Per la buona cura di Palazzo Vecchio - pdf e-Reader - Comune di ...

cop.A

Il monumento a Cosimo I, sullo sfondo la facciata laterale del nucleo arnolfiano con
l’ingresso alla Sala d’Armi.
2

è quindi lo svolgersi della vita cittadina
che soltanto si regola dall’antica
“Non
sede del governo artigiano; ma è Firenze
che ad ogni grande avvenimento, o triste o lieto che sia,
viene a cercare nel suo Palazzo la solennità
di una manifestazione di pensiero, di forza, di poesia.”
Alfredo Lensi 1
LINEE GUIDA
3

La cuspide della torre, con la banderuola, copia in vetroresina del Marzocco sbalzato
in rame oggi conservato nel Palazzo.
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Lavorare in Palazzo Vecchio è uno straordinario privilegio. Entrare
tutti i giorni nel cortile della Dogana, salirne in gradini che portano al
Salone dei Cinquecento, sedersi sotto gli affreschi delle sue bellissime sale e
viverne la magnificenza quotidianamente è un dono incredibile che noi
tutti riceviamo. Da ogni parte del mondo, milioni di persone sono accorse -
e continuano a farlo - per visitare queste meravigliose stanze che a noi
sono offerte come benefit naturale per il lavoro che svolgiamo.
Non dovremmo dimenticare mai la bellezza che ci circonda: è uno degli
elementi che compongono la qualità della nostra vita. Averne buona cura,
rispetto profondo e attenzione è nostro dovere. Verso noi stessi prima
ancora che nei confronti degli altri. Il significato di questo manuale, una
guida intelligente per vivere e godere di questo eccezionale edificio avendone
massima cura, va proprio in questa direzione.
Crediamo nel fatto che la bellezza che abbiamo ereditato vada resa viva e
vada sperimentata tutti i giorni, e non rinchiusa in una teca: vogliamo che
l’arte permei tutta la nostra esistenza e non sia un mero gesto estetico.
Ciononostante, proprio perché vogliamo mantenerla viva e respirarla
quotidianamente abbiamo il dovere di conservarla al meglio delle nostre
possibilità. Avendone cura e attenzione proprio come si fa con la nostra
propria casa. Perché questo è Palazzo Vecchio, innanzitutto: la casa di
tutti i fiorentini. Grazie quindi ai curatori di questo volume poiché
compilandolo ci hanno offerto un aiuto per avere cura di noi stessi e di ciò
che ci appartiene.
5
Matteo Renzi

Piazza della Signoria vista dalla torre, durante i lavori di restauro del 2003 - 2005.
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Programma della buona cura
Sperimentazione delle Linee Guida
Il testo delle Linee Guida è corredato da schede tecniche
di base, che verranno definite e ampliate in base alle
indicazioni che emergeranno nella fase operativa
sperimentale della sua applicazione.
Attivazione del contatto “La Buona Cura del Palazzo
Il referente, individuato all’interno della Fabbrica Palazzo
Vecchio, avrà il compito di coordinare gli uffici preposti
all’applicazione delle Linee Guida.
L’attivazione del contatto avverrà attraverso un canale di
comunicazione specifico, appositamente istituito:
buonacuradelpalazzo@comune.fi.it
Stesura delle Schede Complementari
I Protocolli Operativi garantiranno la sistematizzazione
delle attività.
Le Schede Tecniche Orientative conterranno i dati
essenziali dei diversi contesti per disciplinarne l’uso.
Aggiornamento delle Linee Guida
Individuazione del referente e stesura di un protocollo di
aggiornamento da attuare attraverso le seguenti fasi:
• proposta di modifica
• valutazione delle implicazioni
• eventuale approvazione
• inserimento nel testo
Costituzione di un “Nucleo di primo intervento per la Buona Cura”
All’interno del Servizio Belle Arti e Fabbrica Palazzo
Vecchio un nucleo di nuova costituzione, composto da
una piccola squadra di operai esperti:
• 1 muratore
• 1 falegname
• 1 verniciatore - decoratore
• 1 restauratore
potrà garantire in tempo reale l’esecuzione di tutta una
serie di piccoli interventi, essenziali per la buona cura di
Palazzo Vecchio.
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Il quadrante dell’orologio sulla facciata principale
8

Indice
A. Introduzione alle linee guida pag. 11
B. Ambito applicativo pag. 13
C. Criteri di intervento pag. 15
D. Contesti monumentali pag. 17
E. Tipi d’intervento pag. 19
E.1. Interventi sulle architetture pag. 19
E.2. Superfici decorate pag. 22
E.3. Infissi porte e portoni di recente esecuzione pag. 27
E.4 Interventi sulle reti impiantistiche pag. 29
E.5 Allestimento di uffici pag. 35
F. Concessione in uso degli ambienti monumentali pag. 44
F.1. Concessione in uso degli ambienti monumentali per
conferenze, convegni e manifestazioni di breve durata pag. 46
F.2. Concessione in uso degli ambienti monumentali per
riprese fotografiche, video e cinematografiche pag. 56
G. Disciplina d’uso degli ambienti pag. 61
H. Orientamento e comunicazione pag. 64
H.1. Comunicazioni dell’Ente pag. 64
Note pag.67
Tavole identificative dei contesti pag.69
Riferimenti pag.78
9

Il camminamento di ronda coperto del Palazzo
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A. Introduzione
Il complesso architettonico monumentale di Palazzo Vecchio
è un bene culturale formato da tre corpi di fabbrica uniti ma distinti.
Il primo è il trecentesco nucleo di Arnolfo, dietro di esso si sviluppa il
secondo imponente volume architettonico, costituito dal Salone dei
Cinquecento. Entrambi sono quasi interamente parte del Museo di
Palazzo Vecchio, che si sviluppa nei Quartieri Monumentali,
caratterizzati dai sontuosi apparati decorativi dovuti alla ristrutturazione
cinquecentesca di Giorgio Vasari.
Attraverso il Salone dei Cinquecento il percorso museale si snoda dal
nucleo arnolfiano fino al terzo nucleo edilizio.
Quest’ultima parte del complesso architettonico monumentale di
Palazzo Vecchio, si estende fino a Via de’ Leoni in una volumetria vasta e
complessa, che è stata completata nel primo quarto del sec. XVII
inglobando e riutilizzando edifici preesistenti e porta i segni delle
ristrutturazioni e dei riadattamenti succedutisi fino al Novecento.
Tali opere hanno prodotto nel tempo contesti qualitativamente e
stilisticamente difformi, ognuno dei quali sede di attività omogenee
consolidatesi negli anni: quella amministrativa, che occupa gran parte
degli spazi, quella museale e quella di governo della città, che
storicamente ha sede nella Sala di Clemente VII e altre sale del
Quartiere di Leone X.
Simbolo della città di Firenze e monumento nazionale, Palazzo
Vecchio è sottoposto a vincolo ai sensi delle Leggi di tutela 2 . Pertanto
anche gli interventi di manutenzione ordinaria o le attività il cui
svolgimento debba interessare l’edificio in ogni sua parte, devono essere
realizzati tenendo conto delle sue caratteristiche monumentali,
riconosciute e tutelate dalle Leggi inerenti i Beni Culturali.
11

Il cortile di Michelozzo
12

B. Ambito applicativo delle Linee Guida
Le presenti Linee Guida regolamentano la realizzazione
delle seguenti attività:
interventi sulle architetture
allestimento di uffici
arredi floreali e piante verdi
cerimonie, manifestazioni culturali o di rappresentanza
attività espositive temporanee
riprese fotografiche e filmate
disciplina d’uso degli ambienti
orientamento e comunicazione
Il Direttore Generale è garante della loro applicazione
tramite gli uffici preposti alla cura ed al coordinamento delle
attività regolamentate, che sono il Servizio Belle Arti e
Fabbrica di Palazzo Vecchio ed il Servizio Musei:
il Servizio Belle Arti e Fabbrica
Palazzo Vecchio
per la conservazione del complesso monumentale;
il Servizio Musei
per la gestione del Museo e la conservazione
dei beni culturali custoditi nel Palazzo.
Per le specifiche funzioni di supporto:
il Servizio prevenzione e protezione
per quanto concerne la sicurezza dei luoghi di lavoro.
13

La copia in vetroresina dorata del Marzocco dopo il restauro e la ricollocazione nel 2005
14

C. Criteri di intervento
La Fabbrica i Palazzo Vecchio, monumento vivo e icona della città 3
Gli interventi ammissibili sulle architetture storiche sono
riconducibili alle tre distinte tipologie previste dalla legge 4
manutenzione ordinaria, straordinaria 5 e restauro conservativo 6 ,
questi ultimi esclusi dalla regolamentazione delle presenti
Linee Guida, in quanto eseguibili esclusivamente sulla scorta
di attenta programmazione, sotto la direzione e/o alta sorveglianza
dal Servizio Tecnico Belle Arti e Fabbrica Palazzo Vecchio, previa
approvazione del progetto da parte della Soprintendenza competente.
Tutti gli altri interventi saranno regolamentati dalle presenti Linee Guida
ed effettuati ciclicamente per mantenere efficienza e decoro di tutti gli
ambienti, con il fine prioritario di custodire i caratteri del monumento.
Nello specifico, sono oggetto del regolamento:
la manutenzione per la cura e la conservazione del decoro
la gestione delle attività
l’adeguamento funzionale
Le categorie d’intervento sopraelencate non possono assumere
caratteri di arbitrarietà o discostarsi dai criteri metodologici di
intervento stabiliti e codificati dalle disposizioni di legge 7 .
Esse devono concorrere alla conservazione del testo architettonico
e delle più idonee condizioni di leggibilità degli ambienti o delle
opere mobili ivi custodite, pertanto non potranno essere realizzate
con criteri diversi da quelli citati neppure in caso di urgenza dovuta
ad esigenze operative.
15

