Comune di Sarmato - Provincia di Piacenza

* La proposta in oggetto come di seguito riportata viene approvata, con 9 voti favorevoli e 0 voti contrari
espressi per alzata di mano, per il merito e successivamente e separatamente per l’immediata eseguibilità.
Vi sono 0 astenuti.
Proposta n. STSVILUP 2012/267
Oggetto: ART. 8 D.P.R. N. 160/2010. PROGETTO PRESENTATO DALL'IMMOBILIARE
MARIAN S.R.L., PER AMPLIAMENTO AREA PRODUTTIVA, CON EFFETTI DI VARIANTE AL
PIANO REGOLATORE GENERALE DEL COMUNE DI SARMATO. VERIFICA
ASSOGGETTABILITÀ DI CUI ALL'ART. 12 DEL D.LGS. N. 152/2006 E S.M.I.,
FORMULAZIONE OSSERVAZIONI E PARERE SISMICO DI CUI ALL'ART. 5 DELLA L.R.
N. 19/2008.
LA GIUNTA
Premesso che:
in relazione alla presentazione allo Sportello unico del Comune di Sarmato, della richiesta
dell'Immobiliare Marian s.r.l. per la realizzazione di un insediamento produttivo in capo alla ditta Torneria
Meccanica F.lli Ponticelli srl per ampliamento dell'attività, nel Comune di Sarmato, è stato avviato il
procedimento disciplinato dall’art. 8 del D.P.R. n. 160/2010;
il progetto di ampliamento dell’area produttiva, consistente nella realizzazione di due nuovi capannoni
destinati a "ricovero del lavorato e semilavorato" e "deposito materie prime", contrasta con lo strumento
urbanistico vigente del Comune di Sarmato in quanto l’area è classificata come Zona agricola, mentre la
richiesta avanzata ai sensi dell’art. 8 del D.P.R. n. 160/2010 allo Sportello unico implica una variazione di
classificazione dell’area in Zona di completamento produttivo, di cui all'art. 13 punto 3 delle Norme
tecniche d'attuazione del Piano regolatore generale (PRG) vigente;
con nota prot. n. 8395 del 25 novembre 2011 (pervenuta in data 29 novembre 2011 prot. prov.le n.
81167), lo Sportello unico del Comune di Sarmato ha trasmesso gli elaborati progettuali per le
valutazioni di competenza di questa Amministrazione da rendere nell’ambito della conferenza di servizi,
convocando con la medesima nota la prima seduta in data 13 dicembre 2011;
con nota prot. n. 145 del 10 gennaio 2012 (pervenuta in data 12 gennaio 2012 prot. prov.le n. 2094), lo
Sportello unico del Comune di Sarmato ha convocato in data 23 gennaio 2012 la seconda seduta della
conferenza di servizi;
questa Amministrazione è coinvolta nel procedimento in questione per gli effetti di variante urbanistica
implicati nel progetto presentato allo Sportello unico del Comune di Sarmato, e quindi anche in quanto
autorità competente ai sensi dell’art. 5 della L.R. n. 20/2000, come sostituito dall’art. 13 della L.R. n.
6/2009, nonché per la formulazione del parere sismico disciplinato dall’art. 5 L.R. n. 19/2008 in merito
alla compatibilità degli effetti di variante urbanistica implicati nel progettato ampliamento con le
condizioni di pericolosità locale degli aspetti fisici del territorio;
la disciplina urbanistica del Comune di Sarmato è ancora dettata dal PRG, approvato ai sensi della
previgente normativa urbanistica regionale,
Preso atto che:
la Regione Emilia-Romagna ha fornito indicazioni per l’operatività degli Sportelli unici in attuazione delle
disposizioni della legge 15 marzo 1997, n. 59 in materia di semplificazione dei procedimenti di
autorizzazione all’insediamento di attività produttive, attraverso le deliberazioni della Giunta regionale 26
luglio 1999, n. 1367, recante “Prime indicazioni per la realizzazione degli Sportelli unici per le attività
produttive” e la successiva deliberazione della Giunta regionale n. 2767 del 10 dicembre 2001
modificativa e integrativa della precedente;
i citati atti regionali, che per i profili urbanistici risultano tuttora compatibili con la nuova disciplina statale
sui SUAP, hanno, tra l’altro, fornito indicazioni in merito al raccordo tra la disciplina del procedimento in
materia di Sportello unico ed alcune norme regionali di settore, con particolare riferimento alla
pianificazione territoriale ed urbanistica, e, sotto l’aspetto procedurale, hanno operato un richiamo alle
norme della L.R. n. 241 del 1990 per quanto riguarda lo svolgimento della conferenza dei servizi e la
legittimazione dei partecipanti alla conferenza stessa;
in merito a tale ultimo profilo, la deliberazione della Giunta regionale 26 luglio 1999, n. 1367 ha
richiamato l’attenzione sulla necessità che i partecipanti alla conferenza siano dotati del potere di
esprimere la volontà dell’Ente, poiché essa ha carattere sia istruttorio che decisorio;