Lezione 16 Scintillatori - Fisica
Lezione 16 Scintillatori - Fisica
Lezione 16 Scintillatori - Fisica
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<strong>Scintillatori</strong> inorganici<br />
<strong>Scintillatori</strong> organici<br />
Fibre<br />
Fotorivelatori<br />
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
<strong>Scintillatori</strong><br />
Rivelatori di Particelle 1
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
<strong>Scintillatori</strong><br />
Il contatore a scintillazione è uno dei più vecchi apparati sperimentali usati per la<br />
radiazione nucleare. Prima del contatore a scintillazione si usava l’occhio nudo,<br />
osservando i flash di luce emessi quando le particelle colpivano uno schermo di<br />
solfato di zinco.<br />
Pare che la sensibilità dell’occhio umano aumenta con una tazza di buon caffè<br />
(molto forte), possibilmente con l’aggiunta di una piccola dose di stricnina…!!!!<br />
Dopo un lungo periodo di adattamento, l’occhio umano può vedere circa 15 fotoni<br />
se emessi in un intervallo di tempo non superiore ad 1/10 di secondo e con<br />
lunghezza d’onda pari a quella cui l’occhio umano e’ più sensibile (verde). 1/10 s e’<br />
il tempo di persistenza dell’immagine sulla retina.<br />
Henry&Baucels (J.Phys.Path.Gen. XIII (1911),841) affermano che è visibile ad<br />
occhio nudo un deposito di energia di 3 eV corrispondente ad un singolo fotone nel<br />
verde.<br />
Rivelatori di Particelle 2
photodetector<br />
La funzione di uno scintillatore è duplice:<br />
Emettere luce (luminescenza)<br />
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
<strong>Scintillatori</strong><br />
Definiamo scintillatore qualunque<br />
materiale che emette un impulso di luce<br />
poco dopo il passaggio di una particella<br />
carica.<br />
Trasmetterla al rivelatore di fotoni (e.g. fotomoltiplicatore)<br />
Rivelatori di Particelle 3
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
<strong>Scintillatori</strong><br />
Proprietà generali di uno scintillatore<br />
Uno scintillatore consiste generalmente in un materiale scintillante<br />
accoppiato otticamente ad un fotomoltiplicatore (PM) o direttamente o<br />
tramite una guida di luce. Quando la particella passa attraverso lo<br />
scintillatore eccita gli atomi e le molecole dello scintillatore si emette<br />
luce.<br />
la luce viene trasmessa al PM e viene convertita in una debole corrente<br />
di fotoelettroni, amplificata dai dinodi (altri elettrodi ) del PM. <br />
abbiamo un segnale in corrente facilmente rivelabile dall’elettronica<br />
Rivelatori di Particelle 4
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
<strong>Scintillatori</strong><br />
Lo scintillatore può fornire molte informazioni fra cui:<br />
1. Sensibile all’energia ( ~ lineare ed il PM è lineare) il segnale di<br />
uscita è proporzionale all’energia di eccitazione. può essere usato<br />
come spettrometro di energia (calorimetri, dE/dx etc.)<br />
2. Risposta temporale rapida misura di tempi (tempo di volo, trigger,<br />
etc.)<br />
3. Discriminazione fra varie particelle, studiando la forma dell’impulso di<br />
uscita. Con alcuni tipi di scintillatore è possibile distinguere fra le<br />
varie particelle, analizzando la forma dell’impulso di uscita. Questo a<br />
causa di diversi meccanismi di eccitazione per particelle con diverso<br />
potere ionizzante (α, n, γ, etc.)<br />
Rivelatori di Particelle 5
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
<strong>Scintillatori</strong><br />
Gli scintillatori hanno proprietà note come luminescenza.<br />
Materiali luminescenti assorbono energia e la riemettono<br />
