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Dichiarazione Ambientale - Ugitech

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<strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong><br />

Reg.n.IT – 001233<br />

Seconda Edizione,<br />

Revisione ed aggiornamento al<br />

30 giugno 2011<br />

Validità del presente documento<br />

Anni 2011-2013<br />

<strong>Ugitech</strong> Italia s.r.l.<br />

Via G. di Vittorio, 34/36<br />

20068 PESCHIERA BORROMEO (Mi)


<strong>Ugitech</strong> Italia S.r.l.<br />

Via G. di Vittorio 34/36 –<br />

Peschiera Borromeo (MI)<br />

Questo sito è dotato di un<br />

sistema di gestione ambientale<br />

conforme alla norma<br />

UNI EN ISO 14001:04.<br />

Questa <strong>Dichiarazione</strong><br />

<strong>Ambientale</strong> è stata redatta in<br />

conformità con il Regolamento<br />

(CE) n. 1221/2009 del<br />

Parlamento Europeo,<br />

sull’adesione volontaria delle<br />

organizzazioni a un sistema<br />

comunitario di eco gestione e<br />

audit (EMAS).<br />

Il documento si riferisce al<br />

triennio 2011-2013.<br />

Introduzione<br />

Da anni, l’attività di <strong>Ugitech</strong> Italia è la trasformazione e la<br />

vendita di trafilati e rettificati in barre di acciaio inossidabile;<br />

un materiale eccezionale per le sue caratteristiche<br />

intrinseche e per la perfetta eco-compatibilità, favorita<br />

anche dal suo riciclaggio praticamente illimitato.<br />

Così come l’acciaio anche <strong>Ugitech</strong> Italia ha deciso di<br />

minimizzare quanto più possibile ogni impatto sull’ambiente<br />

interno ed esterno, integrandosi attivamente sempre più in<br />

una comunità ogni giorno maggiormente sensibile alle<br />

problematiche ambientali.<br />

L’obiettivo non si ferma alla nostra attività, ma è più<br />

ambizioso, poiché è quello di formare e sensibilizzare le<br />

persone che operano con noi alle problematiche ambientali<br />

in modo tale che siano consce dell’impatto ambientale che<br />

ogni loro singola azione ha anche nella vita quotidiana.<br />

Questo documento che è parte integrante della validazione<br />

EMAS, vuole essere anche un mezzo attraverso il quale<br />

<strong>Ugitech</strong> Italia trasmette e rafforza il proprio impegno ai<br />

cittadini e alle istituzioni.<br />

Marc Marticou<br />

Amministratore Delegato<br />

[2]


Informazioni generali<br />

La società<br />

Sede legale<br />

<strong>Ugitech</strong> Italia S.r.l.<br />

Via G. di Vittorio, 34/36<br />

20068 Peschiera Borromeo (MI)<br />

<strong>Ugitech</strong> Italia S.r.l.<br />

Via G. di Vittorio, 34/36<br />

20068 Peschiera Borromeo (MI)<br />

Dipendenti 118 al 30 giugno 2011<br />

Codice EA 17<br />

Codice NACE 24.34<br />

Codice Istat 243400<br />

Certificazioni UNI EN ISO 9001:2008<br />

ISO TS 16949:2009;<br />

UNI EN ISO 14001:2004<br />

Figura 1 - <strong>Ugitech</strong> Italia S.r.l. Peschiera Borromeo (MI)<br />

[3]


INDICE<br />

1. Bilancio del precedente triennio ............................................. 5<br />

2. Cenni storici ............................................................................ 6<br />

3. Ubicazione del sito ................................................................. 7<br />

4. Il sito e le sue attività ............................................................. 8<br />

4.1 Descrizione del sito .............................................................................................................................................. 8<br />

4.2 Descrizione delle attività .................................................................................................................................... 10<br />

4.3 Descrizione dei prodotti ..................................................................................................................................... 12<br />

5. Politica Aziendale ................................................................ 13<br />

6. Il Personale ......................................................................... 15<br />

7. Sistemi di gestione .............................................................. 17<br />

8. L‟impatto ambientale delle attività ....................................... 18<br />

8.1 Aspetti diretti e indiretti....................................................................................................................................... 18<br />

8.2 Analisi degli aspetti ambientali significativi ........................................................................................................ 20<br />

8.3 Analisi degli aspetti ambientali non significativi ................................................................................................. 37<br />

9. Il coinvolgimento del personale ........................................... 39<br />

10. La Comunicazione ............................................................. 41<br />

11. Obiettivi e programmi ambientali ....................................... 42<br />

12. Documenti autorizzativi ..................................................... 46<br />

13. Glossario ........................................................................... 47<br />

14. Convalida .......................................................................... 48<br />

15. Dati Editoriali ..................................................................... 48<br />

[4]


1. Bilancio del precedente triennio<br />

Efficacia del Sistema<br />

Oltre ad una revisione grafica del documento, e all’aggiornamento dei dati contenuti nello stesso in<br />

questa nuova edizione si è voluto dare spazio ad una valutazione di sintesi delle prestazioni<br />

ambientali del sito del precedente triennio, prima di entrare nel dettaglio dei vari aspetti ambientali<br />

trattati.<br />

In linea generale tutti gli indicatori ambientali hanno avuto un progressivo miglioramento:<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Per quanto riguarda i consumi idrici nell’ultimo triennio abbiamo registrato una riduzione del<br />

quantitativo di acqua industriale prelevata da pozzo di circa il 35%;<br />

La qualità delle acque di scarico con particolare riferimento al parametro “solfati” è migliorata in<br />

maniera importante con una punta di riduzione raggiunta pari all’80%;<br />

La produzione di rifiuti sebbene già ridotta al minimo ha registrato negli ultimi tre anni una<br />

riduzione di circa l’8% misurata sul globale dei rifiuti prodotti;<br />

L’eliminazione di sostanze pericolose quali il PCB contenuto negli oli dielettrici dei trasformatori<br />

a servizio delle cabine elettriche è stata quasi completamente completata nell’ultimo triennio. Il<br />

completamento dell’obiettivo avverrà entro la fine dell’anno con la sostituzione dell’ultimo<br />

trasformatore;<br />

I consumi energetici , sebbene fortemente penalizzati nel 2009 dal calo produttivo conseguente<br />

la situazione di generale crisi economica, sono migliorati nei due ultimi anni del 15% circa,<br />

riposizionandosi su valori normali.<br />

Per quanto riguarda gli aspetti ambientali relativi alle emissioni in atmosfera e acustiche, i valori<br />

registrati nel triennio si confermano costantemente al disotto dei limiti di legge, tuttavia per questi<br />

due aspetti erano stati stabiliti importanti investimenti per il miglioramento degli impianti di<br />

abbattimento e per l’insonorizzazione di alcune sorgenti sonore. A causa della situazione di crisi<br />

economica intervenuta nel 2009, tali investimenti sono stati sospesi per mancanza di finanziamenti<br />

ed ora riproposti per il prossimo triennio 2011-2013<br />

[5]


2. Cenni storici<br />

Quella che oggi è <strong>Ugitech</strong> Italia S.r.l. nasce a Peschiera Borromeo nel 1954 come Trafilerie Bedini,<br />

fondata dalla famiglia omonima. L’attività principale è fin dall’inizio la trasformazione a freddo, per<br />

conto terzi, di acciai al carbonio e al piombo. Dopo pochi anni le Trafilerie Bedini iniziano a<br />

trasformare con successo ed in misura sempre maggiore barre e filo di acciaio inossidabile su<br />

richiesta dei propri clienti. Nel 1980 le Trafilerie Bedini, forti già di una notevole esperienza e<br />

competenza, decidono di specializzarsi nella trasformazione degli acciai inox e di abbandonare<br />

definitivamente gli acciai al carbonio. Nel 1990 la società è acquistata dall’acciaieria Ugine Savoie<br />

S.A., anch’essa specializzata nella produzione dell’acciaio INOX e facente parte a sua volta del<br />

gruppo siderurgico francese USINOR.<br />

Nel 2002, a seguito della fusione del gruppo USINOR con i gruppi ARBED ed ACERALIA, le<br />

Trafilerie Bedini entrano a far parte del settore prodotti lunghi in acciaio inox (UGITECH) del<br />

gruppo siderurgico Lussemburghese ARCELOR.<br />

Dal 1 luglio 2006 il gruppo UGITECH di cui le Trafilerie Bedini fanno parte, è divenuto di<br />

proprietà del gruppo siderurgico tedesco SCHMOLZ+BICKENBACH AG, il quale, a seguito di<br />

tale acquisizione, si configura come leader mondiale nella produzione di prodotti lunghi in acciaio<br />

inossidabile. Dal 1 settembre 2008 le Trafilerie Bedini hanno cambiato ufficialmente la propria<br />

ragione sociale in <strong>Ugitech</strong> Italia S.r.l<br />

Nel gruppo UGITECH, tutte le unità di produzione e trasformazione sono dotate di un sistema di<br />

Gestione <strong>Ambientale</strong> certificato secondo la ISO 14001.<br />

Nella figura 2 è riportata la struttura del gruppo UGITECH.<br />

Produzione – R&D<br />

Trasformazione<br />

Distribuzione<br />

UGITECH<br />

Acciaieria di Ugine<br />

BARRE<br />

UGITECH (Ugine)<br />

UGITECH ITALIA srl<br />

Rete SCHMOLZ + BICKENBACH<br />

UGITECH<br />

(Grigny - Rouen - Cluses)<br />

UGITECH ITALIA srl<br />

UGITECH GmbH (Renningen)<br />

Figura 2 – Schema gruppo <strong>Ugitech</strong><br />

FILO<br />

UGITECH (Bourg)<br />

UGITECH (Brionne)<br />

UGITECH (Imphy)<br />

SMEZ (Reichshof<br />

[6]


3. Ubicazione del sito<br />

Lo stabilimento di <strong>Ugitech</strong> Italia, è ubicato insieme ad altri insediamenti nella zona<br />

industriale/artigianale del comune di Peschiera Borromeo.<br />

Il comune, in provincia di Milano, si trova a sud-est di Milano e conta circa 21.000 abitanti.<br />

L’accesso all’area industriale in cui è situato lo stabilimento è costituito dalla strada statale 415<br />

(Paullese), che deriva dalla A51 (tangenziale est di Milano).<br />

Nord<br />

Figura 3 – Ubicazione dello stabilimento<br />

L’azienda confina con altre realtà industriali che esercitano attività differenti.<br />

Il sito è ubicato nella fascia di pianura Padana chiamata “alta”. L'Alta pianura si stende ai piedi<br />

delle Prealpi e del pedemonte degli Appennini; i suoli sono costituiti da materiali grossolani, poco<br />

coerenti, e nei quali quindi l'acqua si infiltra facilmente. All'interno di questa fascia di Pianura<br />

Padana, sul confine occidentale del comune scorre il fiume Lambro.<br />

L’area del comune di Peschiera Borromeo e quella milanese nel suo complesso, risulta<br />

caratterizzata da eventi sismici piuttosto sporadici e di intensità massima rilevata dell’ordine del<br />

VI° - VII° della scala Mercalli.<br />

[7]


4. Il sito e le sue attività<br />

4.1 Descrizione del sito<br />

Lo stabilimento occupa una superficie di circa 55.000 mq di cui 15.000 coperti, con edifici di<br />

altezze varie (capannoni ad un piano ed uffici di due piani fuori terra)<br />

L’Azienda dispone di regolari certificati di agibilità per i diversi edifici.<br />

Lo stabilimento è costituito dai seguenti reparti:<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Impianti di produzione (reparti di lavorazioni meccaniche e trattamenti termici)<br />

Impianti di trattamento superficiale (decapaggio, sgrassaggio)<br />

Impianti di servizio (depuratore acque, centrali termiche)<br />

Magazzini di stoccaggio materie prime e prodotti finiti<br />

Laboratori Controllo Qualità<br />

Uffici<br />

All’interno del sito di <strong>Ugitech</strong> Italia è presente la società commerciale Schmolz + Bickenbach<br />

Italia, anch’essa parte del gruppo ed incaricata della commercializzazione sul mercato nazionale<br />

di alcuni prodotti, realizzati dall’intero gruppo. Schmolz + Bickenbach Italia condivide il<br />

magazzino fisico con <strong>Ugitech</strong> Italia.<br />

Tali società è coinvolta nella gestione del Sistema <strong>Ambientale</strong> per quanto riguarda le procedure<br />

di emergenza.<br />

La disposizione delle infrastrutture è riportata in figura 4.<br />

[8]


