27.08.2013 Views

UdA 5

UdA 5

UdA 5

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

PRESENTAZIONE PERCORSO LABORATORI<br />

SCIENZE<br />

L’energia elettrica<br />

MARZO<br />

Materiale informativo per presentare ai bambini l’invenzione della pila e della lampadina.<br />

L’invenzione della pila<br />

La pila, oggetto che tutti gli alunni avranno sicuramente visto e utilizzato più volte, è<br />

un generatore di corrente elettrica, ossia elettricità in movimento.<br />

Ma chi l’ha inventata?<br />

La pila è stata inventata dallo scienziato Alessandro Volta, un esponente della società<br />

colta italiana che tra il Settecento e l’Ottocento diede vari importanti contributi alla<br />

cultura scientifica.<br />

Già alla fine del liceo, a Como, Volta iniziò a interessarsi dei fenomeni elettrici, studiando<br />

i testi di tre tra i maggiori scienziati del tempo nel campo dell’elettricità.<br />

Tuttavia l’invenzione della pila ebbe luogo piuttosto tardi (l’inventore aveva già 54<br />

anni), in quanto seguì a un lungo lavoro di ricerca e sperimentazione come professore<br />

di Fisica all’Università di Pavia dal 1778 (per una biografia scientifica e la descrizione<br />

delle invenzioni, vedere al sito http://ppp.unipv.it/Volta/).<br />

Questo scienziato aveva compreso che alcuni metalli potevano essere sorgenti di<br />

elettricità. Costruì allora una colonna (una pila) di dischetti di rame e di zinco, separati<br />

da pezzi di tessuto che era stato immerso in acqua contenente una sostanza acida.<br />

Collegando il primo e l’ultimo disco con un filo metallico, Volta scoprì che in questo<br />

filo passava corrente elettrica. Dal cognome dello scienziato ha preso il nome l’unità<br />

di misura di una grandezza elettrica: il volt. L’invenzione della pila (nel 1800) rivoluzionò<br />

per sempre il campo dell’elettrologia.<br />

Com’è fatta una lampadina?<br />

Essa è formata da un bulbo di vetro contenente un filamento fatto di un metallo, il<br />

tungsteno, che oppone resistenza al passaggio della corrente elettrica. Quando la<br />

corrente percorre il filo questo diventa incandescente ed emette energia luminosa.<br />

Per evitare che il filo bruci dentro al bulbo non c’è ossigeno, ma il vuoto.<br />

L’invenzione della lampadina<br />

RIMANDO IN GUIDA PAG. 130<br />

Oggi non riusciamo neppure più a immaginare una città completamente buia: per<br />

riscoprire con sgomento che cosa sia l’oscurità ci vogliono i blackout.<br />

Ma fino a poco più di un secolo fa l’uomo lottava ancora contro le tenebre con scarso<br />

successo. Tracce di torce e di lampade a olio si trovano già nelle caverne dell’età<br />

della pietra. Egiziani e Fenici inventarono candele costituite di sostanze fibrose impregnate<br />

di sego o di cera, che i Romani riuscirono a perfezionare introducendo il lucignolo.<br />

Il lume a petrolio, che si diffuse a partire dal 1860, segnò un passo avanti in<br />

luminosità e durata. Anche il gas portò un progresso. Tuttavia la svolta decisiva arrivò<br />

soltanto con l’elettricità e con la lampadina, da tutti abitualmente collegata al nome<br />

dello scienziato americano Thomas Edison. Ma a contendergli l’invenzione c’è<br />

1


2<br />

MARZO<br />

PRESENTAZIONE PERCORSO LABORATORI<br />

SCIENZE<br />

un italiano, Alessandro Cruto, nato a Piossasco, vicino Torino. Edison accese la sua<br />

lampadina il 21 ottobre 1879, Cruto cinque mesi dopo, il 4 marzo 1880. La lampadina<br />

di Cruto però aveva un filamento migliore: faceva luce per 500 ore contro le 40<br />

ore della lampadina di Edison. Nonostante la maggiore efficienza della sua lampadina,<br />

il merito di Cruto non fu riconosciuto e una sua fabbrica di lampadine sorta nella<br />

cintura di Torino fu assorbita dalla Philips.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!