PDF zum herunterladen - Scuola sci Ortisei
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Con forza di volontà e<br />
spirito galante ha conquistato<br />
pubblico e critica.<br />
La rivista femminile<br />
”Io Donna” le ha dedicato<br />
nel 2002 la prima pagina,<br />
”Donna moderna”<br />
l’ha ingaggiata per uno<br />
shooting fotografico<br />
quest’estate a Milano.<br />
Parliamo di Karen Putzer,<br />
anni 25, e dall’anno scorso<br />
atleta di punta della<br />
nazionale italiana di <strong>sci</strong><br />
alpino. Karen, studente<br />
di giurisprudenza, oltre<br />
ad essere membro dell’<br />
ADMO (associazione donatori<br />
di midollo osseo)<br />
è da quest’anno impegnata in prima fila nella campagna di<br />
sensibilizzazione per l’uso del casco nei bambini, che si ripromette<br />
di conquistare con il suo sorriso contagioso.<br />
”Gli infortuni alla testa sono in cre<strong>sci</strong>ta sulle piste da <strong>sci</strong>,<br />
perciò consiglio vivamente ai bambini di usare il casco” dice<br />
la simpatica atleta, che mette a disposizione la propria<br />
immagine per diverse iniziative volte alla sensibilizzazione<br />
dell’ uso del casco sulle piste. Fra queste la promozione<br />
svolta dal maggiore consorzio <strong>sci</strong>istico al mondo, il Dolomiti<br />
Superski, e l’azione promossa dalla Provincia di Bolzano<br />
tramite l’ufficio per il marketing turistico alpino, azione che<br />
va sotto lo slogan di ”Ein kühler Kopf trägt einen coolen Helm”<br />
(vai forte… col casco…) e che viene anche sostenuta dal<br />
quotidiano locale di lingua tedesca ”Dolomiten”.”Anche noi<br />
sosteniamo pienamente queste iniziative. Ai bambini della<br />
scuola che noleggiano gli <strong>sci</strong> mettiamo a disposizione il<br />
casco gratis” conferma la direttrice della scuola <strong>sci</strong> di <strong>Ortisei</strong><br />
Lotte Nogler, che per molti anni ha gestito l’organizzazione<br />
dei corsi per bambini della scuola pubblicando anche diversi<br />
scritti sulla sicurezza nell’insegnamento ai più piccoli. Anche<br />
gli studenti della facoltà di arte e design dell’ Università di<br />
Bolzano si confrontano nel semestre corrente con il tema<br />
della sicurezza sulle piste da <strong>sci</strong>. Alla base dell’iniziativa vi<br />
è un progetto promosso dall’assessore provinciale Werner<br />
Frick in collaborazione con il decano della facoltà Kuno Prey.<br />
Si farà appello alla creatività degli studenti per sviluppare<br />
nuovi concetti di sicurezza sulla neve e portare avanti<br />
proficuamente l’ormai pluriennale campagna di sensibilizzazione<br />
voluta dall’assessorato all’artigianato, commercio e<br />
turismo. L’assessore Frick ha invitato gli studenti a progettare<br />
un casco che rappresenti in modo simpatico il Sudtirolo quale<br />
ideale regione di turismo invernale.<br />
”L’uso del casco è consigliabile a tutti e in ogni caso ai bambini<br />
fino ai 14 anni, perché può prevenire gravi traumi alla<br />
testa” afferma Frick.<br />
Anche Karen Putzer è convinta che la campagna di sensibilizzazione<br />
per l’uso del casco nei bambini porterà i suoi<br />
frutti. E alla domanda sulle proprie ambizioni per la prossima<br />
stagione agonistica risponde con tono diplomatico ”mi auguro<br />
di confermare i risultati della passata stagione. E già questo<br />
sarà molto difficile perché prima di vincere la coppa del mondo<br />
assoluta devo riu<strong>sci</strong>re a conquistare quella di specialità...”.
Mit Charme und eisernem<br />
Willen hat sie bisher<br />
Fachwelt und Publikum<br />
gleichermaßen erobert.<br />
Das italienische Frauenmagazin<br />
“Io Donna” widmete<br />
ihr 2002 die Titelseite,<br />
“Donna moderna”<br />
holte sie im Sommer zu<br />
einem Fotoshooting nach<br />
Mailand. Karen Putzer,<br />
25, ist das Aushängeschild<br />
der italienischen<br />
Skinationalmannschaft.<br />
Und weil ihr Lächeln<br />
buchstäblich ansteckend<br />
ist, stellt die Jura-Studentin,<br />
die als Mitglied der<br />
Knochenmarkspendervereinigung<br />
ADMO auch sozial engagiert ist, ihr Konterfei<br />
nun auch für eine breitangelegte Werbeaktion <strong>zum</strong> Tragen<br />
von Schutzhelmen bei Kindern zur Verfügung.<br />
“Kopfverletzungen sind bei Skiunfällen leider immer häufiger;<br />
deshalb empfehle ich gerade Kindern das Tragen eines<br />
Schutzhelmes”, sagt die sympathische Athletin. Ganz unterschiedliche<br />
Institutionen werben in diesem Winter mit ihrem<br />
Konterfei, um auf diese Schutzmaßnahme hinzuweisen. So<br />
<strong>zum</strong> Beispiel der größte Skiverbund der Welt, Dolomiti Superski,<br />
der die Aktion in tausenden Faltblättern sowie auf seiner<br />
Homepage einem breiten Publikum kommuniziert. Mit dem<br />
Slogan “Ein kühler Kopf trägt einen coolen Helm” werben<br />
das Amt für Alpinwesen und die Tageszeitung “Dolomiten”<br />
um Einsicht und Verständnis bei den jüngsten Pistenbenützern.<br />
“Selbstverständlich unterstützten auch wir dieses Vorhaben”,<br />
sagt Skischulleiterin Lotte Nogler. “Kinder, die ihre Skier in<br />
der Skischule ausleihen, bekommen schon seit Jahren<br />
kostenlos einen Leihhelm dazu”. Nogler weiß, wovon sie<br />
spricht, denn jahrelang hat sie in St. Ulrich die Kinderskischule<br />
vorbildlich organisiert und in einschlägigen Fachmagazinen<br />
Artikel über die Sicherheit im Kinderunterricht publiziert.<br />
Im laufenden Wintersemester 2003/2004 setzen sich auch<br />
Studenten der Fakultät für Design und Künste der Universität<br />
Bozen mit der Sicherheit auf Skipisten auseinander. Dem<br />
Projekt liegt ein Kooperationsabkommen zwischen Landesrat<br />
Werner Frick und Kuno Prey, dem Dekan der Fakultät, zugrunde.<br />
Durch das Fachwissen der Studenten sollen neue Lösungen<br />
zu mehr Sicherheit im Schnee erarbeitet und damit die langjährige<br />
Sensibilisierungskampagne des Assessorates für<br />
Handwerk, Handel und Tourismus ausgedehnt werden. Frick<br />
hat die Studenten dazu eingeladen, einen sympathischen<br />
Skihelm zu entwerfen, der künftig als Markenzeichen für das<br />
Wintersportland Südtirol stehen könnte.<br />
“Das Tragen eines Helms macht für alle Sinn und ist auf<br />
jeden Fall für Kinder bis zu 14 Jahren zu empfehlen, denn<br />
ein Skihelm kann Verletzungen vorbeugen”, so Frick.<br />
Und Karen Putzer ist überzeugt, dass die Sensibilisierungskampagne<br />
<strong>zum</strong> Tragen von Schutzhelmen bei Kindern mit<br />