Zona stoccaggio rifiuti<br />

Depuratore<br />

Stoccaggio materia<br />

prima<br />

Reparti produttivi<br />

NORD<br />

Palazzina servizi Palazzina uffici Magazzino spedizioni<br />

Figura 4 – Planimetria <strong>Ugitech</strong> Italia s.r.l.<br />

[9]


4.2 Descrizione delle attività<br />

La materia prima utilizzata per la produzione di trafilati in barre e l’acciaio inossidabile,<br />

acquistato in rotoli e in barre (minore volume).<br />

Il processo produttivo passa attraverso le fasi indicate in Tabella 1<br />

N Fase Descrizione<br />

1 Salatura<br />

2 Sbozzatura<br />

3 Sgrassaggio<br />

Trattamento<br />

4<br />

termico<br />

5 Decapaggio<br />

6 Granigliatura<br />

Trattamento superficiale dei rotoli di acciaio inossidabile mediante<br />

immersione in una soluzione salina, per migliorare la lubrificazione nella<br />

successiva fase di trafilatura<br />

Con il termine sbozzatura si indica una trafilatura intermedia, ovvero una<br />

riduzione del diametro della materia prima mediante il passaggio forzato<br />

attraverso delle matrici in metallo duro.<br />

Trattamento superficiale dell’acciaio mediante immersione in un vasca di<br />

sgrassante per la pulizia del materiale da tracce di olio o altro lubrificante in<br />

polvere utilizzato durante la sbozzatura o la trafilatura finale.<br />

Dopo la fase di sbozzatura il materiale subisce, a causa della<br />

deformazione a freddo, un incrudimento della superficie che ne impedisce<br />

una successiva riduzione di sezione. Il trattamento termico in appositi forni<br />

restituisce al materiale la sua originale “plasticità” in modo da consentire<br />

ulteriori riduzioni<br />

Trattamento superficiale dell’acciaio mediante immersione in un vasca di<br />

acido per la pulizia del materiale da tracce di ossido creatosi a seguito del<br />

trattamento termico<br />

Pulizia meccanica del materiale tramite getto di minuscoli cilindretti di<br />

acciaio ad opera di apposite turbine. Lo scopo della granigliatura oltre a<br />

pulire, è quello di migliorare la porosità del materiale favorendo la<br />

lubrificazione nella fase di trafilatura.<br />

Riduzione del diametro della materia prima mediante il passaggio forzato<br />

attraverso delle matrici in metallo duro.<br />

7 Trafilatura<br />

S 0<br />

S<br />

8 Rettifica<br />

Asportazione di metallo dalla superficie delle barre tramite mole abrasive.<br />

Operazione necessaria per migliorare la finitura del materiale e per<br />

ottenere diametri con tolleranze estremamente precise<br />

9 Smussatura Lavorazione effettuata sulle due estremità della barra di acciaio<br />

10 Controlli ND<br />

Controlli non distruttivi eseguiti con apparecchiature elettroniche atti a<br />

verificare la presenza di difetti superficiali anche di piccole dimensioni.<br />

[10]


11<br />

Imballaggio<br />

Confezionamento delle barre di acciaio inossidabile in casse di legno o in<br />

fasci avvolti da imballi in polipropilene<br />

12 Spedizione Trasporto del materiale dal magazzino al cliente finale (via terra per i clienti<br />

nazionali ed europei – via nave per i clienti oltre oceano<br />

Tabella 1 – Fasi del processo produttivo<br />

Tutte le fasi produttive sono effettuate interamente dal personale di <strong>Ugitech</strong> Italia. Solamente<br />

l’attività di trasporto è affidata a società esterne.<br />

Ossalatazione<br />

(Salt bath)<br />

Sbozzatura in rotolo<br />

(Drawing wire-wire)<br />

Sgrassaggio<br />

(Degreasing)<br />

Trattamento termico<br />

(heat treatement)<br />

Trafilatura rotolo-barra<br />

(Drawing wire-bar)<br />

Granigliatura<br />

(Shoot blasting)<br />

Ossalatazione<br />

(Salt bath)<br />

Decapaggio acido<br />

(Pickling)<br />

Rettifica barra<br />

(Grinding bars)<br />

solo tondi (Rounds<br />

only)<br />

Smussatura<br />

(Chamfering)<br />

Controllo non distruttivo<br />

(Non-destructive test control)<br />

Oliatura antiruggine del fascio<br />

(Antirust oil bath)<br />

Spedizione<br />

Dispatching<br />

Controllo finale e imballo<br />

(Final inspection and Packaging)<br />

Figura 5 – Schema riassuntivo delle attività<br />

[11]


4.3 Descrizione dei prodotti<br />

I prodotti finiti, barre in acciaio inox trafilate e rettificate in diverse sezioni (figura 6), sono<br />

utilizzati come semilavorati per realizzare una vasta gamma di altri prodotti, dai componenti per il<br />

settore automobilistico (elettroiniettori, sensori tipo airbag/ABS), e altre applicazione industriali<br />

(pompe, raccorderia, componenti per apparecchiature a pressione).<br />

Il 25% dei prodotti realizzati è commercializzato sul mercato nazionale e il restante 75% è<br />

destinato all’esportazione principalmente in Europa e negli Stati uniti<br />

Figura 6 – Alcuni prodotti di trafila<br />

Figura 7 – Tonnellate di acciaio trasformato 2008-giu 2011<br />

[12]


5. Politica Aziendale<br />

La società <strong>Ugitech</strong> Italia s.r.l., nello spirito del miglioramento continuo sia per quanto riguarda la tutela della salute dei<br />

propri collaboratori, dell’ambiente e per migliorare la propria competitività sul mercato, ha definito una Politica con<br />

precisi obiettivi che sono stati descritti in questo documento.<br />

Sicurezza<br />

La Politica di <strong>Ugitech</strong> Italia in ambito “Salute e Sicurezza sul lavoro”, fortemente ispirata ai principi di salvaguardia<br />

dell‟incolumità e della dignità della persona umana, ha come obiettivo quello di garantire, a tutti i lavoratori come pure<br />

alle altre parti interessate, la salvaguardia dell‟incolumità fisica, la garanzia dell‟igiene e della protezione dei luoghi di<br />

lavoro durante lo svolgimento delle attività di produzione presso tutti gli altri posti di lavoro connessi alla produzione,<br />

dallo stabilimento aziendale ai cantieri, ai magazzini, alle sedi amministrative.<br />

Tale Politica si esplica nel completo rispetto delle leggi nazionali ed europee vigenti in materia.<br />

A tal fine la Direzione di <strong>Ugitech</strong> Italia si impegna a:<br />

Stabilire e adottare metodologie opportune per l‟identificazione dei pericoli e la valutazione dei rischi per la Salute, la<br />

Sicurezza e impiegare idonee misure di prevenzione, protezione e controllo degli impatti, non trascurando le variabili<br />

organizzative tecnologiche e sociali coinvolte;<br />

rispettare rigorosamente le norme dettate dalla legislazione esistente in materia di salute e sicurezza e, nei casi in cui<br />

fosse possibile, adottare dei limiti più severi ai fini della salvaguardia della salute dei lavoratori;<br />

adoperare mezzi e strumenti utili a migliorare il grado di formazione ed informazione di tutti i lavoratori sui contenuti<br />

della presente politica e su tutte le questioni di salute, sicurezza relative alle attività di <strong>Ugitech</strong> Italia, sia nella fase<br />

immediatamente successiva all‟assunzione, sia durante l‟intero decorso del rapporto lavorativo;<br />

collaborare con le autorità pubbliche, con le associazioni di categoria e sindacali e con tutti gli altri interlocutori<br />

istituzionali e sociali per diffondere la presente Politica aziendale, per promuovere l‟attenzione al tema salute,<br />

sicurezza, ed accrescere le conoscenze in materia, adottare altresì le migliori tecnologie disponibili;<br />

valutare, anno per anno, le prestazioni aziendali riscontrate in materia di salute, sicurezza, al fine di verificarne<br />

l‟adeguatezza, il livello di applicazione della presente Politica o eventualmente adottare strategie di miglioramento,<br />

coerentemente con le attività aziendali.<br />

La Direzione pertanto, nella piena consapevolezza dell‟importanza e della valenza strategica derivante dalla<br />

realizzazione di tali obiettivi, ha istituito un Servizio Sicurezza ha identificato nel suo Responsabile il proprio<br />

Rappresentante per la messa in atto e il mantenimento dei piani di azioni e delle iniziative volte alla realizzazione della<br />

presente Politica.<br />

Ambiente<br />

la tutela dell‟ambiente, rappresenta per <strong>Ugitech</strong> Italia un„esigenza primaria, da soddisfare mediante il costante<br />

coinvolgimento delle proprie risorse ed il continuo miglioramento del proprio sistema di gestione in accordo alla norma<br />

UNI EN ISO 14001:2004 e al regolamento CE 1221/2009 EMAS.<br />

A tal scopo, <strong>Ugitech</strong> Italia si impegna a:<br />

definire e a controllare gli aspetti ambientali significativi generati dalle sue attività, dai suoi prodotti e servizi;<br />

rispettare le esigenze legali e di altro tipo relative alla sua attività;<br />

identificare i rischi di inquinamento accidentale e a realizzare delle azioni preventive;<br />

promuovere la sensibilizzazione verso i propri dipendenti e collaboratori.<br />

[13]


Questo impegno si traduce in un programma che contiene le seguenti azioni:<br />

Riduzione dei consumi energetici per unità di prodotto<br />

Preservazione della qualità dell‟aria, dell‟acqua e del suolo:<br />

o riducendo il consumo d‟acqua e migliorando la qualità dei nostri scarichi;<br />

o ottimizzando la gestione e la valorizzazione dei rifiuti;<br />

o monitorando l‟impatto delle emissioni in atmosfera.<br />

La padronanza delle eventuali situazioni d‟emergenza;<br />

Un‟attenzione alle esigenze di tutte le parti interessate (Comunità locale,enti locali e Organismi di controllo).<br />

Qualità<br />

Con l‟intento di assicurare ai nostri prodotti il più alto livello qualitativo per il raggiungimento della piena soddisfazione<br />

del cliente,la Direzione di <strong>Ugitech</strong> Italia ritiene fondamentale:<br />

Sviluppare le competenze del personale,<br />

quale condizione fondamentale per la sopravvivenza e lo sviluppo dell‟azienda che deve sempre essere mantenuta<br />

viva per dare continuità alle varie attività attraverso lo sviluppo della polivalenza e della qualità globale.<br />

Rafforzare il Servizio Clienti attraverso:<br />

Il miglioramento dei tempi di risposta al cliente<br />

l‟attivazione di una politica d‟ascolto del cliente per migliorarne la sua soddisfazione;<br />

il miglioramento del tasso di servizio ponendosi l‟obiettivo di ottenere un valore del 90%.<br />

Migliorare la nostra offerta sul mercato,<br />

quale esigenza indispensabile per restare competitivi, attraverso il miglioramento e l‟ampliamento dei nostri standard<br />

di fabbricazione.<br />

Migliorare le prestazioni:<br />

Individuando tutte le possibili perdite presenti in ogni attività, monitorandone l‟andamento economico e<br />

definendo opportune azioni migliorative (progetto ATLAS)<br />

Mantenendo i reclami dei clienti ad un valore inferiore allo 0,5% del volume consegnato;<br />

Riducendo gli scarti interni<br />

bilanciando lo stock Materia Prima in funzione degli ordini e delle scorte.<br />

Peschiera Borromeo, 01 gennaio 2010<br />

L’amministratore Delegato<br />

M. Marticou<br />

<strong>Ugitech</strong> Italia, attraverso gli obiettivi sopra descritti, intende stabilire con i clienti, i fornitori, le parti esterne ed i propri<br />

collaboratori un rapporto di compartecipazione a lungo termine e di reciproca “soddisfazione”.<br />

A tale scopo è necessario che ogni dipendente prenda conoscenza ed osservi rigorosamente quanto enunciato nel<br />

presente documento. Questa Politica è inoltre disponibile a chiunque ne sia interessato.<br />

[14]


