l'Altracittà - Settembre 2014

Paterno. La Terra dei fuochi toscana
La strana terra dei cantieri Tav di Firenze
Acqua, rimborsi entro il 30 settembre
leggi tutto > http://bit.ly/1ujl2sQ
Nel nostro video tutti i retroscena e la storia della discarica di rifiuti tossici
Un video e una timeline multimediale per raccontare
nel modo più semplice possibile la scandalosa vicenda
della ex cava di Paterno, frazione del comune di
Vaglia, trasformata in una discarica di rifiuti pericolosi
nell’indifferenza delle istituzioni preposte al controllo.
Due strumenti pensati e realizzati dall’Altracittà
insieme alla “Città invisibile”, dove si dà la parola
agli abitanti della zona: imprenditori senza scrupoli
e amministratori nel migliore dei casi “distratti”, li
hanno costretti a convivere per anni con oltre 1.300
tonnellate di sabbia finissima contenente metalli
pesanti (cromo, rame, ferro, piombo, nichel), che
per legge doveva essere trattata e smaltita come
rifiuto speciale e non scaricata lì, libera di inquinare
l’ambiente, falde d’acqua e torrenti inclusi.
Nell’intervista video Francesca Chemeri e David
Kessler, a nome del Comitato ambientale di Vaglia, ci
aggiornano su anni e anni di denunce passate sotto
silenzio e sugli sviluppi dell’inchiesta aperta dalla
Procura di Firenze.
Indagini aperte di Anticorruzione e Procura
dopo le denunce di Idra e NoTunnel
Come mai tanti camion portano terra là dove invece
si scava? Se lo sono chiesto i comitati NoTunnel
dopo aver visto quanto accadeva nei cantieri agli ex
Macelli, dove, come documentato da foto e video, la
terra appena arrivata veniva mescolata con quella
prodotta in cantiere, inquinata, presumibilmente per
“ripulirla”. La denuncia, che risale a gennaio, è stata
resa nota solo ora per non intralciare le indagini della
Procura. Anche l’anticorruzione indaga sui cantieri
fiorentini per regolarità di tempi, costi, varianti,
affidamenti e quant’altro… nel silenzio assordante di
Regione e Comune.
leggi tutto > http://bit.ly/1pMWq5A
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Può fare richiesta chiunque abbia pagato
la quota per una depurazione inesistente
Se con le bollette dell’acqua avete pagato una quota
per la depurazione, ma nella vostra zona questo
servizio non c’era, potete chiedere il rimborso.
In Toscana questo è possibile fino al 30 settembre
per gli utenti delle zone di Livorno, Massa Carrara
e delle province di Lucca, Firenze, Prato e Pistoia.
Le richieste di rimborso vanno indirizzate ai gestori
di Asa, Gaia, Publiacqua (sui rispettivi siti web si
trovano i moduli e le informazioni per fare domanda).
La Corte Costituzionale nel 2008 ha sentenziato che
il rimborso è dovuto, interessi compresi, ma non è
automatico: affrettatevi!
Inceneritore, ricorso al TAR dei Comitati
Le mamme sono due, ed è giusto così
Al peggio non c’è mai fine…
Novoli, sulle barricate per un diritto
Procedure di VIA irregolari e incomplete,
indifferenza per il parere dell’ASL
Il Coordinamento dei comitati della piana fiorentina
ha presentato ricorso al TAR della Toscana per
l’annullamento della delibera con cui la Provincia
di Firenze ha approvato la Valutazione di impatto
ambientale sull’inceneritore di Case Passerini, a due
passi dalle Piagge. Lo ha fatto grazie al supporto di
WWF, Italia Nostra, Forum ambientalista e Medicina
Democratica. Nel ricorso si segnalano le gravi
irregolarità della procedura di VIA, che non ha preso
in considerazione alcuna alternativa, e si sottolinea
come per la stima degli inquinanti si prendano per
buoni dei valori “garantiti”.
leggi tutto > http://bit.ly/1pMVoGD
Un tribunale lo sancisce: le coppie
omosessuali possono essere buoni genitori
Il tribunale dei minori di Roma ha detto sì
all’adozione della figlia della partner in una coppia
gay, e bollato come pregiudizio infondato ogni
convinzione che gli omosessuali non possano essere
genitori. In Italia secondo recenti stime i bambini
con genitori omosessuali sono circa 100.000, ma la
politica per ora appare assente... Abbiamo incontrato
Enrica e Silvia, madri di due gemelli, per conoscere la
loro opinione sullo stato delle cose per le cosiddette
“famiglie arcobaleno”. Adozioni, unioni civili, diritti e
tutela dei bambini, accoglienza e pregiudizio. Al link
indicato è possibile leggere l’intervista completa.
Lo Sblocca Italia di Renzi obbliga gli enti
locali a quotare in Borsa i beni comuni
Renzi peggio di Berlusconi. Se quest’ultimo,non
più di due mesi dopo la grande vittoria referendaria
sull’acqua del 2011, aveva provato a rimettere in
campo l’obbligatorietà della privatizzazione dei
servizi pubblici locali (bocciata nel 2012 dalla
Corte Costituzionale), Renzi con il “pacchetto 12”
contenuto nello “Sblocca Italia” va oltre. Adesso non
si parla “solo” di privatizzazione bensì di obbligo
alla quotazione in Borsa: entro un anno dall’entrata
in vigore della legge, gli enti locali che gestiscono il
trasporto pubblico locale o il servizio rifiuti dovranno
collocare in Borsa o direttamente il 60%, oppure
una quota ridotta, ma con privatizzazione della parte
eccedente fino al 49,9%. La denuncia di Attac.
leggi l’intervista > http://bit.ly/1qDmbKv leggi tutto > http://bit.ly/1qDmFjO
leggi tutto > http://bit.ly/1tIH4Xa
Contro sfratti e articolo 5 clamoroso blitz
del Movimento di lotta per la casa
In una città dove l’emergenza casa viene nascosta
sotto il tappeto, occupanti e Movimento hanno deciso
di svegliarci dal torpore di fine agosto. Con mobili,
divani e carrelli della spesa hanno costruito delle
vere e proprie barricate per bloccare il traffico diretto
all’aeroporto. Qualche giorno prima agli occupanti
dell’Hotel Concorde era stata staccata la corrente
elettrica, in base all’art. 5 del Piano Casa del governo,
che sceglie di favorire i palazzinari e picchiare duro
sulle occupazioni. Nel mesei di settembre a Firenze
sono previsti 4 sfratti al giorno, ai danni di famiglie
senza alternative.