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a passeggio con le guide del “trekking urbano” - La Tribuna

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A<strong>le</strong>ssandra Servidori<br />

IL PEGGIO NON È PASSATO<br />

In primo piano è ancora il<br />

tema crisi e<strong>con</strong>omica. <strong>La</strong> recessione<br />

globa<strong>le</strong> “sta finendo”<br />

titola il Rapporto <strong>del</strong><br />

Fondo Monetario sull’e<strong>con</strong>omia<br />

mondia<strong>le</strong>. Ma è davvero<br />

così? Il peggio non è certo passato.<br />

<strong>La</strong> crisi si annuncia più lunga e più complicata.<br />

L’Italia risulta il Paese più toccato<br />

dal quadro di difficoltà e<strong>con</strong>omiche emerso<br />

dal rapporto <strong>del</strong> Fondo Monetario Europeo.<br />

Il 2009 vedrà una <strong>con</strong>trazione <strong>del</strong>la<br />

produzione di oltre il 5 per cento, una <strong>del</strong><strong>le</strong><br />

peggiori tra i grandi Paesi industriali. Se<br />

dopo il 2010 l’e<strong>con</strong>omia tornerà a crescere<br />

alla velocità degli ultimi anni, che ha fatto<br />

<strong>del</strong>l’Italia la “tartaruga <strong>del</strong> mondo avanzato”<br />

potrebbero essere necessari più anni<br />

per risalire la china. L’Italia rischia quindi<br />

di essere la più penalizzata nel recupero.<br />

Come uscire allora da questa trappola?<br />

Mentre è ragionevo<strong>le</strong> pensare all’adozione<br />

di misure eccezionali per la gestione <strong>del</strong><strong>le</strong><br />

emergenze (in questa ottica deve essere <strong>le</strong>tta<br />

la “vicenda <strong>del</strong>lo scudo fisca<strong>le</strong>” un’operazione<br />

impopolare ma opportuna), è come se<br />

il Paese fosse caduto in uno stato di torpore<br />

e si fosse addormentato nella <strong>con</strong>templazione<br />

<strong>del</strong> “made in Italy”, senza una presa di<br />

coscienza <strong>del</strong><strong>le</strong> evoluzioni di lungo termine,<br />

dietro la crisi si potrebbe realizzare un<br />

<strong>La</strong> bologna che vogliamo<br />

di Davide Ferrari<br />

Milingo è stato<br />

a Bologna,<br />

o nei paraggi,<br />

bello come il<br />

so<strong>le</strong> in eclisse. Un sorriso tondo tondo che,<br />

diciamo la verità , lo rende simpatico. In team <strong>con</strong> altrettanto<br />

improbabili sciamane messicane ha promesso guarigioni e,<br />

forse, incassato qualche soldino. D’altra parte Vanna Marchi<br />

e in ga<strong>le</strong>ra, quindi c’è più spazio per tutti. Come non essere<br />

d’accordo <strong>con</strong> Monsignor Caffarra che ha ammonito i cattolici<br />

<strong>del</strong>la diocesi a non lasciarsi coinvolgere? Però al Cardina<strong>le</strong><br />

Arcivescovo sono sfuggite paro<strong>le</strong> molto impegnative. Ha dichiarato<br />

che la Chiesa di Roma indica ai fe<strong>del</strong>i di farsi curare<br />

cedimento struttura<strong>le</strong> ben più grave.Quali<br />

allora <strong>le</strong> sfide da affrontare?Infrastrutture,<br />

burocrazie, tasse sul lavoro e sulla produzione,<br />

investimenti in ricerca e innovazione,<br />

qualità <strong>del</strong> sistema scolastico e universitario,<br />

tempi <strong>del</strong>la giustizia, mancanza di<br />

<strong>con</strong>correnza. In sintesi, riforme strutturali.<br />

Occorre che l’Italia sappia come affrontare<br />

queste sfide. Urge stilare un grande<br />

progetto-Paese, linee guida e programmi<br />

adottati dopo un <strong>con</strong>fronto di idee e proposte<br />

tra il governo e l’opposizione. Ma<br />

questo <strong>con</strong>fronto non c’è. Intanto fa notizia<br />

“Annozero” - trasmissione te<strong>le</strong>visiva <strong>con</strong>dotta<br />

