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Manuale di riferimento

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Versione 2.0.0<br />

MANUALE <strong>di</strong> RIFERIMENTO


Pagina lasciata vuota intenzionalmente


In<strong>di</strong>ce<br />

CAPITOLO 1 Introduzione 1<br />

Il programma Noise & Vibration Works 1<br />

Cosa potete fare con NWWin 1<br />

Come avviare NWWin 2<br />

CAPITOLO 2 Installazione 3<br />

Contenuto del pacchetto 3<br />

Hardware e Software richiesto 3<br />

Procedura <strong>di</strong> installazione 3<br />

Configurazione del sistema operativo 4<br />

Protezione contro la copia 4<br />

Uso dell’analizzatore come chiave <strong>di</strong> accesso 5<br />

CAPITOLO 3 Descrizione generale 6<br />

Introduzione 6<br />

Disposizione delle finestre 6<br />

Il Documento 6<br />

Modelli 7<br />

Guida in linea 7<br />

Contenuto della Guida 7<br />

Guida sensibile al contesto 7<br />

Guida nelle finestre <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo 7<br />

CAPITOLO 4 La Finestra Documento 9<br />

Introduzione 9<br />

Il modo Pagina <strong>di</strong> Stampa 9<br />

Il modo Valori Numerici Misure 10<br />

Direct E<strong>di</strong>t 10<br />

Mo<strong>di</strong>fica dei valori cella per cella 11<br />

Aggiungere una colonna <strong>di</strong> dati 11<br />

Importare o incollare dati nella selezione 12<br />

Riempimento selezione 12<br />

La finestra Contenuto 13<br />

La finestra File 14<br />

La finestra Tabella Misure 14<br />

La finestra Controllo Grafico 15<br />

La finestra Controllo Cursore 16<br />

La finestra Valori Cursore 16<br />

Drag and Drop 16<br />

Impostazione delle preferenze 17<br />

Istruzioni multime<strong>di</strong>ali con ScreenCam 19<br />

Gestione dei documenti 25


Creare un nuovo documento 26<br />

Aprire un documento 26<br />

Salvare un documento 27<br />

Recupero automatico 27<br />

Sommario 28<br />

Gestione modelli 29<br />

Caricamento dei modelli <strong>di</strong> documento 29<br />

Salvataggio <strong>di</strong> un modello <strong>di</strong> documento 29<br />

Caricamento <strong>di</strong> un modello <strong>di</strong> grafico 30<br />

Salvataggio <strong>di</strong> un modello <strong>di</strong> grafico 35<br />

Stampa dei documenti 36<br />

CAPITOLO 5 Oggetti 39<br />

Introduzione 39<br />

Selezione degli Oggetti 39<br />

Spostamento degli Oggetti 41<br />

Gruppi <strong>di</strong> Oggetti 42<br />

Dimensionamento degli Oggetti 42<br />

Spaziatura degli Oggetti 43<br />

Blocco degli Oggetti 44<br />

Allineamento degli Oggetti 44<br />

Or<strong>di</strong>ne degli Oggetti 45<br />

Testo 46<br />

Inserimento <strong>di</strong> caratteri in apice e pe<strong>di</strong>ce e inserimento <strong>di</strong> simboli 47<br />

Linee 47<br />

Poligoni 50<br />

Rettangoli 52<br />

Rettangoli Arrotondati 53<br />

Ellissi 53<br />

Valori Calcolati 53<br />

Inserimento <strong>di</strong> caratteri in apice e pe<strong>di</strong>ce e inserimento <strong>di</strong> simboli 56<br />

Segnalatori 58<br />

Collegamento Internet 63<br />

Grafici XY 65<br />

Grafico XY Finestra Principale 66<br />

Proprietà degli Assi 72<br />

Proprietà dei Dati 79<br />

Esempio del calcolo con me<strong>di</strong>a mobile 85<br />

L’interpolazione con il metodo 89<br />

Proprietà barre overall 90<br />

Sincronizzazione dei grafici 91<br />

Sonogrammi 94<br />

Scala Colore 96<br />

Waterfall 97<br />

Campbell 99<br />

Autoscala <strong>di</strong> Campbell 101<br />

Contour Map 101<br />

Scala e posizione immagine 106


Scontorna immagine 107<br />

Superficie 3D OpenGL 109<br />

Tabelle numeriche 115<br />

Tabelle mascherature 121<br />

Immagini 124<br />

Come eliminare un’immagine 125<br />

Animazioni 126<br />

CAPITOLO 6 Elaborazioni Misure 129<br />

Introduzione 129<br />

Informazioni <strong>di</strong> una Misura 129<br />

Duplicare una Misura 132<br />

Calibrazione 132<br />

Unione Canali 133<br />

Separazione dei Canali 133<br />

Concatenamento misure 133<br />

Estrazione misure 133<br />

Estrazione spettro 134<br />

Tronca spettro 135<br />

Cancellare una Misura 135<br />

Mascheratura 136<br />

Creare una maschera 136<br />

Mo<strong>di</strong>fica e Cancellazione <strong>di</strong> una Maschera 139<br />

Operazioni Aritmetiche 140<br />

Operazioni - Statistica 141<br />

Operazioni - Somma vettoriale 142<br />

Ricerca dei Toni Puri 143<br />

Ricerca Impulsi 145<br />

Ricerca Eventi 147<br />

Ricampionamento verso frequenza 150<br />

Ricampionamento verso tempo 151<br />

Calcolo Intervalli 152<br />

Intervalli <strong>di</strong> durata uguale 153<br />

Intervalli Giorno/Notte 153<br />

Intervalli Giornalieri 154<br />

Mappe 154<br />

Tempi <strong>di</strong> Riverbero 158<br />

Isolamento acustico 162<br />

Potenza Sonora 167<br />

CAPITOLO 7 E<strong>di</strong>tor <strong>di</strong> Curve 171<br />

Introduzione 171<br />

Caratteristiche dell’E<strong>di</strong>tor <strong>di</strong> Curve 172<br />

Impostazioni 173<br />

Mo<strong>di</strong>fica della curva 176<br />

Pagina 5


Inserimento Punti <strong>Manuale</strong> 176<br />

Mo<strong>di</strong>fica Numeri 177<br />

La finestra Controllo Punti 178<br />

Salvataggio della curva 178<br />

Caricamento e salvataggio come file <strong>di</strong> pesatura esterni 178<br />

Salvataggio come curva <strong>di</strong> pesatura in NWWin 179<br />

Salvataggio come misura in NWWin 179<br />

CAPITOLO 8 Curve <strong>di</strong> Riferimento 180<br />

Introduzione 180<br />

Caratteristiche dell’E<strong>di</strong>tor delle Curve <strong>di</strong> Riferimento 181<br />

Impostazioni 182<br />

Mo<strong>di</strong>fica delle curve 185<br />

La finestra Controllo Punti 188<br />

Salvataggio della curva 189


Introduzione<br />

Il programma Noise & Vibration Works<br />

Il programma Noise & Vibration Works (NWWin) è un’applicazione stu<strong>di</strong>ata per<br />

funzionare nell’ambiente Windows.<br />

NWWin è un programma <strong>di</strong> rappresentazione grafica dei dati <strong>di</strong> misure acustiche <strong>di</strong><br />

rumore e <strong>di</strong> vibrazioni. Esso funziona con <strong>di</strong>versi strumenti <strong>di</strong> misura, dai semplici<br />

fonometri agli analizzatori <strong>di</strong> spettro realtime più raffinati.<br />

Il suo obiettivo è <strong>di</strong> aiutare il personale impegnato in questo tipo <strong>di</strong> misura<br />

dall’esecuzione della misura stessa, fino alla stampa del documento finale.<br />

Che cosa è possibile fare con NWWin<br />

Il proposito <strong>di</strong> quest’applicazione è <strong>di</strong> assistervi nel prendere i dati delle misure<br />

dall’analizzatore che le ha eseguite, portarli nel calcolatore e rappresentarli in<br />

formato grafico per la stampa del vostro documento finale.<br />

Nella lista seguente riassumiamo le principali caratteristiche <strong>di</strong> NWWin.<br />

Lettura dei dati<br />

NWWin è in grado <strong>di</strong> leggere in pratica, tutti i tipi <strong>di</strong> dati<br />

che potete acquisire con i modelli <strong>di</strong> analizzatore<br />

supportati. Potete acquisire i dati manualmente,<br />

memorizzarli nell’analizzatore e scaricarli nel computer.<br />

Oppure potete prendere i dati con l’analizzatore collegato<br />

<strong>di</strong>rettamente al computer in modo da superare i limiti <strong>di</strong><br />

memoria dell’analizzatore.<br />

Alcuni analizzatori sono controllati <strong>di</strong>rettamente dal<br />

programma, è quin<strong>di</strong> possibile eseguire lunghe<br />

misurazioni, anche <strong>di</strong> più giorni, senza il controllo <strong>di</strong>retto<br />

<strong>di</strong> un operatore.<br />

Per altri modelli <strong>di</strong> analizzatore è prevista solamente<br />

l’importazione dei dati.<br />

Preparazione del<br />

documento<br />

Elaborazione dei dati<br />

La preparazione del documento avviene in modo molto<br />

simile ad altre applicazioni Windows. Una lista <strong>di</strong> semplici<br />

tool <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno è <strong>di</strong>sponibile. Potete facilmente importare<br />

immagini prodotte con altre applicazioni. Definite i grafici<br />

che rappresentano i vostri dati. Potete infine includere<br />

oggetti OLE (Object Linking and Embed<strong>di</strong>ng) all’interno<br />

del documento.<br />

Potete elaborare i dati delle vostre misure. Calibrazione,<br />

analisi statistica, mo<strong>di</strong>fica del segnale, pesatura in<br />

Pagina 1


frequenza sono le principali operazioni eseguite da<br />

NWWin.<br />

Archiviazione dei dati<br />

Esportazione dati<br />

I dati delle misure sono memorizzati all’interno del<br />

documento stesso. Il numero <strong>di</strong> misure memorizzabili in<br />

un documento è limitato solo dallo spazio libero sul <strong>di</strong>sco.<br />

Tutti i dati <strong>di</strong> un documento (misure, descrizione delle<br />

pagine, immagini...) sono contenuti in un singolo file sul<br />

<strong>di</strong>sco. E’ possibile importare misure da un altro<br />

documento.<br />

Una volta che il vostro documento è pronto, potete<br />

stamparlo su qualsiasi <strong>di</strong>spositivo <strong>di</strong> stampa collegato al<br />

vostro computer (stampante, fax...) I dati e i grafici<br />

possono essere esportati in altri documenti attraverso<br />

l’archivio appunti. Potete inviare documenti per posta<br />

elettronica.<br />

Come avviare NWWin<br />

Per prima cosa dovete installare l’applicazione sul vostro computer. Il CAPITOLO 2<br />

descrive una procedura <strong>di</strong> installazione passo-passo. Controllate che il vostro<br />

hardware sia compatibile con quello richiesto e seguite attentamente la procedura<br />

<strong>di</strong> installazione. Prendete nota delle <strong>di</strong>fferenti procedure <strong>di</strong> installazione per i<br />

<strong>di</strong>versi sistemi operativi supportati.<br />

Una volta che il software è stato installato, aprite il gruppo del Program Manager<br />

chiamato NWWin e fate due clic con il mouse sull’icona NWWin, oppure partendo<br />

dal menu Avvio trovate l’elemento NWWin e selezionatelo.<br />

Per uscire da NWWin eseguite il comando Esci nel menu File.<br />

Pagina 2


Installazione<br />

Contenuto del pacchetto<br />

L’applicazione NWWin è composta dal manuale che state leggendo, da un CD<br />

contenente i file del programma e da una chiave hardware che dovete usare per<br />

abilitare il funzionamento dell’applicazione.<br />

Hardware e Software richiesto<br />

NWWin richiede la seguente configurazione hardware e software:<br />

• Un personal computer IBM-PC o compatibile.<br />

• Un lettore CD.<br />

• Una porta seriale e una porta parallela<br />

• Un <strong>di</strong>sco rigido con almeno 30 Mbytes liberi.<br />

• Uno dei seguenti sistemi operativi:<br />

• Windows NT (processore Intel) versione 4.0<br />

• Windows 2000<br />

• Windows XP<br />

• Windows 95/98<br />

Il software deve esser installato sul <strong>di</strong>sco rigido e non può essere eseguito<br />

<strong>di</strong>rettamente dal <strong>di</strong>schetto.<br />

La quantità <strong>di</strong> memoria richiesta non è stata stabilita accuratamente, ma non<br />

dovrebbe essere più <strong>di</strong> altre comuni applicazioni Windows. Si consiglia <strong>di</strong> avere<br />

almeno 32MB per i sistemi con Windows 95/98, e 64 MB per Windows NT/2000.<br />

ATTENZIONE! La versione Millennium <strong>di</strong> Windows non è raccomandata a causa<br />

dei problemi presentati dalle maggiori applicazioni software per Windows.<br />

Procedure <strong>di</strong> installazione<br />

L’applicazione NWWin è fornita con un programma <strong>di</strong> installazione<br />

Pagina 3


• Inserire il <strong>di</strong>sco nel lettore CD del computer. Automaticamente viene fatto<br />

partire un programma <strong>di</strong> presentazione. Seguite le istruzioni per eseguire<br />

l’installazione.<br />

• Se il programma <strong>di</strong> installazione non parte automaticamente, aprite una<br />

finestra <strong>di</strong> Windows che visualizza i file presenti sul CD−ROM ed eseguite<br />

l’applicazione SETUP.EXE.<br />

• Inserite il nome dell’in<strong>di</strong>rizzario (o cartella) dove volete installare<br />

l’applicazione NWWin. Se la cartella non esiste sarà creata. E’ possibile<br />

installare sopra una vecchia versione dell’applicazione scegliendo il nome<br />

della vecchia cartella.<br />

• Setup inizia la copia dei file sul <strong>di</strong>sco rigido.<br />

• Inserite i <strong>di</strong>schi richiesti finché l’installazione non è completata.<br />

Durante il processo <strong>di</strong> installazione sono creati tre cartelle: Weight, Template e Hlp.<br />

La cartella Weight conterrà le curve <strong>di</strong> pesatura e quelle <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong>.<br />

La cartella Template conterrà i modelli <strong>di</strong> documento e i modelli dei grafici. La<br />

cartelle Hlp conterrà i file dell’Help.<br />

Configurazione del sistema operativo<br />

NWWin non richiede nessuna configurazione particolare. Una volta che avete la<br />

versione <strong>di</strong> Windows richiesta correttamente funzionante, NWWin funzionerà<br />

senza altri problemi.<br />

Protezione contro la copia<br />

Questo software è protetto con una chiave hardware.<br />

Per far funzionare correttamente NWWin dovete inserire la chiave hardware in una<br />

delle porte parallele del vostro computer.<br />

Per installare la chiave hardware seguite questa procedura:<br />

1. Spegnete il vostro computer.<br />

2. Cercate una porta parallela sul retro del computer. Le porte parallele sono<br />

normalmente in<strong>di</strong>cate con le scritte LPT o PRN. NON USATE le porte<br />

in<strong>di</strong>cate con COM, RS232, MODEM, GAME o AUX.<br />

3. Se avete una porta parallela libera inserite la chiave su quella porta.<br />

4. Se la vostra porta parallela è occupata dalla stampante, scollegate il cavo<br />

della stampante dal computer.<br />

5. Collegate la chiave alla porta e ricollegate il cavo stampante sul retro della<br />

chiave hardware.<br />

6. Assicuratevi <strong>di</strong> aver stretto bene sia la chiave sia il cavo stampante.<br />

7. Accendete il computer.<br />

8. Se non avete ancora installato il software fatelo ora. La chiave hardware<br />

non è comunque richiesta per eseguire l’installazione <strong>di</strong> NWWin.<br />

9. Eseguite l’applicazione.<br />

Se non inserite la chiave hardware corretta l’applicazione NWWin funzionerà in<br />

DEMO-MODE.<br />

Pagina 4


Potete controllare il modo <strong>di</strong> funzionamento corrente dell’applicazione con il<br />

comando Informazioni su nel menu ?.<br />

Uso dell’analizzatore come chiave <strong>di</strong> accesso<br />

Con la versione 1.07 <strong>di</strong> NWWin è stato introdotto un nuovo sistema <strong>di</strong> protezione.<br />

Infatti si è visto che una sola chiave hardware limitava molto l’uso del programma,<br />

specialmente per quegli utenti che avevano la necessità <strong>di</strong> lasciare l’analizzatore<br />

con il programma attivo per misure <strong>di</strong> lunga durata e nello stesso tempo avevano la<br />

necessità <strong>di</strong> continuare il lavoro in ufficio.<br />

Questo sistema si avvale dell’analizzatore come chiave per abilitare l’uso del<br />

programma. In questo modo è possibile avere una copia del programma su un<br />

calcolatore (Principale) abilitata dalla chiave hardware (es. in ufficio) e una copia<br />

su un altro calcolatore (Secondario) abilitato dall’analizzatore (es. il portatile usato<br />

per le misure). Il programma usa il numero <strong>di</strong> serie dell’analizzatore, convalidato in<br />

precedenza dalla chiave hardware, come chiave per l’esecuzione normale del<br />

programma.<br />

Per utilizzare questa nuova possibilità seguite questa procedura:<br />

1. Collegare la chiave hardware sul calcolatore Secondario.<br />

2. Eseguire il programma NWWin.<br />

3. Collegare l’analizzatore al calcolatore Secondario.<br />

4. Eseguire una connessione tra il software e l’analizzatore. Il programma<br />

valida il numero <strong>di</strong> serie dell’analizzatore come chiave <strong>di</strong> abilitazione del<br />

calcolatore secondario.<br />

5. Togliere la chiave hardware dal calcolatore Secondario e rimetterla sul<br />

calcolatore Principale.<br />

Quando si esegue <strong>di</strong> nuovo NWWin sul calcolatore Secondario, l’applicazione si<br />

avvierà in modo DEMO perché la chiave hardware non è presente. E’ sufficiente<br />

però eseguire una connessione con l’analizzatore il cui numero <strong>di</strong> serie sia stato<br />

convalidato in precedenza e NWWin si abiliterà come se ci fosse la chiave<br />

hardware collegata.<br />

La convalidazione <strong>di</strong> un analizzatore ha una durata <strong>di</strong> 20 giorni (30 giorni dalla<br />

versione 1.25). Al termine si deve ripetere la procedura <strong>di</strong> convalidazione. E’<br />

possibile convalidare un calcolatore per il funzionamento con più <strong>di</strong> un<br />

analizzatore.<br />

Pagina 5


Descrizione generale<br />

Introduzione<br />

NWWin è un’applicazione “single document”. In un’istanza <strong>di</strong> NWWin potete aprire<br />

solo un documento. E’ possibile avere più <strong>di</strong> una copia dell’applicazione<br />

funzionanti in contemporanea e quin<strong>di</strong> avere più <strong>di</strong> un documento aperto<br />

simultaneamente.<br />

Questo comportamento segue le linee guida in<strong>di</strong>cate da Microsoft per le<br />

applicazione incentrate sui documenti.<br />

Disposizione delle finestre<br />

Quando fate partire NWWin viene aperta una finestra contenente una pagina <strong>di</strong> un<br />

documento. Questa è la Finestra Documento dove saranno eseguite tutte le<br />

operazioni eccetto quelle riguardanti <strong>di</strong>rettamente l’analizzatore.<br />

Il controllo degli analizzatori avviene in una finestra separata. Ogni modello <strong>di</strong><br />

analizzatore controllato <strong>di</strong>rettamente da NWWin ha una sua finestra separata.<br />

Il comando da usare per aprire uno degli analizzatori si trova sotto il menu<br />

Analizzatore. In questo menu sono elencati solo gli analizzatori installati.<br />

Nella Finestra Analizzatore si eseguono tutte le operazioni che richiedono un<br />

collegamento con l’analizzatore. Quando leggete i dati dall’analizzatore questi<br />

vengono trasportati dalla Finestra Analizzatore nella Finestra Documento.<br />

Siccome alla Finestra Analizzatore corrisponde un file eseguibile separato, è<br />

possibile eseguirlo come un’applicazione a se stante. In questo caso è possibile<br />

eseguire il collegamento con l’analizzatore ma non è possibile scaricare dati<br />

dall’analizzatore.<br />

Per gli analizzatori che non sono controllati <strong>di</strong>rettamente da NWWin, esiste solo<br />

una procedura guidata per l’importazione dei dati da un file sul <strong>di</strong>sco. Il comando<br />

per attivare queste procedure si trova nel sottomenu Importa nel menu File. Anche<br />

in questo caso sono elencati solo gli analizzatori installati.<br />

Il Documento<br />

Un documento <strong>di</strong> NWWin è composto <strong>di</strong> una o più pagine. Un documento <strong>di</strong><br />

NWWin può avere fino a 65535 pagine.<br />

Nella Finestra Documento potete visualizzare solo una pagina per volta.<br />

Una pagina è composta <strong>di</strong> due livelli (layer) sovrapposti: il Livello Globale e il<br />

Livello Pagina.<br />

Il Livello Globale è unico per tutte le pagine e viene ripetuto su ciascuna pagina del<br />

documento. Usate il Livello Globale per <strong>di</strong>segnare l’intestazione del documento,<br />

Pagina 6


l’intestazione della <strong>di</strong>tta, il vostro logo o qualsiasi cosa volete sia ripetuta su<br />

ciascuna pagina. Non è possibile <strong>di</strong>segnare grafici nel Livello Globale.<br />

Il Livello Pagina è quello dove avviene il <strong>di</strong>segno normale. Sul Livello Pagina è<br />

possibile <strong>di</strong>segnare grafici, tabelle ecc. ecc.<br />

Il Livello Globale è sempre <strong>di</strong>segnato per primo, così che tutti gli oggetti in quel<br />

livello saranno sempre <strong>di</strong>segnati sotto gli oggetti del Livello Pagina.<br />

All’interno <strong>di</strong> ciascun livello gli oggetti sono <strong>di</strong>segnati in modo sequenziale e potete<br />

cambiare l’or<strong>di</strong>ne in cui gli oggetti sono <strong>di</strong>segnati.<br />

Modelli<br />

NWWin è organizzato in modo da supportate il concetto dei modelli. I modelli (o<br />

template) sono un modo semplice per riutilizzare il vostro lavoro. NWWin supporta i<br />

modelli <strong>di</strong> documento e i modelli <strong>di</strong> grafici.<br />

Potete immaginare un Modello <strong>di</strong> Documento come un normale documento senza<br />

nessuna misura. Ogni volta che create un nuovo documento l’applicazione<br />

visualizza la lista dei modelli <strong>di</strong> documento presenti da cui potete scegliere quello<br />

che fa più al caso vostro. Il modello viene quin<strong>di</strong> caricato nel nuovo documento e<br />

voi potete proseguire nella sua impostazione. Ovviamente è sempre possibile<br />

creare documento completamente vuoti.<br />

I modelli <strong>di</strong> grafici memorizzano i tipi <strong>di</strong> grafici predefiniti.<br />

I modelli possono essere creati partendo da qualsiasi documento o da qualsiasi<br />

grafico <strong>di</strong> un documento.<br />

Guida in linea<br />

NWWin è corredato da una Guida, ovvero <strong>di</strong> uno strumento <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong> che può<br />

essere visualizzato durante la sessione <strong>di</strong> lavoro; la guida contiene la descrizione<br />

del funzionamento dell’applicazione e dei <strong>di</strong>versi coman<strong>di</strong>.<br />

Contenuto della Guida<br />

E’ possibile visualizzare la finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo con il contenuto della guida,<br />

scegliendo Argomenti della Guida nel menu ?. Da questa finestra è possibile<br />

passare <strong>di</strong>rettamente alle informazioni specifiche relative a particolari argomenti <strong>di</strong><br />

interesse.<br />

Nella finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo con il Sommario è possibile accedere anche all’in<strong>di</strong>ce degli<br />

argomenti e alla ricerca libera <strong>di</strong> un testo qualsiasi.<br />

Guida sensibile al contesto<br />

E’ possibile richiamare un argomento della guida che sia relativo al contesto in cui<br />

stiamo operando.<br />

Per richiamare la guida relativa ad un determinato contesto o oggetto premere F1<br />

dopo aver attivato l’oggetto in questione. Ad esempio per visualizzare la guida<br />

relativa ad un comando del menu, selezionare quel menu e prima <strong>di</strong> rilasciare il<br />

pulsante del mouse premere F1, oppure cliccare su un pulsante delle palette <strong>di</strong><br />

utensili e prima <strong>di</strong> rilasciarlo premere F1.<br />

In alternativa è possibile attivare la modalità <strong>di</strong> aiuto con la combinazione <strong>di</strong> tasti<br />

Shift-F1. Il puntatore del mouse assume la forma <strong>di</strong> un punto interrogativo, ed è<br />

possibile cliccare su un oggetto, comando o altro per vedere l’argomento della<br />

guida relativo.<br />

Guida nelle finestre <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo<br />

Nelle finestre <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo è normalmente presente un pulsante Aiuto, che visualizza<br />

l’argomento della guida relativo a quella finestra.<br />

Anche nelle finestre <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo è attiva la modalità contesto. Per ottenere la guida<br />

riguardante un campo è sufficiente spostare il fuoco <strong>di</strong> input su quel campo e<br />

premere F1. In Windows 95 e Windows NT è presente il pulsante ? nella barra del<br />

Pagina 7


titolo che attiva la modalità <strong>di</strong> aiuto. Il puntatore assume la forma <strong>di</strong> un punto<br />

interrogativo ed è possibile cliccare su un campo per visualizzare la finestra <strong>di</strong><br />

aiuto per quel campo. In Windows 95 e NT è anche possibile ottenere aiuto<br />

cliccando su un campo con il pulsante destro del mouse. Questi ultimi due sistemi<br />

non sono <strong>di</strong>sponibili sotto Windows 3.1.<br />

Pagina 8


La Finestra Documento<br />

Introduzione<br />

Nella Finestra Documento costruite e mo<strong>di</strong>ficate il vostro documento..<br />

Potete visualizzare il documento in tre <strong>di</strong>versi mo<strong>di</strong>.<br />

Nel primo modo, chiamato Pagina <strong>di</strong> Stampa, il vostro documento è rappresentato<br />

in modo da essere il più simile possibile a come il documento sarà stampato.<br />

Nel secondo modo, chiamato Solo Grafici, solo i grafici sono visualizzati usando<br />

tutta l’area della finestra, eventualmente sud<strong>di</strong>visa in pannelli.<br />

Nel terzo modo, chiamato Valori Numerici Misure, i dati numerici <strong>di</strong> ciascuna<br />

misura sono visualizzati in una matrice come in un foglio elettronico.<br />

A supporto della Finestra Documento si possono visualizzare tre finestre flottanti.<br />

Nella prima, identificata dalla scritta Contenuto nella barra del titolo, viene<br />

visualizzato il contenuto del documento in termini <strong>di</strong> Misure, Curve <strong>di</strong> Pesatura e<br />

Curve <strong>di</strong> Riferimento. Nella seconda, identificata dalla scritta File nella barra del<br />

titolo, viene visualizzato il contenuto dei <strong>di</strong>schi in linea, e dei documenti contenuti<br />

nei <strong>di</strong>schi. Nella terza, identificata dalla scritta Tabella Misure nella barra del titolo,<br />

sono visualizzate le misure che compaiono nel documento; per ogni misura che<br />

compare nel documento sono riportati il numero <strong>di</strong> riferimenti nei grafici ed il<br />

numero <strong>di</strong> riferimenti nei valori.<br />

Queste tre finestre flottanti si possono aprire e chiudere a piacere con un pulsante<br />

sulla barra dei coman<strong>di</strong>.<br />

Il modo Pagina <strong>di</strong> Stampa<br />

Il modo Pagina <strong>di</strong> Stampa visualizza in documento in modo WYSYWYG (acronimo<br />

<strong>di</strong> What you see is what you get, ovvero quel che vedete è quello che avete). E’<br />

possibile visualizzare solamente una pagina per volta.<br />

Gli oggetti che possono essere rappresentati su una pagina del documento sono<br />

<strong>di</strong>versi: oggetti <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno, oggetti <strong>di</strong> testo, grafici, immagini, tabelle numeriche,<br />

segnalatori.<br />

Gli oggetti <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno sono creati con gli strumenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno contenuti nella barra<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>segno. Attualmente l’applicazione supporta linee, rettangoli, rettangoli<br />

arrotondati, ellissi e poligoni. Per <strong>di</strong>segnare uno <strong>di</strong> questi oggetti dovete scegliere<br />

prima l’utensile dalla palette, quin<strong>di</strong> cliccare con il tasto sinistro del mouse,<br />

spostare il puntatore e quin<strong>di</strong> rilasciare il pulsante. Per ottenere un oggetto con la<br />

stessa <strong>di</strong>mensione orizzontale e verticale tenete premuto il tasto Maiuscole mentre<br />

<strong>di</strong>segnate l’oggetto. Ad esempio per <strong>di</strong>segnare un cerchio scegliete l’utensile<br />

ellisse e <strong>di</strong>segnate tenendo premuto il tasto Maiuscole.<br />

Per inserire un blocco <strong>di</strong> testo scegliete l’utensile Testo e cliccate dove volete che il<br />

testo appaia. Una finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo viene aperta, dove si deve inserire il testo. Gli<br />

Pagina 9


oggetti <strong>di</strong> testo non possono essere ri<strong>di</strong>mensionati ma la loro <strong>di</strong>mensione <strong>di</strong>pende<br />

dal carattere e dal testo contenuto.<br />

Per creare un grafico usate il comando Grafico XY dal menu Inserisci, oppure<br />

Modello Grafico per creare il grafico in base ad un modello predefinito.<br />

Le immagini, in formato Bitmap, Metafile, TIFF o JPEG possono essere importate<br />

con il rispettivo comando del menu Inserisci oppure attraverso l’archivio appunti<br />

con il meccanismo del Taglia, Copia e Incolla.<br />

In generale nel modo pagina <strong>di</strong> stampa è possibile mo<strong>di</strong>ficare le proprietà <strong>di</strong> un<br />

oggetto selezionandolo prima e poi premendo Alt+Invio, oppure con un doppio-clic<br />

del pulsante sinistro del mouse.<br />

E’ possibile selezionare più <strong>di</strong> un oggetto tenendo premuto il tasto Maiuscole<br />

mentre si usa l’utensile <strong>di</strong> selezione.<br />

Per muovere un oggetto o un gruppo <strong>di</strong> oggetti selezionati puntare su uno degli<br />

oggetti premere il tasto <strong>di</strong> sinistra del mouse e trascinare la selezione.<br />

Il modo Valori Numerici Misure<br />

Nel modo Valori Numerici Misure i dati delle misure sono visualizzati come in un<br />

foglio elettronico.<br />

La modalità numerica ha la sua finestra <strong>di</strong> proprietà dove si può impostare quali<br />

misure visualizzare e come visualizzarle.<br />

Per aprire la finestra <strong>di</strong> proprietà del foglio elettronico eseguire il comando<br />

Proprietà sotto il menu Mo<strong>di</strong>fica o fare click col tasto destro all’interno del foglio e<br />

scegliere proprietà dal menu contesto.<br />

Quando la Finestra Documento è visualizzata in questo modo, viene abilitato il<br />

comando Copia. Con il comando Copia è possibile copiare i dati in un formato <strong>di</strong><br />

testo ed in un formato tipo foglio elettronico. Dopo aver eseguito il comando Copia<br />

potete attivare il vostro elaboratore testi (es. WinWord) oppure il vostro foglio<br />

elettronico (es. Excel) ed incollare là i dati della vostra misura.<br />

Oltre al comando copia sono <strong>di</strong>sponibili due coman<strong>di</strong> per esportare i dati<br />

visualizzati in file nel formato testo (ASCII) e nel formato DIF (Data Interchange<br />

Format) utili per portare i dati in altre applicazioni.<br />

E’ previsto anche un menu contesto con i coman<strong>di</strong> più comuni in questa modalità.<br />

Per aprire il menu contesto cliccare con il tasto destro del mouse all’interno della<br />

finestra.<br />

Con la versione 1.20 è stato aggiunta una modalità <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong>retta dei dati <strong>di</strong><br />

una misura chiamato Direct E<strong>di</strong>t descritta nel prossimo paragrafo.<br />

Direct E<strong>di</strong>t<br />

In questa modalità è possibile mo<strong>di</strong>ficare uno da uno, oppure a gruppi, i dati della<br />

misura.<br />

ATTENZIONE! Nel Direct E<strong>di</strong>t i dati della misura vengono sostituiti con quelli<br />

inseriti o generati dall’utente. E’ quin<strong>di</strong> responsabilità dell’utente inserire i dati<br />

corretti.<br />

La nostra raccomandazione è <strong>di</strong> duplicare una misura prima <strong>di</strong> iniziare la sua<br />

mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong>retta, in modo da mantenere una copia dei dati originali.<br />

Il modo Direct E<strong>di</strong>t si può attivare facendo doppio-click su una cella che si vuole<br />

mo<strong>di</strong>ficare, oppure eseguendo uno dei coman<strong>di</strong> del menu Mo<strong>di</strong>fica.<br />

Non tutte le celle che rappresentano i dati della misura sono mo<strong>di</strong>ficabili (es.<br />

Tempo). Se all’interno <strong>di</strong> una selezione <strong>di</strong> celle esiste anche solo una cella non<br />

mo<strong>di</strong>ficabile tutte le operazioni <strong>di</strong> Direct E<strong>di</strong>t vengono <strong>di</strong>sabilitate.<br />

Le operazioni attualmente previste sono descritte nella tabella seguente.<br />

Operazione<br />

Mo<strong>di</strong>fica dei valori cella per<br />

cella<br />

Descrizione<br />

Quest’operazione s’inizia facendo doppio-click sulla<br />

cella che si vuole mo<strong>di</strong>ficare. La mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong> un<br />

Pagina 10


Aggiungere una colonna <strong>di</strong><br />

dati<br />

Importare dati nella selezione<br />

o Incollare dati nella<br />

selezione<br />

Riempimento selezione<br />

valore <strong>di</strong> una cella avviene <strong>di</strong>rettamente nella cella.<br />

La pressione del tasto Esc interrompe il modo<br />

Direct E<strong>di</strong>t.<br />

Quest’operazione permette <strong>di</strong> aggiungere una<br />

colonna dati alla misura.<br />

Quest’operazione permette <strong>di</strong> importare i dati <strong>di</strong> una<br />

selezione <strong>di</strong> celle, da un file <strong>di</strong> testo oppure da un<br />

altro programma (es. Excel).<br />

Quest’operazione riempie la selezione copiando le<br />

celle nelle quattro <strong>di</strong>rezioni, oppure generando una<br />

serie lineare <strong>di</strong> valori.<br />

Mo<strong>di</strong>fica dei valori cella per cella<br />

Quest’operazione s’inizia facendo doppio-click sulla cella che si vuole mo<strong>di</strong>ficare.<br />

La mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong> un valore <strong>di</strong> una cella avviene <strong>di</strong>rettamente nella cella stessa. La<br />

conferma del dato inserito avviene con il tasto Invio/Enter, mentre il tasto Esc<br />

permette <strong>di</strong> abbandonare la mo<strong>di</strong>fica.<br />

Una volta confermato un valore con Enter il programma inizia subito la mo<strong>di</strong>fica del<br />

valore successivo, a destra o sotto secondo l’impostazione dei tasti con la freccia<br />

che compaiono in alto a sinistra del fogli dei dati. Selezionando appropriatamente<br />

la <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> avanzamento e la prima cella è possibile inserire una serie <strong>di</strong> valori<br />

in sequenza.<br />

E’ possibile passare da una cella ad una a<strong>di</strong>acente senza interrompere il modo <strong>di</strong><br />

e<strong>di</strong>ting, con l’uso dei tasti freccia e mantenendo premuto il tasto Ctrl.<br />

La pressione del tasto Esc interrompe il modo Direct E<strong>di</strong>t<br />

Aggiungere una colonna <strong>di</strong> dati<br />

Quest’operazione permette <strong>di</strong> aggiungere una colonna dati alla misura.<br />

La nuova colonna dati viene aggiunta sempre ai valori guida, che sono i valori<br />

globali all’interno <strong>di</strong> una sezione <strong>di</strong> dati omogenea. Non è possibile inserire una<br />

colonna <strong>di</strong> dati all’interno <strong>di</strong> un canale dati o all’interno <strong>di</strong> uno spettro.<br />

Usate questa possibilità per inserire dati che sono stati misurati con altri strumenti<br />

o altre modalità (es. velocità, temperatura, ecc.).<br />

Pagina 11


Figura 1 - Inserimento <strong>di</strong> una colonna dati<br />

Nella finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo si devono inserire i parametri d’identificazione della nuova<br />

colonna dati. Essi sono il nome d’identificazione, l’unità <strong>di</strong> misura, il tipo <strong>di</strong><br />

rappresentazione numerica e il valore da assegnare alle celle della colonna.<br />

Le unità <strong>di</strong> misura attualmente previste sono: dB, RPM, km/h, m, °C, °F, °K, V ed<br />

EU.<br />

Le rappresentazioni numeriche attualmente previste sono: intero, DWORD (intero<br />

senza segno), reale (virgola mobile), complesso modulo/fase e complesso<br />

reale/immaginaria.<br />

Importare o incollare dati nella selezione<br />

Se i dati che dovete inserire manualmente si trovano in un file <strong>di</strong> testo o in un<br />

documento <strong>di</strong> Excel (o <strong>di</strong> un altro programma), potete importarli <strong>di</strong>rettamente nelle<br />

celle selezionate.<br />

La struttura del file <strong>di</strong> testo (e anche dei dati provenienti dalla clipboard per<br />

l’Incolla) è molto semplice. I numeri devono essere organizzati nello stesso modo<br />

della selezione, con ogni riga separata dai caratteri cr e lf, e i numeri <strong>di</strong> una riga<br />

separati tra loro dal carattere virgola o dal carattere tab.<br />

Il numero <strong>di</strong> valori in ciascuna riga, e il numero <strong>di</strong> righe devono essere sufficienti<br />

per riempire completamente la selezione. In caso <strong>di</strong> un eccessivo numero <strong>di</strong> valori<br />

il programma importa i valori strettamente necessari per riempire le celle<br />

selezionate.<br />

Non sono ammessi valori mancanti all’interno della matrice da importare.<br />

Per copiare i dati da Excel:<br />

• In Excel selezionare i dati ed eseguire il comando Copia.<br />

• In NWWin selezionare una matrice <strong>di</strong> celle adeguata alla selezione<br />

eseguita in Excel ed eseguire il comando Importa nella Selezione.<br />

Riempimento selezione<br />

I coman<strong>di</strong> <strong>di</strong> riempimento della selezione sono simili a quelli contenuti in Excel.<br />

Riempimento<br />

In Basso<br />

A Destra<br />

Operazione<br />

Per ogni colonna il contenuto della cella in alto è<br />

ricopiato nelle celle sottostanti.<br />

Per ogni riga il contenuto della cella a sinistra è<br />

ricopiato nelle celle a destra.<br />

Pagina 12


In Alto<br />

A Sinistra<br />

Serie<br />

Per ogni colonna il contenuto della cella in basso è<br />

ricopiato nelle celle soprastanti.<br />

Per ogni riga il contenuto della cella a destra è<br />

ricopiato nelle celle a sinistra.<br />

Genera una serie lineare <strong>di</strong> numeri. La serie può<br />

essere generata per righe o per colonne. L’utente<br />

specifica il valore <strong>di</strong> incremento della serie lineare.<br />

La finestra Contenuto<br />

Nella finestra Contenuto è visualizzata una struttura che rappresenta il contenuto<br />

del documento.<br />

La struttura è rappresentata sotto forma <strong>di</strong> albero. Per espandere o collassare un<br />

elemento cliccate sul quadratino con il segno +/-, oppure fate doppio-click<br />

sull’icona o sul nome. Un elemento che non ha il quadratino con il segno +/- non è<br />

ulteriormente espan<strong>di</strong>bile.<br />

Il contenuto del documento è sud<strong>di</strong>viso in cartelle una per ogni tipo <strong>di</strong> misura più<br />

una per le Curve <strong>di</strong> Pesatura e una per le Curve <strong>di</strong> Riferimento. I tipi <strong>di</strong> misure che<br />

potete trovare <strong>di</strong>pendono dal modello <strong>di</strong> analizzatore che avete a <strong>di</strong>sposizione.<br />

Figura 2- Finestra con il Contenuto del<br />

documento<br />

Le misure sono composte dai Canali e dai valori <strong>di</strong> ciascun canale.<br />

E’ possibile usare il meccanismo chiamato “Drag and Drop” per spostare degli<br />

elementi dalla finestra contenuto su una pagina del documento. Quando trascinate<br />

un elemento il puntatore del mouse cambia aspetto in base alla sua posizione;<br />

quando il cursore <strong>di</strong>venta il segnale <strong>di</strong> stop, significa che non è valido lasciare<br />

l’oggetto in quel punto; quando invece <strong>di</strong>venta una freccia con l’icona dell’oggetto<br />

trascinato è valido lasciare l’oggetto.<br />

Gli elementi che si possono selezionare e trascinare sono le misure e valori dei<br />

canali. Una misura può essere trascinata sopra la <strong>di</strong>dascalia <strong>di</strong> un grafico,<br />

sostituendo quella esistente, oppure, se trascinata sopra un asse derivato, creata<br />

una nuova sorgente dati ed una nuova curva nel grafico. Un valore <strong>di</strong> un canale<br />

può essere trascinato in qualsiasi parte vuota della pagina, generando un oggetto<br />

<strong>di</strong> tipo Valore Numerico.<br />

Inoltre il meccanismo del Drag and Drop è abilitato tra la finestra contenuto e la<br />

finestra Tabella Misure. Prendendo una misura e trascinandola sopra il nome <strong>di</strong><br />

una misura nella Tabella Misure, è possibile sostituire con una sola operazione tutti<br />

i riferimenti alla misura esistente con la misura che si sta trascinando.<br />

Pagina 13


La finestra File<br />

Nella finestra File è visualizzata una struttura che rappresenta i <strong>di</strong>schi che sono in<br />

linea nel vostro computer. Il sistema è simile a quello che si trova nella Gestione<br />

Risorse <strong>di</strong> Windows 95, con la <strong>di</strong>fferenza che sono mostrate solo le cartelle ed i file<br />

che contengono documenti <strong>di</strong> NWWin.<br />

Figura 3 - Finestra File<br />

La struttura è rappresentata sotto forma <strong>di</strong> albero. Per espandere o collassare un<br />

elemento cliccate sul quadratino con il segno +/-, oppure fate doppio-click<br />

sull’icona o sul nome. Un elemento che non ha il quadratino con il segno +/- non è<br />

ulteriormente espan<strong>di</strong>bile.<br />

La finestra File è una sorgente per il meccanismo Drag and Drop. Prendere una<br />

misura da un documento esterno e trascinarla in una delle altre finestre equivale<br />

ad importare quella misura nel documento corrente con il comando Importa del<br />

menu File.<br />

La finestra file non può essere un obiettivo del “Drag and Drop”.<br />

La finestra Tabella Misure<br />

Nella finestra Tabella Misure è visualizzata una lista con le misure visualizzate nel<br />

documento. Con il nome sono visualizzati due numeri: il primo è il numero <strong>di</strong> volte<br />

che quella misura compare nei grafici, mentre il secondo è il numero <strong>di</strong> volte che<br />

quella misura compare nei Valori Calcolati. Sono presi in considerazione solo i<br />

riferimenti <strong>di</strong>retti alla misura; se ad esempio un Valore Calcolato è legato ad una<br />

misura in<strong>di</strong>rettamente attraverso una sorgente dati, allora questo <strong>riferimento</strong> non è<br />

contato.<br />

Pagina 14


Figura 4 - Tabella delle Misure<br />

Oltre a servire per avere un’idea generale del documento, la Tabella Misure<br />

funziona da obiettivo per il “Drag and Drop”. Con il “Drag and Drop” è, infatti,<br />

possibile prendere una misura dalla finestra Contenuto, portarla su un nome valido<br />

nella Tabella Misure, e lasciarla così da sostituire in una singola operazione tutti i<br />

riferimenti della vecchia misura con quella trascinata.<br />

La Tabella Misure non funziona come sorgente per il “Drag and Drop”.<br />

La finestra Controllo Grafico<br />

La finestra Controllo Grafico vi permette <strong>di</strong> impostare i parametri <strong>di</strong> un grafico in<br />

modo imme<strong>di</strong>ato. Questa finestra è aperta e chiusa automaticamente<br />

dall’applicazione quando selezionate o deselezionate un grafico. L’utente può<br />

controllare l’abilitazione della finestra con il pulsante apposito della barra degli<br />

strumenti o con il comando Mostra / Controllo Grafico nel menu Visualizza.<br />

Figura 5 - Finestra Controllo Grafico<br />

Questa finestra presenta due gruppi <strong>di</strong> controlli. In alto vi sono i controlli degli assi;<br />

nella parte bassa i controlli delle curve o sorgenti dati.<br />

I tre pulsanti nella scheda degli assi servono per alzare o abbassare l’asse e per<br />

eseguire l’autorange dell’asse. Notate che ogni asse ha una sua scheda su cui<br />

dovrete cliccare per abilitare l’asse desiderato.<br />

La parte che riguarda le curve è composta <strong>di</strong> tante schede sovrapposte quante<br />

sono le curve del grafico. Per abilitare la scheda <strong>di</strong> una curva fate clic sul numero<br />

corrispondente.<br />

Pagina 15


La finestra Controllo Cursore<br />

Nella finestra Controllo Cursore si trovano dei pulsanti simili a quelli <strong>di</strong> un<br />

videoregistratore. Fate clic su uno dei pulsanti per spostare il cursore della curva<br />

corrente. I pulsanti con l’in<strong>di</strong>cazione Max e Min posizionano il cursore sul valore<br />

massimo o minimo della curva.<br />

Figura 6 - Finestra Controllo Cursore<br />

E’ possibile posizionare il cursore cliccando <strong>di</strong>rettamente sul grafico, tenendo<br />

premuto il tasto Ctrl quando fate clic con il mouse.<br />

E’ anche possibile selezionare una porzione <strong>di</strong> curva facendo clic con il tasto <strong>di</strong><br />

sinistra del mouse e trascinando prima <strong>di</strong> rilasciare il pulsante. Ovviamente dovrete<br />

tenere premuto il tasto Ctrl.<br />

La finestra Valori Cursore<br />

Nella finestra Valori Cursore sono visualizzati i valori del cursore. Quelli visualizzati<br />

qui sono gli stessi valori che trovate nella finestra cursori sul grafico.<br />

Figura 7 - La<br />

finestra Valori<br />

Cursore<br />

Il contenuto <strong>di</strong> questa finestra <strong>di</strong>pende dal tipo <strong>di</strong> grafico selezionato.<br />