vereinten Kräften <strong>zum</strong> Erfolg führt. Auf die Frage, was sie<br />
sich für den kommenden Winter vorgenommen hat, meint<br />
sie diplomatisch: “Mein vorrangiges Ziel ist die Bestätigung<br />
der Ergebnisse aus dem vergangenen Jahr. Und das ist schon<br />
schwierig genug, denn bevor ich den Gesamtweltcupsieg<br />
anpeile, muß ich zuerst einmal die kleine Kristallkugel gewinnen...”.<br />
”I successi sono il nostro<br />
pane quotidiano” dice<br />
Roby Demetz, da 3 anni<br />
presidente del glorioso <strong>sci</strong><br />
club gardenese. ”Il nostro<br />
compito è di motivare i giovani<br />
allo <strong>sci</strong> e condurli al<br />
successo internazionale”.<br />
E i risultati gli danno<br />
ragione.<br />
Sono ben 26 gli atleti gardenesi<br />
che dal 1928<br />
hanno partecipato ai giochi olimpici e tra questi 7 donne.<br />
Isolde Kostner è la più vincente con l’argento e i due bronzi<br />
portati a casa. ”Siamo particolarmente orgogliosi della nostra<br />
atleta. L’ottimo lavoro svolto con i giovani ha portato i suoi<br />
frutti” conferma un più che soddisfatto presidente.<br />
La prestigiosa storia dello <strong>sci</strong> club Gardena risale al lontano<br />
1908 quando venne fondato il ”Dolomiten Alpen Ski Club<br />
Ladinia”. Nel periodo fra le due guerre vi furono diversi club<br />
nei tre paesi i quali si unirono in un’unica associazione nel<br />
1946. ”Già in quegli anni si era capita l’importanza della<br />
collaborazione a livello di valle, una decisione saggia della<br />
quale profittiamo ancora oggi” conferma Roby Demetz.<br />
L’ex atleta ricorda inoltre altri importanti successi dello <strong>sci</strong><br />
club: l’oro di Carletto Senoner nello slalom mondiale del<br />
1966 in Cile, l’argento di Peter Runggaldier nella discesa<br />
mondiale di Saalbach 1991, i due ori in SuperG di Isolde<br />
Kostner ai campionati mondiali 1996 e 1997, l’argento di<br />
Pepi Ploner con la staffetta italiana nei mondiali di fondo<br />
1995 a Oberstdorf , il bronzo di Karin Moroder nella staffetta<br />
di fondo alle olimpiadi di Nagano 1998, il doppio bronzo di<br />
Vincenzo Demetz ai mondiali di fondo del 1937 a Chamonix<br />
e la medaglia d’oro di Simon Demetz nella staffetta di biathlon<br />
ai mondiali di Feistritz 1991.<br />
”I successi dei nostri atleti nel passato rappresentano un<br />
obbligo morale in chiave futura, anche perché se la Val Gardena<br />
gode oggi di un certo nome nel mondo lo dobbiamo, almeno<br />
in parte, anche all’intraprendenza e ai successi dei<br />
nostri pionieri dello <strong>sci</strong>” afferma il presidente Demetz.<br />
Atleti e dirigenti si sono da sempre impegnati nell’organizzazione<br />
di gare nazionali ed internazionali. Da 34 anni vengono<br />
organizzate gare di coppa del mondo in Val Gardena, nel<br />
1970 abbiamo avuto addirittura i campionati del mondo. Manifestazioni<br />
sportive che nel loro insieme hanno fatto conoscere<br />
la valle degli scultori in tutto il mondo.<br />
Lo <strong>sci</strong> club Gardena con i suoi 500 attivi iscritti - senza<br />
contare gli atleti che fanno parte di gruppi sportivi militari<br />
e di polizia - è oggi uno dei più importanti d’Italia per numero<br />
e risultati. Sono ben 14 le squadre che durante l’inverno<br />
vanno a caccia di medaglie nelle diverse di<strong>sci</strong>pline, dallo <strong>sci</strong><br />
alpino al fondo, dal biathlon allo snowboard e al salto. ”E<br />
solo con i successi riu<strong>sci</strong>remo a farci onore anche in futuro e<br />
rispettare degnamente la gloriosa tradizione” dice Roby Demetz.<br />
“Erfolge sind unser tägliches Brot”, sagt Roby Demetz, seit<br />
drei Jahren Präsident des renommierten Grödner Clubs.<br />
“Unser Auftrag besteht darin, die Jugend für den Skisport zu<br />
motivieren und an die internationale Spitze zu führen”. Die<br />
Zahlen geben ihm dabei recht.<br />
26 Grödner Athleten haben seit 1928 an olympischen Winterspielen<br />
teilgenommen. Darunter sieben Frauen. Mit einer Silber<br />
– und zwei Bronzemedaillen ist Isolde Kostner wohl die<br />
erfolgreichste davon. “Wir sind stolz auf unsere Athletin”,<br />
sagt der Präsident. “Die gute und gewissenhafte Jugendarbeit<br />
hat ihre Früchte getragen”. Die Erfolgsgeschichte des SC<br />
Gröden hat schon 1908 begonnen, als der Dolomiten Alpen<br />
Ski Club Ladinia, ein Vorläufer des heutigen Vereins, gegründet<br />
wurde. Zwar bestanden in der Zwischenkriegszeit in den drei<br />
Grödner Ortschaften weiterhin eigenständige Clubs, doch<br />
wurden diese 1946 endgültig zu einem einzigen Verein zusammengeschmolzen.<br />
“Schon damals hat man erkannt, wie<br />
wichtig die Zusammenarbeit auf Talebene ist”, sagt Roby<br />
Demetz, “und davon können wir auch heute noch profitieren”.<br />
Der ehemalige Athlet verweist auf weitere Erfolge seines<br />
Clubs: Slalom-Gold für Karl Senoner 1966 in Chile, Abfahrts-<br />
Silber für Peter Runggaldier 1991 in Saalbach, zweimaliges<br />
Gold für Isolde Kostner in den SuperG’s von 1996 und 1997,<br />
Silber für Pepi Ploner mit der italienischen Langlaufstaffel 1985<br />
in Oberstdorf, Bronze für Karin Moroder mit der olympischen<br />
Damenstaffel 1998 in Nagano, Doppelbronze für Vinzenz<br />
Demetz bei der Langlauf-WM 1937 in Chamonix und Mannschaftsgold<br />
für den Biathleten Simon Demetz 1991 in Feistritz.<br />
“Die Leistungen unserer Athleten sind für uns moralische<br />
und historische Verpflichtung für die Zukunft”, sagt der Präsident.<br />
“Denn, wenn Gröden und seine Einwohner heute in<br />
der Welt einen gewissen Stellenwert haben, dann ist dies<br />
nicht zuletzt auf die Initiative unserer Skipioniere zurückzuführen”.<br />
Diese haben sich seit jeher um die Austragung nationaler<br />
und internationaler Rennen bemüht. Bemühungen, die in der<br />
Durchführung von Weltpokalrennen – seit 34 Jahren – und<br />
der Austragung der Skiweltmeisterschaften 1970 gipfelten.<br />
Diese Veranstaltungen haben das Holzschnitzertal weltbekannt<br />
gemacht.<br />
Der SC Gröden zählt heute, einmal abgesehen von den<br />
Heeressportgruppen, mit 500 Aktiven zu den zahlenmäßig<br />
grössten und stärksten Skiclubs Italiens. 14 Mannschaften<br />
bemühen sich im alpinen und nordischen Skilauf, im Biathlon,<br />
Snowboard und Springen um Medaillen. “Wir können nur<br />
durch Leistung überzeugen”, sagt Roby Demetz und fügt hinzu:<br />
”Wir müssen, im Sinne der Tradition, auch weiterhin unserem<br />
guten Ruf gerecht werden.”
