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LA STORIA DELLA SETTIMANA<br />

GEOPARCO SARDEGNA:<br />

LE CARTE DELL'INTRIGO<br />

ESCLUSIVO / Il dossier del Coordination Committee<br />

Le contestazioni di Zouros, il silenzio di Burlando, la<br />

pantomima di Grimaldi, l'ambiguità di McKeever,<br />

il ruolo dell'Unesco: ecco i retroscena di un “caso”<br />

sconcertante che farà molto discutere...<br />

“Carta canta” e scripta manent. Eccoli qui, i<br />

documenti dell'intrigo, messo nero su bianco con<br />

tanto di firme. Eccolo, il “dossier” di un caso surreale<br />

e sconcertante, dove errori e supponenza, doppi e<br />

tripli giochi, gelosie e incompetenza, ignavia e<br />

irresponsabilità la fanno da padroni. Ecco la “pistola<br />

fumante” di quanto heartonearth andava asserendo, a<br />

partire da quel fatidico 5 febbraio 2011 quando per<br />

primi scrivemmo: “vogliono estromettere il Parco<br />

della Sardegna dalla Rete dei Geoparchi Unesco”.<br />

Carta canta: e hai voglia, stavolta, a smentire, a dire<br />

che questo giornale “diffonde false informazioni”... Ci<br />

provi, mister Zouros, se trova il coraggio e la faccia<br />

tosta. Perchè quelli che da oggi pubblichiamo sono i<br />

documenti ufficiali del Coordination Committee e il<br />

relativo scambio epistolare con il Geoparco della<br />

Sardegna. Da dove emerge un atteggiamento<br />

strumentale e pretestuoso nei confronti del Parco<br />

sardo e che crea un precedente pericoloso nei<br />

confronti di altri Parchi, vedi le Colline Metallifere. E<br />

dove lo stesso ruolo dell'Unesco viene sminuito e<br />

ridicolizzato. Ma non c'è solo questo, in quelle carte:<br />

vi è anche la drammatica inadeguatezza del Ministero<br />

dell'Ambiente, con la sua ottusa ed incapace (ma<br />

strapagata...) burocrazia, che non sa far valere le<br />

ragioni di uno Stato e anzi scappa dalle proprie<br />

responsabilità. E c'è, soprattutto, l'assordante silenzio<br />

del Coordinatore nazionale del Forum dei Geoparchi:<br />

che, anziché supportare i colleghi della Sardegna,<br />

mantiene un atteggiamento ambiguo e si defila<br />

facendo mancare il proprio sostegno, venendo meno al<br />

proprio ruolo. Questo è il desolante quadro che si<br />

profila davanti, dopo la lettura di questi documenti.<br />

Documenti che ora andiamo a riepilogare,<br />

ricostruendo l'intera vicenda che sta mettendo a<br />

repentaglio la stessa esperienza del Parco della<br />

Sardegna, abbandonato a sé stesso da un Presidente di<br />

Regione incapace. Una vicenda che parte da lontano,<br />

di Filippo Forte e Sacha Paganini<br />

dal 1998, quando lo Stato Italiano e l'Unesco<br />

sancirono ufficialmente, con tanto di firme e bolli, che<br />

il Parco Geominerario veniva nominato “primo<br />

Geoparco del mondo”. Checchè se ne dica: perchè<br />

“carta canta”...<br />

LA CARTA DI CAGLIARI<br />

Bisogna partire da qui per comprendere tutto ciò che<br />

avverrà successivamente: il 30 settembre 1998, il<br />

Governo italiano nella persona del Ministro<br />

dell'Ambiente Edo Ronchi e l'UNESCO, tramite il<br />

Vice Direttore Generale Vincenzo Iaccarino, firmano<br />

la “Carta di Cagliari” con la quale si dichiarava<br />

ufficialmente “il Parco Geominerario Storico<br />

Ambientale della Sardegna quale primo parco al<br />

mondo della Rete dei Geositi/Geoparchi”. Tenete bene<br />

a mente quanto sopra scritto, perchè di vitale<br />

importanza nel prosieguo della storia. Passano gli<br />

anni: nel 2000 viene istituito “in cooperazione con<br />

l'Unesco” il Global Geoparks Network (GGN) e<br />

successivamente – sempre “sotto gli auspici<br />

dell'Unesco” – l'European Geoparks Network (EGN).<br />

Che nel 2006 “invita” il Parco Geominerario della<br />

Sardegna ad aderire alla Rete proprio in virtù di quel<br />

precedente. Nota bene: l'EGN e il GGN non sono<br />

organismi ufficiali dell'Unesco, ma puntano ad<br />

ottenerne il riconoscimento (dovrebbe avvenire<br />

quest'anno, ma ne parliamo a parte NdR) per<br />

partecipare ai Programmi Intergovernativi, leggi<br />

finanziamenti. Ecco dunque l'invito alla Sardegna, che<br />

giustamente rivendica il proprio status ottenuto grazie<br />

a quella dichiarazione da parte dell'Unesco. La qual<br />

cosa non viene vista di buon occhio dai responsabili<br />

del Coordination Committee dell'EGN, Zouros e<br />

McKeever, i quali tendono fin dall'inizio a sminuirne<br />

la portata e il valore. Anzi, boccerebbero fin da subito<br />

il Parco sardo, contestandogli proprio la “mancata<br />

continuità territoriale”, essendo il Parco suddiviso in 8<br />

(Continua pag. 5)

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