E’ possibile cambiare il carattere usato per i valori del cursore. Per fare ciò dovete<br />

fare clic con il pulsante <strong>di</strong> destra del mouse all’interno della finestra e scegliere il<br />

comando Carattere dal menu contesto visualizzato.<br />

Drag and Drop<br />

Con il termine Drag and Drop si identifica un’operazione che consiste nel prendere<br />

qualcosa in una finestra, trascinarlo e lasciarlo andare in un altra finestra. In<br />

genere l’operazione è eseguita con il mouse. Il luogo dove l’oggetto è preso è<br />

considerato come sorgente, mentre il luogo dove è lasciato è considerato come<br />

obiettivo.<br />

L’applicazione fornisce un aiuto nel fatto che il puntatore cambia aspetto in base<br />

alla sua posizione. Se la posizione è un obiettivo valido il cursore <strong>di</strong>venta una<br />

freccia con l’icona dell’oggetto trascinato. Se la posizione non è valida il cursore si<br />

trasforma nel segnale <strong>di</strong> Stop.<br />

Nell’applicazione NWWin esistono due sorgenti (la finestra Contenuto e la finestra<br />

File), mentre possono essere obiettivo la pagina del documento, un grafico del<br />

Pagina 16


documento, la finestra Contenuto, la Tabella Misure. Nella tabella seguente sono<br />

elencate le operazioni eseguite dalle varie combinazioni <strong>di</strong> sorgenti, obiettivi e<br />

oggetti.<br />

Oggetto<br />

trascinato<br />

Sorgente Obiettivo Effetto<br />

Misura<br />

Misura<br />

Misura<br />

Valore <strong>di</strong><br />

un canale<br />

Misura<br />

Misura<br />

Misura<br />

Misura<br />

Curva <strong>di</strong><br />

Pesatura<br />

Curva <strong>di</strong><br />

Riferimento<br />

Finestra<br />

Contenuto<br />

Finestra<br />

Contenuto<br />

Finestra<br />

Contenuto<br />

Finestra<br />

Contenuto<br />

Grafico / Sorgente<br />

Dati compatibile<br />

Grafico / Asse<br />

derivato<br />

Finestra Tabella<br />

Misura<br />

Un punto della<br />

pagina non<br />

occupato da altri<br />

oggetti<br />

Finestra File Grafico / Sorgente<br />

Dati compatibile<br />

Finestra File Grafico / Asse<br />

derivato<br />

Finestra<br />

Contenuto<br />

Finestra Tabella<br />

Misura<br />

La misura trascinata sostituisce la<br />

precedente nella medesima<br />

sorgente dati. Equivalente ad<br />

aprire la finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo della<br />

Sorgente Dati e cambiare la<br />

misura.<br />

E’ creata una nuova sorgente<br />

dati, con curva corrispondente,<br />

sull’asse che funge da obiettivo.<br />

Equivalente ad aprire la finestra <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>alogo del grafico, aggiungere<br />

una nuova sorgente dati all’asse e<br />

impostare sulla misura trascinata.<br />

Tutti i riferimenti alla misura<br />

obiettivo sono sostituiti con la<br />

misura trascinata.<br />

E’ creato un oggetto <strong>di</strong> tipo Valore<br />

Calcolato che visualizza il primo<br />

campione del valore trascinato.<br />

La misura è prima importata dal<br />

documento sorgente nel<br />

documento corrente, quin<strong>di</strong><br />

prosegue come se la sorgente<br />

fosse la finestra Contenuto.<br />

La misura è prima importata dal<br />

documento sorgente nel<br />

documento corrente, quin<strong>di</strong><br />

prosegue come se la sorgente<br />

fosse la finestra Contenuto.<br />

La misura è prima importata dal<br />

documento sorgente nel<br />

documento corrente, quin<strong>di</strong><br />

prosegue come se la sorgente<br />

fosse la finestra Contenuto.<br />

Finestra File Finestra Contenuto La misura è importata dal<br />

documento sorgente nel<br />

documento corrente.<br />

Finestra File Finestra Contenuto La curva <strong>di</strong> pesatura è importata<br />

dal documento sorgente nel<br />

documento corrente.<br />

Finestra File Finestra Contenuto La curva <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong> è importata<br />

dal documento sorgente nel<br />

documento corrente.<br />

Impostazione delle preferenze<br />

Ci sono <strong>di</strong>versi parametri che controllano il comportamento globale<br />

dell’applicazione. Potete mo<strong>di</strong>ficare questi parametri con il comando Preferenze<br />

del menu Mo<strong>di</strong>fica.<br />

Questo comando apre un foglio <strong>di</strong> proprietà composta <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse pagine.<br />

Pagina 17


Figura 8 - Finestra delle preferenze - Pagina Generale<br />

La prima pagina contiene i parametri per definire come il mouse è usato per<br />

muovere gli oggetti o muovere i cursori dei grafici.<br />

Siccome il mouse è usato per muovere gli oggetti ed i cursori nei grafici,<br />

l’applicazione <strong>di</strong>stingue le due operazioni attraverso lo stato del tasto Ctrl della<br />

tastiera. Potete impostare l’applicazione per muovere gli oggetti quando Ctrl è<br />

rilasciato e muovere i cursori quando Ctrl è premuto o viceversa. Questa<br />

impostazione può essere cambiata temporaneamente con gli appositi pulsanti<br />

della barra degli strumenti. L’impostazione eseguita sulla barra degli strumenti non<br />

è registrata nel file <strong>di</strong> inizializzazione, mentre quella eseguita in questa finestra sì.<br />

CTRL+mouse click per<br />

impostare i cursori (default<br />

mode)<br />

CTRL+mouse click per<br />

muovere gli oggetti<br />

Muove oggetti con<br />

CTRL+frecce<br />

Dimensione maniglie <strong>di</strong><br />

selezione<br />

Durante la copia degli oggetti<br />

verso altre applicazioni<br />

includere sempre il Livello<br />

Globale<br />

Visualizza automaticamente<br />

Se impostate questa opzione potete usare il mouse<br />

per muovere o <strong>di</strong>mensionare gli oggetti, e dovete<br />

tenere premuto il tasto CTRL per muovere i cursori<br />

con il mouse.<br />

Se impostate questa opzione dovete tenere<br />

premuto CTRL per muovere o <strong>di</strong>mensionare gli<br />

oggetti con il mouse, e potete spostare il cursore<br />

nei grafici cliccando con il mouse senza premere<br />

alcun tasto.<br />

Impostare lo spostamento da applicare agli oggetti<br />

selezionati con CTRL+frecce. Inserire un valore tra<br />

0 e 10 mm.<br />

E’ la <strong>di</strong>mensione in pixel dei quadratini che<br />

circondano gli oggetti selezionati. Inserire un valore<br />

tra 2 e 10 pixel.<br />

Se questa casella è impostata, il contenuto del<br />

livello globale sarà copiato assieme agli oggetti<br />

selezionati, quando si esegue il comando Copia.<br />

Questa opzione è molto utile quando si vuole<br />

copiare una intera pagina in un’altra applicazione<br />

(es. Word).<br />

Se questa casella è impostata, allora al termine <strong>di</strong><br />

Pagina 18


la Valutazione Selezione<br />

una selezione estesa con il cursore <strong>di</strong> un grafico, la<br />

finestra <strong>di</strong> valutazione è visualizzata<br />

imme<strong>di</strong>atamente. Se la casella è vuota si deve<br />

usare il menu contesto per visualizzare la<br />

Valutazione.<br />

Istruzioni multime<strong>di</strong>ali con ScreenCam<br />

Le istruzioni multime<strong>di</strong>ali con ScreenCam sono una serie <strong>di</strong> filmati che<br />

sostituiscono il tra<strong>di</strong>zionale sistema <strong>di</strong> “Help”.<br />

Il loro uso è completamente trasparente tramite i tasti F1 e Shift-F1.<br />

L’installazione (o l’aggiornamento) sono molto semplici:<br />

Inserire il CD-ROM <strong>di</strong> NWWin (o quello contenente i file aggiornati), cliccare su<br />

Installa/Aggiorna… e seguire le istruzioni.<br />

Si possono fare due tipi <strong>di</strong> installazione:<br />

Installazione completa sul <strong>di</strong>sco rigido. In questo caso tutti i file richiesti sono<br />

copiati dal CD al <strong>di</strong>sco rigido e il CD non è più necessario.<br />

Installazione da CD-ROM. In questo caso sono copiati sul <strong>di</strong>sco rigido solo i file<br />

strettamente necessari, mentre i filmati restano sul CD. Sarà ovviamente<br />

necessario avere il CD inserito nel PC per poter vedere i filmati.<br />

Figura 9 Finestra delle preferenze - Pagina Avvio<br />

La seconda pagina contiene i parametri che controllano come è avviata<br />

l’applicazione. Potete scegliere <strong>di</strong> avviare NWWin in quattro mo<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi:<br />

1. Aprendo automaticamente l’ultimo documento usato (oppure il documento<br />

DEMO.NWW).<br />

2. Eseguendo automaticamente il comando File Apri.<br />

3. Creando un documento vuoto.<br />

4. Creando un documento basato su un modello.<br />

Pagina 19


Inoltre è possibile far in modo che la Finestra Analizzatore sia aperta<br />

automaticamente senza dover usare il comando da menu.<br />

Figura 10 - Finestra delle preferenze - Pagina Unità <strong>di</strong> misura<br />

La terza pagina definisce le unità <strong>di</strong> misura usate nella visualizzazione Pagina <strong>di</strong><br />

Stampa.<br />

Potete scegliere unità <strong>di</strong> misura tra Millimetri, Centimetri, Pollici e unità utente.<br />

Quando scegliete Unità Utente dovete anche inserire il nome delle unità,<br />

l’abbreviazione ed il fattore <strong>di</strong> scala (riferito a 1 m).<br />

Inoltre vi è la possibilità <strong>di</strong> controllare come il programma visualizza i valori <strong>di</strong><br />

tempo.<br />

Normalmente qualsiasi valore <strong>di</strong> tempo, espresso come data e ora, che viene<br />

inserito nel programma, sia perché dedotto dall’orologio del PC che deco<strong>di</strong>ficato<br />

dai dati importati dagli strumenti, si riferisce al fuso orario del calcolatore.<br />

Finchè il documento viene utilizzato sullo stesso calcolatore i valori <strong>di</strong> tempo<br />

saranno sempre visualizzati con il fuso orario corrente del calcolatore. Se però<br />

cambiamo l’impostazione del fuso orario <strong>di</strong> Windows, oppure semplicemente<br />

inviamo il documento a qualcuno che sta dall’altra parte del mondo, gli orari<br />

visualizzati saranno corretti per il fuso orario del PC dove il documento viene<br />

caricato, e quin<strong>di</strong> saranno <strong>di</strong>versi da quelli visualizzati sul PC originale.<br />

E’ possibile mo<strong>di</strong>ficare questo comportamento in due mo<strong>di</strong>:<br />

1. Visualizzare il tempo in UTC (tempo corrispondente al fuso orario <strong>di</strong><br />

Greenwich).<br />

2. Selezionare un fuso orario specifico in<strong>di</strong>pendente da quello del sistema<br />

operativo.<br />

Pagina 20


Figura 11 - Finestra delle Preferenze - Pagina Griglia<br />

La quarta pagina controlla l’uso della griglia. Potete scegliere se visualizzare o no<br />

la griglia, se abilitare o no la griglia magnetica e definire la spaziatura ed il colore<br />

della griglia stessa.<br />

Nella pagina Monitor è infine possibile calibrare la <strong>di</strong>mensione del vostro monitor.<br />

Windows non ha nessuna informazione sulla <strong>di</strong>mensione del vostro monitor. Non è<br />

quin<strong>di</strong> possibile visualizzare sul monitor gli oggetti o la pagina alle sue <strong>di</strong>mensioni<br />

reali. Per default Windows usa una risoluzione logica basata sulla risoluzione<br />

corrente della scheda video. Questa risoluzione logica tende ad ingran<strong>di</strong>re gli<br />

oggetti per compensare la maggiore <strong>di</strong>stanza del monitor rispetto al foglio <strong>di</strong> carta<br />

e la sua risoluzione inferiore.<br />

Pagina 21


Figura 12 Finestra delle Preferenze - Pagina Monitor<br />

NWWin prevede la possibilità <strong>di</strong> visualizzare gli oggetti alle <strong>di</strong>mensioni reali anche<br />

sul monitor. Per fare questo si devono misurare le barre nere in questa finestra ed<br />

inserire il loro valore.<br />

Questa operazione è facoltativa e non importante ai fini <strong>di</strong> quello che sarà<br />

stampato sulla pagina del documento.<br />

Nella pagina Salva si impostano le preferenze per quello che riguarda il<br />

salvataggio dei documenti.<br />

La prima opzione consente quando attivata, la creazione del file.BAK, cioè<br />

dell’ultima copia <strong>di</strong> ciascun documento. Quando la funzione è attiva, la copia<br />

precedente è salvata usando lo stesso nome ma con l’estensione BAK.<br />

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Figura 13 Finestra delle Preferenze - Pagina Salvataggio Documenti<br />

La seconda opzione consente <strong>di</strong> attivare il salvataggio automatico del documento e<br />

il periodo tra un salvataggio automatico ed il successivo.<br />

Raccoman<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> lasciare sempre attivo il salvataggio automatico. Questa<br />

possibilità unita al recupero automatico dei file temporanei vi proteggerà da<br />

qualsiasi crash del computer o altro evento tragico.<br />

La terza opzione riguarda l’eliminazione automatica delle immagini non usate.<br />

Quando questa opzione è attiva, tutte le immagini non usate sono cancellata<br />

all’apertira del documento. Per una spiegazione dettagliata vedere il paragrafo<br />

Immagini nel capitolo 5.<br />

Nella pagina Drag’nDrop si impostano le opzioni che controllano come avviene<br />

l’operazione <strong>di</strong> Drag and Drop delle misure quando sono trascinate sulla finestra<br />

Tabella Misure.<br />

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Figura 14 Finestra delle Preferenze - Pagina Drag and Drop<br />

Quando spostate una misura su uno degli elementi della Tabella Misura,<br />

l’operazione <strong>di</strong> sostituzione può avvenire in <strong>di</strong>versi mo<strong>di</strong>. In primo luogo<br />

l’abilitazione può avvenire solo per la sostituzione <strong>di</strong> una misura identica a quella<br />

che si sta trascinando, oppure per la sostituzione <strong>di</strong> una misura non uguale ma<br />

compatibile con quella trascinata.<br />

Una volta che l’operazione <strong>di</strong> Drop è abilitata è possibile eseguire la sostituzione in<br />

tutto il documento o solo sulla pagina corrente.<br />

La pagina seguente rappresenta le opzioni per il calcolo degli or<strong>di</strong>ni armonici ed è<br />

presente solo se il vostro pacchetto software include l’abilitazione chiamata Order<br />

Tracking.<br />

Pagina 24


Figura 15 - Finestra delle Preferenze - Pagina Or<strong>di</strong>ni<br />

Il calcolo degli or<strong>di</strong>ni armonici può essere eseguito in due mo<strong>di</strong>: Somma <strong>di</strong> bande<br />

vicine e Ampiezza della banda dell’or<strong>di</strong>ne.<br />

Somma <strong>di</strong> bande vicine<br />

Partendo dal numero <strong>di</strong> giri associato ad uno spettro si in<strong>di</strong>vidua la frequenza<br />

corrispondente all’or<strong>di</strong>ne desiderato, e quin<strong>di</strong> la banda dello spettro contenente<br />

quella frequenza. Il livello della banda in<strong>di</strong>viduata è preso come il livello dell’or<strong>di</strong>ne.<br />

Il primo gruppo <strong>di</strong> parametri in<strong>di</strong>ca quali bande, prima e dopo la banda dell’or<strong>di</strong>ne,<br />

devono essere sommate per ottenere il livello dell’or<strong>di</strong>ne; questa operazione serve<br />

per compensare un eventuale sfasamento tra il numero <strong>di</strong> giri e lo spettro e per<br />

compensare il fatto che la frequenza esatta dell’or<strong>di</strong>ni potrebbe non essere<br />

esattamente al centro della banda misurata.<br />

Ampiezza della banda dell’or<strong>di</strong>ne<br />

In questo modo si specifica la larghezza della banda dell’or<strong>di</strong>ne (a scelta tra 1, ½,<br />

¼ e 1/8 <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne) ed il programma include la porzione <strong>di</strong> banda (o le porzioni <strong>di</strong><br />

banda) della misura originale, sia essa in banda d’ottava o FFT, che copre<br />

esattamente la larghezza impostata.<br />

La funzione <strong>di</strong> smooth attivabile con l’apposita casella permette <strong>di</strong> eseguire un<br />

addolcimento della curva degli or<strong>di</strong>ni verso il tempo. Quando è abilitato<br />

l’applicazione somma il doppio dell’or<strong>di</strong>ne dello spettro corrente con l’or<strong>di</strong>ne dello<br />

spettro precedente e <strong>di</strong> quello successivo e poi <strong>di</strong>vide il valore ottenuto per 4.<br />

Dimensioni spettro or<strong>di</strong>ni<br />

In questo gruppo <strong>di</strong> campi è possibile impostare la risoluzione ed il numero <strong>di</strong> linee<br />

dello spettro degli or<strong>di</strong>ni calcolato da NWWin.<br />

Gestione dei documenti<br />

La gestione dei documenti <strong>di</strong> NWWin è fatta con i coman<strong>di</strong> che trovate nel menu<br />

File.<br />

Pagina 25


Creare un nuovo documento<br />

Per creare un nuovo documento premete il pulsante Nuovo sulla barra degli<br />

strumenti oppure usate il comando Nuovo del menu File.<br />

Figura 16 - Crea Nuovo Documento<br />

Nella finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo Crea Nuovo Documento trovate la lista dei modelli <strong>di</strong><br />

documento <strong>di</strong>sponibili. Scegliete un modello e l’anteprima della sua prima pagina è<br />

visualizzata, quin<strong>di</strong> premete OK per caricare il modello come base del nuovo<br />

documento, oppure scegliete Vuoto per avere un documento vuoto. Il documento<br />

appena creato si chiamerà Senza Titolo.<br />

Aprire un documento<br />

Per aprire un documento esistente fate clic sul pulsante Apri nella barra degli<br />

strumenti oppure scegliete il comando Apri nel menu File.<br />

Pagina 26


Figura 17 - Finestra <strong>di</strong> apertura <strong>di</strong> un documento (Windows 95 style)<br />

La finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo standard per l’apertura <strong>di</strong> un documento vi consente <strong>di</strong><br />

scegliere quale documento si deve aprire. All’interno <strong>di</strong> questa finestra potete<br />

scorrere i <strong>di</strong>schi e le cartelle o i <strong>di</strong>schi connessi in rete per cercare il file richiesto.<br />

Salvare un documento<br />

Per salvare il documento corrente fate clic sul pulsante Salva nella barra degli<br />

strumenti, oppure scegliete il comando Salva dal menu File. Il documento è così<br />

salvato nello stesso file dal quale era stato aperto. Se il documento è nuovo allora<br />

è aperta la finestra Salva col Nome dove potete specificare il nome del file <strong>di</strong><br />

salvataggio.<br />

Per salvare il documento in un file <strong>di</strong>verso da quello <strong>di</strong> origine scegliete il comando<br />

Salva con Nome dal menu File.<br />

La finestra standard Salva con nome è visualizzata; lì potete specificare il nuovo<br />

nome <strong>di</strong> file, oppure potete scorrere i <strong>di</strong>schi o le <strong>di</strong>rectory dove volete salvare il file.<br />

Recupero automatico<br />

Quando un documento <strong>di</strong> NWWin è aperto, ne viene creata una copia temporanea,<br />

localizzata nella <strong>di</strong>rectory temporanea <strong>di</strong> Windows, e tutte le operazioni sono<br />

eseguite sulla copia.<br />

Quando l’esecuzione normale del programma o <strong>di</strong> Windows viene interrotta (ad<br />

esempio per un crash del programma, del sistema operativo o altro) il file<br />

temporaneo rimane sul <strong>di</strong>sco e non viene cancellato.<br />

Al successivo riavvio <strong>di</strong> NWWin, il programma in<strong>di</strong>vidua il file temporaneo e offre la<br />

possibilità <strong>di</strong> recuperarlo automaticamente. In questo caso troverete il nome del<br />

documento in questa forma “~$xxxxxx (Recuperato)” dove xxxxxx in<strong>di</strong>ca un<br />

numero random.<br />

E’ possibile che il file temporaneo sia in una con<strong>di</strong>zione irrecuperabile. Se durante<br />

un recupero <strong>di</strong> un file temporaneo il programma si interrompe, si dovrà eliminare il<br />

file temporaneo in questione.<br />

Questa possibilità unita al salvataggio automatico (ve<strong>di</strong> Preferenze) dovrebbe<br />

proteggere il vostro lavoro anche quando il computer viene spento o resettato<br />

improvvisamente. Ovviamente quello che viene recuperato è solo quello che era<br />

stato scritto durante l’ultimo salvataggio automatico.<br />

Vi consigliamo vivamente <strong>di</strong> mantenere attivo il salvataggio automatico (anche<br />

abbastanza spesso 2-3 minuti). Il tempo che il programma perde per eseguire il<br />

salvataggio sarà ampiamente ricompensato al primo incidente.<br />

Pagina 27


Sommario<br />

Il documento NWWin è in grado <strong>di</strong> memorizzare delle informazioni <strong>di</strong> sommario<br />

riguardanti il documento stesso. Queste informazioni sono memorizzate in un<br />

formato standard Microsoft, e quin<strong>di</strong> possono essere usate da altri programmi (ad<br />

esempio utility <strong>di</strong> ricerca) in grado <strong>di</strong> deco<strong>di</strong>ficare queste informazioni.<br />

Per aggiornare le informazioni <strong>di</strong> sommario del documento corrente scegliete il<br />

comando Sommario nel menu File.<br />

Figura 18 - Finestra informazioni <strong>di</strong> sommario<br />

La finestra <strong>di</strong> Riepilogo Informazioni visualizzata ha due pagine.<br />

Nelle prima pagina ci sono le informazioni che l’utente deve inserire.<br />

Pagina 28


Figura 19 - Informazioni statistiche sul documento<br />

La seconda pagina visualizza delle informazioni statistiche sul documento.<br />

Gestione modelli<br />

Il programma NWWin gestisce due tipi <strong>di</strong> modelli: i modelli <strong>di</strong> documento e i modelli<br />

<strong>di</strong> grafici.<br />

Tutti i modelli per essere riconosciuti dall’applicazione devono trovarsi nella cartella<br />

Template o in una delle sue sottocartelle. Solo un livello <strong>di</strong> sottocartelle viene<br />

considerato dall’applicazione nella ricerca dei modelli.<br />

I modelli che si trovano in Template saranno assegnati alla cartella chiamata<br />

Generale; gli altri saranno assegnati a cartelle che portano lo stesso nome<br />

dell’in<strong>di</strong>rizzario del <strong>di</strong>sco.<br />

Caricamento dei modelli <strong>di</strong> documento<br />

Normalmente il modello <strong>di</strong> documento viene caricato quando un nuovo documento<br />

viene creato come spiegato sopra nel paragrafo Creare un nuovo documento. E’<br />

possibile comunque caricare un modello in un documento esistente.<br />

Per caricare un modello scegliete il comando Importa Modello <strong>di</strong> Documento sotto<br />

il menu File. Questo comando vi permette <strong>di</strong> scegliere un nuovo modello <strong>di</strong><br />

documento che quando caricato andrà a sostituire il contenuto del documento<br />

corrente escluse le misure.<br />

Salvataggio <strong>di</strong> un modello <strong>di</strong> documento<br />

Il salvataggio <strong>di</strong> un modello <strong>di</strong> documento avviene con il comando Modelli/Salva<br />

Modello <strong>di</strong> Documento nel menu File.<br />

Nella finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo aperta dovete specificare il nome del modello, una<br />

descrizione del modello stesso e la cartella dove il modello deve essere salvato.<br />

Il nome del modello non corrisponde al nome del file dove viene salvato. Il nome<br />

del file viene scelto opportunamente dall’applicazione.<br />

Pagina 29


Figura 20 Finestra <strong>di</strong> salvataggio <strong>di</strong> un modello<br />

Il contenuto della prima pagina del documento viene salvato assieme al modello e<br />

sarà usato come anteprima nella finestra <strong>di</strong> caricamento.<br />

Il pulsante Avanzate apre una ulteriore finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo con le opzioni avanzate<br />

per il salvataggio del modello.<br />

Caricamento <strong>di</strong> un modello <strong>di</strong> grafico<br />

Per caricare un modello <strong>di</strong> grafico usate il comando Modello grafico sotto il menu<br />

Inserisci.<br />

L’esecuzione guidata <strong>di</strong> questo comando vi aiuta nella scelta del modello corretto<br />

per la vostra misura e nel posizionamento del modello stesso all’interno del<br />

documento.<br />

Pagina 30


Figura 21 - Prima pagina dell’esecuzione guidata dell’inserimento <strong>di</strong><br />

un modello grafico<br />

In questa pagina viene visualizzato un elenco <strong>di</strong> misure tra cui dovrete scegliere<br />

quella desiderata. Questa lista può comprendere solo le misure nuove, quello<br />

attualmente non usate oppure tutte le misure del documento.<br />

Quando una misura viene selezionata, l’applicazione esegue una ricerca tra i<br />

modelli grafici esistenti per trovare quelli che meglio si ad<strong>di</strong>cono alla misura<br />

selezionata. I modelli trovati sono elencati nella lista dei modelli in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> priorità<br />

e <strong>di</strong> importanza.<br />

I modelli grafici sono organizzati in cartelle. Con il pulsante Criteri <strong>di</strong> Ricerca<br />

Modelli... è possibile impostare una sequenza <strong>di</strong> ricerca dei modelli nelle varie<br />

cartelle.<br />

Pagina 31


Figura 22 - Criteri <strong>di</strong> ricerca dei modelli<br />

Nella finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo è possibile impostare tre cartelle <strong>di</strong>verse. In ognuna delle<br />

scelte è comunque possibile in<strong>di</strong>care all’applicazione <strong>di</strong> cercare in tutte le cartelle<br />

<strong>di</strong>sponibili. La sequenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo viene memorizzata per ogni <strong>di</strong>verso tipo <strong>di</strong><br />

misura selezionata.<br />

Inoltre è possibile stabilire il massimo numero <strong>di</strong> modelli visualizzati. Inserire in<br />

questo campo il valore 0 per visualizzare tutte i modelli trovati.<br />

Attivando la casella Anteprima modello è possibile aprire la finestra con un<br />

anteprima del modello selezionato.<br />

La pagina visualizzata successivamente <strong>di</strong>pende dal tipo <strong>di</strong> misura selezionata e<br />

dal tipo <strong>di</strong> modello selezionato..<br />

Per prima cosa l’applicazione cerca tra le altre misure del documento, le misure<br />

dello stesso tipo <strong>di</strong> quella selezionata. Se esistono queste misure viene attivato il<br />

modo Ripetizione Automatica, e la pagina successiva visualizzerà la lista delle<br />

misure compatibili con quella selezionata nella prima pagina. Se l’utente seleziona<br />

una o più misure da questa lista, allora l’applicazione ripeterà automaticamente il<br />

comando Inserisci Modello Grafico per ciascuna delle misure selezionate.<br />

Pagina 32


Figura 23 - Inserimento <strong>di</strong> un modello grafico - Ripetizione<br />

automatica<br />

Se il modo <strong>di</strong> Ripetizione Automatica non può essere abilitato, l’applicazione<br />

controlla se il modello grafico selezionato contiene più <strong>di</strong> una misura. In caso<br />

affermativo la pagina successiva permette <strong>di</strong> assegnare anche queste misure<br />

supplementari.<br />

Pagina 33


Se nessuna delle due con<strong>di</strong>zioni è verificata allora l’applicazione passerà<br />

<strong>di</strong>rettamente alla pagina <strong>di</strong> Visualizzazione del modello grafico.<br />

Pagina 34


Figura 24 - Inserimento <strong>di</strong> un modello grafico - Pagina <strong>di</strong><br />

visualizzazione<br />

Nella seconda pagina dell’inserimento guidato <strong>di</strong> un modello, scegliete come e<br />

dove il modello viene inserito nel documento.<br />

In questa pagina potete scegliere: su quale pagina del documento volete inserire il<br />

modello, In quale posizione della pagina stessa, se eseguire automaticamente uno<br />

zoom <strong>di</strong> visualizzazione ed infine se eseguire automaticamente l’autoscala degli<br />

assi.<br />

Salvataggio <strong>di</strong> un modello <strong>di</strong> grafico<br />

Per salvare un modello <strong>di</strong> grafico usate il comando Modelli/Salva Modello Grafico<br />

nel menu File. Questo comando è abilitato solo quando avete selezionato uno o<br />

più oggetti incluso almeno un grafico. Gli eventuali segnalatori inclusi nella<br />

selezione oppure collegati con uno dei grafici selezionati non sono inclusi nel<br />

modello grafico salvato.<br />

Nella finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo aperta dovete specificare il nome del modello, una<br />

descrizione del modello stesso e la cartella dove il modello deve essere salvato.<br />

Il nome del modello non corrisponde al nome del file dove viene salvato. Il nome<br />

del file viene scelto opportunamente dall’applicazione.<br />

Quando viene salvato un modello grafico sono anche archiviate le informazioni sul<br />

tipo <strong>di</strong> misura visualizzata negli oggetti selezionati. Questo tipo <strong>di</strong> informazione<br />

viene poi usato al caricamento per il calcolo del grado <strong>di</strong> adattabilità <strong>di</strong> un modello<br />

ad una nuova misura. E’ quin<strong>di</strong> molto importante che le misure visualizzate al<br />

momento del salvataggio del modello siano le più rappresentative per quel<br />

modello.<br />

Pagina 35


Fate inoltre attenzione agli oggetti Valori calcolati; in genere è meglio evitare i<br />

Valori che fanno <strong>riferimento</strong> <strong>di</strong>rettamente ad una misura. Assicuratevi che i campi<br />

calcolati abbiano un <strong>riferimento</strong> in<strong>di</strong>retto attraverso un grafico, e che il grafico<br />

collegato sia salvato anche lui nel modello.<br />

L’aspetto corrente della selezione viene salvato assieme al modello e sarà usato<br />

come anteprima nella finestra <strong>di</strong> caricamento.<br />

Stampa dei documenti<br />

NWWin è in grado <strong>di</strong> stampare su qualsiasi <strong>di</strong>spositivo <strong>di</strong> stampa compatibile con<br />

Windows. Dovrete aver prima installato una stampante per stampare da NWWin.<br />

Consultate le istruzioni del sistema operativo su come installare una stampante.<br />

Ci sono tre coman<strong>di</strong> che si occupano delle operazioni <strong>di</strong> stampa e sono localizzati<br />

nel menu File.<br />

Figura 25 - Finestra <strong>di</strong> impostazione della stampante (Windows<br />

95 style)<br />

Il primo comando è Imposta Stampante, col quale scegliete il tipo <strong>di</strong> stampante e i<br />

suoi parametri. La finestra usata da NWWin è quella standard installata nel vostro<br />

computer. Dovete usare Imposta Stampante per selezionare la stampante, la<br />

<strong>di</strong>mensione della pagine e il suo orientamento.<br />

NWWin usa il tipo <strong>di</strong> foglio e <strong>di</strong> stampante selezionati per calcolare la <strong>di</strong>mensione<br />

della pagina.<br />

Pagina 36


Figura 26 - Anteprima <strong>di</strong> stampa<br />

Il secondo è Anteprima <strong>di</strong> stampa. Questo comando vi permette <strong>di</strong> vedere la<br />

pagina esattamente come verrebbe stampata. Potete vedere una o due pagine per<br />

volta. La riga <strong>di</strong> pulsanti in alto permette <strong>di</strong> stampare <strong>di</strong>rettamente dall’anteprima,<br />

visualizzare la pagina seguente o la precedente, cambiare da una a due pagine e<br />

viceversa, e <strong>di</strong> ingran<strong>di</strong>re o ridurre la vista.<br />

Figura 27 - Finestra <strong>di</strong> stampa (Windows 95 style)<br />

Pagina 37


Il terzo è il comando <strong>di</strong> stampa effettivo. La finestra standard <strong>di</strong> stampa viene<br />

visualizzata e potete ancora cambiare il tipo <strong>di</strong> stampante e selezionare quali e<br />

quante pagine stampare.<br />

Pagina 38


Oggetti<br />

Introduzione<br />

In questo capitolo sono descritti gli oggetti <strong>di</strong>sponibili nella Finestra Documento.<br />

Potete creare un oggetto usando un comando da menu oppure usando uno<br />

strumento <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno. Gli strumenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno sono raggruppati in una palette. Le<br />

palette degli strumenti sono nascoste o visualizzate dall’applicazione secondo il<br />

contesto attuale del programma.<br />

Le due figure seguenti rappresentano le tre palette <strong>di</strong> strumenti <strong>di</strong> NWWin, con il<br />

nome <strong>di</strong> ciascuno strumento.<br />

Selezione<br />

Testo<br />

Poligono<br />

Rettangolo arrotondato<br />

Valore calcolato<br />

Pan<br />

Linea<br />

Rettangolo<br />

Ellisse<br />

Segnalatore<br />

Collegamento Internet<br />

Lente <strong>di</strong> ingran<strong>di</strong>mento<br />

Pagina intera<br />

Sposta 3D OpenGL<br />

Lente <strong>di</strong> riduzione<br />

Zoom selezione<br />

Ruota 3D OpenGL<br />

Scala 3D OpenGL<br />

Figura 28 - La palette degli strumenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno<br />

Selezione degli Oggetti<br />

Per eseguire una qualsiasi operazione su un oggetto, lo dovete prima selezionare.<br />

Pagina 39


Per selezionare un oggetto si usa lo strumento <strong>di</strong> selezione (rappresentato dal<br />

cursore freccia).<br />

Lo strumento <strong>di</strong> selezione è lo strumento <strong>di</strong> default, e viene riattivato al termine <strong>di</strong><br />

ogni operazione eseguita con uno degli altri strumenti.<br />

Lo strumento <strong>di</strong> selezione ha due livelli <strong>di</strong> funzionamento. Il primo è <strong>di</strong> selezionare<br />

o mo<strong>di</strong>ficare le <strong>di</strong>mensioni degli oggetti; il secondo è <strong>di</strong> eseguire azioni all’interno <strong>di</strong><br />

oggetti complessi, ad esempio il posizionamento del cursore in un grafico, oppure<br />

la selezione della curva corrente nella <strong>di</strong>dascalia del grafico.<br />

L’in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> quale livello <strong>di</strong> funzionamento si desidera viene fatta con il tasto<br />

Ctrl. Il programma supporta entrambe le combinazioni possibili (Ctrl premuto per<br />

muovere - Ctrl rilasciato per cursore, oppure Ctrl rilasciato per muovere - Ctrl<br />

premuto per cursore). La scelta viene eseguita nella prima scheda delle preferenze<br />

(comando Preferenze... menu Mo<strong>di</strong>fica) oppure con i pulsanti della barra degli<br />

strumenti.<br />

Ci sono <strong>di</strong>verse procedura che potete usare per selezionare gli oggetti nel modo<br />

Pagina <strong>di</strong> Stampa. Le procedure elencate <strong>di</strong> seguito presumono che lo strumento<br />

<strong>di</strong> selezione sia lo strumento attivo.<br />

• Per selezionare un singolo oggetto, muovete il puntatore sopra l’oggetto<br />

stesso e fate clic con il tasto sinistro del mouse. Qualsiasi altro oggetto<br />

selezionato in questo momento viene deselezionato.<br />

• Per selezionare duo o più oggetti, tenete premuto il tasto MAIUSCOLE<br />

mentre eseguite la selezione. Questo mantiene la selezione precedente e<br />

include il nuovo oggetto selezionato nella lista <strong>di</strong> selezione. Se cliccate su<br />

un oggetto già appartenente alla lista <strong>di</strong> selezione, esso viene rimosso.<br />

• Per selezionare tutti gli oggetti che intersecano un rettangolo, fate clic al <strong>di</strong><br />

fuori <strong>di</strong> ogni oggetto, e tenendo premuto il tasto muovete il puntatore fino a<br />

formare il rettangolo richiesto, quin<strong>di</strong> rilasciate il tasto del mouse.<br />

• Per selezionare tutti gli oggetti della pagina corrente usate il comando<br />

Seleziona Tutto del menu Mo<strong>di</strong>fica, oppure premete CTRL-A sulla tastiera.<br />

• Per ri<strong>di</strong>mensionare un oggetto selezionatelo da solo. Un numero variabile<br />

<strong>di</strong> piccoli quadrati (maniglie) viene visualizzato ad in<strong>di</strong>care l’ingombro<br />

corrente dell’oggetto stesso. Muovete il puntatore del mouse sopra una<br />

maniglia finché il cursore stesso non cambia aspetto. A quel punto fate clic<br />

e spostate il puntatore mantenendo premuto il tasto.<br />

Se il cursore non cambia aspetto quando lo spostate sopra una maniglia,<br />

allora significa che l’oggetto non può essere ri<strong>di</strong>mensionato, oppure che<br />

quella maniglia non è valida per il ri<strong>di</strong>mensionamento, oppure ancora che<br />

l’oggetto è bloccato (ve<strong>di</strong> più avanti Bloccare/Sbloccare gli oggetti).<br />

Lo strumento <strong>di</strong> selezione ha due modalità <strong>di</strong> funzionamento una per selezionare,<br />

spostare, ri<strong>di</strong>mensionare gli oggetti, l’altra per selezionare parti <strong>di</strong> oggetti complessi<br />

(i grafici) e per posizionare i cursori e selezionare porzioni <strong>di</strong> curve nei grafici.<br />

Il primo modo è in<strong>di</strong>cato dal cursore freccia; il secondo modo dalla freccia con <strong>di</strong><br />

fianco una lineetta verticale.<br />

Il modo <strong>di</strong> selezione normalmente attivo viene impostato nelle Preferenze. Per<br />

attivare l’altro modo si deve tenere premuto il tasto Ctrl (Control).<br />

Riassumiamo nella seguente tabella le combinazioni per l’uso dello strumento <strong>di</strong><br />

selezione.<br />

Tasto Ctrl sollevato Tasto Ctrl premuto<br />

Nelle Preferenze è<br />

attivato “CTRL+mouse<br />

click per impostare i<br />

Imposta i cursori nei<br />

grafici<br />

Sposta gli oggetti sulla<br />

pagina<br />

Pagina 40


cursori”<br />

Nelle Preferenze è<br />

attivato “CTRL+mouse<br />

click per muovere gli<br />

oggetti”<br />

Sposta gli oggetti sulla<br />

pagina<br />

Imposta i cursori nei<br />

grafici<br />

Spostamento degli Oggetti<br />

Potete spostare un oggetto usando il mouse, oppure specificandone la posizione<br />

nella finestra delle proprietà <strong>di</strong> ciascun oggetto.<br />

Con il mouse potete muovere un’intera selezione <strong>di</strong> oggetti. Questa operazione<br />

non può essere eseguita con la tastiera.<br />

Per spostare un oggetto<br />

1. Selezionare l’oggetto da spostare (potete eseguire una selezione multipla)<br />

2. Muovete il puntatore del mouse sopra <strong>di</strong> uno degli oggetti selezionati<br />

3. Cliccate con il tasto sinistro del mouse<br />

4. Tenendo il tasto premuto, spostate il puntatore e gli oggetti selezionati alla<br />

nuova posizione.<br />

5. Rilasciate il tasto del mouse.<br />

Siccome il mouse viene usato per muovere (e ri<strong>di</strong>mensionare) gli oggetti ed i<br />

cursori nei grafici, l’applicazione <strong>di</strong>stingue le due operazioni attraverso lo stato del<br />

tasto Ctrl della tastiera. Potete impostare l’applicazione per muovere gli oggetti<br />

quando Ctrl è rilasciato e muovere i cursori quando Ctrl è premuto o viceversa.<br />

Ve<strong>di</strong> la descrizione delle Preferenze nel capitolo 4.<br />

L’altro modo possibile per spostare gli oggetti è usando il comando Spostamento<br />

oggetti dal menu Disposizione.<br />

Con la versione 1.10 è stata introdotta la possibilità <strong>di</strong> spostare gli oggetti<br />

selezionati usando la tastiera.<br />

Per muovere uno o più oggetti con la tastiera:<br />

1. Selezionare l’oggetto da spostare (potete eseguire una selezione multipla)<br />

2. Premere uno dei tasti freccia, tenendo premuto in contemporanea il tasto<br />

CTRL.<br />

Lo spostamento applicato agli oggetti può essere impostati nella pagina Generale<br />

delle Preferenze. E’ possibile impostare un valore variabile da 0 a 10 mm.<br />

Figura 29 Spostamento oggetti<br />

Il comando Spostamento oggetti consente <strong>di</strong> specificare un offset orizzontale e uno<br />

verticale da applicare agli oggetti selezionati. E’ inoltre possibile eseguire una<br />

Pagina 41


copia degli oggetti prima <strong>di</strong> eseguire lo spostamento. Questa opzione è molto utile<br />

per <strong>di</strong>sporre sulla pagina una serie <strong>di</strong> oggetti ad intervalli regolari in maniera<br />

semiautomatica.<br />

Gruppi <strong>di</strong> Oggetti<br />

E’ possibile unire due o più oggetti per formare una singola entità che si comporta<br />

come un oggetto unico.<br />

Per raggruppare degli oggetti<br />

1. Selezionate due o più oggetti<br />

2. Scegliete il comando Raggruppa del menu Disposizione<br />

Le proprietà <strong>di</strong> un singolo oggetto appartenente ad un gruppo non possono essere<br />

mo<strong>di</strong>ficate. Per mo<strong>di</strong>ficare le proprietà <strong>di</strong> un oggetto raggruppato dovete prima<br />

separarlo nei suoi oggetti originari.<br />

Per separare un gruppo <strong>di</strong> oggetti<br />

1. Seleziona il gruppo <strong>di</strong> oggetti<br />

2. Esegui il comando Separa nel menu Disposizione; il comando Separa<br />

viene abilitato solo se l’oggetto selezionato è un gruppo.<br />

Di un gruppo <strong>di</strong> oggetti è comunque possibile mo<strong>di</strong>ficare quelle proprietà che sono<br />

in comune tra più oggetti. Per fare questo:<br />

1. Portare il puntatore sopra <strong>di</strong> uno degli oggetti selezionati.<br />

2. Premere il tasto <strong>di</strong> destra del mouse.<br />

3. Scegliere dal menu contesto il comando desiderato.<br />

I parametri che possono essere mo<strong>di</strong>ficati su un gruppo <strong>di</strong> oggetti sono: il tipo <strong>di</strong><br />

carattere, il tipo <strong>di</strong> penna, il tipo <strong>di</strong> riempimento ed il <strong>riferimento</strong> per i valori calcolati.<br />

Questa regola si applica anche agli oggetti appartenenti ad un gruppo; per<br />

mo<strong>di</strong>ficare tutte le proprietà si deve sud<strong>di</strong>videre il gruppo negli oggetti singoli, per<br />

mo<strong>di</strong>ficare le proprietà comuni scegliere dal menu contesto.<br />

Dimensionamento degli Oggetti<br />

Potete mo<strong>di</strong>ficare la <strong>di</strong>mensione degli oggetti usando il mouse oppure attraverso la<br />

finestra delle proprietà <strong>di</strong> ciascun oggetto.<br />

Non tutti gli oggetti possono essere ri<strong>di</strong>mensionati. Ad esempio la <strong>di</strong>mensione dei<br />

blocchi <strong>di</strong> testo viene calcolata dall’applicazione, e non può essere mo<strong>di</strong>ficata<br />

dall’utente.<br />

Potete vedere se un oggetto può essere ri<strong>di</strong>mensionato portando il cursore sopra<br />

<strong>di</strong> una delle maniglie che sono visualizzate quando selezionate l’oggetto. Se il<br />

puntatore cambia dalla freccia standard ad un altra forma, allora è possibile<br />

cambiare la <strong>di</strong>mensione dell’oggetto. Normalmente tutte le maniglie visualizzate<br />

possono essere usate per ri<strong>di</strong>mensionare un oggetto; per alcuni oggetti speciali<br />

(es. Segnalatori) non tutte le maniglie possono essere usate.<br />

E’ possibile cambiare la <strong>di</strong>mensione <strong>di</strong> un oggetto solo se è selezionato da solo.<br />

Nelle selezioni multiple il ri<strong>di</strong>mensionamento è sempre <strong>di</strong>sabilitato.<br />