sotto forma di luce visibile.<br />
Se l’emissione avviene subito dopo l’assorbimento (10 -8 s) il<br />
processo è chiamato fluorescenza. Se invece l’emissione è<br />
ritardata (lo stato eccitato è metastabile) il processo si<br />
chiama fosforescenza. In questo caso il tempo fra<br />
l’assorbimento e la ri-emissione può durare dai µs alle ore<br />
(dipende dal materiale).<br />
Generalmente la componente veloce è quella che domina (e<br />
che ci interessa)<br />
Rivelatori di Particelle 6
Luce<br />
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
<strong>Scintillatori</strong><br />
In prima approssimazione l’evoluzione temporale del processo di riemissione può essere<br />
descritto da una semplice legge esponenziale:<br />
N<br />
N<br />
τ<br />
= 0<br />
d<br />
⋅ e<br />
− t<br />
τ<br />
dove N è il numero di fotoni emessi al tempo t, t d il tempo di decadimento ed N 0 il numero<br />
totale di fotoni emessi.<br />
Il tempo di assorbimento dell’energia (eccitazione degli atomi e delle molecole) è in<br />
generale molto più breve del tempo di ri-emissione (per semplicità l’abbiamo assunto<br />
0).<br />
d<br />
tempo<br />
Rivelatori di Particelle 7
Luce<br />
totale<br />
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
<strong>Scintillatori</strong><br />
Componente veloce<br />
Componente lenta<br />
Tempo<br />
Quasi tutti gli scintillatori hanno 2 componenti di ri-emissione, una veloce ed una<br />
lenta (fluorescenza e fosforescenza) <br />
N<br />
=<br />
Ae<br />
−<br />
t<br />
t<br />
f<br />
+ Be<br />
Generalmente la componente veloce è quella che domina (e che ci interessa)<br />
−<br />
t<br />
t<br />
s<br />
Rivelatori di Particelle 8
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
<strong>Scintillatori</strong><br />
Sebbene esistano molti materiali scintillanti non tutti sono adatti per<br />
costruire apparati sperimentali. Un buon scintillatore (utilizzabile) deve<br />
avere:<br />
1. alta efficienza per convertire l’energia di eccitazione in<br />
fluorescenza<br />
2. trasparenza alla luce di fluorescenza in modo da poterla<br />
trasmettere<br />
3. emissione sulla lunghezza d’onda in cui funzionano i rivelatori di<br />
luce (generalmente luce visibile)<br />
4. una costante di tempo di decadimento τ breve<br />
Rivelatori di Particelle 9
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
<strong>Scintillatori</strong><br />
Esistono 2 tipi di materiale scintillante:<br />
<strong>Scintillatori</strong> organici (poca luce, ma veloci)<br />
<strong>Scintillatori</strong> inorganici (molta luce, ma generalmente<br />
lenti)<br />
Esistono diversi meccanismi di scintillazione<br />
(essenzialmente 3)<br />
Rivelatori di Particelle 10
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
<strong>Scintillatori</strong> inorganici<br />
<strong>Scintillatori</strong> inorganici cristallini.<br />
Sono scintillatori inorganici NaI, CsI, Bi 4Ge 3O 12 (noto come BGO),<br />
PbWO 4, BaF 2…<br />
Il meccanismo di scintillazione negli scintillatori inorganici è<br />
caratteristico della struttura a bande elettroniche che si trovano nei<br />
cristalli.<br />
Rivelatori di Particelle 11
exciton<br />
band<br />
activation<br />
centres<br />
(impurities)<br />
scintillation<br />
(200-600nm)<br />
luminescense<br />
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
<strong>Scintillatori</strong> inorganici<br />
Quando una particella entra in un cristallo possono<br />
accadere 2 processi:<br />
conduction band<br />
electron<br />
quenching<br />
excitation<br />
hole<br />
valence band<br />
traps<br />
E g<br />
i. si eccita un elettrone dalla banda di valenza in quella<br />
