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Presentazione del Convegno Carlo V e Mercurino ... - Ordine di Malta

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<strong>Presentazione</strong> <strong>del</strong> <strong>Convegno</strong><br />

<strong>Carlo</strong> V e <strong>Mercurino</strong> <strong>di</strong> Gattinara suo Gran Cancelliere<br />

<strong>Malta</strong>, Forte S. Angelo 9-11 giugno 2000<br />

Tratto da Peregrinationes II,<br />

pubblicazione <strong>del</strong>l’Accademia Internazionale Melitense<br />

Paolo Caucci von Saucken<br />

Università <strong>di</strong> Perugia<br />

Presidente <strong>del</strong>l'Accademia Internazionale Melitense<br />

Il 24 febbraio <strong>del</strong> 1500 a Gant in una corte in cui atteggiamenti e<br />

mentalità, formati nella decadente atmosfera <strong>del</strong>l'autunno <strong>del</strong> me<strong>di</strong>oevo,<br />

si mescolavano alla nuove tendenze che davano vigore ad una rigogliosa<br />

stagione rinascimentale, nasce <strong>Carlo</strong> V. Quinto <strong>del</strong> Sacro Romano<br />

Impero e primo <strong>di</strong> Spagna.<br />

E' figlio <strong>di</strong> Filippo il Bello, sovrano dei Paesi Bassi e <strong>di</strong> Giovanna la Pazza<br />

regina <strong>di</strong> Castiglia.<br />

Due <strong>di</strong>nastie, <strong>di</strong> grande significato per la storia dei loro paesi, si<br />

uniscono per creare le basi <strong>di</strong> una straor<strong>di</strong>naria vicenda imperiale. Le<br />

coor<strong>di</strong>nate per inquadrare il problema ce le danno le stesse famiglie da<br />

cui <strong>di</strong>scendono i genitori: Filippo è figlio <strong>di</strong> Massimiliano Primo<br />

D'Austria imperatore <strong>di</strong> Germania e <strong>di</strong> Maria <strong>di</strong> Borgogna figlia <strong>di</strong> <strong>Carlo</strong><br />

il Temerario, mentre Giovanna è la primogenita dei Re Cattolici:<br />

Fernando II d'Aragona e Isabella <strong>di</strong> Castiglia.<br />

Nel giovane rampollo convergono pertanto <strong>di</strong>ritti su regni, paesi e<br />

popoli quanto mai vasti e <strong>di</strong>versi, che attingono a culture e tra<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>di</strong>fferenti e che hanno interessi eterogenei e spesso ad<strong>di</strong>rittura<br />

contrapposti. Nel giovane <strong>Carlo</strong> confluiscono il mondo germanico presto<br />

scosso dalla rivolta protestante, la Borgogna complessa ed articolata in<br />

contee, libere città e feu<strong>di</strong> <strong>di</strong> antiche tra<strong>di</strong>zioni me<strong>di</strong>evali e la Spagna,<br />

<strong>di</strong>rei meglio Las Españas, appena unite dai Re Cattolici.<br />

La stessa formazione politica <strong>del</strong>l'imperatore sarà quanto mai varia. Si<br />

nutre <strong>del</strong>le eleganti teorie <strong>di</strong> Chiévres, <strong>del</strong>la teologia <strong>di</strong> Adriano <strong>di</strong><br />

Utrecht, <strong>del</strong>le visioni politiche <strong>di</strong> Ruiz de la Mota arcivescovo <strong>di</strong> Badajoz<br />

e <strong>di</strong> <strong>Mercurino</strong> <strong>di</strong> Gattinara, piemontese e suo Gran Cancelliere.<br />

La grande opera <strong>del</strong>l'imperatore sarà proprio quella <strong>di</strong> saper<br />

armonizzare queste componenti in una visione imperiale in cui, la <strong>di</strong>fesa


<strong>del</strong>l'Impero e <strong>del</strong>la Chiesa, così come <strong>del</strong>le libertà locali, devono trovare<br />

equilibrio e reciprocità. Una impresa non facile tenendo conto <strong>del</strong>la<br />

permanente ostilità <strong>del</strong>la Francia, <strong>del</strong>l'eresia protestante che serpeggia<br />

tra i gran<strong>di</strong> elettori imperiali, <strong>del</strong> pericolo turco, <strong>del</strong>le oscillazioni <strong>del</strong>la<br />

chiesa romana, <strong>del</strong>le rivolte dei comuneros all'interno <strong>del</strong>la stessa<br />