Per ri<strong>di</strong>mensionare un oggetto<br />

1. Selezionare l’oggetto in questione<br />

2. Muovere il puntatore sopra <strong>di</strong> una delle maniglie visualizzate finché non<br />

cambia <strong>di</strong> forma<br />

3. Premete il tasto <strong>di</strong> sinistra del mouse<br />

Pagina 42


4. Tenendo il tasto premuto spostate la maniglia nella nuova posizione<br />

5. Rilasciate il tasto del mouse<br />

Un altro modo per mo<strong>di</strong>ficare la <strong>di</strong>mensione degli oggetti è con il comando<br />

Ri<strong>di</strong>mensiona Oggetti nel menu Disposizione. Questo comando vi permette <strong>di</strong><br />

mo<strong>di</strong>ficare la <strong>di</strong>mensione <strong>di</strong> uno o più oggetti con un valore numerico utente<br />

oppure ricopiando la <strong>di</strong>mensione da uno degli oggetti selezionati.<br />

Figura 30 - Finestra per mo<strong>di</strong>ficare la<br />

<strong>di</strong>mensione degli oggetti<br />

La finestra Dimensione Oggetti presenta i seguenti campi:<br />

Ri<strong>di</strong>mensiona con In questo combo box sono presenti le seguenti scelte:<br />

Dimensione Utente, Primo Oggetto Selezionato e Ultimo<br />

Oggetto Selezionato. In<strong>di</strong>ca da dove sarà ricavata la<br />

nuova <strong>di</strong>mensione <strong>di</strong> tutti gli oggetti selezionati.<br />

Dimensione Utente<br />

Disabilita Orizzontale<br />

Disabilita Verticale<br />

Inserite Larghezza e Altezza da applicare agli oggetti.<br />

Abilitati solo se si è scelto Dimensione Utente.<br />

Se attivo <strong>di</strong>sabilita il ri<strong>di</strong>mensionamento orizzontale.<br />

Se attivo <strong>di</strong>sabilita il ri<strong>di</strong>mensionamento verticale.<br />

Siccome il mouse viene usato per ri<strong>di</strong>mensionare (e muovere) gli oggetti ed i<br />

cursori nei grafici, l’applicazione <strong>di</strong>stingue le due operazioni attraverso lo stato del<br />

tasto Ctrl della tastiera. Potete impostare l’applicazione per muovere gli oggetti<br />

quando Ctrl è rilasciato e muovere i cursori quando Ctrl è premuto o viceversa.<br />

Ve<strong>di</strong> la descrizione delle Preferenze nel capitolo 4.<br />

Spaziatura degli Oggetti<br />

E’ possibile <strong>di</strong>stribuire degli oggetti in modo che equamente <strong>di</strong>stanziati tra loro. Per<br />

<strong>di</strong>stribuire uniformemente degli oggetti usate la seguente procedura:<br />

1. Selezionate un gruppo <strong>di</strong> oggetti (almeno 3).<br />

2. Aprite il menu Disposizione.<br />

3. Selezionate il comando Distribuisce oggetti/Orizzontalmente per spaziare<br />

gli oggetti lungo la <strong>di</strong>rezione orizzontale.<br />

4. Selezionate il comando Distribuisce oggetti/Verticalmente per spaziare gli<br />

oggetti lungo la <strong>di</strong>rezione verticale.<br />

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5. Selezionate il comando Distribuisce oggetti/Diagonalmente per spaziare gli<br />

oggetti lungo entrambe le <strong>di</strong>rezioni.<br />

Blocco degli Oggetti<br />

Bloccare un oggetto significa fare in modo che non possa essere mo<strong>di</strong>ficato<br />

inavvertitamente. Quando si è costruita una parte <strong>di</strong> una pagina è consigliabile<br />

bloccare quegli oggetti in modo da non mo<strong>di</strong>ficarli accidentalmente. Il blocco <strong>di</strong> un<br />

oggetto può essere annullato.<br />

Un oggetto bloccato è comunque selezionabile in modo da poter essere usato<br />

come <strong>riferimento</strong> per operazioni con altri oggetti.<br />

Per bloccare degli oggetti<br />

1. Selezionare l’oggetto (o gli oggetti) da bloccare<br />

2. Eseguire il comando Blocca nel menu Disposizione, oppure premete Ctrl-L<br />

(premere i tasti Ctrl e L simultaneamente)<br />

Per sbloccare degli oggetti<br />

1. Selezionare l’oggetto (o gli oggetti) da sbloccare<br />

2. Eseguire il comando Sblocca nel menu Disposizione, oppure premete Ctrl-<br />

U (premere i tasti Ctrl e U simultaneamente)<br />

Se il comando Sblocca viene eseguito su un oggetto non bloccati, non succede<br />

niente.<br />

Allineamento degli Oggetti<br />

L’applicazione è in grado <strong>di</strong> allineare uno o più oggetti ad una coor<strong>di</strong>nata della<br />

pagina oppure ad altri oggetti.<br />

Per allineare degli oggetti<br />

1. Selezionate gli oggetti da allineare<br />

2. Eseguire il comando Allinea oggetti nel menu Disposizione<br />

3. Impostare i parametri nella finestra <strong>di</strong> allineamento come desiderato<br />

4. Premere OK.<br />

La finestra <strong>di</strong> allineamento ha due gruppi <strong>di</strong> parametri. Uno è per l’allineamento<br />

orizzontale e l’altro per quello verticale. L’allineamento può essere eseguito<br />

in<strong>di</strong>pendentemente su ciascuno dei due assi, oppure può essere eseguito<br />

simultaneamente per entrambi gli assi.<br />

Pagina 44


Figura 31 - Finestra <strong>di</strong> allineamento degli oggetti<br />

Per l’allineamento orizzontale dovete impostare<br />

Allinea a<br />

Questo combo box vi permette <strong>di</strong> scegliere il modo <strong>di</strong><br />

allineamento. Le scelte possibili sono: Nessun<br />

allineamento; Coor<strong>di</strong>nata utente per allineare ad una<br />

coor<strong>di</strong>nata arbitraria della pagina; Primo oggetto<br />

selezionato per usare il primo oggetti come <strong>riferimento</strong>;<br />

Ultimo oggetto selezionato per usare l’ultimo come<br />

<strong>riferimento</strong>.<br />

Gruppo <strong>di</strong> pulsanti<br />

Il gruppo <strong>di</strong> pulsanti abilita l’allineamento a Sinistra, al<br />

Centro o a Destra.<br />

Coor<strong>di</strong>nate utente E’ la coor<strong>di</strong>nata della pagina usata come <strong>riferimento</strong> per<br />

l’allineamento. Abilitato solo se state allineando a<br />

Coor<strong>di</strong>nata Utente.<br />

Per l’allineamento verticale dovete impostare<br />

Allinea a<br />

Questo combo box vi permette <strong>di</strong> scegliere il modo <strong>di</strong><br />

allineamento. Le scelte possibili sono: Nessun<br />

allineamento; Coor<strong>di</strong>nata utente per allineare ad una<br />

coor<strong>di</strong>nata arbitraria della pagina; Primo oggetto<br />

selezionato per usare il primo oggetti come <strong>riferimento</strong>;<br />

Ultimo oggetto selezionato per usare l’ultimo come<br />

<strong>riferimento</strong>.<br />

Gruppo <strong>di</strong> pulsanti<br />

Il gruppo <strong>di</strong> pulsanti abilita l’allineamento in Alto, al<br />

Centro o in Basso.<br />

Coor<strong>di</strong>nate utente E’ la coor<strong>di</strong>nata della pagina usata come <strong>riferimento</strong> per<br />

l’allineamento. Abilitato solo se state allineando a<br />

Coor<strong>di</strong>nata Utente.<br />

Se uno o più oggetti tra quelli selezionati è bloccato, non saranno spostati dal<br />

comando <strong>di</strong> allineamento.<br />

Or<strong>di</strong>ne degli Oggetti<br />

NWWin <strong>di</strong>segna I vari oggetti sulla pagina seguendo un or<strong>di</strong>ne preciso.<br />

Pagina 45


Per primi <strong>di</strong>segna gli oggetti del livello Globale, poi <strong>di</strong>segna quelli del livello Pagina<br />

della pagina corrente, infine dopo tutti gli altri oggetti, <strong>di</strong>segna i Segnalatori. Potete<br />

immaginare che i segnalatori si trovano su un livello invisibile <strong>di</strong>segnato dopo il<br />

livello della pagina.<br />

All’interno <strong>di</strong> ciascun livello gli oggetti sono <strong>di</strong>segnati nello stesso or<strong>di</strong>ne in cui sono<br />

stati aggiunti (<strong>di</strong>segnati dall’utente) al livello, in modo che l’ultimo oggetto sia<br />

sempre <strong>di</strong>segnato sopra tutti gli altri. Inoltre ricordate che se avete due oggetti<br />

sovrapposti, lo strumento <strong>di</strong> selezione sceglierà sempre quello che sta sopra.<br />

Naturalmente succede che l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno non sia quello che volete; in questo<br />

caso è possibile cambiare l’or<strong>di</strong>ne degli oggetti.<br />

E’ possibile cambiare l’or<strong>di</strong>ne solo degli oggetti appartenenti al livello corrente.<br />

Per cambiare l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> un oggetto<br />

1. Selezionate l’oggetto desiderato (non è possibile eseguire una selezione<br />

multipla)<br />

2. Nel menu Disposizione aprite il sottomenu Sposta Oggetto.<br />

3. Scegliere uno dei coman<strong>di</strong> del sottomenu Sposta Oggetto<br />

• Davanti a tutto porta l’oggetto selezionato davanti (sopra) tutti gli altri.<br />

• Dietro a tutto per muovere l’oggetto <strong>di</strong>etro (sotto) a tutti gli altri<br />

• In Avanti muove l’oggetto avanti <strong>di</strong> una posizione, in altre parole sopra<br />

l’oggetto che si trova imme<strong>di</strong>atamente sopra ad esso.<br />

• In<strong>di</strong>etro muove l’oggetto in<strong>di</strong>etro <strong>di</strong> una posizione, in altre parole sotto<br />

l’oggetto che si trova imme<strong>di</strong>atamente sotto ad esso.<br />

Testo<br />

L’oggetto <strong>di</strong> testo viene usato per mettere dei piccoli blocchi <strong>di</strong> testo sulla pagina.<br />

Gli attributi che sono impostati in un blocco <strong>di</strong> testo vengono usati sempre per tutto<br />

il testo appartenente all’oggetto.<br />

Se volete inserire del testo con <strong>di</strong>verse opzioni <strong>di</strong> formattazione dovete incorporare<br />

un oggetto OLE (Object Linking and Embed<strong>di</strong>ng) da un’altra applicazione (es.<br />

Microsoft WinWord). Tuttavia è possibile ruotare un oggetto <strong>di</strong> testo, ma non un<br />

oggetto OLE.<br />

Usate lo strumento <strong>di</strong> testo dalla palette <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno per inserire del testo sulla<br />

pagina.<br />

Per inserire un blocco <strong>di</strong> testo<br />

1. Selezionare lo strumento <strong>di</strong> Testo dalla palette<br />

2. Fate clic con il tasto <strong>di</strong> sinistra del mouse nella posizione dove volete<br />

mettere il testo.<br />

3. La finestra delle proprietà del teso si apre e voi potete iniziare a scrivere il<br />

testo<br />

4. Aprite la finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo per l’impostazione del tipo <strong>di</strong> carattere<br />

premendo il pulsante Carattere e impostate il carattere.<br />

5. Impostate il tipo <strong>di</strong> allineamento e l’eventuale rotazione<br />

6. Premete OK<br />

Pagina 46


Figura 32 - Finestra <strong>di</strong> proprietà del testo<br />

Il valore <strong>di</strong> rotazione deve essere espresso in gra<strong>di</strong>; la <strong>di</strong>rezione è antioraria.<br />

Per mo<strong>di</strong>ficare un oggetto <strong>di</strong> testo esistente usate lo strumento <strong>di</strong> selezione e fate<br />

doppio-clic sull’oggetto, oppure dopo averlo selezionato premete Alt+Invio, o usate<br />

il comando Proprietà nel menu Mo<strong>di</strong>fica.<br />

La <strong>di</strong>mensione <strong>di</strong> un oggetto <strong>di</strong> testo è calcolata dall’applicazione, e l’utente non la<br />

può mo<strong>di</strong>ficare.<br />

Inserimento <strong>di</strong> caratteri in apice e pe<strong>di</strong>ce e inserimento <strong>di</strong> simboli<br />

Nelle scritte usate per l’oggetto testo, l’oggetto valore calcolato e per i titoli degli<br />

assi dei grafici, è possibile inserire dei caratteri <strong>di</strong> formattazione, all’interno del<br />

testo stesso per istruire l’applicazione a scrivere parti del testo in apice o in pe<strong>di</strong>ce,<br />

oppure per scrivere dei simboli.<br />

Il co<strong>di</strong>ce da inserire inizia sempre con il carattere \ (backslash) seguito da un<br />

numero. All’inizio della scritta è attivo il testo normale. Ogni attivazione del modo<br />

apice o pe<strong>di</strong>ce deve essere terminata con la riattivazione del modo normale.<br />

Sequenza <strong>di</strong> escape Effetto<br />

\0 Testo normale<br />

\1 Testo in apice<br />

\2 Testo in pe<strong>di</strong>ce<br />

\3 Il testo successivo è scritto usando il<br />

set <strong>di</strong> caratteri “Symbol” invece del<br />

carattere selezionato per il testo.<br />

Esempi:<br />

la scritta L\2eq\0 darà come risultato L eq .<br />

La scritta \3D\0SEL darà come risultato ∆SEL.<br />

Linee<br />

Usate lo strumento Linea dalla palette <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno per inserire una linea sul livello<br />

corrente.<br />

Pagina 47


Per <strong>di</strong>segnare una linea<br />

1. Selezionare lo strumento Linea<br />

2. Fate clic col tasto sinistro del mouse nella posizione <strong>di</strong> partenza<br />

3. Tenendo premuto il tasto muovete il puntatore nella posizione finale della<br />

linea<br />

4. Rilasciate il mouse.<br />

Per cambiare una linea esistente<br />

1. Selezionate una linea con lo strumento <strong>di</strong> selezione.<br />

2. Spostate il puntatore sopra <strong>di</strong> uno degli estremi finché il cursore non<br />

cambia forma.<br />

3. Fate clic col tasto sinistro del mouse nella posizione <strong>di</strong> partenza<br />

4. Spostate la maniglia nella nuova posizione<br />

5. Rilasciate il mouse.<br />

Figura 33 - La finestra delle proprietà della linea<br />

Per cambiare le proprietà <strong>di</strong> una linea usate lo strumento <strong>di</strong> selezione e fate<br />

doppio-clic sulla linea, oppure dopo averla selezionata premete Alt+Invio o usate il<br />

comando Proprietà dal menu Mo<strong>di</strong>fica.<br />

Premendo il pulsante Attributi Linea per cambiare gli attributi della linea.<br />

Pagina 48


Figura 34 - Finestra degli attributi della linea<br />

Nella finestra degli attributi scegliete lo stile dalla lista. Premete su Mo<strong>di</strong>fica Colore<br />

per cambiarne il colore ed infine impostate lo spessore della linea.<br />

Per aggiungere o mo<strong>di</strong>ficare un stile <strong>di</strong> linea premete il pulsante Mo<strong>di</strong>fica alla<br />

destra della lista degli stili.<br />

Figura 35 - La finestra per mo<strong>di</strong>ficare uno stile<br />

<strong>di</strong> linea<br />

Nella finestra <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica dello stile, viene richiesto oltre al nome, <strong>di</strong> definire la<br />

lunghezza <strong>di</strong> ciascun tratto <strong>di</strong> linea o <strong>di</strong> spazio. E’ possibile definire fino a cinque<br />

tratti e cinque spazi.<br />

Una volta che avete ottenuto lo stile desiderato usate il pulsante Aggiungi per<br />

aggiungere lo stile corrente alla file della lista, Inserisci per inserirlo prima <strong>di</strong> quello<br />

che stavate mo<strong>di</strong>ficando, oppure Sostituisci per sostituirlo.<br />

Gli stili delle linee sono salvati nel file INI dell’applicazione.<br />

Pagina 49


Poligoni<br />

Usate lo strumento poligono per inserire un poligono sul livello corrente.<br />

Per inserire un poligono<br />

1. Selezionare lo strumento Poligono dalla palette <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno<br />

2. Fate clic col tasto sinistro del mouse nella posizione del primo punto e<br />

rilasciate il tasto<br />

3. Spostate il puntatore sul secondo punto, cliccate e rilasciate<br />

4. Ripetete per tutti gli altri vertici del poligono<br />

5. Sull’ultimo vertice eseguite un doppio-clic. Questo terminerà il poligono.<br />

I poligoni sono chiusi automaticamente dal programma.<br />

Per cambiare la forma <strong>di</strong> un poligono esistente<br />

1. Selezionate il poligono con lo strumento <strong>di</strong> selezione<br />

2. Spostate il puntatore sopra <strong>di</strong> uno dei vertici.<br />

3. Spostate la maniglia nella nuova posizione<br />

4. Rilasciate il mouse.<br />

Per cambiare le proprietà <strong>di</strong> un poligono usate lo strumento <strong>di</strong> selezione e fate<br />

doppio-clic sul poligono, oppure dopo averlo selezionato premete Alt+Invio o usate<br />

il comando Proprietà dal menu Mo<strong>di</strong>fica.<br />

Figura 36 - La finestra delle proprietà<br />

del poligono<br />

Le proprietà <strong>di</strong> un poligono sono gli attributi della linea <strong>di</strong> contorno e il tipo <strong>di</strong><br />

riempimento.<br />

Gli attributi del contorno si possono mo<strong>di</strong>ficare come per l’oggetto linea.<br />

Il tipo <strong>di</strong> riempimento cambia premendo sul pulsante Riempimento.<br />

La finestra con le caratteristiche <strong>di</strong> riempimento è visualizzata. Nella lista dei<br />

riempimenti scegliete il motivo che volete usare.<br />

Pagina 50


Figura 37 - La finestra degli attributi <strong>di</strong> riempimento<br />

Nella finestra degli attributi <strong>di</strong> riempimento potete selezionare il motivo usato per il<br />

riempimento, il colore <strong>di</strong> primo piano e quello del fondo, ed infine il modo del fondo.<br />

Quest’ultimo parametro vale solo per i motivi predefiniti <strong>di</strong> Windows.<br />

Per creare o mo<strong>di</strong>ficare un motivo <strong>di</strong> riempimento premete sul tasto Mo<strong>di</strong>fica.<br />

Figura 38 - Finestra <strong>di</strong> impostazione dei motivi<br />

<strong>di</strong> riempimento<br />

Nella finestra dovete definire il nome ed il motivo stesso. Fate clic con il tasto<br />

sinistro del mouse sulla scacchiera che rappresenta i punti del motivo, per<br />

aggiungere o togliere pixel; controllate l’effetto nell’esempio.<br />

Una volta che avete ottenuto lo stile desiderato usate il pulsante Aggiungi per<br />

aggiungere lo stile corrente alla file della lista, Inserisci per inserirlo prima <strong>di</strong> quello<br />

che stavate mo<strong>di</strong>ficando, oppure Sostituisci per sostituirlo.<br />

Pagina 51


Gli stili <strong>di</strong> riempimento sono salvati automaticamente nel file INI dell’applicazione.<br />

Rettangoli<br />

Usate lo strumento Rettangolo dalla palette <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno per <strong>di</strong>segnare un rettangolo<br />

sulla pagina corrente.<br />

Per <strong>di</strong>segnare un rettangolo<br />

1. Selezionate lo strumento Rettangolo dalla palette <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno<br />

2. Fate clic con il tasto sinistro del mouse sul primo angolo del rettangolo<br />

3. Tenendo premuto il tasto, spostate il puntatore alla posizione dell’angolo<br />

opposto<br />

4. Rilasciate il mouse.<br />

Se tenete premuto il tasto MAIUSCOLE sulla tastiera mentre <strong>di</strong>segnate il<br />

rettangolo, questo <strong>di</strong>venterà automaticamente un quadrato.<br />

Per cambiare la <strong>di</strong>mensione <strong>di</strong> un rettangolo<br />

1. Selezionate il rettangolo con lo strumento <strong>di</strong> selezione<br />

2. Spostate il puntatore sopra <strong>di</strong> uno dei vertici.<br />

3. Spostate la maniglia nella nuova posizione<br />

4. Rilasciate il mouse.<br />

Per cambiare le proprietà <strong>di</strong> un rettangolo usate lo strumento <strong>di</strong> selezione e fate<br />

doppio-clic sul rettangolo, oppure dopo averlo selezionato premete Alt+Invio o<br />

usate il comando Proprietà dal menu Mo<strong>di</strong>fica.<br />

Figura 39 - La finestra delle proprietà<br />

del rettangolo<br />

Nella finestra delle proprietà del rettangolo potete mo<strong>di</strong>ficare le coor<strong>di</strong>nate dei due<br />

vertici che lo definiscono oppure potete cambiare gli attributi della linea <strong>di</strong> contorno<br />

e del riempimento.<br />

Pagina 52


Rettangoli Arrotondati<br />

Questo oggetto si comporta esattamente come un rettangolo normale. L’unica<br />

<strong>di</strong>fferenza è una maniglia che compare all’interno <strong>di</strong> un vertice. Usate questa<br />

maniglia per cambiare l’arrotondamento dei vertici.<br />

Ellissi<br />

Usate lo strumento Ellisse dalla palette <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno per <strong>di</strong>segnare un’ellisse o un<br />

cerchio sulla pagina corrente.<br />

Per <strong>di</strong>segnare un’ellisse<br />

1. Selezionate lo strumento Ellisse dalla palette <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno<br />

2. Fate clic con il tasto sinistro del mouse sul primo angolo del rettangolo che<br />

contiene l’ellisse<br />

3. Tenendo premuto il tasto, spostate il puntatore alla posizione dell’angolo<br />

opposto<br />

4. Rilasciate il mouse.<br />

Se tenete premuto il tasto MAIUSCOLE sulla tastiera mentre <strong>di</strong>segnate l’ellisse,<br />

questo <strong>di</strong>venterà automaticamente un cerchio.<br />

Per cambiare la <strong>di</strong>mensione <strong>di</strong> un’ellisse<br />

1. Selezionate l’ellisse con lo strumento <strong>di</strong> selezione<br />

2. Spostate il puntatore sopra <strong>di</strong> uno dei vertici.<br />

3. Spostate la maniglia nella nuova posizione<br />

4. Rilasciate il mouse.<br />

Per cambiare le proprietà <strong>di</strong> un’ellisse usate lo strumento <strong>di</strong> selezione e fate<br />

doppio-clic sull’ellisse, oppure dopo averla selezionata premete Alt+Invio o usate il<br />

comando Proprietà dal menu Mo<strong>di</strong>fica.<br />

Nella finestra delle proprietà dell’ellisse potete mo<strong>di</strong>ficare le coor<strong>di</strong>nate del<br />

rettangolo <strong>di</strong> ingombro, oppure potete cambiare gli attributi della linea <strong>di</strong> contorno e<br />

del riempimento.<br />

Valori Calcolati<br />

Usate lo strumento Valore dalla palette <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno per inserire un Valore Calcolato<br />

sulla pagina corrente.<br />

Gli oggetti Valore sono un tipo speciale <strong>di</strong> oggetti testo; infatti, si comportano come<br />

gli oggetti testo ma il testo stesso è calcolato dal programma e non inserito<br />

dall’utente.<br />

Per inserire un Valore Calcolato<br />

1. Selezionare lo strumento Valore dalla palette <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno<br />

2. Fate clic con il tasto sinistro del mouse nel punto dove volete inserire<br />

l’oggetto<br />

3. La finestra <strong>di</strong> proprietà dei valori calcolati si apre, e voi definite come il<br />

valore viene calcolato<br />

4. Premere OK<br />

Pagina 53


Figura 40 - Finestra <strong>di</strong> proprietà dei valori calcolati - Pagina Generale<br />

Per impostare un valore selezionare dapprima il Gruppo <strong>di</strong> appartenenza del<br />

valore, e poi il valore desiderato nella lista alla destra. I parametri <strong>di</strong> Riferimento<br />

sono abilitati solo per i valori dei gruppi Misura, Canale/Categoria e Grafico.<br />

Il gruppo Generale contiene i seguenti valori:<br />

• Informazioni sull’utente definite al momento dell’installazione oppure nella<br />

pagina Informazioni Utente <strong>di</strong> questa finestra.<br />

• Numero della pagina.<br />

• Data e ora <strong>di</strong> stampa.<br />

Il gruppo Documento contiene il nome del file contenente il documento e alcuni<br />

campi che si riferiscono alle informazioni <strong>di</strong> sommario del documento stesso.<br />

Il gruppo Misura contiene i seguenti valori:<br />

• Nome, Data, Ora, Località, Operatore, Strumentazione, Calibrazione e<br />

Annotazioni della misura. Questi campi sono gli stessi che l’utente deve<br />

inserire quando esegue una nuova misura.<br />

• Altri valori delle misure sono il numero <strong>di</strong> spettri (o <strong>di</strong> elementi temporali), il<br />

numero <strong>di</strong> canali, la durata della misura ed il tempo <strong>di</strong> scansione.<br />

La misura usata per calcolare questi valori può essere scelta <strong>di</strong>rettamente (fate clic<br />

nel Riferimento su Misura) dal combo box Misura; oppure può essere riferita<br />

tramite una Sorgente Dati <strong>di</strong> un grafico (fate clic su Sorgente Dati) scegliendo il<br />

grafico e la sorgente dai rispettivi combo box.<br />

Il gruppo Canale/Categoria include:<br />

• Nome del canale<br />

Pagina 54


• Tipo <strong>di</strong> filtri (per canali spettrali)<br />

• Tipo <strong>di</strong> banda (per canali spettrali) es.: 1/1 ottava, 1/3 d’ottava.<br />

• Prima e ultima banda definite, e numero <strong>di</strong> bande nello spettro (per canali<br />

spettrali).<br />

• Con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> misura del canale come Costante <strong>di</strong> Tempo, Me<strong>di</strong>a,<br />

Pesatura, filtri Passa Alto e Passa Basso.<br />

• Offset <strong>di</strong> calibrazione eventualmente inserito dall’utente con il comando<br />

Calibrazione.<br />

La misura usata per calcolare questi valori può essere scelta <strong>di</strong>rettamente oppure<br />

può essere riferita tramite una Sorgente Dati <strong>di</strong> un grafico.<br />

Il gruppo Grafico include:<br />

• La posizione ed il Valore del cursore.<br />

• Il valore minimo e massimo della curva.<br />

• La posizione del valore minimo e massimo della curva.<br />

• Il Valore <strong>di</strong> Leq o SEL totale, cioè alla fine della misura in<strong>di</strong>pendentemente<br />

dalla porzione visualizzata.<br />

• Il Valore <strong>di</strong> Leq o SEL parziale, cioè della parte <strong>di</strong> segnale visualizzata nel<br />

grafico.<br />

• La curva <strong>di</strong> pesatura applicata ai dati visualizzati.<br />

• Il valore Overall (LIN) e (W) dello spettro.<br />

Il gruppo Valori Misurati include:<br />

• Uno dei valori misurati.<br />

• Il valore minimo.<br />

• Il valore massimo.<br />

• La posizione del valore minimo.<br />

• La posizione del valore massimo.<br />

• Il valore me<strong>di</strong>o.<br />

• La deviazione standard.<br />

• Un valore <strong>di</strong> LN se il Dato supporta il calcolo della cumulativa.<br />

L’oggetto Valore Calcolato è molto flessibile ed è probabile che nuovo valori o<br />

gruppi saranno aggiunti in futuro.<br />

Pagina 55


Figura 41 - Finestra <strong>di</strong> proprietà dei valori calcolati - Pagina Aspetto<br />

Le proprietà <strong>di</strong> un Valore Calcolato che definiscono gli attributi del testo possono<br />

essere impostate nella pagina Aspetto.<br />

Posizione<br />

Posizione sulla pagina del punto <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong> del<br />

valore calcolato.<br />

Prefisso<br />

Suffisso<br />

Carattere<br />

Disposizione - Non<br />

formattata<br />

Disposizione - Usa le<br />

tabulazioni<br />

Scritta che precede la scritta del valore calcolato.<br />

Inserire il carattere $ per fare sì che l’applicazione<br />

generi automaticamente un prefisso predefinito in<br />

base al valore scelto.<br />

Scritta che segue la scritta del valore calcolato<br />

Per impostare il tipo <strong>di</strong> carattere usato<br />

Impostare questa opzione per concatenare prefisso,<br />

valore e suffisso in un’unica scritta <strong>di</strong> testo. Impostare<br />

anche il tipo <strong>di</strong> allineamento e la rotazione del testo.<br />

Scegliere questa opzione per mantenere prefisso,<br />

valore e suffisso separati. Per ciascuno si dovrà<br />

impostare un valore <strong>di</strong> spostamento (dal punto <strong>di</strong><br />

<strong>riferimento</strong> dell’oggetto). Ciascuna sezione accetta<br />

anche l’impostazione dell’allineamento, che è molto<br />

utile per incolonnare più <strong>di</strong> un valore<br />

Inserimento <strong>di</strong> caratteri in apice e pe<strong>di</strong>ce e inserimento <strong>di</strong> simboli<br />

Nelle scritte usate per l’oggetto testo, l’oggetto valore calcolato e per i titoli degli<br />

assi dei grafici, è possibile inserire dei caratteri <strong>di</strong> formattazione, all’interno del<br />

Pagina 56


testo stesso per istruire l’applicazione a scrivere parti del testo in apice o in pe<strong>di</strong>ce,<br />

oppure per scrivere dei simboli.<br />

Il co<strong>di</strong>ce da inserire inizia sempre con il carattere \ (backslash) seguito da un<br />

numero. All’inizio della scritta è attivo il testo normale. Ogni attivazione del modo<br />

apice o pe<strong>di</strong>ce deve essere terminata con la riattivazione del modo normale.<br />

Sequenza <strong>di</strong> escape Effetto<br />

\0 Testo normale<br />

\1 Testo in apice<br />

\2 Testo in pe<strong>di</strong>ce<br />

\3 Il testo successivo è scritto usando il<br />

set <strong>di</strong> caratteri “Symbol” invece del<br />

carattere selezionato per il testo.<br />

Esempi:<br />

la scritta L\2eq\0 darà come risultato L eq .<br />

La scritta \3D\0SEL darà come risultato ∆SEL.<br />

Figura 42 - Finestra <strong>di</strong> proprietà dei valori calcolati - Pagina<br />

Conversione Valore<br />

Nella pagina Conversione valore si trovano i parametri che controllano la<br />

conversione dei valori numerici in testo prima della rappresentazione.<br />

Tutti i parametri <strong>di</strong> questa pagina sono ignorati se il valore calcolato non è <strong>di</strong> tipo<br />

numerico.<br />

Unità originale<br />

Specificare l’unità <strong>di</strong> misura originale del valore<br />

calcolato<br />

Pagina 57


calcolato.<br />

Converte nell’unità<br />

Valore <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong> dB<br />

Fattori <strong>di</strong> scala<br />

Formato numerico<br />

Specificare l’unità <strong>di</strong> misura <strong>di</strong> destinazione. Lasciare<br />

Nessuna se si vuole mantenere il valore nella sua<br />

unità <strong>di</strong> misura originale.<br />

Specificare il valore <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong> da usare nella<br />

conversione tra dB e unità fisica o viceversa.<br />

I due fattori <strong>di</strong> scala possono essere utilizzati per<br />

scalare arbitrariamente ciascun valore. Normalmente<br />

devono essere impostati entrambi a 1, che mantieme<br />

inalterato il valore calcolato.<br />

Formato <strong>di</strong> conversione a testo dei valori numerici<br />

Figura 43 - Finestra <strong>di</strong> proprietà dei valori calcolati - Pagina<br />

Informazioni Utente<br />

Nella pagina Informazioni Utente, ogni utente può inserire i suoi dati. Questi dati<br />

possono anche essere inseriti al momento dell’installazione del programma.<br />

Segnalatori<br />

Usate lo strumento Segnalatore dalla palette <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno per inserire un oggetto <strong>di</strong><br />

questo tipo.<br />

I segnalatori sono un tipo speciale <strong>di</strong> oggetto usato per in<strong>di</strong>care qualcosa sulla<br />

pagina del documento. Ci sono due tipi <strong>di</strong> segnalatori: Segnalatori dei Grafici e<br />

Segnalatori Liberi.<br />

Il primo tipo è collegato ad un valore visualizzato in un grafico; questo segnalatore<br />

segue il grafico a cui è collegato quando questo viene spostato oppure viene<br />

Pagina 58


copiato nell’archivio appunti. I segnalatori dei grafici sono cancellati quando il<br />

grafico a cui sono connessi viene cancellato.<br />

I segnalatori collegati ai grafici vengono collegati al cursore del grafico al momento<br />

della creazione. Se al momento della creazione del segnalatore il cursore<br />

delimitava una porzione <strong>di</strong> grafico, viene generato un segnalatore particolare che<br />

visualizza il delta Leq della porzione <strong>di</strong> segnale, oppure la somma delle bande<br />

selezionate per un grafico verso frequenza. I segnalatori collegati al cursore<br />

possono essere spostati <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong>, mentre quelli collegati ad una selezione no.<br />

Il secondo tipo sono i Segnalatori Liberi che non sono collegati ad altri oggetti ma<br />

ad una coor<strong>di</strong>nata della pagina.<br />

Per inserire un segnalatore<br />

1. Selezionare lo strumento Segnalatore nella palette <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno<br />

2. Fate clic con il tasto sinistro del mouse dove volete piazzare il segnalatore.<br />

Se cliccate su un grafico, viene creato un segnalatore dei grafici e viene<br />

automaticamente collegato alla posizione del cursore principale della<br />

sorgente dati corrente. Se cliccate al <strong>di</strong> fuori <strong>di</strong> ogni grafico viene creato un<br />

segnalatore libero collegato alla coor<strong>di</strong>nata del puntatore.<br />

3. La finestra delle proprietà del segnalatore viene aperta e voi dovete<br />

impostare i suoi parametri.<br />

4. Premere OK<br />

La finestra <strong>di</strong> proprietà dei segnalatori si <strong>di</strong>vide in quattro pagine<br />

Sulla prima pagina dovete impostare la posizione <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong> per i segnalatori<br />

liberi, mentre i riferimenti dei segnalatori dei grafici sono visualizzati ma non<br />

possono essere mo<strong>di</strong>ficati.<br />

Figura 44 - Segnalatore Grafico normale - Pagina generale<br />

I segnalatori collegati ad un grafico hanno la possibilità <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare la posizione<br />

del segnalatore sull’asse principale del grafico.<br />

Pagina 59


Figura 45 - Segnalatore Grafico speciale - Pagina generale<br />

Se il segnalatore grafico è <strong>di</strong> tipo speciale allora saranno visualizzate sia la<br />

posizione iniziale sia quella finale. Inoltre una casella supplementare permette <strong>di</strong><br />

scegliere il tipo <strong>di</strong> valore calcolato per il segnalatore speciale, a scelta tra ∆Leq,<br />

∆SEL e Lmax. Per grafici verso frequenza sarà sempre visualizzato il valore della<br />

somma delle bande selezionate.<br />

Potete scegliere tra tre tipi <strong>di</strong> segnalatore<br />

Testo<br />

Immagine<br />

Valore<br />

Visualizza un blocco <strong>di</strong> testo nella finestra del<br />

segnalatore<br />

Visualizza un immagine (sia bitmap che metafile) nella<br />

finestra del segnalatore<br />

Visualizza il valore del punto dati collegato. Questo tipo<br />

viene <strong>di</strong>sabilitato per i segnalatori liberi perché non vi<br />

sono dati da visualizzare.<br />

Pagina 60


Figura 46 - Proprietà dei segnalatori - Pagina aspetto<br />

Sulla pagina Aspetto dovete impostare i parametri che controllano l’apparenza del<br />

segnalatore.<br />

Nella parte alta della pagina potete specificare lo spostamento della finestra del<br />

segnalatore, cioè la <strong>di</strong>stanza della finestra dal punto <strong>di</strong> connessione.<br />

Per la connessione potete scegliere tra<br />

Nessuna<br />

Nessuna linea <strong>di</strong> connessione viene <strong>di</strong>segnata<br />

Linea<br />

Una linea collega il rettangolo del segnalatore con il<br />

punto <strong>di</strong> connessione<br />

Freccia+Linea<br />

Una linea con una freccia terminale collega il rettangolo<br />

del segnalatore con il punto <strong>di</strong> connessione<br />

Con il tipo <strong>di</strong> connessione impostate anche gli attributi della linea ed<br />

eventualmente della freccia.<br />

Per il rettangolo del segnalatore potete impostare gli attributi della linea <strong>di</strong><br />

contorno, il tipo <strong>di</strong> riempimento e un valore <strong>di</strong> ingran<strong>di</strong>mento della cornice rispetto<br />

alla <strong>di</strong>mensione calcolata dal programma.<br />

La linea <strong>di</strong> connessione è collegata automaticamente al rettangolo del segnalatore.<br />

Il programma sceglie come punto <strong>di</strong> collegamento il punto maniglia più vicino al<br />

punto <strong>di</strong> connessione.<br />

Nella pagina Testo dovete impostare i parametri per i segnalatori <strong>di</strong> tipo testo o<br />

valore.<br />

Pagina 61


Figura 47 - Proprietà dei segnalatori - Pagina Testo<br />

La casella del Testo del Segnalatore è attivata solo per i tipi <strong>di</strong> testo.<br />

Potete scegliere il carattere usato per <strong>di</strong>segnare il testo o l’allineamento.<br />

E’ possibile ri<strong>di</strong>mensionare o spostare un segnalatore <strong>di</strong>rettamente con il mouse<br />

1. Selezionare un segnalatore.<br />

2. Fare clic nel rettangolo del segnalatore e, tenendo premuto il tasto,<br />

spostare il puntatore. Il punto <strong>di</strong> connessione non viene spostato, solo la<br />

posizione del riquadro viene mo<strong>di</strong>ficata.<br />

3. Fate clic sul punto <strong>di</strong> connessione e spostate il puntatore per muovere il<br />

punto <strong>di</strong> connessione. Per i segnalatori liberi potete muovere la maniglia<br />

qualsiasi punto della pagina. Per i segnalatori dei grafici il punto <strong>di</strong><br />

connessione può essere mosso solo lungo la curva dati a cui è collegato.<br />

Pagina 62


Maniglia per cambiare<br />

<strong>di</strong>mensione<br />

Maniglia per cambiare<br />

<strong>di</strong>mensione<br />

Maniglia del punto <strong>di</strong><br />

connessione. Fate clic e<br />

spostateper muovere il<br />

punto <strong>di</strong> connessione<br />

Maniglia per cambiare<br />

<strong>di</strong>mensione<br />

Fate clic nel rettangolo e<br />

spostate per cambiare la<br />

posizione del rettangolo rispetto<br />

al punto <strong>di</strong> connessione<br />

Figura 48 - Esempio <strong>di</strong> Segnalatore con Immagine<br />

Per cambiare la <strong>di</strong>mensione del rettangolo <strong>di</strong> un segnalatore usate una delle<br />

maniglie attive. Una maniglia attiva è in<strong>di</strong>cata dal cambio nell’aspetto del cursore<br />

quando il puntatore passa sopra la maniglia stessa. Come in<strong>di</strong>cato nella figura<br />

precedente le maniglie attive sono quelle che stanno dalla parte opposta della<br />

linea <strong>di</strong> connessione. La <strong>di</strong>mensione del rettangolo si può mo<strong>di</strong>ficare solo per i<br />

segnalatori <strong>di</strong> tipo Immagine.<br />

I Segnalatori dei Grafici, esclusi quelli speciali collegati a un range <strong>di</strong> punti,<br />

possono anche essere spostati tramite la tastiera. I tasti attivi in questo contesto<br />

sono elencati <strong>di</strong> seguito.<br />

Freccia sinistra o<br />

freccia in alto<br />

Sposta il <strong>riferimento</strong> sul campione precedente a quello<br />

corrente.<br />

Freccia destra o freccia<br />

in basso<br />

Pagina in<strong>di</strong>etro<br />

Pagina avanti<br />

Sposta il <strong>riferimento</strong> sul campione successivo a quello<br />

corrente.<br />

Sposta il <strong>riferimento</strong> sul picco imme<strong>di</strong>atamente<br />

precedente al campione corrente.<br />

Sposta il <strong>riferimento</strong> sul picco imme<strong>di</strong>atamente<br />

successivo al campione corrente.<br />

Collegamento Internet<br />

L’oggetto Collegamento Internet consiste in un testo che quando cliccato attiva il<br />

browser internet per il collegamento ad un sito oppure crea un nuovo messaggio<br />

e−mail.<br />

Per inserire un collegamento internet prendere lo strumento corrispondente dalla<br />

barra degli strumenti o eseguire l’opportuno comando dal menu Inserisci, quin<strong>di</strong><br />

cliccare con il mouse pel punto dove posizionare il collegamento.<br />

Nella finestra delle proprietà che viene aperta eseguire tutte le impostazioni<br />

necessarie.<br />

Pagina 63


Figura 49 - Collegamento Internet<br />

Prefisso<br />

Collegamento<br />

Suffisso<br />

X e Y<br />

Rotazione<br />

Carattere<br />

Non Visitato/Visitato<br />

Connessione con un<br />

sito web<br />

Parte <strong>di</strong> testo che viene visualizzata prima del<br />

collegamento.<br />

Parte <strong>di</strong> testo evidenziata che corrisponde al<br />

collegamento vero e proprio. E’ la parte su cui si deve<br />

cliccare per attivare il collegamento.<br />

Il collegamento si attiva nello stesso modo con cui si<br />

impostano i cursori dei grafici. Se il modo <strong>di</strong> selezione è<br />

Priorità Oggetto cliccare tenendo premuto il tasto Ctrl; Se<br />

il modo <strong>di</strong> selezione è Priorità Grafico cliccare<br />

<strong>di</strong>rettamente sul collegamento.<br />

Parte <strong>di</strong> testo che viene visualizzata dopo del<br />

collegamento.<br />

Coor<strong>di</strong>nate <strong>di</strong> posizionamento del collegamento sulla<br />

pagina.<br />

Imposta l’angolo <strong>di</strong> rotazione della scritta.<br />

Cliccare per impostare il tipo <strong>di</strong> carattere.<br />

Cliccare per impostare il colore usato per in<strong>di</strong>care se il<br />

collegamento è già stato usato oppure no.<br />

Impostare questa casella affinchè il collegamento apra il<br />

browser internet predefinito. Nella casella sottostante<br />

inserire l’in<strong>di</strong>rizzo internet a cui deve andare il browser<br />

dopo l’apertura.<br />

Pagina 64


Invia un e−mail a<br />

Impostare questa casella affinchè il collegamento lanci il<br />

gestore della posta elettronica, con un messaggio nuovo.<br />

Nella casella sottostante inserire l’in<strong>di</strong>rizzo e−mail da<br />

copiare automaticamente nel campo A: del messaggio.<br />

ATTENZIONE! Per attivare il collegamento la priorità <strong>di</strong> selezione degli oggetti<br />

deve essere impostata su.<br />

Grafici XY<br />

Usate i grafici XY per visualizzare i dati delle misure.<br />

Per inserire un grafico XY<br />

1. Caricate una misura dall’analizzatore oppure importate una misura da un<br />

altro documento. Se non avete nessuna misura un grafico vuoto sarà<br />

<strong>di</strong>segnato.<br />

2. Scegliete il comando Grafico XY nel menu Inserisci. Il grafico viene creato<br />

e i dati della prima misura <strong>di</strong>sponibile vengono visualizzati.<br />

3. Scegliete il comando Modello Grafico per avviare l’inserimento guidato <strong>di</strong><br />

un modello grafico.<br />

Didascalia Sorgente Dati<br />

Area del grafico<br />

Legenda<br />

120<br />

dB<br />

100<br />

INITIAL 1 ByTime - CH1 - 5.61 s - Lineare<br />

INITIAL 1 ByTime - CH1 - 3.59 s - Lineare<br />

630 (L) (A)<br />

92.14 102.49 101.93<br />

36.0 64.0 51.4<br />

Valori Cursore<br />

decibel<br />

80<br />

60<br />

Cursore<br />

40<br />

20<br />

20 Hz<br />

50<br />

Asse derivato<br />

100<br />

200<br />

500 1K<br />

frequency<br />

Asse principale<br />

2K<br />

5K<br />

10K<br />

Barre Overall<br />

20K<br />

(L)<br />

(A)<br />

Figura 50 - Esempio <strong>di</strong> grafico XY<br />

Un grafico XY può essere sud<strong>di</strong>viso in <strong>di</strong>versi parti: l’area del grafico, l’asse<br />

principale, gli assi derivati, la <strong>di</strong>dascalia, i cursori dati, la finestra dei valori dei<br />

cursori, le barre overall.<br />

Quando selezionate un grafico, oltre alle normali maniglie <strong>di</strong> ri<strong>di</strong>mensionamento,<br />

alcune maniglie vuote sono visualizzate per in<strong>di</strong>care quale parte del grafico è<br />

attiva. Se ad esempio cliccate sull’asse principale <strong>di</strong> un grafico, il grafico sarà<br />

Pagina 65


selezionato normalmente, in più sarà selezionato l’asse principale. Questo abilita<br />

non solo i coman<strong>di</strong> che richiedono un grafico selezionato ma anche quelli che<br />

richiedono un asse selezionato (es. AutoRange dell’asse nella palette dei grafici).<br />

L’area del grafico è il rettangolo dove le curve dei dati sono <strong>di</strong>segnate. Le curve<br />

sono sempre clippate ai confini dell’area del grafico.<br />

Un grafico XY ha gli assi in <strong>di</strong>rezione orizzontale o verticale. Un asse è identificato<br />

dalla sua Unità <strong>di</strong> Misura. Gli assi derivati devono sempre avere unità <strong>di</strong> misura<br />

compatibili con quella dell’asse principale.<br />

Un grafico ha un solo asse principale, ma può avere fino a 10 assi derivati.<br />

