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PARROCCHIA S. APOLLINARE LUCREZIA<br />
Dicembre 2008 Anno XXXIX N. 6<br />
GIORNALE DI COLLEGAMENTO PER LE FAMIGLIE DELLA NOSTRA COMUNITÀ<br />
buonNatale<br />
2OO8
PARROCCHIA S. APOLLINARE LUCREZIA<br />
via S. Paolo 1 - tel. 0721.897105 - fax 875273<br />
info@parrocchialucrezia.it - http://www.parrocchialucrezia.it<br />
casanostra<br />
Giornale di collegamento per le famiglie della <strong>Parrocchia</strong><br />
Anno XXXIX n. 6<br />
Natale 2008<br />
Stampa in proprio - distribuzione gratuita<br />
“Casa Nostra” è realizzato presso il<br />
Centro Stampa<br />
“Beato Timoteo Giaccardo”<br />
Tutta la terra ha veduto<br />
la salvezza del Signore<br />
Isaia 52,7-10<br />
Come sono belli sui monti i piedi del messaggero che annuncia la<br />
pace, del messaggero di buone notizie che annuncia la salvezza,<br />
che dice a Sion: «Regna il tuo Dio». Una voce! Le tue sentinelle<br />
alzano la voce, insieme esultano, poiché vedono con gli occhi il<br />
ritorno del Signore a Sion.<br />
Prorompete insieme in canti di gioia, rovine di Gerusalemme,<br />
perché il Signore ha consolato il suo popolo, ha riscattato<br />
Gerusalemme. Il Signore ha snudato il suo santo braccio davanti a<br />
tutte le nazioni; tutti i confini della terra vedranno la salvezza del<br />
nostro Dio.<br />
Ebrei 1,1-6<br />
Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva<br />
parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi<br />
giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha stabilito erede<br />
di tutte le cose e mediante il quale ha fatto anche il mondo.<br />
Egli è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza, e<br />
tutto sostiene con la sua parola potente. Dopo aver compiuto la<br />
purificazione dei peccati, sedette alla destra della maestà nell’alto<br />
dei cieli, divenuto tanto superiore agli angeli quanto più eccellente<br />
del loro è il nome che ha ereditato.<br />
Infatti, a quale degli angeli Dio ha mai detto: «Tu sei mio figlio,<br />
oggi ti ho generato»? e ancora: «Io sarò per lui padre ed egli sarà<br />
per me figlio»? Quando invece introduce il primogenito nel<br />
mondo, dice: «Lo adorino tutti gli angeli di Dio».<br />
Anno liturgico 2009<br />
Ciclo domenicale ... anno B<br />
Ciclo feriale ..... I (dispari)<br />
Feste mobili<br />
Le Ceneri ........ 25 febbraio<br />
Pasqua ................ 12 aprile<br />
Ascensione ..... 24 maggio<br />
Pentecoste ...... 31 maggio<br />
Corpus Domini ..14 giugno<br />
1ª d'Avvento .. 29 novembre<br />
Giovanni 1,1-18<br />
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era<br />
Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo<br />
di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la<br />
vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e<br />
le tenebre non l’hanno vinta. Venne un uomo mandato da Dio: il<br />
suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare<br />
testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui.<br />
Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.<br />
Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era<br />
nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo<br />
non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno<br />
accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare<br />
figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da<br />
sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono<br />
stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a<br />
noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del<br />
Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.
E<br />
' Natale! Luci, alberi,<br />
presepi, regali, aria di<br />
festa e di vacanze, pranzi in<br />
famiglia, auguri, tantissimi<br />
auguri.<br />
Sono i simboli di cui l’uomo<br />
ha bisogno. È Natale! Dio<br />
prende forma umana. È<br />
l’essenzialità di Dio: un<br />
bambino speciale nasce in<br />
una capanna.<br />
C’è un filo conduttore nelle<br />
letture di oggi: la dimensione<br />
umana di Dio. La troviamo in<br />
Isaia: «Regna il tuo Dio»,<br />
nella lettera agli ebrei: «Io<br />
sarò per lui padre ed egli sarà<br />
per me figlio», in Giovanni:<br />
«Il Verbo si fece carne e<br />
venne ad abitare in mezzo a<br />
noi». È la relazione profonda<br />
tra Dio e l’uomo che oggi si<br />
rinnova con l’incarnazione di<br />
Gesù, il Natale, appunto.<br />
C<br />
i sconcerta questo Dio<br />
che decide di diventare<br />
uno di noi, che ancora vuole<br />
incontrarci, anche se siamo<br />
presi dal frastuono delle cose<br />
da fare, dal Natale<br />
consumistico, dai<br />
sentimentalismi e dai<br />
buonismi di circostanza.<br />
Eppure Gesù nasce in mezzo<br />
a tutto questo. Oggi. Ancora<br />
oggi. Per me. Per te. In me.<br />
In te. La sua capanna è la<br />
nostra realtà personale,<br />
