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La “coscienza muscolare” di Duchenne de Boulogne e il “senso di ...

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<strong>La</strong> <strong>“coscienza</strong> <strong>muscolare”</strong> <strong>di</strong> <strong>Duchenne</strong> <strong>de</strong> <strong>Boulogne</strong> e <strong>il</strong> <strong>“senso</strong> <strong>di</strong><br />

innervazione <strong>muscolare”</strong> <strong>di</strong> J.-M. Charcot: dall’anatomia elettrica<br />

alla lesione <strong>di</strong>namica.<br />

Liborio Dibattista<br />

Annali <strong>de</strong>lla Facoltà <strong>di</strong> Lettere e F<strong>il</strong>osofia <strong>de</strong>ll’Università <strong>di</strong> Bari, 2000, XLIII.<br />

George Gu<strong>il</strong>lain, <strong>il</strong> biografo ufficiale <strong>de</strong>l gran<strong>de</strong> clinico parigino J.-M. Charcot, narra 1 come questi<br />

avesse accolto nel 1862 alla Salpêtrière <strong>Duchenne</strong> che ormai da vent’anni operava a Parigi e aveva<br />

già pubblicato le sue opere più importanti, mentre <strong>il</strong> loro primo incontro risaliva all’epoca in cui<br />

Charcot prestava la sua opera come interno nel servizio <strong>di</strong> Rayer. Secondo Gu<strong>il</strong>lain fra i due ci fu<br />

uno scambio fecondo <strong>di</strong> tecniche: Charcot insegnò a <strong>Duchenne</strong> l’istologia <strong>de</strong>l sistema nervoso<br />

mentre questi lo educava all’arte <strong>de</strong>lla fotografia. Il rapporto fra i due fu, oltre che professionale,<br />

importante anche sul piano umano: quando <strong>Duchenne</strong> fuggì a Londra nel 1870, temendo<br />

un’invasione te<strong>de</strong>sca dopo Sedan, consegnò a Charcot i suoi averi e sarà quest’ultimo a vegliarlo<br />

nelle sue ultime ore dopo un’emiplegia che lo portò a morte in poche settimane nel settembre <strong>de</strong>l<br />

1875. 2<br />

Altri Autori 3 hanno evi<strong>de</strong>nziato l’importanza che <strong>il</strong> rapporto con <strong>Duchenne</strong> doveva avere sullo<br />

sv<strong>il</strong>uppo <strong>de</strong>lla metodologia e <strong>de</strong>l pensiero neurologico <strong>di</strong> Charcot: la sua minuziosa esplorazione<br />

<strong>de</strong>lla contratt<strong>il</strong>ità elettro-muscolare, per citare l’espressione tecnica che usavano <strong>Duchenne</strong> e<br />

Charcot, doveva condurre alla <strong>de</strong>scrizione precisa <strong>di</strong> quadri atassici, <strong>di</strong>stinti da quadri atrofici e, in<br />

quest’ambito, all’enucleazione <strong>di</strong> forme cliniche peculiari (l’atrofia muscolare progressiva, la<br />

malattia <strong>di</strong> Aran <strong>Duchenne</strong>) che dovevano poi ricevere da Charcot la base anatomopatologica;<br />

inoltre, la passione per la fotografia doveva condurre alla realizzazione da parte <strong>di</strong> Charcot e <strong>de</strong>lla<br />

scuola <strong>de</strong>lla Salpêtrière <strong>di</strong> una metodologia <strong>di</strong> documentazione visiva <strong>de</strong>i <strong>di</strong>sturbi neurologici che<br />

<strong>di</strong>venne una caratteristica <strong>de</strong>lla scuola stessa 4 . Fatto singolare, non è stata abbastanza sottolineata<br />

invece la circostanza <strong>di</strong> quanto la tecnica <strong>de</strong>ll’elettrizzazione localizzata fosse anch’essa <strong>di</strong>venuta<br />

patrimonio quoti<strong>di</strong>ano <strong>de</strong>ll’armamentario <strong>di</strong>agnostico-terapeutico <strong>de</strong>lla clinica <strong>di</strong> Charcot. Infatti<br />

l’analisi <strong>de</strong>lle frequenze <strong>de</strong>i lemmi mostra come: “électrique”, “électriser” e “électrisation”<br />

compaiano 118 volte nei primi tre tomi <strong>de</strong>lle Oeuvres complètes <strong>di</strong> Charcot. 5<br />

Invero nell’opera <strong>di</strong> Charcot è riscontrab<strong>il</strong>e un eclettismo metodologico importante: egli<br />

introduceva nella sua pratica clinica ogni strumento che le sue doti <strong>di</strong> infaticab<strong>il</strong>e lettore ed<br />

esploratore <strong>de</strong>lla letteratura scientifica gli consentivano: sarà così per la fara<strong>di</strong>zzazione (anzi, egli<br />

ripren<strong>de</strong> anche la galvanizzazione e la stimolazione per scint<strong>il</strong>la, che <strong>Duchenne</strong> aveva abbandonato)<br />

come per la metalloterapia <strong>de</strong>l dr Burq 6 , per lo stu<strong>di</strong>o <strong>de</strong>l campo ottico negli isterici come per le<br />

tecniche istologiche e microscopiche . Ma l’elettro<strong>di</strong>agnostica riveste un’importanza cospicua nel<br />

lavoro quoti<strong>di</strong>ano alla Salpêtrière: lo stu<strong>di</strong>o <strong>de</strong>lle tabelle <strong>di</strong> concordanze sui termini <strong>di</strong><br />

galvanizzazione e fara<strong>di</strong>zzazione mostra quanto <strong>il</strong> ricorso a tali tecniche fosse routinario nella<br />

esplorazione strumentale <strong>de</strong>i casi clinici osservati alla Salpêtrière. (Appen<strong>di</strong>ce 1)<br />

1


Una certa parte <strong>de</strong>ll’opera <strong>di</strong> <strong>Duchenne</strong> è oggi particolarmente richiamata nei testi che si occupano<br />

<strong>di</strong> neuroscienze. 7 Sono gli aspetti legati ad un ut<strong>il</strong>izzo “darwiniano” <strong>de</strong>l suo testo <strong>de</strong>l 1862:<br />

Mécanisme <strong>de</strong> la physionomie humaine ou analyse électro-physiologique <strong>de</strong> l’expression <strong>de</strong>s<br />

passions. Ma la sua opera principale resta quella sull’Electrisation localisée, che ebbe altre due<br />

e<strong>di</strong>zioni, oltre a quella <strong>de</strong>l 1855 8 .<br />

Essa è <strong>di</strong>visa in quattro ampie sezioni, nella prime <strong>de</strong>lle quali <strong>Duchenne</strong> espone i principi teorici<br />

<strong>de</strong>lla sua tecnica <strong>di</strong> stimolazione elettrica <strong>de</strong>lle strutture anatomiche 9 , iniziando dalla <strong>de</strong>lucidazione<br />

<strong>de</strong>lle proprietà fisiologiche <strong>de</strong>i vari tipi <strong>di</strong> elettricità (strofinio, contatto, induzione), <strong>de</strong>scrivendo i<br />

meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> elettrizzazione che si possono usare e gli strumenti che sono stati introdotti in clinica allo<br />

scopo <strong>di</strong> applicare l’elettricità alla fisiologia e alla patologia umana. 10 Nella seconda parte sono<br />

<strong>de</strong>scritte le ricadute <strong>di</strong> tali meto<strong>di</strong>che nello stu<strong>di</strong>o elettrofisiologico <strong>di</strong> particolari gruppi muscolari,<br />

dai muscoli motori <strong>de</strong>lle <strong>di</strong>ta <strong>de</strong>lla mano, <strong>de</strong>l braccio, <strong>de</strong>lla spalla, <strong>de</strong>l <strong>di</strong>aframma alla<br />

elettrofisiologia <strong>de</strong>i muscoli <strong>de</strong>l volto.<br />

<strong>La</strong> terza parte <strong>de</strong>ll’opera si occupa <strong>de</strong>llo stu<strong>di</strong>o, grazie alla fara<strong>di</strong>zzazione, <strong>de</strong>lle atrofie e <strong>de</strong>lle<br />

paralisi sia locali che generali, mentre l’ultima parte riguarda le applicazioni terapeutiche.<br />

Con un atteggiamento storico <strong>di</strong> tipo presentista 11 è possib<strong>il</strong>e avviare verso la rottamazione <strong>de</strong>lla<br />

scienza prescritta tutta l’ossatura principale <strong>de</strong>l testo <strong>di</strong> <strong>Duchenne</strong>: quella riguardante appunto la<br />

teorie e la tecnica <strong>di</strong> elettrizzazione, tenendo per buona solo la parte clinica e soprattutto le<br />

acquisizioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnostica <strong>di</strong>fferenziale che portarono <strong>Duchenne</strong> ad enucleare la atrofia muscolare<br />

progressiva grassosa o pseudoipertrofica, la malattia <strong>di</strong> Aran <strong>Duchenne</strong>, a <strong>di</strong>stinguere questi quadri<br />

dalle atrofie <strong>di</strong> origine spinale e <strong>de</strong>stinando invece all’oblio quella sorta <strong>di</strong> bric-à-brac <strong>di</strong> reofori e<br />

bottiglie <strong>di</strong> Leyda, apparecchi volta-fara<strong>di</strong>ci e correnti centripete con i quali <strong>il</strong> Nostro ottenne quella<br />

«remarquable série <strong>de</strong> petites cliniques neurologiques». 12<br />

Ma far questo significherebbe ren<strong>de</strong>re davvero un cattivo servigio alla storia <strong>de</strong>lla me<strong>di</strong>cina e alla<br />

storia tout-court. Alla storia <strong>de</strong>lla me<strong>di</strong>cina perché non sarebbe comprensib<strong>il</strong>e <strong>il</strong> contributo <strong>di</strong><br />

<strong>Duchenne</strong> a prescin<strong>de</strong>re dal mezzo con <strong>il</strong> quale è stato ottenuto e alla storia <strong>de</strong>lla scienza perché<br />

l’opera <strong>di</strong> <strong>Duchenne</strong> <strong>de</strong> <strong>Boulogne</strong> si inseriva in un <strong>di</strong>battito epocale sull’elettricità animale e sulle<br />

applicazioni <strong>di</strong> essa, <strong>di</strong>battito nel quale <strong>Duchenne</strong> interveniva citando Matteucci e Becquerel e<br />

creando una terminologia:<br />

L’applicazione <strong>de</strong>ll’elettricità <strong>di</strong> tensione, <strong>di</strong> strofinamento, potrebbe essere chiamata<br />

elettrizzazione statica e quella <strong>de</strong>ll’elettricità per contatto conserverebbe <strong>il</strong> nome <strong>di</strong><br />

galvanizzazione. Ma, sotto quest’ultima <strong>de</strong>nominazione, si è <strong>de</strong>signato fino ad oggi<br />

in<strong>di</strong>fferentemente, nella pratica me<strong>di</strong>ca, l’uso <strong>de</strong>ll’elettricità <strong>di</strong> contatto e quella<br />

d’induzione[…] Poiché è necessario creare un termine che <strong>de</strong>signi esattamente<br />

l’elettricità <strong>di</strong> induzione o la sua applicazione, non è <strong>il</strong> caso <strong>di</strong> <strong>de</strong>durlo dal nome <strong>de</strong>llo<br />

stu<strong>di</strong>oso che ha scoperto questo tipo <strong>di</strong> elettricità? Così , come Galvani ha lasciato <strong>il</strong><br />

suo nome all’elettricità <strong>di</strong> contatto, allo stesso modo si dovrebbe secondo me, dare<br />

all’elettricità <strong>di</strong> induzione <strong>il</strong> nome <strong>di</strong> Faraday. In conseguenza, questa elettricità<br />

verrebbe chiamata fara<strong>di</strong>smo, gli apparecchi che la producono apparecchi fara<strong>di</strong>ci, e<br />

la sua applicazione sarebbe <strong>de</strong>signata con <strong>il</strong> nome <strong>di</strong> fara<strong>di</strong>zzazione. Questa<br />

<strong>de</strong>nominazione mi sembra tanto più felice in quanto stab<strong>il</strong>isce una <strong>di</strong>stinzione ben<br />

netta tra l’elettricità <strong>di</strong> induzione e l’elettricità <strong>di</strong> contatto, nello stesso tempo in cui<br />

consacra <strong>il</strong> nome <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>oso al quale la me<strong>di</strong>cina <strong>de</strong>ve una scoperta ben più<br />

preziosa per la terapia che quella <strong>di</strong> Galvani. 13<br />

Questo passo <strong>de</strong> l’Électrisation localisée mi sembra chiarire come l’interesse <strong>de</strong>llo storico per<br />

quest’opera possa andare ben al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> quadretti nosologici <strong>di</strong> neurologia:<br />

<strong>Duchenne</strong> ha chiarito sin dalla prima pagina <strong>de</strong>lla prefazione la sua posizione nei riguar<strong>di</strong> <strong>de</strong>lla<br />

querelle sulla natura <strong>de</strong>l fluido nervoso che, dalla pubblicazione <strong>de</strong>ll’articolo <strong>di</strong> Galvani nel 1791,<br />

sta coinvolgendo due generazioni <strong>di</strong> fisiologi 14 :<br />

Dirigere e limitare la potenza elettrica negli organi significa aprire all’osservazione un<br />

campo inesplorato. <strong>La</strong> localizzazione <strong>di</strong> questa potenza permette, in effetti, <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are<br />

certe proprietà fisiologiche <strong>de</strong>gli organi, così come le loro alterazioni patologiche.<br />

2


Tale è stata l’i<strong>de</strong>a madre <strong>de</strong>lle ricerche che perseguo da una dozzina d’anni. L’agente<br />

elettrico e l’influsso nervoso – ho pensato – senza essere i<strong>de</strong>ntici, hanno fra loro una<br />

gran<strong>de</strong> analogia; tuttavia la volontà non possie<strong>de</strong> allo stesso grado<br />

<strong>de</strong>ll’elettrizzazione localizzata <strong>il</strong> potere <strong>di</strong> limitare la forza nervosa in ciascun<br />

organo. 15<br />

Questa affermazione merita una riflessione: la prima parte <strong>de</strong>l periodo nega i<strong>de</strong>ntità all’elettricità e<br />

al fluido nerveo, la seconda parte vanta la possib<strong>il</strong>ità che ha l’elettrizzazione localizzata <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>viduare, grazie ad una maggior precisione rispetto alla forza nervosa guidata dalla volontà, fasci<br />

muscolari e strutture che normalmente realizzano gruppi muscolari <strong>de</strong>voti ad un <strong>de</strong>terminato<br />

movimento.<br />

Quanto alla mancata i<strong>de</strong>ntificazione fra corrente elettrica e fluido nervoso, la posizione <strong>di</strong> <strong>Duchenne</strong><br />

sembra rientrare a pieno titolo nell’agnosticismo <strong>di</strong> stampo francese sulla questione: come è stato<br />

fatto r<strong>il</strong>evare da E. Clarke 16 , a metà <strong>de</strong>ll’800 in Francia le teorie tra<strong>di</strong>zionali avevano ancora una<br />

r<strong>il</strong>evanza tale da frenare l’accoglimento <strong>de</strong>i risultati <strong>de</strong>i fisiologi te<strong>de</strong>schi, Brücke, Ludwig e<br />

soprattutto du Bois Reymond: nell’Anatomie e physiologie <strong>di</strong> Longet <strong>de</strong>l 1842 <strong>il</strong> rapporto tra<br />

elettricità e impulso nervoso è ancora quello r<strong>il</strong>evato da Cuvier ne Le Regne animal venticinque<br />

anni prima: la forza elettrica agisce da stimolo, al pari <strong>di</strong> luce, calore, pressione, percussione, odore,<br />

nello scatenare la “forza nervosa”, ma non ci sono prove che possano condurre ad affermare<br />

l’i<strong>de</strong>ntificazione fra le due forze, esse sono magari analoghe, ma la forza nervosa è molto<br />

verosim<strong>il</strong>mente una forza sui generis.<br />

Tra l’approccio te<strong>de</strong>sco e quello francese alla questione esistono sia <strong>di</strong>fferenze concettuali <strong>di</strong> fondo,<br />

essendo i primi condotti dalla Naturph<strong>il</strong>osophie a una ricerca <strong>de</strong>lle valenze vitali <strong>de</strong>lle forze<br />

bioelettriche, mentre i secon<strong>di</strong> preferiscono accumulare prove sperimentali vivisezionando animali<br />

in ossequio alla f<strong>il</strong>osofia <strong>de</strong>gli i<strong>de</strong>ologues, sia <strong>di</strong>versità <strong>di</strong> approcci operativi, priv<strong>il</strong>egiando i<br />

francesi le esperienze in vivo, mentre oltre Reno si accorda maggior cre<strong>di</strong>to alla esperienza in vitro.<br />

<strong>La</strong> posizione <strong>di</strong> <strong>Duchenne</strong> <strong>de</strong> <strong>Boulogne</strong> è ancora la posizione <strong>di</strong> Longet; egli, mentre lavora con<br />

l’elettricità non solo nega l’i<strong>de</strong>ntità tra essa e fluido nerveo, ma dopo averne suggerito la mera<br />

analogia si ingegna a <strong>di</strong>mostrarne le <strong>di</strong>fferenze. Una <strong>di</strong> queste è appunto la minore capacità <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>scernimento che ha <strong>il</strong> fluido nervoso controllato dalla volontà sulla contrazione <strong>di</strong> singoli muscoli,<br />

rispetto a quanto ottenib<strong>il</strong>e “<strong>di</strong>rigendo e limitando” la potenza elettrica sui fasci muscolari<br />

in<strong>di</strong>viduali.<br />

Peraltro questa operazione non è semplice né fac<strong>il</strong>e: gli organi animali sono tutti immersi in un<br />

“m<strong>il</strong>ieu” alcalino, formante un conduttore unico e comune. <strong>La</strong> possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> limitare l’eccitazione<br />

elettrica all’uno o all’altro <strong>di</strong> tali organi è legata certo a fatti , <strong>di</strong>remmo noi “tecnologici”, cioè alla<br />

possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> avere apparecchi più o meno sofisticati e perfezionati, con reofori umi<strong>di</strong> o secchi, a<br />

tampone o ad ago, ma ovviamente questo non è sufficiente: la tecnica va applicata da me<strong>di</strong>ci , cioè<br />

da tecnici con conoscenze esatte ed approfon<strong>di</strong>te <strong>di</strong> anatomia e fisiologia e non basta, ché questa<br />

arte è sottoposta a regole fisse che si acquisiscono solo con la pratica stessa.<br />

Orbene, questo confronto tra fluido nerveo e fluido elettrico, organizzato secondo le tecniche e gli<br />

apparecchi che negli anni <strong>Duchenne</strong> è venuto perfezionando, conduce a due importanti<br />

osservazioni.<br />

<strong>La</strong> prima è la possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> <strong>di</strong>segnare una “anatomia elettrica”, una miologia minuta <strong>de</strong>l vivente<br />

come non è mai stato prima resa possib<strong>il</strong>e né dall’osservazione clinica, né dalla necroscopia in sala<br />

settoria. Infatti la clinica si limita all’osservazione <strong>de</strong>lla esecuzione normale <strong>di</strong> un movimento o alla<br />

sua abolizione, ma un movimento è <strong>il</strong> risultato <strong>de</strong>ll’azione coor<strong>di</strong>nata ed armoniosa <strong>di</strong> molti muscoli<br />

o ad<strong>di</strong>rittura <strong>di</strong> interi gruppi muscolari, mentre la necroscopia soffre <strong>de</strong>lle ben note <strong>di</strong>fficoltà<br />

interpretative che hanno costituito “ostacolo epistemologico” da sempre: l’osservazione sul<br />

cadavere non è trasferib<strong>il</strong>e al vivente per l’impossib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> interpretare e tradurre strutture “morte”<br />

in funzioni <strong>de</strong>l vivente e questo vale a fortiori per muscoli e nervi che <strong>de</strong>l vivente realizzano <strong>il</strong><br />

“proprium”: <strong>il</strong> movimento. 17 E’ così che invece <strong>Duchenne</strong> con i suoi reofori si propone come <strong>il</strong><br />

<strong>La</strong>ënnec <strong>de</strong>lla miologia, l’apparecchio volta-fara<strong>di</strong>co è l’equivalente <strong>de</strong>llo stetoscopio: permette lo<br />

3


stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> queste strutture organismiche in vivo, sia in con<strong>di</strong>zioni fisiologiche sia in con<strong>di</strong>zioni<br />

patologiche, quin<strong>di</strong> realizza le con<strong>di</strong>zioni per una anatomia patologica <strong>de</strong>l vivente, relativamente<br />

alla miologia e alla patologia <strong>de</strong>ll’innervazione <strong>de</strong>i fasci muscolari.<br />

Le contrazioni muscolari, se fossero isolate e in<strong>di</strong>pen<strong>de</strong>nti le une dalle altre non<br />

mancherebbero <strong>di</strong> produrre inci<strong>de</strong>nti o <strong>de</strong>formità: è ciò che <strong>di</strong>mostrerò con la<br />

sperimentazione elettro-muscolare. Non è così nello stato fisiologico; le azioni <strong>de</strong>i<br />

muscoli sono sinergiche, ed è solo grazie alla patologia elettro-muscolare, che è<br />

servita allo stesso tempo da controllo all’elettro-fisiologia, che ho potuto stu<strong>di</strong>are la<br />

parte <strong>di</strong> ciascun muscolo nelle azioni muscolari sinergiche e nelle configurazioni<br />

normali che ne risultano. 18<br />

<strong>La</strong> seconda conseguenza è che, per <strong>Duchenne</strong>, la contratt<strong>il</strong>ità elettro-muscolare non è necessaria<br />

all’esercizio <strong>de</strong>i movimenti volontari.<br />

da questo fatto scientifico <strong>de</strong>l tutto nuovo scaturisce la non-i<strong>de</strong>ntità <strong>de</strong>l fluido nervoso<br />

e <strong>de</strong>ll’agente elettrico. Io sono stato inoltre condotto ad ammettere che i movimenti<br />

volontari hanno luogo in virtù <strong>di</strong> una proprietà sconosciuta fino a oggi, proprietà che<br />

io chiamo coscienza muscolare e che si per<strong>de</strong> in certe con<strong>di</strong>zioni patologiche. 19<br />

Quin<strong>di</strong>, oltre al veto tra<strong>di</strong>zionale <strong>de</strong>lle scuola francese <strong>di</strong> i<strong>de</strong>ntificare fluido nerveo e forza elettrica,<br />

<strong>Duchenne</strong> aggiunge <strong>di</strong> proprio l’osservazione che, trattandosi <strong>di</strong> agenti che si comportano<br />

