La moderna arboricoltura a salvaguardia dei ... - Pro Arbora

La Moderna Arboricoltura
a salvaguardia dei monumentali
Ville Ponti, Varese – 23 novembre 2012
Dott. Agr. Daniele Zanzi – M.A.I. Modern Arboriculture Institute

Dove eravamo rimasti?
27 -28 aprile 1988
Varese, Ville Ponti. Congresso internazionale:
“Nuove prospettive in arboricoltura “
La moderna arboricoltura arriva in Italia

DOVE VOGLIAMO ARRIVARE !
Il parco della moderna
arboricoltura Alex Shigo
a Barasso – Varese,
Fondazione Casa del Sole
www.toccaglialberi.it

1. La moderna
arboricoltura ha
come scopo quello
di aiutare gli alberi a
rimanere sani,

1. La moderna
arboricoltura ha
come scopo quello
di aiutare gli alberi a
rimanere sani, sicuri

1. La moderna
arboricoltura ha
come scopo quello
di aiutare gli alberi a
rimanere sani, sicuri,
e attrattivi ….

1. La moderna
arboricoltura ha
come scopo quello
di aiutare gli alberi a
rimanere sani, sicuri,
e attrattivi ….
NEL TEMPO!
A.L. Shigo

“Per trecento anni è cresciuta, per
trecento anni è rimasta lì immobile, per
trecento anni andrà incontro a
decadimento.”
John Dryden
Poeta inglese 1630 - 1700

2. La moderna arboricoltura si interessa del
SISTEMA ALBERO;
come cresce,
come si difende
e come eventualmente muore.

3. La moderna arboricoltura necessita di
intelletto e comprensione,
abbinati alla pratica e alla manualità.

3. La moderna arboricoltura necessita di
intelletto e comprensione,
abbinati alla pratica e alla manualità.

3. La moderna arboricoltura necessita di
intelletto e comprensione,
abbinati alla pratica e alla manualità.

Moderna Arboricoltura:
solo CODIT?
Ovverosia la
“compartimentazione “
di Shigo?
NO, GRAZIE!

Capire come funziona il Sistema Albero
E’
la MODERNA ARBORICOLTURA ….

… ed è la sola risposta per le corrette cure da
prestare ai nostri alberi !

Albero = una vita passata a confrontarsi con
problemi biologici e problemi meccanici

ASPETTI BIOLOGICI
Alberi & Associati SISTEMA ALBERO
Ordine
Parti Processi
Energia

“Gli alberi sono batterie giganti “ A. Shigo

M > E
DISORDINE
Ogni giorno gli
alberi devono
confrontarsi con
questa legge della
termodinamica.

ALBERO A BASSA ENERGIA
-AUTOPOTATURA

ALBERO A BASSA ENERGIA
-AUTOPOTATURA
-NIENTE FRUTTI

ALBERO A BASSA ENERGIA
-AUTOPOTATURA
-NIENTE FRUTTI
-PUNTI MERISTEMATICI

ALBERO : TRAPPOLA ENERGETICA
IN OGNI SUA PARTE

ENERGIA: GLUCOSIO AMIDO
ALBERO
MONUMENTALE
DIFESA
CRESCITA
RIPRODUZIONE
SOSTEGNO

OGNI STIMOLO ALLA CRESCITA SIGNIFICA AUMENTO
DELL’ENERGIA RICHIESTA AL SISTEMA DISEQUILIBRIO

GENERALE SHERMAN: Sequoiadendron giganteum
PARCO NAZIONALE DELLE SEQUOIE, SIERRA NEVADA - CALIFORNIA
Altezza dalla base 83,80
Circonferenza sul terreno 31,30
Diametro massimo alla base 11,10
Diametro a 1,5 m sopra la base 9,25
Diametro a 18 m sopra la base 5,30
Diametro a 55 m sopra la base 4,30
Diametro del ramo più grande 2,10
Altezza del primo grande ramo
dalla base
39,60
Estensione media della chioma 32,50
Volume stimato della massa
legnosa (m³)
QUANTA ENERGIA DOVREBBE ESSERE SOMMINISTRATA AL SISTEMA PER
MANTENERLO IN ORDINE?
1486,6

MODELLO DI SHIGO PER IL
RAPPORTO DURAMEN – ALBURNO
SIMPLASTO – APOPLASTO

UN ALBERO E’ FATTO DI MOLTI ALBERI SOVRAPPOSTI

ASPETTI MECCANICI

CARATTERISTICHE
IN SENESCENZA:
-VEGETAZIONE
CONCENTRATA
SUGLI APICI;

CARATTERISTICHE
IN SENESCENZA:
-VEGETAZIONE
CONCENTRATA
SUGLI APICI;
- CRESCITA CON
CODOMINANZA

CARATTERISTICHE
IN SENESCENZA:
-VEGETAZIONE
CONCENTRATA
SUGLI APICI;
- CRESCITA CON
CODOMINANZA
- LEGNO DI
REAZIONE
“LEGNO DI REAZIONE”: LEGNO ALTERATO
DALLA INCLINAZIONE

VTA: E’ SEMPRE E COMUNQUE LA RISPOSTA, SUGLI ALBERI
MONUMENTALI?

RAPPORTO t/R = 0,3 ??????
UN LIMITE VERITIERO O MENO?

E LA PENDENZA ?

E I CARPOFORI?

Il triangolo della statica
Carico
Geometria Materiale

I tre elementi della statica
Vento
Carico
Legno
Materiale
Sezione
Geometria

Lo strumento è al servizio del
tecnico e non viceversa …
La valutazione olistica e
biologica dell’albero è
insostituibile.

UN ESEMPIO DI CURA

COME ERA…

QUATTRO ANNI
DOPO:
2010

SEI ANNI DOPO:
2012

2012 - NUOVE RADICI

NOI ABBIAMO STRAPPATO GLI ALBERI DAL
GRUPPO NATURALE CUI APPARTENGONO
E DAL QUALE DIPENDE LA LORO VITALITA’.
LI ABBIAMO RIMOSSI DAL SISTEMA CHE
LI SOSTIENE E LI ABBIAMO PIANTATI
SINGOLARMENTE IN UN AMBIENTE OSTILE
E IN LUOGHI ESTRANEI.
ABBIAMO CREATO PER LORO UNA FALSA
VITALITA’ BASATA SU INTERVENTI ESTERNI
E DIPENDENTI DA INTERVENTI CHIMICI.
POI INCOLPIAMO UN FUNGO, UNA LARVA CHE
NON SAREBBERO MAI STATI UNA MINACCIA IN
CONDIZIONI NORMALI DI VITA.
GLI ALBERI POSSONO TOLLERARE SITI NON
SANI, MA SOPRAVVIVONO IN UNO STATO
FRAGILE E DEBOLE. Alex Shigo