familiare, lavorativa,<br />
parrocchiale, sociale,<br />
relazionale. Qualsiasi essa<br />
sia. La paglia su cui Maria e<br />
Giuseppe lo depongono è la<br />
nostra fragilità, la nostra<br />
umanità più autentica, più<br />
profonda. Difficile, a volte,<br />
riscaldare una capanna così;<br />
difficile accettare di mettere<br />
in gioco la propria “paglia”.<br />
Ma è possibile. Occorre<br />
isolarsi dal rumore del Natale<br />
per immergersi nel silenzio<br />
del mistero del Natale.<br />
Bisogna fare silenzio dentro<br />
per dedicarsi a lui, il<br />
festeggiato (troppo spesso<br />
dimenticato) del Natale e<br />
scoprire che lui ci ama.<br />
E<br />
' lui che viene «ad<br />
abitare in mezzo a noi».<br />
Non siamo noi a cercarlo, è<br />
lui che viene a trovarci. È lui<br />
che vuol essere uno di noi,<br />
entrare nella nostra carne per<br />
vivere i nostri stessi<br />
sentimenti, le nostre gioie,<br />
sperimentare i nostri dolori e<br />
le nostre fatiche. È Gesù che<br />
dà calore alla nostra capanna.<br />
Solo lui può trasformare la<br />
nostra “paglia”.<br />
Che bello, Signore, lasciarti<br />
entrare nella nostra vita. Che<br />
bello allora, Signore,<br />
augurare buon Natale a chi ci<br />
sta accanto, e gioire insieme<br />
per questa relazione speciale<br />
che può dare un senso nuovo<br />
al nostro esistere. Che bello<br />
sperare che il tuo amore si<br />
accolto da tutti, per una vita<br />
più bella e fraterna.<br />
BUON NATALE!<br />
don Giuliano e don Marco<br />
dal Compendio del<br />
Catechismo della<br />
Chiesa Cattolica<br />
85. Perché il Figlio di Dio si è<br />
fatto uomo?<br />
Il Figlio di Dio si è incarnato nel<br />
seno della Vergine Maria per<br />
opera dello Spirito Santo, per noi<br />
uomini e per la nostra salvezza,<br />
ossia: per riconciliare noi<br />
peccatori con Dio; per farci<br />
conoscere il suo amore infinito;<br />
per essere il nostro modello di<br />
santità; per farci «partecipi della<br />
natura divina» (2 Pt 1,4) .<br />
86. Che cosa significa la<br />
parola «Incarnazione »?<br />
La Chiesa chiama<br />
«Incarnazione» il Mistero<br />
dell'ammirabile unione della<br />
natura divina e della natura<br />
umana nell'unica Persona divina<br />
del Verbo. Per realizzare la<br />
nostra salvezza, il Figlio di Dio si<br />
è fatto «carne» (Gv 1,14)<br />
diventando veramente uomo. La<br />
fede nell'Incarnazione è segno<br />
distintivo della fede cristiana.<br />
87. In che modo Gesù Cristo è<br />
vero Dio e vero uomo?<br />
Gesù è inscindibilmente vero Dio<br />
e vero uomo, nell'unità della sua<br />
Persona divina. Egli, il Figlio di<br />
Dio, che è «generato, non<br />
creato, della stessa sostanza del<br />
Padre», si è fatto vero uomo,<br />
nostro fratello, senza con ciò<br />
cessare di essere Dio, nostro<br />
Signore.<br />
92. Cristo aveva un vero corpo<br />
umano?<br />
Cristo ha assunto un vero corpo<br />
umano attraverso il quale Dio<br />
invisibile si è reso visibile. Per<br />
questa ragione Cristo può essere<br />
rappresentato e venerato nelle<br />
sante immagini.<br />
93. Che cosa rappresenta il<br />
Cuore di Gesù?<br />
Gesù ci ha conosciuti e amati<br />
con un cuore umano. Il suo<br />
Cuore trafitto per la nostra<br />
salvezza è il simbolo di quello<br />
infinito amore, col quale egli ama<br />
il Padre e ciascuno degli uomini.
Natale Caritas:<br />
il Compleanno di Gesù<br />
A<br />
Natale si festeggia il<br />
compleanno di Gesù.<br />
Ogni anno il S. Natale è<br />
sempre un giorno<br />
speciale, perché in questo<br />
giorno e nei giorni<br />
precedenti si respira<br />
sempre un clima un po'<br />
particolare.<br />
Sarà perché veramente il<br />
Natale è un giorno Santo.<br />
E anche se nel periodo<br />
natalizio il consumismo la<br />
fa da padrone, è<br />
comunque un periodo di<br />
grazia che ci dà serenità<br />
durante i festeggiamenti.<br />
S<br />
i può dire che il<br />
compleanno di Gesù<br />
sia anche il compleanno di<br />
ogni uomo, una rinascita,<br />
una riscoperta della<br />
presenza di Dio nella<br />
storia dell'umanità. Se Lui<br />
è in noi e noi siamo in Lui ,<br />
non possiamo non gioirne.<br />
Se poi riusciamo a<br />
manifestare in famiglia o,<br />
meglio ancora, in una<br />
comunità questa gioia,<br />
essa è ancora più grande.<br />
Se poi riusciamo a<br />
condividere tale gioia con i<br />
poveri della nostra<br />
comunità, essa è ancora<br />
più autentica.<br />
R<br />
iconoscere in Gesù il<br />
Figlio di Dio che è<br />
venuto nella storia<br />
personale di ognuno di<br />
noi, dà una carica d'amore<br />
e uno slancio affettivo<br />
verso di Lui e verso le<br />
cose da Lui create, tali che<br />
si vorrebbe che tutti i giorni<br />
fosse Natale; e se si vuole<br />
ciò, vuol dire che si è<br />
trovata la fede.<br />
N<br />
on è facile però<br />
trovare Gesù tutti i<br />