<strong>di</strong>fferentemente in rapporto alla realizzazione <strong>de</strong>i movimenti muscolari, essi sono <strong>di</strong>fferenti nel<br />

senso che, mentre i movimenti muscolari i<strong>di</strong>otipici sono suscettib<strong>il</strong>i <strong>di</strong> essere evocati dall’elettricità,<br />

sia <strong>di</strong>rettamente, sia attraverso la sapiente stimolazione <strong>de</strong>i tronchi nervosi afferenti, i movimenti<br />

volontari <strong>de</strong>i muscoli sono prodotti da una proprietà affatto nuova, che <strong>Duchenne</strong> battezza<br />

<strong>“coscienza</strong> <strong>muscolare”</strong>.<br />

Al concetto <strong>di</strong> coscienza muscolare <strong>Duchenne</strong> <strong>de</strong><strong>di</strong>ca un intero Capitolo, <strong>il</strong> quinto <strong>de</strong>lla seconda<br />

parte <strong>de</strong> l’Electrisation localisée. Esso si apre con una <strong>di</strong>chiarazione eclatante:<br />

«l’irritab<strong>il</strong>ità non è necessaria alla mot<strong>il</strong>ità. Questo è <strong>il</strong> titolo <strong>di</strong> una memoria da me<br />

in<strong>di</strong>rizzata all’Acca<strong>de</strong>mia <strong>de</strong>lle Scienze nel 1946 e sulla quale attendo ancora un<br />

giu<strong>di</strong>zio. Se ci si rammenta le gran<strong>di</strong> e sapienti <strong>di</strong>scussioni sollevate dall’irritab<strong>il</strong>ità<br />

halleriana, che fino ad ora si è creduta inseparab<strong>il</strong>e dalla vita, la proposizione posta in<br />

cima a questo articolo <strong>de</strong>ve provocare l’incredulità» 20<br />

Per <strong>Duchenne</strong>, irritab<strong>il</strong>ità e contratt<strong>il</strong>ità elettro-muscolare sono sinonimi, per cui la sua affermazione<br />

verte sul fatto che in alcune paralisi da lui osservate, <strong>il</strong> ritorno <strong>de</strong>lla mot<strong>il</strong>ità volontaria non coinci<strong>de</strong><br />

con <strong>il</strong> ritorno <strong>de</strong>lla contratt<strong>il</strong>ità eccitata con la fara<strong>di</strong>zzazione; in particolare le paralisi da<br />

intossicazione da piombo, le paralisi da lesioni traumatiche <strong>de</strong>i nevi e la paralisi <strong>de</strong>l facciale<br />

possono presentare a volte questo paradossale <strong>de</strong>corso: in caso <strong>di</strong> recupero <strong>de</strong>lla mot<strong>il</strong>ità volontaria,<br />

i muscoli interessati rimangono ineccitab<strong>il</strong>i alla stimolazione elettrica. Da questa <strong>di</strong>screpanza<br />

<strong>Duchenne</strong> <strong>de</strong>duce l’esistenza <strong>de</strong>lla <strong>“coscienza</strong> <strong>muscolare”</strong>, responsab<strong>il</strong>e <strong>di</strong>rettamente <strong>de</strong>lla<br />

contratt<strong>il</strong>ità volontaria.<br />

L’Observation XLII è <strong>il</strong> resoconto clinico <strong>de</strong>l caso <strong>di</strong> un imbianchino, tal Pastoli, che viene<br />

all’osservazione <strong>di</strong> <strong>Duchenne</strong> nel reparto <strong>di</strong> Bou<strong>il</strong>laud , alla Charité, dopo che invano in altri<br />

ospedali hanno cercato <strong>di</strong> trattare le sue coliche saturnine e la paralisi <strong>de</strong>l ra<strong>di</strong>ale <strong>di</strong> <strong>de</strong>stra che si<br />

manifesta con l'impossib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> esten<strong>de</strong>re la mano sull'avambraccio e le <strong>di</strong>ta, tranne <strong>il</strong> pollice. Il<br />

professor Bou<strong>il</strong>laud ha così pregato <strong>Duchenne</strong> <strong>di</strong> sottoporre <strong>il</strong> malato ai suoi apparecchi elettrici<br />

nella speranza <strong>di</strong> fargli recuperare l’uso <strong>de</strong>lla mano grazie alla fara<strong>di</strong>zzazione. <strong>Duchenne</strong> constata<br />

l’impossib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> evocare la contratt<strong>il</strong>ità elettro-muscolare <strong>de</strong>gli estensori <strong>de</strong>lle <strong>di</strong>ta, sia con i reofori<br />

a spugna umida sia con l’elettropuntura ed inoltre annota che <strong>il</strong> muscolo gran<strong>de</strong> supinatore è invece<br />

in<strong>de</strong>nne dalla paralisi 21 . Ebbene dopo ventidue sedute <strong>di</strong> fara<strong>di</strong>zzazione, <strong>il</strong> me<strong>di</strong>co francese osserva<br />

che la contratt<strong>il</strong>ità volontaria <strong>de</strong>i muscoli interessati è ricomparsa, nonostante <strong>il</strong> permanere <strong>de</strong>lle<br />

loro ineccitab<strong>il</strong>ità fara<strong>di</strong>ca. Questo caso è da <strong>Duchenne</strong> consi<strong>de</strong>rato para<strong>di</strong>gmatico per la sua<br />

affermazione: l’irritab<strong>il</strong>ità non è necessaria alla mot<strong>il</strong>ità, anche se è costretto ad ammettere che, <strong>il</strong><br />

4


più <strong>de</strong>lle volte, dopo <strong>il</strong> ritorno <strong>de</strong>i movimenti volontari, si ve<strong>de</strong> ricomparire «à un faible <strong>de</strong>gré, <strong>il</strong> est<br />

vrai», anche la contratt<strong>il</strong>ità elettro-muscolare. 22<br />

Il primo articolo <strong>de</strong>l quinto capitolo è completato da altri due resoconti, le osservazioni<br />

quarantatreesima e quarantaquattresima che riprendono, dandone conto con lievi mo<strong>di</strong>ficazioni, <strong>il</strong><br />

concetto <strong>de</strong>lla <strong>di</strong>ssociazione – in pazienti affetti da intossicazioni da piombo – tra contratt<strong>il</strong>ità<br />

volontaria <strong>di</strong> gruppi muscolari, <strong>di</strong> solito gli estensori <strong>de</strong>lle <strong>di</strong>ta, e irritab<strong>il</strong>ità halleriana o eccitab<strong>il</strong>ità<br />

fara<strong>di</strong>ca <strong>de</strong>gli stessi. Ma è con l’articolo secondo, che si intitola appunto De l’existence d’une<br />

propriété musculaire nouvelle, la conscience musculaire, che <strong>Duchenne</strong> entra nel vivo <strong>de</strong>lla<br />

<strong>di</strong>mostrazione che gli sta a cuore. Per la comprensione <strong>di</strong> ciò che segue è necessario premettere che<br />

<strong>Duchenne</strong>, nel primo capitolo <strong>de</strong>ll’opera ha <strong>di</strong>stinto una contratt<strong>il</strong>ità elettro-muscolare da una<br />

sensib<strong>il</strong>ità elettro-muscolare. <strong>La</strong> prima è la contrazione <strong>de</strong>l muscolo prodotta dalla corrente fara<strong>di</strong>ca<br />

portata <strong>di</strong>rettamente sul muscolo stesso o in<strong>di</strong>rettamente sul nervo afferente. <strong>La</strong> seconda non è<br />

niente altro che la sensib<strong>il</strong>ità profonda <strong>de</strong>lle masse muscolari, evocata me<strong>di</strong>ante stimolazione<br />

fara<strong>di</strong>ca portata con i reofori umi<strong>di</strong> o con gli aghi. Tale sensib<strong>il</strong>ità può essere ovviamente abolita<br />

nelle anestesie profon<strong>de</strong>, cioè in quegli stati dove oltre ad essere abolita la sensib<strong>il</strong>ità termico-tatt<strong>il</strong>e<br />

e dolorifica cutanea , è abolita anche la sensib<strong>il</strong>ità muscolo-osseo-ten<strong>di</strong>nea. Ebbene i soggetti che<br />

soffrono <strong>di</strong> tale con<strong>di</strong>zione – l’anestesia profonda - sono quelli presso i quali è possib<strong>il</strong>e <strong>di</strong>mostrare<br />

con più chiarezza l’esistenza (o meglio <strong>il</strong> venir meno) <strong>de</strong>lla coscienza muscolare. Infatti, tali<br />

soggetti<br />

1. Eseguono normalmente i movimenti volontari quando possono aiutarsi col senso <strong>de</strong>lla vista,<br />

viceversa se sono privati <strong>de</strong>lla capacità <strong>di</strong> ve<strong>de</strong>re, vanno incontro a <strong>di</strong>versi <strong>di</strong>sturbi <strong>de</strong>lla<br />

mot<strong>il</strong>ità, <strong>di</strong>sturbi che possono essere <strong>di</strong>stinti fondamentalmente in due categorie: nella prima<br />

categoria ci sono coloro che, privati <strong>de</strong>lla possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> ve<strong>de</strong>re, eseguono lo stesso i movimenti,<br />

ma perdono la coscienza <strong>de</strong>ll’estensione <strong>de</strong>gli stessi, <strong>de</strong>l peso <strong>de</strong>gli arti, <strong>de</strong>lla resistenza opposta<br />

al movimenti. Questi soggetti sono quelli che hanno perduto quel tipo particolare <strong>di</strong> sensazione<br />

che Charles Bell ha chiamato “muscular sens”. <strong>La</strong> seconda categoria, molto meno numerosa<br />

<strong>de</strong>lla prece<strong>de</strong>nte, è composta da soggetti che , se gli si impe<strong>di</strong>sce <strong>di</strong> ve<strong>de</strong>re, non eseguono alcun<br />

movimento, anche se credono <strong>di</strong> stare muovendosi e tutt’al più mostrano un conato <strong>di</strong> moto e<br />

una gran<strong>de</strong> sorpresa quando, tolto l’ostacolo alla vista , si accorgono che <strong>il</strong> loro arto non si è<br />

affatto mosso, sorpresa incrementata dalla constatazione <strong>di</strong> poter eseguire rapidamente lo stesso<br />

movimento ad occhi aperti.<br />

2. Invitati a stringere <strong>il</strong> pugno ad occhi aperti, una volta chiusi gli occhi, sono incapaci <strong>di</strong> riaprirlo<br />

se vengono invitati a farlo. 23 Si potrebbe conclu<strong>de</strong>re da questi punti che un grado profondo <strong>di</strong><br />

anestesia muscolare è in grado <strong>di</strong> produrre l’arresto <strong>de</strong>lla contrazione volontaria. Ma per<br />

rinforzare queste conclusioni, <strong>Duchenne</strong> introduce la sua specialità, la stimolazione fara<strong>di</strong>ca:<br />

3. Negli stessi soggetti <strong>de</strong>lle esperienze prece<strong>de</strong>nti, ottenendo <strong>il</strong> ritorno <strong>de</strong>lla sensib<strong>il</strong>ità profonda<br />

muscolare grazie alla eccitazione elettrica localizzata, si osservava <strong>il</strong> ritorno <strong>de</strong>lla contratt<strong>il</strong>ità<br />

volontaria, mentre se la stimolazione elettrica è tale da provocare <strong>il</strong> solo ritorno <strong>de</strong>lla sensib<strong>il</strong>ità<br />

cutanea superficiale, le masse muscolari permanendo insensib<strong>il</strong>i, la contratt<strong>il</strong>ità volontaria<br />

rimane soppressa. 24<br />

A questo punto <strong>Duchenne</strong> è in grado <strong>di</strong> tirare le sue conclusioni:<br />

I. Sembrerebbe esistere un senso che risie<strong>de</strong> nel muscolo e che serve al<br />

compimento <strong>de</strong>lla contrazione muscolare volontaria, è esso che, senza<br />

dubbio, eccitato dal cervello e reagendo a suo turno su questo organo, gli<br />

chiarisce, per così <strong>di</strong>re, sulla scelta <strong>de</strong>i muscolri <strong>di</strong> cui provocare la<br />

contrazione. Io propongo <strong>di</strong> chiamarlo coscienza muscolare.<br />

II. Non bisogna confon<strong>de</strong>re la coscienza muscolare che, nell’atto <strong>de</strong>i movimento<br />

volontari, sembra prece<strong>de</strong>re e <strong>de</strong>terminare la contrazione, con la sensazione<br />

che dè <strong>il</strong> senso <strong>di</strong> pesantezza, <strong>di</strong> resistenza, etc, e che è stato chiamaro senso<br />

muscolare da Ch.Bell e più giustamente da M. Gerdy sensazione <strong>di</strong> attività<br />

muscolare. Quest’ultima è <strong>il</strong> risultato o <strong>il</strong> prodotto <strong>de</strong>lla contrazione<br />

muscolare. Si <strong>de</strong>ve <strong>di</strong>stinguere anche la contrazione muscolare dalla<br />

sensib<strong>il</strong>ità muscolare generale, sensib<strong>il</strong>ità caratterizzata dal dolore che risulta<br />

5


da una causa estena, l’eccitazione elettro-cutanea, la pressione, la contusione,<br />

etc.<br />

III. <strong>La</strong> coscienza muscolare può esistere in<strong>di</strong>pen<strong>de</strong>ntemente dalla sensazione <strong>di</strong><br />

attività muscolare.<br />

IV. Essa è necessaria alla contrazione muscolare volontaria e alla cessazione <strong>di</strong><br />

tale contrazione. Tuttavia, <strong>il</strong> senso <strong>de</strong>lla vista è l’aus<strong>il</strong>iario <strong>de</strong>lla coscienza<br />

muscolare e può farne le veci.<br />

V. <strong>La</strong> per<strong>di</strong>ta simultanea <strong>de</strong>lla coscienza muscolare e <strong>de</strong>l senso <strong>de</strong>lla vista,<br />

produce necessariamente la paralisi <strong>de</strong>i movimenti volontari. 25<br />

Infine <strong>Duchenne</strong> si sente in dovere <strong>di</strong> esporre alcuni casi clinici da cui ha estrapolato questa<br />

concezione, per provare che le sue congetture si poggiano su “fatti ben osservati”; e così, vengono<br />

esposti tre casi clinici, <strong>di</strong> cui <strong>il</strong> più completo ed esteso è l’observation XLVII che narra <strong>di</strong> una<br />

<strong>di</strong>ciottenne, Désirée, che viene all’osservazione <strong>de</strong>l me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> <strong>Boulogne</strong> nel servizio <strong>di</strong> M. Briquet<br />

alla Charité e presenta tutte le caratteristiche sud<strong>de</strong>scritte: una anestesia superficiale e profonda<br />

<strong>di</strong>ffusa a quasi tutto <strong>il</strong> corpo, l’impossib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> <strong>de</strong>ambulare o anche solo muovere le gambe se non<br />

può guidarle con lo sguardo, l’impossib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> controllare la forza <strong>di</strong> contrazione <strong>de</strong>lle mani e via <strong>di</strong><br />

seguito. L’esame <strong>di</strong> <strong>Duchenne</strong> <strong>de</strong>lla malata conferma che essa presenta in maniera molto accentuata<br />

<strong>il</strong> fenomeno oggetto <strong>de</strong>ll’articolo in questione: l’alterazione <strong>de</strong>lla coscienza muscolare.<br />

Nella <strong>de</strong>scrizione <strong>di</strong> <strong>Duchenne</strong> , in particolare nella sensazione <strong>di</strong> attività muscolare e nella<br />

<strong>de</strong>scrizione <strong>de</strong>l suo <strong>de</strong>ficit, <strong>il</strong> lettore contemporaneo esperto <strong>di</strong> neurofisiologia potrà riconoscere i<br />

caratteri <strong>de</strong>lla sensib<strong>il</strong>ità propriocettiva, adombrati attraverso la narrazione <strong>di</strong> atassie e<br />

a<strong>di</strong>adococinesie. Ma <strong>il</strong> termine propriocezione entra nell’uso neurofisiologico con Sherrington 26 , in<br />

sostituzione a sua volta <strong>de</strong>l termine coniato da Charles Bastian: senso kinestetico. E’ quest’ultimo<br />

ad occuparsi a lungo <strong>de</strong>l senso muscolare, dal 1869, con un articolo apparso sul British me<strong>di</strong>cal<br />

Journal 27 .<br />

<strong>La</strong> proposta invece <strong>de</strong>lla coscienza muscolare <strong>di</strong> <strong>Duchenne</strong> è poco chiara, nella sua commistione <strong>di</strong><br />

elementi motori e sensitivi, nel suo risoluto affermare la necessità <strong>di</strong> tale sensazione per la mot<strong>il</strong>ità<br />

volontaria 28 e tale concetto <strong>di</strong> coscienza muscolare avrà poca fortuna: nella stessa opera <strong>di</strong><br />

<strong>Duchenne</strong>, nella terza e quarta parte <strong>de</strong>ll’Electrisation localisée non si trova più un’occorrenza <strong>di</strong><br />

coscienza muscolare e nemmeno <strong>di</strong> senso muscolare a <strong>di</strong>mostrazione che lo stesso autore non<br />

inten<strong>de</strong> sfidare più <strong>di</strong> tanto l’acca<strong>de</strong>mia <strong>de</strong>lle Scienze che si rifiuta <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>care <strong>il</strong> suo antihalleriano<br />

pamphlet.<br />

Curiosamente, la localizzazione nel muscolo <strong>de</strong>ll’organo <strong>di</strong> tale sensib<strong>il</strong>ità è profetica: attualmente<br />

si ritiene che i recettori <strong>de</strong>lla sensib<strong>il</strong>ità propriocettiva cosciente siano i fusi neuromuscolari.<br />

Non è qui <strong>il</strong> luogo per ricostruire la storia <strong>de</strong>l concetto <strong>di</strong> <strong>“senso</strong> <strong>muscolare”</strong>, ma è necessario<br />

richiamarne i momenti fondamentali al fine <strong>di</strong> capire quanto la proposta <strong>di</strong> <strong>Duchenne</strong> sia lontana dal<br />

concetto <strong>di</strong> Charles Bell e quanto e come sia <strong>il</strong> prodotto <strong>de</strong>l luogo e <strong>de</strong>l tempo in cui è stata<br />

formulata. Nel 1826 C. Bell proponeva nel suo On the nervous circle, un «circuito nervoso» che<br />

aveva relazione più con la doppia innervazione, motrice e sensitiva, <strong>de</strong>l muscolo che non con l’arco<br />

riflesso vero e proprio. Orbene, la porzione sensitiva <strong>di</strong> questo circuito pren<strong>de</strong>va <strong>il</strong> nome <strong>di</strong> «muscle<br />

sense». Lo stesso autore, qualche anno più tar<strong>di</strong>, nel 1829, nell’e<strong>di</strong>zione <strong>de</strong>l suo popolare manuale<br />

scritto a quattro mani con John Bell congetturava che mentre <strong>il</strong> cervello aveva <strong>il</strong> controllo <strong>de</strong>lla<br />

mot<strong>il</strong>ità muscolare, <strong>il</strong> «senso muscolare» afferisse in qualche modo al cervelletto 29 ; su questo tema<br />

concordava Fov<strong>il</strong>le che consi<strong>de</strong>rava <strong>il</strong> cervelletto come <strong>il</strong> nucleo centrale <strong>de</strong>lla sensib<strong>il</strong>ità, mentre <strong>il</strong><br />

cervello era responsab<strong>il</strong>e <strong>de</strong>lla mot<strong>il</strong>ità volontaria, peraltro parcellizzata in regioni <strong>di</strong>fferenti.<br />

Peraltro Fov<strong>il</strong>le ammetteva che la sensib<strong>il</strong>ità fosse necessaria a coor<strong>di</strong>nare la mot<strong>il</strong>ità volontaria:<br />

“the true regulator of movements is sensib<strong>il</strong>ity” 30 Sulle stesse posizioni era Todd che appunto<br />

sosteneva che <strong>il</strong> cervelletto fosse <strong>il</strong> centro <strong>de</strong>l «muscular sense», connesso al centro principale <strong>de</strong>lla<br />

sensib<strong>il</strong>ità, che Todd in<strong>di</strong>viduava nel talamo e la funzione <strong>di</strong> questo senso speciale a se<strong>de</strong><br />

cerebellare era appunto la coor<strong>di</strong>nazione <strong>de</strong>i movimenti. Quasi contemporaneamente, Marshall<br />

Hall, affrontando <strong>di</strong>rettamente la questione <strong>de</strong>ll’arco riflesso, <strong>di</strong>stingueva tre <strong>di</strong>fferenti principi<br />

responsab<strong>il</strong>i <strong>de</strong>ll’azione muscolare: la volontà, l’apparato motorio involontario <strong>de</strong>lla respirazione e<br />

6


l’irritab<strong>il</strong>ità Halleriana. A questi poi aggiungeva un quarto principio a cui dava specificamente <strong>il</strong><br />

nome <strong>di</strong> «riflesso» 31 . <strong>La</strong> <strong>de</strong>signazione <strong>di</strong> Hall, <strong>di</strong> «arco riflesso» riscosse un successo imme<strong>di</strong>ato,<br />

entrando nell’uso tecnico molto più rapidamente <strong>de</strong>l «circuito nervoso» <strong>di</strong> Bell che, peraltro, non<br />

era messo dal suo Autore propriamente in relazione con l’attività riflessa che ancora oggi si <strong>de</strong>signa<br />

con questo nome, ma appunto in<strong>di</strong>cava la presenza <strong>di</strong> un «senso muscolare», la cui esistenza era<br />

fermamente negata da Hall. 32<br />

Ma, tornando a <strong>Duchenne</strong>, certamente un aiuto alla comprensione <strong>de</strong>i fattori che lo portarono a<br />

formulare una concezione così controversa ci viene dalla consi<strong>de</strong>razione <strong>de</strong>l tipo <strong>di</strong> patologie sulle<br />

quali ha appoggiato le sue consi<strong>de</strong>razioni. <strong>La</strong> paziente tipo sulla quale sono state realizzate le<br />

esperienze <strong>di</strong> controllo <strong>de</strong>lla abolizione e <strong>di</strong> ritorno <strong>de</strong>lla coscienza muscolare, la <strong>di</strong>ciottenne<br />

Désirée è un isterica, non per caso essa si trova nel servizio <strong>di</strong> M. Briquet 33 . Anche <strong>Duchenne</strong>,<br />

quin<strong>di</strong>, come più tar<strong>di</strong> Charcot, ha a che fare con questa gran<strong>de</strong> sfinge 34 – peggio, questo proteo<br />

<strong>de</strong>lla patologia e anche egli si trova in evi<strong>de</strong>nte <strong>di</strong>fficoltà nel gestire la singolare sintomatologia<br />

presentata da questi soggetti: sente infatti <strong>il</strong> bisogno <strong>di</strong> cautelarsi dal rischio <strong>di</strong> simulazioni<br />