In ogni caso valgono i criteri generali che regolamentano la
buona pratica conservativa, sintetizzabile nella necessità di garantire:
• la riconoscibilità dell’intervento e la sua compatibilità con il
contesto storico e artistico;
• il recupero filologico delle peculiarità originarie dell’edificio;
l’elevata qualità estetica, tecnica e prestazionale dei
materiali utilizzati e delle metodologie elaborate;
• il confronto con il monumento nell’ineludibile ricerca
della misura con il contesto architettonico intesa come la
lettura e la traduzione dei codici di trasformazione desunti
dallo studio della fabbrica, da argomentare con rigore nella
sintesi critica di corredo alle ipotesi di modifica a adattamento delle
superfici storiche.
La soffitta del Salone dei Cinquecento, con due ordini di capriate, l’uno a sostegno del
tetto, l’altro del cassettonato dorato e dipinto
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D. Contesti monumentali
d.1.1. I diversi contesti monumentali di Palazzo Vecchio
sono quelli sottoelencati, precisamente localizzati nelle
planimetrie parte integrante di questo documento:
QUARTIERI MONUMENTALI SEDE
DEL MUSEO
E AMBIENTI STORICI
UFFICI DELL’ ENTE
E SERVIZI COMUNALI
UFFICI E SERVIZI APERTI AL
PUBBLICO
SPAZI PUBBLICI
d.1.2. Le figure di riferimento per la regolamentazione
delle attività che si svolgono nelle distinte aree sopradette
sono individuate come segue:
• Cura dell’Edificio:
Servizio Belle Arti e Fabbrica Palazzo Vecchio
• Gestione del Museo e delle sue attività e cura dei beni
culturali mobili:
Servizio Musei Comunali
• Manutenzione degli impianti:
Servizio Tecnico Gestione e Manutenzione
• Gestione della sicurezza:
Servizio Protezione e Prevenzione
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QUARTIERI MONUMENTALI
ADIBITI A
SEDI DI RAPPRESENTANZA

Il Nettuno della Fontana di Piazza della Signoria
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E. Tipi d’intervento
E.1. Interventi sulle architetture
e.1.1 Distribuzione delle postazioni di lavoro
Il frazionamento di ambienti è ammissibile solo con arredi
autoportanti svincolati dal contesto murario
Eventuali esigenze operative non giustificano la suddivisione di ambienti
unitari posti ai vari piani del Palazzo tramite la costruzione di pareti in
muratura o in cartongesso. Tali ambienti, diversi per caratteristiche
architettoniche e stilistiche, sono sottoposti a tutela egualmente a quelli
decorati allo scopo di conservarne l’aspetto originale o storicizzato.
Eventuali frazionamenti o cambi di distribuzione delle postazioni di
lavoro all’interno di ciascuna delle stanze adibite ad ufficio o a funzioni
diverse dovranno essere realizzati con sistemi di arredo dotati di pareti
divisorie mobili autoportanti, che quindi non potranno essere fissate né a
pavimento né alle pareti.
e.1.2. Rivestimenti pavimentali
La rimozione di pavimenti ancorché recenti va valutata
nell’ambito di interventi di restauro complessivo del contesto
Per le pavimentazioni eseguite in passato in alcune stanze o gruppi di
stanze senza tenere conto delle caratteristiche storiche e artistiche
dell’edificio, quindi estranee al contesto monumentale degli ambienti
in cui si trovano, si devono osservare le seguenti indicazioni:
le pavimentazioni non potranno essere rimosse se non nel corso di
specifici interventi complessivi di restauro conservativo, la cui
progettazione abbia stabilito i criteri e le metodologie da seguire nel
rispetto dei presupposti di Legge;
19

Salone dei Cinquecento dal ballatoio della testata sud
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La scelta di materiali e colorazioni è demandata al Servizio
Belle Arti e Fabbrica Palazzo Vecchio
per esigenze di decoro, o quando siano presenti dislivelli tali da creare
inciampo, tali pavimentazioni potranno essere coperte con
moquette robusta e di facile manutenzione, o con materiali
sintetici di aspetto estetico consono alla tipologia dell’ambiente
interessato e di colore intonato ad eventuali decorazioni o patine
cromatiche presenti sulle superfici parietali;
la stessa soluzione può essere adottata per la protezione di pavimenti
di pregio in condizioni di degrado, in attesa di restaurarli;
la scelta di materiali e colorazioni è demandata al Servizio Belle Arti.
e.1.3. Tinteggiature e modifica della colorazione delle pareti
Verificare la presenza di patine o decorazioni occultate dalle tinte
La tinteggiatura periodica delle stanze deve essere eseguita tenendo
conto delle peculiarità delle architetture, rispettandone il carattere
monumentale e lo stile e preservandone le eventuali preesistenze in attesa
del loro ritrovamento e restauro.
Qualora occorra rimuovere gli strati delle tinteggiature precedenti,
prima di procedere alla raschiatura è indispensabile verificare l’eventuale
presenza di patine cromatiche o decorazioni sottostanti. Nel caso che
queste vangano individuate si dovrà rinunciare alla raschiatura o si
dovranno rimuovere gli scialbi tramite martellinatura eseguita da parte
di un restauratore, quindi procedere alla pulitura e al restauro delle cromie
o delle decorazioni esistenti.
Conservare gli intonaci antichi
Gli ambienti con intonaci antichi dovranno essere necessariamente
preservati. In questi locali non sarà ammessa la demolizione degli
intonaci ma unicamente l’integrazione con materiali naturali e simili
per colore e granulometria.
Le eventuali cavillature e fessurazioni saranno risarcite con materiale
avente caratteristiche meccaniche inferiori agli intonaci circostanti.
Gli ambienti che presentano pareti lapidee prive di intonaco saranno
lasciati a vista.
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Distinguere le superfici delle pareti divisorie da quelle
originali con colori neutri e riconoscibili
Le pareti divisorie e tutte le superfetazioni di recente realizzazione
eseguite a scopo esclusivamente utilitaristico, in attesa di essere rimosse,
dovranno essere scialbate con colori neutri sottotono, distinguibili dal
colore delle pareti perimetrali del vano suddiviso.
Colorare gli infissi sulle pareti divisorie del medesimo colore
della parete
Le porte presenti in tali pareti divisorie dovranno essere dipinte nello
stesso colore della parete, in tinta opaca.
E.2. Superfici decorate
e.2.1. Dipinti murali
Non intervenire sulle superfici decorate e segnalarne il degrado
Le superfici decorate, ovvero affreschi, pitture murali, decorazioni
architettoniche dipinte o superfici cromatiche storicizzate, costituiscono
beni culturali artistici di primaria importanza; la loro cura non è
quindi regolamentata dalle presenti Linee Guida, pertanto non è
consentito effettuare su di esse alcun tipo di intervento manutentivo, quale
spolveratura o simili;
Non installare alcunché nelle immediate vicinanze e curare
l’isolamento dal contatto con persone e cose
Arredi, tende, segnaletica, apparecchi tecnologici e quant’altro
concorra all’allestimento di spazi di lavoro o per attività diverse
non potranno essere addossati o ancorati alle superfici decorate
sopra definite; dovranno essere create le condizioni affinché le stesse
superfici non possano essere soggette a sfregamenti dovuti al
passaggio di persone o cose; la comparsa di eventuali segni di
degrado a loro carico dovrà essere immediatamente segnalata agli
uffici preposti.
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e.2.2. Modanature lapidee e fregi lignei
Non intervenire sugli apparati lapidei e segnalarne il degrado
Le modanature a stucco, lignee o lapidee, così come gli elementi
architettonici decorativi in pietra o marmo o con funzioni oggettive,
come ad esempio i caminetti, presenti in ambienti destinati ad ufficio
o ad altre attività, costituiscono beni culturali artistici di primaria
importanza, la loro cura non è quindi regolamentata dalle presenti
Linee Guida, pertanto: non è consentito effettuare su di essi alcun tipo di
intervento manutentivo, quale spolveratura o simili;
Non installare alcunché nelle immediate vicinanze e curare
l’isolamento dal contatto con persone e cose
Arredi, tende, segnaletica, apparecchi tecnologici e quant’altro
concorra all’allestimento di spazi di lavoro o per attività diverse,
non potranno essere addossati o ancorati alle superfici decorate sopra
definite; dovranno essere create le condizioni affinché le stesse superfici non
possano essere soggette a sfregamenti dovuti al passaggio di persone o cose.
e.2.3. Soffitti lignei o a volte
I palchi in legno non possono essere coperti da alcun tipo di
materiale o verniciati
I soffitti caratterizzati da cassettonati dipinti e/o dorati e/o ad intaglio,
o da travature portanti a vista, o da volte di varia tipologia, costituiscono
beni culturali artistici di primaria importanza, la loro cura non è quindi
regolamentata dalle presenti Linee Guida, pertanto non potranno essere
coperti da controsoffitti; le strutture a capriata o a cassettoni dei soffitti
lignei non potranno essere tinteggiate.
23

