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Sostenere la resilienza Riflessioni a partire dal ... - Psychomedia

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34 Quaderni di Psicologia 58 – 2013<br />

È un processo che può essere letto anche in termini narrativi:<br />

il trauma rappresenta una discontinuità nel<strong>la</strong> narrazione del<strong>la</strong><br />

propria vita, una rimessa in discussione radicale delle proprie<br />

assunzioni, che possono essere rie<strong>la</strong>borate in modo significativo<br />

attraverso il “raccontare”, possibile nel contesto del<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione<br />

d’aiuto.<br />

De Luca approfondisce ulteriormente il senso di questa revisione<br />

di schemi e credenze, esaminando i modelli attuali di e<strong>la</strong>borazione<br />

del lutto; l’obiettivo è chiarire, attraverso i dati provenienti da<br />

studi e ricerche, cosa caratterizza i percorsi positivi di <strong>resilienza</strong> e<br />

crescita Post-Traumatica, in modo da impostare di conseguenza<br />

il <strong>la</strong>voro terapeutico e preventivo. Le considerazioni esposte sono<br />

re<strong>la</strong>tive al lutto per <strong>la</strong> perdita di una persona amata, ma a me<br />

sembra che si possano ricollegare, sotto più aspetti, anche ad altre<br />

forme di trauma.<br />

La sintesi che De Luca propone distingue da un <strong>la</strong>to i modelli<br />

tradizionali, che hanno come riferimento principale <strong>la</strong> teoria del<br />

lutto freudiana: secondo questi approcci il lutto si conclude con<br />

un “distacco” <strong>dal</strong><strong>la</strong> persona deceduta e il reinvestimento degli affetti<br />

in nuove direzioni; <strong>la</strong> persona va quindi aiutata ad accettare<br />

distacco e irreversibilità del<strong>la</strong> perdita. Dall’altro <strong>la</strong>to sono considerati<br />

modelli più recenti, che evidenziano come il mantenimento<br />

di un legame con <strong>la</strong> persona scomparsa sia spesso funzionale a<br />

un positivo superamento del lutto e descrivono diverse possibili<br />

forme in cui questo legame può essere trasformato e mantenuto,<br />

in modo sano e adattivo, un concetto che Froma Walsh ci ha presentato<br />

con l’immagine familiare di “angelo custode” (guardian<br />

angel). Viene sottolineato come questa diversa comprensione del<br />

processo di e<strong>la</strong>borazione, in cui il punto di arrivo non è lo scioglimento<br />

e interruzione del legame, ma una forma di trasformazione<br />

e mantenimento dello stesso, implichi delle conseguenze rilevanti<br />

nell’impostazione del<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione d’aiuto.<br />

Del<strong>la</strong> letteratura recente De Luca cita inoltre il Modello Duale<br />

(Stroebe e Shut, 2001), secondo cui <strong>la</strong> persona in fase di e<strong>la</strong>borazione<br />

del lutto è impegnata in un processo di fronteggiamento<br />

sotto due punti di vista, quello del<strong>la</strong> perdita subita e quello del<strong>la</strong>

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