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Analisi quantitativa delle immagini

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CENTRO GRANDI STRUMENTI<br />

Università Degli Studi Di Pavia<br />

<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

16 Giugno 2010<br />

Immagini & Computer S.n.c.<br />

Via Don Carlo Riva 4<br />

20010 Bareggio (Mi)


<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

“L’analisi <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong> rappresenta l’arte di trasformare<br />

una sensazione visiva irrazionale nella sua forma schematica e discreta<br />

consentendone la descrizione, la classificazione e l’interpretazione<br />

matematica e logica univoca <strong>delle</strong> sue componenti spaziali e temporali.”


<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

Il microscopio moderno è uno strumento di imaging multidimensionale in grado di<br />

visualizzare le strutture biologiche nel loro contesto spaziale naturale.<br />

2D<br />

3D<br />

Si è passati da una visione 2D fissa (dall‟alto – perpendicolare al piano del campione) ad<br />

una visione 3D libera nello spazio dove l‟osservatore può posizionarsi in qualsiasi punto<br />

della scena (oppure ruotare la scena rispetto alla propria posizione).


<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

Oltre alla reale rappresentazione del campione nello spazio, siamo oggi in grado di<br />

studiare altri parametri indispensabili per la comprensione dei comportamenti e dei<br />

processi biologici.<br />

Chimica<br />

(fluorescenza, lifetime)<br />

Cinetica<br />

(time-lapse)<br />

Sistemi<br />

Dinamici<br />

High<br />

Throughput<br />

Microscopio<br />

ottico<br />

<strong>Analisi</strong><br />

<strong>quantitativa</strong><br />

Biologia<br />

moderna<br />

Fisica<br />

(Fase, Polarizzazione)<br />

Struttura<br />

(spazio 3D)<br />

Sistemi<br />

Complessi<br />

High Contest<br />

Risultati


<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

Dimensioni spaziali:<br />

Molteplici fattori quali la morfologia 3D, la localizzazione, l‟orientamento, le<br />

microstruttura e la connettività, influenzano il comportamento cellulare.<br />

Dimensioni chimiche:<br />

Sonde fluorescenti possono essere coniugate con elementi biochimici presenti in tessuti<br />

e cellule con una elevata specificità.<br />

Lo studio dei processi biologici a livello sub cellulare, <strong>delle</strong> interazioni proteina /<br />

proteina, e <strong>delle</strong> dinamiche intracellulari consente di monitorare attività biofisiche e<br />

biochimiche specifiche.<br />

Dimensioni temporali:<br />

Il comportamento cellulare e le dinamiche ad esso associate possono essere studiate nel<br />

tempo.


<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

L‟esplorazione del campione attraverso la visualizzazione del volume.<br />

BLEND MIP SHADING PROJECTION<br />

Visualizza tutti i punti lungo<br />

l‟asse di osservazione<br />

(trasparenza)<br />

Visualizza punti più<br />

luminosi lungo l‟asse<br />

di osservazione<br />

Utilizza sorgenti di<br />

illuminazione artificiali<br />

Utilizza sorgenti di<br />

illuminazione artificiali<br />

(genera ombre)<br />

Molti metodi unico obiettivo :<br />

vedere bene per interpretare e<br />

comprendere l‟evento.<br />

ISOSURFACE


<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

Il volume quale sorgente di informazioni<br />

<strong>Analisi</strong> statistica dei singoli canali (fluorocromi)


<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

Il volume rappresenta le strutture come esse sono nella realtà.<br />

Possiamo ruotarlo, tagliarlo e nasconderne parti alla vista rivelando od evidenziando<br />

particolari d‟interesse.<br />

Volume intero<br />

Tutte le informazioni a<br />

sinistra del piano di clipping<br />

sono nascoste<br />

Solo le informazioni relative al<br />

singolo canale a sinistra del piano<br />

di clipping sono nascoste


<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

La serie di piani focali che compongono il volume possono essere visualizzati sia<br />

ortogonalmente che obliquamente dando origine a nuove viste del nostro campione.<br />

Sezioni ortogonali<br />

Sezioni oblique<br />

Misura della distanza tra punti o<br />

strutture giacenti su piani<br />

ortogonali diversi<br />

Visualizzazione e valutazione di<br />

strutture ricostruite secondo un<br />

piano prospettico non originale.


<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

Uno dei metodi di rappresentazione del volume è basato sulla creazione <strong>delle</strong> Isosuperfici.


