.<br />
Nel cartone <strong>la</strong> trama viene semplificata, addolc<strong>it</strong>a e accorciata rimuovendo molti fatti e <strong>per</strong>sonaggi<br />
tra cui: Mastro Ciliegia che rega<strong>la</strong> a Geppetto il legno par<strong>la</strong>nte, <strong>la</strong> povertà di quest'ultimo che lo<br />
porta a vendere <strong>la</strong> giacca <strong>per</strong> comprare un abbecedario, il dono delle monete da parte di<br />
Mangiafuoco, l'uccisione del Grillo Par<strong>la</strong>nte da parte di Pinocchio, il suo <strong>per</strong>iodo di v<strong>it</strong>a retto e<br />
<strong>la</strong>borioso, l'incontro con <strong>la</strong> Fata Turchina a casa sua, il suo successivo ricovero in ospedale, <strong>la</strong> v<strong>it</strong>a<br />
di Pinocchio come asino ed altre.<br />
Il ruolo del Grillo Par<strong>la</strong>nte viene notevolmente amplificato nel film, elevandolo a voce narrante. Il<br />
Grillo viene incaricato dal<strong>la</strong> Fata Turchina di assumere il ruolo di coscienza di Pinocchio e lo<br />
accompagnerà <strong>per</strong> tutto il film. E' lui il primo e l'ultimo <strong>per</strong>sonaggio che appare.<br />
Nel film, <strong>la</strong> Fata Turchina non ab<strong>it</strong>a in una casa, ma è una stel<strong>la</strong> nel cielo, nota come stel<strong>la</strong> dei<br />
desideri, che poi assume sembianze umane. Sempre nel film, tale <strong>per</strong>sonaggio viene reso più divino<br />
e soprannaturale di quanto lo sia nel romanzo.<br />
Nel film Pinocchio incontra <strong>per</strong> <strong>la</strong> prima volta il Gatto e <strong>la</strong> Volpe quando sta andando a scuo<strong>la</strong>.<br />
Questi vedendo che Pinocchio è un burattino vivente, lo inv<strong>it</strong>ano ad esibirsi nel teatro di<br />
Mangiafuoco, il quale poi lo tiene prigioniero <strong>per</strong> far fortuna con lui. Lo incontrano una seconda<br />
volta e lo inv<strong>it</strong>ano a recarsi nel paese dei balocchi. Nel libro, invece, il burattino si reca al teatro di<br />
Mangiafuoco di suo propos<strong>it</strong>o, <strong>per</strong> assistere allo spettacolo e poi incontra il Gatto e <strong>la</strong> Volpe dopo<br />
aver ricevuto le monete d'oro, i quali truffano e impiccano Pinocchio. Mangiafuoco qui è di animo<br />
2
uono, contrariamente al film.<br />
A inv<strong>it</strong>are Pinocchio ad andare nel paese dei balocchi sono il Gatto e <strong>la</strong> Volpe, mentre nel libro è<br />
Lucignolo.<br />
Nel libro, Pinocchio viene trasformato completamente in un somaro e venduto ad un circo. Nel film,<br />
invece, <strong>la</strong> trasformazione non è completa e riguarda solo le orecchie e <strong>la</strong> coda. Il burattino, inoltre,<br />
riesce a scappare dall'iso<strong>la</strong> senza essere venduto.<br />
Nel libro Geppetto è inghiott<strong>it</strong>o da un pescecane, mentre nel film questi diventa una balena, e<br />
precisamente un capodoglio chiamato Monstro. Nel lungometraggio si vede come Pinocchio e il<br />
padre fuggano dal<strong>la</strong> bocca del<strong>la</strong> balena facendo<strong>la</strong> starnutire; nel libro scappano mentre il pescecane<br />
dorme. Inoltre non escono in groppa ad un tonno, ma sul<strong>la</strong> zattera di Geppetto.<br />
Nel film il burattino prende v<strong>it</strong>a grazie ad un incantesimo del<strong>la</strong> fata turchina che vuole esaudire il<br />
desiderio di Geppetto (cioè che Pinocchio diventi un bambino vero); esso, difatti, quando è ancora<br />