Una sola obiezione potrebbe, se fosse fondata, invalidare queste esperienze…si<br />

potrebbe cre<strong>de</strong>re in effetti che i soggetti <strong>di</strong> queste osservazioni abbiano simulato<br />

l’anestesia. Per rispon<strong>de</strong>re a questa obiezione, <strong>di</strong>rò che mi sono premunito contro<br />

questa causa d’errore e che, prima <strong>di</strong> ammettere la verità <strong>de</strong>i fenomeni che essi<br />

accusavano, non ho mai mancato <strong>di</strong> fare subire ai malati la prova <strong>de</strong>ll’eccitazione<br />

elettro-cutanea o muscolare, prova che, al bisogno, si ren<strong>de</strong> più sensib<strong>il</strong>e <strong>di</strong> quella <strong>de</strong>l<br />

fuoco[…]Quanto alle <strong>il</strong>lusioni dalle quali avrei potuto essere ingannato, spero <strong>di</strong> avere<br />

offerto tutte le garanzia possib<strong>il</strong>i, sperimentando pubblicamente e in presenza <strong>di</strong><br />

scienziati colleghi <strong>il</strong> cui solo nome è un’autorità. 35<br />

Cioè <strong>Duchenne</strong> , che ha confessato che “benché abbia visto questa anestesia sv<strong>il</strong>upparsi nell’uomo<br />

sotto l’influenza <strong>di</strong> cause reumatiche, è principalmente nell’isteria che io l’ho osservata più<br />

frequentemente”, è ben conscio <strong>de</strong>l rischio che corre poggiando le sua consi<strong>de</strong>razioni su questo tipo<br />

<strong>di</strong> pazienti. Ma la sua assicurazione si basa su due car<strong>di</strong>ni : sul ricorso alla stimolazione elettrica per<br />

assicurarsi che l’anestesia non sia simulata, <strong>il</strong> che è ben poco in consi<strong>de</strong>razione <strong>de</strong>l fatto che le<br />

pazienti in questione sono capaci <strong>di</strong> produrre anestesie “reali” e che possono – Charcot lo<br />

<strong>di</strong>mostrerà ampiamente – essere soggette a paralisi e contratture muscolari a comando, la seconda<br />

“prova” è <strong>il</strong> fato che le esperienze sono state realizzate in presenza <strong>di</strong> un gran numero <strong>di</strong> osservatori,<br />

fra i quali si trovano <strong>il</strong>lustri colleghi. Ma, quanto alla testimonianza <strong>di</strong> “savants confrères”, i teatrini<br />

<strong>de</strong>l venerdì messi in scena <strong>di</strong> lì a qualche anno nel salone <strong>de</strong>lla Salpêtrière, non impe<strong>di</strong>ranno<br />

neanche al “gran cesare <strong>de</strong>lla facoltà” 36 <strong>di</strong> essere ingannato dalle rappresentazioni <strong>de</strong>lle sue<br />

isteriche. Quasi una anticipazione proprio <strong>di</strong> quelle esperienze pubbliche condotte da Charcot<br />

davanti al tout-Paris, anche la malata <strong>di</strong> <strong>Duchenne</strong> è in grado <strong>di</strong> ripetere un numero interminab<strong>il</strong>e <strong>di</strong><br />

volte la performance: «souvent la mala<strong>de</strong> a perdu par <strong>de</strong> nouvelle attaque ce qu’elle avait gagné la<br />

ve<strong>il</strong>le, <strong>de</strong> sorte qu’<strong>il</strong> m’a été possible <strong>de</strong> renouveler chaque jour ces expériences.» 37<br />

Anche Charcot <strong>de</strong><strong>di</strong>ca un intero e corposo capitolo all’esposizione <strong>de</strong>lle conoscenze<br />

contemporanee e <strong>de</strong>lle sue esperienze relative al <strong>“senso</strong> <strong>muscolare”</strong>. Si tratta <strong>de</strong>l secondo capitolo<br />

<strong>de</strong>ll’Appen<strong>di</strong>ce al III tomo <strong>de</strong>lle OC, intitolato appunto: “Le nozioni <strong>di</strong> senso muscolare e <strong>il</strong><br />

movimento volontario.”<br />

Nella tavola <strong>de</strong>lle concordanze <strong>de</strong>l lemma “conscience” sui tre tomi <strong>de</strong>lle OC, solo gli ultimi tre<br />

lemmi sono in relazione con <strong>il</strong> senso muscolare e sono tutti riuniti nella lezione da noi citata, mentre<br />

come si ve<strong>de</strong> dalle concordanza sul lemma “sens”, <strong>il</strong> senso muscolare è citato in Charcot per ben 33<br />

volte su un totale <strong>di</strong> 186.(Appen<strong>di</strong>ce 2) Insomma, la <strong>“coscienza</strong> <strong>muscolare”</strong> <strong>di</strong> <strong>Duchenne</strong>, ancorché<br />

maestro <strong>de</strong>l cattedratico <strong>de</strong>lla Salpêtrière, è <strong>de</strong>stinata evi<strong>de</strong>ntemente a <strong>di</strong>ventare prestissimo un<br />

relitto <strong>de</strong>lla storia <strong>de</strong>lla me<strong>di</strong>cina. Peraltro vedremo che J.-M. Charcot nella lezione sul senso<br />

muscolare si appresta a proporre un <strong>“senso</strong> d’innervazione <strong>muscolare”</strong> che ha più <strong>di</strong> una analogia<br />

con la <strong>“coscienza</strong> <strong>muscolare”</strong> <strong>di</strong> <strong>Duchenne</strong>.<br />

7


<strong>La</strong> lezione in questione appare sul Progrés Mé<strong>di</strong>cal <strong>de</strong>l 3 ottobre 1885 ed è ripresa dal dott. Melotti<br />

nel suo Nuove lezioni sulle malattie <strong>de</strong>l sistema nervoso ed in modo particolare sull’isterismo<br />

nell’uomo. 38 con un titolo però affatto <strong>di</strong>fferente: “Intorno alla genesi ed alla natura <strong>de</strong>lle paralisi<br />

psichiche”. Il senso <strong>di</strong> innervazione muscolare è, per Charcot, la rappresentazione motoria che<br />

prece<strong>de</strong> l’esecuzione <strong>di</strong> un movimento volontario e che si localizza nelle cellule motrici <strong>de</strong>lla<br />

circonvoluzione frontale ascen<strong>de</strong>nte mentre <strong>il</strong> senso muscolare (che Charcot accre<strong>di</strong>ta a Bastian<br />

correttamente come senso kinestesico) propriamente <strong>de</strong>tto è all’opposto costituito da sensazioni che<br />

si originano in periferia e che vengono poi condotte ai centri corticali superiori.<br />

Ora, tali rappresentazioni motrici sono quelle in<strong>di</strong>spensab<strong>il</strong>i all’esecuzione <strong>de</strong>l movimento, per cui<br />

se esse vengono meno, pur in presenza <strong>di</strong> rappresentazioni visive o kinestesiche, <strong>il</strong> movimento<br />

volontario ne risulterebbe abolito.<br />

Sono stato condotto ad ammettere, insieme a molti autori, che le rappresentazioni<br />

motrici che precedono necessariamente <strong>il</strong> compimento <strong>di</strong> un movimento volontario, si<br />

effettuano nei centri corticali dove esse trovano <strong>il</strong> loro substratum organico, e più<br />

precisamente, nelle cellule nervose motrici <strong>di</strong> questi centri. Esse sarebbero<br />

sostanzialmente costituite <strong>de</strong>l «senso <strong>di</strong> innervazione» , <strong>di</strong> «scarica nervosa» come è<br />

anche chiamato,e avrebbero, ripeto, un’origine centrale. Le nozioni fornite da ciò che<br />

viene chiamato propriamente <strong>il</strong> «senso muscolare» (Senso Kinestesico <strong>di</strong> Bastian),<br />

consisterebbero al contrario in impressioni che vengono dalla periferia e cioè dalla<br />

pelle, dai muscoli, dalle aponevrosi, dai ten<strong>di</strong>ni, dalla capsule articolari 39<br />

I ‘molti autori’ che hanno condotto ad ammettere la rappresentazione corticale <strong>de</strong>i movimenti<br />

volontari, sono fisiologi, ma anche psicologi e f<strong>il</strong>osofi, che Charcot ha letto e me<strong>di</strong>tato (i passi citati<br />

sono presenti in testi che fanno parte <strong>de</strong>lla biblioteca personale <strong>di</strong> Charcot nell’omonimo fondo alla<br />

Salpêtrière e spesso sono annotati <strong>di</strong> suo pugno) e che hanno contribuito a fissare i parametri <strong>di</strong><br />

riferimento che serviranno a Charcot per dare ragione <strong>de</strong>lla lesione funzionale che sotten<strong>de</strong> le<br />

paralisi isteriche e più in generale ad<strong>di</strong>tare la lesione d’organo responsab<strong>il</strong>e <strong>de</strong>lla sintomatologia<br />

<strong>de</strong>lla sfinge <strong>de</strong>lla neuropatologia.<br />

E quin<strong>di</strong> Maudsley, nella Fisiologia <strong>de</strong>lla Mente 40<br />

"Non vado oltre quando <strong>di</strong>chiaro le seguenti proposizioni essere stab<strong>il</strong>ite nella scienza<br />

mentale:<br />

a) Quando un i<strong>de</strong>a si produce nella mente allora necessariamente si produce un<br />

cambiamento correlativo nella materia grigia <strong>de</strong>l cervello...<br />

b) Questo cambiamento consiste in un movimento <strong>di</strong> qualche genere, a proposito <strong>de</strong>l<br />

quale, nell’attuale <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> conoscenza, ognuono può concepirlo a suo piacimento...<br />

c)Il movimento richie<strong>de</strong> tempo...<br />

d)Esso richie<strong>de</strong> un regolare apporto <strong>di</strong> sangue appropriatamente composto.<br />

e) Esso è arrestato o prevenuto dall’interruzione <strong>di</strong> un nervo, o da lievi mo<strong>di</strong>ficazioni<br />

<strong>de</strong>lla sua struttura, come nel caso <strong>di</strong> una sezione o compressione <strong>di</strong> un nervo o <strong>de</strong>lla<br />

compressione <strong>de</strong>l cervello<br />

f)I movimenti sono impe<strong>di</strong>ti dall’esaurimento provocato da frequente o prolungato<br />

esercizio senza <strong>il</strong> dovuto intervallo <strong>di</strong> riposo. 41 ".<br />

e altrove:<br />

"Procedo in seguito ad in<strong>di</strong>care i <strong>di</strong>fferenti mo<strong>di</strong> nei quali l’osservazione mostra come<br />

l’energia <strong>di</strong> un’i<strong>de</strong>a possa essere scaricata:<br />

a)L’azione riflessa o la reazione <strong>di</strong> una corrente nervosa i<strong>de</strong>ativa è rivolta verso i<br />

centri motori e ciò dà origine a ciò che è stato chiamato movimento i<strong>de</strong>omotorio...<br />

Nei fenomeni elettro-biologici <strong>de</strong>ll’ipnotismo, la mente <strong>de</strong>l paziente è posseduta dalle<br />

i<strong>de</strong>e che l’operatore suggerisce, in maniera che <strong>il</strong> suo corpo <strong>di</strong>venta una macchina<br />

automatica, massa in movimento da quelle...<br />

b)<strong>La</strong> corrente nervosa i<strong>de</strong>ativa può operare non solo verso i nuclei motori, ma anche<br />

sui gangli sensitivi... 42 ".<br />

Maudsley è quin<strong>di</strong> un propugnatore <strong>di</strong> un parallelismo perfetto mente - corpo, per cui le i<strong>de</strong>e si<br />

traducono in corrente nervosa i<strong>de</strong>omotoria che può essere orientata, inibita, <strong>di</strong>retta dall’esterno.<br />

Inoltre le i<strong>de</strong>e consistono in energia scaricab<strong>il</strong>e.<br />

8


Più ancora <strong>di</strong> Maudsley, è nelle proposizioni <strong>di</strong> Alexan<strong>de</strong>r Bain che troviamo <strong>il</strong> substrato teoretico<br />

<strong>de</strong>i concetti esposti da Charcot: per Bain l’atto <strong>di</strong> i<strong>de</strong>azione o <strong>di</strong> volizione che prece<strong>de</strong> <strong>il</strong> movimento<br />

non è niente altro che una più <strong>de</strong>bole eccitazione <strong>de</strong>gli stessi circuiti preposti all’esecuzione <strong>de</strong>l<br />

movimento.<br />

Va consi<strong>de</strong>rato che queste affermazioni sono state scritte prima <strong>de</strong>lle esperienze <strong>di</strong> Fritsch e Hitzig<br />

e <strong>di</strong> quelle <strong>di</strong> Ferrier:<br />

"L’eccitazione[<strong>di</strong> cui è costituito l’atto <strong>di</strong> i<strong>de</strong>azione] <strong>de</strong>lle parti può essere molto<br />

leggera; può non raggiungere la lunghezza <strong>di</strong> percettib<strong>il</strong>ità tale da eccitare i muscoli,<br />

ma nel cervello e nei nervi <strong>di</strong> comunicazione essa comunque segue le stesse fasi, per<br />

quanto in<strong>de</strong>bolita in intensità...la ten<strong>de</strong>nza <strong>di</strong> un i<strong>de</strong>a <strong>di</strong> un azione a produrre l’atto,<br />

mostra che l’i<strong>de</strong>a è già l’atto in una forma più <strong>de</strong>bole 43 ".<br />

Gli stessi concetti si ritrovano in H.Spencer 44<br />

" tra un movimento involontario <strong>de</strong>lla gamba ed uno volontario, la <strong>di</strong>fferenza è che<br />

mentre quello involontario avviene senza prece<strong>de</strong>nte coscienza <strong>de</strong>l movimento da<br />

fare, quello volontario avviene solo dopo che è stato rappresentato nella coscienza; e<br />

come la sua rappresentazione non è niente altro che una <strong>de</strong>bole forma <strong>de</strong>llo stato fisico<br />

concomitante al movimento, esso non è niente altro che una iniziale eccitazione <strong>de</strong>i<br />

nervi relativi, prece<strong>de</strong>nte la loro eccitazione attuale."<br />

Anche David Ferrier si esprime in termini sim<strong>il</strong>i:<br />

"Nell’evocare un i<strong>de</strong>a, noi in realtà stiamo compiendo in un modo più o meno inibito,<br />

<strong>il</strong> movimento col quale le i<strong>de</strong>e sono rispettivamente associate in coesione<br />

organica...l’eccitazione <strong>de</strong>i centri motori, non sufficiente a <strong>di</strong>ffon<strong>de</strong>rsi in un<br />

movimento attuale, spen<strong>de</strong> la sua forza internamente lungo le linee <strong>di</strong> coesione<br />

organica e i vari fattori che sono connessi con ciascun particolare movimento<br />

affiorano alla coscienza. 45 ".<br />

L’unico Autore che non si unisce al coro è, appunto, H.C. Bastian:<br />

"All’inizio <strong>di</strong> un movimento volontario che noi abbiamo eseguito già altre volte, lo<br />

cominciamo con certe qualità pre<strong>de</strong>terminate che gli sono annesse quasi<br />

istintivamente...questa esperienza prece<strong>de</strong>nte mi consente <strong>di</strong> evocare una concezione<br />

<strong>de</strong>l movimento che, benché essa possa ben <strong>di</strong>stintamente essere realizzata dalla<br />

Coscienza, mi permette in qualche modo, <strong>di</strong> dare all’atto Volontario le qualità<br />

necessarie. Questa facoltà ,in parte istintiva, in parte risultato <strong>de</strong>ll’educazione<br />

in<strong>di</strong>viduale, ha dato luogo a molti errori...Alcuni fanno appello con una vaga gravità,<br />

all’intervento <strong>di</strong> ciò che essi chiamano intuizioni motorie- volendo <strong>de</strong>signare con ciò<br />

qualcosa <strong>di</strong> appartenente ai centri motori, sul punto <strong>di</strong> essere messi in attività, o avente<br />

la sua origine in essi 46 ".<br />

Ne consegue che<br />

"Il Substrato Cerebrale <strong>de</strong>llo Spirito non compren<strong>de</strong> in alcun modo i processi che<br />

hanno luogo nei Centri Motori <strong>de</strong>l Cervello. In altri termini, non si può più<br />

consi<strong>de</strong>rare legittimamente le operazioni mentali come essenti in parte<br />

imme<strong>di</strong>atamente dovute all’attività <strong>de</strong>i Centri Motori. 47 ".<br />

In più punti Bastian ripren<strong>de</strong> questa polemica contro i sostenitori <strong>de</strong>l ruolo <strong>de</strong>i Centri Motori<br />

cerebrali nell’i<strong>de</strong>azione <strong>de</strong>l movimento. Sostanzialmente la critica è centrata sul fatto che questa<br />

i<strong>de</strong>azione è una sensazione e, come tale, è una contrad<strong>di</strong>zione in terminis che essa abbia luogo in un<br />

centro motore. Essa <strong>de</strong>ve aver luogo invece nel centro Kinestesico che è appunto un centro<br />

sensitivo.<br />

Ma per quale motivo Charcot <strong>de</strong><strong>di</strong>ca tanta attenzione a questo controverso concetto e, nell’esporlo,<br />

chie<strong>de</strong> <strong>il</strong> conforto <strong>di</strong> così numerosi e importanti Autori? I concetti <strong>di</strong> <strong>“senso</strong> <strong>di</strong> innervazione<br />

<strong>muscolare”</strong> e <strong>di</strong> “scarica nervosa” sono <strong>il</strong> car<strong>di</strong>ne <strong>de</strong>lla spiegazione patogenetica <strong>de</strong>i sintomi <strong>di</strong><br />

contrattura e paralisi isterica , quella spiegazione che ha sfidato la comprensione <strong>di</strong> Charcot per<br />

anni: infatti si tratta <strong>di</strong> mostrare, in senso letteralmente ostensivo, la localizzazione <strong>di</strong> una «lesione<br />

<strong>di</strong> funzioni senza lesione d’organi» 48 . Il Clinico <strong>de</strong>lla Salpêtrière, nel corso <strong>de</strong>gli anni, a partire dal<br />

9


1867, ha proposto varie soluzioni al quesito <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare la se<strong>de</strong> anatomica <strong>de</strong>lla lesione, sia pure<br />

“<strong>di</strong>namica”, in mancanza <strong>di</strong> una lesione “organica”, responsab<strong>il</strong>e <strong>de</strong>lla sintomatologia variegata e<br />

enigmatica, criptica e neuromimetica, <strong>de</strong>lle manifestazioni isteriche. E così <strong>di</strong> volta in volta ha<br />

ad<strong>di</strong>tato come responsab<strong>il</strong>i l’ovaio, se<strong>de</strong> <strong>di</strong> una irritazione sine materia, elaborando una teoria<br />

composita, l’ovarismo, poi ritrattata con garbo, oppure una sorta <strong>di</strong> avvelenamento stricnico <strong>de</strong>i<br />

nervi effettori <strong>de</strong>i territori interessati dalle paralisi isteriche, per giungere infine ad in<strong>di</strong>viduare<br />

nell’alterazione <strong>di</strong> questa pre-eccitazione corticale, <strong>il</strong> senso <strong>di</strong> scarica nervosa e <strong>il</strong> senso <strong>di</strong><br />

innervazione muscolare appunto, <strong>il</strong> meccanismo responsab<strong>il</strong>e <strong>de</strong>lla lesione <strong>di</strong>namica o funzionale,<br />

la lesione alla base <strong>de</strong>i sintomi isterici.<br />

Quin<strong>di</strong> <strong>il</strong> <strong>“senso</strong> <strong>di</strong> innervazione <strong>muscolare”</strong> <strong>di</strong> Charcot è l’analogo centrale <strong>de</strong>lla <strong>“coscienza</strong><br />

<strong>muscolare”</strong> <strong>di</strong> <strong>Duchenne</strong>: entrambi fanno riferimento alla mot<strong>il</strong>ità volontaria e cosciente, entrambi<br />

sono necessari al compimento <strong>di</strong> quella, ma mentre <strong>Duchenne</strong> localizza l’organo <strong>de</strong>lla coscienza<br />

muscolare nel muscolo stesso, Charcot propone i centri motori corticali come se<strong>de</strong> <strong>de</strong>lle<br />

rappresentazioni mentali che costituiscono una sorta <strong>di</strong> pre-eccitazione <strong>de</strong>gli stessi. 49 Nell’economia<br />

<strong>de</strong>i quadri nosografici <strong>de</strong> l’Electrisation localisée, la <strong>“coscienza</strong> <strong>muscolare”</strong>serve a dar conto <strong>di</strong><br />

quei casi <strong>di</strong> <strong>di</strong>screpanza tra <strong>il</strong> ritorno <strong>de</strong>lla mot<strong>il</strong>ità volontaria e la persistenza <strong>di</strong> ineccitab<strong>il</strong>ità<br />

fara<strong>di</strong>ca <strong>de</strong>l muscolo; nella costruzione <strong>de</strong>l gran<strong>de</strong> quadro neuropatologico <strong>de</strong>ll’isteria <strong>di</strong> Charcot, <strong>il</strong><br />

<strong>“senso</strong> <strong>di</strong> innervazione <strong>muscolare”</strong> consente <strong>di</strong> dare spiegazione <strong>de</strong>lla se<strong>de</strong> <strong>de</strong>lla lesione <strong>de</strong>lla<br />

paralisi isterica. Si tratta <strong>di</strong> due ipotesi ad hoc, ma mentre nel caso <strong>di</strong> <strong>Duchenne</strong> essa dovrebbe<br />

spiegare la non i<strong>de</strong>ntità tra fluido nervoso ed elettricità, nel caso <strong>di</strong> Charcot serve a proteggere <strong>il</strong><br />

nucleo concettuale <strong>di</strong> fondo <strong>de</strong>l localismo organicista: la lesione <strong>de</strong>ll’isteria è una lesione organica<br />

<strong>de</strong>i centri corticali motori e consiste, in ossequio al principio <strong>di</strong> Broussais, in una <strong>di</strong>minutio <strong>di</strong><br />

attività <strong>de</strong>i centri stessi.<br />

Per ciò che concerne quin<strong>di</strong> la questione <strong>di</strong> una supposta conversione <strong>di</strong> Charcot allo psichismo 50 , è<br />

vero che nella lezione sulla genesi <strong>de</strong>lle paralisi psichiche Charcot cita Janet che gli ha fatto<br />

conoscere un testo <strong>di</strong>menticato <strong>de</strong>l 1789: L’histoire naturelle <strong>de</strong> l’âme <strong>di</strong> Ray Ragis. In esso<br />

l’autore narra <strong>di</strong> come aveva riconosciuto l’esistenza <strong>de</strong>lle paralisi motrici <strong>di</strong>pen<strong>de</strong>nti dalla per<strong>di</strong>ta<br />

<strong>de</strong>lla memoria <strong>de</strong>lla forza motrice, ma tutto questo conferma soltanto che Charcot ha preso sì in<br />

consi<strong>de</strong>razione una etiologia psichica <strong>de</strong>ll’isteria, ma la patogenesi resta tutta organicista: «..era<br />

fac<strong>il</strong>e ve<strong>de</strong>re che non aveva alcun interesse speciale nell’approfon<strong>di</strong>re maggiormente la psicologia<br />

