grandi artisti - Investis
grandi artisti - Investis
grandi artisti - Investis
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
<strong>grandi</strong> <strong>artisti</strong><br />
ché lo stile forgiato da Giambattista Tiepolo rimase senza<br />
dubbio lo stile vincente e tale da esprimere il concetto del<br />
potere in sé e per sé, attraverso quella insuperabile dote<br />
del dominio della forma sulla complessità dello spazio che<br />
lo rese sommo frescante e acutissimo impaginatore di rappresentazioni<br />
immani e spettacolari. Ora non c’è dubbio<br />
che Giandomenico, mantenendo in sostanza il modello<br />
stilistico del padre, fu totalmente alieno proprio dall’immane<br />
e dallo spettacolare. Proprio nell’opera che è stata<br />
considerata cruciale in Giandomenico, gli affreschi della<br />
villa di Zianigo poi trasferiti a Ca’ Rezzonico, la funzione<br />
dello “spettacolo” visivo è espunta a priori.<br />
L’animazione della fi gura<br />
Lo stile, come si è osservato, è sempre ossequiente all’intramontabile<br />
insegnamento paterno ma Giandomenico<br />
accentua un aspetto del “segno” derivato da Giambattista<br />
che il padre aveva teso, piuttosto, a moderare. Si tratta<br />
di una grafi a nervosa e eccitata che costruendo le fi gure<br />
le anima conferendo all’immagine, ancorchè ferma, una<br />
latente animazione. Ma mentre in Giambattista questa<br />
attitudine al tratto “dinamico” trova espansione proprio<br />
nella immensità degli spazi che il pittore governa da vero<br />
padrone e signore della materia pittorica, in Giandomenico<br />
questo tratto diviene una sorta di “sismogramma” che<br />
agita e squassa quasi le fi gure coprendo integralmente lo<br />
spazio disponibile ma mantenendo una gracilità e una discrezione<br />
che sono all’opposto dello spirito paterno, quasi<br />
che quello stile unico e incomparabile che passsa da padre<br />
a fi glio fosse nato in Giambattista dall’audacia e dal coraggio<br />
e in Giandomenico si fosse perpetuato nel disagio<br />
e nella paura. In uno degli affreschi culminanti di Zianigo<br />
si vede una volta dove è rappresentata una specie di altalena<br />
dei Pulcinella, quasi una grottesca ascensione verso il<br />
cielo in bilico su una corda oscillante. L’assurdità del tema<br />
è evidente e un sospetto quasi di blasfemo attraversa la<br />
46<br />
scena. Del resto Pulcinella, maschera napoletana per antonomasia<br />
ma eletta da Giandomenico a personaggio chiave<br />
della sua potenza narrativa, è moltiplicato in innumerevoli<br />
fi gure nelle sue storie. In altre parole Giandomenico<br />
non rappresenta la storia di Pulcinella ma “dei” Pulcinella<br />
in quanto immagina una umanità tutta fatta di maschere<br />
purchè la maschera sia unica e sia appunto quella di<br />
Pulcinella: una specie di fi gura universale in cui l’umanità<br />
possa specchiarsi. Ma va ricordato come l’umanità<br />
che si specchia nella maschera è l’umanità dei bambini<br />
perché, parallelamente alla affrescatura della Villa di Zianigo,<br />
Giandomenico Tiepolo crea quell’album incredibile<br />
e insolito in tutta la storia dell’arte occideiitale che è il<br />
Divertimento per li regazzi, carte 104, che in altrettanti disegni<br />
narra la vita di Pulcinella. È esplicito dunque che<br />
il pubblico di Giandomenico sia il pubblico dell’infanzia,<br />
con contrapposiziotie formidabile rispetto al padre, il cui<br />
pubblico fu quello dei potenti e dei governatori della Terra.<br />
L’infanzia, per principio, non detiene alcun potere se<br />
non quello degli affetti, della fantasia e della spontaneità.<br />
Regressione infantile<br />
Giandomenico, dunque, giunto alla fíne della sua vita regredisce<br />
all’infanzia e in questo si contrappone in modo<br />
totale e disperato alla fi gura paterna, accettando il suo<br />
statuto ipostatizzato e inevitabile di fi glio ma ribaltandolo<br />
in un valore estetico altrettanto potente e universale di<br />
quello conseguito dal genitore. Dunque Tiepolo padre, in<br />
prospettiva storica, “contiene” suo fi glio ma il fi glio ha elaborato<br />
un residuo che sfuggirà a qualunque rigido inquadramento<br />
dentro il modello della fi gura paterna. Il Divertimento<br />
per li regazzi è sostanzialmente una favola ed è interessante<br />
notare come il risveglio di interesse per il mondo<br />
della favola, che porterà dopo non moltissimo tempo al<br />
lavoro dei Fratelli Grimm in Germania, sia già ben consolidato<br />
in Giandomenico che del resto aveva avuto esempi