un pezzo di legno non par<strong>la</strong>. Viceversa, nel libro, è il legno stesso ad essere vivo e par<strong>la</strong>nte ancor<br />
prima di essere intagliato.<br />
Pinocchio, nel romanzo, diventa un bambino vero <strong>per</strong>ché, comportandosi bene, ha <strong>la</strong>vorato <strong>per</strong> il<br />
padre in procinto di morire; nel film, lo diventa dopo una momentanea e apparente morte.<br />
Nel libro Collodi descrive sin dall'inizio l'abbigliamento di Pinocchio: “Geppetto gli fece un<br />
vest<strong>it</strong>uccio di carta fior<strong>it</strong>a, un paio di scarpe di scorza d'albero e un berrettino di mollica di pane”.<br />
Nel film il burattino non ha nessuna di queste caratteristiche, ma vagamente le ricorda.<br />
Nel film, il Cocchiere è più sadico che nel libro, è capace di fare una risata e una faccia demoniaca,<br />
e ai suoi subdoli piani col<strong>la</strong>borano il Gatto e <strong>la</strong> Volpe. Nel romanzo, il Cocchiere e i 2 loschi figuri<br />
non si sono mai minimamente incontrati. Anche nell'o<strong>per</strong>a di Collodi, in realtà, il cocchiere - che nel<br />
film viene chiamato Postiglione dal<strong>la</strong> Volpe, all'Osteria del Gambero Rosso - ha solo <strong>la</strong> parvenza di<br />
una <strong>per</strong>sona amabile e gentile. Tuttavia, poco dopo, l'autore descrive <strong>la</strong> vera <strong>per</strong>sonal<strong>it</strong>à dell'"omino<br />
di burro".<br />
2° ITINERARIO.<br />
Il secondo <strong>it</strong>inerario prevede un momento di riflessione guidata da alcune domande da porre ai<br />
bambini.<br />
Qui abbiamo ipotizzato le risposte.<br />
Cos’è il “Paese dei balocchi”?<br />
Risposta. <strong>Un</strong> luogo in cui ci si diverte soltanto, in cui non si deve ubbidire agli adulti, si possono<br />
mangiare tutti i dolci che si vogliono, non si deve andare a letto presto, si possono scegliere i<br />
programmi TV da vedere, si può ur<strong>la</strong>re a <strong>per</strong>difiato, si può correre da pazzi, puoi comprarti tutto<br />
quello che vuoi, puoi dire le paro<strong>la</strong>cce.<br />
<strong>Un</strong> posto insomma senza regole da seguire.<br />
Nel “Paese dei balocchi” a Pinocchio è <strong>per</strong>messo infrangere tutte le regole,<br />
<strong>per</strong>ché in questo luogo l’unica rego<strong>la</strong> è: non aver regole.<br />
Al<strong>la</strong> fine cosa ha cap<strong>it</strong>o?<br />
R. Ha fumato il sigaro e si è sent<strong>it</strong>o male, viene preso in giro <strong>per</strong> come gioca al biliardo <strong>per</strong>ché non<br />
è capace, mentre distrugge tutto non ha un’aria soddisfatta, im<strong>it</strong>a <strong>la</strong> camminata di Lucignolo ma si<br />
rende ridicolo, afferma che sia un posto meraviglioso e tutto quanto una “vera sciccheria” solo <strong>per</strong><br />
non deludere l’amico, ma al<strong>la</strong> fine si trasforma in un somaro.<br />
Immaginiamo <strong>per</strong> un attimo un momento di gioco senza regole in cui ognuno<br />
può fare ciò che vuole. Cosa accadrebbe?<br />
3
R. Bello!!! Si potrebbe <strong>la</strong>nciare tutto <strong>per</strong> aria, ur<strong>la</strong>re, correre, picchiare, ma non si riuscirebbe a<br />
giocare a niente, si l<strong>it</strong>igherebbe soltanto.<br />
Ci si sentirebbe confusi e molti si farebbero male.<br />
Qualcuno poi, proverebbe un rimorso <strong>per</strong> aver fatto piangere altri bambini.<br />
A qualcun altro verrebbe un gran mal di testa, oppure proverebbe paura ed andrebbe a nascondersi.<br />