giorni, forse perché non lo<br />
cerchiamo tutti i giorni, o<br />
forse perché lo cerchiamo<br />
dove Egli non c'è.<br />
A Natale Lo troviamo nel<br />
presepe, dove incarna la<br />
nostra umanità, fragilità e<br />
povertà. Chi lo avrebbe<br />
mai detto che il Figlio di<br />
Dio, Signore del cielo e<br />
della terra, re dell'universo,<br />
dovesse nascere proprio<br />
in una grotta, all'aperto,<br />
nudo piccolo e povero tra<br />
animali pecore e pastori?<br />
G<br />
li altri giorni dell'anno<br />
invece, Gesù lo<br />
troviamo o in chiesa e nei<br />
sacramenti, oppure Lo<br />
riconosci nelle miserie e<br />
nelle sofferenze di ogni<br />
singolo uomo: lì Lo vedi<br />
vecchio e solo e ti viene<br />
voglia di stare con Lui; là<br />
Lo vedi ammalato e non<br />
vedi l'ora di visitarlo per<br />
offrirgli le cure e il tuo<br />
conforto; là Lo vedi nudo e<br />
affamato e gli offri il<br />
necessario per una vita<br />
dignitosa; là Lo vedi<br />
castigato dal peccato e gli<br />
offri la parola di salvezza;<br />
là tutti Lo emarginano<br />
dalla società, perché<br />
diverso, e ti viene<br />
spontaneo di amarlo<br />
ancora di più.<br />
È sempre Natale per<br />
coloro che amano Gesù,<br />
perché Egli cerca sempre<br />
di stimolarci all'amore<br />
gratuito.<br />
L<br />
a nostra Caritas<br />
parrocchiale offre a<br />
tutti la possibilità di<br />
riscoprire il dono<br />
dell'amore gratuito nella<br />
carità, come segno di<br />
condivisione e di<br />
comunione, attraverso<br />
gesti che esprimono<br />
proprio l'amore verso i<br />
poveri, quindi verso Cristo<br />
Gesù.<br />
F<br />
orte diventa, allora,<br />
l'esortazione ad<br />
aiutarci tutti<br />
vicendevolmente, a<br />
sostenerci, a condividere e<br />
a fare comunità nella fede,<br />
nella speranza, ma<br />
soprattutto nella carità, in<br />
modo particolare in questo<br />
tempo di crisi economica<br />
nazionale e mondiale.
Un germoglio spunterà<br />
dal tronco di Iesse,<br />
un virgulto germoglierà<br />
dalle sue radici.<br />
Su di lui si poserà<br />
lo spirito del Signore,<br />
spirito di sapienza<br />
e di intelligenza,<br />
spirito di consiglio<br />
e di fortezza,<br />
spirito di conoscenza<br />
e di timore del Signore.<br />
Is 11,1-2<br />
Come rispondere a<br />
questa esortazione?<br />
Venendo incontro ai<br />
bisogni della nostra<br />
comunità attraverso<br />
l'operato della Caritas<br />
parrocchiale.<br />
A questo proposito:<br />
ricordiamo che la Caritas<br />
parrocchiale promuove la<br />
raccolta di vestiti in buono<br />
stato e le offerte di aiuto<br />
alimentare ed economico<br />
e come essa sia sempre<br />
pronta ad accogliere<br />
volontari disponibili per<br />
tutte le iniziative<br />
umanitarie che l'amore<br />
gratuito verso i fratelli<br />
bisognosi e soli può<br />
suggerire;<br />
in particolare anche<br />
quest'anno, per il periodo<br />
natalizio, la Caritas<br />
parrocchiale organizza, in<br />
collaborazione con<br />
l'AVULSS e con i nostri<br />
giovani, la festa degli<br />
anziani della nostra<br />
comunità: inizio sabato 20<br />
alle ore 15.00 con la<br />
S.Messa cui seguiranno<br />
rinfresco e giochi;<br />
come iniziativa natalizia<br />
ricordiamo anche il cenone<br />
offerto dalla Caritas agli<br />
assistiti della nostra<br />
comunità: tutti possiamo<br />
parteciparvi per<br />
condividere un momento<br />
di festa con il nostro<br />
“prossimo“: sabato 20 alle<br />
ore 20.00 in parrocchia;<br />
ricordiamo infine ”la<br />
settimana della Carità“, dal<br />
15 al 20 dicembre.<br />
Q<br />
uando arriverà il<br />
giorno del Santo<br />
Natale e vedi il bambino<br />
Gesù nel presepe, non ci<br />
sarà bisogno di chiedergli<br />
nient'altro, perché ciò che<br />
avremo donato in<br />
precedenza ci avrà già<br />
soddisfatto di ogni<br />
possibile richiesta.<br />
T<br />
utti noi della Caritas<br />
auguriamo a tutta la<br />
comunità di trovare un<br />
buon motivo per<br />
festeggiare il Santo Natale<br />
tutti i giorni.<br />
Buon Natale<br />
Caritas
Il Coro <strong>Sant'Apollinare</strong> presenta<br />
Concerto Natalizio<br />
2008<br />
<br />
<br />
<br />
Coro <strong>Sant'Apollinare</strong> di <strong>Lucrezia</strong><br />
diretto da<br />
M° Stefano Venturi<br />
si esibiranno:<br />
M° Lisa Bacchiocchi<br />
M° Massimo Berardi<br />
M° Catia Ripanti<br />
M° Stefano Venturi<br />
immagini del Concerto 2007
"È apparsa la grazia di Dio"<br />
Un invito speciale<br />
I<br />
n questo cammino di Avvento, noi catechisti e<br />
bambini siamo in compagnia di un grande<br />
testimone, S. Paolo, che ci accompagna nella<br />
riflessione dei Vangeli di queste domeniche e<br />
che diventa un punto di riferimento per un<br />
cammino di fede più autentico.<br />
lui che ci parla in prima persona: “…sulla<br />
Èstrada di Damasco, dove andavo per fare<br />