da Miche<strong>le</strong> Santoro - che intervista<br />

Patrizia D’Addario ( che ora si definisce<br />

escort e ai miei tempi era prostituta) e si<br />

inasprisce il <strong>con</strong>flitto sul ruolo <strong>del</strong> servizio<br />

pubblico,mai così caduto in basso. Un variegato<br />

cabaret politico schiude un sipario<br />

fatto di lotte intestine, pettego<strong>le</strong>zzi, storie<br />

lascive, quere<strong>le</strong>, un’alternanza di botta e<br />

risposta tra una maggioranza impegnata<br />

in una spietata lotta all’anti-berlus<strong>con</strong>ismo<br />

esasperato e, un’opposizione corsara che<br />

si muove se<strong>con</strong>do la logica <strong>del</strong> “tanto peggio<br />

tanto meglio”. Dobbiamo mettere in<br />

campo una straordinaria capacità riformista.<br />

È questo il tempo <strong>del</strong>l’azione per salvare<br />

l’Italia dall’inesorabi<strong>le</strong> declino cui si<br />

è <strong>con</strong>dannata.<br />

L'ECONOMIA DELLA GUARIGIONE<br />

dalla scienza, dai medici. Indicazione quanto mai opportuna.<br />

Ma come la mettiamo <strong>con</strong> Lourdes? Come <strong>con</strong>siderare tutte<br />

<strong>le</strong> centinaia di santuari miracolosi, <strong>le</strong> migliaia di luoghi <strong>con</strong>trassegnati<br />

dal<strong>le</strong> teche <strong>del</strong><strong>le</strong> grazie ricevute? C’è una intera<br />

gigantesca e<strong>con</strong>omia <strong>del</strong>la guarigione per intercessione <strong>del</strong>la<br />

fede, certamente, ma anche di singo<strong>le</strong> figure di santi accertati,<br />

o in via di accertamento. So bene che questo mil<strong>le</strong>nario arcipelago<br />

<strong>del</strong> dolore e <strong>del</strong>la salvezza fisica ha anche un valore<br />

spiritua<strong>le</strong> o, comunque, cultura<strong>le</strong>. Milingo e la sua personalità<br />

bislacca -agli occhi di noi occidentali- è solo un untorello,<br />

fastidioso e, probabilmente, da ridurre a più si<strong>le</strong>nti comportamenti.<br />

Anche se è bene ricordare che il cristianesimo africano<br />

è tutto segnato dall’ eredità di un mondo dove il prete deve<br />

Cartoline d'Epoca<br />

Bologna e Provincia<br />

Comune di Galliera<br />

(Cineama e teatro Politeama<br />

Socia<strong>le</strong>, ora non esiste più)<br />

Emessa nel 1909<br />

Viaggiata nel 1938<br />

guarire, nel senso <strong>le</strong>ttera<strong>le</strong> <strong>del</strong> termine. Da lì è partita la parabola<br />

<strong>del</strong> vescovo scacciademoni . Lui, di suo, ha aggiunto<br />

solo una turbinosa indipendenza. Speriamo davvero che ci sia<br />

spazio per una religiosità più intima e pura nell’Italia di oggi,<br />

per una fede che ispiri il lavoro, anche <strong>del</strong>la ricerca e <strong>del</strong>la<br />

medicina, senza <strong>le</strong>derne l’autonomia. Sarebbe un bel passo<br />

avanti, mentre tutto guarda altrove, mentre i soldi si spendono<br />

per regalare colliers al<strong>le</strong> diciottenni e non per la ricerca<br />

scientifica, dove gli astrologi hanno più spazio in tv di Napolitano<br />

e di Fiorello, dove tutto fa brodo, il rusco e d’il brusco.<br />

C’è da augurarsi che <strong>le</strong> paro<strong>le</strong> <strong>del</strong> Cardina<strong>le</strong> siano <strong>le</strong>tte <strong>con</strong><br />

attenzione dai bolognesi. Forse anche da chi <strong>le</strong> ha scritte.<br />

Scrivete a davideferrari@yahoo.com<br />

Leggete, gli articoli di questa rubrica su www.davideferrari.org<br />

Comune di Pieve di Cento<br />

(Antica Piazza <strong>del</strong>la Colonna)<br />

Emessa nel 1930<br />

Viaggiata nel 1935<br />

Pag. 12 - FP/LT - ottobre 2009

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