<strong>de</strong>lle nevrosi. Una volta che fu <strong>de</strong>tto e fatto tutto, egli penetrò in questo campo attraverso l’anatomia<br />

patologica 51<br />

10


Appen<strong>di</strong>ce 1 KWIC Fara<strong>di</strong>sation e Galvanisation<br />

CHARCOT<br />

pendant plus d'un mois, le traitement fara<strong>di</strong>que a été continué sans interruption et sans au<br />

ue et dépression <strong>de</strong> l'excitab<strong>il</strong>ité fara<strong>di</strong>que; à moins que, l'affection étant très avancé<br />

au plus haut <strong>de</strong>gré, la contract<strong>il</strong>ité fara<strong>di</strong>que à peu près intacte. b) En outre <strong>de</strong> l'émaci<br />

a perte apparente <strong>de</strong> la contract<strong>il</strong>ité fara<strong>di</strong>que, ainsi que l'atrophie <strong>de</strong>s faisceaux muscula<br />

isparition totale <strong>de</strong> la contract<strong>il</strong>ité fara<strong>di</strong>que. Ces muscles, si profondément atteints dans<br />

ux membres inférieurs, la contract<strong>il</strong>ité fara<strong>di</strong>que commence à reparaître dans plusieurs muscle<br />

olition apparente <strong>de</strong> la contract<strong>il</strong>ité fara<strong>di</strong>que dans un certain nombre <strong>de</strong> muscles frappés <strong>de</strong><br />

oe<strong>il</strong> en conséquence <strong>de</strong> l' irritation fara<strong>di</strong>que <strong>de</strong> la cinquième paire, ne est-<strong>il</strong> pas vraisem<br />

rapi<strong>de</strong> <strong>de</strong> la contract<strong>il</strong>ité électrique (fara<strong>di</strong>que) <strong>de</strong>s muscles, bientôt suivie <strong>de</strong> l' atrophie,<br />

t l'amoindrissement <strong>de</strong> la contract<strong>il</strong>ité fara<strong>di</strong>que <strong>de</strong>s muscles paralysés. De leur côté, le tég<br />

fibr<strong>il</strong>laires abondantes. - L'examen fara<strong>di</strong>que <strong>de</strong>s muscles permet <strong>de</strong> constater que <strong>il</strong>s se<br />

sement très notable <strong>de</strong> la contract<strong>il</strong>ité fara<strong>di</strong>que, <strong>de</strong>vrait faire supposer non seulement que le<br />

8 jours, a) l'excitation galvanique et fara<strong>di</strong>que du nerf crural au pli <strong>de</strong> l'aine ne donnait<br />

on ou l'absence <strong>de</strong> l'excitab<strong>il</strong>ité fara<strong>di</strong>que; eh bien, cela ne avait pas lieu dans<br />

, consistant en ce que l'excitab<strong>il</strong>ité fara<strong>di</strong>que est affaiblie, tan<strong>di</strong>s que la galvanique est<br />

acci<strong>de</strong>nts, la contract<strong>il</strong>ité électrique fara<strong>di</strong>que est amoindrie sur un grand nombre <strong>de</strong>s muscl<br />

ltération appréciable, la contract<strong>il</strong>ité fara<strong>di</strong>que est déjà remarquablement mo<strong>di</strong>fiée. d) Il<br />

inution ou la perte <strong>de</strong> la contract<strong>il</strong>ité fara<strong>di</strong>que et, dès les premières semaines, l' atrophie<br />

onservé un certain <strong>de</strong>gré d'excitab<strong>il</strong>ité fara<strong>di</strong>que et galvanique). Ajoutons que le choc mécani<br />

Dans l'atrophie simple, l'excitab<strong>il</strong>ité fara<strong>di</strong>que et galvanique est mo<strong>di</strong>fiée en moins, c' est<br />

nse<strong>il</strong>lerons l'électrisation métho<strong>di</strong>que, fara<strong>di</strong>que et galvanique, les frictions, le massage, e<br />

que au contraire l'absence <strong>de</strong> réaction fara<strong>di</strong>que et galvanique montre un état <strong>de</strong>s plus grave<br />

l'ai<strong>de</strong> <strong>de</strong>s <strong>de</strong>ux espèces <strong>de</strong> courants, fara<strong>di</strong>que et galvanique. Pour ce qui est <strong>de</strong> l'explor<br />

actement parallèles : la contract<strong>il</strong>ité fara<strong>di</strong>que et la contract<strong>il</strong>ité galvanique s' affaibli<br />

le temps que se maintient la dépression fara<strong>di</strong>que, 55 et qui <strong>di</strong>sparaît à son tour quan<br />

s pathologiques. Ainsi, l' exploration fara<strong>di</strong>que fait découvrir, dès les premiers jours, une<br />

lus <strong>de</strong> contraction que le courant fara<strong>di</strong>que. Il y avait donc une mo<strong>di</strong>fication quantitativ<br />

ur consistance: soumis à l' exploration fara<strong>di</strong>que, <strong>il</strong>s ne présentent, à aucune époque, <strong>de</strong> trac<br />

u <strong>de</strong> la <strong>di</strong>sparition <strong>de</strong> la contract<strong>il</strong>ité fara<strong>di</strong>que. <strong>La</strong> <strong>di</strong>vision complète <strong>de</strong>s nerfs ne amène l'<br />

, que l'absence <strong>de</strong> réaction 137 fara<strong>di</strong>que, la réaction galvanique persistant mais mo<strong>di</strong>f<br />

aires, avec <strong>di</strong>minution <strong>de</strong> la réaction fara<strong>di</strong>que. Les actes réflexes dans les membres paraly<br />

muscles chez lesquels la contract<strong>il</strong>ité fara<strong>di</strong>que ne a pas reparu. On ne se rend pas toujours<br />

<strong>di</strong>minution hâtives <strong>de</strong> la contract<strong>il</strong>ité fara<strong>di</strong>que ne en subsisterait pas moins dans toute sa<br />

e, conserve sa contract<strong>il</strong>ité électrique fara<strong>di</strong>que normale. <strong>La</strong> <strong>di</strong>minution ou l'abolition <strong>de</strong> cet<br />

our ne parler que <strong>de</strong> la contract<strong>il</strong>ité fara<strong>di</strong>que, on l'a vue <strong>di</strong>sparaître dès le quatorzième1,<br />

tes, soit in<strong>di</strong>rectes par l'excitation fara<strong>di</strong>que ou galvanique du nerf),se contracte au cont<br />

u moins accentuée <strong>de</strong> la contract<strong>il</strong>ité fara<strong>di</strong>que par les progrès du mal, l'hyperesthésie fera<br />

on ou la perte même <strong>de</strong> la contract<strong>il</strong>ité fara<strong>di</strong>que peut être constatée, sur certains muscles,<br />

) la conservation <strong>de</strong> la contract<strong>il</strong>ité fara<strong>di</strong>que que présentent, jusqu'à la <strong>de</strong>rnière limite,<br />

ion ou l' abolition <strong>de</strong> la contract<strong>il</strong>ité fara<strong>di</strong>que qui se manifeste hâtivement dans un certain n<br />

s ou moins rapi<strong>de</strong> <strong>de</strong> la contract<strong>il</strong>ité fara<strong>di</strong>que. Quoi que <strong>il</strong> en soit, je ne sache pas que <strong>il</strong><br />

ndrissement hâtif <strong>de</strong> la contract<strong>il</strong>ité fara<strong>di</strong>que reconnue dans plusieurs observations <strong>de</strong> myé<br />

te et la <strong>di</strong>minution <strong>de</strong> la contract<strong>il</strong>ité fara<strong>di</strong>que, soit accompagnée, précédée ou suivie, - lo<br />

iminution très marquée <strong>de</strong> contract<strong>il</strong>ité fara<strong>di</strong>que. Sous tous les autres rapports, l' observati<br />

notablement atrophiés; la contract<strong>il</strong>ité fara<strong>di</strong>que y est amoindrie. Depuis plusieurs années, l'<br />

'épaule, les piqûres, les excitations fara<strong>di</strong>ques, etc., ne sont pas perçues; les mouvements<br />

iés ne répon<strong>de</strong>nt plus aux excitations fara<strong>di</strong>ques. <strong>La</strong> sensib<strong>il</strong>ité ne est, dans la règle, en<br />

rmal et les réactions électriques, tant fara<strong>di</strong>ques que galvaniques, ne sont en rien mo<strong>di</strong>fiées<br />

ication <strong>de</strong>s réactions électriques, soit fara<strong>di</strong>ques, soit galvaniques: pas le moindre soupçon<br />

ent pas sous l' action <strong>de</strong>s excitations fara<strong>di</strong>ques, tan<strong>di</strong>s que sur les parties homologues du c<br />

e peu barbares, comme par exemple, la fara<strong>di</strong>sation à toute volée du larynx qui, vous le savez<br />

, faite exclusivement à l' ai<strong>de</strong> <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation, annoncerait une profon<strong>de</strong> altération <strong>de</strong> l<br />

tion ; b) sur les points d'élection, la fara<strong>di</strong>sation avec emboîtement complet <strong>de</strong>s bobines (ap<br />

ns effet. Un <strong>de</strong>rnier fait à noter: la fara<strong>di</strong>sation avec l'appare<strong>il</strong> Dubois-Reymond au maximu<br />

cause <strong>de</strong>s douleurs déterminées par la fara<strong>di</strong>sation ; cette <strong>di</strong>fficulté ne existe plus chez les<br />

la mala<strong>de</strong> ne est pas affectée par la fara<strong>di</strong>sation <strong>de</strong> la peau. Il y a en outre une hémianes<br />

u<strong>de</strong>; voici un pied-bot produit par la fara<strong>di</strong>sation <strong>de</strong>s jumeaux. Vous voyez donc que la cont<br />

lysé, ceux aussi que déterminerait la fara<strong>di</strong>sation <strong>de</strong>s muscles; tous ces moyens, <strong>di</strong>s-je, qu<br />

muscles et sur les troncs nerveux, la fara<strong>di</strong>sation détermine <strong>de</strong>s contractions musculaires q<br />

ur; c' est le point d'élection pour la Fara<strong>di</strong>sation du nerf cubital au niveau du poignet. Vo<br />

ur la cuisse. A gauche, l'effet <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation est nul; la galvanisation ne produit que<br />

ement approprié à la situation, la fara<strong>di</strong>sation; et c' est alors seulement que <strong>il</strong> se fit<br />

cette opposition entre les effets <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation et ceux <strong>de</strong> la galvanisation que on remar<br />

n <strong>di</strong>rai autant <strong>de</strong> l' application <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation et <strong>de</strong> l' emploi <strong>de</strong>s courants continus. Mai<br />

le, en ramenant l'excitab<strong>il</strong>ité là où la fara<strong>di</strong>sation et la galvanisation restaient sans effet<br />

ndons, soit sur le corps <strong>de</strong>s membres, fara<strong>di</strong>sation, etc. Mais <strong>de</strong> tous les moyens <strong>de</strong> ce genr<br />

e violent ne est pas nécessaire ; une fara<strong>di</strong>sation intempestive, l'application d'un vésicat<br />

fluence <strong>de</strong>s courants continus et <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation, interrogés tour à tour. L' électrisation<br />

le électrique, la galvanisation et la fara<strong>di</strong>sation. Je me réserve <strong>de</strong> vous <strong>di</strong>re dans une pro<br />

uelconque, avec un simple bâton, sans fara<strong>di</strong>sation. L'avantage dans ce mo<strong>de</strong> d'expérimentati<br />

contact, au froid, à la piqûre, à la fara<strong>di</strong>sation la plus intense sur toute l'étendue du m<br />

algésie à la piqûre, au froid et à la fara<strong>di</strong>sation; le goût, l'odorat, l'ouïe, sont affaibl<br />

tion <strong>de</strong> la rai<strong>de</strong>ur cadavérique 1 ". <strong>La</strong> fara<strong>di</strong>sation, le pincement <strong>de</strong> la peau <strong>de</strong> la jambe, plu<br />

arties profon<strong>de</strong>s; c' est ainsi que la fara<strong>di</strong>sation, même énergique, soit <strong>de</strong>s muscles, soit <strong>de</strong><br />

core mettre en jeu les muscles que la fara<strong>di</strong>sation ne affecte plus. Tout muscle qui, au bout<br />

11


petit sciatique ne répon<strong>de</strong>nt ni à la fara<strong>di</strong>sation ni à la 138 galvanisation, <strong>il</strong> y a là<br />

atiquée exclusivement à l' ai<strong>de</strong> <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation. Or, <strong>il</strong> résulte <strong>de</strong> recherches faites, <strong>il</strong> y<br />

électrique, que l' on ait recours à la fara<strong>di</strong>sation ou au galvanisme. Lors <strong>de</strong> la régénératio<br />

agissaient pas sous l'influence <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation ; par opposition aux désordres constatés s<br />

tain, la thérapeutique inefficace. <strong>La</strong> fara<strong>di</strong>sation, plusieurs fois appliquée sur le côté ga<br />

niveau du poignet. Vous voyez que la fara<strong>di</strong>sation produit une griffe cubitale partielle qu<br />

n seulement la piqûre, mais encore la fara<strong>di</strong>sation prolongée et intense. Un autre fait doit<br />

la rigi<strong>di</strong>té; j' en <strong>di</strong>rai autant <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation, qui est restée sans effet. Un <strong>de</strong>rnier f<br />

ales. Il en est <strong>de</strong> même <strong>de</strong>s nerfs. <strong>La</strong> fara<strong>di</strong>sation qui fait énergiquement contracter les mu<br />

et qui <strong>di</strong>sparaît à son tour quand la fara<strong>di</strong>sation re<strong>de</strong>vient puissante. Les lésions muscula<br />

contractions musculaires là même où la fara<strong>di</strong>sation semble accuser une perte absolue <strong>de</strong> la co<br />

énergiquement sous l'influence <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation. Tel était le tableau <strong>de</strong>s symptômes au mo<br />

yez que cette Jeune mala<strong>de</strong> supporte les fara<strong>di</strong>sations les plus intenses, sans accuser la moin<br />

parties profon<strong>de</strong>s; on peut, en effet, fara<strong>di</strong>ser fortement les muscles, les troncs nerveux e<br />

longation les plus violents, 343 fara<strong>di</strong>ser les troncs nerveux et les muscles au point <strong>de</strong><br />

DUCHENNE<br />

re paralysé. Traitement.- L'excitation fara<strong>di</strong>que a été <strong>di</strong>rigée sur chacun <strong>de</strong>s Muscles paralys<br />

excite les contractions avec un courant fara<strong>di</strong>que, agissant a minima sur un muscle paralysé, la<br />

cter sous l'influence <strong>de</strong> l'excitation fara<strong>di</strong>que. Cette observation est intéressante, surtout<br />

ucun signe <strong>de</strong> existence; l'excitation fara<strong>di</strong>que <strong>de</strong> cette <strong>de</strong>rnière région produisit encore les<br />

<strong>La</strong> sensation produite par l'excitation fara<strong>di</strong>que <strong>de</strong> tous ces muscles était <strong>de</strong> autant moins vi<br />

ressentirent très vivement l'excitation fara<strong>di</strong>que et <strong>de</strong>vinrent Très sensibles à le toucher. Ce<br />

mais plus rapi<strong>de</strong>ment Par l'excitation fara<strong>di</strong>que, et que ces muscles étaient ceux qui ne avai<br />

rurent bientôt et 637 le traitement fara<strong>di</strong>que fut repris. Alors, <strong>de</strong>s mouvements <strong>de</strong> flexion<br />

les <strong>de</strong>rniers à guérir par l'excitation fara<strong>di</strong>que. Le <strong>di</strong>agnostic <strong>de</strong> la paralysie du <strong>de</strong>ltoï<strong>de</strong> n<br />

nerveuse. Chez Vanbelle, l'excitation fara<strong>di</strong>que ne a réellement commencé à agir sur ses muscl<br />

eulement, ajoutai-je, que le traitement fara<strong>di</strong>que pourra guérir; c' est alors même que <strong>il</strong> sera<br />

Soit le <strong>de</strong>gré <strong>de</strong> intensité du courant fara<strong>di</strong>que, soit que on les excite à le Moyen <strong>de</strong>s nerfs<br />

eutique a triomphé. 8 A l'époque où je fara<strong>di</strong>sai Lecomte, j' ignorais que on dût porter l'exci<br />

, tome X, p. 343. 7 A l'époque où je fara<strong>di</strong>sai Lecomte, j' ignorais que on dût porter l'exci<br />

très atrophiés répon<strong>de</strong>nt très bien à la fara<strong>di</strong>sation. 2° A droite, dépression <strong>de</strong> l'éminence th<br />

nateur, qui ne se retrouve plus par la fara<strong>di</strong>sation. à le bras, le triceps brachial a considé<br />

lorsqu'on ne lacolise pas avec soin la fara<strong>di</strong>sation. Ainsi, la paralysie est-elle limitée dans<br />

ne peuvent éclairer le <strong>di</strong>agnostic, la fara<strong>di</strong>sation appliquée à le début, comme ,moyen <strong>de</strong> <strong>di</strong>a<br />

e se contracte, sous l'influence <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation, aussi énergiquement que son congénère. <strong>La</strong><br />

é Quand je soumettais ces muscles à la fara<strong>di</strong>sation, ce qui Annonçait que la communication ne<br />

tre une <strong>de</strong>s causes <strong>de</strong> l'insuccès <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation chez ce mala<strong>de</strong>, si j' en juge du moins <strong>de</strong><br />

tre une <strong>de</strong>s causes <strong>de</strong> l'insuccès <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation chez ce mala<strong>de</strong>, si j' en juge du moins <strong>de</strong><br />

le mala<strong>de</strong>, après plusieurs séances <strong>de</strong> fara<strong>di</strong>sation circonscrite dans chacun <strong>de</strong>s muscles para<br />

i avantageux que l'on peut tirer <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation cutanée dans l'asphyxie, <strong>de</strong> quelque cause<br />

nt thérapeutique susceptible, comme <strong>La</strong> fara<strong>di</strong>sation cutanée, <strong>de</strong> produire instantanément <strong>de</strong>s S<br />

ie eût exercé <strong>de</strong> Si grands ravages, la fara<strong>di</strong>sation cutanée eût peut-être triomphé. Je me sui<br />

cation. Cette Propriété spéciale <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation cutanée permet <strong>de</strong> agir Rapi<strong>de</strong>ment sur tou<br />

x parti <strong>de</strong> cette vertu Spéciale <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation cutanée pour exciter les mouvements Respi<br />

vant l'époque à laquelle on pratique la fara<strong>di</strong>sation. Dans les Premiers jours, la contract<strong>il</strong>it<br />

ui se développe sous l'influence <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation dans un membre paralysé par les on traumat<br />

e éprouvait aucune sensation pendant la fara<strong>di</strong>sation <strong>de</strong> ces muscles, le traitement électrique,<br />

ntient le <strong>di</strong>aphragme contracturé par la fara<strong>di</strong>sation <strong>de</strong> ses Nerfs phréniques. Enfin, l'agran<strong>di</strong><br />

s'est développée sous l'influence <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation <strong>de</strong>s muscles dont l'irritab<strong>il</strong>ité était <strong>di</strong><br />

nsation musculaire observée pendant la fara<strong>di</strong>sation <strong>de</strong>s muscles paralysés. Chez cette même ma<br />

. III. <strong>La</strong> sensation développée par la fara<strong>di</strong>sation <strong>de</strong>s muscles paralysés ne est ni augmenté<br />

on postérieure du cou, et pensa que le Fara<strong>di</strong>sation <strong>de</strong>s muscles paralysés pouvait entretenir j<br />

ette même mala<strong>de</strong>, on a vu, en effet, la fara<strong>di</strong>sation <strong>de</strong>s muscles sains produire <strong>de</strong>s phénomènes<br />

uit la respiration artificielle par la Fara<strong>di</strong>sation <strong>de</strong>s nerfs phréniques. Le nerf phrénique,<br />

ires qui fut obtenue dans ce cas par la fara<strong>di</strong>sation Des nerfs phréniques: Naturam morborum os<br />

par une mé<strong>di</strong>cation Appropriée. V. <strong>La</strong> fara<strong>di</strong>sation <strong>de</strong>s nerfs phréniques, pratiquée telle que<br />

lerais <strong>de</strong> recourir Immé<strong>di</strong>atement à la fara<strong>di</strong>sation <strong>de</strong>s nerfs phréniques qui, en faisant Cont<br />

voit l'épigastre se soulever pendant la fara<strong>di</strong>sation <strong>de</strong>s phréniques; ce phénomène morbi<strong>de</strong> coïn<br />

xactement la respiration naturelle. <strong>La</strong> fara<strong>di</strong>sation <strong>de</strong>s phréniques, telle que je viens <strong>de</strong> la d<br />

pour faire ressortir l'importance <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation du <strong>di</strong>aphragme, comme moyen <strong>de</strong> reculer la<br />

. 2° Respiration artificielle par la fara<strong>di</strong>sation du <strong>di</strong>aphragme dans le traitement <strong>de</strong> l'asp<br />

avaler aucun liqui<strong>de</strong>. On tenta alors la fara<strong>di</strong>sation du pharynx le 11 février, et la mala<strong>de</strong> co<br />

on et leurs mouvements primitifs, si la fara<strong>di</strong>sation est Continuée. Enfin, la figure 98 montr<br />

<strong>de</strong> chaleur sont tellement vifs que la Fara<strong>di</strong>sation est suspendue pendant plusieurs jours. Des<br />

ngénère. <strong>La</strong> sensation produite par la fara<strong>di</strong>sation est une fois plus forte, surtout dans la<br />

uleurs <strong>de</strong> l'épaule avaient <strong>di</strong>sparu; la Fara<strong>di</strong>sation étant continuée, la paralysie du <strong>de</strong>ltoï<strong>de</strong><br />

aire était intacte du côté paralysé. <strong>La</strong> fara<strong>di</strong>sation étant pratiquée modérément sur les limite<br />

Encore librement à les muscles. Si la fara<strong>di</strong>sation eût été Employée plus tard, à une époque<br />

eureuse influence thérapeutique que la fara<strong>di</strong>sation exerça sur ce mala<strong>de</strong>; je <strong>di</strong>rai seulement q<br />

propriété est intacte. Traitement.- <strong>La</strong> fara<strong>di</strong>sation fut pratiquée chaque jour et à un Courant<br />

considérablement. c' est alors que la fara<strong>di</strong>sation fut pratiquée , en présence <strong>de</strong> MM. Briquet<br />

t la langue se contractait bien par la fara<strong>di</strong>sation. j' ai vu s'atrophier un à un la plupart<br />

Etat du mala<strong>de</strong> le 4 octobre, avant la fara<strong>di</strong>sation.- Le <strong>de</strong>ltoï<strong>de</strong> est Considérablement atroph<br />

rapèze se contractaient très peu par la fara<strong>di</strong>sation; le <strong>de</strong>ltoï<strong>de</strong>, le grand pectoral, le sous-é<br />

scles <strong>de</strong> l'épaule ne répon<strong>de</strong>nt pas à la fara<strong>di</strong>sation. Le tiers supérieur du trapèze et sa port<br />

cuisses. j' ai retrouvé à l'ai<strong>de</strong> <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation les débris <strong>de</strong> quelques-uns <strong>de</strong> ce muscles,<br />