strage di cristiani, Gesù mi ha completamente<br />
trasformato. Mi sono messo a girare per città e<br />
villaggi, vicini e lontani, per portare la notizia<br />
che Gesù vuole avere tutti con sé, amici fedeli<br />
per la vita.<br />
Con i piccoli mi sono fatto piccolo, con i deboli<br />
ho imparato ad essere debole, con gli ultimi mi<br />
sono fatto ultimo. L’amore per Cristo mi ha fatto<br />
sentire così totalmente legato a Lui da non poter<br />
neppure più distinguere quello che volevo fare io<br />
e quello che il Signore voleva da me. Questa è la<br />
mia storia, ma può essere anche la storia di<br />
ciascuno di voi…”<br />
S<br />
an Paolo ancora<br />
oggi ci interpella<br />
e p o t r e b b e<br />
sollecitarci di nuovo<br />
con queste parole.<br />
Nella vita di ogni uomo Gesù può arrivare<br />
all’improvviso. In realtà non è così per Lui che<br />
predispone la Sua venuta con segni,<br />
avvenimenti, incontri: sono semi che solo Lui sa<br />
come far germogliare e per far questo chiede la<br />
nostra collaborazione ed attenzione nel<br />
quotidiano.<br />
Convertirsi non è solo cambiare comportamento,<br />
ma mentalità, è andare controcorrente e fare<br />
quello che farebbe Gesù.<br />
Ogni annunciatore del Vangelo è una semplice<br />
voce che proclama e vive in prima persona ciò<br />
che comunica così che parola e azione si<br />
identificano.<br />
La gioia cristiana è per tutti e in particolare<br />
per i poveri: per poveri non intendiamo solo<br />
quelli in senso materiale, ma soprattutto quelli<br />
che sanno farsi piccoli perdendo le loro<br />
sicurezze, abbandonando i loro idoli per essere<br />
pronti ad accogliere Dio.<br />
Tutto ciò che ci rende autenticamente felici fa<br />
parte del progetto che Dio ha su ognuno di noi.<br />
Dio non si impone mai, ma si propone sempre.<br />
Sta a noi accorgerci di quanto sta facendo. È<br />
necessario ascoltare Dio che ci parla soprattutto<br />
nella Bibbia, accogliere la Sua Parola e<br />
custodirla nel cuore come Maria, portare a tutti il<br />
progetto d’amore di Dio”.<br />
Allora anche noi con l’Apostolo Paolo<br />
potremo dire: “è apparsa per noi la grazia di<br />
Dio, grazia che può trasformare la nostra vita”.<br />
In modo particolare in questo tempo diAvvento i<br />
bambini, insieme alle famiglie, sono invitati ad<br />
animare la Santa Eucaristia delle ore 11.15 per<br />
capirne il senso profondo.<br />
Questa partecipazione ci aiuterà ad essere<br />
sempre più desiderosi di incontrarci con Gesù<br />
per riconoscerci figli dello stesso Padre e fratelli<br />
nella fede.<br />
I catechisti
ANNO PAOLINO<br />
"... e proprio per questo,<br />
sono lieto di annunciare<br />
ufficialmente che<br />
all'apostolo Paolo<br />
dedicheremo uno speciale<br />
anno giubilare<br />
dal 28 giugno 2008<br />
al 29 giugno 2009<br />
in occasione del<br />
bimillenario della sua<br />
nascita!"<br />
Papa Benedetto XVI<br />
San Paolo<br />
Saulo, chiamato anche Paolo, perseguitava i seguaci di<br />
Gesù Cristo. Per metterli in prigione decise di andare fino<br />
a Damasco. Era quasi arrivato, quando fu abbagliato da<br />
una grande luce; cadde a terra e udì una voce: “Saulo,<br />
Saulo, perché mi perseguiti?”.<br />
Rispose: “Chi sei, Signore?”.<br />
E la voce: “Io sono Gesù, che tu<br />
perseguiti! Alzati, entra nella città<br />
e ti sarà detto che cosa devi fare”.<br />
Saulo si rialzò, ma non vedeva più<br />
nulla. Allora si fece accompagnare<br />
per mano fino a Damasco, dove rimase per tre giorni senza<br />
mangiare. Venne poi da lui un uomo, Anania, che gli disse: “Saulo,<br />
mi ha mandato il Signore Gesù”. Egli stese le mani sopra Saulo,<br />
che ci vide di nuovo e fu pieno di Spirito Santo. Dopo alcuni<br />
giorni, Saulo cominciò a proclamare che Gesù era il Figlio di Dio: gli Ebrei erano sorpresi,<br />
sapendo che era venuto a imprigionare proprio i<br />
discepoli di Gesù. Alcuni, allora, pensarono di metterlo in<br />
prigione: egli però fuggì e tornò a Tarso, la sua città<br />
d’origine.<br />
Anche nella grande città di Antiochia, in Siria, si era<br />
creata una comunità di discepoli di Gesù. Da<br />
Gerusalemme arrivò in visita Barnaba, che fu molto<br />
contento di vedere che tutti erano pieni della grazia del<br />
Signore. Allora si recò a Tarso, dove prese con sé Paolo e<br />
insieme tornarono ad Antiochia. E proprio in questa<br />
grande città i discepoli di Gesù Cristo cominciarono a<br />
essere chiamati “cristiani”. Paolo e Barnaba poi andarono<br />
nell’isola di Cipro, insegnando nelle città di Salamina e<br />
Pafo; passarono poi a Perge, Antiochia di Pisidia, Iconio,<br />
Listra e Derbe, città dei territori che oggi sono in<br />
Turchia. Paolo e Barnaba predicavano nelle sinagoghe,<br />
dove gli Ebrei si riunivano di sabato a pregare. Alcuni<br />
credevano, altri li consideravano nemici della religione e<br />
li scacciavano.
