Pesci con le ali - Accadueosub
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<strong>Pesci</strong> <strong>con</strong> <strong>le</strong> <strong>ali</strong><br />
Autore: Francesco Turano<br />
Fonte: www.francescoturano.it<br />
Anche i pesci in alcuni casi hanno<br />
<strong>le</strong> <strong>ali</strong>, ma non servono quasi mai<br />
per volare.<br />
<strong>Pesci</strong> <strong>con</strong> <strong>le</strong> <strong>ali</strong> sono gallinel<strong>le</strong>,<br />
civetta e rondini di mare.<br />
Di questi, solo la rondine utilizza<br />
<strong>le</strong> grandi pinne pettor<strong>ali</strong> per<br />
compiere lunghi balzi fuor<br />
d’acqua, salti che potrebbero<br />
anche intendersi come dei brevi<br />
tragitti di volo planato.<br />
Ma vediamo un po’ meglio di<br />
capire quante sono <strong>le</strong> specie di<br />
pesci <strong>con</strong> <strong>le</strong> <strong>ali</strong> che il<br />
Mediterraneo ospita nel<strong>le</strong> sue<br />
acque, quante di queste<br />
rappresentano un in<strong>con</strong>tro<br />
probabi<strong>le</strong> per chi si tuffa<br />
sott’acqua nello stretto e qu<strong>ali</strong><br />
infine sono disposte a mettersi in<br />
posa per il fotografo.<br />
Intanto <strong>con</strong>osciamo i pesci che<br />
volano veramente saltando fuor<br />
d’acqua, quelli che sott’acqua non avremo modo di osservare quasi mai.
Di pesci volanti se ne <strong>con</strong>os<strong>con</strong>o tre specie, tutte appartenenti all’ordine<br />
dei beloniformi, famiglia Exocetidae; sono la rondinella di mare<br />
(Danichthys ronde<strong>le</strong>tii), il rondone di mare (Cypselurus heterurus) e il<br />
più raro pesce rondine (Exocoetus obtusirostris).<br />
Le tre specie si somigliano molto ed hanno in comune molte<br />
caratteristiche, prima tra tutte, ovviamente, la forma del<strong>le</strong> pinne pettor<strong>ali</strong>,<br />
molto sviluppate e simili a del<strong>le</strong> <strong>ali</strong>. Occhi grandi, colorito blu intenso sul<br />
dorso che sfuma sui fianchi fino all’argento del ventre, coda <strong>con</strong> lobo<br />
inferiore molto più sviluppato del superiore sono <strong>le</strong> altre peculiarità di<br />
pesciolini medio piccoli (20-25 cm massimo tranne nel caso del rondone<br />
che può raggiungere i 40 cm) ma molto attivi e abituati alla vita pelagica.<br />
Il più comune tra i tre è la rondinella; tutti e tre son capaci di librarsi in un<br />
volo planato e i loro salti fuor d’acqua sfruttano <strong>le</strong> correnti ascension<strong>ali</strong><br />
per sol<strong>le</strong>varsi fino a 50 cm (ma a volte anche un metro e più) dal pelo<br />
dell’acqua.<br />
Osservare questi pesci dalla barca, nel mare dello stretto, è un vero<br />
spettacolo. E non è raro che qualcuno si tuffi dentro la barca, disorientato<br />
e sovente spaventato dal<strong>le</strong> eliche di un motore.<br />
Come il professore Costa ci rac<strong>con</strong>ta sul suo libro “Atlante dei pesci<br />
dei mari it<strong>ali</strong>ani”, questi anim<strong>ali</strong> possono compiere voli lunghi anche<br />
cento metri e, se <strong>le</strong> correnti d’aria son giuste, librarsi anche fino a<br />
cinque metri di altezza sulla superficie, usando la coda per il decollo<br />
(sfruttata quando ancora immersa e mossa <strong>con</strong> ritmi che raggiungono <strong>le</strong><br />
cinquanta battute al se<strong>con</strong>do) e <strong>le</strong> pinne pettor<strong>ali</strong> ben aperte per il volo.<br />
Ma se andiamo ad immergerci raggiungendo il fonda<strong>le</strong>, gli unici pesci<br />
<strong>con</strong> <strong>le</strong> <strong>ali</strong> che avremo modo di osservare da vicino saranno pesci “non<br />
volanti”, come alcune specie di gallinel<strong>le</strong> e lo sp<strong>le</strong>ndido pesce civetta.<br />
Quando mi immergo sulla sabbia, specie di notte, non aspetto altro che<br />
