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Capitolato per la Redazione dei Progetti e dei Lavori di Manutenzione

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Agenzia Regionale del Distretto Idrografico del<strong>la</strong> Sardegna<br />

3.2 MOVIMENTAZIONE DEI SEDIMENTI<br />

La movimentazione artificiale <strong>dei</strong> se<strong>di</strong>menti fluviali si rende necessaria quando gli effetti del<strong>la</strong><br />

<strong>di</strong>namica fluviale sia <strong>di</strong> origine naturale che con<strong>di</strong>zionata da cause esogene, interagendo con strutture<br />

tipiche dell’attività antropica, che <strong>la</strong> con<strong>di</strong>zionano, possono creare situazioni che si <strong>di</strong>scostano da un<br />

equilibrio <strong>di</strong>namico <strong>dei</strong> se<strong>di</strong>menti creando con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> erosione o sovralluvionamento, che<br />

determinano rischio idraulico.<br />

La movimentazione <strong>dei</strong> se<strong>di</strong>menti in ambito fluviale deve essere effettuata con una partico<strong>la</strong>re<br />

attenzione alle conseguenze <strong>di</strong>rette ed in<strong>di</strong>rette sulle o<strong>per</strong>e idrauliche o sulle infrastrutture, che ne<br />

possono derivare nei tratti del corso d’acqua influenzati dagli interventi. Questa deve essere guidata<br />

da un’analisi geomorfologica, coa<strong>di</strong>uvata da una caratterizzazione <strong>dei</strong> se<strong>di</strong>menti e se possibile anche<br />

dall’analisi <strong>di</strong>namica dell’evoluzione del fondo alveo (cfr. Allegato I)<br />

3.3 CONFIGURAZIONE DI EQUILIBRIO<br />

La mobilitazione <strong>dei</strong> se<strong>di</strong>menti deve tendere a far assumere o a mantenere all’alveo una<br />

con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> equilibrio. La con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> equilibrio, spesso in<strong>di</strong>viduata dal<strong>la</strong> pendenza <strong>di</strong> equilibrio,<br />

è <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile osservabilità in campo sebbene <strong>di</strong> semplice calcolo in base al<strong>la</strong> teoria <strong>di</strong> Shields. Questa<br />

<strong>per</strong>mette <strong>di</strong> calco<strong>la</strong>re <strong>la</strong> pendenza <strong>di</strong> equilibrio in base al<strong>la</strong> portata formativa. Vanno considerati ove<br />

presenti fattori correttivi del<strong>la</strong> pendenza <strong>di</strong> equilibrio come il corazzamento, <strong>la</strong> pendenza dell’alveo,<br />

e il nascon<strong>di</strong>mento.<br />

Spesso si osservano situazioni naturali lontane dall’equilibrio come ad esempio sui bacini<br />

Orientali dell’Iso<strong>la</strong>, che presentano situazioni con una forte <strong>di</strong>namica del se<strong>di</strong>mento, dovuta sia al<br />

regime pluviometrico, che alle caratteristiche geomorfologiche e clivometriche con alvei in erosione<br />

nel<strong>la</strong> parte montana e in sovralluvionamento nelle aree <strong>di</strong> pianura e <strong>di</strong> foce.<br />

3.4 FORMA DELLA SEZIONE FLUVIALE<br />

La progettazione del<strong>la</strong> forma del<strong>la</strong> sezione idraulica <strong>di</strong> un tratto <strong>di</strong> un corso d’acqua,<br />

soprattutto in seguito ad interventi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa dalle piene, fatti salvi i problemi <strong>di</strong> sicurezza idraulica,<br />

deve mirare, in base a considerazioni sul regime del trasporto solido a limitare nel tempo il<br />

sovralluvionamento del<strong>la</strong> stessa sezione. Tale aspetto <strong>per</strong>mette <strong>di</strong> preservare più a lungo nel tempo <strong>la</strong><br />

funzionalità idraulica del<strong>la</strong> sezione e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> ridurre gli interventi <strong>di</strong> manutenzione.<br />

3.5 MODALITÀ DI MOVIMENTAZIONE<br />

In generale <strong>la</strong> movimentazione <strong>di</strong> se<strong>di</strong>menti si esegue da valle verso monte rimuovendo i<br />

se<strong>di</strong>menti dai tratti <strong>di</strong> fiume in sovralluvionamento. Nel caso <strong>di</strong> movimentazione del materiale in<br />

tratti vallivi del corso d’acqua questo non deve costituire aggravio al<strong>la</strong> sicurezza idraulica nel tratto<br />

<strong>di</strong> destinazione e nei tratti più a valle <strong>di</strong> questo.<br />

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