<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

Le isosuperfici (Isosurface) sono generate attraverso la creazione matematica di una<br />

struttura complessa di forme geometriche (triangoli) che descrivono la superficie del<br />

volume.<br />

Creazione della struttura<br />

„wire frame“<br />

Creazione della isosuperficie


<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

Le isosuperfici non hanno solo una valenza estetica ma risultano essenziali per la<br />

quantificazione del volume.<br />

Esse costituiscono il “guscio” che racchiude le nostre strutture dandogli forma e confini<br />

precisi.<br />

Intensità media, totale di<br />

fluorescenza<br />

Volume, superficie, diametri,<br />

descrittori di forma, etc.<br />

La struttura descritta dalle isosuperfici può essere misurata in dimensioni e forma.<br />

Il segnale in essa confinato può essere quantificato.


<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

La documentazione del campione attraverso la rappresentazione del volume.<br />

Creazione di filmati<br />

Esportazione dei filmati in formati standard.<br />

(AVI, MOV, QTVR)


<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

Misurare il volume e le sue componenti<br />

Volume ricostruito<br />

Sezioni ortogonali<br />

Misure di distanza lineari e non tra<br />

punti nello spazio reale appartenenti<br />

al volume.


<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

Misure di distanza<br />

Isosuperfici<br />

Distanza tra oggetti calcolata tra 2 punti localizzati sulla superfici esterne.<br />

Distanza tra oggetti calcolata tra i due centri dei volumi di interesse.


<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

Il profilo di intensità<br />

Profilo di distribuzione della intensità di fluorescenza (singolo fluorocromo)


<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

Definizione <strong>delle</strong> strutture che compongono il volume<br />

La isosuperficie costituisce il “guscio” che racchiude le nostra<br />

struttura dandogli forma e confini precisi e rendendola misurabile in<br />

dimensioni, forma e contenuto.<br />

Definizione dell‟intervallo di intensità che<br />

contiene gli oggetti (volume).


<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

Ottimizzazione dell‟immagine<br />

Ripristino <strong>delle</strong> caratteristiche<br />

originali <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong>.<br />

Rimozione del rumore<br />

Deconvolulzione<br />

Correzione degli artefatti<br />

Decadimento (Photobleaching,ect)<br />

Correzione Background<br />

Disomogeneità illuminazione<br />

Registrazione<br />

Mosaicatura<br />

Identificazione <strong>delle</strong> strutture<br />

Segmentazione<br />

Distinzione da altre strutture<br />

Codifica dei confini e misura<br />

Classificazione


Intensity<br />

Intensity<br />

<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

Definizione <strong>delle</strong> strutture che compongono il volume<br />

Problemi di disomogeneità del segnale<br />

D<br />

E<br />

A<br />

B<br />

C<br />

F<br />

Position<br />

Algoritmo di compensazione<br />

del background<br />

A B C D E F<br />

Position


<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

La valutazione del campione.<br />

Divisione <strong>delle</strong> strutture (volume splitting)<br />

Separazione strutture non<br />

riuscita in fase di definizione<br />

<strong>delle</strong> Isosurface<br />

Region Volume – Il raggio del singolo spot<br />

è determinato sulla base del volume della<br />

regione a cui esso appartiene.<br />

Region Border– Il raggio dell„oggetto è<br />

calcolato come la distanza minore dal<br />

centro verso il bordo<br />

Es. convesità o concavità<br />

della struttura, variazioni<br />

di intensità, ect.


<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

La valutazione del campione.<br />

Estrazione dei parametri<br />

Calcolo del volume, della superfice, della<br />

Intensità media ed integrata e della<br />

posizione di ogni oggetto


<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

La valutazione del campione.<br />

Filtraggio e classificazione <strong>delle</strong> strutture in base a parametri dimensionali e di intensità<br />

Filtraggio <strong>delle</strong> strutture<br />

Insieme <strong>delle</strong> strutture definite<br />

(isosuperfici)<br />

Classificazione <strong>delle</strong> strutture


<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

La valutazione del campione.<br />

Rappresentazione grafica e statistica <strong>delle</strong> misure<br />

Esportazione dei risultati in<br />

Excel o su file Ascii.


<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

La valutazione del campione.<br />

<strong>Analisi</strong> cinetica<br />

Valutazione del movimento <strong>delle</strong> strutture (variazione della<br />

posizione) rispetto al tempo ed allo spazio.<br />

Determinazione della direzione, velocità, accelerazione e<br />

tipologia del moto di ogni singolo oggetto.<br />

Quantificazione <strong>delle</strong> modifiche strutturali<br />

(Dimensioni) e chimiche (intensità del<br />

segnale) in relazione al tempo.<br />

La valutazione <strong>delle</strong> variazioni di intensità<br />

del segnale in oggetti fermi non è considerata<br />

analisi cinetica.