Chi o che cosa ci aiuta a capire cosa è BENE e cosa è MALE?<br />
R. La mamma, il papà, <strong>la</strong> maestra, <strong>la</strong> nonna, le sorelle e i fratelli più grandi, gli adulti in generale<br />
<strong>per</strong>ché hanno più es<strong>per</strong>ienza, il medico, il cervello, <strong>la</strong> furbizia, il buon senso, <strong>la</strong> COSCIENZA, le<br />
sgridate, le punizioni, i castighi, <strong>la</strong> paura delle conseguenze, il timore che si <strong>per</strong>da fiducia in me,<br />
l’ansia di deludere le <strong>per</strong>sone cui voglio bene, le REGOLE.<br />
Pinocchio viene consigliato da un grillo par<strong>la</strong>nte che si spaccia <strong>per</strong> <strong>la</strong> sua<br />
coscienza. Più volte noi abbiamo usato questo termine; ma cos’è in realtà <strong>la</strong><br />
coscienza?<br />
R. E’ <strong>la</strong> parte buona che hanno tutte le <strong>per</strong>sone, è come un secondo cervello che consiglia solo il<br />
bene, è qualcosa che ti aiuta nei momenti difficili, è una spal<strong>la</strong> sul<strong>la</strong> quale posso appoggiarmi <strong>per</strong><br />
riflettere, sono tutte le <strong>per</strong>sone grandi che mi vogliono bene e mi educano nel fare le scelte migliori,<br />
è il mio cuore, è chi mi aiuta a correggermi.<br />
Pinocchio conosce il Grillo da sempre, Lucignolo da pochissimo, eppure definisce<br />
Lucignolo “il suo migliore amico”. Perché?<br />
R. A volte succede, una <strong>per</strong>sona ci affascina e <strong>per</strong>diamo di vista tutto il resto, compresi gli amici di<br />
sempre.<br />
Lo affascina, lo attrae il fatto che possa <strong>per</strong>mettersi di non rispettare le REGOLE, è un modello di<br />
v<strong>it</strong>a divertente, gli fa credere che vivere in quel modo sia più bello e ti faccia sentire padrone del<br />
mondo, lo stile di v<strong>it</strong>a di Lucignolo è meno faticoso e più allettante.<br />
Lucignolo fa credere a Pinocchio che il Grillo viva in un mondo difficile e noioso mentre il suo,<br />
senza regole, sia più facile e bello.<br />
In realtà Pinocchio non si sta nemmeno divertendo, ma cerca di non deludere, né offendere il suo<br />
nuovo amico. Se avesse detto <strong>la</strong> ver<strong>it</strong>à, Pinocchio sarebbe rimasto solo, <strong>per</strong>ché Lucignolo, dopo<br />
averlo deriso e preso in giro, lo avrebbe <strong>la</strong>sciato.<br />
Chi stabilisce le REGOLE?<br />
R. I grandi, i potenti, le <strong>per</strong>sone responsabili, le <strong>per</strong>sone più anziane <strong>per</strong>ché sono più sagge, le<br />
maestre, i gen<strong>it</strong>ori, tutti quelli che ci consigliano le cose migliori ma anche le più noiose.<br />
Perché?<br />
R. Per <strong>la</strong> nostra salute, <strong>per</strong> vivere meglio, <strong>per</strong> proteggerci, <strong>per</strong> <strong>per</strong>metterci di vivere tranquilli e<br />
sereni, <strong>per</strong> il nostro divertimento, <strong>per</strong>ché altrimenti ci sarebbe il caos.<br />
Le regole sono giuste o sbagliate?<br />
R. Alcune giuste, altre sbagliate.<br />
<strong>Un</strong> po’ ci ricattano <strong>per</strong> farcele rispettare, ad esempio:<br />
se non fai i comp<strong>it</strong>i non vai a giocare, se non mangi non guardi <strong>la</strong> TV, se non leggi salti l’intervallo,<br />
se non ubbidisci non ti compro…..<br />
Portare il grembiule, ad esempio, trovo che sia una rego<strong>la</strong> giusta <strong>per</strong>ché ci rende tutti uguali, ma<br />
