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l'u tra stilis - PambiancoNews

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INTERVISTA<br />

Come è nata la scommessa sul Lanificio<br />

Luigi Colombo?<br />

Abbiamo scelto di collaborare con il<br />

Lanificio Colombo perché lo riteniamo<br />

uno dei migliori partner per elevare la<br />

qualità del nostro prodotto. Lavoriamo<br />

anche con altri nomi italiani, come Zegna<br />

e Loro Piana. Queste tre aziende sono<br />

partner molto importanti per la linea<br />

Tailored, abbiamo fortemente bisogno<br />

della loro altissima qualità in questo segmento.<br />

Come sarà distribuita la collezione?<br />

Avrà una distribuzione wholesale e retail,<br />

la posizioneremo sia nei migliori negozi<br />

multibrand di menswear formale e<br />

department store, sia nei nostri flagship. E<br />

all’interno delle nostre boutique amplieremo<br />

lo spazio dedicato a questo segmento<br />

che diventerà un business sempre più<br />

importante per il brand.<br />

A quali mercati vi rivolgete?<br />

Inizialmente, a tutti i mercati europei.<br />

L’Italia è un mercato chiave, per un’azienda<br />

americana è una grande sfida lanciare<br />

un marchio maschile sartoriale nel<br />

mercato italiano. Abbiamo fatto le cose<br />

seriamente, scelto i migliori partner e i<br />

tessuti di qualità più elevata. Penso che se<br />

avremo successo in Italia, avremo successo<br />

anche nel resto d’Europa.<br />

Perché avete scelto di presentare questa<br />

collezione a Firenze, credete in Pitti<br />

Uomo come salone?<br />

Innanzi tutto crediamo nell’Italia, è il<br />

mercato “di moda per la moda”. E poi<br />

il nostro negozio di Firenze è uno dei<br />

più belli in Europa. Comunque, prima<br />

di Firenze abbiamo organizzato un evento<br />

anche a London Collections Men. In<br />

generale, quando abbiamo qualcosa di<br />

nuovo per il mercato europeo lo lanciamo<br />

sempre a Pitti Uomo, a Londra oppure a<br />

Parigi.<br />

Il vostro headquarter di Amsterdam sta<br />

vedendo diversi nuovi ingressi, il più<br />

recente è il nuovo direttore creativo per<br />

il menswear Ingo Wilts. È parte di una<br />

s<strong>tra</strong>tegia precisa?<br />

Daniel Grieder<br />

Quando abbiamo portato in-house la<br />

linea Tailored, abbiamo cercato di prendere<br />

con noi le migliori risorse per lavorare<br />

al progetto. Per prima cosa abbiamo<br />

ingaggiato Michael Berngruber, Vice<br />

President Europe per la divisione Tailored<br />

(ex Hugo Boss, dove ha lavorato per 10<br />

anni ndr), che con l’abilità nel design di<br />

Ingo Wilts, forma una coppia super, con<br />

una grande esperienza.<br />

Come sarà il 2013 di Tommy Hilfiger?<br />

Continueremo quello che abbiamo sempre<br />

fatto, cioè investire nelle persone, nella<br />

qualità, nell’essere sempre up-to-date nei<br />

fit e nei trend del mercato. Abbiamo un<br />

nome forte, ma crediamo che in fondo è<br />

sempre il prodotto a decretare il successo<br />

di un marchio.<br />

Di certo però non abbandonerete la<br />

comunicazione…<br />

Naturalmente, proseguiremo gli investimenti<br />

anche nel marketing, di pari passo<br />

con il prodotto. La s<strong>tra</strong>tegia della “Hilfiger<br />

Family” ha avuto grande successo, nelle<br />

nostre campagne comunichiamo davvero<br />

ciò che siamo e ciò che è Tommy: un<br />

marchio americano con un twist preppy,<br />

un premium brand di lusso accessibile.<br />

A lato, sopra e nella pagina accanto:<br />

dettagli e un look della collezione<br />

Tailored A/I 2013-14 di Tommy Hilfiger.<br />

1 febbraio 2013 PAMBIANCO MAGAZINE 61

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