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Bilancio Sociale 2007 - Gruppo Cariparma Crédit Agricole

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Il contesto di riferimento<br />

Nel <strong>2007</strong> la crescita degli impieghi si è dimostrata ancora<br />

sostenuta, con un incremento sui 12 mesi precedenti del +10,6%<br />

(sostanzialmente in linea con il +10,9% del 2006). Tale dinamica<br />

evidenzia da un lato come non vi siano state particolari<br />

restrizioni nell’offerta del credito e dall’altro come il rallentamento<br />

della dinamica della domanda di prestiti connessi all’attività<br />

del mercato immobiliare sia stata piuttosto modesta. Lo sviluppo<br />

dei volumi degli impieghi ha beneficiato della maggior domanda<br />

di prestiti da parte dell’economia, con un tasso di crescita dei<br />

finanziamenti alle imprese che nel <strong>2007</strong> si è attestato al +12,1%,<br />

grazie anche alla ripresa degli investimenti.<br />

La qualità del credito per le banche italiane, anche dopo diversi<br />

anni di crescita degli impieghi a ritmi sostenuti, si conferma<br />

ancora elevata.<br />

Con riferimento alla raccolta, nel corso del <strong>2007</strong> è proseguito<br />

il forte accumulo di raccolta sull’estero (+22,2% sul 2006),<br />

soprattutto tramite strumenti a breve termine, che rappresenta<br />

a fine anno il 28% circa del totale raccolta bancaria (era il 25%<br />

a fine 2006). La dinamica della raccolta interna, dopo il<br />

rallentamento evidenziato tra il secondo ed il terzo trimestre<br />

dell’anno, risulta in ripresa a fine <strong>2007</strong>, sostenuta sia dalla<br />

componente a breve termine, sia dalla raccolta sul segmento a<br />

più lunga scadenza.<br />

L’andamento dei prodotti di risparmio gestito segnala il<br />

permanere di un atteggiamento di maggiore prudenza da parte<br />

dei risparmiatori. Tali prodotti risultano infatti in flessione nel<br />

corso del <strong>2007</strong>. In particolare, nell’ambito del risparmio gestito<br />

si sono confermate le attese di un sensibile ridimensionamento<br />

nel settore dei fondi comuni di investimento, con un tasso di<br />

variazione dei fondi promossi da intermediari italiani che a<br />

fine dicembre <strong>2007</strong> si è dimostrato in ulteriore calo rispetto a<br />

quanto osservato nel 2006 (-9,1% contro -4,2%).<br />

Prospettive per il 2008<br />

(Fonte: Banca d’Italia, Bollettino economico n.53, luglio 2008)<br />

Rispetto ai primi mesi dell’anno in corso, il contesto internazionale<br />

si è ulteriormente deteriorato. Gli aumenti dei prezzi delle materie<br />

prime importate hanno ridotto ulteriormente la capacità di spesa<br />

delle famiglie e, di conseguenza, la dinamica dei consumi privati<br />

inducendo, per via delle minori prospettive di domanda, un<br />

ridimensionamento dei piani di accumulo di capitale da parte<br />

delle imprese. Ne discende una marcata revisione al ribasso delle<br />

stime di crescita dell’economia italiana per l’anno in corso, con<br />

un incremento atteso del PIL per il 2008 dello 0,4%.<br />

Nell’anno in corso, a fronte di una domanda nazionale che<br />

dovrebbe evidenziare una crescita pressoché nulla (per le<br />

dinamiche piatte di consumi e investimenti), le esportazioni,<br />

pur in rallentamento per la perdita di competitività di prezzo,<br />

sono stimate in crescita (+2,1%).<br />

In forte crescita si dimostra anche l’inflazione (stimata al<br />

+3,8% nel 2008), per effetto delle spinte al rialzo degli input<br />

alimentari ed energetici sui mercati internazionali. g<br />

<strong>Bilancio</strong> <strong>Sociale</strong> <strong>2007</strong> 17

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