Ciascuna coppia <strong>di</strong> assi principale/derivato definisce quali sorgenti dati possono<br />

essere tracciate.<br />

Una sorgente dati definisce da quale misura i dati sono presi e come vengono<br />

rappresentati. Una sorgente dati è legata ad una coppia <strong>di</strong> assi principale/derivato.<br />

Ciascuna sorgente dati ha due cursori; ciascun cursore in<strong>di</strong>ca un punto sull’asse<br />

principale, e può visualizzare il suo valore nella finestra dei dati dei cursori.<br />

La finestra dei dati dei cursori visualizza i valori dei cursori attivi. Solo i cursori della<br />

sorgente dati corrente possono visualizzare il loro dati. Tuttavia con i loro dati essi<br />

possono visualizzare i dati dalle altre sorgenti compatibili con essi.<br />

Siccome il mouse viene usato per muovere (e ri<strong>di</strong>mensionare) gli oggetti ed i<br />

cursori nei grafici, l’applicazione <strong>di</strong>stingue le due operazioni attraverso lo stato del<br />

tasto Ctrl della tastiera. Potete impostare l’applicazione per muovere gli oggetti<br />

quando Ctrl è rilasciato e muovere i cursori quando Ctrl è premuto o viceversa.<br />

Ve<strong>di</strong> la descrizione delle Preferenze nel capitolo 4.<br />

Un grafico può anche avere una Legenda che visualizza una <strong>di</strong>dascalia per ogni<br />

sorgente dati del grafico, oppure, se l’asse principale è Hz, può avere le barre<br />

overall.<br />

L’impostazione <strong>di</strong> un grafico XY avviene attraverso una serie <strong>di</strong> finestre <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo<br />

collegate tra loro. La finestra <strong>di</strong> proprietà principale <strong>di</strong> un grafico ha <strong>di</strong>verse finestre<br />

<strong>di</strong> proprietà delle varie parti. Alcune <strong>di</strong> queste possono essere aperte <strong>di</strong>rettamente<br />

con il mouse senza passare per la finestra principale. Ad esempio facendo doppioclic<br />

su un asse apre <strong>di</strong>rettamente la finestra <strong>di</strong> proprietà <strong>di</strong> quell’asse.<br />

Grafico XY Finestra Principale<br />

Potete aprire la finestra delle proprietà principali <strong>di</strong> un grafico in <strong>di</strong>versi mo<strong>di</strong><br />

• Fate doppio-clic nell’area del grafico<br />

• Fate click con il tasto <strong>di</strong> destra nell’area del grafico e scegliete Proprietà<br />

dal menu contesto<br />

• Selezionate il grafico ed eseguite il comando Proprietà nel menu Mo<strong>di</strong>fica<br />

La finestra delle proprietà principali <strong>di</strong> un grafico ha cinque pagine.<br />

Pagina 66


Figura 51 - Finestra <strong>di</strong> proprietà del grafico - Pagina generale<br />

Nella pagina generale potete impostare i seguenti parametri<br />

Nome grafico<br />

Identifica un grafico da un altro. E’ importante assegnare<br />

un <strong>di</strong>verso nome a ciascun grafico del documento,<br />

perché il nome viene usato nelle selezioni <strong>di</strong> liste o<br />

combo box per i parametri che fanno <strong>riferimento</strong> ad un<br />

grafico<br />

Posizione dell’origine<br />

Dimensione<br />

Imposta linea<br />

Imposta riempimento<br />

E’ la posizione dell’angolo in basso a sinistra dell’area del<br />

grafico sulla pagina del documento.<br />

E’ la <strong>di</strong>mensione dell’area del grafico.<br />

Premi su questo pulsante per mo<strong>di</strong>ficare gli attributi usati<br />

per la linea <strong>di</strong> contorno dell’area del grafico<br />

Premi su questo pulsante per impostare gli attributi <strong>di</strong><br />

riempimento dell’area del grafico.<br />

Pagina 67


Figura 52 - Finestra <strong>di</strong> proprietà del grafico - Pagina Assi-Dati<br />

Nella pagina Assi-Dati tre gruppi <strong>di</strong> parametri sono visualizzati<br />

Asse principale Scegli la posizione dell’asse principale tra Orizzontale e<br />

Verticale, e apri la finestra <strong>di</strong> proprietà dell’asse con il<br />

pulsante Imposta.<br />

Assi derivati<br />

Dati visualizzati<br />

La lista visualizza gli assi derivati esistenti. Fai clic su<br />

Imposta per aprire la finestra <strong>di</strong> proprietà dell’asse<br />

selezionato. Fai clic su Nuovo per creare un nuovo asse<br />

derivato (max 10 assi). Fai clic su Elimina per cancellare<br />

l’asse selezionato.<br />

Eliminando un asse derivato vengono anche eliminate<br />

tutte le sorgenti dati legate a quell’asse.<br />

Non è possibile eliminare l’ultimo asse derivato rimasto.<br />

La lista visualizza le sorgenti dati esistenti e legate<br />

all’asse derivato che è attualmente selezionato nella lista<br />

degli assi derivati. Fai clic su Imposta per aprire la<br />

finestra <strong>di</strong> proprietà della sorgente dati corrente. Fai clic<br />

su Nuovo per aggiungere una sorgente dati. Fai clic su<br />

Elimina per cancellare la sorgente attualmente<br />

selezionata.<br />

Pagina 68


Figura 53 - Finestra <strong>di</strong> proprietà del grafico - Pagina Legenda<br />

Sulla pagina Legenda impostate i parametri per la visualizzazione della legenda<br />

del grafico. La legenda visualizza una <strong>di</strong>dascalia per ogni sorgente dati del grafico<br />

stesso.<br />

Modalità<br />

In questo campo scegliere se e come visualizzare la<br />

legenda. La legenda può essere attaccata ad un dei lati<br />

del grafico oppure può essere posizionata liberamente. In<br />

quest’ultimo caso si possono avere le <strong>di</strong>dascalie messe<br />

in orizzontale o in verticale.<br />

Opzioni<br />

Spostamento<br />

Dimensione<br />

Imposta linea<br />

Imposta riempimento<br />

Scegliere in questo gruppo <strong>di</strong> caselle <strong>di</strong> controllo, quali<br />

componenti della legenda visualizzare. Il nome della<br />

misura viene sempre visualizzato come primo<br />

componente.<br />

E’ la <strong>di</strong>stanza dall’origine del grafico le la legenda libera<br />

da vincoli.<br />

E’ la <strong>di</strong>mensione del rettangolo della legenda. Quando la<br />

legenda è vincolata solo una <strong>di</strong>mensione è abilitata. Le<br />

<strong>di</strong>dascalie non sono clippate ai confini del rettangolo<br />

definito.<br />

Usate questo pulsante per mo<strong>di</strong>ficare gli attributi della<br />

linea <strong>di</strong> contorno.<br />

Usate questo pulsante per mo<strong>di</strong>ficare gli attributi <strong>di</strong><br />

riempimento della legenda<br />

Pagina 69


iempimento della legenda.<br />

Carattere<br />

Usate il pulsante Carattere per impostare il tipo <strong>di</strong><br />

carattere usato nella legenda. Tutte le <strong>di</strong>dascalie sono<br />

<strong>di</strong>segnate con lo stesso carattere, ma usando il colore<br />

della curva corrispondente.<br />

Figura 54 - Finestra <strong>di</strong> proprietà del grafico - Pagina cursore<br />

Nella pagina cursore impostate i parametri della finestra dei dati dei cursori<br />

Finestra Dati Cursore Scegli in questo combo box la posizione della finestra dei<br />

cursori. Può essere vincolata ad uno degli angoli<br />

dell’area del grafico oppure può essere liberamente<br />

posizionata. Tuttavia nel caso <strong>di</strong> finestra svincolata non è<br />

possibile spostarla al <strong>di</strong> fuori dell’area del grafico.<br />

Spostamento<br />

Visualizza i dati delle<br />

altre curve<br />

Interpola i dati delle<br />

altre curve<br />

Spostamento dall’origine del grafico quando la finestra è<br />

svincolata.<br />

Se attivate questo parametro, allora oltre ai dati della<br />

sorgente dati corrente, sono visualizzati anche i valori<br />

delle altre sorgenti alla stessa posizione del cursore.<br />

Questo parametro è abilitato solo se il precedente è<br />

attivo. Quando lo attivate i valori della altre sorgenti dati<br />

sono interpolati per l’esatta posizione del cursore,<br />

altrimenti vengono visualizzati i valori più vicini alla<br />

Pagina 70


posizione del cursore.<br />

Durante la stampa non<br />

<strong>di</strong>segnare la linea del<br />

cursore<br />

Imposta linea<br />

Imposta riempimento<br />

Carattere<br />

Usate questo parametro per nascondere la linea del<br />

cursore durante la stampa.<br />

Usate questo pulsante per impostare gli attributi della<br />

linea <strong>di</strong> contorno.<br />

Usate questo pulsante per mo<strong>di</strong>ficare gli attributi <strong>di</strong><br />

riempimento della finestra del cursore.<br />

Usate il pulsante Carattere per impostare il tipo <strong>di</strong><br />

carattere usato nella finestra del cursore.<br />

Figura 55 - Finestra <strong>di</strong> proprietà del grafico - Pagina curve <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong><br />

Nella pagina Curve Rif. Si trovano i parametri per l’impostazione delle curve <strong>di</strong><br />

<strong>riferimento</strong>.<br />

Le Curve <strong>di</strong> Riferimento sono una famiglia <strong>di</strong> curve che possono essere plottate su<br />

un grafico con asse principale in Hz (vs Frequenza), e possono essere comparate<br />

allo spettro plottato. Questi parametri sono abilitati solo per i grafici verso<br />

frequenza.<br />

Le famiglie attualmente incluse nel programma sono le ISO-NR, LFNR, curve <strong>di</strong><br />

Loudness e ISO-LXY.<br />

Curve <strong>di</strong> Riferimento<br />

Scegliete in questo campo le curve <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong> attive.<br />

Sono visualizzate solo le famiglie <strong>di</strong> curve già caricate nel<br />

documento. Per default nessuna curva <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong><br />

viene caricata nel documento. Usate il pulsante Carica<br />

Pagina 71


Curve per caricare una famiglia <strong>di</strong> curve nel documento.<br />

Or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> ri<strong>di</strong>segno<br />

curve<br />

Etichette curve<br />

Imposta Linea<br />

Mostra il risultato nella<br />

finestra dei dati del<br />

cursore<br />

Disegna curva<br />

risultante<br />

Scegliere se le curve <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong> devono essere<br />

<strong>di</strong>segnate prima o dopo le curve dei dati visualizzati.<br />

Questo gruppo <strong>di</strong> parametri controlla come sono<br />

<strong>di</strong>segnate le etichette <strong>di</strong> fianco a ciascuna curva. Potete<br />

scegliere <strong>di</strong> <strong>di</strong>segnare le etichette alla sinistra o alla<br />

destra delle curve oppure <strong>di</strong> non <strong>di</strong>segnarle, oppure <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>segnarle alla posizione predefinita. Il pulsante Carattere<br />

per impostare il tipo <strong>di</strong> carattere delle etichette, mentre i<br />

due valori <strong>di</strong> offset servono per aggiustare la posizione<br />

delle etichette.<br />

Usate questo pulsante per impostare lo stile e il colore<br />

usati per <strong>di</strong>segnare le curve<br />

Attivate questo campo per vedere il risultato <strong>di</strong> ciascuno<br />

spettro nella finestra dei dati del cursore.<br />

Attivate questo campo per <strong>di</strong>segnare la curva<br />

corrispondente al risultato <strong>di</strong> ciascuno spettro. Viene<br />

usata la penne della curva accessoria <strong>di</strong> ogni sorgente<br />

dati.<br />

Proprietà degli Assi<br />

E’ possibile aprire la finestra delle proprietà <strong>di</strong> un asse in <strong>di</strong>versi mo<strong>di</strong><br />

• Fate un doppio-clic con il tasto sinistro del mouse sull’asse desiderato<br />

• Dalla pagina Assi-Dati nelle proprietà del grafico come descritto sopra<br />

• Fate clic con il tasto destro del mouse sull’asse e scegliete Proprietà da<br />

menu che appare.<br />

La finestra <strong>di</strong> proprietà <strong>di</strong> un asse è composta <strong>di</strong> cinque pagine.<br />

Pagina 72


Figura 56 - Finestra delle proprietà <strong>di</strong> un asse - Pagina Generale<br />

Nella pagina Generale sono compresi i seguenti parametri<br />

Unità rappresentata Questo parametro è quello che identifica un asse. Le<br />

possibili scelte sono <strong>di</strong>verse per gli assi principali e per gli<br />

assi derivati. Per gli assi derivati la lista <strong>di</strong> possibilità è in<br />

funzione dell’unità scelta nell’asse principale.<br />

Nome unità utente<br />

Tipo <strong>di</strong> asse<br />

Valori Overall<br />

Per default questo campo assume lo stesso valore<br />

dell’Unità rappresentata. Potete cambiare questo campo<br />

per visualizzare la stessa unità con un nome <strong>di</strong>verso.<br />

Usato con i valori dei Fattori <strong>di</strong> conversione utente, vi<br />

permette <strong>di</strong> scalare l’unità <strong>di</strong> misura rappresentata<br />

nell’asse. Ad esempio supponiamo che avete selezionato<br />

i secon<strong>di</strong> come unità dell’asse, ma volete che l’asse sia<br />

scalato in minuti; allora cambiate questo campo in m (o<br />

altro) impostate il <strong>di</strong>visore a 60. Il vostro asse visualizzerà<br />

ora i minuti invece dei secon<strong>di</strong><br />

Scegliete con questo campo il tipo <strong>di</strong> asse tra lineare,<br />

logaritmico e logaritmico speciale.<br />

Log Special è un asse logaritmico con una sud<strong>di</strong>visione<br />

fissa: un asse con unità Hz viene <strong>di</strong>viso come nella<br />

vecchia carta dei registratori grafici; per tutti gli altri assi<br />

la <strong>di</strong>visione principale segue la potenza <strong>di</strong> 10 e le<br />

<strong>di</strong>visioni secondarie hanno un andamento lineare.<br />

Questo pulsante apre la finestra per l’impostazione delle<br />

barre overall. Abilitato solo per gli assi in Hz.<br />

Pagina 73


Fattori <strong>di</strong> conversione<br />

utente<br />

Posizione Asse<br />

Offset<br />

Linea Asse<br />

Usate questi valori per scalare l’asse in un’unità <strong>di</strong>versa<br />

da quella <strong>di</strong> default.<br />

In<strong>di</strong>care quale posizione deve assumere l’asse. Scegliere<br />

tra: Offset dall’origine del grafico, Sinistra o Basso,<br />

Centro, Destra o Alto.<br />

Se la Posizione Asse è impostata su Offset dall’origina,<br />

questo valore in<strong>di</strong>ca lo spostamento dell’asse rispetto<br />

all’origine del grafico.<br />

Usate questo pulsante per impostare gli attributi della<br />

linea usata per <strong>di</strong>segnare l’asse stesso.<br />

Figura 57 - Finestra delle proprietà <strong>di</strong> un asse - Pagina Scalatura<br />

Nella pagina chiamata Scalatura impostate i parametri che controllano la scalatura<br />

dell’asse<br />

Inizio<br />

Definisce l’inizio dell’asse. Per assi logaritmici deve<br />

essere maggiore <strong>di</strong> 0.<br />

Fine<br />

Blocca sulle <strong>di</strong>mensioni<br />

dell’asse (Limiti<br />

etichette)<br />

Primo valore (Limiti<br />

Definisce la fine dell’asse. Deve sempre essere maggiore<br />

<strong>di</strong> Inizio.<br />

Se attivo la posizione della prima e dell’ultima etichetta è<br />

uguale all’inizio e alla fine dell’asse stesso.<br />

E’ la posizione della prima etichetta. Deve essere<br />

Pagina 74


etichette)<br />

Ultimo valore (Limiti<br />

etichette)<br />

Intervallo Divisione<br />

principale<br />

maggiore o uguale a Inizio e minore <strong>di</strong> Fine.<br />

E’ la posizione dell’ultima etichetta. Deve essere<br />

maggiore della prima <strong>di</strong>visione e inferiore o uguale a<br />

Fine.<br />

E’ l’intervallo tra una <strong>di</strong>visione maggiore e la successiva<br />

in cui è <strong>di</strong>viso l’asse. Le <strong>di</strong>visioni principali hanno sia i<br />

trattini sia le etichette. Deve essere maggiore <strong>di</strong> 0. Per gli<br />

assi logaritmici rappresenta l’esponente <strong>di</strong> 10; se ad<br />

esempio si imposta 1 e la prima <strong>di</strong>visione è messa in<br />

posizione 0.01 (10 -2 ) le <strong>di</strong>visioni successive saranno a<br />

0.1 (10 -1 ), 1 (10 0 ), 10 (10 1 ).<br />

Divisione secondaria Le <strong>di</strong>visioni secondarie sono <strong>di</strong>segnate solo con i trattini.<br />

Impostate quante <strong>di</strong>visioni ci devono essere per ogni<br />

<strong>di</strong>visione principale.<br />

Quando il tipo <strong>di</strong> asse è Log Special, nella pagina generale, allora l’intervallo delle<br />

<strong>di</strong>visione principale non viene visualizzato.<br />

Figura 58 - Finestra delle proprietà <strong>di</strong> un asse - Pagina Scalatura(per<br />

asse Log Speciale)<br />

Al suo posto vengono visualizzati dei pulsanti che permettono <strong>di</strong> scegliere tra tre<br />

mo<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi <strong>di</strong> sud<strong>di</strong>videre l’asse:<br />

Normale<br />

Divide l’asse come nella carta dei registratori grafici usati<br />

nei vecchi strumenti.<br />

ogni 1/3<br />

Divide l’asse ogni 1/3 d’ottava.<br />

Pagina 75


ogni 1/1<br />

Divide l’asse ogni 1/1 ottava.<br />

Figura 59 - Finestra delle proprietà <strong>di</strong> un asse - Pagina Divisioni<br />

Nella pagina Divisioni impostate i trattini delle <strong>di</strong>visioni dell’asse e le linee griglia.<br />

Ci sono due gruppi <strong>di</strong> parametri identici tra loro; uno è per le <strong>di</strong>visioni principali e<br />

l’altro per le secondarie.<br />

Lineette<br />

Questo parametro controlla le lineette delle <strong>di</strong>visioni. Le<br />

scelte possibili sono: Nessuna, Prima dell’asse, Dopo<br />

l’asse e in mezzo per <strong>di</strong>segnare la lineetta a cavallo<br />

dell’asse.<br />

Lunghezza<br />

Mostra linee griglia<br />

Attributi Griglia<br />

Definisce la lunghezza delle lineette.<br />

Attivate questo parametro per <strong>di</strong>segnare le linee griglia.<br />

Usate questo pulsante per impostare gli attributi delle<br />

linee della griglia.<br />

Pagina 76


Figura 60 - Finestra delle proprietà <strong>di</strong> un asse - Pagina Etichette<br />

Nella pagina Etichette si impostano i parametri che controllano l’aspetto delle<br />

etichette delle <strong>di</strong>visioni maggiori.<br />

Etichette<br />

Questo parametro controlla le etichette delle <strong>di</strong>visioni<br />

principali. Le possibili scelte sono: Nessuna, Prima<br />

dell’asse, Dopo l’asse e In mezzo per <strong>di</strong>segnare le<br />

etichette a cavallo dell’asse.<br />

Spostamento<br />

Formato numerico<br />

Carattere<br />

Colore<br />

Usa prefisso e suffisso<br />

nelle etichette sull’asse<br />

Tronca gli zeri non<br />

significativi...<br />

Visualizza come data e<br />

ora<br />

Definisce uno spostamento per aggiustare la posizione<br />

delle etichette.<br />

Questo gruppo <strong>di</strong> parametri controlla come i numeri<br />

vengono convertiti in stringa. Prefisso e Suffisso sono<br />

delle stringhe utente.<br />

Per impostare il tipo <strong>di</strong> carattere usato per le etichette.<br />

Per impostare il colore delle etichette e delle lineette.<br />

Se attivato tutte le etichette dell’asse includeranno anche<br />

il prefisso e il suffisso.<br />

Attivare questa casella per eliminare gli zeri non<br />

significativi alla destra del punto decimale. Se non resta<br />

alcuna cifra decimale viene eliminato anche il punto.<br />

Questo campo è abilitato solo per gli assi che<br />

visualizzano il tempo (secon<strong>di</strong>), ed abilita la<br />

visualizzazione del tempo come valore assoluto (data e<br />

Pagina 77


ora) invece del tempo trascorso dall’inizio dell’asse.<br />

Figura 61 - Finestra delle proprietà <strong>di</strong> un asse - Pagina Etichette (tempi<br />

assoluti)<br />

I campi ad<strong>di</strong>zionali sono:<br />

Ora davanti a Data<br />

Per default la data viene sempre rappresentata prima<br />

dell’ora. Attivate questo campo per invertire la posizione<br />

<strong>di</strong> data e ora.<br />

Gruppo data<br />

Gruppo ora<br />

Esempio<br />

E’ un gruppo <strong>di</strong> campi che controllano quali elementi<br />

della data sono da visualizzare.<br />

E’ un gruppo <strong>di</strong> campi che controllano quali elementi<br />

dell’ora sono da visualizzare.<br />

In questo campo <strong>di</strong> sola lettura viene visualizzato un<br />

esempio <strong>di</strong> come data e ora saranno rappresentati.<br />

Pagina 78


Figura 62 - Finestra delle proprietà <strong>di</strong> un asse - Pagina del titolo<br />

Nella pagina del Titolo impostate i parametri del titolo dell’asse<br />

Titolo<br />

E’ la stringa del titolo.<br />

Posizione del titolo<br />

Spostamento titolo<br />

Carattere<br />

Colore<br />

Questo campo definisce la posizione del titolo. Le<br />

possibili scelte sono: NO per non <strong>di</strong>segnare il titolo;<br />

Prima per <strong>di</strong>segnare il titolo prima dell’asse; Dopo per<br />

<strong>di</strong>segnarlo dopo.<br />

Permette <strong>di</strong> spostare il titolo dalla sua posizione <strong>di</strong><br />

default.<br />

Per impostare il tipo <strong>di</strong> carattere usato per il titolo.<br />

Per impostare il colore del titolo.<br />

Proprietà dei Dati<br />

E’ possibile aprire la finestra delle proprietà dei dati in <strong>di</strong>versi mo<strong>di</strong><br />

• Fare doppio-clic sulla <strong>di</strong>dascalia <strong>di</strong> una curva<br />

• Dalla pagina Assi-Dati nelle proprietà del grafico come descritto sopra<br />

• Cliccare con il tasto destro sulla <strong>di</strong>dascalia e scegliere Proprietà da menul<br />

contesto<br />

La finestra delle proprietà dei dati è composta da <strong>di</strong>verse pagine <strong>di</strong> cui una varia in<br />

base al tipo <strong>di</strong> sorgente dati e al tipo <strong>di</strong> grafico.<br />

Pagina 79


Figura 63 - La finestra delle proprietà dei dati - Pagina Sorgente Dati<br />

Nella pagina Sorgente Dati scegliete quali dati devono essere <strong>di</strong>segnati<br />

Misura<br />

Scegliete la misura <strong>di</strong> cui volete visualizzare i dati. Le<br />

misure incluse in questa lista sono quelle che hanno dei<br />

dati compatibili con la coppia <strong>di</strong> assi principale/derivato a<br />

cui appartiene questa sorgente dati. Se una misura non<br />

ha dei dati compatibili, non viene inclusa nella lista.<br />

Canale/Categoria<br />

Valore<br />

Spettro/Frequenza<br />

Converte in<br />

Disabilita le maschere<br />

in questa sorgente dati<br />

Scegliete il canale dalla lista dei canali (o categorie) della<br />

misura selezionata sopra che hanno dati compatibili con<br />

la coppia <strong>di</strong> assi principale/derivato.<br />

Lista dei valori visualizzabili della selezione<br />

misura/canale selezionati sopra.<br />

Questo gruppo <strong>di</strong> parametri vi permette <strong>di</strong> scegliere quale<br />

spettro visualizzare (nei grafici verso frequenza) o quale<br />

frequenza visualizzare (nei grafici verso tempo), quando<br />

il valore selezionato è uno spettro.<br />

Questo campo è abilitato solo per le misure spettrali in<br />

ottave con una larghezza <strong>di</strong> banda inferiore a 1/1 ottava.<br />

Con questa impostazione è possibile ad esempio<br />

visualizzare uno spettro in 1/3 d’ottava in 1/1 ottava con<br />

la conversione automatica dei valori.<br />

Se attivate questa casella, tutte le maschere della misura<br />

selezionata saranno ignorate. E’ quin<strong>di</strong> possibile fare<br />

confronti tra i dati della stessa misura mascherati o no.<br />

ATTENZIONE! Questa impostazione non è attiva per i<br />

Pagina 80


dati statistici della cumulativa e della <strong>di</strong>stributiva. Se la<br />

misura è stata mascherata, i dati visualizzati della<br />

cumulativa e della <strong>di</strong>stributiva sono sempre quelli<br />

mascherati.<br />

Figura 64 - La finestra delle proprietà dei dati - Pagina Aspetto<br />

In questa pagina sono inclusi i parametri che controllano l’aspetto grafico <strong>di</strong> una<br />

curva<br />

Aspetto<br />

Definisce l’aspetto della curva a scelta tra linea, barre,<br />

linea a gra<strong>di</strong>no e simboli.<br />

Scrive livello sopra la<br />

barra<br />

Rotazione<br />

Carattere Livello<br />

Scelta del simbolo<br />

Abilitato solo per le barre. Se attivo in<strong>di</strong>ca che il valore <strong>di</strong><br />

ciascuna barra deve essere riportato sopra la barra<br />

stessa.<br />

Abilitato solo per le barre. Specifica la rotazione del<br />

valore sopra la barra.<br />

Cliccare qui per impostare il carattere usato per<br />

<strong>di</strong>segnare il livello sopra la barra. Il colore usato sarà<br />

quello della curva, che prende il posto <strong>di</strong> quello impostato<br />

con il carattere.<br />

La scelta è abilitata solo per il tipo <strong>di</strong> curva a simboli. I<br />

simboli sono <strong>di</strong>visi in gruppi (set). Il primo gruppo<br />

contiene i simboli predefiniti <strong>di</strong> NWWin. I gruppi<br />

successivi contengono i caratteri del sistema operativo<br />

che hanno il “charset” uguale a SYMBOL_CHARSET.<br />

Pagina 81


La lista orizzontale visualizza i simboli <strong>di</strong> ciascun gruppo.<br />

Dimensione<br />

Linea dei simboli<br />

Imposta Linea<br />

Riempimento<br />

Linea curva accessoria<br />

Abilitato solo per i simboli. Specifica l’altezza <strong>di</strong> ciascun<br />

simbolo.<br />

Abilitato solo per i simboli. Permette <strong>di</strong> tracciare una linea<br />

che collega tutti i simboli, oppure una linea che collega<br />

ciascun simbolo con la base del grafico.<br />

Usate questo pulsante per cambiare le proprietà della<br />

penna usata per <strong>di</strong>segnare la curva.<br />

Usate questo pulsante per cambiare le proprietà del<br />

riempimento delle barre e dei simboli.<br />

Usate questo pulsante per cambiare le proprietà della<br />

curva accessoria. Viene usata per <strong>di</strong>segnare la curva<br />

risultante quando sono attive le curve <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong>,<br />

oppure per <strong>di</strong>segnare la curva <strong>di</strong> valutazione delle misure<br />

<strong>di</strong> isolamento acustico.<br />

Figura 65 - La finestra delle proprietà dei dati - Pagina Pesatura<br />

Sulla pagina Pesatura impostate i parametri <strong>di</strong> pesatura per la sorgente dati<br />

corrente. I campi <strong>di</strong> questa pagina sono abilitati solo se i dati selezionati<br />

supportano la pesatura.<br />

Curva <strong>di</strong> pesatura<br />

In questo campo selezionate la curva <strong>di</strong> pesatura<br />

desiderata. Le curve <strong>di</strong> pesatura sono memorizzate nel<br />

documento. La curva A è sempre presente in ciascun<br />

documento mentre le altre curve devono essere caricate<br />

Pagina 82


con il pulsante Carica curva.<br />

Aggiunge/Sottrae<br />

Carica curva<br />

Integrazione /<br />

Derivazione<br />

Valore <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong><br />

Definisce se il programma deve aggiungere o togliere la<br />

pesatura. L’azione <strong>di</strong> default è <strong>di</strong> aggiungere la pesatura.<br />

Usate questo pulsante per caricare una nuova curva <strong>di</strong><br />

pesatura.<br />

Per eseguire l’integrazione o la derivazione in frequenza.<br />

Questo campo è abilitato solo per gli assi con unità V, A<br />

o EU. Per gli altri assi l’Integrazione/Derivazione è<br />

automatica.<br />

Inserite qui il valore <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong> usato per passare dai<br />

valori in dB a valori lineari.<br />

Il valore <strong>di</strong> campo viene reimpostato al valore predefinito<br />

ogni qualvolta viene cambiata l’unità <strong>di</strong> misura dell’asse<br />

derivato corrispondente. Vedere la seguente tabella per i<br />

valori predefiniti.<br />

In ogni caso dove il valore predefinito non è adeguato è<br />

responsabilità dell’utente inserire il valore corretto in<br />

questo campo.<br />

Tabella dei valori <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong> predefiniti<br />

Unità<br />

Valore <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong><br />

Pa<br />

2.0E-5<br />

W<br />

1.0E-12<br />

Tutte le altre unità 1<br />

Pagina 83


Figura 66 - La finestra delle proprietà dei dati - Pagina Opzioni<br />

Nella pagina Opzioni si impostano dei parametri che abilitano le opzioni <strong>di</strong><br />

visualizzazione dei dati.<br />

Sono presenti due gruppi <strong>di</strong> campi: il primo controlla le opzioni per la<br />

visualizzazione dei segnali verso il tempo; il secondo le opzioni per la<br />

visualizzazione delle misure che contengono dati in forma complessa.<br />

Nessuna - Visualizza i dati<br />

originali<br />

Nessuna opzione impostata sono visualizzati i<br />

segnali originali.<br />

Visualizza running Leq<br />

Visualizza running SEL<br />

Leq me<strong>di</strong>a mobile<br />

Invece <strong>di</strong> visualizzare il segnale originale viene<br />

rappresentato l’andamento del Leq. A ciascun<br />

istante <strong>di</strong> tempo corrisponde il valore <strong>di</strong> Leq fino a<br />

quel momento. Il valore finale rappresenterà il Leq<br />

finale del segnale originale.<br />

Invece <strong>di</strong> visualizzare il segnale originale viene<br />

rappresentato l’andamento del SEL. A ciascun<br />

istante <strong>di</strong> tempo corrisponde il valore <strong>di</strong> SEL fino a<br />

quel momento. Il valore finale rappresenterà il SEL<br />

finale del segnale originale.<br />

Invece <strong>di</strong> visualizzare il segnale originale viene<br />

rappresentato l’andamento del Leq calcolato su una<br />

porzione <strong>di</strong> segnale correlata con la posizione <strong>di</strong> un<br />

campione. L’utente può stabilire l’ampiezza della<br />

finestra su cui viene calcolato il Leq e la posizione<br />

relativa della finestra rispetto alla posizione da<br />

calcolare.<br />

Pagina 84


LN me<strong>di</strong>a mobile<br />

Ampiezza finestra mobile<br />

Posizione finestra mobile<br />

Valore LN calcolato<br />

Invece <strong>di</strong> visualizzare il segnale originale viene<br />

rappresentato l’andamento <strong>di</strong> un valore <strong>di</strong> LN<br />

calcolato su una porzione <strong>di</strong> segnale correlata con<br />

la posizione <strong>di</strong> un campione. L’utente può stabilire il<br />

LN da visualizzare, l’ampiezza della finestra su cui<br />

viene calcolato il valore e la posizione relativa della<br />

finestra rispetto alla posizione da calcolare.<br />

Questo valore rappresenta il numero <strong>di</strong> campioni su<br />

cui viene calcolato il valore <strong>di</strong> Leq o <strong>di</strong> LN me<strong>di</strong>a<br />

mobile. Per i punti all’inizio o alla fine della misura il<br />

numero <strong>di</strong> campioni effettivamente usato nel<br />

calcolo, può essere inferiore a quello impostato.<br />

Questo campo in<strong>di</strong>ca la posizione della finestra <strong>di</strong><br />

calcolo rispetto al punto da calcolare. E’ possibile<br />

che la finestra sia posizionata completamente prima<br />

del punto, a cavallo oppure completamente dopo il<br />

punto.<br />

Rappresenta il valore <strong>di</strong> LN calcolato per<br />

l’impostazione <strong>di</strong> LN me<strong>di</strong>a mobile..<br />

Esempio del calcolo con me<strong>di</strong>a mobile<br />

Supponiamo <strong>di</strong> avere una misura nel tempo della durata <strong>di</strong> 100 campioni.<br />

Supponiamo che si sia impostato un calcolo <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a mobile con una finestra <strong>di</strong> 11<br />

campioni. Nella tabella seguente in<strong>di</strong>chiamo quali campioni della misura reale<br />

saranno usati nel calcolo <strong>di</strong> alcuni punti con me<strong>di</strong>a mobile e con le <strong>di</strong>verse<br />

posizioni relative della finestra.<br />

Posizione <strong>di</strong><br />

calcolo<br />

Pos. Finestra:<br />

Dopo<br />

Pos. Finestra:<br />

A cavallo<br />

Pos. Finestra:<br />

Prima<br />

20 Usa i campioni da<br />

20 a 30<br />

Usa i campioni da<br />

15 a 25<br />

Usa i campioni da<br />

10 a 20<br />

21 da 21 a 31 da 16 a 26 da 11 a 21<br />

22 da 22 a 32 da 17 a 27 da 12 a 22<br />

Nelle due figure seguenti viene riportato un esempio dell’uso del calcolo <strong>di</strong> LN<br />

me<strong>di</strong>a mobile, per eliminare eventi indesiderati da un segnale temporale.<br />

Il segnale <strong>di</strong> esempio è tratto da una misura <strong>di</strong> sorvoli aerei nelle vicinanze<br />

dell’aeroporto <strong>di</strong> Malpensa, dove gli eventi sono mascherati da un cane che abbaia<br />

nei pressi della postazione microfonica.<br />

Pagina 85


Aerei+Cane - Time History - Leq<br />

100<br />

dB<br />

90<br />

460.00 Sec.<br />

71.4 dB<br />

80<br />

70<br />

60<br />

50<br />

40<br />

30<br />

0.00 s 250.00 500.00 750.00 1000.00<br />

Figura 67 - Passaggio <strong>di</strong> aerei con l’abbaiare <strong>di</strong> un cane<br />

L’uso <strong>di</strong> un LN55 me<strong>di</strong>a mobile con una finestra <strong>di</strong> 25 campioni pulisce il segnale<br />

dall’abbaiare del cane lasciando inalterati i passaggi degli aerei.<br />

90<br />

dB<br />

80<br />

Aerei+Cane - Time History - Leq - LN55 Mobile (25)<br />

441.00 s<br />

71.4 dB(A)<br />

70<br />

60<br />

50<br />

40<br />

30<br />

0.00 s 250.00 500.00 750.00 1000.00<br />

Figura 68 - Lo stesso segnale precedente "ripulito" con un LN55 me<strong>di</strong>a mobile <strong>di</strong> 25<br />

campioni<br />

Pagina 86


Figura 69 - La finestra delle proprietà dei dati - Pagina Opzioni<br />

Loudness<br />

Questa pagina Opzioni viene visualizzata quando si imposta la rappresentazione<br />

del livello <strong>di</strong> Loudness secondo Zwicker.<br />

E’ possibile scegliere <strong>di</strong> visualizzare il Loudness in campo libero oppure in campo<br />

<strong>di</strong>ffuso. Inoltre vi è la possibilità <strong>di</strong> visualizzare anche il loudness specifico<br />

percepito.<br />

Pagina 87


Figura 70 - La finestra delle proprietà dei dati - Pagina Opzioni<br />

Loudness<br />

Questa pagina Opzioni viene visualizzata quando la misura da visualizzare è una<br />

mappa acustica.<br />

I parametri ed il loro significato sono i seguenti<br />

Sinistra, Destra, Basso<br />

e Alto<br />

Inserire i limiti della griglia <strong>di</strong> interpolazione. I valori sono<br />

in metri.<br />

Aggiorna <strong>di</strong>mensioni<br />

quando cambia la<br />

misura<br />

Autorange automatico<br />

quando cambia la<br />

misura<br />

Div. Orizzontale/Div.<br />

Verticale<br />

Funzione <strong>di</strong><br />

interpolazione<br />

Parametro<br />

Se questo campo è attivato, ad ogni cambio <strong>di</strong> misura<br />

rappresentata nella sorgente dati corrente, i limiti della<br />

griglia <strong>di</strong> interpolazione sono ricalcolati in base alle<br />

coor<strong>di</strong>nate delle misure presenti nella mappa acustica.<br />

Se questo campo è attivato, ad ogni cambio <strong>di</strong> misura<br />

rappresentata nella sorgente dati corrente, viene<br />

eseguito un autorange degli assi del grafico.<br />

Rappresenta il numero <strong>di</strong> sud<strong>di</strong>visioni della griglia <strong>di</strong><br />

interpolazione. Più il numero è alto e più l’interpolazione<br />

è accurata. Ovviamente sarà anche maggiore il tempo <strong>di</strong><br />

ricalcolo.<br />

Il valore accettato va da 10 a 1000. Valori ragionevoli<br />

sono dell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> qualche decina.<br />

E’ la funzione usata nell’interpolatore Ra<strong>di</strong>al Basis.<br />

Vedere il paragrafo successivo per una descrizione delle<br />

funzioni.<br />

E’ un valore costante usato nelle funzioni Multiquadric e<br />

Thin Plate Spline (ve<strong>di</strong> paragrafo successivo).<br />

Pagina 88


I valori ammessi vanno da 0 a 1 per la funzione<br />

Multiquadric e da 0.25 a 1 per Thin Plate Spline.<br />

Soglia/Valore <strong>di</strong> soglia<br />

Questi campi, abilitati solo per i grafici OpenGL,<br />

permettono <strong>di</strong> avere una soglia con un valore. Tutti i<br />

valori da tracciare inferiori al valore <strong>di</strong> soglia saranno<br />

impostati al valore <strong>di</strong> soglia stesso.<br />

L’interpolazione con il metodo “Ra<strong>di</strong>al Basis”<br />

Le caratteristiche principali <strong>di</strong> questo metodo sono:<br />

• Posizione arbitraria dei dati <strong>di</strong> partenza (con le limitazioni spiegate più<br />

avanti)<br />

• Eccellente capacità <strong>di</strong> smoothing<br />

• Interpolatore esatto. La superficie passa per i punti corrispondenti ai dati <strong>di</strong><br />

partenza.<br />

La principale limitazione è che la <strong>di</strong>stribuzione dei dati non sia eccessivamente<br />

concentrata in pochi punti. Se ad esempio abbiamo tutti i punti concentrati in un<br />

angolo o in due angoli della superficie <strong>di</strong> indagine la superficie calcolata<br />

dall’interpolatore non sarà affidabile.<br />

In genere la situazione migliore è quella <strong>di</strong> avere una serie <strong>di</strong> punti a bassa densità<br />

<strong>di</strong>stribuita in maniera uniforme sulla superficie <strong>di</strong> indagine, ed eventualmente dei<br />

punti a densità maggiore posizionati nelle zone <strong>di</strong> maggior interesse.<br />

La situazione ottimale si adatta molto bene alle indagini acustiche dove si esegue<br />

prima una serie <strong>di</strong> misure <strong>di</strong>stribuite in maniera uniforme sulla superficie, poi una<br />

serie <strong>di</strong> misure concentrate nei punti <strong>di</strong> maggior interesse.<br />

Le funzioni supportate sono:<br />

Multiquadric<br />

2<br />

g ( r)<br />

= r + c<br />

2<br />

Madych−Nelson g ( r)<br />

= −2<br />

× PI × ( 1+<br />

r )<br />

2 2 2 2<br />

Thin Plate Spline g ( r)<br />

= ( r + c ) × log( r + c )<br />

Dove:<br />

r rappresenta la <strong>di</strong>stanza tra i punti<br />

c è la costante <strong>di</strong> smoothing fornita dall’utente come parametro<br />

PI è il pi greco (3.14159265….)<br />

E’ opinione <strong>di</strong>ffusa tra i vari ricercatori che hanno stu<strong>di</strong>ato le funzioni Ra<strong>di</strong>al Basis<br />

che il metodo migliore sia il Multiquadric.<br />

La bibliografia riguardante l’interpolazione Ra<strong>di</strong>al Basis è vastissima. Basta entrare<br />

in un qualsiasi motore <strong>di</strong> ricerca in Internet e cercare “Ra<strong>di</strong>al Basis Function”. Di<br />

seguito sono riportati alcuni dei riferimenti più interessanti.<br />

2<br />

• Powell, M.J.D., 1992 “The Theory of Ra<strong>di</strong>al Basis Function Approximation<br />

in 1990”, in Advances in Numerical Analysis, Vol. 2: Wavelets, Sub<strong>di</strong>vision<br />

Algorithms, and Ra<strong>di</strong>al Basis Functions, ed. W.A. Light, pp. 105-210,<br />

Oxford University Press, New York.<br />

• Hardy, R.L. “Theory and applications of the multiquadric-biharmonic<br />

method: 20 years of <strong>di</strong>scovery”, Comput. Math. Applic. 19 (8/9): 163-208<br />

(1990).<br />

Pagina 89


• Madych,W.R. and S.A. Nelson, “Multivariate interpolation and con<strong>di</strong>tionally<br />

positive definite functions, II”, Mathematics of. Computation, 54(189): 211-<br />

230 (1990).<br />

Figura 71 - La finestra delle proprietà dei dati - Pagina Formato<br />

In questa pagina definite come i valori numerici sono convertiti in testo per essere<br />

visualizzati nella finestra del cursore.<br />

Quando create una nuova sorgente dati, il campo Usa le stesse impostazioni<br />

dell’asse derivato è attivato. Se volete che i valori per questa sorgente dati siano<br />

formattati in modo <strong>di</strong>verso <strong>di</strong>sattivate questo campo ed impostate i parametri<br />

desiderati.<br />

Cliccare su Imposta Linea Cursore per cambiare l’aspetto della linea usata per<br />

<strong>di</strong>segnare il cursore <strong>di</strong> questa Sorgente Dati.<br />

Proprietà barre overall<br />

Potete aprire la finestra <strong>di</strong> proprietà delle barre overall dalla pagina generale della<br />

finestra delle proprietà dell’asse principale. Le barre overall sono ammesse solo<br />

per i grafici con asse principale in Hz e con un solo asse derivato.<br />

Pagina 90


Figura 72 - La finestra <strong>di</strong> proprietà delle barre overall<br />

Nella finestra <strong>di</strong> proprietà delle barra overall inserite i parametri che controllano le<br />

barre overall <strong>di</strong> un grafico verso frequenza.<br />

Visualizza<br />

Definisce lo stato delle barre overall. Le possibili scelte<br />

sono: NO non visualizza le barre; Overall Lineare<br />

visualizza solo le barre dell’overall lineare; Overall Pesato<br />

solo quelle <strong>di</strong> overall pesato; Lineare+Pesato visualizza<br />

entrambe le barre lineare e pesato.<br />

In quest’ultimo caso il valore pesato <strong>di</strong>pende dalla<br />

pesatura applicata alla sorgente dati. Se la sorgente dati<br />

è in lineare allora viene visualizzato il valore pesato A; se<br />

invece la sorgente dati è pesata, viene visualizzato il<br />

valore overall in quella pesatura.<br />

Posizione<br />

Spostamento<br />

Larghezza barre<br />

Barre multiple<br />

Definisce la posizione delle barre overall. Siccome le<br />

barre overall sono legate all’asse principale la loro<br />

posizione <strong>di</strong>pende dall’orientamento dell’asse principale.<br />

Lo spostamento vi consente <strong>di</strong> aggiustare a piacere la<br />

posizione delle barre.<br />

Definisce la larghezza <strong>di</strong> ciascuna barra in unità <strong>di</strong> misura<br />

della pagina.<br />

Quando si hanno barre overall multiple si sceglie <strong>di</strong><br />

averle <strong>di</strong>segnate affiancate oppure parzialmente<br />

sovrapposte.<br />

Sincronizzazione dei grafici<br />

La sincronizzazione tra i grafici è un collegamento attivo che viene stabilito tra il<br />

cursore <strong>di</strong> un grafico e alcune caratteristiche <strong>di</strong> un altro grafico. La<br />

sincronizzazione può avvenire solo tra grafici che si trovano sulla stessa pagina.<br />

Ci sono tre tipi <strong>di</strong> collegamento che potete stabilire tra i grafici.<br />

• In un tipo potete collegare il cursore <strong>di</strong> un grafico con quello <strong>di</strong> un altro<br />

grafico, in modo che quando si muove un cursore anche l’altro viene<br />

Pagina 91


spostato coerentemente. Naturalmente gli assi principali dei due grafici<br />

devono essere compatibili tra loro.<br />

• Nel secondo potete collegare una sorgente dati in un grafico con il cursore<br />

<strong>di</strong> un altro grafico in modo che il movimento del cursore nel secondo<br />

grafico visualizza nel primo grafico i dati <strong>di</strong> quella posizione del cursore.<br />