12


se contractent sous l'influence <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation, leur sensib<strong>il</strong>ité est ou <strong>di</strong>minuée ou comp<br />

5 QUATRIÈME PATRIE. APPLICATION DE LA FARADISATION LOCALISÉE A LA THÉRAPEUTIQUE. Considér<br />

626 en général, concurremment avec la fara<strong>di</strong>sation localisée, à <strong>de</strong> autres mé<strong>di</strong>cations, <strong>il</strong> ne<br />

du <strong>di</strong>aphragme Par l'application <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation localisée a fac<strong>il</strong>ité Singulièrement ces r<br />

es. CHAPITRE III. Application <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation localisée à l'étu<strong>de</strong> <strong>de</strong> l'état <strong>de</strong> la Contr<br />

.- j' ai eu l'occasion <strong>de</strong> appliquer la fara<strong>di</strong>sation localisée à l'étu<strong>de</strong> <strong>de</strong>s propriétés muscul<br />

. Non content De remonter ainsi par la fara<strong>di</strong>sation localisée à l'origine <strong>de</strong> <strong>La</strong> paralysie, je<br />

oisième partie où j' ai à faire <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation localisée à la pathologie; car, dans tous<br />

Troisième patrie Application <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation localisée a la pathologie. Mes recherch<br />

ant spécialement <strong>de</strong> l'application <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation localisée à le <strong>di</strong>agnostic, à le pronostic<br />

600 CHAPITRE VI. Application <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation localisée à le <strong>di</strong>agnostic <strong>di</strong>fférentiel <strong>de</strong><br />

j' ai pressenti que l'application <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation localisée à le Moyen <strong>de</strong> mes appare<strong>il</strong>s <strong>de</strong><br />

ont Perdus, mais qui ai<strong>de</strong>nt, avec la Fara<strong>di</strong>sation localisée, à le retour <strong>de</strong>s Mouvements et<br />

ce rhumatisme (un mois plus tard), la fara<strong>di</strong>sation localisée allait être reprise pour activer<br />

ue j' ai à publier sur la Valeur <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation localisée appliquée à la thérapeutique: 1<br />

apprécier la valeur thérapeutique <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation localisée appliquée à le traitement <strong>de</strong> ce<br />

oposé enfin <strong>de</strong> examiner la valeur <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation Localisée appliquée à le traitement <strong>de</strong>s<br />

bles <strong>de</strong> guérir ou <strong>de</strong> s'améliorer par la fara<strong>di</strong>sation localisée appliquée convenablement à une<br />

<strong>de</strong> celles que j' avais produites par la fara<strong>di</strong>sation localisée. Aussi puis-je <strong>di</strong>re, sans crain<br />

, et qui ont Été ainsi explorés par la fara<strong>di</strong>sation localisée, ayant présenté une Lésion plus<br />

r à temps l'action Thérapeutique <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation localisée: Bonnard ( obs. LIV) en est Un<br />

- De la respiration artificielle par la fara<strong>di</strong>sation localisée. Certains agents toxiques, la v<br />

e Manifestèrent sous l'influence <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation localisée, chez Vanabelle, est d'autant<br />

son progressive qui fut obtenue par la Fara<strong>di</strong>sation localisée chez Vanbelle, affecté <strong>de</strong> la par<br />

étu<strong>di</strong>er l'influence thérapeutique <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation localisée Dans ce cas rebelle. Je constat<br />

s, l'action thérapeutique réelle <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation localisée dans cette espèce <strong>de</strong> paralysie<br />

s que à droite. Sous l'influence <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation localisée dans chacun <strong>de</strong>s muscles <strong>de</strong> l'ava<br />

propriétés musculaires à l'ai<strong>de</strong> <strong>de</strong> la Fara<strong>di</strong>sation localisée, dans <strong>di</strong>x-huit cas <strong>de</strong> paralysie<br />

ette jeune personne a été guérie par la fara<strong>di</strong>sation localisée dans le faisceau claviculaire d<br />

que la respiration artificielle par la fara<strong>di</strong>sation localisée Dans les nerfs phréniques peut<br />

uelle est la valeur thérapeutique <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation localisée ? Dans quelles affections, dans<br />

la paralysie du Diaphragme, c' est la fara<strong>di</strong>sation localisée <strong>de</strong> ce muscle par L'intermé<strong>di</strong>air<br />

à le même Degré. Mais l'examen par la fara<strong>di</strong>sation localisée démontre, comme on l'a vu, que<br />

est-à-<strong>di</strong>re celle que on produit par la fara<strong>di</strong>sation localisée du <strong>de</strong>ltoï<strong>de</strong>. ne ai-je pas démon<br />

486 recouverts <strong>de</strong> une peau humi<strong>de</strong>.) <strong>La</strong> fara<strong>di</strong>sation localisée du nerf phrénique offre quelque<br />

ait Tenté <strong>de</strong> en refuser l'honneur à la fara<strong>di</strong>sation localisée, et <strong>de</strong> L'attribuer plutôt à le<br />

t à me féliciter <strong>de</strong> l'association <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation Localisée et <strong>de</strong> un nouveau procédé <strong>de</strong> gym<br />

ralysés ne se contractaient pas par la fara<strong>di</strong>sation localisée, et que les supinateurs jouissai<br />

restait stationnaire, fut soumis à la fara<strong>di</strong>sation localisée. Etat du mala<strong>de</strong> le 4 octobre,<br />

t muscles <strong>de</strong>s éminences). Bien que la fara<strong>di</strong>sation localisée eut amélioré très notablement l'<br />

re, <strong>de</strong> l'influence thérapeutique que la fara<strong>di</strong>sation localisée exerce sur elles, et <strong>de</strong> la mani<br />

<strong>il</strong> croyait, comme moi, saturnine. <strong>La</strong> Fara<strong>di</strong>sation localisée fut aussi appliquée sur chacun d<br />

s animés Par ce nerf, à le moyen <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation localisée . - Guérison Plus rapi<strong>de</strong> dans l<br />

té électro-musculaire. Guérison par la fara<strong>di</strong>sation localisée. Haumont, ébéniste, âgé <strong>de</strong> quar<br />

ce Mouvement était aboli. Mais sans la fara<strong>di</strong>sation localisée, <strong>il</strong> eût été Impossible <strong>de</strong> <strong>di</strong>agn<br />

aralysés, si l'on ne intervient avec la fara<strong>di</strong>sation localisée. Il faut noter que le <strong>de</strong>ltoï<strong>de</strong><br />

alors ce mala<strong>de</strong> pour être traité par la fara<strong>di</strong>sation Localisée. Il offrit après sa guérison ce<br />

près quelques mois <strong>de</strong> traitement par la fara<strong>di</strong>sation localisée, <strong>il</strong> put élever Le bras vertical<br />

es musculaires, sous l'influence <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation localisée. j' ai aussi fara<strong>di</strong>sé <strong>de</strong> la mêm<br />

nt-Vincent, n°11, pour être soumis à la fara<strong>di</strong>sation localisée. Je constatai alors les phénomè<br />

nant <strong>de</strong>s acci<strong>de</strong>nts, on dut songer à la fara<strong>di</strong>sation localisée. Je constatai alors les phénomèn<br />

Charrier, à explorer cette dame par la Fara<strong>di</strong>sation localisée, je constate les phénomènes suiv<br />

ement <strong>de</strong>s paralysies <strong>de</strong> la face par la fara<strong>di</strong>sation localisée, je démontrerai que le <strong>di</strong>agnosti<br />

aire <strong>de</strong> la valeur thérapeutique <strong>de</strong> la Fara<strong>di</strong>sation localisée, je ne rapporterai, en général,<br />

shal.Hall, j' ai étu<strong>di</strong>é, à l'ai<strong>de</strong> <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation localisée, l'état <strong>de</strong> la contract<strong>il</strong>ité éle<br />

maigrissait. j' explorai Alors par la fara<strong>di</strong>sation localisée l'état <strong>de</strong>s muscles <strong>de</strong> cette Mai<br />

rs une seule fibre qui réagisse par la fara<strong>di</strong>sation localisée. Le <strong>de</strong>ltoï<strong>de</strong> est comparativement<br />

contractent pas sous l'influence <strong>de</strong> <strong>La</strong> fara<strong>di</strong>sation localisée, le mala<strong>de</strong> éprouve une sensation<br />

uée avec succès, concourrement avec la fara<strong>di</strong>sation localisée. Le muscle paralysé se trouve a<br />

étu<strong>di</strong>er comparativement à l'ai<strong>de</strong> <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation localisée, les autres Espèces <strong>de</strong> atrophie<br />

leurs. Tel avait été le résultat <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation localisée, lorsque Raby, ne Pouvant suppo<br />

sant contracter in<strong>di</strong>viduellement par la fara<strong>di</strong>sation localisée. M. Cruve<strong>il</strong>hier, à qui je commu<br />

e, dans sa marche envahissante, par la Fara<strong>di</strong>sation localisée, mais aussi que on rappelle quel<br />

ouveau confirmé par moi à l'ai<strong>de</strong> <strong>de</strong> la Fara<strong>di</strong>sation localisée . Mais quelle pouvait être la n<br />

sie rhumatismale <strong>de</strong> l'avant-bras par la fara<strong>di</strong>sation localisée, me présente un jour un <strong>de</strong>s ses<br />

pinale. Mais ni les vésicatoires, ni la fara<strong>di</strong>sation localisée , ne purent arrêter la marche d<br />

par L'intervention thérapeutique <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation localisée. On a 480 vu aussi que l'atr<br />

x Puissent se contracter encore par la fara<strong>di</strong>sation localisée, ou que la Paralysie <strong>de</strong> ce musc<br />

es l'intervention thérapeutique <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation localisée peut-elle combattre ces affecti<br />

r constaté l'existence à l'ai<strong>de</strong> <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation localisée. Pour fac<strong>il</strong>iter et rendre plus<br />

que ce mala<strong>de</strong> guérit assez vite par la fara<strong>di</strong>sation localisée pour reprendre la <strong>di</strong>rection <strong>de</strong><br />

es dans lesquelles L'application <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation localisée pourrait être tentée, le tic In<br />

mme à les membres inférieurs. Malgré la fara<strong>di</strong>sation localisée pratiquée chaque jour, et malgr<br />

affection bronchique ou pulmonaire. <strong>La</strong> fara<strong>di</strong>sation Localisée, pratiquée une douzaine <strong>de</strong> fois<br />

ement. Ce ne fut que après cinq mois <strong>de</strong> fara<strong>di</strong>sation localisée, que le scapulum put s'accoler<br />

fussent Inégalement lésés. c' est la fara<strong>di</strong>sation localisée qui me apprit que le Trapèze, l<br />

hacun <strong>de</strong> ces muscles.- Guérison par la fara<strong>di</strong>sation localisée, rapi<strong>de</strong> dans ceux <strong>de</strong> ces muscles<br />

isseux, se contractent très bien par la fara<strong>di</strong>sation localisée. 619 rattache à les symptôm<br />

13


e une sensation <strong>de</strong> froid continue. <strong>La</strong> fara<strong>di</strong>sation localisée restitua, en peu <strong>de</strong> jours, les m<br />

<strong>de</strong>s muscles paralysés à le moyen <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation localisée.- Retour rapi<strong>de</strong> <strong>de</strong>s mouvements d<br />

par son mé<strong>de</strong>cin pour être traité par la fara<strong>di</strong>sation localisée. Sa paralysie, attribuée par le<br />

<strong>di</strong>cations or<strong>di</strong>naires, et surtout <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation localisée ,sans passer par l'atrophie. 4°<br />

es faits. L'action thérapeutique <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation localisée se Comportant <strong>di</strong>fféremment, su<br />

sé ayant actuellement recouvré, par la Fara<strong>di</strong>sation localisée, se mouvements Volontaires et s<br />

ablement amélioré la situation par la fara<strong>di</strong>sation localisée, se reconnût dans l'histoire qu<br />

Traumatiques <strong>de</strong>s nerfs mo<strong>di</strong>fiées par la fara<strong>di</strong>sation localisée, se Trouve en opposition avec l<br />

t à la strychnine, a été guérie par la fara<strong>di</strong>sation localisée ( son histoire sera rapportée da<br />

la main. L'action thérapeutique <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation localisée, sur les Muscles dont la contra<br />

rches sur L'action thérapeutique <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation localisée sur les Paralysies consécutives<br />

es muscles paralysés.- Guérison par la fara<strong>di</strong>sation localisée, très lente dans les muscles qui<br />

muscles paralysés, et guérison Par la fara<strong>di</strong>sation localisée, très lente dans les muscles qui<br />

contractent très énergiquement par la fara<strong>di</strong>sation localismi chez le mala<strong>de</strong> <strong>de</strong> la salle Sain<br />

ns ce cas tient sans doute à ce que la fara<strong>di</strong>sation localismi ne aura pas été pratiquée avec s<br />

ait l'état <strong>de</strong> cette mala<strong>de</strong> avant que la fara<strong>di</strong>sation lui fût appliquée, selon le désir <strong>de</strong> M. B<br />

et se contractent énergiquement par la fara<strong>di</strong>sation, mais le tiers inférieur du trapèze ne se<br />

<strong>di</strong>agnostic ne est pas contre<strong>di</strong>t par la fara<strong>di</strong>sation musculaire; car les muscles 608 répond<br />

ité; mais la Sensation produite par la fara<strong>di</strong>sation musculaire est seulement un Peu <strong>di</strong>minuée,<br />

tement, malgré l'emploi régulier <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation musculaire. 639 <strong>La</strong> figure 97 représent<br />

t <strong>de</strong> ajouter que peu <strong>de</strong> temps après la fara<strong>di</strong>sation musculaire, la mala<strong>de</strong> éprouva <strong>de</strong>s douleur<br />

en être autrement; car, évi<strong>de</strong>mment, la fara<strong>di</strong>sation ne peut donner la vie à <strong>de</strong>s muscles privé<br />

mbes. Pendant les premières secon<strong>de</strong>s la fara<strong>di</strong>sation ne produisit que une faible action organi<br />

sculaires, l'action thérapeutique <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation ne 644 s'en est pas moins manifestée d<br />

an<strong>di</strong>s que l'action thérapeutique <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation ne se manifesta que plusieurs mois plus ta<br />

muscles intrinsèques <strong>de</strong> sa langue ( la fara<strong>di</strong>sation ne y produit plus <strong>de</strong> contractions que dan<br />

rieurs. Il suffit <strong>de</strong> <strong>di</strong>x-huit jours De fara<strong>di</strong>sation pour ramener la chaleur à l'état normal da<br />

la région scapulaire et brachiale.- <strong>La</strong> fara<strong>di</strong>sation pratiquée journellement à un <strong>de</strong>gré modéré<br />

ur influence est inappréciable dans la fara<strong>di</strong>sation pratiquée sur l'homme. 19 j' en rapporter<br />

ar la suite les <strong>di</strong>fférents procédés <strong>de</strong> fara<strong>di</strong>sation que j' ai mis en usage contre cette affect<br />

ai dans la quatrième partie le mo<strong>de</strong> <strong>de</strong> fara<strong>di</strong>sation que j' employai pour guérir cette contract<br />

es muscles étaient plus sensibles à la fara<strong>di</strong>sation que les muscles sains. ARTICLE VI Pa<br />

gulièrement, et se contractaient par la fara<strong>di</strong>sation, quelque atrophiés que <strong>il</strong>s fussent, jusqu<br />

ont en voie <strong>de</strong> dépérissement, malgré la fara<strong>di</strong>sation qui 648 est pratiquée avec énergie et<br />

tement L'influence thérapeutique <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation. Si le mala<strong>de</strong> s'était Soumis à ce traitem<br />

n <strong>de</strong> octobre, M. Fouquier désire que la fara<strong>di</strong>sation soit employée comme <strong>de</strong>rnière ressource th<br />

lenteur <strong>de</strong> l'action thérapeutique <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation Sur les muscles qui ont perdu leur contra<br />

à se contracter sous l'influence <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation. Tel est l'ordre dans lequel on voit les<br />

De se contracter sous l'influence <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation (voy. Obs.LXV Et LXVI). Chez tous mes ma<br />

t <strong>de</strong> contraction dans le muscle 523 fara<strong>di</strong>sé. à le moment où ce muscle se contracte, le gra<br />

e rappelèrent un in<strong>di</strong>vidu que j' avais fara<strong>di</strong>sé dans un service voisin, <strong>de</strong>ux ans auparavant, p<br />

a fara<strong>di</strong>sation localisée. j' ai aussi fara<strong>di</strong>sé <strong>de</strong> la même manière chacun <strong>de</strong>s muscles du memb<br />

ions celle du paralytique que j' avais fara<strong>di</strong>sé en 1847 dans le service <strong>de</strong> M. Cruve<strong>il</strong>hier et q<br />

e que produit aucune sensation. <strong>La</strong> peau fara<strong>di</strong>sée avec <strong>de</strong>s excitateurs secs est sensible à la<br />

folie ambitieuse. Sa langue ayant été fara<strong>di</strong>sée, put être mieux <strong>di</strong>rigée; la parole <strong>de</strong>vint plu<br />

ctrique du muscle paralysé, <strong>il</strong> faut le fara<strong>di</strong>ser <strong>de</strong> abord avec un courant très faible, et augm<br />

ions; en effet, j' ai eu l'occasion <strong>de</strong> fara<strong>di</strong>ser les muscles <strong>de</strong> la face moins <strong>de</strong> huit jours ap<br />

tenir une guérison Complète, je dus le fara<strong>di</strong>ser pendant six semaines encore; et à le mois De<br />

liénés, dans laquelle tous les Muscles fara<strong>di</strong>sés in<strong>di</strong>viduellement doivent possé<strong>de</strong>r leur <strong>de</strong> at<br />

r à <strong>de</strong>s muscles paralysés. Les muscles fara<strong>di</strong>sés sont <strong>de</strong>venus le siège <strong>de</strong> douleurs Spontanées<br />

e Partie, l'influence thérapeutique du fara<strong>di</strong>sme dans ces 507 paralysies, je dois <strong>di</strong>re dès<br />

Se contractent pas sous l'influence du fara<strong>di</strong>sme, et que elle est normale Dans qui ont conser<br />

<strong>de</strong>s doigts; pas <strong>de</strong> contracture. Par le fara<strong>di</strong>sme, je constate la muscles <strong>de</strong> la région postéri<br />

mala<strong>de</strong> que Je ne ai pas traité par le fara<strong>di</strong>sme, mais chez lequel j' ai pu Constater l'état<br />

e du <strong>de</strong>ltoï<strong>de</strong>. Je constate à l'ai<strong>de</strong> du fara<strong>di</strong>sme: 1° que l'extenseur commun <strong>de</strong>s doigts Et les<br />

ien le résultat <strong>de</strong> l'action <strong>di</strong>recte du fara<strong>di</strong>sme sur la sensib<strong>il</strong>ité musculaire. Un membre fra<br />

é <strong>de</strong> se contracter sous l'influence du fara<strong>di</strong>sme, tan<strong>di</strong>s qu'<strong>il</strong> existe une sorte <strong>de</strong> immunité<br />

CHARCOT<br />

ce à <strong>de</strong>s recherches d'électrothérapie galvanique, a bien voulu nous promettre que same<strong>di</strong> pr<br />

e faire passer chaque jour un courant galvanique à travers les muscles du membre paralysé.<br />

ain <strong>de</strong>gré d'excitab<strong>il</strong>ité fara<strong>di</strong>que et galvanique). Ajoutons que le choc mécanique portant s<br />

ue. Pour ce qui est <strong>de</strong> l'exploration galvanique (courants continus), je vous remettrai en<br />

é. Ce ne est pas tout. L' exploration galvanique dénote, elle aussi, dans les premiers jour<br />

n<strong>di</strong>rectes par l'excitation fara<strong>di</strong>que ou galvanique du nerf),se contracte au contraire énergiq<br />

duit une exaltation <strong>de</strong> l 'excitab<strong>il</strong>ité galvanique, en même temps que une dépression ou l<br />

ara<strong>di</strong>que est affaiblie, tan<strong>di</strong>s que la galvanique est exaltée. c' est là une exception uniqu<br />

e simple, l'excitab<strong>il</strong>ité fara<strong>di</strong>que et galvanique est mo<strong>di</strong>fiée en moins, c' est-à-<strong>di</strong>re que, da<br />

savoir exaltation <strong>de</strong> l'excitab<strong>il</strong>ité galvanique et dépression <strong>de</strong> l'excitab<strong>il</strong>ité fara<strong>di</strong>q<br />

la<strong>de</strong>, <strong>il</strong> y a 8 jours, a) l'excitation galvanique et fara<strong>di</strong>que du nerf crural au pli <strong>de</strong> l'ai<br />

lectrisation métho<strong>di</strong>que, fara<strong>di</strong>que et galvanique, les frictions, le massage, et enfin l'hyd<br />

pas lieu dans le cas actuel; le courant galvanique, même 27 avec 50 éléments, quell<br />

re l'absence <strong>de</strong> réaction fara<strong>di</strong>que et galvanique montre un état <strong>de</strong>s plus graves, une mo<strong>di</strong>fi<br />

tion 137 fara<strong>di</strong>que, la réaction galvanique persistant mais mo<strong>di</strong>fiée en plus, in<strong>di</strong>que<br />

on quelques auteurs, la contract<strong>il</strong>ité galvanique peut encore mettre en jeu les muscles que<br />

eux espèces <strong>de</strong> courants, fara<strong>di</strong>que et galvanique. Pour ce qui est <strong>de</strong> l'exploration galvani<br />

ract<strong>il</strong>ité fara<strong>di</strong>que et la contract<strong>il</strong>ité galvanique s' affaiblissent ensemble et ensemble se<br />

sier est inexcitable fara<strong>di</strong>quement et galvaniquement; ce qui revient a <strong>di</strong>re que le trouble fo<br />

l° Le nerf crural est fara<strong>di</strong>quement et galvaniquement excitable <strong>de</strong>s <strong>de</strong>ux côtés. Les muscles<br />

14


lle que déterminent les courants <strong>di</strong>ts galvaniques (courants continus). Telles sont les circ<br />

ions électriques, tant fara<strong>di</strong>ques que galvaniques, ne sont en rien mo<strong>di</strong>fiées. Très légère a<br />

ns électriques, soit fara<strong>di</strong>ques, soit galvaniques: pas le moindre soupçon <strong>de</strong> réaction <strong>de</strong> dé<br />

tour à tour l'étincelle électrique, la galvanisation et la fara<strong>di</strong>sation. Je me réserve <strong>de</strong> vo<br />

ni à la fara<strong>di</strong>sation ni à la 138 galvanisation, <strong>il</strong> y a là une réaction <strong>de</strong> dégénération s<br />

