HeartonEarth2014n.1
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LA STORIA DELLA SETTIMANA<br />
GEOPARCO SARDEGNA:<br />
LE CARTE DELL'INTRIGO<br />
ESCLUSIVO / Il dossier del Coordination Committee<br />
Le contestazioni di Zouros, il silenzio di Burlando, la<br />
pantomima di Grimaldi, l'ambiguità di McKeever,<br />
il ruolo dell'Unesco: ecco i retroscena di un “caso”<br />
sconcertante che farà molto discutere...<br />
“Carta canta” e scripta manent. Eccoli qui, i<br />
documenti dell'intrigo, messo nero su bianco con<br />
tanto di firme. Eccolo, il “dossier” di un caso surreale<br />
e sconcertante, dove errori e supponenza, doppi e<br />
tripli giochi, gelosie e incompetenza, ignavia e<br />
irresponsabilità la fanno da padroni. Ecco la “pistola<br />
fumante” di quanto heartonearth andava asserendo, a<br />
partire da quel fatidico 5 febbraio 2011 quando per<br />
primi scrivemmo: “vogliono estromettere il Parco<br />
della Sardegna dalla Rete dei Geoparchi Unesco”.<br />
Carta canta: e hai voglia, stavolta, a smentire, a dire<br />
che questo giornale “diffonde false informazioni”... Ci<br />
provi, mister Zouros, se trova il coraggio e la faccia<br />
tosta. Perchè quelli che da oggi pubblichiamo sono i<br />
documenti ufficiali del Coordination Committee e il<br />
relativo scambio epistolare con il Geoparco della<br />
Sardegna. Da dove emerge un atteggiamento<br />
strumentale e pretestuoso nei confronti del Parco<br />
sardo e che crea un precedente pericoloso nei<br />
confronti di altri Parchi, vedi le Colline Metallifere. E<br />
dove lo stesso ruolo dell'Unesco viene sminuito e<br />
ridicolizzato. Ma non c'è solo questo, in quelle carte:<br />
vi è anche la drammatica inadeguatezza del Ministero<br />
dell'Ambiente, con la sua ottusa ed incapace (ma<br />
strapagata...) burocrazia, che non sa far valere le<br />
ragioni di uno Stato e anzi scappa dalle proprie<br />
responsabilità. E c'è, soprattutto, l'assordante silenzio<br />
del Coordinatore nazionale del Forum dei Geoparchi:<br />
che, anziché supportare i colleghi della Sardegna,<br />
mantiene un atteggiamento ambiguo e si defila<br />
facendo mancare il proprio sostegno, venendo meno al<br />
proprio ruolo. Questo è il desolante quadro che si<br />
profila davanti, dopo la lettura di questi documenti.<br />
Documenti che ora andiamo a riepilogare,<br />
ricostruendo l'intera vicenda che sta mettendo a<br />
repentaglio la stessa esperienza del Parco della<br />
Sardegna, abbandonato a sé stesso da un Presidente di<br />
Regione incapace. Una vicenda che parte da lontano,<br />
di Filippo Forte e Sacha Paganini<br />
dal 1998, quando lo Stato Italiano e l'Unesco<br />
sancirono ufficialmente, con tanto di firme e bolli, che<br />
il Parco Geominerario veniva nominato “primo<br />
Geoparco del mondo”. Checchè se ne dica: perchè<br />
“carta canta”...<br />
LA CARTA DI CAGLIARI<br />
Bisogna partire da qui per comprendere tutto ciò che<br />
avverrà successivamente: il 30 settembre 1998, il<br />
Governo italiano nella persona del Ministro<br />
dell'Ambiente Edo Ronchi e l'UNESCO, tramite il<br />
Vice Direttore Generale Vincenzo Iaccarino, firmano<br />
la “Carta di Cagliari” con la quale si dichiarava<br />
ufficialmente “il Parco Geominerario Storico<br />
Ambientale della Sardegna quale primo parco al<br />
mondo della Rete dei Geositi/Geoparchi”. Tenete bene<br />
a mente quanto sopra scritto, perchè di vitale<br />
importanza nel prosieguo della storia. Passano gli<br />
anni: nel 2000 viene istituito “in cooperazione con<br />
l'Unesco” il Global Geoparks Network (GGN) e<br />
successivamente – sempre “sotto gli auspici<br />
dell'Unesco” – l'European Geoparks Network (EGN).<br />
Che nel 2006 “invita” il Parco Geominerario della<br />
Sardegna ad aderire alla Rete proprio in virtù di quel<br />
precedente. Nota bene: l'EGN e il GGN non sono<br />
organismi ufficiali dell'Unesco, ma puntano ad<br />
ottenerne il riconoscimento (dovrebbe avvenire<br />
quest'anno, ma ne parliamo a parte NdR) per<br />
partecipare ai Programmi Intergovernativi, leggi<br />
finanziamenti. Ecco dunque l'invito alla Sardegna, che<br />
giustamente rivendica il proprio status ottenuto grazie<br />
a quella dichiarazione da parte dell'Unesco. La qual<br />
cosa non viene vista di buon occhio dai responsabili<br />
del Coordination Committee dell'EGN, Zouros e<br />
McKeever, i quali tendono fin dall'inizio a sminuirne<br />
la portata e il valore. Anzi, boccerebbero fin da subito<br />
il Parco sardo, contestandogli proprio la “mancata<br />
continuità territoriale”, essendo il Parco suddiviso in 8<br />
(Continua pag. 5)