<strong>per</strong>ché devono costringermi a mangiare <strong>la</strong> verdura quando proprio non ce <strong>la</strong> faccio? Capisco che<br />
faccia bene, ma non riesco proprio a mandar<strong>la</strong> giù…<br />
4
Più che regole giuste o sbagliate ci sono regole più facili o difficili da rispettare. Le regole dei<br />
giochi, ad esempio, sono facili da rispettare, mentre studiare, non l<strong>it</strong>igare, non guardare troppa<br />
televisione, giocare al<strong>la</strong> P<strong>la</strong>y solo un’ora al giorno, mangiare sempre tutto quello che si ha nel<br />
piatto, non mangiare troppi dolci,… sono difficilissime da rispettare sempre. E poi sono così tante!!!<br />
Se tutti siamo a conoscenza dell’esistenza delle regole e delle conseguenze nel<br />
momento in cui non le rispettiamo, <strong>per</strong>ché le trasgrediamo sempre? In pratica:<br />
<strong>per</strong>chè Pinocchio preferisce dar retta a Lucignolo invece che al Grillo?<br />
R. Trasgredire le regole è come ascoltare Lucignolo: è più divertente, costa meno fatica, ti dà <strong>la</strong><br />
sensazione di essere diventato grande e di poter fare tutto quello che vuoi.<br />
Lucignolo si diverte di più del Grillo.<br />
Il Grillo è noioso.<br />
Lucignolo sembra più un amico mentre il Grillo è un po’ come un adulto.<br />
Rispettare le regole è faticoso.<br />
Alcuni bambini non sopportano sgridate e ordini.<br />
Pinocchio ha pochi amici <strong>per</strong>chè è un burattino quindi un “diverso”, ma mentre tutti glielo<br />
ricordavano in ogni momento, Lucignolo non ci fa caso, si spaccia <strong>per</strong> suo amico e lo tratta da<br />
bambino qualunque.<br />
Il Grillo è solo un insetto senza valore, una “macchina” nata <strong>per</strong> dettare legge.<br />
Il Grillo era saggio e diceva sempre “il bene”, mentre Pinocchio non vuole sentirsi dire sempre e<br />
solo il bene.<br />
Le regole sono impegnative.<br />
A chi possiamo paragonare Lucignolo?<br />
R. Alle <strong>per</strong>sone sconosciute, a tutti quelli che non hanno buon senso e vogliono convincerci a fare<br />
del male, a un ragazzo maleducato, a tutti quelli che non rispettano le regole, a bambini senza<br />
coscienza, ai <strong>la</strong>dri, agli assassini, ai “BULLI”. Lucignolo è quello che fa tanto il “figo” e poi salta<br />
fuori che è un buono a nul<strong>la</strong>.<br />
Chi sono i BULLI?<br />
R. Ragazzi più grandi che vogliono spaventarci, si comportano così solo con i più deboli ma hanno<br />
paura di incontrare quelli più forti. Vivono sempre nel<strong>la</strong> paura di essere sco<strong>per</strong>ti e pun<strong>it</strong>i.<br />
Sono i bambini che diventano asini; i bulli, nel film, lo sanno ma fanno finta di niente. Si sentono<br />
male, ma non vogliono ammetterlo.<br />
Comportandoti male <strong>la</strong> v<strong>it</strong>a sembra facile e bel<strong>la</strong> e pensi che gli altri ti rispettino; in realtà non è<br />
affatto così. Gli altri fanno quello che vuoi tu, non <strong>per</strong> rispetto, ma <strong>per</strong>ché hanno paura di te e questo<br />
non è bello e al<strong>la</strong> fine trovi sempre chi si unisce contro di te.<br />
La maggior parte dei bulli fa così <strong>per</strong>ché è solo, non ha amici, ha paura ed è debole dentro.<br />
Perché nel “Paese dei balocchi” non tutti i bambini si trasformano completamente<br />
in asini e <strong>per</strong>ché quelli che par<strong>la</strong>no ancora vengono scartati?<br />