Anche se il nome evoca il carattere propriamente agonistico,<br />
del nuovo centro si può affermare che è pensato innanzitutto<br />
per venire incontro alle esigenze di tutti i giovani <strong>sci</strong>atori.<br />
La scuola <strong>sci</strong> e snowboard di <strong>Ortisei</strong> organizza già da molti<br />
anni corsi di <strong>sci</strong> per le giovani leve del posto. La novità di<br />
quest’anno è data dal connotato più propriamente agonistico<br />
dei corsi che in tal modo supporteranno anche il già<br />
proficuo lavoro del rinomato <strong>sci</strong> club Gardena che a sua<br />
volta potrà reperire atleti da un vivaio maggiore. I corsi<br />
agonistici della scuola sono aperti anche ai giovani ospiti<br />
in vacanza a <strong>Ortisei</strong>.<br />
“Siamo molto contenti di questa iniziativa”, dice il presidente<br />
dello <strong>sci</strong> club Gardena Roby Demetz ”dato che favorisce<br />
l'approccio allo <strong>sci</strong> dei giovani su vasta scala.” In effetti il<br />
potenziale di giovani talenti rimane enorme a livello di valle,<br />
tuttavia non tutti riescono a fare il salto di qualità. La direttrice<br />
della scuola <strong>sci</strong> Lotte Nogler ha individuato il problema<br />
creando la struttura che viene incontro alle esigenze di<br />
genitori e bambini. “Molti genitori mi hanno spronato a creare<br />
una struttura che fungesse da passatempo utile e sano<br />
anche per coloro che non hanno i presupposti per passare<br />
allo <strong>sci</strong> club” racconta la dinamica ed esperta direttrice.<br />
Contrariamente allo <strong>sci</strong> club il centro agonistico non lavora<br />
unicamente in funzione del risultato, ma intende offrire ai<br />
giovani la possibilità di esercitare piacevolmente un’attività<br />
sportiva di gradimento. “Oggigiorno i bambini sono bersagliati<br />
da una miriade di attività del tempo libero e non solo nel<br />
campo sportivo. Noi pensiamo che ci sia dell’esagerazione<br />
in tutto questo e intediamo limitare quest’esasperazione<br />
offrendo comunque la possibilità di allenarsi e divertirsi”<br />
dice Nogler.<br />
Il centro agonistico della scuola <strong>sci</strong> e snowboard di <strong>Ortisei</strong><br />
è stato intitolato a Hermann Nogler, l’allenatore del più forte<br />
<strong>sci</strong>atore di sempre - lo svedese Ingemar Stenmark - che con<br />
i suoi 86 successi in Coppa del Mondo ha vinto molto di più<br />
di campioni come Alberto Tomba, Hermann Maier o Stefan<br />
Eberharter. “Mio padre è stato un grande e convinto promotore<br />
del settore giovanile” conferma la figlia Lotte. Hermann Nogler<br />
era cono<strong>sci</strong>uto per le sue doti di grande motivatore che<br />
metteva sempre in primo piano il piacere e il divertimento<br />
del gesto sportivo. Si dice che proprio così facendo sia riu<strong>sci</strong>to<br />
a motivare Ingemar Stenmark alle massime prestazioni.<br />
“Hermann non usava dettare ordini, egli rimarcava garbatamente<br />
gli errori che facevo” ricorda Stenmark. Il centro agonistico<br />
“Hermann Nogler” non è pensato solo per i giovani<br />
talenti locali, ma apre le proprie porte anche ai giovani ospiti<br />
in vacanza a <strong>Ortisei</strong>. Il centro agonistico prevede i tre livelli<br />
di allenamento “soft”, “middle” e “strong” che i bambini e<br />
le bambine possono scegliere a seconda delle proprie capacità.<br />
E chi raggiunge un determinato livello può tentare il<br />
salto nello <strong>sci</strong> club Gardena. “Non bisogna bruciare i giovani<br />
talenti” conferma infatti Roby Demetz dello <strong>sci</strong> club Gardena<br />
“nel centro agonistico possono maturare con calma e chi ha<br />
il talento avrà tempo e modo per dimostrarlo”.<br />
Es heißt zwar Leistungszentrum, ins Leben gerufen wurde<br />
es aber, um den Breitensport zu fördern. Seit Jahren bietet<br />
die Ski & Snowboardschule St. Ulrich Kurse zur Förderung<br />
der Skijugend im Tale an; jetzt soll der Renncharakter dieser<br />
Kurse ausgebaut werden, gleichsam als Ergänzung <strong>zum</strong><br />
Skiclub Gröden, damit der prestigeträchtige Verein künftig<br />
aus einem größeren Reservoir schöpfen kann. Das Angebot<br />
in Anspruch nehmen können auch talentierte Kinder, die<br />
ihren Urlaub in St. Ulrich verbringen.<br />
“Wir sind sehr glücklich über diese neue Institution. Es ist eine<br />
hervorragende Idee auf breiterer Basis zu arbeiten. Damit<br />
unterstützt die Skischule den Breitensport, dem wir aufgrund<br />
unserer prioritären Zielsetzungen im Skiclub Gröden nicht<br />
nachkommen können”, sagt Präsident Roby Demetz.<br />
In der Tat: das Potential an Talenten auf Talebene ist riesengroß.<br />
Aber nicht alle schaffen den Sprung in die Elite-Truppe.<br />
Skischulleiterin Lotte Nogler hat diese Marktlücke erkannt<br />
und sich im Sommer, dank ihrer Erfahrung, daran gemacht,<br />
geeignete Strukturen aufzubauen, um dem großen Verlangen<br />
von Eltern und Kindern nachzukommen.<br />
“Ich bin von etlichen Eltern angespornt worden, eine sinnvolle<br />
und gesunde Freizeitbeschäftigung für ihre Kinder zu organisieren”,<br />
erzählt die dynamische Skiexpertin, “auch für jene, die<br />
noch nicht die nötigen Voraussetzungen für eine Aufnahme in<br />
den Skiclub mitbringen. “Das Leistungszentrum baut, im Gegensatz<br />
<strong>zum</strong> Skiclub, nicht ausschliesslich auf Leistung auf, sondern<br />
soll Kindern und Jugendlichen die Möglichkeit bieten, weiterhin<br />