Ad esempio supponiamo <strong>di</strong> avere un grafico con asse principale Hz (verso<br />

frequenza) ed un altro grafico con asse principale secon<strong>di</strong> (verso tempo)<br />

ed entrambi visualizzano dati dalla stessa misura multispettro. Collegate la<br />

sorgente dati del grafico verso frequenza con il cursore dell’altro grafico.<br />

Quando spostate il cursore del grafico verso il tempo (es. in posizione 2<br />

secon<strong>di</strong>) allora il grafico verso frequenza visualizzerà lo spettro<br />

corrispondente alla posizione 2 secon<strong>di</strong> della stessa misura.<br />

Anche in questo caso i due grafici devono essere compatibili tra loro.<br />

• Nel terzo tipo il cursore <strong>di</strong> un grafico <strong>di</strong> time history può guidare il canale<br />

visualizzato in un grafico Contour Map o un grafico OpenGL che visualizza<br />

una misura <strong>di</strong> mappa acustica.<br />

Per eseguire la sincronizzazione si deve selezionare dapprima il grafico che<br />

contiene il cursore guida. Cliccando con il tasto <strong>di</strong> destra del mouse nell’area del<br />

grafico si sceglie il comando Sincronizza… dal menu contesto visualizzato.<br />

Figura 73 - Sincronizza grafici - Modo Spettro o Banda<br />

Pagina 92


Figura 74 - Sincronizza grafici - Modo Cursore<br />

Figura 75 - Sincronizza grafici - Modo Canale<br />

Cursore<br />

Spettro o Banda /<br />

Cursore / Canale<br />

In questo campo si deve selezionare il cursore <strong>di</strong><br />

sincronizzazione. Siccome esiste un cursore per ogni<br />

sorgente dati (o curva visualizzata) in questo campo<br />

saranno visualizzate le sorgenti dati presenti nel grafico<br />

selezionato.<br />

Selezionare il modo <strong>di</strong> sincronizzazione. Un cursore può<br />

sincronizzare in uno o più mo<strong>di</strong>, e può sincronizzare più<br />

grafici per ogni modo <strong>di</strong> sincroni a ione<br />

Pagina 93


grafici per ogni modo <strong>di</strong> sincronizzazione.<br />

Collegamenti <strong>di</strong>sponibili In questa lista sono visualizzati i collegamenti <strong>di</strong>sponibili<br />

per il cursore selezionato. Nella lista sono visualizzati per<br />

ogni possibile collegamento: lo stato attuale del<br />

collegamento, il nome del grafico, l’unità <strong>di</strong> misura<br />

dell’asse e il nome della sorgente dati.<br />

Lo stato del collegamento può assumere i seguenti<br />

valori:<br />

ON − La sorgente dati visualizzata è collegata con il<br />

cursore corrente<br />

OFF − La sorgente dati non è collegata con nessun<br />

cursore<br />

In Uso − La sorgente dati è collegata ma con un cursore<br />

<strong>di</strong>verso da quello corrente.<br />

Collega la selezione<br />

Scollega la selezione<br />

Cliccare questo tasto per collegare gli elementi<br />

selezionati al cursore corrente.<br />

Cliccare questo tasto per collegare gli elementi<br />

selezionati.<br />

Sonogrammi<br />

Il sonogramma è uno speciale tipo <strong>di</strong> grafico tri<strong>di</strong>mensionale dove una delle<br />

<strong>di</strong>mensioni è rappresentata con una scala <strong>di</strong> colori.<br />

In questo tipo <strong>di</strong> <strong>di</strong>agramma gli assi XY rappresentano normalmente gli assi tempofrequenza,<br />

mentre le ampiezze sono visualizzate con un’area il cui colore è una<br />

funzione dell’ampiezza da rappresentare.<br />

Frequency<br />

16K<br />

Hz<br />

8K<br />

4K<br />

2K<br />

1K<br />

500<br />

250<br />

125<br />

63<br />

ARABESQU 1 ByTime+SLM - CH1 - Lineare<br />

X Y Z<br />

0.1 s 1000 Hz 38.7 dB<br />

Didascalia Sorgente Dati<br />

110<br />

dB<br />

100<br />

90<br />

80<br />

70<br />

60<br />

50<br />

40<br />

31.5<br />

0 s 0.3 0.5 0.8 1 1.3 1.5 1.8 2<br />

Asse secondario<br />

Time<br />

Scala colore<br />

Asse principale<br />

30<br />

Figura 76 - Esempio <strong>di</strong> sonogramma<br />

Per inserire un sonogramma:<br />

Pagina 94


1. Eseguire il comando Sonogramma dal menu Inserisci.<br />

2. Mo<strong>di</strong>ficare opportunamente i parametri nella finestra <strong>di</strong> proprietà del<br />

sonogramma.<br />

Oppure<br />

1. Inserire un modello grafico che include un sonogramma<br />

La finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo delle proprietà del sonogramma è uguale a quella dei grafici<br />

XY tranne che per la pagina <strong>di</strong> impostazione Assi-Dati.<br />

Figura 77 - Proprietà Sonogramma - Pagina Assi-Dati<br />

In questa pagina è possibile aprire la finestra <strong>di</strong> impostazione dei tre assi:<br />

orizzontale, verticale e asse Z.<br />

La finestra usata per l’impostazione <strong>di</strong> un asse è uguale a quella usata per il<br />

Grafico XY, tranne che per l’asse Z (o scala colore) dove è stata aggiunta una<br />

nuova pagina con l’impostazione della scala colore (descritta nel paragrafo<br />

seguente).<br />

Una sola Sorgente Dati può essere definita con il pulsante Imposta.<br />

L’ultimo parametro è la risoluzione del sonogramma. Il valore normale in<strong>di</strong>ca che<br />

ciascuna area colorata ha la sua <strong>di</strong>mensione derivata dai dati della misura. Gli altri<br />

valori in<strong>di</strong>cano un fattore crescente <strong>di</strong> sud<strong>di</strong>visione in aree più piccole.<br />

Prestate attenzione con i valori elevati <strong>di</strong> risoluzione! Mentre sullo schermo sono in<br />

genere <strong>di</strong>segnati in un tempo ragionevole, in stampa i tempi possono anche<br />

<strong>di</strong>ventare proibitivi.<br />

Pagina 95


Scala Colore<br />

La scala colore è composta <strong>di</strong> due o più punti colore. Ogni punto colore è<br />

composto <strong>di</strong> un livello e da un colore. Il programma costruisce la scala colore per<br />

interpolazione tra ogni coppia <strong>di</strong> punti colore consecutivi.<br />

I due punti posti in corrispondenza dell’inizio e della fine dell’asse, come specificato<br />

nella pagina Scalatura, sono fissi e non possono essere spostati. Il loro colore può<br />

essere cambiato senza restrizioni.<br />

Sotto la scala colore al centro della finestra, vi è la barra dei punti colore. Ogni<br />

punto colore è rappresentato con il valore del livello sovrastato da un triangolo<br />

colorato.<br />

Per muovere un punto, cliccare sopra il triangolo o sopra il livello e spostare il<br />

punto colore.<br />

Per inserire un nuovo punto colore, cliccare su un punto della barra non occupato<br />

da altri punti.<br />

Per eliminare un punto colore, selezionarlo e cliccare sul pulsante elimina colore<br />

corrente, oppure trascinare il punto colore al <strong>di</strong> fuori della barra.<br />

Figura 78 - Impostazione Scala Colore<br />

I parametri <strong>di</strong> impostazione della scala colore sono:<br />

Posizione scala In<strong>di</strong>ca il lato del grafico dove sarà <strong>di</strong>segnata la scala<br />

colore.<br />

Spessore scala<br />

Lunghezza scala<br />

Spessore, in mm, dalla barra colorata che rappresenta la<br />

scala.<br />

In<strong>di</strong>ca la lunghezza della scala colore. Il valore è<br />

espresso in percentuale della lunghezza del lato del<br />

Pagina 96


grafico, a cui è affiancata la scala.<br />

Offset dalla posizione<br />

normale<br />

Colore corrente<br />

Elimina colore corrente<br />

Carica scala colore<br />

Salva scala colore<br />

La scala colore è <strong>di</strong>segnata normalmente a fianco del<br />

grafico, sul lato specificato come Posizione. Questo<br />

valore <strong>di</strong> offset vi permette <strong>di</strong> muovere la posizione della<br />

scala rispetto alla posizione normale.<br />

Cliccare questo pulsante per impostare il colore relativo<br />

al punto colore corrente.<br />

Cliccare questo pulsante per eliminare il punto colore<br />

corrente. I punti agli estremi della scala non possono<br />

essere eliminati.<br />

Cliccare questo pulsante per caricare una scala colore<br />

precedentemente salvata su <strong>di</strong>sco.<br />

Cliccare questo pulsante per salvare la scala colore<br />

corrente in un file sul <strong>di</strong>sco.<br />

Waterfall<br />

Il waterfall è uno speciale tipo <strong>di</strong> grafico tri<strong>di</strong>mensionale eseguito con una<br />

rappresentazione assonometrica.<br />

Arabesque - CH1 - Linear<br />

0.3<br />

0.2<br />

125<br />

dB<br />

100<br />

75<br />

50<br />

0 Hz 2000 4000 6000 8000 10000<br />

0<br />

s<br />

Figura 79 – Esempio <strong>di</strong> Waterfall<br />

Per inserire un waterfall:<br />

1. Eseguire il comando Waterfall dal menu Inserisci.<br />

2. Mo<strong>di</strong>ficare opportunamente i parametri nella finestra <strong>di</strong> proprietà del<br />

waterfall.<br />

Pagina 97


Oppure<br />

2. Inserire un modello grafico che include un waterfall<br />

La finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo delle proprietà del waterfall è uguale a quella dei grafici XY<br />

tranne che per la pagina <strong>di</strong> impostazione Assi-Dati.<br />

Figura 80 - Proprietà Waterfall - Pagina Assi-Dati<br />

In questa pagina è possibile aprire la finestra <strong>di</strong> impostazione dei tre assi:<br />

orizzontale, verticale e asse Z.<br />

La finestra usata per l’impostazione <strong>di</strong> un asse è uguale a quella usata per il<br />

Grafico XY, tranne che per l’asse Z (o scala colore) dove è stata aggiunta una<br />

nuova pagina con l’impostazione della scala colore.<br />

Una sola Sorgente Dati può essere definita con il pulsante Imposta.<br />

Gli altri parametri <strong>di</strong> impostazione del waterfall sono elencati nella tabella<br />

seguente.<br />

Linee nascoste<br />

Questa casella attiva la rimozione delle linee nascoste<br />

del waterfall.<br />

Nascon<strong>di</strong> la parte<br />

posteriore<br />

Contorno barre<br />

Non usare la scala<br />

colore<br />

Questa casella permette <strong>di</strong> visualizzare o nascondere le<br />

pareti verticali del waterfall.<br />

Questa casella serve per <strong>di</strong>segnare usando il modo<br />

contorno barre. Utile per le misure in banda d’ottava.<br />

Questa casella permette <strong>di</strong> scegliere se <strong>di</strong>segnare il<br />

grafico usando la scala colore oppure un colore singolo.<br />

In quest’ultimo caso viene usato il colore della penna del<br />

Pagina 98


ordo del grafico..<br />

Inverte or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>segno<br />

Questa casella serve per invertire l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno<br />

degli spettri. Serve ad esempio per visualizzare<br />

correttamente i dati verso RPM <strong>di</strong> una decelerazione.<br />

Per la descrizione della scala colore fate <strong>riferimento</strong> al paragrafo riguardante il<br />

Sonogramma.<br />

Campbell<br />

Il grafico <strong>di</strong> Campbell è uno speciale tipo <strong>di</strong> grafico adatto alla rappresentazione dei<br />

livelli degli or<strong>di</strong>ni armonici.<br />

La rappresentazione dei livelli <strong>di</strong> ciascun or<strong>di</strong>ne avviene con un cerchio il cui raggio<br />

è proporzionale al livello stesso meno una soglia prefissata. L’asse principale è<br />

sempre un asse <strong>di</strong> RPM mentre l’asse derivato è un asse <strong>di</strong> Hz.<br />

In un grafico <strong>di</strong> Campbell è possibile visualizzare una sola misura per volta. Gli<br />

or<strong>di</strong>ni visualizzati sono completamente a <strong>di</strong>screzione dell’utente, fino a un massimo<br />

<strong>di</strong> 10.<br />

PICKUP 3 MARCIA<br />

byTach 1 - CH1 - A<br />

500.0<br />

Hz<br />

400.0<br />

300.0<br />

ORD\RPM 6027.5<br />

2 74.1<br />

3 79.0<br />

4 63.8<br />

5 59.3<br />

6 60.7<br />

6<br />

5<br />

4<br />

3<br />

200.0<br />

2<br />

100.0<br />

0.0<br />

1600.0RPM2400.0 3200.0 4000.0 4800.0 5600.0 6400.0<br />

Figura 81 - Grafico <strong>di</strong> Campbell<br />

Per inserire un grafico <strong>di</strong> Campbell:<br />

1. Eseguire il comando Campbell dal menu Inserisci.<br />

2. Mo<strong>di</strong>ficare opportunamente i parametri nella finestra <strong>di</strong> proprietà del<br />

grafico.<br />

Oppure<br />

3. Inserire un modello grafico che include un grafico <strong>di</strong> Campbell.<br />

Le impostazioni del grafico <strong>di</strong> Campbell sono uguali a quelle <strong>di</strong> un grafico XY<br />

tranne che per la scheda Assi-Dati.<br />

Pagina 99


Figura 82 - Impostazione dei parametri <strong>di</strong> Campbell<br />

I parametri <strong>di</strong> questa pagina si <strong>di</strong>vidono in tre categorie: la Sorgente Dati, i due assi<br />

e i parametri specifici <strong>di</strong> Campbell.<br />

I parametri specifici <strong>di</strong> Campbell sono elencati <strong>di</strong> seguito.<br />

Unità Campbell<br />

Scegliere l’unità <strong>di</strong> rappresentazione delle ampiezze. La<br />

scelta è tra dB ed EU.<br />

Quando è selezionato EU è possibile specificare il tipo <strong>di</strong><br />

scalatura (lineare o logaritmico)<br />

Soglia<br />

Scala (mm per …)<br />

Selezione or<strong>di</strong>ni<br />

Disegna linea or<strong>di</strong>ne<br />

Passo<br />

È il valore <strong>di</strong> soglia per la visualizzazione. Solo i valori<br />

superiori a questo saranno visualizzati.<br />

E’ il valore <strong>di</strong> scala per la visualizzazione.<br />

Se ad esempio abbiamo un valore <strong>di</strong> 65 dB, una soglia <strong>di</strong><br />

60 dB e una scala <strong>di</strong> 1 mm per dB il programma<br />

<strong>di</strong>segnerà un cerchio con raggio <strong>di</strong> (65-60)x1=5 mm.<br />

Impostare il modo <strong>di</strong> selezione degli or<strong>di</strong>ni. La Selezione<br />

<strong>Manuale</strong> vi permette <strong>di</strong> rappresentare fino a 10 or<strong>di</strong>ni a<br />

scelta. La selezione Automatica 1 rappresenta tutti gli<br />

or<strong>di</strong>ni interi mentre quella Automatica 1 + ½ rappresenta<br />

gli or<strong>di</strong>ni interi e i mezzi or<strong>di</strong>ni.<br />

Impostare questa casella per <strong>di</strong>segnare la retta che<br />

rappresenta ciascun or<strong>di</strong>ne sul grafico <strong>di</strong> Campbell.<br />

E’ il passo <strong>di</strong> rappresentazione delle linee degli or<strong>di</strong>ni<br />

q ando la sele ione è A tomatica<br />

Pagina 100


quando la selezione è Automatica.<br />

Disegna etichette<br />

Or<strong>di</strong>ni<br />

Impostare questa casella per <strong>di</strong>segnare un’etichetta con<br />

il numero dell’or<strong>di</strong>ne rappresentato.<br />

In questo gruppo si impostano i vari or<strong>di</strong>ni da visualizzare<br />

(fino a 10).<br />

Per ogni or<strong>di</strong>ne è presente una casella <strong>di</strong> attivazione, un<br />

campo numerico che specifica l’or<strong>di</strong>ne e un pulsante per<br />

impostare il tipo <strong>di</strong> linea.<br />

Autoscala <strong>di</strong> Campbell<br />

Nel menu contesto che appare quando si clicca con il tasto <strong>di</strong> destra all’interno del<br />

grafico <strong>di</strong> Campbell, c’è il comando Autoscala Campbell.<br />

Questo comando ricalcola il valore <strong>di</strong> soglia e un valore <strong>di</strong> scala ottimale per i dati<br />

visualizzati in quel momento nel grafico.<br />

Il valore <strong>di</strong> soglia viene impostato sul valore me<strong>di</strong>o dei dati visualizzati, mentre la<br />

scala è impostata affinchè il cerchio più grande abbia un raggio pari a ¼ del<br />

grafico.<br />

Contour Map<br />

Il grafico Contour Map (in italiano Mappa <strong>di</strong> Isolivello; viene usato il termine inglese<br />

perché è più comune) è un grafico bi<strong>di</strong>mensionale dove il livello è rappresentato<br />

con le curve <strong>di</strong> isolivello.<br />

La misura che viene rappresentata è sempre una mappa acustica; vedere il<br />

capitolo Elaborazioni Misure, paragrafo Mappe Acustiche per una descrizione <strong>di</strong><br />

questo tipo <strong>di</strong> misure.<br />

Gli assi orizzontale e verticale sono sempre in metri mentre l’asse che rappresenta<br />

il livello (scala colore) è in unità <strong>di</strong> misura scelta dall’utente e corrispondente alla<br />

misura da rappresentare.<br />

E’ possibile usare come fondo del grafico un’immagine (o un <strong>di</strong>segno) dell’oggetto<br />

reale che si sta stu<strong>di</strong>ando, con la possibilità <strong>di</strong> variare il colore dell’immagine in<br />

base al livello <strong>di</strong> ciascun punto.<br />

Di seguito ci sono quattro esempi <strong>di</strong> Contour Map tutti rappresentanti la stessa<br />

misura, ma nelle <strong>di</strong>verse modalità <strong>di</strong> rappresentazione.<br />

Pagina 101


4<br />

Mappa_FFT - CH1 - 512.5<br />

85<br />

60.0 60.0<br />

65.0<br />

m<br />

70.0<br />

80.0<br />

dB<br />

80<br />

65.0<br />

70.0<br />

75.0<br />

3<br />

60.0<br />

65.0<br />

70.0<br />

75.0<br />

80.0<br />

75<br />

2<br />

1<br />

65.0<br />

60.0<br />

65.0<br />

65.0 65.0<br />

70.0<br />

65.0<br />

70.0<br />

70.0<br />

70.0<br />

70.0<br />

75.0<br />

75.0<br />

75.0<br />

75.0<br />

80.0<br />

70<br />

65<br />

60<br />

0<br />

0 m<br />

1 2 3<br />

55<br />

Figura 83- Grafico Contour Map - modalità standard<br />

4<br />

Mappa_FFT - CH1 - 512.5<br />

85<br />

60.0 60.0<br />

65.0<br />

m<br />

70.0<br />

80.0<br />

dB<br />

80<br />

65.0<br />

70.0<br />

75.0<br />

3<br />

60.0<br />

65.0<br />

70.0<br />

75.0<br />

80.0<br />

75<br />

2<br />

1<br />

65.0<br />

60.0<br />

65.0<br />

65.0 65.0<br />

70.0<br />

65.0<br />

70.0<br />

70.0<br />

70.0<br />

70.0<br />

75.0<br />

75.0<br />

75.0<br />

75.0<br />

80.0<br />

70<br />

65<br />

60<br />

0<br />

0 m<br />

1 2 3<br />

55<br />

Figura 84 - Grafico Contour Map - modalità mappa colori<br />

Pagina 102


4<br />

Mappa_FFT - CH1 - 512.5<br />

85<br />

60.0 60.0<br />

65.0<br />

m<br />

70.0<br />

80.0<br />

dB<br />

80<br />

65.0<br />

70.0<br />

75.0<br />

3<br />

60.0<br />

65.0<br />

70.0<br />

75.0<br />

80.0<br />

75<br />

2<br />

1<br />

65.0<br />

60.0<br />

65.0<br />

65.0 65.0<br />

70.0<br />

65.0<br />

70.0<br />

70.0<br />

70.0<br />

70.0<br />

75.0<br />

75.0<br />

75.0<br />

75.0<br />

80.0<br />

70<br />

65<br />

60<br />

0<br />

0 m<br />

1 2 3<br />

55<br />

Figura 85 - Grafico Contour Map - modalità immagine<br />

4<br />

Mappa_FFT - CH1 - 512.5<br />

85<br />

60.0 60.0<br />

65.0<br />

m<br />

70.0<br />

80.0<br />

dB<br />

80<br />

65.0<br />

70.0<br />

75.0<br />

3<br />

60.0<br />

65.0<br />

70.0<br />

75.0<br />

80.0<br />

75<br />

2<br />

1<br />

65.0<br />

60.0<br />

65.0<br />

65.0 65.0<br />

70.0<br />

65.0<br />

70.0<br />

70.0<br />

70.0<br />

70.0<br />

75.0<br />

75.0<br />

75.0<br />

75.0<br />

80.0<br />

70<br />

65<br />

60<br />

0<br />

0 m<br />

1 2 3<br />

55<br />

Figura 86 - Grafico Contour Map - modalità immagine + mappa colori<br />

Per inserire un grafico Contour Map:<br />

1. Eseguire il comando Contour Map dal menu Inserisci.<br />

Pagina 103


2. Mo<strong>di</strong>ficare opportunamente i parametri nella finestra <strong>di</strong> proprietà del<br />

grafico.<br />

Oppure<br />

3. Inserire un modello grafico che include un Contour Map.<br />

Le impostazioni del grafico Contour Map sono uguali a quelle <strong>di</strong> un grafico XY<br />

tranne che per la scheda Assi-Dati, che è <strong>di</strong>versa dagli altri grafici, e per la scheda<br />

Isolivello che non è presente altrove.<br />

Figura 87 - Proprietà Contour Map - Pagina Assi-Dati<br />

I parametri della pagina Assi−Dati si <strong>di</strong>vidono in tre gruppi: l’impostazione degli<br />

assi, la modalità <strong>di</strong> rappresentazione, i dati visualizzati.<br />

I parametri <strong>di</strong> rappresentazione sono:<br />

Tipo <strong>di</strong><br />

rappresentazione<br />

Scegliere la modalità <strong>di</strong> rappresentazione: Normale,<br />

Mappa colori, Immagine o Immagine+Mappa colori.<br />

Vedere gli esempi sopra.<br />

Penna predefinita<br />

Non usare la scala<br />

colore<br />

Imposta il tipo <strong>di</strong> penna usata per <strong>di</strong>segnare le curve <strong>di</strong><br />

isolivello. Il colore viene sostituito automaticamente nel<br />

caso venga usata la scala colore.<br />

Questa casella permette <strong>di</strong> scegliere se <strong>di</strong>segnare le<br />

curve <strong>di</strong> isolivello usando la scala colore oppure il colore<br />

della penna predefinita. L’uso della scala colore è<br />

<strong>di</strong>sabilitato automaticamente se il tipo <strong>di</strong><br />

rappresentazione è su una modalità con la mappa colore.<br />

Pagina 104


Seleziona Immagine<br />

Scala e posizione<br />

immagine<br />

Scontorna immagine<br />

Intensità acustica<br />

Apre la finestra <strong>di</strong> selezione delle immagini per la scelta<br />

<strong>di</strong> quella da rappresentare sul fondo del grafico.<br />

Apre la finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo per la scalatura e posizione<br />

dell’immagine. Vedere la descrizione della finestra più<br />

avanti.<br />

Apre la finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo dove è possibile scontornare<br />

l’immagine. Vedere la descrizione della finestra più<br />

avanti.<br />

Il grafico Contour Map è in grado <strong>di</strong> visualizzare le misure<br />

<strong>di</strong> intensità acustica. E’ possibile visualizzare entrambe le<br />

<strong>di</strong>rezioni del vettore, solo la <strong>di</strong>rezione Su o solo la<br />

<strong>di</strong>rezione Giù.<br />

Figura 88 - Proprietà Contour Map - Pagina Isolivello<br />

Nella pagina Isolivello si impostano i parametri che controllano le etichette delle<br />

linee <strong>di</strong> isolivello e la visualizzazione delle posizioni delle misure originali.<br />

Disegna etichette<br />

Casella per abilitare la rappresentazione delle etichette<br />

sulle linee <strong>di</strong> isolivello. Le etichette saranno comunque<br />

<strong>di</strong>segnate solo sulle linee corrispondenti alle sud<strong>di</strong>visioni<br />

principali dell’asse delle ampiezze (asse Z o scala<br />

colore).<br />

Carattere etichette<br />

Imposta il tipo <strong>di</strong> carattere usato per <strong>di</strong>segnare le<br />

etichette delle linee <strong>di</strong> isoli ello<br />

Pagina 105


etichette delle linee <strong>di</strong> isolivello.<br />

Tolleranza curva<br />

Minima Distanza tra<br />

etichette consecutive<br />

Minima Distanza<br />

etichette - bordo<br />

Mostra posizioni<br />

Set simboli<br />

Dimensione<br />

Mostra valori<br />

Carattere valori<br />

Posizione relativa del<br />

valore<br />

Questo parametro controlla il posizionamento delle<br />

etichette sui tratti più o meno rettilinei delle linee <strong>di</strong><br />

isolivello. Il valore <strong>di</strong> questo parametro deve essere<br />

maggiore <strong>di</strong>1.<br />

Valori vicini a 1 faranno <strong>di</strong>segnare le etichette solo sui<br />

tratti più rettilinei, mentre valori <strong>di</strong>stanti da 1<br />

permetteranno le etichette anche nei tratti <strong>di</strong> curvatura<br />

maggiore.<br />

Questo valore stabilisce la <strong>di</strong>stanza minima tra due<br />

etichette consecutive.<br />

Questo valore stabilisce la <strong>di</strong>stanza minima tra<br />

un’etichetta e il bordo del grafico.<br />

Casella per abilitare la visualizzazione delle posizioni<br />

delle misure che fanno parte della mappa acustica<br />

rappresentata.<br />

Scegliere il set <strong>di</strong> simboli tra cui scegliere quello da usare<br />

nella lista sottostante.<br />

E’ la <strong>di</strong>mensione dei simboli usati per in<strong>di</strong>care la<br />

posizione delle misure.<br />

Casella per abilitare la visualizzazione del valore<br />

corrispondente a ciascuna misura.<br />

Imposta il tipo <strong>di</strong> carattere usato per <strong>di</strong>segnare i valori<br />

delle misure.<br />

Stabilisce la posizione del valore relativamente alla<br />

posizione della misura.<br />

Scala e posizione immagine<br />

La finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo Scala e Posizione immagine vi permette <strong>di</strong> sistemare<br />

facilmente l’immagine rispetto al grafico Contour Map. La stessa finestra viene<br />

usata per l’immagine usata nei grafici OpenGL.<br />

Pagina 106


Figura 89 - Finestra <strong>di</strong> scala e posizione immagine<br />

Nella finestra viene rappresentato il rettangolo corrispondente al grafico, inclusi i<br />

due assi. I cerchi rappresentano le posizioni delle misure definite nella mappa<br />

acustica e servono d’aiuto per far coincidere le posizioni stesse sull’immagine.<br />

I quadratini servono per lo stiramento delle immagini con il mouse. La posizione<br />

dell’immagine nelle coor<strong>di</strong>nate degli assi viene continuamente aggiornata nei<br />

campi X0, Y0, X1 e Y1. E’ possibile inserire le coor<strong>di</strong>nate manualmente.<br />

Il campo Scala permette <strong>di</strong> ridurre la scala <strong>di</strong> tutto il <strong>di</strong>segno nel caso sia<br />

necessario ingran<strong>di</strong>re <strong>di</strong> molto la <strong>di</strong>mensione dell’immagine.<br />

Il pulsante Reset posiziona l’immagine in modo da occupare esattamente la stessa<br />

area del grafico.<br />

Il pulsante Ripristina riporta l’immagine nella posizione <strong>di</strong> quando la finestra è stata<br />

aperta, annullando così ogni mo<strong>di</strong>fica apportata.<br />

Scontorna immagine<br />

La finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo Scontorna immagine vi permette <strong>di</strong> ritagliare l’immagine<br />

creando una regione <strong>di</strong> clip.<br />

E’ possibile creare più <strong>di</strong> un percorso ciascuno composto da una polilinea chiusa.<br />

In questo modo è possibile non solo ritagliare il confine esterno dell’immagine ma<br />

anche creare dei buchi arbitrari all’interno.<br />

I confini <strong>di</strong> clip creati, oltre che essere applicati all’immagine possono essere<br />

trasferiti sulla mappa, ritagliando quin<strong>di</strong> sia la mappa colori che le linee <strong>di</strong> isolivello.<br />

Pagina 107


Figura 90 – Finestra <strong>di</strong> scontorno Immagine<br />

Inizialmente nessuna polilinea è definita, quin<strong>di</strong> l’immagine viene rappresentata<br />

integralmente<br />

Per inserire una polilinea cliccare su uno dei tre pulsanti in alto a sinistra. Il primo<br />

permette <strong>di</strong> inserire la polilinea segmento per segmento, il secondo inserisce una<br />

polilinea ricavata da un rettangolo, il terzo inserisce una polilinea ricavata da un<br />

ellisse. Per terminare l’inserimento della polilinea a segmenti fare doppio click con<br />

il mouse. Le polilinee <strong>di</strong> clip sono chiuse automaticamente dal programma.<br />

Inserisce polilinea a segmenti<br />

Inserisce polilinea rettangolare<br />

Inserisce polilinea ellittica<br />

Aggiunge un punto<br />

Elimina un punto<br />

Elimina la polilinea corrente<br />

Figura 91 - Barra strumenti nella<br />

finestra Scontorna Immagine<br />

Per mo<strong>di</strong>ficare una polilinea:<br />

Pagina 108


• Selezionare quale polilinea attraverso il campo “Seleziona polilinea” (nel caso<br />

ci fosse più <strong>di</strong> una polilinea).<br />

• Prendere un quadratino e spostarlo con il mouse per mo<strong>di</strong>ficare la sua<br />

posizione.<br />

• Per aggiungere un punto<br />

o Selezionare la polilinea da mo<strong>di</strong>ficare<br />

o Cliccare sul pulsante Aggiunge un punto<br />

o Cliccare sulla posizione della polilinea corrente dove si vuole<br />

aggiungere il punto<br />

• Per eliminare un punto<br />

o Selezionare la polilinea da mo<strong>di</strong>ficare<br />

o Cliccare sul pulsante Elimina un punto<br />

o Cliccare sul punto da eliminare<br />

• Per eliminare una polilinea<br />

o Selezionare la polilinea da eliminare<br />

o Cliccare sul pulsante Elimina la polilinea corrente<br />

Altri parametri della finestra Scontorna Immagine sono:<br />

Applica alla mappa Impostare questa casella se lo scontorno dell’immagine<br />

deve essere eseguito anche sulla mappa, incluso la<br />

mappa colori e le linee <strong>di</strong> isolivello.<br />

Modo riempimento<br />

Windows<br />

Test<br />

Seleziona il modo <strong>di</strong> riempimento <strong>di</strong> Windows usato per<br />

identificare le aree da tenere e quelle da clippare. Questa<br />

scelta ha effetto solo in casi in cui le polilinee si<br />

intersecano una con l’altra.<br />

Nel caso <strong>di</strong> polilinee semplici questo parametro non ha<br />

effetto.<br />

Attivare questa casella per vedere l’effetto dello<br />

scontorno applicato sull’immagine <strong>di</strong> questa finestra.<br />

Superficie 3D OpenGL<br />

Il grafico Superficie 3D OpenGL è una rappresentazione tri<strong>di</strong>mensionale dei dati <strong>di</strong><br />

una misura eseguita usando la libreria grafica OpenGL.<br />

OpenGL è una libreria sviluppata da Silicon Graphics e una sua versione è stata<br />

realizzata da Microsoft ed inclusa standard nelle versioni <strong>di</strong> Windows. Inoltre tutte<br />

le schede grafiche con acceleratore 3D includono un driver che permette<br />

l’esecuzione <strong>di</strong> OpenGL <strong>di</strong>rettamente sulla scheda grafica.<br />

Se non si <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> una scheda grafico con acceleratore OpenGL, tutte le<br />

operazioni <strong>di</strong> calcolo devono essere eseguite dal microprocessore del PC. Se il<br />

modello che si deve realizzare è molto complicato (ad esempio se si tenta <strong>di</strong><br />

rappresentare una misura multispettro FFT) il tempo <strong>di</strong> rendering può essere molto<br />

lungo (dell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> alcuni minuti o più). In questo caso si consiglia <strong>di</strong> tenere<br />

<strong>di</strong>sabilitato l’illuminazione del modello e <strong>di</strong> usare il modo Flat sha<strong>di</strong>ng, ed abilitare<br />

queste possibilità solo dopo che il grafico è stato sistemato correttamente.<br />

Il grafico OpenGL è composto da tre elementi: la superficie 3D, la base e le pareti<br />

<strong>di</strong> elevazione che collegano la base con la superficie 3D. La superficie 3D viene<br />

sempre rappresentata mentre la base e le pareti <strong>di</strong> elevazione sono opzionali.<br />

Pagina 109


Figura 92 - Superficie 3D OpenGL<br />

Per inserire un grafico OpenGL:<br />

1. Eseguire il comando Superficie 3D (OpenGL) dal menu Inserisci.<br />

2. Mo<strong>di</strong>ficare opportunamente i parametri nella finestra <strong>di</strong> proprietà del<br />

grafico.<br />

Oppure<br />

3. Inserire un modello grafico che include una Superficie 3D.<br />

Le impostazioni del grafico OpenGL sono uguali a quelle <strong>di</strong> un grafico XY tranne<br />

che per la scheda Assi-Dati, che è <strong>di</strong>versa dagli altri grafici, e per le schede<br />

aggiuntive Scena 3D e Illuminazione.<br />

Pagina 110


Figura 93- Proprietà grafico OpenGL - Pagina Assi-Dati<br />

I parametri della pagina Assi−Dati si <strong>di</strong>vidono in vari gruppi: l’impostazione degli<br />

assi, la proiezione, la rappresentazione degli assi, posizione e orientamento del<br />

modello, texture map e impostazione della sorgente dati.<br />

I parametri <strong>di</strong> Proiezione sono:<br />

Tipo <strong>di</strong> proiezione<br />

Scegliere il tipo <strong>di</strong> proiezione tra Ortografica e<br />

Prospettiva.<br />

Fattore <strong>di</strong> scala<br />

Angolo <strong>di</strong> vista<br />

Imposta il fattore <strong>di</strong> scala della proiezione ortografica.<br />

Un fattore <strong>di</strong> scala 1 crea un modello che senza rotatione<br />

ed un opportuna traslazione, è grande come l’area<br />

rettangolare del grafico.<br />

Imposta l’ampiezza dell’angolo <strong>di</strong> vista della proiezione<br />

prospettica. I valori accettatti vanno da 5 a 120 gra<strong>di</strong>.<br />

Se paragoniamo l’angolo <strong>di</strong> vista alla focale <strong>di</strong> un<br />

obbiettivo della macchina fotografica, i valori bassi<br />

corrispondono ad un teleobbiettivo mentre valori alti<br />

corrispondono ad un grandangolare.<br />

I parametri che controllano la rappresentazione degli assi sono:<br />

Lunghezza<br />

Un valore per ciascun asse. Rappresentano la lunghezza<br />

relativa dell’asse nel modello tri<strong>di</strong>mensionale.<br />

Il valore predefinito è 1.<br />

Se ad esempio si vuole che un asse sia lungo il doppio,<br />

Pagina 111


inserire 2 come lunghezza <strong>di</strong> quell’asse.<br />

Piano etichette<br />

Offset<br />

Inverte asse X<br />

Scambia X e Z<br />

Inverte asse Z<br />

Un’impostazione per ciascun asse. L’impostazione in<strong>di</strong>ca<br />

su quale piano saranno <strong>di</strong>segnate le etichette dell’asse<br />

corrispondente.<br />

Un valore per ciascun asse. Questo valore permette <strong>di</strong><br />

spostare un asse rispetto alla sua posizione originale. Un<br />

valore 0 in<strong>di</strong>ca che l’asse inizierà nell’origine degli assi <strong>di</strong><br />

OpenGL.<br />

Impostare questa casella per invertire la <strong>di</strong>rezione<br />

dell’asse X. Normalmente l’asse viene rappresentato con<br />

valori crescenti a partire dall’origine.<br />

Impostare questa casella per scambiare la posizione<br />

degli assi X e Z nel modello OpenGL.<br />

Impostare questa casella per invertire la <strong>di</strong>rezione<br />

dell’asse Z. Normalmente l’asse viene rappresentato con<br />

valori crescenti a partire dall’origine.<br />

I parametri <strong>di</strong> posizione e rotazione sono:<br />

Trasla<br />

Un valore per ciascun asse. Rappresentano il valore <strong>di</strong><br />

traslazione dell’origine degli assi <strong>di</strong> OpenGL rispetto al<br />

centro del grafico <strong>di</strong> NWWin.<br />

Ruota<br />

Un valore per ciascun asse. Rappresentano l’angolo <strong>di</strong><br />

rotazione rispetto al valore iniziale che prevede l’asse X<br />

orientato verso destra, l’asse Y verso l’alto e l’asse Z<br />

verso il fondo del monitor.<br />

Il gruppo Texture Map include i seguenti parametri:<br />

Mappa superficie Applica l’immagine sulla superficie tri<strong>di</strong>mensionale.<br />

Mappa Base<br />

Mappa…<br />

Scala e Posizione…<br />

Per applicare l’immagine sulla base del grafico.<br />

Cliccare queso pulsante per la selezione dell’immagine<br />

da usare come texture map.<br />

Apre la finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo per la scalatura e posizione<br />

dell’immagine. Vedere la descrizione della finestra nel<br />

paragrafo sul grafico Contour Map.<br />

Pagina 112


Figura 94- Proprietà grafico OpenGL - Pagina Scena 3D<br />

Nella pagina Scena 3D si impostano i parametri che controllano quali parti devono<br />

essere rappresentate nel modello.<br />

Per la superficie 3D impostare:<br />

Modo <strong>di</strong> rendering<br />

Selezionare il modo <strong>di</strong> rendering a scelta tra Flat sha<strong>di</strong>ng,<br />

Smooth sha<strong>di</strong>ng e Wireframe.<br />

Nel modo Flat sha<strong>di</strong>ng ogni elemento della superficie<br />

mantiene un colore costante.<br />

Nel modo Smooth sha<strong>di</strong>ng il colore <strong>di</strong> ogni elemento<br />

varia in maniera graduale.<br />

Nel modo Wireframe ogni singolo elemento viene<br />

rappresentato solo dai suoi bor<strong>di</strong> creando un immagine<br />

reticolare.<br />

Colore unico<br />

Linee nascoste<br />

Disegna linee X, Y e Z<br />

Valido solo nel modo wireframe in<strong>di</strong>ca se le linee<br />

rappresentate devono mantenere la sfumatura colorata<br />

oppure se devono essere rappresentate in un colore<br />

unico. Nel caso del colore unico viene usato il colore<br />

della traccia della sorgente dati.<br />

Valido solo nel modo wireframe. Se attivo allora le linee<br />

che sarebbero nascosta da elementi in primo piano non<br />

sono rappresentate.<br />

Vali<strong>di</strong> solo nei mo<strong>di</strong> Flat e Smooth sha<strong>di</strong>ng. In<strong>di</strong>cano se<br />

si vogliono rappresentare sulla superficie le linee a X<br />

costante, Y costante e Z costante.<br />

Pagina 113


Per la Base impostare:<br />

Modo <strong>di</strong> rendering<br />

Griglia<br />

Linee Isolivello<br />

Penna<br />

Riempimento<br />

Selezionare il modo <strong>di</strong> rendering a scelta tra: Nessuno,<br />

Rettangolo, Flat sha<strong>di</strong>ng, Smooth sha<strong>di</strong>ng e Wireframe.<br />

Nessuno in<strong>di</strong>ca che non si vuole rappresentare la base.<br />

Nel modo Rettangolo la base è composta da una<br />

superficie rettangolare semplice.<br />

Nel modo Flat sha<strong>di</strong>ng ogni elemento della base<br />

mantiene un colore costante.<br />

Nel modo Smooth sha<strong>di</strong>ng il colore <strong>di</strong> ogni elemento<br />

varia in maniera graduale.<br />

Nel modo Wireframe ogni singolo elemento viene<br />

rappresentato solo dai suoi bor<strong>di</strong> creando un immagine<br />

reticolare.<br />

Attivare questa casella per <strong>di</strong>segnare sulla base la griglia<br />

corrispondente alle posizioni delle etichette degli assi.<br />

Attivare questa casella per <strong>di</strong>segnare sulla base le linee<br />

<strong>di</strong> isolivello equivalenti a quelle rappresentate nel grafico<br />

Contour Map.<br />

Per impostare la penna usata per il bordo della base. Dei<br />

parametri della penna sono usati solo il colore e lo<br />

spessore.<br />

Per impostare il colore <strong>di</strong> riempimento della base. Valido<br />

solo nel modo Rettangolo.<br />

Per la Pareti <strong>di</strong> elevazione impostare:<br />

Modo <strong>di</strong> rendering Selezionare il modo <strong>di</strong> rendering a scelta tra: Nessuno,<br />

Pareti solide e Wireframe.<br />

Nessuno in<strong>di</strong>ca che non si vogliono rappresentare le<br />

pareti.<br />

Nel modo Pareti solide le pareti sono rappresentate da<br />

superfici.<br />

Nel modo Wireframe le pareti sono rappresentate da<br />

linee.<br />

Griglia<br />

Solo gli spigoli<br />

Penna<br />

Riempimento<br />

Attivare questa casella per <strong>di</strong>segnare sulle pareti la<br />

griglia corrispondente alle posizioni delle etichette<br />

dell’asse corrispondente. Vale solo per il modo Pareti<br />

solide.<br />

Attivare questa casella per <strong>di</strong>segnare solo gli spigoli <strong>di</strong><br />

contorno della parete. Se non attivato vengono tracciate<br />

anche le linee che uniscono la base con la superficie 3D<br />

per ogni punto definito sulla superficie.<br />

Vale solo per il modo Wireframe.<br />

Per impostare la penna usata per le linee della parete.<br />

Dei parametri della penna sono usati solo il colore e lo<br />

spessore.<br />

Per impostare il colore <strong>di</strong> riempimento della parete.<br />

Valido solo nel modo Pareti solide.<br />

Pagina 114


Figura 95- Proprietà grafico OpenGL - Pagina Illuminazione<br />

La pagina Illuminazione include i parametri per l’illuminazione del modello.<br />

Il grafico OpenGL eseguito da NWWin prevede un solo punto <strong>di</strong> illuminazione.<br />

I parametri sono:<br />

Attiva illuminazione<br />

Casella per attivare o <strong>di</strong>sattivare l’illuminazione del<br />

modello.<br />

Posizione luce<br />

Intensità luce<br />

Materiale<br />

Specificare le tre coor<strong>di</strong>nate che in<strong>di</strong>cano la posizione<br />

della sorgente luminosa.<br />

Inserire i parametri che controllano i tre mo<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

emissione <strong>di</strong> luce della sorgente. Inserire un valore<br />

compreso tra 0 e 100.<br />

Inserire i parametri che controllano come il materiale <strong>di</strong><br />

cui è fatta la supeficie 3D risponde ai tre <strong>di</strong>versi mo<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

emissione della luce. Inserire un valore compreso tra 0 e<br />

100.<br />

Tabelle numeriche<br />

Le tabelle numeriche visualizzano in forma numerica i dati visualizzati in un grafico<br />

come una curva.<br />

Per creare una tabella numerica<br />

Pagina 115


1. Selezionare un grafico che visualizza una curva <strong>di</strong> una sorgente dati.<br />

2. Eseguite il comando Tabella Numerica nel menu Inserisci. Se il comando è<br />

<strong>di</strong>sabilitato, significa che non c’è un grafico selezionato o che il grafico<br />

selezionato non contiene una sorgente dati valida.<br />

Una tabella numerica può visualizzare tutti i dati <strong>di</strong> una sorgente oppure può filtrare<br />

questi dati. I filtri applicabili sono Massimi e Minimi picchi, Massimi e Minimi valori,<br />

Soglia.<br />

Ciascuna cella <strong>di</strong> una tabella numerica visualizza entrambi i valori X e Y <strong>di</strong> un<br />

punto della sorgente dati.<br />

Maniglia per cambiare la<br />

larghezza della colonna X<br />

Maniglia per cambiare la<br />

larghezza della colonna Y<br />

Titolo tabella<br />

Test AZ-212<br />

CH1 - 3.59 s<br />

Hz dB Hz<br />

Lineare<br />

dB Hz dB Hz dB<br />

0.8<br />

1<br />

1.3<br />

1.6<br />

2<br />

2.5<br />

3.2<br />

30.71<br />

29.09<br />

29.02<br />

30.93<br />

28.64<br />

29.35<br />

29.91<br />

4<br />

5<br />

6.3<br />

8<br />

10<br />

12.5<br />

16<br />

29.28<br />

26.86<br />

28.74<br />

49.32<br />

45.55<br />

40.29<br />

55.74<br />

20<br />

25<br />

31.5<br />

40<br />

50<br />

63<br />

80<br />

52.68<br />

55.46<br />

56.02<br />

56.73<br />

44.97<br />

42.66<br />

46.14<br />

100<br />

125<br />

160<br />

200<br />

250<br />

315<br />

400<br />

47.91<br />

45.58<br />

47.86<br />

42.31<br />

40.76<br />

52.68<br />

42.83<br />

Intestazione<br />

Maniglia per cambiare il<br />

numero <strong>di</strong> righe<br />

Maniglia per cambiare il<br />

numero <strong>di</strong> colonne<br />

Figura 96 - Esempio <strong>di</strong> Tabella Numerica<br />

Per mo<strong>di</strong>ficare i parametri <strong>di</strong> una tabella numerica usate lo strumento <strong>di</strong> selezione<br />

e fate doppio-clic con il tasto sinistro del mouse sulla tabella, oppure selezionatela<br />

e premete Alt+Invio, oppure usate il comando Proprietà nel menu Mo<strong>di</strong>fica.<br />

