Metodo NGF

EDITORIALE
ITALIA IN CRISI
Italiani
più depressi
Roberto Scenna Biagioli
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Roberto Scenna Biagioli
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Foto
Jacopo Frascatani
Tipografia
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Editore
MCS GROUP
Numero 1 - Gennaio/Febbraio 2013
Reg.Trib.di Roma n. 214/2010 del 23/05/2010
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La crisi internazionale e in particolare
in Italia, la crisi economica sta mettendo
a dura prova le famiglie. La
disoccupazione, le aziende costrette a
chiudere, i risparmi ormai ridotti all’osso,
stanno creando un profondo disagio
emotivo, soprattutto nei giovani e negli
anziani: nei giovani la mancanza di una
prospettiva per il futuro, negli anziani la
delusione di non poter godere di una
vecchiaia più serena.
Una crisi che sta producendo gravi problemi
psicologici a molti strati sociali. La
crisi internazionale sta cambiando molte
abitudini di vita e si tanno riscontrando
un forte incremento di malattie psicosomatiche:
su tutti i paesi occidentali sono
e in aumento il consumo di antidepressivi.
In Inghilterra sono raddoppiate le
prescrizioni di psicofarmaci, in Italia
stanno aumentando in modo esponenziale
e costante. Secondo l’Organizzazione
Mondiale della Sanità tra poco
più di dieci anni la depressione sarà la
seconda malattia in tutto il mondo.
Da un indagine condotta da Telefono
Amico con l’Università del Sacro Cuore
di Milano sul “disagio emotivo”, è stato
evidenziato nello specifico come il prolungarsi
della crisi e soprattutto l’incertezza
sulle modalità e i tempi di uscita
producano effetti negativi anche dal
punto di vista emotivo e psicologico.
Sono aumentate le richieste di aiuto raccolte
da oltre 700 volontari, così come il
disagio espresso e i disturbi ansioso-depressivo.
Dal rapporto AIFA sull’uso dei farmaci
nei primi nove mesi in Italia “ gli antidepressivi
si confermano al primo posto per
prescrizione tra i farmaci del sistema nervoso
centrale”. “ Restano invariati i consumi
del sistema cardiovascolare”. “ Si
sono ridotti i consumi di antibiotici”.
Gli italiani hanno acquistato un totale di
1 miliardo e 368 milioni di confezioni di
medicinali, per una media di circa 22
confezioni a testa, con una leggera flessione
( -0,2%) rispetto ai primi nove mesi
dell’anno precedente. “ il Rapporto sull’uso
dei farmaci in Italia” ha commentato
il Direttore Generale dell’Agenzia
Italiana del Farmaco, Prof. Luca Pani “
restituisce una fotografia accurata all’andamento
dei consumi e della spesa
farmaceutica. “ Il Rapporto” spiega il
Prof. Pani “ ci indica che nel nostro
Paese si continua a consumare una
quota significativa di antidepressivi tra
questi quelli maggiormente prescritti
sono gli inibitori selettivi della ricaptazione
della serotonina (SSRI).
Dopo anni gli anni sessanta l’Italia a vissuto
un periodo di grande crescita economica
almeno fino agli anni ottanta,
dopo è iniziato un periodo di fase alterne
di crisi e riprese fino al 2007. La
grande crisi Americana ha trascinata
l’Europa e il mondo a una nuova crisi,
questa volta profonda, e nonostante gli
sforzi dei governi e dei cittadini, le prospettive
sembrano di non recente soluzione.
Questa nuova situazione ha inciso
in modo patologico nell’animo e
nella psiche di ognuno, impreparati a
fronteggiare un nuovo modo di vivere,
fatto di rinunce e sacrifici a cui non si era
più abituati. L’invito a reagire e non cercare
di risolvere i problemi con i psicofarmaci
Gennaio/Febbraio 2013
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