ihrer liebsten Beschäftigung nachzugehen. “Kinder sind heutzutage<br />
aufgrund der vielen Angebote, die von verschiedenen<br />
Sportarten bis hin zur Musikschule reichen, leicht überfordert.<br />
Deshalb wollen wir Trainingsbedingungen schaffen, die ihnen<br />
diese Wahl erleichtern”, so Nogler.<br />
Das Leistungszentrum wurde nach Hermann Nogler benannt,<br />
der Weltruhm erlangte, weil er über Jahre hinweg den besten<br />
Skifahrer der Welt trainiert hat, nämlich Ingemar Stenmark<br />
aus Schweden, der mit 86 Weltpokal-Siegen öfter gewonnen<br />
hat als beispielsweise Alberto Tomba, Hermann Maier oder<br />
Stefan Eberharter. “Mein Vater war ein großer Förderer der<br />
Jugend”, sagt Tochter Lotte. Als Motivationskünstler bekannt,<br />
legte der Erfolgstrainer stets großen Wert darauf, bei seinen<br />
Schülern die Freude am Skifahren in den Mittelpunkt seiner<br />
Arbeit zu stellen. Von ihm wird kolportiert, dass er genau durch<br />
diese Methode Ingemar Stenmark zu Hochleistungen beflügelte.<br />
“Hermann hat mir nie etwas befohlen”, sagt Stenmark, sondern<br />
hat immer freundlich darauf hingewiesen, was ich verbessern<br />
könnte”. Das Leistungszentrum “Hermann Nogler”<br />
ist nicht nur talentierten einheimischen Kindern vorbehalten.<br />
Auch junge Gäste, die ihren Urlaub in St. Ulrich verbringen,<br />
können das Trainingsangebot der Skischule in Anspruch nehmen.<br />
Das Leistungszentrum ist so strukturiert, dass Schülerinnen und<br />
Schüler unterschiedliche Trainingseinheiten wählen können,<br />
je nach persönlichem Bedarf: “soft”, “middle” oder “strong”.<br />
Wer dann einen bestimmten Leistungsgrad erreicht hat, kann<br />
durchaus den Sprung in den Skiclub schaffen. “Talente soll man<br />
nicht leichtfertig verbrennen”, sagt Roby Demetz. “Im Leistungszentrum<br />
haben sie nämlich Zeit zu reifen, und wer das Zeug<br />
<strong>zum</strong> Spitzensportler hat, wird sich dann bald herausstellen”.
Isolde Kostner sarà presto maestra di <strong>sci</strong>. Questa è l’anticipazione<br />
che lo “Skischool Magazine” è riu<strong>sci</strong>to a strappare<br />
alla bi-campione del mondo di SuperG nonché vice-campione<br />
olimpica di discesa libera di Salt Lake City. Ma prima vuole<br />
riu<strong>sci</strong>re nell’impresa di vincere di nuovo una gara di coppa<br />
del mondo, a un anno esatto dal pauroso incidente in Canada.<br />
La caduta nella discesa libera di Lake Louise ha alimentato<br />
forti grattacapo nella discesista gardenese che in dieci anni<br />
di carriera ai massimi livelli non si era mai confrontata con<br />
un infortunio serio.<br />
Ti sei ripresa completamente dalla forte commozione<br />
cerebrale di Lake Louise?<br />
Grazie a Dio rimasi solo per poco tempo in osservazione<br />
all’ospedale. Devo però ammettere che ancora oggi sono<br />
perseguitata da lievi emicranie, specialmente con il cattivo<br />
tempo e quando sono sotto sforzo intenso. Ciò si ripercuote<br />
inevitabilmente sulla concentrazione. La cosa si è palesata in<br />
modo chiaro anche durante gli allenamenti estivi in Cile che<br />
hanno evidenziato un repentino affaticamento mentale. Penso<br />
che la cosa persisterà finchè non riu<strong>sci</strong>rò a vincere di nuovo ...<br />
Quali sono gli obiettivi di questa stagione?<br />
Vorrei ritornare a quei livelli che mi erano propri prima della<br />
caduta di Lake Louise, il che vuol dire riu<strong>sci</strong>re a vincere una<br />
gara. In una visione più lontana ammetto che le Olimpiadi<br />
del 2006 a Torino rappresentano un traguardo importante.<br />
Quest’anno non sono previste grandi manifestazioni, perciò<br />
vorrei dare l’esame da maestro di <strong>sci</strong> in primavera e in seguito<br />
fare il corso da allenatore. Mi affa<strong>sci</strong>na l’idea di poter<br />
un giorno allenare i bambini.<br />
Come va insegnato lo <strong>sci</strong> ai bambini?<br />
Al primo posto deve esserci il divertimento, ma è chiaro che<br />
non si può trala<strong>sci</strong>are del tutto l’aspetto tecnico. Il processo<br />
di apprendimento, di per sè graduale, risulterà più lineare e<br />
piacevole. E d’altra parte va da sè che un bambino che si<br />
diverte impara più facilmente.<br />
Come hai svolto la preparazione quest’anno?<br />
Il mal di testa che mi ha perseguitato d’inverno mi ha limitato<br />
nella preparazione fisico-atletica. In primavera ho staccato<br />
la spina per un mese e poi ho iniziato con l’allenamento<br />
sulla neve a fine giugno. D’altra parte devo dire che anche<br />
gli altri anni ho fatto delle pause di 5 settimane, per cui non<br />
sono per nulla preoccupata. E poi anche Michael von Grünigen,<br />
il famoso gigantista svizzero campione del mondo, dopo un<br />
grave infortunio riprese con l’allenamento sulla neve a fine<br />
agosto e fece un’ottima stagione.<br />
Isolde Kostner wird bald Skilehrerin. Dies hat die zweimalige<br />
SuperG-Weltmeisterin und Abfahrtsilbermedaillengewinnerin<br />
von Salt Lake City dem “Skischool Magazine” anvertraut.<br />
Zuerst aber will sie wieder ein Weltcuprennen gewinnen,<br />
nach ihrem schweren Sturz in Kanada vor einem Jahr.<br />
Der Sturz beim Abfahrtslauf in Lake Louise hat ihr einiges<br />
Kopfzerbrechen bereitet, denn <strong>zum</strong> erstenmal in ihrer zehnjährigen<br />
Weltcupkarriere wurde die Grödner Spitzenathletin<br />
mit einer ernsthaften Verletzung konfrontiert. Ein Umstand,<br />
mit dem sie ersteinmal umzugehen lernen mußte.<br />
