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<strong>Politecnico</strong> <strong>di</strong> <strong>Bari</strong><br />

Corso <strong>di</strong> Laurea in Ingegneria E<strong>di</strong>le<br />

A.A. 2013-2014<br />

Modulo II:<br />

Il Benessere<br />

Il Benessere Termico


Il benessere termico<br />

Il benessere termico è una con<strong>di</strong>zione fisica e psicologica in cui un in<strong>di</strong>viduo<br />

esprime sod<strong>di</strong>sfazione nei confronti dell’ambiente termico in cui è immerso.<br />

Tale sod<strong>di</strong>sfazione riguarda due aspetti:<br />

Neutralità termica fra temperatura interna e superficiale del corpo<br />

Bilancio energetico fra energia metabolica prodotta e energia <strong>di</strong>spersa<br />

nell’ambiente<br />

Il corpo umano ha un efficiente meccanismo <strong>di</strong> termoregolazione, tale da<br />

mantenere la temperatura a un valore costante <strong>di</strong> circa 37° C.<br />

Il benessere


Il benessere termico<br />

I parametri da cui <strong>di</strong>pende il benessere termico sono riconducibili a:<br />

Caratteristiche microclimatiche dell’ambiente: Temperatura, Umi<strong>di</strong>tà relativa e<br />

Velocità dell’aria, Temperatura me<strong>di</strong>a ra<strong>di</strong>ante<br />

Con<strong>di</strong>zioni dell’in<strong>di</strong>viduo: Metabolismo energetico e Isolamento<br />

dell’abbigliamento<br />

Le caratteristiche microclimatiche vengono<br />

misurate in sito con centraline <strong>di</strong><br />

multiacquisizione.<br />

La temperatura me<strong>di</strong>a ra<strong>di</strong>ante è un<br />

in<strong>di</strong>catore degli scambi <strong>di</strong> energia fra<br />

in<strong>di</strong>viduo e ambiente per solo<br />

irraggiamento.<br />

Si misura con il globometro, una sfera<br />

metallica nera <strong>di</strong> spessore sottile, dotata <strong>di</strong><br />

un sensore <strong>di</strong> temperatura all’interno.<br />

Centralina <strong>di</strong> multiacquisizione microclimatica<br />

Il benessere


Il benessere termico<br />

I parametri da cui <strong>di</strong>pende il benessere termico sono riconducibili a:<br />

Caratteristiche microclimatiche dell’ambiente: Temperatura, Umi<strong>di</strong>tà relativa e<br />

Velocità dell’aria, Temperatura me<strong>di</strong>a ra<strong>di</strong>ante<br />

Con<strong>di</strong>zioni dell’in<strong>di</strong>viduo: Metabolismo energetico e Isolamento<br />

dell’abbigliamento<br />

Il metabolismo energetico è un in<strong>di</strong>catore<br />

della potenza , all’unità <strong>di</strong> superficie<br />

corporea, necessaria allo svolgimento <strong>di</strong><br />

un’attività.<br />

Viene espresso in MET = W/mq<br />

Il benessere


Il benessere termico<br />

I parametri da cui <strong>di</strong>pende il benessere termico sono riconducibili a:<br />

Caratteristiche microclimatiche dell’ambiente: Temperatura, Umi<strong>di</strong>tà relativa e<br />

Velocità dell’aria, Temperatura me<strong>di</strong>a ra<strong>di</strong>ante<br />

Con<strong>di</strong>zioni dell’in<strong>di</strong>viduo: Metabolismo energetico e Isolamento<br />

dell’abbigliamento<br />

L’ isolamento dell’abbigliamento è un<br />

in<strong>di</strong>catore della resistenza termica alla<br />

<strong>di</strong>spersione <strong>di</strong> energia.<br />

Viene espresso in CLO<br />

Il benessere


Il benessere termico<br />

Valori dell’energia metabolica in funzione dell’attività<br />

Il benessere


Il benessere termico<br />

Valori dell’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> isolamento <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi capi <strong>di</strong> abbigliamento<br />

Il benessere


Il benessere termico<br />

Valori dell’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> isolamento <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi capi <strong>di</strong> abbigliamento<br />

Il benessere


PMV e PPD<br />

La norma UNI EN ISO 7730:2006 introduce 2 in<strong>di</strong>catori per prevedere la<br />

sensazione <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione termica e il livello <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio termico delle persone<br />

esposte ad ambienti termici moderati, in funzione dei 6 parametri da cui<br />

<strong>di</strong>pende il benessere termico:<br />

PMV (Voto Me<strong>di</strong>o Previsto). E’ un in<strong>di</strong>ce che prevede il valore me<strong>di</strong>o dei voti <strong>di</strong> un<br />

consistente gruppo <strong>di</strong> persone sulla scala <strong>di</strong> sensazione termica a 7 punti.<br />

+3 Molto caldo<br />

+2 Caldo<br />

+1 Abbastanza caldo<br />

0 Né caldo né freddo<br />

-1 Abbastanza freddo<br />

-2 Freddo<br />

-3 Molto freddo<br />

Il benessere


PMV e PPD<br />

La norma UNI EN ISO 7730:2006 introduce 2 in<strong>di</strong>catori per prevedere la<br />

sensazione <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione termica e il livello <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio termico delle persone<br />

esposte ad ambienti termici moderati, in funzione dei 6 parametri da cui<br />

<strong>di</strong>pende il benessere termico:<br />

PPD (Percentuale Prevista <strong>di</strong> Insod<strong>di</strong>sfatti). E’ un in<strong>di</strong>ce che fornisce una<br />

previsione quantitativa della percentuale <strong>di</strong> persone termicamente insod<strong>di</strong>sfatte che<br />

sentono troppo caldo o troppo freddo.<br />

Il benessere


PMV e PPD<br />

In base ai valori <strong>di</strong> PMV e PPD, la norma stabilisce delle categorie <strong>di</strong> benessere<br />

termico.<br />

Categoria PPD (%) PMV<br />

A < 6 -0,2 < PMV < +0,2<br />

B < 10 -0,5 < PMV < +0,5<br />

C < 15 -0,7 < PMV < +0,7<br />

Essendo il calcolo <strong>di</strong> PMV, in funzione <strong>di</strong> T a , T r , U r , V a , I clo e E m , molto complesso,<br />

si può ricorrere a software <strong>di</strong> calcolo o a tabelle fornite dalla norma UNI.<br />

Per utilizzare le tabelle occorre calcolare la Temperatura Operativa T o :<br />

T o = A x T a + (1 – A) T r<br />

con A = 0,5 oppure 0,6 oppure 0,7<br />

Se Va < 0,2 oppure 0,2 < Va < 0,6 oppure 0,6 < Va < 1<br />

Il benessere


PMV e PPD<br />

Ur = 50%<br />

E m = 0,8 - 1 - 1,2 - 1,4 - 1,6 - 1,8 - 2 - 3 - 4<br />

met<br />

I clo = 0 - 0,25 - 0,5 - 0,75 - 1 - 1,5 – 2<br />

Il benessere


La norma UNI EN ISO 7730:2006 richiede che per l’in<strong>di</strong>viduazione della<br />

categoria <strong>di</strong> benessere termico, insieme a PMV e PPD, che esprimono il <strong>di</strong>sagio<br />

da caldo o da freddo del corpo nel suo complesso, siano verificati altri<br />

in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio termico locale, legato al riscaldamento o raffreddamento <strong>di</strong><br />

una particolare parte del corpo:<br />

Differenza verticale della temperatura dell’aria<br />

Pavimenti cal<strong>di</strong> e fred<strong>di</strong><br />

Asimmetria ra<strong>di</strong>ante<br />

Correnti d’aria<br />

Disagio termico locale<br />

Il benessere


Disagio termico locale<br />

La norma UNI EN ISO 7730:2006 richiede che per l’in<strong>di</strong>viduazione della<br />