La torre di Arnolfo da via de’ Neri
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Segnalare la presenza di insetti xilofagi
Nei locali ove si trovano strutture portanti o decorazioni lignee si dovrà
intervenire di urgenza per eliminare la presenza eventuale di insetti
xilofagi, che andrà segnalata con urgenza agli uffici preposti.
e.2.4. Superfici lignee decorate di porte o portoni originali o
storicizzati
Su porte e portoni originali o storicizzati è ammessa la sola
spolveratura con panno di cotone asciutto
Le porte e i portoni originali o storicizzati costituiscono superfici
decorate di pertinenza del contesto architettonico al quale sono
assimilabili, la cui conservazione è quindi demandata ai Servizi Belle Arti
e Fabbrica Palazzo Vecchio e Musei.
Trattandosi di beni culturali di primaria importanza storico-artistica, la
loro cura non è regolamentata dalle presenti Linee Guida.
Ciononostante si prescrivono, in questa sede, alcune norme basilari
in ordine alla loro corretta conservazione: non è consentito
effettuare su di essi alcun tipo di intervento manutentivo, tranne la
spolveratura con panni puliti di cotone asciutto;
Porte e portoni originali o storicizzati devono essere
preservati dal contatto con persone e cose
Dovranno essere create le condizioni affinché essi non possano essere
soggetti a sfregamenti dovuti al passaggio di persone o cose. Non
potranno esservi apposti oggetti o comunicazioni con nessun tipo di
adesivo o altro mezzo di fissaggio.
e.2.5. Pavimenti vasariani dei Quartieri di Leone X e degli Elementi
Non sono ammessi carrelli per il trasporto di materiali o utensili
meccanici per l’ordinaria pulizia
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La Sala di Leone X
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I pavimenti cinquecenteschi a mosaico di elementi in cotto dicromo sono
da considerare in tutto superfici decorate. Essi costituiscono beni culturali
artistici di primaria importanza, la cui cura non è quindi regolamentata
dalle presenti Linee Guida, pertanto: non potranno essere attraversati da
carrelli o trasportatori meccanici o da qualsiasi altro mezzo, anche
se dotato di ruote gommate, che possa creare traumi superficiali o
sollecitazioni che determinino lo scollamento dei vari pezzi componenti
il mosaico;
È vietato il deposito di oggetti pesanti o di arredi per
manifestazioni varie
Non potranno essere puliti con sostanze chimiche di alcun genere o con
macchine lavapavimenti; non potranno esservi appoggiati oggetti pesanti
di alcun genere; gli ambienti dove tali pavimenti sono posati non
possono essere adibiti a sede di manifestazioni, cerimonie o attività
espositive temporanee, né accogliere eventi conviviali.
E.3. Infissi porte e portoni di recente esecuzione,
appositamente progettati o prodotti in serie
e.3.1 Infissi
Non eseguire fori nell’infisso e segnalare difetti di funzionamento
Gli infissi lignei esistenti dovranno essere salvaguardati e mantenuti 8 .
Le opere manutentive consentite su questi manufatti dovranno limitarsi
alla spolveratura e alla pulizia delle parti vetrate eseguita in modo da non
interessare le parti lignee circostanti.
È assolutamente inammissibile realizzare fori nell’infisso, nel telaio e nei
vetro-camera.
Eventuali problematiche di degrado funzionale, quali rottura delle
ferrature, infiltrazioni di acqua piovana, lesioni del telaio, rottura delle
vetrature dovranno essere segnalate agli uffici preposti che provvederanno
in merito.
27

La Sala dell’ Udienza
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e.3.2. Porte e portoni di recente esecuzione, appositamente
progettati o prodotti in serie
Eseguire riparazioni con componenti identici agli originali e
puliture con composti neutri
Porte e portoni di recente esecuzione, appositamente progettati o prodotti in
serie, non potranno essere manomessi né superficialmente né strutturalmente,
pertanto maniglie e serramenti dovranno essere riparati o sostituiti con copie
identiche.
Non potranno essere aggiunte serrature che alterino i manufatti, deturpandoli.
La manutenzione ordinaria di porte e portoni dovrà consistere nella pulitura
superficiale, da effettuare con sostanze neutre, specifiche per tipologia di
materiale e finitura di ciascun elemento.
E.4. Interventi sulle reti impiantistiche
e.4.1. Ampliamento e modifica di impianti tecnologici
Coordinamento tra le strutture tecniche preposte e l’ente di tutela
Tale tipo di intervento è per sua natura il più gravoso da realizzare in edifici
monumentali, sia conservativamente che esteticamente.
Pertanto, per garantire la perfetta funzionalità degli impianti sia stabili che
provvisori, producendo il minimo impatto possibile sulle strutture o sulle
superfici parietali o pavimentali, la progettazione tecnica di distribuzione dei
diversi impianti tecnologici, di pertinenza del Servizio Tecnico Gestione e
Manutenzione, dovrà essere concordata ed eseguita congiuntamente alla
progettazione architettonica delle installazioni, di pertinenza del Servizio
Tecnico Belle Arti e Fabbrica Palazzo Vecchio.
Il progetto esecutivo dovrà essere sottoposto ad autorizzazione da parte della
Soprintendenza competente.
29

La Sala degli Elementi
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Rappresentazione dei nuovi tracciati in pianta ed in alzato
Nello specifico, lo sviluppo delle linee impiantistiche, per modalità e
materiali da impiegare per la loro esecuzione, dovrà essere progettato
planimetricamente e sugli alzati delle parti interessate dell’edificio,
tendendo conto delle preesistenze e valutando attentamente le
caratteristiche architettoniche monumentali degli ambienti oggetto
delle installazioni, al fine di evitare danni strutturali o alle superfici
a intonaco, ed anche soluzioni esteticamente deturpanti del bene
culturale.
Non sono ammesse canalizzazioni in traccia
Di norma le canalizzazioni sono distribuite sottopavimento, alla
base perimetrale delle pareti, smontando accuratamente le parti che
compongono l’impiantito qualora questo debba essere conservato
secondo i criteri conservativi sopra esposti e non sia quindi prevista
la sua sostituzione. È da evitare l’installazione di canalizzazioni
sottotraccia sulle pareti, possibile causa di danni strutturali o di
distruzioni di eventuali decorazioni superstiti sotto le tinteggiature
visibili.
L’ancoraggio di canali esterni deve essere concordato con
l’ufficio preposto alla cura del palazzo
Ove non sia possibile effettuare la distribuzione delle linee
sottopavimento, o per realizzare interventi a carattere di urgenza,
è possibile distribuire l’energia elettrica tramite cavi ad isolamento
minerale.
In alternativa, negli ambienti in cui ciò non comporti deturpamento
estetico, nei casi in cui la linea di servizio non debba superare interruzioni
dovute alla presenza di porte, l’impianto può essere realizzato utilizzando
canalizzazioni in materiale plastico disposte alla base delle pareti.
Il fissaggio a parete di entrambe le tipologie impiantistiche descritte non
può essere realizzato sulle superfici decorate, sia dipinti murali che
elementi architettonici lapidei o lignei o a stucco.
In tutti gli altri casi il fissaggio deve essere eseguito verificando
preventivamente l’eventuale presenza di decorazioni preesistenti sulle
superfici parietali, tramite saggi eseguiti da un restauratore.
31

La Camera Verde
32

e.4.2. Corpi illuminanti
Uso di lampade ad incandescenza di nuova generazione a
risparmio energetico
I corpi illuminanti di pregio, ovvero i lampadari ottocenteschi in vetro
soffiato sopravvissuti alle trasformazioni, alcuni dei quali recentemente
restaurati, sono beni culturali mobili sottoposti alle leggi di tutela del
patrimonio storico artistico e come tali dovranno essere conservati,
equipaggiandoli esclusivamente con lampade a risparmio energetico ad
incandescenza di nuova generazione. Su di essi non possono essere
utilizzate lampade a basso consumo fluorescenti, la cui pesantezza
compromette l’integrità dei delicati bracci in vetro soffiato e il cui aspetto
risulta esteticamente deturpante.
Scelta di nuovi corpi illuminanti sulla base di criteri conservativi,
funzionali ed estetici neutri
Tutti i corpi illuminanti di produzione contemporanea e/o di nuova
installazione dovranno essere scelti e collocati con criteri conservativi,
valutandone attentamente sia le caratteristiche illuminotecniche che
l’impatto estetico sugli ambienti da illuminare, sulla base delle diverse
caratteristiche architettoniche e delle funzioni di ciascuno di essi; in
particolare quando si tratti di ambienti arricchiti da decorazioni
o pitture murali sarà preferibile il ricorso ad elementi dal disegno
rigorosamente neutro. La scelta degli elementi illuminanti e la loro
definitiva installazione è subordinata all’acquisizione del giudizio
vincolante del Responsabile del Servizio Belle Arti e Fabbrica Palazzo
Vecchio. Nell’area di pertinenza museale la scelta dei corpi illuminanti
sarà operata di concerto con il Servizio Musei che esprimerà un parere
sulla congruità estetica con gli ambienti monumentali.
Uso di lampade autoportanti o ancorate ai supporti esistenti
In generale è preferibile l’uso di corpi illuminanti autoportanti, che
eliminano qualsiasi possibile manomissione delle superfici parietali.
Nel caso in cui si volessero utilizzare corpi illuminanti a sospensione
o fissati a parete, la loro alimentazione e il loro fissaggio non potrà
avvenire sottotraccia ma dovrà essere effettuato previa esecuzione di saggi
atti a verificare l’eventuale esistenza di decorazioni parietali preesistenti
per evitarne il danneggiamento, come indicato ai punti precedenti.
33

Il portale di ingresso alla Cappella di Eleonora
34

Se tali elementi decorativi venissero realmente individuati sarà
necessario utilizzare sistemi di illuminazione autoportanti. In ogni
caso i corpi illuminanti a sospensione non potranno essere installati
con modalità tali da compromettere la conservazione e quindi le
caratteristiche estetiche e storico artistiche degli ambienti monumentale
interessati.
E.5. Allestimento di uffici
L’allestimento degli uffici dovrà essere progettato in base a criteri di
funzionalità e vivibilità, considerando le oggettive limitazioni d’uso degli
ambienti monumentali di Palazzo Vecchio, i cui requisiti di abitabilità
sono ben diversi dagli standard degli edifici di moderna costruzione.
L’arredo degli uffici dovrà essere progettato dal Servizio
competente nel rispetto degli ambienti monumentali e della
normativa di sicurezza e prevenzione
Pertanto, il trasferimento o il nuovo insediamento di servizi nell’ambito
del Palazzo dovranno essere effettuati mirando alla razionalizzazione degli
spazi, all’ottimizzazione delle condizioni di lavoro e al miglioramento della
ricettività degli uffici aperti al pubblico, per non penalizzare gli operatori
o la funzionalità dei Servizi.
e.5.1. Disposizione, tipologia e manutenzione degli arredi
La disposizione degli arredi negli uffici, aperti o meno al pubblico, è
soggetta alla normativa di sicurezza degli ambienti di lavoro 9 .
Pertanto dovrà essere verificata la fattibilità delle nuove installazioni e di
qualsiasi modifica che debba essere apportata alla disposizione originaria
degli stessi dal Servizio Tecnico Belle Arti e Fabbrica Palazzo Vecchio
e dal Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione, che
eventualmente, potranno indicare soluzioni alternative.
35