Essi allora si rivolgevano ai pagani: molti aderivano<br />
alla fede e in ogni città si formavano comunità<br />
cristiane in cui vivevano insieme Ebrei e pagani.<br />
Tornati ad Antiochia, Paolo e Barnaba riferirono che<br />
molti pagani avevano accolto il Vangelo. Ma alcuni<br />
dicevano: “Chi non si fa circoncidere e non segue la<br />
legge di Mosè non può essere salvato”. Ci furono<br />
molte discussioni. Per risolvere il problema si decise di<br />
andare a Gerusalemme, dagli apostoli.<br />
Quando Paolo e Barnaba giunsero a Gerusalemme,<br />
riferirono che molti pagani si erano convertiti. Ma alcuni farisei<br />
diventati cristiani dissero: “È necessario farli circoncidere, così che diventino Ebrei: non si<br />
può essere cristiani senza essere Ebrei”. Ci fu una lunga discussione, poi Pietro disse:<br />
“Fratelli, voi sapete che tempo fa io battezzai Cornelio, un pagano, con la sua famiglia:<br />
anche a loro Dio ha concesso lo Spirito Santo, senza fare differenze. Dobbiamo quindi<br />
credere che, come noi siamo salvati per il dono di grazia del Signore Gesù, così anche<br />
loro”. Prese poi la parola Giacomo, il capo della comunità di Gerusalemme: “Non bisogna<br />
imporre la circoncisione e l’osservanza di tutta la legge ai pagani che diventano cristiani.<br />
Però è bene chiedere che non mangino la carne usata per i sacrifici pagani, quella che<br />
contiene il sangue che per noi è sede della vita e, perciò, sacra a Dio; inoltre che non si<br />
sposino in modo contrario alla legge di Mosè”.<br />
Tutti furono d’accordo con Pietro e Giacomo: scrissero allora una lettera, con queste<br />
decisioni, che Paolo e Barnaba portarono ai cristiani di Antiochia.
7 settembre<br />
i ragazzi<br />
della Cresima<br />
Alessandro Andreoni<br />
Alessandro Belli<br />
Francesco Bertozzi<br />
Simone Bertozzi<br />
Federica Bertulli<br />
Alice Biettini<br />
Valentina Borgogelli<br />
Luigi Cirillo<br />
Nunzio Cirillo<br />
Luca Conti<br />
Alberto Cremonesi<br />
David De Benedictis<br />
Alessandro Del Monte<br />
Teresa De Lucia<br />
Vittoria Di Stefano<br />
Chiara Falcioni<br />
Irene Iacucci<br />
Luigi Iovane<br />
Maicol Letizi<br />
Miriam Liccardo<br />
Edoardo Maccari<br />
Gabriele Marinelli<br />
Marco Martino<br />
Deborah Mitideri<br />
Valentina Morelli<br />
Massimiliano Nicotra<br />
Cristian Oliviero<br />
Daniele Pascucci<br />
Alan Perelli<br />
Giovanni Pezzolesi<br />
Marika Pugnali<br />
Jessica Ricciardelli<br />
Pierpaolo Rovinelli<br />
Martina Simoncelli<br />
Giada Sorgente<br />
Federica Tarini<br />
Alice Tonelli<br />
Chiara Tonelli<br />
Alessandro Tonucci<br />
Tommaso Vagnini
Fiori d’Arancio 2008<br />
Quest’anno hanno consacrato il loro amore:<br />
18 Maggio<br />
15 Giugno<br />
6 Dicembre<br />
Stefano Adanti e Valentina Toccacieli<br />
Cristian Vagnini e Francesca Lepretti<br />
Gianluca Francolini e Lucia Conti<br />
25°<br />
50°<br />
ANNIVERSARI DI NOZZE<br />
14 settembre 2008: Festa della Comunità<br />
Hanno celebrato l'anniversario<br />
di matrimonio<br />
25 ANNI<br />
NOZZE D'ARGENTO<br />
Brugnoni Brunero e Antonella<br />
Cerisoli Piergiorgio e Marinella<br />
Diamantini Franco e Donatella<br />
Franceschetti Roberto e Flora<br />
Lucertini Fiorenzo e Nadia<br />
Monaldi Paolo e Lorella<br />
Moricoli Arturo e Fiorella<br />
Oliva Eraldo e Antonella<br />
Rondina Ivan e Maria-Luisa<br />
50 ANNI<br />
NOZZE D'ORO<br />
Casciani Lazzari Sergio e Luisa<br />
Donnini Vito e Pierina<br />
Fontana Angelo e Irma<br />
Polidori Amalio e Giuseppina
GIORNATA PER<br />
LA VITA<br />
Messaggio per la XXXI Giornata per la vita<br />
1° febbraio 2009<br />
La forza della vita<br />
nella sofferenza<br />
La vita è fatta per la<br />
serenità e la gioia.<br />
Purtroppo può accadere, e di<br />
fatto accade, che sia segnata<br />
dalla sofferenza. Ciò può<br />
avvenire per tante cause. Si<br />
può soffrire per una malattia<br />
che colpisce il corpo o<br />
l'anima; per il distacco dalle<br />
persone che si amano; per la<br />
difficoltà a vivere in pace e<br />
con gioia in relazione con gli<br />
altri e con se stessi.<br />
La sofferenza appartiene al<br />
