Foglio informative il doping non è solo EPO (0,52 ... - Cool and Clean

Uno sport pulito e corretto con «cool and clean»:
Il doping non è solo EPO
«cool and clean», il programma di prevenzione nello sport
svizzero, collabora con Antidoping Svizzera. Il terzo commit-
ment «Non faccio uso di doping» è tematizzato dalle società
sportive, dai loro monitori e allenatori sia a livello di sport
giovanile di competizione sia nello sport giovanile in gene-
rale.
Chi partecipa a «cool and clean» beneficia di una rete di spe-
cialisti in materia di prevenzione. Inoltre, per l’organizzazio-
ne dell’allenamento, sono proposte sempre nuove idee attra-
verso forme collaudate di giochi che fanno riferimento ai 5
commitment. Se un atleta non rispetta un commitment, il
monitore del gruppo dispone di un manuale d’intervento pra-
tico per un primo aiuto.
Per informazioni sul programma globale di «cool and
clean» visitare il sito www.coolandclean.ch.
I commitment di «cool and clean»:
1. Voglio raggiungere i miei obiettivi!
(Sport giovanile)
Voglio arrivare in alto!
(Sport giovanile di competizione)
2. Mi comporto correttamente!
3. Non faccio uso di doping!*
4. Rinuncio al consumo di tabacco e di canapa
e se bevo alcool lo faccio sempre in modo responsabile!
5. Io ... ! / Noi … ! (commitment personale)
* Raggiungo i miei obiettivi con i miei mezzi. Non ci sono scor-
ciatoie. Prendo il tempo necessario per migliorare le mie pre-
stazioni. Miglioro la mia condizione fisica, la tecnica, la tatti-
ca di gara e la forza mentale attraverso l’allenamento. Conosco
le disposizioni del doping e per questo dico no alle sostanze e
ai prodotti vietati che promettono rapidi successi sportivi.
Niente scuse, sono io l’unico responsabile delle mie azioni.
Non faccio abuso di sostanze stimolanti o analgesiche.

La lista del doping interessa monitori e atleti
Ogni atleta è l’unico responsabile di ciò che ingerisce. Il
limite tra ciò che è consentito e ciò che è vietato può
essere sottile. Per questa ragione gli sportivi, insieme ai
propri allenatori, hanno bisogno di informazioni e di
chiarimenti in fatto di doping.
Un controllo antidoping ha lo scopo di verificare se un atleta
realizza le proprie prestazioni senza l’ausilio di sostanze vietate
e metodi proibiti dalla legge. In caso di infrazione delle
regole vigenti su scala mondiale si applica una sanzione. Quando
uno sportivo partecipa ad una competizione ufficiale (organizzata
da una federazione o un’associazione affiliata a
Swiss Olympic) è passibile di controllo antidoping. Ciò vale
anche per i giovani sportivi. I monitori e gli allenatori assumono
un ruolo di primaria importanza nell’informazione e
nella sensibilizzazione dei giovani. Sono loro che devono rispondere
alle domande degli atleti e conoscere gli interlocu-
Medicinali comuni contenenti sostanze vietate in gara:
• Vicks Medinait
• Capsule Tossamin plus
• Sciroppo Pectocalmine N
• Gly Coramin
• Spray nasale Rinofluimucil
Medicinali autorizzati:
• NeoCitran
• Alca C
• Triofan
• Voltaren
• Ponstan
Gli stimolanti come il caffè o l’Ovomaltina non sono sottoposti
ad alcuna restrizione.
tori. «cool and clean» milita affinché allenatori, monitori e
giovani sportivi siano correttamente informati su farmaci e
doping e sappiano a chi rivolgersi per eventuali chiarimenti.
Prima di assumere un qualunque prodotto è meglio verificare
se contiene sostanze presenti nella lista del doping. Infatti,
anche tra i medicinali senza ricetta come Pretuval, Vicks Medinait,
spesso consigliati dai medici, o nel Gly Coramin, ampiamente
utilizzato dagli escursionisti, si possono trovare
sostanze vietate.
È errato concludere che uno sportivo non possa curarsi correttamente
in caso di malattia. Ci sono sempre delle soluzioni
alternative. Inoltre, le sostanze contenute nei medicinali
contro i raffreddamenti sono vietate solo in gara. Meglio
tuttavia verificare il periodo di dimezzamento o emivita
delle sostanze. Le tracce di alcuni farmaci vietati sono rilevabili
nelle urine anche dopo diverse settimane dalla loro
assunzione.
Per maggiori informazioni sul tema del doping:
• Al sito www.antidoping.ch si trovano informazioni generali
sul tema del doping, la banca dati dei farmaci e una guida
supplementare
• Contattare uno specialista (medico/farmacista)
• Ordinare l’opuscolo «Doping? Niente scuse! Tu sei responsabile
delle tue azioni» all’ indirizzo e-mail
info@antidoping.ch