<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

La valutazione del campione.<br />

<strong>Analisi</strong> cinetica – tecniche di identificazione <strong>delle</strong> traccie<br />

Browniano<br />

Connesso<br />

Autoregressivo<br />

r<br />

t e t e<br />

t a<br />

t b<br />

t c<br />

t d<br />

t b<br />

t c<br />

r‘<br />

r<br />

r<br />

t a<br />

E‟ importante conoscere la natura del moto degli oggetti per poter selezionare l‟algoritmo adeguato alla loro<br />

identificazione e monitoraggio.


<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

La valutazione del campione.<br />

<strong>Analisi</strong> cinetica – analisi dei risultati<br />

Statistica Selezione (filtro) Rappresentazione


<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

La valutazione del campione.<br />

<strong>Analisi</strong> <strong>delle</strong> interazioni tra comparti cellulari<br />

‣ Distanza vescicole – Nuclei<br />

‣ Colocalizatione <strong>delle</strong> Vescicole (Intensità di un canale all‟interno<br />

del volume vescicolare)<br />

‣ Distanza Vescicole–Membrana (più vicina)<br />

‣ Numero di Vescicole per nucleo<br />

‣ Densità <strong>delle</strong> vescicole per nucleo<br />

‣ Associazione Nucleo – Cellula<br />

‣ Numero di vescicole per cellula, Densità <strong>delle</strong> vescicole per<br />

cellule, , Volume <strong>delle</strong> vescicole per cellula<br />

‣ Nuclei per Cellula<br />

‣ Volume del Nucleo / Volume del Citoplasma<br />

‣ Distanza media vescicole – Nuclei e vescicole vs Membrana (più<br />

vicina)<br />

‣ Intensità <strong>delle</strong> vescicole per cellula


<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

La valutazione del campione.<br />

<strong>Analisi</strong> <strong>delle</strong> interazioni tra comparti cellulari<br />

Statistica<br />

Rappresentazione


<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

La valutazione del campione.<br />

Colocalizzazione<br />

Colocalizzazione di oggetti<br />

Colocalizzazione di segnale<br />

Oggetti che risultano parzialmente in<br />

contatto o totalmente inseriti in altri<br />

oggetti.<br />

Parti di strutture che mostrano una parziale o<br />

totale sovrapposizione con altre strutture<br />

differentemente marcate.


<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

La valutazione del campione.<br />

Colocalizzazione<br />

L’analisi della colocalizzazione richiede:<br />

1. Basso livello di rumore<br />

2. Segnale non saturato<br />

3. Nessuna sovrapposizione tra gli spettri di emissione dei fluorocromi (bleedthrough)<br />

4. Funzione PSF dei singoli canali molto simile (richiede verifica PSF con bead multicolore)<br />

5. Registrazione perfetta tra i canali (verifica shifting ottico)<br />

Calcolo automatico della soglia di intensità per<br />

singolo canale.<br />

Channel A<br />

Fitted line along<br />

which algorithm<br />

proceeds<br />

PC=0 for voxels below<br />

thresholds<br />

Channel B


<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

La valutazione del campione.<br />

<strong>Analisi</strong> di filamenti<br />

•Misurazione dell‟albero dendritico<br />

•Identificazione <strong>delle</strong> spine e calcolo <strong>delle</strong> loro caratteristiche<br />

strutturali (volume, ect)<br />

•Diametro dei filamenti.<br />

•Statistica distribuzione spine<br />

•Orientamento dendriti<br />

•<strong>Analisi</strong> dei livelli dei branches (generazioni)<br />

•Classificazione spine


<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

La valutazione del campione.<br />

<strong>Analisi</strong> di filamenti


<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

Chi offre tutte queste potenzialità ?<br />

La piattaforma di visualizzazione ed analisi 3D/4D<br />

IMARIS


Immagini & Computer Snc<br />

Via Don Carlo Riva 4<br />

Bareggio (Mi)<br />

GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE !


<strong>Analisi</strong> <strong>quantitativa</strong> <strong>delle</strong> <strong>immagini</strong><br />

La valutazione del campione.<br />

<strong>Analisi</strong> cinetica – tecniche di identificazione <strong>delle</strong> traccie<br />

E‟ altresi importante la capacità del programma di prevedere l‟evoluzione del moto degli oggetti nel tempo a<br />

venire per poter mantenere la traccia identificata.

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