di trovare qualche capone gallinella o qualche capone ubriaco, <strong>le</strong> due<br />
specie più comuni ma bellissime, esaltanti per chi osserva e fotografa la<br />
biodiversità dei pesci mediterranei.<br />
Capone gallinella<br />
Il capone gallinella (Trigla lucerna) è uno dei più grandi della famiglia,
potendo raggiungere anche i 70 cm di lunghezza.<br />
Di notte lo si può avvistare in due modi: allo scoperto, poggiato sul fondo,<br />
o insabbiato, parzialmente o comp<strong>le</strong>tamente.<br />
Quando è allo scoperto, il capone reagisce alla luce e all’avvicinamento<br />
del sub irrigidendosi e aprendo <strong>le</strong> pinne pettor<strong>ali</strong>, il suo punto di forza,<br />
che gli <strong>con</strong>sentono di planare nei pressi del fondo durante i suoi brevi ma<br />
rapidi spostamenti.Quando è insabbiato, si lascia avvicinare più<br />
facilmente, anche se risulta meno fotogenico poiché <strong>le</strong> sue pinne<br />
colorate sono piegate lungo i fianchi e nascoste sotto la sabbia.<br />
Di solito è il possente capo a sporgere dal fondo e a <strong>con</strong>trollare la<br />
situazione nei dintorni.<br />
Capone gallinella<br />
Analogo atteggiamento è tenuto dal capone ubriaco (Trigla lastoviza),<br />
più piccolo del precedente, non superando in genere i 25 cm (in casi rari<br />
arriva a 40 cm), ma col corpo più colorato, in genere rosso e arancio <strong>con</strong><br />
sfumature di marrone scuro; livrea meravigliosa che va ad aggiungere<br />
valore a un pesce già particolare per <strong>le</strong> sue pettor<strong>ali</strong> ampie e<br />
cromaticamente esaltanti.<br />
Capone ubriaco Capone Gallinella
Le pettor<strong>ali</strong> del<strong>le</strong> due specie di gallinel<strong>le</strong> esaminate sono verdastre o<br />
violacee <strong>con</strong> bordatura azzurra. Molto evidenti, su di esse, sono i raggi,<br />
quasi un bassorilievo; nel capone gallinella <strong>le</strong> pettor<strong>ali</strong> presentano poi<br />
una caratteristica macchia nera, puntinata di bianco, situata nel punto di<br />
impianto. Le pettor<strong>ali</strong> del capone ubriaco, invece, si distinguono per la<br />
presenza, sul colore di fondo, di puntinature azzurre.<br />
Capone ubriaco<br />
Che incanto osservare <strong>le</strong> gallinel<strong>le</strong> mentre si spostano sul fondo <strong>con</strong> <strong>le</strong><br />
pettor<strong>ali</strong> aperte: l’ennesimo miracolo della natura.<br />
Al tutto bisogna poi aggiungere la presenza, davanti a ogni pinna del<br />
petto, di tre raggi della stessa liberi, allungati e filiformi. T<strong>ali</strong> appendici<br />
sono usate dal<strong>le</strong> gallinel<strong>le</strong> per i movimenti sul fondo, nei piccoli<br />
spostamenti, tanto che sembra di vedere un pesce che “cammina” e<br />
setaccia il fonda<strong>le</strong>.
Un’altra peculiarità che <strong>con</strong>traddistingue <strong>le</strong> gallinel<strong>le</strong> è il loro verso, un<br />
grugnito generato dalla vibrazione del<strong>le</strong> pareti della vescica<br />
natatoria, organo che in questa specie ha pareti piuttosto spesse.<br />
Il grugnito emesso è forte, sott’acqua si sente molto bene, anche se<br />
difficilmente l’anima<strong>le</strong> in natura usa produrre un simi<strong>le</strong> suono, <strong>con</strong>osciuto<br />
per lo più da chi ne fa oggetto di pesca e stringe il pesce tra <strong>le</strong> mani.<br />
Sui fond<strong>ali</strong> sabbiosi dello stretto mi capita di osservare anche altre specie<br />
di gallinel<strong>le</strong>, anche se più raramente: è il caso del capone gorno<br />
(Eutrigla gurnardus) e del capone lira (Trigla lyra).<br />
Capone gorno<br />
Capone lyra<br />
Un altro pesce molto interessante da osservare di notte sui fondi mobili di<br />
questo pazzo e ricco stretto è senza dubbio il curioso e unico pesce<br />
civetta o Dactylopterus volitans.