Hast Du dich von deiner schweren Gehirnerschütterung<br />
mittlerweile erholt?<br />
Gott sei Dank mußte ich nur kurz zur Beobachtung im Krankenhaus<br />
verweilen. Dennoch verspüre ich auch heute noch<br />
leichte Kopfschmerzen, besonders bei schlechtem Wetter<br />
oder bei grösseren Anstrengungen. Dies wirkt sich besonders<br />
auf meine Konzentration aus. Das habe ich auch beim Sommertraining<br />
in Chile gemerkt, wo ich mental sofort ermüdet bin.<br />
Dies wird wahrscheinlich so lange dauern, bis ich wieder ein<br />
Rennen gewinne...<br />
Welches Ziel verfolgst du heuer?<br />
Ich möchte dort anknüpfen, wo ich vor meinem Sturz aufgehört<br />
habe. Deshalb wünsche ich mir sehnlichst wieder einen Sieg.<br />
Langfristig reizen mich natürlich die Olympischen Spiele 2006<br />
in Turin. Weil aber in diesem Jahr keine Großereignisse anstehen,<br />
möchte ich im Frühjahr gerne die Skilehrerprüfung<br />
ablegen und anschließend den Trainerkurs besuchen. Es<br />
würde mich wahnsinnig reizen, eines Tages mit Kindern zu<br />
arbeiten.<br />
Wie würdest du Kindern das Skifahren beibringen?<br />
Sicher steht der Spaß im Vordergrung, aber ein gewisses<br />
Maß an Technik ist auch bei Kindern unerläßlich. Der Lernprozeß<br />
ist dann nämlich viel einfacher und folglich unterhaltsamer.<br />
Umgekehrt gesehen ist der Spaß beim Unterricht<br />
ausschlaggebend für eine optimale Entwicklung der Kinder.<br />
Wie sind deine Vorbereitungen bisher verlaufen?<br />
Weil ich im Winter oft Kopfschmerzen hatte, habe ich das<br />
Trockentraining vernachlässigt. Ich habe im Frühjahr einen<br />
Monat Pause gemacht und erst Ende Juni mit dem Skitraining<br />
begonnen. In den vergangenen Jahren habe ich maximal fünf<br />
Wochen ausgesetzt. Das besorgt mich aber keineswegs, denn<br />
auch Michael von Grünigen, der Schweizer Riesentorlauf-<br />
Weltmeister, hat nach einer Verletzung erst im August mit dem<br />
Skitraining begonnen und dann hervorragende Ergebnisse erzielt.
Mikki Berg, finlandese di 32 anni, biondo e dagli<br />
occhi azzurri ha iniziato con lo snowboard fin<br />
da bambino. Nove anni fa si è trasferito in<br />
Alto Adige. “Per amore” sottolinea lui. E qui<br />
vive tuttora con la moglie, la figlia di quattro<br />
anni e i gemellini di due. Il poliedrico Mikki<br />
si trova molto bene in Val Gardena e professionalmente<br />
mira a trasmettere ai giovani<br />
la passione per questo sport insegnando<br />
a divertirsi. D’altra parte sa benissimo che<br />
l’apprendimento dello snowboard si lega ad<br />
infinite cadute e perciò si sente in dovere di tranquillizzare:<br />
“L’importante è non farsi prendere dal panico. Vi<br />
posso assicurare che non succede assolutamente nulla.<br />
Dovete solo avere un pò di pazienza e tutto andrà bene”.<br />
Goofy o regular?<br />
Sicuramente conoscete già questi due termini. Goofy sono<br />
coloro che tengono il piede destro avanti, regular coloro che<br />
partono con il piede sinistro. Se provi a <strong>sci</strong>volare con la<br />
tavola ti accorgerai subito che ”tipo sei”.<br />
Carlo Faes ha 42 anni ed è originario di Trento. Anche lui è<br />
boarder da una vita ed ha trasmesso la sua passione alla<br />
figlia di 14 anni. “Perché proprio lo snowboard?” chiediamo<br />
a Carlo. “Io penso che questa di<strong>sci</strong>plina sia adatta a tutte<br />
le età. Si fa del movimento e ci si diverte al sole e all’aria<br />
aperta”. Da esperto non rinuncia tuttavia a qualche prezioso<br />
consiglio per i giovani: ”Sappiamo tutti quanto sia bello “surfare”<br />
in neve fresca, ma ricordate che è indispensabile il<br />
rispetto delle regole e la salvaguardia della natura”.<br />
Le piste giuste<br />
L’ideale per iniziare è un pendio<br />
piatto, largo e non inclinato. Prima<br />
di tutto bisogna acquisire confidenza<br />
con la tavola e solo in un<br />
secondo momento avventurarsi<br />
sugli skilift. Non è da furbi spendere<br />
molti soldi per un giornaliero<br />
per poi ritrovarsi tutto il giorno per<br />
terra. Bisogna avere pazienza e ben<br />
presto arriveranno i primi risultati.<br />
Martin Schmalzl è celibe ma non single, anche<br />
se non si sbottona sul nome della fidanzata.<br />
Cosa lo entusiasma dello snowboard? ”La perfezione<br />
stilistica e il dinamismo” E come si acquisiscono<br />
queste qualità? “I miei alunni sono molto volenterosi e con<br />
la padronanza delle prime curve crescono rapidamente anche<br />
le motivazioni. E con esse l’adrenalina. Diventano più ricettivi<br />
e si interessano a ciò che insegno loro non solo sul campo,<br />
ma anche riguardo allo stile di vita di un boarder...”<br />
Uso degli impianti<br />
L’uso dello skilift è solo una questione di abitudine. Si slaccia<br />
lo scarpone posteriore posizionandolo fra gli attacchi durante<br />
la salita. Il gancio dello skilift va preso con la mano anteriore<br />
(in ogni caso la stessa del piede) e tenuto fra le gambe. Con<br />
l’altra mano si fa da contrappeso tenendola ferma sulla<br />
schiena. Per quanto riguarda l’uso della seggiovia anche in<br />
questo caso si slaccia il piede posteriore appoggiando la<br />
tavola sull’apposita ringhiera. Ai principianti assoluti si consiglia<br />
anche di slacciare completamente la tavola e tenerla<br />
in mano durante la salita.<br />
Mikki Berg, 32, hat in seinen Jugendjahren die ersten Stehversuche<br />
auf dem Board unternommen. Den blonden und<br />
blauäugigen Finnen hat es vor neun Jahren nach Südtirol verschlagen.<br />
