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La Palmira ha fatto ciak

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66 tempo libero&cultura<br />

Sul set cinematograco<br />

<strong>La</strong> <strong>Palmira</strong> <strong>ha</strong> <strong>fatto</strong><br />

Ciak si gira!: Mendrisio ospita in questi giorni il set di «<strong>La</strong> <strong>Palmira</strong>-Ul film».<br />

«<strong>La</strong> <strong>Palmira</strong> - Ul lm»: uno dei<br />

personaggi di teatro dialettale<br />

più amati diventa un lm.<br />

Incontro con alcuni dei suoi<br />

protagonisti.<br />

TESTO: PATRICK MANCINI<br />

FOTO: SANDRO MAHLER<br />

Dopo oltre 40 anni<br />

di attività teatrale,<br />

questo film è per<br />

me una grandissima<br />

emozione»: Rodolfo Bernasconi,<br />

70enne fondatore<br />

della Compagnia comica dialettale<br />

di Mendrisio, nata nel<br />

1972, lo dice con un filo di voce.<br />

Quasi con un velo di timidezza.<br />

Comprensibile, visto<br />

che la «sua» <strong>Palmira</strong>, il personaggio<br />

che da sempre inter-<br />

preta sui palchi della Svizzera<br />

italiana, è diventata un vero e<br />

proprio progetto cinematografico,<br />

curato dal regista Alberto<br />

Meroni. Le riprese del<br />

film, in uscita nelle sale a dicembre,<br />

si stanno svolgendo<br />

in queste settimane nel borgo<br />

di Mendrisio. «Sono giorni di<br />

fuoco – ammette Rodolfo –,<br />

mi devo impegnare parecchio.<br />

Per noi dilettanti non è<br />

evidente passare dal teatro<br />

amatoriale al cinema».<br />

Siamo nella chiesa di San Sisinio,<br />

sulle colline di Mendri-


<strong>ciak</strong><br />

sio. È qui che lo scorso 16<br />

maggio è stato girato il primo<br />

<strong>ciak</strong> di <strong>La</strong> <strong>Palmira</strong>-Ul film. «<strong>La</strong><br />

<strong>Palmira</strong> è un sergente di ferro<br />

– spiega Rodolfo –. Una donna<br />

forte, autoritaria e anticlericale,<br />

che comanda e fa zittire<br />

il marito all’istante. Una<br />

con le mani in pasta dappertutto.<br />

Ho interpretato questo<br />

personaggio in 14 spettacoli<br />

fino al 2004 e abbiamo sempre<br />

riempito le sale, anche nel<br />

nord Italia. Sarebbe bello fare<br />

altrettanto anche al cinema».<br />

In quel momento arriva Die-<br />

L’attore Rodolfo Bernasconi nei panni di <strong>La</strong> <strong>Palmira</strong>.<br />

go Bernasconi, attore, co-sceneggiatore<br />

e co-autore dei testi.<br />

Nella realtà è il figlio di<br />

Rodolfo, sul set invece interpreta<br />

Peter, il nipote della <strong>Palmira</strong>.<br />

«Un ex studente di<br />

scienze della comunicazione<br />

che fa il sagrestano», puntualizza.<br />

Diego <strong>ha</strong> appena scambiato<br />

due parole con alcuni<br />

abitanti del borgo. «L’entusiasmo<br />

tra la gente di Mendrisio<br />

è alle stelle – fa notare –. Tutti<br />

ci fanno domande, ci offrono<br />

la loro collaborazione. Sono<br />

state reclutate 60 comparse,<br />

tra cui il parroco di Mendrisio,<br />

don Gerald, ma potevano<br />

essere molte di più. C’è parecchia<br />

attesa per il film e non<br />

solo nella nostra regione. Certo,<br />

è un bell’impegno. Io ho<br />

dovuto prendere alcuni giorni<br />

di vacanza dal lavoro per<br />

potere essere sul set».<br />

Nella pellicola, che durerà 90<br />

minuti circa e sarà recitata sia<br />

in dialetto sia in italiano, non<br />

compaiono solo attori dilettanti,<br />

ma anche alcuni professionisti:<br />

Flavio Sala, Simona<br />

Cooperazione<br />

N. 23 del 4 giugno 2013 67<br />

Bernasconi, Mic<strong>ha</strong>el Betti e<br />

Federico Caprara. A evidenziarlo<br />

è Germano Porta, 78<br />

anni, che nel film veste i panni<br />

della Miglieta, una zitella<br />

bigotta con il sogno di potere,<br />

un giorno, leggere in chiesa.<br />

«I professionisti sono abituati<br />

alle telecamere – sostiene<br />

Porta –, noi un po’ meno. Sul<br />

palco riceviamo subito il<br />

feedback del pubblico, che ride<br />

o non ride alle nostre battute.<br />

Qui invece il pubblico<br />

non c’è, è più difficile per noi<br />

regolarci, dobbiamo


Cooperazione<br />

N. 23 del 4 giugno 2013<br />

I protagonisti principali del film in posa prima di terminare la scena in chiesa.<br />

