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CHIRURGIA<br />
(ascesso) il quale provoca intenso dolore e bruciore a livello<br />
della regione anale e perianale. Poi compare la<br />
febbre che può essere anche molto elevata e la cute<br />
della regione perianale si arrossa sempre di più ed il dolore<br />
tende a diventare insopportabile. Questo perché<br />
prima che l’ascesso trovi la sua strada di drenaggio<br />
spontaneo, forza contro strutture integre con innervazione<br />
in grado di essere stimolate.<br />
la diagnosi spesso e’ clinica effettuata con l’esame<br />
obiettivo che viene poi approfondito da esami strumentali<br />
quali la eco TR con sonda rotante: esame di facile<br />
esecuzione poco invasivo e ripetibile.<br />
Tale metodica permette l’identificazione pre-operatoria:<br />
• Qualsiasi occulta raccolta purulenta<br />
• Definizione anatomica del tratto fistoloso primario<br />
• Eventuali diramazioni secondarie<br />
• Individuazione dell’orificio interno<br />
L’ecografia tran-anale è un’indagine molto accurata<br />
nella diagnosi delle fistole perianali riducendo il tasso<br />
delle recidive dallo 0 al 65% ed ottimizza l’identificazione<br />
dell’orificio interno nell'85-90% dei casi.<br />
La RMN: si tratta di un esame complesso eseguibile solo<br />
in determinate strutture non invasivo e ripetibile, utile e<br />
determinante nella diagnostica delle fistole complesse e<br />
soprattutto nelle fistole con compromissioni di altri organi<br />
ed in quelle a ferro di cavallo.<br />
La FISToLa SaCRoCo-CoCCIGea o SINuS PILoNIDaLIS<br />
La fistola coccigea è una lesione cronica del tessuto cutaneo<br />
compreso nella regione della piega interglutea e<br />
non ha alcun rapporto con l’ano ed il canale anale.<br />
Più frequente nei maschi (rapporto circa di 3:1) ed in un<br />
età compresa tra i 15 ed i 30 anni, solo raramente si<br />
complica e necessita di cure chirurgiche oltre i 30 anni.<br />
Si è riscontrata una predisposizione nelle persone obese,<br />
con un apparato pilifero molto sviluppato e in tutti quei<br />
pazienti che per lavoro sono soggetti a continui traumatismi<br />
in regione sacro coccigea come gli autisti o gli autotrasportatori.<br />
Vi sono principalmente due teorie sulla comparsa della<br />
cisti sacrococcigea una congenita ed una acquisita.<br />
La prima potrebbe essere dovuta dalla permanenza di<br />
un residuo embrionario o da un accostamento dell’ectoderma<br />
al rafe posteriore determinando la formazione<br />
della cisti sacrococcigea.<br />
La teoria acquisita prevede la presenza di peli nella zona<br />
che, in seguito a traumatismi, sfregamento, scarsa igiene,<br />
possono essere inglobati, determinandone prima la formazione<br />
di cisti e successivamente con l'infezione la conseguente<br />
fistola.<br />
Inizialmente asintomatica e non considerata, viene poi<br />
posta all’attenzione del curante con l'insorgenza dell'infezione:<br />
produzione di pus, dolore, febbre, malessere.<br />
Fistola coccige<br />
A due settimane dall’intervento<br />
Vaaft<br />
A due settimane dall’intervento<br />
Gennaio/Febbraio 2013<br />
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