'effet <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation est nul; la galvanisation ne produit que une contraction lente et f<br />

nier caractère, s' attendre à voir la galvanisation provoquer la réaction qui s' observe quan<br />

ffets <strong>de</strong> la fara<strong>di</strong>sation et ceux <strong>de</strong> la galvanisation que on remarquait dans le cas d' écrasem<br />

itab<strong>il</strong>ité là où la fara<strong>di</strong>sation et la galvanisation restaient sans effet. Nous ne avons plus<br />

ises en France tout récemment, que le galvanisme a le pouvoir <strong>de</strong> provoquer fréquemment <strong>de</strong>s<br />

nt on se sert pour l' exploration. Le galvanisme, ainsi que je vous le <strong>di</strong>sais <strong>il</strong> y a un insta<br />

n ait recours à la fara<strong>di</strong>sation ou au galvanisme. Lors <strong>de</strong> la régénération du nerf, le retour<br />

nfant<strong>il</strong>e. On voit d' après cela que le galvanisme pourrait accuser encore <strong>de</strong>s contractions da<br />

in c' est à peu près exclusivement le galvanisme que <strong>il</strong> met en oeuvre comme moyen d' explora<br />

récente et, dans d'autres cas, par la galvanothérapie, <strong>il</strong> <strong>di</strong>t avoir obtenu <strong>de</strong>s amen<strong>de</strong>ments sé<br />

DUCHENNE<br />

) reste parfaitement inconnu, l'action galvanique ne ayant pas été portée <strong>di</strong>rectement sur le<br />

cérébrales soumises à ces procédés <strong>de</strong> galvanisation, les contractions musculaires sont plus<br />

us <strong>de</strong>s ressources <strong>de</strong> l'art.... Il ( le galvanisme) ne a pas guéri, et lorsque les mala<strong>de</strong>s son<br />

Appen<strong>di</strong>ce 1 KWIC Sens et coscience musculaire<br />

DUCHENNE<br />

Cependant je dois à la vérité et à Ma conscience <strong>de</strong> déclarer que si je trouvais aujourd'hui l<br />

ur <strong>il</strong>lusion est complète; car ayant la conscience <strong>de</strong> la production du mouvement, <strong>il</strong>s croient<br />

la position <strong>de</strong> ce malheureux, qui a la conscience <strong>de</strong> son état, et qui a conservé toute son int<br />

atrophient sans que le mala<strong>de</strong> en ait la conscience Et en éprouve le moindre trouble dans ses f<br />

CHARCOT<br />

s, et fréquemment, sans que <strong>il</strong> en ait conscience. <strong>La</strong> marche, même s' <strong>il</strong> s' agit <strong>de</strong>s membres<br />

sque les choses en sont à ce point, la conscience s' affecte profondément et, dans leur trou<br />

, ne tar<strong>de</strong>nt guère à se manifester; la conscience alors presque aussitôt se réve<strong>il</strong>le, et à cet<br />

e seul in<strong>di</strong>ce extérieur. Cependant la conscience ne subit aucune obnub<strong>il</strong>ation et la mala<strong>de</strong>,<br />

ala<strong>de</strong> conserve absolument la parfaite conscience <strong>de</strong> ses actes, et que les premiers effets d<br />

ère, jusqu'à la perte <strong>de</strong> 380 conscience. Chaque fois que elles se produisaient, le m<br />

'ép<strong>il</strong>epsie avec perte immé<strong>di</strong>ate <strong>de</strong> la conscience, convulsions généralisées, d'emblée, écume à<br />

rale sans aliénation. Ces mala<strong>de</strong>s ont conscience <strong>de</strong> leur déca<strong>de</strong>nce, <strong>il</strong>s peuvent encore remp<br />

nt est celui où sans perte absolue <strong>de</strong> conscience survient un engour<strong>di</strong>ssement d'une main, <strong>de</strong><br />

ec les lèvres <strong>de</strong>s mouvements dont <strong>il</strong> a conscience, et, privé <strong>de</strong> la vision mentale, <strong>il</strong> lui est<br />

sans que le mala<strong>de</strong> en ait conscience le moins du mon<strong>de</strong>. <strong>La</strong> perte <strong>de</strong>s <strong>di</strong>verses n<br />

soit après, aucune trace <strong>de</strong> perte <strong>de</strong> conscience, aucun trouble intellectuel d'une nature q<br />

lées et organisées qui constituent la conscience proprement <strong>di</strong>te, le moi. c' est pourquoi l<br />

rts et l'on peut <strong>di</strong>re même que, si la conscience est déprimée, la sensib<strong>il</strong>ité aux impressio<br />

où par suite <strong>de</strong> l'obnub<strong>il</strong>ation <strong>de</strong> la conscience, <strong>de</strong> la <strong>di</strong>ssociation fac<strong>il</strong>e du moi, <strong>il</strong> soit<br />

nt involontaire se produit sans aucune conscience antécé<strong>de</strong>nte du mouvement à faire, le mouvem<br />

après que <strong>il</strong> a été représenté dans la conscience. Et comme cette représentation ne est rien<br />

<strong>de</strong> Bain, Wundt et autres, que notre " conscience <strong>de</strong> l'activité musculaire " est en gran<strong>de</strong> par<br />

DUCHENNE<br />

e simple augmentation <strong>de</strong> volume en tous sens, à le moyen <strong>de</strong> laquelle <strong>il</strong>s s'accolent les uns à<br />

rement et fac<strong>il</strong>ement sa langue en tous sens; chez le second les mouvements <strong>de</strong> la langue sont<br />

ala<strong>de</strong>s, mes mains paraissaient mues en sens contraire, c' est-à-<strong>di</strong>re que pendant l'inspiratio<br />

it que chacune <strong>de</strong> elles était agitée en sens contraire pendant les mouvements respiratoires, c<br />

pocondre continuaient <strong>de</strong> se mouvoir en sens contraire. Quand j' excitais les <strong>de</strong>ux phréniques<br />

es, 572 intégrité <strong>de</strong> la parole, <strong>de</strong>s sens <strong>de</strong> la vue, <strong>de</strong> l'ouïe, <strong>de</strong> l'odorat et du goût; esc<br />

la sensib<strong>il</strong>ité <strong>de</strong> tout le membre et le sens du toucher. Sous l'influence <strong>de</strong>s bains sulfureux,<br />

urement me paraît incomplète, à Double sens, et peut eu conséquence exercer une influence Fâc<br />

bien se gar<strong>de</strong>r <strong>de</strong> accor<strong>de</strong>r à ce mot le sens fatal Qui lui a été appliqué principalement par M<br />

'assied sur le lit et se tourne en tous sens; <strong>il</strong> éprouve un peu <strong>de</strong> affaiblissement dans les me<br />

as étaient également atrophiés, mais en sens Inverse, c' est-à-<strong>di</strong>re que le triceps était presq<br />

t graisseux. Mais la mala<strong>di</strong>e procè<strong>de</strong> en sens inverse, c' est-à-<strong>di</strong>re que les stries transversal<br />

thorax et <strong>de</strong> l'abdomen avaient lieu en sens inverse. Ces phénomènes, que j' avais observés ch<br />

ent dans une <strong>di</strong>rection déterminée; ses sens ne ont rien perdu <strong>de</strong> leur finesse; sa force est be<br />

e l'abdomen ont lieu également Dans un sens opposé, c' est-à-<strong>di</strong>re que l'abdomen se soulève tan<br />

, on Repousse les <strong>de</strong>ux épaules dans un sens opposé, on sent que le Scapulum du côté lésé rési<br />

ts <strong>de</strong> ces mêmes parties se font dans un sens opposé, pendant l'expiration. L'action du <strong>di</strong>aphr<br />

la science, <strong>il</strong> faut bien se pénétrer du sens Que l'inventeur <strong>de</strong> cette dénomination y attache l<br />

lement Vers la <strong>de</strong>struction, suivant le sens que lui a donné Arbitrairement son inventeur, M.<br />

ar la mort. Eh bien! Tel ne est pas le sens que M. Aran paraît attacher à <strong>La</strong> dénomination <strong>de</strong><br />

CHARCOT<br />

va <strong>de</strong> soi, ne saurait être pris dans un sens absolu, car s' <strong>il</strong> s' applique aux cas qui réellem<br />

casser quelque chose, parce que je me sens agacé." Le même jour <strong>il</strong> se plaignit d'une gran<strong>de</strong><br />

t permis <strong>de</strong> douter que les organes <strong>de</strong>s sens aient été attentivement explorés dans les faits d<br />

hologie humaine témoignent dans le même sens .Ainsi, <strong>il</strong> ne est pas rare <strong>de</strong> rencontrer dans ce<br />

moment donné, en s' étendant dans le sens antéro-postérieur, déterminé sur un point <strong>de</strong> la<br />

15


ent dans le sens centripète et dans le sens centrifuge. D' après cela, <strong>il</strong> est permis <strong>de</strong> suppo<br />

agent aussitôt et simultanément dans le sens centripète et dans le sens centrifuge. D' après c<br />

arties qui avoisinent les organes <strong>de</strong>s sens,comme cela arrive quelquefois. Il ne y a pas d'<br />

étruire les effets <strong>de</strong> la suggestion <strong>de</strong> sens contraire. j' affirme donc à Greuz......... que so<br />

Gratiolet40 avait reconnu que à chaque sens correspond une mémoire qui lui est corrélative et<br />

précipité à terre violemment, dans le sens correspondant à la sensation vertigineuse. Je pui<br />

ésistance est égale, quel que soit le sens dans lequel on veut agir. Les muscles fléchisseu<br />

ion régulière. Voici ce pendant à mon sens,dans quelle voie celle-ci pourrait être cherché<br />

très fatigué. Si on l'interroge sur le sens <strong>de</strong> ce que <strong>il</strong> vient <strong>de</strong> lire avec tant <strong>de</strong> peine, <strong>il</strong><br />

s sous forme d'accès, surtout dans le sens <strong>de</strong> l'extension et <strong>de</strong> l'adduction, à un plus haut<br />

mo<strong>di</strong>fier notablement cet angle dans le sens <strong>de</strong> l'extension et toutes les tentatives que on f<br />

nt toutefois <strong>de</strong> façon à déterminer le sens <strong>de</strong> la déviation. Il ne paraît pas s' agir ici d'un<br />

nt surtout affectés et déterminent le sens ,<strong>de</strong> la déviation, les extenseurs sont atteints,<br />

in, <strong>de</strong> tissu fibroï<strong>de</strong> rétracte' dans le sens <strong>de</strong> la flexion. c' est là un point du reste qui n<br />

nutritives profon<strong>de</strong>s, accusées dans le sens <strong>de</strong> la nécrobiose ou du £sphacèle, <strong>de</strong>vraient néces<br />

antaisie ne peut plus me égarer. " Le sens <strong>de</strong> la représentation intérieure me 185 ma<br />

sa langue et ses lèvres dans tous les sens. De même <strong>il</strong> peut écrire et traduire ainsi très c<br />

enfin, -c' est là un caractère, à mon sens, <strong>de</strong> premier ordre, - que la compression métho<strong>di</strong>que<br />

mètres <strong>de</strong> côté, mû rapi<strong>de</strong>ment dans le sens <strong>de</strong> son grand axe par un autre ouvrier sur un étab<br />

sement, les faisceaux blancs, dans le sens <strong>de</strong>s dégénérations secondaires, étaient occupés p<br />

xemples <strong>de</strong> fausses paraplégies, en ce sens du moins que ce ne est pas la moelle qui est atte<br />

st le centre kinesthétique (centre du sens du mouvement)... celui-ci est donc un véritable<br />

nous le <strong>di</strong>rons a<strong>il</strong>leurs, dans le même sens. Du reste, c' est là, le plus souvent, un phénomèn<br />

eints, tout le développement que à mon sens elle comporte, trace cependant avec une gran<strong>de</strong> sû<br />

e fois remaniée, fou<strong>il</strong>lée dans tous les sens, est <strong>il</strong> vraiment aussi <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e que quelques-un<br />

fois remaniée, fou<strong>il</strong>lée dans tous les sens, est-<strong>il</strong> vraiment aussi <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e que quelques-un<br />

i les fait se contracter dans tous les sens et <strong>di</strong>minue leur <strong>di</strong>amètre quelquefois <strong>de</strong> moitié; o<br />

d à produire le fait, <strong>di</strong>t M. Bain (les Sens et l'Intelligence, trad. Cazelles, 1874, p. 298)<br />

ut être tit<strong>il</strong>lé, irrité dans tous les sens et toutes les façons, sans provoquer la moindre<br />

re question. <strong>La</strong> réponse <strong>de</strong>vait, à mon sens, être décisive. Je <strong>de</strong>mandai s' <strong>il</strong> ne survenait p<br />

e le tégument externe. Les organes <strong>de</strong>s sens eux-mêmes sont affectés à un certain <strong>de</strong>gré du côt<br />

raison du rôle prédominant que à mon sens <strong>il</strong> joue dans la clinique <strong>de</strong> certaines formes <strong>de</strong> l<br />

it perdu momentanément l'usage <strong>de</strong> ses sens. Il se marie, <strong>il</strong> y a trois ans, et les attaques<br />

e ; seulement nous allons procé<strong>de</strong>r en sens inverse, c' est-à-<strong>di</strong>re en commençant par la main<br />

mi-cercle parcouru tout à l' heure, en sens inverse, dans le mouvement <strong>de</strong> flexion, si bien qu<br />

l'état normal traversent dans tous les sens l'aire <strong>de</strong> la corne antérieure. Il en résulte que<br />

vous ai déclaré, que à mon 74 sens, l'arthropathie <strong>de</strong>s tabétiques constitue un genre<br />

essieurs, où en sont les choses. A mon sens, la question en litige ne pourra être résolue d' u<br />

oit en arrière. Les impulsions dans le sens latéral sont chez elle beaucoup plus rares; absenc<br />

abitation. Telles <strong>de</strong>vaient être à mon sens les con<strong>di</strong>tions fondamentales du traitement les p<br />

me crus autorisé à déclarer que à mon sens les <strong>di</strong>vers acci<strong>de</strong>nts, éprouvés par M. X.... <strong>de</strong>puis<br />

quelques bourrelets <strong>de</strong> peau, dans le sens longitu<strong>di</strong>nal du membre, bourrelets s' effaçant p<br />

membre inférieur gauche dans tous les sens, même avec quelque brutalité, sans rencontrer la<br />

ppartenant 188 à la catégorie du sens musculaire à savoir: l'image motrice45 d'articula<br />

itoire complète du membre avec perte du sens musculaire. c' est là, en Somme, un nouvel argum<br />

erte absolue <strong>de</strong>s notions relatives au sens musculaire dans toutes les parties qui correspon<br />

t affaiblis. Enfin, pour ce qui est du sens musculaire, dont j' ai eu soin <strong>de</strong> vous faire rec<br />

e cutanée et profon<strong>de</strong>, <strong>de</strong> la perte du sens musculaire, enfin <strong>de</strong> la <strong>di</strong>minution ou <strong>de</strong> l'aboli<br />

<strong>de</strong> la racine du membre. <strong>La</strong> perte du sens musculaire est également portée au plus haut poi<br />

sser le tremblement pour un instant. Le sens musculaire est parfaitement conservé dans toute<br />

lité tact<strong>il</strong>e, sensib<strong>il</strong>ité à la douleur, sens musculaire etc.). Mais <strong>il</strong> paraît établi, néanmoi<br />

anesthésie cutanée ou <strong>de</strong> paralysie du sens musculaire ferait défaut. Il est vrai que une lési<br />

notions appartenant à la catégorie du sens musculaire, fournies par les mouvements <strong>de</strong> la mai<br />

, pas d'analgésie, pas d'altération du sens musculaire; <strong>il</strong> apprécie bien les poids, la tempér<br />

354 abolition <strong>de</strong>s notions du sens musculaire. Le syndrome est, dans les <strong>de</strong>ux cas,<br />

<strong>de</strong> la perte plus ou moins complète du sens musculaire, lorsque <strong>il</strong> s' agit <strong>de</strong> l'hystérie. Or<br />

temps que font défaut les notions du sens musculaire. Mais, pour ne parler que <strong>de</strong> l'anesth<br />

te aucune <strong>de</strong>s notions fournies par le sens musculaire. Mais souvent, comme nous l'avons fai<br />

tous ses mo<strong>de</strong>s, compris les notions du sens musculaire. On pourrait <strong>di</strong>re que, dans ce <strong>de</strong>rnie<br />

ns, poignets, épaules) les notions du sens musculaire ont <strong>di</strong>sparu, tan<strong>di</strong>s que pour d'autres,<br />

n<strong>di</strong>neux et, enfin, la perte totale du sens musculaire. Or, Messieurs, ces caractères cliniq<br />

moteurs, la sensib<strong>il</strong>ité cutanée et le sens musculaire peuvent être, vous le savez, absolume<br />

réflexes ten<strong>di</strong>neux; puis la perte du sens musculaire portée au plus haut point et telle qu<br />

que on est convenu d'appeler du nom <strong>de</strong> sens musculaire. Pour se rendre compte <strong>de</strong> ce fait, <strong>il</strong><br />

Richer et moi94 . Or, c' est encore au sens musculaire que <strong>il</strong> faut rapporter les phénomènes<br />

'acte d'écrire. c' est évi<strong>de</strong>mment là le sens musculaire qui est en jeu, et ce sont les notions<br />

que toutes les notions fournies par le sens musculaire relatives aux mouvements passifs impr<br />

éve<strong>il</strong>lée par l'intermé<strong>di</strong>aire du sens musculaire, reste en pare<strong>il</strong> cas limitée à elle-m<br />

ies par ce que on nomme proprement le sens musculaire " (S. Kinesthétique <strong>de</strong> Bastian),consi<br />

vec l'hypnotisée, est la mise en jeu du sens musculaire. Seuls le geste, l'attitu<strong>de</strong> que nous<br />

, que toutes les notions relatives au sens musculaire sont abolies 450<br />

n toutes les notions <strong>de</strong> la catégorie du sens musculaire sont complètement abolies. De telle s<br />

sont pas même perçus; 3° les notions du sens musculaire sont complètement abolies; le mala<strong>de</strong><br />

chaud. <strong>La</strong> sensib<strong>il</strong>ité profon<strong>de</strong> et le sens musculaire sont normaux. Partout a<strong>il</strong>leurs la sen<br />

née et profon<strong>de</strong>, perte <strong>de</strong>s notions du sens musculaire, tan<strong>di</strong>s que les doigts qui ont conser<br />

perte totale <strong>de</strong>s notions relatives au sens musculaire; tous ces phénomènes, lorsque <strong>il</strong>s se<br />

cellules nerveuses motrices. Rien à mon sens ne est moins justifiable que cette opinion, et l<br />

intenant nous examinons les organes <strong>de</strong>s sens,nous allons trouver <strong>de</strong> ce côté <strong>de</strong>s renseignemen<br />

16


s ramollis, <strong>de</strong>s corps granuleux avec ou sens noyaux, <strong>de</strong> nombreux myélocytes libres. Il ne y a<br />

dans en <strong>de</strong>hors, pour se <strong>di</strong>riger dans un sens oblique et presque vertical. - Le grand trochan<br />

tableau, d'autres symptômes que à mon sens on a compris à tort dans la <strong>de</strong>scription <strong>de</strong> l'atr<br />

ons cérébro-spinales, c' est que à mon sens on trouve là un caractère qui peut, dans certains<br />

es; <strong>il</strong>s se sont rétrécis dans tous les sens,paraissent comme ratatinés et ne prennent plus s<br />

<strong>de</strong> quoi <strong>il</strong> s' agit, elles ne ont aucun sens pour moi, au point <strong>de</strong> vue <strong>de</strong> la vision intérieure<br />

te, c' est là une circonstance que le sens pratique <strong>de</strong> M. Gull ne a pas manqué <strong>de</strong> mettre co<br />

e 1 Il semble être <strong>de</strong> tra<strong>di</strong>tion que le sens pratique <strong>de</strong>s chirurgiens anglais soit attiré par<br />

r le modèle <strong>de</strong>s nerfs sécréteurs en ce sens que, à l' exemple <strong>de</strong> ceux-ci, <strong>il</strong>s exerceraient, d<br />

e sans connaissance. Il ne reprit ses sens que au bout d'une heure environ et <strong>il</strong> ne sait ri<br />

net du chef <strong>de</strong> gare, <strong>il</strong> ne reprit ses sens que au bout <strong>de</strong> 20 minutes environ. Il est intér<br />

r, et <strong>il</strong> plai<strong>de</strong> absolument dans le même sens que celui <strong>de</strong> M. Cohnheim. Bien que nous ne ayon<br />

87 <strong>il</strong> plai<strong>de</strong> absolument dans le même sens que celui <strong>de</strong> M. Cohnheim. 288 D'après ce<br />

ntir, rien ne est mieux établi, à mon sens,que cette proposition. Si cela est vrai, <strong>il</strong> sera,<br />

est, quant a présent, une névrose en ce sens que elle ne reconnaît aucune lésion qui lui soit<br />

smales ou <strong>de</strong> cause traumatique, en ce sens que elle paraît dépendre, elle aussi, d'une lési<br />

particulier que elle est <strong>di</strong>ffuse, en ce sens que elle s' irra<strong>di</strong>e au-<strong>de</strong>ssus du ligament <strong>de</strong> Pou<br />

(le vaste externe fait exception en ce sens que <strong>il</strong> avait conservé un certain <strong>de</strong>gré d'excitab<br />

tion la plus rigoureuse du mot, en ce sens que <strong>il</strong> ne peut proférer aucune parole. j' ajoutera<br />

est en quelque sorte in<strong>di</strong>rect, en ce sens que <strong>il</strong> s' adresse surtout soit à l'état général,<br />

nous sommes restés jusque ici, en ce sens que <strong>il</strong> s' agit d'un adolescent et non pas d'un h<br />

ent pour ainsi <strong>di</strong>re du même pas, en ce sens que <strong>il</strong>s s' atténuent progressivement et enfin <strong>di</strong><br />

<strong>de</strong> <strong>de</strong>ux cas très significatifs à mon sens, que j' ai recue<strong>il</strong>lis récemment. En raison <strong>de</strong> l'â<br />

liorée dans ces <strong>de</strong>rniers temps, en ce sens que les crises spontanées sont <strong>de</strong>venues extrêmem<br />

un symptôme presque spécifique, en ce sens que on ne le retrouve pas avec les mêmes caractè<br />

du traitement, agiraient dans le même sens.Quoi que <strong>il</strong> en soit, d'a<strong>il</strong>leurs, <strong>de</strong> la théorie<br />

membranes muqueuses et aux organes <strong>de</strong>s sens situés dans la moitié gauche du corps. Ainsi, pour<br />

anesthésie sensorielle. Les organes <strong>de</strong>s sens sont affectés d'une' manière correspondante aux<br />

