Crotta dipinta e altre visioni. Un esperimento di ... - giancarlo norese
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La torre dell’acqua <strong>di</strong> <strong>Crotta</strong> d’Adda sembra<br />
ricoprire un ruolo importante come oggetto d’affezione<br />
dell’intera comunità. È una torre piezometrica<br />
costruita intorno alla metà del XX secolo,<br />
con la funzione <strong>di</strong> serbatoio per l’utilizzo d’acqua<br />
<strong>di</strong> falda. La torre rappresenta un elemento funzionale<br />
che, date le sue caratteristiche morfologiche<br />
e <strong>di</strong>mensionali, si relaziona inevitabilmente<br />
con il campanile della parrocchiale e rappresenta<br />
un elemento molto evidente in antitesi con la<br />
pianura. La vicinanza con il campanile e la sua<br />
percezione a grande <strong>di</strong>stanza sono nella memoria<br />
collettiva e rendono riconoscibile e identificabile<br />
da tutti il paese.<br />
In lontananza la torre piezometrica si rivela<br />
come manufatto emergente in misura quasi pari<br />
alla torre campanaria: la sua struttura è costituita<br />
da otto pilastri in calcestruzzo armato che sorreggono<br />
la grande cisterna cilindrica, irrigi<strong>di</strong>ti da<br />
quattro anelli raggiati (a ruota <strong>di</strong> carro). L’aspetto<br />
semplice e funzionale identifica imme<strong>di</strong>atamente<br />
la destinazione impiantistica dell’architettura.<br />
Conservare la torre significa conferire carattere<br />
simbolico <strong>di</strong> “landmark” a un manufatto che<br />
il piezometro è un <strong>di</strong>spositivo che consente <strong>di</strong><br />
in<strong>di</strong>viduare la quota piezometrica <strong>di</strong> una massa liquida.<br />
lo strumento consiste in un tubo verticale <strong>di</strong> piccolo<br />
<strong>di</strong>ametro (ma abbastanza grande da evitare il fenomeno<br />
della capillarità) collegato alla condotta nella quale<br />
si vuole effettuare la misura della quota piezometrica<br />
(che equivale alla determinazione della pressione alla<br />
quale è sottoposto il liquido nella condotta medesima)<br />
attualmente esprime unicamente la propria funzione<br />
infrastrutturale. La per<strong>di</strong>ta (demolizione)<br />
significherebbe la cancellazione <strong>di</strong> una modalità<br />
percettiva del luogo a favore <strong>di</strong> un “maquillage”<br />
mimetico nel paesaggio e costituirebbe un fattore<br />
<strong>di</strong> omologazione. È preferibile riqualificare il manufatto<br />
esistente accentuando il suo ruolo <strong>di</strong> torre<br />
segnaletica attribuendogli la valenza simbolica <strong>di</strong><br />
elemento <strong>di</strong> richiamo: un’archeologia industriale<br />
che in<strong>di</strong>ca, come un segnale, il centro del paese.<br />
<strong>Un</strong>a nuova configurazione della torre, insieme a<br />
un progetto più avvolgente <strong>di</strong> una piazza con<strong>di</strong>visa,<br />
contribuirebbe a creare una nuova percezione<br />
dello spazio urbano.<br />
La torre piezometrica è da tutelare come bene<br />
storico-documentale che, per il suo valore <strong>di</strong><br />
“simbolo”, “monumento” o “memoria” <strong>di</strong> <strong>Crotta</strong>,<br />
deve essere assolutamente conservato. Conservala<br />
e accettarla significa preservare l’identità<br />
formale <strong>di</strong> <strong>Crotta</strong>.<br />
92 perché è importante conservare una torre