di conduzione, creando così un elettrone ed una<br />
lacuna liberi. (ionizzazione)<br />
ii. si crea un eccitone spostando un elettrone dalla<br />
banda di valenza in quella degli eccitoni (posta<br />
appena al di sotto della banda di conduzione). In<br />
questo caso elettrone e lacuna rimangono legati, ma<br />
possono muoversi liberamente (in coppia) nel<br />
cristallo.(eccitazione)<br />
Se il cristallo contiene delle impurità (sono<br />
necessarie), si possono creare localmente dei<br />
livelli elettronici nella banda delle energie proibite.<br />
Gli atomi di impurità sono chiamati centri<br />
attivatori.<br />
Se una lacuna libera od una lacuna di un eccitone<br />
incontra uno di questi centri attivatori, può<br />
ionizzare uno di questi atomi di impurità. Se ora<br />
arriva un altro elettrone, questo cade nel buco<br />
(lacuna) lasciato dalla ionizzazione precedente <br />
si emette luce ( se tale modo di diseccitazione è<br />
permesso).<br />
Se la transizione avviene senza emissione di<br />
radiazione (rapida) l’impurità diventa una trappola<br />
e l’energia può essere persa in altri modi o con<br />
tempi lunghi.<br />
Spesso si hanno 2 costanti di tempo:<br />
ricombinazione rapida dai centri di attivazione (ns-µs)<br />
ricombinazione ritardata (trappole) (~100 ms)<br />
Rivelatori di Particelle 12
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
<strong>Scintillatori</strong> inorganici<br />
L’emissione di luce dai cristalli scintillanti dipende fortemente dalla<br />
temperatura:<br />
BGO<br />
(From Harshaw catalog)<br />
PbWO 4<br />
Rivelatori di Particelle 13
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
<strong>Scintillatori</strong> inorganici<br />
Elementi nobili liquidi (LAr, LXe, LKr…)<br />
A<br />
excitation<br />
ionization<br />
A*<br />
A +<br />
collision<br />
with g.s.<br />
atoms<br />
excited<br />
molecule<br />
A 2 *<br />
A 2 +<br />
ionized<br />
molecule<br />
de-excitation and<br />
dissociation<br />
e -<br />
A<br />
A<br />
A 2 *<br />
recombination<br />
UV<br />
130nm (Ar)<br />
150nm (Kr)<br />
175nm (Xe)<br />
Rivelatori di Particelle 14
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
<strong>Scintillatori</strong> inorganici<br />
La luce emessa è difficile da rivelare in quanto è<br />
tendenzialmente emessa nell’ultravioletto:<br />
Ar 130 nm<br />
Kr 150 nm<br />
Xe 175 nm<br />
Anche i gas nobili (ad alta pressione) possono scintillare.<br />
Anche nel caso di gas nobili si hanno 2 costanti di tempo:<br />
rapida (pochi ns)<br />
lenta (100÷1000 ns)<br />
ma con la medesima lunghezza d’onda.<br />
Rivelatori di Particelle 15
scintillatore densità<br />
(g/cm3)<br />
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
<strong>Scintillatori</strong> inorganici<br />
indice<br />
rifrazione<br />
lunghezza<br />
d’onda<br />
(nm)<br />
costante di<br />
tempo<br />
(µs)<br />
NaI 3.67 1.78 303 0.06 190<br />
scintillaz.<br />
(relativa<br />
a NaI(Tl)<br />
note fotoni/MeV<br />
NaI(Tl) 3.67 1.85 410 0.25 100 a 80 K 4x10 4<br />
CsI 4.51 1.80 310 0.01 6 a 80 K<br />
CsI(Tl) 4.51 1.80 565 1.0 45 a 80 K 1.1x10 4<br />
6 LiI(Eu) 4.06 1.96 470-485 1.4 35 a 80 K 1.4x10 4<br />
BaF 2 4.88 1.49 190/220<br />
310<br />
0.0006<br />
0.63<br />
5<br />
15<br />
6.5x10 3<br />
2x10 3<br />
Bi 4Ge 3O 12 7.13 2.15 480 0.30 10 2.8x10 3<br />
PbWO 4 8.28 1.82 440,530 0.1 100<br />
LAr 1.4 1.29 120-170 0.005/0.860 a 170 nm<br />
LKr 2.41 1.40 120-170 0.002/0.085 a 170 nm<br />
LXe 3.06 1.60 120-170 0.003/0.022 a 170 nm 4x10 4<br />
Rivelatori di Particelle <strong>16</strong>
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
<strong>Scintillatori</strong> organici<br />