mistero dell'uomo e resta in<br />
parte imperscrutabile: solo<br />
«per Cristo e in Cristo si<br />
illumina l'enigma del dolore e<br />
della morte» (GS 22).<br />
Se la sofferenza può essere<br />
alleviata, va senz'altro<br />
alleviata. In particolare, a chi<br />
è malato allo stadio terminale<br />
o è affetto da patologie<br />
particolarmente dolorose,<br />
vanno applicate con umanità<br />
e sapienza tutte le cure oggi<br />
possibili.<br />
Chi soffre, poi, non va mai<br />
lasciato solo. L'amicizia, la<br />
compagnia, l'affetto sincero e<br />
solidale possono fare molto<br />
per rendere più sopportabile<br />
una condizione di sofferenza.<br />
Il nostro appello si rivolge in<br />
particolare ai parenti e agli<br />
amici dei sofferenti, a quanti<br />
si dedicano al volontariato, a<br />
chi in passato è stato egli<br />
stesso sofferente e sa che<br />
cosa significhi avere accanto<br />
qualcuno che fa compagnia,<br />
incoraggia e dà fiducia.<br />
A soffrire, oggi, sono spesso<br />
molti anziani, dei quali i<br />
parenti più prossimi, per<br />
motivi di lavoro e di<br />
distanza o perché<br />
non possono<br />
assumere l'onere di<br />
un'assistenza<br />
continua, non sono<br />
in grado di<br />
prendersi<br />
adeguatamente<br />
cura. Accanto a<br />
loro, con<br />
competenza e<br />
dedizione, vi<br />
sono spesso<br />
persone<br />
giunte dall'estero. In molti<br />
casi il loro impegno è<br />
encomiabile e va oltre il<br />
semplice dovere<br />
professionale: a loro e a tutti<br />
quanti si spendono in questo<br />
servizio, vanno la nostra<br />
stima e il nostro<br />
apprezzamento.<br />
Talune donne, spesso provate<br />
da un'esistenza infelice,<br />
vedono in una gravidanza<br />
inattesa esiti di insopportabile<br />
sofferenza. Quando la<br />
risposta è l'aborto, viene<br />
generata ulteriore sofferenza,<br />
che non solo distrugge la<br />
creatura che custodiscono in<br />
seno, ma provoca anche in<br />
loro un trauma, destinato a<br />
lasciare una ferita perenne. In<br />
realtà, al dolore non si<br />
risponde con altro dolore:<br />
anche in questo caso esistono<br />
soluzioni positive e aperte<br />
alla vita, come dimostra la<br />
lunga, generosa e lodevole<br />
esperienza promossa<br />
dall'associazionismo<br />
cattolico.<br />
C'è, poi, chi vorrebbe<br />
rispondere a stati permanenti<br />
di sofferenza, reali o asseriti,<br />
reclamando forme più o<br />
meno esplicite di eutanasia.<br />
Vogliamo ribadire con<br />
serenità, ma anche con<br />
chiarezza, che si tratta di<br />
risposte false: la vita umana è<br />
un bene inviolabile e<br />
indisponibile, e non può mai<br />
essere legittimato e favorito<br />
l'abbandono delle cure, come
Perché sono nato...<br />
Sono nato nudo, dice Dio,<br />
perché tu sappia spogliarti di te stesso.<br />
Sono nato povero,<br />
perché tu possa considerarmi l'unica ricchezza.<br />
Sono nato in una stalla,<br />
perché tu impari a santificare ogni ambiente.<br />
Sono nato debole, dice Dio,<br />
perché tu non abbia mai paura di me.<br />
Sono nato per amore,<br />
perché tu non dubiti mai del mio amore.<br />
Sono nato di notte,<br />
perché tu creda che possa illuminare qualsiasi realtà.<br />
Sono nato persona, dice Dio,<br />
perché tu non abbia mai a vergognarti di essere te stesso.<br />
Sono nato uomo,<br />
perché tu possa essere "dio".<br />
Sono nato perseguitato,<br />
perché tu sappia accettare le difficoltà.<br />
Sono nato nella semplicità,<br />
perché tu smetta di essere complicato.<br />
Sono nato nella tua vita, dice Dio,<br />
per portare tutti alla casa del Padre.<br />
Anonimo<br />
pure ovviamente<br />
l'accanimento terapeutico,<br />
quando vengono meno<br />
ragionevoli prospettive di<br />
guarigione. La strada da<br />
percorrere è quella della<br />
ricerca, che ci spinge a<br />
moltiplicare gli sforzi per<br />
combattere e vincere le<br />
patologie anche le più<br />
difficili e a non abbandonare<br />
mai la speranza.<br />
La via della sofferenza si fa<br />
meno impervia se diventiamo<br />
consapevoli che è Cristo, il<br />
solo giusto, a portare la<br />