6. Il Personale<br />

L'organizzazione aziendale che garantisce il rispetto della politica e dei sistemi in atto ed il<br />

coinvolgimento di tutti i dipendenti nelle attività di Qualità, Sicurezza e Ambiente comprende:<br />

- L’Amministratore Delegato, responsabile della definizione della politica aziendale e degli<br />

obiettivi ambientali del sito.<br />

- il Direttore Industriale<br />

- il Direttore Amministrativo<br />

che, insieme all’amministratore delegato, sono responsabili della definizione della politica<br />

ambientale, degli obiettivi ambientali del sito e dei relativi programmi;<br />

- il Responsabile Qualità e Ambiente, con il compito di monitorare i programmi ambientali<br />

attuati in Azienda e proporre interventi migliorativi atti a garantire un continuo miglioramento<br />

nelle attività sopra descritte;<br />

- Il Responsabile di Manutenzione che garantisce i corretti controlli di funzionamento,<br />

l’esecuzione delle attività di monitoraggio ambientali, la corretta applicazione dei piani di<br />

manutenzione ordinaria e preventiva.<br />

Sono inoltre coinvolte nella gestione ambientale le seguenti figure:<br />

- Responsabile Area Rifiuti, con il compito di effettuare la corretta gestione dei<br />

rifiuti in termini di carico e scarico su appositi registri, compilazione dei formulari,<br />

monitoraggio dei volumi prodotti, controllo delle autorizzazioni di trasportatori e<br />

smaltitori, ecc.<br />

- Responsabile Prodotti e Processi - Responsabili di turno – Responsabile<br />

Logistica – Coordinatore di Manutenzione, con il compito di monitorare sul<br />

rispetto delle regole di gestione della raccolta differenziata dei rifiuti prodotti<br />

all’interno delle proprie aree di competenza.<br />

- Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP), con il compito di<br />

predisporre, insieme al Responsabile Ambiente il Piano di Emergenza e<br />

organizzare le prove di evacuazione.<br />

- Responsabile delle Risorse Umane, con il compito di monitorare sul rispetto<br />

delle regole di gestione dei rifiuti affidati al servizio comunale e sul rispetto della<br />

procedura di emergenza relativa alla registrazione di tutti gli accessi nello<br />

stabilimento da parte di personale interno ed esterno.<br />

- Responsabile Acquisti, con il compito di gestire gli acquisti di materiale di<br />

consumo considerando anche gli aspetti ambientali connessi con i vari prodotti e di<br />

richiedere per ogni nuovo prodotto la relativa documentazione di sicurezza.<br />

[15]


Responsabile<br />

Area Rifiuti<br />

Responsabile<br />

Prodotti e<br />

Processi<br />

Responsabili<br />

di turno<br />

RSPP<br />

Responsabile<br />

Manutenzione<br />

Coordinatore<br />

Manutenzione<br />

Direttore<br />

Industriale<br />

Amministratore<br />

Delegato<br />

Responsabile<br />

Qualità<br />

Ambiente<br />

Responsabile<br />

Logistica<br />

Direttore<br />

Amministrativo<br />

Responsabile<br />

Risorse<br />

Umane<br />

Relazione funzionale<br />

Responsabile<br />

Acquisti<br />

prodotti di<br />

consumo<br />

Figura 8 – Organigramma funzionale del servizio Ambiente<br />

[16]


7. Sistemi di gestione<br />

<strong>Ugitech</strong> Italia adotta dei sistemi per gestire e controllare le proprie attività; tali sistemi sono in linea<br />

con quanto stabilito dalle norme UNI EN ISO 14001:2004 e UNI EN ISO 9001:2008, nonché ISO<br />

TS 16949:2009.<br />

Il sistema di gestione per la Qualità, è certificato in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2008 e<br />

alla specifica automobilistica ISO/TS 16949. Il sistema di gestione ambientale (SGA), attinente<br />

alla UNI EN ISO 14001 ha ottenuto la certificazione di conformità dal Bureau Veritas Italia Spa<br />

nell’anno 2003.<br />

La certificazione oltre a rappresentare un elemento di qualificazione, ha contribuito in maniera<br />

efficace al consolidamento dei processi aziendali, sviluppando la capacità dell’azienda di evolversi<br />

in linea con le richieste del mercato.<br />

Figura 9 – Rappresentazione del<br />

sistema di gestione aziendale<br />

Figura 10 – Rappresentazione della<br />

Documentazione del SGA<br />

STANDARD INTERNAZIONALE<br />

UNI EN ISO 14001<br />

Manuale<br />

ambiente<br />

Procedure<br />

Istruzioni di lavoro<br />

Altra documentazione<br />

Definisce i requisiti<br />

internazionali per i<br />

Sistemi Ambientali<br />

Livello 1<br />

Definisce approcci e<br />

responsabilità<br />

Livello 2<br />

Definisce chi, cosa<br />

e quando<br />

Livello 3<br />

Risponde al come<br />

Livello 4<br />

Registrazioni di<br />

informazioni<br />

(moduli)<br />

[17]


8. L’impatto ambientale delle attività<br />

8.1 Aspetti diretti e indiretti<br />

Lo stabilimento di <strong>Ugitech</strong> Italia opera nel rispetto delle normative nazionali e locali, tuttavia le<br />

attività svolte, i prodotti e i servizi possono avere un impatto sull'ambiente<br />

Gli aspetti ambientali da considerare sono sia quelli diretti, cioè quelli che sono sotto il controllo<br />

gestionale dell’azienda, sia quelli indiretti sui quali l’azienda può esercitare un’influenza.<br />

L’azienda ha individuato e valutato gli impatti ambientali significativi, sia diretti che indiretti.<br />

Per procedere a tale identificazione sono stati presi in considerazione i processi/aree aziendali<br />

significativi per l’ambiente, ovvero quei processi che generano almeno un aspetto ambientale<br />

(rumore, emissioni in atmosfera, scarichi idrici, aspetti legati al suolo e al sottosuolo, rifiuti, utilizzo<br />

di sostanze pericolose, consumi energetici, consumi idrici).<br />

Per ciascun processo/area sono stati quindi individuati tutti gli aspetti ambientali diretti. Il risultato<br />

è una matrice da cui si possono dedurre immediatamente tutti gli aspetti ambientali, presenti in<br />

ciascun processo/area di lavoro, e la loro significatività.<br />

La valutazione è stata condotta sia in condizioni operative normali sia in condizioni anomale o di<br />

emergenza.<br />

Una valutazione simile è stata effettuata per gli aspetti indiretti, individuando aspetti relativi alle<br />

attività svolte da fornitori e appaltatori, all’utilizzo di materie prime, alla trasformazione dei prodotti<br />

da parte dei clienti, e allo smaltimento finale.<br />

Al termine della valutazione è stato attribuito un livello ad ogni aspetto, sulla base di tre livelli<br />

definiti in funzione del grado di significatività.<br />

Per ogni livello di significatività l’aspetto ambientale è gestito in maniera differente:<br />

<br />

<br />

Significatività bassa: L’aspetto è monitorato ma non gestito.<br />

Significatività media: L’aspetto è monitorato e gestito con opportune procedure operative.<br />

(Se ritenuto opportuno per questi due casi possono essere definiti obiettivi di miglioramento).<br />

Significatività alta: E’ necessaria la definizione di obiettivi di miglioramento.<br />

La seguente tabella riassume gli aspetti diretti significativi e i relativi obiettivi di miglioramento<br />

aperti o da iniziare nel triennio<br />

[18]


Aspetto ambientale<br />

Consumi idrici<br />

Emissioni in<br />

atmosfera<br />

Rumore<br />

Area / Reparto<br />

Servizi igienici ed usi<br />

produttivi non<br />

monitorati<br />

Abbattitori polveri di<br />

granigliatura<br />

Aspiratori reparto<br />

decapaggio<br />

Condizioni<br />

operative<br />

Livello di<br />

Significatività<br />

Riferimento<br />

obiettivo<br />

Normali Alta 9<br />

Anomalia -<br />

Emergenza<br />

Alta 14<br />

Normali - Anomalia Alta 15<br />

Consumi idrici Irrigazione aree verdi Normali Media 22<br />

Consumi idrici<br />

Consumi energetici<br />

(Energia elettrica)<br />

Consumi energetici<br />

(gas metano)<br />

Produzione rifiuti<br />

Raffreddamento filiere<br />

reparto trafile<br />

Aree produttive e non<br />

produttive<br />

Aree produttive e non<br />

produttive<br />

Servizio Mensa<br />

(fornitura bottigliette di<br />

acqua)<br />

Normali Media 25<br />

Normali Media 23<br />

Normali Media 4-5-24<br />

Normali Media 19<br />

Tabella 2 - Aspetti diretti significativi<br />

Nella tabella seguente sono elencati gli aspetti indiretti significativi per i quali l’azienda opera già<br />

un monitoraggio mediante l’estensione delle procedure operative ai soggetti esterni interessati<br />

oppure ha individuato obiettivi di miglioramento.<br />

Aspetto<br />

ambientale<br />

Area / Reparto<br />

Condizioni<br />

operative<br />

Livello di<br />

Significatività<br />

Riferimento<br />

obiettivo<br />

Produzione<br />

rifiuti<br />

Emissioni in<br />

atmosfera<br />

Preparazione e<br />

somministrazione dei pasti<br />

Personale esterno di<br />

manutenzione e pulizie<br />

Trasporto delle bottigliette di<br />

acqua<br />

Mobilità dei dipendenti<br />

Normali Media PA 4601*<br />

Normali Media PA 4601*<br />

Normali Media 19<br />

Normali Media 21<br />

Tabella 3 – Aspetti indiretti significativi<br />

* Aspetto gestito con procedura operativa PA 4601” Gestione Rifiuti”<br />

[19]


8.2 Analisi degli aspetti ambientali significativi<br />

Una parte importantissima nella gestione ambientale finalizzata al controllo dei vari aspetti<br />

ambientali , è il processo di misurazione, registrazione ed analisi dei dati.<br />

Qui di seguito sono analizzati tutti gli aspetti con significatività alta ed alcuni aspetti a media<br />

significatività sui quali l’azienda ha fissato obiettivi di miglioramento.<br />

Acqua<br />

Approvvigionamenti<br />

L'approvvigionamento idrico per uso industriale (trattamento chimico, sgrassaggio, raffreddamento<br />

dell’acciaio dopo ricottura) , e per l’uso civile non potabile (servizi igienici dello stabilimento ed<br />

irrigazione di una parte delle aree verdi) è autonomo, tramite un pozzo in concessione, autorizzato<br />

con DGR 2266/81 del 21/2/02 e con DGR 3618/149 del 4/3/02. La scadenza della concessione è<br />

fissata per l’anno 2012 ed i quantitativi d'acqua prelevati sono misurati e denunciati annualmente<br />

alla Provincia di Milano e al Comune di Peschiera Borromeo.<br />

Annualmente, nonostante l’acqua di pozzo non sia destinata ad usi potabili, è effettuato un<br />

controllo analitico per verificarne le qualità, utilizzando come riferimento il D.lgs. 31 del 02/02/2001<br />

relativo alla qualità delle acque destinate al consumo umano.<br />

Tutti i parametri ricercati risultano al disotto dei limiti.<br />

In tabella 4 e in figura 11 sono rappresentati i consumi di acqua di pozzo (comprensivi di utilizzo<br />

produttivo e per uso igienico-sanitario) per tonnellate di prodotto.<br />

2008 2009 2010 Giu 2011<br />

Consumo acqua (mc) 139.284 92.346 78.794 45.123<br />

Produzione acciaio (T) 22.900 14.161 19.250 11.360<br />

Consumo indicizzato (mc/T) 6,1 6,5 3,9 3,97<br />

Tabella 4 – Consumi di acqua industriale<br />

Figura 11 – Consumi d’acqua<br />

[20]