La parete d’altare della Cappella di Eleonora
36

Uniformare la dotazione esistente per modelli, tipologia e colore
Ai fini di omogeneizzare esteticamente e funzionalmente i sistemi di
arredo esistenti, procedura che con il tempo permetterà di riutilizzare
con maggior facilità gli arredi stessi in ambienti diversi qualora si debbano
realizzare nuovi insediamenti o integrare arredi esistenti, valgono le
seguenti indicazioni: per integrare gli arredi in uso ad uno o più uffici della
stessa zona del Palazzo, è opportuno acquisire mobili della medesima serie
e degli stessi colori.
Qualora, per motivi diversi 10 ,ciò non sia possibile si dovrà optare per
arredi non discordanti per stili e tinte.
Su pavimenti antichi non sono ammesse sedute su ruote ma sedie
girevoli su puntali
Negli ambienti i cui pavimenti originali siano da considerarsi parte
essenziale dell’apparato decorativo parietale, quindi essi stessi beni
culturali sottoposti a tutela (es. uffici con sede nel Quartiere di Leone X),
non potranno essere utilizzate sedute su ruote, ma sedie girevoli su puntali.
Gli appoggi sui pavimenti storici devono essere protetti con
feltri o tappeti
Il punto pavimentale di appoggio dovrà essere coperto da un tappeto
protettivo da scegliere secondo i criteri indicati ai punti precedenti.
La stessa soluzione dovrà essere adottata anche per la protezione di
pavimenti lignei o di particolare pregio e delicatezza.
Le nuove soluzioni di arredo devono essere oggetto di progetti specifici
Ogni nuovo acquisto di arredi, per uno o più ambienti, dovrà avvenire
secondo le procedure di legge, su specifico progetto del Servizio Tecnico
Belle Arti e Fabbrica Palazzo Vecchio e verificato dal Responsabile del
Servizio Prevenzione e Protezione.
Il progetto dovrà essere redatto tenendo conto della normativa di
sicurezza 11 e della compatibilità estetica degli arredi stessi con
l’ambiente in cui dovranno essere disposti.
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Arredi di elevata qualità e resistenza. Materiali in uso
nella fabbrica storica
In tutti i casi si dovrà optare per arredi di buona qualità e durabilità,
esteticamente consoni alle caratteristiche ambientali, di tipo e marca il
più possibile omogenei, in modo tale che possano essere interscambiati fra
i vari ambienti dello stesso ufficio nel caso di riorganizzazione dello stesso.
I materiali dovranno essere scelti sulla base di quelli in uso nella fabbrica
storica.
Per la pulizia ordinaria degli arredi di serie, si rimanda al successivo
punto G. Disciplina d’uso degli ambienti. La pulizia ordinaria degli
arredi di pregio o d’epoca di competenza del Servizio Musei, dovrà
limitarsi alla spolveratura superficiale, da effettuare con panni puliti di
cotone morbido e asciutto, senza l’uso di preparati chimici antipolvere
e/o cere naturali o sintetiche.
e.5.2. Tipologia e disposizione dei complementi di arredo
Non è consentita l’installazione di tende a liste verticali o
alla veneziana
La collocazione di tendaggi interni ed esterni dovrà rispettare criteri
conservativi e di conformità ed uniformità in relazione alla tipologia
degli ambienti di posa, sia interni che esterni (es. tende parasole). Nello
specifico non potranno essere messi in opera tendaggi a liste verticali, alla
veneziana o di foggia e colore estranei alle caratteristiche monumentali
degli ambienti.
Il fissaggio delle schermature non deve alterare gli infissi
originari ed il contesto decorativo
Non potranno essere installate strutture di fissaggio dei tendaggi
danneggiando gli infissi, le patine cromatiche o le decorazioni delle pareti
circostanti le finestre. I tendaggi da interni dovranno essere scelti secondo
criteri di sobrietà di genere, tessuto e colori, coerentemente con le
caratteristiche architettoniche monumentali degli ambienti.
Le strutture di sostegno dovranno essere minimamente invasive.
Le tende schermasole esterne, utilizzabili a protezione delle vetrature
delle finestre sui fronti del cortile degli uffici, dovranno essere scelte di
modello e colore identici a quelle già in opera.
38

L’apposizione a parete di stampe o dipinti deve essere
sottoposta agli uffici preposti
È vietata l’apposizione a parete di dipinti, stampe o altri oggetti personali.
Eventuali eccezioni in ordine a motivi di servizio, correlate allo
spostamento di dipinti inventariati di competenza del Servizio Musei
Comunali o di segnaletica direzionale, dovranno essere concordate con il
Servizio Belle Arti e Fabbrica Palazzo Vecchio al fine di documentare
l’eventuale preesistenza di decorazioni nelle superfici interessate al
fissaggio.
Opere d’arte e arredi storici andranno collocati nei soli
ambienti di alta rappresentanza
Ai beni mobili di interesse storico-artistico di proprietà comunale
(opere di pittura, scultura, grafica, mobilia), che rientrano nell’attività di
inventariazione e catalogazione del Servizio Musei, si applicano le
disposizioni del Disciplinare per il deposito temporaneo di beni mobili
d’interesse storico-artistico per arredo degli uffici comunali 12 .
Ai sensi del suddetto Disciplinare, dovranno essere osservate le seguenti
prescrizioni: le opere d’arte e gli arredi di proprietà comunale dovranno
trovare collocazione in ambienti di alta rappresentanza, quali la stanza
del Sindaco, degli Assessori, del Presidente del Consiglio e delle
Commissioni, del Presidente dei Consigli di Quartiere, del Segretario
Comunale, del Direttore Generale, dei Direttori, della Segreteria
Generale e delle relative segreterie.
La cura delle opere d’arte in consegna è demandata
all’ufficio richiedente in base alle indicazioni del Servizio Musei
Il Servizio preposto concede in deposito temporaneo le opere d’arte
e gli arredi di proprietà comunale, a suo insindacabile giudizio,
previa verifica delle condizioni di sicurezza e microclimatiche
dei locali dove tali beni saranno collocati; le operazioni di
movimentazione di opere d’arte e mobilia (spostamento, prelievo
dai depositi o restituzione ai depositi) dovranno essere effettuate da
ditte specializzate nel trasporto e nella movimentazione di opere
d’arte, i cui nominativi saranno indicati dal Servizio preposto; tutti
gli oneri della movimentazione di opere d’arte e mobilia saranno a
carico dell’ufficio richiedente; nel prendere in consegna le opere,
39

Particolare del pavimento cinquecentesco vasariano in cotto dicromo
della Sala di Leone X.
40

firmando l’apposito verbale, il richiedente si impegna a non
rimuoverle dalla loro collocazione, a custodirle con diligenza e a
dare tempestiva comunicazione al Servizio preposto della necessità
di eventuali spostamenti.
Il Servizio preposto ha la facoltà di ritirare le opere nel caso in cui
non sia garantita la buona conservazione delle stesse.
Allontanare stufe e condizionatori e non applicare nastri
adesivi sugli arredi storici
In particolare, per la buona cura dei beni mobili succitati, dovranno essere
rigorosamente osservate le seguenti cautele: non posizionare stufe e
condizionatori mobili in prossimità delle opere d’arte; non applicare
nastri adesivi e non praticare fori di alcun tipo sulle superfici (nel caso dei
dipinti tale divieto è da intendersi esteso anche alle cornici); non
sottoporre la mobilia a carichi incongrui.
Spolverature periodiche delle cornici sono consentite in caso di
soli dipinti protetti
La spolveratura è vietata nel caso di opere prive di protezione; limitare
l’intervento di pulizia alla spolveratura delle cornici. Non eseguire
interventi di manutenzione o restauro senza aver preventivamente
ottenuto l’autorizzazione del Servizio Musei Comunali.
Non è consentito lo spostamento o il ricovero delle opere assegnate
o la riproduzione non autorizzata delle stesse
Non destinare le opere ad usi non consoni alla loro funzione di arredo.
Le opere rimosse dalla loro collocazione e per qualsiasi motivo non
ricollocate dovranno essere tempestivamente riconsegnate al Servizio
Musei Comunali.
Non eseguire e non fare eseguire a terzi riproduzioni fotografiche delle
opere d’arte con o senza flash, senza specifica autorizzazione del Servizio
Musei Comunali.
41

e.5.3. Arredi floreali e piante verdi
Piante e arredi vegetali in ambienti decorati devono avere
carattere provvisorio e non possono essere collocate sui
pavimenti originari
La disposizione negli ambienti monumentali di arredi floreali quali
piante in vaso e/o fiori recisi potrà essere effettuata limitatamente, previa
approvazione degli uffici preposti e per motivi conservativi dovrà avere
carattere di provvisorietà 13 . La disposizione di tali arredi non può
restringere le larghezze delle vie di esodo e i passaggi. Essa dovrà essere
concordata col responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione.
L’innaffiatura non può avvenire sul posto e le piante devono essere
dotate di sottovaso
In particolare: gli arredi floreali da disporre in occasione degli eventi
di cui al punto F. dovranno essere immediatamente rimossi al termine
degli eventi stessi e non potranno essere innaffiati sul posto, per evitare
la fuoriuscita d’acqua ed i danni ad essa conseguenti. Il trasporto delle
piante dovrà avvenire senza procurare danni o insudiciamento delle zone
di attraversamento.
L’eventuale disposizione permanente di arredi floreali sarà consentita
esclusivamente in ambienti privi di superfici decorate, previa approvazione
dagli uffici preposti e dopo attenta valutazione dell’impatto estetico e
conservativo. In particolare ogni pianta in vaso dovrà essere dotata di un
sottovaso capace, che impedisca fuoriuscite di acqua durante l’innaffiatura,
che dovrà essere effettuata con la massima attenzione.
Gli arredi verdi o floreali non potranno essere collocati nelle sale
con pavimenti cinquecenteschi vasariani
Per esigenze conservative, salvo in casi eccezionali 14 non potranno essere
disposti arredi floreali in ambienti i cui pavimenti siano essi stessi
superfici decorate ai sensi di legge (es. pavimenti cinquecenteschi vasariani
dei Quartieri Monumentali).
42