R. Quelli che par<strong>la</strong>no hanno ancora <strong>la</strong> possibil<strong>it</strong>à di pentirsi e tornare bambini, se lo vogliono<br />
veramente possono impegnarsi a farlo. Tutti possono sbagliare.<br />
Pinocchio non si è sempre comportato bene. Nel<strong>la</strong> storia ha segu<strong>it</strong>o molti esempi<br />
negativi e non ha mai ubbid<strong>it</strong>o al Grillo eppure, nonostante ciò, al<strong>la</strong> fine diventa<br />
ugualmente un bambino vero. Perché?<br />
R. Si accorge degli errori e capisce.<br />
5
Pinocchio in realtà è un bambino buono, segue so<strong>la</strong>mente degli esempi sbagliati, ma quando se ne<br />
rende conto si pente.<br />
Pinocchio aveva un cervello, ma anche un cuore.<br />
3° ITINERARIO.<br />
Il terzo <strong>it</strong>inerario consiste in una serie di attiv<strong>it</strong>à:<br />
a) l’ analisi dei <strong>per</strong>sonaggi;<br />
b) <strong>la</strong> scomposizione del<strong>la</strong> storia in semplici sequenze;<br />
c) l’illustrazione delle varie scene con tecniche diverse.<br />
6
a) Analisi dei <strong>per</strong>sonaggi<br />
Il Grillo-Par<strong>la</strong>nte è, a tutti gli effetti, <strong>la</strong> coscienza “esterna” di Pinocchio. Per tale ragione, il<br />
burattino lo riduce al silenzio, uccidendolo. Il grillo <strong>per</strong>ò, torna a “rimordere” ogni qual volta<br />
Pinocchio si comporta male o sta <strong>per</strong> commettere un errore. Quest’animale è un consigliere e vuole<br />
insegnare al burattino <strong>la</strong> rett<strong>it</strong>udine.<br />
Il Gatto e <strong>la</strong> Volpe sono le figure affascinanti e <strong>per</strong>icolose che si possono incontrare sul<strong>la</strong> propria<br />
strada e alle quali, grazie alle traversie sub<strong>it</strong>e dal burattino, abbiamo imparato a non prestare<br />
fiducia.<br />
La Fata Turchina è <strong>la</strong> mamma che ci protegge, mentre Lucignolo è l'amico tentatore, il quale ci<br />
illude che il divertimento sia sempre preferibile al dovere e che il paese dei balocchi sia eternamente<br />
a<strong>per</strong>to, sebbene ormai siamo consapevoli di come il sogno possa trasformarsi velocemente in<br />
incubo.<br />
Lucignolo: Il suo vero nome è Romeo, infatti il soprannome "Lucignolo" deriva dal «suo<br />
<strong>per</strong>sonalino asciutto, secco e al<strong>la</strong>mpanato, tale e quale come il lucignolo nuovo di un lumino da<br />
notte», e tra i compagni di scuo<strong>la</strong> di Pinocchio risulta essere il più svogliato. Questo <strong>per</strong>sonaggio è<br />
un oppos<strong>it</strong>ore (inconsapevole) di Pinocchio.<br />
È un compagno di scuo<strong>la</strong>, un ribelle, un discolo, che agli occhi del<br />
burattino ha <strong>la</strong> libertà. Seguire questo ragazzo rappresenta, <strong>per</strong> Pinocchio, l’ultima ribellione<br />
all’autor<strong>it</strong>à del mondo degli umani.<br />
Altro <strong>per</strong>sonaggio è Mangiafuoco, il burattinaio del "Gran Teatro dei Burattini" che viene descr<strong>it</strong>to<br />
come “un omone così brutto, che metteva paura soltanto a guardarlo”. Mangiafuoco è immagine<br />
inquietante di un cattivo.<br />
Il <strong>per</strong>sonaggio chiave nel<strong>la</strong> v<strong>it</strong>a di Pinocchio è il falegname Geppetto, suo creatore e padre,<br />
presenza costante <strong>per</strong> tutto lo svolgersi delle “avventure”, nonostante le fughe del burattino o le<br />
separazioni forzate.<br />