<strong>de</strong> ce côté du corps. Les organes <strong>de</strong>s sens sont également profondément affectés <strong>de</strong> ce même<br />

cette pério<strong>de</strong> somnambulique, tous les sens sont ouverts et l'on peut <strong>di</strong>re même que, si la c<br />

tué. Les faits qui témoignent dans ce sens sont peu nombreux encore; mais <strong>il</strong>s me paraissent<br />

esthésie totale avec participation <strong>de</strong>s sens spéciaux a pu être observée chez cette mala<strong>de</strong> pen<br />

rations, en pare<strong>il</strong>le circonstance, <strong>de</strong>s sens spéciaux du côté opposé à la lésion encéphalique,<br />

ianesthésie complète, avec troubles <strong>de</strong>s sens spéciaux, et telle, par conséquent, que elle se<br />

t<strong>il</strong>e ne était pas seule en cause ; les sens spéciaux étaient eux-mêmes affectés, comme <strong>il</strong>s le<br />

exemple, elles sont conservées . Les sens spéciaux, goût, odorat, ouïe, sont notoirement a<br />

, au moins, d' une manière durable. Les sens spéciaux ne offrent aucun changement sérieux, à<br />

ucune anomalie et pour ce qui est <strong>de</strong>s sens spéciaux on constate que le goût, l'ouïe, l'odorat<br />

<strong>de</strong> telle sorte que l' obnub<strong>il</strong>ation <strong>de</strong>s sens spéciaux resterait comme caractère <strong>di</strong>stinctif <strong>de</strong><br />

r mon compte, que la participation <strong>de</strong>s sens spéciaux sera, en pare<strong>il</strong> cas, reconnue quelque jou<br />

t notablement hyperesthésie. Tous les sens spéciaux sont affectés: le goût est totalement a<br />

hermo-anesthésie complète; <strong>de</strong> plus, les sens spéciaux sont, eux aussi, tous affectés bien que<br />

toutefois moins accentués. Les autres sens spéciaux sont intacts. François, le plus jeune<br />

nos assertions pour ce qui a trait aux sens spéciaux; vous allez être convaincus, dans un in<br />

à-<strong>di</strong>re avec participation <strong>de</strong> tous les sens spéciaux (vue et odorat compris), ce phénomène qui<br />

ait évi<strong>de</strong>mment amoindri dans tous les sens.Sur les mêmes coupes, on pouvait reconnaître, im<br />

ie expérimentale parlent dans le même sens.Sur un lapin, chez le quel le nerf facial du côté<br />

347 l'omoplate; dans le sens transversal elle est éloignée <strong>de</strong>s apophyses épin<br />

Nous venons <strong>de</strong> voir comment, dans le sens transversal, elle se fait, soit en <strong>de</strong>hors vers<br />

<strong>de</strong>s termes, présente cependant, à mon sens,un avantage incontestable: c' est, passez-moi la<br />

eutique est intervenue. c' est à mon sens un très bel exemple <strong>de</strong> la mala<strong>di</strong>e <strong>de</strong> Ménière ou<br />

bres, établissant sans doute, dans le sens vertical, <strong>de</strong>s connexions entre les <strong>di</strong>verses part<br />

ans vers les cordons mé<strong>di</strong>ans. Dans le sens vertical, elle s' étend progressivement, du moins<br />

pre compte, et ces mouvements dans le sens vertical et horizontal, se succédant sans régula<br />

<strong>de</strong> véritables foyers. Allongés dans le sens vertical, <strong>il</strong>s occupent symétriquement les <strong>de</strong>ux c<br />

est pas tout: l'ouïe, le goût, et les sens vraiment céphaliques: l'odorat et la vue sont au<br />

1 G.GUILLAIN, J.-M. Charcot 1825-1893 Sa vie –Son oeuvre. Masson, Paris 1955, pp. 100-104.<br />

2 <strong>Duchenne</strong> nacque nel 1806 a <strong>Boulogne</strong>-sur-Mer da un capitano <strong>di</strong> marina insignito <strong>de</strong>lla Croce <strong>de</strong>lla Legione d’onore<br />

napoleonica. Dopo gli stu<strong>di</strong> a Parigi era tornato al paese natale da cui però, insod<strong>di</strong>sfatto <strong>de</strong>lla pratica me<strong>di</strong>ca generica,<br />

era ripartito alla volta <strong>de</strong>lla capitale dopo un<strong>di</strong>ci anni. Vedovo e con un figlio lasciato alle cure <strong>de</strong>lla famiglia <strong>de</strong>lla<br />

moglie, si <strong>de</strong><strong>di</strong>cò totalmente al suo lavoro che svolgeva, senza alcun incarico ufficiale, nelle gran<strong>di</strong> cliniche parigine<br />

grazie alla non sempre benevolente tolleranza <strong>de</strong>i vari chef <strong>de</strong> service. In particolare si guadagnò la stima <strong>di</strong> Trousseau<br />

e, appunto <strong>di</strong> J.-M. Charcot. Per notizie biografiche più complete su <strong>Duchenne</strong> si consulti P.GUILLY, <strong>Duchenne</strong> <strong>de</strong><br />

17


<strong>Boulogne</strong>, Ba<strong>il</strong>lère, Paris 1936 o l’articolo <strong>di</strong> R.D. ADAMS in The Foun<strong>de</strong>rs of Neurology one hundred and forty-six<br />

biographical sketches by eighty-eight authors.a cura <strong>di</strong> W. HAYMAKER e F.SCHILLER, Thomas, Springfield 1970.<br />

3 Si veda ad esempio J.GASSER, Aux origines du cerveau mo<strong>de</strong>rne. Fayard, Paris e C.G. GOETZ ET AL. , Charcot :<br />

constructing neurology, Oxford University Press, New York 1996<br />

Gasser tiene a sottolineare <strong>il</strong> passaggio in <strong>Duchenne</strong> <strong>de</strong>ll’elettricità da semplice mezzo curativo a mezzo <strong>di</strong> esplorazione<br />

e <strong>di</strong> classificazione <strong>di</strong> patologie, <strong>di</strong> qui la possib<strong>il</strong>ià <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguere i <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> coo<strong>di</strong>nazione <strong>de</strong>l movimento tipici<br />

<strong>de</strong>ll’atassia tabetica dai <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> potenza muscolare <strong>de</strong>lle atrofie e, nell’ambito <strong>di</strong> queste, la possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> <strong>di</strong>scernere<br />

quelle secondarie a paralisi da quelle primarie miogeniche. Goetz peraltro assegna senz’altro a <strong>Duchenne</strong> l’epiteto <strong>di</strong><br />

“precursore clinico <strong>di</strong> Charcot” sottolineando quanto <strong>de</strong>l materiale raccolto da <strong>Duchenne</strong> fosse <strong>de</strong>stinato ad essere<br />

or<strong>di</strong>nato e organizzato in modo nosologicamente corretto da Charcot; inoltre egli pone molta enfasi nel ricordare la<br />

“seconda passione” <strong>di</strong> <strong>Duchenne</strong>: la fotografia da egli consi<strong>de</strong>rata <strong>il</strong> metodo per conservare una documentazione<br />

permanente <strong>de</strong>i risultati ottenuti con l’elettrizzazione. <strong>Duchenne</strong> infatti nel 1862 pubblicò <strong>il</strong> Mécanisme <strong>de</strong> la<br />

Phisionomie Humaine, un trattato sui muscoli facciali e <strong>il</strong> loro coinvolgimento nella espressione <strong>de</strong>lle emozioni.(cfr<br />

infra)<br />

4 Charcot creò infatti un laboratorio fotografico, che doveva assumere importanza car<strong>di</strong>nale nella produzione scientifica<br />

<strong>de</strong>lla Scuola <strong>de</strong>lla Salpêtrière e <strong>di</strong> cui fu <strong>di</strong>rettore Lon<strong>de</strong>, che nel 1893 scrive: <strong>La</strong> Photographie mé<strong>di</strong>cale: Application<br />

aux science mé<strong>di</strong>cale set Physiologiques.<br />

5 In questo lavoro si fa uso <strong>di</strong> tavole <strong>di</strong> concordanze e <strong>di</strong> elenchi <strong>di</strong> frequenza –elaborati dall’autore - <strong>de</strong>i lemmi presenti<br />

in opere scelte <strong>di</strong> Jean Martin Charcot e <strong>Duchenne</strong> <strong>de</strong> <strong>Boulogne</strong>.Il corpus preso in esame per i due Autori è,<br />

rispettivamente, i primi tre tomi <strong>de</strong>lle Œuvres Complètes :Oeuvres complètes <strong>de</strong> J.-M. Charcot. Leçons sur les mala<strong>di</strong>es<br />

du systéme nerveux faites à la Salpêtrière (recue<strong>il</strong>lies par Bournev<strong>il</strong>le). T.I, Delahaye et Lecrosnier, Paris, 1880.<br />

Oeuvres complètes <strong>de</strong> J.-M. Charcot. Leçons sur les mala<strong>di</strong>es du systéme nerveux (recue<strong>il</strong>lies par Bournev<strong>il</strong>le). T.II,<br />

Bureau du Progrès Mé<strong>di</strong>cal-Delahaye et Lecrosnier, Paris,1886.Oeuvres complètes <strong>de</strong> J.-M. Charcot. Leçons sur les<br />

mala<strong>di</strong>es du systéme nerveux (recue<strong>il</strong>lies et publiées par MM. Babinsky, Bernard, Féré, Guinon, Marie et G<strong>il</strong>les <strong>de</strong> <strong>La</strong><br />

Tourette), T.III, Bureau du Progrès Mé<strong>di</strong>cal-Delahaye et Lecrosnier, Paris,1890 e, per <strong>Duchenne</strong> De l’Electrisation<br />

Localisée Et De Son Application A <strong>La</strong> Physiologie, A <strong>La</strong> Pathologie Et A <strong>La</strong> Thérapeutique.Ba<strong>il</strong>lère, Paris, 1855..Tali<br />

testi sono stati redatti in formato elettronico previa scansione <strong>de</strong>gli originali e loro elaborazione con software <strong>di</strong><br />

riconoscimento carattere, nello specifico ICR Kurtzwe<strong>il</strong> 4000 per <strong>il</strong> corpus <strong>di</strong> Charcot e OmniPage Pro 9 per <strong>Duchenne</strong><br />

<strong>de</strong> <strong>Boulogne</strong>.<br />

Il software linguistico-computazionale adoperato è la versione 4.2 <strong>di</strong> INTEX, processore integrato per testi <strong>di</strong> gran<strong>de</strong><br />

mole in lingua francese, prodotto dal LADL <strong>de</strong>ll'Università <strong>di</strong> Parigi che si compone <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi <strong>di</strong>zionari e grammatiche<br />

rappresentate con <strong>il</strong> sistema <strong>de</strong>i trasduttori a stati finiti, oltre a software proprietario per la gestione <strong>de</strong>l sistema <strong>de</strong>i<br />

riferimenti in uso presso <strong>il</strong> <strong>La</strong>boratorio <strong>di</strong> epistemologia informatica <strong>de</strong>l Seminario <strong>di</strong> Storia <strong>de</strong>lla Scienza<br />

<strong>de</strong>ll’Università <strong>di</strong> Bari.<br />

In generale, tale metodologia <strong>di</strong> approccio allo stu<strong>di</strong>o storico <strong>de</strong>i testi scientifici è l’espressione <strong>di</strong> un vasto progetto <strong>di</strong><br />

ricerca <strong>de</strong>l Seminario <strong>di</strong> Storia <strong>de</strong>lla Scienza, volto appunto a valutare l’apporto <strong>di</strong> tecniche <strong>di</strong> linguistica<br />

computazionale nella caratterizzazione <strong>di</strong> cifre st<strong>il</strong>istiche e <strong>di</strong> pensiero originali negli autori oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o o<br />

l’emergenza <strong>di</strong> set <strong>di</strong> lemmi che possano essere validati come espressione <strong>de</strong>lla nascita <strong>di</strong> specialità scientifiche o,<br />

ancora, <strong>il</strong> trasporto <strong>di</strong> lemmi da un campo linguistico non scientifico ad un campo tecnico con l’acquisizione <strong>di</strong> valenze<br />

semantiche <strong>di</strong>fferenti, originali, specialistiche.<br />

6 Nel Rapport fait à la Société <strong>de</strong> Biologie sur la metalloscopie du dr Burq, au nom d’une commission composée <strong>de</strong><br />

MM. Charcot, Luys et Dumontpa<strong>il</strong>ler, Rapporteur.In Union Mé<strong>di</strong>cal(3°serie, 1877) la commissione accerta la<br />

possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> curare paralisi e anestesie me<strong>di</strong>ante l’applicazione <strong>di</strong> metalli sulle parti affette <strong>de</strong>lle malate. Su questo<br />

argomento, M. GAUCHET e G. SWAIN Le vrai Charcot. Les chemins imprévus <strong>de</strong> l’incoscient. Calman Lévy, Paris 1997,<br />

pp105 e segg.<br />

77 Ad esempio J. LEDOUX, Il cervello emotivo. Bal<strong>di</strong>ni e Castol<strong>di</strong>, M<strong>il</strong>ano 1999, per l’uso che Darwin nel suo<br />

Expression of the emotion in Man and Animals (1872) fa dal lavoro <strong>di</strong> <strong>Duchenne</strong>, argomenti già trattati in D. STILLINGS,<br />

"Darwin and <strong>Duchenne</strong>." In Med Instrum 9, n. 1 1975, p.37 e in R. A. CUTHBERTSON, "<strong>Duchenne</strong> <strong>de</strong> <strong>Boulogne</strong> and<br />

human facial expression." in Clin Exp Neurol n.21 1985,pp 55-67. Ancora, nella mostra che si è tenuta all’ Ecole<br />

nationale superieure <strong>de</strong>s Beaux-arts, a Parigi nel Marzo e Apr<strong>il</strong>e <strong>de</strong>l 1999, <strong>Duchenne</strong> è ricordato come “un grand<br />

mé<strong>de</strong>cin et un grand photographe”, imventore <strong>di</strong> una “grammatica <strong>de</strong>lle emozioni”: «L’originalité <strong>de</strong> <strong>Duchenne</strong> rési<strong>de</strong><br />

dans l’ut<strong>il</strong>isation <strong>de</strong> cette nouvelle technique qu’est la photographie, à la fois pour fixer l’expérience scientifique, mais<br />

aussi pour servir l’art et la pédagogie. <strong>Duchenne</strong> ut<strong>il</strong>ise la photographie pour <strong>il</strong>lustrer ses expérimentations. Il électrise<br />

les principaux muscles <strong>de</strong> la face pour redéfinir leur combinaison dans l’expression <strong>de</strong> la physionomie. Il propose une "<br />

orthographe " <strong>de</strong>s émotions où chaque muscle est le signifiant d’une expression ou d’une passion et établit une<br />

taxinomie : l’attention, la réflexion, l’agression. Ces expériences sont menées à la Salpétrière dans le service du<br />

professeur Charcot. Cet hôpital est un lieu bien connu, au XIX e siècle, pour la production d’images <strong>de</strong>s mala<strong>di</strong>es du<br />

système nerveux, musculaires ou mentales.»<br />

8 <strong>La</strong> seconda e<strong>di</strong>zione è <strong>de</strong>l 1861 e una terza, arrichita in immagini e testo fu pubblicata nel 1872. In questo articolo si fa<br />

riferimento alla e<strong>di</strong>zione <strong>de</strong>l 1855.<br />

18


9 Non solo <strong>de</strong>i muscoli e <strong>de</strong>i nervi, anche se su questi <strong>Duchenne</strong> porterà in maniera particolare la sua attenzione, ma<br />

anche <strong>de</strong>lla pelle o <strong>de</strong>gli organi genitali, <strong>de</strong>lla vescica, <strong>de</strong>l faringe e larige e <strong>de</strong>gli organi <strong>di</strong> senso.<br />

10 Lo stesso <strong>Duchenne</strong>, dopo aver <strong>de</strong>scritto le proprietà che <strong>de</strong>vono posse<strong>de</strong>re tali apparecchi al fine <strong>di</strong> realizzare la<br />

fara<strong>di</strong>zzazione localizzata e aver compiuto una <strong>di</strong>samina <strong>de</strong>gli apparecchi fara<strong>di</strong>ci correntemente in uso, propone due<br />

strumenti <strong>di</strong> propria concezione e costruzione, uno volta-fara<strong>di</strong>co e uno magneto-fara<strong>di</strong>co. Cfr.De l’Electrisation<br />

Localisée pp.127-168.<br />

11 H. PÉQUIGNOT. Mé<strong>de</strong>cine et éléctricité.In AA.VV. l’électricité dans l’histoire. Problèmes et metho<strong>de</strong>s. Acte du<br />

colloque <strong>de</strong> l’association piur l’histoire <strong>de</strong> l’électricité en France, Presse universitaire <strong>de</strong> France, Paris 1985 ,pp.126-<br />

127<br />

12 «Prénons le livre du <strong>Duchenne</strong> <strong>de</strong> <strong>Boulogne</strong>,[…], c’est une lecture fac<strong>il</strong>e et agréable encore aujourd’hui, instructive;<br />

mais probablement ce qui en fait l’interêt aujourd’hui n’est pas le but que poursuivait <strong>Duchenne</strong> <strong>de</strong> <strong>Boulogne</strong> et<br />

qu’annonçait son titre. Personne n’irait y chercher un traité <strong>de</strong> therapeutique. Par contre, si l’on supprimait tout ce qui<br />

nous paraît actuellement super-structure électrique fasti<strong>di</strong>euse, on en ferait une remarquable série <strong>de</strong> petite clinique<br />

neurologique.» Ibi<strong>de</strong>m, <strong>il</strong> corsivo è mio.<br />

13 «L’application <strong>de</strong> l’électricité <strong>de</strong> tension, <strong>de</strong> frottement, purrait être appelée électrisation statique, et celle <strong>de</strong><br />

l’électricité <strong>de</strong> contact conserverait le nom <strong>de</strong> galvanisation. Mais, sous cette <strong>de</strong>nière dénomination, on a jusque’à<br />

présent désigné in<strong>di</strong>fféremment, dans la protique mé<strong>di</strong>cale, l’emploi <strong>de</strong> l’électricité <strong>de</strong> contact et <strong>de</strong> l’électricité<br />

d’induction.[…]Puisqu’<strong>il</strong> est nécessaire <strong>de</strong> créer un mot qui désigne exactement l’électricité d’induction ou son<br />

application, n’est <strong>il</strong> pas permis <strong>de</strong> le tirer du nom du savnt qui a découvert cette espèce d’électricité? Ansi, <strong>de</strong> même que<br />

Galvani a laissé son nom à lélectricité <strong>de</strong> contact, <strong>de</strong> même <strong>de</strong>vrit-on, selon moi, donner à l’électricité d’induction le<br />

nom <strong>de</strong> faraday. En conséquence, sette électricité serait appelée fara<strong>di</strong>sme, les appare<strong>il</strong> qui la produisent appare<strong>il</strong>s<br />

fara<strong>di</strong>ques, et son application serait désignée par le mot fara<strong>di</strong>sation.Cette dénomination me parait d’autant plus<br />

heureuse, qu’elle établit une <strong>di</strong>stinction bien tranchée entre l’électricité d’induction et l’électricité <strong>de</strong> contact, en même<br />

temps qu’elle consacre le nom d’un savant à qui la mé<strong>de</strong>cine doit une découverte bien plus précieuse pour la<br />

thérapeutique que celle <strong>de</strong> Galvani» DUCHENNE, cit. p.26 Inoltre si noti in questa citazione come <strong>il</strong> “savant” proponga<br />

appunto la creazione <strong>di</strong> nuove parole a in<strong>di</strong>care nuovi concetti, nuovi strumenti, nuove <strong>di</strong>scipline. Cfr nota 5.<br />

14 Si veda su questa questione per la parte a cavallo tra settecento e ottecento W. BERNARDI, I flui<strong>di</strong> <strong>de</strong>lla vita. Alle<br />

origini <strong>de</strong>lla controversia sull’elettricità animale..Olschki, Firenze 1992. Una rassegna <strong>de</strong>lle problematiche più<br />

propriamente fisiologiche e cliniche si trova in E. CLARKE & L.S. JACYNA Nineteenth-Century Origins of<br />

Neuroscientific Concepts.University of California Press, Berkeley 1987. Un altro classico lavoro sulla storia<br />

<strong>de</strong>ll’elettrofiosiologia è quello <strong>di</strong> A.M. BRAZIER A history of Neurophysiology in the 17 th and 18 th centuries: from<br />

concept to experiment.Raven Press, New York 1984 e <strong>il</strong> suo seguito A history of Neurophysiology in 19 th centurie.<br />

Raven Press, New York ,1988.<br />

Per i rapporti con la me<strong>di</strong>cina si veda inoltre M. ROWBOTTOM, Electricity and me<strong>di</strong>cine: history of their interaction.San<br />

Francisco Press, San Francisco 1984.<br />

15 «Diriger et limiter la puissance électrique dans les organes, c’est ouvrir à l’observation un champ inexploré. <strong>La</strong><br />

localisation <strong>de</strong> cette puissance permet, en effet, d’étu<strong>di</strong>er certaines propriétés physiologiques <strong>de</strong>s organes, ainsi que<br />

leurs perturbaitions pathologiques. Elle a été l’idée mère <strong>de</strong>s recherches que je poursuis <strong>de</strong>puis une <strong>di</strong>zaine d’années.<br />

L’agent électrique et l’influx nerveux, ai-je pensé, sans être i<strong>de</strong>ntiques, ont entre eux une gran<strong>de</strong> analogie; cepen<strong>de</strong>nt la<br />

volonté ne possè<strong>de</strong> pas au même <strong>de</strong>fgré que l’électrisation localisée le pouvoir <strong>de</strong> limiter la force nerveuse dans chaque<br />

organe.» <strong>Duchenne</strong>,op.cit p.V Il corsivo è mio<br />

16 E. CLARKE & L.S. JACYNA, cit. pag 195<br />

17 Ad esempio è W. RIESE, nella sua History of Neurology,MD, New York 1959,pp.41 e segg., a far notare come<br />

dall’Aristotele <strong>de</strong>l Movimenti <strong>de</strong>gli animali, passando per Stahl e Soemmering, giungendo fino a H. Jackson, <strong>il</strong><br />

movimento è ciò che caratterizza l’animato rispetto all’inanimato, ciò che caratterizza la funzione nervosa.<br />

18 «Les contractions musculaires, si elles étaiemt isolées et indépendantes les unes <strong>de</strong>s autres ne manqueraient pas <strong>de</strong><br />

produire souvent <strong>de</strong>s acci<strong>de</strong>nts ou <strong>de</strong>s <strong>di</strong>fformités: c’est ce que je démontrerai par l’expérimentation électro-musculaire.<br />

Il n’en est pas ainsi dans l’état physiologique; les actions <strong>de</strong>s muscles sont synergiques, et ce n’est qu’en m’aidant <strong>de</strong> la<br />

pathologie électro-musculaie, qui a servi en même temps <strong>de</strong> contrôle à l’électro-physiologie, que j’ai pu éu<strong>di</strong>er la part<br />