Spagna e <strong>di</strong> permanenti <strong>di</strong>fficoltà economiche che l'oro che proviene dal<br />

nuovo mondo a stento riesce a sanare.<br />

Celebrare oggi nel Duemila, il cinquecentesimo anniversario <strong>del</strong>la<br />

nascita <strong>del</strong>l'Imperatore vuol <strong>di</strong>re mettere in atto una vastissima<br />

operazione che interessa questioni essenziali nel campo <strong>del</strong>la religione,<br />

<strong>del</strong>la politica, <strong>del</strong>l'economia, <strong>del</strong>la cultura <strong>di</strong> molti paesi d'Europa.<br />

Significa entrare nei gangli <strong>di</strong> una civiltà che proprio in <strong>Carlo</strong> V trova il<br />

car<strong>di</strong>ne tra molteplici realtà, e <strong>di</strong>rei anche tra epoche <strong>di</strong>verse.<br />

L'Imperatore non abbandonerà mai il sogno <strong>del</strong>la sua giovinezza<br />

borgognona <strong>del</strong>la ricerca <strong>del</strong>la gloria e <strong>del</strong>l'onore personale, ma lo farà<br />

con i mezzi e con gli strumenti <strong>del</strong>la nuova epoca in cui era<br />

consapevolmente entrato. Tra molte realtà e nel sottile confine tra due<br />

mon<strong>di</strong>, uno dei quali è ancora illuminato dagli ultimi bagliori <strong>del</strong><br />

me<strong>di</strong>oevo, mentre l'altro sta affermandosi tra guerre e duri contrasti, si<br />

svolge infatti la sua opera.<br />

Nel novero <strong>del</strong>le numerose celebrazioni de<strong>di</strong>cate in tutta Europa a<br />

questo anniversario si colloca pertanto il convegno <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> che oggi si<br />

inizia, un convegno che ha scelto una tematica specifica connessa<br />

strettamente alla storia <strong>del</strong>la splen<strong>di</strong>da isola che ci ospita ed alla storia<br />

<strong>del</strong>l'<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>di</strong> San Giovanni <strong>di</strong> Gerusalemme.<br />

Il nostro convegno si propone infatti <strong>di</strong> entrare attraverso il legame che<br />

lega l'Imperatore al suo Gran Cancellare <strong>Mercurino</strong> <strong>di</strong> Gattinara nella<br />

vicenda che li vide uniti nella concessione <strong>del</strong>l'isola <strong>di</strong> <strong>Malta</strong> ai Cavalieri<br />

<strong>di</strong> San Giovanni. Partendo da tale prospettiva lo abbiamo articolato in<br />

quattro relazioni essenziali.<br />

La prima è stata affidata al professor Victor Mallia Milanes<br />

<strong>del</strong>l'Università <strong>di</strong> <strong>Malta</strong> che entrerà nel nesso specifico <strong>del</strong>la donazione<br />

da parte <strong>di</strong> <strong>Carlo</strong> V all'<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>di</strong> San Giovanni. Una donazione che a<br />

nostro avviso rientra pienamente nella politica estera <strong>di</strong> <strong>Carlo</strong> V e <strong>del</strong><br />

suo Gran Cancelliere che si propongono <strong>di</strong> costituire una barriera<br />

militare all'espansionismo turco e lo affidano ad una istituzione militare,<br />

cavalleresca e religiosa che, dalla sua costituzione, aveva dato prova <strong>di</strong><br />

efficacia in questa lotta. Una decisione senza dubbio politica e militare<br />

ma che nella scelta <strong>del</strong>l'<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>di</strong> San Giovanni lascia intravedere anche


echi <strong>del</strong>la formazione giovanile borgognona <strong>del</strong>l'Imperatore portata<br />

all'esaltazione <strong>del</strong>l'eroismo e alla ricerca <strong>del</strong>la gloria.<br />

In effetti fondamentale per la comprensione <strong>del</strong> comportamento <strong>di</strong> <strong>Carlo</strong><br />

V è la sua formazione ideologica e l'ambiente culturale in cui si è creato.<br />

Questo tema verrà svolto nella seconda relazione dal professore<br />

<strong>del</strong>l'Università <strong>di</strong> Genova Luis de Llera che entrerà in un nesso che non<br />

si può eludere nell'analisi <strong>del</strong>le vicende che stiamo trattando. In effetti<br />

nell'epoca <strong>di</strong> Lutero, <strong>di</strong> Erasmo e <strong>di</strong> Machiavelli i fattori ideologici<br />

costituiscono una chiave <strong>di</strong> lettura essenziale per comprendere gli eventi<br />

storici. E' questa un'epoca <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> cambiamenti istituzionali, politici ,<br />

culturali e sociali, un'epoca profondamente scossa dalla riforma luterana,<br />

con una chiesa che ha bisogno <strong>di</strong> una autoriforma che la rinnovi pur<br />

restando fermamente nel solco <strong>del</strong>la tra<strong>di</strong>zione, un'epoca cruciale nella<br />

quale la battaglia <strong>del</strong>le idee acquisisce un senso forse superiore agli stessi<br />

interessi imme<strong>di</strong>ati dei singoli stati.<br />

A questo tema si lega la terza relazione <strong>del</strong> convegno incentrata sulla<br />

figura <strong>del</strong> Gran Cancelliere <strong>Mercurino</strong> <strong>di</strong> Gattinara ed affidata al<br />