Salvaguardia delle pavimentazioni in pietra serena dei Cortili
durante l’innaffiamento degli arredi verdi o floreali
Gli arredi floreali o le piante verdi disposti nel Cortile della Dogana
e nel Terzo Cortile (uffici) dovranno essere posizionati e mantenuti
osservando le seguenti indicazioni: ogni pianta in vaso dovrà essere
dotata di un sottovaso capace, tale da impedire fuoriuscite di acqua.
L’innaffiatura, se effettuata con tubi di gomma collegati alla rete idrica
o a serbatoi su mezzi mobili, dovrà essere effettuata con la massima
attenzione per evitare ricorrenti fuoriuscite d’acqua e conseguenti
stagnazioni umide che provocano degrado della pavimentazione in pietra
serena dei cortili.
Il laboratorio di restauro degli arazzi dell’Opificio delle Pietre Dure,
nella Sala delle Bandiere.
43

F. Concessione in uso degli
ambienti monumentali
Conferenze, convegni, manifestazioni ed esposizioni
temporanee
La concessione in uso degli ambienti di Palazzo Vecchio per conferenze,
convegni, manifestazioni (artistiche, culturali, scientifiche) ed esposizioni
temporanee, ovvero per tutte quelle tipologie di evento che richiedono
allestimenti o catering, è demandata con apposito Disciplinare all’Ufficio
del Sindaco 15 ed è consentita esclusivamente per gli ambienti sottoindicati:
Convegni
Salone dei Cinquecento massimo 300 persone
Sala dei Duecento massimo 150 persone
Sala Incontri massimo 25 persone
Sala d’Armi massimo 100 persone
Nel caso in cui l’evento si svolga durante l’orario di apertura del Museo,
la capienza dei locali si riduce di conseguenza.
Esposizioni temporanee
Cortile della Dogana
Rispetto dei limiti di capienza delle Sale
In tutti gli ambienti dovranno essere osservati i limiti di capienza 16 e
dovranno essere rispettate le vigenti normative in materia di sicurezza e
prevenzione incendi 17 ; tali ambienti non verranno concessi per attività che
prevedano la vendita o commercializzazione di prodotti.
Le richieste per ottenere in concessione i suddetti ambienti di Palazzo
Vecchio dovranno essere indirizzate al Sindaco e dovranno chiaramente
indicare la motivazione per la quale viene richiesto l’uso della sala nonché
la durata dell’attività. Anche qualora la concessione in uso delle sale venga
rilasciata, la stessa potrà comunque essere revocata dall’Amministrazione
comunale per ragioni di opportunità, motivi istituzionali o cause di forza
maggiore. In tal caso, il concessionario che subisce l’azione di revoca non
potrà pretendere alcun risarcimento dei danni, né esprimere azioni di
rivalsa per spese, o altro, sostenute in proprio.
44

Due degli arazzi cinquecenteschi con “ Storie di Giuseppe ebreo” appartenenti alla serie
realizzata per la Sala dei Duecento, in esposizione temporanea nella Sala Armi
45

Installazioni da autorizzare sulla base di specifico progetto
firmato da un tecnico abilitato
Nel caso in cui l’evento preveda installazioni, è richiesta la presentazione
di un progetto tecnico che dovrà essere autorizzato dal Servizio
competente sulla base della sua rispondenza alle prescrizioni delle presenti
Linee Guida. Le seguenti disposizioni integrano e supportano (ma non
sostituiscono) quanto disposto nel Disciplinare citato, per assicurarne
l’efficacia e per offrire chiare indicazioni circa le modalità di utilizzo degli
ambienti suindicati.
F.1. Concessione in uso degli ambienti monumentali
per conferenze, convegni e manifestazioni di breve
durata
f.1.1. Attività istituzionali dell’Amministrazione Comunale
Le attività istituzionali di carattere culturale, sociale, scientifico o di alta
rappresentanza, quindi di rilevante interesse per la città, trovano il loro
spazio naturale in Palazzo Vecchio, sede del governo cittadino.
È pertanto indispensabile che esse siano ospitate nelle sale monumentali di
Palazzo Vecchio individuate dal citato Disciplinare, rispettando tuttavia le
modalità tecniche necessarie a garantire la salvaguardia degli ambienti e lo
svolgimento delle attività museali o amministrative che essi ospitano.
Richieste corredate da relazione su modalità e servizi previsti
Per la corretta applicazione del Disciplinare relativo al cerimoniale, le
attività dovranno essere organizzate ed espletate in base alla seguente
procedura. La richiesta di concessione degli ambienti dovrà essere
corredata da una relazione che ne chiarisca finalità, modalità e tempi di
attuazione.
Garantire accessibilità del percorso museale, tutela delle opere
d’arte e pulizia finale degli ambienti
Nel caso in cui l’evento necessiti di un qualsiasi tipo di allestimento
dovrà essere presentato uno specifico progetto tecnico, firmato da un
tecnico abilitato e formulato in base alle indicazioni fornite dalle presenti
Linee Guida.
46

Gli spazi prescelti e gli orari previsti per gli eventi dovranno essere
determinati garantendo la piena accessibilità del percorso museale ai
visitatori, nelle modalità e negli orari con i quali il servizio viene
normalmente offerto.
Le attività saranno passibili di limitazioni finalizzate a salvaguardare
il decoro e l’integrità degli ambienti e del patrimonio storico-artistico
ivi conservato e alla sicurezza degli stessi partecipanti.
Uso di elevatori esterni, gestione della sicurezza e copertura
degli oneri assicurativi
Dovrà essere indicato l’eventuale utilizzo dei servizi di ristorazione che
avverranno negli spazi e con le modalità indicate 18 .
Per il trasporto ai piani, le ditte fornitrici del catering dovranno utilizzare
elevatori esterni del tipo di quelli utilizzati nei traslochi e descritti al
punto g.3.
Dovrà essere assicurata la copertura delle spese occorrenti per la
retribuzione ordinaria o straordinaria del personale di sorveglianza
atto a garantire, durante lo svolgimento degli eventi, il mantenimento degli
standard di tutela della sicurezza delle persone (safety) e delle strutture e
opere d’arte (security).
Eventuali danni a persone e/o a cose che si dovessero verificare nel corso
degli eventi dovranno essere risarciti dalle ditte incaricate della fornitura
dei servizi di ristorazione, pulizia o diversi, che a tale scopo dovranno
stipulare specifiche polizze assicurative.
Le attività devono svolgersi nel rispetto delle previste
procedure di sicurezza e con l’organizzazione indicata dal
Piano di Emergenza.
Prima dell’inizio dei singoli eventi, il soggetto attuatore dovrà consegnare
copia dell’atto autorizzativo rilasciato dall’Ufficio del Sindaco, al Corpo
di Guardia di Polizia Municipale in Palazzo Vecchio, che acquisirà i
nominativi dei responsabili dell’evento, aprirà la sala concessa in uso e
attiverà la sorveglianza.
La segnaletica dell’evento dovrà essere effettuata su supporti
specifici predisposti dal richiedente
Al termine degli eventi dovranno essere effettuate pulizie straordinarie, a
carico del richiedente, secondo le modalità stabilite nelle presenti Linee
Guida, per ripristinare lo stato originario degli ambienti.
47

Particolare di un arazzo della serie con “ Storie di Giuseppe ebreo ”
48

È assolutamente vietato ostruire o diminuire la larghezza delle
vie di esodo, anche temporaneamente, con arredi, materiali, etc.
Per garantire la conservazione, il decoro e l’integrità degli ambienti
prescelti per lo svolgimento degli eventi e del patrimonio storico-artistico
in essi contenuto, è vietato appendere quadri o pannelli alle pareti e
comunque effettuare qualsiasi altro intervento che possa alterare il decoro
delle sale medesime e recare nocumento al patrimonio storico-artistico ivi
conservato.
È vietato coprire o spostare la segnaletica esistente, sia essa di sicurezza,
direzionale o didattica, e, in generale, affiggere pannelli o manifesti su supporti
diversi da quelli autorizzati.
f.1.2. Concessione in uso degli ambienti a terzi, a titolo oneroso
È concesso l’uso temporaneo a terzi degli ambienti indicati nella premessa
al punto F, a titolo oneroso, per attività di elevato profilo culturale o
sociale.
Proventi destinati alla buona cura della Fabbrica
La concessione d’uso di ambienti a terzi, a titolo oneroso al di fuori
dell’orario di apertura al pubblico dei medesimi può avvenire a fronte di
sponsorizzazioni, erogazioni liberali o altre forme di corresponsione di
somme commisurate al valore degli spazi e ai benefici che ne possono
trarre i richiedenti.
Tali somme sono destinate alla gestione, manutenzione, riqualificazione e
valorizzazione dei Quartieri Monumentali dell’edificio.
Acquisizione parere di fattibilità
In aggiunta alle prescrizioni contemplate per le attività istituzionali
specificate al precedente punto f.1.1., dovranno essere osservate le seguenti
disposizioni.
La concessione d’uso degli ambienti per attività di terzi è subordinata
all’acquisizione di pareri di fattibilità da parte dei Servizi preposti 19 che
coadiuvano, per le diverse competenze, l’Ufficio del Sindaco nella gestione
degli ambienti adibiti ad attività istituzionali o concessi per manifestazioni
organizzate da altri soggetti.
49

Panca dipinta con dossale e opere d’arte contemporanea in una anticamera
degli uffici del piano IV
50

Assunzione da parte del concessionario degli oneri per
Assicurazione, sorveglianza e pulizie finali
Il progetto tecnico dell’evento deve contenere le specifiche indicate
nell’allegata Scheda Operativa.
La retribuzione ordinaria o straordinaria del personale di sorveglianza del
Comune di Firenze, atto a garantire il mantenimento degli standard di
tutela della sicurezza delle persone (safety) e delle strutture e opere d’arte
(security) durante l’allestimento, lo svolgimento e il disallestimento degli
eventi, sarà a carico del concessionario dell’evento.
Eventuali danni a persone e/o a cose, in primis al patrimonio storicoartistico,
che si dovessero verificare nel corso degli eventi dovranno essere
risarciti a spese del concessionario, che a tale scopo dovrà stipulare
specifiche polizze assicurative da stabilirsi di volta in volta e comunque di
valore non inferiore a € 1.000.000,00. Le spese per gli interventi di
pulizia fuori programma resi necessari dalla concessione d’uso degli
ambienti nei giorni e fasce orarie in cui dovrebbe svolgersi il servizio
ordinario di pulizia dei medesimi, saranno a carico del concessionario,
giacché le ditte appaltatrici delle pulizie chiedono compensi straordinari in
caso di differimento dei loro interventi.
f.1.3. Aree idonee ad ospitare i drinks o cocktails
Le aree idonee ad ospitare i drinks o cocktails di cui al Disciplinare 20 , o
analoghe prestazioni di catering, verranno individuate preventivamente,
al fine di evitare rischi per l’integrità di strutture, opere d’arte e arredi
e senza pregiudicare l’attività museale o il funzionamento degli uffici e
quindi la fruizione dei servizi comunali resi ai cittadini.
f.1.4. Visite del museo effettuate nell’ambito di concessioni d’uso degli
ambienti di Palazzo Vecchio o attività istituzionali dell’ente
Le visite del museo effettuate nell’ambito di concessioni d’uso degli
ambienti di Palazzo Vecchio o attività istituzionali dell’ente, devono
rispettare i seguenti principi.
Per finalità statistiche, è fatto obbligo di emettere biglietti di ingresso
individuali per tutti i partecipanti alla visita.
51