Gli scintillatori organici sono dei composti di idrocarburi che<br />
contengono delle strutture ad anello di benzene. In questi composti la<br />
luce di scintillazione deriva da transizioni degli elettroni di valenza liberi<br />
delle molecole.<br />
Questi elettroni non sono associati ad un atomo particolare nella<br />
molecola ed occupano gli orbitali molecolari π.<br />
Rivelatori di Particelle 17
S 3<br />
S 2<br />
S 1<br />
S 0<br />
singlet states<br />
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
<strong>Scintillatori</strong> organici<br />
Molecular states<br />
10 -11 s degradazione interna<br />
non-<br />
radiative<br />
triplet states<br />
T 2<br />
T 1<br />
phosohorescence<br />
>10 - 4 s<br />
Scintillation is based on<br />
the 2 π electrons of the<br />
C-C bonds.<br />
Emitted light is in the UV<br />
range.<br />
Rivelatori di Particelle 18
S 3<br />
S 2<br />
S 1<br />
S 0<br />
singlet states<br />
Molecular states<br />
10 -11 s degradazione interna<br />
non-<br />
radiative<br />
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
<strong>Scintillatori</strong> organici<br />
triplet states<br />
T 2<br />
T 1<br />
phosohorescence<br />
>10 - 4 s<br />
L’energia rilasciata dalla particella eccita<br />
sia i livelli elettronici che vibrazionali.<br />
(Linee rosse tratteggiate)<br />
Le eccitazioni dello stato di singoletto<br />
decadono in ≤10 ps senza emettere<br />
radiazione (degradazione interna).<br />
dallo stato S 1 è facile decadere nello stato<br />
fondamentale S 0 con emissione di luce di<br />
fluorescenza in 1÷ 10 ns.<br />
Analogamente dallo stato di tripletto si<br />
arriva tramite degradazione interna allo<br />
stato T 1 e poi si scende a T 0 in maniera<br />
complessa con emissione di luce di<br />
fosforescenza (lenta > 10 -4 s)<br />
Rivelatori di Particelle 19
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
<strong>Scintillatori</strong> organici<br />
Gli scintillatori organici possono essere:<br />
Cristalli organici : i più comuni sono antracene e naftalene.<br />
L’antracene è relativamente lento (30 ns), ma dà abbastanza<br />
luce. Il naftalene è rapido, ma dà poca luce.<br />
<strong>Scintillatori</strong> liquidi e plastici: sono quelli più usati.<br />
Liquidi: sono soluzioni di 1 o più scintillatori organici disciolti in un<br />
solvente organico. L’energia rilasciata dalla particella è, in<br />
generale, assorbita dal solvente e poi rilasciata al soluto<br />
(trasferimento rapido ed efficiente). Il soluto (o i soluti) funzionano<br />
da wawe length shifter ovvero assorbono, ad esempio,<br />
nell’ultravioletto ed emettono nel visibile.<br />
Plastici: sono del tutto analoghi agli scintillatori liquidi per il<br />
funzionamento e la composizione (solvente e soluto/i), ma sono<br />
solidi.<br />
Rivelatori di Particelle 20
Solventi e soluti comunemente usati :<br />
Liquid<br />
scintillators<br />
Plastic<br />
scintillators<br />
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
<strong>Scintillatori</strong> organici<br />
solvent secondary<br />
fluor<br />
Benzene<br />
p-terphenyl<br />
Toluene<br />
DPO<br />
Xylene<br />
PBD<br />
Polyvinylbenzene p-terphenyl<br />
Polyvinyltoluene DPO<br />
Polystyrene PBD<br />
tertiary<br />
fluor<br />
POPOP<br />
BBO<br />
BPO<br />
POPOP<br />
TBP<br />
BBO<br />
DPS<br />
Rivelatori di Particelle 21
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
<strong>Scintillatori</strong> organici<br />
Rappresentazione schematica del principio di wawe length shifting:<br />
(C. Zorn, Instrumentation In<br />
High Energy Physics, World<br />
Scientific,1992)<br />
Rivelatori di Particelle 22
