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L'uomo, il capitano, un campione eterno. - Frigerio Viaggi

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IN VIAGGIO CON<br />

50 WOW P/E 2013<br />

Dr.Antonio<br />

Dal 1994 <strong>il</strong> Dottor Melotto effettua<br />

missioni di chirurgia della disab<strong>il</strong>ità in<br />

Kenya ed è membro del Comitato Direttivo<br />

dell’associazione World Friends.<br />

Da anni trascorre con amore e passione le proprie vacanze in<br />

Kenya … non in spiaggia o a fare Safari, bensì nelle baraccopoli<br />

di Nairobi, dove opera bimbi con piedi torti, paralisi cerebrale<br />

infant<strong>il</strong>e, poliomelite e ustioni. Sempre per amore dei “suoi<br />

bambini” sta costruendo <strong>un</strong> ospedale “pezzo a pezzo” proprio<br />

vicino alla baraccopoli, per portare speranza e sorrisi in <strong>un</strong>o<br />

dei posti più poveri al mondo… Una vera “mission impossible”<br />

che sta realizzando a dispetto di m<strong>il</strong>le difficoltà e problemi<br />

ma, conoscendolo, sappiamo che non si darà mai per vinto e<br />

continuerà, mattone dopo mattone.<br />

Oltre ad essere molto fieri di lui, siamo davvero orgogliosi di<br />

poterlo aiutare nell’affrontare questo progetto anche per fargli<br />

sapere che non è solo e non lo sarà mai!<br />

Domande<br />

Dr. Melotto, l’anno scorso ci ha raccontato del suo<br />

lavoro e dei suoi bambini in Kenya: come sono evolute<br />

le cose rispetto all’ultima intervista?<br />

Stiamo continuando lo sv<strong>il</strong>uppo del Neema Hospital,<br />

l'ospedale che stiamo letteralmente costruendo "pezzo<br />

per pezzo", alla periferia di Nairobi. Questo ospedale<br />

serve <strong>un</strong> bacino di circa 4.000.000 di persone (tanta è<br />

la popolazione della città) ed è situato nelle immediate<br />

vicinanze delle baraccopoli. Abbiamo scelto proprio noi<br />

questa posizione, per assistere gratuitamente la fascia più<br />

povera della popolazione. Su 4 m<strong>il</strong>ioni di abitanti, quasi<br />

3 vive in condizioni di estrema povertà nelle baraccopoli:<br />

ammassi di rifugi che non si possono chiamare case, fatti di<br />

lamiera, sassi, legno e fango. Non esistono servizi igienici,<br />

le strade con fogne a cielo aperto (potete immaginare cosa<br />

succede durante la stagione delle piogge), pochissimi<br />

hanno la corrente elettrica e non esiste l'acqua corrente.<br />

Ci parli di come state sv<strong>il</strong>uppando l’ospedale<br />

La novità più importante è quella del reparto maternità,<br />

realizzato negli ultimi due anni, con la sala parto e la sala<br />

operatoria per i bambini più piccoli: nel 2012 abbiamo già<br />

avuto 2.000 parti!<br />

Grazie al completamento di questo reparto, oggi abbiamo<br />

la possib<strong>il</strong>ità di curare immediatamente, già <strong>il</strong> giorno dopo<br />

la nascita, i bambini che presentano <strong>il</strong> cosiddetto “piede<br />

torto”, <strong>un</strong>a malformazione che, se non viene curata, non gli<br />

permetterà di camminare. Il procedimento, con <strong>un</strong>a serie<br />

di gessi che vengono rinnovati ogni 8 giorni, permette di<br />

portare alla normalità i piedi dei neonati in circa 3-6 mesi,

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