Federica Sciarelli - Società San Paolo

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[IL PERSONAGGIO] 46 «Non riesco a descrivere la contentezza che provo quando riusciamo a ritrovare un adolescente scappato» SETTEMBRE 2008 “ Provengo da una famiglia profondamente cattolica, che mi ha trasmesso una formazione cristiana ” Il direttore di Raitre Paolo Ruffini, Federica Sciarelli e Adriano Catalani, vicedirettore di Raitre fotografati in occasione della presentazione del programma Chi l'ha visto? che andrà in onda da lunedì 12 settembre in prima serata CLUB3 «La politica è sempre stata la mia grande passione e sin da giovanissima mi ci sono buttata con entusiasmo. Che cos’è per me la politica? Oggi come ieri, la difesa concreta del diritto a condurre un’esistenza sana e dignitosa, la possibilità di godere di tanti beni della vita». Come vede oggi l’impegno politico di qualche anno fa? «Sono stati sicuramente anni formativi, abbiamo imparato a diventare consapevoli di tanti problemi e a cercare soluzioni. È chiaro che alcune soluzioni nelle quali ieri credevamo – prima tra tutte la rivoluzione – oggi fanno soltanto sorridere. Mi pare che comunque i valori di giustizia e di solidarietà conservino intatto il loro valore, benché sia necessario cercare nuove soluzioni rispetto a quelle cui pensavamo negli anni Settanta. Noto comunque un’altra differenza tra la prima e la seconda Repubblica, ad esempio: trovo i politici della prima nel complesso più interessanti». Era inevitabile che lei riversasse questa passionalità pure in Tv. Che cosa le dà più soddisfazione in questa avventura? «Non riesco a descrivere la contentezza che provo quando riusciamo a ritrovare un adolescente scappato da casa, un anziano in crisi o un individuo di qualsiasi età, che si era illuso di trovare nella fuga la risposta ai drammi della vita». Si direbbe proprio che il successo non le abbia dato alla testa... «Io mi sento una privilegiata, grazie a una professione appassionante, che mi dà la possibilità di aiutare il prossimo ed è ben retribuita. Sul piano professionale, non saprei proprio che cosa chiedere di più alla vita. Se poi vogliamo parlare di successo, posso dire che, in fondo, è stato lui a venire a cercare me. Io non ho fatto altro che buttarmi con entusiasmo nelle opportunità che via via mi venivano offerte, dal giorno in cui, ancora studentessa, vinsi una borsa di studio della Rai a quello in cui mi è stata proposta la conduzione di Chi l’ha visto?». Il suo costante confronto con i drammi dell’esistenza la porta per forza di cose a riflettere a fondo sulle domande fondamentali della vita... «In questo momento non mi è facile rispondere a questa domanda, poiché sono fresca di lutto: mia mamma è scomparsa da poco. Provengo da una famiglia profondamente cattolica, la quale mi ha trasmesso una formazione cristiana. Io non ho mai rinnegato tale visione della vita, anche quando sembrava di essere in contraddizione con le idee tipiche di quella cultura di sinistra alla quale io avevo aderito col cuore. Comunque, mi sento cristiana e ho sempre provato per la figura di Gesù una ammirazione incondizionata. Penso che la vita in qualche modo continui dopo la dimensione terrena, benché sul modo in cui ciò avviene non abbia le idee chiare». A proposito di famiglia, lei proviene dalla buona borghesia napoletana... Quale rapporto ha avuto con i suoi genitori? «Un rapporto sicuramente di amore e, al tempo stesso, sanamente conflittuale. In fondo, si cresce attraverso i contrasti e nel caso “ L’amore fa miracoli. Quando ami dal profondo del cuore, ogni sacrificio è fuori discussione ” CLUB3 47 SETTEMBRE 2008
[IL PERSONAGGIO] “ La mia era una famiglia conservatrice. Papà era avvocato generale dello Stato, mamma casalinga e io mi buttai a sinistra ” della nostra famiglia non avrebbe potuto andare diversamente. La mia era una famiglia conservatrice. Papà era avvocato generale dello Stato, mamma casalinga e io, sin da giovanissima, mi buttai a sinistra. I miei genitori si separarono comunque quando io avevo otto anni, un fatto all’epoca certo non molto consueto (nella classe, a scuola, ero addirittura l’unica), ma il profondo legame tra me e loro continua tuttora (papà se ne andò prima della nascita di mio figlio, oggi dodicenne). Il rapporto è stato pure formativo: in particolare con papà, che in un certo senso rappresentava un po’ la figura paterna che tutti ci auguriamo, sempre pronto a consigliare con pazienza e con saggezza di fronte ai vari dubbi e problemi». Lei non si è mai sposata, ma ha un figlio, il grande amore della sua vita. Le è stato difficile allevarlo da sola, tenendo conto di una professione impegnativa come la sua? «Tutto sommato no, poiché l’amore fa miracoli. Quando poi mi parlano di sacrifici, sinceramente non capisco: quando ami dal profondo del cuore, ogni sacrificio è fuori discussione». Che genere di mamma è? «Molto napoletana, sempre pronta a tempestarlo di coccole, sino a provocare a un certo punto la sua naturale insofferenza». Qual è il suo sogno nel cassetto? «Quello di riposarmi». A ottobre compirà cinquanta anni, ma sembra ancora una ragazzina. Ci svela il suo segreto? «Sorrido, vado spesso in bicicletta, leggo, frequento le mie amiche (pur non essendo affatto mondana), apprezzo la vita nel suo complesso, insomma. Non a caso sono napoletana...». GLI SCOOP DI FEDERICA Nato nel 1989 sulla scia di programmi esteri come l’americano America’s most wanted (ma anche della rubrica “Dove sei?” contenuta in Portobello di Enzo Tortora), Chi l'ha visto? è il programma più longevo di Raitre dopo Blob. Nelle 718 puntate andate in onda sono stati affrontati i casi di 3.635 persone scomparse. Di queste, 2.361 sono state ritrovate (il 64,95 per cento), di cui 99 nell’ultima edizione. Federica Sciarelli ha dato un deciso taglio d’inchiesta alla trasmissione, accentuando la collaborazione con le forze dell’ordine. Una collaborazione che ha portato a un vero e proprio scoop, quando nel 2005 la polizia scientifica scelse il programma per diffondere il nuovo identikit del boss Bernardo Provenzano. La puntata più vista della passata edizione è stata quella del 25 febbraio, quando per primo Chi l’ha visto? diede la notizia del ritrovamento dei fratellini di Gravina: si sintonizzarono 4 milioni e 410.000 spettatori, con uno share del 16,48 per cento (cinque punti oltre la media), affossando la seconda serata di Sanremo. Sul sito www.chilavisto.rai.it c’è anche una sezione dedicata alle vittime dei pirati della strada, volta alla ricerca di possibili testimoni degli incidenti. Eugenio Arcidiacono 48 SETTEMBRE 2008 CLUB3
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