La finestra delle proprietà <strong>di</strong> una tabella numerica è composta <strong>di</strong> quattro pagine.<br />

Pagina 116


Figura 97 - Proprietà tabella numerica - Pagina Generale<br />

Nella pagina generale impostate i parametri del <strong>riferimento</strong>, posizione e filtro dati<br />

della tabella.<br />

Grafico<br />

Selezionate il grafico a cui la tabella è collegata.<br />

Sorgente dati<br />

Posizione<br />

Modalità Filtro Dati<br />

Numero <strong>di</strong> valori filtrati<br />

Or<strong>di</strong>na valori per<br />

Soglia<br />

Selezionate la sorgente a cui la tabella è collegata.<br />

E’ la posizione dell’angolo in basso a sinistra della tabella<br />

in coor<strong>di</strong>nate della pagina. Naturalmente potete spostare<br />

la tabella con il mouse come con gli altri oggetti.<br />

Questo parametro abilita o <strong>di</strong>sabilita il filtro dati. Le<br />

possibili scelte sono:<br />

Nessuno per <strong>di</strong>sabilitare il filtro dati;<br />

Picchi Massimi visualizza gli N picchi massimi;<br />

Picchi Minimi visualizza gli N picchi minimi;<br />

Valori Massimi visualizza gli N valori massimi;<br />

Valori Minimi visualizza gli N valori minimi;<br />

Soglia visualizza solo i valori maggiori o uguali al valore<br />

<strong>di</strong> soglia impostato.<br />

Specifica quanti valori devono essere filtrati (massimo<br />

200)<br />

Impostate in questo campo l’or<strong>di</strong>namento dei valori filtrati.<br />

Le possibili scelte sono: Nessun or<strong>di</strong>namento, X<br />

crescenti, X decrescenti, Y crescenti, Y decrescenti.<br />

Inserire il valore <strong>di</strong> soglia usato nella modalità filtro dati<br />

corrispondente.<br />

Pagina 117


Figura 98 - Proprietà tabella numerica - Pagina Aspetto<br />

Nella pagina Aspetto impostate i seguenti parametri<br />

Dimensione Tabella Specifica quante righe e quante colonne deve avere la<br />

tabella.<br />

Dimensione Colonne Specifica la larghezza dei valori X e Y.<br />

Or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> Riempimento<br />

Visualizza numeri <strong>di</strong><br />

linea<br />

Linea bordo<br />

Linea griglia<br />

Fondo della tabella<br />

Potete avere la tabella costruita riempiendo prima le<br />

righe e poi le colonne o viceversa.<br />

Se attivate questa casella tutti i valori X sono preceduti<br />

dal numero <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne sequenziale <strong>di</strong> quel valore.<br />

Per impostare gli attributi della penna usata per il bordo<br />

della tabella.<br />

Per impostare gli attributi della penna usata per le linee <strong>di</strong><br />

separazione tra righe e colonne.<br />

Per impostare gli attributi <strong>di</strong> riempimento del fondo della<br />

tabella.<br />

Pagina 118


Figura 99 - Proprietà tabella numerica - Pagina Formato<br />

Nella pagina Formato ci sono due gruppi <strong>di</strong> parametri uno per i valori in X e l’altro<br />

per i valori in Y.<br />

Ciascun gruppo definisce come i numeri sono convertiti in testo e quale carattere<br />

usare.<br />

Pagina 119


Figura 100 - Proprietà tabella numerica - Pagina Titolo<br />

Nella pagina del Titolo impostate i seguenti parametri:<br />

Modalità Titolo Questo parametro abilita o <strong>di</strong>sabilita il titolo. Le possibili<br />

scelte sono: Nessun titolo, Descrizione Sorgente Dati e<br />

Titolo utente.<br />

Titolo utente<br />

Carattere titolo…<br />

Altezza titolo<br />

Allineamento<br />

Intestazione<br />

Carattere Intestazione<br />

Rimpiazza X<br />

Rimpiazza Y<br />

Inserite qui il vostro titolo. Abilitato quando la modalità è<br />

su Titolo utente.<br />

Per impostare il tipo <strong>di</strong> carattere del titolo.<br />

Imposta l’altezza del rettangolo contenente il titolo.<br />

Imposta l’allineamento del titolo della tabella.<br />

Usate per abilitare o <strong>di</strong>sabilitare l’intestazione.<br />

Per impostare il tipo <strong>di</strong> carattere dell’intestazione.<br />

Per sostituire l’intestazione dei valori X con una scritta<br />

definita dall’utente.<br />

Per sostituire l’intestazione dei valori Y con una scritta<br />

definita dall’utente.<br />

E’ possibile inserire nella stringhe Rimpiazza X, Rimpiazza Y e Titolo dei campi per<br />

definire l’allineamento delle colonne oppure per inserire dei valori numerici.<br />

Questi campi sono delimitati da due caratteri % e l’effetto viene definito dalla scritta<br />

che compare tra i due caratteri %. Gli allineamenti definiti nel titolo hanno la<br />

precedenza sull’impostazione del campo Allineamento.<br />

Sono previsti i seguenti campi:<br />

Pagina 120


%tl%<br />

%tc%<br />

%tr%<br />

%th%<br />

%cnt%<br />

Inserisce un tabulatore con allineamento a sinistra.<br />

Inserisce un tabulatore con allineamento centrato.<br />

Inserisce un tabulatore con allineamento a destra.<br />

Sostituito con il valore <strong>di</strong> soglia impostato nella pagina<br />

Generale.<br />

Sostituito con il numero <strong>di</strong> valori che sono rappresentati<br />

nella tabella numerica.<br />

La figura seguente riporta un esempio <strong>di</strong> tabella numerica avanzata. Le<br />

impostazioni per ottenere questa tabella sono le stesse visualizzate nella figura<br />

Proprietà tabella numerica - Pagina Titolo<br />

Livello <strong>di</strong> soglia: 68 dBA Numero <strong>di</strong> Eccedenze: 15<br />

Evento Data Ora Livello<br />

1 18/09/2002 18.00<br />

2 18/09/2002 19.00<br />

3 18/09/2002 20.00<br />

4 18/09/2002 22.00<br />

5 18/09/2002 23.00<br />

6 19/09/2002 0.00<br />

7 19/09/2002 21.00<br />

8 19/09/2002 23.00<br />

9 20/09/2002 0.00<br />

10 20/09/2002 0.02<br />

11 20/09/2002 0.06<br />

12 20/09/2002 17.00<br />

13 20/09/2002 19.00<br />

14 20/09/2002 21.00<br />

15 20/09/2002 22.00<br />

68.5 dBA<br />

69.6 dBA<br />

68.3 dBA<br />

68.7 dBA<br />

68.7 dBA<br />

69.2 dBA<br />

68.2 dBA<br />

69.0 dBA<br />

68.9 dBA<br />

70.4 dBA<br />

68.7 dBA<br />

69.2 dBA<br />

70.2 dBA<br />

68.1 dBA<br />

70.2 dBA<br />

Figura 101 - Esempio Tabella numerica avanzata<br />

Tabelle mascherature<br />

Le tabelle mascherature visualizzano in forma numerica un riassunto delle<br />

mascherature eseguite su un segnale temporale.<br />

Per creare una tabella mascherature<br />

1. Selezionare un grafico che visualizza l’andamento temporale del segnale<br />

mascherato o da mascherare.<br />

2. Eseguite il comando Tabella Mascherature nel menu Inserisci. Se il<br />

comando è <strong>di</strong>sabilitato, significa che non c’è un grafico selezionato o che il<br />

grafico selezionato non contiene una sorgente dati valida.<br />

Pagina 121


Titolo tabella<br />

Mo<strong>di</strong>fica l’altezza del titolo<br />

Mo<strong>di</strong>fica la larghezza relativa<br />

delle delle colonne colonne<br />

Test AZ-215<br />

CH1 - OVERALL<br />

Nome Inizio Durata Leq SEL Lmax Lmin<br />

Totale 18.06.49 00:00:30 81.0 dB 95.8 dB 86.2 dB 45.4 dB<br />

Non Mascherato 18.06.49 00:00:21.375 78.9 dB 92.2 dB 85.8 dB 45.4 dB<br />

Mascherato 18.06.53 00:00:08.625 84.0 dB 93.3 dB 86.2 dB 47.3 dB<br />

Evento 1 18.06.53 00:00:04.500 84.2 dB 90.8 dB 86.0 dB 47.3 dB<br />

Evento 2 18.07.09 00:00:00.750 72.9 dB 71.6 dB 78.9 dB 59.9 dB<br />

Evento 3 18.07.12 00:00:03.375 84.4 dB 89.7 dB 86.2 dB 59.6 dB<br />

Mo<strong>di</strong>fica la larghezza<br />

<strong>di</strong> tutte le colonne<br />

Mo<strong>di</strong>fica l’altezza delle righe<br />

Mo<strong>di</strong>fica la larghezza<br />

<strong>di</strong> tutte le colonne<br />

Figura 102 - Esempio <strong>di</strong> tabella mascherature<br />

I valori visualizzati per ciascuna maschera sono: Leq, SEL, Lmax, Lmin, Inizio<br />

periodo, Durata. Gli stessi valori sono anche ricalcolati su tutto il segnale, sul<br />

segnale depurato delle parti mascherate e sulle sole parti mascherate.<br />

La tabella delle mascherature viene automaticamente aggiornata ogni qualvolta si<br />

aggiunge o mo<strong>di</strong>fica una maschera sul segnale temporale collegato.<br />

Per mo<strong>di</strong>ficare i parametri <strong>di</strong> una tabella mascherature usate lo strumento <strong>di</strong><br />

selezione e fate doppio-clic con il tasto sinistro del mouse sulla tabella, oppure<br />

selezionatela e premete Alt+Invio, oppure usate il comando Proprietà nel menu<br />

Mo<strong>di</strong>fica.<br />

La finestra delle proprietà <strong>di</strong> una tabella numerica è composta <strong>di</strong> due pagine.<br />

Figura 103 - Proprietà Tabella Mascherature - Pagina Generale<br />

Pagina 122


Nella pagina generale impostate i parametri del <strong>riferimento</strong>, posizione e delle<br />

colonne visualizzate.<br />

Grafico<br />

Selezionate il grafico a cui la tabella è collegata.<br />

Sorgente dati<br />

Posizione<br />

Visualizzazione e<br />

Larghezza Colonne<br />

Selezionate la sorgente a cui la tabella è collegata.<br />

E’ la posizione dell’angolo in alto a sinistra della tabella in<br />

coor<strong>di</strong>nate della pagina. Naturalmente potete spostare la<br />

tabella con il mouse come con gli altri oggetti.<br />

Questo gruppo <strong>di</strong> parametri stabilisce quali colonne dati<br />

visualizzare e la larghezza <strong>di</strong> ciascuna colonna.<br />

Le colonne contenente il nome ed il Leq sono sempre<br />

visualizzate; le altre colonne sono opzionali.<br />

Figura 104 - Proprietà Tabella Mascherature - Pagina Aspetto<br />

Nella pagina Aspetto impostate i seguenti parametri<br />

Carattere Principale Per impostare il tipo <strong>di</strong> carattere usato per visualizzare i<br />

dati della tabella.<br />

Carattere Intestazione<br />

Linea bordo<br />

Linea griglia<br />

Fondo della tabella<br />

Per impostare il tipo <strong>di</strong> carattere usato per visualizzare<br />

l’intestazione.<br />

Per impostare gli attributi della penna usata per il bordo<br />

della tabella.<br />

Per impostare gli attributi della penna usata per le linee <strong>di</strong><br />

separazione tra righe e colonne.<br />

Per impostare gli attributi <strong>di</strong> riempimento del fondo della<br />

tabella<br />

Pagina 123


tabella.<br />

Modalità Titolo<br />

Titolo utente<br />

Carattere titolo…<br />

Altezza titolo<br />

Allineamento<br />

Questo parametro abilita o <strong>di</strong>sabilita il titolo. Le possibili<br />

scelte sono: Nessun titolo, Descrizione Sorgente Dati e<br />

Titolo utente.<br />

Inserite qui il vostro titolo. Abilitato quando la modalità è<br />

su Titolo utente.<br />

Per impostare il tipo <strong>di</strong> carattere del titolo.<br />

Imposta l’altezza del rettangolo contenente il titolo.<br />

Imposta l’allineamento del titolo della tabella.<br />

Immagini<br />

NWWin è in grado <strong>di</strong> inserire sulla pagina degli oggetti contenenti immagini. Le<br />

immagini inserite in NWWin sono ri<strong>di</strong>mensionabili a piacere.<br />

Attualmente NWWin è in grado <strong>di</strong> caricare immagini in 4 formati <strong>di</strong>versi: Metafile <strong>di</strong><br />

Windows, Bitmap <strong>di</strong> Windows, TIFF e JPEG.<br />

Per inserire un’immagine nel documento usare il comando Immagine… dal menu<br />

Inserisci.<br />

Se nel documento sono già presenti delle immagini viene aperta la finestra<br />

Seleziona Immagine, altrimenti viene aperta <strong>di</strong>rettamente la finestra <strong>di</strong> apertura dei<br />

file per la selezione dell’immagine da importare.<br />

Pagina 124


Figura 105 - Finestra Seleziona Immagine<br />

La finestra Seleziona Immagine visualizza una lista contenente le immagini che<br />

sono caricate nel documento. Per inserire una <strong>di</strong> queste immagini è sufficiente<br />

selezionarla nella lista e premere il tasto OK. Un’immagine può essere inserita più<br />

volte nello stesso documento.<br />

Se l’immagine che si desidera inserire non è ancora stata caricata, cliccare sul<br />

pulsante Carica…; nella finestra <strong>di</strong> apertura dei file <strong>di</strong> Windows selezionare per<br />

prima cosa il tipo <strong>di</strong> file che si desidera caricare, quin<strong>di</strong> dopo averlo selezionato<br />

nella lista premere OK.<br />

E’ possibile salvare un’immagine dal documento in un file esterno cliccando sul<br />

pulsante Salva…, dopo aver selezionato l’immagine da salvare.<br />

Come eliminare un’immagine<br />

Le immagini caricate in un documento possono essere inserite <strong>di</strong>rettamente come<br />

oggetti sulla pagina oppure usate in<strong>di</strong>rettamente (ad esempio nei grafici Contour<br />

Map o OpenGL). L’applicazione mantiene sempre soltanto una copia <strong>di</strong> un<br />

immagine in<strong>di</strong>pendentemente dal numero <strong>di</strong> volte che viene usata; per questo tipo<br />

<strong>di</strong> gestione viene mantenuto un contatore del numero <strong>di</strong> riferimenti <strong>di</strong> un’immagine.<br />

Quando il numero <strong>di</strong> riferimenti è 0 vuol <strong>di</strong>re che l’immagine non è usata e in teoria<br />

potrebbe essere eliminata dal documento. Ciò non è sempre vero perché se<br />

inserisco un’immagine e poi la cancello il contatore dei riferimenti è 0 ma non è<br />

possibile eliminare l’immagine perché vi è un <strong>riferimento</strong> nascosto nel meccanismo<br />

<strong>di</strong> annullamento delle operazioni. Se elimina l’immagine subito dopo averla<br />

cancellata dalla pagina e poi eseguo l’annullamento della cancellazione questo<br />

non sarà possibile perché l’immagine non si trova più nel documento.<br />

Per risolvere questo problema sono previste due possibilità per eliminare le<br />

immagini dal documento, una automatica e una manuale. L’eliminazione<br />

Pagina 125


automatica si attiva impostando la casella appropriata nella pagina Salva delle<br />

Preferenze. L’eliminazione manuale avviene nella finestra Seleziona Immagine<br />

cliccando sul pulsante Elimina.<br />

Il pulsante Elimina viene abilitato solo se l’immagine selezionata non ha nessun<br />

<strong>riferimento</strong>. E’ possibile che il numero <strong>di</strong> riferimenti sia 0 e il pulsante rimanga<br />

grigio; questo vuol <strong>di</strong>re che esiste un <strong>riferimento</strong> nascosto che impe<strong>di</strong>sce<br />

l’eliminazione. In questo caso chiudere il documento, alla successiva apertura<br />

l’applicazione permetterà <strong>di</strong> eliminare quell’immagine.<br />

Potete mo<strong>di</strong>ficare la <strong>di</strong>mensione e la scala <strong>di</strong> un’immagine così come per i<br />

rettangoli.<br />

Per mo<strong>di</strong>ficare i parametri <strong>di</strong> un’immagine usate lo strumento <strong>di</strong> selezione e fate<br />

doppio-clic con il tasto sinistro del mouse sull’oggetto, oppure selezionatelo e<br />

premete Alt+Invio, oppure usate il comando Proprietà nel menu Mo<strong>di</strong>fica.<br />

Figura 106 - Finestra delle proprietà <strong>di</strong> un immagine<br />

La finestra delle proprietà <strong>di</strong> un immagine ha i seguenti parametri:<br />

Posizione<br />

E’ la posizione dell’angolo in basso a sinistra<br />

dell’immagine, in coor<strong>di</strong>nate pagina.<br />

Dimensione<br />

Mantieni le proporzioni<br />

originarie<br />

La <strong>di</strong>mensione corrente dell’immagine.<br />

Selezionando questo campo le <strong>di</strong>mensioni dell’immagine<br />

cambiano per mantenere le proporzioni originarie.<br />

Animazioni<br />

L’applicazione è in grado <strong>di</strong> realizzare animazioni nel formato standard <strong>di</strong> Windows<br />

AVI.<br />

L’animazione viene realizzata usando gli oggetti selezionati; almeno un grafico<br />

deve essere incluso nella selezione affinchè il comando <strong>di</strong> animazione sia attivo.<br />

Una volta eseguito il comando viene visualizzata la finestra <strong>di</strong> animazione.<br />

Pagina 126


Figura 107 - Finestra <strong>di</strong> Animazione<br />

I controlli dell’animazione sono:<br />

Grafico<br />

Selezionare il grafico che guida l’animazione.<br />

Elemento<br />

Da, a<br />

Frame per sec.<br />

Crea<br />

Esegue<br />

Selezionare l’elemento da animare. La scelta è tra<br />

Spettro (o banda), Cursore e Canale. La presenza <strong>di</strong> uno<br />

o più <strong>di</strong> questi elementi da animare <strong>di</strong>pende dal tipo <strong>di</strong><br />

grafico selezionato.<br />

Inizio e fine dell’animazione nei termini dell’elemento<br />

selezionato.<br />

E’ la velocità <strong>di</strong> riproduzione, può essere cambiata anche<br />

dopo che l’animazione è stata creata.<br />

Cliccare questo tasto per creare una nuova animazione.<br />

Cliccare questo tasto per rivedere l’animazione appena<br />

creata.<br />

Pagina 127


Salva…<br />

Stop<br />

Cliccare questo tasto per salvare l’animazione creata in<br />

un file nel formato AVI.<br />

Cliccare questo tasto per interrompere la creazione o<br />

l’esecuzione dell’animazione.<br />

Per creare un’animazione nel formato AVI:<br />

• Impostare i controlli della finestra in modo appropriato.<br />

• Cliccare sul tasto Crea per creare l’animazione.<br />

• Al termine cliccare eventualmente su Esegui per controllare il risultato ed<br />

aggiustare la velocità <strong>di</strong> riproduzione.<br />

• Cliccare su Salva… per salvare nel formato AVI.<br />

Dopo aver cliccato su Salva… viene aperta la finestra <strong>di</strong> salvataggio file dove si<br />

deve inserire il nome del file che conterrà l’animazione.<br />

Successivamente viene aperta la finestra <strong>di</strong> compressione video.<br />

Figura 108 - Compressione video<br />

In questa finestra scegliere il programma <strong>di</strong> compressione dei file AVI e impostare i<br />

suoi parametri. Il tipo <strong>di</strong> programmi <strong>di</strong> compressione visualizzato <strong>di</strong>pende dal<br />

sistema operativo.<br />

Pagina 128


Elaborazioni Misure<br />

Introduzione<br />

Questo capitolo descrive le elaborazioni che potete eseguire sulle misure acquisite<br />

dall’analizzatore.<br />

Le elaborazioni implementate sono la calibrazione delle misure, la mascheratura<br />

delle misure ed il calcolo dei tempi <strong>di</strong> riverbero. In questo capitolo sono inoltre<br />

descritti le procedure <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica dei dati identificativi <strong>di</strong> una misura e la<br />

cancellazione <strong>di</strong> una misura.<br />

Informazioni <strong>di</strong> una Misura<br />

E’ possibile mo<strong>di</strong>ficare le informazioni <strong>di</strong> una misura, cioè il suo nome e tutti gli altri<br />

parametri identificativi.<br />

Per aprire la finestra <strong>di</strong> proprietà <strong>di</strong> una misura<br />

1. Selezionate un grafico.<br />

2. Selezionate la sorgente dati legata alla misura <strong>di</strong> cui volete mo<strong>di</strong>ficare le<br />

informazioni.<br />

3. Eseguite il comando Informazioni del sottomenu Misura nel menu Imposta.<br />

Questa finestra ha tre o più pagine. Solo la prima è usata per mo<strong>di</strong>ficare i dati della<br />

misura. Le altre visualizzano i parametri <strong>di</strong> acquisizione o altre informazioni non<br />

mo<strong>di</strong>ficabili.


Figura 109 - Finestra <strong>di</strong> proprietà <strong>di</strong> una misura - Pagina Utente<br />

Nella prima pagina impostare i parametri utente. Questi sono: nome della misura,<br />

località, analizzatore, calibrazione, operatore e le annotazioni.<br />

Usare il pulsante Replica Informazioni… per copiare uno o più campi <strong>di</strong> questa<br />

pagine dalla misura corrente su altre misure.<br />

Figura 110- Replica Informazioni Utente<br />

Nella finestra <strong>di</strong> Replica selezionare nel gruppo <strong>di</strong> sinistra quale informazione sia<br />

da replicare e nella lista <strong>di</strong> destra su quale misura debbano essere copiate le<br />

informazioni.<br />

130


Figura 111 - Finestra <strong>di</strong> proprietà <strong>di</strong> una misura - Pagina Globali<br />

Sulla pagina Globali sono visualizzati i parametri globali della misura. Essi sono<br />

<strong>di</strong>visi in data e ora, che sono mo<strong>di</strong>ficabili, alcuni parametri solo in lettura ed infine i<br />

valori specifici che sono <strong>di</strong>versi per i <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> misura e che possono anche<br />

essere del tutto assenti. Per mo<strong>di</strong>ficare un valore specifico fare doppio click su<br />

quello desiderato.<br />

131


Figura 112 - Finestra <strong>di</strong> proprietà <strong>di</strong> una misura - Pagina Canale<br />

Le altre pagine, una per canale, visualizzano i parametri <strong>di</strong> ciascun canale. Anche<br />

qui come per i parametri globali la finestra è <strong>di</strong>visa in valori <strong>di</strong> sola lettura e valori<br />

specifici del canale che possono essere mo<strong>di</strong>ficati.<br />

Duplicare una Misura<br />

Per duplicare una misura da un documento, usate il comando Duplica del<br />

sottomenu Misura nel menu Elaborazioni.<br />

Nella finestra selezionate la misura da duplicare e premete OK. Quando la misura<br />

è stata duplicata viene automaticamente aperta la finestra <strong>di</strong> informazioni per la<br />

nuova misura in modo da mo<strong>di</strong>ficare il nome o gli altri dati come desiderato.<br />

Calibrazione<br />

Con la calibrazione è possibile mo<strong>di</strong>ficare i dati <strong>di</strong> una misura con l’aggiunta <strong>di</strong> un<br />

valore <strong>di</strong> offset. Il processo <strong>di</strong> calibrazione è reversibile; infatti, per annullare una<br />

calibrazione introdotta con il programma è sufficiente eseguire <strong>di</strong> nuovo questo<br />

comando ed impostare un valore <strong>di</strong> offset uguale a 0.<br />

Per calibrare una misura eseguite la seguente procedura:<br />

1. Eseguite il comando Calibrazione nel sottomenu Misure nel menu<br />

Elaborazioni.<br />

2. Scegliere la misura da calibrare dalla lista visualizzata.<br />

132


Figura 113 - Finestra <strong>di</strong> calibrazione <strong>di</strong> una misura<br />

3. Nella finestra <strong>di</strong> calibrazione selezionare ciascun canale dalla lista e<br />

inserire il valore <strong>di</strong> offset appropriato per ciascun canale. Questo offset<br />

sarà usato per mo<strong>di</strong>ficare tutti i dati delle misura selezionata.<br />

4. Premete OK.<br />

5. Per rimuovere la calibrazione aprite <strong>di</strong> nuovo la finestra <strong>di</strong> calibrazione ed<br />

inserite un valore <strong>di</strong> offset uguale a 0.<br />

Unione Canali<br />

Il comando Unione Canali del sottomenu Misure nel menu Elaborazioni serve per<br />

unire dei canali dati <strong>di</strong> misure <strong>di</strong>verse in una singola misura. Le <strong>di</strong>verse misure<br />

dovranno avere lo stesso tempo <strong>di</strong> scansione.<br />

Questo comando è utile per creare una misura che includa sia il segnale IMPULSE<br />

sia il segnale SLOW in modo da abilitare la ricerca degli impulsi.<br />

Separazione dei Canali<br />

Il comando Divi<strong>di</strong> Canali del sottomenu Misure nel menu Elaborazioni serve per<br />

<strong>di</strong>videre i canali <strong>di</strong> una misura in tante misure monocanale quanti sono i canali<br />

presenti.<br />

In ogni caso la misura originale rimane intatta.<br />

Concatenamento misure<br />

Il comando Concatena del sottomenu Misure nel menu Elaborazioni serve per<br />

unire in sequenza una o più misure. Le misure dovranno avere gli stessi dati e lo<br />

stesso tempo <strong>di</strong> scansione.<br />

Estrazione misure<br />

Il comando Spezza del sottomenu Misure nel menu Elaborazioni serve estrarre<br />

una porzione <strong>di</strong> misura e metterla in una misura separata oppure per spezzare una<br />

misura in tanti pezzi <strong>di</strong> lunghezza uguale.<br />

Questo permette ad esempio <strong>di</strong> isolare una parte <strong>di</strong> misura in modo da eseguire i<br />

calcoli statistici solo su quella porzione.<br />

133


Figura 114 Finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo Estrazione misure<br />

Nel primo modo, chiamato Selezione del Cursore, si estrae la porzione <strong>di</strong> misura<br />

in<strong>di</strong>viduata tramite la selezione con il cursore. Nei campi Inizia da e Termina a<br />

sono in<strong>di</strong>cati il numero del campione iniziale e del campione finale. La casella <strong>di</strong><br />

controllo Elimina parte selezionata permette <strong>di</strong> invertire l’effetto della selezione,<br />

estraendo la parte <strong>di</strong> misura che non è selezionata.<br />

Nel secondo modo, chiamato Intervalli uguali, si specifica l’intervallo in secon<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

ciascun spezzone, ed il modo <strong>di</strong> sincronizzazione.<br />

Nel terzo modo, chiamato Intervalli Giorno/Notte, verranno generati tanti spezzoni<br />

per ogni periodo <strong>di</strong>urno e notturno. Si deve specificare l’ora <strong>di</strong> inizio del giorno e<br />

l’ora <strong>di</strong> inizio della notte.<br />

In ogni caso la misura originale rimane intatta.<br />

Estrazione spettro<br />

Il comando Estrae spettro… del sottomenu Misure nel menu Elaborazioni, oppure<br />

presente nel menu contesto della sorgente dati, serve per estrarre uno spettro da<br />

una misura e metterlo in una misura .<br />

Questo comando è in grado non solo <strong>di</strong> estrarre uno qualsiasi degli spettri misurati,<br />

ma estrae tutti gli spettri calcolati sulla misura incluso lo spettro Leq, gli spettri dei<br />

minimi e dei massimi o lo spettro <strong>di</strong> un LN.<br />

Figura 115 - Estrazione spettro<br />

134


Il comando è attivo solo quando è selezionato un grafico dove sia visualizzata una<br />

misura multispettro.<br />

La finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo viene automaticamente impostata per estrarre lo spettro<br />

visualizzato nel grafico, ma è sempre possibile cambiare le impostazioni.<br />

Tronca spettro<br />

Il comando Tronca spettro… del sottomenu Misure nel menu Elaborazioni,<br />

permette <strong>di</strong> creare una misura contenente solo una parte dello spettro della misura<br />

<strong>di</strong> partenza.<br />

Figura 116 - Tronca spettro<br />

Nella finestra visualizzata selezionare la misura origine, quin<strong>di</strong> impostare i nuovi<br />

limiti, inferiore e superiore, dello spettro quin<strong>di</strong> premere OK.<br />

In ogni caso la misura originale rimane intatta.<br />

Cancellare una Misura<br />

Per cancellare una misura da un documento, usate il comando Elimina del<br />

sottomenu Misura nel menu Imposta.<br />

135


Figura 117 - Cancellazione misura<br />

Una finestra vi mostrerà la lista delle misure contenute nel documento corrente.<br />

Selezionate la misura da cancellare. E’ possibile selezionare solo una misura per<br />

volta.<br />

Prima <strong>di</strong> completare l’operazione vi sarà data la possibilità <strong>di</strong> confermare o<br />

annullare l’operazione <strong>di</strong> cancellazione della misura.<br />

Mascheratura<br />

La mascheratura vi permette <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare selettivamente una porzione arbitraria<br />

della vostra misura. La porzione <strong>di</strong> dati da mascherare deve essere continua. E’<br />

possibile tuttavia creare un numero illimitato <strong>di</strong> maschere anche con le parti<br />

mascherate sovrapposte una all’altra.<br />

Le maschere possono eseguire due operazioni: mascherare completamente<br />

(nascondere) la porzione <strong>di</strong> segnale, oppure applicare un offset specificato<br />

dall’utente ai dati identificati dalla maschera.<br />

Le maschere sono separate canale per canale, perciò se avete una misura <strong>di</strong> due<br />

canali e volete mascherarli entrambi dovrete creare due maschere separate.<br />

Quando create una maschera per un canale <strong>di</strong> una misura, i dati statistici e quelli <strong>di</strong><br />

overall per le misure spettrali, sono ricalcolati per tenere conto delle mo<strong>di</strong>fiche<br />

introdotte dalla maschera.<br />

Le maschere hanno anche effetto sul calcolo del Leq progressivo.<br />

Creare una maschera<br />

Per creare una maschera dovete prima selezionare un grafico appropriato dove è<br />

visualizzato il segnale che volete mascherare. Se ad esempio selezionate un<br />

grafico <strong>di</strong> tipo Cumulativa (LN) la creazione <strong>di</strong> una maschera non viene abilitata.<br />

Il programma usa le posizioni dei cursori per stabilire inizialmente la porzione <strong>di</strong><br />

segnale da mascherare. Se entrambi i cursori sono attivi la loro posizione sarà<br />

usata per determinare la porzione <strong>di</strong> segnale.<br />

Per <strong>di</strong>mostrare la procedura <strong>di</strong> creazione <strong>di</strong> una maschera useremo il documento<br />

DEMO.NWW. Per cui iniziate aprendo questo documento.<br />

• Selezionate il primo grafico sulla prima pagina.<br />

• Selezionate la porzione <strong>di</strong> segnale che si vuole mascherare.<br />

• Eseguite il comando Crea maschera dal sottomenu Maschera nel menu<br />

Elaborazioni.<br />

• Impostate i parametri nella finestra <strong>di</strong> proprietà della maschera che state<br />

creando. Notate che i valori <strong>di</strong> Spettro iniziale e Spettro finale hanno<br />

assunto le posizioni dei cursori.<br />

136


Figura 118 - Finestra <strong>di</strong> proprietà della maschera - Pagina Generale<br />

Nella pagina generale si impostano i seguenti parametri:<br />

Nome Maschera E’ il nome usato per identificare la maschera. Siccome è<br />

possibile avere più <strong>di</strong> una maschera per ogni canale è<br />

una buona idea quella <strong>di</strong> assegnare un nome unico e<br />

significativo ad ogni maschera. Per default il programma<br />

chiama le misure create con il nome Nuova Maschera 1,<br />

2, 3 ecc.<br />

Disabilita Maschera<br />

Modo Mascheratura<br />

Valore <strong>di</strong> Offset<br />

Spettro Iniziale e<br />

Spettro Finale<br />

Crea per tutti i canali<br />

Attivando questo campo potete facilmente <strong>di</strong>sabilitare<br />

una maschera senza cancellarla. Quando questo campo<br />

è attivo la maschera non ha alcun effetto sui dati della<br />

misura.<br />

Questo parametro serve per impostare il tipo <strong>di</strong><br />

operazione eseguito dalla maschera. Scegliendo<br />

Maschera i dati saranno completamente nascosti;<br />

scegliendo Offset Il valore <strong>di</strong> offset da voi specificato<br />

verrà applicato ai dati.<br />

E’ il valore usato quando la maschera è in modo Offset. Il<br />

valore <strong>di</strong> offset viene sempre sommato ai dati della<br />

misura quin<strong>di</strong> se volete abbassare i livelli dovete inserire<br />

un valore negativo.<br />

Questi due campi definiscono i confini della maschera<br />

nella <strong>di</strong>rezione del tempo.<br />

Se si attiva questa casella la maschera viene creata per<br />

tutti i canali. L’opzione è attiva solo al momento della<br />

creazione della maschera e non può più essere<br />

mo<strong>di</strong>ficata.<br />

137


Figura 119 - Finestra <strong>di</strong> proprietà della maschera - Pagina Valori<br />

Mascherati<br />

Nella pagina dei Valori Mascherati impostate quelli valori del canale volete<br />

mascherare. Una lista visualizza tutti i valori che possono essere mascherati;<br />

ciascun valore ha un check-box sulla sinistra che usate per attivare o <strong>di</strong>sattivare la<br />

mascheratura per quel valore.<br />

Sulla destra ci sono dei pulsanti che vi permettono <strong>di</strong> abilitare o <strong>di</strong>sabilitare gruppi<br />

<strong>di</strong> dati con un solo clic.<br />

Figura 120 - Finestra <strong>di</strong> proprietà della maschera - Pagina<br />

Visualizzazione<br />

Una maschera può essere visualizzata in un grafico con un rettangolo che delimita<br />

la porzione mascherata.<br />

I parametri della pagina Visualizzazione servono per definire come una maschera<br />

debba essere visualizzata.<br />

Visualizza Maschera<br />

Attivare questo campo per vedere la maschera sul<br />

grafico; <strong>di</strong>sattivarlo per nascondere la maschera.<br />

138


Nascondere la maschera ha effetto solo sulla<br />

visualizzazione. Per rimuovere l’effetto <strong>di</strong> una maschera<br />

dai dati usate il campo Disabilita Maschera nella pagina<br />

Generale.<br />

Disegna con<br />

Visualizza<br />

Riempimento<br />

Linea Bordo<br />

Scegliere il modo usato per evidenziare la maschera.<br />

L’opzione rettangolo visualizza un rettangolo intorno alla<br />

parte <strong>di</strong> segnale mascherata, mentre l’opzione Riempie<br />

sotto la curva usa il riempimento impostato per<br />

tratteggiare l’area mascherata al <strong>di</strong> sotto del profilo della<br />

curva, infine l’opzione Linea traccia una linea che segue<br />

l’andamento della curva.<br />

Potete scegliere se la maschera deve essere <strong>di</strong>segnata<br />

sopra o sotto la curva del grafico.<br />

Per mo<strong>di</strong>ficare il tipo <strong>di</strong> riempimento nei mo<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

visualizzazione Rettangolo e Riempie sotto la curva.<br />

Per mo<strong>di</strong>ficare gli attributi della penna usata per il bordo<br />

del rettangolo che identifica la maschera o della linea<br />

usata per marcare la parte <strong>di</strong> curva mascherata.<br />

90<br />

dB<br />

80<br />

Rettangolo Linea Riempie sotto la curva<br />

Test AZ-215 - CH1 - OVERALL<br />

Level<br />

70<br />

60<br />

50<br />

40<br />

0 h.m.s 5 10 15 20 25 30<br />

time<br />

Figura 121 - Esempio <strong>di</strong> visualizzazione delle maschere<br />

23 Sec<br />

84.0 dB<br />

Appena avete confermato la creazione o la mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong> una maschera<br />

l’applicazione inizia il ricalcolo dei dati influenzati da quella maschera. Il ricalcolo<br />

viene eseguito in background, mentre continuate ad usare il programma.<br />

Il solo segnale che il ricalcolo è in corso è dato dalla barra <strong>di</strong> progresso visualizzata<br />

sulla barra <strong>di</strong> stato.<br />

Mo<strong>di</strong>fica e Cancellazione <strong>di</strong> una Maschera<br />

Per mo<strong>di</strong>ficare una maschera potete<br />

• Muovete il cursore dati della curva mascherata sopra una maschera<br />

esistente e eseguire il comando Mo<strong>di</strong>fica maschera nel sottomenu<br />

Maschera del menu Elaborazioni. Una lista con le maschere esistenti vi<br />

permetterà la scelta <strong>di</strong> quella da mo<strong>di</strong>ficare.<br />

Per eliminare una maschera<br />

• Eseguite il comando Elimina maschera nel sottomenu Maschera del menu<br />

Elaborazioni. Una lista con le maschere esistenti vi permetterà la scelta <strong>di</strong><br />

quella da cancellare.<br />

Naturalmente per avere questi coman<strong>di</strong> abilitati dovete avere selezionato un<br />

grafico ed una sorgente dati che hanno almeno una maschera.<br />

139


Operazioni Aritmetiche<br />

Il comando Operazioni Aritmetiche del sottomenu Operazioni nel menu<br />

Elaborazioni serve per eseguire varie operazioni aritmetiche tra due misure dello<br />

stesso tipo.<br />

Figura 122 - Finestra delle Operazioni Aritmetiche<br />

La finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo delle Operazioni Aritmetiche contiene le impostazioni<br />

necessarie per eseguire l’operazione scelta.<br />

Un’operazione aritmetica avviene sempre tra due operan<strong>di</strong>. Avremo quin<strong>di</strong> il primo<br />

operando (A), il tipo <strong>di</strong> operazione e il secondo operando (B). Il secondo operando<br />

può essere un valore costante e non una misura.<br />

Nella lista delle misure dell’operando A sono elencate tutte le misure abilitate alle<br />

operazioni aritmetiche. La lista delle misure dell’operando B contiene solo le<br />

misure che sono compatibili con l’operando A. Ogni volta che si seleziona una<br />

misura <strong>di</strong>versa come operando A, la lista dell’operando B viene aggiornata <strong>di</strong><br />

conseguenza.<br />

Mentre l’operando A può essere una misura multispettro, l’operando B deve<br />

sempre essere una misura con un solo spettro. Se l’operando A è multispettro<br />

l’operazione avverrà tra ciascuno spettro <strong>di</strong> A e l’unico spettro <strong>di</strong> B.<br />

Se la misura scelta come operando A è una misura multicanale, allora saranno<br />

abilitate come operando B anche le misure <strong>di</strong> un solo canale ma compatibili con i<br />

canali dell’operando A. In questo caso l’operazione avverrà tra tutti i canali<br />

dell’operando A e l’unico canale dell’operando B.<br />

Per le misure che lo prevedono è possibile applicare una curva <strong>di</strong> pesatura ai dati<br />

dell’operando A, prima <strong>di</strong> eseguire l’operazione.<br />

Normalmente sono <strong>di</strong>sponibili le quattro operazioni fondamentali <strong>di</strong> somma,<br />

sottrazione, moltiplicazione e <strong>di</strong>visione. Se la misura scelta come operando A<br />

contiene dei valori in decibel, sono abilitate anche le operazioni sugli antilogaritmi.<br />

Queste operazioni sono elencate <strong>di</strong> seguito.<br />

A/ 10 B/<br />

10<br />

10log( 10 + 10 )<br />

A/ 10 B/<br />

10<br />

10log( 10 − 10 )<br />

A/ 10 B/<br />

10<br />

10log( 10 × 10 )<br />

A/ 10 B/<br />

10<br />

10log( 10 / 10 )<br />

140


A/<br />

10log( 10 10 + B)<br />

A/<br />

10log( 10 10 − B)<br />

A/<br />

10log( 10 10 × B)<br />

10log(10<br />

A/10<br />

/ B)<br />

Se come operando B si sceglie <strong>di</strong> usare una costante il suo valore dovrà essere<br />

<strong>di</strong>verso da 0 quando si sceglie un’operazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>visione.<br />

L’opzione Esegue l’operazione sui valori Overall (LIN) e (A) permette <strong>di</strong> controllare<br />

il ricalcolo dei valori overall degli spettri. Se si imposta questa opzione il<br />

programma esegue l’operazione anche tra i due valori overall menzionati. Se non<br />

attivata i valori overall degli spettri sono ricalcolati in base al risultato<br />

dell’operazione.<br />

Le altre opzioni servono per controllare le operazioni <strong>di</strong> sottrazione. Vi sono, infatti,<br />

delle situazioni dove l’operazione non ha senso se gli operan<strong>di</strong> sono troppo vicini<br />

tra loro (ad esempio quando si sottraggono valori <strong>di</strong> SPL). In questi casi è possibile<br />

controllare quando il valore del risultato scende sotto una determinata soglia, ed<br />

eventualmente rimpiazzare il risultato con un valore predefinito. Al termine <strong>di</strong> una<br />

sottrazione in<strong>di</strong>ca se un risultato è stato inferiore al limite e se è stato sostituito con<br />

il valore predefinito.<br />

Operazioni - Statistica<br />

Il comando Statistica del sottomenu Operazioni nel menu Elaborazioni serve per<br />

eseguire varie le operazioni statistiche tra<strong>di</strong>zionali tra due o più misure dello stesso<br />

tipo.<br />

Figura 123 - Finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo Statistica<br />

La finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo permette <strong>di</strong> scegliere quale valore calcolare tra Me<strong>di</strong>a,<br />

Massimo, Minimo, Deviazione Standard e Me<strong>di</strong>a in Potenza. Almeno uno <strong>di</strong> questi<br />

141


valori deve essere selezionato. Per ognuno <strong>di</strong> questi valori sarà creata una nuova<br />

misura.<br />

Si deve poi scegliere la misura principale (o misura guida) che serve per elencare<br />

nella lista sottostante le misure che sono con essa compatibili.<br />

Se la misura principale è un multispettro sono anche abilitate le seguenti<br />

impostazioni.<br />

Unità <strong>di</strong> scansione<br />

E’ l’unità usata per calcolare la posizione <strong>di</strong><br />

ciascuno spettro calcolato. Normalmente si usa il<br />

tempo, ma è possibile anche usare altri valori come<br />

RPM, velocità o posizione.<br />

Inizio<br />

Fine<br />

Delta<br />

Sincronizza<br />

E’ la posizione del primo spettro da calcolare<br />

nell’unita <strong>di</strong> scansione.<br />

E’ la posizione dell’ultimo spettro da calcolare<br />

nell’unita <strong>di</strong> scansione.<br />

E’ la <strong>di</strong>stanza tra uno spettro e il successivo<br />

nell’unita <strong>di</strong> scansione.<br />

Abilitare questa casella se si vogliono sincronizzare<br />

le misure. Il valore <strong>di</strong> sincronizzazione può essere<br />

scelto tra uno qualsiasi nella misura.<br />

La sincronizzazione avviene specificando un livello<br />

<strong>di</strong> soglia e la pendenza che deve avere il segnale in<br />

quel punto.<br />

Pendenza<br />

Pendenza che deve avere il segnale nel punto <strong>di</strong><br />

sincronizzazione.<br />

Gli spettri nella misura risultato saranno posti tra Inizio e Fine con un valore <strong>di</strong><br />

incremento pari a Delta. Per ogni misura selezionata viene calcolato lo spettro,<br />

corrispondente alla posizione dello spettro da calcolare, tramite interpolazione<br />

lineare. Gli spettri così interpolati sono usati per il calcolo degli spettri statistici dei<br />

risultati.<br />

La sincronizzazione permette <strong>di</strong> allineare eventi simili nelle misure selezionate. E’<br />

possibile ad esempio me<strong>di</strong>are i segnali temporali del deca<strong>di</strong>mento usato per il<br />

tempo <strong>di</strong> riverberazione e poi calcolare il tempo <strong>di</strong> riverberazione sul segnale<br />

me<strong>di</strong>ato.<br />

Operazioni - Somma vettoriale<br />

Il comando Operazioni - Somma vettoriale nel menu Elaborazioni serve per<br />

calcolare la somma vettoriale dell’accelerazione su tre assi.<br />

La formula usata per il calcolo è la seguente:<br />

( x w, x) ( y w, y) ( z w,<br />

z)<br />

VS = ⎛⎜<br />

F × a + F × a + F × a<br />

⎝<br />

2 2 2<br />

ove<br />

VS è la somma vettoriale<br />

F x è il fattore per la misura dell’asse x<br />

a wx , è l’accelerazione in m/s² pesata dell’asse x<br />

F y è il fattore per la misura dell’asse y<br />

a wy , è l’accelerazione in m/s² pesata dell’asse y<br />

F z è il fattore per la misura dell’asse z<br />

a wz , è l’accelerazione in m/s² pesata dell’asse z<br />

⎞<br />

⎠<br />

⎟<br />

142


Figura 124 - Somma Vettoriale Accelerazione<br />

Nella finestra si devono impostare le misure, i canali, la pesatura ed il fattore per<br />

ciascun asse. I dati <strong>di</strong> ogni asse possono anche provenire da misure separate<br />

purché siano congruenti tra loro. La misura impostata per l’asse x stabilisce il<br />

formato che devono avere le misure degli altri assi.<br />

Ricerca dei Toni Puri<br />

Il comando Toni Puri del sottomenu Ricerca nel menu Elaborazioni serve per<br />

in<strong>di</strong>viduare i toni puri in una misura verso frequenza. I toni puri in<strong>di</strong>viduati sono<br />

in<strong>di</strong>cati con un segnalatore posto sulla banda che contiene il tono puro.<br />