“Aus Gründen der Liebe”, wie er sagt. In diesem<br />
schönen Land lebt er nun zusammen mit seiner Frau, seinen<br />
zweijährigen Zwillingen und seiner vierjährigen Tochter. In<br />
Gröden gefällt es dem Multitalent ausgesprochen gut. Sein<br />
oberstes Ziel im Unterricht ist es den Jungs Spaß zu vermitteln.<br />
Weil dies jedoch sehr oft mit unfreiwilligem “Hinfallen” verbunden<br />
ist, will er alle beruhigen: “Nur keine Panik. Ich kann<br />
euch versichern, dass absolut nichts passiert. Ihr müsst nur<br />
ein bißchen Geduld haben, dann ist alles perfekt”.<br />
Goofy oder Regular?<br />
Ihr kennt diese beiden Begriffe bestimmt. Goofy sind alle<br />
Boarder, die mit dem rechten Fuß voran stehen. Als Regular<br />
werden jene Boarder bezeichnet, die mit dem linken Fuß<br />
vorne auf dem Board stehen. Wenn du mit dem Brett im<br />
Schnee rutscht, dann findest du sofort heraus, welcher der<br />
Richtige ist.<br />
Carlo Faes, 42, stammt aus Trient. Auch er steht schon ewig<br />
auf dem Brett. Die Boarder-Leidenschaft ist mittlerweile auch<br />
auf seine 14jährige Tochter übergeschwappt. “Warum gerade<br />
Snowboarden?”, fragen wir Carlo: “Ich glaube diese Sportart<br />
ist für alle Altersgruppen geeignet. Man kann so nebenbei<br />
die Sonne genießen, etwas für die Gesundheit tun und Spaß<br />
haben”. Einen wichtigen Rat will der Experte der Jugend vermitteln:<br />
”Es ist zwar schön und cool im Pulverschnee zu fahren,<br />
doch müßt Ihr dabei unbedingt die Natur respektieren<br />
und die Regeln einhalten”.<br />
Der richtige Hang<br />
Ideal <strong>zum</strong> Anfangen ist ein flacher, breiter und nicht hängender<br />
Hang. Ihr solltet zuersteinmal das Gefühl für das Board bekommen<br />
und dann erst mit dem Liftfahren beginnen. Es wäre<br />
wohl schade, viel Geld für die Tageskarte zu zahlen, wenn<br />
ihr dann den ganzen Tag nur hinfällt. Mit ein wenig Geduld<br />
erreicht ihr bald Euer Ziel.<br />
Martin Schmalzl ist ledig, aber liiert. Doch den Namen seiner<br />
Freundin will er nicht verraten. Was ihm am Boarden besonders<br />
gefällt? “Stilistische Perfektion und Action”. Und wie kann<br />
man diese erreichen? “Meine Schüler sind sehr lernwillig.<br />
Sobald sie die ersten Schwünge ziehen können, steigt ihre<br />
Motivation rapide an. Und damit auch das Adrenalin. Sie werden<br />
aufnahmefähiger für die Dinge, die ich ihnen beibringe<br />
und bestehen dann bald die Reifeprüfung für den Besuch<br />
der Szenelokale...”.<br />
Liftbenutzung<br />
Schlepplift fahren ist reine Übungssache. Der hintere Fuß wird<br />
abgeschnallt und während der Fahrt aufs Brett zwischen die<br />
Bindungen gestellt. Der Bügel wird mit der vorderen Hand<br />
(gleich wie Fuß) gehalten und zwischen die Beine genommen.<br />
Die zweite Hand bleibt hinter dem Rücken. Sessellift: Auch<br />
hier wird der hintere Fuß abgeschnallt, das Board stellt man<br />
auf der Fußstütze ab. Absolute Anfänger können das Board<br />
auch abschnallen und in den Armen halten.
Devono sentirsi a proprio agio e non provare paura. Stiamo<br />
parlando di quei nostri piccoli concittadini con un’esperienza<br />
di vita dai tre ai quattro anni e mezzo. Per loro la nostra<br />
scuola di <strong>sci</strong> ha ideato un apposito corso di prova per introdurli<br />
allo <strong>sci</strong> in modo lieve e giocoso e senza pressioni esterne.<br />
Come funziona? Prima di tutto si promuove la conoscenza<br />
dell’ambiente con i suoi protagonisti topolino e paperino, poi<br />
si favorisce il processo di familiarizzazione con l’attrezzo <strong>sci</strong><br />
col quale i bambini devono giocare e “divertirsi”. La nuova<br />
giostra “Rotondo” faciliterà le loro prime <strong>sci</strong>volate, mentre<br />
per le salite si usa il tapis-roullant. E quando fuori fa troppo<br />
freddo i nostri maestri provvederanno ad intrattenere i bambini<br />
nel miniclub seguendoli in ogni loro neccessità. Il tutto soddisfacendo<br />
il desiderio di divertimento dei bambini. Inoltre, qualora<br />
i genitori volessero <strong>sci</strong>are tutta la giornata, i bimbi saranno<br />
accuditi fino al loro ritorno.<br />
Il corso di prova per bambini dura un ora e mezza al giorno<br />
dal lunedì al venerdì e rappresenta un processo di avvicinamento<br />
al vero e proprio corso dove i bambini impareranno<br />
a fare le prime discese e ad usare lo skilift.<br />
Sie sollen sich wohl fühlen und keine Angst verspüren. Die<br />
Rede geht von jenen kleinen Weltbürgern, die eine Lebenserfahrung<br />
von drei- bis viereinhalb Jahren auf dem Rücken<br />
haben. Für sie hat die Skischule einen passenden Schnupperkurs<br />
entwickelt. Behutsam und spielerisch werden die Kleinsten<br />
dabei <strong>zum</strong> Skifahren “verführt”. Ohne Leistungsdruck von Seiten<br />
der Eltern oder Lehrer. Wie das funktioniert? Zuerst werden<br />
Mädchen und Buben in das besondere Ambiente des Miniclub<br />
eingeführt, machen Bekanntschaft mit Micky Maus und Donald<br />
Duck. Dann rutschen und spielen sie, lernen ganz unbekümmert<br />
mit dem neuen Spielzeug “Ski” umzugehen. Das<br />
“Rotondo”- Karusell unterstützt sie bei ihren ersten Schritten<br />
auf dem Schnee. Zwei Zauberteppiche befördern die Kinder<br />
hingegen problemlos nach oben. Wenn es draußen kalt ist,<br />
finden die Kleinsten im neugestalteten Miniclub Unterschlupf.<br />
Dort unterstützen sie unsere Mitarbeiter auch beim “Pipimachen”...<br />
Und wenn Papi und Mami gemeinsam skifahren<br />
wollen und etwas später nach Hause kommen sollten als<br />
