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I SENSORI MODIS E ASTER

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I <strong>SENSORI</strong> <strong>MODIS</strong> E <strong>ASTER</strong><br />

I sensori <strong>MODIS</strong> (Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer) e <strong>ASTER</strong> (Advanced<br />

Spaceborne Thermal Emission and Reflection Radiometer) sono stati lanciati a bordo del veicolo<br />

spaziale della NASA, Terra, nel dicembre 1999. Questo si inserisce nel contesto del progetto EOS<br />

(Earth Observing System) cioè quel programma di ricerche scientifiche interdisciplinari (istituito<br />

nel 1991), il cui scopo generale è quello di capire le dinamiche ambientali su scala globale,<br />

migliorando la conoscenza delle componenti del sistema Terra e delle interazioni in essa coinvolte.<br />

Il satellite Terra<br />

Il satellite Terra, conosciuto formalmente come EOS-AM, è stato il primo satellite della serie EOS<br />

lanciato in orbita. Il lancio avvenne con successo il 18 dicembre 1999, presso la base statunitense<br />

Air Force Vanderberg di Lompoc (California). Terra si pone gli obiettivi principali di:<br />

• fornire le prime misure globali e stagionali del sistema terra, includendo funzioni relative<br />

alla produttività biologica del suolo e degli oceani, neve e ghiaccio, temperatura<br />

superficiale, nuvole e vapore acqueo;<br />

• migliorare l’abilità nell’individuare impatti antropici sul sistema Terra e sul clima,<br />

identificare l’impronta dell’attività umana sul clima e prevedere i cambiamenti climatici<br />

usando nuove osservazioni, su scala globale, nei modelli di studio del clima;<br />

• aiutare a sviluppare le tecnologie per la predizione e la caratterizzazione dei disastri e per la<br />

riduzione dei rischi dovuti a incendi, vulcani, inondazioni e siccità;<br />

• iniziare un monitoraggio a lungo termine del cambiamento globale del clima e<br />

dell’ambiente.<br />

Il satellite Terra è caratterizzato da un’orbita polare (quasi circolare) eliosincrona. Con una distanza<br />

dalla superficie terrestre di 705 Km, circumnaviga il globo 16 volte al giorno dal polo nord al polo<br />

sud,con un tempo di rivoluzione di 98,9 minuti e con un’inclinazione di 98.2 gradi, attraversando<br />

l’equatore alle 10:30 locali.<br />

Diametro 3.5 m<br />

Lunghezza 6.8 m<br />

Peso 5190 Kg<br />

Potenza 2530 W (media)<br />

Invio di dati 18.545 Kbps (media)<br />

Tempo di vita 5 anni<br />

Caratteristiche tecniche di Terra<br />

Strumenti a bordo di Terra<br />

Il satellite Terra trasporta cinque strumenti che misurano la radianza solare riflessa dalla superficie<br />

terrestre e l’energia che essa emette; questa “energia radiante” è raccolta dagli strumenti e<br />

focalizzata all’interno di sensori sensibili a particolari regioni dello spettro elettromagnetico che<br />

vanno dal visibile all’infrarosso termico. Le informazioni così prodotte vengono trasmesse a Terra<br />

dove subiscono alcune prime elaborazione.<br />

Di seguito viene fornito un elenco degli strumenti di cui il satellite Terra è dotato, seguito da una<br />

breve caratterizzazione.<br />

• <strong>ASTER</strong>, Advanced Spaceborne Thermal Emission and Reflection Radiometer, fornisce le<br />

immagini a più alta risoluzione spaziale per gli strumenti di Terra (15-90 m), nelle bande del<br />

visibile, NIR, SWIR e TIR.


• CERES, Clouds and Earth Radiant Energy System, fornisce misure sul bilancio energetico<br />

terrestre. E’ costituito da due radiometri che misurano l’energia riflessa, la radiazione<br />

termica emessa dalla superficie terrestre e la radiazione totale.<br />

• <strong>MODIS</strong>, Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer, spettroradiometro a 36 bande<br />

che misura la radiazione nel visibile e nell’infrarosso.<br />

• MOPIT, Measurements of Pollution in the Troposphere, è un radiometro progettato per<br />

misurare il quantitativo di monossido di carbonio e metano nella bassa atmosfera.<br />

