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Deliberazione n. 94 – 13034 del 30 dicembre 2009 OGGETTO ...

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l’art. 32 <strong>del</strong>la legge <strong>del</strong>la Regione Piemonte n. 1 <strong>del</strong> 2004, dedicato alle figure professionali che<br />

operano nei servizi sociali, vada ricondotto alla materia <strong>del</strong>le “professioni”, appartenente alla<br />

competenza legislativa concorrente, ai sensi <strong>del</strong>l’art. 117, terzo comma, <strong>del</strong>la Costituzione.<br />

Secondo la Corte, pertanto, la potestà legislativa regionale nella materia concorrente <strong>del</strong>le<br />

“professioni” deve rispettare il principio secondo cui l’individuazione <strong>del</strong>le figure professionali, con i<br />

relativi profili e i titoli abilitanti, è riservata, per il suo carattere necessariamente unitario, allo Stato,<br />

rientrando nella competenza <strong>del</strong>le Regioni la disciplina di quegli aspetti che presentano uno<br />

specifico collegamento con la realtà regionale.<br />

- A parere <strong>del</strong>la Consulta, quindi, l’art. 32, comma 1, <strong>del</strong>la legge <strong>del</strong>la Regione Piemonte n. 1 <strong>del</strong><br />

2004, provvedendo ad individuare direttamente le figure professionali, alle quali la Regione fa<br />

ricorso per il funzionamento <strong>del</strong> sistema integrato di interventi e servizi sociali, viola il principio<br />

fondamentale che assegna allo Stato l’individuazione <strong>del</strong>le figure professionali.<br />

- Parimenti lesiva <strong>del</strong>le competenze statali è stata ritenuta la disposizione di cui al comma 2 <strong>del</strong><br />

medesimo art. 32: l’indicazione, da parte <strong>del</strong>la legge regionale, di specifici requisiti per<br />

l’esercizio <strong>del</strong>la professione di educatore professionale, anche se in parte coincidenti con quelli<br />

già stabiliti dalla normativa statale, violerebbe la competenza <strong>del</strong>lo Stato, risolvendosi in<br />

un’indebita ingerenza in un settore, quello <strong>del</strong>la disciplina dei titoli necessari per l’esercizio<br />

<strong>del</strong>la professione, costituente principio fondamentale <strong>del</strong>la materia.<br />

Preso atto <strong>del</strong>la situazione di incertezza venutasi a creare nel sistema dei servizi sociali regionali in<br />

seguito alla decisione <strong>del</strong>la Consulta e in attesa che si chiarisca il quadro a livello nazionale, la<br />

Regione ha ritenuto opportuno, con la D.G.R. n. <strong>30</strong>-3773 <strong>del</strong> 11 /09/2006 “L.R. 08//01/2004, n. 1 -<br />

Indicazioni in merito al personale operante nei servizi sociali <strong>del</strong>la Regione Piemonte”, effettuare in<br />

via transitoria una mera ricognizione degli operatori presenti nel sistema dei servizi sociali regionali<br />

ai sensi <strong>del</strong>la normativa esistente, fatte salve le competenze statali relative alla definizione <strong>del</strong>le<br />

relative professioni.<br />

Per quanto riguarda in particolare la figura <strong>del</strong>l’E.P., si è ritenuto opportuno precisare, a titolo<br />

meramente ricognitivo, quali sono i titoli di studio attualmente rilasciati dai canali di formazione<br />

universitario e <strong>del</strong>la formazione professionale utili per lo svolgimento <strong>del</strong>le funzioni riconducibili alla<br />

figura <strong>del</strong>l’educatore professionale nel settore dei servizi sociali.<br />

Con la citata D.G. R., pertanto, si precisa quanto segue:<br />

- si prende atto, in via transitoria e a fini meramente ricognitivi, con riferimento al quadro<br />

normativo esistente, che le principali figure di operatori <strong>del</strong> settore dei servizi sociali sono le<br />

seguenti:<br />

a) assistenti sociali;<br />

b) educatori professionali;<br />

c) operatori socio-sanitari e gli assistenti domiciliari e dei servizi tutelari;<br />

d) animatori professionali socio-educativi;<br />

- si precisa, a titolo meramente ricognitivo, quali sono, ai sensi <strong>del</strong>la normativa vigente, i titoli<br />

di studio attualmente rilasciati dai canali di formazione universitario e <strong>del</strong>la formazione<br />

professionale utili per lo svolgimento <strong>del</strong>le funzioni riconducibili alla figura <strong>del</strong>l’educatore<br />

professionale nel settore dei servizi sociali:<br />

a) diploma o attestato di qualifica di educatore professionale o di educatore specializzato o<br />

altro titolo equipollente conseguito in esito a corsi biennali o triennali post-secondari,<br />

riconosciuti dalla Regione o rilasciati dall'università (L. 845/78; D.M. 27 luglio 2000);<br />

b) laurea in scienze <strong>del</strong>l'educazione-indirizzo educatore professionale extrascolastico,<br />

indirizzo e curriculum educatore professionale (D.M. 11 febbraio 1991, D.M. 17 maggio<br />

1996, D.M. 3 novembre 1999, n. 509);<br />

c) laurea di educatore professionale conseguita ai sensi <strong>del</strong> D.M. 8 ottobre 1998, n. 520<br />

(Regolamento recante norme per l'individuazione <strong>del</strong>la figura e <strong>del</strong> relativo profilo<br />

professionale <strong>del</strong>l'educatore professionale);<br />

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