Questo comando è abilitato solo quando è selezionato un grafico verso frequenza<br />

con uno spettro visualizzato.<br />

143


Figura 125 Finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo Ricerca Toni Puri<br />

Nella finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo che viene visualizzata dovete introdurre i parametri<br />

necessari alla ricerca dei toni puri. I valori <strong>di</strong> default proposti sono quelli richiesti dal<br />

decreto legge sul rumore.<br />

Differenza banda precedente<br />

Differenza tra la banda sotto ricerca e quella<br />

precedente, al <strong>di</strong> sopra della quale viene<br />

riconosciuto il tono puro. Entrambe le<br />

con<strong>di</strong>zioni (precedente e successiva) devono<br />

essere vere per il riconoscimento del tono<br />

puro.<br />

Differenza banda successiva<br />

Include le due bande estreme<br />

Esegue verifica sulle curve<br />

isofoniche (DL 16/03/98)<br />

Interpola per trovare i toni vicino<br />

alle frequenze <strong>di</strong> incrocio<br />

Differenza tra la banda sotto ricerca e quella<br />

successiva, al <strong>di</strong> sopra della quale viene<br />

riconosciuto il tono puro. Entrambe le<br />

con<strong>di</strong>zioni (precedente e successiva) devono<br />

essere vere per il riconoscimento del tono<br />

puro.<br />

Impostare questa casella se volete inserire la<br />

prima e l’ultima banda dello spettro nel<br />

processo <strong>di</strong> ricerca. A rigore <strong>di</strong> logica questo<br />

non dovrebbe essere fatto perché queste due<br />

bande hanno solamente una banda a<strong>di</strong>acente.<br />

Impostare questa casella per eseguire il<br />

controllo dei toni puri trovati sulle curve<br />

isofoniche (loudness). Un tono puro è in<br />

questo caso identificato solo se nessuna altra<br />

banda dello spettro ha un valore <strong>di</strong> phon<br />

maggiore <strong>di</strong> quello della banda del tono puro.<br />

Se si imposta questa casella, il programma<br />

cercherà <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare i toni la cui frequenza<br />

cade vicino all’incrocio <strong>di</strong> due bande. In questo<br />

caso la più alta delle due bande sarà segnalata<br />

come tono puro e il valore calcolato sarà il<br />

144


valore approssimato con interpolazione della<br />

frequenza del tono puro.<br />

ATTENZIONE! Questo metodo non esiste in<br />

nessuno standard. Deve essere usato solo per<br />

avere un’idea <strong>di</strong> dove si può trovare il tono<br />

puro<br />

Usa lo spettro dei minimi <strong>di</strong> ogni<br />

banda (DL 16/03/98)<br />

Durata minima del tono (sec)<br />

Imposta il Segnalatore dei toni<br />

puri<br />

Se impostate questa opzione la ricerca dei toni<br />

viene eseguita sullo spettro dei minimi <strong>di</strong><br />

ciascuna banda, quando la misura selezionata<br />

è un multispettro.<br />

Scegliere questa opzione per eseguire la<br />

ricerca dei toni sulla base della durata minima<br />

del tono. Valido solo per le misure multispettro.<br />

Fate clic su questo pulsante per impostare il<br />

tipo <strong>di</strong> segnalatore usato.<br />

Al termine fate clic su OK. L’applicazione eseguirà la ricerca e se dei toni puri<br />

vengono trovati un segnalatore li in<strong>di</strong>cherà.<br />

I segnalatori eventualmente inseriti sono come gli altri segnalatori e quin<strong>di</strong> possono<br />

essere mo<strong>di</strong>ficati o spostati in<strong>di</strong>vidualmente. La loro presenza è però controllata<br />

dal programma, quin<strong>di</strong> se eseguite lo stesso comando oppure cambiate la misura<br />

visualizzata, essi sono rimossi automaticamente.<br />

La conformità con il decreto ministeriale del 16/03/98 sulle Tecniche <strong>di</strong><br />

rilevamento e <strong>di</strong> misurazione dell’inquinamento acustico si ottiene impostando<br />

5 dB come <strong>di</strong>fferenza per entrambe le bande a<strong>di</strong>acenti, attivando la verifica sulle<br />

curve isofoniche e usando lo spettro dei minimi <strong>di</strong> ciascuna banda.<br />

Ricerca Impulsi<br />

Il comando Impulsi del sottomenu Ricerca nel menu Elaborazioni serve per<br />

in<strong>di</strong>viduare i segnali impulsivi. Gli impulsi in<strong>di</strong>viduati sono in<strong>di</strong>cati con un<br />

segnalatore posto nella posizione dove l’impulso è stato in<strong>di</strong>viduato.<br />

Questo comando è abilitato solo se è selezionato un grafico che visualizza un<br />

segnale verso il tempo. Inoltre la misura corrente in quel grafico deve contenere<br />

entrambi i segnali IMPULSE e SLOW necessari per la ricerca degli impulsi.<br />

Se avete i due segnali IMPULSE e SLOW separati in due misure <strong>di</strong>verse li dovrete<br />

unire in una singola misura con il comando Unione Canali.<br />

145


Figura 126 - Finestra <strong>di</strong> Ricerca degli Impulsi<br />

La finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo visualizzata vi permette <strong>di</strong> impostare i parametri necessari<br />

alla ricerca degli impulsi.<br />

Segnale IMPULSE<br />

In<strong>di</strong>ca il segnale che viene usato come IMPULSE.<br />

Dovrebbe già essere pre<strong>di</strong>sposto dall’applicazione.<br />

Segnale SLOW<br />

Segnale FAST<br />

Differenza richiesta<br />

(IMPULSE-SLOW)<br />

Soglia segnale IMPULSE<br />

Durata massima a -10 dB<br />

FAST (sec)<br />

Imposta il Segnalatore degli<br />

Impulsi<br />

In<strong>di</strong>ca il segnale che viene usato come SLOW.<br />

Dovrebbe già essere pre<strong>di</strong>sposto dall’applicazione.<br />

In<strong>di</strong>ca il segnale che viene usato come FAST.<br />

Dovrebbe già essere pre<strong>di</strong>sposto dall’applicazione.<br />

Inserire la <strong>di</strong>fferenza in dB tra i due segnali che fa<br />

scattare il riconoscimento dell’impulso. Il valore <strong>di</strong><br />

default è 5 dB che è anche il valore richiesto nel<br />

decreto legge sul rumore.<br />

In<strong>di</strong>ca il livello al <strong>di</strong> sotto del quale non viene<br />

eseguita la ricerca. Questo valore è utili per evitare<br />

il riconoscimento <strong>di</strong> impulsi quando il segnale è<br />

basso.<br />

Impostare la massima durata dell’impulso misurata<br />

a 10 dB sotto il valore massimo assunto dal<br />

segnale FAST all’interno dell’impulso stesso.<br />

Fate clic su questo pulsante per impostare il tipo <strong>di</strong><br />

segnalatore usato.<br />

Al termine fate clic su OK. L’applicazione eseguirà la ricerca e se degli impulsi<br />

vengono trovati un segnalatore li in<strong>di</strong>cherà.<br />

I segnalatori eventualmente inseriti sono come gli altri segnalatori e quin<strong>di</strong> possono<br />

essere mo<strong>di</strong>ficati o spostati in<strong>di</strong>vidualmente. La loro presenza è però controllata<br />

dal programma, quin<strong>di</strong> se eseguite lo stesso comando oppure cambiate la misura<br />

visualizzata, essi sono rimossi automaticamente.<br />

146


La conformità con il decreto ministeriale del 16/03/98 sulle Tecniche <strong>di</strong><br />

rilevamento e <strong>di</strong> misurazione dell’inquinamento acustico si ottiene impostando<br />

6 dB come <strong>di</strong>fferenza tra il segnale IMPULSE e lo SLOW, attivando il segnale<br />

FAST e impostando la durata massima a -10 dB sul FAST a 1 secondo.<br />

Ricerca Eventi<br />

Il comando Eventi del sottomenu Ricerca nel menu Elaborazioni serve per<br />

in<strong>di</strong>viduare eventi generici nel segnale temporale. Gli eventi in<strong>di</strong>viduati sono<br />

in<strong>di</strong>cati con un segnalatore posto nella posizione <strong>di</strong> livello massimo dell’evento<br />

in<strong>di</strong>viduato.<br />

Questo comando è abilitato solo se è selezionato un grafico che visualizza un<br />

segnale verso il tempo.<br />

Assicuratevi <strong>di</strong> visualizzare il segnale su volete eseguire la ricerca. Diversamente<br />

dalle altre funzioni <strong>di</strong> ricerca, la ricerca degli eventi viene eseguita sui dati<br />

visualizzati nel grafico e non sui dati originali della misura.<br />

Figura 127 - Ricerca degli Eventi - Pagina Generale<br />

La finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo visualizzata vi permette <strong>di</strong> impostare i parametri necessari<br />

alla ricerca degli eventi.<br />

Nella prima pagina si impostano:<br />

Livello <strong>di</strong> soglia<br />

In<strong>di</strong>ca il livello del segnale oltre il quale scatta un<br />

evento.<br />

Durata minima <strong>di</strong> un evento<br />

Inserire un valore <strong>di</strong> durata minima dell’evento in<br />

secon<strong>di</strong>. Se dopo che un evento è scattato il<br />

segnale scende sotto la soglia prima che sia<br />

passato il tempo qui impostata, allora l’evento viene<br />

cancellato. Nel caso comunque che il segnale<br />

risalga sopra la soglia prima che sia passato il<br />

tempo <strong>di</strong> separazione minima tra due eventi, allora<br />

l’evento viene riabilitato e considerato dal momento<br />

del primo supero della soglia..<br />

Durata massima <strong>di</strong> un evento Inserire un valore <strong>di</strong> durata massima dell’evento in<br />

secon<strong>di</strong>. Se la durata <strong>di</strong> un evento supera questo<br />

147


valore l’evento viene scartato.<br />

Separazione minima tra due<br />

eventi<br />

Imposta il Segnalatore degli<br />

Eventi<br />

Inserire un valore <strong>di</strong> separazione minima tra due<br />

eventi affinché siano considerati due eventi <strong>di</strong>stinti.<br />

Inserire un valore in secon<strong>di</strong>.<br />

Fate clic su questo pulsante per impostare il tipo <strong>di</strong><br />

segnalatore usato.<br />

Figura 128 - Ricerca degli Eventi - Pagina Estrazione<br />

Nella pagina <strong>di</strong> Estrazione si impostano i parametri che permettono l’estrazione<br />

degli eventi in<strong>di</strong>viduati in misure separate.<br />

Estrazione eventi in misure<br />

separate<br />

Impostare questa casella per eseguire<br />

automaticamente l’estrazione degli eventi in misure<br />

separate.<br />

Nome<br />

Campioni <strong>di</strong> pre trigger da<br />

memorizzare<br />

Campioni dopo l'evento da<br />

memorizzare<br />

Imposta il Segnalatore degli<br />

Eventi<br />

Inserire il nome delle misure estratte durante la<br />

ricerca degli eventi. Il nome viene fatto seguire dal<br />

numero progressivo dell’evento.<br />

Inserire il numero <strong>di</strong> spettri precedenti l’inizio<br />

dell’evento da memorizzare nella misura estratta.<br />

Inserire il numero <strong>di</strong> spettri successivi alla fine<br />

dell’evento da memorizzare nella misura estratta.<br />

Fate clic su questo pulsante per impostare il tipo <strong>di</strong><br />

segnalatore usato.<br />

148


Figura 129 - Ricerca degli Eventi - Pagina Misura<br />

Nella pagina misura si impostano i parametri per la generazione <strong>di</strong> una misura<br />

separata contenente alcuni valori calcolati su ciascun evento.<br />

Misura gli eventi in una<br />

misura separata<br />

Impostare questa casella per generare una misura<br />

contenente vari parametri calcolati su ciascun<br />

evento o sulla serie degli eventi.<br />

Tempo <strong>di</strong> un evento<br />

Valori <strong>di</strong> ciascun evento<br />

Valori globali<br />

Aggiunge valore statistico<br />

Elimina valore statistico<br />

Definisce come calcolare il tempo <strong>di</strong> ciascun<br />

evento. Scegliere tra il tempo <strong>di</strong> inizio dell’evento<br />

oppure il tempo del livello massimo raggiunto<br />

dall’evento.<br />

Scegliere in questa lista quali valori si vogliono<br />

calcolare per ciascun evento. Alcuni valori sono<br />

predefiniti e possono solo essere abilitati o no,<br />

mentre altri valori statistici possono essere definiti<br />

dall’utente. I valori predefiniti sono: il Tempo<br />

dell’evento, la durata, la durata a -10 dB, Leq, Leq a<br />

-10 dB, SEL, SEL a -10 dB, Lmax, la simmetria,<br />

EPNL e EPNL con correzione tonale. Questi ultimi<br />

due valori sono attivi solo con l’opzione Aeroporti.<br />

Scegliere in questa lista quali valori globali<br />

(riguardanti tutta la sequenza <strong>di</strong> eventi) si vogliono<br />

calcolare. I valori predefiniti sono: Lva, Lva giorno e<br />

Lva notte (Sono con opzione Aeroporti), numero <strong>di</strong><br />

eventi totale, numero eventi giorno e notte, Leq<br />

totale della misura, Leq solo eventi, Leq solo eventi<br />

(-10 dB), Leq escluso gli eventi,. SEL totale della<br />

misura, SEL solo eventi, SEL solo eventi (-10 dB),<br />

SEL escluso gli eventi ed infine Ldn.<br />

Premere su questo pulsante per aggiungere un<br />

valore statistico definito dall’utente alla lista dei<br />

valori calcolati per ciascun evento.<br />

Per eliminare dalla lista il valore statistico<br />

sele ionato<br />

149


selezionato.<br />

Opzioni Giorno/Notte<br />

Per aprire la finestra dove si impostano i parametri<br />

per definire l’inizio e la fine dei perio<strong>di</strong> notturno e<br />

<strong>di</strong>urno.<br />

Figura 130 - Ricerca degli Eventi - Opzioni Giorno/Notte<br />

Nella finestra delle opzioni Giorno/Notte, si deve impostare l’ora <strong>di</strong> inizio del Giorno<br />

e l’ora <strong>di</strong> Inizio della notte. Le opzioni tempo servono quando il tempo <strong>di</strong> origine<br />

della misura è impostato sull’ora <strong>di</strong> Greenwich (ora usata nei sistemi <strong>di</strong> controllo<br />

degli aeroporti). Impostando la casella opportuna ed inserendo la <strong>di</strong>stanza tra l’ora<br />

locale e quella <strong>di</strong> Greenwich, il programma è in grado <strong>di</strong> calcolare la posizione<br />

degli eventi nel giorno o nella notte dell’ora locale.<br />

Figura 131 - Ricerca degli Eventi - Definizione valore<br />

statistico utente<br />

In questa finestra si definisce un valore statistico utente. Questo può essere uno<br />

degli LN a scelta, oppure la <strong>di</strong>fferenza tra due LN o tra un LN e tra il Leq.<br />

Al termine fate clic su OK. L’applicazione eseguirà la ricerca e se degli eventi<br />

vengono trovati un segnalatore li in<strong>di</strong>cherà.<br />

I segnalatori eventualmente inseriti sono come gli altri segnalatori e quin<strong>di</strong> possono<br />

essere mo<strong>di</strong>ficati o spostati in<strong>di</strong>vidualmente. La loro presenza è però controllata<br />

dal programma, quin<strong>di</strong> se eseguite lo stesso comando oppure cambiate la misura<br />

visualizzata, essi sono rimossi automaticamente.<br />

Ricampionamento verso frequenza<br />

Il comando Ricampionamento verso frequenza nel menu Elaborazioni serve per<br />

cambiare la risoluzione in frequenza delle misure spettrali.<br />

E’ possibile ricampionare sia le misure in banda d’ottave che le misure FFT. Inoltre<br />

è possibile, da una misura FFT, ricavare la corrispondente misura in banda<br />

d’ottava.<br />

150


Figura 132 - Finestra <strong>di</strong> Ricampionamento verso frequenza<br />

I parametri <strong>di</strong> ricampionamento sono:<br />

Filtri a ottave<br />

Scegliere questa opzione per ricampionare delle<br />

misure in banda d’ottava. Nella lista saranno<br />

visualizzate solo le misure in banda d’ottava.<br />

Filtri FFT<br />

Converte in<br />

Linee FFT<br />

Minimo numero <strong>di</strong> linee FFT<br />

nella prima banda<br />

Scegliere questa opzione per ricampionare delle<br />

misure FFT. Nella lista saranno visualizzate solo<br />

le misure FFT.<br />

Scegliere la banda <strong>di</strong> frequenza a cui volete<br />

ricampionare la misura.<br />

Scegliere il numero <strong>di</strong> linee FFT a cui volete<br />

ricampionare la misura.<br />

Impostare il numero minimo <strong>di</strong> bande FFT che<br />

devono essere contenute nella prima banda<br />

d’ottava. Questo campo è abilitato solo durante il<br />

ricampionamento <strong>di</strong> una misura FFT in una in<br />

banda d’ottava..<br />

Duplica le registrazioni au<strong>di</strong>o Impostare questa casella per duplicare le<br />

registrazioni au<strong>di</strong>o (se presenti) dalla misura<br />

sorgente nella misura ricampionata.<br />

Il ricampionamento può avvenire solo da una risoluzione maggiore a una minore.<br />

Non è quin<strong>di</strong> possibile, ad esempio, ricampionare le misure in 1/1 ottava.<br />

Ricampionamento verso tempo<br />

Il comando Ricampionamento verso tempo nel menu Elaborazioni serve per<br />

cambiare la risoluzione temporale <strong>di</strong> ogni misura con più <strong>di</strong> un campione<br />

temporale.<br />

151


Figura 133 - Finestra <strong>di</strong> Ricampionamento verso tempo<br />

I parametri <strong>di</strong> ricampionamento sono:<br />

Tempo <strong>di</strong> campionamento Scegliere questa opzione per ricampionare sulla<br />

base del tempo; se il nuovo tempo <strong>di</strong><br />

campionamento è impostato a 1 ora,<br />

l’applicazione convertirà tutti i campioni misurati in<br />

un ora in un singolo campione.<br />

Fattore <strong>di</strong> ricampionamento<br />

Tempo <strong>di</strong> un campione (sec)<br />

Fattore <strong>di</strong> riduzione (>1)<br />

Duplica le registrazioni au<strong>di</strong>o<br />

Scegliere questa opzione per convertire il numero<br />

<strong>di</strong> campioni specificato in Fattore <strong>di</strong> riduzione (>1),<br />

in un singolo campione.<br />

Impostare il nuovo tempo <strong>di</strong> campionamento.<br />

Impostare il numero <strong>di</strong> campioni della misura<br />

sorgente che saranno sommati per ottenere un<br />

campione nella misura <strong>di</strong> destinazione.<br />

Impostare questa casella per duplicare le<br />

registrazioni au<strong>di</strong>o (se presenti) dalla misura<br />

sorgente nella misura ricampionata.<br />

Calcolo Intervalli<br />

Il comando Calcolo Intervalli, dal sottomenu Ricampionamento nel menu<br />

Elaborazioni, serve per analizzare una misura verso tempo sud<strong>di</strong>videndola in<br />

intervalli <strong>di</strong> tempo predefiniti.<br />

152


Figura 134 - Calcolo Intervalli<br />

Il comando genera una nuova misura contenente per ogni intervallo i valori<br />

selezionati dall’utente e calcolati sui dati <strong>di</strong> quell’intervallo <strong>di</strong> tempo.<br />

La durata <strong>di</strong> ciascun intervallo può essere definita in tre mo<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi, che<br />

richiedono l’impostazione <strong>di</strong> parametri specifici.<br />

Intervalli <strong>di</strong> durata uguale<br />

In questo modo ogni intervallo calcolato ha la stessa durata, che può essere<br />

specificata in ore, minuti e secon<strong>di</strong>. E’ anche possibile sincronizzare l’inizio degli<br />

intervalli.<br />

La sincronizzazione viene eseguita dal programma nel modo seguente:<br />

Durata intervalli<br />

Sincronizza su<br />

>= 1 ora 1 ora<br />

>= 30 min e < 1 ora 30 minuti<br />

>= 10 min e < 30 min 10 minuti<br />

>= 5 min e < 10 min 5 minuti<br />

< 5 min 1 minuto<br />

Intervalli Giorno/Notte<br />

In questo modo ogni giorno della misura viene <strong>di</strong>viso in perio<strong>di</strong> (normalmente<br />

giorno e notte) sui quali calcolare i valori <strong>di</strong> ogni intervallo.<br />

E’ possibile anche specificare un terzo periodo che identifica la sera o il<br />

pomeriggio.<br />

La misura sorgente è analizzata sequenzialmente; se il periodo notturno è a<br />

cavallo della mezzanotte, l’intervallo calcolato per quel periodo conterrà dati<br />

provenienti da due giorni <strong>di</strong>versi.<br />

153


Intervalli Giornalieri<br />

In questo modo la durata degli intervalli è <strong>di</strong> un giorno, quin<strong>di</strong> ogni giorno della<br />

misura sorgente genera un intervallo.<br />

Come nel modo Giorno/Notte è possibile sud<strong>di</strong>videre il giorno in perio<strong>di</strong>. Ogni<br />

periodo <strong>di</strong> un giorno non andrà a generare un intervallo ma sarà incluso<br />

nell’intervallo giornaliero come un dato supplementare.<br />

Ad esempio supponiamo <strong>di</strong> voler analizzare una misura della durata <strong>di</strong> una<br />

settimana e contenente lo spettro <strong>di</strong> un canale. Supponiamo pure <strong>di</strong> aver<br />

selezionato solo i perio<strong>di</strong> giorno e notte e che si voglia calcolare solo il Leq.<br />

La misura risultante conterrà 7 intervalli e ogni intervallo conterrà lo spettro Leq <strong>di</strong><br />

tutto il giorno, lo spettro Leq del periodo <strong>di</strong>urno e lo spettro Leq del periodo<br />

notturno.<br />

Contrariamente al modo Giorno/Notte, il periodo notturno viene sempre preso dallo<br />

stesso giorno. Se ad esempio il periodo notturno inizia alle 22 e termina alle 6 del<br />

mattino, ogni intervallo giornaliero conterrà i dati dalle 0 alle 6 e dalle 22 alle 24<br />

dello stesso giorno.<br />

Mappe<br />

Le mappe sono particolari tipi <strong>di</strong> misura dove ogni dato misurato è associato a un<br />

punto su una superficie bi<strong>di</strong>mensionale ed è identificato dalle sue coor<strong>di</strong>nate X e Y.<br />

Il programma è in grado <strong>di</strong> rappresentare una mappa su un grafico <strong>di</strong> tipo Contour<br />

Map (linee <strong>di</strong> isolivello) oppure su un grafico OpenGL eseguendo l’interpolazione<br />

per calcolare le ampiezze <strong>di</strong> tutta la superficie.<br />

Le mappe possono avere un numero arbitrario <strong>di</strong> misure (minimo 3). Ciascun punto<br />

può essere associato ad una qualsiasi posizione della superficie mappata, non<br />

necessariamente <strong>di</strong>stribuiti su una griglia regolare. Tuttavia, affinchè l’algoritmo <strong>di</strong><br />

interpolazione usato durante la rappresentazione <strong>di</strong>a risultati corretti, un certo<br />

numero <strong>di</strong> punti deve essere <strong>di</strong>stribuito in modo uniforme sulla superficie.<br />

La seguente procedura più essere usata per ottenere risultati corretti:<br />

1. Sud<strong>di</strong>videre la superficie in una griglia regolare con un numero minimo <strong>di</strong><br />

sud<strong>di</strong>visioni.<br />

2. Eseguire le misure su ciascun elemento della griglia, importare i dati e<br />

costruire la mappa.<br />

3. Rappresentare la mappa su un grafico e fare una prima valutazione.<br />

4. In<strong>di</strong>viduare una zona <strong>di</strong> particolare interesse ed eseguire una serie <strong>di</strong> misure<br />

solo in quella zona.<br />

5. Importare i nuovi dati e AGGIUNGERLI alla nuova misura (comando<br />

Elaborazioni/Mappe/Mo<strong>di</strong>fica Mappa…).<br />

6. Eseguire una nuova valutazione della mappa sul grafico ed eventualmente<br />

tornare al punto 4.<br />

In generale è meglio non lasciare un area grande sprovvista <strong>di</strong> misure,<br />

specialmente in corrispondenza degli angoli, ed è meglio avere una <strong>di</strong>stribuzione<br />

regolare lungo tutti i confini della mappa.<br />

Le mappa devono essere creata a partire da misure esistenti. Praticamente tutti i<br />

tipi <strong>di</strong> misura possono essere trasformati in mappa.<br />

Per creare una mappa eseguire il comando Crea Mappa dal sottomenu Mappe nel<br />

menu elaborazioni. La procedura si <strong>di</strong>vide in tre fasi:<br />

1. Selezione della misura base e delle impostazioni MultiMappa.<br />

2. Selezione delle misure da inserire nella mappa.<br />

3. Definizione delle coor<strong>di</strong>nate delle misure inserite.<br />

154


Figura 135 - Creazione Mappa - Selezione Misura <strong>di</strong> Riferimento<br />

La prima operazione da fare è la selezione della misura base o <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong>.<br />

Questa operazione è molto importante perché stabilisce il formato della mappa e<br />

con<strong>di</strong>zione la successiva aggiunta <strong>di</strong> misure alla mappa, che dovranno essere<br />

dello stesso formato <strong>di</strong> quella base.<br />

Se si vuole creare una multimappa, allora la misura base dovrà essere una misura<br />

multispettro.<br />

Gli altri parametri della finestra sono:<br />

Canale <strong>di</strong> origine<br />

Selezionare il canale da usare nella creazione<br />

della mappa. La mappa viene creata usando<br />

sempre soltanto un canale dalle misure <strong>di</strong> origine.<br />

Crea una misura MultiMappa<br />

Unità <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong><br />

Inizio multimappa<br />

Passo multimappa<br />

Numero mappe<br />

Misura selezionata<br />

Attivare questa casella per creare una<br />

multimappa. Una multimappa è una mappa<br />

contenente fino a 256 sottomappe calcolate per<br />

interpolazione dalle misure originali. Ogni<br />

sottomappa usa il posto <strong>di</strong> un canale in un altro<br />

tipo <strong>di</strong> misura.<br />

E’ l’unità <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong> da usare nel calcolo delle<br />

sottomappe..<br />

E’ la posizione iniziale (della prima sottomappa)<br />

nell’unità <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong>.<br />

E’ la <strong>di</strong>stanza tra una sottomappa e la successiva,<br />

nell’unità <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong>..<br />

E’ il numero <strong>di</strong> sottomappe da calcolare. Il suo<br />

valore deve essere compreso tra 2 e 255.<br />

In questi due campi sono visualizzati il valore<br />

minimo e massimo assunti dall’unità <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong><br />

155


nella misura selezionata come misura base.<br />

Dopo la conferma della misura <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong> si apre la finestra <strong>di</strong> gestione della<br />

mappa. Alla creazione la finestra non conterrà nessuna misura; la figura <strong>di</strong><br />

esempio è stata presa dopo aver aggiunto le misure.<br />

Figura 136 - Gestione Mappa<br />

Nella finestra <strong>di</strong> gestione della mappa sono possibili due operazioni: aggiungere<br />

misure e rimuovere misure. E’ inoltre possibile e<strong>di</strong>tare <strong>di</strong>rettamente le coor<strong>di</strong>nate <strong>di</strong><br />

ciascuna misura; per e<strong>di</strong>tare una coor<strong>di</strong>nata fare doppio click sulla casella<br />

desiderata e inserire il nuovo valore.<br />

Per eliminare una o più misure, selezionatele dalla lista e cliccate su Rimuove<br />

misure selezionate.<br />

Per aggiungere misure cliccare Aggiungi misure e selezionare dalla lista<br />

visualizzata le misure da aggiungere. Nella lista sono visualizzate solo le misure<br />

compatibili con la misura <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong> selezionata alla creazione della mappa.<br />

Una volta selezionate le misure da aggiungere si apre la finestra Aggiungi Misure<br />

alla Mappa. In questa finestra è possibile posizionare automaticamente le misure<br />

su una griglia prestabilita.<br />

156


Figura 137 - Aggiungi Misure alla Mappa<br />

Vi sono due mo<strong>di</strong> per assegnare le coor<strong>di</strong>nate delle misure in questa finestra. Nel<br />

primo in<strong>di</strong>cato dalla selezione <strong>di</strong> “Dai valori globali delle misure” le coor<strong>di</strong>nate<br />

vengono prese da valori globali inizializzati con le corrette coor<strong>di</strong>nate al momento<br />

dell’importazione delle misure. Per vedere se una misura ha le coor<strong>di</strong>nate nei valori<br />

globali si deve aprire la finestra <strong>di</strong> informazioni della misura (menu<br />

Elaborazioni\Misure\Informazioni) alla pagina Globali.<br />

Nel secondo modo in<strong>di</strong>cato dalla selezione <strong>di</strong> “Calcolo automatico” le coor<strong>di</strong>nate<br />

sono calcolate usando le impostazioni <strong>di</strong> Disposizione mappa e <strong>di</strong> Or<strong>di</strong>ne<br />

riempimento.<br />

In ogni caso la finestra in basso a destra visualizza uno schema con le posizioni<br />

assunte dalle misure secondo l’or<strong>di</strong>namento scelto.<br />

I parametri per la definizione automatica delle posizioni delle misure sono:<br />

Numero in Orizz.<br />

Numero <strong>di</strong> elementi (misure) in <strong>di</strong>rezione<br />

orizzontale.<br />

Numero in Vert.<br />

Larghezza elemento<br />

Altezza elemento<br />

Spostamento<br />

orizzontale/verticale<br />

Or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> riempimento<br />

Numero <strong>di</strong> elementi (misure) in <strong>di</strong>rezione verticale.<br />

Larghezza <strong>di</strong> un singolo elemento della mappa.<br />

Altezza <strong>di</strong> un singolo elemento della mappa.<br />

Valore <strong>di</strong> spostamento per posizionare la mappa<br />

con un origine <strong>di</strong>versa da 0. Questi valori non<br />

sono presi in considerazione nello schema<br />

sottostante, ma solo nel calcolo vero e proprio<br />

delle posizioni delle misure.<br />

Stabilisce l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> riempimento della mappa.<br />

E’ possibile assegnare la priorità <strong>di</strong> riempimento<br />

157


E’ possibile assegnare la priorità <strong>di</strong> riempimento<br />

alle righe oppure alle colonne.<br />

Alla fine <strong>di</strong> una riga o <strong>di</strong> una<br />

colonna inverte la <strong>di</strong>rezione<br />

Inizia da<br />

Dim carattere<br />

Se attivato vi permette <strong>di</strong> definire un andamento a<br />

zig−zag, altrimenti alla fine <strong>di</strong> una riga (o colonna)<br />

si ritorna a capo.<br />

Inserire la posizione dell’angolo iniziale<br />

Impostare la <strong>di</strong>mensione del carattere usato per la<br />

numerazione dello schema.<br />

Tempi <strong>di</strong> Riverbero<br />

Il tempo <strong>di</strong> riverbero, comunemente in<strong>di</strong>cato come RT60, è il tempo impiegato da<br />

un segnale per <strong>di</strong>minuire <strong>di</strong> 60 dB. Il programma NWWin calcola RT60 usando una<br />

misura multispettro dove è stato registrato il deca<strong>di</strong>mento. Il tempo calcolato per<br />

ogni banda viene memorizzato in una misura <strong>di</strong> RT60.<br />

Una misura <strong>di</strong> RT60 può accumulare più <strong>di</strong> un colpo, eseguendo la me<strong>di</strong>a dei<br />

tempi calcolati su ciascuna banda dello spettro. I dati memorizzati per ciascuna<br />

banda sono il tempo me<strong>di</strong>o ed il numero <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e usato per generare quel valore.<br />

Per eseguire il calcolo dei tempi <strong>di</strong> riverbero dovete attivare la visualizzazione<br />

numerica delle misure (F4), ed eseguire il comando Tempi <strong>di</strong> Riverbero nel menu<br />

Elaborazioni.<br />

Lo svolgimento del comando <strong>di</strong>pende da quale misura è selezionata al momento<br />

della sua esecuzione. Se una misura <strong>di</strong> RT60 è selezionata nella lista delle misure,<br />

allora i dati esistenti <strong>di</strong> quella misura sono caricati, e il risultato del calcolo sarà<br />

aggiunto a quella misura; in questo caso la fase <strong>di</strong> creazione guidata viene saltata<br />

e la finestra delle proprietà <strong>di</strong> una misura RT60 viene visualizzata imme<strong>di</strong>atamente.<br />

Se nessuna misura <strong>di</strong> RT60 è selezionata, l’applicazione assume che vogliate<br />

creare una nuova misura <strong>di</strong> RT60 a avvia la fase <strong>di</strong> creazione guidata.<br />

Figura 138 - Creazione guidata <strong>di</strong> una misura RT60 - Pagina<br />

descrizione<br />

158


Nella prima pagina della creazione guidata impostate i soliti dati <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong> della<br />

nuova misura, come fate normalmente con le misure acquisite dall’analizzatore.<br />

Figura 139 - Creazione guidata <strong>di</strong> una misura RT60 - Pagina <strong>di</strong><br />

impostazione<br />

Nella seconda pagina della creazione guidata, impostate quale banda d’ottava<br />

usare nella misura (la scelta è ristretta a 1/1 ottava e 1/3 d’ottava), e la prima e<br />

ultima frequenza definita. Questi valori sono inizializzati con gli ultimi usati, se non<br />

la misura selezionata sia un multispettro compatibile con il calcolo del RT60; in<br />

questo caso i valori <strong>di</strong> default sono copiati da questa misura.<br />

Alla fine del processo <strong>di</strong> creazione la finestra delle proprietà della misura <strong>di</strong> RT60<br />

viene visualizzata.<br />

Figura 140 - RT60 - Finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo Nuovo calcolo RT60<br />

I campi <strong>di</strong> questa pagina sono:<br />

Misura<br />

Questa è la misura multispettro usato per calcolare il<br />

colpo corrente. Nella lista sono visualizzate solo le<br />

misure che sono compatibili con la misura del tempo <strong>di</strong><br />

riverbero corrente.<br />

Dinamica<br />

In questo campo impostate l’ampiezza <strong>di</strong>namica usata<br />

per il calcolo. Il tempo <strong>di</strong> riverbero è definito per un<br />

deca<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> 60 dB, ma è praticamente impossibile<br />

159


ottenerla sul campo, quin<strong>di</strong> il calcolo viene eseguito su<br />

una <strong>di</strong>namica inferiore ed estrapolato per 60 dB. Il valore<br />

impostato deve essere proporzionato alle con<strong>di</strong>zioni della<br />

misura ed alla <strong>di</strong>namica massima attesa.<br />

Scarto iniziale<br />

Questo valore è l’offset dal più alto valore integrato fino a<br />

raggiungere il punto iniziale. Deve essere usato per<br />

saltare la prima parte <strong>di</strong> deca<strong>di</strong>mento dove normalmente<br />

la pendenza del deca<strong>di</strong>mento non è lineare. Anche in<br />

questo caso deve essere proporzionato alle con<strong>di</strong>zioni<br />

del vostro multispettro.<br />

Integrazione a ritroso Scegliete in questo campo il tipo <strong>di</strong> integrazione a ritroso<br />

verrà usata nel calcolo. L’integrazione a ritroso è un<br />

metodo per ovviare alle fluttuazioni del segnale. Il<br />

segnale sorgente è integrato partendo dalla fine e<br />

andando verso l’inizio, quin<strong>di</strong> il segnale integrato viene<br />

usato per il calcolo. Il primo metodo è chiamato Standard<br />

Schroeder e implementa il classico metodo <strong>di</strong> Schroeder<br />

descritto in “New method of measuring reverberation<br />

time” (1965) J. Acoustic. Soc. Am. 37, p.409-412. Il<br />

secondo metodo è chiamato Squared Schroeder ed è<br />

una variazione dello Standard Schroeder che abbiamo<br />

creato per perdere meno <strong>di</strong>namica. Il terzo metodo è<br />

chiamato Drop Down ed è il più semplice metodo ed<br />

anche il meno preciso; deve essere usato solo in<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>namica del segnale molto bassa.<br />

Dopo l’OK l’applicazione esegue il calcolo sulla misura impostata e visualizza la<br />

finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo <strong>di</strong> RT60, dove viene visualizzato lo stato del database della<br />

misura e il risultato del calcolo corrente.<br />

Figura 141 - Finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo principale<br />

I campi <strong>di</strong> questa finestra sono:<br />

Valori accumulati<br />

La lista visualizza in ogni elemento la frequenza, il<br />

valore <strong>di</strong> RT60 e il numero <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e che hanno<br />

contribuito a quel tempo.<br />

Colpo corrente<br />

La lista visualizza in ogni elemento la frequenza, il<br />

alore <strong>di</strong> RT60 corrente e il metodo <strong>di</strong> calcolo sato<br />

160


valore <strong>di</strong> RT60 corrente e il metodo <strong>di</strong> calcolo usato.<br />

Una riga <strong>di</strong> asterischi in<strong>di</strong>ca che l’applicazione non è<br />

riuscita in nessun modo a calcolare il tempo <strong>di</strong><br />

riverberazione per quella frequenza. I valori segnati<br />

dagli asterischi sono ignorati al momento <strong>di</strong><br />

aggiungere il colpo al database RT60.<br />

Nuovo calcolo<br />

Stampa calcolo corrente...<br />

Aggiungi ai valori<br />

accumulati<br />

Anteprima calcolo corrente<br />

Fate click su questo pulsante per iniziare un nuovo<br />

calcolo <strong>di</strong> RT60.<br />

Fate clic su questo pulsante per stampare una<br />

pagina con un grafico per ogni banda dove si vede il<br />

segnale originale, quello integrato ed il valore<br />

calcolato. Questa è solo una stampa <strong>di</strong> abbozzo per<br />

avere un idea generale <strong>di</strong> come è andato il calcolo.<br />

Fate clic su questo pulsante quando siete sod<strong>di</strong>sfatti<br />

dei valori calcolati e volete aggiungere il colpo<br />

corrente alla misura <strong>di</strong> RT60. Quando cliccate su<br />

Memorizza la pagina <strong>di</strong> stato viene automaticamente<br />

riattivata in modo da controllare lo stato attuale della<br />

misura <strong>di</strong> riverbero.<br />

Impostare questa casella per visualizzare la finestra<br />

che visualizza graficamente lo stato del colpo<br />

corrente.<br />

Figura 142 - RT60 - Anteprima una sola frequenza<br />

La finestra Anteprima RT60 visualizza graficamente l’operazione del calcolo <strong>di</strong><br />

RT60. Qui potete controllare il risultato del calcolo banda per banda. Inoltre potete<br />

cambiare il valore <strong>di</strong> <strong>di</strong>namica e lo scarto iniziale per ciascuna banda<br />

in<strong>di</strong>pendentemente.<br />

La curva blu è il vostro segnale originale; la curva rossa è il segnale in uscita<br />

dall’integrazione a ritroso; il cursore verticale intero è il punto iniziale e il cursore<br />

spezzato è il punto finale; il tempo <strong>di</strong> riverberazione è calcolato tra questi due<br />

cursori. Una volta in<strong>di</strong>viduati i due punti il calcolo della pendenza viene sempre<br />

eseguito con il metodo dei minimi quadrati.<br />

Se mo<strong>di</strong>ficate la <strong>di</strong>namica o lo scarto iniziale la banda corrente viene ricalcolata<br />

imme<strong>di</strong>atamente.<br />

Se impostate la casella Tutte le frequenza il grafico viene sostituito da tanti piccoli<br />

grafici in modo da vedere tutte le frequenze. Per rivedere una frequenza particolare<br />

fate doppio click su uno dei grafici.<br />

161


Figura 143 - RT60 - Anteprima tutte le frequenze<br />

Se il calcolo non è stato eseguito correttamente dall’applicazione, impostate la<br />

casella <strong>Manuale</strong> e posizionate i due cursori nel grafico usando il mouse.<br />

L’applicazione ricalcolerà il tempo tra i due cursori usando il metodo dei minimi<br />

quadrati.<br />

Isolamento acustico<br />

Il calcolo dell’isolamento acustico è <strong>di</strong>viso in tre sezioni, attivate ciascuna da un<br />

comando nel sottomenu Acustica Architettonica sotto il menu elaborazioni.<br />

La prima sezione serve per il calcolo dell’isolamento acustico tra ambienti, la<br />

seconda per quello tra facciate e elementi <strong>di</strong> facciate ed il terzo per il calcolo<br />

dell’isolamento del rumore <strong>di</strong> calpestio.<br />

In seguito all’esecuzione <strong>di</strong> uno dei coman<strong>di</strong> viene avviata una procedura guidata<br />

per l’inserimento dei dati necessari al calcolo.<br />

Il risultato <strong>di</strong> ogni calcolo viene inserito in una nuova misura <strong>di</strong> isolamento acustico.<br />

Il contenuto <strong>di</strong> questa nuova misura <strong>di</strong>pende dal tipo <strong>di</strong> calcolo e dallo standard<br />

seguito nel calcolo stesso.<br />

La procedura guidata per il calcolo dell’isolamento acustico è simile per tutti e tre i<br />

calcoli previsti. Viene quin<strong>di</strong> descritta in dettaglio solo una <strong>di</strong> queste procedure.<br />

La prima pagina dell’esecuzione guidata vi chiede <strong>di</strong> inserire il nome della nuova<br />

misura e i soliti valori <strong>di</strong> descrizione <strong>di</strong> una misura.<br />

La pagina seguente vi permette <strong>di</strong> definire il modo in cui viene eseguito il calcolo.<br />

162


Figura 144 - Impostazione del metodo <strong>di</strong> calcolo dell’isolamento<br />

acustico<br />

Si deve scegliere tra tre opzioni:<br />

Standard<br />

Scegliere quale standard si deve seguire<br />

nell’esecuzione del calcolo. La scelta è sempre tra lo<br />

standard comunemente usato in Europa e quello<br />

usato negli Stati Uniti..<br />

Gamma <strong>di</strong> frequenza<br />

Scegliere tra la gamma <strong>di</strong> frequenza standard e<br />

quella estesa. Nel calcolo con la banda estesa gli<br />

in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> valutazione e i termini <strong>di</strong> adattamento sono<br />

sempre calcolati sulla gamma <strong>di</strong> frequenza standard.<br />

Banda d’ottava<br />

Scegliere la banda d’ottava desiderata.<br />

Nell’isolamento del rumore <strong>di</strong> calpestio compare un campo supplementare che<br />

permette l’abilitazione del calcolo dell’attenuazione del livello <strong>di</strong> calpestio tra solaio<br />

nudo e solaio con rivestimento.<br />

Nella terza pagina vengono richieste le misure dell’ambiente <strong>di</strong> trasmissione (per<br />

gli ambienti), della facciata (per le facciate) e del solaio nudo (per l’attenuazione<br />

del calpestio).<br />

163


Figura 145 - Isolamento acustico - Ambiente <strong>di</strong> trasmissione<br />

I campi <strong>di</strong> questa pagina sono:<br />

Misure dell’ambiente <strong>di</strong><br />

trasmissione<br />

Inserire in questa lista l’elenco delle misure eseguite<br />

nella camera <strong>di</strong> trasmissione. E’ possibile inserire<br />

una o più misure. In quest’ultimo caso viene calcolata<br />

la me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> tutte le misure. Se le misure inserite sono<br />

dei multispettro viene usato lo spettro <strong>di</strong> Leq.<br />

Volume ambiente<br />

Aggiunge misure<br />

Rimuove misure<br />

Inserire il volume dell’ambiente <strong>di</strong> trasmissione.<br />

Usare questo pulsante per aggiungere misure alla<br />

lista<br />

Usare questo pulsante per rimuovere misure<br />

indesiderate dalla lista. Selezionare prima le misure<br />

da rimuovere.<br />

Nella quarta pagina vengono richieste le misure dell’ambiente <strong>di</strong> ricezione.<br />

164


Figura 146 - Isolamento acustico - Ambiente <strong>di</strong> ricezione<br />

I campi <strong>di</strong> questa pagina sono:<br />

Misure dell’ambiente <strong>di</strong><br />

ricezione<br />

Inserire in questa lista l’elenco delle misure eseguite<br />

nella camera <strong>di</strong> ricezione. E’ possibile inserire una o<br />

più misure. In quest’ultimo caso viene calcolata la<br />

me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> tutte le misure. Se le misure inserite sono<br />

dei multispettro viene usato lo spettro <strong>di</strong> Leq.<br />

Volume ambiente<br />

Aggiunge misure<br />

Rimuove misure<br />

Inserire il volume dell’ambiente <strong>di</strong> ricezione.<br />

Usare questo pulsante per aggiungere misure alla<br />

lista<br />

Usare questo pulsante per rimuovere misure<br />

indesiderate dalla lista. Selezionare prima le misure<br />

da rimuovere.<br />

Nell’ultima pagina sono richiesti i restanti parametri necessari al calcolo.<br />