Negli ultimi anni sono stati effettuati interventi sulle acque di raffreddamento di una parte dei forni,<br />

in seguito alla sostituzione della miscela di decapaggio contenente acido nitrico, con una nuova<br />

miscela a base di acqua ossigenata. Tale modifica ha permesso l’abbassamento dei valori di<br />

azoto nitrico nelle acque depurate al punto tale da permetterne il ricircolo nel reparto dei<br />

trattamenti termici, con un’evidente diminuzione delle quantità di acqua prelevate dal pozzo. Un<br />

altro importante contributo è stato dato dalla modifica impiantistica legata al raffreddamento<br />

dell’essiccatore dell’aria compressa. Dal mese di settembre 2009 l’acqua di pozzo prelevata per<br />

raffreddare questo impianto, anziché essere scaricata direttamente in fognatura, è convogliata<br />

successivamente all’impianto di sgrassaggio in linea ad un forno di trattamento termico, con un<br />

risparmio di circa 8000 MC di acqua all’anno. (quantitativo calcolato mediante l’installazione di un<br />

apposito contatore)<br />

Benché sia stata ottenuta una forte riduzione del prelievo idrico, ipotizziamo un’ulteriore possibilità<br />

di miglioramento. Sulla base delle letture indicate da una serie di contatori installati sulle utenze di<br />

produzione, la percentuale di acqua destinata al trattamento superficiale è pari a circa il 40% del<br />

prelievo totale. Un ulteriore 5% è destinato all’irrigazione delle aree verdi e all’alimentazione di una<br />

fontana e il rimanente 55% è per i servizi igienici di tutto lo stabilimento e per altre varie utenze di<br />

produzione ancora in corso di definizione. Quest’ultima parte appare eccessiva, pertanto le azioni<br />

di miglioramento saranno orientate nel prossimo futuro alla misurazione delle utenze secondarie<br />

in modo da poter avere un monitoraggio completo dei consumi e la possibilità di attuare interventi<br />

mirati di conseguenza. (vedasi obiettivo n°9).<br />

L’approvvigionamento per i servizi igienici delle due palazzine uffici, per gli spogliatoi, per<br />

l’irrigazione del giardino della palazzina uffici e per gli utilizzi potabili connessi con la mensa, è<br />

fornito invece dal Consorzio per l’Acqua Potabile di Milano con un consumo di circa 4700 m 3<br />

registrato nell’anno 2010. Per ridurre il quantitativo di acqua prelevata dalla rete pubblica è stata<br />

prevista la realizzazione di un piccolo pozzo per l’irrigazione dei giardini con acque di prima falda.<br />

(vedi obiettivo n.22).<br />

Scarichi<br />

L’azienda dal mese di marzo 2009 effettua lo scarico delle acque industriali, domestiche e<br />

meteoriche in forma separata, compresa la gestione della prima e seconda pioggia, secondo<br />

quanto prescritto dall’Autorizzazione Integrata <strong>Ambientale</strong>.<br />

Le acque industriali utilizzate nel processo di decapaggio e sgrassaggio dell’acciaio sono trattate<br />

in continuo da un sistema di depurazione chimico-fisico a funzionamento automatico ed impiegate<br />

per il raffreddamento dei materiali trattati nei forni, prima del loro conferimento nella rete pubblica.<br />

Nelle zone dove si ha movimentazione di materiali inquinanti sono posizionati disoleatori per<br />

l’eliminazione di eventuali tracce di oli negli scarichi; un disoleatore è posto anche all’uscita degli<br />

scarichi della mensa.<br />

Mensilmente sono eseguite analisi sullo scarico finale, che hanno sempre dato valori conformi ai<br />

limiti imposti dalla legge.<br />

[21]


La seguente tabella riporta i dati delle analisi effettuate sul pozzetto finale a monte dello scarico<br />

nella rete fognaria comunale, confrontati con i limiti fissati dalla tabella 3, allegato 5 alla parte terza<br />

del D.Lgs. 152/06 recepita dall’Autorizzazione Integrata <strong>Ambientale</strong>.<br />

A titolo di confronto sono state riportate le ultimi analisi complete disponibili alla data di<br />

aggiornamento della presente dichiarazione, e le analisi riferite ai 12 mesi precedenti.<br />

Tabella 5 – analisi qualitativa degli scarichi<br />

Parameri da<br />

monitorare secondo<br />

A.I.A. dal 31/03/2008<br />

pH<br />

Aprile Aprile Maggio Settembre<br />

2008 2009 2010 2011<br />

Limite di legge<br />

Mg/l<br />

7,45 7,1 7,44 7,4 5,5-9,5<br />

Solidi sospesi Assenti Assenti 5 37 200<br />

COD


Figura 12 – Andamento dei solfati nelle acque di scarico<br />

Secondo le prescrizioni contenute nell’allegato tecnico dell’Autorizzazione Integrata <strong>Ambientale</strong>, è<br />

stato inoltre installato in uscita all’impianto di depurazione un misuratore in continuo di PH e<br />

Conducibilità i cui valori evidenziano il rispetto dei limiti.<br />

[23]


Emissioni in atmosfera<br />

L’Azienda ha una serie di camini di emissione in atmosfera, alcuni dei quali sono soggetti a limiti di<br />

emissione (vedi tabella 6).<br />

Gli adempimenti previsti dal decreto autorizzativo consistono in un’analisi periodica delle emissioni<br />

e in una manutenzione regolare e registrata degli impianti di abbattimento.<br />

L’Azienda, regolarmente almeno una volta l’anno, commissiona ad un laboratorio esterno abilitato<br />

l’analisi dei principali inquinanti su tutti i camini; i risultati sono conservati in azienda. Sia i valori<br />

delle concentrazioni sia i flussi di massa risultano sistematicamente inferiori ai limiti consentiti.<br />

Gli attuali impianti di abbattimento delle polveri provenienti dagli impianti di granigliatura, sebbene<br />

in grado di garantire valori di emissione nettamente inferiori ai limiti, necessitano di un controllo e<br />

di una manutenzione quasi continui sulle cartucce filtranti che tendono a saturarsi rapidamente a<br />

scapito dell’efficacia nell’aspirazione delle polveri presenti nelle granigliatrici.<br />

Per ridurre gli interventi manutentivi e garantire una migliore qualità nell’aspirazione delle polveri,<br />

l’azienda ha nel 2008 pianificato la sostituzione dei tre gruppi con altri di maggiori dimensioni e<br />

capacità. Tale progetto, la cui scadenza era stata inizialmente fissata per il 2010 e stato sospeso<br />

nel 2009 dopo l’installazione del primo gruppo, a causa della sopravvenuta crisi economica che ha<br />

portato ad una diminuzione del carico lavorativo e alla conseguente riduzione delle disponibilità<br />

economiche. La ripresa dell’investimento è stata pianificata per il 2012 con termine nel 2013. (vedi<br />

obiettivo n. 14)<br />

Nella tabella 6 sono riportati i dati riepilogativi delle emissioni e i dettagli dei valori della<br />

concentrazione degli inquinanti ed il relativo limite di legge.<br />

[24]


Tabella 6 – Caratteristiche dei punti di emissione<br />

EMISSIONE<br />

n°<br />

PROVENIENZA<br />

TIPO DI INQUINANTE<br />

PERIODICITA<br />

D’ANALISI<br />

LIMITI DI LEGGE<br />

RISULTATI ANALITICI ANNO<br />

2008<br />

RISULTATI ANALITICI ANNO<br />

2009<br />

RISULTATI ANALITICI ANNO<br />

2010<br />

RISULTATI ANALITICI ANNO<br />

2011<br />

E11<br />

Nota: Dal 2008 i<br />

Vapori alcalini


Nel sito sono presenti altri punti di emissione (E6-E7,E9-E23-E24-E25), considerati poco<br />

significativi all’interno dell’Autorizzazione Integrata <strong>Ambientale</strong>, per i quali non sono previste analisi,<br />

ma comunque oggetto di periodica manutenzione. Nel 2008 è stata inoltrata alla Provincia di Milano<br />

la comunicazione relativa all’installazione di una cabina di verniciatura, da utilizzare saltuariamente<br />

in occasione di manutenzioni su impianti e collegata al punto di emissione E41, mentre nel 2009<br />

comunicazione relativa all’installazione di tre impianti di captazione ed abbattimento delle nebbie<br />

oleose provenienti dagli impianti di rettifica tura e collegate ai punti di emissione E42, E43, E44.<br />

In Azienda sono inoltre presenti i seguenti impianti termici ad uso riscaldamento, con funzionamento<br />

a metano:<br />

Ubicazione<br />

Punto di<br />

emissione<br />

Marca e modello<br />

Potenza (KW)<br />

Frequenza di<br />

analisi fumi*<br />

Palazzina servizi E27 HOVAL TOP TRONIC 2B 269,1 Annuale<br />

Palazzina Uffici E28 FERROLI GN 212 270 Annuale<br />

Area trattamenti termici E5 APEN GROUP 670,6 Semestrale<br />

Area lavorazioni meccaniche E10 APEN GROUP 592 Semestrale<br />

Uffici magazzino nuovo PT E39 BERETTA EXEL 24 CSI 26, 3 Biennale<br />

Uffici magazzino nuovo 1P E40 BERETTA EXEL 24 CSI 26, 3 Biennale<br />

Magazzino nuovo E29…E38 n. 10 ROBUR F141<br />

338 totali (33,8<br />

ciascuno)<br />

Biennale<br />

Tabella 7 – Lista degli impianti termici<br />

* La frequenza dell’analisi dei fumi è prevista dal DPR 412/93 e successive modifiche e dipende<br />

dalla potenza della centrale termica.<br />

La manutenzione, effettuata da una ditta esterna abilitata ai sensi del D.P.R. n° 37 del 22/01/2008<br />

è annuale su tutti gli impianti termici.<br />

Figura 13<br />

Impianto di<br />

abbattimento<br />

polveri di<br />

granigliatura.<br />

Emissione E19<br />

Figura 14<br />

Impianto di<br />

riscaldamento<br />

Palazzina Uffici.<br />

Emissione E28


Emissioni di Co2:<br />

Per il calcolo della quantità di Co2 equivalente emessa dal sito di <strong>Ugitech</strong> Italia sono state<br />

considerate solamente le emissioni dirette di Co2, prodotte a seguito della combustione del gas<br />

metano per il riscaldamento dei forni e degli ambienti, del gasolio acquistato per l’alimentazione<br />

dei mezzi propri di trasporto di servizio e del personale di vendita e del quantitativo di Co2<br />

rilasciata per la produzione dell’energia elettrica utilizzata per gli impianti e per gli stabili. Altre<br />

tipologie di gas ad effetto serra quali Protossido di azoto, Esafluoruro di zolfo, Metano, CFC e<br />

HCFC non sono state prese in considerazione in quanto non ci sono emissioni di questo tipo nel<br />

sito.<br />

Il grafico seguente mostra l’andamento dei quantitativi di Anidride carbonica negli anni. Rispetto<br />

alle precedenti edizioni del documento è stato inserito il quantitativo di Co2 derivante dalla<br />

combustione del gasolio per autotrazione.<br />

UM 2008 2009 2010 Giu 2011<br />

Co2 – Gas Ton 1709,6 1347,2 1650,0 873,8<br />

Co2 E.E. Ton 3976,0 2768,7 3584,0 2030,0<br />

Co2 Gasolio Ton - - 57,1<br />

CO2 totale Ton 5685,6 4115,9 5307,0 2960,9<br />

Tabella 8 - Quantitativi C02 emessa<br />

Figura 15 - Rapporto CO2 emessa per Tonnellata di prodotto<br />

[27]


Valore di<br />

rumore<br />

residuo<br />

Valore medio<br />

di immissione<br />

dB(A)<br />

Limite di<br />

immissione<br />

Valore medio<br />

di emissione<br />

dB(A)<br />

Limite di<br />

emissione<br />

Valore di<br />

rumore<br />

residuo<br />

Valore medio<br />

di immissione<br />

dB(A)<br />

Limite di<br />

immissione<br />

Valore medio<br />

di emissione<br />

dB(A)<br />

Limite di<br />

emissione<br />

Rumore esterno<br />

In conformità con quanto disposto dalla normativa vigente nel mese di settembre 2008 è stata<br />

effettuata una nuova indagine fonometrica. I rilievi, eseguiti da un tecnico competente in acustica<br />

ambientale, sono stati effettuati anche nel periodo notturno, dato che l’azienda ha recentemente<br />

avviato il terzo turno su alcuni impianti produttivi. Nel mese di marzo 2009 una campagna di rilievi<br />

è stata ripetuta in maniera più specifica presso l’ultimo piano dell’edificio abitativo più vicino<br />

all’azienda.<br />

I risultati dei livelli di rumorosità sono stati espressi come Leq corretto dB(A). Sulla base del nuovo<br />