Professor Gabriele Morelli <strong>del</strong>l'Università <strong>di</strong> Bergamo. Una questione<br />

complessa sulla quale si sono cimentati i più illustri stu<strong>di</strong>osi <strong>di</strong> <strong>Carlo</strong> V<br />

da Karl Bran<strong>di</strong> a Ramón Menéndez Pidal che vede nelle risultanze <strong>del</strong>la<br />

politica <strong>del</strong>l’imperatore la me<strong>di</strong>azione tra la concezione <strong>di</strong> una<br />

monarchia universale come veniva intesa da <strong>Mercurino</strong> <strong>di</strong> Gattinara e <strong>di</strong><br />

un impero cattolico prospettato dal consigliere spagnolo Ruiz de la<br />

Mota.<br />

La quarta relazione è affidata a Hugo O' Donnel y Duque de Estrada,<br />

<strong>di</strong>rettore <strong>del</strong>l' Instituto Complutense de la Orden de <strong>Malta</strong><br />

<strong>del</strong>l'Università <strong>di</strong> Madrid che entrerà negli aspetti concreti <strong>del</strong>la bolla <strong>di</strong><br />

concessione <strong>del</strong>l'isola ai cavalieri <strong>di</strong> San Giovanni, mettendo in risalto gli<br />

aspetti co<strong>di</strong>cologici e gli strumenti giuri<strong>di</strong>ci adottati dall'Imperatore e da<br />

Gattinara.<br />

Un convegno, quin<strong>di</strong>, che si apre a molteplici tematiche e che colloca la<br />

cessione <strong>di</strong> <strong>Malta</strong> in un processo politico internazionale che non è<br />

soltanto determinato dalle circostanze <strong>del</strong> pericolo turco. Partendo da<br />

tale prospettiva si è voluto dare giusto rilievo al contesto culturale e<br />

ideologico nel quale si svolge tutta la politica internazionale nei <strong>di</strong>fficili e<br />

tormentati anni <strong>del</strong>la prima metà <strong>del</strong> Cinquecento.<br />

Un convegno, infine, che si pone decisamente e coerentemente nella<br />

traiettoria iniziata con le attività <strong>del</strong>la Accademia Internazionale<br />

Melitense in questo stesso Forte Sant'Angelo sei mesi orsono, allorché


vennero trattate le vicende <strong>del</strong>l'arrivo dei Cavalieri <strong>di</strong> San Giovanni<br />

nell'isola <strong>di</strong> <strong>Malta</strong>.<br />

I due convegni marcano in maniera chiara il cammino che l'Accademia si<br />

propone <strong>di</strong> percorrere. Un cammino che si articolerà, come ha messo in<br />

risalto il suo Rettore, Ambasciatore Conte Don <strong>Carlo</strong> Marullo <strong>di</strong><br />

Condojanni, in sessioni <strong>di</strong> alti stu<strong>di</strong> nel campo storico, me<strong>di</strong>co e<br />

<strong>di</strong>plomatico. Stiamo costruendo una realtà sempre più solida e questo è e<br />

sarà possibile solo grazie ad una complessa sinergia <strong>di</strong> volontà e <strong>di</strong><br />

competenze che ci spinge a dei sinceri ringraziamenti. In primo luogo a<br />

Sua Eccellenza il Presidente <strong>del</strong>la Repubblica <strong>di</strong> <strong>Malta</strong> e a Sua Altezza<br />

Eminentissima il Principe e Gran Maestro; la loro presenza ci obbliga alla<br />

più alta qualità possibile nella realizzazione <strong>del</strong> nostro lavoro. Quin<strong>di</strong> un<br />

saluto ed un vivo ringraziamento agli illustri stu<strong>di</strong>osi convenuti, al<br />

Rettore <strong>del</strong>l' Università <strong>di</strong> <strong>Malta</strong> con la quale si stanno tessendo rapporti<br />

sempre più stretti, alla Associazione maltese <strong>del</strong>l'<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> per l'efficace<br />

collaborazione e, certamente, all'attento e partecipe mondo culturale<br />

maltese qui convenuto.<br />

A tutti il più vivo e sentito ringraziamento con la speranza che il<br />

cammino intrapreso sia ricco <strong>di</strong> frutti e <strong>di</strong> feconde conseguenze.

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