165


Figura 147 - Isolamento acustico - Altri parametri<br />

I campi <strong>di</strong> questa pagina sono:<br />

Tempo <strong>di</strong> riverberazione Scegliere la misura del tempo <strong>di</strong> riverberazione della<br />

camera <strong>di</strong> ricezione.<br />

Se nessuna misura viene selezionata oppure se la<br />

misura non copre l’intera gamma <strong>di</strong> frequenza<br />

richiesta, il valore predefinito viene usato.<br />

Rumore <strong>di</strong> fondo<br />

Abilitare il rumore <strong>di</strong> fondo e definire la misura che lo<br />

contiene.<br />

Se in una banda <strong>di</strong> frequenza la <strong>di</strong>fferenza tra il livello<br />

del segnale e quello del rumore <strong>di</strong> fondo è inferiore o<br />

uguale al minimo richiesto, il valore calcolato <strong>di</strong><br />

quella banda sarà seguito da un asterisco.<br />

Area dell’elemento <strong>di</strong>visorio Inserire la superficie in metri quadri dell’elemento<br />

<strong>di</strong>visorio.<br />

Di seguito elenchiamo per ogni tipo <strong>di</strong> calcolo <strong>di</strong> isolamento acustico quali valori<br />

sono memorizzati nella misura calcolata.<br />

Isolamento acustico tra ambienti<br />

I canali memorizzati sono:<br />

• Spettro della camera <strong>di</strong> trasmissione<br />

• Spettro della camera <strong>di</strong> ricezione<br />

• Spettro del tempo <strong>di</strong> riverberazione<br />

• Isolamento acustico D<br />

• Isolamento acustico normalizzato D n<br />

• Isolamento acustico normalizzato D nT<br />

• Potere fonoisolante R<br />

I valori calcolati memorizzati sono:<br />

• Volume camera <strong>di</strong> trasmissione<br />

166


• Volume camera <strong>di</strong> ricezione<br />

• Superficie dell’elemento isolante<br />

• In<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> valutazione ISO<br />

• Termini <strong>di</strong> adattamento ISO<br />

Isolamento acustico <strong>di</strong> facciata<br />

I canali memorizzati sono:<br />

• Spettro della facciata<br />

• Spettro della camera <strong>di</strong> ricezione<br />

• Spettro del tempo <strong>di</strong> riverberazione<br />

• Isolamento acustico D<br />

• Isolamento acustico normalizzato D n<br />

• Isolamento acustico normalizzato D nT<br />

• Potere fonoisolante R<br />

I valori calcolati memorizzati sono:<br />

• Volume camera <strong>di</strong> ricezione<br />

• Superficie dell’elemento isolante<br />

• In<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> valutazione ISO<br />

• Termini <strong>di</strong> adattamento ISO<br />

Isolamento del rumore <strong>di</strong> calpestio<br />

I canali memorizzati sono:<br />

• Spettro del solaio nudo<br />

• Spettro della camera <strong>di</strong> ricezione<br />

• Spettro del tempo <strong>di</strong> riverberazione<br />

• Isolamento normalizzato L’ n<br />

• Isolamento normalizzato L’ nT<br />

• Attenuazione del livello <strong>di</strong> calpestio delta L<br />

I valori calcolati memorizzati sono:<br />

• Volume camera <strong>di</strong> ricezione<br />

• Superficie dell’elemento isolante<br />

• In<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> valutazione ISO<br />

• Termini <strong>di</strong> adattamento ISO<br />

Potenza Sonora<br />

Il comando Potenza Sonora nel menu Elaborazioni calcola la potenza sonora<br />

secondo la norma ISO3744.<br />

167


Figura 148 - Potenza Sonora - pagina 1<br />

Le impostazioni avvengono tramite una sequenza guidata composta <strong>di</strong> tre pagine.<br />

Nella prima pagina si stabilisce la misura principale. Il tipo <strong>di</strong> misura principale<br />

stabilisce anche quali misure saranno rese <strong>di</strong>sponibili per il calcolo.<br />

La lista sottostante viene ricostruita ogni volta che si cambia la misura principale.<br />

Scegliere quin<strong>di</strong> nella lista tutte le misure eseguite e impostare la superficie <strong>di</strong><br />

misura.<br />

168


Figura 149 - Potenza Sonora - pagina 2<br />

La seconda pagina contiene le impostazioni per eseguire la correzione per il<br />

rumore <strong>di</strong> fondo.<br />

E’ possibile <strong>di</strong>sabilitare questa correzione se non è <strong>di</strong> pertinenza.<br />

Se viene attivata si deve selezionare la misura (o le misure che sono poi me<strong>di</strong>ate)<br />

fatte per il rumore <strong>di</strong> fondo.<br />

169


Figura 150 - Potenza Sonora - pagina 3<br />

La terza pagina contiene le impostazioni per il calcolo del fattore <strong>di</strong> correzione<br />

ambientale K2.<br />

Anche qui è possibile <strong>di</strong>sabilitare questa correzione.<br />

Sono stati previsti solo i primi due meto<strong>di</strong> descritti nell’Annesso A.<br />

Per il metodo approssimato è possibile scegliere il coefficiente <strong>di</strong> assorbimento<br />

me<strong>di</strong>o tra quelli definiti nella norma oppure è possibile l’inserimento <strong>di</strong> un<br />

coefficiente stabilito dall’utente.<br />

Per il metodo riverberazione è necessario avere una misura del tempo <strong>di</strong><br />

riverberazione. Il valore <strong>di</strong> RT60 predefinito viene usato se la misura <strong>di</strong> RT non<br />

viene specificata, oppure se la stessa non riesce a coprire tutte le bande delle<br />

misure sorgente.<br />

Infine l’ultimo valore stabilisce il valore massimo che il fattore K2 può avere.<br />

170


E<strong>di</strong>tor <strong>di</strong> Curve<br />

Introduzione<br />

Questo capitolo descrive il funzionamento dell’E<strong>di</strong>tor <strong>di</strong> Curve.<br />

Nella finestra E<strong>di</strong>tor <strong>di</strong> curve è possibile costruire graficamente uno spettro o una<br />

curva <strong>di</strong> pesatura e <strong>di</strong> salvarla poi nel documento <strong>di</strong> NWWin.<br />

L’accesso all’E<strong>di</strong>tor <strong>di</strong> Curve avviene tramite i coman<strong>di</strong> del menu Elaborazioni /<br />

Curve Utente.<br />

I tre coman<strong>di</strong> del menu eseguono le seguenti operazioni.<br />

Crea nuova curva<br />

Apre la finestra dell’E<strong>di</strong>tor <strong>di</strong> Curve con la curva<br />

predefinita che è una retta da 0.1 Hz a 100 kHz, e<br />

con livello 0.<br />

Mo<strong>di</strong>fica Pesatura<br />

Seleziona una delle curve <strong>di</strong> pesatura presenti nel<br />

documento e la carica <strong>di</strong>rettamente nell’E<strong>di</strong>tor <strong>di</strong><br />

Curve pronta per essere mo<strong>di</strong>ficata. Questo<br />

comando è attivo solo se ci sono curve <strong>di</strong> pesatura.<br />

La curva <strong>di</strong> pesatura A che è sempre presente in ogni<br />

documento non può essere mo<strong>di</strong>ficata.<br />

Mo<strong>di</strong>fica Spettro<br />

Carica lo spettro corrente del grafico selezionato<br />

nell’E<strong>di</strong>tor <strong>di</strong> Curve pronto per essere mo<strong>di</strong>ficato.<br />

Se nessuno spettro è selezionato, il comando è<br />

<strong>di</strong>sabilitato.<br />

171


Figura 151 - Finestra dell’E<strong>di</strong>tor <strong>di</strong> Curve<br />

La finestra dell’E<strong>di</strong>tor <strong>di</strong> Curve è gestita con un programma separato. E’ quin<strong>di</strong><br />

possibile usarla <strong>di</strong>rettamente senza passare da NWWin. In questo caso si perderà<br />

la possibilità <strong>di</strong> salvare <strong>di</strong>rettamente le curve all’interno <strong>di</strong> un documento.<br />

Per usare separatamente l’E<strong>di</strong>tor <strong>di</strong> Curve eseguite il programma USRCRV nella<br />

cartella <strong>di</strong> installazione <strong>di</strong> NWWin.<br />

Caratteristiche dell’E<strong>di</strong>tor <strong>di</strong> Curve<br />

Le caratteristiche principali della finestra dell’E<strong>di</strong>tor <strong>di</strong> Curve sono:<br />

• E’ possibile e<strong>di</strong>tare solo curve verso frequenza.<br />

• Gli estremi della curva sono impostati sempre da 0.1 Hz a 100 kHz.<br />

Questo perché le curve <strong>di</strong> pesatura sono definite su quel range.<br />

• Due punti non possono avere lo stesso valore <strong>di</strong> frequenza, inoltre tutti i<br />

valori <strong>di</strong> frequenza dei punti definiti devono avere un andamento<br />

continuamente crescente.<br />

• E’ possibile impostare l’asse delle frequenze sia in modo logaritmico che<br />

lineare. In modo logaritmico l’unità <strong>di</strong> misura dell’asse non è in Hertz<br />

(anche se la visualizzazione è in Hz) ma in in<strong>di</strong>ci delle bande dei terzi <strong>di</strong><br />

ottava (da -10 a 50).<br />

• Impostazione della curva <strong>di</strong>rettamente sul grafico con possibilità <strong>di</strong><br />

spostare uno o più punti contemporaneamente.<br />

• Impostazione dei valori della curva in una finestra stile foglio elettronico,<br />

con possibilità <strong>di</strong> importare i dati numerici da altri programmi (es. Excel).<br />

• Salvataggio della curva come misura <strong>di</strong> NWWin, in tutte le bande d’ottava<br />

e in FFT.<br />

172


Impostazioni<br />

Le impostazioni della finestra dell’E<strong>di</strong>tor <strong>di</strong> Curve si <strong>di</strong>vidono in tre categorie:<br />

Generale, Asse Orizzontale e Asse Verticale. La finestra <strong>di</strong> impostazione riflette<br />

questa sud<strong>di</strong>visione.<br />

Figura 152 - Proprietà dell'E<strong>di</strong>tor <strong>di</strong> Curve - pagina Generale<br />

Nella pagina Generale si trovano le seguenti impostazioni.<br />

Arrotondamento ascisse<br />

lineari<br />

Valore <strong>di</strong> arrotondamento per tutti i valori <strong>di</strong><br />

frequenza inseriti quando l’asse orizzontale è in<br />

modo lineare (in Hz).<br />

Arrotondamento ascisse<br />

logaritmiche<br />

Arrotondamento or<strong>di</strong>nate<br />

Curva<br />

Penna Bordo<br />

Colore fondo<br />

Valore <strong>di</strong> arrotondamento per tutti i valori <strong>di</strong><br />

frequenza inseriti quando l’asse orizzontale è in<br />

modo logaritmico. In questo caso il valore è in unità<br />

della banda ISO dei terzi d’ottava.<br />

Valore <strong>di</strong> arrotondamento per tutti i valori <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nata<br />

inseriti. L’unità <strong>di</strong>pende dall’unità definita nella pagina<br />

dell’asse verticale.<br />

Usare questo pulsante per impostare la penna usata<br />

per la curva.<br />

Usare questo pulsante per impostare la penna usata<br />

per il bordo del grafico.<br />

Per impostare il colore <strong>di</strong> fondo del grafico.<br />

173


Figura 153 - Proprietà dell'E<strong>di</strong>tor <strong>di</strong> Curve - pagina Asse Orizzontale<br />

Nella pagina Asse Orizzontale si trovano le impostazioni dell’asse delle frequenze.<br />

Scalatura asse<br />

Scegliere il tipo <strong>di</strong> scalatura dell’asse delle frequenze.<br />

E’ possibile passare da Lineare a Logaritmico e<br />

viceversa anche tramite un comando del menu.<br />

Se si cambia questa impostazione i limiti dell’asse<br />

sono riportati al valore predefinito.<br />

Inizio<br />

Fine<br />

Passo<br />

Etichette - Inizio<br />

Etichette - Fine<br />

Etichette - Offset<br />

Etichette - Carattere<br />

Etichette - Trattino<br />

Etichette - Rotazione<br />

Griglia principale<br />

Griglia principale<br />

Valore iniziale dell’asse (in Hz o in banda ISO dei<br />

terzi d’ottava).<br />

Valore finale dell’asse (in Hz o in banda ISO dei terzi<br />

d’ottava).<br />

Valore <strong>di</strong> sud<strong>di</strong>visione dell’asse (in Hz o in banda ISO<br />

dei terzi d’ottava).<br />

Valore della prima etichetta rappresentata (in Hz o in<br />

banda ISO dei terzi d’ottava).<br />

Valore dell’ultima etichetta dell’asse (in Hz o in banda<br />

ISO dei terzi d’ottava).<br />

Spostamento della posizione dell’etichetta (in pixel).<br />

Un valore positivo sposta l’etichetta verso l’esterno<br />

del grafico, uno negativo verso l’interno.<br />

Impostazione del carattere usato per <strong>di</strong>segnare le<br />

etichette.<br />

Lunghezza del trattino (in pixel).<br />

Valore <strong>di</strong> rotazione delle etichette.<br />

Impostazione del tipo <strong>di</strong> linea usato per la griglia alla<br />

posizione delle etichette.<br />

Impostazione del tipo <strong>di</strong> linea usato per la griglia<br />

secondaria.<br />

174


Figura 154 - Proprietà dell'E<strong>di</strong>tor <strong>di</strong> Curve - pagina Asse Verticale<br />

Nella pagina Asse Verticale si trovano le impostazioni dell’asse delle or<strong>di</strong>nate.<br />

Unità <strong>di</strong> misura<br />

Scegliere l’unità <strong>di</strong> misura dell’asse delle or<strong>di</strong>nate.<br />

Inizio<br />

Fine<br />

Passo<br />

Etichette - Inizio<br />

Etichette - Fine<br />

Etichette - Offset<br />

Etichette - Carattere<br />

Etichette - Trattino<br />

Etichette - Rotazione<br />

Griglia principale<br />

Griglia principale<br />

Valore iniziale dell’asse.<br />

Valore finale dell’asse.<br />

Valore <strong>di</strong> sud<strong>di</strong>visione dell’asse.<br />

Valore della prima etichetta rappresentata.<br />

Valore dell’ultima etichetta.<br />

Spostamento della posizione dell’etichetta (in pixel).<br />

Un valore positivo sposta l’etichetta verso l’esterno<br />

del grafico, uno negativo verso l’interno.<br />

Impostazione del carattere usato per <strong>di</strong>segnare le<br />

etichette.<br />

Lunghezza del trattino (in pixel).<br />

Valore <strong>di</strong> rotazione delle etichette.<br />

Impostazione del tipo <strong>di</strong> linea usato per la griglia alla<br />

posizione delle etichette.<br />

Impostazione del tipo <strong>di</strong> linea usato per la griglia<br />

secondaria.<br />

La finestra <strong>di</strong> impostazione delle proprietà viene aperta all’esecuzione del<br />

comando Proprietà del menu Mo<strong>di</strong>fica o del menu contesto, oppure in seguito a un<br />

doppio-click all’interno del grafico.<br />

Le impostazioni dei due assi sono accessibili anche dai rispettivi menu contesto.<br />

175


Mo<strong>di</strong>fica della curva<br />

Durante le operazioni <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica sono in vigore le seguenti restrizioni.<br />

• Gli estremi della curva sono impostati sempre da 0.1 Hz a 100 kHz. Non è<br />

quin<strong>di</strong> possibile eliminare i due estremi oppure mo<strong>di</strong>ficarne la loro<br />

posizione sull’asse delle frequenze.<br />

• Due punti non possono avere lo stesso valore <strong>di</strong> frequenza, inoltre tutti i<br />

valori <strong>di</strong> frequenza dei punti definiti devono avere un andamento<br />

continuamente crescente.<br />

Le operazioni <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica della curva che si possono con il mouse sono:<br />

Selezionare uno o più punti Attivare lo strumento <strong>di</strong> selezione (cursore freccia)<br />

dal menu Strumenti o dalla barra degli strumenti.<br />

Cliccare sul quadratino che in<strong>di</strong>ca un punto per<br />

selezionarlo. Per selezionare ulteriori punti tenere<br />

premuto il tasto Maiuscole e cliccare sugli altri punti.<br />

Per selezionare un gruppo <strong>di</strong> punti cliccare in una<br />

zona senza punti e trascinare fino a delimitare un<br />

rettangolo <strong>di</strong> selezione; i punti all’interno <strong>di</strong> questo<br />

rettangolo saranno selezionati.<br />

Aggiungere un punto<br />

Eliminare uno o più punti<br />

Spostare un punto con il<br />

mouse<br />

Convertire l’asse delle<br />

frequenze da lineare a<br />

logaritmico<br />

Selezionare il comando Aggiungi punto dal menu<br />

Strumenti o dalla barra degli strumenti. Portare il<br />

puntatore del mouse alla posizione desiderata e<br />

cliccare (ed eventualmente trascinare) col tasto <strong>di</strong><br />

sinistra.<br />

Selezionare i punti che si vogliono eliminare.<br />

Eseguire il comando Elimina Punti dal menu Mo<strong>di</strong>fica<br />

oppure cliccare sul corrispondente pulsante della<br />

barra degli strumenti.<br />

Prendere lo strumento <strong>di</strong> selezione, cliccare su un<br />

punto e trascinare il punto alla nuova posizione.<br />

Il punto sarà spostato entro i limiti stabiliti dalle<br />

restrizioni <strong>di</strong> cui sopra.<br />

Eseguire il comando X Axis Lin Log.<br />

E’ possibile mo<strong>di</strong>ficare la curva anche in modo numerico con i coman<strong>di</strong><br />

Inserimento Punti <strong>Manuale</strong> e Mo<strong>di</strong>fica Numeri dal menu Mo<strong>di</strong>fica.<br />

Inserimento Punti <strong>Manuale</strong><br />

Con questo comando è possibile aggiungere uno o più punti alla curva corrente in<br />

modo numerico.<br />

176


Figura 155 - Finestra <strong>di</strong> inserimento punti manuale<br />

La finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo visualizza la lista dei punti attualmente presenti e le due<br />

caselle <strong>di</strong> inserimento del nuovo punto.<br />

Inserire il valore X, premere Invio, inserire Y e premere Invio <strong>di</strong> nuovo per creare il<br />

nuovo punto.<br />

Valgono ovviamente le restrizioni elencate all’inizio del paragrafo.<br />

Mo<strong>di</strong>fica Numeri<br />

Con questo comando è possibile mo<strong>di</strong>ficare i dati numerici della curva in una<br />

finestra simile ad un foglio elettronico.<br />

Figura 156 - Mo<strong>di</strong>fica numeri dell’E<strong>di</strong>tor <strong>di</strong> Curve<br />

Per mo<strong>di</strong>ficare un valore fate doppio click sulla cella oppure selezionate la cella e<br />

iniziate a scrivere il numero.<br />

177


In questa finestra è previsto un menu contesto con i coman<strong>di</strong> per importare dei dati<br />

numerici da un file <strong>di</strong> testo oppure incollarli dalla clipboard.<br />

Per una descrizione <strong>di</strong> queste due operazioni vedere il paragrafo “Importare o<br />

incollare dati nella selezione” nel capitolo 4.<br />

La finestra Controllo Punti<br />

Il Controllo Punti è una finestra flottante che visualizza, e permette la mo<strong>di</strong>fica, del<br />

punto corrente.<br />

Figura 157 - Finestra del<br />

Controllo Punti<br />

Per mo<strong>di</strong>ficare un valore nel Controllo Punti inserire il valore e premere Invio per<br />

confermare.<br />

E’ possibile anche cambiare il punto selezionato usando i due piccoli pulsanti con<br />

le frecce.<br />

Salvataggio della curva<br />

Le operazioni <strong>di</strong> salvataggio dei dati si eseguono con i coman<strong>di</strong> del menu file.<br />

In generale è possibile salvare la curva come curva <strong>di</strong> pesatura oppure come una<br />

misura. Il salvataggio come curva <strong>di</strong> pesatura agisce <strong>di</strong>rettamente sui file, oppure<br />

nel documento <strong>di</strong> NWWin; il salvataggio come misura è possibile solo in un<br />

documento <strong>di</strong> NWWin.<br />

I file delle curve <strong>di</strong> pesatura esistono in due formati <strong>di</strong>versi, riconoscibili<br />

dall’estensione NWG (quelli riconosciuti dalle versioni 1.10 e precedenti) e<br />

dall’estensione CWG (quelli nuovi). La versione 1.20 riconosce ed è in grado <strong>di</strong><br />

usare entrambi i formati, mentre le versioni precedenti non riconosceranno i file <strong>di</strong><br />

pesatura con l’estensione CWG.<br />

Caricamento e salvataggio come file <strong>di</strong> pesatura esterni<br />

La seguente tabella elenca i coman<strong>di</strong> che si devono usare per gestire i file <strong>di</strong><br />

pesatura esterni, inclusi nel menu File.<br />

Apri<br />

Apre un file contenente una curva <strong>di</strong> pesatura e ne<br />

carica i dati. Scegliere nel campo tipo <strong>di</strong> file il tipo<br />

desiderato (NWG o CWG).<br />

Salva e Salva con nome<br />

Salva come pesatura (vers<br />

1)<br />

Salva la curva corrente in un file <strong>di</strong> pesatura nel<br />

formato CWG.<br />

Se il comando è Salva con nome oppure la curva è<br />

nuova oppure la curva è stata caricata da un file<br />

NWG, allora viene richiesto anche il nome del file<br />

dove salvare i dati.<br />

Salva la curva corrente in un file <strong>di</strong> pesatura nel<br />

formato NWG. Usate questo comando solo se dovete<br />

creare un file <strong>di</strong> pesatura da usare con una versione<br />

<strong>di</strong> NWWin 1.10 o precedente.<br />

ATTENZIONE! Con questo comando è possibile<br />

sostituire le curve <strong>di</strong> pesatura predefinite in NWWin.<br />

178


Si consiglia vivamente <strong>di</strong> non sostituire le curve <strong>di</strong><br />

pesatura predefinite in NWWin. Nel caso vogliate<br />

sostituirle è vostra responsabilità assicurarsi <strong>di</strong><br />

inserire i valori corretti.<br />

Salvataggio come curva <strong>di</strong> pesatura in NWWin<br />

Per salvare la curva <strong>di</strong> pesatura <strong>di</strong>rettamente nel documento <strong>di</strong> NWWin collegato<br />

eseguire il comando Salva come pesatura in “docname” dove docname è il nome<br />

del documento collegato.<br />

Figura 158 - Finestra <strong>di</strong> salvataggio della curva <strong>di</strong> pesatura in un<br />

documento <strong>di</strong> NWWin<br />

Nella finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo visualizzata potete inserire il nome della curva <strong>di</strong> pesatura<br />

e la sua abbreviazione.<br />

Una casella vi permette poi <strong>di</strong> sostituire eventualmente una curva già esistente e<br />

con lo stesso nome.<br />

ATTENZIONE! La curva <strong>di</strong> pesatura A, presente in tutti i documenti <strong>di</strong> NWWin non<br />

può essere sostituita.<br />

Salvataggio come misura in NWWin<br />

Per salvare la curva come misura <strong>di</strong>rettamente nel documento <strong>di</strong> NWWin collegato<br />

eseguire il comando Salva come misura in “docname” dove docname è il nome del<br />

documento collegato.<br />

Figura 159 - Finestra <strong>di</strong> salvataggio della curva come misura in un<br />

documento <strong>di</strong> NWWin<br />

Nella finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo visualizzata inserite i parametri descritti nella tabella<br />

seguente.<br />

Nome<br />

Inserire il nome che la misura assumerà nel<br />

doc mento <strong>di</strong> NWWin 179


documento <strong>di</strong> NWWin.<br />

Sostituisce la misura con lo<br />

stesso nome<br />

Note<br />

Filtri<br />

Inizio<br />

Fine<br />

Se attivato e una misura esiste già nel documento <strong>di</strong><br />

NWWin questa viene rimpiazzata dalla nuova misura.<br />

Usate questa opzione se state creando una misura e<br />

dovete fare <strong>di</strong>versi aggiustamenti nell’E<strong>di</strong>tor <strong>di</strong> Curve<br />

ma volete avere sempre una stessa misura nel<br />

documento.<br />

Inserire delle note da aggiungere alla misura<br />

(opzionale).<br />

Inserire il tipo <strong>di</strong> filtri dello spettro da salvare. Sono<br />

<strong>di</strong>sponibili come scelta le quattro bande d’ottava<br />

riconosciute da NWWin (1/1, 1/3, 1/12 e 1/24) e FFT.<br />

Per il salvataggio in banda d’ottava definisce il primo<br />

filtro dello spettro.<br />

Per il salvataggio in banda d’ottava definisce l’ultimo<br />

filtro dello spettro.<br />

N. linee Per il salvataggio come FFT, stabilisce il numero <strong>di</strong><br />

linee dello spettro. Il numero <strong>di</strong> linee deve essere<br />

maggiore <strong>di</strong> 50.<br />

Risoluzione<br />

Linea 0<br />

Linea n<br />

Per il salvataggio come FFT, stabilisce la <strong>di</strong>stanza tra<br />

una banda e la successiva in Hz. Deve essere<br />

maggiore <strong>di</strong> 0.<br />

Per il salvataggio come FFT, stabilisce la posizione<br />

della prima linea dello spettro in Hz.<br />

In<strong>di</strong>ca il numero e la posizione dell’ultima banda dello<br />

spettro. E’ un campo <strong>di</strong> sola lettura e il suo valore è<br />

calcolato usando gli altri parametri.<br />

<br />

Curve <strong>di</strong> Riferimento<br />

Introduzione<br />

Questo capitolo descrive il funzionamento dell’E<strong>di</strong>tor delle Curve <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong>.<br />

Le curve <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong> sono delle famiglie <strong>di</strong> curve omogenee usate per la<br />

valutazione degli spettri sonori. Fanno parte <strong>di</strong> queste curve il loudness (ISO226) e<br />

le curve ISO-NR.<br />

Nella finestra delle curve <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong> è possibile costruire graficamente la<br />

famiglia <strong>di</strong> curve e <strong>di</strong> salvarla poi come file esterno o nel documento <strong>di</strong> NWWin.<br />

180


L’accesso alle Curve <strong>di</strong> Riferimento avviene tramite i coman<strong>di</strong> del menu<br />

Elaborazioni / Curve <strong>di</strong> Riferimento.<br />

I tre coman<strong>di</strong> del menu eseguono le seguenti operazioni.<br />

Crea nuova curva<br />

Apre la finestra delle Curve <strong>di</strong> Riferimento con la<br />

curva predefinita che è una retta da 20 Hz a 20 kHz,<br />

e con livello 0.<br />

Mo<strong>di</strong>fica Curve <strong>di</strong><br />

Riferimento<br />

Seleziona una delle curve <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong> presenti nel<br />

documento e la carica <strong>di</strong>rettamente nell’E<strong>di</strong>tor <strong>di</strong><br />

Curve pronta per essere mo<strong>di</strong>ficata. Questo<br />

comando è attivo solo se ci sono curve <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong>.<br />

Figura 160 - Finestra E<strong>di</strong>tor delle Curve <strong>di</strong> Riferimento<br />

La finestra dell’E<strong>di</strong>tor delle Curve <strong>di</strong> Riferimento è gestita con un programma<br />

separato. E’ quin<strong>di</strong> possibile usarla <strong>di</strong>rettamente senza passare da NWWin. In<br />

questo caso si perderà la possibilità <strong>di</strong> salvare <strong>di</strong>rettamente le curve all’interno <strong>di</strong><br />

un documento.<br />

Per usare separatamente l’E<strong>di</strong>tor delle Curve <strong>di</strong> Riferimento eseguite il programma<br />

REFCRV nella cartella <strong>di</strong> installazione <strong>di</strong> NWWin.<br />

Caratteristiche dell’E<strong>di</strong>tor delle Curve <strong>di</strong> Riferimento<br />

Le caratteristiche principali della finestra dell’E<strong>di</strong>tor delle Curve <strong>di</strong> Riferimento<br />

sono:<br />

• E’ possibile e<strong>di</strong>tare solo curve verso frequenza.<br />

• Una curva deve sempre essere presente. Ogni curva è definita da un<br />

minimo <strong>di</strong> 2 punti.<br />

• Il numero <strong>di</strong> punti lungo l’asse orizzontale deve essere uguale per tutte le<br />

curve.<br />

181


• La posizione orizzontale dei punti deve essere uguale per tutte le curve.<br />

• Due punti non possono avere lo stesso valore <strong>di</strong> frequenza, inoltre tutti i<br />

valori <strong>di</strong> frequenza dei punti definiti devono avere un andamento<br />

continuamente crescente.<br />

• E’ possibile impostare l’asse delle frequenze sia in modo logaritmico che<br />

lineare. In modo logaritmico l’unità <strong>di</strong> misura dell’asse non è in Hertz<br />

(anche se la visualizzazione è in Hz) ma in in<strong>di</strong>ci delle bande dei terzi <strong>di</strong><br />

ottava (da -10 a 50).<br />

• Impostazione della curva <strong>di</strong>rettamente sul grafico con possibilità <strong>di</strong><br />

spostare uno o più punti contemporaneamente.<br />

• Possibilità <strong>di</strong> interpolare nuove curve.<br />

• Impostazione dei valori della curva in una finestra stile foglio elettronico,<br />

con possibilità <strong>di</strong> importare i dati numerici da altri programmi (es. Excel).<br />

• Le curve <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong> possono avere spezzoni definiti come non vali<strong>di</strong>.<br />

NWWin agirà come se questi punti non fossero definiti. Per completezza<br />

andranno comunque definiti graficamente.<br />

• Le curve <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong> possono avere un valore <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong> ed<br />

interpolare la posizione dello spettro sovrapposto in modo da ottenere un<br />

valore unico per lo spettro. Ad esempio le curve del loudness (ISO 226) si<br />

usano per calcolare il livello in phons raggiunto da uno spettro.<br />

Impostazioni<br />

Le impostazioni della finestra dell’E<strong>di</strong>tor delle Curve <strong>di</strong> Riferimento si <strong>di</strong>vidono in tre<br />

categorie: Generale, Asse Orizzontale e Asse Verticale. La finestra <strong>di</strong> impostazione<br />

riflette questa sud<strong>di</strong>visione.<br />

Figura 161 - Proprietà Curve <strong>di</strong> Riferimento - pagina Generale<br />

Nella pagina Generale si trovano le seguenti impostazioni.<br />

Arrotondamento ascisse<br />

lineari<br />

Valore <strong>di</strong> arrotondamento per tutti i valori <strong>di</strong><br />

frequenza inseriti quando l’asse orizzontale è in<br />

modo lineare (in Hz).<br />

182


Arrotondamento ascisse<br />

logaritmiche<br />

Arrotondamento or<strong>di</strong>nate<br />

Etichette Curve<br />

Carattere Etichette<br />

Curva Generica<br />

Curva Selezionata<br />

Curva non Valida<br />

Penna Bordo<br />

Colore fondo<br />

Valore <strong>di</strong> arrotondamento per tutti i valori <strong>di</strong><br />

frequenza inseriti quando l’asse orizzontale è in<br />

modo logaritmico. In questo caso il valore è in unità<br />

della banda ISO dei terzi d’ottava.<br />

Valore <strong>di</strong> arrotondamento per tutti i valori <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nata<br />

inseriti. L’unità <strong>di</strong>pende dall’unità definita nella pagina<br />

dell’asse verticale.<br />

Controlla la visualizzazione delle etichette <strong>di</strong><br />

ciascuna curva.<br />

Imposta il carattere usato nella visualizzazione delle<br />

etichette <strong>di</strong> ciascuna curva.<br />

Usare questo pulsante per impostare la penna usata<br />

per le curve non selezionate.<br />

Usare questo pulsante per impostare la penna usata<br />

per la curva selezionata.<br />

Usare questo pulsante per impostare la penna usata<br />

per i tratti <strong>di</strong> curve non valide.<br />

Usare questo pulsante per impostare la penna usata<br />

per il bordo del grafico.<br />

Per impostare il colore <strong>di</strong> fondo del grafico.<br />

Figura 162 - Proprietà Curve <strong>di</strong> Riferimento - pagina Asse Orizzontale<br />

Nella pagina Asse Orizzontale si trovano le impostazioni dell’asse delle frequenze.<br />

Scalatura asse<br />

Scegliere il tipo <strong>di</strong> scalatura dell’asse delle frequenze.<br />

E’ possibile passare da Lineare a Logaritmico e<br />

viceversa anche tramite un comando del menu.<br />

Se si cambia questa impostazione i limiti dell’asse<br />

sono riportati al valore predefinito.<br />

Inizio<br />

Valore iniziale dell’asse (in Hz o in banda ISO dei<br />

ter i d’otta a)<br />

183


terzi d’ottava).<br />

Fine<br />

Passo<br />

Etichette - Inizio<br />

Etichette - Fine<br />

Etichette - Offset<br />

Etichette - Carattere<br />

Etichette - Trattino<br />

Etichette - Rotazione<br />

Griglia principale<br />

Griglia principale<br />

Valore finale dell’asse (in Hz o in banda ISO dei terzi<br />

d’ottava).<br />

Valore <strong>di</strong> sud<strong>di</strong>visione dell’asse (in Hz o in banda ISO<br />

dei terzi d’ottava).<br />

Valore della prima etichetta rappresentata (in Hz o in<br />

banda ISO dei terzi d’ottava).<br />

Valore dell’ultima etichetta dell’asse (in Hz o in banda<br />

ISO dei terzi d’ottava).<br />

Spostamento della posizione dell’etichetta (in pixel).<br />

Un valore positivo sposta l’etichetta verso l’esterno<br />

del grafico, uno negativo verso l’interno.<br />

Impostazione del carattere usato per <strong>di</strong>segnare le<br />

etichette.<br />

Lunghezza del trattino (in pixel).<br />

Valore <strong>di</strong> rotazione delle etichette.<br />

Impostazione del tipo <strong>di</strong> linea usato per la griglia alla<br />

posizione delle etichette.<br />

Impostazione del tipo <strong>di</strong> linea usato per la griglia<br />

secondaria.<br />

Figura 163 - Proprietà Curve <strong>di</strong> Riferimento - pagina Asse Verticale<br />

Nella pagina Asse Verticale si trovano le impostazioni dell’asse delle or<strong>di</strong>nate.<br />

Scalatura asse<br />

Scegliere il tipo <strong>di</strong> scalatura dell’asse delle or<strong>di</strong>nate.<br />

Inizio<br />

Fine<br />

Valore iniziale dell’asse.<br />

Valore finale dell’asse.<br />

184


Passo<br />

Etichette - Inizio<br />

Etichette - Fine<br />

Etichette - Offset<br />

Etichette - Carattere<br />

Etichette - Trattino<br />

Etichette - Rotazione<br />

Griglia principale<br />

Griglia principale<br />

Valore <strong>di</strong> sud<strong>di</strong>visione dell’asse.<br />

Valore della prima etichetta rappresentata.<br />

Valore dell’ultima etichetta.<br />

Spostamento della posizione dell’etichetta (in pixel).<br />

Un valore positivo sposta l’etichetta verso l’esterno<br />

del grafico, uno negativo verso l’interno.<br />

Impostazione del carattere usato per <strong>di</strong>segnare le<br />

etichette.<br />

Lunghezza del trattino (in pixel).<br />

Valore <strong>di</strong> rotazione delle etichette.<br />

Impostazione del tipo <strong>di</strong> linea usato per la griglia alla<br />

posizione delle etichette.<br />

Impostazione del tipo <strong>di</strong> linea usato per la griglia<br />

secondaria.<br />

La finestra <strong>di</strong> impostazione delle proprietà viene aperta all’esecuzione del<br />

comando Proprietà del menu Mo<strong>di</strong>fica o del menu contesto, oppure in seguito a un<br />

doppio-click all’interno del grafico.<br />

Le impostazioni dei due assi sono accessibili anche dai rispettivi menu contesto.<br />

Mo<strong>di</strong>fica delle curve<br />

Per la mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong> una famiglia <strong>di</strong> curve sono state previste due modalità <strong>di</strong>verse.<br />

La prima vi permette <strong>di</strong> selezionare una qualsiasi delle curve ed agire sui punti <strong>di</strong><br />

quella curva. La seconda permette <strong>di</strong> agire attraverso le curve selezionando una o<br />

più posizioni orizzontali.<br />

Vi sono inoltre dei parametri che caratterizzano il modo <strong>di</strong> utilizzo delle curve <strong>di</strong><br />

<strong>riferimento</strong> all’interno <strong>di</strong> NWWin.<br />

Figura 164 - Parametri delle Curve <strong>di</strong> Riferimento<br />

Questi parametri si impostano con il comando Impostazione curve del menu<br />

Mo<strong>di</strong>fica.<br />

Nome<br />

Inserire il nome che la curva <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong> assumerà<br />

nel documento <strong>di</strong> NWWin.<br />

Abbreviazione<br />

Abbreviazione del nome.<br />

185


Posizione predefinita<br />

etichette<br />

Abilita interpolazione con<br />

valori <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong><br />

Risoluzione <strong>di</strong><br />

Interpolazione<br />

Or<strong>di</strong>ne dei valori invertito<br />

Specificare la posizione lungo l’asse orizzontale delle<br />

etichette <strong>di</strong> ciascuna curva.<br />

Impostare questa casella per abilitare l’interpolazione<br />

tra una curva e una a<strong>di</strong>acente. Durante l’uso delle<br />

curve <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong> con interpolazione NWWin<br />

calcola la posizione raggiunta dallo spettro e<br />

interpola tra le due curve vicine per ricavare un<br />

valore in base al valore <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong> assegnato a<br />

ciascuna curva.<br />

E’ la risoluzione numerica adottata durante<br />

l’interpolazione. Il valore finale ricavato sarà sempre<br />

arrotondato a questo valore.<br />

Se non attiva (con<strong>di</strong>zione predefinita) i valori dei<br />

riferimenti sono crescenti al crescere del livello. Se<br />

impostata l’or<strong>di</strong>ne è invertito.<br />

Durante le operazioni <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica sono in vigore le seguenti restrizioni.<br />

• Le curve non si possono sovrapporre tra loro.<br />

• Due punti non possono avere lo stesso valore <strong>di</strong> frequenza, inoltre tutti i<br />

valori <strong>di</strong> frequenza dei punti definiti devono avere un andamento<br />

continuamente crescente.<br />

• Nel modo <strong>di</strong> selezione normale non è possibile cambiare la posizione<br />

orizzontale <strong>di</strong> un punto.<br />

Le operazioni <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica della curva che si possono con il mouse sono:<br />

Selezionare una curva e<br />

uno o più punti <strong>di</strong> quella<br />

curva<br />

Attivare lo strumento <strong>di</strong> selezione (cursore freccia)<br />

dal menu Strumenti o dalla barra degli strumenti.<br />

Cliccare su una curva per selezionarla.<br />

Cliccare sul quadratino che in<strong>di</strong>ca un punto per<br />

selezionarlo. Per selezionare ulteriori punti tenere<br />

premuto il tasto Maiuscole e cliccare sugli altri punti.<br />

Per selezionare un gruppo <strong>di</strong> punti cliccare in una<br />

zona senza punti e senza curve e trascinare fino a<br />

delimitare un rettangolo <strong>di</strong> selezione; i punti<br />

all’interno <strong>di</strong> questo rettangolo saranno selezionati.<br />

Selezionare uno o più punti<br />

in modo trasversale<br />

Aggiungere un punto<br />

Aggiungere una curva<br />

Attivare lo strumento <strong>di</strong> Selezione X (cursore freccia<br />

con quadratini) dal menu Strumenti o dalla barra<br />

degli strumenti.<br />

Cliccare sul quadratino che in<strong>di</strong>ca un punto per<br />

selezionarlo, il punto viene selezionato su tutte le<br />

curve. Per selezionare ulteriori punti tenere premuto il<br />

tasto Maiuscole e cliccare sugli altri punti.<br />

Per selezionare un gruppo <strong>di</strong> punti cliccare in una<br />

zona senza punti e trascinare fino a delimitare un<br />

rettangolo <strong>di</strong> selezione; i punti all’interno <strong>di</strong> questo<br />

rettangolo saranno selezionati.<br />

Selezionare il comando Aggiungi punto dal menu<br />

Strumenti o dalla barra degli strumenti. Portare il<br />

puntatore del mouse alla posizione desiderata e<br />

cliccare (ed eventualmente trascinare) col tasto <strong>di</strong><br />

sinistra.<br />

Selezionare il comando Aggiungi Curva dal menu<br />

Strumenti o dalla barra degli strumenti. Portare il<br />

186


puntatore del mouse alla posizione desiderata e<br />

cliccare col tasto <strong>di</strong> sinistra. La nuova curva verrà<br />

inserita interpolando sulle due curve più vicine.<br />

Eliminare uno o più punti<br />

Eliminare una curva<br />

Spostare un punto con il<br />

mouse<br />

Spostare una curva con il<br />

mouse<br />

Convertire l’asse delle<br />

frequenze da lineare a<br />

logaritmico<br />

Selezionare i punti che si vogliono eliminare.<br />

Eseguire il comando Elimina Punti dal menu Mo<strong>di</strong>fica<br />

oppure cliccare sul corrispondente pulsante della<br />

barra degli strumenti. L’eliminazione dei punti<br />

avviene sempre contemporaneamente per tutte le<br />

curve.<br />

Eseguire il comando Elimina Curva dal menu<br />

Mo<strong>di</strong>fica. L’eliminazione <strong>di</strong> una curva può avvenire<br />

solo nel modo <strong>di</strong> selezione normale. Viene sempre<br />

eliminata la curva corrente.<br />

Prendere lo strumento <strong>di</strong> selezione, cliccare su un<br />

punto e trascinare il punto alla nuova posizione.<br />

Il punto sarà spostato entro i limiti stabiliti dalle<br />

restrizioni <strong>di</strong> cui sopra.<br />

Prendere lo strumento <strong>di</strong> selezione normale.<br />

Eseguire il comando Seleziona tutto dal menu<br />

Mo<strong>di</strong>fica in modo da selezionare tutti i punti della<br />

curva corrente.<br />

Cliccare su un punto selezionato e trascinare il punto<br />

alla nuova posizione.<br />

La curva sarà spostata entro i limiti stabiliti dalle<br />

restrizioni <strong>di</strong> cui sopra.<br />

Eseguire il comando X Axis Lin Log.<br />

E’ possibile mo<strong>di</strong>ficare la curva anche in modo numerico con il comando Valori<br />

Numerici dal menu Mo<strong>di</strong>fica.<br />

Con questo comando è possibile mo<strong>di</strong>ficare i dati numerici della curva in una<br />

finestra simile ad un foglio elettronico.<br />

187


Figura 165 - Finestra <strong>di</strong> inserimento numerico<br />

Per mo<strong>di</strong>ficare un valore fate doppio click sulla cella oppure selezionate la cella e<br />

iniziate a scrivere il numero.<br />

In questa finestra è previsto un menu contesto con i coman<strong>di</strong> per importare dei dati<br />

numerici da un file <strong>di</strong> testo oppure incollarli dalla clipboard.<br />

Per una descrizione <strong>di</strong> queste due operazioni vedere il paragrafo “Importare o<br />

incollare dati nella selezione” nel capitolo 4.<br />

In questa finestra è possibile mo<strong>di</strong>ficare il valore <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong> (se l’interpolazione è<br />

attivata) e i livelli <strong>di</strong> ciascuna curva.<br />

Non è possibile mo<strong>di</strong>ficare la posizione orizzontale dei punti, la stringa <strong>di</strong><br />

descrizione della curva e l’eventuale in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> punto <strong>di</strong>sabilitato. Queste<br />

ultime impostazioni possono essere cambiate solo nella finestra del Controllo punti.<br />

La finestra Controllo Punti<br />

Il Controllo Punti è una finestra flottante che visualizza, e permette la mo<strong>di</strong>fica, del<br />

punto corrente.<br />

Figura 166 - Finestra del<br />

Controllo Punti<br />

La parte superiore contiene i valori e i pulsanti <strong>di</strong> selezione delle curve, la parte<br />

inferiore contiene il punto corrente.<br />

188


Prestate attenzione al fatto che una curva ha un nome e un valore <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong><br />

<strong>di</strong>stinti tra loro (anche se in molti casi sono la stessa cosa). Il nome può contenere<br />

anche caratteri alfabetici mentre il <strong>riferimento</strong> deve essere un numero ed è assente<br />

se la famiglia <strong>di</strong> curve non ha l’interpolazione attivata (ve<strong>di</strong> sopra).<br />

Per mo<strong>di</strong>ficare un valore nel Controllo Punti inserire il valore e premere Invio per<br />

confermare.<br />

E’ possibile anche cambiare il punto selezionato o la curva selezionata usando i<br />

due piccoli pulsanti con le frecce.<br />

Salvataggio della curva<br />

Le operazioni <strong>di</strong> salvataggio dei dati si eseguono con i coman<strong>di</strong> del menu file.<br />

I coman<strong>di</strong> <strong>di</strong> apertura e salvataggio standard agiscono sui file delle curve <strong>di</strong><br />

pesatura esterni (estensione CRW).<br />

Il comando Salva in “docname” del menu file, dove docname è il nome del<br />

documento NWWin, salva <strong>di</strong>rettamente la curva <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong> nel documento<br />

collegato.<br />

Figura 167 - Finestra <strong>di</strong> salvataggio in NWWin<br />

Nella finestra <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo visualizzata potete inserire il nome della curva <strong>di</strong><br />

<strong>riferimento</strong> e la sua abbreviazione.<br />

Una casella vi permette poi <strong>di</strong> sostituire eventualmente una curva già esistente e<br />

con lo stesso nome.<br />

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