categoria <strong>di</strong> benessere termico, insieme a PMV e PPD, che esprimono il <strong>di</strong>sagio<br />

da caldo o da freddo del corpo nel suo complesso, siano verificati altri<br />

in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio termico locale, legato al riscaldamento o raffreddamento <strong>di</strong><br />

una particolare parte del corpo:<br />

Differenza verticale della temperatura dell’aria<br />

Categoria C (PPD < 10%)<br />

Categoria B (PPD < 5%)<br />

Categoria A (PPD < 3%)<br />

Il benessere


La norma UNI EN ISO 7730:2006 richiede che per l’in<strong>di</strong>viduazione della<br />

categoria <strong>di</strong> benessere termico, insieme a PMV e PPD, che esprimono il <strong>di</strong>sagio<br />

da caldo o da freddo del corpo nel suo complesso, siano verificati altri<br />

in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio termico locale, legato al riscaldamento o raffreddamento <strong>di</strong><br />

una particolare parte del corpo:<br />

Pavimenti cal<strong>di</strong> e fred<strong>di</strong><br />

Disagio termico locale<br />

Categoria C (PPD < 15%)<br />

Categoria A e B (PPD < 10%)<br />

Il benessere


La norma UNI EN ISO 7730:2006 richiede che per l’in<strong>di</strong>viduazione della<br />

categoria <strong>di</strong> benessere termico, insieme a PMV e PPD, che esprimono il <strong>di</strong>sagio<br />

da caldo o da freddo del corpo nel suo complesso, siano verificati altri<br />

in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio termico locale, legato al riscaldamento o raffreddamento <strong>di</strong><br />

una particolare parte del corpo:<br />

Asimmetria ra<strong>di</strong>ante<br />

Disagio termico locale<br />

Categoria C (PPD < 10%)<br />

Categoria A e B (PPD < 5%)<br />

Il benessere


La norma UNI EN ISO 7730:2006 richiede che per l’in<strong>di</strong>viduazione della<br />

categoria <strong>di</strong> benessere termico, insieme a PMV e PPD, che esprimono il <strong>di</strong>sagio<br />

da caldo o da freddo del corpo nel suo complesso, siano verificati altri<br />

in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio termico locale, legato al riscaldamento o raffreddamento <strong>di</strong><br />

una particolare parte del corpo:<br />

Correnti d’aria<br />

Disagio termico locale<br />

Categoria A Categoria B Categoria C<br />

Il benessere


Il bilancio termico dell’e<strong>di</strong>ficio<br />

Qt<br />

Qu<br />

Dispersioni<br />

Qt (strutture)<br />

Qg (terreno)<br />

Qu (locali non riscaldati)<br />

Qv (ventilazione)<br />

Qa (locali a T=cost)<br />

Qs<br />

Qv<br />

Qg<br />

Qi<br />

Qi<br />

Qc<br />

Qa<br />

Guadagni<br />

Qs (sole)<br />

Qi (persone,<br />

elettrodomestici)<br />

Qc (impianto<br />

riscaldamento)<br />

Qt + Qg + Qu + Qv + Qa – Qs – Qi – Qc = 0<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso le strutture (Qt)<br />

La quantità <strong>di</strong> calore (Qt) che può essere <strong>di</strong>spersa attraverso le strutture<br />

<strong>di</strong>pende dalle caratteristiche fisiche dei materiali e dei componenti<br />

costruttivi.<br />

In particolare, possono essere stu<strong>di</strong>ate in tre casi specifici:<br />

Qt 1 = Dispersioni attraverso le strutture opache<br />

Qt 2 = Dispersioni attraverso le strutture trasparenti<br />

Qt 3 = Dispersioni attraverso i ponti termici<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso le strutture opache (Qt 1 )<br />

La trasmittanza U [W/(m 2 x K] è definita come il flusso <strong>di</strong> calore che, in<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> regime, attraversa una superficie unitaria per ogni grado <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>fferenza fra le temperature degli ambienti da essa separati.<br />

Nel caso <strong>di</strong> una struttura opaca (es. parete), la trasmittanza si calcola come:<br />

U =<br />

1<br />

R t<br />

=<br />

1<br />

(1/R i ) + R 1 + R 2 + …. + R n + (1/R e )<br />

dove R i e R e sono le resistenze termiche superficiali <strong>di</strong>pendenti dalla posizione<br />

della parete nell’e<strong>di</strong>ficio<br />

R 1 , R 2 , …, R n sono le resistenze termiche utili degli strati componenti la parete<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso le strutture opache (Qt 1 )<br />

Determinazione delle resistenze termiche superficiali<br />

Tipo <strong>di</strong> struttura Ri [W/(m 2 x K)] Re [W/(m 2 x K)]<br />

Verticale esterna 8 23<br />

Verticale interna 8 8<br />

Orizzontale esterna flusso ascendente 9,3 23<br />

Orizzontale esterna flusso <strong>di</strong>scendente 9,3 9,3<br />

Orizzontale interna flusso ascendente 5,8 16,0<br />

Orizzontale interna flusso <strong>di</strong>scendente 5,8 5,8<br />

Determinazione delle resistenze termiche utili<br />

R =<br />

s<br />

m 2 x K<br />

W<br />

λ<br />

dove s è lo spessore della parete (m)<br />

λ è il coefficiente <strong>di</strong> conduttività termica (W/m K), riportati dalla UNI 10351 e in<br />

letteratura tecnica<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso le strutture opache (Qt 1 )<br />

Per il calcolo del coefficiente <strong>di</strong> conduttività termica in un intercape<strong>di</strong>ne<br />

d’aria, si può ricorrere alla seguente tabella<br />

Spessore<br />

intercape<strong>di</strong>ne<br />

d'aria (mm)<br />

R [W/(m 2 K)]<br />

Flusso<br />

Ascendente<br />

Flusso<br />

Orizzontale<br />

0 0,00 0,00 0,00<br />

5 0,11 0,11 0,11<br />

7 0,13 0,13 0,13<br />

10 0,15 0,15 0,15<br />

15 0,16 0,17 0,17<br />

25 0,16 0,18 0,19<br />

50 0,16 0,18 0,21<br />

100 0,16 0,18 0,22<br />

300 0,16 0,18 0,23<br />

Flusso<br />

Discendente<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso le strutture opache (Qt 1 )<br />

Esempio 1. Calcolo della trasmittanza <strong>di</strong> un muro perimetrale<br />

Intonaco interno <strong>di</strong> calce e gesso s=0,01m<br />

Muratura in mattoni forati s=0,12m<br />

Intercape<strong>di</strong>ne d’aria s=0,05m<br />

Muratura in mattoni forati s=0,12m<br />

Intonaco esterno <strong>di</strong> cemento e calce s=0,02m<br />

Strato s [m] λ [W/(m K)] R [(m 2 K)/ W]<br />

Ri 8 0,125<br />

Intonaco interno 0,01 0,7 0,014<br />

Mattone semipieno 0,12 0,36 0,333<br />

Intercape<strong>di</strong>ne d'aria 0,05 0,18<br />

Mattone semipieno 0,12 0,36 0,333<br />

Intonaco esterno 0,02 1 0,02<br />

Re 23 0,043<br />

Resistenza termica del muro (Rt) 1,05<br />

Trasmittanza del muro (U = 1/Rt) 0,95<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso le strutture opache (Qt 1 )<br />

Esempio 2. Calcolo della trasmittanza <strong>di</strong> un muro perimetrale<br />