Un bemolle per il Panadol
In linea di massima, il gruppo dei medicinali rappresentato
dagli analgesici è consentito, ma non privo di rischi.
Gli analgesici consentono all’atleta di proseguire l’allenamento
o di partecipare a una gara nonostante il dolore. Tuttavia,
reprimere il dolore può aggravare la lesione e provocare danni
ben più seri. Tali sostanze non devono essere utilizzate a
L’insidia degli integratori
Gli integratori alimentari sono attualmente molto in voga.
Il consiglio di uno specialista, un’assunzione sotto stretta
sorveglianza e una buona dose di prudenza sono indispensabili
per passare un controllo antidoping.
Gli integratori alimentari, come ad esempio la L-carnitina o la
creatina, promettono un miglioramento delle prestazioni e non
contengono alcuna sostanza vietata. Tuttavia, il rischio di rendersi
involontariamente colpevoli di doping, ingerendo dei mix
di tali prodotti, esiste.
In materia d’integratori, la via più sicura è la rinuncia totale. Il
potenziale di prestazione dello sportivo deve innanzitutto esse-
«I miei prodotti dopanti?
Neve fresca e aria di montagna!»
Sandra Frei, vice campionessa del mondo e quattro volte vincitrice
della coppa del mondo nel boardercross.
Attenzione – il kif è
doping!
La canapa è doping e residui di questa sostanza possono
essere individuati nell’urina anche dopo diverso tempo.In
caso di risultato positivo è prevista la sospensione. Lo
sportivo rinuncia totalmente al consumo di canapa.
In qualità di sportiva d’élite, Sandra Frei rispetta scrupolosamente
le direttive della lista del doping. Adesso, in fatto
d’impegno, anche gli snowboarder sono diventati un esempio
e si sono sbarazzati della reputazione di «fumatori di spinelli».
«Certo, anche a noi piace festeggiare, per esempio dopo
una buona gara, ma i bagordi si svolgono sempre in un contesto
di normalità», spiega S. Frei. «Mi sono impegnata per lo
sport e contro il tabacco. Il kif figura sulla lista del doping e
per me è assolutamente tabù.» Sandra Frei s’impegna a favore
di uno sport pulito e senza doping. «Dire di no ad uno spinello
denota forza di carattere e solo gli sportivi che hanno
tale forza di carattere risultano vincenti!»
lungo termine senza sorveglianza medica. Circa il 12% dei
partecipanti allo Swiss Alpine Marathon 2000 intervistati ha
dichiarato di avere preso un analgesico prima della corsa.
L’assunzione di medicinali antireumatici può causare insufficienze
renali e comportare la perdita di un rene e nel peggiore
dei casi anche il decesso.
re sfruttato meglio, ottimizzando le fasi di allenamento e di
recupero e seguendo un’alimentazione equilibrata. L’obiettivo
del terzo commitment di «cool and clean» è quello di incoraggiare
un atteggiamento positivo nei confronti del proprio corpo
e stimolare la propria capacità di prestazione. Se uno sportivo
sceglie di assumere degli integratori, deve consultare uno specialista.
Non esiste alcun marchio di qualità ufficiale per questo
genere di prodotti. In linea di massima è sconsigliato acquistarli
via Internet. La cosa migliore da fare è procurarsi prodotti
proposti da fornitori nazionali conosciuti. Mischiare gli integratori
in modo casuale può nuocere all’organismo. L’assunzione
controllata è fondamentale.

Doping – Fa parte dello sport come ogni altra
regola del gioco
«Niente scuse – Tu sei responsabile delle tue azioni.» Un prin-
cipio molto importante, questo, e ogni giovane dovrebbe por-
si domande come: che cos’è veramente il doping? Come si
controlla? Come ci si comporta con i farmaci e con gli integra-
tori alimentari? Quali sono i diritti dell’atleta? Matthias Kam-
ber, direttore di Antidoping Svizzera, afferma: «le regole anti-
doping fanno parte dello sport come ogni altra regola del
gioco.» Lo sportivo di alto livello e ciclista professionista Fran-
co Marvulli si pronuncia ancora più chiaramente sull’argo-
mento. «Devi sempre sapere cosa ingerisci. Non accettare mai
un prodotto di dubbia composizione da terzi.» In proposito,
ricorda un incidente occorsogli in Sudafrica, fortunatamente
Franco Marvulli, ciclista professionista, quattro volte
campione del mondo e vincitore di una medaglia d’argento
ai Giochi olimpici
risoltosi senza conseguenze, per il quale fu sottoposto a cure
urgenti senza essere previamente consultato sui farmaci che
gli sarebbero stati somministrati.
«Ci vogliono circa dieci anni per costruire una carriera e un
solo medicinale può distruggerla. Chiedete sempre al vostro
medico o al vostro dentista di annotare quello che vi è stato
prescritto e informate il servizio di prevenzione del doping»,
consiglia Marvulli.
Al fine di snellire il testo, si rinuncia alla formulazione al femminile dei riferimenti personali.
Foto: Swiss Olympic