Il nome scientifico attualmente<br />
utilizzato non sembra appropriato<br />
a questa specie visto che,<br />
nonostante <strong>le</strong> pinne pettor<strong>ali</strong><br />
enormi, più grandi, rispetto al<br />
corpo, che nel<strong>le</strong> altre specie di<br />
pesci <strong>con</strong> <strong>le</strong> <strong>ali</strong> appena<br />
esaminate, non è capace di<br />
volare; forse, e solo se<strong>con</strong>do<br />
qualche autore, potrebbe<br />
compiere qualche piccolo salto<br />
fuor d’acqua<br />
Somiglia molto al<strong>le</strong> gallinel<strong>le</strong>, nel<br />
suo aspetto genera<strong>le</strong> (tanto che a<br />
volta viene scambiato) ma, ad<br />
un’osservazione attenta, si fa<br />
presto a distinguerlo per tutta una<br />
serie di caratteri evidenti e unici.<br />
In<strong>con</strong>trare un civetta sott’acqua è<br />
un evento importante, sia per la<br />
scarsa frequenza della specie, sia<br />
per il suo comportamento insolito.<br />
Il civetta, al cospetto del sub, in genere mantiene la calma, forse turbato<br />
dalla luce.<br />
Se disturbato, apre <strong>le</strong> sue enormi pinne, <strong>ali</strong> colorate <strong>con</strong> screziature<br />
e bordo azzurri su fondo bruno verdastro e tutta una serie di<br />
macchie rotondeggianti bianche e marroni al<strong>le</strong> estremità later<strong>ali</strong>.<br />
Una volta aperte la “<strong>ali</strong>”, il pesce mette quindi in atto tutta una serie<br />
di virate su se stesso e di planate sul fondo, da sbalordire il più<br />
incallito dei subacquei.<br />
Le pettor<strong>ali</strong> sono formate da due parti distinte: una anteriore, più stretta e<br />
corta, formata da sei raggi ripiegati in basso: una posteriore, che si
espande in forma di ala molto ampia, carattere fondamenta<strong>le</strong> di tutti i<br />
componenti la famiglia dei Dattilopteridi.<br />
Il pesce civetta può raggiungere e anche superare i 50 cm di lunghezza<br />
tota<strong>le</strong>.<br />
Il suo affusolato corpo, di colore<br />
verdastro e/o nocciola <strong>con</strong><br />
puntinature azzurre e verdi, sfuma<br />
sul rosa dei fianchi e sul bianco<br />
del ventre. Presenta inoltre una<br />
serie di fasce scure vertic<strong>ali</strong>, che<br />
si alternano su un colore di fondo<br />
verde o nocciola.<br />
La testa è coperta da una<br />
corazzatura di placche ossee<br />
granulose, che nella regione<br />
cef<strong>ali</strong>ca dorsa<strong>le</strong> si prolungano in<br />
due punte striate, acute come<br />
pugn<strong>ali</strong>. Anche <strong>le</strong> ossa opercolari<br />
sono allungate alla base, a forma<br />
di pugn<strong>ali</strong> <strong>con</strong> la punta rivolta<br />
verso la coda.<br />
Gli occhi son grandi e molto<br />
“espressivi” (forse per me…) e<br />
risaltano sul resto del corpo per la<br />
caratteristica colorazione arancio.<br />
La struttura di questo pesce,<br />
come avremo intuito molto<br />
robusta, lo vede cosparso di<br />
grandi squame ctenoidi molto ravvicinate e di una vera e propria<br />
armatura ossea.
Ad ogni lato della base della pinna cauda<strong>le</strong> vi sono due lunghe<br />
protuberanze formate da scudetti squamosi, dentellati e taglienti.<br />
La pinna cauda<strong>le</strong>, che nei giovani ha il bordo posteriore cuneiforme,<br />
cambia di forma <strong>con</strong> la crescita per divenire dapprima a margine dritto e<br />
poi incavato al centro.<br />
Unico nel suo genere, il civetta è un soggetto che affascina i fotosub; è<br />
un pesce che fa sempre colpo su chi lo osserva, anche se i fortunati che<br />
hanno questo privi<strong>le</strong>gio son davvero pochi.<br />
Le acque dello stretto possono <strong>con</strong>tribuire ad aumentare <strong>le</strong> probabilità di<br />
un in<strong>con</strong>tro, ammesso che ci si immerga di notte e nei luoghi indicati.<br />
Come il professore Costa rac<strong>con</strong>ta, in alcuni lidi dello stretto il civetta<br />
è chiamato “Cantalanotte” in virtù del<strong>le</strong> sue capacità canore.<br />
Non è la vescica natatoria, come per <strong>le</strong> gallinel<strong>le</strong>: questa volta è lo<br />
sfregamento del<strong>le</strong> placche ossee all’origine del suono, causato dai<br />
pescatori che lo tengono in mano manovrandolo come un soffietto<br />
(povero pesce…).<br />
In archivio ho molte foto di civetta e gallinel<strong>le</strong>, sono pesci che amo molto.<br />
Spero che <strong>le</strong> mie immagini possano rendere giustizia alla bel<strong>le</strong>zza di<br />
questi anim<strong>ali</strong> del mare, sovente poco apprezzati per via del poco pregio<br />
del<strong>le</strong> loro carni.<br />
Ma un pesce si apprezza solo in base al sapore che ha?<br />
E' assolutamente vietata la riproduzione, anche parzia<strong>le</strong>, del testo e<br />
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