Intonaco interno <strong>di</strong> calce e gesso s=0,01m<br />

Muratura in mattoni forati s=0,12m<br />

Isolante in lana <strong>di</strong> roccia s=0,05m<br />

Muratura in mattoni forati s=0,12m<br />

Intonaco esterno <strong>di</strong> cemento e calce s=0,02m<br />

Strato s [m] λ [W/(m K)] R [(m 2 K)/ W]<br />

Ri 8 0,125<br />

Intonaco interno 0,01 0,7 0,014<br />

Mattone semipieno 0,12 0,36 0,333<br />

Lana <strong>di</strong> roccia 0,05 0,04 1,25<br />

Mattone semipieno 0,12 0,36 0,333<br />

Intonaco esterno 0,02 1 0,02<br />

Re 23 0,043<br />

Resistenza termica del muro (Rt) 2,12<br />

Trasmittanza del muro (U = 1/Rt) 0,47<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso le strutture opache (Qt 1 )<br />

Esempio 3. Calcolo della trasmittanza <strong>di</strong> un solaio piano <strong>di</strong> copertura<br />

Intonaco interno <strong>di</strong> calce e gesso s=0,01m<br />

Solaio in latero-cemento s=0,3m<br />

Massetto in calcestruzzo s=0,06m<br />

Isolante in lana <strong>di</strong> roccia s=0,07m<br />

Impermeabilizzazione s=0,05m<br />

Strato s [m] λ [W/(m K)] R [(m 2 K)/ W]<br />

Ri 9,3 0,107<br />

Intonaco interno 0,01 0,7 0,014<br />

Solaio latero-cemento 0,30<br />

Massetto in cls 0,06<br />

0,8 0,45<br />

Isolante lana <strong>di</strong> roccia 0,07 0,04 1,75<br />

Impermeabilizzazione 0,05 0,8 0,062<br />

Re 23 0,04<br />

Resistenza termica del solaio (Rt) 2,42<br />

Trasmittanza del solaio (U = 1/Rt) 0,41<br />

Il benessere


Il benessere<br />

Verifiche in opera


Verifiche in opera<br />

Indagini termografiche<br />

La termografia consente <strong>di</strong> rilevare la temperatura delle superfici,<br />

attraverso la misura della ra<strong>di</strong>azione emessa nel campo dell’infrarosso.<br />

Ogni corpo con temperatura superiore a 0°K emette ra<strong>di</strong>azioni nel campo<br />

dell’infrarosso, secondo la legge <strong>di</strong> Stefan – Boltzmann:<br />

E = εσT 4<br />

dove E è il flusso <strong>di</strong> energia emesso dalla superficie (W/ m 2 )<br />

è una costante a<strong>di</strong>mensionale detta emissività e <strong>di</strong>pende dal materiale utilizzato (circa 0,9<br />

per i materiali da costruzione)<br />

σ è una costante che vale 5,67 W/m 2 K 4<br />

T è la temperatura assoluta (°K) della superficie dalla quale proviene il flusso energetico<br />

Definito un valore <strong>di</strong> emissività caratteristico della superficie indagata, la<br />

termocamera traduce i valori <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>azione infrarossa rilevati in mappe <strong>di</strong><br />

temperatura, generalmente in scala cromatica<br />

Il benessere


Verifiche in opera<br />

Emissività dei materiali da costruzione<br />

La termografia quantitativa mira a<br />

stimare la temperatura delle superfici<br />

sulla base della misura della ra<strong>di</strong>azione<br />

emessa nell’infrarosso. Richiede la<br />

valutazione precisa dell’emissività <strong>di</strong> ogni<br />

superficie indagata.<br />

La termografia qualitativa, che viene<br />

usata nelle valutazioni energetiche, mira<br />

a in<strong>di</strong>viduare la presenza <strong>di</strong> materiali a<br />

comportamento termico <strong>di</strong>verso.<br />

Richiede l’in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> un valore me<strong>di</strong>o<br />

<strong>di</strong> emissività rappresentativo <strong>di</strong> tutte le<br />

superfici indagate.<br />

Materiale<br />

Laterizio rosso 0,92<br />

Laterizio grigio 0,92<br />

Legno <strong>di</strong> pino non trattato 0,9<br />

Pannello in fibra <strong>di</strong> legno 0,85<br />

Pannello <strong>di</strong> cartongesso 0,9<br />

Calcestruzzo 0,95<br />

Stucco bianco 0,88<br />

Piastrelle porcellana 0,92<br />

Acciaio inox 0,18<br />

Lamiera <strong>di</strong> zinco 0,2<br />

Alluminio 0,05<br />

Emissività <strong>di</strong> alcuni materiali da costruzione<br />

ε<br />

Il benessere


Verifiche in opera<br />

Finalità dell’indagine termografica<br />

Mappatura dei materiali<br />

In<strong>di</strong>viduazione dei ponti termici<br />

In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> aree <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>spersione <strong>di</strong> calore<br />

In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> infiltrazioni<br />

d’aria<br />

In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> aree umide<br />

Localizzazione e caratterizzazione<br />

degli impianti<br />

Mappatura dei materiali e in<strong>di</strong>viduazione del<br />

sistema costruttivo con rilievo <strong>di</strong>mensionale<br />

Il benessere


Verifiche in opera<br />

Finalità dell’indagine termografica<br />

Mappatura dei materiali<br />

In<strong>di</strong>viduazione dei ponti termici<br />

In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> aree <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>spersione <strong>di</strong> calore<br />

In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> infiltrazioni<br />

d’aria<br />

In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> aree umide<br />

Localizzazione e caratterizzazione<br />

degli impianti<br />

In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> ponti termici<br />

Il benessere


Verifiche in opera<br />

Finalità dell’indagine termografica<br />

Mappatura dei materiali<br />

In<strong>di</strong>viduazione dei ponti termici<br />

In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> aree <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>spersione <strong>di</strong> calore<br />

Dispersioni <strong>di</strong> calore per <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> isolamento<br />

In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> infiltrazioni<br />

d’aria<br />

In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> aree umide<br />

Localizzazione e caratterizzazione<br />

degli impianti<br />

Dispersioni <strong>di</strong> calore in prossimità del ra<strong>di</strong>atore<br />

Il benessere


Verifiche in opera<br />

Finalità dell’indagine termografica<br />

Mappatura dei materiali<br />

In<strong>di</strong>viduazione dei ponti termici<br />

In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> aree <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>spersione <strong>di</strong> calore<br />

Infiltrazioni d’aria all’attacco <strong>di</strong> travi lignee <strong>di</strong> copertura<br />

In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> infiltrazioni<br />

d’aria<br />

In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> aree umide<br />

Localizzazione e caratterizzazione<br />

degli impianti<br />

Infiltrazioni d’aria in prossimità <strong>di</strong> una finestra<br />

Il benessere


Verifiche in opera<br />

Finalità dell’indagine termografica<br />

Mappatura dei materiali<br />

In<strong>di</strong>viduazione dei ponti termici<br />

In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> aree <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>spersione <strong>di</strong> calore<br />

Infiltrazioni d’acqua da terrazza<br />

In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> infiltrazioni<br />

d’aria<br />

In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> aree umide<br />

Localizzazione e caratterizzazione<br />

degli impianti<br />

Per<strong>di</strong>ta da tubazione<br />

Il benessere


Verifiche in opera<br />

Finalità dell’indagine termografica<br />

Mappatura dei materiali<br />

In<strong>di</strong>viduazione dei ponti termici<br />

In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> aree <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>spersione <strong>di</strong> calore<br />

In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> infiltrazioni<br />

d’aria<br />

Determinazione dei valori minimi, me<strong>di</strong> e massimi<br />

<strong>di</strong> temperatura <strong>di</strong> pavimento ra<strong>di</strong>ante<br />