sofferenza con noi. È un<br />
cammino impegnativo, che si<br />
fa praticabile se è sorretto e<br />
illuminato dalla fede:<br />
ciascuno di noi, quando è<br />
nella prova, può dire con San<br />
Paolo «sono lieto nelle<br />
sofferenze che sopporto per<br />
voi e do compimento a ciò<br />
che, dei patimenti di Cristo,<br />
manca nella mia carne» (Col<br />
1,24).<br />
Quando il peso della vita ci<br />
appare intollerabile, viene in<br />
nostro soccorso la virtù della<br />
fortezza. È la virtù di chi non<br />
si abbandona allo sconforto:<br />
confida negli amici; dà alla<br />
propria vita un obiettivo e lo<br />
persegue con tenacia. È<br />
sorretta e consolidata da<br />
Gesù Cristo, sofferente sulla<br />
croce, a tu per tu con il<br />
mistero del dolore e della<br />
morte. Il suo trionfo il terzo<br />
giorno, nella risurrezione, ci<br />
dimostra che nessuna<br />
sofferenza, per quanto grave,<br />
può prevalere sulla forza<br />
dell'amore e della vita.<br />
Roma, 7 ottobre 2008<br />
Memoria della<br />
Beata Vergine del Rosario<br />
Il Consiglio Permanente della<br />
Conferenza Episcopale Italiana
parrocchia<br />
...EX PLURIBUS UNUM<br />
<strong>Lucrezia</strong><br />
"Internet:<br />
un nuovo Forum per<br />
proclamare il Vangelo"<br />
dal Messaggio per la<br />
36° Giornata delle<br />
Comunicazioni Sociali, 12/05/02<br />
Cari Fratelli e care Sorelle,<br />
la Chiesa in ogni epoca<br />
prosegue l'opera cominciata il<br />
giorno della Pentecoste, quando<br />
gli Apostoli, con la forza dello<br />
Spirito Santo, andarono per le<br />
strade di Gerusalemme a<br />
predicare il Vangelo di Gesù<br />
Cristo in molte lingue (cfr At 2, 5-<br />
11). Nei secoli successivi, questa<br />
missione evangelizzatrice si è<br />
diffusa in tutto il mondo, in<br />
quanto il cristianesimo si è<br />
radicato in molti luoghi e ha<br />
imparato a parlare le diverse<br />
lingue del mondo, sempre in<br />
obbedienza al mandato di Cristo<br />
di annunciare il Vangelo a tutte le<br />
nazioni (cfr Mt 28, 19-20).<br />
[...] la Chiesa ha dovuto varcare<br />
anche numerose soglie culturali,<br />
ognuna delle quali ha richiesto<br />
energia e immaginazione nuove<br />
nell'annuncio dell'unico Vangelo<br />
di Gesù Cristo. L'epoca delle<br />
grandi scoperte, il Rinascimento<br />
e l'invenzione della stampa, la<br />
rivoluzione industriale e la<br />
nascita del mondo moderno:<br />
anche questi sono stati momenti<br />
di transizione che hanno<br />
richiesto nuove forme di<br />
evangelizzazione. Ora, con la<br />
rivoluzione delle comunicazioni e<br />
dell'informazione in atto, la<br />
Chiesa si trova senza dubbio di<br />
Visita e collabora al nuovo sito:<br />
www.parrocchialucrezia.it<br />
fronte a un'altra soglia decisiva.<br />
[...] Internet è certamente un<br />
nuovo "forum", nel senso<br />
attribuito a questo termine<br />
nell'antica Roma, ossia uno<br />
spazio pubblico dove si<br />
conducevano politica e affari,<br />
dove si adempivano i doveri<br />
religiosi, dove si svolgeva gran<br />
parte della vita sociale della<br />
città e dove la natura umana si<br />
mostrava al suo meglio e al suo<br />
peggio. Era uno spazio urbano<br />
affollato e caotico che rifletteva<br />
la cultura dominante, ma creava<br />
anche una cultura propria. Ciò<br />
vale anche per il ciberspazio,<br />
che è una nuova frontiera che si<br />
schiude all'inizio di questo<br />
millennio.[...]<br />
Internet permette a miliardi di<br />
immagini di apparire su milioni<br />
di schermi in tutto il mondo. Da<br />
questa galassia di immagini e<br />
suoni, emergerà il volto di<br />
Cristo? Si udirà la sua voce?<br />
Perché solo quando si vedrà il<br />
Suo Volto e si udirà la Sua<br />
voce, il mondo conoscerà la<br />
"buona notizia" della nostra<br />
redenzione. Questo è il fine<br />
dell'evangelizzazione e questo<br />
farà di Internet uno spazio<br />
umano autentico, perché se non<br />
c'è spazio per Cristo, non c'è<br />
spazio per l'uomo.<br />
[...] ora come in passato, il<br />
grande impegno del Vangelo e<br />
della cultura possa mostrare al<br />