La concessione di gratuità o riduzioni sulla tariffa d’accesso al museo è
subordinata dall’applicazione del Regolamento dei musei comunali 21 e
delle Norme per l’accesso ai musei comunali 22 .
Per le visite del museo in orario di chiusura al pubblico è fatto obbligo di
richiedere la preventiva autorizzazione del Servizio Musei.
È inoltre richiesta la copertura delle spese di eventuali servizi straordinari
di sorveglianza e pulizia degli ambienti del Museo nonché per la sicurezza
(safety) nel rispetto delle procedure del Piano di Emergenza.
Per le visite del museo in orario di chiusura al pubblico è necessario
estendere la concessione d’uso agli ambienti interessati dalla visita, nel
caso di attività diverse da quelle istituzionali, dietro corresponsione al
Servizio Musei di un compenso forfettario.
f.1.5. Concessione in uso degli ambienti monumentali di Palazzo
Vecchio per esposizioni temporanee
Qualità e compatibilità del progetto scientifico, sicurezza, uso
della dotazione impiantistica
Le modalità per ottenere la concessione in uso degli ambienti monumentali
di Palazzo Vecchio per esposizioni temporanee, valevoli sia per le richieste
presentate da soggetti terzi, pubblici e privati, sia per quelle formulate
in seno all’Amministrazione Comunale da soggetti non appartenenti al
Servizio Musei Comunali, prevedono la richiesta di concessione degli
ambienti, e la contestuale presentazione:
di un progetto scientifico dal quale si desumano la natura dell’esposizione,
le sue finalità e la sua articolazione;
di un progetto tecnico di allestimento, convalidato da un tecnico abilitato,
che dovrà essere sottoposto al parere dei Servizi preposti.
L’approvazione della concessione in uso è subordinata alla verifica, da
parte dei competenti uffici 23 , dei seguenti aspetti: qualità del progetto
scientifico e sua compatibilità con il carattere monumentale e l’identità
storica e artistica degli spazi destinati a ospitarla; conformità del progetto
esecutivo alla vigente normativa in materia di sicurezza dei luoghi pubblici
e prevenzione antincendio degli edifici storici e artistici adibiti a musei,
gallerie, esposizioni e mostre 24 ; concertazione preliminare delle modalità di
utilizzo degli impianti esistenti.
52

Panorama con Palazzo Vecchio dalla Cupola del Brunelleschi
53

Divieto di ancoraggio al contesto e di modifica delle opere e delle
peculiarità artistiche
Durante le operazioni di allestimento e di disallestimento sarà fatto
assoluto divieto di effettuare qualsiasi forma di ancoraggio e applicazione
alle strutture architettoniche e agli arredi esistenti; di spostare, alterare o
coprire gli apparati ornamentali e gli arredi monumentali esistenti;
coprire o spostare la segnaletica esistente; ingombrare le vie di fuga,
intralciare il passaggio dei visitatori del museo e degli altri utenti del
Palazzo e pregiudicare lo svolgimento delle ordinarie attività di pulizia e
manutenzione degli ambienti.
Dovranno inoltre essere osservate le seguenti prescrizioni:
il trasporto ai piani degli elementi necessari all’allestimento dovrà essere
effettuato tramite elevatori esterni del tipo di quelli utilizzati nei traslochi
come descritto al punto g.3.
Allestimento e disallestimento dell’esposizione da eseguire in
orari di chiusura delle attività museali
Lo svolgimento delle operazioni di allestimento e disallestimento
dovrà avvenire in orario di chiusura al pubblico delle aree destinate ad
ospitare l’esposizione o, comunque, in giorni e fasce orarie in cui tale
attività non arrechi pregiudizio alla fruizione dei medesimi ambienti e dovrà
tener conto della normativa vigente in materia di sicurezza e prevenzione
incendi 25 , con particolare riferimento ai rischi connessi alle operazioni di
allestimento e disallestimento e all’organizzazione delle cerimonie di
inaugurazione;
Il concessionario assume l’onere di curare la comunicazione
relativa all’esposizione
Gli organizzatori e i curatori dell’esposizione dovranno illustrare le
motivazioni e i contenuti della medesima mediante la posa in opera di
pannelli e didascalie e/o la distribuzione di depliant, a loro carico, per le
aree interessate dal passaggio dei visitatori del museo, in almeno due lingue
(italiano e inglese) e in quantità commisurate alla fruizione degli ambienti;
Assunzione da parte del concessionario degli oneri per
Assicurazione, sorveglianza e pulizie finali
Eventuali danni a persone e/o a cose, in primis al patrimonio storicoartistico,
che si dovessero verificare nel corso dell’allestimento e del
disallestimento dell’esposizione dovranno essere risarciti a spese del
concessionario, che a tale scopo dovrà stipulare specifiche polizze
assicurative da stabilirsi di volta in volta e comunque di valore non
inferiore a € 1.000.000,00.
54

Particolare del soffitto affrescato a grottesche della Camera Verde
55

◊ Dovranno essere acquisiti certificati di assicurazione e liberatorie per
danni causati da terzi alle strutture espositive e alle opere in mostra
secondo la formula all risks da chiodo a chiodo;
◊ La retribuzione ordinaria o straordinaria del personale di
sorveglianza del museo, atto a garantire il mantenimento degli standard di
tutela della sicurezza delle persone (safety) e delle strutture e opere d’arte
(security) durante l’allestimento e il disallestimento dell’esposizione, sarà a
carico del concessionario.
◊ Le spese per gli interventi di pulizia fuori programma resi
necessari dall’occupazione degli ambienti per operazioni di allestimento
e disallestimento nei giorni e fasce orarie in cui dovrebbe svolgersi il
servizio ordinario di pulizia dei medesimi, saranno a carico del
concessionario, giacché le ditte appaltatrici delle pulizie chiedono
compensi straordinari in caso di differimento dei loro interventi.
◊ Al termine dell’esposizione il concessionario avrà l’obbligo di ripristino dello
stato originario degli ambienti e a suo carico saranno eventuali
interventi straordinari di pulizia.
F.2. Concessione in uso degli ambienti monumentali
per riprese fotografiche, video e cinematografiche
La concessione in uso degli ambienti monumentali di Palazzo Vecchio per
riprese fotografiche e filmate è disciplinata dal Regolamento dei Musei
Comunali 26 .
Per l’esecuzione delle riprese è previsto il pagamento
di un canone
In materia di tariffazione il riferimento normativo vigente è il disciplinare
Istituzione e determinazione dei canoni dovuti per la concessione dei
diritti di riproduzione e d’uso del patrimonio storico-artistico del Comune
di Firenze.
La concessione soggiace, inoltre, alla vigente normativa in materia di
sicurezza e prevenzione incendi 28 .
f.2.1. Riprese fotografiche
56

Per presentare richiesta di effettuare riprese fotografiche, è obbligatorio
compilare l’apposito modulo che, debitamente sottoscritto, dovrà essere
sottoposto all’attenzione e approvazione del Servizio competente 29 .
Richiesta corredata da un dettagliato piano di lavoro
La richiesta deve essere corredata da un dettagliato piano di lavoro in
cui siano indicate le sale interessate alle riprese, gli orari prescelti, le
attrezzature tecniche che si prevede di impiegare, il numero del personale
coinvolto.
La richiesta è subordinata all’autorizzazione del Servizio Musei.
In orario di apertura al pubblico degli ambienti museali, il Servizio
competente dispone:
◊ l’individuazione di modalità e tempi compatibili con l’esigenza di
garantire la piena accessibilità del museo al pubblico dei visitatori
nei modi e con gli orari con i quali il servizio viene offerto;
◊ limitazioni finalizzate a salvaguardare il decoro e l’integrità degli
ambienti e del patrimonio storico-artistico ivi conservato;
◊ il risarcimento di eventuali danni a persone o cose, in primis al
patrimonio storico-artistico, che si dovessero verificare nel corso delle riprese.
Assunzione da parte del concessionario degli oneri per la
sorveglianza
Al di fuori dell’orario di apertura al pubblico degli ambienti museali, in
aggiunta ai sopradetti aspetti, il Servizio competente prescrive che tutti
gli oneri relativi ai seguenti punti siano a carico del concessionario: sorveglianza
degli spazi durante lo svolgimento delle riprese, delle operazioni
di installazione e disinstallazione delle attrezzature; vigilanza e assistenza
tecnica, anche in merito alla sicurezza.
f.2.2. Riprese video e cinematografiche
Per presentare richiesta di effettuare riprese cinematografiche, è obbligatorio
compilare l’apposito modulo che, debitamente sottoscritto, dovrà essere
sottoposto all’attenzione del Servizio competente 30 .
57