• MISR, Multi-Angle Imaging Spectroradiometer, è un nuovo tipo di strumento che serve per<br />

osservare la Terra con strumenti puntati in 9 angoli diversi, ognuno in grado di lavorare su<br />

quattro lunghezze d’onda.<br />

I dati ottenuti da questi strumenti vengono utilizzati per generare prodotti riguardanti vari aspetti del<br />

sistema Terra; ogni strumento ha competenze specifiche per lo studio di un particolare aspetto ma,<br />

come si può notare dalla Tabella sottostante, un qualunque fenomeno misurato può essere studiato<br />

combinando i dati acquisiti da strumenti differenti.<br />

Componente Misura Strumenti usati<br />

Atmosfera Proprietà delle nubi <strong>MODIS</strong>, MISR, <strong>ASTER</strong><br />

Flussi di energia CERES, <strong>MODIS</strong>, MISR<br />

Chimica della Troposfera MOPITT<br />

Proprietà degli Aerosol MISR, <strong>MODIS</strong><br />

Temperatura atmosferica <strong>MODIS</strong><br />

Umidità atmosferica <strong>MODIS</strong><br />

Suolo Copertura del suolo e variazioni nell’uso del <strong>MODIS</strong>, MISR, <strong>ASTER</strong><br />

suolo<br />

Dinamiche della vegetazione <strong>MODIS</strong>, MISR, <strong>ASTER</strong><br />

Temperature superficiali <strong>MODIS</strong>, <strong>ASTER</strong><br />

Incendi <strong>MODIS</strong>, <strong>ASTER</strong><br />

Fenomeni vulcanici <strong>MODIS</strong>, MISR, <strong>ASTER</strong><br />

Mare Temperature superficiali <strong>MODIS</strong><br />

Fitoplancton e Sostanza organica disciolta <strong>MODIS</strong>, <strong>ASTER</strong><br />

Criosfera Cambiamenti dei ghiacci sul suolo <strong>ASTER</strong><br />

Ghiaccio marino <strong>MODIS</strong>, <strong>ASTER</strong><br />

Copertura e spessore del manto nevoso <strong>MODIS</strong>, <strong>ASTER</strong><br />

Misure effettuate dal satellite Terra<br />

IL SENSORE <strong>MODIS</strong><br />

Il <strong>MODIS</strong> è uno spettroradiometro a 36 bande che misura la radiazione nel visibile e nell’infrarosso,<br />

dalla quale sono derivati molti prodotti tra i quali la temperatura delle acque marine, il contenuto di<br />

clorofilla, di sostanza gialla e di sostanza solida sospesa.<br />

Le 36 bande coprono un intervallo di lunghezza d’onda che va da 0.4 µm a 14.5 µm; 21 bande sono<br />

poste nell’intervallo 0.4 - 3.0 µm, mentre le restanti 15 tra 3 e 14.5 µm. La risoluzione spaziale<br />

nominale al nadir è di 250 m per le bande 1 e 2, 500 m per le bande 3 – 7 e 1000 m per le bande 8 –<br />

36. Le risposte sono adattate ai bisogni degli utenti e forniscono eccezionalmente poche risposte<br />

fuori banda. In Tabella sono riportate le bande <strong>MODIS</strong> ad ognuna delle quali viene associato il<br />

principale impiego applicativo.


Principale Impiego<br />

Land / Cloud / Aerosol<br />

Boundaries<br />

Land / Cloud / Aerosol<br />

Properties<br />

Ocean Color / Phytoplankton<br />

/ Biogeochemistry<br />

Banda<br />

<strong>MODIS</strong><br />

Banda Spettrale<br />

(nm)<br />

1 620 – 670 250<br />

2 841 – 876 250<br />

3 459 – 479 500<br />

4 545 – 565 500<br />

5 1230 – 1250 500<br />

6 1628 – 1652 500<br />

7 2105 – 2155 500<br />

8 405 – 420 1000<br />

9 438 – 448 1000<br />

10 483 – 493 1000<br />

11 526 – 536 1000<br />

12 546 – 556 1000<br />

13 662 – 672 1000<br />

14 673 – 683 1000<br />

15 743 – 753 1000<br />

16 862 – 877 1000<br />

Atmospheric Water Vapor 17 890 – 920 1000<br />

18 931 – 941 1000<br />

19 915 – 965 1000<br />

Surface / Cloud Temperature 20 3660 – 3840 1000<br />

21 3929 – 3989 1000<br />

22 3929 – 3989 1000<br />

23 4020 – 4080 1000<br />

Atmospheric Temperature 24 4433 – 4498 1000<br />

25 4482 – 4549 1000<br />

Cirrus Clouds Water Vapor 26 1360 – 1390 1000<br />

27 6535 – 6895 1000<br />

28 7175 – 7475 1000<br />

Cloud Properties 29 8400 – 8700 1000<br />

Ozone 30 9580 – 9880 1000<br />

Surface / Cloud Temperature 31 10780 – 11280 1000<br />

32 11770 – 12270 1000<br />

Risoluzione<br />

spaziale (m)