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
<strong>Scintillatori</strong> organici<br />
I tempi di risposta degli scintillatori liquidi e plastici sono<br />
brevi:<br />
Liquidi : 3÷4 ns<br />
Solidi : 2÷ 3 ns<br />
Attenzione: gli scintillatori organici hanno basso Z (sono<br />
H,C) scarsa efficienza per rivelare γ (praticamente solo<br />
effetto Compton).<br />
Ricordiamo infatti che l’effetto fotoelettrico va come Z 5 e la produzione di coppie<br />
come Z 2 , mentre l’effetto Compton è lineare in Z<br />
Hanno invece alta efficienza per rivelare neutroni (reazioni<br />
n+pn+p).<br />
Rivelatori di Particelle 23
materiale densità<br />
(g/cm3 )<br />
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
<strong>Scintillatori</strong> organici<br />
Proprietà di alcuni scintillatori organici<br />
n λ<br />
(nm)<br />
τ<br />
(ns)<br />
scint. rel<br />
antr<br />
H/C note yeild/<br />
NaI<br />
naphthalene 1.15 1.58 348 11 11 0.800 monocrist.<br />
anthracene 1.25 1.59 448 30-32 100 0.714 monocrist. 0.5<br />
NE 102 A 1.032 1.58 425 2.5 65 1.105 Nucl. Ent.<br />
NE 104 1.032 1.58 405 1.8 68 1.100 Nucl. Ent.<br />
NE 110 1.032 1.58 437 3.3 60 1.105 Nucl. Ent.<br />
BC 412 1.032 1.58 434 3.3 60 1.104 Bicron<br />
BC 414 1.032 1.58 392 1.8 68 1.110 Bicron<br />
BC 4<strong>16</strong> 1.032 1.58 434 4.0 50 1.110 Bicron<br />
Rivelatori di Particelle 24
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
<strong>Scintillatori</strong> organici<br />
La risposta degli scintillatori plastici non è lineare con la perdita di energia,ma vale la<br />
formula empirica di Birk.<br />
dL/dx<br />
A dE<br />
dx<br />
k dE<br />
B dx<br />
⋅ +<br />
⋅<br />
=<br />
1<br />
La luce è ridotta a causa della ricombinazione delle molecole eccitate la non linearità<br />
è proporzionale a dE/dx.<br />
Per piccoli dE/dx è praticamente lineare.<br />
Un altro effetto non totalmente capito è la dipendenza della luce di scintillazione dal campo magnetico.<br />
(cresce al crescere di B di qualche %)<br />
dL<br />
dx<br />
Luce emessa per unità di lunghezza<br />
J.B.Birks, Proc. Phys. Soc. A64,874 (1951)<br />
Esistono anche altri modelli e parametrizzazioni<br />
Rivelatori di Particelle 25
Lettura della luce di scintillazione.<br />
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
Guide di luce<br />
Normalmente la luce di scintillazione viene letta tramite un fototubo. Bisogna quindi<br />
adattare sia geometricamente che spettralmente la luce di scintillazione allo spettro<br />
e dimensioni del PM.<br />
Guide di luce: la luce viene trasferita tramite riflessione totale. Gli indici di rifrazione<br />
della guida e dello scintillatore sono praticamente uguali.<br />
Rivelatori di Particelle 26
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
Guide di luce<br />
Trasmissione della luce attraverso guide di luce<br />
Quando si accoppia uno scintillatore ad un fototubo la tentazione di<br />
adattare uno scintillatore di grossa area ad un piccolo fototubo è<br />
grande. In questo modo si risparmierebbe notevolmente (Ad<br />
esempio usando come rivelatori dei fotodiodi che costano<br />
pochissimo).<br />
Ma qual è l’efficienza di trasmissione della luce?<br />
L’efficienza di trasmissione della luce è limitata da:<br />
L’angolo di riflessione totale<br />
Conservazione dello spazio delle fasi (teorema di Liouville)<br />
Rivelatori di Particelle 27
Guida<br />
di<br />
Luce<br />
Scintillatore<br />
Θ<br />
α 1<br />
∆x 1<br />
φ α 2<br />
∆x 2<br />
Fotomoltiplicatore<br />
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
Guide di luce<br />
• Riflessione totale<br />
Per avere riflessione totale:<br />
sin Θ<br />