Richiesta corredata da un dettagliato piano di lavoro
La richiesta deve essere corredata da un dettagliato piano di lavoro al quale
sarà unito un cronoprogramma dell’evento, in cui siano indicate le sale
interessate alle riprese, gli orari prescelti, le attrezzature tecniche da
impiegare, il numero del personale tecnico e artistico coinvolto.
La richiesta di effettuare riprese video e cinematografiche è
subordinata all’autorizzazione dei Servizi preposti alla gestione degli
ambienti museali e alla manutenzione e conservazione delle strutture, degli
impianti, degli apparati ornamentali e degli arredi degli ambienti
monumentali.
Allestimento e disallestimento delle attrezzature da eseguire in
orari di chiusura delle attività museali
Durante le operazioni di allestimento e di disallestimento delle attrezzature
necessarie per le riprese cinematografiche e della scenografia dovranno
essere osservate tutte le disposizioni stabilite nei precedenti punti del
capitolo F.
Le suddette operazioni si dovranno svolgere in orario di chiusura al
pubblico o, comunque, in giorni e fasce orarie in cui tale attività non arrechi
pregiudizio alla fruizione degli ambienti.
Qualora si renda necessario spostare, alterare e/o coprire le strutture
architettoniche, gli arredi e la segnaletica esistenti, tali interventi dovranno
essere preventivamente concordati e autorizzati dai Servizi preposti.
È fatto assoluto divieto di ingombrare le vie di fuga, intralciare il passaggio
dei visitatori del museo e degli altri utenti del palazzo e pregiudicare lo
svolgimento delle ordinarie attività di pulizia e manutenzione degli
ambienti.
Qualora si renda necessario spostare, alterare e/o coprire le strutture
architettoniche, gli arredi e la segnaletica esistenti, tali interventi dovranno
essere preventivamente concordati e autorizzati dai Servizi preposti.
È fatto assoluto divieto di ingombrare le vie di fuga, intralciare il passaggio
dei visitatori del museo e degli altri utenti del palazzo e pregiudicare
lo svolgimento delle ordinarie attività di pulizia e manutenzione degli
ambienti.
Assunzione da parte del concessionario degli oneri per
sorveglianza, ripristino dello stato degli ambienti e pulizie finali
Il concessionario dovrà accollarsi gli oneri di sorveglianza degli spazi
durante lo svolgimento delle riprese e delle operazioni di allestimento
e disallestimento delle scenografie e attrezzature, di vigilanza e assistenza
tecnica, anche in merito alla sicurezza.
58

Al termine delle riprese, il concessionario sarà tenuto a garantire il
ripristino dello stato originario degli ambienti e a suo carico saranno
eventuali interventi straordinari di pulizia inclusi gli oneri per la
sorveglianza.
Acquisizione liberatorie e corresponsione canone
Sarà altresì richiesta l’acquisizione di certificati di assicurazione e
liberatorie per danni a persone o cose causati durante le riprese e lo
svolgimento delle operazioni di allestimento e ripristino dello stato
originario; la corresponsione del canone previsto dal Disciplinare e la
previsione della corresponsione di una cauzione 31 .
Un Vigile del Fuoco in calata dalla torre nel corso di un’ esercitazione
59

Palazzo Vecchio dal Piazzale degli Uffizi durante i lavori di restauro del 2003 - 2005
60

G. Disciplina d’uso degli ambienti
G.1. Pulizia giornaliera
g.1.1. Pulizia dei pavimenti
La pulizia giornaliera dei pavimenti dovrà essere effettuata tenendo conto
della loro tipologia, senza utilizzare sostanze corrosive o macchinari
pesanti che possano comprometterne la conservazione o la stabilità
secondo le norme tecniche che verranno stabilite in seguito. Modalità,
composti e utensili dovranno essere a tal fine certificati dalla ditta
appaltatrice.
Certificazioni sulle sostanze e gli utensili impiegati
Tale disposizione riguarda i pavimenti di pregio, di posa recente e quelli
che, seppur di natura inidonea, non possano essere sostituiti o coperti.
I rivestimenti in moquette o in materiali sintetici dovranno essere
puliti in maniera adeguata, utilizzando aspirapolvere e pulitori a vapore di
piccole dimensioni e di peso contenuto, perché non generino vibrazioni
capaci di produrre la disconnessione degli elementi compositivi i
pavimenti sottostanti.
È vietato il gocciolamento dei composti di pulitura su pareti e pavimenti
Le vetrature di porte e finestre dovranno essere pulite evitando
assolutamente di produrre gocciolamenti di acqua o detersivi sugli infissi
o sulle pareti sottostanti.
La pulizia ordinaria degli arredi di serie dovrà essere eseguita impiegando
sostanze certificate che non danneggino i vari tipi di materiale costruttivo.
Pulitura arredi lignei di pregio o d’epoca con spolveratura a
secco senza uso di protettivi
La pulizia ordinaria degli arredi lignei di pregio o d’epoca, anche di quelli
collocati in uffici di rappresentanza, dovrà limitarsi alla spolveratura
eseguita con piumini o panni morbidi di cotone puliti e asciutti, senza l’uso
di preparati chimici antipolvere o cere naturali o di sintesi.
61

I mobili disposti nelle sale del Museo che presentano parti intarsiate
potranno essere spolverati solo dal personale del Museo.
Tutti gli interventi relativi alla pulizia saranno sottoposti a controllo da
parte del Servizio Musei per quanto riguarda i beni mobili 32 e del
Servizio Belle Arti e Fabbrica Palazzo Vecchio per ciò che concerne gli
infissi originali e storicizzati, che costituiscono superfici decorate di
pertinenza del contesto architettonico cui sono assimilabili, o per gli
infissi di produzione recente, quali porte, portoni e finestre.
g.1.2. Pulizia straordinaria
Tale servizio dovrà essere effettuato nei seguenti casi con le seguenti
modalità:
Assunzione da parte del concessionario degli oneri per
sorveglianza e pulizie finali
Il concessionario temporaneo degli ambienti destinati ad eventi 33 dovrà
provvedere a fare effettuare la pulizia degli stessi a proprie spese secondo le
modalità indicate al precedente punto g.1.
Le imprese esecutrici degli interventi manutentivi dovranno provvedere
alla pulizia degli ambienti interessati a proprie spese secondo le modalità
indicate al medesimo punto g.1.1.
G.2. Uso della dotazione impiantistica dell’edificio
Gli ascensori posti all’interno del Palazzo, per le loro caratteristiche
tecniche, ai sensi della normativa vigente in materia sono destinati
esclusivamente al trasporto di persone. È pertanto vietato l’uso dei
medesimi per il trasposto di cose quali piante verdi, attrezzature e
materiali vari.
Introduzione dall’esterno dei materiali allestitivi o di catering
attraverso le finestre, tramite elevatori
62

In caso di allestimenti o attività di catering, le singole imprese potranno, a
proprio carico, introdurre il materiale attraverso le finestre, avvalendosi di
un mezzo dotato di elevatore montacarichi da far sostare in via de’ Gondi,
previa richiesta di un permesso di circolazione con sosta attiva per carico e
scarico, per un tempo da stabilirsi a priori. L’ancoraggio del terminale del
montacarichi al davanzale della finestra prescelta dai Servizi preposti per
introdurre il materiale, dovrà avvenire interponendo protezioni efficienti
atte ad evitare il contatto diretto del terminale metallico con la pietra del
davanzale o con il legno dell’infisso, permettendo tuttavia la stabilità e la
sicurezza del sistema di aggancio 34 .
Particolare dei rinvenimenti archeologici e delle vestigia del
Teatro Romano su cui sorge Palazzo Vecchio
63

H. Orientamento e comunicazione
H.1. Comunicazioni dell’Ente
Supporti autoportanti realizzati con materiali in uso nella
fabbrica storica
Tutta la segnaletica di comunicazione dell’Ente, uniformata secondo
criteri omogenei, immediatamente identificabile per tipologia informativa
e contraddistinta da uniformità grafica e di genere, dovrà essere collocata
preferibilmente su supporti autoportanti posizionati in punti individuati
con attenta precisione, realizzati con materiali in uso nella fabbrica
storica; non potrà essere spostata arbitrariamente o utilizzata come
supporto di segnalazioni o comunicazioni provvisorie.
Non è ammesso l’uso promiscuo dei supporti di comunicazione e
l’apposizione di questa su pareti, infissi e arredi
È inoltre vietato utilizzare, anche temporaneamente, la segnaletica di
comunicazione dell’Ente – sia su base propria che a parete, pertinente al
Museo o agli uffici – come supporto per applicarvi cartelli, poster o simili
contenenti qualsiasi tipo di indicazione o informazione.
È vietata l’apposizione arbitraria su pareti, su porte, su infissi, su elementi
di arredo, oppure su supporti inidonei instabili e deteriorati, di segnaletica
direzionale, di sicurezza o informativa realizzata secondo criteri di urgenza
e provvisorietà e priva di caratteristiche grafiche dignitose e riconoscibili. 34
È vietato appendere o fissare sulle pareti, sulle porte, sugli infissi e sugli
arredi calendari o oggetti personali di qualsiasi genere.
◊◊◊
64

Anfore rotte per il drenaggio delle acque, rinvenute nel corso dello scavo
archeologico del Piano Interrato di Palazzo Vecchio
65