In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> aree umide<br />

Localizzazione e caratterizzazione<br />

degli impianti<br />

Impianto a pavimento ra<strong>di</strong>ante non correttamente<br />

funzionante<br />

Il benessere


Verifiche in opera<br />

Corretta esecuzione della prova<br />

Verificare l’assenza <strong>di</strong> componenti riscaldanti in prossimità delle superfici<br />

interne e <strong>di</strong> irraggiamento solare <strong>di</strong>retto sulle superfici esterne<br />

Verificare l’assenza <strong>di</strong> componenti riflettenti nell’infrarosso in prossimità<br />

delle superfici interne<br />

Verificare l’assenza <strong>di</strong> fenomeni <strong>di</strong> ombreggiamento<br />

Verificare l’in<strong>di</strong>pendenza dei risultati dall’angolo <strong>di</strong> inquadratura<br />

Acquisire sempre le immagini sia nello spettro del visibile che nello spettro<br />

dell’infrarosso<br />

Il benessere


Verifiche in opera<br />

Valutazione critica dei termogrammi<br />

Ripresa termografica dopo il tramonto


Verifiche in opera<br />

Indagini termografiche attive e passive<br />

Lampade a infrarossi per l’esecuzione <strong>di</strong> indagini termografiche attive<br />

Il benessere


Verifiche in opera<br />

Indagini endoscopiche<br />

L’endoscopia permette <strong>di</strong> analizzare i materiali interni <strong>di</strong> un componente<br />

attraverso punti <strong>di</strong> <strong>di</strong>scontinuità già presenti o appositamente pre<strong>di</strong>sposti.<br />

L’indagine avviene con un tubo metallico dotato in sommità <strong>di</strong> un sistema<br />

<strong>di</strong> illuminazione della cavità e <strong>di</strong> uno speciale obiettivo che permette la<br />

trasmissione dell’immagine a una lente <strong>di</strong>sposta sull’estremità opposta.<br />

L’illuminazione si può ottenere sia attraverso un fascio <strong>di</strong> fibre ottiche<br />

collegate a una sorgente luminosa sia con una lampa<strong>di</strong>na alogena.<br />

Gli endoscopi variano per <strong>di</strong>mensioni trasversali e longitu<strong>di</strong>nali, flessibilità<br />

del tubo metallico, orientamento dell’obiettivo e del sistema <strong>di</strong><br />

illuminazione, modalità <strong>di</strong> acquisizione immagini.<br />

Il benessere


Verifiche in opera<br />

Indagini endoscopiche<br />

Ispezione <strong>di</strong> foro <strong>di</strong> carotaggio con videoendoscopio e estrazione <strong>di</strong> fotogrammi per la ricostruzione della stratigrafia con riferimento metrico<br />

Il benessere


Verifiche in opera<br />

Misure <strong>di</strong> trasmittanza<br />

Le misure <strong>di</strong> trasmittanza vanno condotte su componenti rappresentativi,<br />

con superfici piane e in assenza <strong>di</strong> ponti termici, laddove vi sia una<br />

significativa <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> temperatura fra le superfici.<br />

La strumentazione consiste in un termoflussimetro e in coppie <strong>di</strong> sensori<br />

che misurano la temperatura superficiale interna e esterna.<br />

Nella posa dei <strong>di</strong>spositivi è necessario garantire perfetta adesione alle<br />

superfici e schermatura alla ra<strong>di</strong>azione solare.<br />

Le misurazioni durano almeno tre giorni.<br />

I dati possono essere elaborati con il metodo delle me<strong>di</strong>e progressive.<br />

Il benessere


Verifiche in opera<br />

Misure <strong>di</strong> trasmittanza<br />

Set up della prova<br />

Strumentazione<br />

Posizionamento del termoflussimetro<br />

Sensori <strong>di</strong> temperatura protetti<br />

Il benessere


Verifiche in opera<br />

Misure <strong>di</strong> trasmittanza<br />

U =<br />

n<br />

n<br />

∑ qj<br />

j=1<br />

∑ (Tsij – Tsej)<br />

j=1<br />

Andamento istantaneo del flusso<br />

Andamento istantaneo delle temperature<br />

Me<strong>di</strong>a progressiva della trasmittanza<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso le strutture opache (Qt 1 )<br />

Il DL 29 Dicembre 2006 impone dei valori limite <strong>di</strong> trasmittanza a secondo<br />

delle zone climatiche e della tipologia <strong>di</strong> elemento costruttivo<br />

Zona climatica<br />

Valori limite<br />

trasmittanza strutture<br />

verticali opache<br />

Valori limite<br />

trasmittanza coperture<br />

Valori limite<br />

trasmittanza chiusura<br />

base<br />

A 0,62 0,38 0,65<br />

B 0,48 0,38 0,49<br />

C 0,40 0,38 0,42<br />

D 0,36 0,32 0,36<br />

E 0,34 0,30 0,33<br />

F 0,33 0,29 0,32<br />

Tutto il territorio nazionale è stato <strong>di</strong>viso in zone climatiche, il cui elenco<br />

dettagliato è contenuto nel DPR 26 agosto 1993<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso le strutture opache (Qt 1 )<br />

Esempio 4. Aumento <strong>di</strong>mensioni isolante per <strong>di</strong>minuzione trasmittanza a 0,29 W/mq<br />

K (Zona F)<br />

Da U = 0,41 W/m 2 K a U = 0,29 W/m 2 K<br />

Da R = 2,42 m 2 K/W a R = 3,44 m 2 K/W<br />

ΔR = 1,02 m 2 K/W<br />

Δ R = Δ s/λ<br />

Δ s = Δ R x λ = 0,04m<br />

Lo spessore dell’isolante deve essere aumentato <strong>di</strong> 4cm<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso le strutture opache (Qt 1 )<br />

Materiali isolanti<br />

Vetro cellulare<br />

Sughero<br />

λ me<strong>di</strong>o = 0,04 W/mK<br />

Perlite espansa<br />

Polistirene espanso<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso le strutture opache (Qt 1 )<br />

Vacuum Insulation Panels (VIPs) e Gas Filled Insulation Panels (GFPs)<br />

I VIPs consistono in un nucleo <strong>di</strong> acido<br />

silicico da cui è stata evacuata l’aria, in<br />

un involucro ad alta tenuta,<br />

impermeabile all’aria e al vapore<br />

acqueo, che racchiude il nucleo, e in una<br />

protezione <strong>di</strong> acciaio inox<br />

I GFPs sono pannelli al cui interno si<br />

trovano materiali a conducibilità ridotta,<br />

quali argon, kripton, xeno<br />

Vacuum Insulation Panels<br />

λ me<strong>di</strong>o = 0,004 W/mK<br />

Gas filled panels<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso le strutture opache (Qt 1 )<br />

Nota la trasmittanza <strong>di</strong> tutti i componenti opachi è possibile calcolare Ht 1 ,<br />

in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>spersione attraverso le strutture opache, come:<br />

Ht 1 = Σ (Ut 1i x A i ) [W/K]<br />

con Ut 1i = trasmittanza dell’ i-esimo componente opaco<br />

A = area dell’ i-esimo componente opaco<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso le strutture trasparenti (Qt 2 )<br />

La trasmittanza U [W/(m 2 x K] è definita come il flusso <strong>di</strong> calore che, in<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> regime, attraversa una superficie unitaria per ogni grado <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>fferenza fra le temperature degli ambienti da essa separati.<br />

Nel caso <strong>di</strong> una struttura trasparente (es. finestra), la trasmittanza si calcola<br />

come:<br />

U =<br />

A g x U g + A f x U f + I g x ψ l<br />

A g + A f<br />

dove A g = area del vetro, U g = trasmittanza del vetro,<br />

A f = area del telaio, U f = trasmittanza del telaio<br />

Ψ l = trasmittanza lineare dovuta alla presenza del <strong>di</strong>stanziatore fra i due vetri<br />