vorgesehen, dann werden Töchterchen und Söhnchen bis zu<br />
ihrer Rückkehr im Miniclub betreut. Der Schnupperkurs dauert<br />
eineinhalb Stunden täglich und zwar von Montag bis Freitag.<br />
In dieser Zeit werden die Kinder sozusagen auf den ersten<br />
Skikurs vorbereitet, wo sie dann lernen den Skilift zu benutzen<br />
und ihre ersten Hangabfahrten zu meistern.<br />
La materia d’insegnamento dello <strong>sci</strong> e l’introduzione alle classi<br />
di merito venne codificata per la prima volta dal pioniere<br />
dell’Arlberg Hannes Schneider circa 80 anni fa. In Italia si<br />
iniziò con l’insegnamento qualche anno più tardi e da allora<br />
c’è stato un continuo susseguirsi di nuove tecniche applicate<br />
allo <strong>sci</strong>. Importante in quest’ottica è stata l’evoluzione dei<br />
materiali nella produzione degli attrezzi e, più di recente,<br />
l’utilizzo di nuovi macchinari battipista nonchè l’invenzione<br />
della neve artificiale, che esige un approccio di <strong>sci</strong>ata diverso<br />
e che ha decisamente modificato la materia di insegnamento.<br />
Va inoltre aggiunto che nell’elaborazione dei piani didattici<br />
si fa forte riferimento alla tecnica agonistica. I grandi campioni<br />
personificano lo <strong>sci</strong>atore perfetto edificando i nuovi criteri<br />
nell’evoluzione del gesto tecnico. Attualmente il testo tecnico<br />
italiano per l’insegnamento dello <strong>sci</strong> prevede i tre livelli bronzo,<br />
argento ed oro con diverse classi di merito, tutte orientate<br />
al raggiungimento del livello superiore.<br />
Bronzo:<br />
Tutti i cambiamenti di direzione vengono effettuati con gli <strong>sci</strong><br />
in posizione a spazzaneve<br />
Obiettivo:<br />
1. Spazzaneve<br />
2. Virata<br />
3. Curva elementare di base<br />
Argento:<br />
Tutti i cambiamenti di direzione vengono effettuati a <strong>sci</strong><br />
paralleli. Tuttavia la conduzione degli <strong>sci</strong> non è ancora cosí<br />
precisa come nel livello superiore. L’allievo devia ancora<br />
leggermente dalla linea ideale.<br />
Obiettivo:<br />
1. Curva di base<br />
2. Cristiania di base<br />
3. Cristiania<br />
Oro:<br />
Tutti i cambiamenti di direzione vengono effettuati in conduzione<br />
o superconduzione.<br />
Obiettivo:<br />
1. Curva in conduzione<br />
2. Curva in superconduzione<br />
3. Sci totale<br />
Complimenti. Lei ha raggiunto il suo obiettivo. Ora è uno<br />
<strong>sci</strong>atore perfetto (<strong>sci</strong>atrice perfetta) in grado di adattarsi<br />
a qualsiasi forma di terreno.
State finendo la vostra vacanza e vi rimane solo l’ultima giornata<br />
da trascorrere in montagna? Indipendentemente dai<br />
vostri interessi personali, la montagna offre una moltitudine<br />
di alternative. E le possibilità di divertirvi o di fare qualcosa<br />
per la vostra salute si moltiplicano se vi rivolgete alle persone<br />
esperte del posto. Proprio per questo la scuola di <strong>sci</strong> e snowboard<br />
di <strong>Ortisei</strong> ha pensato a due sport alternativi, che fanno<br />
tendenza: il Nordic Walking e le escursioni con le ciaspole.<br />
Ogni venerdì potete passare una giornata intera assieme al<br />
vostro maestro, alternando lo <strong>sci</strong> alpino al nordic walking o<br />
a una gita con le ciaspole.<br />
La nuova moda si chiama Nordic Walking. Questa di<strong>sci</strong>plina<br />
è nata in Scandinavia e si rifà alle logiche dello <strong>sci</strong> di fondo<br />
senza il supporto degli attrezzi. Sono i fondisti nordici ad aver<br />
introdotto questo tipo di allenamento estivo utilizzando bastoncini<br />
speciali. La novità ha riscosso subito le simpatie della<br />
gente che, specialmente in Finlandia, ha accolto entusiasticamente<br />
la novità. Grazie ai bastoni speciali questa camminata<br />
a passo sostenuto diventa un'attività completa che coinvolge<br />
contemporaneamente gli arti superiori ed inferiori e, proprio<br />
come lo <strong>sci</strong> di fondo, stimola la circolazione sanguigna e respiratoria<br />
alleggerendo il carico su anche, ginocchia e schiena.<br />
Il nordic walking, che nei paesi nordici conta già milioni di<br />
appassionati, è l’attività ideale per mantenersi in forma, non<br />
richiede particolari capacità tecniche ed è molto divertente<br />
soprattutto se si pratica in gruppo. D’inverno poi può essere<br />
un’alternativa interessante alle altre di<strong>sci</strong>pline sportive,<br />
specialmente nelle giornate meno belle, quando i fiocchi cadenti<br />
trasformano la natura in un paesaggio fiabesco.<br />
Le ciaspole - chiamate anche racchette da neve - sono uno<br />
strumento particolare che permette di spostarsi agevolmente<br />
sulla neve senza il pericolo di sprofondare, grazie alla lega<br />
leggera degli attrezzi fissati alle pedule. Le ciaspole sono diventate<br />
famose grazie a Fridtjof Nansen, l’esploratore norvegese<br />
che alla fine del 19esimo secolo attraversò la Groenlandia<br />
con questi attrezzi ai piedi e che con la sua impresa<br />
contribuì ad un vero boom produttivo di ”racchette da neve”.<br />
Paradossalmente però la pubblicazione del libro di Fridtjof<br />
Nansen ”Con le racchette da neve attraverso la Groenlandia”<br />
dette anche un impulso determinante allo sviluppo dello <strong>sci</strong><br />
in Europa, che spodestò l’importanza delle ciaspole stesse<br />
facendole cadere in un lungo ed immeritato dimenticatoio.<br />