affidarci al regista in tutto<br />

e per tutto. Lo spazio per<br />

l’improvvisazione è minore,<br />

bisogna seguire il copione e,<br />

se si sgarra, il cameraman<br />

non sa più chi inquadrare. Al<br />

di là di questi dettagli, noi della<br />

compagnia stiamo tutti<br />

quanti vivendo un’esperienza<br />

meravigliosa, abbiamo recitato<br />

di giorno, di notte, con il<br />

Alberto Meroni, regista.<br />

Cooperazione: Perché <strong>ha</strong><br />

voluto tanto che «<strong>La</strong> <strong>Palmira</strong>»<br />

diventasse un film?<br />

Alberto Meroni: Questo personaggio<br />

mi <strong>ha</strong> letteralmente conquistato.<br />

Mi piace la sua comicità,<br />

la sua ironia, l’immagine di capopadrone<br />

che trasmette. Trasportare<br />

la <strong>Palmira</strong> in un film è una<br />

scommessa. Per questo ci ho messo<br />

tanto del mio nel progetto, senza<br />

chiedere finanziamenti pubblici.<br />

bello e con il cattivo tempo.<br />

Mi sento senza dubbio arricchito<br />

dal profilo artistico».<br />

Sulla trama trapela il minimo<br />

essenziale. Si sa che la vicenda<br />

racconta la quotidianità di<br />

un tranquillo borgo, sconvolta<br />

da un evento imprevedibile.<br />

«<strong>La</strong> storia – sottolinea Diego<br />

– è completamente nuova,<br />

Il film è autoprodotto, parte dei<br />

costi è coperta da sponsor della<br />

regione o da privati. È la prima<br />

volta che un lungometraggio in<br />

dialetto arriva al cinema ed è la<br />

prima volta che a recitare come<br />

protagonisti sono dei dilettanti.<br />

Non vogliamo conquistare l’Europa,<br />

ovvio, ma credo che nella Svizzera<br />

italiana e nel nord Italia possiamo<br />

ottenere un buon successo.<br />

Lei <strong>ha</strong> deciso di puntare sul dialetto.<br />

Ma non stava morendo?<br />

E chi l’<strong>ha</strong> detto? Guardate il successo<br />

di Frontaliers e il buon seguito<br />

che <strong>ha</strong> il Teatro popolare<br />

della Svizzera italiana. Che il dialetto<br />

sia vivo lo si capisce girando<br />

non <strong>ha</strong> nulla a che vedere con<br />

quelle degli spettacoli mandati<br />

in scena finora». «È un<br />

film – conclude Rodolfo – che<br />

ricorda, con le dovute proporzioni,<br />

le pellicole di Don<br />

Camillo e Peppone. Il nostro<br />

obiettivo è e rimane quello di<br />

fare ridere; la gente oggi <strong>ha</strong><br />

bisogno di distendersi, di dimenticare<br />

le cose brutte». <br />

per il Ticino. C’è molta gente che<br />

lo parla, nonostante quanto dicono<br />

i media. Forse sono gli adolescenti<br />

a rinnegarlo. Magari perché sono<br />

attratti dalla dimensione internazionale,<br />

dall’inglese. Ma poi tornano<br />

sui loro passi e capiscono che<br />

questa lingua fa parte delle loro<br />

radici.<br />

Non teme che un prodotto legato<br />

al teatro popolare possa interessare<br />

unicamente un pubblico di<br />

nicchia?<br />

No. Prima di tutto perché gli<br />

spettacoli teatrali della <strong>Palmira</strong><br />

sono seguiti da migliaia di persone.<br />

E poi perché i personaggi sono<br />

universali. In ogni paese c’è una<br />

tempo libero&cultura 69<br />

Percorso<br />

Dal teatro<br />

al cinema<br />

<strong>La</strong> prima volta che «<strong>La</strong> <strong>Palmira</strong>»<br />

scende dal palco teatrale<br />

risale al 2006, quando il regista<br />

Alberto Meroni gira alcuni<br />

spot televisivi per una ditta che<br />

si occupa di impianti sanitari e<br />

di riscaldamenti. I protagonisti<br />

dello sketch sono proprio la<br />

<strong>Palmira</strong> e suo marito, Ul Geni.<br />

Cinque anni dopo matura l’idea<br />

di portare questi singolari personaggi<br />

al cinema. <strong>La</strong> prima<br />

stesura del testo di «<strong>La</strong> <strong>Palmira</strong>-Ul<br />

film» risale alla primavera<br />

del 2012 per mano di Alberto<br />

Meroni e Diego Bernasconi.<br />

Un anno più tardi, il 16 maggio<br />

scorso, è partita la fase operativa,<br />

che coinvolge 5 attori<br />

dilettanti della compagnia comica<br />

di Mendrisio, alcuni<br />

professionisti e una sessantina<br />

di comparse. <strong>La</strong> troupe comprende<br />

anche una trentina di<br />

collaboratori, tra tecnici e attori.<br />

Le musiche del lungometraggio<br />

sono di Zeno Gabaglio.<br />

link www.lapalmira.ch<br />

L’intervista<br />

«In ogni paese c’è la <strong>Palmira</strong> di turno»<br />

FOTO: SANDRO MAHLER<br />

<strong>Palmira</strong> di turno. Infine, la collaborazione<br />

con i Vad Vuc, autori<br />

della sigla di chiusura, contribuirà<br />

ad avvicinare i più giovani<br />

al film.<br />

Ci sono possibili sviluppi dopo<br />

questo film?<br />

Se la pellicola funziona, forse ci<br />

sarà un seguito. Vorrei precisare<br />

che è molto difficile trasformare<br />

il teatro in film. Il modo di<br />

recitare è diverso, per gli attori<br />

lo sforzo è enorme. I personaggi<br />

de <strong>La</strong> <strong>Palmira</strong> nell’opera teatrale<br />

sono come dei cartoni animati.<br />

Ecco, con il film è come se<br />

portassimo questi cartoni animati<br />

nel mondo reale.

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