Ig = perimetro della superficie vetrata<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso le strutture trasparenti (Qt 2 )<br />

U =<br />

A g x U g + A f x U f + I g x ψ l<br />

A g + A f<br />

Per calcolare U g , si usa la seguente formula:<br />

U g =<br />

1<br />

0,13+ d 1 /λ 1 + … + d n /λ n + R s + 0,04<br />

Per calcolare R s , si usano delle tabelle, contenute nella norma UNI 10077:<br />

Spessore<br />

intercape<strong>di</strong>ne d'aria<br />

(mm)<br />

Una sola superficie<br />

con emissività<br />

normale <strong>di</strong>:<br />

Entrambe le superfici<br />

non trattate<br />

0,1 0,8<br />

6 0,211 0,132 0,127<br />

12 0,376 0,182 0,173<br />

R s è nullo per vetro singolo<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso le strutture trasparenti (Qt 2 )<br />

U =<br />

A g x U g + A f x U f + I g x ψ l<br />

A g + A f<br />

Per calcolare U f , si usano delle tabelle, contenute nella norma UNI 10077,<br />

per <strong>di</strong>versi materiali e <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> telaio:<br />

Es. Telaio in legno<br />

Spessore d (mm) U f [W/(m 2 K)]<br />

40 2,18<br />

50 2,02<br />

60 1,9<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso le strutture trasparenti (Qt 2 )<br />

U =<br />

A g x U g + A f x U f + I g x ψ l<br />

A g + A f<br />

Per calcolare ψ l , si usano delle tabelle, contenute nella norma UNI 10077,<br />

per <strong>di</strong>versi materiali e tipologie <strong>di</strong> telaio:<br />

Es.<br />

Materiale<br />

Vetrata doppia o tripla,<br />

vetro non rivestito,<br />

intercape<strong>di</strong>ne con aria<br />

Vetrata doppia con<br />

bassa emissività e<br />

intercape<strong>di</strong>ne con aria<br />

Legno, Plastica 0,04 [W/(m K)] 0,06 [W/(m K)]<br />

Metallo con taglio<br />

termico<br />

0,06 [W/(m K)] 0,08 [W/(m K)]<br />

Metallo senza taglio<br />

termico<br />

0 0,02 [W/(m K)]<br />

ψ l è nullo per vetro singolo<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso le strutture trasparenti (Qt 2 )<br />

110 cm<br />

150 cm<br />

9 cm + 9 cm<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso le strutture trasparenti (Qt 2 )<br />

Esempio 5. Calcolo della trasmittanza <strong>di</strong> un infisso a vetro singolo<br />

Vetro singolo s=0,004m A g =0,64mq<br />

Telaio in legno s=0,04m A f =1,01mq<br />

R s = 0<br />

U g =<br />

1<br />

0,13 + 0,004/1 + 0,04<br />

= 5,75 W/m 2 K<br />

U f = 2,18 W/m 2 K<br />

U =<br />

0,64 x 5,75 + 1,01 x 2,18<br />

0,64 + 1,01<br />

= 3,56 W/m 2 K<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso le strutture trasparenti (Qt 2 )<br />

Esempio 5. Calcolo della trasmittanza <strong>di</strong> un infisso a vetro singolo<br />

Osservazione. U g non <strong>di</strong>minuisce molto all’aumentare dello spessore del vetro<br />

s=4mm<br />

U g =<br />

1<br />

0,13 + 0,004/1 + 0,04<br />

= 5,75 W/m 2 K<br />

s=5mm<br />

U g =<br />

1<br />

0,13 + 0,005/1 + 0,04<br />

= 5,71 W/m 2 K<br />

s=7mm<br />

U g =<br />

1<br />

0,13 + 0,007/1 + 0,04<br />

= 5,65W/m 2 K<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso le strutture trasparenti (Qt 2 )<br />

Esempio 6. Calcolo della trasmittanza <strong>di</strong> un infisso a vetro doppio<br />

Vetro singolo s=0,004m A g =0,64mq I g =6,8m<br />

Intercape<strong>di</strong>ne d’aria s=0,012m<br />

Vetro singolo s=0,004m A g =0,64mq<br />

Telaio in legno s=0,04m A f =1,01mq<br />

R s = 0,173<br />

U g =<br />

1<br />

0,13 + 0,04/1 + 0,173 + 0,04/1 + 0,04<br />

= 2,85 W/m 2 K<br />

U f = 2,18 W/m 2 K<br />

U =<br />

0,64 x 2,85 + 1,01 x 2,18 + 6,8 x 0,04<br />

0,64 + 1,01<br />

= 2,6 W/m 2 K<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso le strutture trasparenti (Qt 2 )<br />

Infissi con doppio vetro<br />

Gli infissi con vetri camera consistono in due/tre lastre <strong>di</strong> vetro, sigillate<br />

lungo i bor<strong>di</strong><br />

Fra le lastre viene interposto un gas, quale aria, argon, krypton<br />

Le intercape<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> gas variano da 4mm a 20mm, poiché per spessori<br />

maggiori si possono generare moti convettivi, che tendono a stabilizzare la<br />

resistenza dell’aria<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso le strutture trasparenti (Qt 2 )<br />

Esempio 7. Calcolo della trasmittanza <strong>di</strong> un infisso a vetro doppio basso emissivo<br />

Vetro singolo s=0,04m<br />

Intercape<strong>di</strong>ne d’aria s=0,12m<br />

Vetro singolo s=0,04m<br />

R s = 0,376<br />

U g =<br />

1<br />

0,13 + 0,04/1 + 0,376 + 0,04/1 + 0,04<br />

= 1,81 W/m 2 K<br />

U f = 2,18 W/m 2 K<br />

U =<br />

0,64 x 1,81 + 1,01 x 2,18 + 6,8 x 0,06<br />

0,64 + 1,01<br />

= 2,28 W/m 2 K<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso le strutture trasparenti (Qt 2 )<br />

Infissi con vetri basso emissivi<br />

I vetri basso emissivi sono trasparenti alle ra<strong>di</strong>azioni solari, lasciandole<br />

così entrare all'interno dell'e<strong>di</strong>ficio, e contemporaneamente impe<strong>di</strong>scono<br />

la <strong>di</strong>spersione della ra<strong>di</strong>azione termica emessa all’interno<br />

Sono rivestiti <strong>di</strong> ossi<strong>di</strong> metallici che, una volta depositati sul vetro, ne<br />

rafforzano le proprietà <strong>di</strong> isolamento termico e <strong>di</strong> controllo solare<br />

Il rivestimento può essere realizzato con il proce<strong>di</strong>mento del CVD,<br />

Chemical Vapor Deposition, che avviene durante la produzione del vetro<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso le strutture trasparenti (Qt 2 )<br />

Anche per le strutture trasparenti, il DL 29 Dicembre 2006 impone dei valori<br />

limite <strong>di</strong> trasmittanza a secondo delle zone climatiche<br />

Zona climatica<br />

Valori limite trasmittanza<br />

strutture trasparenti con<br />

infisso<br />

Valori limite trasmittanza<br />

superfici vetrate<br />

A 4,6 3,7<br />

B 3 2,7<br />

C 2,60 2,1<br />

D 2,4 1,9<br />

E 2,2 1,7<br />

F 2 1,3<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso le strutture trasparenti (Qt 2 )<br />

Nota la trasmittanza <strong>di</strong> tutti i componenti trasparenti è possibile calcolare<br />

Ht 2 , in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>spersione attraverso le strutture trasparenti, come:<br />