Negli ultimi tempi si é avuto un ritorno di fiamma di questi<br />
attrezzi e se ne è ricono<strong>sci</strong>uto l’effetto benefico nella natura<br />
aperta. Un’alternativa valida che facilita le passeggiate sui<br />
pendii innevati vergini.<br />
Was tun? Ihr Urlaub geht gerade zu Ende und Sie haben, vor<br />
der Abreise, noch einen ganzen Tag zu Ihrer Verfügung. Einmal<br />
abgesehen von Ihren ganz persönlichen Interessen: die Berge<br />
bieten unzählige Möglichkeiten. Und diese Möglichkeiten,<br />
etwas für Ihre Gesundheit und Ihr Wohlbefinden zu tun vervielfältigen<br />
sich, wenn Sie sich einer kompetenten und ortskundigen<br />
Person anvertrauen. Deshalb hat die “Ski & Snowboardschule<br />
St. Ulrich” zwei neue Trendsportarten in ihr Programmangebot<br />
aufgenommen: Nordic Walking und Wandern mit<br />
Schneeschuhen. Wer dazu Lust und Liebe hat, kann jeden<br />
Freitag einen ganzen Tag lang mit dem Skilehrer verbringen,<br />
skifahren, walken oder eine Wanderung mit Schneeschuhen<br />
unternehmen. Die Bergwelt erlebt er dabei einmal von einer<br />
ganz anderen Seite.<br />
Der neue Renner heißt Nordic Walking. Der Sport, in Skandinavien<br />
entstanden, ist auf das Langlaufen zurückzuführen.<br />
Skilangläufer haben vor Jahren begonnen im Sommer mit<br />
speziellen Stöcken zu trainieren. Sie blieben nicht lange unbemerkt<br />
und haben, besonders in Finnland, Tausende Nachahmer<br />
gefunden. Nordic Walking ist ein dynamisches Gehen mit<br />
speziellen Stöcken. Damit wird der ganze Körper auf schonende<br />
Weise gefordert. Nordic Walking stimuliert Herz und Kreislauf,<br />
strafft die Figur und macht Spaß, besonders dann, wenn sich<br />
eine kleinere Gruppe zusammenfindet. Um mit dem Walken<br />
zu beginnen, braucht es nur einige wenige technische Grundkenntnisse.<br />
Im Winter kann Nordic Walking eine interessante<br />
Alternative zu den herkömmlichen Wintersportarten sein, besonders<br />
dann, wenn es draussen schneit und die Umgebung<br />
sich in eine bezaubernde Märchenlandschaft verwandelt.<br />
Mit Schneeschuhen können sie ebenfalls ungezwungen in<br />
der verschneiten Natur wandern, ihren Kreislauf ankurbeln<br />
und etwas für Ihre Figur tun. Dazu brauchen Sie ganz normale<br />
Wanderschuhe, ein Paar Schneeschuhe in die sie problemlos<br />
hineinschlüpfen können und zwei Stöcke. Berühmt wurde<br />
das Fortbewegunggerät nach Fridtjof Nansens Grönland-<br />
Durchquerung Ende des 19. Jahrhunderts. Mit seinem Buch<br />
“Auf Schneeschuhen durch Grönland” konnte der norwegische<br />
Abenteurer Tausende Menschen dafür begeistern und gleichzeitig<br />
einen wahren Boom in der Fabrikation von Schneeschuhen<br />
auslösen. Da Nansen durch sein Buch auch einen<br />
entscheidenden Impuls zur Entwicklung des Skilaufs in Mitteleuropa<br />
gab, verschwanden die Schneeschuhe etwas später<br />
eine Zeit lang in der Versenkung. Vor einigen Jahren wurden<br />
sie wiederentdeckt, weil man erkannt hatte, welch große<br />
körperlichen und geistigen Benefizien die Bewegung draußen<br />
in der Natur bringt. Auch im Winter kann man in unberührte<br />
Gebiete vordringen, die Natur erleben und etwas für die<br />
Gesundheit tun.<br />
Lo <strong>sci</strong> é da sempre non solo sport fine a sé stesso.<br />
Piuttosto viene identificato come un’attivitá ricreativa<br />
in cui si stá a contatto con la natura, ci si rilassa, si conosce<br />
altra gente e ci si diverte assieme. Proprio questo<br />
é il motivo per cui l’anno scorso é nata “HAPPY SKI NIGHT”,<br />
serata di musica, cabaret, dance e quantaltro contribusca<br />
al divertimento della gente. L’obbiettivo della scuola <strong>sci</strong><br />
era quello, di riu<strong>sci</strong>re a coinvolgere gli ospiti non solo sulle<br />
piste da <strong>sci</strong> ma anche in un contesto diverso. Grazie in<br />
prima linea all’impegno dei nostri maestri giovani capitanati<br />
da Lara (capoanimatrice) e dal nostro vicedirettore Pauli<br />
Rabanser, la serata é diventata un grande successo.<br />
Tutto il gruppo é giá pronto per la nuova avventura<br />
HAPPY SKI NIGHT-II, che quest’inverno si svolgerá al<br />
Apres Ski Seceda (ogni giovedi ore 21.30), con tante<br />
novitá, tutte da scoprire. Come l’anno scorso,<br />
anche quest’anno tutti gli ospiti e<br />
residenti sono invitati a partecipare.<br />
È superfluo dire che chi non verrá,<br />
perderá una serata ...<br />
Skifahren ist nicht nur Selbstzweck und das wissen wir.<br />
Deshalb hat die Skischule im vergangenen Jahr die<br />
“HAPPY SKI NIGHT” ins Leben gerufen. Ein Abend mit<br />
Musik, Kabarett, Tanz und Unterhaltung. Ziel der Skischule<br />
ist es, Schülern und Gästen ein Rundum-Angebot<br />
zu bieten, das weit über die aktive Erholung und den<br />
Kontakt zur Natur hinausgeht. Bekanntschaften, Spaß<br />
und Unterhaltung sollen nämlich genauso gefördert werden.<br />
Dank unserer jungen Mitarbeiter hat sich der Abend<br />
zu einem grossen Erfolg gemausert. Animationschefin<br />
Lara und Vizedirektor Pauli Rabanser stehen schon jetzt<br />
wieder in den Startlöchern, um – gemeinsam mit ihren<br />
Mitarbeitern – die zweite Ausgabe der “Happy Ski Night”<br />
zu organisiern . Diese findet in diesem Jahr, mit vielen<br />
Neuheiten, jeden Donnerstag, ab 21.30 Uhr im Apres<br />
Ski Seceda statt. Wie schon im vergangenen Winter,<br />
so sind auch heuer wieder alle Einheimischen<br />
und Gäste herzlich zur “Happy Ski night”<br />
eingeladen. Und wer nicht kommt ist<br />
selber schuld ...