Il soffitto ligneo a cassettoni, intagliato e dorato della sala dell’ Udienza
66

Note
1.
Palazzo Vecchio, Alfredo Lensi. Fratelli Alinari editori, Firenze 1911. Pp.267-268.
Alfredo Lensi è stato direttore dell’Ufficio Belle Arti e ha realizzato il primo intervento complessivo di restauro dei Quartieri
Monumentali di Palazzo Vecchio e la loro musealizzazione.
2. D.Lgs. 42/2004, Codice Urbani; D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380.
3.
Si deve questa particolare riflessione ad uno spunto di Ferruccio Canali e Virgilio Carmine Galati che hanno pubblicato
preziosi contributi sul tema del concetto del monumento iconico e delle
prospettive di fruizione e conservazione proprio di Palazzo Vecchio: Palazzo Vecchio e dintorni, in
Firenze 2009.
4. D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380.
5.
6.
D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 - Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia
Parte I - Attività edilizia
Titolo I - Disposizioni generali
Capo I - Attività edilizia
Art. 3 (L) - Definizioni degli interventi edilizi (legge 5 agosto 1978, n. 457, art. 31) Ai fini del presente testo unico si intendono
per: (Omissis) b) “interventi di manutenzione straordinaria”, le opere e le
modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi
igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino
modifiche delle destinazioni di uso.
Per interventi di restauro e di risanamento conservativo, s’intendono quelli rivolti a conservare
l’organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi
tipologici, formali e strutturali dell’organismo stesso, ne consentano destinazioni d’uso con essi compatibili. Tali interventi
comprendono il consolidamento, il ripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell’edificio, l’inserimento degli elementi
accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell’uso, l’eliminazione degli elementi estranei all’organismo edilizio.
7. D.Lgs. 42/2004, Codice Urbani; D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380.
8.
9.
10.
Qualora il vetro danneggiato sia costituito da un tessuto a piombo, questo dovrà essere reintegrato e conservato, debitamente
protetto tramite interposizione fra due lastre antisfondamento e altro
materiale idoneo, qualora lo spessore dell’infisso non consenta l’operazione mantenendo la propria
integrità.
Legge 626 del 19.09.1994 sulla prevenzione e sicurezza del lavoro; D.M. n. 569 del 20/05/1992 - Edifici, pubblici e privati,
di interesse artistico e storico, destinati a contenere musei, gallerie, collezioni, oggetti di interesse culturale o manifestazioni
culturali.
Ovvero nei casi in cui gli arredi non siano a norma, siano scadenti e rovinati, non siano più in
produzione.
11. Vedi nota n.12.
12.
13.
14.
15.
Approvato con Deliberazione di Giunta n. 482 del 4/07/2002, forma parte integrante di questo
documento.
Spore vegetali quali muschi o licheni, o insetti presenti nella terra e nel fogliame potrebbero infatti innescare seri processi di
degrado ai palchi lignei, ai dipinti, agli arredi di antiquariato e alle superfici decorate a fresco
Manifestazioni di alta rappresentanza dell’Amministrazione. In tali occasioni verranno concordate le modalità di inserimento
delle piante con gli uffici preposti.
Disciplinare approvato con la deliberazione della Giunta Municipale n. 5496 del 28/12/1995, modificata dalla deliberazione del
Consiglio Comunale n. 2 del 14/02/2000.
16. L’affollamento per i due Saloni è in funzione del momento della settimana, quelli indicati sono, comunque, gli affollamenti
massimi in specifici momenti.
Per il Cortile della Dogana l’utilizzo quale sede di cerimonie è limitato in periodi serali o, comunque, quando non vi sono altre
attività nel palazzo; l’affollamento è in funzione, quindi, delle larghezze dei quattro portoni principali.
67

17.
18.
19.
20.
21.
Applicazione del D. Lgs. 81/2008, del D.M. 569/1992.
Potrà, infatti, essere consentito l’uso delle Sale anche per drinks o cocktails, esclusivamente nell’ambito delle manifestazioni
previste dalle presenti linee guida, purché non si richieda il riscaldamento o la cottura di cibi, dato il valore storico-culturale,
monumentale e architettonico delle sale.
I servizi di cui alla nota n. Direzione Servizi Tecnici (Servizio Belle Arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio, Servizio Gestione e
Manutenzione) e della Direzione Cultura (Servizio Musei Comunali) preposti alla manutenzione e conservazione delle strutture,
degli impianti, degli apparati ornamentali e degli arredi degli ambienti monumentali.
Art. 4. del Disciplinare.
Deliberazione C.C. n. 557/233 del 28/02/1967, come modificata e integrata dalla deliberazione C.C. n. 176/1 del 13/01/1997 e
dalla deliberazione G.M. n. 1065/685 del 14/03/1997.
22. Deliberazione C.C. n. 923 del 13/07/1998, come integrata dalla deliberazione C.C. n. 82 del 29/02/2000 e dalla deliberazione
C.C. n. 184 del 31/03/2003.
23. Vedi punto d.1.2.
24. Applicazione del D. Lgs. 81/2008, del D.M. 569/1992.
25. Applicazione del D. Lgs. 81/2008, del D.M. 569/1992.
26. Il Regolamento dei Musei Comunali (approvato con Deliberazione del Consiglio comunale n. 557/233 del 28.2.1967) all’art. 11
recita: “Le riprese filmate all’interno dei Musei Comunali, dovranno essere autorizzate dall’Amministrazione Comunale, sentito
il parere della Repartizione Belle Arti. L’Amministrazione, per garantirsi il risarcimento degli eventuali danni provocati dalle
attrezzature, richiederà il versamento di una congrua cauzione. Sarà inoltre richiesto il rimborso delle spese sostenute dall’Amministrazione
per il servizio straordinario e per gli eventuali consumi”.
27. Approvato con Deliberazione del Consiglio comunale n. 1060/198 del 1994.
28.
La concessione in uso degli ambienti monumentali per riprese cinematografiche è soggetta alla normativa vigente in materia di
sicurezza e prevenzione incendi (aspetto previsto dall’art. 8 del citato disciplinare unicamente in ordine alla capienza delle sale)
(D. Lgs. 81/2008 e s.s. m., D.M. 569/1992 e ogni altro provvedimento in vigore in materia di sicurezza e prevenzione incendi).
Pertanto dovrà essere applicata, assieme ai Piani di emergenza ed evacuazione e ai Documenti di valutazione dei rischi di Palazzo
Vecchio, in coordinamento tra i Responsabili Prevenzione e Protezione e i Datori di lavoro che condividono la gestione degli
spazi interessati dalla manifestazione, per individuare i relativi percorsi di esodo.
29. Il modulo è scaricabile dal sito web dei Musei Civici Fiorentini (www.museicivicifiorentini.it).
30. Il modulo è scaricabile dal sito web dei Musei Civici Fiorentini (www.museicivicifiorentini.it).
31. Come indicato dalla normativa nazionale (Codice dei Beni Culturali, D. Lgs. 42/2004, art. 108) e comunale (Regolamento dei
Musei Comunali, Deliberazione C.C. n. 557/233 del 28/02/1967, art. 11).
32. Arredi storici, storicizzati e di pregio.
33. Il responsabile tecnico incaricato da chi richiede la Sala in concessione.
34.
Tale pratica causa danni conservativi, estetici ed economici di varia entità e produce un rilevante danno di immagine dell’Amministrazione,
poiché comunica in modo confuso e disordinato indicazioni spesso ripetitive, inesatte o incomplete.
68

Tavole identificative dei contesti con schede complementari
SCHEDA ORIENTATIVA 1
Sala d’Armi
1. CONTATTO RELATIVO ALL’ALLESTIMENTO SCIENTIFICO
Servizio Musei Comunali
Indirizzo via Ghibellina, 30 Firenze
Contatti info@museicivicifiorentini.it
2. CONTATTO RELATIVO ALL’ALLESTIMENTO TECNICO
Servizio Belle Arti e Fabbrica Palazzo Vecchio
Indirizzo Piazza Signoria, 1 Firenze
Contatti buonacuradelpalazzo@comune.fi.it
3. EDIFICIO
Anno di costruzione 1302
Tipo di costruzione Muratura a filaretto in pietra forte fiorentina
Superficie/volume espositivi Mq. 313 – m³ 2760
Ingresso principale Piazza Signoria (lato via Gondi)
Larghezza ingresso cm. 180
Piano sicurezza Affisso all’interno del locale
Ausili Antincendio Rilevatori di incendio n. 6 a soffitto
Ausili Antincendio Estintori antincendio presenti all’interno
4. ACCESSI
Ingresso principale Piazza Signoria (lato via Gondi)
Larghezza ingresso/U.S cm. 180 – cm. 100
Uscita sicurezza Sul cortile Michelozzo (interno al Palazzo)
Quota rispetto a Piazza Signoria + cm. 62
Metodo superamento dislivello Rampa inclinata
Punto di carico/scarico Ingresso principale/Uscita di sicurezza
Limitazioni accessibilità Esclusa movimentazione opere con ausili meccanici interni
5. SICUREZZA
Antintrusione Garantita da un sistema d’allarme composto da quattro sensori e
centralina che comanda due sirene
Spessore della muratura Superiore ad un metro
Portone principale In legno dello spessore di cm. 12 con ossatura metallica
Porta sul cortile interno In legno dello spessore di cm. 7 con ossatura metallica
Controllo del perimetro Garantito dalla Polizia Municipale
Controllo della sala Presenza h24 di tre agenti armati del Corpo Guardia
Distanza sala Corpo Guardia Inferiore a 100 metri
Distanza Comando VVFF Km. 3
Tempo medio intervento VVFF Inferiore a 5 minuti
6. CONDIZIONI AMBIENTALI
Impianto Riscaldamento Presente con tre distinte unità per complessivi kw. 5360
Impianto Condizionamento Presente con tre distinte unità interne e relative unità
esterne per complessivi kw. 5241
Impianto deumidificazione Capace di espellere in complessivo 9kg/h
Impianto illuminazione di servizio Composto da alogene montate all’impostare della volta
ad accensione a pulsante
Impianto illuminazione espositiva Su progetto, allacciamento al quadro elettrico generale con tre
prese interbloccate 5 poli da 32 ampere + 1 presa servizio
Illuminazione naturale Attraverso 5 finestre cm. 95 x 160 eventualmente schermate

I CONTESTI MONUMENTALI TAVOLA
Palazzo Vecchio - Piano Interrato
1

I CONTESTI MONUMENTALI TAVOLA
Palazzo Vecchio - Piano Terreno
2

I CONTESTI MONUMENTALI TAVOLA
Palazzo Vecchio - Piano Primo
3

I CONTESTI MONUMENTALI TAVOLA
Palazzo Vecchio - Piano Primo
4

I CONTESTI MONUMENTALI TAVOLA
Palazzo Vecchio - Piano Primo/Piano Secondo
5

I CONTESTI MONUMENTALI TAVOLA
Palazzo Vecchio - Piano Secondo
6

I CONTESTI MONUMENTALI TAVOLA
Palazzo Vecchio - Piano Terzo
7

I CONTESTI MONUMENTALI TAVOLA
Palazzo Vecchio - Piano Quarto
8

RIFERIMENTI
La redazione delle Linee Guida e delle Schede Tecniche Complementari
è stata curata dagli uffici sottoelencati:
Servizio Belle Arti e Fabbrica Palazzo Vecchio
Servizio Musei Comunali
Servizio Protezione e Prevenzione
Coordinamento: Servizio Belle Arti e Fabbrica Palazzo Vecchio
Consulenza e pubblicazione Ufficio Comunicazione Interna
Contatto: buonacuradelpalazzo@comune.fi.it
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