Ht 2 = Σ (Ut 2i x A i ) [W/K]<br />

con Ut 2i = trasmittanza dell’ i-esimo componente trasparente<br />

A = area dell’ i-esimo componente trasparente<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso i ponti termici (Qt 3 )<br />

I ponti termici in un e<strong>di</strong>ficio sono localizzati nei punti in cui si verifica una<br />

<strong>di</strong>scontinuità <strong>di</strong> materiali e elementi costruttivi:<br />

Pilastri inseriti in una parete piana continua<br />

Innesti <strong>di</strong> una parete esterna con un solaio <strong>di</strong> copertura<br />

Velette <strong>di</strong> porte e finestre<br />

…<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso i ponti termici (Qt 3 )<br />

Nel caso <strong>di</strong> ponte termico, l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>spersione si calcola come:<br />

Ht 3 = ψ k x l k<br />

con ψ k = trasmittanza termica lineare del ponte [W/m°C]<br />

L k = lunghezza del ponte termico [m]<br />

La norma UNI EN ISO 14683 fornisce tre valori <strong>di</strong> ψ k .<br />

Di questi ψ e si basa sulle <strong>di</strong>mensioni esterne misurate tra le superfici degli<br />

elementi finiti<br />

Ponte termico ψ e [W/m K]<br />

Parete tetto 0,35<br />

Pilastro interme<strong>di</strong>o 0,9<br />

Pilastro d'angolo 0,15<br />

Architrave, telaio, stipite <strong>di</strong><br />

porte e finestre<br />

0,05<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso i ponti termici (Qt 3 )<br />

10<br />

2,8<br />

1<br />

2,2<br />

1,2<br />

2<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso i ponti termici (Qt 3 )<br />

Esempio 8. Calcolo dell’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>spersione per ponti termici<br />

Ponte termico ψ e [W/m K] L e [m] H t3 [W/K]<br />

Parete tetto 0,35 10 3,5<br />

Pilastro interme<strong>di</strong>o 0,9 2,8 2,52<br />

Pilastro d'angolo 0,15 5,6 0,84<br />

Architrave, telaio, stipite <strong>di</strong> porte<br />

e finestre<br />

0,05 11,8 0,59<br />

Totale 7,45<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso le strutture (Qt)<br />

Le <strong>di</strong>spersioni attraverso le strutture possono essere calcolate con la formula:<br />

Qt = Qt 1 + Qt 2 + Qt 3 = (Σ Ht 1i + Σ Ht 2i + Σ Ht 3i ) x 86400 x N x (T i – T e )<br />

con 86400 = numero dei secon<strong>di</strong> in un giorno<br />

N = numero dei giorni del mese in esame<br />

T i e T e = temperature interna ed esterna<br />

I valori <strong>di</strong> T i <strong>di</strong>pendono dalla destinazione d’uso<br />

Destinazione Sigla Ti [°C]<br />

Residenze e assimilabili E.1 20<br />

Uffici e assimilabili E.2 20<br />

Ospedali, cliniche e case <strong>di</strong> cura E.3 20<br />

Ricreatice, associative, <strong>di</strong> culto E.4 20<br />

Commerciali ed assimilabili E.5 20<br />

Attività sportive E.6 20<br />

Attività scolastiche a tutti i livelli E.7 20<br />

Attività industriali e artigianali E.8 18<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso le strutture (Qt)<br />

Le <strong>di</strong>spersioni attraverso le strutture possono essere calcolate con la formula:<br />

Qt = Qt 1 + Qt 2 + Qt 3 = (Σ Ht 1i + Σ Ht 2i + Σ Ht 3i ) x 86400 x N x (T i – T e )<br />

con 86400 = numero dei secon<strong>di</strong> in un giorno<br />

N = numero dei giorni del mese in esame<br />

T i e T e = temperature interna ed esterna<br />

La norma UNI 10349 fornisce i valori <strong>di</strong> T e per capoluogo <strong>di</strong> provincia<br />

Temperature esterne me<strong>di</strong>e mensili a Milano [°C]<br />

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic<br />

1,7 4,2 9,2 14 17,9 22,5 25,1 24,1 20,4 14 7,9 3,1<br />

Il DPR 26 agosto 1993 in<strong>di</strong>ca per quale periodo dell’anno deve eseguirsi il<br />

calcolo delle <strong>di</strong>spersioni.<br />

Nel caso <strong>di</strong> Milano, il periodo è dal 15 ottobre al 15 aprile<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso le strutture (Qt)<br />

Le <strong>di</strong>spersioni attraverso le strutture possono essere calcolate con la formula:<br />

Qt = Qt 1 + Qt 2 + Qt 3 = (Σ Ht 1i + Σ Ht 2i + Σ Ht 3i ) x 86400 x N x (T i – T e )<br />

Mese Giorni sec H t T i - T e<br />

Qt<br />

[MJ]<br />

Ott 17 x 86400 x 266 x 6 x 10 e -6 = 2344<br />

Nov 30 x 86400 x 266 x 12,1 x 10 e -6 = 8300<br />

Dic 31 x 86400 x 266 x 16,9 x 10 e -6 = 12060<br />

Gen 31 x 86400 x 266 x 18,3 x 10 e -6 = 13060<br />

Feb 28 x 86400 x 266 x 15,8 x 10 e -6 = 10100<br />

Mar 31 x 86400 x 266 x 10,8 x 10 e -6 = 7700<br />

Apr 15 x 86400 x 266 x 6 x 10 e -6 = 2068<br />

Il benessere


Dispersioni per locali a T = cost (Qa)<br />

Le <strong>di</strong>spersioni attraverso locali a temperatura costante possono essere<br />

calcolate con la formula:<br />

Q a = H a x 86.400 x N x (T i – T l )<br />

con 86400 = numero dei secon<strong>di</strong> in un giorno<br />

N = numero dei giorni del mese in esame<br />

T i e T l = temperature della zona in esame e della zona a temperatura costante<br />

H a = coefficiente <strong>di</strong> trasmissione attraverso le strutture <strong>di</strong> separazione fra la zona in<br />

esame e la zona a temperatura costante<br />

H a = H T,a<br />

con H T,a = coefficiente <strong>di</strong> trasmissione attraverso le strutture (opache, trasparenti e<br />

ponti termici) <strong>di</strong> separazione fra zona in esame e zona a temperatura costante<br />

A seconda che T l sia minore o minore <strong>di</strong> T i , la quantità <strong>di</strong> calore Qa può essere una<br />

<strong>di</strong>spersione o un guadagno termico<br />

Il benessere


Dispersioni per locali a T = cost (Qa)<br />

Esempio 10. Calcolo delle <strong>di</strong>spersioni per presenza <strong>di</strong> locale a T=10°C<br />

Ha = 200 W/K<br />

Mese Giorni sec H a T i - T l<br />

Qa<br />

[MJ]<br />

Ott 17 x 86400 x 200 x 10 x 10 e -6 = 2937<br />

Nov 30 x 86400 x 200 x 10 x 10 e -6 = 5184<br />

Dic 31 x 86400 x 200 x 10 x 10 e -6 = 5356<br />

Gen 31 x 86400 x 200 x 10 x 10 e -6 = 5356<br />

Feb 28 x 86400 x 200 x 10 x 10 e -6 = 4838<br />

Mar 31 x 86400 x 200 x 10 x 10 e -6 = 5356<br />

Apr 15 x 86400 x 200 x 10 x 10 e -6 = 2592<br />

Il benessere


Dispersioni per locali non riscaldati (Qu)<br />

Le <strong>di</strong>spersioni attraverso locali non riscaldati possono essere calcolate con la<br />

formula:<br />

Q a = H ie x 86.400 x N x (T i – T e )<br />

con 86400 = numero dei secon<strong>di</strong> in un giorno<br />

N = numero dei giorni del mese in esame<br />

T i e T e = temperature interna ed esterna<br />

H ie = coefficiente <strong>di</strong> trasmissione termica equivalente per locali non riscaldati<br />