mondo "la gloria divina che<br />
rifulge sul volto di Cristo" (2 Cor<br />
4, 6). Che il Signore benedica<br />
tutti coloro che operano a<br />
questo fine.<br />
Dal Vaticano, 24 gennaio 2002,<br />
Festa di san Francesco di Sales<br />
Giovanni Paolo II
Spese per la ristrutturazione della Chiesa:<br />
Situazione aggiornata<br />
SITUAZIONE ENTRATE-USCITE<br />
DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE<br />
DELLA CHIESA PARROCCHIALE<br />
Entrate come da rendiconto<br />
precedente Euro 321.329,87<br />
Offerte buste Natale 2007 Euro 2.480,80<br />
TOTALE ENTRATE Euro 323.810,67<br />
Uscite come da rendiconto<br />
precedente<br />
Euro 335.861,63<br />
TOTALE USCITE Euro 335.861,63<br />
Residuo da coprire Euro 12.050,96<br />
Come indicato nel<br />
prospetto in calce, il<br />
residuo da coprire dei<br />
lavori di ristrutturazione della<br />
chiesa parrocchiale è pari a<br />
€ 12.050,96.<br />
Alla copertura di tale quota sono<br />
destinate le buste inviate alle<br />
famiglie in occasione del Natale.<br />
Per far fronte ai nostri impegni,<br />
ci affidiamo con fiducia al senso<br />
di responsabilità di tutte le<br />
famiglie, affinché ognuna,<br />
secondo le proprie possibilità,<br />
contribuisca con generosità alla<br />
crescita della propria comunità:<br />
il Signore non mancherà di<br />
assicurare la propria benedizione.<br />
Fidanzati<br />
DAL 10 GENNAIO<br />
2009<br />
ITINERARI<br />
DI FORMAZIONE<br />
PER<br />
FIDANZATI<br />
PROSSIMI<br />
AL MATRIMONIO<br />
sabato<br />
Orario invernale<br />
Sante Messe<br />
ore 17.30<br />
domenica ore 8.30<br />
ore 10.00<br />
ore 11.15<br />
ore 17.00<br />
adorazione eucaristica<br />
vespro solenne ore 18.30<br />
Calendario<br />
Battesimi 2009<br />
11 gennaio 11.15<br />
22 febbraio 17.00<br />
11 aprile 23.00<br />
19 aprile 17.30<br />
17 maggio 17.30<br />
7 giugno 17.30<br />
5 luglio 17.30<br />
30 agosto 17.30<br />
27 settembre 17.30<br />
25 ottobre 17.00<br />
22 novembre 17.00<br />
26 dicembre 17.00<br />
ogni sabato<br />
alle ore 21<br />
nei locali<br />
parrocchiali<br />
Le buste vengono inviate per<br />
ricordare ad ogni famiglia la<br />
responsabilità di aiutare la<br />
Comunità Cristiana, in particolare<br />
anche questo Natale per far fronte<br />
agli impegni presi per la ristrutturazione<br />
della chiesa parrocchiale.
Calendario delle Feste di Natale<br />
Liturgia penitenziale<br />
Venerdì 19 dicembre ore 21,<br />
Celebrazione penitenziale<br />
con l’ascolto della Parola di Dio,<br />
l’esame di coscienza e la lode<br />
di ringraziamento al Signore<br />
per il Sacramento del Perdono.<br />
SABATO 20 DICEMBRE<br />
"FESTA DEGLI ANZIANI"<br />
ore 15.00 S. Messa<br />
seguono Rinfresco e Giochi<br />
ore 20.00 Cenone Caritas<br />
MERCOLEDI' 24 DICEMBRE<br />
VIGILIA DI NATALE<br />
ore 8.30 S. Messa<br />
ore 24.00 S. Messa di Mezzanotte<br />
in San Paolo<br />
GIOVEDI' 25 DICEMBRE<br />
Natale del Signore<br />
ore 8.30 - 10.00 - 11.15 S. Messa<br />
ore 17.00 S. Messa<br />
ore 18.30 Vespro solenne<br />
Confessioni<br />
Le confessioni individuali<br />
nella chiesa parrocchiale<br />
da lunedì 22 dicembre<br />
a mercoledì 24 dicembre<br />
dalle ore 15.30 alle ore 19.00.<br />
VENERDI’ 26 DICEMBRE<br />
SANTO STEFANO<br />
ore 8.30 - 10.00 - 11.15 S. Messa<br />
ore 17.00 Conferimento del<br />
Sacramento del Battesimo<br />
SABATO 27 DICEMBRE<br />
ore 21.00 "Concerto di Natale"<br />
con il coro S. Apollinare<br />
DOMENICA 28 DICEMBRE<br />
SANTA FAMIGLIA<br />
S. Messe secondo l'orario festivo<br />
MERCOLEDI' 31 DICEMBRE<br />
ore 20.30 “Te Deum” quale<br />
ringraziamento al Signore<br />
per l’anno appena trascorso<br />
GIOVEDI' 1° GENNAIO 2009<br />
MARIA SS. MADRE DI DIO<br />
ore 8.30 - 10.00 - 11.15 S. Messa<br />
ore 17.00 S. Messa<br />
ore 18.15 Vespro solenne<br />
e canto del “Veni Creatur”<br />
MARTEDI' 6 GENNAIO<br />
EPIFANIA DEL SIGNORE<br />
ore 8.30 - 10.00 - 11.15 S. Messa<br />
ore 17.00 Giornata della Santa Infanzia<br />
Benedizione dei Bambini<br />
DOMENICA 11 GENNAIO<br />
BATTESIMO DEL SIGNORE<br />
ore 11.15 Conferimento del<br />
Sacramento del Battesimo