Cloud Top Altitude 33 13185 – 13485 1000<br />

34 13485 – 13785 1000<br />

35 13785 – 14085 1000<br />

36 14085 – 14385 1000<br />

<strong>MODIS</strong> utilizza un metodo di ripresa a scansione in cui l’osservazione della superficie avviene per<br />

strisciate con un angolo di ± 55 gradi rispetto alla verticale, ricoprendo aree di dimensioni pari a<br />

2330 Km x 10 Km circa, con una velocità di 20.3 rpm. Ciò permette di avere una completa<br />

copertura del globo ogni 1-2 giorni. Le specifiche tecniche del sensore sono illustrate nella tabella<br />

sottostante.<br />

Orbita 705 Km, eliosincrona, quasi polare, circolare<br />

Velocità di scansione 20.3 rpm, per scansione perpendicolare alla<br />

traiettoria<br />

Dimensioni della 2330 Km (lato perpendicolare alla traiettoria)<br />

strisciata<br />

per 10 Km (lato longitudinale alla traiettoria)<br />

Telescopio 17.78 cm diam. Off-axis, afocale<br />

Dimensioni 1.0 x 1.6 x 1.0 m3<br />

Peso 250 Kg<br />

Potenza 225 W (orbitale media)<br />

Velocità dati 11 Mbps (picco giornaliero)<br />

Quantizzazione 12 bits<br />

Risoluzione spaziale 250 m bande 1 e 2 al nadir<br />

500 m bande 3-7<br />

1000 m bande 8-36<br />

Tempo di vita 5 anni<br />

Specifiche tecniche del sensore <strong>MODIS</strong><br />

negli esercizi proposti in questo corso si utilizzeranno solamente le prime 7 bande del sensore<br />

<strong>MODIS</strong>, illustrate nella tabella sottostante:<br />

Banda<br />

<strong>MODIS</strong><br />

Banda Spettrale (µm) Regione Risoluzione spaziale (m)<br />

1 0.620 – 0.670 Red 250<br />

2 0.841 – 0.876 Nir 250<br />

3 0.459 – 0.479 Blue 500<br />

4 0.545 – 0.565 Green 500<br />

5 1.230 – 1.250 Ir 500<br />

6 1.628 – 1.652 Ir 500<br />

7 2.105 – 2.155 Mir 500


IL SENSORE <strong>ASTER</strong><br />

Il sensore <strong>ASTER</strong> (Advanced Spaceborne Thermal Emission and Reflection Radiometer) copre una<br />

vasta regione spettrale con 14 bande dal visibile al termico infrarosso con un elevata risoluzione<br />

spaziale, spettrale e radiometrica. La risoluzione spaziale varia con la lunghezza d'onda: 15 m nel<br />

visibile e vicino infrarosso (VNIR), 30 m per le onde corte a infrarossi (SWIR), e 90 m nel termico<br />

infrarosso (TIR). Ogni scena <strong>ASTER</strong> si estende su una superficie di 60 x 60 km. E’ l'unico<br />

strumento ad alta risoluzione spaziale sul satellite Terra, quindi fa da "zoom" per gli altri strumenti.<br />

<strong>ASTER</strong> può acquisire i dati per l'intero globo con una media a ciclo dell’ 8% per ogni orbita.<br />

Questo si traduce nell'acquisizione di circa 650 scene al giorno, che vengono elaborate a livello 1A;<br />

di queste, circa 150 sono trattate a livello 1B. Tutte le scene 1A e 1B sono trasferite al EOSDIS<br />

archivio presso il Data Center di EROS (EDC) a fini di stoccaggio, distribuzione e trasformazione<br />

di dati a livello più elevato. Tutti i dati <strong>ASTER</strong> sono memorizzati in una specifica applicazione<br />

chiamata HDF-EOS.<br />

<strong>ASTER</strong> si compone di tre diversi sottosistemi: il visibile e vicino infrarosso (VNIR) ha tre bande<br />

con una risoluzione spaziale di 15 m più un’ulteriore banda (backward) con capacità stereoscopica;<br />

per l’infrarosso ad onde corte (SWIR) ci sono 6 bande con un risoluzione spaziale di 30 m;<br />