H ie = (H iu x H ue )/(H iu + H ue )<br />

con H iu = H T,iu = coefficiente <strong>di</strong> <strong>di</strong>spersione termica attraverso le strutture fra l’ambiente<br />

riscaldato e l’ambiente non riscaldato<br />

H ue = H T,ue + H V,ue = coefficiente <strong>di</strong> <strong>di</strong>spersione termica attraverso le strutture fra<br />

l’ambiente non riscaldato e l’ambiente esterno e per ventilazione dell’ambiente non<br />

riscaldato<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso il terreno (Qg)<br />

Le <strong>di</strong>spersioni attraverso il terreno possono essere calcolate con la formula:<br />

Q a = H g x 86.400 x N x (T i – T m )<br />

con 86400 = numero dei secon<strong>di</strong> in un giorno<br />

N = numero dei giorni del mese in esame<br />

T i e T m = temperatura interna e temperatura me<strong>di</strong>a esterna<br />

H g = coefficiente <strong>di</strong> trasmissione attraverso il terreno<br />

H g = A x U o<br />

con A = area della pavimentazione<br />

U 0 = trasmittanza unitaria della pavimentazione<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso il terreno (Qg)<br />

Esempio 11. Calcolo delle <strong>di</strong>spersioni attraverso il terreno<br />

Dato H g = 27,8 W/K<br />

applichiamo la formula<br />

Q a = 86.400 x N x H e x (T i – T m )<br />

Per il calcolo <strong>di</strong> T m = Σ N x T e /Σ N<br />

Mese Giorni<br />

Ott 17 x 14 = 238<br />

Nov 30 x 7,9 = 237<br />

Dic 31 x 3,1 = 96,1<br />

Gen 31 x 1,7 = 52,7<br />

Feb 28 x 4,2 = 117,6<br />

Mar 31 x 9,2 = 285<br />

Apr 15 x 14 = 210<br />

183 1236,4<br />

T e<br />

T m = 1236,4/183 = 6,75°C<br />

Il benessere


Dispersioni attraverso il terreno (Qg)<br />

Esempio 11. Calcolo delle <strong>di</strong>spersioni attraverso il terreno<br />

Dato H g = 27,8 W/K<br />

applichiamo la formula<br />

Q a = 86.400 x N x H e x (T i – T m )<br />

Mese Giorni sec H g T i - T m<br />

Qg<br />

[MJ]<br />

Ott 17 x 86400 x 27,8 x 13,25 x 10 e -6 = 541<br />

Nov 30 x 86400 x 27,8 x 13,25 x 10 e -6 = 954<br />

Dic 31 x 86400 x 27,8 x 13,25 x 10 e -6 = 986<br />

Gen 31 x 86400 x 27,8 x 13,25 x 10 e -6 = 986<br />

Feb 28 x 86400 x 27,8 x 13,25 x 10 e -6 = 891<br />

Mar 31 x 86400 x 27,8 x 13,25 x 10 e -6 = 986<br />

Apr 15 x 86400 x 27,8 x 13,25 x 10 e -6 = 486<br />

Il benessere


Dispersioni per ventilazione (Qv)<br />

Le <strong>di</strong>spersioni per ventilazione possono essere calcolate con la formula:<br />

Q v = H v x 86.400 x N x (T i – T e )<br />

con 86400 = numero dei secon<strong>di</strong> in un giorno<br />

N = numero dei giorni del mese in esame<br />

T i e T e = temperature interna ed esterna<br />

H v = coefficiente <strong>di</strong> trasmissione per ventilazione<br />

H v = (C p x ρ x n x V)/3600<br />

con C p = calore specifico dell’aria, pari a 1000 J/(kg K)<br />

ρ = massa volumica dell’aria, pari a 1,2 Kg/m 3<br />

V = volume, espresso in m 3 , del locale<br />

n = numero orario dei ricambi d’aria, pari a 0,3 per e<strong>di</strong>fici residenziali<br />

3600 = numero <strong>di</strong> secon<strong>di</strong> in un’ora<br />

Il benessere


Dispersioni per ventilazione (Qv)<br />

Esempio 9. Calcolo delle <strong>di</strong>spersioni per ventilazione<br />

Abitazione <strong>di</strong> 1000m 3<br />

H v = (C p x ρ x n x V)/3600 = (1000 x 1,2 x 0,5 x 1000)/3600 = 166,66 W/K<br />

Mese Giorni sec H v T i - T e<br />

Qv<br />

[MJ]<br />

Ott 17 x 86400 x 166 x 6 x 10 e -6 = 1462<br />

Nov 30 x 86400 x 166 x 12,1 x 10 e -6 = 5206<br />

Dic 31 x 86400 x 166 x 16,9 x 10 e -6 = 7513<br />

Gen 31 x 86400 x 166 x 18,3 x 10 e -6 = 8136<br />

Feb 28 x 86400 x 166 x 15,8 x 10 e -6 = 6345<br />

Mar 31 x 86400 x 166 x 10,8 x 10 e -6 = 4801<br />

Apr 15 x 86400 x 166 x 6 x 10 e -6 = 1290<br />

Il benessere


Apporti interni gratuiti (Qi)<br />

Gli apporti interni gratuiti, dovuti agli occupanti, all’impianto <strong>di</strong> illuminazione e<br />

alle apparecchiature elettriche, possono essere calcolati con la formula:<br />

Q i = Φ i x 86400 x N<br />

con 86400 = numero dei secon<strong>di</strong> in un giorno<br />

N = numero dei giorni del mese in esame<br />

Per e<strong>di</strong>fici residenziali, i valori <strong>di</strong> Φ i sono determinati con le formule:<br />

Φ i = 5,294 A – 0,01557 A 2 [W] se A < 170 mq<br />

Φ i = 450 [W] se A > 170 mq<br />

con A = superficie netta della zona<br />

Per altre destinazioni, i valori <strong>di</strong> Φ i sono forniti <strong>di</strong>rettamente dalla norma.<br />

Il benessere


Apporti interni gratuiti (Qi)<br />

La tabella che segue fornisce alcuni valori convenzionali mensili <strong>di</strong> Φ i<br />

Destinazione Φ i [W/m 2 ]<br />

Alberghi, pensioni e attività similari 6<br />

Uffici e assimilabili 6<br />

Ospedali, cliniche, case <strong>di</strong> cura e assimilabili 8<br />

Cinema, teatri e sale per congressi 8<br />

Musei, biblioteche e luoghi <strong>di</strong> culto 8<br />

Bar, ristoranti e sale da ballo 10<br />

Attività commerciali e assimilabili 8<br />

Piscine, saune e assimilabili 10<br />

Palestre e assimilabili 5<br />

Servizi <strong>di</strong> supporto per attività sportive 4<br />

Scuole a tutti i livelli 4<br />

Attività artigianali e industriali 6<br />

Il benessere


Apporti interni gratuiti (Qi)<br />

Esempio 12. Calcolo degli apporti interni gratuiti per un ufficio<br />

A = 110m 2<br />

Φ i = 6 W/m 2<br />

Mese Giorni sec Φ i A Qi [MJ]<br />

Ott 17 x 86400 x 6 x 110 x 10 e -6 = 969<br />

Nov 30 x 86400 x 6 x 110 x 10 e -6 = 1710<br />

Dic 31 x 86400 x 6 x 110 x 10 e -6 = 1767<br />

Gen 31 x 86400 x 6 x 110 x 10 e -6 = 1767<br />

Feb 28 x 86400 x 6 x 110 x 10 e -6 = 1596<br />

Mar 31 x 86400 x 6 x 110 x 10 e -6 = 1767<br />

Apr 15 x 86400 x 6 x 110 x 10 e -6 = 855<br />

Il benessere


Apporti esterni gratuiti (Qs)<br />

Gli apporti esterni gratuiti, dovuti alla ra<strong>di</strong>azione solare, possono essere<br />

calcolati con la formula:<br />

Q s = N x Σ (I s x A s )<br />

con N = numero dei giorni <strong>di</strong> un mese<br />

I s , energia della ra<strong>di</strong>azione solare per ciascun prospetto dell’e<strong>di</strong>ficio<br />