Piano di Zonizzazione Acustica del Territorio (PZAT) adottato dal Comune di Peschiera Borromeo<br />

nel 2007, il territorio sul quale si trova <strong>Ugitech</strong> Italia è classificato “Aree prevalentemente<br />

industriali” - Classe V, per la quale vale il limite di 70 dB(A) LAeq diurno e 60 dB(A) LAeq notturno<br />

(immissione) ed il limite di 65 dB(A) LAeq diurno e 55 dB(A) LAeq notturno (emissione). Tali limiti<br />

sono stati recepiti nell’”Autorizzazione Integrata <strong>Ambientale</strong>”.<br />

I valori sono riportati in tabella 9.<br />

Punto<br />

di<br />

Misura<br />

Localizzazione<br />

Diurno<br />

Notturno<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

5<br />

Lato EST<br />

presso<br />

l’ingresso<br />

principale<br />

Lato SUD<br />

all’esterno del<br />

muro<br />

perimetrale<br />

Lato OVEST 2<br />

all’esterno del<br />

muro<br />

perimetrale<br />

Lato Nord a<br />

confine con<br />

altra ditta<br />

Lato EST,<br />

all’esterno<br />

della ditta,<br />

presso<br />

condomini a<br />

torre<br />

71 (1) 75,3 (1) 70 53,5 (2) 65 68,5 (1) 68,5 (1) 60 51,5 (2) 55<br />

61 61 70 - (3) 65 57,5 (1) 58 (1) 60 - (4) 55<br />

51,5 (1) 55,5 (1) 70 - (3) 65 51,5 55,5 60 53,5 55<br />

52,5 55,0 70 - (3) 65 52,5 54,5 60 - (3) 55<br />

52 (1) 51,5 (1) 65 - (3) 60 49 (1) 49 (1) 55 - (4) 50<br />

Tabella 9 – Valori Leq in dB(A) nei vari punti di misura<br />

[28]


(1) Valore comprensivo del contributo del traffico veicolare<br />

(2) Data l’impossibilità di eliminare il contributo del traffico veicolare, il valore è stato calcolato partendo<br />

dalla misurazione del rumore a 25 metri dalla sorgente a portoni aperti e considerando la distanza dal<br />

perimetro del lato est.<br />

(3) Il calcolo del valore di emissione non è significativo in quanto il valore di immissione, per cui a maggior<br />

ragione il valore di emissione, non supera il limite di emissione<br />

(4) Il calcolo del valore di emissione non è significativo in quanto il rumore residuo misurato risulta<br />

confrontabile al rumore ambientale misurato entro l’incertezza associata alle misure, attribuibile in questo<br />

caso principalmente alla variabilità del traffico veicolare.<br />

4<br />

Nord<br />

1<br />

5<br />

3<br />

2<br />

Figura 16 - Localizzazione geografica del sito con indicazione dei punti oggetto di misura<br />

Come si può osservare dalla tabella, il punto 3 (lato Ovest) presenta dei valori di emissione sul<br />

periodo notturno piuttosto vicini alle soglie limite. Questo perché tutti gli impianti di abbattimento e<br />

di aspirazione sono concentrati sul retro dello stabilimento. L’azienda intende ridurre questi valori<br />

mediante la progressiva sostituzione di questi impianti, prevedendo un’opportuna insonorizzazione<br />

dei motori. (vedi obiettivo n°15)<br />

[29]


Consumi energetici<br />

I consumi energetici del sito sono rappresentati da:<br />

Consumi di metano (utilizzato per il riscaldamento dei locali e a fini produttivi per forni di<br />

trattamento)<br />

Consumi di energia elettrica per il funzionamento degli impianti, delle apparecchiature e per<br />

l’illuminazione e condizionamento<br />

I consumi energetici annuali sono riportati in tabella 10<br />

CONSUMI UM 2008 2009 2010 Giu 2011<br />

En. Elettrica KWh 5.680.000 3.955.342 5.120.000 2.900.028<br />

Metano<br />

m³ 881.255 694.415 850.540 450.398<br />

KWh 8.454.760 6.662.217 8.250.238 4.368.860<br />

Totale Mw 14.135 10.617 13.370 7.269<br />

Tabella 10 – Consumi energetici 2008-giu 2011<br />

L’aumento o la diminuzione dei consumi energetici annuali hanno un significato relativo se<br />

considerati in sé per sé, così si è proceduto a rapportare i consumi complessivi dello stabilimento<br />

con la produzione totale registrata nel periodo temporale di riferimento.<br />

Figura 17 – Rapporto consumi energetici/produzione<br />

[30]


Consumo di gas metano:<br />

L’aumento del consumo indicizzato di gas metano iniziato nel 2008 e in maniera ancor più<br />

evidente nel 2009 è da attribuirsi alla forte flessione della produzione iniziata nel mese di<br />

novembre 2008, che non ha permesso di ammortizzare i consumi fissi principalmente legati con il<br />

riscaldamento dello stabilimento ed il mantenimento in temperatura dei forni e delle vasche di<br />

salatura. Con la ripresa della produzione dello scorso anno i consumi di gas metano si sono<br />

riallineati con gli stessi valori del 2005 (periodo confrontabile per volumi di produzione). Per<br />

perseguire l’obiettivo della riduzione del consumo di gas metano l’azienda ha fissato alcune azioni<br />

di miglioramento rivolte agli utilizzi non produttivi:<br />

<br />

<br />

<br />

La termoregolazione remota delle caldaie di stabilimento su sistema informatizzato (oggi<br />

invece gestita manualmente direttamente sulla caldaia. Questo obiettivo era già previsto già<br />

nel 2009, ma non è stato realizzato per mancanza di investimenti conseguente alla crisi<br />

economica del 2009 e 2010 (vedi obiettivo n°4)<br />

Il rifacimento dell’intera copertura dello stabilimento, prevedendo un opportuno isolamento<br />

termico. Anche questo investimento, già previsto negli anni precedenti per via degli elevati<br />

costi, è stato posticipato. Il lavoro sarà ora completato entro il primo semestre del 2012<br />

poiché strettamente legato ad un progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico<br />

sull’intera copertura del capannone. (vedi obiettivo n°5)<br />

Allo stato attuale quattro campate su dieci sono già state realizzate.)<br />

Studio per il recupero del calore proveniente dai camini dei forni per il riscaldo della nuova<br />

porzione di capannone in costruzione (vedi nuovo obiettivo n°24)<br />

Consumo di energia elettrica:<br />

Come per il gas metano, a partire dal 2008, la pesante flessione dei volumi prodotti non ha<br />

permesso di diluire i consumi fissi di energia elettrica legati all’illuminazione e al funzionamento<br />

continuo di alcuni impianti. Già nel primo quadrimestre del 2010 la ripresa della produzione ha<br />

permesso di riportare il consumo indicizzato a valori in linea con quelli degli anni precedenti. (vedi<br />

Figura 17). <strong>Ugitech</strong> Italia ha da poco raggiunto un accordo con una società esterna per la<br />

realizzazione di un impianto fotovoltaico da circa 900 kW/h su tutta la copertura dello stabilimento.<br />

(Vedi nuovo obiettivo n°23) L’impianto sarà di proprietà della società finanziatrice, mentre <strong>Ugitech</strong><br />

Italia beneficerà del rifacimento gratuito della copertura industriale a fronte di un impegno<br />

ventennale legato alla cessione del diritto di utilizzo della superficie del tetto. In tale modo<br />

l’azienda contribuirà alla produzione di una quantità di energia da fonte rinnovabile di circa<br />

1.000.000.000 Kw annui, pari al 20% del consumo annuo.<br />

[31]


Rifiuti<br />

Ogni attività aziendale utilizza specifiche risorse e materie prime secondo quelli che sono i<br />

processi interessati; ognuna di queste attività oltre a generare un prodotto e/o servizio genera<br />

anche dei rifiuti.<br />

La tipologia dei rifiuti generata è varia. L’azienda è impegnata in una gestione responsabile sia dal<br />

punto di vista della conformità legale sia dal punto di vista dell’impegno nella prevenzione<br />

dell’inquinamento e degli incidenti.<br />

Il deposito temporaneo all’interno dello stabilimento avviene in aree segnalate e conformi alle<br />

normative, e sono usati appositi contenitori.<br />

I trasportatori, gli smaltitori/trasportatori di cui si avvale la società sono tutti autorizzati.<br />

La gestione dei rifiuti è regolata in tutte le sue fasi da specifica istruzione aziendale, inserita nel<br />

sistema di gestione ambientale adottato da <strong>Ugitech</strong> Italia. La classificazione (secondo CER ) e i<br />

quantitativi sono riportati in Tabella 11.<br />

Rifiuti (kg) CER 2008 2009 2010 Giu 2011<br />

fanghi di depurazione 060503 102.530 90.195 3.345 D<br />

Fanghi di depurazione 060502* 91.490 51.690 D<br />

carbone attivato esaurito 061302* 550 570 D<br />

Fanghi di depurazione 070612 D<br />

Pitture e vernici di scarto 080111* D<br />

Toner per stampa 080318 90 100 60 D<br />

Acidi di decapaggio 110105 D<br />

Fanghi contenenti sostanze pericolose 110109* 1.620 D<br />

soluzioni acquose di lavaggio 110111* D<br />

Rifiuti di sgrassaggio 110113* 1.554 188 D<br />

polveri e particolato di mat. non<br />

ferroso<br />

Smalt/<br />

Recup<br />

120104 1.126 660 605 D<br />

oli esausti per macchinari no alogeni 120107* 19.480 7.000 14.340 10.560 R<br />

emulsioni esauste non cont. alogeni 120109* 37.909 3.580 13.680 11.620 D<br />

fanghi di rettifica 120114* 88.240 40.980 63.940 36.390 D<br />

fanghi di rettifica 120115 D<br />

materiale abrasivo 120117 3.229 1.162 2.498 1.140 D<br />

Altri solvent e miscele di solventi 140603* 120 D<br />

imballaggi in plastica 150102 1.370 R<br />

imballaggi in legno 150103 11.930 11.300 13.920 3.740 R<br />

Imballaggi in più materiali 150106 20.010 15.810 12.660 5.440 D<br />

Cisternette 150110* R<br />

Materiale assorbente contaminato 150202* 9.401 3.735 6.816 2.410 D<br />

materiale assorbente 150203 D<br />

Trasformatori contenenti PCB 160209* 3460 D<br />

[32]


Rifiuti (kg) CER 2008 2009 2010 Giu 2011<br />

Apparecchiature fuori uso con<br />

componenti pericolosi<br />

Smalt/<br />

Recup<br />

160213* 3.240 R<br />

rifiuti inorg. contenenti sost. pericolose 160303* 115 2.245 5.407 1.570 D<br />

accumulatori al piombo 160601* 80 61 557 R<br />

Pile e batterie 160605 32 D<br />

Rifiuti contenenti oli (disoleatore<br />

mensa)<br />

160708* 5160 D<br />

Ottone 170401 760 530 600 R<br />

Alluminio 170402 180 95 170 300 R<br />

ferro e acciaio 170405 95.600 58.865 90.530 54.520 R<br />

Rifiuti metallici con sostanze<br />

pericolose<br />

cavi diversi da quelli di cui alla voce<br />

170410<br />

materiali isolanti contenenti sost.<br />

Pericolose<br />

Materiali isolanti non contenenti<br />

sostanze pericolose<br />

170409* 1.300 D<br />

170411 990 630 1.000 R<br />

170603* D<br />

170604 661 D<br />

rifiuti sanitari 180103* 4 D<br />

lampade al neon 200121* 35 23 18 D<br />

Oli e grassi commestibili 200125 1.146 R<br />

Rifiuti biodegradabili (verde) 200201 9.520 8.960 D<br />

Totale rifiuti Non pericolosi (Ton) 248 185,6 196,2 66,7<br />

Totale rifiuti pericolosi (Ton) 156,8 63,5 132,7 119,5<br />

Tabella 11 – Rifiuti prodotti presso il sito<br />

Nota: i rifiuti pericolosi sono indicati con un asterisco.<br />

D indica lo smaltimento, R le operazioni di recupero.<br />

Figura 18 – Rapporto smaltimento/recupero rifiuti<br />

[33]