l'infrarosso termico (TIR) è dotato di 5 bande con una risoluzione spaziale di 90 m. Ogni<br />

sottosistema opera in una diversa regione spettrale, con un proprio telescopio costruito da una<br />

diversa società giapponese. Nella tabella di seguito sono elencate le bande del sensore <strong>ASTER</strong> con<br />

le relative lunghezze d’onda.<br />

Sottosistema Band No. Range spettrale (µm)<br />

VNIR<br />

SWIR<br />

TIR<br />

1 0.52-0.60<br />

2 0.63-0.69<br />

3N 0.78-0.86<br />

3B 0.78-0.86<br />

4 1.60-1.70<br />

5 2.145-2.185<br />

6 2.185-2.225<br />

7 2.235-2.285<br />

8 2.295-2.365<br />

9 2.360-2.430<br />

10 8.125-8.475<br />

11 8.475-8.825<br />

12 8.925-9.275<br />

13 10.25-10.95<br />

14 10.95-11.65<br />

Formula per il calcolo dell’albedo con <strong>ASTER</strong><br />

Risoluzione<br />

spaziale (m)<br />

15<br />

30<br />

90<br />

Livelli di<br />

quantizzazione<br />

8 bits<br />

8 bits<br />

12 bits<br />

αvisible = 0.820α1 + 0.183α2 – 0.034α3 – 0.085α4 – 0.298α5 + 0.352α6 + 0.239α7 + 0 α8 – 0.240α9<br />

– 0.001


IL FORMATO HDF<br />

Nel 1993 la NASA ha scelto il formato HDF (Hierarchical Data Format) come formato standard per<br />

i dati provenienti dalle missioni EOS per le caratteristiche di qualità e flessibilità che lo<br />

contraddistinguono. Tale formato è stato sviluppato dal NCSA (National Center for<br />

Supercomputing Applications), per rispondere alle necessità comuni di ricercatori impegnati in<br />

progetti e campi sperimentali anche molto differenti: scopo principale del formato HDF è proprio<br />

quello di fornire un strumento standard per l’elaborazione e lo scambio di dati grafici e numerici.<br />

Sebbene la qualità del formato HDF sia conosciuta e di dominio pubblico, il successo di tale<br />

formato dipenderà essenzialmente dal suo livello di diffusione. L’ambiente accademico, assieme a<br />

quello della ricerca pubblica e privata, spesso non possiede la conoscenza (o le risorse per ottenerla)<br />

per riuscire a lavorare utilizzando i file HDF; in risposta a questo problema, la NASA, attraverso il<br />

progetto ESDIS, ha finanziato la creazione di tutorial on-line con l’obiettivo di fornire ai non<br />

esperti, ai potenziali utilizzatori futuri e ai produttori di dati EOS, la necessaria conoscenza per<br />

imparare ad utilizzare questi formati.<br />

Proprietà del formato HDF<br />

La versione corrente del formato HDF è la 4.1r3, disponibile dall’estate del 2000. Nonostante il<br />

formato sia soggetto a continue evoluzioni la compatibilità con le versioni precedenti rappresenta<br />

una caratteristica basilare nello sviluppo di nuove release. Recentemente è di fatto stata sviluppata<br />

una nuova versione, HDF 5, che include codice semplificato, maggior consistenza in alcuni modelli<br />

di dati e la capacità di poter lavorare con data set di grandi dimensioni (2 Gbyte). Per entrambi le<br />

versioni del formato HDF, si sintetizzano le principali caratteristiche.<br />

• Versatilità: può immagazzinare, anche nello stesso file, fino a 6 tipi di dato differenti;<br />

• Self describing: senza alcuna informazione esterna, tale formato permette di conoscere la<br />

struttura del file e le proprietà dei dati in esso contenuti (grandezza, dimensione, posizione);<br />

• E’ un formato flessibile: gli oggetti (dati) possono essere raggruppati fra loro e letti<br />

dall’utente come gruppo o come singoli oggetti (dati);<br />

• E’ un formato estensibile: è stato progettato per ospitare nuovi tipi di dato e/o nuovi modelli<br />

di dato;<br />

• Portabile: è sostanzialmente indipendente dalla piattaforma software e hardware che si vuole<br />

impiegare per l’elaborazione dei dati;<br />

• E’ un formato standard, in grado cioè di standardizzare e descrivere i più comuni tipi di dato<br />

(ad esempio: array, immagini);<br />

• E’ un formato disponibile e di pubblico dominio.

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