A s , area effettiva della superficie <strong>di</strong> raccolta della ra<strong>di</strong>azione solare per ciascun<br />

prospetto dell’e<strong>di</strong>ficio<br />

I valori <strong>di</strong> I s sono forniti dalla UNI 10349, per ogni capoluogo <strong>di</strong> provincia e per ogni<br />

orientamento (S, N, W, E).<br />

Irra<strong>di</strong>azione solare globale mensile per superfici esposte a Sud a Milano [MJ/m 2 ]<br />

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic<br />

6 8,7 11,2 10,9 10 9,8 10,8 11,3 11,8 10,3 6,7 5,4<br />

Il benessere


Apporti esterni gratuiti (Qs)<br />

Gli apporti esterni gratuiti, dovuti alla ra<strong>di</strong>azione solare, possono essere<br />

calcolati con la formula:<br />

Q s = N x Σ (I s x A s )<br />

con N = numero dei giorni <strong>di</strong> un mese<br />

I s , energia della ra<strong>di</strong>azione solare per ciascun prospetto dell’e<strong>di</strong>ficio [MJ/m 2 ]<br />

A s , area effettiva della superficie <strong>di</strong> raccolta della ra<strong>di</strong>azione solare per ciascun<br />

prospetto dell’e<strong>di</strong>ficio<br />

A s = A g X F c x g<br />

con A g = area della superficie vetrata soleggiata<br />

F c = coefficiente <strong>di</strong> correzione dovuto ai tendaggi<br />

g = trasmittanza dell’energia solare totale<br />

La norma prevede e fornisce in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> calcolo per considerare eventuali<br />

ombreggiature.<br />

Il benessere


Apporti esterni gratuiti (Qs)<br />

Calcolo <strong>di</strong> A s<br />

A s = A g x F c x g<br />

Tipo <strong>di</strong> tendaggio Pr. ottiche del tendaggio Fattore dovuto a tendaggi<br />

Assorbimento Trasmissione Interno Esterno<br />

0,05 0,25 0,1<br />

Tendaggio alla veneziana <strong>di</strong> colore<br />

0,1<br />

0,1 0,3 0,15<br />

bianco<br />

0,3 0,45 0,35<br />

0,5 0,65 0,55<br />

Tendaggi bianchi 0,1<br />

0,7 0,80 0,75<br />

0,9 0,95 0,95<br />

0,1 0,42 0,17<br />

Tendaggi colorati 0,3<br />

0,3 0,57 0,37<br />

0,5 0,77 0,57<br />

Tessuti con lamina <strong>di</strong> alluminio 0,2 0,05 0,2 0,08<br />

Il benessere


Apporti esterni gratuiti (Qs)<br />

Calcolo <strong>di</strong> A s<br />

A s = A g x F c x g<br />

g = 0,9 x g*<br />

Tipo <strong>di</strong> vetro g*<br />

Vetro singolo normale 0,82<br />

Vetro singolo selettivo 0,66<br />

Doppio vetro normale 0,7<br />

Doppio vetro selettivo 0,64<br />

Triplo vetro normale 0,6<br />

Triplo vetro selettivo 0,55<br />

Il benessere


Apporti esterni gratuiti (Qs)<br />

Esempio 13. Calcolo degli apporti esterni gratuiti <strong>di</strong> una finestra a sud a Milano<br />

As = 0,24m 2<br />

Mese Giorni I s A s<br />

Qs<br />

[MJ]<br />

Ott 15 x 10,3 x 0,24 = 37,08<br />

Nov 30 x 6,7 x 0,24 = 48,2<br />

Dic 31 x 5,4 x 0,24 = 40,1<br />

Gen 31 x 6 x 0,24 = 44,6<br />

Feb 28 x 8,7 x 0,24 = 58,4<br />

Mar 31 x 11,2 x 0,24 = 83,3<br />

Apr 17 x 10,9 x 0,24 = 44,4<br />

Il benessere


Coefficiente <strong>di</strong> riduzione degli apporti gratuiti<br />

Gli apporti gratuiti interni e esterni devono essere ulteriormente <strong>di</strong>minuiti<br />

attraverso il calcolo <strong>di</strong> un coefficiente <strong>di</strong> riduzione η per tener conto delle<br />

<strong>di</strong>spersioni termiche dovute al sovrariscaldamento degli ambienti<br />

η = 1 – γ aH / 1 – γ aH + 1 se γ≠1 e γ>0<br />

η = aH/ 1 + aH se γ=1<br />

γ = (Q t + Q v + Q a + Q g + Q u )/(Q i + Q s )<br />

aH = 1 + (τ/0,5h) con τ = C/ [3600 (Q t + Q v + Q a + Q g + Q u )<br />

Il benessere


Coefficiente <strong>di</strong> riduzione degli apporti gratuiti<br />

Determinazione <strong>di</strong> C, capacità<br />

termica per unità <strong>di</strong> superficie<br />

Il benessere


Bilancio termico<br />

Noti tutti i contributi, è possibile calcolare il fabbisogno <strong>di</strong> energia per la<br />

climatizzazione invernale, su cui <strong>di</strong>mensionare l’impianto <strong>di</strong> riscaldamento.<br />

Q c = Q t + Q g + Q u + Q v + Q a – η (Q s + Q i ) = Q c<br />

Q [MJ/anno]<br />

Q/S utile [MJ/m 2 anno]<br />

(Q/S utile ) x 1000 [kJ/m 2 anno]<br />

(Q/S utile ) x 1000/3600 [kWh/m 2 anno]<br />

(Q /S) / 3,6 = FEP i [kWh/m 2 anno] nel caso <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici residenziali<br />

(Q /V) / 3,6 = FEP i [kWh/m 3 anno] nel caso <strong>di</strong> altri e<strong>di</strong>fici<br />

Il benessere


La certificazione energetica<br />

Il concetto <strong>di</strong> certificazione energetica è stata introdotta dalla<br />

Direttiva Europea 2002/ 91/ CE sul ren<strong>di</strong>mento energetico degli e<strong>di</strong>fici<br />

recepita in Italia dai<br />

D.lgs. 192/05 e D.lgs. 311/06<br />

e attuata attraverso il<br />

DPR. 59/2009<br />

e il<br />

DM. 158/2009<br />

“Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli e<strong>di</strong>fici”<br />

Il benessere


La certificazione energetica<br />

La certificazione energetica<br />

Valuta le prestazioni energetiche del sistema e<strong>di</strong>ficio-impianto<br />

Si basa sulle prestazioni energetiche dell’e<strong>di</strong>ficio per la climatizzazione invernale<br />

(FEP i ) e la produzione <strong>di</strong> acqua calda sanitaria (FEP acs )<br />

Ha vali<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci anni<br />

E’ obbligatorio in atti <strong>di</strong> compraven<strong>di</strong>ta e <strong>di</strong> locazione<br />

Deve essere redatta con meto<strong>di</strong>/software <strong>di</strong> calcolo conformi alle UNI 11300-1/2<br />

Per e<strong>di</strong>fici residenziali con S

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