Anna Cinzia Bonfrisco: Alfano no segretario di partito e ministro dell’Interno
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
<strong>Bonfrisco</strong>: il neocentrismo tra<strong>di</strong>sce gli elettori Pdl<br />
<strong>Alfa<strong>no</strong></strong> <strong>no</strong>n può essere insieme <strong>segretario</strong> <strong>di</strong> <strong>partito</strong> e <strong>ministro</strong> dell’Inter<strong>no</strong>.<br />
Testo integrale da La Notizia Giornale del 25 ottobre 2013.<br />
Più che un falco, la senatrice berlusconiana <strong>Cinzia</strong> <strong>Bonfrisco</strong> preferisce definirsi un gatto:<br />
«Sa com’è, ogni tanto mi scappa la zampa…». Se n’è accorto il leader delle colombe<br />
Quagliariello, da lei definito «appren<strong>di</strong>sta stregone», «tra<strong>di</strong>tore» e infine «dottor<br />
Stranamore del centrismo».<br />
Piacevolezze a cui ha fatto seguire il <strong>no</strong>n voto sul suo ddl <strong>di</strong> riforma costituzionale («So<strong>no</strong><br />
d’accordo con Nitto Palma: <strong>no</strong>n può prescindere da una seria e profonda riforma della<br />
giustizia»), passato poi per il rotto della cuffia tra gli strepiti allarmati dei p<strong>di</strong>ellini<br />
governativi. Due giorni dopo <strong>Bonfrisco</strong> sceglie <strong>di</strong> tornare sorniona ma <strong>no</strong>n per questo le<br />
sue unghie retrattili so<strong>no</strong> me<strong>no</strong> affilate.<br />
Su <strong>Alfa<strong>no</strong></strong> osserva <strong>di</strong> trovare «<strong>di</strong>fficilmente compatibili le cariche <strong>di</strong> <strong>segretario</strong> <strong>di</strong> <strong>partito</strong> e<br />
<strong>ministro</strong> dell’Inter<strong>no</strong>. Lo <strong>di</strong>co nell’interesse del Paese e anche <strong>no</strong>stro: abbiamo bisog<strong>no</strong> <strong>di</strong><br />
qualcu<strong>no</strong> che <strong>di</strong>aloghi con i citta<strong>di</strong>ni senza essere ingessato al Viminale». Ecco, il <strong>partito</strong>.<br />
Sulla sua nuova sede sventola la ban<strong>di</strong>era <strong>di</strong> Forza Italia e invece continuate a chiamarvi<br />
Pdl. «È soltanto una questione <strong>di</strong> tempo. Forza Italia è il punto <strong>di</strong> approdo <strong>di</strong> un<br />
movimento che per scelta unanime prevede che Silvio Berlusconi ne sia l’unico leader.<br />
Questo percorso si completerà con una ratifica del Consiglio nazionale, indetto<br />
probabilmente per l’8 <strong>di</strong>cembre». Al centro <strong>di</strong> tutto resta la decadenza <strong>di</strong> Berlusconi dal<br />
Senato. «Se dovesse <strong>di</strong>pendere dal voto del <strong>no</strong>stro principale alleato allora cambierebbe<br />
ogni cosa perché farebbe emergere una contrad<strong>di</strong>zione <strong>no</strong>n sostenibile». Veramente il<br />
<strong>ministro</strong> Lupi va garantendo che il gover<strong>no</strong> resterà comunque in sella fi<strong>no</strong> al 2015. «Chi<br />
<strong>di</strong>ce che l’esclusione <strong>di</strong> Berlusconi <strong>no</strong>n cambierà nulla si nasconde <strong>di</strong>etro a un <strong>di</strong>to. E<br />
soprattutto inganna gli elettori». Intanto <strong>no</strong>n passa gior<strong>no</strong> che Giovanar<strong>di</strong>, Cicchitto e<br />
Quagliariello <strong>no</strong>n evochi<strong>no</strong> la costituzione <strong>di</strong> nuovi gruppi parlamentari. «Mi auguro che<br />
<strong>no</strong>n si arrivi davvero a una scissione».
Vabbè, questo lo <strong>di</strong>te tutti. E nell’attesa? «Nell’attesa mi limito a toccare con ma<strong>no</strong> lo stato<br />
<strong>di</strong> confusione <strong>di</strong> alcune persone convinte che si possa rappresentare il centrodestra<br />
prescindendo da Berlusconi e vagheggiando posizionamenti neocentristi magari targati<br />
Ppe. Tutti costoro so<strong>no</strong> troppo assorbiti dalle alchimie politiche <strong>di</strong> Palazzo. Non capisco<strong>no</strong><br />
che gli italiani si aspetta<strong>no</strong> risposte a problemi concreti e <strong>no</strong>n formulette politiche». E<br />
quin<strong>di</strong>? «E quin<strong>di</strong> quanto volete scommettere che Silvio sarà ancora una volta in grado <strong>di</strong><br />
tenerci insieme, nell’interesse generale?» conclude con un to<strong>no</strong> <strong>di</strong> voce placidamente<br />
minaccioso.<br />
FONTE: la<strong>no</strong>tiziagiornale.it