ORGANIZZAZIONE - EndoscopiaDigestiva.it
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Metodologia organizzativa per l’esecuzione dell’EGDS e colonscopia<br />
&dir<strong>it</strong>ti<br />
doveri<br />
FARMACI E SEDAZIONE<br />
Diversi farmaci possono essere utilizzati prima<br />
e/o durante gli esami endoscopici con l’intento di<br />
ridurre le secrezioni o la motil<strong>it</strong>à gastrointestinale,<br />
controllare l’ansia e il disagio del paziente e indurre<br />
amnesia, secondo il principio di garantire la<br />
sicurezza al paziente migliorandone il comfort.<br />
In alcune circostanze particolari può essere richiesta<br />
l’anestesia generale o la presenza di un<br />
anestesista-rianimatore.<br />
Il grado di sedazione o analgesia richiesto per<br />
qualsiasi procedura endoscopica varia in rapporto<br />
all’età del paziente, all’eventuale terapia farmacologica<br />
in corso, alle patologie associate, al livello<br />
di ansietà e alla durata dell’esame.<br />
Va da sé che debba essere impiegata la dose minima<br />
efficace. Un adeguato accesso venoso garantisce<br />
non solo la somministrazione graduale<br />
del sedativo, ma anche l’infusione di liquidi o di<br />
antagonisti specifici degli oppiacei e delle benzodiazepine.<br />
Per le indicazioni alla sedazione e le<br />
modal<strong>it</strong>à di esecuzione della stessa si rimanda al<br />
cap<strong>it</strong>olo specifico [Fascicolo Organizzazione 1]..<br />
Si raccomanda in ogni caso la vigilanza costante<br />
per eventuali reazioni avverse durante e dopo l’indagine.<br />
L’un<strong>it</strong>à deve disporre dell’occorrente per la<br />
rianimazione cardio-respiratoria. Occorre accertare<br />
l’adeguato livello di coscienza prima della dimissione<br />
del paziente, cui verranno forn<strong>it</strong>e istruzioni<br />
(preferibilmente prima dell’esecuzione dell’esame)<br />
circa l’impossibil<strong>it</strong>à a guidare, a intraprendere attiv<strong>it</strong>à<br />
potenzialmente pericolose o che richiedano<br />
particolare concentrazione, nonché indicazioni<br />
sull’uso di altri farmaci o bevande alcoliche e sul riconoscimento<br />
di complicanze e la condotta da tenere<br />
all’occorrenza delle stesse.<br />
Per alcune procedure può essere sufficiente la sola<br />
anestesia del faringe, in particolare se sono impiegati<br />
strumenti sottili, a mezzo di spray/compresse<br />
di lido/benzocaina. Malgrado questa pratica sia alquanto<br />
sicura, sono riportate in letteratura sporadiche<br />
reazioni avverse maggiori con l’uso topico di<br />
anestetici locali, quali la metemoglobinemia.<br />
Studi controllati hanno escluso l’util<strong>it</strong>à di anticolinergici<br />
in corso di esami endoscopici. Se necess<strong>it</strong>a<br />
ottenere la soppressione della motil<strong>it</strong>à gastroduodenale<br />
può essere impiegato glucagone per<br />
via parenterale.<br />
Farmaci cardiologici e anti-ipertensivi possono<br />
essere regolarmente assunti con un minimo<br />
quant<strong>it</strong>ativo d’acqua. Per quanto riguarda il paziente<br />
diabetico in terapia insulinica, una condotta<br />
accettabile è la somministrazione di metà della<br />
dose mattutina, completando la somministrazione<br />
in concom<strong>it</strong>anza di un pasto sub<strong>it</strong>o dopo la<br />
procedura (da programmarsi nelle prime ore del<br />
mattino). Gli ipoglicemizzanti orali sono sospesi<br />
fino alla ripresa di una dieta regolare.<br />
CONSIDERAZIONI<br />
PARTICOLARI<br />
È entrato nell’uso presso i servizi di endoscopia<br />
l’impiego regolare di dispos<strong>it</strong>ivi di mon<strong>it</strong>oraggio<br />
elettronico del polso, della saturazione<br />
d’ossigeno, e talora della pressione sanguigna,<br />
capnografia ed ECG. Il livello di mon<strong>it</strong>oraggio<br />
dipende dalle condizioni cliniche del paziente.<br />
Durante procedure che richiedano sedazione si<br />
è sol<strong>it</strong>i somministrare ossigeno.<br />
L’uso di elettrobisturi non è controindicato in<br />
pazienti portatori di pace-maker; in caso di defibrillatori<br />
impiantati, l’un<strong>it</strong>à dovrebbe essere<br />
disattivata durante l’uso dell’elettrocauterio,<br />
mon<strong>it</strong>orando strettamente l’attiv<strong>it</strong>à cardiaca del<br />
paziente. Deve essere prontamente disponibile<br />
un’un<strong>it</strong>à di defibrillazione esterna.<br />
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