Se Θ è l’angolo limite di riflessione totale, la luce arriva al<br />
fototubo con un angolo massimo:<br />
α = π / 2 + φ − Θ<br />
2<br />
Poiché il massimo angolo di riflessione nella guida di luce<br />
è π/2, il minimo angolo dei raggi riflessi che arrivano al<br />
fototubo è φ, mentre i raggi diretti possono arrivare ad<br />
angolo 0.<br />
ne n<br />
Rivelatori di Particelle 28<br />
≥<br />
n e=1 (aria)<br />
n= indice rifr. guida
Guida<br />
di<br />
Luce<br />
Scintillatore<br />
Θ<br />
α 1<br />
∆x 1<br />
φ α 2<br />
∆x 2<br />
Fotomoltiplicatore<br />
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
Guide di luce<br />
• Conservazione dello spazio delle fasi<br />
Le traiettorie dei fotoni possono essere descritte come un punto nello spazio delle<br />
fasi con coordinate x e p=nsin(α) (con n = indice di rifrazione del mezzo e α<br />
divergenza angolare del fascio di luce.(*)<br />
All’ingresso della guida di luce la dimensione trasversa è ∆x 1 e se α 1 è l’angolo<br />
massimo di un raggio di luce l’elemento di volume nello spazio delle fasi è:<br />
∆x 1∆p 1=2∆x 1nsinα 1<br />
All’uscita della guida di luce l’elemento di volume è:<br />
∆x 2∆p 2=2∆x 2nsinα 2<br />
ma per il teorema di Liouville:<br />
∆x 1∆p 1=∆x 2∆p 2<br />
Un angolo massimo di accettanza α 2 all’uscita della guida comporta che solo raggi<br />
con un angolo di entrata<br />
sinα 1=(∆x 2/∆x 1)sinα 2<br />
si possono propagare nella guida di luce.<br />
Notiamo che anche nel caso che si abbia riflessione totale per tutti gli angoli (n=∞) una guida di luce con ∆x 1
Guida<br />
di<br />
Luce<br />
Scintillatore<br />
Θ<br />
α 1<br />
∆x 1<br />
φ α 2<br />
∆x 2<br />
Fotomoltiplicatore<br />
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
Guide di luce<br />
Abbiamo visto che la riflessione interna totale permette un angolo<br />
massimo:<br />
per cui:<br />
e nell’ipotesi che φ
Barre di wavelength shifter (WLS)<br />
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
Guide di luce<br />
Per grandi aree si usano sbarrette di BBQ, Y7, K27. Assorbono sui 400nm e<br />
riemettono sui 500 nm. Hanno una lunghezza di assorbimento per lo spettro<br />
emesso (~500nm) fino a 10 m.<br />
Rivelatori di Particelle 31
Fibre (polistirene n=1.59)<br />
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
Guide di luce<br />
Rivelatori di Particelle 32
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
Guide di luce<br />
Conviene usare un cladding (guaina) con l’indice di rifrazione il più<br />
piccolo possibile per massimizzare la luce raccolta per riflessione totale.<br />
Rivelatori di Particelle 33
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
Guide di luce<br />
Le fibre sono spesso usate per ragioni di geometria in calorimetri a sampling.<br />
Rivelatori di Particelle 34
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
<strong>Scintillatori</strong> e guide di luce<br />
Calorimetro adronico di ATLAS<br />
Calorimetro adronico costruito da<br />
tegole di scintillatore (spesse 3mm)<br />
messe in una struttura di ferro<br />
(calorimetro a campionamento).<br />
Il calorimetro è spesso 2m e lungo<br />
11m (cilindro).<br />
Le tegole di scintillatore sono lette da<br />
entrambi i lati da delle fibre.<br />
Rivelatori di Particelle 35
Tracciamento con fibre scintillanti.<br />
Molto flessibili<br />
Elevata granularità<br />
Bassa massa<br />
Risposta rapida (ns) (se<br />
l’elettronica di read out e’ veloce)<br />
usate come trigger di primo<br />
livello<br />
<strong>Lezione</strong> <strong>16</strong><br />
Fibre scintillanti<br />
geometrie planari<br />
(end cap)<br />
geometrie circolari<br />
(barrel)<br />
Rivelatori di Particelle 36