Alcuni rifiuti sono stati prodotti e smaltiti negli anni precedenti, ma non sono prodotti con<br />

continuità.<br />

La valutazione della quantità di rifiuti prodotti deve essere fatta tenendo in considerazione fattori<br />

eccezionali come manutenzioni straordinarie o variazioni del layout aziendale e considerando<br />

l’incremento produttivo del sito.<br />

Per questo motivo è necessario inquadrare questo aspetto considerando la tipologia dei rifiuti<br />

prodotti ed il rapporto esistente tra rifiuti e produzione dell’azienda.<br />

La classificazione ed i quantitativi per tonnellata di produzione delle tipologie principali di rifiuto<br />

sono riportati in tabella 12 mentre in figura 19 è evidenziato l’andamento dei rifiuti prodotti nella<br />

loro totalità e l’andamento dei rifiuti prodotti con continuità.<br />

Rispetto alle edizioni precedenti in questa <strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong> è stato inserito anche il<br />

quantitativo di rottame ferroso proveniente dall’attività di manutenzione interna e quindi calcolato<br />

nelle statistiche.<br />

Rifiuti (kg rifiuto/ t prodotto) 2008 2009 2010<br />

Giu<br />

2011<br />

Fanghi di depurazione 4,47 6,36 4,93 4,55<br />

Fanghi di rettifica 3,85 2,89 3,32 3,2<br />

Materiale abrasivo 0,14 0,08 0,13 0,1<br />

Imballaggi in più materiali 0,87 1,11 0,66 0,48<br />

Materiale assorbente 0,41 0,26 0,35 0,21<br />

Oli esausti 0,85 0,49 0,74 0,93<br />

Rottame ferroso 4,17 4,15 4,7 4,8<br />

Tabella 12 – Rifiuti rapportati alla produzione<br />

Figura 19 – Produzione globale rifiuti rapportati alla produzione<br />

[34]


La tendenza all’aumento del 2009 evidenziata dai grafici è giustificata dal calo di produzione che<br />

interessa l’azienda dal quarto trimestre del 2008. Il basso livello di produzione non è in grado di<br />

ammortizzare la produzione di alcune tipologie di rifiuti che sono relativamente indipendenti dal<br />

volume prodotto (ad esempio i fanghi di depurazione).<br />

Nella prima metà di quest’anno assistiamo invece ad una riduzione della quantità di rifiuti per<br />

tonnellata di prodotto realizzato, conseguente alla ripresa della produzione che permette di<br />

“assorbire” queste tipologie di rifiuti.<br />

Ovviamente la riduzione non è solo dovuta all’aumento del prodotto finito, ma anche ad azioni di<br />

miglioramento mirate, come l’installazione nel 2009 di tre impianti per la spremitura dei fanghi sui<br />

depuratori delle rettificatrici, i cui risultati però non sono stati visibili nello stesso anno a causa<br />

della particolare situazione produttiva. La qualità del fango è migliorata, risultando più asciutto<br />

rispetto agli anni precedenti (escludendo il 2009 poco rappresentativo). Dalla tabella 11 si nota<br />

una riduzione del quantitativo indicizzato di questo rifiuto a partire dal 2010, quale dimostrazione<br />

dell’efficacia dell’intervento.<br />

Per quanto riguarda la produzione di fanghi di depurazione il discorso è diverso: la sostituzione del<br />

processo di decapaggio con il maggiore utilizzo di acqua ossigenata e acido solforico ha richiesto<br />

un incremento di calce idrata per la neutralizzazione dei reflui esausti. Di conseguenza è<br />

aumentata anche la produzione di fango all’interno dell’impianto. Benché sia estremamente<br />

improbabile riottenere i valori raggiunti nel periodo di utilizzo del vecchio processo di decapaggio,<br />

stiamo continuamente rivedendo tutti i parametri di depurazione in maniera tale da ottimizzare i<br />

carichi in ingresso e i dosaggi dei prodotti chimici da utilizzare.<br />

Rifiuti solidi urbani<br />

A partire dal 2002, inoltre, è stata attivata la raccolta differenziata dei Rifiuti Solidi Urbani (RSU)<br />

che ha consentito di ridurre notevolmente la quantità di rifiuti urbani in forma indifferenziata e di<br />

avviare al recupero e riutilizzo rifiuti quali: bottiglie in PET, organico, lattine in alluminio, carta che<br />

sono consegnati al servizio di raccolta del Comune insieme ai componenti elettronici, rifiuti<br />

ingombranti, materiali in vetro, materiali inerti e i rifiuti vegetali provenienti dalla manutenzione dei<br />

giardini.<br />

L’Azienda genera inoltre durante il suo processo scarti di acciaio non conforme e polveri di<br />

granigliatura che sono riutilizzati dall’acciaieria di <strong>Ugitech</strong> in Francia per la produzione di nuova<br />

materia prima senza trattamenti preliminari come sottoprodotti, (pertanto non considerati come<br />

rifiuti) in conformità all’art. 183 del Decreto Legislativo 152/2006.<br />

[35]


La seguente tabella mostra l’andamento degli scarti di acciaio dal 2008 a giugno 2011:<br />

CONSUMI UM 2008 2009 2010<br />

Giu<br />

2011<br />

Acciaio di scarto Ton 1.940 1.501 2.887 1.291<br />

Polveri di granigliatura Ton 85,5 61,4 53,2 36<br />

Scarto complessivo<br />

per tonnellata di<br />

acciaio prodotto<br />

Kg/Ton 88,4 110,3 152,7 116,8<br />

Tabella 13 – scarti di acciaio<br />

Figura 20 – rapporto scarti acciaio/produzione<br />

Dalla tabella si osserva un aumento delle quantità di acciaio di scarto per tonnellata di prodotto<br />

realizzato. Questo progressivo aumento è legato al peggioramento della qualità della materia<br />

prima fornita dalla acciaieria di <strong>Ugitech</strong>, abbinato ad una taratura più rigorosa dei nostri impianti a<br />

controllo non distruttivo per la rilevazione di difettosità superficiali. E’ già attiva un’attività di<br />

scambio di informazioni mensili sulle problematiche legate ai materiali che dovrebbero permettere<br />

alla casa madre di intraprendere le opportune azioni correttive.<br />

PCB<br />

Nel mese di giugno 2011 due trasformatori contenenti PCB in quantità inferiori al limite di 50 ppm<br />

sono stati sostituiti con nuovi trasformatori in resina e correttamente ceduti per lo smaltimento.<br />

L’ultimo trasformatore, anch’esso con un quantitativo di PCB inferiore a 50 ppm sarà sostituito<br />

entro l’anno (vedi obiettivo n° 26)<br />

[36]


8.3 Analisi degli aspetti ambientali non significativi<br />

Sono inoltre presenti altri aspetti ambientali a bassa o media significatività che sono normalmente<br />

gestiti tramite monitoraggio ed opportune procedure operative:<br />

Suolo<br />

Il sottosuolo di tutta l’area dello stabilimento, e in generale del Comune di Peschiera Borromeo, è<br />

costituito da depositi alluvionali la cui composizione è principalmente formata da materiale<br />

granulare (ghiaie e sabbie) Tali depositi sono caratterizzati in genere da una successione di ghiaie<br />

poligeniche ed etero metriche e sabbie con intercalazioni limose e/o limoso-argillose. In superficie<br />

è presente uno strato di ridotto spessore (in genere inferiore a 1 metro) di colore brunastro. Date<br />

le caratteristiche geomorfologiche della zona la falda acquifera risulta poco profonda (la falda<br />

libera nei periodi di massima escursione stagionale si colloca a circa 1,5-2 m dal piano campagna,<br />

con oscillazioni annue dell’ordine di 1 m circa -fino a massimi dell’ordine dei 2 m, direttamente<br />

connesse ai cicli irrigui.)<br />

Dalla valutazione degli aspetti ambientali diretti si è evidenziato che suolo e sottosuolo sono<br />

caratterizzati da sensibilità alta, proprio per le tipologie sopra descritte. Ne consegue che il suolo<br />

(insieme al sottosuolo) è risultato essere un fattore significativo. Per questo motivo una grande<br />

attenzione è volta al mantenimento del buono stato di tutte le aree operative dello stabilimento, le<br />

quali sono pavimentate in asfalto o in cemento per evitare infiltrazioni nel sottosuolo. Tutti i<br />

serbatoi di stoccaggio ed i depositi permanenti di prodotti chimici sono dotati di vasche o bacini di<br />

contenimento.<br />

Le vasche dei trattamenti sono installate in bacini di cemento a tenuta.<br />

Dal punto di vista gestionale sono state create procedure per ridurre al minimo una possibile<br />

contaminazione del suolo durante le attività lavorative e sono state create delle zone apposite per<br />

la movimentazione dei materiali più critici (oli, prodotti chimici e rifiuti). Sono stati inoltre previsti<br />

degli appositi kit da utilizzarsi in caso di versamento ed è stata formata un’apposita squadra<br />

addetta all’utilizzo di tali kit.<br />

Le analisi effettuate sulle acque del pozzo, dimostrano che non vi è stato inquinamento della falda.<br />

Non si è pertanto ritenuto di dover fissare un obiettivo di miglioramento, dato il buon livello delle<br />

misure di controllo.<br />

Nel 2008 abbiamo rimosso uno dei due serbatoi interrati precedentemente dismessi e bonificati ed<br />

abbiamo campionato il terreno circostante il secondo serbatoio per il quale non è stata possibile<br />

l’estrazione. Sia la rimozione che i prelievi di terreno effettuati alla presenza dei responsabili<br />

dell’Unità Operativa Bonifiche dell’ARPA non hanno evidenziato tracce di inquinamento del suolo.<br />

A seguito dell’incontro avuto con i tecnici di ARPA per la chiusura ufficiale del ciclo di verifiche<br />

previste dall’Autorizzazione Integrata <strong>Ambientale</strong>, sebbene non siano stati evidenziati fenomeni di<br />

inquinamento, è stato richiesto l’adeguamento delle vasche di raccolta dei concentrati e dei diluiti<br />

presso l’impianto di depurazione ai requisiti espressi dal regolamento di igiene locale, mediante la<br />

realizzazione di bacini a doppia parete o sistemi equivalenti a garanzia di una maggiore<br />

protezione da eventuali contaminazioni del suolo. L’azienda sta già provvedendo alla<br />

presentazione di un progetto di adeguamento in accordo con l’ARPA.<br />

[37]


Amianto<br />

Nessuna presenza di amianto in tutto il sito<br />

Uso di sostanze lesive per l’ozono<br />

<strong>Ugitech</strong> Italia è conforme alle disposizioni previste dalla normativa della Commissione Europea<br />

2037/2000 sull’uso delle sostanze lesive per l’ozono. Nel corso del 2007 sono stati sostituiti tutti gli<br />

impianti contenente gas R22 obiettivo concluso n° 12) I fluidi refrigeranti (HCFC) sono ancora<br />

presenti nell’impianto di condizionamento (14 impianti) e negli impianti di raffreddamento nelle<br />

rettifiche (3 impianti), si tratta di R410 (3 Kg), R407C (63,3 Kg) e R406A (3,9 Kg), per un totale di<br />

76,26 Kg.<br />

Tutti gli impianti frigoriferi sono oggetto di controlli manutentivi relativamente alla pulizia degli<br />

scambiatori, al controllo annuale delle perdite ed eventuali ricariche secondo la normativa vigente.<br />

Radiazioni ionizzanti<br />

Non sono presenti in azienda fonti di radiazioni ionizzanti.<br />

Impatti esterni<br />

La dimensione e l’altezza degli edifici non generano un eccessivo impatto sul paesaggio<br />

circostante.<br />

L’azienda cura l’immagine esterna mediante la gestione del verde per ridurre l’impatto visivo della<br />

struttura. In un’area di circa 6000 mq inutilizzata sono stati piantati alberi da frutto. Ad oggi non si<br />

sono verificati reclami di carattere ambientale da parte della popolazione. Qualora si verifichino<br />

delle segnalazioni da parte degli abitanti della zona, saranno tenute in debita considerazione e<br />

saranno attivati i controlli e le risposte del caso, secondo la procedura del Sistema di Gestione<br />

<strong>Ambientale</strong>.<br />

Gestione delle emergenze<br />

Le emergenze possibili per <strong>Ugitech</strong> Italia sono le seguenti:<br />