La miseria di questo falegname è grande, ma decorosa. Infatti, Geppetto vive sì nel<strong>la</strong> povertà più<br />
assoluta, ma è un uomo saggio che non <strong>per</strong>de mai <strong>la</strong> s<strong>per</strong>anza in un futuro migliore. Egli ha fantasia<br />
e un grande sogno da realizzare: quel burattino che è già nei suoi pensieri ancora prima di prendere<br />
forma.<br />
Geppetto non abbandona mai il figlio, comportandosi come il più amorevole dei padri: lo cura e lo<br />
nutre, - ricostruendogli i piedi bruciati e cedendogli <strong>la</strong> propria co<strong>la</strong>zione (cap<strong>it</strong>olo VII).<br />
b) Scomposizione del<strong>la</strong> storia in semplici sequenze<br />
Di segu<strong>it</strong>o, sono indicate alcune fra le sequenze più significative del<strong>la</strong> storia.<br />
Prima sequenza: Pinocchio va a scuo<strong>la</strong>, ma… Mangiafuoco e il suo teatro.<br />
L’amore di Geppetto verso Pinocchio e le birichinate del burattino.<br />
I buoni consigli rifiutati e i guai in cui si è trovato.<br />
Seconda sequenza: Pinocchio incontra il Gatto e <strong>la</strong> volpe.<br />
L’intervento del<strong>la</strong> Fata Turchina.<br />
Il desiderio di Pinocchio di rivedere il suo babbo Geppetto e l’incapac<strong>it</strong>à di<br />
resistere alle lusinghe del Gatto e del<strong>la</strong> Volpe.<br />
8
Bugie e…naso lungo… le conseguenze negative dei suoi comportamenti.<br />
Terza sequenza: L’incontro con Lucignolo e il paese dei Balocchi.<br />
Da burattino… a bambino.<br />
Dopo tutte le disavventure ed aver dato retta ai cattivi compagni, Pinocchio si r<strong>it</strong>rova “ciuchino”,<br />
ma al<strong>la</strong> fine r<strong>it</strong>rova babbo Geppetto ed affronta qualsiasi sacrificio pur di salvare il suo babbo e<br />
rimanere sempre con lui. Finalmente mer<strong>it</strong>a di diventare un vero bambino.<br />
c) Illustrazione delle varie scene con tecniche diverse: pongo, tem<strong>per</strong>e a d<strong>it</strong>a, pennarelli, col<strong>la</strong>ge,<br />
cartapesta…<br />
QUALI TRAGUARDI RAGGIUNGE IL BAMBINO ATTRAVERSO QUESTO LAVORO?<br />
1) riflette e si confronta con gli adulti e con i compagni;<br />
2) comprende chi è fonte di autor<strong>it</strong>à e di responsabil<strong>it</strong>à nei diversi contesti;<br />
3) comprende l’importanza delle regole di comportamento;<br />
4) confronta i comportamenti del burattino distinguendo ciò che è bene e male.<br />
5) rie<strong>la</strong>bora e riproduce con vari mezzi espressivi i contenuti narrati e le<br />
es<strong>per</strong>ienze condivise;<br />
6) ascolta, comprende, comunica;<br />
7) distingue <strong>la</strong> fantasia dal<strong>la</strong> realtà;<br />
8) pone domande, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni.<br />
Riferimenti s<strong>it</strong>ografici<br />
- wwwscuo<strong>la</strong>maternacavagnis.<strong>it</strong>/progetti-educativi-anno-sco<strong>la</strong>stico-2012-2013<br />
- stefanobeccastrini.files.wordpress.com/2008/11/maisetti1.doc -<br />
- www.convivioastrologico.<strong>it</strong>/col<strong>la</strong>boratori/l.../pinocchio.htm<br />
- www.educationduepuntozero.<strong>it</strong>/Commun<strong>it</strong>y/2011/07/img/defendi_all.pdf , tesi di <strong>la</strong>urea di<br />
Virginia Defendi<br />
- www.cineforumim<strong>per</strong>ia.<strong>it</strong>/file/cine_RUBRICHE/.../Collodi-Disney.pdf<br />
Sabrina Marocchi e Pietro Michele Dursi<br />
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