<strong>de</strong> chaque muscle dans les actions musculaires synergiqueset dans les attitu<strong>de</strong>s normales qui en résultent.»<br />

<strong>Duchenne</strong>,.cit.p. VII<br />

19 «De ce fait scientifique tout à fait nouveau décolule la non-i<strong>de</strong>ntité du flui<strong>de</strong> nerveux et <strong>de</strong> l’agent électrique. J’ai<br />

également été conduit à admettre que les mouvements volontaires ont lieu en vertu d’une propriété inconnue jusqu’à ce<br />

jour, propriété que j’appelle conscience musculaire et qui se perd dans certaines con<strong>di</strong>tions pathologiques.»<br />

<strong>Duchenne</strong>.cit.p. VIII<br />

20 «L’irritab<strong>il</strong>ité n’est pas nécessaire à la mot<strong>il</strong>itè: tel est le titre d’un mémoire adressé par moi à l’Aca<strong>de</strong>mie <strong>de</strong>s<br />

sciences en 1846, et sur lequel j’attends encore un jugement.<br />

Si l’on se rappelle les gran<strong>de</strong>s et savantes <strong>di</strong>scussions soulevées par l’irriab<strong>il</strong>ité hallerienne qu’on a crue jusq’à présent<br />

inséparable <strong>de</strong> la vie, la proposition écrite en tête <strong>de</strong> cet article doit exciter l’incredulité» <strong>Duchenne</strong>,cit. p 402<br />

21 Questo carattere <strong>di</strong> paralisi “<strong>di</strong>ssociata” <strong>de</strong>l ra<strong>di</strong>ale ha ancora valore <strong>di</strong>agnostico <strong>di</strong>fferenziale per le nevriti saturnine<br />

<strong>de</strong>l braccio e se ne attribuisce <strong>il</strong> beneficio d’inventario appunto a <strong>Duchenne</strong>(cfr la voce Polinevrite saturnina a cura <strong>di</strong><br />

19


C. AMBROSETTO nel III tomo <strong>de</strong>lle Malatte <strong>de</strong>l Sistema Nervoso <strong>de</strong>l Trattato Italiano <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Interna <strong>di</strong> P. Introzzi,<br />

USES, Firenze 1974.<br />

22 <strong>Duchenne</strong> fu <strong>il</strong> primo a notare la scomparsa <strong>de</strong>ll’eccitab<strong>il</strong>ità fara<strong>di</strong>ca <strong>de</strong>i muscoli antibrachiali nell’intossicazione da<br />

piombo. Essa è naturalmente dovuta alla <strong>de</strong>generazione periass<strong>il</strong>e <strong>de</strong>lle fibre nervose provocata dal tossico che<br />

comporta una <strong>de</strong>generazione <strong>de</strong>lla mielina in segmenti interanulari e la proliferazione <strong>di</strong> cellule <strong>di</strong> Schwann. Il processo<br />

può peraltro <strong>di</strong>ventare <strong>di</strong> axonotmesi. Furono poi Erb e Remak a completare l’osservazione, notando che gli stessi<br />

muscoli permangono eccitab<strong>il</strong>i alla corrente galvanica, realizzando così <strong>il</strong> quadro <strong>di</strong> una reazione <strong>de</strong>generativa tipica.<br />

23 Una interessante variante <strong>di</strong> questa esperienza è la seguente:« on se fait serrer la main par le mala<strong>de</strong>, puis on lui<br />

ban<strong>de</strong> les yeux, on lui commandant <strong>de</strong> lâcher la main. Quand <strong>il</strong> croit avoir relâche ses muscles, ont sent cependant que<br />

sa main serre toujours, et ne lâche prise que lorsq’on permet <strong>de</strong> voir ce qu’<strong>il</strong> fait». DUCHENNE, cit. p 413<br />

24 Si ricor<strong>di</strong> <strong>il</strong> proclama <strong>di</strong> <strong>Duchenne</strong> nella prefazione <strong>de</strong>ll’opera: la possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> <strong>di</strong>rigere le correnti fara<strong>di</strong>che <strong>de</strong>i propri<br />

strumenti , con l’intensità e la localizzazione, superficiale e profonda…<br />

25 «I. Il paraît exister un sens qui siège dans le muscle et qui sert à l'accomplissement <strong>de</strong> la contraction musculaire<br />

volontaire; c'est lui qui, sans doute, excité par le cerveau et réagissant à son tour sur cet organe, l'éclaire , pour ainsi<br />

<strong>di</strong>re, sur le choix <strong>de</strong>s muscles dont <strong>il</strong> doit provoquer la contraction. Je propose <strong>de</strong> l'appeler conscience musculaire.<br />

II. Il ne faute pas confondre la conscience musculaire qui, dans l'acte <strong>de</strong>s mouvements volontaires, semble précé<strong>de</strong>r et<br />

déterminer la contraction, avec la sensation qui donne le sentiment <strong>de</strong> la pesanteur , <strong>de</strong> la résistance , etc., et qui a été<br />

appelée sens musculaire par Ch. Bell, et plus justement par M. Gerdy sensation d'activité musculaire. Cette <strong>de</strong>rnière est<br />

le résultat ou le produit <strong>de</strong> la contraction musculaire. On doit <strong>di</strong>stinguer aussi la contraction musculaire, <strong>de</strong> la sensib<strong>il</strong>ité<br />

musculaire générale, sensib<strong>il</strong>ité caractérisée par la douleur qui résulte d'une cause externe, l'excitation électro-cutanée la<br />

pression, la contusion, etc,<br />

III. <strong>La</strong> conscience musculaire peut exister indépendamment <strong>de</strong> la sensation d'activité musculaire.<br />

V. Elle est nécessaire à la contraction musculaire volontaire et à la cessation <strong>de</strong> cette contraction. Cependant, le sens <strong>de</strong><br />

la vue est l'aux<strong>il</strong>iaire <strong>de</strong> la conscience musculaire qu'<strong>il</strong> peut suppléer.<br />

V. <strong>La</strong> perte simultanée <strong>de</strong> la conscience musculaire et du sens <strong>de</strong> la vue produit nécessairement la paralysie <strong>de</strong>s<br />

mouvements volontaires.» DUCHENNE, cit , p 414.<br />

26 C.S. SHERRINGTON, The Integrative Action of the Nervous System, Yale unversity press, New haven, 1906. Citato in<br />

S. FINGER The origin of neuroscience, Oxford Univeristy Press, New York 1994.<br />

27 H.C. BASTIAN, On The Muscular sense and the physiology of thinking. In BMJ,1,London 1869, pp.394-396<br />

28 DAVID FERRIER nel suo Functions of the Brain <strong>de</strong>l 1886 è risoluto invece nel <strong>di</strong>chiarare che l’esistenza <strong>de</strong>l cosid<strong>de</strong>tto<br />

senso muscolare non conferisce mot<strong>il</strong>ità al membro e che le due proprietà sono assolutamente in<strong>di</strong>pen<strong>de</strong>nti nel senso<br />

che una per<strong>di</strong>ta <strong>de</strong>lla mot<strong>il</strong>ità non si accompagna necessariamente a per<strong>di</strong>ta <strong>de</strong>l senso muscolare e viceversa.<br />

29 J. AND C. BELL .The anatomy 1829<br />

30 A.L FOVILLE ,Encéphale 1831 pp 202-205.<br />

31 M. HALL On the reflex function 1833 p 163<br />

32 CLARKE E. & JACYNA L.S, cit, p.116<br />

33 Briquet è l’autore <strong>di</strong> un pon<strong>de</strong>roso trattato sull’isteria (P.BRIQUET. Traité clinique et thérapeutique <strong>de</strong> l'hystérie.<br />

Paris: J.-B. Ba<strong>il</strong>lière, 1859) che Charcot stesso chiama «le gran<strong>de</strong> ouvrage <strong>de</strong> M. Briquet»<br />

34 Nella lezione introduttiva allo stu<strong>di</strong>o <strong>de</strong>lla localizzazione <strong>de</strong>lle patologie spinali, Charcot riconosceva(siamo nel<br />

1876) “que, malgré tous les efforts, <strong>il</strong> existe encore à l’heure qu’<strong>il</strong> est, un nombre considérable d’états pathologiques<br />

ayant évi<strong>de</strong>mment pour siège le système nerveux, qui ne laissent sur le cadavre aucune trace matérielle appréciable, ou<br />

ne s’y révèlent tout au plus que par <strong>de</strong>s lésions minimes, sans caractère déterminé, incapables en tous cas <strong>de</strong> rendre<br />

compte <strong>de</strong>s principaux faits du drame morbi<strong>de</strong>. Tels sont, par exemple, le tétanos et la rage. L’antique groupe <strong>de</strong>s<br />

névroses, bien qu’<strong>il</strong> ait été sérieusement entamé sur plusieurs points, est là, toujours présent, à peu près inaccesible à<br />

l’anatomo-pathologiste. L’ép<strong>il</strong>epsie vraie, la paralysie agitante, l’hystérie même la plus invétérée, s’offrent encore à<br />

nous comme autant <strong>de</strong> sphinx qui défient l’anatomie la plus pénétrante” , O.C. I, p.173, <strong>il</strong> corsivo è mio.<br />

35 «Une seule objection pourrait, si elle était fondée, invali<strong>de</strong>r ces faits et les expériences qui vont suivre; je dois donc la<br />

prévanir. Om pourrait craindre, ene effet, que les sujets <strong>de</strong> ces observations aient simulé l’anesthésie. Pour répondre à<br />

cette objection, je <strong>di</strong>rai que mje me suis tenu en gar<strong>de</strong> contre cette cause dì’erreur, et que, avant d’admettre la vérité <strong>de</strong>s<br />

phénomènes qu’<strong>il</strong>s accusaient, je n’ai jamais négligé <strong>de</strong> faire subir aux mala<strong>de</strong>s l’épreuve <strong>de</strong> l’excotation électrocutanée<br />

ou musculaire, épreuve qu0on rend au besoin plus sensible que celle du feu.[…] Quant aux <strong>il</strong>lusions aux quelles<br />

j’aurais pu me laisser entrîner, j’espère avoir offert toutes les garanties possibles en expérimentant publiquementet en<br />

présence <strong>de</strong> savants confrères dont le nom seul est une autorité.» DUCHENNE, cit, p411.<br />

36 Così era chiamato - non senza qualche acrimonia – Charcot all’apice <strong>de</strong>lla sua carriera.<br />

37 «spesso la malata ha perduto, a causa <strong>di</strong> nuovi attacchi, cosa aveva guadagnato <strong>il</strong> giorno prece<strong>de</strong>nte, per cui mi è stato<br />

possib<strong>il</strong>e ripetere ogni giorno queste esperienze» DUCHENNE, cit, p 421<br />

38 G. MELOTTI , Nuove lezioni sulle malattie <strong>de</strong>l sistema nervoso ed in modo particolare sull’isterismo nell’uomo.fatte<br />

alla Salpêtrière negli anni scolastici 1884-1885 e 1885-1886, raccolte col consenso <strong>de</strong>ll’autore dal Dr Giulio Menotti,<br />

Vallar<strong>di</strong>, M<strong>il</strong>ano 1887.<br />

20


39<br />

«J'ai été conduit à admettre, avec bon nombre d'auteurs, que les représentations motrices qui précè<strong>de</strong>nt<br />

nécessairement l'accomplissement d'un mouvement volontaire, s'effectuent dans les centres moteurs corticaux où elles<br />

trouvent leur substratum organique, et plus précisément, dans les cellules nerveuses motrices <strong>de</strong> ces centres. Elles<br />

seraient principalement constituées par le « sentiment d'innervation », <strong>de</strong> « décharge nerveuse » comme on l'appelle<br />

encore et auraient, je le répète, une origine centrale. Les notions fournies par ce qu'on nomme propriement le sens<br />

musculaire » (S. Kinesthétique <strong>de</strong> Bastian),consisteraient au contraire en <strong>de</strong>s impressions venant <strong>de</strong> la périphérie, à<br />

savoir, <strong>de</strong> la peau, <strong>de</strong>s muscles, <strong>de</strong>s aponévroses, <strong>de</strong>s tendons, <strong>de</strong>s capsules articulaires » CHARCOT, cit, III, 463<br />

40<br />

H. MAUDSLEY ,The Physiology of Mind , MacM<strong>il</strong>lan & Co. London, 1876.<br />

41<br />

«I do not go then farther when i <strong>de</strong>clare the following proposition to be established in mental science:<br />

a)When a thought occurs in the mind then necessarly occurs a correlative change in the gray matter of the brain;...<br />

b)This change consists in a movement(corsivo nel testo) of some kind,which, in our present <strong>de</strong>fect of knowdlege,<br />

everyone may concern of as he please[...]<br />

c)The movement takes time[…]<br />

d)It requires a regular supply of properly constituted blood.<br />

e)It is arrested or prevented by an interruption of nerve, or by slight mo<strong>di</strong>fications of its structure, as by section of or a<br />

pressure on a nerve, or by compression of the brain.<br />

f)The movements are impe<strong>de</strong>d and finally prevented by the exhaustion produced by frequent or prolonged exercise<br />

without due interval of rest.», H. MAUDSLEY, cit., p.85.<br />

42<br />

«I proceed next to in<strong>di</strong>cate the <strong>di</strong>fferent ways in which observation shows the ENERGY of an i<strong>de</strong>a may be<br />

DISCHARGED:<br />

a)The reflex action or reaction of an i<strong>de</strong>ational nerve current is downwards upon the motor centres and thus give rise to<br />

what has been called i<strong>de</strong>omotor(corsivo nel testo) movement [...]In the fenomena of electro-biology of hypnotism,the<br />

mind of patient is possessed with the i<strong>de</strong>as which the operator suggests, so that his body becomes an automatic<br />

machine,set in motion by them.<br />

b)The i<strong>de</strong>ational nerve current may operate downwards not only upon the motor nuclei,but also upon the sensory<br />

ganglia». H. MAUDSLEY, cit., pp.287-291.<br />

43<br />

«The excitement of the parts may be very slight; it may not go (to) the lenght of perceptibly affecting the muscles, but<br />

in the brain and communicating nerves it st<strong>il</strong>l passes the same rounds, however infeebled in <strong>de</strong>gree[...]The ten<strong>de</strong>ncy of<br />

the i<strong>de</strong>a of an action to produce the fact,showes that the i<strong>de</strong>a is already the fact in a weaker form»<br />

A. BAIN ,The sense and the intellect , Longmans, Green & Co. London 1868 , pp.339-340.<br />

44<br />

«Between an involuntary movement of the leg and a voluntary one, the <strong>di</strong>fference is that whereas the involuntary one<br />

occurs without previous cosciouness of the movement to be ma<strong>de</strong>, the voluntary one occurs only after it has been<br />

represented in consciouness; and as the representation of it is nothing else than a weak form of the phisical state<br />

accompanying the movement,it is nothing else than a nascent excitation of the nerves concerned, precei<strong>di</strong>ng thir actual<br />

excitation» H. SPENCER, The principles of psychology ,W<strong>il</strong>liams and Nogate, London 3 ed. 1881, p.497.<br />

45<br />

«In calling up an i<strong>de</strong>a,therefore, we are in reality making, in a more or less suppressed manner, the movement with<br />

which the i<strong>de</strong>as are respectively associated in organic cohesion[...]the excitation of the motor centres, not sufficient to<br />

<strong>di</strong>ffuse in actual movement, expends its force internally along the lines of organic cohesion , and the various factors<br />

which have become coherent with any particular movement rise in the consciousness», D. FERRIER , Functions of the<br />

brain , Smith, El<strong>de</strong>n & Co., London, 1886, p.462<br />

46<br />

«Au <strong>de</strong>but d'un Mouvement Volontaire que nous avons déjà souvent exécuté, nous le commençons avec certain<br />

qualités pré<strong>de</strong>terminées qui lui sont données presque instinctivement[...]cette expérience préalable me permet d'évoquer<br />

une conception du Mouvement nécessaire qui, bien qu'elle puisse etre réalisèe fort in<strong>di</strong>stinctement par la Coscience, me<br />

permet, en quelque sort, <strong>de</strong> donner à l'acte Volitionnel les qualités nécessaires.Cette faculté, en partie instinctive, en<br />

partie le résultat <strong>de</strong> l'éducation in<strong>di</strong>viduelle, a donné lieu à beaocoup d'erreurs[...]Quelques-uns font appel, avec une<br />

gravité vague, à l'intervention <strong>de</strong> ce qu'<strong>il</strong>s nomment intuition motrices-voulant désigner par là quelques chose<br />

appartenant aux Centres Moteurs, sur le point d'etre mis en activité, ou ayant son origine en eux», H.C. BASTIAN, cit.<br />

p.173.<br />

47<br />

"Le Substratum Cérébral <strong>de</strong> l'Esprit ne comprend donc en aucune manière les processus qui ont lieu dans les Centres<br />

Moteurs du Cerveau. En autres termes, on ne peut plus regar<strong>de</strong>r légitimement les opérations mentales comme étant, en<br />

partie, immé<strong>di</strong>atement dues à l'activité <strong>de</strong>s Centre Moteurs."Ibi<strong>de</strong>m, p.210.<br />

48<br />

L .ROSTAN, «Esposizione <strong>de</strong>i principi <strong>de</strong>ll’organicismo preceduta da riflessioni sopra <strong>il</strong> non cre<strong>de</strong>re alla me<strong>di</strong>cina».<br />

In Corso <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina clinica in cui sono esposti i principi <strong>de</strong>lla me<strong>di</strong>cina organica, Napoli ,1946. I ed.italiana sulla 2<br />

originale, p.58 . L’originale è una tesi per <strong>il</strong> concorso per la cattedra <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina clinica alla Facoltà <strong>di</strong> Parigi presentata<br />

l’11 Giugno 1831.<br />

49<br />

Per quanto sia impresa storicamente irta <strong>di</strong> rischi, l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> “scoperte” o “precorrimenti”, non posso<br />

esimermi dal notare come, mentre <strong>il</strong> senso <strong>di</strong> innervazione muscolare, inteso come pre-eccitazione <strong>de</strong>i centri corticali<br />

motori, non abbia avuto gran seguito nell’interpretazione <strong>de</strong>i <strong>di</strong>sturbi isterici o <strong>de</strong>lle “sindromi da conversione” come<br />

attualmente è <strong>de</strong>finita tale patologia, nella interpretazione <strong>de</strong>lla fisiologia <strong>de</strong>l movimento, attualmente si ritiene che: «le<br />

aree corticali premotorie preparano i sistemi motori all’esecuzione <strong>de</strong>l movimento[…]le lesioni <strong>de</strong>lla corteccia<br />

premotoria, <strong>de</strong>ll’area motrice supplementare e <strong>de</strong>lle aree parietali psteriori interferiscono con la capacità <strong>di</strong> eseguire<br />

21


movimenti finalizzati[…]<strong>il</strong> ruolo <strong>de</strong>ll’area motrice supplementare nella programmazione piuttosto che nell’esecuzione<br />

<strong>di</strong> complesse sequenze <strong>di</strong> movimenti è stato scoperto da per roland e coll.[…]I neuroni <strong>de</strong>ll’area premotoria laterale<br />

cominciano a scaricare circa 800 m<strong>il</strong>lisecon<strong>di</strong> prima <strong>de</strong>ll’inizio <strong>de</strong>l movimento volontario.» C. GHEZ Il movimento<br />

volontario in E.R. KANDEL, J.H.SCWARTZ, T.M. JESSEL, Principi <strong>di</strong> Neuroscienze 2° ed. Ambrosiana, M<strong>il</strong>ano 1998.<br />

50 Autori francofoni propongono questa immagine <strong>di</strong> uno Charcot, che sul finire <strong>de</strong>lla sua carriera, avrebbe intuito<br />

l’importanza <strong>de</strong>i fatti psico<strong>di</strong>namici, nella etiopatogenesi e nella spiegazione <strong>di</strong>namica <strong>de</strong>i <strong>di</strong>sturbi isterici. In particolare<br />

si veda A.LELLOUCH, "Une étonnante trajectoire professionnelle ou l'itinéraire épistémologique <strong>de</strong> J.M. Charcot." In<br />

Mala<strong>di</strong>e et mala<strong>di</strong>es: Histoire et conceptualisation / Danielle Gourevitch (ed.), 397-417. Genève: Dros, 1992 e<br />

GAUCHET, MARCEL, GLADYS SWAIN, JACQUES GASSER, AND ALAIN CHEVRIER. Le vrai Charcot: Les chemins imprévus<br />

<strong>de</strong> l'inconscient. Suivi <strong>de</strong> <strong>de</strong>ux essais <strong>de</strong> Jacques Gasser et Alain Chevrier. Paris: Calmann-Lévy, 1997. Non è questo <strong>il</strong><br />

luogo per <strong>di</strong>battere la vali<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> tale lettura <strong>de</strong>gli ultimi anni <strong>de</strong>ll’attività <strong>di</strong> Charcot, sta <strong>di</strong> fatto che forse è importante<br />

<strong>di</strong>stinguere, in relazione alla patogenesi <strong>de</strong>lle “nevrosi”, una semantica freu<strong>di</strong>ana, da una semantica dalla scuola<br />

anatomo-clinica <strong>di</strong> Parigi. In questa seconda accezione, le nevrosi, affezioni <strong>de</strong>l sistema nervoso <strong>di</strong> cui non si conosce la<br />

se<strong>de</strong> e la patogenesi <strong>de</strong>lla lesione, spesso riconoscono una causa psichica o «une étiologie morale», e non solo con<br />

Charcot, ma già con i suoi maestri: «le reproche fait aux organiciens, <strong>de</strong> ne pas tenir compte <strong>de</strong> l’influence du moral sur<br />

le psychique, est aussi peu fondé que malve<strong>il</strong>lant». Piorry, P.A., <strong>La</strong> mé<strong>de</strong>cine du bon sens, Paris, 1867, II ed, p.320.<br />

Voglio cioè sostenere che in Charcot, come in tutta la scuola anatomo-clinica, non si è mai negata una responsab<strong>il</strong>ità a<br />

fatti traumatici psichici nella genesi <strong>de</strong>lle “nevrosi”, tutt’altro, questo è un topos <strong>de</strong>lle elencazioni <strong>di</strong> cause che fanno da<br />

introduzione alla <strong>de</strong>scrizione <strong>de</strong>i casi clinici, insieme al freddo, all’umi<strong>di</strong>tà, e alla tisi…Ma è <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e in<strong>di</strong>viduare nelle<br />

opere <strong>di</strong> Charcot, anche nelle ultime, una conversione allo psichismo nel senso <strong>di</strong> un nuovo convincimento che la<br />

patologia, <strong>il</strong> meccanismo fisiopatologico fosse spiegab<strong>il</strong>e in termini <strong>di</strong>fferenti da una lesione organica <strong>di</strong> strutture<br />

anatomiche.<br />

51 S. FREUD. Autobiography, cit in G.ZILBORG E G.W.HENRY , Storia <strong>de</strong>lla Psichiatria, Feltrinelli, M<strong>il</strong>ano 1973, p333.<br />

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