- incendio<br />

- malfunzionamento del depuratore<br />

- malfunzionamento degli impianti di abbattimento delle polveri<br />

- versamenti accidentali di liquidi<br />

L’azienda ha sviluppato e predisposto il “Piano d’Emergenza Interno”. Tale documento costituisce<br />

un insieme organico di disposizioni, informazioni, procedure e modalità organizzative attraverso le<br />

quali la Direzione indica a tutti gli interessati il comportamento da seguire per fronteggiare le<br />

situazioni di emergenza che potrebbero verificarsi nello stabilimento. Il Piano di Emergenza è<br />

divulgato a tutto il Personale con particolare attenzione ai responsabili ed operatori addetti cui<br />

sono affidati compiti di rilievo nell’ambito della gestione dell’emergenza.<br />

[38]


L’azienda mantiene in efficienza i presidi antincendio (estintori e idranti), mediante una<br />

manutenzione semestrale. E’ presente una squadra di addetti antincendio, adeguatamente formati<br />

e annualmente sono effettuate le esercitazioni di emergenza, coinvolgendo anche le società<br />

<strong>Ugitech</strong> s.r.l., Schmolz + Bickenbach Italia e gli esterni presenti sul sito.<br />

Per quanto riguarda le altre emergenze di carattere ambientale <strong>Ugitech</strong> Italia si è organizzata per<br />

fronteggiare un malfunzionamento dell’impianto di depurazione. Delle vasche di accumulo dei<br />

concentrati esausti permettono il regolare funzionamento delle operazioni di decapaggio e la<br />

contemporanea interruzione del ciclo di depurazione per il tempo necessario al ripristino<br />

dell’impianto. Se l’emergenza dovesse essere tale da richiedere tempi di ripristino estremamente<br />

lunghi, è previsto lo smaltimento esterno dei concentrati esausti, tramite società autorizzate.<br />

Anche nel caso di guasto ad un impianto di abbattimento delle polveri di granigliatura, gli impianti<br />

produttivi possono essere gestiti in modo da isolare l’impianto guasto per la necessaria<br />

manutenzione, assicurando sempre emissioni filtrate.<br />

Per le emergenze legate a versamenti accidentali di liquidi, è stato attrezzato lo stabilimento con<br />

kit di materiale assorbente specifico per acqua, oli e prodotti chimici, ed è stato formato del<br />

personale per la gestione dell’emergenza.<br />

Relativamente alla prevenzione degli incendi, la ditta ha richiesto il sopralluogo dei Vigili del Fuoco<br />

necessaria al rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi. Al termine della verifica l’Ispettore<br />

incaricato ha richiesto alcune documentazioni integrative, necessarie al rilascio del certificato.<br />

Attualmente l’azienda ha già trasmesso tutta la documentazione richiesta ed è in attesa del<br />

rilascio del certificato.<br />

9. Il coinvolgimento del personale<br />

Il valore più grande per un’azienda è dato dalle sue risorse umane e <strong>Ugitech</strong> Italia vuole accrescere<br />

il coinvolgimento del personale nella gestione delle problematiche ambientali attraverso<br />

comunicazione, cultura, valori e motivazione personale.<br />

La formazione, informazione ed addestramento del personale, in osservanza alle norme vigenti ed<br />

alle politiche interne, costituiscono parte integrante della sua attività.<br />

Molti dei corsi di formazione sono organizzati in diretta collaborazione con le organizzazioni locali,<br />

quali ASL, VVF ed Unione Industriali.<br />

Molti argomenti sono condivisi con le altre aziende del gruppo <strong>Ugitech</strong> da tutto il personale,<br />

consentendo di allargare il campo visivo ed aumentando la conoscenza di eventi che possono avere<br />

impatto sullo stabilimento di <strong>Ugitech</strong> Italia.<br />

Il personale, a tutti i livelli, sia interno che esterno, è inoltre coinvolto attraverso la partecipazione ad<br />

iniziative aziendali quali la giornata Sicurezza, 15 minuti della Sicurezza, Audit Sicurezza, Sicurezza<br />

Collettiva e la giornata del risparmio energetico tutte attività con notevoli ricadute anche sulla<br />

corretta gestione dell’ambiente e delle emergenze.<br />

[39]


15 minuti della Sicurezza<br />

In cui, a martedì alterni, per entrambi i turni di lavoro, sono affrontati temi diversi con tutti gli<br />

operatori di produzione. In materia di ambiente alcuni di questi momenti informativi sono dedicati<br />

alla comunicazione degli obiettivi aziendali e del relativo stato di avanzamento.<br />

Audit Sicurezza<br />

Sono verifiche in campo, condotte da gruppi di due persone, allo scopo di lavorare sull’aspetto<br />

comportamentale durante le attività lavorative per evidenziare le possibili azioni a rischio.<br />

Giornata del Risparmio Energetico<br />

Da ormai tre anni la società si associa all’iniziativa “M’illumino di meno” promossa dal programma<br />

radiofonico “Caterpillar”, creando una vera e propria giornata del risparmio energetico con l’intento di<br />

promuovere l’uso intelligente delle risorse energetiche anche negli ambienti domestici dei propri<br />

dipendenti, attraverso momenti di sensibilizzazione e omaggio di gadget quali lampade a basso<br />

consumo, miscelatori per rubinetti, ed altro ancora.<br />

Il progetto ATLAS<br />

Nel 2007 è stato ufficialmente lanciato il progetto ATLAS, ovvero l’adozione del sistema World<br />

Class Management (WCM) come metodo di miglioramento continuo, con il quale il gruppo<br />

UGITECH entro 10 anni, punta, mediante il cambiamento culturale, la definizione di nuovi metodi<br />

e la loro rigorosa applicazione, a raggiungere “l’eccellenza” in tutti gli aspetti aziendali, dalla<br />

Sicurezza allo sviluppo di nuovi mercati e nuovi prodotti, passando per l’ambiente che è uno dei<br />

12 pilastri su cui questa procedura si basa.<br />

Risparmi energetici:<br />

Impatti ambientali (aria, acqua, rumore,ecc) nettamente migliori rispetto a quanto previsto<br />

dalle leggi vigenti;<br />

Riduzione dei costi ambientali<br />

Un’immagine positiva di UGITECH e quindi di <strong>Ugitech</strong> Italia nel proprio ambiente locale;<br />

Questi sono alcuni dei risultati perseguibili mediante l’applicazione del metodo ATLAS.<br />

Dal punto di vista organizzativo il progetto ha visto una prima fase di coinvolgimento di tutti i<br />

dipendenti, mediante incontri, presentazioni, proiezioni di filmati allo scopo di stimolare il<br />

cambiamento culturale verso la ricerca del miglioramento. Nella seconda fase, per ognuno dei 12<br />

temi, sono stati ricercati e monitorati gli “sprechi”, intesi come zone di possibile miglioramento.<br />

Attualmente <strong>Ugitech</strong> Italia è impegnata nella terza fase, ossia la definizione delle azioni di<br />

miglioramento (per il tema Ambiente si vedano gli obiettivi n° 4 e n° 6) e nel raggiungimento di una<br />

quotazione di 60 punti (l’applicazione del metodo è misurabile oggettivamente con un punteggio<br />

da 0 a 100 punti)<br />

Le varie fasi operative,(formazione, coinvolgimento, analisi sprechi, definizione della strategia e<br />

delle azioni di miglioramento) sono gestite in collaborazione con l’intero gruppo UGITECH.<br />

[40]


Figura 21 - Un momento della formazione in aula<br />

10. La Comunicazione<br />

<strong>Ugitech</strong> Italia, nei suoi anni di attività, ha instaurato efficaci canali di comunicazione con le<br />

organizzazioni esterne ed il tessuto sociale in cui opera.<br />

In diverse occasioni come il 50° anniversario di attività o come l’apertura del sito ad un gruppo di<br />

classi della scuola elementare di un paese limitrofo , l’azienda ha illustrato al pubblico intervenuto<br />

come sono gestiti tutti gli impatti ambientali che l’attività produttiva genera.<br />

Anche l’ottenimento della registrazione EMAS è stato pubblicizzato in maniera semplice ed efficace<br />

tra i dipendenti, le loro famiglie ed i collaboratori esterni. Oltre ad una comunicazione ufficiale ed un<br />

incontro con tutto il personale, sono state realizzate delle borse riutilizzabili da agganciare ai carrelli<br />

della spesa (in sostituzione della classica busta a perdere) con il marchio aziendale, il logo EMAS e<br />

lo slogan di richiamo “<strong>Ugitech</strong> Italia custodisce la tua spesa e anche l’ambiente”. Trattandosi di un<br />

oggetto estremamente utilizzato, si è rivelata una scelta vincente sul lato della “visibilità” locale.<br />

Figura 22 – Borse pubblicitarie Emas<br />

[41]


Per far conoscere le proprie attività ed il proprio impegno ambientale ad un pubblico sempre<br />

maggiore, tramite internet l’azienda sta realizzando un proprio spazio dove poter pubblicare la<br />

propria Politica <strong>Ambientale</strong>, la <strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong>, gli aggiornamenti periodici ed altre<br />

informazioni di carattere ambientale di possibile interesse. (vedi obiettivo n°27)<br />

<strong>Ugitech</strong> Italia è convinta dell’importanza di iniziative di questo genere per continuare e consolidare il<br />

processo di Eco integrazione con la comunità circostante.<br />

11. Obiettivi e programmi ambientali<br />

Il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali dell’azienda è misurato in base al<br />

raggiungimento di obiettivi e traguardi ambientali: gli obiettivi ed i traguardi, così come definiti dalla<br />

norma ISO 14001 sono, rispettivamente, i risultati generali e specifici che un’organizzazione intende<br />

raggiungere per una determinata scadenza. Sempre nel rispetto delle prescrizioni normative, gli<br />

obiettivi ed i traguardi ambientali sono annualmente stabiliti dalla Direzione Aziendale seguendo le<br />

specifiche procedure presenti nel sistema di gestione aziendale.<br />

In particolare, gli obiettivi considerano in via prioritaria gli aspetti ambientali significativi, ma possono<br />

riguardare anche aspetti che l’azienda ritenga di priorità, pur non essendo classificati come<br />

significativi (es. consumo di energia).<br />

Altri aspetti sono invece gestiti attraverso il controllo operativo o il monitoraggio (es. inquinamento<br />

del suolo)<br />

I principali obiettivi ambientali fissati dal Comitato di Direzione sono stati identificati in riferimento ai<br />

principi della politica ambientale enunciati, ed alla valutazione degli aspetti ambientali effettuata. Gli<br />

obiettivi previsti per il periodo 2011 – 20013 sono riportati in Tabella 14.<br />

Bilancio degli obiettivi:<br />

Rispetto alle precedenti edizioni della <strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong>, in base ai miglioramenti descritti<br />

nel presente documento, sono stati tolti gli obiettivi raggiunti con esito positivo (obiettivi n.<br />

1,2,3,6,7,8,10,11,12,13,17 presenti nell’edizione precedente – revisione del 31/08/2010)<br />

Nel 2009 l’importante crisi economica ha portato ad una pesante flessione della produzione e ad<br />

una conseguente riduzione del personale interno della società. Di conseguenza anche le<br />

disponibilità finanziarie sono state ridotte ed alcuni obiettivi oggetto di investimento sono stati<br />

sospesi nel 2009 e riproposti per il triennio 2011- 2013 (obiettivi 4,5,14,15). Per quanto riguarda gli<br />

obiettivi 9,19, 21,22 sono stati riproposti perché non raggiunti o parzialmente raggiunti entro i termini<br />

precedentemente fissati. Nel dettaglio l’obiettivo n. 9 è stato riproposto dato che è un’attività che<br />

viene implementata di pari passo con le varie modifiche all’impianto di distribuzione dell’acqua.<br />

L’obiettivo 19 è stato anch’esso riproposto in mancanza di una soluzione definitiva per il<br />

posizionamento del distributore delle acque.<br />

[42]


L’obiettivo 21 è stato riproposto anche per il prossimo triennio perché, sebbene non abbia<br />

riscontrato particolare successo tra i dipendenti, si ritiene sia tutt’ora di attualità.<br />

L’obiettivo 22 è stato riproposto con una nuova data poiché per i lunghi tempi burocratici nella<br />

predisposizione della domanda di concessione non hanno permesso di rispettare le scadenze<br />

fissate in origine.<br />

[43]


N° Tema Obiettivi Valore iniziale Target finale Attività Tempi Responsabile Risorse in € Stato<br />

4<br />

5<br />

Consumo<br />

energetico<br />

Riduzione del<br />

consumo<br />

specifico per il<br />

riscaldo dello<br />

stabilimento<br />

194.800 mc di<br />

gas metano<br />

consumati nel<br />

2009 per<br />

riscaldare lo<br />

stabilimento<br />

Riduzione del<br />

10% (circa<br />

20.000 mc)<br />

Termoregolazione<br />

remota delle caldaie di<br />

stabilimento<br />

Rifacimento del tetto<br />

del reparto produttivo<br />

12/12 Direzione 10 K€ Da iniziare<br />

6/12 Direzione<br />

a carico di<br />

investitore<br />

esterno<br />

Da iniziare<br />

9<br />

14<br />

Consumo<br />

acqua<br />

industriale<br />

Emissioni in<br />

atmosfera<br />

15 Rumore<br />

Identificazione<br />

e<br />

quantificazione<br />

dei consumi<br />

idrici non<br />

produttivi<br />

Diminuzione<br />

degli interventi<br />

di<br />

manutenzione<br />

sugli abbattitori<br />

delle polveri e<br />

miglioramento<br />

aspirazione<br />

interna<br />

Riduzione dei<br />

valori<br />

d’immissione<br />

sonora<br />

30% dei consumi<br />

idrici è<br />

monitorato con<br />

misuratori di<br />

portata specifici<br />

sulle varie utenze<br />

(consumi<br />

produttivi dato<br />

Aprile 2008)<br />

Ciclo di soffiatura<br />

dei filtri<br />

settimanale<br />

Valore medio di<br />

immissione<br />

notturna al punto<br />

3: 58,5 db (valore<br />

limite 60) - Dato<br />

2007<br />

80% dei<br />

consumi<br />

monitorati con<br />

misuratori di<br />

portata specifici<br />

per utenza<br />

(utenze<br />

produttive e non)<br />

Riduzione del<br />

50% degli<br />

interventi di<br />

pulizia dei filtri<br />

Valore medio di<br />

immissione<br />

notturna 57 db<br />

Installazione di<br />

misuratori di portata<br />

sulle diverse utenze<br />

non produttive<br />

Sostituzione dei tre<br />

gruppi di abbattimento<br />

polveri (1 impianto<br />

all’anno)<br />

Sostituzione dei gruppi<br />

di aspirazione del<br />

reparto decapaggio<br />

12/11<br />

Ambiente /<br />

Manutenzione<br />

5 K€<br />

12/13 Manutenzione 180 K€<br />

In corso<br />

(avanzamento<br />

al giugno 2010<br />

– 50% dei<br />

consume<br />

monitorati)<br />

In Corso<br />

(1 impianto<br />

sostituito)<br />

12/12 Manutenzione 200 K€ Da iniziare<br />

19<br />

Aspetti Indiretti<br />

- Produzione<br />

rifiuti<br />

Diminuzione<br />

dei rifiuti in<br />

plastica<br />

Circa 31.000<br />

bottigliette di<br />

acqua (465 Kg –<br />

6,2 MC di<br />

plastica prodotta)<br />

0 bottiglie in<br />

plastica prodotte<br />

come rifiuto<br />

Proposta di<br />

sostituzione delle<br />

bottiglie di acqua con<br />

distributori di acqua<br />

naturale e frizzante<br />

nel locale mensa<br />

12/11<br />

Direzione e<br />

Servizi<br />

Generali<br />

3K€ Da iniziare<br />

21<br />

Aspetti Indiretti<br />

- Emissioni in<br />

atmosfera<br />

Riduzione delle<br />

emissioni<br />

derivanti dalle<br />

vetture dei<br />

dipendenti<br />

Circa 130 vetture<br />

5% di auto a<br />

doppia<br />

alimentazione<br />

Incentivo di 100 € per<br />

la conversione dei<br />

veicoli a GPL o<br />

l’acquisto dei veicolo a<br />

doppia alimentazione<br />

12/13 Direzione 1K€<br />

Aperta (1<br />

auto)


N° Tema Obiettivi Valore iniziale Target finale Attività Tempi Responsabile Risorse in € Stato<br />

22<br />

Consumo<br />

acqua<br />

Riduzione<br />

utilizzo acqua<br />

potabile<br />

Circa 1500 Mc<br />

acqua potabile<br />

per irrigazione<br />

giardini<br />

0 Mc acqua<br />

potabile per<br />

irrigazione<br />

giardini<br />

Realizzazione di un<br />

pozzo irriguo per la<br />

zona verde della<br />

palazzina<br />

12/12 Ambiente 10 K€ In corso<br />

23<br />

24<br />

25<br />

Consumo<br />

energetico<br />

Consumo<br />

energetico<br />

Consumo<br />

acqua<br />

industriale<br />

26 PCB<br />

27 Comunicazione<br />

Produzione di<br />

energia<br />

elettrica da<br />

fonte<br />

rinnovabile<br />

Riscaldamento<br />

nuovo<br />

capannone<br />

mediante<br />

calore dei forni<br />

Riduzione dei<br />

consumi idrici<br />

Eliminazione di<br />

olio contenente<br />

PCB<br />

Diffusione<br />

esterna della<br />

<strong>Dichiarazione</strong><br />

<strong>Ambientale</strong> e<br />

della Politica<br />

Aziendale<br />

0 Kw/h prodotti<br />

da fonti<br />

rinnovabili<br />

0 kw recuperati<br />

dai forni<br />

Circa 20.000<br />

Mc/anno per il<br />

raffreddamento<br />

delle filiere<br />

N° 1<br />

trasformatore<br />

contenente 500<br />

litri di olio con<br />

PCB < 50 ppm<br />

Attuale presenza<br />

di una pagina sul<br />

sito di UGITECH,<br />

ma di difficile<br />

consultazione<br />

Realizzazione di<br />

un impianto<br />

fotovoltaico da<br />

700 Kw<br />

Circa 80 Kw<br />

(69.000 Kcal)<br />

recuperati dai<br />

forni<br />

0 Mc/anno (ciclo<br />

chiuso)<br />

N° 0<br />

trasformatori con<br />

PCB<br />

Accesso<br />

immediato alla<br />

pagina di<br />

<strong>Ugitech</strong> Italia<br />

Cessione in affitto<br />

della copertura<br />

industriale per<br />

realizzazione impianto<br />

fotovoltaico<br />

Recupero del calore<br />

proveniente dai forni<br />

linea e rulli per<br />

riscaldo nuovo<br />

campata<br />

Realizzazione di un<br />

impianto a circuito<br />

chiuso per il<br />

raffreddamento delle<br />

filiere mediante<br />

gruppo frigorifero<br />

Sostituzione dell’ultimo<br />

trasformatore<br />

contenente PCB con<br />

un nuovo<br />

trasformatore in resina<br />

Creazione di una<br />

pagina dedicata alla<br />

pubblicazione della<br />

Politica <strong>Ambientale</strong> e<br />

della <strong>Dichiarazione</strong><br />

<strong>Ambientale</strong><br />

12/12 Direzione<br />

a carico di<br />

investitore<br />

esterno<br />

Da iniziare<br />

12/12 Direzione 50 K€ Da iniziare<br />

12/12<br />

Ambiente/<br />

Manutenzione/<br />

Direzione<br />

In corso di<br />

definizione<br />

Da iniziare<br />

12/11 Manutenzione 35 K€ In corso<br />

06/12<br />

Direzione /<br />

Ambiente<br />

In corso di<br />

definizione<br />

Da iniziare<br />

Tabella 14 – Obiettivi e target 2011- 2013<br />

[45]


12. Documenti autorizzativi<br />

Aspetto <strong>Ambientale</strong><br />

Documento di<br />

autorizzazione<br />

Scadenza<br />

Note<br />

<br />

Prelievo acqua<br />

industriale da pozzo<br />

privato<br />

Autorizzazione rilasciata con<br />

Decreti Giunta Regionale<br />

n. 2266/81 del 21/02/2002<br />

n. 3618/149 del 04/03/2002<br />

20/02/2012<br />

Domanda di rinnovo<br />

trasmessa il<br />

15/11/2010<br />

<br />

<br />

<br />

Emissioni In<br />

atmosfera<br />

Scarichi industriali<br />

Prevenzione<br />

Incendi<br />

“Autorizzazione Integrata<br />

<strong>Ambientale</strong>” con Decreto<br />

595 del 26/01/2007<br />

Certificato di Prevenzione<br />

Incendi<br />

26/01/2013<br />

Presentata in data<br />

16/06/2010 la richiesta<br />

di sopralluogo per il<br />

rilascio del CPI.


13. Glossario<br />

ATLAS: strumento di gestione del miglioramento continuo del polo UGITECH, mediante ricerca<br />

delle perdite in dodici settori aziendali.<br />

CER: Catasto Europeo Rifiuti. Codifica con un codice numerico tutte le tipologie di rifiuto.<br />

CO2: Anidride carbonica<br />

Concentrazione: quantitativo di inquinante all’interno dell’unità di misura (esempio grammi / m3<br />

oppure grammi / litro).<br />

Consumo indicizzato: Consumo rapportato alle tonnellate di prodotto finito (acciaio).<br />

Decapaggio: pulitura superficiale della materia prima con prodotti chimici.<br />

Disoleatore: serbatoio interrato per la separazione fisica dell’acqua da oli o grassi. Tale dispositivo<br />

è utilizzato sulle condotte di scarico.<br />

Flusso di massa: prodotto della concentrazione per la portata<br />

Leq: Livello equivalente, misura di pressione acustica utilizzata per la valutazione del rumore<br />

dB(A): decibel (A), unità di misura del livello sonoro, misurato con uno strumento che simula<br />

l’orecchio umano, il fonometro<br />

ISTAT: Istituto nazionale di Statistica<br />

K€: Unità di misura economica (1K€ = 1000 €)<br />

Nace: Classificazione statistica delle attività economiche nelle Comunità europee<br />

Norma UNI EN ISO 14001: norme e prescrizioni che devono essere attuate per gestire nel pieno<br />

rispetto dell'ambiente le attività produttive.<br />

Norma UNI EN ISO 9001: norme e prescrizioni che devono essere attuate per l'assicurazione della<br />

qualità nella progettazione, sviluppo, fabbricazione, installazione ed assistenza dei prodotti.<br />

Norma ISO TS 16949: Specifica tecnica per l’applicazione della ISO 9001:2008 per la produzione di<br />

serie e delle parti di ricambio nell’industria automobilistica<br />

PAC: Piano di miglioramento della competitività,<br />

PCB: Policlorobifenili, sostanze pericolose contenute in alcuni tipi di oli dielettrici per trasformatori;<br />

se bruciate, possono produrre diossina<br />

Portata: Quantità di un fluido in un determinato periodo (es. M3/h, liri/h, ecc.)<br />

KWh: Kilowatt ora (1000 watt / ora); unità di misura dell’energia elettrica<br />

Salatura: Trattamento superficiale della materia prima mediante un sale apposito per migliorare la<br />

lubrificazione durante la trafilatura.<br />

Trafilatura: riduzione di diametro mediante passaggio del filo in una matrice in metallo duro con<br />

diametro inferiore.<br />

Tasso di servizio: Percentuale degli ordini prodotti e resi disponibili per la spedizione nella<br />

settimana concordata<br />

[47]


14. Convalida<br />

<strong>Dichiarazione</strong> ambientale<br />

Annualmente sarà predisposto e convalidato (da parte di verificatore accreditato) l’aggiornamento<br />

della dichiarazione ambientale, con i dati relativi all’anno di riferimento e il grado di raggiungimento<br />

degli obiettivi prefissati.<br />

Verificatore accreditato<br />

Bureau Veritas Italia S.p.A. (numero d’accreditamento IT-V-0006)<br />

Viale Monza, 261<br />

20126 MILANO<br />

15. Dati Editoriali<br />

Per domande, iniziative od osservazioni si prega di contattare:<br />

<strong>Ugitech</strong> Italia s.r.l.<br />

Persona cui rivolgersi: Gianluca Bono<br />

Tel. 02 / 54743461<br />

Fax. 02 / 54743463<br />

Mail: gianluca.bono@ugitech.com<br />

[48]

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